Al suo esordio nell'ITF Junior Circuit, nel marzo 2005 perde la finale in un torneo Grade 4 lituano. Raggiunge subito altre quattro finali consecutive in singolare e ne vince una in un Grade 5 di Trinidad e Tobago e due in tornei Grade 4 di Guadalupa e Barbados. Nel 2006 vince due tornei in singolare, fra i quali un Grade 1 messicano, e tre in doppio di grade 3 e 2. Continua a vincere tornei minori e il primo grande risultato nei Grade A è la finale raggiunta in singolare agli Australian Open 2007, persa contro Brydan Klein. Quello stesso anno perde contro Uladzimir Ihnacik nei quarti al Roland Garros e in semifinale a Wimbledon. Si riscatta a settembre superando Jerzy Janowicz nella finale degli US Open. A dicembre vince anche il prestigioso Orange Bowl, con il successo in finale su Grigor Dimitrov, e un Grade 1 messicano, al suo ultimo impegno nel circuito juniores. Sempre a dicembre raggiunge il primo posto nel ranking mondiale di categoria e chiude la carriera juniores dopo aver vinto nove tornei in singolare, tra cui due di Grade A, e cinque tornei minori in doppio.[3]
2006-2008, inizi tra i professionisti, primi titoli ITF
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Fa la sua prima apparizione tra i professionisti nel maggio 2006 al torneo Futures Spain F13 di Vic e raggiunge il secondo turno. Nel marzo 2007 vince il primo titolo da professionista al Portugal F2 battendo in finale Niels Desein per 7-5, 6-4. Nel gennaio 2008 debutta nel circuito Challenger con una sconfitta al primo turno a Dallas, il mese dopo fa la sua prima esperienza nel circuito maggiore ed esce al primo turno delle qualificazioni di Delray Beach. In marzo vince il suo primo torneo in doppio all'USA F6 di McAllen. Quello stesso mese vince i primi due incontri nelle qualificazioni del Challenger di Sunrise e perde al turno decisivo da Lu Yen-hsun. Tenta anche le qualificazioni nel Masters di Miami perdendo al primo turno. In aprile vince il suo primo incontro nel main draw di un Challenger a Humacao battendo all'esordio Fernando Vicente. A giugno supera le qualificazioni e debutta con una sconfitta nel tabellone principale di un torneo ATP a Varsavia. A luglio riceve una wild-card per l'ATP di Umago e perde al primo turno da Fabio Fognini. Al secondo turno delle qualificazioni agli US Open sconfigge per la prima volta un top 100 del ranking, il nº 91 Serhij Stachovs'kyj, e perde al turno decisivo da Björn Phau.
2009-2010, primi titoli Challenger e top 100
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Nel 2009 perde le tre finali disputate nel circuito Futures e non vince alcun titolo. A marzo si aggiudica entrambi i singolari nella sfida di Davis contro la Georgia. A maggio raggiunge per la prima volta i quarti in un torneo Challenger a Karlsruhe e a luglio perde entrambi gli incontri giocati in Davis contro la Slovenia. I migliori risultati stagionali sono le semifinali raggiunte nei Challenger di Karshi, durante la quale è costretto al ritiro, e di Champaign, dove viene sconfitto da Michael Russell. A novembre perde la finale nel suo ultimo torneo ITF disputato, e abbandona questa categoria dopo aver vinto un titolo in singolare e uno in doppio.
Dopo una nuova semifinale Challenger disputata a inizio 2010 a Salinas, in febbraio vince i primi incontri in carriera nel circuito maggiore all'ATP di San Jose si spinge fino ai quarti di finale e viene sconfitto da Fernando Verdasco per 3-6, 6-7; a fine torneo fa il suo ingresso nella top 200. In maggio perde al turno decisivo delle qualificazioni al Roland Garros. A giugno vince sull'erba di Nottingham il suo primo titolo Challenger battendo in finale per 6-4, 6-4 Gō Soeda. Subito dopo supera per la prima volta le qualificazioni in uno Slam a Wimbledon, batte quindi Carsten Ball e perde al secondo turno da Feliciano López in quattro set. A luglio perde in finale al Challenger di Vancouver. Esce al secondo turno anche agli US Open, sconfitto dal nº 15 del mondo Jürgen Melzer dopo cinque set equilibrati. Nella sfida di Coppa Davis a settembre contro la Slovenia ottiene una vittoria e una sconfitta. A novembre vince il titolo al Challenger di Helsinki per il ritiro in finale di Michał Przysiężny, risultato che lo porta per la prima volta nella top 100, all'85º posto, diventando a 20 anni una promessa del tennis mondiale.
2011, terzo turno agli Australian Open, quarti di finale a San Jose, 73º nel ranking e infortunio
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All'esordio stagionale supera le qualificazioni ed esce al secondo turno al torneo ATP Brisbane International. Entra per la prima volta nel tabellone di uno Slam senza passare per le qualificazioni agli Australian Open, si spinge fino al terzo turno dopo il ritiro al secondo del nº 21 del mondo David Nalbandian e subisce una secca sconfitta contro David Ferrer. A fine torneo sale al 73º posto mondiale. Continua a giocare esclusivamente nel circuito maggiore, a febbraio raggiunge per la prima volta i quarti di finale in un torneo ATP a San Jose e viene eliminato da Milos Raonic dopo aver sconfitto Benjamin Becker. Raggiunge i quarti anche in doppio assieme a Kei Nishikori. Nel periodo successivo è condizionato da problemi alla schiena e all'inguine che lo costringono a restare lontano dalle competizioni tra marzo e luglio.[4] Quando rientra si trova al 115º posto ATP e scende al 157º dopo aver collezionato tre sconfitte al primo turno e l'eliminazione nelle qualificazioni agli US Open. Riprende a giocare nei Challenger e risale la classifica raggiungendo quattro semifinali. Rientra per una sola settimana nella top 100 dopo la finale persa a novembre al Challenger di Bratislava.
2012, nuovo infortunio e prima finale ATP
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Non ripete i brillanti risultati di inizio 2011 e scende in classifica. Una frattura da stress al bacino lo tiene inoltre fermo per quasi tre mesi,[2][5] rientra a maggio e deve ripartire dalla 178ª posizione ATP. A luglio perde in finale al Challenger di Winnetka. Torna a giocare nel circuito ATP superando le qualificazioni e il primo turno all'Atlanta Open, al secondo turno cede nel set decisivo contro il top 20 Nishikori. Supera le qualificazioni anche al Los Angeles Open e raggiunge la sua prima finale ATP con i successi su Björn Phau, Igor' Andreev, Nicolas Mahut e in semifinale su Marinko Matosevic. Raccoglie solo tre giochi contro Sam Querrey nell'incontro che assegna il titolo. Rientra nella top 100 dopo il secondo turno raggiunto al Washington Open e perde al turno decisivo nelle qualificazioni degli US Open. I risultati piú rilevanti di fine stagione sono i quarti di finale raggiunti ai tornei ATP del St. Petersburg Open e dello Stockholm Open.
2013, tre volte nei quarti in tornei ATP e top 70
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Supera le qualificazioni e torna a disputare il terzo turno agli Australian Open grazie al successo sul nº 28 ATP Florian Mayer e cede in tre set a Andy Murray. Continua a risalire con i quarti di finale raggiunti a Delray Beach e in aprile a Houston, dove elimina il nº 14 del mondo Tommy Haas e perde in tre set contro John Isner, risultati con cui porta il miglior ranking alla 67ª posizione. Ha quindi inizio una serie quasi ininterrotta di sconfitte al primo turno e a luglio esce dalla top 100. Ad agosto si spinge fino ai quarti al Winston-Salem Open e l'unico risultato importante a fine stagione è la finale raggiunta al Challenger di Helsinki.
2014, due quarti di finale ATP e due titoli Challenger
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Nei primi mesi del 2014 vince solo due incontri di primo turno nei tabelloni principali di tornei ATP e disputa una semifinale nei Challenger. Tra le sconfitte al primo turno vi è quella agli Australian Open, unico torneo stagionale dello Slam dove supera le qualificazioni. A fine aprile batte Jürgen Melzer all'ATP di Monaco di Baviera ed esce nei quarti di finale. Dopo oltre tre anni, a luglio torna a vincere un torneo superando Marsel İlhan in finale al Challenger di Astana. Verso fine stagione perde nei quarti di finale all'ATP di Mosca contro Roberto Bautista Agut dopo aver eliminato il nº 9 del mondo Milos Raonic, primo top 10 sconfitto in carriera, due settimane più tardi rientra nella top 100. Al suo ultimo impegno del 2014 vince la finale al Challenger di Andria contro Nikoloz Basilašvili, che si ritira nel corso del secondo set.
2015, primo titolo ATP in doppio, due quarti di finale ATP e un titolo Challenger in singolare
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Eliminato al secondo turno agli Australian Open, sconfigge Gilles Müller allo Zagreb Indoors e perde nei quarti contro Andreas Seppi al tie-break del set decisivo. Il 12 aprile vince il suo unico titolo ATP in carriera al torneo di doppio di Houston, in coppia con Tejmuraz Gabašvili elimina nei quarti i numeri 1 del mondo Mike e Bob Bryan e in finale sconfiggono Treat Conrad Huey / Scott Lipsky con il punteggio di 6-4, 6-4. Torna a mettersi in luce in singolare a Wimbledon, dove accede al secondo turno e perde 5-7 al quinto set contro il top 10 Marin Čilić. Perde in finale al Guzzini Challenger e nella successiva trasferta americana si spinge per due volte consecutive fino ai quarti nei tornei ATP di Atlanta e al 500 di Washington; in entrambi i casi viene sconfitto da John Isner e risale alla 74ª posizione mondiale. Tra i risultati dei tornei che seguono vi sono le eliminazioni al secondo turno agli US Open e in una semifinale Challenger. Ancora con Gabašvili raggiunge a ottobre la semifinale all'ATP di Mosca e sale al 139º posto mondiale, che rimarrà il suo miglior ranking di doppio in carriera. Come l'anno precedente vince l'ultimo torneo disputato in stagione, questa volta sconfiggendo Rajeev Ram in finale al Challenger di Ortisei.
2016, una semifinale ATP, due titoli Challenger e top 50
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Con i negativi risultati nei primi tornei stagionali esce dalla top 100 e subito vi rientra spingendosi fino alla semifinale al Memphis Open, sconfigge tra gli altri la testa di serie nº 3 Donald Young e cede in tre set a Taylor Fritz. Ad aprile disputa tre finali Challenger consecutive e vince quelle del Gwangju Open e del Nanjing Challenger battendo in entrambe Grega Žemlja. Già dopo Gwanju fissa il nuovo miglior ranking e con il successo a Nanjing si trova al 55º posto mondiale. Raggiunge poi una semifinale Challenger e a maggio sale al 50º, che resterà il suo miglior ranking in carriera. Ha quindi inizio un periodo negativo, e tra le sconfitte al primo turno ci sono quelle nei tornei europei del Grande Slam e nel suo debutto olimpico ai Giochi di Rio de Janeiro. Negli ultimi mesi del 2016 raggiunge il secondo turno in tre tornei del circuito maggiore tra cui gli US Open e lo Swiss Indoors di Basilea, nel quale ottiene al primo turno la più prestigiosa vittoria in carriera eliminando in tre set il nº 4 del mondo Milos Raonic. Chiude la stagione al 92º posto del ranking.