Roberto Costa

bassista e arrangiatore italiano

Roberto Costa (Bologna, 14 settembre 1955) è un bassista, arrangiatore e tecnico del suono italiano.

Roberto Costa
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenerePop
Periodo di attività musicale1973 – in attività
Strumentobasso
Studio100
Live20

Biografia

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Nipote di Mario Cavallari, autore ed editore di grandi artisti italiani degli anni cinquanta e sessanta come Giorgio Consolini, Nilla Pizzi, Milva, Luciano Tajoli ed altri, inizia a suonare pianoforte e chitarra all'età di 10 anni.

A 18 anni inizia a suonare il basso per sostituire il bassista del gruppo Frogs, partito per il servizio militare; dal gruppo nasce poi il "Collettivo Autonomo Musicisti Bologna", che viene scoperto da Claudio Lolli: Costa partecipa così all'incisione di Ho visto anche degli zingari felici nel 1976, collaborando anche alla realizzazione degli arrangiamenti.

Il gruppo cambia la denominazione in Orchestra Njervudarov, incidendo alla fine del 1976 un album, Con le orecchie di Eros, che per alcune vicissitudini verrà pubblicato solo nel 1979[1]; diventano inoltre la backing band di Lolli, accompagnandolo sia dal vivo che nelle registrazioni in studio (per gli album Disoccupate le strade dai sogni ed Extranei).

Pochi anni dopo comincia ad interessarsi anche al suono e a tutti i suoi aspetti tecnici, e impara ad usare i primi mixer e registratori.

Da allora accumula esperienze in entrambi gli interessi, grazie alle quali diventerà bassista turnista, tastierista, fonico professionista e arrangiatore per tanti artisti nazionali come Lucio Dalla (per cui scrive la musica di Se io fossi un angelo), Ivan Graziani, Ron, Luca Carboni, Mina, Gianni Morandi, Luciano Pavarotti, Stadio e altri, nonché autore e produttore di musiche per spettacoli teatrali e televisivi su circuito nazionale.

Discografia

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  • Deluxe (1982)

Singoli

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Produttore

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Album con altri artisti

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Bassista

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Cinema, teatro e tv

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Cinema e tv

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  1. ^ Il disco del gruppo di supporto di Claudio Lolli doveva essere pubblicato nel 1976, come da successione nel catalogo, ma successe che Lolli abbandonò la EMI Italiana, passando alla Ultima Spiaggia, e quindi la EMI bloccò la pubblicazione. Lolli racconta che poi, fallendo l'Ultima Spiaggia, venne ricontattato dalla EMI, e la condizione che pose per ritornare alla vecchia etichetta fu quella di pubblicare il disco del suo gruppo....cosa che la EMI in effetti fece; il racconto di Lolli si trova in un'intervista al cantautore pubblicata in Piero Cannizzaro (a cura di), Claudio Lolli, Lato Side, 1982

Collegamenti esterni

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