Ruggero Radice

allenatore di calcio e calciatore italiano

Ruggero Radice (Milano, 3 luglio 1971) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.

Ruggero Radice
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza176 cm
Peso68 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex difensore)
SquadraSiena (Giovanili)
Termine carriera2009 - giocatore
Carriera
Squadre di club1
1990-1991Monza3 (0)
1991-1992Leffe38 (0)
1992-1996Monza113 (6)
1996-1997Avellino34 (2)
1997-1999Como64 (0)
1999-2000SPAL31 (1)
2000-2003Siena105 (0)
2003-2006Piacenza77 (1)
2006Sangiovannese11 (0)
2007Cremonese27 (0)
2008Pizzighettone11 (1)
2008-2009Colligiana30 (0)
Carriera da allenatore
2009-2014Sienapulcini
2014-2015Sienaallievi prov.
2015-Sienagiovanis.
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 4 ottobre 2013

È figlio di Luigi Radice a lungo allenatore in Serie A e campione d'Italia con il Torino nel campionato 1975-1976.[1][2]

Caratteristiche tecniche

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Giocatore forte fisicamente, ha giocato come terzino fluidificante a sinistra[3].

Carriera

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Giocatore

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Debutta fra i professionisti a 20 anni nel Monza in Serie C1, che poi lo cede in prestito per un anno al Leffe in Serie C2.

Nel 1992 fa ritorno al Monza dove disputa due stagioni in Serie B e due in Serie C1. Nell'estate del 1994 la formazione brianzola contatta Luigi Radice per la panchina, ma di fronte all'opposizione del figlio la trattativa si interrompe[1]. Successivamente milita ancora in terza serie con la maglia dell'Avellino per una stagione e per due con il Como[2], con cui raggiunge le semifinali dei play-off nella stagione 1998-1999.

Dopo un'ulteriore stagione in Serie C1 nella SPAL, nel 2000 si trasferisce al Siena, neopromosso in Serie B[4]. Rimane in Toscana da titolare per tre stagioni, conquistando due salvezze e ottenendo nel 2003 la prima promozione in Serie A della formazione bianconera, rivelazione del campionato[5].

Dopo la promozione non viene riconfermato e si trasferisce al Piacenza, appena retrocesso in Serie B[6]. Nelle prime due stagioni è titolare nel ruolo di terzino sinistro, spesso in alternanza ad Antonio Bocchetti, mentre nella stagione 2005-2006 gioca solamente 13 partite[7].

Terminato il contratto con il Piacenza, dall'ottobre 2006 scende di nuovo in Serie C1 militando nella Sangiovannese[8]; nel gennaio successivo, tuttavia, si trasferisce alla Cremonese[9], dove rimane fino al gennaio 2008.

Termina la carriera in Seconda Divisione con le maglie di Pizzighettone[10] e Colligiana[11].

In carriera ha totalizzato 231 presenze in Serie B con 3 reti.

Allenatore

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Nel 2009, dopo il ritiro, entra nello staff tecnico del Siena, come allenatore dei Pulcini della formazione toscana[12], e in seguito come responsabile dell'attività di base delle giovanili[13].

Palmarès

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Siena: 2002-2003
Monza: 1990-1991
  1. ^ a b Radice al Monza? Non voglio papà, La Repubblica, 16 giugno 1994, pag.32
  2. ^ a b Facchetti junior e gli altri, quando in campo buon sangue non mente, Corriere della Sera, 16 marzo 1999, pag.43
  3. ^ Pisa-Ivan, martedì la decisione Archiviato il 4 ottobre 2013 in Internet Archive., Il Tirreno, 15 giugno 2002
  4. ^ Siena, oggi il nuovo padrone, La Repubblica, 10 luglio 2000
  5. ^ Siena, piazza miracolo Quella difesa è un bunker, La Repubblica, 25 aprile 2003
  6. ^ Rosa 2003-2004 Storiapiacenza1919.it
  7. ^ Rosa 2005-2006 Storiapiacenza1919.it
  8. ^ UFFICIALE: Sangiovannese, arrivano Grillo e Radice Tuttomercatoweb.com
  9. ^ UFFICIALE: Radice alla Cremonese, su Tuttomercatoweb.com, 31 gennaio 2007. URL consultato il 20 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2012).
  10. ^ UFFICIALE: doppio colpo per il Pizzighettone Tuttomercatoweb.com
  11. ^ UFFICIALE: Colligiana, dopo Radice ecco Perrone Tuttomercatoweb.com
  12. ^ Siena: tutte le nuove cariche del settore giovanile Tuttomercatoweb.com
  13. ^ Solerte: «Un nuovo modo di allenarsi per la Grignanese» Archiviato il 4 ottobre 2013 in Internet Archive., Il Tirreno, 22 novembre 2012, pag.35

Collegamenti esterni

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