Lo Shvetsov M-62, dal 1941 indicato come Shvetsov ASh-62[1] era un motore radiale a 9 cilindri raffreddato ad aria progettato dall'OKB 19 diretto da Arkadij Dmitrievič Švecov e sviluppato in Unione Sovietica nella seconda parte degli anni trenta[3].

Shvetsov M-62/ASh-62
Lo Shvetsov ASh-62 esposto al Museum für Luftfahrt- und Technik di Wernigerode, Germania
Descrizione generale
CostruttoreUnione Sovietica (bandiera) GAZ-19 (Perm')
ProgettistaUnione Sovietica (bandiera) OKB 19 Shvetsov[1]
Tipomotore radiale
Numero di cilindri9
Alimentazionecarburatore
Schema impianto
Cilindrata29,87 L
Alesaggio156,0 mm
Corsa175,0 mm
DistribuzioneOHV, a 2 valvole per cilindro
Combustione
Raffreddamentoad aria
Compressorecentrifugo a due velocità
Uscita
Potenza1 000 CV (735,5 kW) a 2 200 giri/min
Potenza specifica27,79 CV/L
Dimensioni
Lunghezza1 213 mm
Diametro1 378 mm
Rapporti di compressione
Rap. di compressione6,4:1
Peso
A vuoto520 kg
Prestazioni
Utilizzatorivedi paragrafo
Potenza-peso0,626 kg/CV
Note
dati riferiti alla versione M-62 tratti da:
Aircraft in Profile Number 122[2]
Уголок неба[3].
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Sviluppo del precedente Shvetsov M-25, a sua volta copia sovietica realizzata su licenza dello statunitense Wright R-1820 Cyclone, venne inizialmente concepito per equipaggiare aerei da caccia destinati alla Voenno-vozdušnye sily, l'aeronautica militare sovietica, per poi svilupparne una versione destinata all'aviazione civile.

Introdotto, nella sua prima versione, dal 1938 e prodotto in gran numero come equipaggiamento dei caccia Polikarpov I-15, I-16 e I-153, fu realizzato nella più recente versione ASh-62IR per più di cinquanta anni, equipaggiando gli Antonov An-2 da trasporto[3]. Fu a sua volta prodotto su licenza, nella versione ASh-62IR, in Cina, dalla ZEF - Zhuzhou Aero-Engine Factory con la designazione HS-5[4], ed in Polonia, dalla WSK "PZL-Kalisz" ed indicato come ASz-62.

Storia, sviluppo e descrizione tecnica

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Il progetto dell'M-62 nacque in risposta ad una specifica emessa per la fornitura di un nuovo motore destinato ad equipaggiare aerei da caccia e destinato a sostituire il precedente M-25[3].

Si trattava di un motore radiale a 9 cilindri raffreddati ad aria, disposti su unica fila. Era caratterizzato da cilindri con testata in alluminio e distribuzione a 2 valvole in testa comandate da un sistema ad aste e bilancieri.

Nella sua prima versione, lo Shvetsov M-62 era caratterizzato da una cilindrata complessiva di 29,87 L e sviluppava una potenza al decollo di 1 000 CV (735,5 kW) a 2 200 giri/min (840 CV nominali) che si riduceva ad 800 CV alla quota di ristabilimento di 4 200 m.

Lo sviluppo M-62IR, poi ASh-62IR, era caratterizzato dall'adozione di cilindri dalla cilindrata unitaria ridotta.

Versioni

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M-62

versione iniziale di produzione, in seguito identificata come ASh-62 (АШ-62); cilindrata 29,87 L, potenza espressa 1 000 CV al decollo, 840 CV nominali, 800 CV a 4 200 m. Peso a vuoto 520 kg.[3]

M-62R (in cirillico М-62Р)

seconda versione produttiva identificata anche come ASh-62R (АШ-62Р);

M-62IR (in cirillico М-62ИР)

versione profondamente riveduta e destinata all'aviazione civile, identificata anche come ASh-62IR (АШ-62ИР); cilindrata 20,60 L, potenza espressa 1 000 CV al decollo, 820 CV nominali, 840 CV a 4 200 m. Peso a vuoto 560 kg.[3]

Velivoli utilizzatori

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  Canada
  Cina
  Finlandia
  Polonia
  Unione Sovietica
  1. ^ a b Oppure, in base alla traslitterazione secondo lo standard ISO 9, Švecov.
  2. ^ Liss 1966, p. 9.
  3. ^ a b c d e f (RU) Поршневой двигатель М-62, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 19 marzo 2013.
  4. ^ (EN) John Pike, HS5 piston-type engine, su GlobalSecurity.org, http://www.globalsecurity.org, 11 marzo 2011. URL consultato il 19 marzo 2013.

Bibliografia

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  • (EN) Bill Gunston, World Encyclopedia of Aero Engines, Cambridge, UK, Patrick Stephens Limited, 1989, ISBN 1-85260-163-9.
  • Vladimir Kotelnikov, Russian Piston Aero Engines, Marlborough, Wiltshire, The Crowood Press Ltd, 2005, ISBN 1-86126-702-9.
  • (EN) Witold Liss, The Polikarpov I-16 (Aircraft in Profile Number 122), Profile Publications Ltd., 1966.

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Collegamenti esterni

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