Signori di Bagnolo

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La signoria di Bagnolo in Piano era un feudo milanese. Nel quando 1356 Bernabò Visconti, consignore di Milano decise di impadronirsi di Reggio Emilia, allora governata dai Gonzaga di Mantova, ma i milanesi veniva sconfitti in questa azione avventurosa. Nel 1371 i due fratelli Guido e Feltrino Gonzaga, figli di Luigi I Gonzaga di Mantova, sconfitti nella guerra contro i Visconti, vendevano a questi il loro il feudo di Reggio per la somma di 5.000 ducati d'oro, mantenendo, però, Novellara e Bagnolo in Piano. Guido restava capitano del popolo di Mantova mentre Feltrino diventava il primo signore di Novellara e Bagnolo. Le due signorie avranno destini paralleli talvolta come consignorie, e Bagnolo, a volte disgiunto da Novellara, secondo le eredità, tornava poi sotto lo stesso governo signorile gonzagesco.

Nel 1509 papa Giulio II confiscò la signoria di Bagnolo ai quattro fratelli Gonzaga (Giacomo, Cristoforo, Marcantonio e Guido Novello), figli di Giorgio Gonzaga, e la affidò, nel 1510, al loro cugino, il conte Giampietro Gonzaga di Novellara.

La linea dei conti regnanti su Novellara e Bagnolo terminò nel 1728 con la morte di Filippo Alfonso Gonzaga. La fortezza fu confiscata dal duca Rinaldo d'Este (1655-1737) di Modena e poi concessa a lui con investitura imperiale.

Signori di Bagnolo

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sposò Antonia da Correggio
sposò Ginevra Malatesta di Pesaro
sposò Antonia Gonzaga, figlia naturale di Francesco I Gonzaga di Mantova
senza discendenza
sposò Alda Torelli di Montechiarugolo
il feudo venne a loro confiscato nel 1509 da papa Giulio II e conferito al conte di Novellara Giampietro Gonzaga
sposò Caterina Torelli di Montechiarugolo

Conti di Bagnolo

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sposò nel 1518 Costanza da Correggio
sposò nel 1865 Vittoria di Capua, con discendenza
sposò nel 1605 Caterina d'Avalos, figlia di Alfonso Felice d'Avalos d'Aragona
sposò Anna Maria Bevilacqua
sposò nel 1648 la principessa Ricciarda Cybo Malaspina di Massa
sposò nel 1695 la principessa Matilde d'Este di San Martino in Rio
sposò nel 1728 Eleonora Tanara, senza discendenza.
  1. ^ Alla morte di Alessandro I la contea fu amministrata dalla vedova Costanza da Correggio. Nel 1533 l'imperatore Carlo V concesse l'investitura comitale congiunta, oltre che al fratello del defunto, Giulio Cesare, patriarca titolare di Alessandria, ai tre figli, pur protraendosi in effetti per decenni l'oculata amministrazione da parte della vedova, durante la loro minore età e poi l'assenza loro e del cognato. L'investitura congiunta dei tre fratelli fu quindi confermata e rinnovata, nel 1559, dopo la morte dello zio patriarca, dall'imperatore Ferdinando I con un diploma il cui testo è riportato in Guid'Antonio Zanetti, Nuova raccolta delle monete e zecche d'Italia, III, Bologna, Lelio della Volpe, 1783, pp. 219-223.

Bibliografia

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  • Giuseppe Amadei e Ercolano Marani (a cura di), I Gonzaga a Mantova, Milano, 1975, OCLC 3916055.
  • Giuseppe Coniglio, I Gonzaga, Varese, Dall'Oglio, 1973, ISBN non esistente.
  • Pompeo Litta, Gonzaga di Mantova, collana Famiglie celebri italiane, Milano, Giulio Ferrario, 1835, SBN IT\ICCU\LO1\1405418.
  • Giancarlo Malacarne, Gonzaga, Genealogie di una dinastia, Modena, Il Bulino, 2010, ISBN 978-88-86251-89-1.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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