Stadio Carlo Zecchini
Lo stadio Carlo Zecchini è un impianto sportivo multifunzionale italiano di Grosseto. Di proprietà comunale, è sede degli incontri interni del club calcistico dell'U.S. Grosseto e di eventi di atletica leggera.
Stadio Carlo Zecchini | |
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Stadio comunale olimpico | |
Vista interna dello stadio dalla Curva Nord | |
Informazioni generali | |
Stato | Italia |
Ubicazione | Via Veterani dello Sport 6, Grosseto |
Inizio lavori | 1952 |
Inaugurazione | 12 ottobre 1952 |
Ristrutturazione | 2007, 2010, 2017 |
Proprietario | Comune di Grosseto |
Gestore | Atletica Leggera Grosseto |
Progetto | Raffaello Fagnoni |
Prog. strutturale | Enrico Bianchini Dagoberto Ortensi Umberto Tombari |
Intitolato a | Carlo Zecchini |
Informazioni tecniche | |
Posti a sedere | 9 747 |
Struttura | Pianta ellittica |
Copertura | Tribuna |
Pista d’atletica | 400 m, 8 corsie |
Mat. del terreno | tappeto erboso |
Dim. del terreno | 105 × 68 m |
Uso e beneficiari | |
Calcio | |
Mappa di localizzazione | |
Nato nel 1952 come Stadio comunale, dal 2003 è intitolato a Carlo Zecchini, storico calciatore del Grosseto. Nel 1960 fu utilizzato come sede degli incontri del torneo di calcio dell'Olimpiade romana.
Lo stadio è dal 2019 in gestione all'associazione sportiva Atletica Leggera Grosseto[1], mentre al club calcistico del Grosseto ne è conferito l'usufrutto gratuito.[1]
Dati geografici
modificaLo stadio sorge nel quartiere di Gorarella, circa 500 m ad ovest del centro storico della città, in una zona vocazionalmente dedicata alle attività sportive: gli si affiancano infatti una piscina olimpica, il campo di atletica leggera Bruno Zauli, il velodromo e il campo di allenamento dell'U.S. Grosseto (intitolato a Nilo Palazzoli). Non più lontano di 200 metri sorge anche lo storico impianto Stadio Roberto Jannella dove si disputano le gare casalinghe di Baseball.
Storia
modificaLo stadio venne inaugurato il 12 ottobre 1952, in occasione dell'incontro di campionato di IV Serie contro il Signe.[2] Il progetto, redatto nel 1948 dall'architetto Raffaello Fagnoni e dagli ingegneri Enrico Bianchini e Dagoberto Ortensi, con direzione dei lavori dell'ingegnere Umberto Tombari, presenta profili di monumentalità, sicché l'impianto è soggetto a vincolo architettonico della Soprintendenza ai Beni Culturali.[2] Lo stadio subì alcuni ammodernamenti in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960, poiché Grosseto era stata indicata come sede di tre partite del Torneo Olimpico di calcio: ciò gli valse la denominazione ufficiale di "stadio olimpico comunale", poi affiancata nel 2003 dall'intitolazione a Carlo Zecchini, "bandiera" del calcio maremmano con oltre 300 presenze e circa 120 reti in maglia biancorossa.[3]
Gli spalti erano originariamente capaci di 12 000 posti totali, dei quali 10 000 seduti e 2 000 in piedi, suddivisi in una tribuna centrale a doppio livello (unica ad essere dotata di copertura), un prospiciente settore "gradinata" costruito a terrapieno (sicché parte dello stadio veniva a trovarsi sotto il naturale livello di calpestio) e due bassi "curvini" (non raccordati al resto delle gradinate) sui lati corti.
Nel 2007, a seguito della prima promozione del Grosseto in Serie B, lo stadio è stato adeguato alle relative normative della Lega Calcio: gli spogliatoi sono stati riallestiti e l'accesso al campo è stato riposizionato a livello del prato ("tombando" l'originario tunnel sotterraneo), che a sua volta è stato completamente rizollato. La capienza, che nei decenni precedenti per motivi di sicurezza era stata progressivamente ridotta a circa 5000 posti, venne riportata a 10000 unità (tutte a sedere) mediante la posa di tribune in prefabbricato metallico sopra la curva nord (ospitante storicamente i gruppi della tifoseria organizzata grossetana) e la curva sud (sede delle tifoserie ospiti). A servizio del pubblico venne inoltre posto in opera un tabellone elettronico (poi sostituito a inizio 2012 da un nuovo schermo LED da 4x3 metri dismesso dall'Arena Garibaldi di Pisa, ove non veniva più usato dopo la retrocessione dei nerazzurri nei campionati dilettantistici)[4]. Nell'estate del 2010 lo stadio è stato sottoposto ad un'ulteriore ristrutturazione con il rifacimento dell'impianto audio; da ultimo nel 2017 è stata totalmente sostituita la pista d'atletica leggera.
La duplice crisi e rinascita societaria del Grosseto nella seconda metà degli anni 2010 ha comportato una progressiva riduzione della capienza effettiva dell'impianto, che pur senza intervenire sulle strutture è stata riportata tra i 6000 e i 5000 posti.
Competizioni
modificaCalcio
modificaAmichevoli internazionali
modifica- Italia - Francia 1-1 (5 giugno 1960): partita disputata tra le rappresentative olimpiche dei rispettivi paesi.
Torneo di calcio ai Giochi della XVII Olimpiade
modifica- Bulgaria - Turchia 3-0 (1ª giornata del gruppo A, 26 agosto)
- Francia - India 1-1 (2ª giornata del gruppo D, 29 agosto)
- Regno Unito - Taiwan 3-2 (3ª giornata del gruppo B, 1º settembre)
Atletica leggera
modificaAl di fuori dell'ambito calcistico, lo stadio grossetano accoglie regolarmente competizioni di atletica leggera di rilievo regionale, nazionale e internazionale.
Trasporti
modificaLo stadio dista 10 minuti a piedi (5 in automobile) dalla stazione ferroviaria di Grosseto, servita dalla linea Tirrenica; non lontana da esso è inoltre la Strada statale 1 Via Aurelia.
Note
modifica- ^ a b La gestione degli impianti Zecchini e Palazzoli resta all’asd Atletica leggera, su comune.grosseto.it, Comune di Grosseto, 26 ottobre 2020. URL consultato il 25 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2021).
- ^ a b Arturo Bernardini, Gli stadi, in Cento passi nella storia. Un secolo di calcio a Grosseto, Grosseto, 2012, pp. 237–247.
- ^ Bernardini, cit., p. 85.
- ^ Il maxischermo emigra a Grosseto, su iltirreno.gelocal.it, Il Tirreno, 2 gennaio 2012. URL consultato il 15 aprile 2012.
Bibliografia
modifica- AA.VV., Cento passi nella storia. Un secolo di calcio a Grosseto, Grosseto, 2012.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stadio Carlo Zecchini
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su usgrosseto1912.com (archiviato il 25 luglio 2021).