Nel 2005, oltre a disputare un altro Gran Premio nel mondiale Superbike come pilota sostitutivo per il team PSG-1 Corse, è titolare nel CIV Supersport dove chiude al terzo posto in classifica. Il 2006 vede Cruciani disputare due gare del mondiale Supersport con Honda, conquistando quattro punti; mentre nel campionato Italiano chiude all'undicesimo posto. Nel 2007 disputa due gare nel mondiale Supersport senza ottenere punti, è vice-campione italiano sempre nella Supersport e disputa quattro gare nel mondiale Superbike come pilota sostitutivo in sella ad una Suzuki GSX-R1000 K6. Nel biennio 2008-2009, con motociclette Ducati è pilota titolare nel CIV Stock 1000 conquistando un terzo posto il primo anno e il titolo nel secondo.[3] Nella 2009 inoltre prende parte al campionato Europeo Superstock 1000 svoltosi in gara unica ad Albacete classificandosi terzo. Nel 2010 è pilota titolare nel campionato Italiano Superbike. Con una Ducati 1098R del team Barni Racing chiude la stagione al secondo posto.
Nel 2011 torna nella classe Supersport del campionato Italiano dove termina quinto. In questa stessa stagione disputa due gare in territorio italiano del mondiale conquistando sette punti. Nel 2012 conquista 19 punti disputando tre Gran Premi nel mondiale Supersport mentre nel campionato Italiano è secondo. Nel 2013 si laurea per la seconda volta campione italiano Supersport in sella ad una Kawasaki ZX-6R del team Puccetti Racing,[4] mentre nel mondiale non ottiene punti. Nel 2014 chiude terzo nel CIV Supersport mentre nel biennio 2015-2016 è vice-campione italiano. Nel 2017, in sella ad una Honda CBR600RR, chiude la stagione all'ottavo posto del CIV Supersport. Torna a disputare delle gare nel 2019 quando, tornato in sella ad una Kawasaki, disputa quattro gare vincendone una.
Terminata la carriera agonistica, rimane nel mondo delle corse ricoprendo ruoli manageriali.[5]