Il trescone è un ballo e canto popolare tipico di tutta la Toscana (dalla Garfagnana alla Maremma), dell'alta Umbria, della Romagna, del Veneto e della Lombardia.[1]

Di origine medievale, il ballo del trescone è citato da Dante e da Boccaccio (nonché da Carlo Collodi quando Pinocchio è impiccato alla Quercia Grande e sembra che balli tale danza dondolando al vento), dovrebbe derivare dall'antica parola di origine germanica thriskan (battere) o dresken (trebbiare), forse in associazione al movimento di battere i piedi nella danza, che ricordava il modo con cui i contadini nelle aie staccavano i chicchi di grano dalle spighe,[2] oppure semplicemente da "tresca", con allusione erotico-sessuale.

Di movimento vivace in due tempi. Inizialmente il trescone era danzato da solo uomini, poi si aggiunsero anche le donne. Eseguito a coppie, solitamente quattro disposte in quadrato, si caratterizza per il continuo scambio della dama.

Discografia

modifica
  • 2001 Trescone a veglia. Balli della maremma toscana libretto a cura di G. M. Gala "Ethnica", Ed. Taranta
  1. ^ Trescone nell'Enciclopedia Treccani
  2. ^ Taranta - centro studi di danza etnica, su taranta.it. URL consultato il 19 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2012).

Voci correlate

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàThesaurus BNCF 27792