Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati

agenzia dell'ONU

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, UNHCR[1] (in inglese United Nations High Commissioner for Refugees), è l'agenzia delle Nazioni Unite specializzata nella gestione dei rifugiati; fornisce loro protezione internazionale ed assistenza materiale, e persegue soluzioni durevoli per la loro drammatica condizione.

Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati
(EN) United Nations High Commissioner for Refugees
(FR) Haut-Commissariat des Nations Unies pour les réfugiés
Quartier generale dell'UNHCR a Ginevra
AbbreviazioneUNHCR
TipoAgenzia specializzata dell'Organizzazione delle Nazioni Unite
Fondazione1950
Sede centraleSvizzera (bandiera) Ginevra
Alto commissarioItalia (bandiera) Filippo Grandi
Lingue ufficialiinglese, francese
Sito web
Medaglia del Premio Nobel Premio Nobel per la pace 1954
Medaglia del Premio Nobel Premio Nobel per la pace 1981

È la principale organizzazione al mondo impegnata in prima linea a salvare vite umane e a proteggere i diritti di milioni di rifugiati. È stata fondata il 14 dicembre 1950 dall'Assemblea generale a Ginevra, iniziando ad operare dal 1º gennaio del 1951. Assiste oltre 60 milioni di persone[2] e ha vinto due premi Nobel per la pace, rispettivamente nel 1954 e nel 1981.

L'attuale alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati è Filippo Grandi.

Beneficiari

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Per oltre mezzo secolo, l'UNHCR ha aiutato milioni di persone a ricominciare la propria vita. Includono rifugiati, rimpatriati, apolidi, sfollati interni e richiedenti asilo. La nostra protezione, riparo, salute e istruzione sono stati cruciali, guarendo passati infranti e costruendo un futuro più luminoso[3].

  • Rifugiati
  • Richiedenti asilo
  • Apolidi
  • Sfollati interni

In dettaglio i beneficiari dell'UNHCR sono:

«nel giustificato timore d'essere perseguitato per la sua razza, la sua religione, la sua cittadinanza, la sua appartenenza a un determinato gruppo sociale o le sue opinioni politiche, si trova fuori dello Stato di cui possiede la cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole domandare la protezione di detto Stato; oppure a chiunque, essendo apolide e trovandosi fuori dei suo Stato di domicilio in seguito a tali avvenimenti, non può o, per il timore sopra indicato, non vuole ritornarvi»

  • I rimpatriati: coloro che, essendo rifugiati, chiedono di poter tornare nel proprio paese d'origine;[5]
  • I richiedenti asilo: coloro che, lasciato il loro paese d'origine e avendo inoltrato una richiesta d'asilo, sono in attesa di una risposta dal paese ospitante per ottenere lo status di rifugiato;
  • Gli apolidi: coloro che non hanno la cittadinanza in nessuno Stato;
  • Gli sfollati interni (IDP, Internally Displaced Persons): coloro che sono costretti a spostarsi per conflitti o cause naturali all'interno della propria nazione[6].

Inizialmente, l'UNHCR aveva il mandato di occuparsi dei soli rifugiati; successivamente l'incarico è stato ampliato. "L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, nasce all’indomani della Seconda Guerra Mondiale con il compito di assistere i cittadini europei fuggiti dalle proprie case a causa del conflitto. Una struttura temporanea, nei programmi iniziali: tre anni per completare il compito, poi la chiusura. Era una previsione ottimistica, ora lo sappiamo. Settant’anni dopo, continuiamo a lavorare ogni giorno accanto ai rifugiati: in un mondo in cui ogni due secondi una persona è costretta ad abbandonare la propria casa a causa di conflitti o persecuzioni, il nostro compito è più importante che mai"[7].

Secondo i dati forniti da UNHCR stessa, nel 2019 sono circa 70,8 milioni le persone sotto la sua protezione[8]. L'UNHCR ha oltre 17.800 dipendenti (a maggio 2021). Opera in oltre 130 paesi, con un budget di $ 9,1 miliardi. Dalla fondazione l'UNHCR ha aiutato oltre 50 milioni di sfollati a iniziare una nuova vita[9].

Organizzazione

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  • Comitato Esecutivo (79 membri)[10]
  • Alto commissario
    • Vice Alto commissario
    • Assistente Alto commissario
  • Rappresentanze regionali
    • Europa meridionale
    • Europa centrale
    • Europa settentrionale
    • Europa occidentale
    • Africa orientale e Corno d'Africa
    • Africa australe
    • Africa centrale e la regione dei grandi laghi
    • Asia sudorientale
    • Asia dell'Est e la regione del Pacifico
    • Asia centrale
    • Asia meridionale
    • Americhe
    • Australia

Alti commissari

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Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati
 
 
Filippo Grandi, attuale alto commissario in carica dal 1º gennaio 2016
OrganizzazioneAlto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati
In carica  Filippo Grandi
da1º gennaio 2016
Istituito1º gennaio 1951
CapoFilippo Grandi (dal 2016)
Nominato daAssemblea generale delle Nazioni Unite
Durata mandato5 anni
Sede  Ginevra
Sito webwww.unhcr.org/
Immagine Alto commissario Nazione Mandato
  Fridtjof Nansen
(1861–1930)
Alto commissario della Lega delle Nazioni
  Norvegia 1º settembre 1921 – 1927
1   Gerrit Jan van Heuven Goedhart
(1901–1956)
  Paesi Bassi 1º gennaio 1951 – 8 luglio 1956
2   Auguste R. Lindt
(1905–2000)
  Svizzera 8 luglio 1956 – 3 novembre 1960
3 Félix Schnyder
(1910–1992)
  Svizzera 3 novembre 1960 – 31 dicembre 1965
4   Sadruddin Aga Khan
(1933–2003)
  Iran 1º gennaio 1966 – 31 dicembre 1977
5   Poul Hartling
(1914–2000)
  Danimarca 1º gennaio 1978 – 31 dicembre 1985
6   Jean-Pierre Hocké
(1938)
  Svizzera 1º gennaio 1986 – 31 dicembre 1989
7   Thorvald Stoltenberg
(1931–2018)
  Norvegia 1º gennaio – 3 novembre 1990
8   Sadako Ogata
(1927–2019)
  Giappone 3 novembre 1990 – 31 dicembre 2000
9   Ruud Lubbers
(1939–2018)
(dimessosi a causa di un'indagine interna)
  Paesi Bassi 1º gennaio 2001 – 20 febbraio 2005
10   António Guterres
(1949)
  Portogallo 2 giugno 2005 – 31 dicembre 2015
11   Filippo Grandi
(1957)
  Italia dal 1º gennaio 2016

Ambasciatori di pace UNHCR

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L'UNHCR è inoltre rappresentato globalmente da diversi ambasciatori di pace, scelti tra le persone più famose e popolari al mondo.

Attualmente posseggono questo titolo Barbara Hendricks, Adel Imam, Angelina Jolie, Giorgio Armani, Boris Trajanov, Julien Clerc, George Dalaras, Osvaldo Laport, Khaled Hosseini e Muazzez Ersoy.[11] In precedenza hanno avuto questo titolo anche Richard Burton, Nazia Hassan, James Mason e Sophia Loren.

Di recente, sono stati chiamati a ricoprire questo ruolo anche l'attore Alessandro Gassmann e il famoso cantante anglo-libanese Mika[12].

Onorificenze

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Nel 1954 l’Agenzia viene insignita del Premio Nobel per la Pace per il suo innovativo lavoro nell’assistenza ai rifugiati d’Europa, mentre il mandato viene esteso fino alla fine del decennio.

Nel 1981 l’UNHCR riceve nuovamente il Premio Nobel per la Pace per l’assistenza ai rifugiati di tutto il mondo, con una menzione agli ostacoli politici che l’organizzazione deve affrontare.

  1. ^ UNHCR/ACNUR (Ufficio per l'Italia), su onuitalia.it, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR/ACNUR).
  2. ^ Chi siamo, su unhcr.it, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). URL consultato il 27 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2018).
  3. ^ UNHCR – Chi aiutiamo, su unhcr.org.
  4. ^ Statuto dei Rifugiati - Convenzione, Ginevra, su it.wikisource.org, 28 luglio 1951. URL consultato il 28 giugno 2018.
  5. ^ Legislatura 17ª - Dossier n. 469 - Articolo 2, su senato.it, Senato della Repubblica. URL consultato il 28 giugno 2018.
  6. ^ UNHCR – Sfollati interni, su unhcr.org.
  7. ^ Una lunga storia, un futuro da scrivere, su unhcr.org.
  8. ^ (EN) United Nations High Commissioner for Refugees, Figures at a Glance, su UNHCR. URL consultato il 14 novembre 2019.
  9. ^ (DE) Geschichte von UNHCR, su unhcr.org.
  10. ^ GOVERNANCE, su unhcr.it, UNHCR. URL consultato il 27 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2018).
  11. ^ Ambasciatori di Buona Volontà, su unhcr.it, Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. URL consultato il 28 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2018).
  12. ^ Ambasciatori di Buona Volontà, su unhcr.it, UNHCR. URL consultato il 27 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2018).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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