Valstrona

comune italiano

Valstrona (Stron-a o Valstron-a in piemontese, Struna o Val Struna in lombardo) è un comune italiano sparso di 1 164 abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola situato nella Valle Strona. La sede amministrativa del comune è a Strona dove si trovano gli uffici comunali, l'ufficio postale, la farmacia e la scuola media.

Valstrona
comune
Valstrona – Stemma
Valstrona – Bandiera
Valstrona – Veduta
Valstrona – Veduta
Municipio
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Provincia Verbano-Cusio-Ossola
Amministrazione
SindacoIvan Rainoldi (lista civica Vivere la montagna) dal 10-6-2024[1]
Territorio
Coordinate45°54′25″N 8°20′24″E
Altitudine525 m s.l.m.
Superficie51,89 km²
Abitanti1 164[2] (31-8-2022)
Densità22,43 ab./km²
FrazioniCampello Monti, Fornero, Forno, Inuggio, Luzzogno, Otra, Piana di Fornero, Piana di Forno, Preia, Rosarolo, Sambughetto, Strona (sede comunale)
Comuni confinantiAnzola d'Ossola, Calasca-Castiglione, Cravagliana (VC), Loreglia, Massiola, Ornavasso, Pieve Vergonte, Quarna Sopra, Quarna Sotto, Rimella (VC), Varallo (VC), Omegna
Altre informazioni
Cod. postale28897
Prefisso0323
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT103069
Cod. catastaleL651
TargaVB
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 987 GG[4]
Nome abitantivalstronesi
Patronosan Giuseppe
Giorno festivo19 marzo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Valstrona
Valstrona
Valstrona – Mappa
Valstrona – Mappa
Posizione di Valstrona nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola
Sito istituzionale
Strona (Capoluogo)
Fornero

La parte alta del suo territorio è tutelata dal parco naturale dell'Alta Val Sesia e dell'Alta Val Strona.

Il comune di Valstrona nasce dall'unione, avvenuta con il regio decreto 22 dicembre 1927, n. 2521,[5] di tutti i piccoli comuni della valle, che vennero così soppressi: Germagno, Loreglia, Luzzogno, Fornero, Massiola, Sambughetto e Forno. La sede comunale fu portata nella località Strona di Luzzogno. Nel 1929 fu inglobato anche il comune di Campello Monti.

Nel dopoguerra furono ricostituiti i tre comuni autonomi di Germagno, Loreglia (con la frazione di Chesio) e Massiola, mentre le rimanenti località rimasero accorpate nel comune di Valstrona.

Simboli

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Lo stemma del comune di Valstrona è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 29 luglio 1993.[6]

«Campo di cielo, ai due abeti di verde, fustati di nero, nodriti su due rupi d'argento, fondate lateralmente in punta, [divise dal fiume d'azzurro, fluttuoso d'argento, defluente in palo verso la punta], il tutto accompagnato in capo dalla stella di otto raggi, d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di verde.

Onorificenze

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Valstrona è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della medaglia d'argento al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale:[7]

«La popolazione della Valstrona, subito dopo l'armistizio dell'Italia con gli anglo-americani, aderì con entusiasmo alla lotta di Liberazione contro i nazi-fascisti. Dette rifugio alle forze della Resistenza ed agli inermi cittadini per evitarne il martirio e la fucilazione. Le forze partigiane della Valstrona, in collaborazione con la formazione partigiana "Valtoce", entrarono per prime in Domodossola repubblicana e, dopo aver combattuto eroicamente a Finero, fino a ricacciare il nemico verso Formazza, si riportarono nella loro valle per organizzare la formazione. Nel durissimo inverno degli anni 1944 e 1945, i tedeschi riprenderono i rastrellamenti nella Valle. Assai aspri furono i combattimenti a Forno, Chesio, Strona e Sambughetto, culminati con l'incendio di Otra e di alcune baite sulla montagna. Vani i tentativi del nemico di costringere i combattimenti, per la Resistenza, con l'istituzione dei posti di blocco, per costringerli a cedere per la fame. La lotta, sempre intensa, contro le barbarie ebbe finalmente il vittorioso epilogo con la resa del nemico. Valstrona, 8 settembre 1943 - 25 aprile 1945»
— 9 maggio 1994

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[8]

Geografia antropica

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Frazioni

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Nella frazione si concentra la parte nevralgica ed amministrativa di tutta la valle.

Luzzogno

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Luzzogno.
 
Il santuario della Madonna della Colletta (Luzzogno)

Nella frazione si trova la chiesa parrocchiale di San Giacomo Apostolo che è il più antico edificio di culto della valle, edificato nel 1455. Inoltre nella frazione si incontra l'oratorio di S. Marta, oltre che numerose cappellette sparse sul territorio,ben tenute che dimostrano la forte devozione che si nutre per i vari santi venerati. A circa 20 minuti a piedi da Luzzogno si trova il Santuario della Madonna della Colletta, che all'interno conserva una grande raccolta di ex voto.

Inuggio

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L'abitato di Inuggio è un piccolo paese di circa 50 persone, situato a 825 m s.l.m. e si raggiunge percorrendo una strada, asfaltata da poco, che si diparte dalla strada che collega Strona e Luzzogno. Inuggio deriva dal dialetto: i nus, ovvero le noci, o bosco di noci. Il suo patrono, S. Antonio abate, è venerato in una piccola chiesetta in fondo al paesino.

Fornero e Piana di Fornero

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Fornero (Valstrona).
 
Piana di Fornero
 
Luzzogno

Fornero è, insieme a Sambughetto, l'unico centro abitato situato sulla destra orografica della vallata. A Fornero ha origine la tradizione di intaglio e tornitura del legno con ancora diverse attività in paese. Sul fondovalle, di fronte a Fornero si trova l'abitato di Piana di Fornero legato anche esso alla tradizione dell'artigianato del legno.

Sambughetto

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Sambughetto.

L'abitato di Sambughetto è situato in una posizione arroccata sul pendio meridionale della valle dove si trovano alcune delle più interessanti grotte della Valstrona, in particolare la Caverna delle Streghe: in questa e nella soprastante Grotta dell'Intaglio sono stati ritrovati ricchissimi reperti paleontologici. Nell'edificio della vecchia scuola elementare è in progettazione l'apertura di un Museo Naturalistico dedicato sia ai reperti (fra i quali tracce della presenza dell'ursus spelaeus) sia al particolare fenomeno tipico della Valle Strona della presenza di rocce degli strati più profondi della crosta terrestre, ad un tipo di minerale fu anche dato il nome di stronalite.[9]

Forno e Piana di Forno

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Forno (Valstrona).

A Forno, presso la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo è allestito il Museo di Arte Sacra, una particolare raccolta di quadri, paramenti e oggetti di uso religioso per la gran parte di origine estera provenienti da località in cui emigrarono i valstronesi molti dei quali si contraddistinsero per la lavorazione del peltro.

Campello Monti

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Campello Monti.

Campello Monti, in titzschu Kampel, antica colonia Walser, costituì a lungo una dipendenza valsesiana del comune di Rimella. Era importante per le cave di nichel e oro. È anche punto di partenza di numerose escursioni alpine che hanno come meta, per esempio, la cima e il laghetto di monte Capezzone. Nel 1929 il comune di Campello Monti venne distaccato dalla provincia di Vercelli e aggregato a quella di Novara.[10]

Economia

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Il comune di Valstrona è rinomato per la produzione di tele derivanti dalla canapa, usate per vari oggetti quali indumenti, ecc., oltreché per la lavorazione del legno.[11]

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2004 2009 Valentino Valentini lista civica Sindaco
2009 2014 Giorgio Gaudina lista civica Sindaco
2014 in carica Luca Capotosti lista civica Sindaco

Altre informazioni amministrative

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Valstrona fa parte dell'Unione montana della Valle Strona e delle Quarne.

Aderisce all'Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone.

 
Sambughetto
 
Forno
  1. ^ Elezioni 2024 Valstrona
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2022 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ regio decreto 22 dicembre 1927, n. 2521, su normattiva.it.
  6. ^ Valstrona, decreto 1993-07-29 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 25 ottobre 2021.
  7. ^ decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, su gazzettaufficiale.it.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ EcoMuseo Cusius: Geologia della Valstrona, su lagodorta.net. URL consultato il 12 giugno 2008.
  10. ^ R.D.L. 24 gennaio 1929, n. 106 - Modifiche alla circoscrizione di alcune Provincie - Wikisource, su it.wikisource.org. URL consultato il 2 dicembre 2018.
  11. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 6.
 
Piana di Forno
 
Campello Monti

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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