Tensori For Dummies
Tensori For Dummies
Tensori For Dummies
I. Tensori
1. Considerazioni generali
Le grandezze fisiche presentano un diverso grado di complessit`a. Nellor
dinario spazio tridimensionale alcune dette scalari, come la temperatura e la
massa, sono misurabili con un unico numero, altre di tipo vettoriale, come
il peso e la velocit`
a, con 3 numeri, altre ancora, come la tensione in un
corpo deformato, con 9 numeri e cos`i via. Il celebre fisico e cristallografo
Voigt per primo riconobbe a tutte le grandezze fisiche caratteri comuni, le
raggrupp`
o in ununica famiglia e le chiam`o tensori. Nella Tab.1 i tensori
sono classificati secondo lordine.
tensori
numero delle
componenti
notazione
assoluta
30
notazione
indiciale
di ordine zero
o scalari
del primo ordine
o vettori
del secondo ordine
del terzo ordine
..
.
31
ai
32
33
..
.
A
B
..
.
aij
bijh
..
.
dellennesimo ordine
3n
d ij...s
| {z }
n indici
Tab.1
2
Le coordinate di un tensore dipendono dal sistema delle unit`a e, ad
eccezione delle quantit`a scalari, dal sistema di riferimento: variano quando
si passa da un sistema allaltro. Ad uno stesso tensore corrispondono infinite
nple di numeri. Tali nple, non sono indipendenti; sono legate da relazioni
dette leggi di trasformazioni, che ci consentono di determinare le componenti
di un tensore in un dato sistema quando si conoscono le sue componenti in
un altro sistema.
I tensori che appaiono in una determinata legge fisica, debbono obbedire
alle stesse leggi di trasformazione e quindi devono soddisfare due richieste
fondamentali:
a) avere la stessa dimensione; b) essere dello stesso ordine.
Se queste prescrizioni non sono rispettate, un semplice cambiamento del
sistema di coordinate o del sistema delle unit`a render`a la legge fisica priva
di senso.
Esercizio 1. Quante componenti ha un tensore del 3 ordine nello spazio
a due dimensioni? Scriverle in forma esplicita.
2. Convenzione della somma
Secondo tale convenzione ogni espressione polinomiale del tipo
a1 x1 + a2 x2 + ... + an xn =
n
X
ai xi ,
(1)
i=1
3
3. Spazi lineari
Fissato n, linsieme dei tensori di ordine n `e uno spazio lineare. Di
seguito si riportano la definizione e alcune propriet`a di questi spazi.
Definizione. Avendo indicato con R linsieme dei numeri reali, uno
spazio lineare su R `e un insieme L dotato di due operazioni: la somma e il
prodotto per un numero reale. La somma `e una regola che ci consente di
costruire per ogni due elementi x e y L un terzo elemento z L con le
seguenti propriet`a:
1) x + y = y + x, x, y L (commutativa);
2) (x + y) + z = x + (y + z) , x, y, z L (associativa);
3) esiste un elemento 0 L (elemento nullo) tale che x + 0 = x, x L;
4) per ogni x L esiste un elemento y L (elemento inverso) tale che
x + y = 0.
Il prodotto `e una regola, con la quale assegnato un elemento x L e un
numero reale a, costruiamo un elemento y L detto prodotto di a per x,
con le seguenti propriet`a:
5) a, b R, (a + b) x = ax + bx (distributiva);
6) a R, a (x + y) = ax + ay (distributiva);
7) a, b R, (ab) x = a (bx) (associativa);
8) 1x = x.
Gli elementi di uno spazio lineare L sono detti vettori, ma non vanno
confusi con i vettori geometrici definiti nel paragrafo 4.
Esercizio 5. Verificare che sono spazi lineari:
a) linsieme C (a, b) delle funzioni continue y = y (t) definite nellintervallo
[a, b] dove le operazioni di somma e di moltiplicazione per uno scalare sono
quelle usuali dellaritmetica.
b) linsieme dei numeri reali positivi R+ intendendo per somma il prodotto
usuale e per prodotto dellelemento x per uno scalare , x .
Si pu`o facilmente dimostrare che il vettore zero `e unico; inoltre ogni
elemento dello spazio vettoriale ha un unico inverso.
Dipendenza Lineare. Siano {x1 , x2 , ...xk } k vettori di L e a1 , a2 , ...ak
k numeri reali. Il vettore
y = a1 x1 + a2 x2 + ... + ak xk
(2)
4
dipendenti se esiste una loro combinazione lineare con coefficienti a1 , a2 , ...ak
non tutti nulli tale che
a1 x1 + a2 x2 + ... + ak xk = 0.
(3)
x2 (t) = cos2 t,
x3 (t) = 1
x = a1 e1 + a2 e2 + ... + an en .
(4)
x = b1 e1 + b2 e2 + ... + bn en ,
(5)
(6)
(1)
[A]
1 0
0 0
(2)
[A]
0 1
0 0
[A]
(3)
0 0
1 0
[A]
(4)
y = b1 e1 + b2 e2 + ... + bn en ,
la somma di x e y `e data da
x + y = (a1 + b1 ) e1 + ... + (an + bn ) en
e la moltiplicazione di x per uno scalare `e data da
x = a1 e1 + ... + an en .
Dimensione dello spazio. La dimensione di uno spazio lineare L
coincide col massimo numero di vettori linearmente indipendenti. Se n `e
tale numero, n + 1 vettori di L sono linearmente dipendenti. Lo spazio
in tale caso si dice n-dimensionale. Se il numero dei vettori linearmente
indipendenti `e arbitrariamente grande, lo spazio ha infinite dimensioni.
Lo spazio delle matrici [A]22 ha quattro dimensioni; mentre nello spazio
C (a, b) possiamo trovare un numero arbitrariamente grande di vettori linearmente indipendenti e quindi tale spazio ha infinite dimensioni. In uno
spazio L di n dimensioni esiste una base di n vettori; viceversa se in L esiste
una base allora la dimensione di L `e uguale al numero dei vettori della base.
Trasformazioni lineari Siano L e L0 due spazi lineari. Una trasformazione lineare `e una funzione A che associa ad ogni vettore x L un
vettore x0 L0 ,
Ax = x0 ,
e verifica le condizioni:
0 0
0 1
6
1) A (x + y) = Ax + Ay, x, y L;
2) A (x) = Ax, x L e R.
Esempio: Si consideri il sistema di equazioni lineari
Posto
(7)
(8)
u
P
Fig.1
7
Riscrivendo la (8) nella forma
Q = P + u,
possiamo anche dire che la somma di un punto ed un vettore `e un punto.
Per precisare che il vettore u `e applicato nel punto P useremo la notazione (P, u) . Se si prescinde dal particolare punto di applicazione il vettore
u si dice libero. Con V indichiamo linsieme dei vettori.
Prodotto scalare. Il prodotto scalare `e unoperazione definita in V
che ad ogni coppia di vettori fa corrispondere un numero reale. Il prodotto
scalare si indica con un punto ed ha le seguenti propriet`a:
1) x y = y x (commutativa);
2) x (y + z) = x y + x z (distributiva);
3) (x y) = x y per ogni numero reale ;
4) x x > 0 per x 6= 0 e x x = 0 per x = 0.
Al punto 4) 0 denota il vettore nullo. Se x y = 0, i vettori x e y sono
detti ortogonali. Il vettore nullo `e lunico ad essere ortogonale ad ogni altro
elemento dello spazio.
Lemma 3 Se 3 vettori a, b e c non nulli sono tra loro ortogonali, allora
sono linearmente indipendenti.
Infatti, se fossero dipendenti, esisterebbero 3 costanti non tutte nulle tali
che
a1 a + a2 b + a3 c = 0.
(9)
(10)
aa
(11)
8
Siano e1 , e2 , e3 tre vettori unitari e mutuamente ortogonali ossia
ei ej =
1 per i = j
.
0 per i 6= j
(12)
(13)
dove ij `e il delta di Kronecker ossia un operatore con due indici che assume
due valori 1 e 0:
ij =
1 i=j
.
0 i=
6 j
Scelto un punto O detto origine, linsieme O {e1 , e2 , e3 } costituisce un sistema di coordinate cartesiane. Per il Lemma 3 i vettori e1 , e2 , e3 sono
lineamente indipendenti e formano una base in V . Ogni vettore a pu`o essere rappresentato nella forma
a = a1 e1 + a2 e2 + a3 e3 .
(14)
(15)
(16)
r= P O
`e detto vettore posizione del punto P . Posto
r = xP1 e1 + xP2 e2 + xP3 e3 ,
le componenti xP1 , xP2 , xP3 di r si definiscono le coordinate cartesiane del
punto P .
Angoli tra vettori. Langolo tra due vettori u e v `e definito da
cos =
uv
uv
(0 )
(17)
Posto u = um e v = vn si ha
m n = cos .
(18)
m2 = m e2 = cos ,
m3 = m e3 = cos (19)
s
g
e3
m
e2
e1
Fig.2
Oss.: I coseni degli angoli , e sono anche i coseni direttori della
retta orientata s. Essi coincidono con le componenti di m.
Esercizio 8 Determinare i coseni direttori della retta di equazione x1
2x2 + 1 = 0 orientatata nel verso delle x1 crescenti.
10
Prodotto vettoriale Il prodotto vettoriale si indica con il simbolo ,
ed `e unoperazione che associa a due vettori a e b un vettore c
c=ab
(20)
c1 = a2 b3 a3 b2 ,
c2 = a3 b1 a1 b3 ,
c3 = a1 b2 a2 b1 .
(21)
Facendo uso del simbolo di permutazione ijk la (20) si pu`o scrivere nella
forma
c = ijh aj bh ei .
(22)
ijh
se due o pi`
u indici sono ripetuti
0
1
per permutazioni pari degli indici
=
e1 e2 e3
a b = det a1 a2 a3 .
b1 b2 b3
(23)
11
Vogliamo dimostrare che il vettore c `e ortogonale ad a e b, ha modulo uguale
allarea del parallelogramma formato dai due vettori e verso tale che la terna
a, b, c sia levogira (Fig. 3). Tenendo conto delle relazioni (16) e (22) si ha
c a = ci ai = ijh ai aj bh = 0.
Analogamente si dimostra che c `e ortogonale a b. Poi utilizzando lEsercizio
15c si ottiene
p
p
(u v) (u v) = (u u) (v v) (u v) (u v)
p
= u2 v 2 (1 cos2 ) = uvsen = area A.
w=
c
b
j
a
Fig.3
12
Prodotto misto Loperazione a (b c) `e denominata prodotto misto.
Il risultato `e il numero.
a (b c) = ijh ai bj ch ,
(24)
a1 a2 a3
[M ] = b1 b2 b3 .
c1 c2 c3
Quindi il prodotto misto `e nullo se i tre vettori sono linearmente dipendenti.
Il prodotto misto dei vettori e1 , e2 , e3 fornisce
ei ej eh = ijh .
(25)
c
q
b
j
a
Fig.4
Utilizzando le relazioni (17), (23) si pone
|a b c| = |abcsen cos | = vol V.
Infatti absen =area A e c cos = h. Anche in questo caso osserviamo che
se i vettori a, b, c sono complanari vol V = 0 e quindi a b c = 0.
Esercizio 14 Posto a = e1 2e2 3e3 , b = 2e1 +3e2 +e3 , c = e1 +3e2 2e3
trovare a (b c) .
13
Esercizio 15 Provare che sono valide le relazioni:
a) a (b c) = b (c a) = c (a b) .
b)(a + b) (b + c) (c + a) = 2a b c.
c)(a b) (c d) = (a c) (b d) (a d) (b c) .
Regole grafiche La somma di due vettori u e v si effettua secondo
la regola del parallelogramma. Si costruisce un parallelogramma i cui lati
sono paralleli ai vettori u e v. Il vettore somma w `e parallelo alla diagonale
principale (Fig.5).
Q
v
u
d
u
v
S
Fig.5
Infatti siano P, Q, R e S i vertici del parallelogramma, si ha
u + v = (Q P ) + (R Q) = R P = w.
Il vettore differenza `e parallelo allaltra diagonale
u v = (Q P ) (S P ) = Q S = d.
La regola del parallelogramma pu`o essere generalizzata per sommare pi`
u di
due vettori (Fig. 6).
b
a
c
p=a+b+c
Fig.6
14
La costruzione in Fig.6 `e anche detta poligono dei vettori.
Il prodotto u `e un vettore parallelo ad u di modulo u (Fig. 7).
u
lu
Fig.7
Fig.8
Esercizi supplementari
Esercizio 17 Dimostrare che R3 `e uno spazio lineare
Esercizio 18 Assegnati i vettori x = e1 2e2 + e3 , y = 2e1 + 2e3 , z =
e1 + 3e2 ed u = 2e1 + e2 , trovare , , tali che
u = x + y + z.
Esercizio 19 Verificare che i vettori x = 3e1 2e2 +3e3 , y = e1 +3e2 +2e3 ,
1
5
z = 2e1 + e2 + e3 sono linearmente dipendenti.
2
2
Esercizio 20 Determinare i coseni direttori della retta
x1 2x2 + 1 = 0
x1 5 = 0.
15
Esercizio 21 Trovare il volume del parallelepipedo i cui lati sono paralleli
ai vettori a = e1 e2 + 2e3 , b = 2e1 + 2e2 e3 , a b.
Esercizio 22 Trovare la costante tale che i vettori a = 2e1 e2 + 2e3 ,
b = e1 + 2e2 3e3 e c = 3e1 + e2 + 5e3 siano complanari.
Esercizio 23 Determinare lequazione della retta a) passante per i punti
P (0, 1, 1) e Q (1, 2, 1) , b) passante per il punto P (0, 1, 1) e
parallela al vettore u 2e1 + e2 + 2e3 .
Esercizio 24 Trovare la distanza del punto P (3, 2, 2) dalla retta congiungente i punti Q (2, 1, 2) ed R (3, 1, 4) .
Esercizio 25 Determinare lequazione del piano passante per i punti P
(2, 0, 0) , Q (0, 1, 0) , R (0, 0, 2) .
Esercizio 26 Dimostrare che il vettore n ae1 + be2 + ce3 `e ortogonale al
piano di equazione ax + by + cz + d = 0.
Esercizio 27 Determinare lequazione della sfera di raggio 3 e centro in
P (2, 2, 1).
Esercizio 28 Interpretare geometricamente la trasformazione lineare
1 0 0
[A] = 0 1 0
0 0 0
di V in V.
5. Tensori del 2 ordine
Un tensore del secondo ordine A `e una trasformazione lineare di V in V ,
Au = v.
(26)
16
Si deduce che linsieme Lin `e uno spazio lineare. Le componenti aij di un
tensore A sono definite da
aij = ei Aej ,
(27)
AT
T
= A, (AB)T = B T AT
(28)
(29)
1
1
A + A T , AE =
A AT ,
2
2
si ha
A = A S + AE .
(30)
17
La decomposizione (30) `e unica.
Tra i tensori emisimmetrici e i vettori esiste una corrispondenza biunivoca . Ad ogni tensore emisimmetrico W corrisponde un unico vettore w
tale che
W u = w u, u V
(31)
0
W =
0 ,
0
ad esso corrisponde il vettore w = e1 + e2 + e3 , detto il vettore assiale
di W . Si ha inoltre che
Wv = 0
per ogni vettore v parallelo a w (v = w).
Ad ogni tensore A si possono associare due scalari: la traccia e il determinante,
trA = a11 + a22 + a33 , det A = ijh a1i a2j a3h .
La traccia e un operatore lineare. Infatti
tr (A + B) = trA + trB, tr (A) = (trA) .
(32)
Le proprieta (32) non sono verificate dal determinante che pertanto non e
un operatore lineare. Valgono inoltre le seguenti uguaglianze
trAT = trA,
tr (AB) = tr (BA)
det AT = det A,
(33)
(34)
1
aggAT .
det A
(35)
Lnverso di A `e dato da
A1 =
18
Si deduce che A `e invertibile se e solo se det A 6= 0. Si ha
1
T
det A1 = (det A)1 , (AB)1 = B 1 A1 , AT
= A1 = AT .
(36)
Inoltre linverso di un tensore simmetrico `e simmetrico, un tensore emisimmetrico non `e invertibile.
Uninteressante interpretazione geometrica del determinante di un tensore discende dalla seguente relazione
det A =
Au Av Aw
uvw
(37)
(det A) u AT AT (v w) = (det A) u v w.
Aw
v
u
Av
AV
Au
Fig.9
Essendo |u v w| = volV e |Au Av Aw| = volA (V ), dalla (37) si
ottiene
|det A| =
Esercizio 29. Assegnato il tensore
volA(V )
.
volV
2 1 3
A = 1 0 5
7 3 1
(38)
19
e il vettore u = e2 + 2e3 trovare il vettore v = Au.
Esercizio 30. Sia A il tensore dellesercizio 29, trovare AT , AS , AE . Verificare inoltre che A = AS + AE .
Esercizio 31. Dimostrare la relazione (29).
Esercizio 32. Qual`e il vettore assiale a del tensore AE dellesercizio 30 ?
Verificare che AE a = 0.
Esercizio 33. Dimostrare che la relazione Au Av = aggA (u v) `e
valida.
Esercizio 34. Trovare il tensore inverso di
0 1 2
A = 1 1 0
3 0 1
Prodotto scalare In Lin possiamo introdurre loperazione di prodotto
scalare, che assegna ad ogni coppia di tensori A e B uno scalare con la
seguente regola
A B = aij bij .
(39)
(40)
A (B) = (A B) A A 0 (= 0 per A = O) .
Inoltre
A B = tr AT B , A I = trA,
A (BC) = B T A C = AC T B.
(41)
S E = 0.
(42)