Lo Scarpone Giugno 18
Lo Scarpone Giugno 18
Lo Scarpone Giugno 18
ISSN 1590-7716
UN PERCORSO COMUNE
Club Alpino Italiano e Fiamme Gialle hanno celebrato congiuntamente, con un animato convegno sullalpinismo, i novantanni della celebre Scuola alpina di Predazzo
GUIDE ALPINE RIFUGI TERRE ALTE
Lincontro alla Scuola alpina di Predazzo (TN) tra una giovane allieva delle Fiamme Gialle e Agostino Gazzera detto Gustn, istruttore di alpinismo, figura carismatica del CAI in Piemonte.
SICUREZZA
normale programmazione sezionale; le uscite durano pi giorni, raggiungono mete normalmente non proposte, si esce dalla routine delle gite concentrate nei fine settimana. Inoltre si avvicinano nuovi appassionati della montagna al mondo CAI. Le guide alpine e gli accompagnatori di media montagna hanno la concreta possibilit di operare con i soci nelle forme loro pi abituali, mettendo la propria professionalit a disposizione di un folto numero di appassionati che non hanno mai avuto modo di conoscere da vicino il loro modo di andare in montagna e di proporne lesperienza. Le attivit proposte privilegiano i pernottamenti in rifugio; anche questo un modo concreto di sostenere e incrementare lutilizzo di queste strutture che con grande impegno vengono gestite dal popolo dei rifugisti. In cambio possibile godere della speciale atmosfera che solo le
a prima cosa che colpisce sfogliando i programmi messi a punto dalle Guide alpine e dagli Accompagnatori di media montagna, credo sia la variet. La montagna estiva offre opportunit davvero belle, che possono accontentare chi muove i primi passi in questo ambiente, ma anche rispondere alle esigenze degli alpinisti pi esperti. Nelle proposte dellestate 2010 ci sono programmi che si rivolgono ai ragazzi dai 7 ai 13 anni, trekking con i muli, yoga a un passo dal cielo, scalate di diverso grado e ambiente. Forme e colori che aspettano di essere scoperti: lacqua, la terra, la roccia, il ghiaccio, il verde di boschi e prati, il fascino magnetico del vulcano, le grotte, i canyon, picchi dai profili rinomati, vallate che aprono il respiro... Si sente la possibilit di divertirsi e rigenerarsi a contatto con la natura, ma se scrutate fra le righe sentirete anche qualcosaltro: latmosfera intima del rifugio, del pane e cioccolato, dellaspettare chi stanco e arrivare insieme, del riposo dopo la fatica, i racconti, le risate moltissime opportunit accomunate da un elemento umano: i professionisti che alla montagna riservano tempo e dedizione quotidiani, rispetto, confidenza e, soprattutto, lentusiasmo nel condividerla e nel fruire con gioia della sua bellezza. (E.S.)
serate in rifugio possono offrire con compagni di queste piccole, ma grandi avventure. Da non dimenticare che la frequentazione della montagna per pi giorni (nei programmi proposti sono tassativi almeno tre pernottamenti), un contributo alla sicurezza, di cui giustamente tanto si parla. Non saremo quindi costretti ad azzardare una salita perch abbiamo solo quel giorno a disposizione e le previsioni meteo sono sfavorevoli, ma potremo variare il programma con pi elasticit; in questo caso la figura della guida alpina sar preziosa nel decidere i cambi di programma. Rimanere per pi giorni in montagna permetter anche di ridurre limpatto ambientale causato da chi proviene dalle aree metropolitane; non pi centinaia di chilometri per una salita, ore passate in auto sproporzionate rispetto a quelle in ambiente, ma un solo spostamento per pi giornate. Ma la scelta ecologica non si ferma a questo. Come vedete i programmi non saranno pi stampati su carta e spediti nelle vostre case, ma pubblicati sul sito del CAI. I vantaggi di questa scelta sono evidenti a tutti. Vi chiediamo solo un piccolo sforzo: seguire le indicazioni che vi diamo e leggere i programmi sul vostro computer. Erminio Sertorelli Presidente Associazione Nazionale Guide Alpine Italiane (AGAI)
Sommario
Fondato nel 1931 - Numero 6 - Giugno 2010
Direttore editoriale: Vinicio Vatteroni Direttore responsabile: Luca Calzolari Coordinamento redazionale: Roberto Serafin e-mail: [email protected] CAI Sede Sociale 10131 Torino, Monte dei Cappuccini. CAI Sede Legale 20124 Milano, Via Errico Petrella, 19 casella postale 10001 - 20110 Milano Tel. 02.205723.1 (ric. aut.) - Fax 02.205723.201 CAI su Internet www.cai.it Teleg. CENTRALCAI MILANO C/c post. 15200207, intestato a: CAI Club Alpino Italiano Servizio Tesoreria Via E. Petrella, 19 - 20124 Milano Abbonamenti al mensile Lo Scarpone La Rivista del Club Alpino Italiano: 12 fascicoli del notiziario mensile 6 del bimestrale illustrato: abbonamento soci familiari: 10,90; abbonamento soci giovani: 5,45; abbonamento sezioni, sottosezioni e rifugi: 10,90; abbonamento non soci in Italia: 35,40; supplemento spese per recapito allestero: Europa - bacino del Mediterraneo 44,40 / Africa - Asia - Americhe 63,30 / Oceania 82,80 Fascicoli sciolti, comprese spese postali: bimestrale+mensile (mesi pari): soci 5,45, non soci 8,20; mensile (mesi dispari): soci 1,90, non soci 3,30 Per fascicoli arretrati dal 1882 al 1978: Studio Bibliografico San Mamolo di Pierpaolo Bergonzoni & C. snc, Via XX Settembre, 42 - 40050 Dozza (BO) - tel. e fax 0542/679083 Segnalazioni di mancato ricevimento vanno indirizzate alla propria Sezione. Indirizzate tutta la corrispondenza e il materiale a: Club Alpino Italiano - Ufficio Redazione - Via E. Petrella, 19 - 20124 Milano. Originali e illustrazioni di regola non si restituiscono. Le diapositive verranno restituite, se richieste. vietata la riproduzione anche parziale di testi, fotografie, schizzi, figure, disegni, senza esplicita autorizzazione dellEditore. Servizio Pubblicit: GNP sas, via Udine, 21/a 31015 Conegliano, TV. Responsabile pubblicit: Susanna Gazzola tel. 011.9961533 - fax 011.9916208 - e-mail: [email protected] Servizi turistici: tel. 0438.31310 - fax 0438.428707 [email protected] Stampa: Elcograf - Beverate di Brivio (LC) Impaginazione: Adda Officine Grafiche SpA - Filago (BG) Carta: bimestrale: 90 gr/mq patinata senza legno; mensile: 60 gr/mq riciclata
Guide alpine
4 6
Celebrazioni
Gustn, unistituzione
di Stefania Agostini
10
Terre alte
10 Incontri
Armando Scandellari
11 Rassegne
12 Vie storiche
La Francigena si rinnova
14 Addii
12
17 TrentoFilmfestival
Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 184 del 2.7.1948 - Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa con il n.01188 vol. 12, foglio 697 in data 10.5.1984 Lo Scarpone stato fondato nel 1931 da Gaspare Pasini La redazione accetta articoli, possibilmente succinti, compatibilmente con lo spazio, riservandosi ogni decisione sul momento e la forma della pubblicazione. Il materiale da pubblicare deve essere in redazione, possibilmente per posta elettronica o con supporti informatici, entro lultimo giorno del mese.
Tutte le Genziane
18 I discreti
Benito Saviane
di Marco Conte
24 UniCai
Club Alpino Italiano fondato nel 1863 315.032 soci (fine dicembre 2009)
17 27
Presidente generale: Annibale Salsa Vicepresidenti generali: Valeriano Bistoletti, Goffredo Sottile, Vincenzo Torti Componenti del Comitato direttivo centrale: Lucio Calderone, Francesco Carrer, Gianfranco Garuzzo Consiglieri centrali: Alberto Alliaud, Flaminio Benetti, Ettore Borsetti, Sergio Chiappin, Antonio Colleoni, Enzo Cori, Massimo Doglioni, Luca Frezzini, Franco Giacomoni, Ugo Griva, Luigi Grossi, Aldo Larice, Claudio Malanchini, Lorenzo Maritan, Vittorio Pacati, Giovanni Maria Polloniato, Elio Protto, Luigi Trentini, Sergio Viatori Revisori nazionali dei conti: Mirella Zanetti, Vincenzo Greco (in rappresentanza del Ministero dellEconomia e Finanze), Luigi Brusadin, Roberto Ferrero (supplente) Probiviri nazionali: Silvio Beorchia, Vincenzo Scarnati, Tullio Buzzelli, Tino Palestra, Lucia Foppoli. Past president: Gabriele Bianchi, Leonardo Bramanti, Roberto De Martin Direttore: Paola Peila Il Club Alpino Italiano membro e socio fondatore di:
27 Strategie
Lassociazione Dislivelli
Montagne nostre
Rubriche
7 CIRCOLARI 16 NEWS DALLE AZIENDE 19 CAI REGIONI 20 MONDOMONTAGNA 22 DOVE E QUANDO 26 BOOKSHOP 28 QUI CAI 34 TRENOTREKKING 35 VITA DELLE SEZIONI 37 PICCOLI ANNUNCI 39 LA POSTA DELLO SCARPONE
Un quadro approfondito dellalpinismo odierno fra etica e tecnica emerge dalle tre intense giornate di dibattito condotte da Annibale Salsa e organizzate con il contributo della nostra associazione
comune
Valentino, amico sincero del Sodalizio, uomo di grandi qualit umane, che al vertice della FISI ha anche saputo fare incetta di medaglie doro olimpiche. Io stesso sono stato presidente della Commissione materiali e tecniche, un organo tecnico particolarmente attivo. Ho lavorato per oltre trentanni per il Soccorso alpino nazionale, quello del CAI, e anche per questo credo di essermi meritata una medaglia doro dellassociazione. Nella sua relazione Valentino si soffermato sullinestimabile e talvolta misconosciuta opera svolta dal CAI, sul lavoro immenso che lassociazione svolge sul territorio a beneficio del turismo alpino con unazione condotta in perfetta armonia tra vertice e sezioni. E i risultati vanno ben oltre lambito turistico, ha spiegato, si riflettono sulla societ. Perch la montagna, ha detto Valentino, viva se luomo la rende viva, e oggi sempre pi occorre dare fiducia a coloro che vivono e lavorano nelle nostre vallate. Gli ha fatto eco Salsa sottolineando che la marginalit della montagna riconducibile a un fattore culturale, non geografico, di cui chi ci governa deve tenere il debito conto. Fra tanti specialisti ha fatto colpo a Predazzo la comunicazione del veterano Agostino Gustin Gazzera, esempio virtuoso di alpinista che alla montagna ha dedicato tutto il suo tempo libero e ancora oggi, a 84 anni, non esita a offrire ai giovani la testimonianza delle sue esperienze talvolta sofferte. Tra i veterani che hanno tenuto banco non potevano poi mancare Spiro Dalla Porta Xydias, scrittore, e Armando Aste , entrambi accademici e soci onorari del CAI. "La montagna, ha detto lultranovantenne Spiro nel suo appassionato intervento, sempre stato il luogo della riflessione, dove storicamente i grandi saggi, anche religiosi, andavano a meditare. Se questo ancora oggi riscontrabile lo si deve allalpinismo, unattivit grazie alla quale possibile portare in vetta sia il corpo sia lo spirito". A sua volta Aste, dallalto dei suoi 84 anni, ha ribadito che senza il cuore delluomo le montagne non sono altro che ammassi di rocce, senza anima. E ancora una volta il grande roveretano, protagonista di leggendarie scalate nelle Dolomiti (questanno ricorre il cinquantennale della sua solitaria alla via dei Francesi sulla ovest di Lavaredo, dove larrampicata artificiale ha toccato limiti non pi superabili), ha ribadito come lalpinismo sia ricerca di bellezza e di estetica, mentre lalpinista un cercatore dinfinito, un cavaliere dellideale. Lo stesso tema stato ripreso da Maurizio Giordani, il grande esploratore della Marmolada. La ragione che ti porta in monta-
gna, ha detto, spesso offuscata dalla tecnica, dal gesto. E cos, invece di vedere la montagna nitidamente con gli occhi del cuore, la ricostruisci in maniera opaca tramite la tecnica. A dipanare la matassa di un alpinismo consapevole, secondo una definizione cara al presidente Salsa, hanno provveduto a Predazzo alpinisti e tecnici di alto livello. Tone Valeruz, storico sciatore estremo, ha affermato che la sicurezza dipende dallequilibrio mentale e che questo equilibrio viene oggi compromesso da stili di vita sbagliati. Luomo che decide di diventare camoscio vuole esserlo subito, non ha la pazienza di diventarlo, osserva con buone ragioni Valeruz. Elio Guastalli, rappresentante del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico e coordinatore del progetto Sicuri in montagna, ha posto laccento sulla consapevolezza come senso del limite LO SCARPONE, GIUGNO 2010 - 5
o conosciuto Agostino nel 1998 durante unescursione intorno al massiccio dellArgentera. Munito di uno zaino enorme e pesantissimo (scoprii poi che la maggior parte del sacco era occupata non gi dal materiale da montagna, ma da cibo e bevande da offrire agli amici, e soprattutto dal famoso magnum, il bottiglione di vino da cinque litri, inseparabile compagno di Gustn in ogni camminata) si presentava con un fare serio e pensieroso, assorto nella contemplazione degli erti monti della valle Gesso. Occhiali dalla solida montatura nera, salopette arancione e robusti scarponi in cuoio, incedeva con passo sicuro e costante lungo il sentiero a lui ben noto senza mostrare esitazione o debolezza di sorta malgrado let, gi allora non proprio verde. La sera in rifugio, accantonata la severit con cui dobbligo affrontare lambiente montano, si rivel per quel mattacchione festaiolo e burlone che in effetti e quale tiene a mostrarsi di fronte al pubblico dei suoi affezionati. Agostino unistituzione nel mondo della montagna e come tutti i personaggi che si rispettano vanta una nutrita schiera di ammiratori, sia tra coloro che hanno la fortuna di conoscerlo di persona sia tra coloro che ne hanno udito decantare le gesta. Assiduo frequentatore dei rilievi dellarco alpino occidentale per larrampicata su roccia destate e per lascensione delle cascate di ghiaccio dinverno, non manca di suscitare curiosit e ammirazione in chi condivide la sua passione per la montagna. Perch a ottantanni di solito la gente, come dice lui, si dedica ad attivit pi tranquille. Uomo daltri tempi, ha suscitato e accresciuto la passione per la montagna in moltissimi giovani, ai quali ha saputo essere desempio con le imprese
alpinistiche e con la condotta di vita: oltre alle nozioni tecniche, che domina con la disinvoltura di chi sa per pratica ed esperienza, sa trasmettere infatti lamore e il rispetto per le terre alte, lentusiasmo e il candore che egli stesso prova e che capace di leggere nel cuore degli altri. Amabile con tutti, si trova particolarmente a suo agio con i giovani di cui pronto ad abbracciare con entusiasmo ogni iniziativa e proposta. Abituato a salite di grandissimo impegno tecnico e fisico, ascolta con interesse e partecipazione il racconto delle altrui escursioni, anche banali, informandosi su luoghi, tempi e compagnia e dimostrandosi vieppi coinvolto quanto maggiore lamore per la montagna manifestato dallinterlocutore, comportamento questo assai elegante, soprattutto se paragonato a quello di alpinisti che non perdono occasione per vantare e far pesare una loro presunta superiorit. Memorabili e allaltezza dei grandi nomi della storia dellalpinismo sono le sue avventure di giovent quando, operaio alla Fiat in unepoca che non conosceva il sabato festivo, inforcava la bicicletta subito dopo aver smontato dal turno di
lavoro e pedalando di gran lena raggiungeva Breuil per salire il Cervino, pedalando di nuovo tutta la notte successiva per presentarsi puntuale al primo turno in fabbrica a Torino. E ricevere i rimbrotti del caposquadra che scambiava la sua stanchezza per pigrizia! A unet in cui ormai allentusiasmo degli anni verdi comincia a sostituirsi il disincanto della maturit, posso dire che dei miei miti giovanili Gustn lunico ad essere rimasto fedele alla sua leggenda. A una signora che un giorno gli chiedeva come facesse a essere sempre cos entusiasta e pieno di voglia di vivere spieg con semplicit: Sono curioso, ci sono sempre tante cose nuove da imparare. Ecco ci che rende una persona giovane a prescindere dallet anagrafica. Stefania Agostini AE Sezione di Cavour (TO)
Agostino Gustn Gazzera continua a insegnare alpinismo e ad arrampicare su notevoli difficolt alla veneranda et di 84 anni. Sempre entusiasta e pieno di voglia di vivere, ha animato le giornate di Predazzo.
nelle attivit della montagna, che vanno dallalpinismo allescursionismo alla raccolta di funghi e rientrano tutte nella casistica degli incidenti in montagna. Alessandro Gogna ha invece affrontato il tema della sicurezza in montagna come fatto culturale e sociale. Ci si stupisce, ha detto lillustre alpinista e scrittore genovese, che, accanto a questa quieta fiducia nel benessere, nellottimismo e nella messa in sicurezza di tutta la nostra vita, si registri il massimo dellaudience in televisione quando si parla di Padre Pio; che in un tempo in cui stiamo riuscendo perfino a programmare lavoro e divertimento in base alle previsioni meteorologiche, una volta inesistenti, ecco che si vedono i disperati, gli esclusi dallapparente benessere e felicit, ricorrere a maghi e a stregoni, pi spesso agli imbroglioni, per tentare di sollevarsi dalla loro condizione. Oggi montagna e natura non sono pi viste come palestra di vita, rifugio, o tempio religioso: al contrario la maggior parte le vede come hobby, gioco, passatempo, vacanza con
6 - LO SCARPONE, GIUGNO 2010
gli amici, sport. Maurizio Dalla Libera, presidente della Commissione nazionale scuole di alpinismo, scialpinismo e arrampicata del CAI, ha invitato a promuovere una campagna informativa su larga scala per contrastare i modelli che banalizzano le difficolt per chi frequenta la montagna. In questo caso determinante pu rivelarsi la collaborazione con la Guardia di Finanza per diffondere la cultura della sicurezza. Un tema, questo dellintesa con le Fiamme Gialle, sviluppato anche dallo studioso Luigi Zanzi che ha lanciato la provocazione di un turista lavoratore, un turista che si senta parte attiva per la tutela ambientale e che riscopra il territorio, i pellegrinaggi avventurosi, il piacere del camminare. E in questo quadro, ha spiegato Zanzi, molto possono fare le scuole di addestramento militare che hanno sempre contribuito a forgiare stili di vita appropriati e fornire indirizzi utili per un turismo sostenibile. Concetto, questo, ripreso dal giornalista e storico trentino Franco
de Battaglia. Se lalpinismo in crisi, se i rifugi sempre pi si presentano come ristoranti di lusso in quota, se la montagna non pi luogo dincontri con la gente del posto e con gli alpini, perch mai, si chiesto De Battaglia, non proporre alle Fiamme Gialle di organizzare particolari stage per i giovani, dove la montagna possa essere vissuta a 360? Il tema dellalpinismo come promotore del turismo montano stato tra i pi dibattuti e ha occupato i lavori nella seconda giornata, aperti dal saluto del presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai. Maurizio Rossini, direttore marketing di Trentino Spa, ha parlato delle strategie adottate nella promozione e in particolare della campagna Esperienze vere che ha tra i suoi obiettivi valorizzare lautenticit e la qualit di vita del Trentino. Ma come realizzare un grande progetto per la montagna in un Paese dove il territorio montano rischia di passare in secondo piano bench rappresenti il 54% del territorio? La verit, ha spiegato il senatore Giacomo Santini, vicepresidente dei Parlamentari amici della montagna (GAM), che solo il 12% della popolazione italiana vive nelle terre alte e per questo il nostro ruolo di politici si presenta difficile. Ma in Italia le aree evidentemente di montagna sono pi del 50%, ecco perch dobbiamo essere fortemente interessati allargomento. Il presidente del Club Alpino Accademico Italiano Giacomo Stefani ha portato nel dibattito la dimensione personale, sottolineando che lalpinismo "unavventura, un percorso di ricerca per se stessi. Limportante non la meta ma il percorso", ha detto. Eugenio Pesci, saggista, alpinista e noto autore di guide, mettendo a confronto omologazione e immaginazione invitando le associazioni alpinistiche a lavorare sullinteriorit. "Il vero rischio, ha detto, che lalpinismo si trasformi in un puro spettacolo fine a se stesso. In questo contesto magmatico, di difficile definizione, bisogna adoperarsi per una comunicazione che costruisca unetica salvaguardando dallomologazione il senso ultimo della montagna e dellalpinismo". "Secondo una visione psicoanalitica la montagna un simbolo nel quale ritrovare s stessi", ha proseguito Marco Albino Ferrari, direttore di Meridiani Montagne. "La dimensione dellinutile si pone come un segno di rottura e d allalpinismo un ruolo speciale e un po estraneo al sentire della nostra societ. Se tutto misurabile, quantificabile, e assume valore solo se ha risvolti utilitaristici, si perde la dimensione del sogno, che parte dallesperienza dellalpinista". Ma come far dialogare i diversi modi di intendere lalpinismo? Su questo tema si espresso Roberto Mantovani, giornalista e storico, ricordando come negli anni 70 del secolo scorso il movimento del Nuovo Mattino riumanizz lalpinismo attraverso la dimensione sportiva. E nessuno meglio di Cristian Brenna, alpinista e militare del Soccorso alpino della Guardia di Finanza, poteva rappresentarli questi diversi modi raccontando il passaggio da arrampicatore sportivo ad alpinista, unesperienza maturata con la spedizione del 2008 orga-
nizzata dalla Guardia di Finanza con il sostegno della Provincia autonoma di Trento nella Miyar Valley in India. Per concludere, nelle tre giornate dedicate alle Fiamme Gialle il Club alpino stato rappresentato a Predazzo da Vinicio Vatteroni, direttore editoriale della stampa sociale e responsabile nazionale per la comunicazione (a lui si deve un importante contributo allorganizzazione del simposio), da Luca Calzolari, direttore responsabile dei periodici, da Emilio Bertan, presidente del Gruppo regionale veneto, mentre Egidio Bonapace, guida alpina, intervenuto in rappresentanza del Trentofilmfestival di cui presidente e Paolo Lorenzetti, presidente della Sezione di Predazzo, ha testimoniato con la sua presenza linteresse manifestato dalla Societ Alpinisti Tridentini, in quei giorni impegnata nellassemblea ordinaria dei soci. Ser
Circolare n. 05/2010
Emittente Direzione Ufficio Tecnico Beni Patrimoniali Oggetto FONDO STABILE PRO RIFUGI 2010 Destinatari Sezioni CAI Data Milano, 14 aprile 2010 Firmato Il Direttore CAI, Paola Peila
A tutte le Sezioni. Si comunica che prosegue anche questanno liniziativa relativa al Fondo stabile pro Rifugi (istituito dallAssemblea dei Delegati di Varese del 20 e 21 maggio 2006). A tal proposito il CDC, con specifica deliberazione del 09 aprile 2010, ha approvato il Bando 2010 che, in continuit con lesperienza maturata, presenta le seguenti caratteristiche salienti: - il Bando finalizzato a promuovere progetti cofinanziati per interventi di varia natura presso i Rifugi delle Sezioni del CAI, mediante la concessione da parte del CAI Sede Centrale di contributi a fondo perduto ed in conto capitale; - sono ammissibili esclusivamente gli interventi la cui realizzazione risulti avviata, eseguita e fatturata successivamente alla data di ricevimento della comunicazione da parte del CAI Sede Centrale di assegnazione di contributo. - le domande di contributo dovranno essere trasmesse, alla Sede Centrale esclusivamente a mezzo posta, dal 1 maggio al 10 settembre 2010, far fede il timbro postale o la data di protocollo nel caso di consegna direttamente in Sede centrale; - il testo integrale del bando e tutti i modelli necessari alla partecipazione delle Sezioni sono disponibili sul sito: www.cai.it. Infine, per maggiori informazioni o chiarimenti, lUfficio Tecnico Beni Patrimoniali del CAI Sede Centrale a disposizione (referente dott. Simone Guidetti, tel. 02 205723233, e-mail: [email protected]). Il Direttore, Paola Peila LO SCARPONE, GIUGNO 2010 - 7
l Club dei 4000 compie cinquantanni. Era stato fondato nel 1960 a Macugnaga dal dottor Romeo Berti di Novara per riunire tutti gli alpinisti che avevano compiuto lascensione della parete est del Rosa. stato probabilmente il primo club di questo genere e in questo mezzo secolo di vita ha sempre assolto i suoi scopi: sostegno alle guide alpine, formazione dei giovani attraverso appositi corsi, promozione dellalpinismo sul Rosa. I corsi continuano anche
questanno con una settimana dal 26 al 31 luglio al rifugio Zamboni: si tratta del 37 corso di introduzione allalpinismo, del 34 di alpinismo e del 20 di perfezionamento (info: 393 8169380, www.guidealpinemacugnaga.it, 0324 65172, 0324 65119.) Molti gli aderenti gi dalla prima ora. Erano soprattutto i migliori alpinisti tedeschi e svizzeri che salivano la est del Rosa come allenamento per lallora nascente "himalaysmo". La spettacolare parete infatti lunica delle Alpi con caratteristiche simili a quelle dei colossi del Nepal e del Karakorum, soprattutto per lambiente e per il dislivello. Salita la prima volta nel 1872 da una cordata inglese guidata dalla guida locale Ferdinand Imseng, la est del Rosa ha conservato pressoch intatte le sue peculiarit. Infatti dotata soltanto del piccolo rifugio
Piolets dor
costruito dal CAI Milano nel 1886, che porta il nome di Damiano Marinelli, travolto da una valanga nel 1881 insieme con Imseng e la guida valtellinese Battista Pedranzini. Fu la prima grave tragedia dellalpinismo italiano e contribu a fare della est del Rosa una sorta di "parete maledetta". A sfatare questo giudizio ci pensarono Achille Ratti (futuro Papa Pio XI, componente della prima cordata italiana che raggiunse la Punta Dufour dalla est), e Julius Kugy, autore di importanti ascensioni raccolte in un libro intitolato "Nel divino sorriso del Monte Rosa", tradotto recentemente in italiano a cura della Sezione XXX Ottobre di Trieste. Per tutta la prima met del 900 la est comunque rimasta una parete elitaria, pi conosciuta e frequentata dagli stranieri che dagli italiani. Nel 1931 Lucien Devies e Jacques Lagarde vi hanno tracciato la "Via dei francesi", considerata a lungo uno degli itinerari pi impegnativi delle Alpi su misto. Negli anni 60 iniziata la stagione delle "prime invernali", che per avevano gi avuto due prologhi: il primo, nel 1948 sulla cresta Signal (con partenza da Alagna) a opera dei valsesiani Ottavio Festa e Adolfo Vecchietti, il secondo, nel 1953, al Silbersattel (il colle pi alto delle Alpi, 4517 m), con i milanesi Emilio Amosso e Oliviero Elli. Parecchie delle invernali hanno avuto come protagonisti le guide di Macugnaga, in particolare Luciano Bettineschi, a testimonianza del rapporto filiale che hanno sempre nutrito per la "loro" parete. Negli anni 70 ci fu il tentativo di costruirvi dei bivacchi (compreso uno sulla Dufour), ma il CAI Macugnaga si sempre opposto con successo a questi progetti che lavrebbero snaturata. Da una quindicina di anni la est del Rosa diventata lesempio pi eclatante degli effetti dei mutamenti climatici sulle Alpi. Nel 2005 e nel 2006 vi si sono infatti verificate una frana di oltre un milione di metri cubi e il distacco di un enorme seracco. Il materiale si scaricato sul ghiacciaio sottostante senza provocare vittime o danni. Per questo la est rimane anche costantemente monitorata e costituisce un importante richiamo per molti escursionisti che possono avvicinarsi a distanza di sicurezza, nella zona del rifugio Zamboni. Al dottor Berti sono succeduti come presidenti il dottor Piero Sandoninni, la guida Pierino Iacchini, Chino Muraro, il dottor Giuliano Sironi. Da otto anni in carica Nino Mascaretti. Teresio Valsesia
nuove forme di collaborazione a supporto e rilancio di economie, saperi e paesaggi (si veda La Rivista del CAI novembre-dicembre 2009, pp. 70-73). Il Gruppo terre alte ha selezionato 15 progetti sui 22 presentati, di cui tre sono stati adottati come progetti strategici: una ricognizione dei danni subiti a seguito del terremoto dello scorso anno, dai luoghi di culto al di sopra del limite dinsediamento permanente nelle terre alte aquilane (responsabile Edoardo Micati, CAI Pescara); un progetto di costruzione e promozione del Cammino dellArcangelo (II edizione 25 aprile - 2 maggio) lungo lantica via Micaelica da Benevento a Monte SantAngelo (responsabile Vincenzo Di Gironimo, CAI Napoli); un progetto di documentario su forme di ritorno ai terrazzamenti abbandonati del Canale di Brenta in provincia di Vicenza (responsabile Luca Lodatti, CAI Vittorio Veneto). I testi degli altri 12 progetti sono consultabili nel sito del Comitato scientifico (www.caicsc.it). La scelta di un finanziamento ridotto ma esteso a pi progetti, dettata in prima istanza da necessit di bilancio, intende incoraggiare lattivit del maggior numero di soci e insieme stimolare lavvio di forme di cofinanziamento a livello locale, rafforzando il ruolo del Club alpino come partner di iniziative di rilancio culturale della montagna. I pi importanti risultati scientifici raggiunti come previsto dal bando saranno resi noti attraverso la stampa sociale e resi pubblici allinterno del sito del Comitato scientifico centrale, oltre che a livello locale nelle forme specificamente previste da ciascun progetto di ricerca. Mauro Varotto
opo 58 anni dininterrotta adesione al Club Alpino Italiano, il veneziano Armando Scandellari ha raggiunto un traguardo invidiabile: a Riva del Garda, nel corso dellAssemblea dei delegati, stato insignito il 22 maggio con la medaglia doro. La sua vita, la sua militanza e, soprattutto, la sua attivit di scrittore e autore di fondamentali guide stata adeguatamente illustrata dal consigliere centrale e concittadino Massimo Doglioni. Allamico e autorevole collega la redazione aveva per gi rivolto alcune domande in vista di questambita onorificenza. E Armando, con lo stile che tutti gli riconoscono, non si sottratto alla richiesta. E ha risposto a ogni domanda, a cominciare dalla pi indiscreta. Nelle pagine della Rivista ti sei professato soltanto un volonteroso bracciante di carciofaie. Carciofaie a parte, che cosa ti rende pi orgoglioso di questi 58 anni trascorsi con laquila del CAI appuntata allocchiello? Lorgoglio ovviamente di aderire a unassociazione fra le pi antiche, ricca di una storia intensa, di una netta dimensione mentale e di grandi valori dominanti, ma soprattutto a un club di uomini liberi nel quale mi sono acquattato con grandissimo compiacimento. Favorito, anzi affascinato dalle continue riletture della bibbia di Antonio Berti e di testi consimili ricchi di idee e di affetti. Ci sono stati anche ostacoli da superare? Sulle relazioni con i consoci nulla da dire: antropologicamente li ho sempre tutti considerati buoni compagni di cordata dando loro la massima fiducia, corrisposto. E con alcuni ho condiviso giornate e impressioni profonde, rimaste nitidissime nella memoria. Quanto alle mie aspirazioni parecchie sono filate per benino, anche se mi rimane una valigia di sogni nel cassetto. Il fatto che non sono mai riuscito ad acchiappare il tempo che fugge, la 25 ora della giornata. Come di riffa o di raffa ci riesca quel diavolo di Spiro Dalla Porta Xydias rimane per me un enigma. A onor del vero debbo per dire che specie negli anni 50/60, quelli del famoso boom, lostacolo pi inquietante era il tempo libero, veramente poco. Eccelso scrittore di montagna, guru dellalpinismo, storico inappuntabile: quale di questi attributi potrebbe calzarti meglio? Qui veramente mi sembra che si giochi su parallelismi impossibili. Per tutta la vita non ho fatto altro che leggere e scrivere, scrivere e leggere e mettere a memoria. Ma questo non basta per entrare in quella che un tempo chiamavano la repubblica delle lettere. Appena appena, da garzone di bottega, ho messo naso nellandrone, ma quanto a
salirne la scalinata Quanto poi a ritagliarmi addosso la figura del guru, per carit, mi fa accapponare la pelle. Ho invece sempre avuto, questo s, una sincera passione per la storia. Per forza, ci sono nato. Intendo, inizialmente, dentro quella piccola, tutta familiare. Grazie ai nonni paterni, che al posto delle favole si facevano in quattro a raccontarmi per filo e per segno dei loro tempi, del loro sentire e delle loro vicende. Per esempio quelle del grande romanticone che era il bisnonno Gaetano, carbonaro a Bologna da studente, che poi a 36 anni, ingegnere e sposato, se ne era andato volontario nella terza guerra dindipendenza a liberare il Veneto. Ma ci aveva rimesso una gamba per cui dopo qualche anno era morto. Poi a Venezia ho avuto degli impareggiabili professori che praticamente mi indirizzarono verso il mare magno della storia-storia: la mia prima ricerca lho letta in classe in prima ginnasio nel 1938: su Cavour giovane. Dopodich ho perseverato (ammaliato al liceo dallo storicismo antifascista di Benedetto Croce) e non ho pi mollato. Insomma, ora che sono invecchiato, sono come una testuggine, la storia mi sovrasta, mi fa da scudo. Comunque appiccicare alle mie storiette laggettivo inappuntabili improprio, come saltare da un gendarme di cresta a un altro vicino senza un margine di sicurezza. La storia una cosa seria! La storia ti mette sempre di fronte a se stessa e al revisionismo. Per questo avvince. Non si finisce mai. Ma al di fuori dellimmagine ufficiale chi , come vive il vero Scandellari? Chi sono? Essendo un alpinista, fondamentalmente sono un sentimentale. Con un cauto pizzico (milludo) di razionalit. Come vivo? Come chi pur avendo gi fruito dun lungo passato continua a professarsi un aspirante centenario. Perch, lho appena detto, ho ancora una montagna di cose in testa da realizzare e da far realizzare. Perci per quanto protratta possa essere la mia dismissione da questo mondo per me sar sempre troppo presto forse per una mia colposa distrazione.
In due recenti manuali del CAI ripercorri 250 anni di storia e di cronache, con una Il suo sogno? bibliografia sterminata: che cosa c di UnEuropa degli alpinisti nuovo in questa titanica impresa? stata una gran faticata: cinque anni filati, Tra i pi autorevoli esponenti del Gruppo italiano scrittori di montagna (GISM), Armando con un continuo far mente locale. Cosa c di nuovo? Un grosso personaggio CAI, dopo aver Scandellari autore di rinomate guide escursionistiche dedicate alle Dolomiti. Da letto qualche capitolo, graziosamente mi ha tempo immemorabile si prende cura del descritto: bello che una voce nuova si sia prestigioso periodico Le Alpi Venete. La sua fatta sentire. Ho pensato a De Marzi che di attivit non conosce sosta: nella collana dei voci se ne intende: superati i quattro quinti Manuali del CAI sono stati appena pubblicati dun secolo a che serve una voce come la mia: due suoi volumi dedicati a 250 anni di storia nemmeno per principiare il miserere! Per in e di cronache. Limpegno di Scandellari si questo viaggio attraverso 250 anni qualche recentemente indirizzato alla creazione di un soddisfazioncella me la sono cavata: ho solleununione europea delle associazioni vato un polverone con la Lettenbauer-Solleder alpinistiche. Nessuno, spiega lo scrittore alla Civetta (ma come ti permetti?), ho solleinsignito con la medaglia doro del Club vato un velo sullignorata rivoluzione demoalpino, ha mai descritto in profondit lalpinismo dellintero continente. Non si mai cratica interna al CAI del 1864 di cui avevo avuto sospetto in un fascicolo della Rivista pensato di prospettare una visione unitaria dellEuropa, ma soltanto scenari degli anni 30. Ho dato spazio allalpinismo territorialmente circoscritti. femminile (mi hanno dato su: ma come, anco-
Rassegne
ra?). Ho verificato disparit in qualche salita e nel dubbio mi sono allineato alle guide CAI-TCI. Ero appena allinizio della mia stesura quando mi stato chiesto: ma che storia sar la tua, come quella di Motti? Ho risposto: mi spiace, sar solo una storia alla Scandellari con tutto quel che segueOvverosia appunto con lormai nota carciofaia di sviste e omissioni. Un canovaccio storico definisci in modo forse riduttivo questopera. Vuoi dire che impossibile scrivere una vera e propria storia dellalpinismo? Finora una storia generale dellalpinismo nessuno ha avuto modo di scriverla: le singole storie delle nazioni confluenti sullarco alpino sono state egmoni. Che cosa si conosce di gran parte degli altri alpinismi contermini? Anche oggi, nel gorgo della globalizzazione, ci si messi in regola soltanto con la cronaca degli ultimi decenni. Forse un giorno, chiss!, un team internazionale ci riuscir a cavar fuori moltitudini di ragni dogni dove. La storia dellalpinismo spesso rimessa in discussione, con numerosi casi irrisolti, ipocrisie e pettegolezzi che continuano fino ai giorni nostri. Come te la sei cavata? Nel limite del possibile non ho fatto dietro front, ma ho cercato di tenere la mano leggera. Non sono entrato in merito ai pettegolezzi. Ma certo che qualche caso recente mi ha rattristato: sempre spiacevole vedere modelli di vita che si incrinano. Tanto meno per mi va che, una volta stabilita una certa verit, ci si metta a scriverne e riscriverne ad ogni ricorrenza. Perch infierire? giusto rimpiangere lalpinismo dei tempi eroici? Ma qual lalpinismo dei tempi eroici? Ogni decennio in s e per s lo stato. Rimpiango lalpinismo dei pionieri, quello di Kugy e di Preuss, di Comici e di cento altri. Rimpiango, eccome!, anche lalpinismo dei miei verdi anni, che eroico non era per niente, ma formativo s. Rimpiango i miei primi compagni di cordata (tutti ora scomparsi): un reduce dalla Russia, un parigino ex tenente della Legione straniera, un ex fascista del campo di prigionia inglese in India per non collaborazionisti, un ex SS tirolese diciassettenne in Norvegia, e me schierato sullaltra riva. Era lalpinismo dei disancorati dalla guerra, ma anche quello della rinascenza, di coloro che andavano recuperando socialit e fratellanza. Per questo a 60 e pi anni di distanza tifo ardentissimamente per la costituzione di ununione europea dei club alpini. Che cosa possono aspettarsi oggi i giovani dallalpinismo? Molto di pi e molto di meno di quanto ci si aspettava in passato. Oggi molto viene visto in una sorta di gigantografia dei diritti e in una miniatura dei doveri e delle attese. Eppure si hanno a portata di mano scenari non certo crepuscolari di autentica promozione, psicofisica e intellettuale, scenari assolutamente accostabili. Basta giocare danticipo, schivando le tante scelte di campo deviazionistiche. Questo lunico handicap. Ma i giovani devono risolverlo da s. Una nuova epoca di ricchezza e di splendore quanto auspichi per lalpinismo. Non pensi, per concludere, di esserti sbilanciato? Nemmeno per sogno. Non credo alla crisi dellalpinismo. Oggi tutto un progressivo allungarsi della fase creativa e attiva dogni individuo e, nel contempo, meravigliosi ragazzi allalbore del loro alpinismo scalano sfrontatamente il 9a. Oggi c una furente globalizzazione, ma nei continenti extraeuropei la maggior parte dei problemi sono ancora intatti e da interpretare. Oggi lalpinismo ancora in prismatica vitalit. Red LO SCARPONE, GIUGNO 2010 - 11
La Francigena si rinnova
stata tenuta a battesimo domenica 18 aprile, in occasione della Settimana nazionale della cultura, la tappa della via Francigena che da Sarzana porta allarea archeologica di Luni. Una settantina di camminatori sono partiti di buon mattino, con il presidente del CAI Liguria Giampiero Zunino e il referente nazionale per la via Francigena Corrado Bernardini che qui faceva gli onori di casa, e hanno percorso in circa tre ore di pianeggiante cammino per stradelli in mezzo ai campi litinerario, gi integrato nella nuova cartina escursionistica della bassa val di Magra. Ad accoglierli a Luni il sovrintendente per la Regione Liguria ai beni archeologici Filippo Maria Gambari, che si impegnato ad allestire nellarea archeologica un nuovo "hospitale", un posto tappa per ospitare in modo spartano gruppi di escursionisti-pellegrini e di studiosi. Accogliendo la delegazione del CAI Gambari ha ribadito limportanza del turismo escursionistico per valorizzare luoghi dimenticati dItalia come larea archeologica lunense. Limportanza di Luni non si ferma allet romana, ma si riferisce anche al basso Medio Evo, quando nella citt gi in rovina sostavano numerosi i pellegrini diretti verso la Citt eterna e la Terra santa" ha detto Gambari. Limpegno del sovrintendente una novit che i responsabili del CAI hanno accolto con entusiasmo, anche perch il posto tappa di Luni sarebbe lunico fruibile per i pellegrini nel percorso tra Aulla e Massa. Dopo la visita allarea archeologica, guidata dalla direttrice Lucia Gervasini, e dopo aver percorso non senza emozione il decumano maximo fra le rovine di antiche domus circondate dai campi in fiore, ci si raccolti nellanfiteatro lunense dove il sindaco di Ortonovo Francesco Pietrini ha fatto gli onori di casa, dando il benvenuto a un turismo intelligente che aiuti lamministrazione a tutelare il paesaggio e la sua storia. Il sovrintendente Gambari ha assicurato per parte sua una collaborazione con il CAI che - ha voluto ricordare - lassociazione pi antica e affidabile per questo genere di progetti. Il presidente ligure Zunino ha quindi ricordato il progetto del CAI per realizzare un nuovo sentiero che colleghi il Cammino di Santiago alla via Francigena attraverso tutto lentroterra ligure da Ventimiglia fino a Sarzana. "Lalta via dei monti Liguri troppo estrema e inaccessibile per i pellegrini. Abbiamo quindi progettato questo nuovo itinerario che,
utilizzando e riscoprendo antichi tracciati in abbandono, valorizza meglio le numerose emergenze storico culturali del territorio di media montagna", ha spiegato Zunino, ricevendo il plauso del sovrintendente Gambari. Oltre al ringraziamento per linteressamento della Soprintendenza allimpegno del nostro Sodalizio il referente per la via Francigena Bernardini si soffermato sul lavoro svolto dal CAI sullintero territorio nazionale per favorire il cammino europeo, ricordando infine le principali difficolt incontrate, legate alla manutenzione dei sentieri e allallestimento di posti tappa alla portata dei pellegrini. "Ci auguriamo, ha conclusio, che la tappa lunense possa avere unimportanza strategica per i pellegrini che qui troveranno in un futuro prossimo un nuovo ed accogliente hospitale". Maser
l Cammino di SantAgostino un nuovo percorso di pellegrinaggio che si sviluppa in cinque province lombarde: Como, Lecco, Monza e Brianza, Milano e Pavia. suddiviso in due parti territorialmente distinte, chiamate fiore e gambo della rosa. La prima parte (il fiore), lunga 350 km, stata concepita per collegare nelle sue tappe a piedi i venticinque santuari mariani della Brianza. La seconda parte, pi breve (62 km), invece rettilinea (il cosiddetto gambo) e conduce il pellegrino da Monza a Milano (con tappa alla Basilica di S. Ambrogio dove sono custodite le spoglie del santo patrono
della citt) e poi da Milano a Pavia (sino alla basilica di S. Pietro in Ciel dOro, termine ultimo del Cammino, ove sono conservate le reliquie di S. Agostino). Info: tel 039 3900070 - 348 4527583 [email protected] www.camminodiagostino.it. Il percorso stato inaugurato il 15 maggio con la collaborazione del Servizio pastorale turismo e pellegrinaggi della Diocesi di Milano, del Touring Club Italiano, di numerosi Lions club lombardi, dellAssociazione culturale Brianze, dellAssociazione storico-culturale SantAgostino e delleditore A.G.Bellavite di Missaglia.
Si spento in aprile a Lecco a 82 anni Giancarlo Riva che fu responsabile della Delegazione lariana del soccorso alpino dal 1974 al 1982 e successivamente venne eletto presidente nazionale del CNSAS. Tra le varie iniziative da lui avviate vi fu la Scuola nazionale: fu infatti il primo a creare un gruppo di insegnanti che si spostavano sul territorio italiano insegnando le tecniche di soccorso, come riferisce in questa pagina Gian Attilio Beltrami che dello scomparso fu assiduo collaboratore. Nella foto Riva riceve nel 1986 il prestigioso premio Ara Pacis. A destra lallora presidente generale Leonardo Bramanti.
iancarlo stato un personaggio che nellambito dellalpinismo lecchese e del soccorso alpino ha saputo portare una forte innovazione, a volte addirittura dirompente: non a caso veniva soprannominato Paietta in omaggio al focoso esponente comunista. Ho conosciuto Giancarlo allinizio degli anni 80, allora ero il responsabile della sezione speleologica e lui della delegazione di Lecco: lunica cosa rimasta di quei tempi la passione dei volontari, il resto cambiato tutto e Giancarlo sicuramente stato trai i maggiori artefici del cambiamento. Limpronta decisiva lha impressa nel 1982 quando succeduto a Bruno Toniolo nella carica di presidente nazionale. Con Riva si passati in breve tempo da una conduzione tradizionale, improntata per lo pi sul solo spirito di solidariet, alla creazione di una struttura operativa moderna diretta con criteri manageriali, con lo stile proprio di
periodo 1999-2002. Attualmente, a distanza di dieci anni dallavvio del progetto, la popolazione di orsi nellarea Trentina si consolidata e, come indicato nellultimo rapporto, si stima la presenza di 25/30 esemplari nellarea centro-orientale delle Alpi. Questi esemplari, soprattutto quelli pi giovani, tendono a spostarsi nel tentativo di colonizzare nuove aree adiacenti. A tale proposito va segnalato, a titolo esemplificativo, come nel maggio 2008 uno di questi esemplari, in seguito classificato come JJ5 (ovvero quinto figlio della coppia di orsi Jurka e Joze), ha raggiunto le Alpi Orobie bergamasche dalle quali mancava da oltre un secolo. indubbio che il ritorno dei grandi predatori sulle Alpi, se correttamente gestito dagli enti competenti, rappresenta un elemento di grande fascino sia sotto il profilo naturalistico sia perch questi animali caratterizzano in modo importante larea alpina. Luca Pellicioli LO SCARPONE, GIUGNO 2010 - 15
MATERIALI SPECIALI E CONFORT ASSOLUTO CON LE NOVIT 2010 PER IL TREKKING DI GRISPORT: 11801 E 11803 BLOCK UP
deale per i trekking leggeri e medi e in particolare per il nordic walking, questa scarpa dotata di un sistema di allacciatura Block up a iniezione diretta sulla tomaia che avvolge il piede, garantendo una calzata sicura e precisa. Il tessuto Cordura resistente allusura e allo strappo e la membrana Gritex respinge lacqua ma permette al piede di respirare. Il puntale in poliuretano resiste a usura e abrasioni. Disponibile nelle versioni bassa o alta per una maggiore tenuta della caviglia. Per informazioni: GRISPORT Spa, tel. 0423/962063, www.grisport.it
er la nuova stagione Spring Summer 2010 Asolo presenta la nuovissima linea Power Lite, ideale per le attivit di trekking leggero e light hiking. Questa nuova tecnologia si caratterizza per leggerezza, performance e visual technology ed disponibili in diversi modelli, specifici per uomo e donna. Il modello Moran Gtx (foto), specifico da uomo, costituito da una tomaia in pelle scamosciata 1.6-1.8 mm idrorepellente e nylon ad alta tenacit, ed foderato in membrana Gore-Tex performance comfort footwear. Il sottopiede di montaggio Power Lite Asoflex si caratterizza per essere un unico elemento che congloba in s la soletta di montaggio e il contrafforte, ottenendo una struttura bicomponente a elevato grado di indeformabilit, garantendo in tal modo una flessione graduale e controllata. La suola Power Lite, in gomma ed eva, contiene una parte tacco in pebax bi-componente, elemento questo che, per le proprie caratteristiche meccaniche, funge da protezione dellintersuola in eva. Moran Gtx disponibile nella calzata uomo con una gamma taglie (misure UK) dalla 6 alla 13.5, ed in 3 diverse varianti colore; nella misura 8 UK (Eur 42, mezzo paio), il peso contenuto in soli 590 grammi. Per maggiori informazioni: www.asolo.com
Tutti i premiati
GENZIANE DORO Gran Premio Citt di Trento: Himalaya, le chemin du ciel di Marianne Chaud (Francia) CAI: Alone on the Wall di Peter Mortimer e Nick Rosen (Stati Uniti) Citt di Bolzano: Birdman of the Karakoram di Alun Hughes (Regno Unito) GENZIANE DARGENTO Miglior cortometraggio: Oyan di Esmael Monsef (Iran) Miglior mediometraggio: Polyarnik di Nikolay Volkov (Russia) Miglior contributo tecnico artistico: Mount St. Elias di Gerald Salmina (Austria)
PREMIO DELLA GIURIA Salt di Michael Angus e Murray Fredericks (Australia) PREMIO EMMER DELLA CRITICA Nanga Parbat di Joseph Wilsmaier (Germania) PREMI DEL PUBBLICO Lungometraggio: Nanga Parbat di Joseph Wilsmaier (Germania) Alpinismo: Asgard Jamming di Sean Villanueva ODriscoll (Belgio) MUSEO USI E COSTUMI Der Kinderberg di Reinhard Bjiorn (Romania) MARIO BELLO Asgard Jamming di Sean Villanueva ODriscoll (Belgio) LENZI, ZANDONAI, ZORTEA Lultima battaglia delle Alpi di Roberto Cena e Fabio Canepa (Italia) CITT DI IMOLA Gente dalpe di Giovanna Poldi Allai, Filippo Lilloni e Sandro Nardi (Italia) SOLIDARIET CR TRENTO The small kingdom of Io di Giuseppe Tedeschi, Caroline Leitner e Daniel Mazza (Italia) STUDENTI UNIVERSIT DI INNSBRUCK Panie w Gorach di Anna Filipow e Krzystof Wielicki (Polonia) CAGOL Petropolis di Peter Mattler (Canada) LO SCARPONE, GIUGNO 2010 - 17
cuore. Unanimit di consensi anche per il film di alpinismo vincitore della Genziana doro del Club Alpino Italiano Alone on the Wall degli americani Peter Mortimer e Nick Rosen dove Alex Honnold scala in solitaria integrale, cio senza protezioni, la mitica Regular Route dellHalf Dome in Yosemite. toccato ancora una volta ad Annibale Salsa, presidente generale del CAI, presente con lo staff del Comitato direttivo centrale, consegnare questa prestigiosa genziana tra i consensi di un pubblico decisamente giovane: anche perch a Trento, piccolo ateneo di eccellenza, gli studenti universitari sono 15 mila. In questa maratona si sono moltiplicate le occasioni dincontro e gli eventi: con il crescente successo di Montagnalibri e i fattivi contributi della SAT, della SOSAT, del Museo Nazionale della Montagna, della Biblioteca Nazionale, delle Guide alpine e di altre realt delluniverso del CAI. Ma per un approfondimento sui film e sulla cronaca il lettore dovr aspettare i prossimi numeri dello Scarpone e della Rivista, con le consuete, puntuali messe a punto delle firme pi collaudate in tema di cinema di montagna. Red
Conquistatore dellutile
Fu uno degli esponenti pi importanti dellalpinismo bellunese degli ultimi decenni e un infaticabile volontario del Club alpino
ntrando poco prima della sua scomparsa nel soggiorno della casa di Benito Saviane a Chies dAlpago, un confortevole ambiente arredato in legno e completo di stufa in maiolica, mi salta dimprovviso allocchio un ardito parallelo bonelliano assai naturale per quanti, come il sottoscritto, hanno qualche confidenza col mondo del fumetto. Conosco la coppia Miotto Saviane ormai da qualche anno e solo ora me ne rendo conto: se Franco Miotto incarna la versione dolomitica di Tex Willer Aquila della Notte, il ranger che figura tra i personaggi pi classici dei comics allitaliana, allora Saviane non pu che identificarsi con Kit Carson Capelli dArgento. La straordinaria esperienza alpinistica di questa coppia di pards sulle montagne di casa non pu che confermare lesattezza di una simile e inconsueta analogia. Classe 1940, Benito Saviane era un montanaro di nascita e formazione che a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta ha costituito insieme con Miotto una delle pi forti cordate alpinistiche operanti sulle Dolomiti. stato il mio compagno pi forte e resistente, sottolinea oggi Miotto parlando del compagno di allora, non mai venuto via da un appiglio, e si sobbarcato il lavoro pi duro. Insieme, la coppia di alpinisti bellunesi ha realizzato alcune importanti e difficili vie come quelle sul Burl (gruppo della Schiara) e sulla parete del Col Nudo che si affaccia sulla valle del Vajont. Da giovane praticavo attivit sportiva a diversi livelli come la corsa in montagna e la maratona, racconta Benito rievocando lepoca del suo primo incontro con le pareti rocciose, ma non avevo mai pensato che un giorno avrei cominciato ad arrampicare in parete. Nellautunno del 1977 mi trovavo nei boschi del Cansiglio quando un escursionista ebbe un malore e mi precipitai a valle per chiamare i soccorsi. Qualche tempo dopo ripensai a quella esperienza: considerata la mia familiarit con lambiente alpino, perch non provare anche ad essere utile anche alle altre persone che frequentano la montagna? Fu allora che presi contatto con il Soccorso alpino ed entrai a farne parte. In breve tempo bruciai le tappe: assieme ad alcuni amici mi allenavo in val Gallina e sulla vicina parete dei Falchi, e arrivammo a provare alcune vie come la Micheluzzi sul Piz Ciavzes. A un certo punto alzai perfino lo sguardo su unascensione importante come lo spigolo dellAgnr, ma poich si trattava di unimpresa per me impegnativa andai a chiedere consiglio proprio a Miotto, del quale ero collega e conoscevo lattivit alpinistica. Fu cos che mi trovai infine coinvolto nel progetto di scalata di Franco sulla parete del Burl. Vennero quindi gli anni della vie nel gruppo della Schiara, sul Col Nudo e altre classiche sulla Civetta e sul Pelmo. Infine, quando Franco fu colpito da un grave lutto familiare e lasci lalpinismo, smisi anchio.
Com cambiato lalpinismo? Le giovani generazioni sono preparate dal punto di vista atletico, ma purtroppo si scoprono indifese e spaventate di fronte allimpegno di unarrampicata lunga, di una permanenza in parete che si prolunga oltre un ristretto limite di ore. Certe volte mi viene anche da sorridere: sul Col Nudo Franco e io abbiamo passato diciassette ore per salire di soli cinquanta metri, mentre oggi c chi si lamenta quando trascorre appena sette ore in parete. Non parliamo poi degli avvicinamenti: le vie che richiedono due o tre ore di camminata per arrivare alla base vengono trascurate perch richiedono troppa fatica e adattamento. Ti senti pi alpinista o montanaro? Montanaro, la risposta ovvia. per una questione di rispetto per la montagna. Quando andavo ad arrampicare assieme a Franco ci capitava di rinunciare a una salita se ci accorgevamo che il tempo meteorologico volgeva al brutto: la via sarebbe rimasta comunque l ad aspettarci, ma la nostra pelle era una sola. Questo tipo di sensibilit mi viene dallessere un montanaro, e perch vivo in alta quota tutto lanno. Che cosa si prova a vedere ripetute le proprie vie? Franco e io eravamo considerati una coppia di pazzi, due persone da evitare. Tutto ci era solo frutto di maldicenza: Franco era tuttaltro che sprovveduto e prestava una cura particolare alle cose pi importanti come la preparazione della chiodatura. Tra lapertura delle vie e le prime ripetizioni passato cos tanto tempo perch i gradi da noi attribuiti alle salite facevano paura, e molti temevano una sottovalutazione delle difficolt effettive. Con questo non voglio dire che eravamo migliori di altri: semplicemente avevamo resistenza psicologica, preparazione di fronte allimprevisto, e non temevamo il vuoto sotto di noi. Non vero che eravamo incoscienti: al contrario, eravamo perfettamente a conoscenza delle nostre potenzialit e dei nostri limiti. Marco Conte
CAI REGIONI
Notizie dai gruppi regionali
PIEMONTE Il premio fedelt ai rifugi
Bastano 20 bollini che certificano il passaggio in altrettante strutture aderenti alliniziativa per diventare a tutti gli effetti un estimatore fedele dei rifugi alpini piemontesi. Il turismo in alta quota prende in prestito uno degli strumenti di marketing pi usati per fidelizzare il pubblico e inaugura un Premio fedelt ai rifugi, promosso (vedere LS 9/09) dal Club Alpino Italiano del Piemonte con il sostegno e la collaborazione dellAssessorato al turismo della regione, dove le presenze nei rifugi risultano pi che raddoppiate (18.300 nove anni fa, oltre 45.000 nel 2008). La tessera nominativa e non ha scadenza: la si pu richiedere in uno qualsiasi dei 71 rifugi che aderiscono alliniziativa e, una volta completata, va consegnata al CAI Piemonte per ricevere lattestato e la spilla Premio fedelt. piedi. In questa prima fase il progetto sulla segnaletica nel Parco circoscritto al Sentiero Italia, ideato nel 1983 da un gruppo di giornalisti escursionisti e fatto proprio dal CAI nel 1995, partendo dalla dorsale appenninica sino ad arrivare in Sicilia, per una lunghezza di circa 6000 km suddivisi in 350 tappe. Alcune di queste si trovano nellarea del Parco, identificate lungo la dorsale dei Nebrodi: da Sella del Contrasto, nel Comune di Mistretta, alle Case Cartolari, nel Comune di Floresta. Il CAI Sicilia, in particolare, si occuper di rilevare lintero tracciato individuando tratti alternativi alle strade sterrate (per valorizzare ulteriormente lambiente boschivo), identificare i luoghi di posa della segnaletica, valutare lo stato dei sentieri suggerendo eventuali interventi di manutenzione.
CAI Piemonte c/o Regione Piemonte corso Stati Uniti 21 - 10128 Torino (TO) tel 011.5119480 - fax 011.4325345 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.caipiemonte.it/
GR Sicilia - corso Paolo Agliata 104 90027 Petralia Sottana (PA) tel 349.2227262 - fax 091.934150 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.caisicilia.it/
GR Liguria - Galleria Mazzini 7/3 16121 Genova (GE) - tel 346 6350548
Mondomontagna
Echi e notizie
Ceneri
LA SPEDIZIONE per disperdere sullEverest parte delle ceneri di sir Edmund Hillary, primo salitore, assieme allo sherpa Tenzing sul tetto del mondo nel 1953, stata annullata per raccomandazione della comunit buddista nepalese che vedeva nel gesto un cattivo auspicio temendo, fra laltro, che in futuro questo rito possa diventare una moda. Un timore condivisibile o una forma di fondamentalismo da accogliere con qualche riserva?
Sopravvissuti
IN ONDA su Raitre la vigilia di Pasqua, una puntata di Ulisse, il piacere della scoperta, il programma di Piero e Alberto Angela, ha reso omaggio ai soccorritori Alessandro Dantone, Diego Perathoner, Erwin Riz e Luca Prinoth scomparsi il 26 dicembre in Val Lasties nel tentativo di soccorrere i friulani Fabio Baron e Diego Andreatta (morti sotto una slavina). Sono stati intervistati Gino Comelli, capo del Soccorso alpino Alta Fassa, Sergio Valentini e Roberto Platter, i soccorritori fortunatamente sopravvissuti (assieme a Martin Riz) alla valanga.
I vostri clic pi belli Nanga Parbat, in Meridiani Montagne vecchi e nuovi veleni
Sci alpinismo
NUOVA formula per ledizione 2011 della Coppa del Mondo di sci alpinismo. La novit pi importante riguarda la nascita di The Big Race tra le gare pi affascinanti e autorevoli: la francese Pierra Menta, le italiane Adamello Ski Raid, Tour du Rutor e Trofeo Mezzalama, la norvegese Mountain Challenge e la polacca Memorial Piotr Malinowski.
20 - LO SCARPONE, GIUGNO 2010
occasione sicuramente allettante per chi ha la montagna nel cuore. Un grande editore, la Domus, offre a tutti gli appassionati la possibilit di partecipare come fotografi alla realizzazione del calendario 2011 che verr distribuito in novembre insieme con la rivista Meridiani Montagne. I fotografi selezionati parteciperanno allestrazione di notevoli premi. Il concorso, gratuito e patrocinato dal Club Alpino Italiano, ha un tema ampio: Pareti. I grandi scenari delle Alpi e delle montagne italiane. Sar per i concorrenti un modo ideale di esprimere il proprio vissuto, sia che la foto abbia come scenario le pi grandiose montagne italiane come il Cervino, il Monte Bianco, la Marmolada, sia che lobiettivo punti su montagne meno conosciute. La giuria che selezioner le immagini proclamando le tredici fotografie vincitrici formata da Aldo Audisio (direttore del Museo nazionale della Montagna), Kurt Diemberger (alpinista, fotografo e cineasta), Marco Albino Ferrari (direttore di Meridiani Montagne), Giulio Malfer (fotografo), Vinicio Vatteroni (direttore editoriale de Lo Scarpone e della Rivista del CAI), Roberto Serafin (redattore de Lo Scarpone), e Fausto De Stefani (alpinista e fotografo). Per partecipare occorre consultare il regolamento pubblicato su www.meridiani.com/montagne2011 e caricare la propria foto sul sito entro il 30 agosto. La fotografia dovr essere a colori e in formato JPEG in alta risoluzione e il peso dovr essere compreso tra i 5 e i 15 MB.
resentato al recente TrentoFilmfestival, Nanga Parbat, il film tedesco di Joseph Vilsmaier dedicato alla spedizione del 1970 in cui scomparve Guenther Messner, ha versato nuovi veleni su una vicenda chiarita solo nel 2005 con il ritrovamento del corpo dellalpinista fratello di Reinhold Messner, che era stato al tempo accusato di aver lasciato morire Gunther per inseguire le sue ambizioni personali. Ora il figlio del capospedizione Karl Maria Herligkofer si fatto lidea che il film metta in cattiva luce suo padre: nellultima parte del film, mentre Reinhold provato dalla terribile avventura viene aiutato dalle popolazioni locali, si vede il capospedizione che festeggia la conquista della vetta da parte di altri due scalatori, Peter Scholz e Felix Kuen. Come stato a suo tempo raccontato, Reinhold accus Herligkofer di avere abbandonato lui e suo fratello e lo denunci per mancato soccorso. Si tenne un processo, ma due anni dopo la magistratura tedesca chiuse il caso dicendo che nessuno poteva essere legalmente considerato responsabile della morte di Guenther. In questi giorni sulla controversa spedizione in libreria anche il diario di Messner Razzo rosso sul Nanga Parbat (vedere BookShop), sulla cui pubblicazione Karl Maria Herligkofer aveva posto un ferreo veto ritenendosi detentore dellunica verit sulla conquista del Nanga Parbat. Niente di nuovo, evidentemente, sotto i cieli dellalpinismo (R.S.)
Vecchio scarpone
Per Davide
NEI BOSCHI di Castelmarte, Proserpio e Canzo, graziosi paesi della Valassina sopra Erba (CO), dove viveva Davide Carbone morto a 13 anni per una rara malattia, lacidemia proprionica, si svolge marted 2 giugno una camminata non competitiva su un percorso facile, gradevole, tracciato e segnalato, lungo 8 o 12 km. Per liscrizione alla manifestazione dedicata a Davide previsto un piccolo contributo di 3 euro. Info: Associazione La vita un dono onlus tel 339.225.80.36 www.lavitaeundono.org Tirolo. Info +43.512.7272-0, [email protected] http://www.tirol.at
In festa
LA RIAPERTURA ESTIVA del Colle del Piccolo San Bernardo (La Pass Pitch) viene festeggiata a La Thuile domenica 20 giugno. I Fal di San Giovanni ricordano in tutta la valle linizio dellestate e fra gioved 24 e sabato 26 possibile prendere parte a tradizionali veill a Gressoney-Saint-Jean e in numerose altre localit valdostane.
Un piano regolatore (per il Breuil) simpone, ma non fatto da albergatori che altro non conoscono se non il proprio guadagno e la comodit dei clienti podagrosi e asmatici. Angelo Manaresi presidente generale del CAI, Lo Scarpone, 16/11/1934
Trenino rosso
IL TRENINO del Bernina (2253 m, 61 km dallAlta Engadina alla Valtellina) festeggia i 100 anni con un ricco programma di appuntamenti. Ecco le tappe: 18-20/6 al viadotto circolare presso Brusio "treno del giubileo, treno delle feste"; 1819/9 a Pontresina "treno delle escursioni". Oggi il trenino rosso trasporta ogni anno 700.000 viaggiatori ed annoverato tra le dieci linee ferroviarie pi belle del mondo.
Attrazioni
KLARA, la strega delle erbe, al centro del programma Family Tirol in 12 comprensori e 21 alberghi appartenenti al gruppo di offerte di turismo familiare nello scenario montuoso del
Il CAAI - Club Alpino Accademico Italiano, con il patrocinio del Club Alpino Italiano, organizza dal 19 al 25 settembre il primo Trad Climbing Meeting, appuntamento internazionale, a Ceresole Reale (TO) nellalta Valle dellOrco. Lo scopo quello di favorire lo scambio di esperienze tra scalatori di tutto il mondo, promuovere larrampicata, in particolare quella in stile trad, e la Valle dellOrco come sito privilegiato per questo tipo di scalata. Al meeting saranno invitati ospiti di tutte le maggiori federazioni di arrampicata del mondo, due per nazione, fino a un massimo di 60 partecipanti, che saranno accompagnati sulle pareti da arrampicatori italiani. Le giornate di scalata si concluderanno con proiezioni aperte al pubblico. Venerd 24 settembre sar occasione di una manifestazione pubblica di arrampicata con scalatori di fama internazionale. Il programma prevede: domenica 19 saluto di benvenuto ai partecipanti internazionali e sistemazione, luned 20 giornata di
scalata e proiezione I luoghi e la storia dellarrampicata in Valle dellOrco, marted 21 scalate e proiezione di un alpinista italiano di fama internazionale, mercoled 22 scalate e proiezione sul Parco nazionale del Gran Paradiso, gioved 23 scalate e proiezione di un alpinista estero su scalata trad , venerd 24 giornata aperta al pubblico con dimostrazione e concerto rock, sabato 25 chiusura. La partecipazione possibile solo attraverso le federazioni di arrampicata ufficiali. Il costo di iscrizione di 100 euro, pagabile dopo accettazione. Termine di iscrizione 15 giugno, ammissione comunicata allinizio di luglio. Come requisito minimo ogni partecipante deve essere in grado di salire da primo su terreno trad su difficolt di 6b (5.10 d). Alloggio (in palazzine gentilmente concesse da IRIDE) e vitto (nei ristoranti della zona) saranno messi a disposizione dallorganizzazione. Info: [email protected] www.tradclimbing.it LO SCARPONE, GIUGNO 2010 - 21
Mondomontagna
Incarichi
PAOLO VALOTI stato confermato alla presidenza della Sezione di Bergamo. Vice presidenti sono Giovanni Cugini, Piermario Marcolin, Andrea Sartori. Segretario Maria Corsini, vice segretario Stefano Morosini, tesoriere Angelo Diani, consiglieri Arrigo Albrici, Chiara Carissoni, Adriano Chiappa, Alessandro Colombi, Antonio Corti, Paolo Lorenzo Gamba, Mauro Gavazzeni, Marco Luzzi, Claudio Malanchini, Luca Merisio, Emilio Moreschi, Silvano Pesenti, revisori dei Conti Silvia Bassoli, Luciano Breviario, Alberto Carrara, Luca Giudici. ANDREA ZANOTTI stato eletto alla presidenza del Coro della SOSAT. Succede a Francesco Benedetti, che ha cantato nel coro per 41 anni.
Dove e quando in
GIUGNO
ALLALPE DEVERO (VB) il 19 e 20/6 raduno annuale del CAI Lima con il concorso dellAmministrazione comunale di Baceno e di Linea Verticale, ospiti alpinisti famosi come Enrico Rosso, Luca Macchetto, Maurizio Oviglia. Info: www.lineaverticale.net/ IN VALLE DIVEDRO (VB) domenica 6/6 Le antiche vie degli spalloni: da Gondo a Bugliaga. Info: 329.2238301 [email protected] ALLALPE DEVERO (VB) domenica 13/6 Devero Block, terzo raduno di arrampicata boulder. IN ALTA ENGADINA E IN VALTELLINA il trenino rosso del Bernina festeggia i 100 anni con un ricco programma. Il 18-20/6 appuntamento al viadotto circolare presso Brusio. LA RIAPERTURA ESTIVA del Colle del Piccolo San Bernardo (La Pass Pitch) viene festeggiata a La Thuile domenica 20 giugno. QUARTA EDIZIONE per LetterAltura (www.letteraltura.it) a Verbania dal 23 al 27/6 e nei primi tre week end di luglio nelle valli del Cusio e dellOssola (Stresa e Mottarone 3 e 4/7, Cannobio e Valle Cannobina 10 e 11/7, Varzo e Alpe Veglia 17 e 18/7). TRENOTREKKING il 6/6 sulla linea Torino-Ceres (GTT). UGET Torino propone unescursione da Ceres a Mezzenile (org. R. Cucchiaro 011.489937, E. Sesia 0123.581378). Vedere a pag. 34 AL PALAMONTI di Bergamo il 26/6 Con la testa e con i piedi; in sicurezza sui sentieri ed in ferrata (pag. 28) nellambito del progetto Sicuri in montagna. Info: [email protected] tel 035.4175475. ALLA SEM (via Volta 22, Milano) il 18/6 I funghi, questi sconosciuti con lAssociazione Micologica Bresaola (vedere a pag. 31). NEL PARCO DI PORTOFINO il 20 giugno Concerto di primavera per i 75 anni di questa celebre riserva naturale.
ardiopatici con ridotta funzione cardiaca ma in condizioni cliniche stabili, quindi liberi da ischemia miocardica e aritmie minacciose, possono salire in montagna fino a quote intorno a 3.000 metri. Questa affermazione si basa su studi condotti in laboratorio e "sul campo" dal gruppo di medici (LS 5/2010) della Fondazione Salvatore Maugeri di Veruno (NO) e da altre equipe mediche. Tuttavia i soggetti esaminati dai principali studi risultavano esposti allaltitudine in una singola giornata. Si sa che quote pi elevate, per esempio 4000 metri, alterano larchitettura del sonno di soggetti sani non acclimatati, e che alterazioni del tutto simili si riscontrano a bassa quota nel sonno di cardiopatici. Nasce quindi linterrogativo che alcuni lettori ci hanno rivolto: cardiopatici cui si permette lesposizione diurna allaltitudine possono pernottare in montagna senza rischi? I nuovi studi, sotto legida della Fondazione Maugeri e del Parco naturale Alta Valsesia, cercheranno di rispondere a questa domanda esaminando i soggetti dapprima a bassa quota, poi al Col dOlen (Monte Rosa) a partire dal 28 giugno. I soggetti interessati possono rivolgersi a: [email protected] - [email protected]
Hanno detto
IL FUTURO ci vedr sempre pi in prima linea per difendere lItalia: dalla speculazione, dal degrado, dallignoranza di chi crede che ricchezza e sviluppo debbano necessariamente implicare laggressione al nostro paesaggio (Ilaria Borletti Buitoni, dal 1 gennaio presidente del Fondo Ambiente Italiano).
nistica e antropologica): possono partecipare opere di documentazione o di finzione (corto, medio e lungometraggi) prodotte tra novembre 2007 e marzo 2010. VIENE ASSEGNATO per la prima volta il Karl Unterkircher award, un premio per particolari imprese alpinistiche per ricordare lo scalatore gardenese, morto nel 2008 durante la scalata del Nanga Parbat. La cerimonia in programma il 9 e 10 luglio a Selva di Val Gardena. IL PREMIO SILLA GHEDINA per la migliore scalata sulle Dolomiti giunto alla sesta edizione. Per partecipare le relazioni dovranno essere inviate entro il 5 settembre, allegando un breve curriculum alpinistico, a Roberto Cielo Via Lazzarini 33 32100 Belluno; cell. 3471716767, fax 0437931655, [email protected]. Per maggiori dettagli www.fondazioneghedina.it
Cannobina 10 e 11 luglio, Varzo e Alpe Veglia 17 e 18 luglio). LetterAltura un festival giovane nato per promuovere il territorio e lambiente naturale che lo caratterizza: lo scenario alpino dalla Val Formazza dalla bastionata del Monte Rosa fino alla Bassa Ossola e ai laghi Maggiore e dOrta. ABITARE LE ALPI. aperta a Merano la "Mostra itinerante sullarchitettura alpina: Abitare le Alpi", che in seguito verr proposta in tutti gli otto Paesi dellarco alpino. La mostra fotografica illustra soluzioni abitative innovative e sostenibili. Info: www.meran2010.info
Concorsi
IN DISTRIBUZIONE il bando del premio letterario Leggimontagna (info: info@ leggimontagna.it - www.leggimontagna.it) giunto allottava edizione. Quattro le sezioni: narrativa, saggistica, guide e inediti. Particolare attenzione verr riservata a opere in grado di coinvolgere il lettore rendendolo partecipe del mondo della montagna. La lunghezza massima per gli inediti di 20 cartelle dattiloscritte (una cartella = 30 righe x 60 battute). Un premio viene anche assegnato agli audiovisivi (due le sezioni: alpi-
Alpinisti
DANIELE BERNASCONI, classe 71, geologo, guida alpina, forte alpinista himalayano, il nuovo presidente dei Ragni della Grignetta (LS 5, pag. 25). Succede ad Alberto Pirovano che ha retto la carica per dieci anni. Consiglieri sono ora Paolo Spreafico, Fabio Palma, Luca Passini, Silvano Arrigoni, Dario Cecchini e Carlo Ald. OH EUN-SUN, sudcoreana, 44 anni, la prima donna ad aver raggiunto la vetta dei 14 ottomila della Terra.
Rassegne
QUARTA EDIZIONE per LetterAltura (www.letteraltura .it) a Verbania dal 23 al 27 giugno e nei primi tre week end di luglio nelle valli del Cusio e dellOssola (Stresa e Mottarone 3 e 4 luglio, Cannobio e Valle
La progressiva attivazione della figura tecnica del sezionale ha fortemente interessato gli addetti ai lavori, innescando entusiasmi, critiche, perplessit e anche fraintendimenti, probabilmente inevita-
bili nei processi di lunga definizione e gestiti nel puro volontariato come usa nel Club alpino. Il 2010 vede maturare i progetti sviluppati in questi anni da UniCai con la gi ampia diffusione del libretto unico per i titolati; la progressiva introduzione della divisa ufficiale e dei relativi distintivi di settore e livello per titolati e sezionali; il riconoscimento dei primi sezionali con la procedura speciale; lattivazione dei nuovi iter formativi per sezionali e la messa a punto della base culturale comune. certo utile riordinare le idee sullattualissimo tema dei sezionali e della base culturale comune, riprendendo i punti essenziali gi pubblicati dallo Scarpone e facendo riferimento ai documenti ufficiali di UniCai. La gentile lettera del socio Andrea Sartorio d un prezioso spunto, anche per rispondere indirettamente ad altri quesiti e richieste di chiarimento. In premessa va ricordato che la figura del sezionale stata introdotta dal Regolamento per gli organi tecnici del 2007, e precisamente dallarticolo 34, inserito nel titolo V interamente dedicato allattivit didattica. La figura del sezionale istruttore, accompagnatore e operatore in funzione della categoria di appartenenza ha dipendenza tecnica diretta dallOTPO competente per territorio, e diventa tale dopo la nomina e liscrizione allalbo regionale su proposta del relativo OTPO. Pertanto va subito detto che questa figura non riguarda i molti soci che svolgono meritoriamente ed efficacemente le tantissime iniziative svolte dalle sezioni e non solo: attivit sociali, gite, manifesta-
Soccorso alpino
zioni, escursioni, e quantaltro, ma solo i soci interessati a collaborare, con progressivi livelli di responsabilit, alle attivit tecnico-didattiche sviluppate nellambito degli organi tecnici. Sulla base dellarticolo 34, il coordinamento dei presidenti riuniti in UniCai ha definito le caratteristiche, il percorso formativo e i criteri per il giudizio di idoneit previsti dal regolamento. Considerati i molti soci che gi svolgevano funzioni assimilabili nelle strutture tecnico-didattiche sotto varie denominazioni, e il relativo e prezioso patrimonio di capacit ed esperienza, si definito un percorso speciale per il recupero di quanti, noti agli OTPO, erano gi in attivit o in formazione al 31 dicembre 2008. Formati gli elenchi, i rispettivi organi tecnici centrali hanno definito le caratteristiche minime necessarie per il passaggio diretto, o tramite un aggiornamento, alla nuova figura. Per chi intendesse iniziare ora la collaborazione con gli organi tecnici, liter prevede un requisito di accesso costituito da una pratica individuale dellattivit specifica per almeno un biennio con adeguato curriculum e da tre momenti formativi: 1) la base culturale comune; 2) la formazione specialistica di settore; 3) la collaborazione per almeno un anno allattivit della scuola o commissione. Lesperienza viene sempre riconosciuta, e chi lavesse gi maturata potr evidentemente accedere direttamente alla formazione. E questa ritenuta necessaria e fondamentale. A volte vi un fraintendimento su questo punto, ben evidente nella lettera di Sartorio. Chi fa attivit individuale o sociale da tempo pu aver certamente maturato una buona competenza tecnica individuale, spesso anche ad alto livello, e questa si pu accertare e riconoscere. Ma senza una formazione specifica come potr linteressato essere allineato con gli altri titolati, come potr conoscere concretamente le linee guida degli organi tecnici nella didattica e nella formazione? Come potr regolarsi nellinsegnamento, operando nellorganico di un corso, e far tesoro dalla condivisione dellesperienza di scuola di chi lo ha preceduto? Non a caso molta attenzione posta nella Base culturale comune, per creare i presupposti per un lavoro di qualit, per evitare di ripetere errori gi compiuti, per condividere lesperienza, per poter essere una squadra nellattivit formativa e didattica. E da
gere la componente tecnica e tecnologica dei materiali speleo-alpinistici. Il corso, che ha visto la presenza di venti iscritti provenienti da numerose realt speleologiche italiane (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Campania, Sicilia), ha messo a confronto le varie esperienze dei partecipanti con le evidenze scaturite dalle prove svolte da vivo e non lette sui sacri testi. Le prove sono state eseguite secondo le diverse modalit offerte dalle strutture del CSMT: una sessione di prove a trazione lenta e due sessioni di prove dinamiche in laboratorio e due sessioni pratiche presso la Torre del centro sportivo Brentella. Ci ha consentito di sviscerare molteplici argomenti secondo varie sfaccettature, di comprendere a fondo il comportamento di diversi attrezzi impiegati nella progressione verticale in grotta e di mettere a nudo gli aspetti salienti della catena di sicurezza, sia dal punto di vista delle sollecitazioni ordinarie (com stato il caso delle misure svolte dei carichi applicati agli ancoraggi durante la progressione in salita e in discesa), sia di quelle impulsive come possono verificarsi, per esempio, nel caso di cedimento del frazionamento. Interessante anche il confronto con i padroni di casa, di estrazione alpinistica, che hanno spesso osservato e commentato incuriositi le strane manovre messe in atto da noi speleologi. Sicuramente stato un primo importante passo verso il completamento delle conoscenze tecniche sui materiali, che lo scambio di esperienze tra realt tanto diverse, quali alpinismo e speleologia, pu contribuire nella costituzione di un patrimonio comune; la parola dordine UniCAI! Giuseppe Priolo, INS Sezione di Catania
I documenti ufficiali di UniCai sono consultabili, assieme agli ampi riassunti pubblicati sulle pagine dello Scarpone, sul sito http//unicai.cai.it
BOOKSHOP
GUIDE
IN CAMMINO SUI SENTIERI FRASSATI Regione per regione, una guida ai percorsi dedicati al beato Pier Giorgio Frassati a cura dellinventore della benemerita iniziativa patrocinata dal CAI. Il libro realizzato con il contributo dellEnte italiano per la montagna. Con linvito a sostare di quando in quando per riflettere e guardare verso lalto di Antonello Sica, editrice Ave (tel 06.661321 [email protected] www.editriceave.it), 160 pagine, 10 euro CIASPOLE IN VALDOSSOLA 38 escursioni con le racchette da neve nellincanto delle Alpi Pennine e Lepontine, tutte improntate a criteri di sicurezza di Paolo Crosa Lenz e Giulio Frangioni, ed. Grossi Domodossola, tel 0342.242743 mail: [email protected] , 136 pagine, 20 euro SENTIERI E FERRATE IN VALLE DI SUSA 47 proposte di itinerari di varia difficolt di Mauro Carena e Lodovico Marchisio. Arti Grafiche San Rocco, tel 011.5621272, 238 pagine, 16 euro SENTIERI NATURA 2 19 escursioni sui sentieri della Resistenza nelle Valli di Lanzo, inseriti nel progetto I giusti della
26 - LO SCARPONE, GIUGNO 2010
Cosa c di nuovo
montagna promosso dal Comitato Resistenza Colle del Lys con il CAI di Lanzo Torinese e la Regione Piemonte: il primo libro della neonata casa editrice Uja testi di Dario Airola, Roberto Bergamino e Franca Mariano. Uja editrice, [email protected] 88 pagine,12 euro GUIDA DELLE VALLI OCCITANE DELLA PROVINCIA DI CUNEO La legge 482/99 che riconosce e tutela le minoranze linguistiche storiche, tra cui gli occitani, ha favorito un caleidoscopio di iniziative tra le quali questa piccola guida di Fredo Valla e Leda Zocchi. ATL del Cuneese. Info: www.cuneoutdoor.it, tel 0171.693258 UN VIAGGIO A PIEDI TRA DUE CULTURE Da San Leonardo in Passiria a Riva del Garda lungo il sentiero dedicato ad Andreas Hofer, combattente per la libert tirolese, un prezioso vademecum ricco di spunti storici e paesaggistici nel bicentenario hoferiano. Per saperne di pi: [email protected] di Gian Paolo Margonari, Curcu & Genovese, tel 0461.362122, 109 pagine, 9 euro IL CAMMINO DI SANTAGOSTINO Il libro illustra un percorso di pellegrinaggio di 410 km che collega in 18 giorni di cammino 25 santuari mariani del territorio della
Brianza, con un prolungamento a Milano (la tappa milanese transita per il Duomo, dove Agostino fu battezzato, e passa dalla Basilica di SantAmbrogio) e a seguire verso la Basilica di San Pietro in Ciel dOro a Pavia, ove SantAgostino sepolto di Renato Ornaghi, Bellavite editore (tel o39.9200686.2 www.bellavite.it), 280 pagine, 18 euro
MANUALI
ORIENTEERING Elementi di orientamento e topografia per escursioni, alpinismo, trekking, survival, soft air e corsa dorientamento. Allegato CD-Rom, un lucido con goniometro e coordinamometro e due carte topografiche per esercizi di Enrico Maddalena, Hoepli (e-mail [email protected]), 225 pagine, 24,90 euro
Club Alpino Italiano: quanto propone in un volume di grande formato (A4) uno degli uomini simbolo del CAI marchigiano, alpinista a tutto campo. La documentazione non riguarda solo laspetto sportivo dellandar per monti, ma anche le varie situazioni sociali e culturali che hanno caratterizzato i vari periodi di Mauro Chiorri, Hesis edizioni (patrocinio Sezione di Fabriano, tel 3201733231), 400 pagine, 20 euro RAZZO ROSSO SUL NANGA PARBAT La verit di Messner sulla drammatica spedizione al Nanga Parbat (1970) in cui mor Gnter, il fratello minore: un diario sulla cui pubblicazione il capospedizione aveva posto un inflessibile veto! di Reinhold Messner, Corbaccio editore, collana Exploits, 310 pagine, 19,60 euro TRANSUMANZE Uno straordinario reportage fotografico realizzato in ventanni inseguendo i pastori del Triveneto, condividendo con loro gioie e sacrifici, disagi e momenti di meditazione. Prefazione di Paolo Rumiz di Adolfo Malacarne, a cura di Alessandro Della Gasperina con saggi di Daniela Perco e Valentina De Marchi. Agor, Feltre (tel 0439.83487 email: [email protected]), 157 pagine, 45 euro
TESTIMONIANZE
SULLE ALTE CIME Prima edizione italiana di un classico (1927) della letteratura alpinistica inglese nella traduzione di Giovanni Rossi. Raccontate con britannico humour, ecco le Alpi di vetta in vetta sul filo dei ricordi del fortissimo Young, salito quasi senza accorgersene sul Bianco di Geoffrey Winthrop Young, Club Alpino Accademico Italiano (www.clubalpinoaccademico.it), 327 pagine UOMINI E MONTAGNE Ricordi e racconti dentro e fuori il
i capitato di partecipare a numerosi gruppi di progettazione culturale sulle Alpi contemporanee in occasione dei Giochi olimpici di Torino 2006. Sembrava che la citt fosse destinata a diventare punto di riferimento per le iniziative e le politiche delle terre alte, forte del ruolo storico che le deriva da Quintino Sella e dalla fondazione del Club Alpino. Lapprofondita discussione che aveva portato a definire le linee del logo olimpico individuava le Alpi nellinsieme geografico, storico e simbolico, non soltanto come le montagne o le valli dei torinesi, o come lo specifico terreno di gioco delle olimpiadi. Inoltre era stata accolta la definizione di Alpi come montagne trasparenti, frontiera aperta verso la Francia e il resto dellEuropa. In questo modo Torino non si sarebbe pi inchinata al vecchio stereotipo della citt subalpina protetta (e rinchiusa) dalle sue montagne, ma si sarebbe candidata al ruolo di citt europea proprio in virt della grande finestra alpina. La terza scelta riguardava il colore: dal grigio della citt industriale al bianco-azzurro della montagna innevata, che un bel salto di prospettiva rispetto alla Torino novecentesca cresciuta sul modello fordista, nota nel mondo per le sue fabbriche e non certo per le montagne. Nel Novecento lautomobile, potenziale mezzo di comunicazione e di scambio, aveva paradossalmente isolato i torinesi in una dimensione sempre pi urbana, assimilandoli alla cultura industriale e allontanandoli da quella consuetudine alpina che era scolpita nel codice genetico delle famiglie borghesi ottocentesche, nelleredit della Resistenza, nella cultura cattolica risalente a Pier Giorgio Frassati e anche in numerosi gruppi di formazione operaia e proletaria. Ora i Giochi sono passati, e il divario tra citt e montagna non si colmato. Al contrario. Nel Nord ovest dItalia continua a mancare un luogo istituzionale di coordinamento dei progetti e delle attivit che si
Montagne nostre
QUI CAI
Attivit, idee, proposte
Sicurezza sul sentiero e in ferrata: domenica 27 una giornata nazionale
ellambito della campagna del CAI dedicata alla prevenzione degli incidenti in montagna, domenica 27 giugno in programma la Giornata nazionale Sicuri sul sentiero e in ferrata 2010. Come noto, lescursionismo occupa sempre i primi posti delle statistiche degli interventi del Soccorso alpino, sicuramente per una questione di grandi numeri ma anche per la difficile percezione dei rischi da parte di chi ha poca esperienza. Il tema della prevenzione sui sentieri tocca quindi un bacino di grande interesse che riguarda escursionisti impegnati ma, soprattutto, camminatori improvvisati. Le ferrate rappresentano a loro volta dei percorsi al limite dellescursionismo classico e richiedono una preparazione specifica; purtroppo la dinamica di molti incidenti mette in luce diffuse carenze riscontrabili soprattutto nella capacit di movimento e nellutilizzo dellattrezzatura di sicurezza (set di dissipazione dellenergia di caduta). Quali le modalit di questa esemplare iniziativa? A partire dal mattino di domenica, istruttori e accompagnatori del CAI e tecnici del Soccorso alpino presidieranno le ferrate e i principali sentieri per dispensare utili consigli a chi ne far richiesta e raccogliere informazioni circa la loro frequentazione. Le Stazioni CNSAS, le sezioni e le scuole CAI che vorranno aderire programmando iniziative sul territorio di competenza, potranno reperire materiale informativo sul sito web www.sicurinmontagna.it e utilizzare lindirizzo [email protected] per la richiesta di indicazioni organizzative. Informazioni generali sulle localit e sugli eventi in programma, puntualmente aggiornate, saranno reperibili sui siti web: www.sicurinmontagna.it www.cai.it - www.caibergamo.it La Giornata nazionale sar preceduta sabato 26 presso il Palamonti del CAI Bergamo, via Pizzo della Presolana 15, dal convegno Con la testa e con i piedi; in sicurezza sui sentieri e in ferrata. I lavori si apriranno alle ore 9 con i saluti delle autorit e una relazione sui valori dellescursionismo di Annibale Salsa, antropologo, past presidente generale del CAI. Seguiranno le relazioni su Ferrate fra storia e passione (Paolo Valoti, presidente CAI Bergamo), Il CNSAS fra soccorso e prevenzione (Giorgio Baldracco, presidente nazionale CNSAS), Norme e attrezzature per ferrate (Vittorio Bedogni, Centro studi materiali e tecniche del CAI), Fra cartografia e tecnologia digitale (Riccardo Marengoni, CAI Bergamo), Qualche numero su cui riflettere (Danilo Barbisotti, presidente CNSAS Lombardia). Il fattore umano (Elio Guastalli, curatore Sicuri in montagna). Info: [email protected] tel 035.4175475.
Progetti
l progetto I Giusti della Montagna, promosso dal Comitato Resistenza Colle del Lys con la Sezione di Lanzo Torinese in collaborazione con la Regione Piemonte, si propone di avviare una riflessione sulla Seconda guerra mondiale, sulla Resistenza e sulla persecuzione alla comunit ebraica nella Valli di Lanzo. I Giusti della montagna sono gli abitanti delle Valli di Lanzo, in passato comunit povere di pastori, agricoltori, minatori, artigiani, contrabbandieri e guide alpine, spesso condannate allemigrazione, che tra fine 800 e inizio 900 conobbero un momento di fortuna ospitando la villeggiatura della nobilt e della borghesia torinesi. Molti di questi ospiti ebrei dopo le leggi razziali del 1938 si rifugiarono nelle valli: duecento di loro riuscirono a salvarsi dalla Shoah grazie allaiuto dei montanari. Non uno fu catturato durante lintera durata del conflitto nonostante i frequenti rastrellamenti e loccupazione nazifascista degli ultimi mesi di guerra. Uno degli obiettivi del progetto proprio il recupero e la valorizzazione dei sentieri e dei luoghi della memoria: quelli dei pastori, dei contrabbandieri e delle guide alpine, dellesodo ebraico e della lotta di Liberazione. Tra il 2007 e il 2009, con la collaborazione del Club Alpino Italiano, sono stati individuati 10 percorsi storici e 15 itinerari, sistemate 21 bacheche e affissi 23 pannelli: un grande lavoro sul territorio da cui poi nato il libro Sentieri natura 2 che racchiude tutti gli itinerari interessati dagli interventi compiuti dai volontari del CAI di Lanzo Torinese, oltre ad alcuni percorsi che raggiungono luoghi dove si sono svolti significativi episodi della lotta di Liberazione nelle Valli di Lanzo. Gino Geninatti LO SCARPONE, GIUGNO 2010 - 29
Invito a collaborare
on il 2011 lAgenda CAI 2010 curata dagli operatori naturalistici del Comitato scientifico raggiunge la decima edizione. Un traguardo importante. Il tema scelto riguarda le Dolomiti patrimonio dellumanit. Si chiede ai soci che desiderano collaborare di mettersi in contatto con il curatore Ugo Scortegagna ([email protected]). La collaborazione riguarda i testi, linvio delle foto, la correzione di bozze e quantaltro si ritenga utile.
I nostri rifugi
fotografie di grande formato. Com possibile salire a 4500m per rubare libri portati lass con tanta fatica?
adesione volontaria il premio aperto a tutti i rifugi in provincia di Torino: i rifugi premiati vengono inseriti in un intenso programma di promozione in convegni, fiere nazionali e internazionali e pubblicizzati sul nuovo sito www.yestorinohotel.it.
rifugi lombardi sono stati promossi per qualit delle strutture, sicurezza, cucina e accoglienza. quanto emerso in novembre al Palamonti di Bergamo dal convegno indetto dal settore turismo della Regione Lombardia, dallAssociazione italiana cultura e qualit del Centronord (Aicq), dal CAI e da Assorifugi Lombardia sul tema: Il rifugio: unesperienza di qualit, nellambito di un progetto interregionale sulla montagna per la destagionalizzazione delle presenze turistiche, attraverso la valorizzazione delle tipicit locali. Lincontro rappresentava la fase conclusiva di un percorso iniziato in primavera con un corso di formazione per i rifugisti svoltosi nella sede della Regione Lombardia a Lecco.
CAAI
opere di Marchisio (22 libri pubblicati) e in particolare lultima Insieme verso la luce(Vita o morte dellanima). In sala anche la scrittrice Serena Maccari e Daniele Cuccotti, alpinista e fotografo. Sono stati poi presentati i dvd su Stella Marchisio, figlia dellautore e campionessa di arrampicata sportiva, realizzati da Lucian Neamtu, Sergio Fava e Giancarlo Granata.
urato da Mauro Penasa, in distribuzione lAnnuario CAAI 2009 che si configura anche come Bollettino CAI numero 109. La copertina di Herv Barmasse dedicata alla prima salita in stile alpino della vetta pakistana del Bekka Brakai Chokk, la straordinaria scalata premiata con il Riconoscimento del CAI Paolo Consiglio. Reso doverosamente omaggio a Riccardo Cassin che nel 2009 ci ha lasciato, la prestigiosa pubblicazione mette a fuoco i principali momenti di alpinismo, a cominciare dal primo meeting internazionale americano di arrampicata (raccontato dallo stesso Penasa) che avr idealmente un seguito dal 19 al 24 settembre in Valle dellOrco con un altro meeting internazionale, questa volta affidato allorganizzazione degli uomini dellAccademico, autorevole depositario di cultura e tecnica alpinistica, lorganismo sicuramente pi adatto a prendersi cura di un simile evento. Nel settore Momenti di alpinismo Rolando Larcher riferisce della nuova via tracciata con Leoni e Orlandi alla Torre centrale del Paine e Francesco Fazi su una nuova via sullAma Dablam. Nel settore Pensieri di alpinismo unoriginale proposta di Maurizio Oviglia: istituire una riserva dellarrampicata in Valle dellOrco. Su Alpinismo e arrampicata, una convivenza possibile, tema di un convegno a Bergamo, riferisce Roberto Serafin, mentre alla penna prestigiosa di Alberto Rampini affidato il reportage sul convegno nazionale 2008 di Vallombrosa in cui si discusso delle libert di accesso alle montagne e alle pareti del mondo. Ivan Guerini propone nuovi approfondimenti sui vari aspetti del rischio nellattivit arrampicatoria. Infine le cronache extraeuropea e alpina a cura di Oviglia. La grande quantit di idee e proposte elaborate nella pubblicazione (che pu essere richiesta direttamente alla redazione (M. Penasa, telefono 348.8862343, email: [email protected]) autorizza a pensare che lAccademico tuttaltro che una specie in via di estinzione, bens unassociazione sempre molto vitale. Il che, come sottolinea il presidente Giacomo Stefani, non pu che rendere i soci ottimisti per quanto riguarda il futuro. no al rifugio le sezioni del Centro Cadore e le guide alpine dellintero comprensorio cadorino.
Esperienze
n lungo viaggio stato compiuto lanno scorso con gli sci dalpinismo e le pelli di foca da Mentone a Trieste. I tre protagonisti dellavventura, le guide alpine Maurizio Arosio e Aurelio Messina e Umberto Tacchini, tutti e tre bergamaschi, sono partiti dalla spiaggia dei Balzi Rossi a Ventimiglia il 1 marzo per approdare dopo due mesi alle sponde dellAdriatico a Trieste. Sono stati percorsi 1600 chilometri con un dislivello di 140 mila metri tra salita e discesa e consumate sei paia di pelli di foca. Come hanno recentemente raccontato al Palamonti di Bergamo nella conferenza "Viaggio...oltre il sentiero, lidea di attraversare le Alpi frullava nella loro testa da alcuni anni: La lettura del libro Legato, ma libero del grande Patrick Berhault ci ha dato la giusta carica, lispirazione e il coraggio per aprire il cassetto dei sogni. Diverse sono state le traversate sci alpinistiche dellarco alpino: la pi nota probabilmente quella del 1956, riconosciuta come prima completa dalla FISI, con Bonatti, Longo, Dematteis, Guy, Righini e i fratelli Detassis; nel 1933 Lon Zwingelstein aveva lasciato Nizza il 12 febbraio per arrivare sci ai piedi in Tirolo il 6 aprile; il 28 dicembre dello stesso anno Sepp Brunhuber e Julia Huber erano partiti dagli Alti Tauri giungendo al Monte Bianco il 23 maggio 1934.
presidente. A Mario Bonacina succede ora Emilio Aldeghi, gi presidente dellalpinismo giovanile. La sezione deve tornare ad avere una propria identit anche entro i confini cittadini, e non solo allesterno della nostra comunit; deve essere di nuovo al centro del mondo associativo e di quello pi strettamente legato alla montagna, ha detto il neo presidente. Vicepresidente stata eletta Adriana Baruffini Pedeferri mentre la carica di tesoriere sezionale rivestita da Stefano Bolis, istruttore nazionale di scialpinismo.
Sezioni storiche
l numero di marzo de Lo Scarpone riporta in copertina una bellissima foto del 1874 alle sorgenti del Po in occasione del VII Congresso con il titolo "Alle sorgenti del Club alpino", e allinterno c poi un interessante servizio sulla fondazione del Club Alpino Italiano, sui fondatori e sui valori che questi padri ci hanno tramandato. Encomiabile ricordare le nostre origini, i protagonisti, le cronache, laffermarsi di quei valori e di quei principi che hanno consentito al nostro Club di raggiungere e superare il traguardo dei 315.000 soci, e
tutti dobbiamo sentirci orgogliosi della nostra storia dalla fondazione ad oggi. C un particolare che non condivido nella tabella (pag. 6) delle sezioni fondate nel 1800 e che riguarda la costituzione delle primissime sezioni in quello che possiamo chiamare il Nord-est. Prima dora avevo sempre saputo che le prime due sezioni costituite in questa parte dellItalia di allora erano state Auronzo e Tolmezzo, nate nel 1874, e mi pare che ci risulti dagli atti, dalla storia e dallo stesso "Salone degli stemmi" al Monte dei Cappuccini, e non mi risulta siano stati
messi in discussione questi dati. Ora nella tabella sopra citata non trovo pi Tolmezzo e vi trovo Udine come nata nel 1874, ma ci non risponde al vero, e ci dico senza alcun intento di polemizzare con gli autori di quel servizio e meno ancora con gli amici di Udine. In realt queste due sezioni hanno avuto vicissitudini un po particolari, ma tant: questa la storia, anche se per certi aspetti e col senno di poi potremmo essere portati a preferire che fosse stata un po diversa. Silvio Beorchia
Corsi
l Comitato scientifico veneto friulano e giuliano, in collaborazione con le sezioni di Conegliano, Oderzo, Ponte di Piave e Vittorio Veneto, ha organizzato un corso su La grande fauna delle Alpi dedicato a Mario Rigoni Stern con 10 lezioni frontali a cura di relatori esperti, direttore Davide Berton. Per informazioni e iscrizioni si veda il programma completo visitando il sito www.caicsvfg.it alla voce Formazione. Sede del corso la sala Parrocchiale Madonna delle Grazie in via Martiri Cecoslovacchi a Conegliano. Serata introduttiva l8 ottobre a Oderzo, Sala del Campanile, Campiello del Duomo, alle ore 21 con la conferenza Animali e ambiente alpino: aspetti ecologici e biologici a cura di Michele Zanetti.
l Comitato scientifico veneto friulano e giuliano, in collaborazione con la Sezione CAI di Belluno e il CAI Veneto, organizza da ottobre a dicembre un corso dedicato alle Dolomiti, Alla scoperta dei Monti Pallidi, patrimonio dellUmanit. Dieci le lezioni a cura di relatori esperti. Per informazioni e iscrizioni si veda il programma completo visitando il sito www.caicsvfg.it alla voce Formazione. Sede del corso sar il Palazzo dei Servizi a Sedico (BL). Serata introduttiva il 1 ottobre presso la sala conferenze di Villa Manzoni ai Pat di Sedico (BL), alle ore 21 con la conferenza Dolomiti, ritratto naturalistico di una leggenda a cura di Michele Zanetti.
CISA-IKAR
Trenotrekking 2010
a commissione medica della CISA-IKAR si riunita in Austria (18-25 aprile a Laterns nel Voralberg) invece che alle isole Svalbard causa i problemi creati dalle ceneri del vulcano islandese: otto i partecipanti. Sono state elaborate alcune raccomandazioni sul soccorso in elicottero in montagna e le linee-guida riguardanti linterruzione della rianimazione cardio-respiratoria in montagna nei casi di morte del paziente. Sono state messe a fuoco le relazioni del prossimo congresso internazionale di medicina di montagna che si terr in agosto ad Arequipa in Peru. Si parlato infine del diploma di medicina di montagna rilasciato in varie stati europei con il patrocinio della CISA-IKAR, della ISMM e dellUIAA. La prossima riunione si terr in ottobre in Slovakia sui monti Tatra.
Cai, si stampi!
na mostra itinerante del Comitato scientifico veneto friulano giuliano raccoglie le fotografie pervenute al concorso fotografico proposto in omaggio a Mario Rigoni Stern, tema I grandi animali delle montagne italiane. La partecipazione stata pi che soddisfacente, con ben 38 partecipanti da tutta Italia per un numero complessivo di 125 scatti. Ora di questa iniziativa testimonianza il bel catalogo pubblicato da Duck edizioni di Castelfranco Veneto, TV ([email protected]) su progetto di Ugo Scortegagna, in copertina un lupo fotografato da Giulio Compostella. Il concorso stato vinto da Roberto Costa con Vibrazioni damore: urogalli che illustra un momento del corteggiamento.
I nostri cari
GILIO ALIMONTA Si spento in febbraio a Spiazzo Rendena (TN) Gilio Alimonta, alpinista, guida alpina, maestro di sci, fondatore del rifugio Alimonta costruito con laiuto dei figli Ezio e Fiore nel 1968 e inaugurato lanno successivo. Guida fra le pi stimate della Val Rendena, aveva ereditato la passione per la verticalit dal nonno Angelo e dal pap Ernesto, entrambi guide alpine. LUIGI COMBI Gli appassionati milanesi di montagna piangono la scomparsa, a quasi ottantanni, di Luigi Gigi Combi, impeccabile sci alpinista e
34 - LO SCARPONE, GIUGNO 2010
infaticabile animatore della gloriosa Sottosezione Fior di Roccia, nata sulle rive del Naviglio nel 1927. Gigi, che era il trait dunion tra la sottosezione e la casa madre di via Silvio Pellico, lascia un vuoto incolmabile. Impossibile dimenticare la sua amabilit, la sua classe. MARCO DA POZZO Da molti chiamato il principe per il suo stile inconfondibile, la sua classe, Marco Da Pozzo morto precipitando dal campanile della chiesa di Cortina dAmpezzo dove stava eseguendo dei lavori. Era uno scoiattolo conosciuto da tutti,
una guida alpina che con le sue imprese aveva scritto pagine memorabili. Nato il 1 luglio 1966, nel 1991 era entrato a far parte delle guide alpine e in tanti anni di servizio aveva insegnato ad arrampicare, e fatto conoscere le crode dolomitiche e non solo a migliaia di appassionati. LEONARDO GASPERINA Il Soccorso alpino bellunese ha perso uno dei suoi uomini, Leonardo Gasperina, 54 anni, di Santo Stefano di Cadore, guida alpina e soccorritore della Stazione della Val Comelico, morto in febbraio dopo essere stato travolto da una valanga caduta dal monte
Vancomun, nel territorio di San Pietro di Cadore. Notevole il suo curriculum alpinistico, con numerose vie aperte nel Gruppo Popera e nelle Dolomiti di Sesto. FRANCO MATALONI Sara Pietrangeli e Giorgio Giua, soci della Sezione di Roma, ricordano Franco Mataloni scomparso in gennaio al Gran Sasso in seguito a una valanga. Cinquantotto anni e una tempra invidiabile, scrivono, paragonabile solo alla sua enorme generosit. Frequentava le cime in cerca di pace e di appagamento, sempre attento a chi era in difficolt.
F.A.L.C. ONLUS
Via Mac Mahon, 113 (entrata da Via Bramantino, 4) 20155 Milano tel. 339 4898952 www.falc.net [email protected] Gio 21,15-23 CORSO DI ALPINISMO: ROCCIA E GHIACCIO. 12-13/6 salita su misto; 26-27/6 salita su ghiaccio; lezioni in sede: 3/6 alimentazione; 10/6 progressione in conserva su ghiaccio, 17/6 topografia; 24/6 manovre di soccorso; INSA Claudio Caldini, ISA Olivier Bohrer; quote 250 ed 190 per i giovani con meno di 25 anni . ESCURSIONISMO. 6/6: Pizzo di Gino (m 2245) val Cavargna, disl. m1195 h. 4.30; 20/6 passo Valmaggia (m 2635) Svizzera, disl. m 670 h.2.30; 27/6 Alpjerbidi (m 2190) Passo Sempione SV disl. m 700 tempo di salita ore 2.15; ref. Mario Campi 02 58318678, Giancarlo Motta 02 67273992; un giorno 2 (soci Falc) 4 ( non soci), due giorni 4 (soci Falc) 8 (non soci). FALCHETTINI. 12-13/6 loc. da definire, prenotaz. Stefano Zuccali 348 2238255, Giovanna Ranci Ortigosa 340 3627227, Massimiliano Kovaks 335 750847, Egle Gorra 347 0062600; quota iscr. 5 RIFUGIO FALC VAL VARRONE. Aperto da met maggio i fine settimana, gest. Serena Sironi 333 8496661. PALESTRA DI ARRAMPICATA. Mar gio h.19-23, info Carlo Passet, [email protected]. INFORMAZIONI DETTAGLIATE. www.falc.net.
GAM
Via C.G. Merlo, 3 20122 Milano tel./fax 02.799178 e-mail: [email protected] www.gam.milano.it mar e giov 21-23 SCIALPINISMO. Info Franco Perin 3472628747, [email protected]; 5-6/6 Monte Ghili (2998 m) dal Pian della Casa (Terme di Valdieri) disl. 1258 m. diff. BS.; 1213/6 Weissmies (4017 m) da Saas Grund disl. 1g. 326 m, 2g. 1300 m Diff. BSA. ESCURSIONISMO/ALPINISMO. 13/6 Val Varrone da Premana (940 m) allAlpe Deleguaccio (1672 m) e al Lago Inferiore (2090 m). Diff. E, info [email protected]; 333 6134242; 20/6 Cascate del Serio, giornata del solstizio, disl. 400m. diff. E Info [email protected] 347 9508354; 26-27/6 Val Leventina da Dalpe (1190 m) alla Cap.Campo Tencia (2140 m). 2 g. salita al Pizzo Campo Tencia (3077 m) (alpinistica diff. F) o trav. a Dalpe per la Cap Leit. Diff.EE, info [email protected] 02 89301570. FERIE ESTIVE. 10-24/7 Malles nella verde Alta Val Venosta in hotel confortevole, info luigi.barsanti@ fastwebnet.it 024980632.
EDELWEISS
Via Perugino, 13/15 20135 Milano Tel e fax: 02/55191581 Lu 18-20 - Mer 18-22,30 www.edelweisscai.it [email protected] www.escursionismo-edelweisscai.it recapiti telefonici: 02/89072380 TREKKING. 2-6/6 Costa Azzurra; 3-11/7 Via Alpina II Alpi Giulie; 24/71/8 Dal Gran Paradiso al M. Bianco; 29/7-15/8 Ladakh e Kashmir; 7-14/8 Dolomiti di Brenta; 22-28/8 Val Senales; 22/9-4/10 dallEtna allo Stromboli; 27/12-4/1/11 Marocco Atlante. ESCURSIONISMO. 30/5 Svizzera Capanna Genzianella; 6/6 Lombardia rif. Grande Camerini; 13/6 Svizzera Capanna Bovarina; 20/6 Piemonte Lago Bianco Nero Verde; 27/6 Svizzera Cabane col de Mille; 4/7 Svizzera Cufercalhutte; 10-11/7 Trentino Roda di Vael; 16-18/7 Piemonte Argentera Rocciamelone; 18/7 Svizzera Ghiacciaio dellAletsch; 25/7 Lombardia Cornone Blumone. CORSO ALPINISMO. Due moduli: progressione in alta montagna a maggio e giugno, tecnica su roccia a sett. ott.; 20/5 presentazione; info.www.scuolaalpinismomasini.it. ALPINISMO. 3-4/7 Disgrazia. MOUNTAIN BIKE. 5/6 Lombardia Valzurio; 18-20/6 Emilia Romagna Parco dei Cento Laghi; 3/7 Engadina val Chaschauna; 15-17/7 Francia col de LIseran; 7-15/8 Slovenia attorno al Triglav. SCAMPAGNATE IN BICI. 9/5
SEM
Societ Escursionisti Milanesi Via A. Volta 22, Milano Tel. 02653842 - Fax. 0262066639 C.P. 1166 - 20101 Milano Cordusio [email protected] http://www.caisem.org merc. 15-19 gio. 21-23. Seg. e Biblioteca giov. 21-22,30. IN SEDE. Corso di Ghiaccio Scuola S. Saglio aperte a tutti: 7/6 h. 21 "Riscaldamento Globale e Deglaciazione" Prof. Claudio Smiraglia; 28/6 h. 21 Approccio e tecniche dellalpinismo extra alpino di Alberto Magliano; Ettore Castiglioni mette in vendita il nuovo volume La SEM nel 2010 LO SCARPONE, GIUGNO 2010 - 35
GESA
via Kant 8 - 20151 Milano Mar 21 - 23 [email protected] www.gesacai.it Per informazioni: Ornella tel. 0238008844 Fausta tel. 0238008663 Guido tel. 3391296657 ATTIVIT. 30/5-2/6 Trekking in
CARATE BRIANZA
Via Cusani, 2 20048 Carate Brianza (MI) tel/fax 0362.992364 [email protected] http://caicarateb.netsons.org Ven 21-22,30 ESCURSIONI. 12/6 Guardiamo il cielo, presentazione la sera dell11 in sede; 20/6 Gli animali delle Alpi, Gran Paradiso, Valnontey, Rif. Vittorio Sella. SCUOLA DI ALPINISMO. Lezioni teoriche aperte a tutti i soci: 16/6 Allenamento e preparazione atletica; 23/6 Medicina e pronto soccorso in montana; 30/6 Flora, fauna e ambiente; dettagli e info sul sito
CORSICO
Via 24 Maggio, 51 - Corsico (MI) Tel. 02 45101500 Fax 02 94307628 www.caicorsico.it [email protected] Gio. 21-23 CONSIGLIO DIRETTIVO 2010-11. Presidente Roberto Burgazzi, Vicepresidente Enzo Concardi, Segretario Ivano Bergamaschini, Tesoriere Ermanno Nerini; Consiglieri Marco Brusotti, Giovanna DIlio, Giulio Fornaroli, Alessandra Panvini Rosati, Alessandro Pirola. Consigliere Aggiunto e Delegato Sezionale Luigi Pedrotti; Revisori dei Conti Domenico Lorusso, Roberto Mutti, Tina Zani; Direttore Scuola di Alpinismo INA Gian Mario Piazza, Direttore Corso di Arrampicata IAL Edoardo Rizzo, Direttore Sci Fondo Escursionismo ISFE Ivano Bergamaschini, Direttore Corsi Nordic Walking Giovanna DIlio; Sito Internet Fabio Mutti; Redazione Radar Ermanno Nerini; Cicloescursionismo Giulio Fornaroli; Pianeta Terra Delio Matelloni. PULLMAN. 13/6 Grignetta (LC) vetta del 35 CAI Corsico Concardi 0248402472 Matelloni 0269015485; 20/6 Alagna (V. Sesia) intersezionale Ticinum 0245101500; 18/7 Sent. dei Fiori (V. Serina) DIlio 0245101500 Bergamaschini 3288523090. ESCURSIONISMO. 6/6 Monte Generoso (V.dIntelvi) mp Fornaroli 340 9880096; sab 26/6 Val Piora (Ticino-CH) mp Burgazzi 339 8828946; 3-4/7 Traversata V.Cedec V.Zebr (Parco Naz. dello Stelvio) mp Bergamaschini; 25/ 7 Rif. Andolla (V. Antrona) mp Verderio 3392449039. MONTAGNA IN SETTIMANA. Gite del mercoled: 9/6 Punta Cadreigh (V.Blenio) mp; 16/6 Concarena (V.Camonica) esc Concardi 339 3336000. 4000 DEL 35: 10-11/7 Cap. Margherita (M.Rosa) mp Concardi.
DESIO
Via Lampugnani, 78 20033 DESIO (MI) Tel. e Fax 0362 621668 Merc. 21 - 22.30 Gruppo Maltrainsem Mar. 17.30 www.caidesio.net e-mail: [email protected] NUOVI CONSIGLIERI: Giulia Taccagni, Claudio Rovelli, Silvano Ronchi, Luigi Riboldi, Gianluca Como, Paolo Colombina, delegato sezionale Enrico Carcano. ESCURSIONISMO GIOVANILE. 2/6 Val Roseg; 11-12/6 rifugio Papa. GITE. 20/6 rifugio Bosio; 27/6 rifugio Elisabetta; 5/9 rifugio Lissone; 11-12/9 rifugio Pio XI; 19/9 bivacco Campo Secco; 26/9 bivacco Sironi; 3/10 bivacco Regondi; 10/10 bivacco C Bianca. GRUPPO MALTRAINSEM. 2/6 rifugio Griera Vecchia, 9/6 Monte Berlinghera, 16/6 rif. Gastaldi, 23/6 rif. Alpe Grande, 26/6-3/7 settimana in Val Senales, 7/7 rif. Sasc Four, 14/7 rif. Trona Soliva - rif. F.A.L.C.; 21/7 rif. Vittorio Emanuele - rif. Chabod, 28/7 rif. Carlo Emilio - laghi del Truzzo. PALESTRA DI ARRAMPICATA. Mar e i giov 19.30-22 presso palestra ITIS E. Fermi in via Agnesi. A TUTTI I SOCI. Sono aperti i rifugi e bivacchi: rif. Pio XI, m 2557 Val Venosta; rif. Bosio-Galli, m 2086 Val Malenco; biv. Regondi-Gavazzi m 2560 Val Pelline; biv. Caldarini, m 2500 Val Viola Bormina.
BOVISIO MASCIAGO
Via Venezia, 33 tel. e Fax 0362. 593163 Me e Ve 21 - 23 www.caibm.it e-mail: [email protected] CORO. 2/6 Rassegna Corale a Romano di Lombardia (BG), 2a settimana del Canto Lombardo; 6/6 Giornata finale della rassegna a Clusone. ALPINISMO GIOVANILE. 6/6 Lago Blu, Sant Jacques Valle DAosta. ASTROCAI. Dal 15/06 Corso di astronomia, mar e ven 3 lez. in sede e 3 presso un parco cittadino, gratuito per ragazzi in et scolare, www.astrocai.com. BAITA SOCIALE. A Dezzo in Val di Scalve, 10 minuti di cammino su facile sentiero, 25 posti letto, preno-
Premi ITAS
a giuria del 39 Premio ITAS del libro di montagna ha esaminato a Trento le oltre 100 opere iscritte (per 55 case editrici rappresentate) e ha emesso il verdetto: il Cardo doro 2010 stato assegnato a I fogli del capitano Michel" di Claudio Rigon. Il volume, edito da Giulio Einaudi, racconta i luoghi di montagna della Grande guerra che si svegliano da un lungo sonno e raccontano le loro vicende attraverso frammenti di quotidiana documentazione: fonogrammi, biglietti, appunti, fotografie. Piano piano il palcoscenico sillumina e si anima mentre lautore procede, di foglietto in foglietto, a ricostruire la vita e le battaglie di un gruppo di soldati sullOrtigara nel 1916. Il Cardo dargento (per la saggistica) andato a Tristi montagne, guida ai malesseri alpini di Christian Arnoldi (Priuli & Verlucca Editori) e a Toma Humar, prigioniero del ghiaccio di Bernadette McDonald (Versante Sud).
MELEGNANO
Sezione F. e G. Bianchi Via De Amicis 25 20077 MELEGNANO (MI) tel/fax 02 9835059 www.caimelegnano.it [email protected] Ma e Gio. 21-23, Do. 10.30-12
PICCOLI ANNUNCI
ESCURSIONISMO. 26-27/6 Rif. Crte Sche (AO); 11-12/9 Rif. Bolzano (BZ). ALPINISMO GIOVANILE: 6/6 Cerete (BG) raduno regionale A.G.; 4-5/9 Cedegolo (BS) attendamento intersezionale; 26/9 Savogno (SO). ATTIVIT PUBBLICHE E CULTURALI: 8/6 dia uscite della sezione, sede h.21; 11/6 Esplorazioni Serata con Silvio Calvi dellUIAA, sede h.21; 13/6 Forte di Bard (AO). CORO CAI. I gioved ore 21; 13/6 Concerto a Caselle Lurani (LO), Parrocchia S. Caterina h.17.30.
Guide alpine
www.bouldermonviso.it
Arrampicate Plaisir al rifugio Giacoletti
www.claudioschranz.it
lug Per; ago Ruwenzori Kenia Kilimanjaro ott Marocco-Algeria; gen2011 m.Cameroun info 3333019017 fabrizio.montanari @pianetaossola.com
Cai-Sat
Rifugio Car Alto - www.carealto.it www.dolomitiavventura.it Speciale stagione estiva. Corsi di alpinismo per tutti di base e avanzato
www.globalmountain.it
Vie Normali Ascensioni classiche e moderne (Marittime Monviso Delfinato M.Rosa M.Bianco) Salite collettive (Argentera Monviso M.Rosa) Viaggi (M.Elbrus - Caucaso)
Trekking in Nepal
Shiva Ram Basnet Esperta guida locale, parla italiano [email protected]
SEREGNO
Via S. Carlo, 47 CP n. 27 Seregno(MI) Tel/Fax 0362 638236 www.caiseregno.org [email protected] Ma e Ve 21-23 Sa 16-18 GRUPPO TEMPO LIBERO. 9/6 Valsesia, Alagna Otro (villaggio Walser). ESCURSIONISMO. 13/6 Capanna Quarnei Val Malvaglia, con sez. Mariano C. XXXV CORSO DI ALPINISMO 9/6, 16/6 lezioni teoriche aperte a tutti. RIF. LONGONI 4/7 apertura ufficiale.
www.trekkingsenior.it
Monviso
www.giacoletti.it Il Gran Tour del Viso in 6 giorni Salite ai 3000, Arrampicata e Alpinismo Info 0121-82127 - Rifugio 0175-940104
- Il testo (max 400 battute) va mandato via fax o per posta elet-tronica a [email protected], fax 011/9916208 oppure inviata per posta a GNP Sas, via Udine 21/a, 31015 Conegliano, TV. - Scadenza. Il testo deve arrivare quaranta giorni prima della data di uscita (il primo di ogni mese). - Tariffa. 0.50 a battuta, spazi esclusi, IVA inclusa. - Pagamento. Pu avvenire tramite bonifico bancario intestato a GNP Sas su BANCA POPOLARE DELLALTO ADIGE - Filiale di Via Colombo, 42 - 31015 CONEGLIANO (TV) - IBAN: IT 15 R 05856 61620 105571167665 oppure inviando assegno bancario non trasferibile intestato a GNP Sas di Nenzi Giorgio & C. La pubblicazione sar effettuata a incasso avvenuto. Per informazioni tel. n.011.9961533. - Guide alpine. Gli interessati ad apparire sotto questa voce devono dichiarare, sotto la loro responsabilit, il Collegio di appartenenza loro personale o della scuola o associazione.
Varie
VIMERCATE
Via Terraggio Pace, 7 Tel/Fax 039/6854119 Merc. e Ven. 21 - 23 www.caivimercate.it [email protected] 16 CORSO DI ALPINISMO GIOVANILE. 6/6 Rif. Dordona, Linea Cadorna; 20/6 Lago Lunghin (CH); 45/9 Rif. Coldai al Civetta. ESCURSIONISMO (con sottosezione di Cavenago). 5-6/6 Monte Comer; 20/6 Rif. Barmasse (Val dAosta); 3-4/7 Cima Rossa di Saent (Val di Rabbi). ESCURSIONISMO GRUPPO SENIORES. 9/6 Brunate, Parco di Torno; 23/6 Rif. Longo, Rif. Calvi; 29/6-2/7 Sentiero delle Orobie Occidentali; 7/7 Rif. Tita Secchi (Val Camonica).
e-mail: [email protected] ESCURSIONI. 6/6 Val Veny; 1920/6 Monte Cervo; 3-4/7 Piz Kesch.
ESCURSIONISMO. 16/6 Rif. TerzAlpe (Val Ravello); 20/6 Pialeral (Valsassina); 26/6-28/6 Dolomiti di Brenta.
ERBA
Via Riazzolo, 26 22036 Erba (CO) Tel. 031/627873 Mar. e ven. 21-22,30 Email: [email protected] GITA SOCIALE. 20/6 Laghetti di Muino 1915 m. da Arvogno Val Vigezzo disl. 700 m.; 26-27/6 gita nazionale Cime di Pace alla Maiella m. 2.793 (Gran Sasso). SENIORES. 9/6 Monte Resegone
SOTTOSEZIONE DI ARCORE
Via IV Novembre, 9 Mar. e ven. 21-22,30 Tel. 039/6012956 www.cea-arcore.com
COLICO
Via Campione, 7 23823 Colico (LC) tel. 0341 940516 mail: [email protected] Venerdi 21-22,30 tel. rif. Scoggione 0343 63034
SOTTOSEZIONE DI SULBIATE
Via Don Ciceri, 2 Ven. 21-23 e-mail: [email protected]
SALUZZO
Piazza Cavour, 12 12037 Saluzzo tel & fax 0175/249370 [email protected] Ven. dalle 21 ESCURSIONISMO. 13/6 sentiero dei pastori, Valle Maira; 4/7 giro dei laghi Rjoure, Valle Maira, escursione in territorio francese attraverso il Colle Maurin. ALPINISMO GIOVANILE. 25/6 escursione al Rifugio Pontese e giochi di arrampicata. SCUOLA DI ALPINISMO. 17-18/7 gita sociale al Piz Pal orientale. GIRO DEL MONVISO 2010. 6-78/8 tre giorni attorno al Monviso, info e pren. Galliano uff. 0175 248839 casa 0175 4639, Giusiano 340 7261992, [email protected] chiusura iscrizioni inizio luglio.
CALCO
via S. Carlo 5 - (LC) tel. 039 9910791 [email protected] Ma. e Ve. 21 - 23 GITE. 13/6 Cimon della Bagozza; 3-4/7 Rif. Teodulo (Breithorn) ET DORO. 9/6 Rif. Cur (Val Seriana); 23/6 Rif. Brioschi (Grignone); 7-08/7 Rif. Casati (Cevedale). ALPINISMO GIOVANILE. 6/6 Val Gerola (Alpeggi del Bitto) Corso A; 6/6 Val Gerola (Rif. Trona) Corso B; 20-21/6 Dolomiti Lagazuoi (Rif. Scoiattoli Trincee 5 Torri) Corso A; 20-21/6 Sentiero attrezzato (Rif. Lagazuoi) Corso B CORSO ESCURSIONISMO. 9/6 Lezione teorica (Primo soccorso e alimentazione); 16/6 Lezione teorica (Meteorologia); 19-20/6 Uscita alle Bocchette di Brenta.
LANZO TORINESE
Via Don Bosco, 33 10074 Lanzo (To) Gio 21 - 23 Tel 0123.320117 [email protected] www.cailanzo.it ESCURSIONISMO. 6/6 con sottosez. di Vi Traversata Rif. Vittorio Sella-casolari Herbetet; 26/6 Gita Regionale Monte Camino. ESCURSIONISMO PER FAMIGLIE. 16/6 Lago Casias. SPELEOLOGIA. Grotta di Rio Martino (Crissolo). ALP . GIOV. 6/6 lago di montagna; 13/6 arrampicata a Bertesseno; 2427/6 quattro giorni in baita.
S. DON DI PIAVE
Via Guerrato, 3 Tel./fax 0421-33 22 88 www.caisandona.it Mar e Gio 19-20 - Gio 21-22 ALPINISMO GIOVANILE. 13/6 Croda da Lago-Dolomiti Ampezzane. ESCURSIONISMO. 20/6 Cima Carega, Piccole Dolomiti (TN) diff. E disl. 900m. CICLOESCURSIONISMO. 13/6 ciclabile della Val Sugana via Claudio Augusta. Diff.TC/TC. Disl.200m. SCIALPINISMO. 6/6 Marmolada, Punta Rocca, diff.BSA, disl. m1200
DOLO
Via C. Frasio 30031 Dolo (VE) C.P. 87 Merc. 21-23 www.caidolo.it USCITE. 6/6 Ospitale di Cadore, giro delle casere; 13/06 Laghi del Mincio e Bosco della Fontana, storico naturalistica; 20/6 Trodo dei Fiori e Laghetti di Last, Gruppo dei Lagorai; 26-27/6 Monte Altissimo di Nago (Monte Baldo, TN) sul sentiero della pace; 10-11/7 Giro della Croda dei Baranci, Dolomiti di Sesto; 18/7 Cadini di Misurina, Val Marzon, autobus. SERATE. 10/6 sede CAI c/o Istituto Lazzari, film Allovest niente di nuovo, di L. Milestone.
GALLARATE
Via Cesare Battisti, 1 21013 Gallarate (VA) Tel 0331 797564 www.caigallarate.it [email protected] Mar. e Ven. 21-23 IN SEDE. 11/6 Etiopia 2009: l istruttore di Speleologia Eric Lazarus illustra lesplorazione dellarea del monte Kundudo (m.2500) 550 Km a est di Addis Abeba. ESCURSIONISMO. 13/6 Pizzo della Presolana Occ m.2521, disl. m. 1321, A+R 7,00, diff. Alp.dir. Angelo Macchi, Giovanni Bressan; 27/6 Passo del Griess (Val Formazza) m 2479, disl. m.900, A+R 6,00, Diff. E dir. Moreno Car, Lucilla Chiarello. SENIORES. Escursioni il gioved,
38 - LO SCARPONE, GIUGNO 2010
SOTTOSEZIONE VALLE DI VI
V. Roma, 32 - 10070 VI (TO) Sabato 21 - 22.30 [email protected] ESCURSIONI. 6/6 Traversata Rif. Sella / casolari Herbetet; 20/6 Pic La Grave; 4/7 Rocciamelone. PALESTRA DI ROCCIA di Mondrezza sconto soci CAI.
CATANIA
Via Messina 593/A - 95127 Catania Lu, Mer, Ve 18-21 Tel. 095.7153515 Fax 095.7153052. [email protected] www.caicatania.it NUOVA SEDE. in funzione foresteria, fino a 12 posti letto, stile rifugio alpino. TREKKING INTERSEZIONALI. Trekking dellEtna: 8-12/6; 22-26/6; 6-10/7; 7-11/9. TREKKING DELLE EOLIE. 1319/6; 27/6-3/7; 19-25/9. VIAGGIO AVVENTURA IN MADAGASCAR. 15-31/10. ESCURSIONI. 4-6/6 Isola di Salina; 6/6 Canalone della Montagnola; 13/6 Torrente Niceto; 18-20/6 Serra di Crispo; 20/6 Parete ovest della Valle del Bove; 26-27/6 Monte Genuardo; 27/6 Punta Lucia.
MONCALIERI
Piazza Marconi 1 10027 Moncalieri (Fraz. Testona) Tel e Fax 011 6812727 [email protected] www.caimoncalieri.it Lun. h 18-19 e Mer. h 21-23 ALP . GIOV. 13/6 Monte Barbeston; 29-30/6 Rifugio Migliorero. LA COLLINA. 5/6 ore 8,30 Pulizia sentieri, prenotazione obbligatoria.
MIRANO
Via Belvedere, 6 30035 Mirano - VE - C.P. 56 Cell. 348 4138588 www.caimirano.it [email protected] Merc. 21-22.30 ESCURSIONI. 13/6 Folgaria. Rif.
ono rimasto perplesso leggendo larticolo di Francesco Carrer sullabolizione della CoNSFE apparso in dicembre sullo Scarpone (Lo sci escursionismo? Pi vivo che mai). Sono ISFE dal 1982, sono stato tra i fondatori e il primo presidente della Commissione SFE LPV nel 1986. Scrivo questo non per enumerare i miei titoli, ma per dire che ho vissuto tutta la vicenda della CoNSFE fin dal primo giorno. Sono daccordo con Carrer che la CoNSFE e la sua Scuola centrale hanno avuto una storia travagliata e hanno anche commesso parecchi errori, argomen-
ti di cui abbiamo sempre discusso ampiamente anche per iniziativa di noi dellLPV; ma non questa la sede per analizzare questi problemi. Qui largomento il modo incomprensibile con cui si giunti allabolizione della CoNSFE. Che a causa di un aggiornamento regionale istruttori giudicato non in linea con le direttive tecniche centrali si giunga allo scioglimento della Commissione nazionale, appare francamente pretestuoso. Che poi questo scioglimento non porti alla nomina di una nuova commissione, ma addirittura allabolizione della commissione
stessa, pretestuoso al cubo! Ci siamo chiesti con gli amici ISFE quale sia il vero perch di tutto ci. Ebbene, non siamo riusciti a trovare un motivo plausibile, per lo meno non un motivo che attenga alla logica e al senso comune. Quando le motivazioni ufficiali sono opache, inevitabile pensare a moventi ancora pi opachi: ripicche, gelosie di persone frustrate... Non voglio neppure immaginare che ci abbia portato alla distruzione della nostra attivit ! Perch di questo si tratta. Carrer almeno non ci prenda in giro dicendo che si vuole rilanciare lo SFE! Se lo ha scritto per
indorare la pillola, peggio ha fatto. Non s mai visto che si rilanci unattiviit... abolendola! La CoNSFE stata uccisa e lassassino putroppo labbiamo in casa. Roberto Deva Sezione di Torino Intrighi, gelosie, omicidi... pi che la CoNSFE sembrerebbe la corte del re di Danimarca con retroscena degni del pi torbido romanzo dappendice. Miopi piccinerie, vicoli ciechi. La realt odierna si chiama Piano di riordino OTCO, un progetto controverso che per molti ha occupato gli ultimi mesi; basti dire che potr comportare lo scioglimento, la trasformazione o la fusione di diverse commissioni, senza che per questo si pensi alla distruzione di attivit. Tuttaltro. Si cerca invece di ridare massa critica dove manca, risorse umane dove scarseggiano, nuovo vigore dove langue, in una diversa concezione dellesperienza alpinistica, meno frammentaria e lottizzata. La CoNSFE, a causa delle sue difficolt a tutti ben note, stata semplicemente la prima. Nessun intento punitivo o, peggio ancora, vendetta, bens lunica via che il Consiglio centrale ha intravisto per fornire un aiuto concreto. In questa prospettiva lattivit (che non va confusa con la commissione) potr percorrere qualcuna di quelle possibilit di ripresa che fino ad oggi, come annota lo stesso Deva, ha ripetutamente dilapidato con parecchi errori. Che unattivit riprenda o scompaia non dipende tanto dallartificiosa sussistenza di una struttura, bens dalle persone che la praticano, dallinteresse che suscita, dallimmagine e dalla capacit di attrazione che sa esprimere. Il futuro, come sempre, sar galantuomo. Francesco Carrer Comitato direttivo centrale LO SCARPONE, GIUGNO 2010 - 39
infermiera di Cogne mi tranquillizza: Adesso arrivano con la barella, le sembreranno dei marziani, ma lei non si spaventi. I rotori dellelicottero che si posato sul prato di SantOrso girano vorticosi. La squadra dei soccorritori (il medico, due guide alpine e il tecnico) distende a terra la barella e io sono invitato a sdraiarmici dentro, vestito e calzato. Chiudono i teli, allacciano le cinghie e subito avverto che le scapole sono appoggiate a una barra traversale che mi procura fastidio. Considerati i forti dolori al torace, alla mascella e alla mandibola, provocati dallinfarto di cui sono vittima, quello alla schiena un dolore di cui farei volentieri a meno. Lo segnalo, suggerendo che la sistemazione di uno schienale protettivo avrebbe potuto alleviare le mie pene. Mi si risponde che gi il tutto pesante e che per tale ragione ci si era fermati allessenziale. Hanno ragione, considerati anche i miei 80 chili abbondanti, eppure un rettangolo di poliuretano espanso peser si e no qualche decina di grammi Lelicottero si alza in volo e io inizio ad essere frullato. Le vibrazioni della struttura del velivolo si trasmettono alla barella e da questa a me. La sensazione non per niente piacevole. In quel momento ho pensato al sistema con cui lidraulico aveva collocato materiale ammortizzante sotto lautoclave che ho in soffitta, per evitare che le sue vibrazioni si trasmettessero allappartamento sottostante. Sar possibile ideare un sistema ammortizzante da collocare tra la barella e il piano dellelicottero, che sia idoneo a diminuire le sofferenze soprattutto dei traumatizzati?
Rivolgo un ringraziamento di cuore per la professionalit e lumanit dimostrata alla squadra del Soccorso alpino valdostano diretta dal professor Enrico Visetti, primario del Reparto rianimazione dellOspedale di Aosta nonch responsabile sanitario dellElisoccorso della Valle dAosta. I cardiologi insegnano quanto sia importante per linfartuato ricevere il pi rapidamente possibile le cure idonee. Aver potuto disporre dellelicottero per un rapido trasporto a valle verso lOspedale di Aosta ha rappresentato lavverarsi di una delle condizioni indispensabili per veder estratto il mio numero alla lotteria della vita. Grazie alla bravura e alla professionalit del dottor Eugenio La Scala e dellintero reparto di Cardiologia, lintervento di angioplastica cui sono stato tempestivamente sottoposto ha avuto buon esito e cos la degenza. Un plauso va pure alla lungimiranza degli amministratori civici della Regione Valle dAosta i quali, dallaprile 2008, hanno deciso che lospedale del capoluogo fosse dotato di una sala di cardiologia interventistica e di personale esperto per eseguire le angioplastiche cardiache. A loro ricordo che la quota uno dei fattori di rischio dellinfarto e che, essendo il territorio valdostano prevalentemente in quota, tanti si augurano che presto il dottor La Scala sia affiancato da un collega e dalla relativa squadra sanitaria di supporto per ottenere che gli interventi di angioplastica siano programmati non solo due giorni la settimana. Piero Bordo ANAG / Sezione di Bolzaneto (GE)