Manuale Italiano Adobe Photoshop Cs3
Manuale Italiano Adobe Photoshop Cs3
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GUIDA UTENTE
© 2007 Adobe Systems Incorporated. Tutti i diritti riservati.
Copyright
Sommario
Capitolo 1: Guida introduttiva
Installazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
Guida di Adobe ...........................................................................2
Risorse ....................................................................................4
Novità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Capitolo 5: Colore
Il colore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .100
Metodi di colore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .102
Eseguire conversioni tra i metodi di colore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .104
Scegliere i colori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .110
Capitolo 9: Selezionare
Creare selezioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .229
Regolare le selezioni di pixel . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .237
Spostare e copiare i pixel selezionati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .242
Eliminare ed estrarre gli oggetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .245
Canali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .248
Salvare le selezioni e usare le maschere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .252
Calcoli di canale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .258
Indice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .611
1
Installazione
Requisiti
❖ Per consultare i requisiti di sistema completi consigliati per il software Adobe®, consultate il file Leggimi sul disco di
installazione.
Installare il software
1 Chiudete tutte le applicazioni Adobe aperte sul computer.
2 Inserite il disco di installazione nell’unità appropriata e seguite le istruzioni visualizzate sullo schermo.
Nota: per ulteriori informazioni, consultate il file Leggimi sul disco di installazione.
Per ulteriori informazioni sull’attivazione del prodotto, consultate il file Leggimi sul disco di installazione o visitate il sito
Web Adobe all’indirizzo www.adobe.com/go/activation_it.
Registrazione
La registrazione del prodotto consente di ricevere gratuitamente assistenza per l’installazione, notifiche sugli aggiornamenti
e altri servizi.
❖ Per effettuare la registrazione, seguire le istruzioni riportate sullo schermo nella finestra di dialogo Registrazione,
visualizzata dopo avere installato e attivato il software.
Se decidete di rimandare la registrazione, potete effettuarla in qualsiasi momento scegliendo Aiuto > Registrazione.
Leggimi
Nel disco di installazione è incluso il file Leggimi relativo al software (il file viene copiato anche nella cartella
dell’applicazione durante l’installazione del prodotto). Aprite il file per leggere informazioni importanti sui seguenti
argomenti:
• Requisiti di sistema
• Installazione (compresa la disinstallazione del software)
• Attivazione e registrazione
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Guida utente
Guida di Adobe
Risorse della Guida di Adobe
La documentazione per il software Adobe è disponibile in vari formati.
La Guida LiveDocs contiene tutte le informazioni della Guida di prodotto, più aggiornamenti e collegamenti ad altri
contenuti informativi disponibili sul Web. Per alcuni prodotti potete anche aggiungere i commenti agli argomenti nella
Guida LiveDocs. La Guida LiveDocs per il proprio prodotto si trova nella sezione Adobe Help Resource Center del sito
all’indirizzo www.adobe.com/go/documentation_it.
In gran parte delle versioni della Guida di prodotto e LiveDocs potete effettuare ricerche nelle Guide di più prodotti. Gli
argomenti dispongono di collegamenti ai relativi contenuti sul Web o ad argomenti nella Guida di un altro prodotto.
La Guida, sia quella di prodotto che quella su Web, è il punto di partenza per accedere ad altri contenuti e alle varie
comunità di utenti. Sul Web è sempre disponibile la versione più completa e aggiornata della Guida.
La documentazione completa in formato PDF è disponibile nella sezione Adobe Help Resource Center del sito all’indirizzo
www.adobe.com/go/documentation_it. Per consultare la documentazione in PDF inclusa con il software, cercate nella
cartella Documenti (Documents) del DVD di installazione o del contenuto.
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Guida utente
Documentazione stampata
Le versioni cartacee della Guida di prodotto possono essere acquistate nella sezione Adobe Store del sito all’indirizzo
www.adobe.com/go/store_it. In questa sezione sono disponibili inoltre vari testi pubblicati da editori partner di Adobe.
In tutti i prodotti Adobe Creative Suite® 3 è inclusa una guida stampata ai flussi di lavoro e i singoli prodotti Adobe possono
disporre di una guida introduttiva stampata.
• Gli argomenti possono contenere collegamenti ad argomenti della Guida di altri prodotti Adobe o ad altri contenuti sul Web.
• Alcuni argomenti sono condivisi tra due o più prodotti. Se ad esempio consultate un argomento della Guida con l’icona
di Adobe Photoshop® e di Adobe After Effects®, significa che l’argomento descrive una funzionalità simile nei due
prodotti o descrive un flusso di lavoro che coinvolge i due prodotti.
• Potete effettuare ricerche nelle Guide di più prodotti.
Se cercate una frase, ad esempio “strumento forma”, dovete inserirla tra virgolette per visualizzare solo gli argomenti che
comprendono tutte le parole nella frase.
C
D
Guida di Adobe
A. Pulsanti Indietro/Avanti (collegamenti visitati in precedenza) B. Argomenti secondari espandibili C. Icone che indicano gli argomenti
condivisi D. Pulsanti Precedente/Successivo (argomenti in ordine consecutivo)
Funzioni di accessibilità
I contenuti della Guida di Adobe sono accessibili da parte di utenti disabili, ad esempio utenti non vedenti, ipovedenti o con
mobilità ridotta. La Guida di prodotto supporta le seguenti funzioni di accessibilità standard:
• L’utente può modificare la dimensione del testo con i comandi del menu contestuale standard.
• I collegamenti sono sottolineati per agevolarne il riconoscimento.
• Se il testo del collegamento non corrisponde al titolo della destinazione, viene fatto riferimento al titolo nell’attributo
Titolo del tag Ancora. Ad esempio, i collegamenti Precedente e Successivo includono i titoli degli argomenti precedente
e successivo.
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Guida utente
Scelte rapide da tastiera per i controlli della barra degli strumenti della Guida (Windows)
Pulsante Indietro Alt+Freccia sinistra
Stampa Ctrl+P
Menu Sfoglia Alt+Freccia giù o Alt+Freccia su per vedere la Guida di un’altra applicazione
Casella di ricerca Ctrl+S per posizionare il punto di inserimento nella casella di ricerca
Risorse
Adobe Video Workshop
Il Video Workshop per Adobe Creative Suite 3 offre oltre 200 filmati didattici che coprono una vasta gamma di argomenti
per i professionisti di stampa, Web e video.
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Guida utente
È possibile utilizzare Adobe Video Workshop per conoscere a fondo qualsiasi prodotto Creative Suite 3. Molti filmati
mostrano come utilizzare le applicazioni Adobe in combinazione fra loro.
Quando si avvia Adobe Video Workshop, scegliere i prodotti sui quali ottenere informazioni e gli argomenti da visualizzare.
È possibile analizzare i dettagli di ogni filmato per perfezionare il percorso didattico.
Comunità di presentatori
In questa release Adobe Systems ha invitato la comunità di utenti a condividere le proprie esperienze ed opinioni. Adobe e
Lynda.com offrono esercitazioni, suggerimenti e consigli utili di importantissimi progettisti e sviluppatori come Joseph
Lowery, Katrin Eismann e Chris Georgenes. È possibile guardare e ascoltare esperti di Adobe come Lynn Grillo, Greg Rewis
e Russell Brown. In tutto sono presenti oltre 30 esperti per condividere le proprie conoscenze.
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Guida utente
Extra
È possibile accedere ad una vasta gamma di risorse che aiutano ad ottenere il massimo dal software Adobe. Alcune di queste
risorse vengono installate sul vostro computer durante il processo di installazione e altri campioni e documenti utili sono
inclusi nel disco di installazione o dei contenuti. Contenuti aggiuntivi specifici sono inoltre offerti online dalla comunità
Adobe Exchange all’indirizzo www.adobe.com/go/exchange_it.
Risorse installate
Durante l’installazione del software, nella cartella dell’applicazione vengono inserite alcune risorse. Per visualizzare questi
file, accedete alla cartella corrispondente sul computer.
corrispondente. Se non desiderate creare un effetto o un’immagine completamente nuova, accedete alle librerie predefinite
per trarre ispirazione.
Modelli I file dei modelli si possono aprire e visualizzare in Adobe Bridge CS3, aprire dalla schermata di benvenuto o aprire
direttamente dal menu File. A seconda del prodotto, i file di modello possono comprendere esempi di carta intestata,
newsletter e siti Web, menu per DVD e pulsanti video. Ogni file dei modelli è stato creato da esperti e rappresenta un
esempio di come utilizzare al meglio le funzioni del prodotto. I modelli sono una risorsa utilissima quando dovete iniziare
un progetto “ex novo”.
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Esempi I file degli esempi comprendono creazioni più articolate e sono ideali per vedere in azione le nuove funzionalità.
Tali file dimostrano le innumerevoli possibilità disponibili.
Font Il prodotto Creative Suite comprende vari font e famiglie di font OpenType®. I font vengono copiati sul computer
durante l’installazione.
Adobe Exchange
Per accedere ad altri contenuti gratuiti, visitate il sito all’indirizzo www.adobe.com/go/exchange_it, una comunità online in
cui gli utenti possono scaricare e condividere gratuitamente migliaia di azioni, estensioni, plug-in e altri contenuti da
utilizzare nei prodotti Adobe.
Bridge Home
Bridge Home, una nuova sezione di Adobe Bridge CS3, funge da punto centrale dal quale accedere a informazioni
aggiornate su tutto il software Adobe Creative Suite 3. Avviate Adobe Bridge e fate clic sull’icona Bridge Home nella parte
superiore del pannello Preferiti per accedere ai suggerimenti, alle notizie e alle risorse più recenti per gli strumenti di
Creative Suite.
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Guida utente
Nota: è possibile che Bridge Home non sia disponibile in tutte le lingue.
Sono disponibili centinaia di esercitazioni per creare nuovi prodotti, apprendere suggerimenti e tecniche utili con l’ausilio
di filmati, esercitazioni HTML e capitoli esemplificativi di testi specializzati.
Think Tank, Dialog Box e Gallery sono una fonte inesauribile di idee.
• Gli articoli di Think Tank trattano argomenti di attualità per i progettisti e le loro esperienze per quel che riguarda
tecnologie, ideazione, strumenti di progettazione e società.
• In Dialog Box gli esperti condividono nuove idee sull’animazione grafica e sulla grafica digitale.
• La sezione Gallery è una sorta di esposizione permanente dedicata agli artisti del digital design.
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Guida utente
Oltre al codice di esempio e alle esercitazioni, sono disponibili feed RSS, seminari online, SDK, guide per gli script e altre
risorse tecniche.
Servizio clienti
Visitate il sito Web di Adobe Support all’indirizzo www.adobe.com/it/support per trovare informazioni sulla risoluzione
dei problemi relativi al proprio prodotto e per saperne di più sulle varie possibilità di assistenza tecnica gratuita e a
pagamento. Selezionate il collegamento Formazione per accedere alle pubblicazioni di Adobe Press, a varie risorse di
formazione online, a programmi di certificazione software Adobe e ad altro ancora.
Download
Visitate il sito all’indirizzo www.adobe.com/go/downloads_it per scaricare gratuitamente aggiornamenti, versioni di prova
e altri programmi molto utili. Inoltre, Adobe Store (all’indirizzo www.adobe.com/go/store_it) propone migliaia di plug-in
di altri sviluppatori, utili per automatizzare le varie operazioni, personalizzare i flussi di lavoro, creare effetti di livello
professionale e altro ancora.
Adobe Labs
Adobe Labs offre l’opportunità di provare e valutare le più recenti tecnologie e i nuovi prodotti di Adobe.
• Forum, contenuti basati su wiki e altre risorse collaborative per agevolare l’interazione con sviluppatori con esperienze
e opinioni simili
Adobe Labs promuove un processo collaborativo per lo sviluppo di software. In tale ambiente, i clienti diventano
rapidamente produttivi nell’utilizzo dei nuovi prodotti e delle nuove tecnologie. Adobe Labs contiene inoltre un forum per
i feedback immediati, utilizzati dai team di sviluppo Adobe per creare dei software che soddisfino le esigenze e le aspettative
della comunità.
Comunità di utenti
Le comunità di utenti possono usufruire dei forum, dei blog e di altri canali per condividere tecnologie, strumenti e
informazioni. Gli utenti possono porre delle domande e scoprire in che modo gli altri utenti riescono ad ottenere il massimo
dai propri software. I forum User to User sono disponibili in inglese, francese, tedesco e giapponese; i blog sono pubblicati
in numerose lingue.
Novità
Produttività
Report Zoomify
Potete esportare le immagini alla massima risoluzione usando il formato Zoomify, che consente di visualizzare le immagini
su Internet o inviarle tramite posta elettronica senza dover prima ridurne la risoluzione. Consultate “Esportare nel formato
Zoomify” a pagina 472.
Elaborazione immagini
Filtri avanzati
Potete assicurare che i dati delle vostre immagini resteranno integri mentre apportate modifiche non distruttive usando
filtri avanzati e flessibili, che potete aggiungere, sostituire e rimodificare in qualunque momento. Consultate “I filtri
avanzati” a pagina 291.
Curve
Usate i predefiniti per la correzione del colore per apportare regolazioni automatiche alle curve. Potete anche crearvi dei
predefiniti per le curve. Consultate “Panoramica sulle curve” a pagina 152.
Composizione
Effetti 3D e movimento
Potete ripristinare l’area di lavoro predefinita in qualsiasi momento scegliendo l’opzione predefinita nel menu Finestra >
Area di lavoro.
Le aree di lavoro sono diverse in Flash, Illustrator, InCopy, InDesign e Photoshop, ma lo spostamento e la modifica degli
elementi rimangono pressoché identici in tutte le applicazioni. L’area di lavoro predefinita di Photoshop è un esempio
abbastanza tipico.
• La barra dei menu nella parte superiore serve per organizzare i comandi nei menu.
• Il pannello Strumenti (chiamato palette Strumenti in Photoshop) contiene gli strumenti per creare e modificare
immagini, disegni, elementi di pagina e così via. Gli strumenti correlati sono raggruppati tra loro.
• Il pannello di controllo (chiamato barra delle opzioni in Photoshop) mostra le opzioni per lo strumento attualmente
selezionato. Flash non ha alcun pannello di controllo.
• La finestra dei documenti (chiamata stage in Flash) mostra il file su cui state lavorando.
• I pannelli (chiamati palette in Photoshop) consentono di controllare e modificare la propria creazione. Alcuni esempi
sono la Timeline in Flash e la palette Livelli in Photoshop. Alcuni pannelli vengono visualizzati per impostazione
predefinita, ma potete aggiungerne altri selezionandoli dal menu Finestra. Molti pannelli contengono dei menu con
opzioni specifiche per ogni pannello. I pannelli possono essere raggruppati, impilati o ancorati.
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Guida utente
A B C
D
E
G
F H
Per vedere un filmato esplicativo sulle aree di lavoro, visitate il sito all’indirizzo www.adobe.com/go/vid0187_it.
In InDesign potete anche passare da una visualizzazione a colonna singola a un’altra a due colonne impostando un’opzione
nelle preferenze di Interfaccia.
❖ Fate clic sulla doppia freccia nella parte superiore del pannello Strumenti.
A
B
La zona di rilascio stretta e blu indica che il pannello Colore verrà ancorato sopra il gruppo di pannelli Livelli.
A. Barra del titolo B. Linguetta del pannello C. Zona di rilascio
In Photoshop, potete modificare la dimensione dei caratteri del testo della barra delle opzioni, delle palette e delle
descrizioni dei comandi. Scegliete una dimensione dal menu Dimensione font interfaccia nelle preferenze di Generale.
Nota: per un video sulla personalizzazione dell’area di lavoro in Illustrator, visitate il sito all’indirizzo
www.adobe.com/go/vid0032_it. Per un filmato sulla personalizzazione dell’area di lavoro in InDesign, visitate il sito
all’indirizzo www.adobe.com/go/vid0065_it.
Nota: l’ancoraggio è diverso dalla disposizione in pila. Per disposizione in pila si intendono un gruppo o più gruppi di pannelli
mobili uniti tra loro dall’alto in basso.
• Per ancorare un pannello, trascinatelo dalla linguetta nell’ancoraggio, in alto, in basso o in mezzo ad altri pannelli.
• Per ancorare un gruppo di pannelli, trascinatelo dalla barra del titolo (quella vuota sopra le linguette) nell’ancoraggio.
• Per rimuovere un pannello o un gruppo di pannelli, trascinatelo fuori dell’ancoraggio afferrandone la linguetta o la barra
del titolo. Potete trascinarlo in un altro ancoraggio o lasciarlo mobile.
Pannello di navigazione trascinato in un nuovo ancoraggio, indicato da un’area blu verticale evidenziata
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Guida utente
Per evitare che i pannelli riempiano tutto lo spazio di un ancoraggio, trascinatene il bordo inferiore verso l’alto in modo che
non tocchi più il bordo dell’area di lavoro.
Spostare i pannelli
Quando spostate i pannelli, vengono evidenziate le zone di rilascio blu in cui è possibile spostare il pannello. Ad esempio,
potete spostare un pannello in alto o in basso in un ancoraggio trascinandolo nella zona di rilascio stretta e blu che si trova
sopra o sotto un altro pannello. Se lo trascinate in un’area che non è una zona di rilascio, il pannello resta mobile nell’area
di lavoro.
• Per rimuovere un pannello, fate clic sulla sua icona di chiusura (la X in alto a destra nella linguetta) o deselezionatelo dal
menu Finestra.
• Per aggiungere un pannello, selezionatelo dal menu Finestra e ancoratelo dove desiderate.
• Per ridisporre i pannelli in un gruppo, trascinate la linguetta di un pannello nella nuova posizione all’interno del gruppo.
• Per rimuovere un pannello da un gruppo, così da renderlo mobile, trascinatelo dalla linguetta all’esterno del gruppo.
• Per visualizzare un pannello in primo piano rispetto alle altre palette del gruppo, fate clic sulla sua linguetta.
• Per spostare i pannelli raggruppati, trascinateli dalla barra del titolo (sopra la linguetta).
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Guida utente
• Per impilare i pannelli mobili, trascinate un pannello dalla linguetta sulla zona di rilascio nella parte inferiore di un altro
pannello.
• Per cambiare l’ordine di disposizione a pila, trascinate un pannello in alto o in basso dalla linguetta.
Nota: rilasciate la linguetta sopra la zona di rilascio stretta che si trova tra i pannelli, invece che su quella più larga nella barra
del titolo.
• Per rimuovere un pannello o un gruppo di pannelli dalla disposizione a pila, in modo che diventi mobile, trascinatelo
fuori afferrandone la linguetta o la barra del titolo.
Pannelli espansi
• Per ridurre a icona o espandere tutti i pannelli in un ancoraggio, fate clic sulla doppia freccia nella parte superiore
dell’ancoraggio.
• Per ridimensionare le icone dei pannelli in modo che si vedano solo le icone (e non le etichette), trascinate la presa
nella parte superiore dell’ancoraggio verso le icone, finché il testo non scompare. Per visualizzare di nuovo il testo delle
icone, trascinate la presa lontano dai pannelli.
• Fate clic sull’icona di un singolo pannello per espanderlo.
• Per ridurre di nuovo a icona un pannello espanso, fate clic sulla linguetta, sull’icona o sulla doppia freccia nella barra del
titolo del pannello.
Se selezionate Riduzione automatica palette icone dalle preferenze di Interfaccia o Opzioni interfaccia utente, l’icona di un
pannello espanso si ridurrà automaticamente a icona se fate clic lontano dall’icona.
• Per aggiungere un pannello o un gruppo di pannelli a un ancoraggio di icone, trascinatelo afferrandone la linguetta o la
barra del titolo. I pannelli vengono ridotti automaticamente a icona se aggiunti a un ancoraggio di icone.
• Per spostare l’icona di un pannello o un gruppo di icone di pannelli, trascinate la barra sopra l’icona. Potete trascinare le
icone dei pannelli in alto o in basso nell’ancoraggio, all’interno di altri ancoraggi (dove compaiono nello stile dei pannelli
di quell’ancoraggio) o all’esterno dell’ancoraggio (dove compaiono come pannelli mobili ed espansi).
In Photoshop, l’area di lavoro salvata può includere gruppi specifici di scelte rapide da tastiera e menu.
• (Photoshop) Scegliete Salva area di lavoro dal menu Area di lavoro nella barra delle opzioni.
2 Immettete un nome per l’area di lavoro.
3 (Photoshop) In Acquisisci, selezionate una o più opzioni:
Posizioni palette Salva le posizioni delle palette correnti.
Adobe Bridge
Adobe® Bridge è un’applicazione interpiattaforma inclusa nei componenti di Adobe® Creative Suite® 3 che vi consente di
individuare, organizzare e sfogliare le risorse necessarie per creare stampe, contenuto Web, video e audio. Potete avviare
Bridge da qualsiasi componente di Creative Suite ed utilizzarlo per accedere alle risorse Adobe e non Adobe.
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Guida utente
• Gestire file di immagine, metraggio e audio: visualizzare in anteprima, cercare, ordinare ed elaborare file in Bridge senza
aprire le singole applicazioni. Potete inoltre modificare i metadati per i file ed utilizzare Bridge per inserire i file in
documenti, progetti o composizioni.
• Gestire le foto: importare e modificare le foto dalla scheda della fotocamera digitale, raggruppare foto correlate in pile
ed aprire o importare i file Raw della fotocamera nonché modificare le relative impostazioni senza avviare Photoshop.
Potete inoltre cercare le principali librerie esenti da diritti e scaricare immagini esenti da royalty tramite Adobe Stock
Photos.
• Lavorare con le risorse gestite di Adobe Version Cue®.
• Eseguire operazioni automatizzate, come i comandi in batch.
• Sincronizzare le impostazioni di colore in tutti i componenti di Creative Suite gestiti da colore.
• Avviare una conferenza Web in tempo reale per condividere il desktop e rivedere i documenti.
Palette e menu
Immettere valori nelle palette, nelle finestre di dialogo e nella barra delle opzioni
❖ Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Digitate un valore nella casella di testo, quindi premete Invio (Windows) o A capo (Mac OS).
• Trascinate il cursore.
• Spostate il puntatore sul titolo di un cursore o di un cursore a comparsa. Quando il puntatore si trasforma in un dito,
trascinate il cursore a scorrimento a sinistra o a destra. Questa funzione è disponibile solo per i cursori e i cursori a
comparsa selezionati.
• Trascinate il quadrante.
• Fate clic sui pulsanti freccia nella palette per aumentare o diminuire il valore.
• (Windows) Fate clic nel campo e usate il tasto freccia su e il tasto freccia giù sulla tastiera per aumentare o diminuire il
valore.
• Selezionate un valore nel menu associato alla casella di testo.
A B C
D E
Modi di immettere i valori numerici
A. Menu freccia B. Cursore a scorrimento C. Casella di testo D. Quadrante E. Cursore
Consultare anche
“I cursori a scorrimento” a pagina 21
I cursori a comparsa
Alcune palette, finestre di dialogo e barre delle opzioni contengono impostazioni regolabili con un cursore a scorrimento
(ad esempio l’opzione Opacità nella palette Livelli). Se accanto alla casella di testo compare un triangolo, fatevi clic sopra
per attivare il cursore a scorrimento. Posizionate il puntatore sul triangolo accanto all’impostazione, tenete premuto il
pulsante del mouse e trascinate il cursore o il raggio dell’angolo sul valore desiderato. Per chiudere la casella del cursore, fate
clic all’esterno oppure premete Invio. Per annullare le modifiche, premete il tasto Esc.
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Guida utente
Per aumentare o diminuire i valori con incrementi del 10% quando la casella del cursore è aperta, tenete premuto Maiusc
e premete il tasto freccia su o freccia giù.
Potete anche “far scorrere” alcuni cursori. Se ad esempio posizionate il puntatore sulla parola “Riempimento” o “Opacità”
nella palette Livelli, il puntatore assume la forma di una mano. Spostate quindi il puntatore verso sinistra o verso destra per
modificare la percentuale di riempimento o opacità.
I cursori a scorrimento
In alcune palette, finestre di dialogo e barre delle opzioni, potete trascinare i cursori a scorrimento per modificare i valori
delle opzioni. Questi cursori restano nascosti finché non posizionate il puntatore sul titolo dei cursori e dei cursori a
comparsa. Quando il puntatore assume la forma di un dito, potete trascinare il cursore a destra o a sinistra. Tenete premuto
Maiusc mentre trascinate per accelerare la velocità di scorrimento secondo un fattore pari a 10.
Passando sul titolo di un cursore o un cursore a comparsa, viene visualizzato il cursore a scorrimento
Fate clic sulla miniatura di uno strumento nella barra delle opzioni per visualizzare la palette a comparsa corrispondente.
Fate clic su una voce della palette a comparsa per selezionarla.
A B
Nota: per cancellare una voce da una palette a comparsa, potete anche fare clic sulla voce tenendo premuto Alt (Windows) o
Opzione (Mac OS).
Menu delle palette Consente di visualizzare, nascondere o aggiungere colore alle voci dei menu della palette.
7 Nella finestra di dialogo Salva, immettete un nome per il set e fate clic su Salva.
Scelta di un colore per una voce di menu usando la finestra di dialogo Scelte rapide da tastiera e menu
Strumenti
Gli strumenti
All’avvio di Photoshop, la palette Strumenti è visualizzata sul lato sinistro dello schermo. Le opzioni di alcuni strumenti
della palette Strumenti sono visualizzate nella barra delle opzioni contestuale. Si tratta degli strumenti per scrivere testo e
annotazioni, selezionare, colorare, disegnare, campionare, modificare, spostare e visualizzare le immagini. Altri strumenti
consentono di modificare i colori di primo piano e di sfondo, accedere ad Adobe Online e scegliere metodi di disegno
diversi.
Potete espandere alcuni strumenti per visualizzare gli strumenti nascosti che si trovano sotto. Un piccolo triangolo in basso
a destra dell’icona dello strumento indica la presenza di strumenti nascosti.
Posizionando il puntatore su uno strumento, potete visualizzare le informazioni che lo riguardano. Il nome dello strumento
compare all’interno di una descrizione comandi sotto il puntatore. Alcune descrizioni comandi contengono anche altre
informazioni sullo strumento.
B
D
C D
B
E
C
Consultare anche
“Panoramica delle aree di lavoro” a pagina 13
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Guida utente
Gli strumenti selezione Lo strumento sposta muove Gli strumenti lazo creano Lo strumento selezione
creano selezioni di aree selezioni, livelli e guide. selezioni a mano libera, rapida “dipinge”
rettangolari, ellittiche, righe poligonali (con bordi retti) e rapidamente una selezione
singole e colonne singole. magnetiche (calamitate). usando una punta di
pennello dalla rotondità
regolabile.
Lo strumento bacchetta
magica seleziona aree di
colori simili.
Lo strumento pennello Lo strumento pennello Lo strumento toppa corregge Lo strumento occhi rossi
correttivo al volo rimuove correttivo colora usando un le imperfezioni di un’area rimuove il riflesso rosso
difetti e oggetti. campione o un pattern per selezionata di un’immagine causato dall’uso del flash.
correggere le imperfezioni di usando un campione o un
un’immagine. pattern.
PHOTOSHOP CS3 26
Guida utente
Lo strumento timbro clone Lo strumento timbro con Lo strumento gomma Lo strumento gomma per
dipinge usando il campione pattern dipinge usando una cancella i pixel e ripristina sfondo cancella le aree
di un’immagine. parte di immagine come parti dell’immagine tramite trascinamento,
pattern. precedentemente salvate. rendendole trasparenti.
Lo strumento gomma Lo strumento sfoca rende Lo strumento contrasta Lo strumento sfumino rende
magica cancella le aree a più morbidi i bordi netti di rende più netti i bordi più sfumati i pixel di
tinta unita tramite un clic, un’immagine. sfumati di un’immagine. un’immagine.
rendendole trasparenti.
Gli strumenti di selezione Gli strumenti testo creano il Gli strumenti maschera Gli strumenti penna
tracciato creano selezioni in testo in un’immagine. testo creano una selezione disegnano tracciati con bordi
base a una forma o un nella forma di testo. morbidi.
segmento usando punti di
ancoraggio, linee di direzione
e punti di direzione.
Gli strumenti annotazione Lo strumento contagocce Lo strumento misura rileva Lo strumento mano sposta
inseriscono note e esegue una campionatura dei distanze, posizioni e angoli. un’immagine entro la
annotazioni audio nelle colori in un’immagine. rispettiva finestra.
immagini.
PHOTOSHOP CS3 28
Guida utente
Lo strumento zoom
ingrandisce e riduce la
visualizzazione di
un’immagine.
A
D E
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Generali (Windows) o Photoshop > Preferenze > Generali (Mac OS).
2 Scegliete Usa tasto Maiusc. per scambiare strumento.
Nella maggior parte dei casi, il puntatore di uno strumento è uguale all’icona che rappresenta quello strumento. Il puntatore
è visualizzato quando selezionate lo strumento. Il puntatore predefinito per gli strumenti di selezione è la crocetta ; per
lo strumento testo, il puntatore predefinito è a forma di I ; mentre per gli strumenti di pittura, il puntatore è l’icona
dimensione pennello.
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Cursori (Windows) o Photoshop > Preferenze > Cursori (Mac OS).
2 Scegliete un’impostazione per i puntatori degli strumenti in Cursori di disegno o Altri cursori:
Standard I puntatori visualizzati hanno l’aspetto delle icone degli strumenti.
Dimensione pennello (solo i cursori di pittura) I cursori degli strumenti di pittura hanno l’aspetto di pennelli che
rappresentano la dimensione del pennello usato in quel momento. Per pennelli molto grandi, i puntatori Dimensione
pennello potrebbero non essere visualizzati.
3 Se avete scelto Dimensione pennello come impostazione per il puntatore, selezionate le opzioni del cursore pennello
descritte di seguito:
Normale Il contorno del puntatore corrisponde circa al 50% dell’area su cui agirà lo strumento. Questa opzione mostra i
pixel che saranno più visibilmente interessati.
Dimensione reale Il contorno del puntatore corrisponde quasi al 100% dell’area su cui agirà lo strumento e a quasi tutti i
pixel che saranno interessati.
Mostra sempre cursori precisi Visualizza crocette al centro della forma del pennello.
Gomma, matita, pennello, pennello correttivo, timbro, timbro con pattern, selezione rapida, sfumino, sfoca, contrasta,
scherma, brucia e spugna
Selezione, lazo, lazo poligonale, bacchetta magica, taglierina, sezione, toppa, contagocce, penna, sfumatura, linea,
secchiello, lazo magnetico, penna magnetica, penna mano libera, misura e campionatore del colore
Con alcuni puntatori, per passare dai cursori standard a quelli precisi occorre premere il tasto Bloc Maiusc.
Potete spostare la barra delle opzioni nell’area di lavoro usando la barra di spostamento oppure potete agganciarla al lato
superiore o inferiore dello schermo. Le descrizioni comandi vengono visualizzate quando il puntatore si sofferma sugli
strumenti. Per visualizzare o nascondere la barra delle opzioni, scegliete Finestra > Opzioni.
A B
Barra delle opzioni dello strumento lazo
A. Barra di spostamento B. Descrizione comando
Per ripristinare le impostazioni predefinite degli strumenti, con il pulsante destro del mouse (Windows) oppure tenendo
premuto Control (Mac OS) fate clic sull’icona dello strumento nella barra delle opzioni, quindi scegliete Ripristina
strumento o Ripristina tutti gli strumenti dal menu di scelta rapida.
Per ulteriori informazioni sull’impostazione delle opzioni di uno strumento specifico, cercate il nome dello strumento
nell’Aiuto di Photoshop.
Per selezionare uno strumento predefinito, fate clic sul selettore Strumenti predefiniti nella barra delle opzioni, quindi
selezionate uno strumento predefinito dalla palette a comparsa. Potete anche scegliere Finestra > Strumenti predefiniti ed
effettuare una selezione dalla palette Strumenti predefiniti.
PHOTOSHOP CS3 30
Guida utente
Mostra strumenti predefiniti correnti Mostra soltanto i predefiniti dello strumento attivo. Potete inoltre selezionare
l’opzione Solo strumento attivo nella palette a comparsa Strumenti predefiniti.
Solo testo, Miniatura piccola o Miniatura grande Determina quanti predefiniti saranno visualizzati nella palette a
comparsa.
Nota: per creare, caricare e gestire le librerie di strumenti predefiniti, consultate “Usare le palette a comparsa” a pagina 21 e
“Usare Gestione predefiniti” a pagina 43.
Visualizzare le immagini
Cambiare la modalità dello schermo
Potete usare le opzioni disponibili per visualizzare le immagini sull’intero schermo. Potete visualizzare o nascondere la
barra dei menu, la barra del titolo e le barre di scorrimento.
• Per visualizzare una finestra a schermo intero con barra dei menu e sfondo grigio al 50% (senza barra del titolo e barre
di scorrimento), scegliete Visualizza > Modalità schermo > Modalità schermo intero con barra dei menu, oppure fate
clic sul pulsante Modalità schermo nella palette Strumenti finché non compare Modalità schermo intero con barra
dei menu.
• Per visualizzare una finestra a schermo intero con sfondo nero (senza barra del titolo, barra dei menu e barre di
scorrimento) scegliete Visualizza > Modalità schermo > Modalità schermo intero, oppure fate clic sul pulsante Modalità
schermo nella palette Strumenti finché non compare Modalità schermo intero.
• Per visualizzare una finestra del documento ingrandita al massimo, che occupi tutto lo spazio disponibile tra le aree
palette e che si ridimensioni quando la larghezza delle aree palette cambia, scegliete Visualizza > Modalità schermo >
Modalità finestra espansa, oppure fate clic sul pulsante Modalità schermo nella palette Strumenti finché non
compare Modalità finestra espansa.
A
B
D E F G
Palette Navigatore
A. Pulsante del menu della palette B. Miniatura del disegno C. Zona di anteprima di riferimento D. Casella di testo Zoom E. Pulsante Zoom
out F. Cursore di zoom G. Pulsante Zoom in
• Selezionate lo strumento zoom e trascinate un rettangolo tratteggiato, denominato riquadro di selezione, intorno all’area
da ingrandire. Per spostare il riquadro di selezione all’interno dell’immagine, tenete premuta la barra spaziatrice e
continuate a trascinare il riquadro finché non si trova nella posizione desiderata.
• Scegliete Visualizza > Zoom in o Visualizza > Zoom out. Raggiunto il livello massimo di ingrandimento o riduzione, il
comando è visualizzato in grigio.
• Impostate il livello di zoom nell’angolo in basso a sinistra della finestra del documento o nella palette Navigatore.
• Per visualizzare un file al 100%, scegliete Visualizza > Pixel reali.
• Per modificare la visualizzazione adattandola alla finestra del documento, scegliete Visualizza > Adatta alla finestra.
Se il mouse ha una rotellina di scorrimento, potete usarla per ingrandire o ridurre la visualizzazione dopo avere selezionato
lo strumento zoom. Scegliete Modifica > Preferenze > Generali (Windows) o Photoshop > Preferenze > Generali (Mac OS)
e scegliete l’opzione Zoom con rotellina scorrimento per attivare questa funzione.
La parte dell’immagine racchiusa dalla selezione dello zoom appare con il massimo ingrandimento possibile. Per spostare
la selezione all’interno dell’immagine in Photoshop, tracciate una selezione e tenete premuta la barra spaziatrice mentre la
spostate.
Nota: per ridimensionare automaticamente la finestra quando usate le scelte rapide da tastiera per ridurre o ingrandire la
visualizzazione di un’immagine, scegliete Modifica > Preferenze > Generali (Windows) o Photoshop > Preferenze > Generali
(Mac OS), quindi selezionate l’opzione Zoom ridimensiona finestre e fate clic su OK.
1 Scegliete Finestra > Ordina > Nuova finestra per [nome del file immagine].
2 Se desiderate ordinare le finestre, scegliete Finestra > Ordina e quindi una delle seguenti opzioni:
Sovrapponi Visualizza le finestre sovrapposte e sfalsate dal lato superiore sinistro al lato inferiore destro dello schermo.
PHOTOSHOP CS3 34
Guida utente
Affianca in orizzontale o Affianca in verticale Visualizza le finestre una accanto all’altra. Man mano che chiudete le
immagini, le finestre aperte vengono ridimensionate in modo da adattarsi allo spazio disponibile.
(Windows) Disponi icone Allinea le finestre, visualizzate come immagini ridotte, lungo il margine inferiore dello schermo.
Potete usare l’opzione Scorri tutte le finestre dello strumento mano per scorrere tutte le immagini aperte. Effettuate la
selezione nella barra delle opzioni e trascinate un’immagine per scorrere tutte le immagini visibili.
Opzione Corrispondenza zoom e posizione non selezionata (in alto) e selezionata (in basso)
• Quando usate uno strumento di selezione, durante il trascinamento la palette Info mostra le coordinate x e y della
posizione del puntatore, nonché la larghezza (L) e l’altezza (A) della selezione.
• Quando usate lo strumento taglierina o zoom, durante il trascinamento la palette Info mostra la larghezza (L) e l’altezza
(A) della selezione. La palette mostra anche l’angolo di rotazione della taglierina.
• Quando usate lo strumento linea, penna o sfumatura, o quando spostate una selezione, durante il trascinamento la
palette Info mostra le coordinate x e y della posizione di partenza, la variazione in X (DX), la variazione in Y (DY),
l’angolo (A) e la distanza di trascinamento (D).
• Quando usate un comando di trasformazione bidimensionale, la palette Info mostra la variazione percentuale in
larghezza (L) e in altezza (A), l’angolo di rotazione (A) e quello di inclinazione orizzontale (O) o verticale (V).
• Quando usate le finestre di dialogo per la regolazione del colore (ad esempio Curve), la palette Info mostra i valori
cromatici (precedenti e successivi alla regolazione) dei pixel che si trovano sotto il puntatore e i campionatori di colore.
• Se l’opzione Mostra suggerimenti strumenti è attivata, vedrete alcuni suggerimenti su come usare lo strumento
selezionato nella finestra degli strumenti.
• A seconda dell’opzione selezionata, la palette Info visualizza alcune informazioni di stato, come la dimensione del
documento, il profilo del documento, le dimensioni dell’immagine, le dimensioni della memoria, l’efficienza, il tempo e
lo strumento corrente.
1 (Facoltativo) Per visualizzare la palette Info, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic sulla linguetta della palette Info se è agganciata ad altre palette.
• Scegliete Finestra > Info. Nella parte inferiore della palette Info vengono visualizzate le informazioni sul file
dell’immagine. Potete modificare le informazioni visualizzate facendo clic sul triangolo nell’angolo in alto a destra della
palette e scegliendo Opzioni palette dal menu della palette.
2 Impostate le opzioni per le informazioni da visualizzare nella palette Info effettuando una delle seguenti operazioni:
• Scegliete Opzioni palette dal menu della palette Info e specificate le opzioni nella finestra di dialogo Opzioni palette.
• Fate clic su un’icona del contagocce e scegliete le opzioni di visualizzazione dal menu a comparsa. Potete inoltre usare il
menu a comparsa per specificare se la palette Info deve visualizzare valori a 8, 16 o 32 bit.
• Fate clic sull’icona delle coordinate del cursore e scegliete una unità di misura.
3 Selezionate uno strumento.
4 Per usare lo strumento, spostate il puntatore sull’immagine o trascinatelo sull’immagine. Possono comparire le seguenti
informazioni, a seconda dello strumento usato:
Visualizza i valori numerici per il colore che si trova sotto il puntatore.
Visualizza le coordinate x e y del puntatore.
Visualizza la larghezza (L) e l’altezza (A) del riquadro di selezione o della forma mentre trascinate, o la larghezza e
l’altezza di una selezione attiva.
Inchiostro totale Visualizza la percentuale totale di tutti gli inchiostri CMYK nella posizione corrente del puntatore, in base
ai valori impostati nella finestra Impostazioni CMYK.
Opacità Visualizza l’opacità del livello corrente. Questa opzione non si applica allo sfondo.
Version Cue Visualizza lo stato del gruppo di lavoro Version Cue. Questa opzione è valida solo se Version Cue è attivo.
Potete inoltre impostare le opzioni di rilevamento facendo clic sull’icona del contagocce nella palette Info. Oltre alle opzioni
Primo rilevamento colore, potete anche visualizzare i valori a 8, 16 o 32 bit.
3 Per Secondo rilevamento colore, scegliete una delle opzioni di visualizzazione tra quelle riportate al punto 2. Inoltre,
potete fare clic sull’icona del contagocce nella palette Info e scegliere le opzioni di rilevamento dal menu a comparsa.
Fate clic sull’icona del contagocce e scegliete una modalità di rilevamento dal menu a comparsa.
Dimensioni memoria virtuale Visualizza le informazioni sulla quantità di RAM e sullo spazio sul disco impiegati per
elaborare l’immagine. Il numero a sinistra corrisponde alla quantità di memoria attualmente impiegata dal programma per
mostrare tutte le immagini aperte. Il numero a destra rappresenta la quantità totale di RAM disponibile per elaborare le
immagini.
Efficienza Visualizza la percentuale di tempo effettivamente dedicato all’esecuzione di operazioni (anziché alla scrittura e
lettura su disco di memoria virtuale). Un valore inferiore al 100% indica che Photoshop usa il disco di memoria virtuale e
quindi è rallentato.
Tempo Visualizza il tempo impiegato per completare l’ultima operazione.
6 (Facoltativo) Scegliete Mostra suggerimenti strumenti per visualizzare le informazioni su come usare lo strumento
selezionato in fondo alla palette Info.
7 Fate clic su OK.
Per modificare le unità di misura, fate clic sull’icona a croce nella palette Info ed effettuate una selezione dal menu.
Nota: potete anche visualizzare ulteriori informazioni sul file riguardanti l’autore e il copyright. Tali informazioni comprendono
i dati standard e le filigrane Digimarc. Photoshop esamina automaticamente le immagini aperte per individuare eventuali
filigrane grazie al plug-in Digimarc Rivela filigrana. Quando viene rilevata una filigrana, Photoshop visualizza un simbolo di
copyright nella barra del titolo della finestra dell’immagine e aggiorna la sezione Copyright e URL della finestra Info file.
1 Fate clic sul triangolo nel bordo inferiore della finestra del documento.
Opzioni di visualizzazione delle informazioni sul file quando è attivato Version Cue
Dimensioni memoria virtuale Informazioni sulla quantità di RAM e sullo spazio sul disco impiegati per elaborare
l’immagine. Il numero a sinistra corrisponde alla quantità di memoria attualmente impiegata dal programma per mostrare
tutte le immagini aperte. Il numero a destra rappresenta la quantità totale di RAM disponibile per elaborare le immagini.
Efficienza Percentuale di tempo effettivamente dedicato all’esecuzione di operazioni (anziché alla scrittura e lettura su disco
di memoria virtuale). Un valore inferiore al 100% indica che Photoshop usa il disco di memoria virtuale e quindi è
rallentato.
Tempo Tempo necessario per completare l’ultima operazione.
Esposizione a 32 bit Opzione per regolare l’immagine di anteprima in modo da visualizzare sul monitor immagini HDR
(High Dynamic Range) con 32 bit per canale. Il cursore è disponibile solo quando la finestra del documento visualizza
un’immagine HDR.
Fate clic in qualsiasi punto dell’area con le informazioni sul file della barra di stato per vedere un’anteprima in miniatura
del documento che mostri come il documento (nella sua attuale dimensione immagine) sarà stampato in base al formato
di stampa selezionato.
PHOTOSHOP CS3 38
Guida utente
Fate clic sull’area con le informazioni sul file della barra di stato per vedere un’anteprima in miniatura della stampa dell’immagine.
Consultare anche
“Regolare la visualizzazione della gamma dinamica per le immagini HDR” a pagina 76
Duplicare un’immagine
Potete copiare un’intera immagine (inclusi i livelli, le maschere di livello e i canali) nella memoria del sistema senza salvare
l’immagine su disco.
Per riportare l’origine del righello al valore predefinito, fate doppio clic sull’angolo superiore sinistro.
PHOTOSHOP CS3 39
Guida utente
Consultare anche
“Usare l’effetto calamita” a pagina 42
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Unità di misura e righelli (Windows) o Photoshop > Preferenze > Unità di misura e
righelli (Mac OS).
2 Immettete i valori desiderati per Larghezza e Distanza.
Se il documento ha già una linea di misurazione, questa scompare quando selezionate lo strumento righello.
La griglia è utile per disporre gli elementi in modo simmetrico. Per impostazione predefinita, la griglia appare sotto forma
di linee, ma può anche essere impostata come punti.
• Le selezioni, i bordi delle selezioni e gli strumenti vengono calamitati verso le guide o la griglia se trascinati a 8 pixel di
schermo (non dell’immagine). Anche le guide, se spostate, vengono calamitate verso la griglia. Questa funzione può
essere attivata o disattivata.
• La spaziatura delle guide, nonché la visibilità e la possibilità di calamitare le guide e la griglia, possono essere impostate
per ogni immagine.
• La spaziatura della griglia, nonché il colore e lo stile di guide e griglia, sono invece uguali per tutte le immagini.
Potete usare le guide sensibili per allineare forme, sezioni e selezioni. Queste guide vengono visualizzate automaticamente
quando disegnate una forma o create una selezione o una sezione. Se necessario, potete nascondere le guide sensibili.
Consultare anche
“Dividere in sezione una pagina Web” a pagina 474
• Scegliete Visualizza > Extra. Questo comando visualizza e nasconde anche i bordi del livello, i bordi di selezione, i
tracciati finali, le sezioni e le annotazioni.
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate dal righello verticale per creare una guida orizzontale.
• Trascinate dal righello verticale per creare una guida verticale.
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate dal righello orizzontale per creare una guida verticale.
• Tenete premuto Maiusc e trascinate dal righello orizzontale o verticale per creare una guida calamitata alle tacche del
righello. Quando trascinate una guida, il puntatore diventa una freccia a due punte.
3 (Facoltativo) Per bloccare tutte le guide, scegliete Visualizza > Blocca guide.
• (Mac OS) Scegliete Photoshop > Preferenze > Guide, griglia, sezioni e conteggio.
2 Per Colore, specificate un colore per le guide, la griglia o entrambe. Se scegliete Personale, fate clic sulla casella del colore,
scegliete un colore e fate clic su OK.
3 Per Stile, scegliete un’opzione di visualizzazione per le guide, la griglia o entrambe.
4 Per Righe griglia ogni, inserite un valore per la spaziatura della griglia. Per Suddivisioni, specificate un valore per cui
suddividere la griglia.
Se necessario, cambiate le unità di misura per questa opzione. L’opzione Percentuale crea una griglia che suddivide
l’immagine in sezioni uguali; con 25 percento, ad esempio, otterrete una griglia di 4 righe per 4 colonne uguali tra loro.
Griglia Effetto calamita con la griglia. Non potete attivare questa opzione se la griglia è nascosta.
Sezioni Effetto calamita con i contorni delle sezioni. Non potete attivare questa opzione se le sezioni sono nascoste.
Per consentire l’effetto calamita per una sola opzione, accertatevi che il comando Effetto calamita sia disattivato, scegliete
Visualizza > Effetto calamita con, infine scegliete l’opzione desiderata. L’effetto calamita viene attivato per l’opzione
selezionata e disattivato per tutte le altre.
Nascondere gli extra significa solo evitare di visualizzarli, non significa che le opzioni vengono disattivate.
• Per disattivare e nascondere tutti gli extra, scegliere Visualizza > Mostra > Niente.
Nota: se gli extra sono visualizzati, anche i campionatori di colore lo sono (pur non essendo un’opzione del sottomenu Mostra).
Quando modificate un predefinito, Photoshop vi chiede in genere di salvare le modifiche come nuovo predefinito, in modo
da farvi avere a disposizione sia il predefinito originale che quello modificato.
Ogni tipo di libreria ha la propria estensione di file e la propria cartella predefinita. I file dei predefiniti sono installati sul
vostro computer nella cartella Predefiniti, sotto la cartella dell’applicazione Adobe Photoshop CS3.
Per aprire Gestione predefiniti, scegliete Modifica >Gestione predefiniti. Scegliete un’opzione dal menu Tipo predefinito
per passare ad un tipo specifico di predefinito.
Potete regolare la configurazione dei predefiniti facendo clic sul pulsante del menu della palette e scegliendo una modalità
di visualizzazione dalla sezione superiore del menu:
Solo testo Visualizza il nome di ciascun predefinito.
Miniature tratti Visualizza un tratto campione e una miniatura di ciascun pennello predefinito. Questa opzione è
disponibile solo per i pennelli predefiniti.
Nota: per eliminare un predefinito in Gestione predefiniti, selezionatelo e fate clic su Elimina. Potete anche usare il comando
Ripristina per ripristinare tutte le voci predefinite di una libreria.
• Per sostituire l’elenco corrente con un’altra libreria, scegliete Sostituisci [Tipo di predefiniti] dal menu della palette.
Selezionate il file della libreria da usare e fate clic su Carica.
Nota: ogni tipo di libreria ha la propria estensione di file e la propria cartella predefinita.
Preferenze
Le preferenze
Nel file delle preferenze di Adobe Photoshop CS3 sono memorizzate varie impostazioni del programma, comprese le
opzioni relative a visualizzazione, salvataggio file, prestazioni, cursori, trasparenze, testo, plug-in e dischi di memoria
virtuale. La maggior parte di queste opzioni è impostata nella finestra di dialogo Preferenze. Le impostazioni delle
preferenze vengono salvate ogni volta che uscite dall’applicazione.
Un funzionamento anomalo del programma può essere dovuto a preferenze danneggiate. Se sospettate che le preferenze
siano state danneggiate, ripristinatele alle impostazioni predefinite.
Plug-in
I moduli plug-in
I moduli plug-in sono programmi software sviluppati da Adobe Systems, o da altri produttori in collaborazione con Adobe
Systems, per arricchire Photoshop di nuove funzioni. Con il programma vengono forniti molteplici plug-in per
l’importazione, l’esportazione e l’applicazione di effetti speciali, installati automaticamente nella cartella Plug-In di
Photoshop.
Potete selezionare un’ulteriore cartella dei plug-in per usare, ad esempio, i moduli plug-in di un’altra applicazione. Potete
anche creare collegamenti (Windows) o alias (Mac OS) per i plug-in memorizzati in altre cartelle del sistema. I collegamenti
o gli alias così creati dovranno essere aggiunti alla cartella dei plug-in per poter essere usati con Photoshop.
Dopo l’installazione, i plug-in vengono visualizzati come opzioni nei menu Importa ed Esporta, come formati di file nelle
finestre di dialogo Apri e Salva con nome, o come filtri nel menu Filtro. Benché Photoshop supporti un numero elevato di
plug-in, è possibile che non tutti i plug-in installati trovino spazio nei rispettivi menu. In tal caso, gli ultimi plug-in installati
vengono visualizzati nel sottomenu Filtro > Altro.
Consultare anche
“Usare la palette Storia” a pagina 48
Consultare anche
“Cancellare con lo strumento gomma” a pagina 306
Annullare un’operazione
❖ Tenete premuto Esc finché l’operazione in corso non si interrompe. In Mac OS potete anche premere Comando+ .
(punto).
PHOTOSHOP CS3 48
Guida utente
Se ad esempio selezionate, colorate e ruotate una parte dell’immagine, ognuna di queste fasi viene elencata separatamente
nella palette. Quando selezionate uno degli stati, l’immagine torna all’aspetto che aveva quando la modifica è stata applicata
la prima volta. A questo punto potete proseguire il lavoro da quello stato.
Potete anche usare la palette Storia per eliminare stati delle immagini e, in Photoshop, per creare un documento da uno
stato o da un’istantanea.
Per visualizzare la palette Storia, scegliete Finestra > Storia o fate clic sulla linguetta della palette Storia.
C
D
• Le modifiche relative all’intero programma (come quelle apportate alle palette, all’impostazione dei colori, alle azioni e
alle preferenze), non si riflettono nella palette Storia perché non riguardano un’immagine specifica.
• Per impostazione predefinita, la palette Storia elenca gli ultimi 20 stati. Potete modificare il numero degli stati conservati
in memoria impostando una preferenza. Gli stati meno recenti vengono eliminati automaticamente per liberare
memoria per Photoshop. Per conservare un determinato stato durante tutta la sessione di lavoro, eseguite un’istantanea
di quello stato.
• Se chiudete e riaprite il documento, dalla palette vengono cancellati tutti gli stati e tutte le istantanee dell’ultima sessione
di lavoro.
• Per impostazione predefinita, l’istantanea dello stato iniziale del documento è nella parte superiore della palette.
• Gli stati vengono aggiunti in fondo all’elenco: lo stato più vecchio si trova in cima all’elenco e quello più recente in fondo.
• Ogni stato viene elencato con il nome dello strumento o del comando usato per modificare l’immagine.
• Per impostazione predefinita, quando selezionate uno stato, quelli che lo seguono appaiono in grigio. Potete così
constatare facilmente quali modifiche verranno annullate continuando a lavorare dallo stato selezionato.
• Per impostazione predefinita, quando si seleziona uno stato e si modifica poi l’immagine, tutti gli stati successivi vengono
eliminati.
PHOTOSHOP CS3 49
Guida utente
• Se selezionate uno stato e modificate l’immagine (eliminando così gli stati successivi), potete usare il comando Annulla
per annullare l’ultima modifica e ripristinare gli stati eliminati.
• Per impostazione predefinita, quando si elimina uno stato si eliminano anche quelli successivi. Se selezionate Consenti
storia non lineare, eliminando uno stato quelli successivi restano inalterati.
Consenti storia non lineare Apporta modifiche allo stato selezionato senza eliminare lo stato successivo. Normalmente,
quando selezionate uno stato e modificate l’immagine, tutti gli stati successivi a quello selezionato vengono eliminati. In
questo modo, la palette Storia può visualizzare l’elenco delle operazioni di modifica nel rispettivo ordine di esecuzione.
Registrando gli stati in maniera non lineare, potete selezionare uno stato, modificare l’immagine ed eliminare solo quello
stato. La modifica verrà aggiunta in fondo all’elenco degli stati.
Mostra automaticamente finestra Nuova istantanea Photoshop richiede i nomi delle istantanee anche quando usate i
pulsanti della palette.
Rendi non annullabili le modifiche di visibilità livelli Per impostazione predefinita, l’attivazione o disattivazione della
visibilità dei livelli non viene registrata come passo cronologico e quindi non può essere annullata. Selezionate questa
opzione per includere la visibilità dei livelli tra gli stati della palette Storia.
Potete esportare il testo in un file di registro esterno o salvare le informazioni nei metadati dei file modificati. La
memorizzazione di numerose operazioni di modifica nei metadati aumenta le dimensioni del file e ne ritarda l’apertura e il
salvataggio.
Per verificare che il file di registro non sia stato alterato, conservate il registro delle modifiche nei metadati del file e usate
Adobe Acrobat per apporvi una firma digitale.
Per impostazione predefinita, i dati del registro storie di ciascuna sessione vengono salvati come metadati incorporati nel
file dell’immagine. Potete specificare la posizione di salvataggio dei dati del registro storie e il livello di dettaglio.
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Generali (Windows) o Photoshop > Preferenze > Generali (Mac OS).
2 Fate clic su Registro storie per attivarlo e disattivarlo.
3 Nel pannello delle opzioni Registro storie, scegliete una delle seguenti opzioni:
Metadati Salva il Registro storie come metadati incorporati in ogni file.
File di testo Esporta il Registro storie in un file di testo. Vi verrà richiesto di assegnare un nome al file di testo e di scegliere
una posizione in cui salvarlo.
Entrambi Salva i metadati nel file e crea un file di testo.
Nota: per salvare il file di testo in una posizione diversa o salvare un altro file di testo, fate clic sul pulsante Scegli, specificate
dove salvare il file, assegnate un nome al file, se necessario, e fate clic su Salva.
4 Nel menu Voci del registro modifiche, scegliete una delle seguenti opzioni:
Solo sessioni Tiene traccia di ogni volta in cui avete avviato o chiuso Photoshop e di ogni volta che avete aperto o chiuso i
file (compreso il nome file di ogni immagine). senza includere informazioni sulle modifiche apportate al file.
Concise Include il testo che appare nella palette Storia, oltre alle informazioni sulle sessioni.
Dettagliate Include il testo che appare nella palette Azioni, oltre alle informazioni concise. Se desiderate una storia
completa di tutte le modifiche apportate ai file, scegliete Dettagliate.
Le istantanee sono simili agli stati elencati nella palette Storia, ma offrono ulteriori vantaggi:
• I risultati possono essere facilmente confrontati. Ad esempio, eseguite un’istantanea prima e dopo l’applicazione di un
filtro. Quindi selezionate la prima istantanea e applicate lo stesso filtro con impostazioni diverse. Passate poi da
un’istantanea all’altra per trovare le impostazioni più adatte.
• Con le istantanee, potete recuperare facilmente il lavoro svolto. Prima di usare una tecnica complessa o di applicare
un’azione, eseguite un’istantanea. Se i risultati ottenuti non vi soddisfano, potete selezionare l’istantanea per annullare
l’intera operazione.
Nota: le istantanee non vengono salvate insieme all’immagine e vengono eliminate quando chiudete il file. Inoltre, se non è
stato attivato Consenti storia non lineare, quando si seleziona un’istantanea e si modifica l’immagine vengono eliminati tutti
gli stati elencati nella palette Storia.
Consultare anche
“I metodi di fusione” a pagina 321
Creare un’istantanea
1 Selezionate uno stato ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per creare un’istantanea automaticamente, fate clic sul pulsante Nuova istantanea nella palette Storia o, se è attiva
l’opzione Crea automaticamente nuova istantanea al salvataggio, scegliete Nuova istantanea dal menu della palette Storia.
• Per impostare le opzioni quando create un’istantanea, scegliete Nuova istantanea dal menu della palette Storia oppure,
tenendo premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS), fate clic sul pulsante Nuova istantanea.
2 Immettete il nome dell’istantanea nella casella di testo Nome.
3 Scegliete il contenuto dell’istantanea dal menu Da:
Intero documento Crea un’istantanea di tutti i livelli dell’immagine in quello stato.
Livelli uniti Crea un’istantanea che unisce tutti i livelli dell’immagine in quello stato.
Livello attuale Crea un’istantanea solo del livello selezionato in quello stato.
Usare le istantanee
❖ Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per selezionare un’istantanea, fate clic sul nome dell’istantanea o trascinate il cursore situato a sinistra dell’istantanea
verso l’alto o il basso per passare da un’istantanea all’altra.
• Per rinominare un’istantanea, fate doppio clic sull’istantanea e immettete il nuovo nome.
• Per eliminare un’istantanea, potete selezionarla e quindi scegliere Elimina dal menu della palette o fare clic sull’icona
cestino , oppure potete trascinare l’istantanea sull’icona cestino.
Ad esempio, potreste creare l’istantanea di una modifica apportata con uno strumento di pittura o un filtro (dopo avere
selezionato l’opzione Intero documento). Dopo aver annullato la modifica, potreste usare lo strumento pennello storia per
riapplicare la stessa modifica solo ad alcune parti dell’immagine, in modo selettivo. Se non usate le istantanee unite, lo
strumento pennello storia applica le modifiche dal livello dello stato selezionato allo stesso livello dell’altro stato.
Lo strumento pennello storia applica la copia di uno stato o un’istantanea a un altro stato o a un’altra istantanea nella stessa
posizione. In Photoshop potete anche usare lo strumento pennello artistico storia per creare effetti speciali.
Memoria e prestazioni
Assegnare RAM a Photoshop
Photoshop visualizza la RAM che ha a disposizione e i valori RAM ideali (ovvero una percentuale della RAM totale
disponibile) nelle preferenze Prestazioni.
❖ Nelle preferenze Prestazioni, specificate la quantità di RAM che desiderate assegnare a Photoshop nella casella di testo
Consenti a Photoshop di usare. In alternativa, trascinate il cursore.
Photoshop identifica ed elenca tutti i dischi interni disponibili nelle Preferenze. Nelle Preferenze potete attivare altri dischi
di memoria virtuale, che potranno essere usati quando lo spazio sul disco primario si esaurirà. Fate attenzione a impostare
come disco di memoria virtuale primario il disco rigido più veloce, verificando anche che disponga di una quantità elevata
di spazio deframmentato.
Nel definire i dischi di memoria virtuale può essere utile considerare i seguenti punti:
• Per ottenere prestazioni ottimali, i dischi di memoria virtuale dovrebbero trovarsi su un’unità diversa rispetto ai file di
grandi dimensioni in corso di elaborazione.
• I dischi di memoria virtuale dovrebbero trovarsi su unità diverse da quella usata dal sistema operativo per la memoria
virtuale.
• I dischi/set di dischi RAID costituiscono un’ottima soluzione se usati come volumi di dischi virtuali dedicati.
• È necessario deframmentare regolarmente le unità che ospitano i dischi di memoria virtuale.
Liberare memoria
Il comando Svuota memoria consente di liberare la memoria usata dal comando Annulla, dalla palette Storia o dagli
Appunti.
❖ Scegliete Modifica > Svuota memoria, quindi scegliete il tipo di elemento o il buffer da svuotare. Se il tipo di elemento o
il buffer sono già vuoti, appariranno come non disponibili.
Nota: il comando Svuota memoria cancella dalla memoria in modo permanente l’operazione registrata dal comando o dal
buffer; il comando non può essere annullato. Scegliendo ad esempio Modifica > Svuota memoria > Storie, verranno eliminati
tutti gli stati dalla palette Storia. usate il comando Svuota memoria se la quantità di informazioni memorizzate è eccessiva e
ha ripercussioni negative sulle prestazioni di Photoshop.
54
Le immagini di Photoshop
Le immagini bitmap
Le immagini bitmap, chiamate tecnicamente immagini raster, impiegano una griglia rettangolare di elementi di immagine
(pixel) per rappresentare le immagini. A ciascun pixel vengono assegnati una posizione specifica e un valore cromatico.
Quando lavorate con le immagini bitmap, modificate i pixel anziché gli oggetti o le forme. Le immagini bitmap sono il
mezzo elettronico più diffuso per riprodurre immagini a tono continuo, come le fotografie o i disegni digitali, poiché sono
in grado di rappresentare in modo efficace anche le più lievi gradazioni di tonalità e colori.
Le immagini bitmap sono vincolate alla risoluzione, ovvero contengono un numero fisso di pixel. Per questa ragione, se
ridimensionate con notevoli ingrandimenti sullo schermo o stampate a una risoluzione inferiore a quella con cui sono state
create, possono apparire meno nitide e scalettate.
3:1
24:1
Esempio di immagine bitmap a diversi livelli di ingrandimento
Talvolta le immagini bitmap richiedono grandi quantità di spazio di memorizzazione e spesso devono essere compresse per
ridurre le dimensioni dei file quando vengono utilizzate in determinati componenti Creative Suite. Ad esempio, prima di
importare un file immagine in un layout, lo potete comprimere nell’applicazione di origine.
Nota: in Adobe Illustrator potete creare effetti bitmap nella grafica utilizzando filtri, effetti e stili di grafica.
Consultare anche
“La grafica vettoriale” a pagina 54
La grafica vettoriale
La grafica vettoriale (talvolta chiamata forme vettoriali o oggetti vettoriali) è costituita da linee e curve definite da oggetti
matematici denominati vettori, che descrivono un’immagine in base alle sue caratteristiche geometriche.
PHOTOSHOP CS3 55
Guida utente
3:1
24:1
Esempio di immagine vettoriale a diversi livelli di ingrandimento
Potete spostare o modificare liberamente la grafica vettoriale senza perdere dettagli o chiarezza, poiché è indipendente dalla
risoluzione, mantiene quindi bordi vividi durante il ridimensionamento, la stampa su una stampante PostScript, il
salvataggio in un file PDF o l’importazione in un’applicazione grafica basata su vettore. Pertanto, la grafica vettoriale
rappresenta la scelta migliore per disegni, come i loghi, che saranno utilizzati in diverse dimensioni e su vari supporti di
stampa.
Gli oggetti vettoriali creati utilizzando gli strumenti disegno e forma in Adobe Creative Suite sono esempi di grafica
vettoriale. Potete utilizzare i comandi Copia e Incolla per duplicare la grafica vettoriale tra i componenti Creative Suite.
Consultare anche
“Le immagini bitmap” a pagina 54
Canali di colore
Tutte le immagini di Photoshop dispongono di uno o più canali nei quali vengono memorizzate le informazioni sugli
elementi cromatici. Il numero di canali predefiniti in un’immagine dipende dal metodo di colore impostato. Per
impostazione predefinita, le immagini bitmap, in scala di grigio, a due tonalità e in scala di colore hanno un solo canale,
mentre le immagini RGB e Lab ne hanno tre e le immagini CMYK quattro. Potete aggiungere i canali a tutti i tipi di
immagini, ad eccezione delle immagini bitmap. Per ulteriori informazioni, consultate “Metodi di colore” a pagina 102.
I canali delle immagini a colori sono in realtà immagini in scala di grigio che rappresentano ciascuna componente
cromatica. Ad esempio, un’immagine RGB contiene canali separati per i valori cromatici di rosso, verde e blu.
Oltre ai canali predefiniti, potete aggiungere all’immagine i canalialfa, per memorizzare e modificare le selezioni come
maschere. Potete anche aggiungere i canali di tinta piatta per eventuali lastre di colori tinta piatta necessarie per la stampa.
Per ulteriori informazioni, consultate “Canali” a pagina 248.
PHOTOSHOP CS3 56
Guida utente
Consultare anche
“Le maschere e i canali alfa” a pagina 252
Profondità di bit
La profondità di bit determina la quantità di informazioni sul colore disponibili per ciascun pixel di un’immagine. Maggiore
è il numero bit di informazioni per pixel, maggiore è il numero di colori disponibili e più precisa è la rappresentazione dei
colori. Ad esempio, un’immagine con una profondità di 1 bit può avere due valori: bianco e nero. Un’immagine con una
profondità in bit pari a 8 avrà 28, ovvero 256, valori possibili. Le immagini in scala di grigio con una profondità di 8 bit
hanno 256 valori di grigio possibili.
Le immagini RGB sono costituite da 3 canali di colore. Un’immagine RGB a 8 bit per pixel ha quindi 256 valori possibili
per ciascun canale, vale a dire oltre 16 milioni di valori del colore. Le immagini RGB con 8 bit per canale (bpc) sono a volte
definite immagini a 24 bit (8 bit x 3 canali = 24 bit di dati per ogni pixel).
Oltre alle immagini a 8 bpc, Photoshop supporta inoltre le immagini contenenti 16 bpc e 32 bpc. Le immagini a 32 bpc sono
anche definite immagini HDR (High Dynamic Range).
Consultare anche
“Le immagini HDR” a pagina 72
• Possibilità di lavorare nei metodi Scala di grigio, Colore RGB, Colore CMYK, Colore Lab e Multicanale.
• Possibilità di usare tutti gli strumenti della finestra degli strumenti, ad eccezione del pennello artistico storia, con le
immagini a 16 bpc.
• Tutti i comandi di correzione del colore e dei toni, eccetto Variazioni, sono disponibili.
• Possibilità di usare i livelli, compresi i livelli di regolazione, nelle immagini a 16 bpc .
• Possibilità di usare alcuni filtri, compreso Fluidifica, con le immagini a 16 bpc.
Per poter usare alcune funzioni di Photoshop, quali Estrai, Crea pattern e taluni filtri, potete convertire un’immagine a
16 bpc in un’immagine a 8 bpc. Prima della conversione, vi consigliamo di creare una copia del file immagine con il
comando Salva con nome, in modo da conservare i dati dell’immagine a 16 bpc nel file originale.
Consultare anche
“Convertire da 32 bit a 8 o 16 bpc” a pagina 76
PHOTOSHOP CS3 57
Guida utente
La combinazione di dimensioni dei pixel e risoluzione determina la quantità di dati di un’immagine. A meno che
l’immagine venga ricampionata, la quantità di dati rimane invariata se modificate le dimensioni in pixel o la risoluzione. Se
modificate la risoluzione di un file, larghezza e altezza verranno adattate di conseguenza per mantenere inalterata la
quantità di dati dell’immagine e viceversa. Per ulteriori informazioni, consultate “Ricampionare” a pagina 60.
In Photoshop, potete verificare il rapporto fra dimensione dell’immagine e risoluzione nella finestra di dialogo Dimensione
immagine (Immagine > Dimensione immagine). Per non modificare la quantità di dati di una foto, deselezionate
Ricampiona immagine. Quindi modificate la larghezza, l’altezza o la risoluzione. Modificando uno di questi valori, gli altri
vengono adattati di conseguenza.
PHOTOSHOP CS3 58
Guida utente
B C
Le dimensioni in pixel sono uguali alla dimensione del documento (output) moltiplicata per la risoluzione.
A. Dimensioni e risoluzione originali B. Senza ricampionamento: se si riduce la risoluzione, le dimensioni in pixel restano inalterate. C. Con
ricampionamento: se si riduce la risoluzione e si mantiene invariata la dimensione del documento, le dimensioni in pixel vengono ridotte.
❖ Premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS), portate il puntatore sulla casella delle informazioni del file e tenete
premuto il pulsante del mouse.
Un altro fattore che influenza la dimensione di un file è il formato. I formati GIF, JPEG e PNG usano infatti metodi di
compressione diversi; a parità di dimensioni in pixel, le dimensioni del file possono variare molto. La dimensione del file è
influenzata inoltre dalla profondità del colore in bit e dal numero di livelli e canali presenti in un’immagine.
Photoshop supporta immagini con un numero massimo di 300.000 per 300.000 pixel. Sono questi i limiti massimi per la
risoluzione e le dimensioni di stampa di un’immagine.
PHOTOSHOP CS3 59
Guida utente
20"
15"
Quando preparate immagini destinate a essere visualizzate su schermo, valutate quale sarà la risoluzione minima del
monitor che potrà essere utilizzata per visualizzarla.
La risoluzione della stampante è diversa ma comunque collegata a quella dell’immagine. Per stampare una foto di alta
qualità con una stampante a getto d’inchiostro, potete ottenere buoni risultati con una risoluzione dell’immagine di almeno
220 ppi.
Consultare anche
“La stampa desktop” a pagina 450
“Preparare le immagini per la stampa tipografica” a pagina 457
Il rapporto tra la risoluzione dell’immagine e la frequenza del retino determina la qualità dei particolari nell’immagine
stampata. Per produrre un’immagine mezzatinta di alta qualità, si imposta di solito una risoluzione dell’immagine pari alla
frequenza di retino moltiplicata per 1,5 o 2. Con alcune immagini e dispositivi di output, una risoluzione più bassa può
comunque produrre buoni risultati. Per sapere qual è la frequenza di retino della vostra stampante, consultate la
documentazione della periferica o rivolgetevi al rivenditore.
Nota: alcune fotounità e stampanti laser a 600 dpi si basano su tecnologie diverse dalle mezzetinte. Se dovete stampare
un’immagine con una periferica che non supporta le mezzetinte, chiedete informazioni al vostro fotolitista o consultate la
documentazione della periferica per impostare le risoluzioni immagine consigliate.
PHOTOSHOP CS3 60
Guida utente
A B
C D
Ricampionare
Ricampionare significa modificare la quantità di dati di un’immagine alterando le dimensioni in pixel o la risoluzione
dell’immagine. Il ricampionamento verso il basso (riduzione del numero di pixel), o downsampling, elimina delle
informazioni dall’immagine. Il ricampionamento verso l’alto (aumento del numero di pixel), o upsampling, aggiunge nuovi
pixel. Per specificare come aggiungere o eliminare i pixel, dovete scegliere un metodo di interpolazione.
Tenete presente che il ricampionamento può causare un deterioramento della qualità dell’immagine. Ad esempio, quando
ricampionate un’immagine verso il basso, potete ridurne la quantità di particolari e la nitidezza. Il filtro Maschera di
contrasto applicato a un’immagine ricampionata può migliorarne la nitidezza.
Per evitare di eseguire il ricampionamento, acquisite da scanner o create l’immagine con una risoluzione sufficientemente
alta. Per visualizzare sullo schermo un’anteprima dell’immagine dopo avere modificato le dimensioni in pixel o per eseguire
delle stampe di prova a diverse risoluzioni, ricampionate una copia del file.
PHOTOSHOP CS3 61
Guida utente
Photoshop esegue il ricampionamento usando un metodo di interpolazione per assegnare i valori cromatici ai nuovi pixel
sulla base dei valori cromatici dei pixel esistenti. Potete scegliere quale metodo usare nella finestra di dialogo Dimensione
immagine.
Vicina più prossima Metodo rapido, ma meno preciso, che riproduce i pixel dell’immagine. È indicato per illustrazioni con
bordi senza anti-alias, per mantenere i bordi netti e generare un file più piccolo. Può però causare un effetto scalettato, che
diventa evidente quando distorcete o ridimensionate un’immagine o eseguite più manipolazioni su una selezione.
Bilineare Metodo che aggiunge i pixel in base ai valori di colore medi dei pixel circostanti. Genera risultati di qualità media.
Bicubica Metodo più lento, ma più preciso, basato sull’analisi dei valori dei pixel circostanti. Grazie a calcoli più complessi,
questa opzione genera migliori gradazioni di tonalità rispetto a Vicina più prossima e Bilineare.
Bicubica più morbida Metodo adeguato per ingrandire le immagini in base all’interpolazione bicubica, ma concepito per
generare risultati più morbidi.
Bicubica più nitida Metodo adeguato per ridurre le dimensioni di un’immagine in base all’interpolazione bicubica con
maggiore nitidezza. Questo metodo mantiene i particolari in un’immagine ricampionata. Se Bicubica più nitida esagera la
nitidezza di alcune aree dell’immagine, provate con Bicubica.
Potete specificare un metodo di interpolazione predefinito da usare per il ricampionamento dei dati delle immagini.
Scegliete Modifica > Preferenze > Generali (Windows) o Photoshop > Preferenze > Generali (Mac OS), quindi scegliete un
metodo dal menu Interpolazione immagine.
Consultare anche
“Aumentare la nitidezza delle immagini” a pagina 194
Consultare anche
“Posizionare e ridimensionare l’immagine” a pagina 453
Nota: se la risoluzione dell’immagine è 2,5 volte maggiore della retinatura, durante la stampa viene visualizzato un messaggio
di errore. Questo significa che la risoluzione dell’immagine è troppo alta per la stampante. Salvate una copia del file e riducete
la risoluzione.
• In Adobe® Bridge® CS3 usate il comando Ottieni foto da fotocamera per copiare le foto e quindi ordinarle, rinominarle e
applicarvi i metadati.
• Se il lettore di schede multimediali o la fotocamera sono visualizzati come unità nel vostro computer, potete copiare
direttamente le immagini sul disco rigido o in Adobe Bridge.
• Usate il software in dotazione con la fotocamera, oppure Windows Image Acquisition (WIA) o Image Capture (Mac OS).
Per ulteriori informazioni su come usare Windows Image Acquisition o Image Capture, consultate la relativa
documentazione.
Al seguente indirizzo è disponibile un video sull’importazione di file da fotocamera: www.adobe.com/go/vid0005_it.
Importare immagini da una fotocamera digitale mediante il supporto WIA (solo Windows)
Alcune fotocamere digitali importano immagini mediante il supporto WIA (Windows Image Acquisition). Il supporto
WIA consente di importare le immagini direttamente in Photoshop, grazie a un’interazione tra Photoshop, Windows e il
software della fotocamera digitale o dello scanner.
Nota: i driver degli scanner non sono distribuiti da Adobe® Systems Incorporated, ma dai produttori degli scanner. Se
riscontrate dei problemi di acquisizione, verificate che sia installata la versione più aggiornata del driver dello scanner.
Se lo scanner è provvisto di un plug-in compatibile con Photoshop o supporta l’interfaccia TWAIN, le immagini possono
essere acquisite direttamente. Per importare immagini acquisite da scanner usando un plug-in, scegliete il nome dello
scanner da File > Importa. Per indicazioni su come installare il plug-in, consultate la documentazione dello scanner.
Se lo scanner non dispone di un driver compatibile con Photoshop, potete importare l’immagine acquisita mediante
l’interfaccia TWAIN.
Se neanche questo è possibile, potete acquisire da scanner le immagini usando il software del produttore dello scanner e
salvarle in formato TIFF, PICT o BMP. Infine potete aprire i file in Photoshop.
Consultare anche
“I moduli plug-in” a pagina 46
Installate la periferica TWAIN, il relativo software e riavviate il computer: a questo punto potete iniziare a importare le
immagini in Photoshop. Per le istruzioni di installazione, fate riferimento alla documentazione fornita dal produttore della
periferica.
❖ Scegliete File > Importa, quindi nel sottomenu selezionate la periferica che desiderate usare.
Immagine in scala di grigio Usa le impostazioni predefinite per l’acquisizione delle immagini in scala di grigio.
8 Fate clic su Anteprima per visualizzare l’immagine acquisita. Se necessario, trascinate le maniglie del rettangolo di
selezione per regolare le dimensioni dell’area di ritaglio.
9 Fate clic su Digitalizza.
10 L’immagine acquisita viene salvata in formato BMP.
4 Impostate la larghezza e l’altezza scegliendo un predefinito dal menu Dimensione o immettendo i valori nelle caselle di
testo Larghezza e Altezza.
Per assegnare alla nuova immagine valori di larghezza e altezza, risoluzione, metodo di colore e profondità di bit identici
a quelli di un’altra immagine aperta, scegliete un nome file in fondo al menu Predefinito.
Colore di sfondo Riempie il livello di sfondo o il primo livello con il colore di sfondo corrente.
Trasparente Imposta il primo livello come trasparente, senza valori cromatici. Il documento così creato avrà come
contenuto un solo livello trasparente.
7 (Facoltativo) Se necessario, fate clic sul pulsante Avanzate per visualizzare ulteriori opzioni.
8 (Facoltativo) In Avanzate, scegliete un profilo di colore o Non gestire colore in questo documento. Per Proporzioni pixel,
scegliete Quadrato salvo se l’immagine è destinata a un video. In tal caso, scegliete un’altra opzione per usare dei pixel non
quadrati.
9 Al termine, per salvare le impostazioni come valori predefiniti, fate clic su Salva predefinito o su OK per aprire il nuovo file.
Consultare anche
“Metodi di colore” a pagina 102
Version Cue consente di tenere traccia delle modifiche apportate a un file nel corso della sua lavorazione e permette ai
gruppi di lavoro di collaborare tra loro sfruttando le funzioni di condivisione dei file, controllo delle versioni e recensioni
online. Potete usare Version Cue in un singolo componente di Creative Suite abilitato a Version Cue, ad esempio
Photoshop, o su più componenti come Photoshop, Flash e Illustrator.
Potete accedere alle funzioni di Version Cue mediante la finestra di dialogo di Adobe o attraverso Adobe Bridge, a seconda
che stiate usando un software abilitato a Version Cue o se avete installato un gruppo di programmi di Creative Suite, ad
esempio Adobe Creative Suite 3 Design Premium.
Aprire i file
Potete aprire i file con i comandi Apri e Apri recente. Potete anche aprire i file in Photoshop da Adobe Bridge o Adobe®
Photoshop® Lightroom™.
Quando aprite alcuni tipi di file in Photoshop, ad esempio quelli da fotocamera e i PDF, dovete prima specificare le
impostazioni e le opzioni in una finestra di dialogo.
Oltre alle immagini fisse, gli utenti di Photoshop® CS3 Extended possono aprire e modificare file contenenti video e
sequenze di immagini. Per ulteriori informazioni, consultate “Importare file video e sequenze di immagini (Photoshop
Extended)” a pagina 517.
Nota: Photoshop ricorre a moduli plug-in per aprire e importare molti formati di file. Se il formato di un file non compare nella
finestra di dialogo Apri o nel sottomenu File > Importa, potrebbe essere necessario installare il plug-in specifico per tale formato.
Può accadere che Photoshop non riconosca il formato di un file, ad esempio se il file è stato trasferito da un diverso sistema
operativo. Talvolta trasferendo un file da Mac OS a Windows, al formato viene assegnata un’etichetta errata. In questi casi
dovrete specificare il formato corretto per aprire il file.
Importando la grafica di Illustrator in Photoshop, vengono conservati quando possibile livelli, maschere, trasparenze, forme
composte, sezioni, mappe immagine e testo modificabile. In Illustrator, esportate la grafica nel formato Photoshop (PSD).
Se la grafica di Illustrator contiene elementi non supportati, Photoshop ne mantiene comunque l’aspetto fondendo però i livelli
e rasterizzandola.
Consultare anche
“I moduli plug-in” a pagina 46
Alcuni file PDF contengono un’unica immagine, altri possono contenere più pagine e immagini. Quando aprite un file PDF
in Photoshop, potete scegliere quali pagine o immagini aprire e specificare le opzioni di rasterizzazione.
Potete inoltre importare i dati in formato PDF usando i comandi Inserisci e Incolla o la funzione di trascinamento. La
pagina o l’immagine viene inserita in un livello a parte come oggetto avanzato.
Nota: la procedura seguente è valida solo per aprire file PDF generici in Photoshop. Quando aprite file Photoshop PDF, non è
necessario specificare le opzioni nella finestra di dialogo Importazione PDF.
5 Per assegnare un nome al nuovo documento, immettetelo nella casella di testo Nome. Se importate più pagine o
immagini, verranno aperti più documenti con il nome base seguito da un numero.
6 In Opzioni di pagina, specificate la parte del documento PDF da includere nel menu Ritaglia in base a:
Rettangolo di selezione Ritaglia in base al rettangolo più piccolo che racchiude tutto il testo e la grafica della pagina. Questa
opzione elimina lo spazio bianco esterno ed eventuali elementi oltre il limite di rifilo.
Nota: Rettangolo di selezione non ritaglia eventuale spazio bianco appartenente allo sfondo creato dall’applicazione sorgente.
Limite supporto Ritaglia in base alle dimensioni originali della pagina.
PHOTOSHOP CS3 68
Guida utente
Limite di ritaglio Ritaglia in base alla zona di ritaglio (margini) del file PDF.
Limite pagina al vivo Ritaglia in base all’area specificata nel file PDF per le esigenze di produzione, quali taglio, piegatura e
rifilatura.
Limite di rifilo Ritaglia in base all’area specificata per le dimensioni desiderate della pagina finita.
Limite immagine Ritaglia in base all’area specificata nel file PDF per inserire i dati PDF in un’altra applicazione.
Profondità di bit Imposta la profondità di bit per il nuovo documento. Consultate anche “Profondità di bit” a pagina 56.
I valori di Larghezza e Altezza e la risoluzione determinano le dimensioni finali in pixel del documento risultante.
9 Selezionate Sopprimi avvertenze profilo colore per disattivare la comparsa di messaggi sui profili di colore.
10 Fate clic su OK.
Consultare anche
“PDF” a pagina 433
Potete importare la grafica PostScript in Photoshop anche con i comandi Inserisci e Incolla e con la funzione di
trascinamento.
Consultare anche
“L’inserimento dei file” a pagina 70
Nota: il plug-in PhotoCD è disponibile nel DVD di Photoshop CS3 (Extra/Optional Plug-Ins/Kodak PhotoCD). Il file Leggimi
presente nel DVD spiega dove copiare i plug-in PhotoCD e i profili colore.
La finestra di dialogo PICT anti-alias mostra le dimensioni correnti del file. Per cambiare le dimensioni dell’immagine,
inserite nuovi valori di larghezza e altezza. Le dimensioni del file vengono aggiornate. Per conservare le stesse proporzioni
dell’immagine, selezionate Mantieni proporzioni.
Nel caso di un file PICT anti-alias, potete scegliere Scala di grigio o Colore RGB come metodo colore.
Nota: potete anche aprire un file in formato Risorsa PICT. Scegliete File > Apri, quindi selezionate Tutti i documenti dal menu
a comparsa Abilita, selezionate il file da aprire, scegliete Risorsa PICT dal menu a comparsa Formato e infine fate clic su Apri.
Tuttavia, il comando Apri accede automaticamente alla prima risorsa del file e non mostra eventuali altre risorse PICT
presenti.
PHOTOSHOP CS3 70
Guida utente
Inserire i file
L’inserimento dei file
Il comando Inserisci consente di inserire nel documento foto, grafica o file supportati da Photoshop come oggetti avanzati,
che possono essere ridimensionati, posizionati, inclinati, ruotati o alterati senza deteriorare l’immagine.
Consultare anche
“Gli oggetti avanzati” a pagina 289
Nota: oltre al comando Inserisci, potete aggiungere la grafica di Adobe Illustrator come oggetto avanzato anche copiandola e
incollandola da Illustrator in un documento di Photoshop. Consultate “Incollare grafica di Adobe Illustrator in Photoshop” a
pagina 71.
4 (Facoltativo) Cambiate la posizione o trasformate la grafica inserita effettuando una delle seguenti operazioni:
• Per cambiare la posizione della grafica inserita, posizionate il puntatore all’interno del rettangolo di selezione e trascinate
o immettete un valore per X nella barra delle opzioni per specificare la distanza fra il punto centrale della grafica inserita
e il bordo sinistro dell’immagine. Inserite un valore per Y, per specificare la distanza tra il punto centrale della grafica
inserita e il bordo superiore dell’immagine.
• Per ridimensionare la grafica inserita, trascinate una delle maniglie negli angoli del rettangolo di selezione o immettete
i valori per L e A nella barra delle opzioni. Quando trascinate, tenete premuto Maiusc per vincolare le proporzioni.
• Per ruotare la grafica inserita, spostate il puntatore fuori dal rettangolo di selezione (il puntatore si trasforma in una
freccia ricurva) e trascinate, o inserite un valore in gradi per l’opzione Rotazione nella barra delle opzioni.
L’immagine effettuerà una rotazione attorno al suo punto centrale. Per regolare il punto centrale, trascinatelo in una
nuova posizione o fate clic su una maniglia dell’icona corrispondente , nella barra delle opzioni.
• Per inclinare la grafica inserita, tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e trascinate una maniglia laterale
del rettangolo di selezione.
• Per alterare la grafica inserita, scegliete Modifica > Trasforma > Altera, quindi scegliete uno stile dal menu a comparsa
Altera nella barra delle opzioni.
Se scegliete Personale nel menu a comparsa Altera, trascinate i punti fissi, una parte del rettangolo di selezione o della trama
o un’area all’interno della trama per alterare l’immagine.
5 Se inserite un file PDF, EPS o Adobe Illustrator, impostate l’opzione Anti-alias nella barra delle opzioni. Per fondere i
pixel del bordo durante la rasterizzazione, attivate l’opzione Anti-alias. Per produrre una transizione netta tra i pixel dei
bordi durante la rasterizzazione, disattivate Anti-alias.
6 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic su Conferma nella barra delle opzioni o premete Invio (Windows) o A capo (Mac OS) per vincolare la
grafica inserita a un nuovo livello.
• Per annullare l’inserimento, fate clic su Annulla nella barra delle opzioni o premete Esc.
PHOTOSHOP CS3 71
Guida utente
Consultare anche
“Ridimensionare, ruotare, inclinare, distorcere, applicare la prospettiva o alterare” a pagina 201
3 In Opzioni, specificate nel menu Ritaglia in base a la parte del documento PDF o Illustrator (AI) da inserire:
Rettangolo di selezione Ritaglia in base al rettangolo più piccolo che racchiude tutto il testo e la grafica della pagina. Questa
opzione elimina lo spazio bianco esterno.
Limite supporto Ritaglia in base alle dimensioni originali della pagina.
Limite di ritaglio Ritaglia in base alla zona di ritaglio (margini) del file PDF.
Limite pagina al vivo Ritaglia in base all’area specificata nel file PDF per le esigenze di produzione, quali taglio, piegatura e
rifilatura.
Limite di rifilo Ritaglia in base all’area specificata per le dimensioni desiderate della pagina finita.
Limite immagine Ritaglia in base all’area specificata nel file PDF per inserire i dati PDF in un’altra applicazione.
4 Nella finestra di dialogo Incolla, specificate come importare la grafica di Adobe Illustrator, quindi fate clic su OK:
Oggetto avanzato Incolla la grafica come oggetto vettoriale avanzato, che può essere ridimensionato, trasformato o
spostato senza deteriorare l’immagine. Quando confermate l’inserimento, i dati del file vengono incorporati nel documento
di Photoshop su un livello a parte.
Pixel Incolla la grafica come pixel che, prima di essere rasterizzati e inseriti su un livello a parte del documento di
Photoshop, possono essere ridimensionati, trasformati o spostati.
Tracciato Incolla la grafica come tracciato che può essere modificato con gli strumenti penna, selezione tracciato o
selezione diretta. Il tracciato viene incollato nel livello selezionato nella palette Livelli.
Livello forma Incolla la grafica come un nuovo livello forma (vale a dire un livello contenente un tracciato riempito con il
colore di sfondo).
5 Se nella finestra Incolla avete selezionato Oggetto avanzato o Pixel, eseguite le trasformazioni desiderate, quindi fate clic
su Invio (Windows) o A capo (Mac OS) per inserire la grafica.
Consultare anche
“L’inserimento dei file” a pagina 70
Grazie alla loro capacità di rappresentare l’intera gamma dinamica del visibile, le immagini HDR (High Dynamic Range)
offrono un ampio ventaglio di possibilità. Visto che tutti i valori di luminanza di una scena reale vengono rappresentati
proporzionalmente e memorizzati in un’immagine HDR, la regolazione dell’esposizione di queste immagini è simile alla
regolazione dell’esposizione che precede uno scatto. Questa possibilità consente di creare sfocature e altri effetti di luce che
aumentano il realismo. Attualmente le immagini HDR vengono utilizzate soprattutto nella cinematografia, per gli effetti
speciali, le animazioni tridimensionali e alcune fotografie professionali.
PHOTOSHOP CS3 73
Guida utente
In Photoshop, i valori di luminanza di un’immagine HDR vengono memorizzati tramite un sistema numerico a virgola
mobile a 32 bit (32 bit per canale). Questi valori dell’immagine HDR sono in stretto rapporto con la quantità di luce della
scena. La stessa cosa non avviene con i file delle immagini (a 16 e 8 bpc) che usano sistemi non a virgola mobile e
memorizzano i valori di luminanza solo dal nero al bianco carta: si tratta di un segmento estremamente limitato della
gamma dinamica del mondo reale.
Adobe Photoshop CS3 supporta ora i livelli per le immagini a 32 bpc e offre la possibilità di usare un numero maggiore di
strumenti, filtri e comandi. Per la creazione di nuovi documenti in Photoshop è ora disponibile anche l’opzione 32 bit. Per
ulteriori informazioni, consultate le sezioni seguenti.
Un’altra nuova funzione consente di colorare su immagini a 32 bpc. Anche il Selettore colore di Adobe ha subito alcuni
miglioramenti per permettervi di specificare i colori con valori di luminosità superiori a 1,0 (equivalente al livello 255 in
un documento RGB a 8 bit). Consultate anche “Il Selettore colore HDR (Photoshop Extended)” a pagina 77.
Per creare un’immagine HDR dovete usare più fotografie, ognuna delle quali scattata con una diversa esposizione.
In Photoshop, il comando Unisci come HDR consente di creare immagini HDR da più fotografie. Visto che le immagini
HDR contengono livelli di luminosità che superano nettamente le possibilità di visualizzazione di un monitor standard a
24 bit e la gamma tonale di un’immagine stampata, Photoshop consente di regolare l’anteprima di queste immagini per
poterle visualizzare sul monitor di un computer. Se dovete stampare l’immagine o usare strumenti e filtri di Photoshop che
non supportano le immagini HDR, potete convertire queste ultime in immagini a 8 o 16 bpc.
Nota: sebbene possa essere usato con le immagini a 8 e 16 bpc, il comando Esposizione è stato ideato per le regolazioni
dell’esposizione nelle immagini HDR a 32 bpc.
Modalità di fusione Normale, Dissolvi, Dietro, Cancella, Scurisci, Moltiplica, Schiarisci, Colore più scuro, Scherma lineare
(Aggiungi), Colore più chiaro, Differenza, Tonalità, Saturazione, Colore e Luminosità.
Creazione di nuovi documenti a 32 bpc Nella finestra di dialogo Nuovo, è disponibile l’opzione 32 bit nel menu a comparsa
della profondità di bit, a destra del menu a comparsa Metodo colore.
Comandi del menu Modifica Tutti i comandi inclusi Riempi, Traccia, Trasformazione libera e Trasforma.
PHOTOSHOP CS3 74
Guida utente
Formati di file Photoshop (PSD, PSB), Radiance (HDR), Portable Bit Map (PBM), OpenEXR e TIFF.
Nota: anche se Photoshop non consente il salvataggio di un’immagine HDR in formato LogLuv TIFF, può comunque aprire e
leggere un file LogLuv TIFF.
Filtri Media, Sfocatura selezione, Controllo sfocatura, Effetto movimento, Sfocatura radiale, Sfocatura forma, Sfocatura
superficie, Aggiungi disturbo, Nuvole 1, Nuvole 2, Fibre, Riflesso lente, Contrasta migliore, Maschera di contrasto, Effetto
rilievo, Togli interlacciato, Colori NTSC, Accentua passaggio, Massimo, Minimo e Sposta.
Comandi del menu Immagine Duplica, Dimensione Immagine, Dimensione quadro, Proporzioni pixel, Ruota quadro,
Calcoli, Variabile e Rifila.
Livelli Nuovi livelli, livelli duplicati, livelli di regolazione (Livelli, Tonalità/saturazione, Miscelatore canale, filtro
fotografico ed Esposizione), livelli di riempimento, maschere di livello, stili di livello, metodi di fusione supportati e oggetti
avanzati.
Metodi Colore RGB, Scala di grigio, conversione a 8 bit/canale o 16 bit/canale.
Proporzioni pixel Supporto per documenti con pixel quadrati e non quadrati.
Selezione Inversa, Modifica bordo, Trasforma selezione, Salva selezione e Carica selezione.
Strumenti Tutti gli strumenti della finestra degli strumenti eccetto: lazo magnetico, bacchetta magica, pennello correttivo
al volo, pennello correttivo, occhi rossi, sostituzione colore, pennello artistico storia, gomma magica, gomma per sfondo,
secchiello, scherma, brucia e spugna. Alcuni strumenti funzionano soltanto con le modalità di fusione supportate.
Per usare alcune funzioni di Photoshop, potete convertire un’immagine a 32 bpc in un’immagine a 16 bpc o 8 bpc. Create
una copia del file con il comando Salva con nome, in modo da conservare l’originale.
Nota: sebbene sia possibile usare il comando Unisci come HDR per salvare le immagini unite a 8 o 16 bpc, solamente il formato
a 32 bpc è in grado di memorizzare tutti i dati dell’immagine HDR, (nei formati a 8 e 16 bpc le immagini verrebbero ritagliate).
Per informazioni su come scattare le foto da unire in immagini HDR, consultate Scattare foto da unire come HDR, più
avanti.
3 (Facoltativo) Selezionate l’opzione Tenta di allineare automaticamente le immagini sorgente, se le foto sono state scattate
tenendo la fotocamera in mano, senza cavalletto.
4 Fate clic su OK.
Appare quindi una seconda finestra di dialogo Unisci come HDR, che visualizza le miniature delle immagini da unire,
un’anteprima del risultato, un menu Profondità di bit e un cursore per impostare l’anteprima del punto bianco.
5 Se necessario, effettuate una delle seguenti operazioni per impostare le opzioni di visualizzazione dell’anteprima di
unione:
• Fate clic sui pulsanti Meno o Più sotto l’immagine di anteprima per ingrandire o rimpicciolire l’immagine.
• Scegliete una percentuale di visualizzazione o un metodo dal menu a comparsa sotto l’immagine di anteprima.
PHOTOSHOP CS3 75
Guida utente
6 (Facoltativo) Selezionate o deselezionate le miniature nella sezione Sorgenti, per specificare quali immagini usare
nell’immagine unita.
7 Nel menu Profondità di bit, scegliete una profondità di bit per l’immagine unita.
scegliete 32 bit/canale se volete che l’immagine unita memorizzi i dati dell’intera gamma dinamica dell’immagine HDR. I
file di immagini a 8 e 16 bpc (non a virgola mobile) non memorizzano la gamma completa dei valori di luminanza in
un’immagine HDR.
Per visualizzare i valori a 32 bit nella palette Info, fate clic sul contagocce della palette e scegliete 32 bit dal menu a
comparsa.
1 Aprite l’immagine HDR a 32 bpc in Photoshop, quindi scegliete Visualizza > Opzioni anteprima a 32 bit.
2 Nella finestra di dialogo Opzioni anteprima a 32 bit, scegliete un’opzione dal menu Metodo:
Esposizione e gamma Regola la luminosità e il contrasto.
Compressione luci Comprime i valori di luce nell’immagine HDR, affinché rientrino nella gamma di luminanza del file
immagine a 8 o 16 bpc.
3 Se avete scelto Esposizione e gamma, spostate i cursori Esposizione e Gamma per regolare la luminosità e il contrasto
dell’anteprima dell’immagine.
4 Fate clic su OK.
Per regolare l’anteprima di un’immagine HDR aperta in Photoshop potete inoltre fare clic sul triangolo nella barra di stato
nella finestra del documento e scegliere Esposizione a 32 bit dal menu a comparsa. Per impostare il punto bianco per la
visualizzazione dell’immagine HDR, spostate il cursore. Fate doppio clic sul cursore per tornare all’impostazione di esposizione
predefinita. Visto che la regolazione viene applicata solo alla singola visualizzazione, potete tenere aperta la stessa immagine
HDR in diverse finestre, ciascuna delle quali con una regolazione diversa dell’anteprima. Le regolazioni effettuate con questo
metodo non vengono memorizzate nel file dell’immagine HDR.
Consultare anche
“Regolare l’esposizione per le immagini HDR” a pagina 162
1 Aprite un’immagine a 32 bpc e scegliete Immagine > Metodo > 16 Bit/Canale o 8 Bit/Canale.
2 Nella finestra di dialogo Conversione HDR, scegliete un metodo per regolare la luminosità e il contrasto dell’immagine:
Esposizione e gamma Consente di regolare manualmente la luminosità e il contrasto dell’immagine HDR.
Compressione luci Comprime i valori di luce nell’immagine HDR, affinché rientrino nella gamma di luminanza del file
immagine a 8 o 16 bpc. Questo metodo è automatico e non sono quindi necessarie altre regolazioni. Per convertire
l’immagine a 32 bpc, fate clic su OK.
Equalizzaz. istogramma Comprime la gamma dinamica dell’immagine HDR, tentando di mantenere un certo contrasto.
Questo metodo è automatico e non sono quindi necessarie altre regolazioni. Per convertire l’immagine a 32 bpc, fate clic
su OK.
Adattamento locale Regola la tonalità dell’immagine HDR calcolando la correzione necessaria per le zone di luce
localizzate su tutta l’immagine.
3 (Facoltativo) Fate clic sulla freccia per visualizzare la curva di viraggio e l’istogramma. L’istogramma mostra i valori di
luminanza dell’immagine HDR originale. Le tacche rosse lungo l’asse orizzontale rappresentano incrementi di 1 EV (circa
1 valore “f ” di diaframma). La curva di viraggio è attiva solo per il metodo Adattamento locale.
PHOTOSHOP CS3 77
Guida utente
A B
Regolazione della curva di viraggio con l’opzione Angolo
A. Inserendo un punto appare l’opzione Angolo. B. Regolando un nuovo punto, la curva forma un angolo in corrispondenza del punto in cui
è stata applicata l’opzione Angolo.
5 (Facoltativo) Per salvare come file le opzioni di regolazione dei toni a 32 bit, fate clic su Salva. Immettete un nome di file
nella finestra di dialogo Salva e fate clic su Salva.
Potrete così riutilizzare il file contenente le opzioni di regolazione dei toni a 32 bit. Per convertire un’altra immagine a 32 bpc
in un’immagine a 8 o 16 bpc, fate clic su Carica.
Consultare anche
“Panoramica sulle curve” a pagina 152
B
C
Consultare anche
“Panoramica del Selettore colore di Adobe” a pagina 111
Per regolare la luminosità di un colore, usate il cursore Intensità. Nel documento HDR, il valore del colore più il valore
dell’intensità saranno convertiti in valori numerici a virgola mobile a 32 bit.
1 Selezionate un colore facendo clic nel campo del colore e spostando il cursore del colore; in alternativa, immettete i valori
numerici HSB o RGB, come fate nel Selettore colore di Adobe.
2 Regolate il cursore Intensità per aumentare o ridurre la luminosità del colore. Nell’area di anteprima, nella parte
superiore del Selettore colore, il nuovo campione di colore mostra gli effetti degli incrementi graduali sul colore selezionato.
Gli incrementi di intensità sono inversamente proporzionali agli incrementi dell’impostazione Esposizione. Se aumentate
di due incrementi l’impostazione Esposizione dell’immagine HDR, riducendo di due incrementi l’Intensità manterrete lo
stesso aspetto del colore, come se l’esposizione dell’immagine HDR e l’intensità del colore fossero entrambe impostate su 0.
PHOTOSHOP CS3 79
Guida utente
Se conoscete con precisione i valori RGB a 32 bit per il colore desiderato, potete immetterli direttamente nei campi dei valori
RGB a 32 bit.
4 (Facoltativo) Per aggiungere il colore selezionato alla palette Campioni, fate clic su Aggiungi ai campioni.
5 Fate clic su OK.
Quando modificate o colorate sulle immagini HDR, potete visualizzare un’anteprima del vostro lavoro con esposizioni
diverse: a questo scopo, usate il cursore Esposizione a 32 bit nell’area delle informazioni del documento o la finestra di
dialogo Opzioni anteprima a 32 bit (Visualizza > Opzioni anteprima a 32 bit). Il Selettore colore HDR consente inoltre di
visualizzare un’anteprima del vostro colore di primo piano con intensità diverse, tenendo conto delle diverse impostazioni
di esposizione in un’immagine HDR.
Per visualizzare gli effetti del colore con diverse esposizioni HDR, selezionate Finestra > Ordina > Nuova finestra per aprire
più visualizzazioni simultanee della stessa immagine HDR, quindi impostate un’esposizione diversa in ogni finestra usando
il cursore Esposizione nell’area della barra di stato del documento.
80
I file da fotocamera in formato raw sono praticamente come i negativi su pellicola. Potete rielaborare il file in qualsiasi
momento e ottenere i risultati che desiderate regolando il bilanciamento del bianco, la gamma tonale, il contrasto, la
saturazione del colore e la nitidezza. Quando modificate un’immagine da fotocamera in formato raw, i dati originali
vengono conservati. Le regolazioni vengono memorizzate come metadati in un file collaterale, in un database o nel file
stesso (nel caso del formato DNG).
Se scattate le foto in formato JPEG, la fotocamera elabora automaticamente le immagini JPEG per migliorarle e
comprimerle. Di solito il controllo su questo tipo di elaborazione è minimo. Scattando invece foto in formato raw con la
fotocamera, avrete un controllo maggiore rispetto alle foto scattate in formato JPEG poiché le immagini raw non sono
limitate dall’elaborazione già eseguita dalla fotocamera. Anche se è possibile modificare in Camera Raw immagini JPEG e
TIFF, le modifiche verranno applicate a pixel che sono già stati elaborati dalla fotocamera. I file da fotocamera in formato
raw contengono invece sempre i pixel originali, non elaborati, acquisiti dal sensore della fotocamera.
Per ottenere file in formato raw dovete impostare la fotocamera in modo che salvi i file nel proprio formato raw nativo.
Nota: il formato Dati raw di Photoshop (.raw) è invece un formato di file per il trasferimento di immagini tra varie applicazioni
e piattaforme. Attenzione a non confondere il formato Dati raw di Photoshop con i vari formati raw da fotocamera.
Le fotocamere digitali acquisiscono e memorizzano i dati raw con una curva di risposta tonale lineare (gamma 1,0). Sia le
pellicole che l’occhio umano hanno una risposta non lineare e logaritmica alla luce (gamma maggiore di 2). Un’immagine
da fotocamera in formato raw non elaborata visualizzata in scala di grigio apparirebbe molto scura, poiché i valori di
luminosità vengono percepiti dall’occhio umano come valori di luminosità più che dimezzati rispetto ai fotosensori e al
computer.
Camera Raw
Il software Camera Raw è incluso come plug-in in Adobe After Effects e Adobe Photoshop; inoltre, aggiunge altre
funzionalità ad Adobe Bridge. Camera Raw consente a queste applicazioni di importare ed elaborare i file da fotocamera in
formato raw. Camera Raw può essere utilizzato anche per lavorare con file JPEG e TIFF.
Per aprire i file da Bridge nella finestra di dialogo Camera Raw, deve essere installato Photoshop o After Effects. Se non
avete installato Photoshop o After Effects, potete comunque vedere in Bridge un’anteprima delle immagini e i rispettivi
metadati. Se al tipo di file di immagine è associata un’altra applicazione, potete aprire il file in quell’applicazione da Bridge.
Mediante Bridge potete applicare, copiare e cancellare le impostazioni dell’immagine, oltre a visualizzare anteprime e
metadati dei file da fotocamera in formato raw senza doverli aprire nella finestra di dialogo Camera Raw. L’anteprima di
Bridge è un’immagine JPEG generata usando le impostazioni attuali dell’immagine; l’anteprima non rappresenta i dati raw
veri e propri, che verrebbero visualizzati come immagine molto scura in scala di grigio.
Nota: quando viene generata un’anteprima dell’immagine da fotocamera in formato raw, compare un’icona di avvertenza
nelle miniature e nell’immagine di anteprima all’interno della finestra di dialogo Camera Raw.
PHOTOSHOP CS3 81
Guida utente
È possibile modificare le impostazioni predefinite utilizzate da Camera Raw per un modello specifico di fotocamera. Per
ogni modello di fotocamera potete anche modificare i valori predefiniti per una determinata impostazione ISO o
fotocamera (per numero di serie). Potete modificare e salvare le impostazioni dell’immagine come predefiniti da usare con
altre immagini.
Se si usa Camera Raw per apportare delle regolazioni a un’immagine Raw, compresi il raddrizzamento e il ritaglio, i dati
raw originali dell’immagine vengono conservati. Le modifiche vengono memorizzate per ogni immagine nel database di
Camera Raw, come metadati incorporati in un file di immagine o in un file XMP collaterale, ovvero un file di metadati
abbinato a un file da fotocamera in formato raw. Per ulteriori informazioni, consultate “Specificare dove memorizzare le
impostazioni di Camera Raw” a pagina 97.
Dopo aver elaborato e ritoccato il file da fotocamera in formato raw con il plug-in Camera Raw, nella miniatura
dell’immagine in Bridge compare un’icona .
Se aprite un file da fotocamera in formato raw in Photoshop, potete salvare l’immagine in altri formati, come PSD, JPEG,
Formato documento grande (PSB), TIFF, Cineon, Photoshop Raw, PNG o PBM. Nella finestra di dialogo di Camera Raw
di Photoshop potete salvare i file elaborati nei formati Negativo digitale (DNG), JPEG, TIFF o Photoshop (PSD). Benché il
software Photoshop Camera Raw possa aprire e modificare un file da fotocamera in formato raw, non può salvare
un’immagine in tale formato.
Nota: in Photoshop la finestra di dialogo di Camera Raw viene automaticamente soppressa se usate un batch di file per una
galleria di foto per il Web, un pacchetto di immagini o un provino a contatto o se usate il comando Inserisci.
Man mano che diventano disponibili nuove versioni di Camera Raw, è possibile aggiornare il software installando la nuova
versione del plug-in. Potete verificare la presenza di aggiornamenti disponibili per i programmi Adobe scegliendo Aiuto >
Aggiornamenti.
Per la documentazione aggiornata di Camera Raw, visitate il sito Web di Adobe all’indirizzo
www.adobe.com/go/learn_ps_camerarawhelp_it.
I vari modelli di fotocamera salvano le immagini raw in formati diversi; di conseguenza, i dati devono essere interpretati in
maniera diversa per questi formati. Camera Raw dispone dei profili di molti modelli di fotocamera e ne può interpretare i
vari formati raw.
Nota: per un elenco delle fotocamere supportate e per ulteriori informazioni su Camera Raw, visitate il sito all’indirizzo
www.adobe.com/go/learn_ps_cameraraw_it.
Poiché i metadati DNG sono documentati pubblicamente, i lettori software come Camera Raw non hanno bisogno di
informazioni specifiche sulla fotocamera per decodificare ed elaborare i file creati da una fotocamera che supporta il
formato DNG. Se il supporto di un formato proprietario viene interrotto, gli utenti potrebbero non essere in grado di
accedere alle immagini memorizzate in quel formato, perdendole definitivamente. Poiché il formato DNG è documentato
pubblicamente, è più probabile che le immagini da fotocamera in formato raw memorizzate come file DNG possano essere
lette da qualsiasi software anche in futuro. Pertanto, il formato DNG è la scelta più sicura per l’archiviazione.
DNG è un’estensione del formato TIFF 6.0 ed è compatibile con lo standard TIFF-EP. È possibile, ma non obbligatorio, che
un file DNG sia compatibile sia con la specifica Negativo digitale che con lo standard TIFF-EP.
I metadati delle modifiche apportate alle immagini memorizzate come file DNG possono essere incorporati nel file DNG
stesso, anziché in un file XMP collaterale file o nel database di Camera Raw.
Potete convertire in formato DNG i file da fotocamera in formato raw mediante il modulo di conversione Adobe DNG
Converter o la finestra di dialogo Camera Raw. Per ulteriori informazioni sul formato DNG e sul modulo di conversione
DNG, visitate il sito all’indirizzo www.adobe.com/go/learn_ps_dng_it.
PHOTOSHOP CS3 82
Guida utente
1. Copiate i file da fotocamera in formato raw sul disco rigido, organizzateli e, se necessario, convertiteli in DNG.
Prima di apportare qualsiasi modifica alle immagini rappresentate nei file da fotocamera in formato raw, dovete trasferirle
dalla scheda di memoria della fotocamera, organizzarle, assegnare loro nomi facili da ricordare e prepararle per l’uso. Per
eseguire queste azioni automaticamente, usate il comando Acquisisci foto da fotocamera di Bridge.
All’indirizzo seguente è disponibile un’esercitazione video sull’importazione delle immagini con Camera Raw:
www.adobe.com/go/vid0005_it.
3. Regolate il colore.
Potete regolare il bilanciamento del bianco, i toni e la saturazione. Potete apportare ulteriori modifiche nella scheda Base,
quindi usare i comandi nelle altre schede per perfezionare la resa finale. Per fare in modo che Camera Raw analizzi
l’immagine e applichi regolazioni cromatiche automatiche, fate clic su Auto nella scheda Base.
Per applicare le impostazioni usate nell’immagine precedente o le impostazioni predefinite per il modello di fotocamera,
per la fotocamera o per la sensibilità ISO, scegliete il comando corrispondente dal menu Impostazioni Camera Raw .
Consultate “Applicare impostazioni di Camera Raw salvate” a pagina 98.
All’indirizzo seguente è disponibile un’esercitazione video sulla regolazione delle immagini con Camera Raw:
www.adobe.com/go/vid0006_it.
All’indirizzo seguente è disponibile un’esercitazione video sulla regolazione di più immagini con Camera Raw:
www.adobe.com/go/vid0007_it.
per aprire il file raw in Photoshop come oggetto avanzato. In qualsiasi momento, potete fare doppio clic sul livello Oggetto
avanzato contenente il file raw per regolarne le impostazioni Camera Raw.
Chiudi Chiude la finestra di dialogo Camera Raw e memorizza le impostazioni nel file database dell’immagine raw, nel file
XMP collaterale o nel file DNG.
Annulla Annulla le regolazioni effettuate nella finestra di dialogo di Camera Raw.
H I J K
Finestra di dialogo Camera Raw
A. Elenco delle immagini B. Mostra/nasconde l’elenco delle immagini. C. Fotocamera, nome file e informazioni EXIF D. Attiva/disattiva la
modalità a schermo intero. E. Schede per la regolazione dell’immagine F. Istogramma G. Menu delle impostazioni di Camera Raw H. Livelli
di zoom I. Fate clic per visualizzare le opzioni del flusso di lavoro. J. Frecce di spostamento K. Cursori di regolazione
Nota: alcuni comandi disponibili se aprite la finestra di dialogo Camera Raw da Bridge o Photoshop (ad esempio, il
collegamento per Opzioni flusso di lavoro) non sono disponibili da After Effects.
Seleziona il livello di zoom Scegliete un’impostazione di ingrandimento dal menu o fate clic sui pulsanti Seleziona livello zoom.
Anteprima Visualizza un’anteprima delle modifiche apportate all’immagine nella scheda corrente, associate alle
impostazioni delle altre schede. Deselezionate per visualizzare l’immagine con le impostazioni originarie della scheda
corrente, associate alle impostazioni delle altre schede.
RGB Indica i valori di rosso, verde e blu del pixel immediatamente sotto al puntatore nell’immagine di anteprima.
Ombre e Luci Visualizzano le ombre e le luci ritagliate. Le ombre ritagliate sono visualizzate in blu e le luci ritagliate in rosso.
Le luci ritagliate appaiono se uno dei tre canali RGB presenta zone “ritagliate” (a saturazione completa e senza particolari
visibili). Le ombre ritagliate appaiono se tutti e tre i canali RGB presentano zone “ritagliate” (nere e senza particolari
visibili).
Curva di viraggio Perfeziona la tonalità utilizzando una curva parametrica e una a punti.
Divisione toni Colora le immagini monocromatiche o crea effetti speciali con immagini a colori.
Correzioni lente Compensa i difetti cromatici e la vignettatura causata dall’obiettivo della fotocamera.
Calibrazione fotocamera Corregge una dominante di colore nelle ombre e regola i colori non neutri in modo da
compensare la differenza fra il comportamento della fotocamera e il profilo di Camera Raw per il modello di fotocamera.
Predefiniti Salva e applica come predefiniti gruppi di impostazioni di modifica delle immagini.
Dato che i file di cache possono diventare molto grandi, è possibile svuotare o limitare le dimensioni della memoria cache.
Potete inoltre svuotare e rigenerare la cache se sospettate che sia danneggiata o obsoleta. Svuotando la cache vengono
eliminate tutte le informazioni sulle miniature e i metadati salvati all’apertura in Bridge dei file da fotocamera in formato raw.
Nota: per ogni gigabyte di spazio su disco assegnatole, la cache di Camera Raw memorizza i dati relativi a circa 200 immagini.
Per impostazione predefinita, la cache di Camera Raw è impostata a un massimo di 1 GB. Potete accrescerne le dimensioni
nelle preferenze di Camera Raw.
1 In Bridge, scegliete Modifica > Preferenze Camera Raw (Windows) o Bridge > Preferenze Camera Raw (Mac OS);
oppure, se la finestra di dialogo Camera Raw è aperta, fate clic sull’icona Apri finestra di dialogo Preferenze .
2 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per modificare la dimensione della cache, immettete un valore nel campo Dimensione massima.
• Per svuotare la cache, fate clic sul pulsante Svuota cache.
• Per cambiare la posizione della cache di Camera Raw, fate clic su Seleziona posizione.
Le immagini nella vista Elenco delle immagini possono essere deselezionate, selezionate (ma non attive) e attive (e
selezionate). In generale, le regolazioni vengono applicate a tutte le immagini selezionate.
Potete anche sincronizzare le impostazioni in modo che quelle dell’immagine attiva vengano applicate a tutte le immagini
selezionate. Potete applicare rapidamente un gruppo di regolazioni a un intero set di immagini, ad esempio tutte quelle
scattate con le stesse condizioni, per poi perfezionare in seguito le singole foto, dopo aver deciso quali userete.
• Per selezionare un’immagine, fate clic sulla rispettiva miniatura. Tenete premuto Maiusc e fate clic su due miniature per
selezionare un intervallo di immagini. Per aggiungere un’immagine alla selezione, tenete premuto Ctrl (Windows) o
Comando (Mac OS) e fate clic sulla sua miniatura.
• Per cambiare l’immagine attiva senza modificare le immagini selezionate, fate clic su una freccia di navigazione
sul fondo del riquadro di anteprima.
• Per applicare le impostazioni dell’immagine attiva a tutte quelle selezionate, fate clic sul pulsante Sincronizza nella parte
superiore del riquadro Elenco delle immagini e scegliete le impostazioni da sincronizzare.
• Per applicare una classificazione a stella, fate clic sulla classificazione sotto la miniatura dell’immagine.
• Per contrassegnare le immagini selezionate per l’eliminazione, fate clic su Contrassegna per eliminazione .
Nella miniatura dell’immagine da eliminare compare una croce rossa. Quando chiudete la finestra di dialogo Camera Raw,
il file viene spostato nel Cestino. Se decidete di conservare un’immagine contrassegnata per l’eliminazione, prima di
chiudere la finestra di dialogo Camera Raw selezionatela nel riquadro Miniatura e fate clic di nuovo su Contrassegna per
eliminazione.
Di seguito riportiamo alcuni suggerimenti per automatizzare l’elaborazione dei file in formato Raw:
• Quando registrate un’azione, selezionate prima Impostazioni immagine dal menu Impostazioni Camera Raw, all’interno
della finestra di dialogo Camera Raw. L’azione verrà così eseguita usando le impostazioni di ciascuna immagine
(provenienti dal database di Camera Raw o dai file collaterali XMP).
• Se intendete usare l’azione con il comando Batch, salvate l’immagine da fotocamera in formato raw con il comando Salva
con nome e scegliete il formato desiderato.
• Quando usate un’azione per aprire un file da fotocamera in formato raw, la finestra di dialogo di Camera Raw visualizza
le impostazioni valide al momento della registrazione dell’azione. Potete creare più azioni per aprire i file da fotocamera
in formato raw con diverse impostazioni.
• Se usate il comando Batch, selezionate Ignora i comandi “Apri” nell’azione. In questo modo i comandi Apri presenti
nell’azione verranno eseguiti sui file in batch anziché sui file specificati per nome nell’azione. Deselezionate Ignora i
comandi “Apri” nell’azione solo per fare in modo che l’azione venga eseguita su file aperti o se l’azione usa i comandi Apri
per recuperare informazioni necessarie.
• Quando usate il comando Batch, selezionate Sopprimi finestre opzioni di Apri file per evitare che la finestra di dialogo
di Camera Raw si apra per ciascun file da fotocamera in formato raw da elaborare.
• Quando usate il comando Batch, selezionate Ignora comandi Azione “Salva con nome” per attivare le istruzioni Salva con
nome del comando Batch anziché quelle registrate nell’azione. Se selezionate questa opzione, l’azione deve contenere un
comando Salva con nome, poiché il comando Batch non salva automaticamente i file sorgente. Deselezionate Ignora
comandi Azione “Salva con nome” per salvare i file elaborati dal comando Batch nella posizione specificata nella finestra
Batch.
• Quando create un droplet, selezionate Sopprimi finestre opzioni di Apri file nell’area Riproduci della finestra di dialogo
Crea droplet. In questo modo la finestra di dialogo Camera Raw non verrà visualizzata ogni volta che viene elaborata
un’immagine Raw.
PHOTOSHOP CS3 86
Guida utente
Consultare anche
“Convertire i file con Elaboratore immagini” a pagina 577
• Per importare immagini da fotocamera in formato raw in After Effects, selezionate uno o più file in Bridge, quindi
scegliete File > Inserisci in After Effects. Potete anche scegliere File > Importa in After Effects e individuare i file da
fotocamera in formato raw da selezionare. Dopo aver apportato le regolazioni necessarie nella finestra di dialogo Camera
Raw, fate clic su OK per accettarle.
• Per importare file TIFF e JPEG in After Effects mediante Camera Raw, scegliete File > Importa in After Effects,
selezionate Tutti i file dal menu Abilita (Mac OS) o Tipo di file (Windows) nella finestra di dialogo di importazione di
After Effects. Selezionate il file da importare, scegliete Camera Raw dal menu Formato e fate clic su Apri.
• Se si inseriscono o trascinano stack di immagini da Bridge in After Effects, vengono importate come sequenze di
immagini. Le impostazioni Camera Raw applicate al primo file da fotocamera in formato raw al momento
dell’importazione vengono applicate agli altri file nella sequenza a meno che un file collaterale XMP non sia presente in
alcuni dei successivi file della sequenza. In tal caso, le impostazioni del file XMP o DNG vengono applicate al
fotogramma in oggetto all’interno della sequenza, mentre gli altri fotogrammi usano le impostazioni specificate per il
primo file della sequenza.
Quando scegliete il comando Salva nella finestra di dialogo di Camera Raw, viene creata una coda di file da elaborare e
salvare. Ciò risulta utile quando dovete elaborare più file in Camera Raw da salvare nello stesso formato.
1 Nella finestra di dialogo Camera Raw fate clic sul pulsante Salva, in basso a sinistra.
Per non visualizzare la finestra di dialogo Opzioni di salvataggio di Camera Raw quando salvate un file, tenete premuto
Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic su Salva.
PHOTOSHOP CS3 87
Guida utente
Opzioni di formattazione
Negativo digitale Salva una copia del file in formato DNG.
• Compresso (senza perdita) Utilizza la compressione senza perdite, che non comporta la perdita di informazioni anche
se le dimensioni del file vengono ridotte.
• Converti in immagine lineare I dati dell’immagine vengono registrati in un formato con interpolazione (“demosaiced”,
senza mosaico). L’immagine interpolata risultante può essere interpretata da altri programmi anche se un software non
dispone di un profilo per la fotocamera digitale utilizzata per scattare la foto.
• Incorpora file Raw originale Salva tutti i dati dell’immagine raw da fotocamera originale nel file DNG.
• Anteprima JPEG Incorpora un’anteprima JPEG nel file DNG. Se decidete di incorporare l’anteprima JPEG, potete
specificarne le dimensioni. Incorporando un’anteprima in formato JPEG nei file DNG, altre applicazioni potranno
visualizzare il contenuto del file senza dover analizzare i dati in formato raw da fotocamera.
JPEG Salva copie dei file raw da fotocamera in formato JPEG (Joint Photographic Experts Group). Per specificare il fattore
di compressione, immettete un valore compreso tra 0 e 12 o sceglietelo dal menu. Se immettete un valore maggiore o
scegliete Alta o Massima, la compressione sarà inferiore e aumenteranno le dimensioni del file e la qualità dell’immagine.
Il formato JPEG è tra i più usati sul Web per visualizzare foto e immagini a tono continuo in gallerie fotografiche, slideshow,
presentazioni e altri servizi online.
TIFF Salva copie dei file raw da fotocamera in formato TIFF (Tagged-Image File Format). Specificate se non applicare
alcuna compressione o applicare la compressione LZW o ZIP. TIFF è un formato di immagine bitmap flessibile supportato
da quasi tutte le applicazioni di grafica bitmap, elaborazione immagini e impaginazione. Rispetto al formato PSD, il formato
TIFF garantisce un maggior livello di compressione e compatibilità con altre applicazioni.
Photoshop Salva copie dei file in formato PSD. Potete specificare se mantenere nel file PSD i dati dei pixel ritagliati.
Selezionate Ombre o Luci per vedere, nell’immagine di anteprima, quali pixel vengono ritagliati. Per ulteriori informazioni,
consultate “Vedere l’anteprima di luci e ombre ritagliate in Camera Raw” a pagina 88.
Molte immagini vengono in genere regolate in modo che i valori dei pixel siano distribuiti in maniera più uniforme da
sinistra a destra sull’istogramma, evitando “affollamenti” di pixel (picchi) a una delle estremità.
Un istogramma è composto da tre livelli di colore che rappresentano i canali rosso, verde e blu. Il bianco compare quando
tutti e tre i livelli sono sovrapposti; gialli, magenta e cyan compaiono quando due canali RGB sono sovrapposti (giallo =
canali rosso + verde, magenta = canali rosso + blu, cyan = canali verde + blu).
L’istogramma viene modificato sulla base delle impostazioni nella finestra di dialogo di Camera Raw.
PHOTOSHOP CS3 88
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Sotto l’istogramma vengono visualizzati i valori RGB del pixel che si trova immediatamente sotto al puntatore
nell’immagine di anteprima.
Nota: potete anche usare lo strumento Campionatore colore per posizionare fino a nove campionatori di colore nell’immagine
di anteprima. Sopra l’immagine appaiono i relativi valori RGB. Per rimuovere un campionatore colore, tenete premuto Alt
(Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic su di esso. Per cancellare i campionatori, fate clic su Cancella campionatori.
La finestra di dialogo Camera Raw visualizza i valori RGB del pixel sotto al puntatore.
• Per vedere quali pixel vengono ritagliati nel contesto dell’immagine di anteprima, fate clic sui pulsanti Ombre o Luci
sopra all’istogramma.
• Per vedere solo i pixel ritagliati, premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre trascinate i cursori Esposizione,
Recupero o Neri.
Nel caso delle luci, i pixel ritagliati in tutti i canali dei colori appaiono bianchi. Nel caso delle ombre, i pixel ritagliati in tutti
i canali dei colori appaiono neri. Un eventuale ritaglio in uno o due canali è indicato dal colore primario (rosso, verde, blu)
o da un colore combinato (cyan, magenta, giallo).
Nota: in alcuni casi, si verificano ritagli poiché la gamma dello spazio di colori che si sta utilizzando è troppo ridotta. Se i colori
vengono ritagliati, può essere utile usare uno spazio di colori con una gamma più ampia, come ProPhoto RGB.
Per misurare la luce di una scena viene utilizzata la temperatura cromatica, in gradi Kelvin, dato che le fonti di luce naturale
e incandescente irradiano luce con distribuzione prevedibile in base alla loro temperatura.
Il bilanciamento del bianco viene registrato dalla fotocamera digitale come voce nei metadati al momento dell’esposizione.
Questo valore viene letto dal plug-in Camera Raw e applicato come impostazione iniziale all’apertura dell’immagine nella
finestra di dialogo di Camera Raw. Questa impostazione fornisce generalmente la giusta temperatura cromatica, Nel caso
non sia corretta, potete regolare il bilanciamento del bianco.
Nota: non tutte le dominanti di colore sono il risultato di un bilanciamento del bianco errato. Usate i controlli nella scheda
Calibrazione fotocamera per correggere un’eventuale dominante di colore rimasta dopo il bilanciamento del bianco.
La scheda Base nella finestra di dialogo Camera Raw presenta tre controlli per correggere una dominante di colore
dell’immagine.
Bilanciamento bianco Camera Raw applica l’impostazione di bilanciamento del bianco e modifica di conseguenza le
proprietà Temperatura e Tinta nella scheda Base. Usate questi controlli per perfezionare il bilanciamento del colore.
• Come scattato Utilizza le impostazioni di bilanciamento del bianco della fotocamera, se disponibili.
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Nota: se Camera Raw non riconosce l’impostazione di bilanciamento del bianco della fotocamera, scegliere Come scattato è
uguale a quando si sceglie Auto.
Temperatura Imposta il bilanciamento del bianco in base a una temperatura cromatica personalizzata. Per correggere una
foto scattata in condizioni di luce con bassa temperatura cromatica, diminuite il valore di Temperatura. Il plug-in Camera
Raw renderà i colori dell’immagine più blu per compensare l’inferiore temperatura cromatica (giallastra) della luce
ambiente. Allo stesso modo, aumentate il valore di Temperatura per correggere una foto scattata con una temperatura
cromatica della luce più alta; i colori dell’immagine diventano più caldi (giallastri) per compensare la temperatura
cromatica superiore (bluastra) della luce ambiente.
Nota: la portata e le unità di misura dei controlli Temperatura e Tinta sono diverse per le immagini in un formato diverso dal
formato raw da fotocamera, come TIFF o JPEG. Ad esempio, Camera Raw offre per la regolazione dei file raw un cursore di
regolazione della temperatura reale da 2.000 Kelvin a 50.000 Kelvin. Per i file JPEG o TIFF, Camera Raw tenta invece di
approssimare una diversa temperatura cromatica o bilanciamento del bianco, ma poiché il valore originale è già stato usato per
modificare i dati dei pixel nel file, Camera Raw non offre una scala di temperature Kelvin reale. In questi casi viene invece usata
una scala approssimativa da -100 a 100.
Tinta Imposta il bilanciamento del bianco per compensare le tinte verdi o magenta. Diminuite il valore di Tinta per rendere
l’immagine più verde; aumentatelo per rendere l’immagine più magenta.
Per regolare rapidamente il bilanciamento del bianco, selezionate lo strumento bilanciamento del bianco e fate clic su
una zona dell’immagine di anteprima che dovrebbe essere di colore grigio neutro o bianco. Le proprietà Temperatura e
Tinta si spostano per rendere il colore selezionato esattamente neutro (se possibile). Se fate clic su un’area bianca, scegliete
un’area di luce contenente dei particolari bianchi significativi, anziché un’area di bianco speculare. Fate doppio clic sul pulsante
Bilanciamento bianco per reimpostare l’opzione Bilanciamento bianco su Come scattato.
Se si fa clic su Auto nella parte superiore della sezione dei controlli dei toni nella scheda Base, Camera Raw analizza
l’immagine Raw e apporta regolazioni automatiche ai controlli dei toni (Esposizione, Recupero, Luce di schiarita, Neri,
Luminosità e Contrasto).
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Potete inoltre applicare impostazioni automatiche separatamente per ognuno di questi controlli di toni. Per applicare una
regolazione automatica per un singolo controllo, ad esempio Esposizione o Recupero, premete Maiusc e fate doppio clic sul
cursore corrispondente. Per ripristinare il valore originale di un singolo controllo, fate doppio clic sul cursore
corrispondente.
Durante la regolazione automatica del tono, Camera Raw ignora eventuali regolazioni effettuate in precedenza in altre
schede, ad esempio la regolazione della tonalità nella scheda Curva di viraggio. Per questo motivo, la prima cosa da fare è
applicare le regolazioni automatiche dei toni, in modo da avere un’approssimazione iniziale delle migliori impostazioni per
l’immagine. Se avete scattato le foto scegliendo appositamente varie esposizioni, vorrete forse evitare di applicare
regolazioni automatiche che vanificherebbero le scelte e impostazioni effettuate al momento dello scatto. D’altra parte,
potete sempre fare clic su Auto, valutare i risultati e annullare le regolazioni se non sono di vostro gradimento.
Le anteprime in Bridge si basano sulle impostazioni predefinite dell’immagine. Se desiderate che le impostazioni predefinite
dell’immagine includano la regolazione automatica dei toni, selezionate Applica la regolazione automatica dei toni nella
sezione Impostazioni immagine predefinite nelle preferenze di Camera Raw.
Nota: se confrontate varie immagini sulla base delle loro anteprime in Bridge, conviene lasciare l’opzione Applica la regolazione
automatica dei toni deselezionata (impostazione predefinita). In caso contrario, confrontereste immagini a cui saranno già state
applicate delle regolazioni.
Mentre apportate le regolazioni, controllate le estremità dell’istogramma o usate le anteprime di ombre e luci ritagliate.
Mentre spostate i cursori Esposizione, Recupero o Neri, tenete premuto il tasto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) per
vedere le aree in cui luci e ombre vengono ritagliate. Spostate il cursore fino a dove inizia il ritaglio, quindi regolate
leggermente in direzione inversa. Per ulteriori informazioni, consultate “Vedere l’anteprima di luci e ombre ritagliate in Camera
Raw” a pagina 88.
• Per regolare manualmente un controllo dei toni, trascinate il cursore, digitate un numero nella casella di testo oppure
selezionate il valore nella casella e premete il tasto freccia su o giù.
• Per ripristinare un valore sulla sua impostazione predefinita, fate doppio clic sul cursore.
Esposizione Regola la luminosità complessiva dell’immagine, esaltando i valori più alti. Diminuite il valore di Esposizione
per scurire l’immagine, aumentatelo per rendere l’immagine più luminosa. I valori sono espressi in incrementi equivalenti
ai valori “f ” di diaframma. Una regolazione di + 1,50 equivale ad aumentare l’apertura di una posizione e mezzo. Allo stesso
modo, una regolazione di -1,5 corrisponde a ridurre l’apertura di una posizione e mezzo. Usate Recupero per diminuire i
valori delle luci.
Recupero Tenta di recuperare i particolari nelle aree di luce. Camera Raw può ricostruire alcuni particolari dalle aree in cui
uno o due canali di colore sono ritagliati e convertiti in bianco.
Luce di schiarita Tenta di recuperare i particolari nelle aree in ombra, senza schiarire i neri. Camera Raw può ricostruire
alcuni particolari dalle aree in cui uno o due canali di colore sono ritagliati e convertiti in nero. L’effetto del controllo Luce
di schiarita è simile all’effetto della sezione delle ombre della funzione Luci/Ombre di Photoshop o dell’effetto Luci/Ombre
di After Effects.
Neri Specifica i livelli di input che saranno mappati sul nero nell’immagine finale. Aumentando il valore del controllo Neri,
vengono ampliate le aree mappate sul nero. A volte ciò crea l’impressione di un aumento del contrasto nell’immagine.
Questa regolazione produce un effetto più evidente sulle ombre, mentre mezzitoni e luci restano quasi inalterati. L’effetto
del controllo Neri è simile all’effetto del cursore punto nero per i livelli di input del comando Livelli di Photoshop o
dell’effetto Livelli di After Effects.
Luminosità Regola quanto l’immagine sia luminosa o scura, in modo simile alla proprietà Esposizione. Tuttavia, il controllo
Luminosità non ritaglia le luci o le ombre dell’immagine, ma comprime le prime ed espande le seconde se spostate il cursore
verso destra. In genere conviene impostare inizialmente la gamma tonale complessiva regolando i controlli Esposizione,
Recupero e Neri, quindi impostare il controllo Luminosità. Regolazioni di grande entità del valore Luminosità possono
influire su luci e ombre ritagliate; è quindi consigliabile regolare di nuovo i controlli Esposizione, Recupero o Neri dopo
aver regolato il controllo Luminosità.
Contrasto Aumenta o diminuisce il contrasto dell’immagine, agendo principalmente sui mezzitoni. Se aumentate il
contrasto, le aree semiscure dell’immagine diventano più scure, mentre le aree semichiare diventano più chiare. In genere
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il cursore Contrasto va usato per regolare il contrasto dei mezzitoni dopo aver impostato i valori di Esposizione, Neri e
Luminosità.
Spostando un punto della curva verso l’alto, si ottiene un tono più chiaro; spostandolo verso il basso, si ottiene un tono più
scuro. Una linea retta a 45 gradi indica che non è apportata alcuna modifica alla curva di risposta tonale: i valori di input
originali corrispondono esattamente ai valori di output.
La curva di viraggio nella scheda Parametrica consente di regolare i valori negli intervalli specifici all’interno
dell’immagine. Le aree della curva interessate dalle proprietà delle zone Luci, Colori chiari, Colori scuri o Ombre
dipendono da dove impostate i controlli di suddivisione sotto il grafico. Le proprietà delle zone intermedie (Colori scuri e
Colori chiari) interessano principalmente l’area centrale della curva. Le proprietà Luci e Ombre interessano principalmente
gli estremi della gamma tonale.
Le schede secondarie riportate di seguito contengono i controlli per regolare un componente di colore per un intervallo di
colori specifico:
Tonalità Cambia il colore. Ad esempio, potete cambiare il colore di un cielo blu e di tutti gli altri oggetti blu da cyan a viola.
Saturazione Cambia la vivacità o la purezza del colore. Ad esempio, potete cambiare il colore di un cielo blu da grigio a blu
molto saturo.
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Per colorare un’immagine potete anche applicare modifiche speciali, come un effetto di cross-processing.
1 Selezionate un’immagine in scala di grigio. Può essere anche un’immagine convertita in scala di grigio mediante
l’opzione Converti in scala di grigio della scheda HSL/Scala di grigio.
2 Nella scheda Divisione toni regolate le proprietà Tonalità e Saturazione per luci e ombre. Tonalità imposta il colore dei
toni, mentre Saturazione imposta l’entità del risultato.
3 Regolate il controllo Bilanciamento per bilanciare il rapporto tra luci e ombre. I valori positivi aumentano l’influenza dei
controlli delle ombre, mentre i valori negativi aumentano l’influenza dei controlli delle luci.
È possibile che i colori riprodotti dal plug-in Camera Raw siano diversi da quanto ci si aspetti. Questo potrebbe essere
dovuto a una differenza fra il profilo della fotocamera e il profilo di Camera Raw per quel modello di fotocamera. Oppure
tali discrepanze si possono verificare nel caso di fotografie scattate in condizioni di illuminazione anomale, che non
rientrano nell’intervallo di compensazione del plug-in Camera Raw.
Per ottenere una diversa resa dei colori non neutri, regolate le impostazioni del profilo incorporato in Camera Raw
mediante i controlli Tonalità e Saturazione della scheda Calibrazione fotocamera. Inoltre, potete specificare se usare i profili
incorporati di Camera Raw o un profilo incorporato nel file stesso.
1 Nella scheda Calibrazione fotocamera, selezionate un profilo dal menu Profilo fotocamera.
Importante: le opzioni del menu Profilo fotocamera variano a seconda della presenza o meno nel file di un profilo incorporato
o di una versione più recente del profilo fornita con Camera Raw.
ACR 2.4, 3.0 o successive Numeri di versione più alti indicano profili più recenti e migliori per determinate fotocamere. Se
vedete solo un numero di versione basso, ad esempio 2.4, i profili della fotocamera non hanno subito aggiornamenti. Se
sono disponibili più opzioni, potete scegliere il numero di versione più basso per mantenere uniformità di risultato con le
immagini più vecchie.
Incorporato Permette di usare il profilo incorporato nel file corrente. I file TIFF, JPEG e DNG possono avere profili
incorporati.
2 Regolate la proprietà Tinta della sezione Ombre per rimuovere una dominante di colore nelle ombre. Diminuite il valore
di Tinta per rendere più verdi le zone in ombra, aumentatela per aggiungere più magenta.
3 Usate i controlli Tonalità e Saturazione per i componenti rosso, verde e blu nell’immagine. Osservate nell’anteprima gli
effetti delle regolazioni fino a ottenere il risultato desiderato. In genere la tonalità va regolata prima della saturazione.
4 Le regolazioni effettuate nella scheda Calibrazione fotocamera vengono applicate all’immagine selezionata nella finestra
di dialogo di Camera Raw. Se desiderate salvare le modifiche come impostazioni predefinite per i file di una fotocamera
specifica, scegliete Salva nuove impostazioni predefinite Camera Raw dal menu Impostazioni Camera Raw .
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Nota: per salvare le impostazioni come predefinite per una fotocamera specifica (per numero di serie) o per una condizione di
luce specifica (per sensibilità ISO), potete modificare le preferenze di Impostazioni immagine predefinite nelle preferenze di
Camera Raw. Consultate “Salvare, ripristinare e caricare le impostazioni di Camera Raw” a pagina 96.
Immagine originale (in alto) e dopo aver corretto l’aberrazione cromatica (in basso)
Un altro tipo di artefatto cromatico interessa i bordi delle aree di luce speculare, ad esempio quando la luce è riflessa da una
superficie di acqua increspata o dai bordi di un oggetto di metallo lucido. In questi casi si osserva una smarginatura viola
attorno alle aree di luce speculare. Una simile smarginatura può inoltre verificarsi lungo i bordi tra oggetti scuri e oggetti
molto luminosi.
1 Ingrandite un’area vicina all’angolo dell’anteprima. Otterrete i migliori risultati se l’area contiene particolari molto scuri
o neri su uno sfondo molto chiaro o bianco. Individuate i margini colorati.
2 Nella scheda Correzioni lente regolate i seguenti controlli:
Correggi margine rosso/cyan Regola la dimensione del canale rosso relativo al canale verde. Questo compensa la
smarginatura di rosso/cyan.
Correggi margine blu/giallo Regola la dimensione del canale blu relativo al canale verde. Questo compensa la smarginatura
di blu/giallo.
Elimina margine Riduce la saturazione della smarginatura colorata attorno alle aree di luce speculare. Scegliete Tutti i bordi
per correggere la smarginatura per tutti i bordi, compresi quelli con netti cambiamenti nei valori cromatici. Se con Tutti i
bordi ottenete sottili linee grigie vicino ai bordi o altri effetti indesiderati, scegliete Bordi con luci per correggere la
smarginatura solo laddove è più probabile che si verifichi, cioè lungo i bordi delle aree di luce. Scegliete Disattivato per
disattivare l’eliminazione dei margini colorati.
Osservate l’immagine di anteprima mentre spostate ogni cursore a sinistra o a destra. Quando correggete la smarginatura
di rosso/cyan, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) per nascondere la smarginatura blu/giallo. Allo stesso
modo, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre riducete la smarginatura blu/giallo per nascondere la
smarginatura rosso/cyan. L’obiettivo è quello di ridurre quanto più possibile la smarginatura di colore.
1 Aumentate il valore Quantità per schiarire gli angoli, diminuitelo per scurirli.
2 Diminuite il valore Punto medio per applicare la regolazione a un’area più ampia a partire dagli angoli; aumentatelo per
limitare la regolazione a un’area in prossimità degli angoli.
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Nota: per annullare l’operazione di ritaglio, premete Esc con lo strumento taglierina selezionato oppure tenete premuto il
pulsante del mouse mentre selezionate lo strumento taglierina e scegliete Cancella ritaglio dal menu a comparsa. per annullare
l’operazione e chiudere la finestra di dialogo di Camera Raw senza procedere all’elaborazione dell’immagine, fate clic sul
pulsante Annulla o deselezionate lo strumento taglierina e premete Esc.
4 Trasinate il cursore Pupilla nella barra degli strumenti verso destra per aumentare la dimensione dell’area corretta.
5 Trascinate il cursore Scurisci verso destra per scurire l’area della pupilla all’interno della selezione e l’area dell’iride
all’esterno di essa.
Deselezionate Mostra sovrapposizione per disattivare la selezione e verificare il risultato.
Nota: per passare a diverse aree di occhi rossi selezionate, fate clic sulla selezione.
3 (Facoltativo) Nella barra degli strumenti, trascinate il cursore Raggio per specificare la dimensione dell’area su cui agisce
lo strumento ritocca.
4 Portate lo strumento ritocca sulla foto e fate clic sulla parte della foto da ritoccare. Sull’area selezionata compare un
cerchio con tratteggio bianco e rosso. Il cerchio con tratteggio verde e bianco indica invece l’area campionata usata per
clonare o correggere.
5 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per specificare l’area campionata, trascinate dall’interno del cerchio verde e bianco fino a portarlo su una diversa area
dell’immagine.
• Per specificare l’area selezionata da correggere o a cui applicare la clonatura, trascinate dall’interno del cerchi bianco e
rosso.
• Per regolare la dimensione dei cerchi, portate il puntatore sul bordo di uno dei cerchi fino a ottenere una doppia freccia,
quindi trascinate per ingrandire o ridurre entrambi i cerchi.
• Per annullare l’operazione, premete Backspace (Windows) o Ritorno unitario (Mac OS).
Ripete questa procedura per ogni area dell’immagine da ritoccare. Per rimuovere tutte le aree campionate e ricominciare,
fate clic sul pulsante Cancella tutto nella barra degli strumenti.
L’opzione Applica contrasto a, nelle preferenze di Camera Raw, consente di specificare se la nitidezza viene applicata a tutte
le immagini o solo alle anteprime.
Il controllo Luminanza riduce i disturbi in scala di grigio, mentre il controllo Colori riduce i disturbi cromatici. Il cursore
in posizione zero disattiva la riduzione del disturbo.
Per regolare le impostazioni Luminanza o Colori, ingrandite l’anteprima almeno al 100% in modo da poter vedere il
risultato della riduzione del disturbo.
Spostando il cursore Luminanza verso destra si riduce il disturbo in scala di grigio (in alto a destra); spostando il cursore Colori verso destra si
riduce il disturbo cromatico (in basso a destra).
I predefiniti sono visualizzati per nome nella scheda Predefiniti, nel menu Modifica > Impostazioni di sviluppo in Bridge,
nel menu contestuale per le immagini da fotocamera in formato raw in Bridge e nel sottomenu Applica predefinito del
menu Impostazioni di Camera Raw, all’interno della finestra di dialogo Camera Raw. I predefiniti vengono elencati in
queste posizioni solo se li avete salvati nella cartella delle impostazioni di Camera Raw. Tuttavia potete usare il comando
Carica impostazioni per individuare e applicare impostazioni salvate altrove.
Potete salvare ed eliminare i predefiniti usando i pulsanti nella parte inferiore della scheda Predefiniti.
❖ Fate clic sul pulsante del menu Impostazioni di Camera Raw e scegliete un comando:
Salva impostazioni Salva le impostazioni correnti come un predefinito. Scegliete le impostazioni da salvare nel predefinito,
quindi assegnate un nome al predefinito e salvatelo.
Salva nuove impostazioni predefinite Camera Raw Salva le impostazioni correnti come nuove impostazioni predefinite per
altre foto scattate con la stessa fotocamera, con lo stesso modello di fotocamera o con la stessa impostazione ISO. Selezionate
le opzioni adeguate nella sezione Impostazioni predefinite immagine delle preferenze di Camera Raw per specificare se
associare i valori predefiniti al numero di serie di una specifica fotocamera o a una particolare impostazione ISO.
Ripristina impostazioni predefinite Camera Raw Ripristina le impostazioni predefinite originali per la fotocamera, il
modello di fotocamera o l’impostazione ISO corrente.
Carica impostazioni Apre la finestra di dialogo Carica impostazioni conversione Raw. Individuate il file di impostazioni,
selezionatelo e fate clic su Carica.
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Quando elaborate un’immagine da fotocamera in formato Raw con Camera Raw, le impostazioni vengono memorizzate nel
file database di Camera Raw o in un file collaterale XMP. In genere le impostazioni dei file DNG vengono memorizzate nei
file stessi, come nel caso dei file TIFF e JPEG.
Nota: se importate una sequenza di file da fotocamera in formato raw in After Effects, le impostazioni del primo file vengono
applicate a tutti i file della sequenza che non hanno un file XMP collaterale. After Effects non controlla il database di Camera Raw.
Per specificare la posizione in cui memorizzare le impostazioni, potete impostare un’opzione delle preferenze. Quando
riaprirete un’immagine da fotocamera in formato raw, tutte le impostazioni torneranno ai valori usati all’ultima apertura
del file. Gli attributi dell’immagine (profilo dello spazio colore di destinazione, profondità di bit, dimensioni dei pixel e
risoluzione) non sono memorizzati con le impostazioni.
1 In Bridge scegliete Modifica > Preferenze Camera Raw (Windows) o Bridge > Preferenze Camera Raw (Mac OS).
2 Nella finestra di dialogo Preferenze Camera Raw, scegliete una delle voci seguenti dal menu Salva impostazioni
immagine in:
Database Camera Raw Memorizza le impostazioni in un file di database di Camera Raw in Document and Settings/[nome
utente]/Dati applicazione/Adobe/CameraRaw (Windows) o in Utenti/[nome utente]/Libreria/Preferenze (Mac OS). Questo
database viene indicizzato in base al contenuto dei file, quindi l’immagine conserva le impostazioni di Camera Raw anche
se il file viene rinominato o spostato.
File collaterali “.xmp” Memorizza le impostazioni in un file a parte nella stessa cartella del file da fotocamera in formato
raw, con lo stesso nome base ed estensione .xmp. Questa opzione è utile per archiviare e scambiare i file da fotocamera in
formato raw assieme alle rispettive impostazioni, specie nei flussi di lavoro multiutente. I file collaterali XMP consentono
di memorizzare dati IPTC (International Press Telecommunications Council) o altri metadati associati ai file in formato
raw da fotocamera. Se dovete aprire un file da un volume di sola lettura, come un CD o un DVD, copiatelo prima sul disco
rigido. Il plug-in Camera Raw, infatti, non può scrivere un file XMP su un volume di sola lettura e registra invece le
impostazioni nel file database di Camera Raw. Per visualizzare i file XMP in Bridge scegliete Visualizza > Mostra file
nascosti.
Importante: se usate un sistema di controllo delle revisioni per gestire i file e memorizzate le impostazioni in file XMP
collaterali, ricordate che dovete importare ed esportare i file collaterali per apportare modifiche alle immagini da fotocamera
in formato raw; allo stesso modo, dovete gestire (ad esempio rinominare, spostare o eliminare) i file XMP collaterali insieme ai
rispettivi file da fotocamera in formato raw. Bridge, Photoshop, After Effects e Camera Raw si occupano automaticamente della
sincronizzazione dei file quando si lavora su file in locale.
Se memorizzate le impostazioni di Camera Raw nel relativo database e dovete successivamente spostare i file su un CD o
DVD o su un altro computer, scegliete il comando Esporta impostazioni in XMP per esportare le impostazioni nei file
collaterali XMP.
3 Per memorizzare tutte le regolazioni apportate ai file DNG nei file stessi, selezionate Ignora file “.xmp” collaterali nella
sezione Trattamento file DNG della finestra di dialogo Preferenze Camera Raw.
1 In Bridge selezionate un file e scegliete Modifica > Impostazioni di sviluppo > Copia impostazioni Camera Raw.
2 Selezionate uno o più file e scegliete Modifica > Impostazioni di sviluppo > Incolla impostazioni.
Per copiarli e incollarli mediante il menu contestuale, potete anche fare clic sui file di immagine con il pulsante destro del
mouse (Windows) o tenendo premuto il tasto Ctrl (Macintosh).
3 Nella finestra di dialogo Incolla impostazioni Camera Raw, selezionate le impostazioni da applicare.
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Applicazione di un predefinito
Potete visualizzare e modificare le impostazioni del flusso di lavoro in basso nella finestra di dialogo Camera Raw.
Spazio Consente di specificare il profilo del colore di destinazione. In genere si imposta Spazio sul valore utilizzato per lo
spazio di lavoro RGB di Photoshop. Di norma, il profilo di origine delle immagini da fotocamera in formato raw
corrisponde allo spazio colore nativo della fotocamera. I profili elencati nel menu Spazio sono incorporati in Camera Raw.
Per usare uno spazio colore non elencato nel menu Spazio, scegliete ProPhoto RGB, quindi scegliete lo spazio di lavoro
preferito quando aprite il file in Photoshop.
Profondità Specifica se il file verrà aperto a 8 o 16 bit per canale in Photoshop.
Dim. Specifica le dimensioni in pixel dell’immagine importata in Photoshop. Le dimensioni in pixel predefinite sono quelle
usate per fotografare l’immagine. Per ricampionare l’immagine, usate il menu Dim.
Nel caso delle fotocamere a pixel quadrati, scegliete una dimensione più piccola di quella nativa per velocizzare
l’elaborazione qualora si intenda creare un’immagine finale più piccola. La scelta di una dimensione più elevata equivale
invece al ricampionamento verso l’alto in Photoshop.
Per le fotocamere a pixel non quadrati, la dimensione nativa è quella che meglio mantiene il numero totale di pixel. La
selezione di una dimensione diversa riduce il ricampionamento necessario in Camera Raw e fornisce immagini di qualità
leggermente superiore. La dimensione che garantisce la massima qualità è contrassegnata da un asterisco (*) nel menu Dim.
Nota: potete sempre modificare la dimensione in pixel dell’immagine dopo averla aperta in Photoshop.
Risoluzione Consente di specificare la risoluzione di stampa dell’immagine. Questa impostazione non modifica le
dimensioni in pixel. Ad esempio, un’immagine di 2048 x 1536 stampata a 72 dpi occupa circa 28 1/2 x 21 1/4 pollici. Se
stampata a 300 dpi, la stessa immagine occupa circa 6 3/4 x 5 1/8 pollici. Per regolare la risoluzione dell’immagine in
Photoshop potete anche usare il comando Dimensione immagine.
Apri in Photoshop come oggetti avanzati Quando si fa clic sul pulsante Apri, le immagini Camera Raw verranno aperte in
Photoshop come un livello di oggetto avanzato anziché come livello di sfondo. Per ignorare questa preferenza per le
immagini selezionate, tenete premuto il tasto Maiusc mentre fate clic su Apri.
100
Capitolo 5: Colore
È possibile descrivere il colore in diversi modi usando un modello di colori come RGB o CMYK. Lavorando alla vostra
immagine, potete specificare i colori facendo riferimento a uno dei modelli di colori disponibili. In Photoshop potete
scegliere l’approccio più adeguato in funzione dell’immagine e del suo utilizzo.
Il colore
Nozioni di base sul colore
Per usare Photoshop nel modo migliore è utile conoscere come si creano i colori e quali relazioni li legano. Per ottenere il
risultato desiderato in modo mirato anziché mediante diversi tentavi, è utile comprendere le nozioni di base della teoria dei
colori.
Colori primari
I colori primari additivi sono i tre colori della luce (rosso, verde e blu) dai quali si ottengono tutti i colori dello spettro
visibile tramite mescolanza additiva di combinazioni diverse. Sommando parti uguali di luce rossa, blu e verde si ottiene il
bianco, mentre la totale mancanza di rosso, blu e verde corrisponde al nero. I monitor dei computer sono periferiche che
riproducono i colori usando i colori primari additivi.
R G B
I colori primari sottrattivi sono pigmenti che, se miscelati in diverse proporzioni, producono uno spettro di colori. A
differenza dei monitor, le stampanti utilizzano i colori primari sottrattivi (pigmenti cyan, magenta, giallo e nero) per
riprodurre i colori tramite mescolanza sottrattiva. Il termine “sottrattivo” si riferisce al fatto che i colori primari sono puri
fino a quando non vengono miscelati e producono versioni meno pure dei primari. Ad esempio, l’arancio viene ottenuto
per miscelazione sottrattiva di magenta e giallo.
C M Y K
0/360
R
M Y
270 90
B G
C
180
Ruota dei colori
R. Rosso Y. Giallo G. Verde C. Cyan B. Blu M. Magenta
Ad esempio, potete diminuire la quantità di un colore in un’immagine aumentando la quantità del suo opposto sulla ruota
dei colori e viceversa. I colori che si trovano opposti l’uno all’altro sulla ruota di colori standard vengono comunemente
definiti colori complementari. Analogamente, potete aumentare e ridurre un colore regolando i due colori ad esso adiacenti
sulla ruota dei colori o regolando i due colori adiacenti al suo opposto.
In un’immagine CMYK potete diminuire il magenta riducendo la quantità effettiva di magenta oppure aumentando la
quantità del suo complementare, il verde, vale a dire il suo opposto nella ruota dei colori. In un’immagine RGB, potete
diminuire il magenta rimuovendo il rosso e il blu o aggiungendo il verde. Tutte queste regolazioni generano un
bilanciamento globale del colore contenente una quantità inferiore di magenta.
Consultare anche
“Scegliere un colore con il Selettore colore di Adobe” a pagina 112
Lo spazio colore, o spazio colorimetrico, è una variante del modello di colore e include una gamma (intervallo) specifica di
colori. Ad esempio, all’interno del modello RGB ci sono diversi spazi colore: Adobe RGB, sRGB, ProPhoto RGB, ecc.
Ogni periferica (monitor o stampante) ha un proprio spazio colore e può riprodurre solo i colori della gamma di tale spazio.
Quando trasferite un’immagine da una periferica all’altra, i colori possono variare perché le periferiche interpretano i valori
RGB o CMYK in base al proprio spazio colorimetrico. Per garantire colori uniformi in caso di trasferimento di
un’immagine, potete usare la gestione del colore.. Consultate “Perché i colori a volte non corrispondono” a pagina 119.
In Photoshop, il metodo di colore di un documento determina quale metodologia viene usata per visualizzare e stampare
l’immagine su cui lavorate. Photoshop basa i propri metodi di colore sui modelli di colore utili per le immagini destinate
all’ambito editoriale. È possibile scegliere tra RGB (rosso, verde, blu), CMYK (cyan, magenta, giallo, nero), Colore Lab
(basato su CIE L* a * b*) e Scala di grigio. Photoshop include inoltre alcuni metodi specifici per la riproduzione del colore,
come Scala di colore e Due tonalità. I metodi di colore determinano il numero di colori, il numero di canali e le dimensioni
del file di immagine. Dalla scelta del metodo di colore dipende anche la disponibilità di determinati strumenti e formati di
file.
Quando lavorate con i colori di un’immagine, in sostanza regolate valori numerici all’interno del file. È facile considerare
un colore come un numero. Tuttavia, questi valori numerici non rappresentano colori assoluti, ma hanno un significato solo
all’interno dello spazio colorimetrico della periferica di riproduzione.
PHOTOSHOP CS3 102
Guida utente
Consultare anche
“Metodi di colore” a pagina 102
H
0 360
100 100
S B
0 0
Modello colore HSB
H. Tonalità S. Saturazione B. Luminosità
Metodi di colore
Metodo di colore RGB
Il metodo di colore RGB di Photoshop usa il modello RGB, assegnando un valore di intensità a ogni pixel. Nelle immagini
a 8 bit per canale i valori di intensità sono compresi tra 0 (nero) e 255 (bianco) per ogni componente RGB (rosso, verde,
blu) di un’immagine a colori. Ad esempio, un colore rosso acceso può avere un valore R pari a 246, G pari a 20 e B pari a 50.
Quando i valori di tutti e tre le componenti sono uguali, il risultato è una tonalità di grigio neutro. Quando il valore di tutti
e tre le componenti è 255, si ottiene il bianco puro; quando il valore delle tre componenti è 0, il nero puro.
Le immagini RGB usano tre colori, o canali, per riprodurre i colori sullo schermo. Nelle immagini a 8 bit per canale, i tre
canali generano 24 bit di informazioni sui colori per pixel (8 bit x 3 canali). Nelle immagini a 24 bit i tre canali consentono
di riprodurre fino a 16,7 milioni di colori per pixel. Nelle immagini a 48 bit (16 bit per canale) e a 96 bit (32 bit per canale)
è possibile riprodurre un numero di colori per pixel addirittura superiore. Il modello RGB è il metodo predefinito per le
nuove immagini di Photoshop e il metodo usato per la visualizzazione dei colori sui monitor. In altre parole, quando sono
impostati altri metodi di colore (ad esempio CMYK), Photoshop interpola l’immagine CMYK in RGB per la visualizzazione
sullo schermo.
Pur essendo un modello di colore standard, la gamma esatta di colori rappresentata dal modello RGB può variare a seconda
dell’applicazione o del monitor in uso. Il metodo di colore RGB cambia in Photoshop in base all’impostazione specificata
per lo spazio di lavoro nella finestra di dialogo Impostazioni colore.
Consultare anche
“Informazioni sugli spazi di lavoro cromatici” a pagina 136
PHOTOSHOP CS3 103
Guida utente
Ricorrete al metodo CMYK per preparare un’immagine da stampare in quadricromia. Convertendo un’immagine RGB in
CMYK si crea una selezione colori. Se un’immagine è inizialmente in RGB, è bene effettuare tutte le modifiche in RGB e
convertirla in CMYK solo al termine del lavoro. Con il metodo RGB potete usare i comandi Imposta prova per simulare gli
effetti della conversione in CMYK senza modificare i dati reali dell’immagine. Potete anche usare il metodo CMYK per
lavorare direttamente con le immagini CMYK digitalizzate o importate da sistemi di fascia alta.
Anche se è un modello di colore standard, la gamma esatta di colori rappresentati può variare a seconda delle condizioni di
stampa e della macchina usata. Il metodo di colore CMYK cambia in Photoshop in base all’impostazione specificata per lo
spazio di lavoro nella finestra di dialogo Impostazioni colore.
Consultare anche
“Informazioni sugli spazi di lavoro cromatici” a pagina 136
Il metodo Colore Lab ha una componente di luminosità (L) compresa tra 0 e 100. Nel Selettore colore di Adobe e nella
palette Colori, le componenti a (asse verde-rosso) e b (asse blu-giallo) sono comprese tra +127 e –128.
Le immagini Lab possono essere salvate nei formati Photoshop, Photoshop EPS, PSB (formato documento grande),
Photoshop PDF, Dati raw di Photoshop, TIFF, Photoshop DCS 1.0 e Photoshop DCS 2.0. Potete salvare le immagini Lab a
48 bit (16 bit per canale) nei formati Photoshop, PSB (formato documento grande), Photoshop PDF, Dati raw di Photoshop
e TIFF.
Nota: quando vengono aperti, i file in formato DCS 1.0 o DCS 2.0 vengono convertiti in CMYK.
I valori della scala di grigio possono anche essere calcolati come percentuale di copertura di inchiostro nero (0%
corrisponde al bianco, 100% al nero).
Il metodo Scala di grigio si basa sulla gamma definita dallo spazio di lavoro specificato nella finestra di dialogo
Impostazioni colore.
Consultare anche
“Informazioni sugli spazi di lavoro cromatici” a pagina 136
PHOTOSHOP CS3 104
Guida utente
Metodo Bitmap
Il metodo Bitmap usa uno di due valori cromatici (bianco o nero) per rappresentare i pixel di un’immagine. Nel metodo
Bitmap le immagini sono a 1 bit, in quanto hanno una profondità di bit pari a 1.
Consultare anche
“Le immagini a due tonalità” a pagina 465
Nonostante la palette dei colori sia limitata, il metodo Scala di colore può ridurre le dimensioni dei file mantenendo la
qualità visiva necessaria per presentazioni multimediali, pagine Web e simili utilizzi delle immagini. Tuttavia, questo
metodo limita anche il numero di modifiche che potete apportare all’immagine. Per eseguire modifiche di una certa
importanza, convertite temporaneamente l’immagine in RGB. I file in Scala di colore possono essere salvati nei formati
Photoshop, BMP, DICOM, GIF, Photoshop EPS, Formato documento grande (PSB), PCX, Photoshop PDF, Dati raw di
Photoshop, Photoshop 2.0, PICT, PNG, Targa e TIFF.
Metodo Multicanale
Le immagini multicanale contengono 256 livelli di grigio in ogni canale e sono utili per la stampa specializzata. Possono
essere salvate nei formati Photoshop, Formato documento grande (PSB), Photoshop 2.0, Dati raw di Photoshop e
Photoshop DCS 2.0.
• I canali di colore nell’immagine originale sono convertiti in canali di tinta piatta nell’immagine convertita.
• Convertendo un’immagine CMYK nel metodo Multicanale si creano canali di tinta piatta cyan, magenta, giallo e nero.
• Convertendo un’immagine RGB nel metodo Multicanale si creano canali di tinta piatta cyan, magenta e giallo.
• Cancellando un canale da un’immagine RGB, CMYK o Lab si converte automaticamente l’immagine nel metodo
Multicanale.
• Se dovete esportare un’immagine Multicanale, salvatela in formato Photoshop DCS 2.0.
• Apportate il maggior numero possibile di modifiche mentre è impostato il metodo originale (in genere RGB per le
immagini provenienti dalla maggior parte degli scanner e delle fotocamere digitali; CMYK per le immagini provenienti
dagli scanner a tamburo tradizionali e per quelle importate da un sistema Scitex).
• Salvate una copia di backup dell’immagine prima di convertirla. Assicuratevi che la copia salvata contenga tutti i livelli,
in modo da poter modificare la versione originale dell’immagine dopo la conversione.
• Unite i livelli del file prima di convertirlo. L’interazione dei colori tra i metodi di fusione dei livelli varia in base al metodo.
❖ Scegliete Immagine > Metodo e il metodo desiderato dal sottomenu. I metodi che non sono disponibili per l’immagine
attiva non possono essere selezionati.
I livelli vengono uniti quando l’immagine viene convertita in Multicanale, Bitmap o Scala di colore, in quanto questi metodi
non supportano i livelli.
Quando registrate un’azione, potete usare il comando Modifica metodo condizionale per specificare uno o più metodi
sorgente e un metodo destinazione.
Consultare anche
“Automatizzare con le azioni” a pagina 570
Consultare anche
“Convertire un’immagine a colori in bianco e nero” a pagina 159
Quando convertite un’immagine a colori nel metodo Bitmap, dovete prima convertirla in Scala di grigio. Così facendo
vengono eliminati dai pixel i dati sulla tonalità e la saturazione e restano solo i valori sulla luminosità. Dal momento che
sono disponibili solo poche opzioni di modifica per il metodo Bitmap, conviene modificare l’immagine in Scala di grigio
prima di convertirla nel metodo Bitmap.
Nota: le immagini in metodo Bitmap sono a 1 bit per canale. Prima di convertire nel metodo Bitmap un’immagine a 16 o 32 bit
per canale, occorre convertirla in Scala di grigio a 8 bit.
Dithering diffusione Esegue una conversione con diffusione dell’errore, a partire dal pixel nell’angolo superiore sinistro
dell’immagine. Se il valore del pixel è superiore al grigio medio (128), il pixel diventa bianco; se inferiore, diventa nero.
Poiché il pixel originale è raramente bianco puro o nero puro, la conversione genera sempre qualche errore. L’errore viene
però trasferito ai pixel circostanti e diffuso su tutta l’immagine, creando una texture a grana grossa, tipo pellicola. Questa
opzione è utile per visualizzare le immagini su uno schermo in bianco e nero.
Retino mezzetinte Simula l’aspetto dei punti di un retino per mezzetinte nell’immagine convertita. Immettete i valori nella
finestra di dialogo Retino mezzetinte:
• Nel campo Frequenza, inserite un valore per la frequenza di retino e scegliete un’unità di misura. I valori possono essere
compresi tra 1 e 999 linee per pollice o tra 0,400 e 400 linee per centimetro. Sono ammessi anche valori decimali. La
frequenza di retino è la lineatura del retino mezzetinte, espressa in linee per pollice (lpi). La frequenza dipende dalla carta
e dal tipo di macchina usata per la stampa. Per i giornali si usano normalmente retini da 85 linee, mentre per le riviste si
usano retini con una risoluzione maggiore, ad esempio 133 e 150 lpi. Rivolgetevi al vostro tipografo per sapere qual è la
frequenza di retino corretta.
• Inserite un valore compreso fra –180 e +180 gradi per l’angolo di retino. L’angolo di retino rappresenta l’orientamento del
retino. I retini mezzetinte a tono continuo e in bianco e nero in genere hanno un angolo di 45˚.
• Per Forma, scegliete la forma del punto desiderata.
Importante: il retino mezzetinte diventa parte integrante dell’immagine. Se stampate l’immagine su una stampante per
mezzetinte, questa userà il proprio retino mezzetinte oltre a quello dell’immagine. Con alcune stampanti, ciò potrebbe causare
un effetto moiré.
Pattern personale Simula l’aspetto di un retino mezzetinte personale nell’immagine convertita. Vi consigliamo di scegliere
un pattern adatto alle variazioni di spessore, ad esempio uno con molte tonalità di grigio.
Per usare questa opzione, definite prima di tutto un pattern, quindi retinate l’immagine in scala di grigio in modo da
applicare la texture. Per coprire l’intera immagine, il pattern deve avere le stesse dimensioni dell’immagine. In caso
contrario verrà ripetuto in più sezioni. Photoshop include diversi pattern che si ripetono automaticamente in sezioni e che
possono essere usati come pattern per retini mezzetinte.
Per preparare la conversione di un pattern in bianco e nero, potete prima convertire l’immagine in scala di grigio, quindi
applicare più volte il filtro Sfoca maggiormente. Questa tecnica di sfocatura crea linee spesse che vanno dal grigio scuro al
bianco.
PHOTOSHOP CS3 107
Guida utente
Per eseguire la conversione in Scala di colore, l’immagine di partenza deve essere a 8 bit per canale e in Scala di grigio
o RGB.
Le immagini in scala di grigio vengono convertite in modo automatico. Per le immagini RGB, viene visualizzata la finestra
Scala di colore.
• Locale (selettiva) Crea una tavola di colori simile a quella creata dall’opzione Percettiva, ma favorisce aree di colore più
estese e conserva i colori per il Web. Questa opzione garantisce in genere la massima integrità dei colori dell’immagine.
• Locale (adattata) Crea una palette basata su una campionatura dello spettro dei colori che compaiono con maggiore
frequenza nell’immagine. Ad esempio, un’immagine RGB contenente solo i colori verde e blu produce una palette composta
in prevalenza da questi due colori. La maggior parte delle immagini contengono colori concentrati in particolari aree dello
spettro. Per definire una palette in modo più preciso, selezionate prima una parte dell’immagine con i colori a cui desiderate
dare maggiore rilievo. La conversione in Photoshop propenderà verso questi colori.
• Personale Crea una palette personale tramite la finestra di dialogo Tavola colore. Potete modificare e salvare la tavola
per riutilizzarla in futuro o fare clic su Carica per caricarne una già salvata. Questa opzione mostra anche la palette Adattata
corrente, utile per visualizzare un’anteprima dei colori più usati nell’immagine.
• Precedente Usa la palette personale impiegata nella conversione precedente. È utile per convertire più immagini con la
stessa palette personale.
Colori Nel caso delle palette Uniforme, Percettiva, Selettiva o Adattata, potete specificare manualmente l’esatto numero di
colori che desiderate visualizzare, fino a un massimo di 256. La casella di testo Colori determina solo la modalità con cui
viene creata la tavola. Adobe Photoshop considera ancora l’immagine come un’immagine a 8 bit, con 256 colori.
Inclusione dei colori e trasparenza Per specificare i colori da includere nella tavola o la trasparenza dell’immagine, potete
scegliere tra le seguenti opzioni:
• Forzato Consente di scegliere le opzioni per inserire o meno nella tavola determinati colori. L’opzione Bianco e nero
aggiunge un bianco e un nero puri alla tavola dei colori; l’opzione Primari aggiunge rosso, verde, blu, cyan, magenta, giallo,
nero e bianco; l’opzione Web aggiunge i 216 colori sicuri per il Web e l’opzione Personale consente di definire i colori
personali da aggiungere.
• Trasparenza Consente di scegliere se mantenere o meno le aree trasparenti dell’immagine durante la conversione. Se
questa opzione è selezionata, nella tavola dei colori viene aggiunta una voce speciale per i colori trasparenti. Se è
deselezionata, le aree trasparenti vengono riempite con il colore alone o, se non è stato scelto un colore alone, con il bianco.
• Alone Consente di specificare il colore di sfondo con cui riempire i bordi anti-alias lungo le aree trasparenti
dell’immagine. Se l’opzione Trasparenza è selezionata, l’alone viene applicato alle aree di contorno per favorirne la fusione
PHOTOSHOP CS3 109
Guida utente
con lo sfondo Web dello stesso colore. Se l’opzione Trasparenza è deselezionata, l’alone viene applicato alle aree trasparenti.
Se scegliete Nessuno e Trasparenza è selezionato, viene creata una trasparenza con contorni netti; altrimenti tutte le aree
trasparenti vengono riempite di bianco al 100%. Le opzioni di Alone sono disponibili solo se l’immagine ha trasparenza.
Dithering A meno che non abbiate selezionato l’opzione Esatta, la tavola dei colori che state usando potrebbe non includere
tutti i colori presenti nell’immagine. Per simulare i colori assenti dalla tavola, potete eseguire il dithering. Con il dithering
i pixel dei colori disponibili vengono mescolati per simulare i colori mancanti. Potete scegliere un’opzione di dithering dal
menu e immettere un valore per il fattore di dithering. Se specificate un fattore alto viene eseguito il dithering di più colori,
ma le dimensioni del file possono aumentare. Sono disponibili le seguenti opzioni di dithering:
• Nessuno Non esegue il dithering dei colori, ma usa il colore più simile a quello mancante. Ciò può provocare transizioni
brusche tra le diverse tonalità di colore nell’immagine, generando un effetto posterizzato.
• Diffusione Usa un metodo di diffusione dell’errore che produce un dithering meno strutturato rispetto all’opzione
Pattern. Per impedire che venga applicato il dithering ai colori dell’immagine che contengono voci nella tavola dei colori,
selezionate Mantieni colori esatti. Può essere utile per preservare le linee sottili e il testo nelle immagini Web.
• Pattern Usa un pattern quadrato, tipo retino mezzetinte, per simulare i colori assenti dalla tavola.
• Disturbo Aiuta a ridurre la visibilità dei pattern lungo il contorno delle immagini. Scegliete questa opzione se l’immagine
verrà divisa in sezioni per l’inserimento in una tabella HTML.
Nota: per modificare i colori in un’immagine a pseudocolori, scegliete Immagine > Regolazioni e usate i comandi di regolazione
del sottomenu.
5 Per assegnare la trasparenza a un colore, selezionate lo strumento contagocce nella finestra di dialogo Tavola colore e
fate clic sul colore desiderato o nell’immagine. Il colore campionato risulterà trasparente nell’immagine.
6 Fate clic su OK nella finestra Tavola colore per applicare i nuovi colori all’immagine in scala di colore.
Corpo nero Mostra una palette basata sui diversi colori prodotti da un radiatore a corpo nero quando viene riscaldato (da
nero a rosso, arancione, giallo e bianco).
Scala di grigio Mostra una palette di 256 livelli di grigio, dal nero al bianco.
Spettro Mostra una palette basata sui colori prodotti quando la luce bianca attraversa un prisma (da viola, blu e verde a
giallo, arancione e rosso).
Sistema (Mac OS) Mostra la palette standard Mac OS a 256 colori.
Nota: le tavole colore salvate possono anche essere caricate nella palette Campioni.
Scegliere i colori
I colori di primo piano e di sfondo
Photoshop usa il colore di primo piano per applicare colori, riempimenti e tracce alle selezioni e il colore di sfondo per creare
riempimenti sfumati e riempire le aree cancellate di un’immagine. I colori di primo piano e di sfondo vengono anche usati
da alcuni filtri per effetti speciali.
Potete definire un nuovo colore di primo piano o di sfondo con lo strumento contagocce, la palette Colori, la palette
Campioni o il Selettore colore di Adobe.
Il colore di primo piano predefinito è il nero, quello di sfondo è il bianco. In un canale alfa, invece, il primo piano predefinito
è il bianco e quello di sfondo è il nero.
C
A D
B
Riquadri dei colori di primo piano e di sfondo nella finestra degli strumenti
A. Riquadro del colore di primo piano B. Icona dei colori predefiniti C. Icona Scambia colori D. Riquadro del colore di sfondo
• Per modificare il colore di primo piano fate clic sul riquadro del colore superiore nella finestra degli strumenti, quindi
scegliete un colore dal Selettore colore di Adobe.
• Per modificare il colore di primo piano fate clic sul riquadro del colore inferiore nella finestra degli strumenti, quindi
scegliete un colore dal Selettore colore di Adobe.
• Per scambiare i colori di primo piano e di sfondo, fate clic sull’icona Scambia colori nella finestra degli strumenti.
• Per ripristinare i colori di primo piano e di sfondo, fate clic sull’icona dei colori predefiniti nella finestra degli strumenti.
Consultare anche
“Il Selettore colore HDR (Photoshop Extended)” a pagina 77
PHOTOSHOP CS3 111
Guida utente
Media 3 x 3, Media 5 x 5, Media 11 x 11, Media 31 x 31, Media 51 x 51, Media 101 x 101 Legge il valore medio del numero di
pixel specificato nell’area in cui fate clic.
Potete configurare il Selettore colore di Adobe in modo da scegliere solo colori sicuri per il Web o scegliere da diversi
sistemi di colore specifici. Gli utenti di Photoshop Extended possono accedere al Selettore colore HDR (High Dynamic
Range) e scegliere i colori da usare nelle immagini HDR.
Il riquadro del colore del Selettore colore di Adobe visualizza le componenti del colore nei metodi HSB, RGB e Lab. Se
conoscete il valore numerico del colore desiderato, potete immetterlo nei campi di testo. Potete usare anche il cursore e il
riquadro del colore per visualizzare in anteprima il colore da scegliere. Mentre regolate il colore usando il campo e il cursore
del colore, i valori numerici cambiano di conseguenza. La parte superiore della casella del colore, posta a destra del cursore,
visualizza il colore regolato, mentre la parte inferiore il colore originale. Le icone di avvertenza segnalano se il colore non è
sicuro per il Web oppure se è fuori gamma per la stampa (non stampabile) .
PHOTOSHOP CS3 112
Guida utente
A B C D E
F G H I
Selettore colore di Adobe
A. Colore selezionato B. Colore originale C. Colore regolato D. Icona di avvertenza fuori gamma E. Icona di avvertenza non sicuro per il
Web F. Opzione Solo colori Web G. Campo del colore H. Cursore dei colori I. Valori del colore
Quando selezionate un colore nel Selettore colore di Adobe, vengono visualizzati in tempo reale i valori numerici HSB,
RGB, Lab, CMYK e i numeri esadecimali. In questo modo è possibile rendersi conto di come viene descritto un colore nei
diversi modelli di colore.
Sebbene Photoshop usi il Selettore colore di Adobe per impostazione predefinita, potete usare un selettore diverso
impostandolo nelle Preferenze. Potete usare ad esempio il selettore del colore del vostro sistema operativo o un plug-in di
terze parti.
Consultare anche
“Il Selettore colore HDR (Photoshop Extended)” a pagina 77
Per scegliere un colore con il cursore e il riquadro del colore, fate clic nel cursore dei colori o spostatene il triangolino per
impostare una delle componenti. Quindi spostate il cerchietto visualizzato nel riquadro del colore oppure fate clic nel
riquadro, per impostare le altre due componenti.
Quando regolate il colore tramite il riquadro e il cursore del colore, i valori numerici dei diversi modelli cambiano di
conseguenza. La parte superiore del rettangolo a destra del cursore del colore visualizza il nuovo colore; la parte inferiore il
colore originale. Icone di avvertenza avvisano se il colore non è sicuro per il Web oppure se è fuori gamma .
Potete scegliere un colore anche all’esterno del Selettore colore di Adobe. Spostando il puntatore sulla finestra del documento,
esso diventa un contagocce. A questo punto potete selezionare un colore facendo clic sull’immagine. Il colore selezionato è
visualizzato nel Selettore colore di Adobe. Potete spostare lo strumento contagocce ovunque sul desktop facendo clic
sull’immagine e tenendo premuto il pulsante del mouse. Per selezionare un colore, rilasciate il mouse.
PHOTOSHOP CS3 113
Guida utente
1 Nel Selettore colore di Adobe, selezionate l’opzione H e specificate un valore numerico nella casella di testo H o scegliete
una tonalità mediante il cursore.
2 Regolate la saturazione e la luminosità facendo clic sul riquadro del colore, spostando il cerchietto o specificando i valori
numerici nelle caselle di testo S e B.
3 (Facoltativo) Selezionate l’opzione S o B per visualizzare la saturazione o la luminosità nel riquadro del colore ed eseguire
ulteriori regolazioni.
1 Nel Selettore colore di Adobe, immettete un valore numerico nelle caselle di testo R, G e B. Specificate un valore per ogni
componente compreso tra 0 e 255 (0 è nero e 255 è il colore puro).
2 Per selezionare visivamente un colore usando il cursore e il riquadro del colore, fate clic su R, G o B, quindi regolate il
cursore e il riquadro del colore.
Il colore scelto viene visualizzato nel cursore del colore con 0 (nero) sul fondo e 255 (massima quantità) in alto. Il riquadro
del colore visualizza la gamma delle altre due componenti, una sull’asse orizzontale e l’altra su quello verticale.
1 Nel Selettore colore di Adobe, immettete i valori per L (da 0 a 100), per A e per B (da -128 a +127).
2 (Facoltativo) Usate il cursore o il campo del riquadro per regolare il colore.
❖ Scegliete un colore nel Selettore colore di Adobe immettendo i valori percentuali per C, M, Y e K o usando il cursore e
il riquadro del colore.
❖ Nel Selettore colore di Adobe, immettete un valore esadecimale nella casella di testo #.
Cambiare un colore non sicuro per il Web in un colore sicuro per il Web
Se avete selezionato un colore non sicuro per il Web, accanto al rettangolo del colore nel Selettore colore di Adobe viene
visualizzato un cubo di avvertenza .
❖ Fate clic sul cubo per selezionare il colore Web più simile a quello selezionato. Se non è visualizzato alcun cubo, il colore
scelto è sicuro per il Web.
Nota: nella palette Colori, il triangolo di avvertenza non è disponibile se usate i cursori dei colori per Web.
❖ Per scegliere l’equivalente CMYK più simile, fate clic sul triangolo di avvertenza nella finestra di dialogo Selettore
colore o nella palette Colori.
I colori stampabili dipendono dallo spazio di lavoro CMYK corrente, come definito nella finestra di dialogo Impostazione
colori.
Consultare anche
“Identificare i colori fuori gamma” a pagina 149
Per essere certi che la stampa finale sia del colore desiderato, consultate il tipografo o il service di stampa e scegliete il colore
basandovi su un campione stampato. I produttori consigliano di acquistare una nuova mazzetta di campioni ogni anno per
fare fronte allo scolorimento degli inchiostri ed eventuali altri danni.
Importante: Photoshop stampa le tinte piatte su lastre CMYK (quadricromia) in ogni metodo di immagine, ad eccezione di
Due tonalità. Per stampare lastre effettivamente per colori tinta piatta, dovete creare dei canali di tinta piatta.
2 Per Libreria, scegliete una libreria di colori. Per informazioni sulle librerie dei colori, consultate le sezioni seguenti.
3 Identificate il colore desiderato inserendo il numero di inchiostro o trascinando i triangoli lungo le barre di scorrimento.
4 Fate clic sul campione del colore desiderato nell’elenco.
PHOTOSHOP CS3 115
Guida utente
Consultare anche
“Le tinte piatte” a pagina 467
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Generali (Windows) o Photoshop > Preferenze > Generali (Mac OS).
2 Scegliete un selettore dal menu Selettore colore, quindi fate clic su OK.
Per ulteriori informazioni, consultate la documentazione del sistema operativo.
Nota: per tornare al Selettore colore di Adobe, sceglietelo dal menu Selettore colore nella finestra Generali del menu Preferenze.
A
B
C
D
Palette Colori
A. Colore di primo piano B. Colore di sfondo C. Cursore D. Barra di colore
Quando selezionate un colore, è possibile che nella palette Colori appaiano dei messaggi:
• Un colore che non può essere stampato con inchiostri CMYK è identificato da un punto esclamativo in un triangolo
sopra l’estremità sinistra della barra di colore.
• Un colore non sicuro per il Web è identificato da un cubo sopra l’estremità sinistra della barra di colore.
Consultare anche
“Identificare i colori fuori gamma” a pagina 149
Consultare anche
“Panoramica del Selettore colore di Adobe” a pagina 111
PHOTOSHOP CS3 117
Guida utente
• Per scegliere un colore di primo piano, fate clic su un colore nella palette Campioni.
• Per scegliere un colore di sfondo, fate clic su un colore nella palette Campioni tenendo premuto Ctrl (Windows) o
Comando (Mac OS).
Nota: potete cambiare il tipo di visualizzazione dei campioni scegliendo un’opzione dal menu della palette Campioni.
Potete inoltre aggiungere un campione di colore dal Selettore colore facendo clic sul pulsante Aggiungi ai campioni.
Selezione di un colore da un’immagine (a sinistra) e aggiunta del colore alla palette Campioni (a destra)
Nota: i nuovi colori vengono salvati nel file delle preferenze di Photoshop e restano disponibili durante le sessioni in corso. Per
salvare un colore definitivamente, aggiungetelo a una libreria.
Consultare anche
“Usare Gestione predefiniti” a pagina 43
1 Nella palette Campioni, create solo i campioni delle tinte piatte e dei colori quadricromia che desiderate condividere,
quindi eliminate quelli che non vi interessano.
Nota: i seguenti tipi di campioni non possono essere condivisi tra le applicazioni: motivi, sfumature, il campione Registro di
Illustrator o InDesign, riferimenti della guida colori, nonché campioni HSB, XYZ, a due tonalità, RGB monitor, opacità,
inchiostro totale e campioni RGB per Web di Photoshop. Questi tipi di campioni vengono automaticamente esclusi durante il
salvataggio dei campioni destinati allo scambio.
2 Dal menu della palette Campioni selezionate Salva campioni da scambiare, quindi salvate le librerie di campioni in una
posizione facilmente accessibile.
3 Caricate la libreria di campioni nella palette Campioni per Photoshop, Illustrator o InDesign.
119
A causa delle suddette variazioni degli spazi colore, l’aspetto dei colori può cambiare durante le operazioni di trasferimento
dei documenti da una periferica all’altra. Le variazioni di colore possono scaturire dalla presenza di differenze nelle origini
delle immagini, dalle modalità di definizione dei colori delle applicazioni software, dai supporti di stampa (nella carta di
giornale viene riprodotta una gamma di colori inferiore rispetto alla carta da rivista) e da altri fattori naturali, ad esempio
differenze relative alla produzione dei monitor o età dei monitor.
RGB
CMYK
A B
Un sistema di gestione del colore permette di convertire i colori con l’ausilio dei cosiddetti profili di colore. Un profilo
rappresenta una descrizione matematica dello spazio colore di una periferica. Ad esempio, un profilo di scanner indica a
un sistema di gestione del colore in che modo i colori vengono interpretati nello scanner. Nella gestione colore di Adobe
vengono utilizzati i profili ICC, un formato standard definito dall’ICC (International Color Consortium) e utilizzato su
piattaforme diverse.
Dal momento che non esiste un unico metodo di conversione dei colori adatto a tutti i tipi di grafica, un sistema di gestione
del colore fornisce una serie di intenti di rendering, o metodi di conversione, affinché possiate applicare il metodo più
indicato a un particolare elemento grafico. Ad esempio, un metodo di conversione dei colori in grado di rispettare i rapporti
cromatici di una fotografia naturalistica può alterare invece i colori di un logo contenente tinte piatte.
Nota: attenzione a non confondere la gestione del colore con la correzione del colore. Un sistema di gestione del colore non può
correggere un’immagine precedentemente salvata che presenta problemi di bilanciamento delle tonalità o dei colori. Tuttavia,
può mettervi in condizione di valutare la qualità delle immagini prima di generare un output.
Consultare anche
“Informazioni sui profili di colore” a pagina 131
Il valore della gestione del colore aumenta se nel processo di produzione sono presenti più variabili. La gestione del colore
è consigliata se prevedete di riusare la grafica a colori su supporti di stampa o in linea, mediante l’ausilio di vari dispositivi
con un unico tipo di supporto (come unità di stampa diverse) o se gestite più di una stazione di lavoro.
Potete usufruire dei vantaggi offerti da un sistema di gestione del colore per:
• Ottenere riproduzioni fedeli e uniformi dei colori su più periferiche di output, incluse selezioni colore, stampanti desktop
e monitor. La gestione del colore è particolarmente utile per regolare il colore su periferiche con una gamma di colori
relativamente ridotta, ad esempio un’unità di stampa in quadricromia.
• Effettuare un’accurata prova colore a video (anteprima) di un documento a colori per simularne la resa da una specifica
periferica di output (questo tipo di prova è soggetta alle limitazioni del monitor e ad altri fattori, ad esempio le condizioni
di luce nella stanza).
• Analizzare accuratamente e incorporare in modo uniforme le immagini a colori prodotte da sorgenti diverse che usano
la gestione del colore e, in alcuni casi, anche da periferiche che non prevedono tale opzione.
• Inviare i documenti a colori a periferiche di output e supporti diversi senza dover regolare manualmente i colori nei
documenti stessi o nella grafica originale. Ciò vale soprattutto per la creazione di immagini sia da stampare che da
visualizzare in linea.
• Stampare correttamente i colori su una periferica di output sconosciuta. Ad esempio, è possibile memorizzare un
documento online per richiederne una stampa a colori fedele all’originale in qualsiasi parte del mondo.
• Visualizzate i documenti in un ambiente con una illuminazione e una temperatura costante. Ad esempio, le
caratteristiche cromatiche della luce del sole mutano nell’arco della giornata, alterando l’effetto dei colori sullo schermo.
Oscurate i vetri oppure lavorate in una stanza senza finestre. Per eliminare le sfumature blu e verdi causate dall’impiego
di lampade fluorescenti, potete installare lampade di tipo D50 (5,000 gradi Kelvin). Inoltre, potete utilizzare un tavolo
luminoso D50 per visualizzare i documenti stampati.
PHOTOSHOP CS3 121
Guida utente
• Esaminate il documento in una stanza con pareti e soffitto di colori neutri. Il colore di una stanza può influire sulla
percezione del colore del monitor e del colore stampato. Il colore ideale per l’ambiente di visualizzazione è il grigio
neutro. Anche il colore dei vestiti, riflesso sul vetro del monitor, potrebbe influenzare l’aspetto dei colori sullo schermo.
• Rimuovete i pattern di sfondo colorati dal desktop del monitor. I pattern complicati o troppo luminosi vi impediscono
di percepire in modo accurato i colori di un documento. Impostate il desktop con pattern che usano solo grigi neutri.
• Esaminate le prove colore dei documenti in condizioni identiche a quelle nelle quali i documenti finali saranno esaminati
dal pubblico a cui sono destinati. Ad esempio, esaminate un catalogo di articoli per la casa sotto una lampadina a
incandescenza (comune in molte abitazioni) e un catalogo di mobili per ufficio sotto una lampada fluorescente (comune
in molti uffici). Ricordatevi comunque di scegliere i colori finali nelle condizioni di luce specificate dalle norme per prove
di stampa contrattuali in vigore nel vostro paese.
Nelle applicazioni Adobe in cui è supportata la gestione del colore, quest’ultima viene attivata per impostazione predefinita.
Se usate Adobe Creative Suite, le impostazioni del colore vengono sincronizzate tra le varie applicazioni per garantire una
visualizzazione uniforme dei colori RGB e CMYK. Ciò significa che i colori appariranno identici indipendentemente
dall’applicazione usata per visualizzarli.
Le impostazioni del colore per Adobe Creative Suite vengono sincronizzate in una posizione centrale tramite Adobe Bridge.
Se si decide di modificare le impostazioni predefinite, è possibile servirsi di predefiniti di facile utilizzo per configurare la
gestione del colore di Adobe in modo che corrisponda alle condizioni di output standard. Potete anche personalizzare le
impostazioni del colore per soddisfare i requisiti di un flusso di lavoro specifico.
Ricordate che i tipi di immagini impiegati e i requisiti di output influenzano l’uso della gestione del colore. Ad esempio,
diversi sono i fattori legati all’uniformità dei colori che possono influenzare un processo di stampa fotografica RGB, un
processo di stampa commerciale CMYK o di stampa digitale RGB/CMYK combinata e un flusso di lavoro di pubblicazione
su Internet.
PHOTOSHOP CS3 122
Guida utente
1. Accertatevi che tutti gli aspetti del processo di gestione del colore si integrino perfettamente con quello usato dai
vostri partner di produzione (se presenti).
Definire con i gruppi di lavoro e i fornitori di servizi come integrare il flusso di lavoro di gestione colore e come configurare
il software e l’hardware per l’integrazione nel sistema di gestione e stabilire qual è il livello più adatto per utilizzare la
gestione del colore (consultate “Vantaggi della gestione del colore” a pagina 120).
3. Aggiungete i profili di colore al sistema per le periferiche di input e di output che intendete usare, ad esempio
scanner e stampanti.
I profili indicano al sistema di gestione del colore come la periferica riproduce i colori e quali sono i colori effettivi di un
documento. I profili delle periferiche sono in genere installati quando aggiungete una periferica al sistema. Per creare profili
più precisi per periferiche e condizioni specifiche, potete anche usare software e hardware di altri produttori. Per effettuare
una stampa commerciale del documento, rivolgetevi al vostro provider di servizi per determinare il profilo da usare con la
periferica o le condizioni di stampa (consultate “Informazioni sui profili di colore” a pagina 131 e “Installare un profilo di
colore” a pagina 133).
• Se usate più applicazioni Adobe, con Adobe® Bridge CS3 potete scegliere una configurazione di gestione del colore
standard e sincronizzare le impostazioni del colore tra le applicazioni prima di lavorare con i documenti (consultate
“Sincronizzare le impostazioni del colore nelle applicazioni Adobe” a pagina 122).
• se usate un’unica applicazione Adobe o si desidera personalizzare le opzioni avanzate di gestione del colore, è possibile
modificare le impostazioni del colore relative a un’applicazione specifica (consultate “Impostare la gestione del colore” a
pagina 123).
5. (Facoltativo) Visualizzate un’anteprima dei colori mediante una prova colore a video.
Dopo aver creato il documento, potete usare una prova colore per verificare come appariranno i colori una volta stampati
o visualizzati su una periferica specifica (consultate “Effettuare le prove colore su schermo” a pagina 127).
Nota: una sola prova colore a video non è sufficiente per verificare come apparirà la sovrastampa una volta stampata su
un’unità di stampa offset. Se si lavora con documenti che contengono sovrastampe, attivare l’opzione di anteprima sovrastampa
per visualizzare con precisione le sovrastampe in una prova colore su schermo.
Se le impostazioni del colore non vengono sincronizzate, viene visualizzato un messaggio di avviso nella parte superiore
della finestra di dialogo relativa alle impostazioni colore di ogni applicazione. Adobe consiglia di sincronizzare le
impostazioni del colore prima di usare documenti nuovi o già esistenti.
1 Aprite Bridge.
Per aprire Bridge da un’applicazione Creative Suite, scegliete File > Sfoglia. Per aprire Bridge direttamente, scegliete Adobe
Bridge dal menu Start (Windows) oppure fate doppio clic sull’icona Adobe Bridge (Mac OS).
Nota: le impostazioni colore di Acrobat rappresentano un sottoinsieme di quelle utilizzate in Illustrator, InDesign e Photoshop.
In alcuni casi, ad esempio se si è ricevuto un profilo di ouptut personalizzato dal proprio fornitore di servizi, potrebbe essere
necessario personalizzare alcune opzioni specifiche nella finestra di dialogo relativa alle impostazioni colore. Tuttavia, l’uso
della personalizzazione è consigliabile solo a utenti esperti.
Nota: se usate più di un’applicazione Adobe, vi consigliamo di sincronizzare le impostazioni del colore tra le applicazioni
(consultate “Sincronizzare le impostazioni del colore nelle applicazioni Adobe” a pagina 122).
Consultare anche
“Personalizzare le impostazioni del colore” a pagina 135
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Aspetto del nero (Windows) o [nome applicazione] > Preferenze > Aspetto del nero
(Mac OS).
2 Scegliete un’opzione per la visualizzazione su schermo:
Visualizza tutti i neri con precisione Il nero CMYK puro appare come grigio scuro. Questa impostazione consente di
visualizzare la differenza esistente tra nero puro e nero ricco.
Visualizza tutti i neri come nero ricco Il nero CMYK puro appare come nero lucido (RGB=000). Con questa impostazione
vengono annullate le differenze tra nero ricco e nero puro nella visualizzazione su schermo.
PHOTOSHOP CS3 124
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• Scegliete uno spazio di lavoro CMYK che corrisponda alle condizioni di output CMYK, in modo che sia possibile
definire e visualizzare con precisione i colori in quadricromia.
• Selezionate i colori da una libreria di colori. Con le applicazioni Adobe vengono fornite diverse librerie di colori standard,
che è possibile caricare utilizzando il menu del pannello relativo ai campioni.
• (Acrobat, Illustrator e InDesign) Attivare l’opzione Anteprima sovrastampa per visualizzare un’anteprima precisa e
uniforme delle tinte piatte.
• (Acrobat, Illustrator e InDesign) Utilizzare i valori Lab (impostazione predefinita) per visualizzare le tinte piatte
predefinite, ad esempio i colori delle librerie TOYO, PANTONE, DIC e HKS, e convertirle in quadricromia. L’uso dei
valori Lab permette di visualizzare i colori con estrema precisione e uniformità in tutte le applicazioni Creative Suite. Se
si desidera che la visualizzazione e l’output di questi colori corrispondano a quelli delle versioni precedenti di Illustrator
o InDesign, utilizzare in luogo dei valori Lab i valori CMYK equivalenti. Per istruzioni su come passare dai valori Lab ai
valori CMYK per le tinte piatte, consultare la Guida di Illustrator o di InDesign.
Nota: la gestione dei colori tinta piatta vi permette di riprodurre una tinta piatta molto simile a quella visualizzata sul monitor
o sulla periferica di prove di stampa. Tuttavia, è difficile riprodurre con la massima precisione una tinta piatta su un monitor
o su una periferica di prove di stampa, poiché numerosi inchiostri a tinta piatta non rientrano nella gamma colore di molte di
queste periferiche.
• Quando si importa un’immagine senza un profilo, nell’applicazione Adobe viene utilizzato il profilo del documento
corrente per definire i colori dell’immagine.
• Quando si importa un’immagine contenente un profilo incorporato, i criteri di colore specificati nella finestra di dialogo
Impostazioni colore determinano in che modo il profilo viene gestito nell’applicazione Adobe.
Consultare anche
“Opzioni relative ai criteri di gestione colore” a pagina 137
PHOTOSHOP CS3 125
Guida utente
Illustrator e InDesign supportano un flusso di lavoro CMYK sicuro per impostazione predefinita. Pertanto, quando si apre
o si importa nell’applicazione un’immagine CMYK contenente un profilo incorporato, tale profilo viene ignorato e vengono
invece conservati i valori numerici dei colori non elaborati. Se si desidera che i valori numerici dei colori vengano regolati
in base a un profilo incorporato, impostare il criterio di colore CMYK sull’opzione Mantieni profili incorporati nella finestra
di dialogo Impostazioni colore. Se si imposta nuovamente il criterio di colore CMYK sull’opzione che consente di
mantenere i valori numerici ignorando i profili collegati, si può ripristinare facilmente il flusso di lavoro CMYK sicuro.
È possibile ignorare le impostazioni CMYK sicure ogni volta che si stampa un documento o lo si salva in formato Adobe
PDF. Tuttavia, con questa operazione potrebbe essere nuovamente applicata la separazione dei colori. Ad esempio, oggetti
di colore nero puro CMYK potrebbero essere separati nuovamente come nero ricco. Per ulteriori informazioni sulle opzioni
di gestione del colore per la stampa e il salvataggio dei PDF, consultare la Guida.
Consultare anche
“Opzioni relative ai criteri di gestione colore” a pagina 137
• Incorporate un profilo compatibile ICC durante il salvataggio del file. I profili incorporati sono supportati dai seguenti
formati di file: JPEG, PDF, PSD (Photoshop), AI (Illustrator), INDD (InDesign), Photoshop EPS, Formato documento
grande e TIFF.
• Se prevedete di riutilizzare un elemento grafico a colori su più periferiche o supporti di output finali, quali stampa, video
e Web, preparate l’elemento con colori RGB o Lab, se possibile. Se è necessario eseguire il salvataggio in un modello di
colore diverso da RGB o Lab, conservate una copia della grafica originale. I modelli di colori RGB e Lab consentono di
rappresentare gamme di colori più ampie rispetto a quelle riproducibili dalla maggior parte delle periferiche di output e
permettono di conservare il maggior numero possibile di dati cromatici prima della conversione in una gamma di colori
di output più ridotta.
Consultare anche
“Incorporare un profilo di colore” a pagina 133
Consultare anche
“Convertire i colori di un documento in un altro profilo (Photoshop)” a pagina 135
Per la gestione del colore di documenti da visualizzare esclusivamente sul Web, è consigliabile utilizzare lo spazio colore
sRGB. Si tratta dello spazio di lavoro predefinito per la maggior parte delle impostazioni colore di Adobe, ma è possibile
verificare che sia selezionato nella finestra di dialogo Impostazioni colore (Photoshop, Illustrator, InDesign) o nelle
preferenze Gestione colore (Acrobat). Una volta impostato lo spazio di lavoro su sRGB, per tutta la grafica RGB creata verrà
utilizzata l’impostazione sRGB come spazio colore.
Se si lavora con un’immagine contenente un profilo di colore incorporato diverso da sRGB, è necessario convertirne i colori
in sRGB prima di salvarla in modo da poterla utilizzare sul Web. Se desiderate che i colori vengano convertiti
automaticamente in sRGB ogni volta che si apre l’immagine, selezionate l’opzione per la conversione in spazio di lavoro
come criterio di gestione colore RGB (accertatevi che lo spazio di lavoro RGB sia impostato su sRGB). In Photoshop e
InDesign, è possibile anche convertire manualmente i colori in sRGB mediante il comando Modifica > Converti in profilo.
Nota: in InDesign, il comando Converti in profilo consente di convertire solo i colori degli oggetti nativi, non inseriti, presenti
all’interno del documento.
Consultare anche
“Informazioni sugli spazi di lavoro cromatici” a pagina 136
Tenete presente che i profili di colore incorporati determinano un incremento delle dimensioni dei PDF. Generalmente, i
profili RGB sono di piccole dimensioni (circa 3 KB). Le dimensioni dei profili CMYK possono essere invece comprese tra
0,5 e 2 MB.
Consultare anche
“Stampare con la gestione del colore” a pagina 129
un ambiente altamente controllato, come la rete Intranet di uno studio di progettazione, è possibile riuscire a ottenere
immagini con livelli di gestione del colore di tipo HTML dotando ciascun utente di un browser che supporta la gestione del
colore e calibrando tutti i monitor.
Mediante lo spazio colore sRGB, è possibile simulare la resa dei colori su monitor non calibrati. Tuttavia, poiché la
riproduzione del colore varia a seconda dei monitor non calibrati in uso, è possibile che non si riesca a prevedere il numero
effettivo delle potenziali variazioni dello schermo.
Tenete presente che l’affidabilità della prova colore su schermo dipende dalla qualità del monitor, dai profili del monitor e
delle periferiche di output e dalle condizioni di illuminazione dell’ambiente di lavoro.
Nota: una sola prova colore a video non è sufficiente per verificare come apparirà la sovrastampa una volta stampata su
un’unità di stampa offset. Se si lavora con documenti che contengono sovrastampe, attivate l’opzione di anteprima sovrastampa
per visualizzare con precisione le sovrastampe in una prova colore su schermo.
A B C
Utilizzo di una prova colore su schermo per visualizzare in anteprima l’output finale di un documento sul monitor
A. Il documento viene creato nel suo spazio colore di lavoro. B. I valori di colore del documento vengono convertiti nello spazio colore del
profilo di prova scelto (generalmente il profilo della periferica di output). C. Sul monitor viene visualizzata l’interpretazione del profilo di prova
dei valori di colore del documento.
Lastra cyan di lavoro, lastra magenta di lavoro, lastra giallo di lavoro, lastra nero di lavoro o lastre CMY di lavoro (Photoshop)
Consentono di creare una prova su schermo di colori inchiostro CMYK specifici mediante lo spazio di lavoro CMYK
corrente.
RGB Macintosh o RGB Windows (Photoshop e Illustrator) Consentono di creare una prova su schermo dei colori di
un’immagine utilizzando un monitor standard Mac OS o Windows come spazio del profilo di prova da simulare. Entrambe
le opzioni presuppongono che nella periferica simulata il documento venga visualizzato senza usare la gestione del colore.
Queste due opzioni non sono disponibili per documenti Lab e CMYK.
RGB Monitor (Photoshop e Illustrator) Consente di creare una prova su schermo dei colori di un documento RGB
utilizzando lo spazio colore del monitor corrente come spazio del profilo di prova da simulare. Questa opzione presuppone
che nella periferica simulata il documento venga visualizzato senza usare la gestione del colore. L’opzione non è disponibile
per documenti Lab e CMYK.
In Photoshop, per usare le impostazioni di prova personalizzate come impostazioni predefinite per tutti i documenti,
chiudete tutte le finestre dei documenti prima di scegliere il comando Visualizza> Imposta prova> Personale.
Se si sceglie questa soluzione, è molto importante impostare le opzioni di stampa e attivare la gestione del colore nel driver
della stampante. Per ulteriori istruzioni, consultate la Guida.
Se selezionate una stampante PostScript, è possibile avvalersi dell’opzione di gestione colore PostScript. Quest’ultima
consente di realizzare stampe a colori composite o separazioni colore nel processore RIP (Raster Image Processor), tramite
il processo definitoseparazioni colore in-RIP. In tal modo occorre specificare nel programma solo i parametri per la
separazione mentre i valori di colore finali vengono calcolati nella periferica. Per i flussi di lavoro di output Postscript
caratterizzati dalla gestione del colore è necessaria una periferica di output che supporti l’opzione di gestione del colore
PostScript tramite PostScript Level 2, versione 2017 o superiore, oppure PostScript Language Level 3.
Se scegliete questa opzione, disabilitate la gestione del colore nel driver della stampante. Impostando l’applicazione e il
driver della stampante affinché gestiscano i colori contemporaneamente durante la stampa, si potrebbero ottenere risultati
cromatici del tutto imprevedibili. Per ulteriori istruzioni, consultate la Guida.
• Acquistate un profilo per il tipo di stampante e di carta in uso. Questo è generalmente il metodo più semplice ed
economico.
PHOTOSHOP CS3 130
Guida utente
• Acquistate un profilo per una stampante e una carta specifiche. Questo metodo prevede la stampa di un campione di
profilo con la stampante e la carta specifiche e l’invio di tale campione a una società che si occuperà della creazione di
un profilo corrispondente. Il processo è più costoso rispetto all’acquisto di un profilo standard. Tuttavia, grazie alla
capacità di compensare eventuali variazioni di produzione presenti nelle stampanti, permette di ottenere risultati
decisamente più soddisfacenti.
• Create un profilo personalizzato utilizzando un sistema basato su scanner. Questo metodo prevede l’uso di un software
per la creazione di profili e di uno scanner piano per effettuare la scansione del campione di profilo. Permette di ottenere
risultati eccellenti su fogli con superfici opache ma non su carta lucida (in genere, la carta lucida contiene sostanze
luminose fluorescenti che appaiono diversamente su uno scanner piuttosto che alla luce di una stanza).
• Create un profilo personalizzato utilizzando uno strumento hardware per la creazione di profili. Questo metodo è
costoso ma consente di ottenere i migliori risultati. Uno strumento hardware valido permette di creare un profilo
accurato anche con fogli di carta lucida.
• Modificate un profilo creato con uno dei metodi precedentemente descritti tramite un software per la modifica dei
profili. L’uso di questo tipo di software può risultare complicato, tuttavia permette di correggere eventuali problemi
relativi a un profilo o semplicemente di regolare un profilo per produrre i risultati più adatti alle esigenze specifiche.
Consultare anche
“Installare un profilo di colore” a pagina 133
In generale, per gestire i colori durante la creazione di PDF è possibile scegliere tra le seguenti opzioni:
• (PDF/X-3) Non consente di convertire i colori. Utilizzate questo metodo durante la creazione di un documento da
stampare o visualizzare su periferiche diverse o sconosciute. Se si seleziona uno standard PDF/X-3, i profili di colore
vengono automaticamente incorporati nel PDF.
• (PDF/X-1a) Consente di convertire tutti i colori nello spazio colore CMYK di destinazione. Utilizzate questo metodo se
desiderate creare un file pronto per la stampa che non necessita di ulteriori conversioni del colore. Se selezionate uno
standard PDF/X-1a, i profili non vengono incorporati nel PDF.
• (Illustrator e InDesign) Consente di convertire i colori con profili incorporati nello spazio colore di destinazione,
conservando i valori numerici dei colori che non contengono profili incorporati. È possibile selezionare manualmente
questa opzione nella sezione relativa all’output della finestra di dialogo PDF. Utilizzate questo metodo se il documento
contiene immagini CMYK a cui non è stata applicata la gestione del colore e se desiderate assicurarvi che i valori
numerici dei colori vengano conservati.
Nota: durante la conversione dei colori vengono conservate tutte le informazioni sui colori tinta piatta; solo i colori di
quadricromia equivalenti vengono convertiti nello spazio cromatico designato.
Consultare anche
“Utilizzare un flusso di lavoro CMYK sicuro” a pagina 125
PHOTOSHOP CS3 131
Guida utente
La maggior parte dei driver di stampa viene fornita con profili di colore incorporati. Prima di acquistare profili
personalizzati, si consiglia di provare a utilizzarli.
Profili dei documenti Definiscono lo spazio colore RGB o CMYK specifico di un documento. Assegnando a un documento
un dato profilo, ovvero contrassegnando un documento con un dato profilo, si definisce la modalità di visualizzazione dei
colori all’interno del documento. Ad esempio, R=127, G=12, B=107 sono solo una serie di valori numerici visualizzati
diversamente a seconda delle varie periferiche. Tuttavia, se contrassegnati con lo spazio colore Adobe RGB, questi valori
numerici specificano un colore effettivo o una lunghezza d’onda della luce (in questo caso, un colore viola specifico).
Se la gestione del colore è attiva, nelle applicazioni Adobe viene assegnato automaticamente ai nuovi documenti un profilo
basato sulle opzioni relative agli spazi di lavoro specificate nella finestra di dialogo delle impostazioni colore. I documenti
a cui non è assegnato alcun profilo vengono definiti senza tag e contengono solo valori numerici di colori non elaborati.
Quando si lavora su documenti senza tag, nelle applicazioni Adobe i colori vengono visualizzati e modificati in base allo
spazio di lavoro corrente.
PHOTOSHOP CS3 132
Guida utente
Consultare anche
“Calibrare e creare un profilo per il monitor” a pagina 133
1 Lasciate il monitor acceso per almeno 30 minuti, in modo che abbia il tempo per riscaldarsi e produrre una stampa più
uniforme.
2 Accertatevi che il monitor consenta di visualizzare immagini contenenti migliaia di colori. In teoria sarebbe opportuno
impostare milioni di colori a 24 bit o una visualizzazione superiore.
3 Eliminate i pattern di sfondo colorati dal desktop del monitor e impostatelo per la visualizzazione dei grigi neutri. I
pattern complessi o i colori eccessivamente luminosi impediscono di percepire in modo accurato i colori di un documento.
4 Per calibrare e creare un profilo per il monitor, effettuate una delle seguenti operazioni:
• In Windows, installate e utilizzate un’utilità per la calibrazione del monitor.
• In Mac OS, utilizzate l’utilità di calibrazione ubicata nella scheda Preferenze di Sistema/Monitor/Colore.
• Per ottenere risultati ottimali, è consigliabile usare software e strumenti di misurazione di terze parti. Generalmente, con
l’ausilio di uno strumento di misurazione come un colorimetro e il relativo software potete creare profili più precisi. Lo
strumento è in grado infatti di misurare i colori visualizzati sul monitor con maggiore esattezza di quanto possa fare
l’occhio umano.
Nota: le prestazioni del monitor cambiano e peggiorano nel tempo. A tal fine, vi consigliamo di calibrare e creare nuovamente
il profilo del monitor tutti i mesi. Se risulta difficile o impossibile eseguire la calibrazione del monitor in conformità a uno
standard, è possibile che il monitor sia troppo vecchio.
Nella maggior parte delle applicazioni software per la creazione di profili, il nuovo profilo viene impostato automaticamente
come profilo predefinito del monitor. Per istruzioni sulla modalità di impostazione manuale del profilo del monitor,
consultare la Guida del sistema operativo.
• In Windows, fate clic con il pulsante destro del mouse su un profilo e selezionate Installa profilo. In alternativa, copiate
i profili nella cartella WINDOWS\system32\spool\drivers\color.
• In Mac OS, copiate i profili nella cartella /Libreria/ColorSync/Profiles oppure nella cartella
/Utenti/[nomeutente]/Libreria/ColorSync/Profiles.
Una volta completata l’installazione dei profili di colore, riavviate le applicazioni Adobe.
Consultare anche
“Ottenere profili personalizzati per stampanti desktop” a pagina 129
1 Salvate o esportate il documento in uno dei seguenti formati file: Adobe PDF, PSD (Photoshop), AI (Illustrator), INDD
(InDesign), JPEG, Photoshop EPS, Formato documento grande o TIFF.
2 Selezionate l’opzione che consente di incorporare i profili ICC. Il nome e la posizione di questa opzione variano in base
alle applicazioni. Per ulteriori istruzioni, consultate la Guida di Adobe.
PHOTOSHOP CS3 134
Guida utente
È possibile modificare il profilo di colore di un documento effettuando una delle seguenti operazioni:
• Assegnate un nuovo profilo. I valori numerici dei colori nel documento rimangono invariati, ma il nuovo profilo
potrebbe determinare un cambiamento radicale nell’aspetto dei colori visualizzati sul monitor.
• Rimuovete il profilo in modo che al documento non venga più applicata la gestione del colore.
• (Acrobat, Photoshop e InDesign) Convertite i colori del documento nello spazio colore di un altro profilo. I valori
numerici dei colori vengono convertiti per non alterare l’aspetto originale dei colori.
Profilo Consente di selezionare un profilo diverso. Il nuovo profilo viene assegnato al documento senza che i colori
vengano convertiti nello spazio del profilo. I colori visualizzati sul monitor potrebbero presentare un aspetto
considerevolmente diverso.
Consultare anche
“Modificare il profilo di colore di un documento” a pagina 134
Assegna profilo Consente di selezionare un profilo diverso. Il nuovo profilo viene assegnato al documento senza che i
colori vengano convertiti nello spazio del profilo. I colori visualizzati sul monitor potrebbero presentare un aspetto
considerevolmente diverso.
3 Scegliete un intento di rendering per ogni tipo di elemento grafico del documento. Sono disponibili per ciascun tipo
quattro intenti standard e l’opzione Usa intento impostazioni colore che permette di utilizzare l’intento di rendering
PHOTOSHOP CS3 135
Guida utente
specificato nella finestra di dialogo Impostazioni colore. Per ulteriori informazioni sugli intenti di rendering, consultare la
Guida.
I tipi di grafica comprendono le seguenti opzioni:
Intento per le tinte unite Consente di impostare l’intento di rendering per tutta la grafica vettoriale (aree a tinta unita) negli
oggetti nativi InDesign.
Intento predefinito per le immagini Consente di impostare l’intento di rendering predefinito per le immagini bitmap
inserite all’interno di InDesign. L’impostazione può essere comunque ignorata per immagini specifiche.
Intento post fusione Consente di impostare l’intento di rendering sullo spazio colore di prova o finale per i colori prodotti
da interazioni di trasparenza nella pagina. Utilizzare questa opzione se il documento include oggetti trasparenti.
4 Per visualizzare in anteprima gli effetti del nuovo profilo assegnato sul documento, selezionate Anteprima, quindi fate
clic su OK.
Consultare anche
“Modificare il profilo di colore di un documento” a pagina 134
“Visualizzare o modificare i profili delle immagini bitmap importate (InDesign)” a pagina 125
Consultare anche
“Modificare il profilo di colore di un documento” a pagina 134
Una volta personalizzate le opzioni, è possibile salvarle come impostazioni predefinite. Il salvataggio delle impostazioni del
colore permette di riutilizzarle e condividerle con altri utenti o applicazioni.
• Per salvare le impostazioni del colore come predefinite, fate clic su Salva nella finestra di dialogo Impostazioni colore.
Per assicurarvi che il nome dell’impostazione venga visualizzato all’interno della finestra di dialogo Impostazioni colore,
PHOTOSHOP CS3 136
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salvate il file nella posizione predefinita. Se il salvataggio viene effettuato in una posizione diversa, caricate il file prima
di selezionare l’impostazione.
• Per caricare un’impostazione del colore predefinita che non è stata salvata nella posizione standard, fate clic su Carica
nella finestra di dialogo Impostazioni colore, quindi selezionate il file da caricare e fate clic su Apri.
Nota: in Acrobat non è possibile salvare impostazioni del colore personalizzate. Se desiderate condividere con Acrobat
impostazioni di questo tipo, create il file in InDesign, Illustrator o Photoshop, quindi salvatelo nella cartella predefinita relativa
alle impostazioni. Una volta eseguita tale operazione, il file risulterà disponibile nella categoria Gestione colore della finestra
di dialogo Preferenze. Potete anche aggiungere manualmente impostazioni alla suddetta cartella predefinita.
Il profilo dello spazio di lavoro rappresenta il profilo di origine per i nuovi documenti in cui viene utilizzato il modello di
colore associato. Ad esempio, se il profilo dello spazio di lavoro RGB corrente è Adobe RGB (1998), in ogni nuovo
documento RGB creato vengono utilizzati i colori della gamma Adobe RGB (1998). Gli spazi di lavoro definiscono anche
l’aspetto dei colori nei documenti senza tag.
Se si apre un documento contenente un profilo di colore incorporato che non corrisponde al profilo dello spazio di lavoro,
nell’applicazione verrà utilizzato un criterio di gestione colore per determinare la modalità di gestione dei dati cromatici. In
molti casi, il criterio predefinito è necessario per conservare il profilo incorporato.
Consultare anche
“Informazioni sui profili di colore mancanti e non corrispondenti” a pagina 137
Per visualizzare la descrizione di un profilo, selezionate il profilo desiderato, quindi posizionate il puntatore sul relativo
nome. La descrizione viene riportata nella parte inferiore della finestra di dialogo.
RGB Consente di determinare lo spazio colore RGB dell’applicazione. In generale, è consigliabile scegliere i profili Adobe
RGB o sRGB piuttosto che il profilo di una periferica specifica (ad esempio, un profilo del monitor).
Il profilo sRGB è particolarmente indicato per la preparazione di immagini da visualizzare sul Web poiché definisce lo
spazio colore del monitor standard usato per la visualizzazione sul Web. Tale profilo si rivela utile inoltre quando si lavora
con immagini acquisite tramite fotocamere digitali commerciali, poiché la maggior parte di esse utilizza il profilo sRGB
come spazio colore predefinito.
Il profilo Adobe RGB è particolarmente indicato per la preparazione di documenti da stampare. La gamma di colori Adobe
RGB comprende infatti colori stampabili (in particolare cyan e blu) che non è possibile definire mediante il profilo sRGB.
Tale profilo si rivela utile inoltre quando si lavora con immagini acquisite tramite fotocamere digitali professionali, poiché
la maggior parte di esse utilizza il profilo Adobe RGB come spazio colore predefinito.
CMYK Consente di determinare lo spazio colore CMYK dell’applicazione. Tutti gli spazi di lavoro CMYK sono dipendenti
da periferica. Ciò significa che si basano su combinazioni effettive di inchiostro e carta. Gli spazi di lavoro CMYK forniti
da Adobe si basano invece sulle condizioni di stampa commerciale standard.
Grigio (Photoshop) o Scala di grigi (Acrobat) Consente di determinare lo spazio colore in scala di grigio dell’applicazione.
Tinta piatta (Photoshop) Consente di specificare l’ingrossamento dei punti da utilizzare quando si visualizzano i canali a
tinte piatte e a due tonalità.
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Nota: in Acrobat è possibile utilizzare lo spazio colore di un intento di output incorporato in luogo dello spazio colore di un
documento per la visualizzazione e la stampa. A tale scopo, selezionate l’opzione Gli intenti di output sostituiscono gli spazi di
lavoro. Per ulteriori informazioni sugli intenti di output, consultate la Guida completa di Acrobat.
Le applicazioni Adobe dispongono di un set standard di profili degli spazi di lavoro collaudati e raccomandati da Adobe
Systems per la maggior parte dei flussi di lavoro di gestione colore. Per impostazione predefinita, nei menu relativi agli spazi
di lavoro vengono riportati solo questi profili. Per visualizzare gli altri profili di colore installati nel sistema, selezionate
Modalità avanzata (Illustrator e InDesign) o Più opzioni (Photoshop). Per poter essere elencato nei menu relativi agli spazi
di lavoro, un profilo di colore deve essere bidirezionale (ovvero deve includere le specifiche per effettuare la conversione in
e da spazi cromatici differenti).
Nota: in Photoshop è possibile creare profili degli spazi di lavoro personalizzati. Tuttavia, è consigliabile utilizzare un profilo
standard anziché crearne uno personalizzato. Per ulteriori informazioni, consultate la sezione relativa alla knowledge base del
supporto tecnico per Photoshop all’indirizzo www.adobe.com/support/products/photoshop.html.
• È possibile che si apra un documento o si importino dati cromatici (ad esempio mediante operazioni di copia e incolla
o di trascinamento) da un documento che non è contrassegnato con un profilo. Potrebbe essere il caso, ad esempio, di
un documento creato con un’applicazione che non supporta la gestione del colore o, se la supporta, in cui la funzione è
disattivata.
• È possibile che si apra un documento o si importino dati cromatici da un documento contrassegnato con un profilo
diverso dallo spazio di lavoro corrente. Potrebbe trattarsi, ad esempio, di un documento creato con impostazioni di
gestione del colore diverse oppure acquisito tramite scansione e contrassegnato con il profilo dello scanner.
In entrambi i casi, l’applicazione usa un criterio di gestione del colore per decidere come gestire i dati cromatici del
documento
Se il profilo non esiste o non corrisponde allo spazio di lavoro, viene visualizzato un messaggio di avviso, in base alle opzioni
impostate nella finestra di dialogo Impostazioni colore. Per impostazione predefinita, gli avvisi relativi ai profili sono
disattivati. Tuttavia, è possibile attivarli al fine di assicurare una gestione del colore adeguata per ciascun tipo di documento.
I messaggi di avviso variano in base alle applicazioni in uso, ma generalmente è possibile scegliere tra le seguenti opzioni:
• (Opzione consigliata) Non modificare il documento o i dati cromatici importati. Ad esempio, è possibile scegliere di
utilizzare il profilo incorporato (se presente), lasciare il documento senza un profilo di colore (se non presente) o
mantenere i valori numerici in dati cromatici incollati.
• Adattare il documento o i dati cromatici importati. Ad esempio, quando si apre un documento con un profilo di colore
mancante, è possibile scegliere di assegnare il profilo dello spazio di lavoro corrente o un profilo diverso. Quando si apre
invece un documento con un profilo di colore non corrispondente, è possibile scegliere di eliminare il profilo o
convertire i colori nello spazio di lavoro corrente. Quando si importano dati cromatici, infine, è possibile scegliere di
convertire i colori nello spazio di lavoro corrente per mantenerli inalterati.
Per visualizzare la descrizione di un criterio, selezionate il criterio e posizionate il puntatore sul relativo nome. La
descrizione viene riportata nella parte inferiore della finestra di dialogo.
RGB, CMYK e Grigio Consentono di specificare un criterio da seguire per il trasferimento dei colori nello spazio di lavoro
corrente, ogni volta che si apre n file o si importa un’immagine nel documento corrente (l’opzione per la scala di grigio è
disponibile solo in Photoshop e GoLive). Scegliete una delle seguenti opzioni:
• Mantieni profili incorporati Consente di mantenere sempre i profili incorporati all’apertura dei file. Questa opzione è
consigliata per la maggior parte dei flussi di lavoro poiché permette di applicare una gestione del colore coerente. Tuttavia,
se si desidera mantenere i valori numerici CMYK, è necessario invece selezionare l’opzione che consente di mantenere i
valori numerici ignorando i profili collegati.
• Converti in spazio di lavoro Permette di convertire i colori nel profilo dello spazio di lavoro corrente ogni volta che si
apre un file o si importa un’immagine. Selezionate questa opzione affinché venga utilizzato per tutti i colori un unico
profilo, ovvero quello dello spazio di lavoro corrente.
• Mantieni numeri (Ignora i profili collegati) Questa opzione è disponibile in InDesign e Illustrator per il profilo CMYK.
Consente di mantenere i valori numerici dei colori ogni volta che si apre un file o si importa un’immagine. È comunque
possibile utilizzare la gestione del colore per una visualizzazione accurata dei colori nelle applicazioni Adobe. Selezionate
questa opzione se si desidera utilizzare un flusso di lavoro CMYK sicuro. In InDesign, in base all’oggetto, è possibile
decidere di ignorare questo criterio scegliendo Oggetto > Impostazioni colore dell’immagine.
• Disattivato Consente di ignorare i profili di colore incorporati ogni volta che si apre un file o si importa un’immagine e
di non assegnare il profilo dello spazio di lavoro a nuovi documenti. Selezionate questa opzione per eliminare eventuali
metadati relativi ai colori forniti dal creatore del documento originale.
Profili non corrispondenti: Chiedi prima di aprire Consente di visualizzare un messaggio ogni volta che si apre un
documento contrassegnato con un profilo diverso da quello spazio di lavoro corrente. All’utente viene data la possibilità di
ignorare il comportamento predefinito per il criterio. Selezionate questa opzione per assicurare una gestione del colore
adeguata per ciascun tipo di documento.
Profili non corrispondenti: Chiedi prima di incollare Consente di visualizzare un messaggio ogni volta che il profilo di
colore non corrisponde ai colori importati in un documento tramite operazioni di copia e incolla o di trascinamento.
All’utente viene data la possibilità di ignorare il comportamento predefinito per il criterio. Selezionate questa opzione per
assicurare una gestione del colore corretta per tutti i colori incollati.
Profili non presenti: Chiedi prima di aprire Consente di visualizzare un messaggio ogni volta che si apre un documento
senza tag. All’utente viene data la possibilità di ignorare il comportamento predefinito per il criterio. Selezionate questa
opzione per assicurare una gestione del colore adeguata per ciascun tipo di documento.
Per visualizzare la descrizione di un’opzione motore o intento, selezionate l’opzione specifica e posizionare il puntatore sul
relativo nome. La descrizione viene riportata nella parte inferiore della finestra di dialogo.
Intento (Photoshop, Illustrator, InDesign) Consente di specificare l’intento di rendering da utilizzare per convertire i colori
da uno spazio colore all’altro. Le differenze tra gli intenti di rendering diventano evidenti solo quando si stampa un
documento o lo si converte in uno spazio di lavoro differente.
PHOTOSHOP CS3 139
Guida utente
Usa compensazione punto nero (Photoshop, Illustrator, InDesign) o Usa compensazione Punto del Nero (Acrobat) Questa
opzione garantisce la conservazione dell’effetto ombra dell’immagine mediante la simulazione dell’intera gamma dinamica
delle periferiche di output. Selezionate questa opzione se intendete utilizzare la compensazione punto nero per la stampa
(consigliata nella maggior parte delle situazioni).
Usa dithering (Photoshop) Viene applicato il dithering dei colori nella conversione di immagini a 8 bit per canale su diversi
spazi cromatici. Se l’opzione Usa dithering è selezionata, in Photoshop i colori vengono miscelati nello spazio colore di
destinazione per simulare i colori presenti solo nello spazio di origine. Benché permetta di ridurre la presenza di blocchi e
strisce di colore in un’immagine, il dithering può aumentare notevolmente le dimensioni dei file quando le immagini
vengono compresse per l’utilizzo sul Web.
In generale, si consiglia di utilizzare l’intento di rendering predefinito per l’impostazione colore selezionata, già collaudato
da Adobe Systems per soddisfare gli standard di settore. Ad esempio, se si sceglie un’impostazione colore per l’America del
nord o l’Europa, l’intento di rendering predefinito è l’intento colorimetrico relativo. Se si sceglie invece un’impostazione colore
per il Giappone, l’intento di rendering predefinito è quello percettivo.
È possibile selezionare un intento di rendering ogni volta che si impostano le opzioni di conversione colore per il sistema
di gestione del colore, le prove colore su schermo e la stampa di immagini:
Percettivo Consente di mantenere le relazioni visive tra i colori in modo che siano percepiti come naturali dall’occhio
umano, anche se i valori effettivi dei colori cambiano. Questo intento è ideale per le immagini fotografiche in cui sono
presenti numerosi colori fuori gamma e corrisponde allo standard utilizzato nell’industria tipografica giapponese.
saturazione Consente di produrre colori brillanti a discapito della precisione cromatica. Questo intento è indicato per la
grafica aziendale, ad esempio per la realizzazione di diagrammi e grafici, in cui la vividezza dei colori ha la priorità sulla
precisione delle relazioni tra i colori.
Colorimetrico relativo Consente di confrontare la luce più estrema dello spazio colore di origine con quella dello spazio di
destinazione e di convertire tutti i colori di conseguenza. I colori fuori gamma vengono convertiti nel colore più prossimo
riproducibile nello spazio colore di destinazione. Questo intento permette di conservare meglio i colori originali rispetto
all’intento percettivo. Questo corrisponde allo standard utilizzato per la stampa in America del nord ed Europa.
Colorimetrico assoluto Consente di lasciare inalterati i colori che rientrano nella gamma di destinazione. I colori che non
rientrano nel gamut vengono tagliati. Non è previsto alcun adeguamento dei colori al punto bianco di destinazione. Questo
intento permette di mantenere la precisione cromatica a discapito delle relazioni tra i colori ed è ideale per simulare l’output
su una determinata periferica mediante prove colore. È inoltre particolarmente utile per visualizzare in anteprima il modo
in cui il colore della carta influisce sui colori stampati.
Fondi colori RGB con gamma Consente di controllare il modo in cui i colori RGB vengono fusi per produrre dati compositi
(ad esempio, quando si desidera fondere o dipingere i livelli con il metodo Normale). Se l’opzione è selezionata, la fusione
dei colori RGB avviene nello spazio colore corrispondente al valore di gamma specificato. Un valore di gamma pari a 1,00
è considerato corretto dal punto di vista colorimetrico e dovrebbe produrre un numero minimo di imperfezioni lungo i
bordi. Se l’opzione è deselezionata, la fusione dei colori RGB avviene direttamente nello spazio colore del documento.
Nota: al contrario, se l’opzione è selezionata, i documenti con più livelli assumono un aspetto diverso quando vengono
visualizzati in altre applicazioni rispetto a Photoshop.
141
L’istogramma fornisce inoltre una rappresentazione veloce della gamma tonale, o qualità tonale, dell’immagine. I particolari
delle immagini a toni bassi sono concentrati nelle zone d’ombra; quelli delle immagini a toni alti nelle zone di luce; quelli
delle immagini a toni medi nelle aree dei mezzitoni. Un’immagine con una gamma tonale completa ha un numero di pixel
in tutte queste aree. L’identificazione della gamma tonale aiuta a determinare le correzioni tonali necessarie.
A B C
Come leggere un istogramma
A. Foto sovraesposta B. Foto con esposizione corretta e gamma tonale completa C. Foto sottoesposta
La palette Istogramma offre molte opzioni per visualizzare informazioni su tonalità e colori di un’immagine. Per
impostazione predefinita, l’istogramma visualizza la gamma tonale di tutta l’immagine. Per visualizzare i dati
dell’istogramma per una parte dell’immagine, selezionate la parte in questione.
Potete visualizzare l’istogramma di un’immagine sotto forma di sovrapposizione: nella finestra di dialogo Curve,
selezionate l’opzione Istogramma in Opzioni di visualizzazione curva.
A B
Palette Istogramma
A. Menu Canale B. Menu della palette C. Pulsante Aggiornamento fuori cache D. Icona di avvertenza di dati in cache E. Statistiche
Mostra tutti i canali Visualizza i singoli istogrammi dei canali oltre a tutte le opzioni di Vista ingrandita. I singoli
istogrammi non includono canali alfa, canali di tinte piatte o maschere.
• Scegliete un canale per visualizzare un istogramma dei singoli canali del documento, compresi canali di colore, canali
alfa e canali di tinte piatte.
• A seconda del metodo di colore dell’immagine, scegliete RGB, CMYK o Composito per visualizzare un istogramma
composito di tutti i canali. Questa è la vista predefinita quando scegliete per la prima volta Vista ingrandita o Mostra tutti
i canali.
• Se l’immagine è RGB o CMYK, scegliete Luminosità per visualizzare un istogramma che rappresenti i valori di
luminanza o di intensità del canale composito.
• Se l’immagine è RGB o CMYK, scegliete Colori per visualizzare un istogramma composito dei singoli canali di colore a
colori.
In Mostra tutti i canali, le opzioni scelte dal menu Canali hanno effetto solo sull’istogramma superiore nella palette.
Conteggio Mostra il numero totale di pixel corrispondente al livello di intensità sotto al puntatore.
Percentile Visualizza il numero cumulativo di pixel con un livello di intensità pari o inferiore a quello sotto al puntatore. Il
valore è espresso come percentuale di tutti i pixel dell’immagine, da 0% all’estremità sinistra a 100% all’estremità destra.
Livello cache Mostra la cache dell’immagine corrente usata per creare l’istogramma. Quando il livello di cache è superiore
a 1, l’istogramma viene visualizzato più rapidamente perché si basa su un campione rappresentativo di pixel dell’immagine
(a seconda dell’ingrandimento). L’immagine originale è il livello di cache 1. Per ogni livello superiore a 1, viene calcolata la
media di quattro pixel adiacenti per ottenere un solo valore di pixel. Le dimensioni dell’immagine in cache sono così
dimezzate rispetto al livello di cache precedente (contengono solo 1/4 dei pixel). Quando Photoshop deve fare
un’approssimazione veloce, può usare uno dei livelli superiori. Fate clic sul pulsante Aggiornamento fuori cache per
aggiornare l’istogramma con i pixel dell’immagine effettivi.
PHOTOSHOP CS3 144
Guida utente
Livello selezionato Visualizza un istogramma del livello selezionato nella palette Livelli.
Composito con regolazione Visualizza un istogramma di un livello di regolazione selezionato nella palette Livelli, compresi
tutti i livelli sottostanti.
❖ Selezionate l’opzione Anteprima nella finestra di dialogo di qualsiasi comando di regolazione del colore o delle tonalità.
La palette Istogramma visualizza un’anteprima dell’effetto della regolazione sull’istogramma.
A
B
C D E
Anteprima della regolazione sull’istogramma nella palette Istogramma
A. Istogramma originale B. Istogramma modificato C. Ombre D. Mezzitoni E. Luci
❖ Per aggiornare l’istogramma e visualizzare tutti i pixel dell’immagine originale nello stato corrente, effettuate una delle
seguenti operazioni:
• Fate doppio clic su un punto qualsiasi dell’istogramma.
• Fate clic sull’icona di avvertenza di dati in cache .
• Fate clic sul pulsante Aggiornamento fuori cache .
• Scegliete Aggiornamento fuori cache dal menu della palette Istogramma.
Per informazioni sul livello di cache, consultate “Panoramica della palette Istogramma” a pagina 141.
Potete visualizzare il colore di una singola posizione usando lo strumento contagocce ; oppure potete usare fino a
quattro campionatori colore per visualizzare le informazioni sui colori per una o più posizioni nell’immagine. Tali
campionatori vengono salvati nell’immagine, per cui potete farvi riferimento in qualsiasi momento, anche se chiudete e
riaprite l’immagine.
Modificare la visualizzazione delle informazioni sul campionatore colore nella palette Info
• Per visualizzare o nascondere le informazioni sul campionatore colore nella palette Info, scegliete Campioni colore dal
menu della palette. Un segno di spunta indica che le informazioni sul campionatore colore sono visibili.
• Per modificare lo spazio colorimetrico in cui il campionatore colore visualizza i valori, spostate il puntatore sull’icona del
campionatore colore nella palette Info, tenete premuto il pulsante del mouse e scegliete un altro spazio colorimetrico
dal menu.
• Lavorate con un monitor calibrato e per il quale sia stato creato un profilo. Questo è assolutamente indispensabile per
l’elaborazione di immagini di alta qualità, al fine di evitare che l’immagine sul monitor sia diversa da quella stampata.
• Quando effettuate una regolazione di colori o tonalità, l’immagine perde alcune informazioni. Dovete dosare
giudiziosamente il numero di correzioni apportate a un’immagine.
• Per lavori di alta qualità e per non perdere i dati dell’immagine, è preferibile lavorare con immagini a 16 bit per canale
(immagini a 16 bit) anziché a 8 bit per canale (immagini a 8 bit). Questo perché si verifica una perdita di dati quando
eseguite le regolazioni di tonalità e colore e la perdita di dati è più critica in un’immagine a 8 bit che in un’immagine a
16 bit. I file di immagini a 16 bit sono in genere più grandi dei file di immagini a 8 bit.
• Eseguite una copia o un duplicato del file dell’immagine. Lavorando su una copia dell’immagine potete conservare
l’originale per ogni eventualità.
• Prima di correggere i colori e le tonalità, eliminate eventuali imperfezioni dell’immagine, quali polvere, macchie e graffi.
• Per regolare la gamma tonale e il bilanciamento del colore, prediligete l’uso dei livelli di regolazione anziché la modifica
diretta nel livello dell’immagine. I livelli di regolazione consentono di modificare la gamma tonale in più fasi, senza
eliminare i dati dei livelli dell’immagine. L’uso dei livelli di regolazione aumenta le dimensioni del file dell’immagine e il
consumo della RAM del computer.
• Aprite le palette Info o Istogramma in Vista ingrandita. Mentre valutate e correggete l’immagine, entrambe le palette
visualizzano informazioni preziose sulle regolazioni effettuate.
PHOTOSHOP CS3 147
Guida utente
• Per limitare le regolazioni di colori e tonalità a una parte dell’immagine, potete creare una selezione o usare una
maschera. Per effettuare regolazioni di colori e tonalità in modo selettivo, potete anche impostare un documento che
abbia i componenti dell’immagine suddivisi su diversi livelli. Le regolazioni di colori e tonalità vengono eseguite solo su
un livello alla volta e applicate esclusivamente alle componenti dell’immagine del livello selezionato.
Correggere le immagini
Di seguito è riportato il flusso di lavoro che dovete seguire quando correggete tonalità e colori di un’immagine:
Regolate le tonalità nelle aree di luce e d’ombra usando il comando Luci/Ombre. Consultate “Migliorare i particolari delle
aree di luce e d’ombra” a pagina 160.
Quando migliorate la nitidezza, aumenta anche il contrasto dei pixel circostanti ed è quindi possibile che alcuni pixel in
aree critiche non possano essere stampati dalla macchina in uso. È pertanto preferibile ritoccare le impostazioni di output
dopo avere migliorato la nitidezza. Per ulteriori informazioni sulla regolazione delle impostazioni di output, consultate
“Impostare i valori di destinazione per luci e ombre” a pagina 162.
Ai seguenti indirizzi, sono disponibili dei video sulle modifiche tonali e di illuminazione: www.adobe.com/go/vid0009_it
e www.adobe.com/go/vid0010_it.
Bilanciamento colore Consente di modificare la miscela globale dei colori in un’immagine. Consultate “Applicare il
comando Bilanciamento colore” a pagina 170.
Tonalità/saturazione Regola i valori di tonalità, saturazione e luminosità dell’intera immagine o di singole componenti di
colore. Consultate “Regolare tonalità e saturazione” a pagina 157.
Corrispondenza colore Consente di creare una corrispondenza di colori tra due foto diverse, tra due livelli diversi e tra due
selezioni della stessa immagine o di immagini diverse. Questo comando regola anche la luminanza e l’intervallo di colori
ed elimina le dominanti di colore di un’immagine. Consultate “Ottenere colori corrispondenti in immagini diverse” a
pagina 164.
Sostituisci colore Sostituisce determinati colori in un’immagine con nuovi valori cromatici. Consultate “Sostituire il colore
degli oggetti in un’immagine” a pagina 167.
Correzione colore selettiva Regola la quantità di quadricromia nelle singole componenti cromatiche. Consultate “Eseguire
regolazioni selettive del colore” a pagina 169.
Miscelatore canale Modifica un canale di colore ed esegue regolazioni del colore difficilmente ottenibili con altri strumenti.
Consultate “Miscelare i canali di colore” a pagina 167.
Esistono due metodi per regolare i colori di un’immagine. Il primo metodo consiste nello scegliere un comando dal
sottomenu Immagine > Regolazioni. Così facendo si alterano in modo permanente i pixel del livello attivo.
Il secondo metodo è più flessibile e consiste nell’usare un livello di regolazione. I livelli di regolazione consentono di provare
diverse regolazioni di colore e tonalità senza modificare in modo permanente i pixel dell’immagine. Le modifiche ai colori
o alla tonalità sono apportate nel livello di regolazione, che funge da velo attraverso il quale appaiono i livelli sottostanti
dell’immagine.
1 Per eseguire le regolazioni solo in una parte dell’immagine, selezionate la porzione in questione. Se non effettuate
nessuna selezione, la regolazione viene applicata all’intera immagine.
2 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Scegliete Immagine > Regolazioni e il comando desiderato dal sottomenu.
• Create un livello di regolazione. Consultate “Creare livelli di regolazione e riempimento” a pagina 286.
• Fate doppio clic sulla miniatura di un livello di regolazione esistente nella palette Livelli.
3 Per visualizzare le regolazioni apportate all’immagine prima di accettarle, selezionate Anteprima nella finestra di dialogo
delle regolazioni del colore.
Per annullare le modifiche senza chiudere la finestra di dialogo delle regolazioni del colore, tenete premuto Alt (Windows)
o Opzione (Mac OS) finché il pulsante Annulla non si trasforma in Ripristina, quindi fate clic su Ripristina. Vengono
ripristinati i valori della finestra di dialogo precedenti alle modifiche.
• Per salvare un’impostazione, fate clic su Salva nella finestra di regolazione corrente. Nelle finestre di dialogo Curve,
Bianco e nero o Miscelatore canale, scegliete Salva predefinito dal menu della palette. Immettete un nome per
l’impostazione e fate clic su Salva.
• Per applicare un’impostazione salvata, fate clic su Carica nella finestra di regolazione. Individuate e aprite il file con le
regolazioni salvate. Nelle finestre di dialogo Curve, Bianco e nero o Miscelatore canale, i predefiniti salvati vengono
PHOTOSHOP CS3 149
Guida utente
visualizzati nel menu Predefiniti. Per caricare da un’altra posizione un predefinito non elencato nel menu Predefiniti,
scegliete Carica predefinito dall’opzione Predefinito.
Se applicate frequentemente la stessa regolazione, potete memorizzarla ed eseguirla come un’azione o creare un droplet.
Se dovete necessariamente convertire un’immagine da un metodo a un altro, eseguite la maggior parte delle regolazioni di
colore e tonalità nel metodo RGB e usate il metodo CMYK per la messa a punto finale. Lavorare con il metodo RGB offre
i seguenti vantaggi:
• Potete risparmiare memoria a vantaggio delle prestazioni, in quanto lavorate con un minor numero di canali.
• Il sistema RGB dispone di una gamma di colori più ampia del sistema CMYK, pertanto è probabile che un numero
maggiore di colori verrà preservato dopo la regolazione.
Potete visualizzare in anteprima i colori compositi CMYK e le lastre di selezione usando l’area di lavoro CMYK definita
nella finestra di dialogo Impostazioni colore. In alternativa, potete visualizzare i colori in anteprima usando un profilo di
colore CMYK personale.
Potete modificare un’immagine secondo il metodo RGB in una finestra e visualizzare la stessa immagine con i colori CMYK
in un’altra finestra. Per aprire una seconda finestra, scegliete Finestra > Ordina > Nuova finestra per (nome file). Per
Imposta prova, selezionate l’opzione CMYK di lavoro e quindi scegliete il comando Prova colore per attivare Anteprima CMYK
in una delle finestre.
Nel metodo RGB potete individuare i colori fuori gamma nei modi seguenti:
• Quando spostate il puntatore su un colore fuori gamma, nella palette Info appare un punto esclamativo vicino ai valori CMYK.
• Sia nel Selettore colore che nella palette Colori appare un triangolo di avvertenza. Quando selezionate un colore fuori
gamma, viene visualizzato l’equivalente CMYK più simile. Per selezionare l’equivalente CMYK, fate clic sul triangolo o
sul campione del colore.
Quando convertite un’immagine RGB in CMYK, Photoshop include automaticamente tutti i colori nella gamma. Prima di
procedere alla conversione in CMYK, è consigliabile identificare i colori fuori gamma o correggerli manualmente. Per
evidenziare i colori fuori gamma, potete usare il comando Avvertimento gamma.
2 In Avvertimento gamma, fate clic sul riquadro colore per visualizzare il Selettore colore, quindi scegliete un nuovo colore
di avvertimento e fate clic su OK.
Per ottenere risultati ottimali, usate un colore che non sia presente nell’immagine.
Immagine originale e anteprima dei colori fuori gamma con il blu selezionato come colore di avvertimento fuori gamma
Potete salvare le impostazioni della finestra di dialogo Livelli per applicarle ad altre immagini. Consultate “Salvare e
riapplicare le impostazioni della finestra di dialogo delle regolazioni” a pagina 148.
A B C D E
Finestra di dialogo Livelli
A. Ombre B. Mezzitoni C. Luci D. Applica la correzione automatica dei colori E. Apre la finestra di dialogo Opzioni di correzione colore
automatico
Nota: quando le ombre vengono ritagliate, i pixel sono completamente neri, senza nessun particolare visibile. Quando le luci
vengono ritagliate, i pixel sono completamente bianchi, senza nessun particolare visibile.
PHOTOSHOP CS3 151
Guida utente
Il cursore di input centrale regola la gamma dell’immagine. Esso consente di spostare il mezzotono (livello 128) e modifica
i valori di intensità della gamma centrale dei toni di grigio senza modificare drasticamente le luci e le ombre.
3 Per regolare manualmente le luci e le ombre, trascinate i cursori Livelli in input nero e bianco rispettivamente fino al
primo gruppo di pixel a sinistra e a destra dell’istogramma.
Ad esempio, se spostate il cursore del punto nero verso destra fino al livello 5, tutti i pixel di livello 5 e inferiore vengono
mappati sul livello 0. Allo stesso modo, se spostate il cursore del punto bianco verso sinistra sul livello 243, tutti i pixel di
livello 243 e superiore vengono mappati sul livello 255. La mappatura incide sui pixel più scuri e più chiari di ciascun canale.
I pixel corrispondenti negli altri canali vengono regolati proporzionalmente, in modo da non alterare il bilanciamento del
colore.
Nota: potete anche immettere i valori direttamente nella prima e terza casella di testo Livelli in input.
4 Per regolare i mezzitoni, usate il cursore Livelli in input centrale per correggere il valore di gamma.
Spostando verso sinistra il cursore Livelli in input centrale si schiarisce tutta l’immagine. La regolazione del cursore mappa
un livello inferiore (più scuro) fino al livello del punto medio tra i cursori Livelli in output. Se i cursori Livelli in output sono
sulla posizione predefinita (0 e 255), il punto medio è il livello 128. In questo esempio, le ombre si espandono fino a riempire
la gamma tonale da 0 a 128 e le luci vengono compresse. Se spostate verso destra il cursore Livelli in input centrale, ottenete
l’effetto opposto, ossia scurire l’immagine.
Nota: potete anche immettere un valore di gamma direttamente nella casella di testo Livelli in input centrale.
PHOTOSHOP CS3 152
Guida utente
A B
E
F
G H I J K
Finestra di dialogo Curve
A. Corregge la curva aggiungendo punti B. Disegna una curva con la matita C. Luci D. Mezzitoni E. Ombre F. Cursori dei punti di nero e
bianco G. Opzioni di visualizzazione curva H. Imposta punto nero I. Imposta punto grigio J. Imposta punto bianco K. Mostra ritaglio
Nella finestra di dialogo Curve, la gamma tonale è rappresentata da una linea di base retta in diagonale, poiché i livelli in
input (i valori di intensità dei pixel originali) e i livelli in output (nuovi valori cromatici) sono identici.
Nota: dopo che avrete apportato le vostre regolazioni alla gamma tonale nella finestra di dialogo Curve, Photoshop continuerà
a visualizzare la linea di base per riferimento. Per nascondere la linea di base, disattivate Mostra, Linea di base nelle opzioni
della griglia della curva.
L’asse orizzontale del grafico rappresenta i livelli in input, l’asse verticale rappresenta i livelli in output.
A B C D E F
Finestra di dialogo Curve predefinita per le immagini CMYK e RGB
A. Orientamento predefinito della barra di output tonale CMYK B. Valori percentuali di input e output CMYK C. Orientamento predefinito
della barra di input tonale CMYK D. Orientamento predefinito della barra di output tonale RGB E. Valori di input e output RGB nei livelli
di intensità F. Orientamento predefinito della barra di input tonale RGB
• Per visualizzare le curve dei canali di colore sovrapposte sulla curva composita, scegliete Mostra, quindi Sovrapposizioni
canali.
• Per visualizzare una sovrapposizione istogramma, scegliete Mostra, quindi Istogramma. Per ulteriori informazioni su
come leggere un istogramma, consultate “Gli istogrammi” a pagina 141.
• Per visualizzare una linea di base disegnata sulla griglia a un angolo di 45-gradi, scegliete Mostra, quindi Linea di base.
• Per visualizzare linee orizzontali e verticali che facilitino l’allineamento dei punti durante il trascinamento rispetto
all’istogramma o alla griglia, scegliete Mostra, quindi Linea di intersezione.
Se la finestra di dialogo Curve visualizza i livelli e non le percentuali, le luci sono rappresentate nell’angolo in alto a destra
del grafico. Se spostate un punto nella parte in alto della curva vengono regolate le luci; se spostate un punto al centro della
curva vengono regolati i mezzitoni; se spostate un punto nella parte inferiore della curva vengono regolate le ombre. Per
scurire le luci, spostate in basso un punto vicino alla parte superiore della curva. Spostando un punto in basso o a destra, il
valore di input viene mappato su un valore di output inferiore e l’immagine si scurisce. Per schiarire le ombre, spostate in
alto un punto vicino alla parte inferiore della curva. Spostando un punto in alto o a sinistra, il valore di input minore viene
mappato su un valore di output maggiore e l’immagine si schiarisce.
Nota: in generale, per regolare colori e tonalità della maggior parte delle immagini sono necessarie solo piccole modifiche della
curva.
Nota: per visualizzare le curve del canale di colore sovrapposto sulla curva composita, selezionate Sovrapposizioni canali nelle
Opzioni di visualizzazione curva.
Il modo migliore per aggiungere punti è fare clic sui pixel dell’immagine tenendo premuto Ctrl/Comando, se volete
mantenere o correggere alcuni dettagli di un’immagine RGB.
Per identificare le aree dell’immagine che vengono ritagliate (completamente nere o bianche), selezionate Mostra ritaglio.
Potete aggiungere alla curva fino a 14 punti fissi. Per rimuovere un punto di controllo, trascinatelo fuori dal grafico,
selezionatelo e premete Canc, oppure fate clic su di esso tenendo premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS). Non
potete eliminare i punti finali della curva.
Per aggiungere punti alla curva, tenendo premuto il tasto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) fate clic su tre aree dell’immagine. Lo
schiarimento delle luci e lo scurimento delle ombre sono rappresentati da una curva a S laddove il contrasto dell’immagine aumenta.
Per determinare le aree più chiare e più scure di un’immagine RGB, trascinate il cursore sull’immagine. La finestra di
dialogo Curve visualizza i valori di intensità dell’area sotto il puntatore e la posizione corrispondente sulla curva. Se nella
palette Colori è impostata la visualizzazione dei valori CMYK, mentre trascinate il puntatore su un’immagine CMYK potete
osservare le percentuali corrispondenti.
4 Per modificare la forma della curva, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic su un punto e trascinate la curva fino a ottenere un tono e un colore soddisfacenti. Premete Maiusc e trascinate
per vincolare la curva in senso orizzontale e verticale.
• Fate clic su un punto della curva e immettete i valori nei campi Input e Output.
• Selezionate la matita nella parte superiore della finestra di dialogo e trascinate per disegnare una nuova curva. Per
vincolare la curva in modo che ne risulti una linea retta, tenete premuto Maiusc e fate clic per determinare i punti finali.
Al termine, fate clic su Arrotonda per arrotondare la curva.
I punti sulla curva rimangono ancorati fino a quando non li spostate. Di conseguenza, potete regolare un’area tonale senza
alterare altre aree.
❖ Trascinate i cursori dei punti di nero e di bianco in un punto qualsiasi lungo l’asse. Mentre trascinate, osservate come il
valore di input cambia. Per visualizzare un’anteprima del ritaglio mentre regolate i punti di bianco e di nero, selezionate
PHOTOSHOP CS3 156
Guida utente
Mostra ritaglio nella finestra di dialogo Curve, oppure tenere premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre
trascinate i cursori.
• Per impostare un punto sulla curva nel canale corrente, specificato nella finestra di dialogo Curve, fate clic nell’immagine
tenendo premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS).
• Per impostare un punto sulla curva per il colore selezionato in ogni canale della componente cromatica (ma non nel
canale composito), fate clic nell’immagine tenendo premuti Maiusc+Ctrl (Windows) o Maiusc+Comando (Mac OS).
• Per selezionare più punti, fate clic sui punti sulla curva tenendo premuto Maiusc. I punti selezionati hanno un
riempimento nero.
• Per deselezionare tutti i punti sulla curva, fate clic nella griglia oppure premete Ctrl-D (Windows) o Comando-D
(Mac OS).
• Per spostare i punti selezionati sulla curva, premete i tasti freccia.
• Per scorrere in avanti tutti i punti di controllo sulla curva, premete il tasto freccia destra.
• Per scorrere indietro tutti i punti di controllo sulla curva, premete il tasto freccia sinistra.
Nota: lo strumento contagocce Imposta punto grigio è usato principalmente per la correzione del colore e non è disponibile
quando lavorate con immagini in scala di grigio.
Per risultati ottimali, non usate gli strumenti contagocce su immagini che richiedono regolazioni consistenti per mappare
un pixel sul valore di luce massimo o sul valore d’ombra minimo.
Importante: usando i contagocce annullerete tutte le regolazioni precedenti effettuate in Livelli o Curve. Se prevedete di usare
gli strumenti contagocce, vi consigliamo di usarli subito e dopo perfezionare le regolazioni con i cursori Livelli o con i punti
Curve.
1 Individuate una zona di luce, di mezzitoni o d’ombra che dovrebbe essere grigio neutro. A seconda dell’immagine e del
risultato desiderato, potrebbe essere sufficiente individuare una sola area.
Usate un campionatore colore per contrassegnare l’area neutra, in modo da potervi fare clic sopra con un contagocce in
seguito.
2 Aprite le finestre di dialogo Livelli o Curve. Scegliete Immagine > Regolazioni, quindi Livelli o Curve. Potete anche usare
un livello di regolazione.
3 Fate doppio clic sullo strumento contagocce Imposta punto nero , Imposta punto grigio o Imposta punto
bianco . Usate il Selettore colore di Adobe per specificare un colore di destinazione neutro.
Se state lavorando in RGB, immettete gli stessi valori per R, G e B in modo da specificare un colore neutro. Il colore neutro
dovrebbe approssimarsi il più possibile ai valori del campionatore colore.
Se volete mantenere alcuni particolari specifici nelle aree d’ombra o di luce, specificate valori per i contagocce Imposta
punto nero e Imposta punto bianco che rientrino nella gamma della periferica di output (macchina da stampa, stampante
laser o altro).
4 Con il contagocce selezionato, fate clic sull’area neutra che avete individuato. Accertatevi di usare lo strumento
appropriato per le luci e le ombre.
5 Se necessario, ripetete i punti 3 e 4 con un altro strumento contagocce. Per deselezionare un contagocce selezionato, fate
clic su di esso.
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Potete salvare e caricare le impostazioni nella finestra di dialogo Tonalità/saturazione e successivamente usarle in altre
immagini. Per ulteriori informazioni, consultate “Salvare e riapplicare le impostazioni della finestra di dialogo delle
regolazioni” a pagina 148.
0/360
A
270 90
180
Ruota dei colori
A. Saturazione B. Tonalità
4 Per Saturazione, immettete un valore o trascinate il cursore verso destra per aumentare la saturazione, verso sinistra per
diminuirla.
Il colore si allontana o si avvicina al centro della ruota dei colori. I valori possono essere compresi tra -100 (percentuale di
desaturazione, colori più opachi) e +100 (percentuale di saturazione).
5 Per Luminosità, immettete un valore o trascinate il cursore verso destra per aumentare la luminosità (aggiungere bianco
a un colore) o verso sinistra per diminuirla (aggiungere nero a un colore). I valori possono essere compresi tra -100
(percentuale di nero) e +100 (percentuale di bianco).
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Nota: fate clic sul pulsante Ripristina per annullare un’impostazione nella finestra di dialogo Tonalità/saturazione. Tenete
premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) per trasformare il pulsante Annulla in Ripristina.
3 Usate gli strumenti contagocce o i cursori di regolazione per modificare l’intervallo di colori.
• Per selezionare un intervallo di colori, fate clic o trascinate sull’immagine con lo strumento contagocce . Per
espandere l’intervallo, fate clic o trascinate sull’immagine con il contagocce Aggiungi al campione . Per ridurre
l’intervallo di colori, fate clic o trascinate sull’immagine con il contagocce Sottrai dal campione . Con uno strumento
contagocce selezionato, potete anche premere Maiusc per aggiungere all’intervallo oppure Alt (Windows) o Opzione
(Mac OS) per sottrarre.
• Trascinate uno dei triangoli bianchi per regolare la quantità di esclusione (sfumatura della regolazione) senza alterare
l’intervallo.
• Trascinate l’area tra il triangolo e la barra verticale per regolare l’intervallo senza modificare la quantità di esclusione.
• Trascinate la parte centrale per spostare l’intero cursore di regolazione (che comprende i triangoli e le barre verticali) e
selezionare una diversa area di colore.
• Trascinate una delle barre bianche verticali per regolare l’intervallo della componente del colore. Spostando una barra
verticale dal centro del cursore di regolazione verso un triangolo, aumentate l’intervallo di colori e riducete l’esclusione.
Spostando una barra verticale verso il centro del cursore di regolazione e lontano dal triangolo, riducete l’intervallo di
colori e aumentate l’esclusione.
• Tenendo premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) trascinate la barra del colore, in modo che al centro appaia un
colore diverso.
A B C D E D C B
Se fate rientrare il cursore di regolazione in un diverso intervallo di colori, il nome nel menu Modifica cambia per riflettere
la modifica. Ad esempio, se scegliete Gialli e modificate l’intervallo corrispondente in modo che rientri nella parte rossa
della barra, il nome diventerà Rossi 2. Potete convertire fino a sei intervalli di colori nei tipi disponibili dello stesso
intervallo di colori (ad esempio, da Rosso a Rosso 6).
Nota: per impostazione predefinita, l’intervallo di colore selezionato quando scegliete una componente di colore ha
un’ampiezza di 30˚, con un’esclusione di 30˚ alle estremità. Un valore di esclusione troppo basso può produrre striature
nell’immagine.
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Al seguente indirizzo è disponibile un video sulla conversione di immagini a colori in bianco e nero:
www.adobe.com/go/vid0017_it.
1 Scegliete Immagine > Regolazioni > Bianco e nero. Photoshop esegue una conversione nella scala di grigio predefinita,
basandosi sulla miscela di colori nell’immagine.
2 Regolate manualmente la conversione usando i cursori dei colori, applicate una conversione automatica o selezionate un
miscelatore colore personale salvato in precedenza.
Predefinito Seleziona un miscelatore colore predefinito in scala di grigio o un miscelatore colore salvato in precedenza. Per
salvare un miscelatore colore, scegliete Salva predefinito dal menu della palette.
Automatico Imposta un miscelatore colore in scala di grigio basato sui valori cromatici dell’immagine, accentuando al
massimo la distribuzione dei valori di grigio. Il miscelatore colore automatico produce in genere ottimi risultati e può essere
usato anche come punto di partenza per regolare i valori di grigio con i cursori del colore.
Cursori del colore Consentono di regolare i toni di grigio di specifici colori in un’immagine. Trascinate un cursore verso
sinistra per scurire o verso destra per schiarire i toni di grigio del colore originale di un’immagine.
3 Per applicare una tonalità cromatica alla scala di grigio, selezionate l’opzione Tinta e regolate i cursori Tonalità e
Saturazione secondo necessità. Il cursore Tonalità cambia il colore della tinta, mentre il cursore Saturazione rende il colore
più o meno concentrato. Fate clic sulla casella del colore per aprire il Selettore colore e perfezionare ulteriormente il colore
della tinta.
Consultare anche
“Miscelare i canali di colore” a pagina 167
PHOTOSHOP CS3 160
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2 Regolate l’entità della correzione della luce spostando il cursore Quantità o immettendo un valore nella casella di testo
della percentuale di Ombre o Luci. Valori più alti schiariscono ulteriormente le ombre o scuriscono maggiormente le luci.
Potete regolare sia le Luci che le Ombre di un’immagine.
3 Per regolare le ombre o le luci in modo più accurato, selezionate Mostra altre opzioni.
4 (Facoltativo) Fate clic su Salva come predefiniti per salvare le impostazioni correnti come valori predefiniti per il
comando Luci/Ombre. Per ripristinare le impostazioni predefinite originali, tenete premuto Maiusc mentre fate clic sul
pulsante Salva come predefiniti.
Nota: potete riutilizzare diverse impostazioni di Luci/Ombre facendo clic sul pulsante Salva per salvare le impostazioni correnti
in un file e ricaricarle in seguito con il pulsante Carica. Per ulteriori informazioni su come salvare e caricare le impostazioni,
consultate “Salvare e riapplicare le impostazioni della finestra di dialogo delle regolazioni” a pagina 148.
L’ampiezza tonale è inizialmente impostata sul 50%. Se schiarendo un soggetto scuro le aree delle luci e dei mezzitoni si
alterano troppo, provate a ridurre quasi fino a zero il valore Ampiezza tonale di Ombre, in modo da schiarire solo le aree più
scure. Se invece volete schiarire sia i mezzitoni che le ombre, aumentate il valore Ampiezza tonale di Ombre quasi fino al 100%.
Raggio Controlla le dimensioni dell’area attorno a ciascun pixel. I pixel adiacenti servono a determinare se un pixel si trova
in un’area di luce o d’ombra. Spostando il cursore a sinistra definite un’area più piccola, mentre spostandolo a destra ne
specificate una più grande. L’area circostante ottimale dipende dall’immagine. Consigliamo di fare delle prove con questa
regolazione. Se il raggio è troppo ampio, la regolazione tende a schiarire (o scurire) l’intera immagine invece di schiarire
solo il soggetto. È preferibile che il raggio sia grande approssimativamente quanto i soggetti da correggere. Provate ad
PHOTOSHOP CS3 161
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applicare le varie impostazioni del Raggio per ottenere la combinazione ottimale tra il contrasto del soggetto e il suo
schiarimento (o scurimento) differenziale in relazione allo sfondo.
Correzione colore Regola con precisione i colori nelle aree dell’immagine che sono state modificate. Questa regolazione è
disponibile solo per le immagini a colori. Ad esempio, aumentando il cursore Quantità di Ombre, ravvivate i colori che
erano scuri nell’immagine originale. Se volete che questi colori siano più o meno vividi, regolate il cursore Correzione
colore per ottenere risultati ottimali. In generale, i valori più alti tendono a produrre colori più saturi mentre quelli più bassi
producono colori meno saturi.
Nota: dato che il cursore Correzione colore ha effetto solo sulle aree modificate dell’immagine, la variazione di colore dipende
dalla quantità di ombre o luci applicata. Maggiore è la correzione applicata alle ombre e alle luci, maggiore sarà l’intervallo di
correzione del colore disponibile. Il cursore Correzione colore effettua una leggera correzione dei colori scuriti o schiariti
dell’immagine. Per modificare la saturazione o le tonalità dei colori dell’intera immagine, usate il comando
Tonalità/saturazione dopo aver applicato il comando Luci/Ombre.
Luminosità Regola la luminosità di un’immagine in scala di grigio. Questa regolazione è disponibile solo per le immagini
in scala di grigio. Spostando il cursore Luminosità a sinistra scurite un’immagine in scala di grigio, spostandolo a destra la
schiarite.
Contrasto mezzitoni Regola il contrasto dei mezzitoni. Spostate il cursore a sinistra per ridurre il contrasto e a destra per
aumentarlo. Potete anche immettere un valore nel campo Contrasto mezzitoni. Un valore negativo riduce il contrasto, un
valore positivo lo aumenta. Un aumento del valore Contrasto mezzitoni produce un maggiore contrasto dei mezzitoni,
mentre le ombre tendono a scurirsi e le luci a schiarirsi.
Ritaglio nero e Ritaglio bianco Specifica la quantità di luci e ombre che viene ritagliata sui nuovi colori d’ombra estrema
(livello 0) e luce estrema (livello 255) nell’immagine. I valori più alti producono un’immagine con un maggiore contrasto.
Non specificate valori di ritaglio troppo alti, perché così facendo riducete i dettagli di luci e ombre (i valori di intensità
vengono ritagliati e riprodotti come nero puro o bianco puro).
Se l’immagine necessita in generale di contrasto perché non usa una gamma tonale completa, scegliete Immagine >
Regolazioni > Livelli. Trascinate poi i cursori Livelli in input delle ombre e delle luci fino a portarli alle estremità
dell’istogramma.
A B
I pixel dell’immagine non toccano le estremità del grafico, a indicare che l’immagine non usa la gamma tonale completa.
A. Cursore Livelli in input delle ombre B. Cursore Livelli in input delle luci
Se l’immagine usa la gamma tonale completa ma necessita di maggiore contrasto dei mezzitoni, scegliete Immagine >
Regolazioni > Curve. Trascinate la curva conferendole una forma a S.
Se aumentate la pendenza al centro della curva, viene aumentato il contrasto nei mezzitoni.
PHOTOSHOP CS3 162
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Consultare anche
“I livelli di regolazione e riempimento” a pagina 285
Gamma Regola la gamma dell’immagine in modo semplice ed efficace. I valori negativi sono riprodotti attorno allo zero
(ovvero rimangono negativi ma vengono comunque regolati come se fossero positivi).
I contagocce regolano i valori di luminanza dell’immagine (a differenza dei contagocce di Livelli, che modificano tutti i
canali di colore).
• Il contagocce Imposta punto nero agisce sullo Spostamento, impostando su zero i pixel su cui fate clic.
• Il contagocce Imposta punto bianco agisce sull’Esposizione, rendendo bianco il punto su cui fate clic (1,0 per le immagini
HDR).
• Il contagocce Imposta punto grigio agisce sull’Esposizione, rendendo grigio medio il valore su cui fate clic.
Consultare anche
“Le immagini HDR” a pagina 72
Se stampate un’immagine su una stampante desktop e il sistema prevede la gestione del colore, non è necessario impostare
i valori di destinazione. Il sistema di gestione del colore di Photoshop regola automaticamente l’immagine sullo schermo in
modo da stamparla correttamente con la stampante desktop per la quale avete creato un profilo.
In generale, non è consigliabile usare i cursori Livelli in output per regolare immagini con luci speculari, perché queste
ultime sembreranno grigie invece di risplendere in bianco puro. Usate il contagocce Imposta punto bianco per regolare le
luci speculari.
PHOTOSHOP CS3 163
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3 Per identificare le aree di luce e ombra da mantenere nell’immagine, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Portate il puntatore sull’immagine e osservate la palette Info per individuare le aree più chiare e più scure da conservare
(non convertire in nero puro o bianco puro). Consultate “Visualizzare i valori cromatici di un’immagine” a pagina 144.
• Trascinate il puntatore sull’immagine e osservate la finestra di dialogo Curve per identificare le aree più chiare e più scure
da conservare. Se la finestra di dialogo Curve è impostata sul canale composito CMYK, questo metodo non funziona.
Quando identificate i particolari delle luci più chiare che volete impostare su un valore (inferiore) stampabile, non includete
luci speculari. Si suppone che le luci speculari, come il luccichio di un gioiello o un punto di bagliore, siano i punti più chiari
di un’immagine. In genere, è preferibile ritagliare i pixel di luce speculare (bianco puro, nessun dettaglio) in modo che sulla
carta non venga stampato alcun inchiostro.
Potete usare anche il comando Soglia per identificare aree di luce e ombra rappresentative prima di aprire le finestre di
dialogo Livelli o Curve. Consultate “Creare un’immagine in bianco e nero a due valori” a pagina 176.
4 Per assegnare i valori di luce all’area più chiara nell’immagine, fate doppio clic sul contagocce Imposta punto bianco
nelle finestre di dialogo Livelli o Curve, in modo da visualizzare il Selettore colore. Immettete i valori da assegnare all’area
di luce più chiara nell’immagine e fate clic su OK, quindi fate clic sulla luce identificata al punto 3.
Se inavvertitamente fate clic sulla luce errata, tenendo premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) fate clic su Ripristina
nelle finestre di dialogo Livelli o Curve.
A seconda della periferica di output selezionata, potete ottenere una luce ottimale per un’immagine a toni medi usando i
valori CMYK 5, 3, 3 e 0 quando stampate su carta bianca. L’equivalente RGB approssimativo è 244, 244, 244; l’equivalente
approssimativo in scala di grigio è un punto al 4%. Potete approssimare rapidamente questi valori di destinazione inserendo
96 nella casella B (Brightness, luminosità) nell’area HSB del selettore colore.
Se l’immagine è a toni bassi, potete evitare un contrasto eccessivo impostando la luce su un valore inferiore. Provate con
valori di luminosità compresi tra 96 e 80.
I valori dei pixel vengono regolati proporzionalmente ai nuovi valori di luce. Tutti i pixel più chiari dell’area su cui avete
fatto clic vengono ritagliati (regolati sul livello 255, bianco puro). La palette Info mostra i valori prima e dopo la regolazione
del colore.
PHOTOSHOP CS3 164
Guida utente
Impostazione del valore di destinazione per lo strumento contagocce Imposta punto bianco e clic su una luce per assegnarle il valore di
destinazione
5 Per assegnare i valori d’ombra all’area più scura da mantenere nell’immagine, fate doppio clic sul contagocce Imposta
punto nero nelle finestre di dialogo Livelli o Curve, in modo da visualizzare il Selettore colore. Immettete i valori che
desiderate assegnare all’area più scura nell’immagine, quindi fate clic su OK. Fate clic sull’ombra identificata al punto 3.
Quando stampate su carta bianca, di solito potete ottenere un’ombra ottimale in un’immagine a toni medi con i valori
CMYK 65, 53, 51 e 95. L’equivalente RGB approssimativo è 10, 10, 10; l’equivalente approssimativo in scala di grigio è un
punto al 96%. Potete approssimare rapidamente questi valori immettendo 4 nella casella di testo B (Brightness, luminosità)
nell’area HSB del selettore colore.
Se l’immagine è a toni alti, potete impostare l’ombra su un valore superiore per non perdere i particolari nelle aree di luce.
Provate a usare valori di Luminosità compresi fra 4 e 20.
Quando usate il comando Corrispondenza colore, il puntatore si trasforma nello strumento contagocce. Mentre regolate
l’immagine, usate lo strumento contagocce per visualizzare i valori dei pixel dei colori nella palette Info. Questa palette
fornisce informazioni sulle modifiche dei valori cromatici mentre usate il comando Corrispondenza colore Consultate
“Visualizzare i valori cromatici di un’immagine” a pagina 144.
Il comando Corrispondenza colore consente di ottenere una corrispondenza di colori tra l’immagine sorgente e quella di
destinazione. Ciò è particolarmente utile se volete uniformare i colori di foto diverse o se alcuni colori specifici (come le
tonalità della pelle) di un’immagine devono corrispondere a quelli di un’altra immagine.
Oltre a consentire una corrispondenza di colori tra due immagini, il comando Corrispondenza colori può uniformare il
colore di due livelli diversi della stessa immagine.
2 Attivate l’immagine di destinazione, quindi scegliete Immagine > Regolazioni > Corrispondenza colore.
Se applicate il comando Corrispondenza colore su un livello specifico dell’immagine di destinazione, accertatevi che il
livello sia attivo quando scegliete il comando Corrispondenza colore.
3 Dal menu Origine nell’area Statistiche immagine della finestra di dialogo Corrispondenza colore, scegliete l’immagine
sorgente contenente i colori da applicare all’immagine di destinazione. Scegliete Nessuna se non volete far riferimento a
un’altra immagine per il calcolo della regolazione del colore. Scegliendo Nessuna, l’immagine di destinazione e l’immagine
sorgente saranno identiche.
Se necessario, usate il menu Livello per scegliere il livello dell’immagine sorgente che contiene i colori da applicare. Potete
anche scegliere Unione eseguita dal menu Livello per creare una corrispondenza dei colori di tutti i livelli dell’immagine
sorgente.
4 Se avete effettuato una selezione nell’immagine, eseguite una delle seguenti operazioni:
• Per applicare la regolazione a tutta l’immagine di destinazione, selezionate Ignora selezione quando si applica regolazione
nell’area Immagine di destinazione. Questa opzione consente di ignorare la selezione nell’immagine di destinazione e
applica la regolazione all’intera immagine di destinazione.
• Per usare i colori dell’eventuale selezione effettuata nell’immagine sorgente come base per il calcolo della regolazione,
selezionate Usa Selezione in sorgente per calcolo colori nell’area Statistiche immagine. Deselezionate questa opzione per
ignorare la selezione e calcolare la regolazione usando i colori di tutta l’immagine sorgente.
• Per usare i colori dell’eventuale selezione effettuata nell’immagine di destinazione come base per il calcolo della
regolazione, selezionate Usa Selezione in destinazione per regolazione colori nell’area Statistiche immagine.
Deselezionate questa opzione per ignorare la selezione nell’immagine di destinazione e calcolare la regolazione usando
i colori dell’intera immagine di destinazione.
5 Per eliminare automaticamente una dominante di colore nell’immagine di destinazione, selezionate l’opzione
Neutralizza. Accertatevi che l’opzione Anteprima sia selezionata, in modo che l’immagine venga aggiornata man mano che
effettuate le regolazioni.
6 Per aumentare o diminuire la luminosità dell’immagine di destinazione, spostate il cursore Luminanza o immettete un
valore nella casella di testo Luminanza. Il valore massimo è 200, il minimo è 1 e il predefinito è 100.
7 Per regolare la saturazione dell’immagine di destinazione, spostate il cursore Intensità colore o immettete un valore nella
casella di testo Intensità colore. Il valore massimo è 200, il minimo è 1 (produce un’immagine in scala di grigio) e il
predefinito è 100.
8 Per modificare l’entità della regolazione applicata all’immagine, spostate il cursore Dissolvenza. Per ridurre l’entità della
regolazione, spostate il cursore verso destra.
9 Fate clic su OK.
2 Accertatevi che il livello di destinazione (a cui volete applicare la regolazione del colore) sia attivo, quindi scegliete
Immagine > Regolazioni > Corrispondenza colore.
3 Accertatevi che l’immagine nel menu Origine, nell’area Statistiche immagine della finestra di dialogo Corrispondenza
colore, corrisponda all’immagine di destinazione.
4 Usate il menu Livello per scegliere il livello contenente i colori da applicare. Potete anche scegliere Unione eseguita dal
menu Livello per creare una corrispondenza dei colori di tutti i livelli.
5 Se avete effettuato una selezione nell’immagine, eseguite una delle seguenti operazioni:
• Per applicare la regolazione a tutto il livello di destinazione, selezionate Ignora selezione quando si applica regolazione
nell’area Immagine di destinazione. Questa opzione ignora la selezione nel livello di destinazione e applica la regolazione
all’intero livello.
PHOTOSHOP CS3 166
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• Per calcolare la regolazione usando il colore dell’eventuale selezione nell’immagine sorgente, selezionate Usa Selezione in
sorgente per calcolo colori nell’area Statistiche immagine. Deselezionate questa opzione per ignorare la selezione nel
livello sorgente e calcolare la regolazione usando i colori dell’intero livello sorgente.
• Per calcolare la regolazione usando solo i colori dell’eventuale selezione nel livello di destinazione, selezionate Usa
Selezione in destinazione per regolazione colori nell’area Statistiche immagine. Deselezionate quest’opzione per ignorare
la selezione e calcolare la regolazione usando i colori dell’intero livello di destinazione.
6 Per eliminare automaticamente una dominante di colore nel livello di destinazione, selezionate l’opzione Neutralizza.
Accertatevi che l’opzione Anteprima sia selezionata, in modo che l’immagine venga aggiornata man mano che effettuate le
regolazioni.
7 Per aumentare o diminuire la luminosità del livello di destinazione, spostate il cursore Luminanza o immettete un valore
nella casella di testo Luminanza. Il massimo è 200, il minimo è 1 e il valore predefinito è 100.
8 Per regolare l’intervallo di valori dei pixel dei colori nel livello di destinazione, spostate il cursore Intensità colore o
immettete un valore nella casella di testo Intensità colore. Il massimo è 200, il minimo è 1 (produce un’immagine in scala
di grigio) e il valore predefinito è 100.
9 Per modificare l’entità della regolazione applicata all’immagine, spostate il cursore Dissolvenza. Per ridurre l’entità della
regolazione, spostate il cursore a destra.
10 Fate clic su OK.
3 Per selezionare le aree esposte dalla maschera, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Con lo strumento contagocce fate clic nell’immagine o nel riquadro di anteprima per selezionare le aree esposte dalla
maschera. Per aggiungere altre aree, fate clic tenendo premuto Maiusc oppure usate lo strumento contagocce Aggiungi
al campione ; per eliminare delle aree, fate clic tenendo premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) oppure usate
lo strumento contagocce Sottrai dal campione .
• Fate doppio clic sul campione Selezione. Usate il selettore colore per selezionare un colore da sostituire. Mentre
selezionate un colore nel selettore colore, la maschera viene aggiornata nel riquadro di anteprima.
4 Regolate la tolleranza della maschera trascinando il cursore Tolleranza o immettendo un valore. Questo cursore
controlla fino a che punto i colori correlati vengono inclusi nella selezione.
5 Per cambiare il colore delle aree selezionate, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Trascinate i cursori Tonalità, Saturazione e Luminosità (o immettete i valori nelle caselle di testo).
• Fate doppio clic sul campione Risultato e usate il selettore colore per selezionare il colore di sostituzione.
Inoltre, potete salvare le impostazioni specificate nella finestra di dialogo Sostituisci colore e applicarle ad altre immagini.
Consultare anche
“Salvare e riapplicare le impostazioni della finestra di dialogo delle regolazioni” a pagina 148
Le opzioni della finestra di dialogo Miscelatore canale modificano un canale di colore di destinazione (output) usando una
miscela dei canali di colore esistenti nell’immagine (sorgente). I canali di colore sono immagini in scala di grigio che
rappresentano i valori tonali delle componenti di colore in un’immagine (RGB o CMYK). Quando usate il comando
Miscelatore canale, potete aggiungere o sottrarre dei dati in scala di grigio da un canale sorgente a un canale di destinazione.
Si tratta quindi di un’operazione diversa dall’aggiungere o sottrarre colori a una componente di colore specifica, come
avviene con il comando Correzione colore selettiva.
I predefiniti del Miscelatore canale sono disponibili dal menu Predefinito della finestra di dialogo Miscelatore canale. Usate
i predefiniti del Miscelatore canale per creare, salvare e caricare i predefiniti personali.
Consultare anche
“Salvare e riapplicare le impostazioni della finestra di dialogo delle regolazioni” a pagina 148
PHOTOSHOP CS3 168
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4 Per ridurre il contributo del canale al canale in output, trascinate il cursore di un canale sorgente verso sinistra. Per
aumentare il contributo del canale, trascinate il cursore di un canale sorgente verso destra o immettete un valore compreso
tra -200% e +200% nella casella di testo. Un valore negativo inverte il canale sorgente prima di aggiungerlo al canale in
output.
Photoshop visualizza il valore totale dei canali sorgenti nel campo Totale. Se il valore complessivo dei canali supera il 100%,
Photoshop visualizza un’icona di avvertenza accanto al totale.
5 Trascinate il cursore o specificate un valore per l’opzione Costante.
Questa opzione regola il valore in scala di grigio del canale in output. I valori negativi aggiungono più nero, quelli positivi
più bianco. Un valore pari a -200% rende il canale in output completamente nero; un valore pari a +200% lo rende
completamente bianco.
Potete salvare le impostazioni della finestra di dialogo Miscelatore canale e applicarle ad altre immagini. Consultate “Salvare
e riapplicare le impostazioni della finestra di dialogo delle regolazioni” a pagina 148.
4 Per controllare la quantità di particolari e contrasto nelle immagini da convertire in scala di grigio, usate i cursori Canali
sorgente.
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Prima di impostare le percentuali dei canali sorgente, verificate come ciascun canale influisce sull’immagine
monocromatica. Ad esempio, in RGB, visualizzate l’immagine con il canale Rosso impostato su +100% e i canali sorgente
Verde e Blu su 0%. Quindi, visualizzate l’immagine con il canale sorgente Verde impostato su +100% e gli altri due canali su
0%. Infine, visualizzate l’immagine con il canale sorgente Blu impostato su +100% e gli altri due canali su 0%. Per ottenere
risultati ottimali, provate a regolare le percentuali dei canali sorgenti in modo che la somma dei valori sia 100%.
Photoshop visualizza il valore totale dei canali sorgenti nel campo Totale. Se il valore complessivo dei canali supera 100%,
Photoshop visualizza un’icona di avvertenza accanto al totale.
5 (Facoltativo) Se selezionate e poi deselezionate Monocromatico, potete modificare la fusione di ciascun canale
separatamente, creando un effetto di colorazione a mano.
Anche se il comando Correzione colore selettiva usa i colori CMYK per correggere un’immagine, può essere applicato
anche alle immagini RGB.
1 Verificate che sia selezionato il canale composito nella palette Canali. Il comando Correzione colore selettiva è
disponibile solo quando è visualizzato il canale composito.
2 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Scegliete Immagine > Regolazioni > Correzione colore selettiva.
• Scegliete Livello > Nuovo livello di regolazione > Correzione colore selettiva. Fate clic su OK nella finestra di dialogo
Nuovo livello.
3 Selezionate il colore da regolare dal menu Colori in alto nella finestra di dialogo. I set dei colori sono costituiti dai colori
primari additivi e sottrattivi più i bianchi, i neutri e i neri.
4 Selezionate un’opzione per Metodo:
Relativo Modifica le quantità esistenti di cyan, magenta, giallo o nero in percentuale sul totale. Ad esempio, se iniziate con
un pixel che ha il 50% di magenta e aggiungete il 10%, al magenta viene aggiunto il 5% (10% di 50% = 5%) per un totale di
55% di magenta. Questa opzione non può regolare il bianco speculare puro, che non contiene componenti di colore.
Assoluto Modifica i valori assoluti del colore. Ad esempio, se iniziate con un pixel che ha il 50% di magenta e aggiungete il
10%, l’inchiostro magenta viene impostato al 60%.
Nota: la regolazione si basa sulla vicinanza di un colore a una delle opzioni del menu Colori. Ad esempio, il magenta al 50%
si trova tra il bianco e il magenta puro e ad esso viene applicato un insieme proporzionale delle correzioni definite per i due
colori.
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Consultare anche
“Salvare e riapplicare le impostazioni della finestra di dialogo delle regolazioni” a pagina 148
Per vedere i risultati ottenuti con l’uso del filtro colorato, accertatevi che l’opzione Anteprima sia selezionata. Per evitare che
l’immagine si scurisca in seguito all’applicazione del filtro colorato, controllate che l’opzione Mantieni luminosità sia
selezionata.
3 Per regolare la quantità di colore applicata all’immagine, usate il cursore Densità o immettete una percentuale nel campo
Densità. Una densità maggiore comporta maggiori modifiche del colore.
4 Fate clic su OK.
1 Verificate che sia selezionato il canale composito nella palette Canali. Il comando è disponibile solo se è visualizzato il
canale composito.
PHOTOSHOP CS3 171
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Nel metodo normale, il comando Luminosità/contrasto applica regolazioni proporzionali (non lineari) ai pixel
dell’immagine, come avviene con le regolazioni di Livelli e Curve. Quando è selezionata l’opzione Come in versione
precedente, il comando Luminosità/contrasto regola semplicemente la luminosità aumentando o diminuendo tutti i valori
dei pixel. Poiché ciò può causare ritagli o perdite dei particolari di un’immagine nelle aree con luci o ombre, vi sconsigliamo
di usare il comando Luminosità/contrasto con l’opzione Come in versione precedente se desiderate ottenere stampe di alta
qualità.
Nota: l’opzione Come in versione precedente viene selezionata automaticamente quando modificate livelli di regolazione
Luminosità/contrasto che sono stati creati con versioni precedenti di Photoshop.
Il comando Livelli automatici offre risultati soddisfacenti in determinate immagini con una distribuzione media di valori
dei pixel, che necessitano di un semplice aumento di contrasto.
PHOTOSHOP CS3 172
Guida utente
Nota: per impostazione predefinita, il comando Livelli automatici ritaglia i pixel bianchi e neri dello 0,1%, ignora cioè il primo
0,1% di ogni estremo quando identifica i pixel più chiari e più scuri dell’immagine. Potete cambiare le impostazioni predefinite
del comando Livelli automatici nella finestra di dialogo Opzioni di correzione colore automatico.
Consultare anche
“Impostare le opzioni di regolazione automatica” a pagina 173
Per impostazione predefinita, quando identifica i pixel più chiari e più scuri dell’immagine, il comando Contrasto
automatico ritaglia i pixel bianchi e neri dello 0,5%, ignorando cioè il primo 0,5% di ogni estremo. Potete cambiare questo
valore predefinito con Opzioni di correzione colore automatico, nelle finestre di dialogo Livelli e Curve.
Il comando Contrasto automatico può migliorare l’aspetto di molte immagini fotografiche o a tono continuo, ma non
apporta alcun miglioramento alle immagini con colori piatti.
Consultare anche
“Impostare le opzioni di regolazione automatica” a pagina 173
PHOTOSHOP CS3 173
Guida utente
Consultare anche
“Regolare il colore con il comando Livelli” a pagina 152
Potete applicare le impostazioni dalle finestre di dialogo Livelli e Curve o salvare le impostazioni come valori predefiniti
quando applicate Livelli automatici, Contrasto automatico, Colore automatico e l’opzione Automatico in Livelli e Curve.
A
B
C
1 Fate clic sul pulsante Opzioni nella finestra di dialogo Livelli o Curve.
PHOTOSHOP CS3 174
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2 Specificate l’algoritmo che Photoshop dovrà usare per regolare la gamma tonale complessiva dell’immagine:
Migliora contrasto monocromatico Ritaglia tutti i canali in modo identico. In questo modo vengono mantenute le relazioni
generali tra i colori, le luci appaiono più chiare e le ombre più scure. Il comando Contrasto automatico si basa su questo
algoritmo.
Migliora contrasto per canale Ottimizza la gamma tonale in ciascun canale e produce una correzione più marcata. Poiché
la correzione viene apportata a livello dei singoli canali, questo metodo potrebbe rimuovere o introdurre dominanti di
colore. Il comando Livelli automatici si basa su questo algoritmo.
Trova colori chiari e scuri Trova i pixel mediamente più chiari e più scuri di un’immagine e li usa per aumentare al massimo
il contrasto e ridurre al minimo i ritagli. Il comando Colore automatico si basa su questo algoritmo.
3 Selezionate Uniforma a mezzitoni neutri per far sì che Photoshop trovi il colore medio quasi neutro di un’immagine e
regoli i valori della gamma (mezzitoni) in base a tale colore neutro. Il comando Colore automatico si basa su questo
algoritmo.
4 Per specificare l’entità dei pixel neri e bianchi da ritagliare, immettete i valori percentuali nei campi Ritaglio. Consigliamo
di usare un valore compreso tra 0,0% e 1%.
Per impostazione predefinita, Photoshop ritaglia i pixel bianchi e neri dello 0,1%; ignora cioè il primo 0,1% di ogni estremo
quando identifica i pixel più chiari e più scuri dell’immagine. Gli scanner e le fotocamere digitali più moderni hanno una
qualità di output migliore, pertanto queste percentuali predefinite potrebbero essere troppo alte.
5 Per assegnare valori cromatici alle aree più scure, più chiare e neutre di un’immagine, fate clic su un campione colore.
6 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per usare le impostazioni nella finestra di dialogo Livelli o Curve corrente, fate clic su OK. Se fate successivamente clic
sul pulsante Automatico, Photoshop riapplicherà le stesse impostazioni all’immagine.
• Per salvare le impostazioni come valori predefiniti, selezionate Salva come predefiniti e fate clic su OK. La volta
successiva che aprite le finestre di dialogo Livelli o Curve, potete applicare le stesse impostazioni facendo clic sul pulsante
Automatico. Le percentuali di ritaglio predefinite sono usate anche dai comandi Livelli automatici, Contrasto automatico
e Colore automatico.
Nota: quando salvate le Opzioni di correzione colore automatico come valori predefiniti per Colore automatico, Livelli
automatici e Contrasto automatico, l’algoritmo selezionato al punto 2 è ininfluente. I tre comandi di correzione automatica
usano solo i valori che avete impostato per i colori di destinazione e la percentuale di ritaglio. L’unica eccezione è il comando
Colore automatico, che usa anche l’opzione Uniforma a mezzitoni neutri.
Tale comando è utile soprattutto quando lavorate con immagini a toni medi che non necessitano di regolazioni precise del
colore. Non funziona su immagini in scala di colore o immagini a 16 bit per canale..
2 Selezionate Mostra ritaglio per visualizzare un’anteprima delle aree dell’immagine che verranno ritagliate dalla
regolazione, ossia convertite in bianco puro o nero puro. Il ritaglio può risultare in variazioni di colore indesiderate, quando
colori diversi dell’immagine originale vengono mappati sullo stesso colore. Il ritaglio non avviene quando regolate i
mezzitoni.
3 Selezionate gli elementi da regolare nell’immagine:
Ombre, Mezzitoni o Luci Regolano rispettivamente le aree scure, intermedie e chiare.
Saturazione Modifica il grado di tonalità in un’immagine. Se si eccede la saturazione massima di un colore, questo
potrebbe essere ritagliato.
PHOTOSHOP CS3 175
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4 Trascinate il cursore Minore/Maggiore per determinare la quantità di ogni regolazione. Lo spostamento del cursore di
una tacca raddoppia l’entità della regolazione.
5 Regolate il colore e la luminosità:
• Per aggiungere un colore all’immagine, fate clic sulla miniatura del colore corrispondente.
• Per sottrarre un colore, fate clic sulla miniatura del colore opposto. Per sottrarre il cyan, ad esempio, fate clic sulla
miniatura Più rosso. Consultate “Nozioni di base sul colore” a pagina 100.
• Per regolare la luminosità, fate clic su una miniatura a destra della finestra di dialogo.
Ogni clic su una miniatura ha un effetto cumulativo. Ad esempio, facendo clic due volte sulla miniatura Più rosso, applicate
la regolazione due volte. Ogni volta che fate clic su una miniatura, anche le altre miniature cambiano. Le tre miniature
Risultato riflettono sempre le scelte correnti.
Inoltre, potete salvare le impostazioni specificate nella finestra di dialogo Variazioni e applicarle ad altre immagini. Per
ulteriori informazioni su come salvare e caricare le impostazioni, consultate “Salvare e riapplicare le impostazioni della
finestra di dialogo delle regolazioni” a pagina 148.
Potete usare il comando Equalizza quando un’immagine digitalizzata appare più scura rispetto all’originale e desiderate
bilanciare i valori per ottenere un’immagine più chiara. Usando il comando Equalizza insieme alla palette Istogramma
potete paragonare i valori della luminosità prima e dopo.
Equalizza intera immagine in base all’area selezionata Distribuisce uniformemente tutti i pixel dell’immagine in base ai
pixel della selezione.
Otterreste lo stesso effetto impostando la Saturazione su -100 nella finestra di dialogo Tonalità/saturazione.
Nota: nel caso di un’immagine a più livelli, il comando Togli saturazione converte solo il livello selezionato.
Invertire i colori
Il comando Inverti inverte i colori di un’immagine. Potete usare questo comando durante la creazione di una maschera per
bordi, in modo da rendere più nitide le aree dell’immagine selezionate o apportare altre correzioni.
PHOTOSHOP CS3 176
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Nota: poiché la base della pellicola a colori contiene una maschera arancione, il comando Inverti non può creare negativi e
positivi da una pellicola negativa a colori digitalizzata. Accertatevi di usare le impostazioni corrette per negativi a colori
quando digitalizzate le pellicole.
Quando invertite un’immagine, il valore di luminosità di ogni pixel nei canali viene convertito in quello inverso su una scala
di valori del colore composta da 256 passi. Per esempio, un pixel in un’immagine positiva con un valore pari a 255 passa a 0
e un pixel con un valore di 5 passa a 250.
Posterizzare un’immagine
Il comando Posterizza definisce il numero di livelli di tonalità (o valori di luminosità) per ogni canale di un’immagine e
mappa i pixel sul livello corrispondente più vicino. Ad esempio, scegliendo due livelli di tonalità in un’immagine RGB
ottenete sei colori: due per il rosso, due per il verde e due per il blu.
Questo comando è utile per creare effetti speciali, ad esempio grandi aree di uno stesso colore in una fotografia. I suoi effetti
sono più evidenti se diminuite il numero di livelli di grigio in un’immagine in scala di grigio, ma possono essere interessanti
anche nelle immagini a colori.
Se volete inserire un certo numero di colori in un’immagine, convertitela in scala di grigio e specificate il numero di livelli
desiderato. Riconvertitela quindi al precedente metodo di colore e sostituite le varie tonalità di grigio con i colori desiderati.
clic nell’area vuota della finestra di dialogo per richiudere l’elenco. Per informazioni su come personalizzare l’elenco dei
riempimenti sfumatura, consultate “Usare Gestione predefiniti” a pagina 43.
• Per modificare il riempimento sfumatura attualmente visualizzato in Mappa sfumatura, fate clic su di esso. Quindi
modificate il riempimento sfumatura esistente usando Editore sfumatura. Consultate “Creare una sfumatura omogenea”
a pagina 327.
Per impostazione predefinita, ombre, mezzitoni e luci dell’immagine sono mappati rispettivamente sul colore iniziale (a
sinistra), sul colore centrale e sul colore finale (a destra) del riempimento sfumatura.
Consultare anche
“Ricampionare” a pagina 60
• Per ricampionare un’immagine secondo le dimensioni e la risoluzione di un’altra, aprite l’altra immagine, selezionate lo
strumento taglierina e fate clic su Immagine attiva nella barra delle opzioni. Quindi rendete attiva l’immagine da
ritagliare.
Il ricampionamento durante il ritaglio usa il metodo di interpolazione predefinito impostato nella sezione Generale della
finestra di dialogo Preferenze.
PHOTOSHOP CS3 179
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3 Trascinate sulla parte dell’immagine che desiderate conservare per creare una selezione. L’area di ritaglio non deve essere
precisa, in quanto può essere rifinita successivamente.
4 Se necessario, potete modificare l’area di ritaglio:
• Per spostare la selezione in un’altra posizione, portate il puntatore nel rettangolo di selezione e trascinate.
• Per ridimensionare la selezione, trascinate una maniglia. Per mantenere le proporzioni, tenete premuto Maiusc mentre
trascinate una maniglia d’angolo.
• Per ruotare la selezione, portate il puntatore al di fuori del rettangolo di selezione (il puntatore si trasforma in una freccia
ricurva) e trascinate. Per spostare il fulcro di rotazione della selezione, trascinate il cerchio al centro del rettangolo di
selezione. Nel metodo Bitmap non potete ruotare la selezione.
5 Impostate le opzioni per nascondere o oscurare le porzioni ritagliate:
• Indicate se l’area dell’immagine da eliminare o nascondere deve essere coperta da un’area oscura. Se l’opzione Oscura è
selezionata, potete specificare colore e opacità dell’area oscura. Se è deselezionata, la zona esterna all’area di ritaglio viene
visualizzata.
• Specificate se volete mostrare o nascondere l’area ritagliata. Selezionate Nascondi per mantenere l’area ritagliata nel file
immagine. Per rendere visibile un’area nascosta, potete spostare l’immagine con lo strumento sposta. Selezionate Elimina
per cancellare l’area ritagliata.
L’opzione Nascondi non è disponibile per le immagini che contengono solo un livello di sfondo. Per ritagliare uno sfondo
nascondendolo, dovete prima convertirlo in un livello normale
A B
C D
Modifica della prospettiva
A. Tracciate l’area di ritaglio iniziale. B. Regolate l’area di ritaglio in modo che segua i bordi dell’oggetto. C. Estendete i limiti di ritaglio.
D. Immagine finale
3 Selezionate Prospettiva nella barra delle opzioni e impostate eventuali altre opzioni.
4 Spostate le maniglie d’angolo dell’area di ritaglio in modo che corrispondano ai bordi dell’oggetto. Si definisce così la
prospettiva dell’immagine; è importante che vi sia un’esatta corrispondenza con i bordi dell’oggetto.
5 Trascinate le maniglie di ridimensionamento per estendere i limiti di ritaglio mantenendo la prospettiva.
Non spostate il centro dell’area di ritaglio. Per poter eseguire la correzione della prospettiva, il centro dell’immagine deve
essere nella posizione originale.
Per ottenere risultati ottimali, mantenete una distanza di 3 mm tra le immagini disposte sullo scanner; inoltre, lo sfondo (o
il piano dello scanner) deve essere uniforme e con poco disturbo. Le immagini con contorni netti sono le più adatte al
comando Ritaglia e raddrizza foto. Se Ritaglia e raddrizza foto non riesce a gestire correttamente un file di immagini, usate
lo strumento taglierina.
4 Scegliete File > Automatizza > Ritaglia e raddrizza foto. Le immagini acquisite da scanner vengono elaborate e ciascuna
di esse viene aperta in una finestra a parte.
Se Ritaglia e raddrizza foto sbaglia la suddivisione, create un bordo di selezione intorno all’immagine con un minimo di
sfondo, quindi tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e scegliete il comando. Con questa combinazione di tasti
si indica la presenza di un’unica immagine da separare dallo sfondo.
A B C
D E F
Rotazione delle immagini
A. Rifletti orizzontale B. Immagine originale C. Rifletti verticale D. Rotazione di 90˚ in senso antiorario E. Rotazione di 180˚ F. Rotazione
di 90˚ in senso orario
❖ Scegliete Immagine > Ruota quadro e nel sottomenu che appare scegliete uno dei seguenti comandi:
180˚ Ruota l’immagine di mezzo giro.
Altro Ruota l’immagine dell’angolo desiderato. Per questa opzione, immettete nella casella Angolo un valore compreso tra
-359,99 e 359,99 (in Photoshop, potete scegliere tra orario o antiorario). Fate clic su OK.
Consultare anche
“Riflettere o ruotare con precisione” a pagina 202
PHOTOSHOP CS3 182
Guida utente
Il menu Colore di estensione quadro non è disponibile se l’immagine non possiede un livello di sfondo.
Quadro originale e quadro aggiunto sul lato destro, con il colore di primo piano
Potete anche usare una delle azioni predefinite per creare una cornice, preferibilmente eseguendo prima una copia.
(Photoshop Extended) Per le animazioni basate su timeline, la palette Sorgente clone include anche opzioni che consentono
di specificare la relazione tra il fotogramma del video/animazione della sorgente campione e il fotogramma del
video/animazione di destinazione. Consultate anche “Clonare il contenuto in fotogrammi di animazione e video
(Photoshop Extended)” a pagina 521
(Photoshop Extended) Potete inoltre usare lo strumento timbro clone per dipingere il contenuto nei fotogrammi di
animazioni o video. Consultate anche “Clonare il contenuto in fotogrammi di animazione e video (Photoshop Extended)”
a pagina 521
Per usare lo strumento timbro clone, impostate un punto di campionamento sull’area dalla quale intendete copiare (clonare)
i pixel per poterli poi dipingere su un’altra area. Per riprendere dall’ultimo punto di campionamento, anche dopo
un’interruzione o una pausa., selezionate l’opzione Allineato. Deselezionate l’opzione Allineato se invece preferite riprendere
dal punto di campionamento iniziale, indipendentemente dal numero di interruzioni o pause effettuato.
Con lo strumento timbro clone potete usare qualunque punta del pennello riteniate idonea alle dimensioni dell’area da
clonare. Potete inoltre usare le impostazioni di opacità e flusso che vi permettono di controllare meglio il modo in cui il
colore verrà applicato all’area clonata.
scegliete Tutti i livelli. Per campionare da tutti i livelli visibili tranne i livelli di regolazione, scegliete Tutti i livelli e fate clic
sull’icona Ignora livelli di regolazione a destra del menu a comparsa Campiona.
4 Per impostare il punto di campionamento, portate il puntatore in un’immagine aperta, tenete premuto Alt (Windows) o
Opzione (Mac OS) e fate clic.
5 (Facoltativo) Nella palette Sorgente clone, fate clic sul pulsante di una sorgente clone e impostate un altro punto di
campionamento.
Potete impostare fino a cinque diverse sorgenti di campionamento. La palette Sorgente clone memorizza le sorgenti
campionate fino alla chiusura del documento.
6 (Facoltativo) Per selezionare la sorgente campionata desiderata, fate clic sul pulsante di una sorgente clone nella palette
Sorgente clone.
7 (Facoltativo) Nella palette Sorgente clone, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per ridimensionare o ruotare la sorgente da clonare, immettete un valore per L (larghezza), A (altezza) o la rotazione in
gradi .
• Per visualizzare una sovrapposizione della sorgente da clonare, selezionate Mostra sovrapposizione e specificate le
opzioni di sovrapposizione.
8 Trascinate sull’area dell’immagine da correggere.
Consultare anche
“Elenco dei metodi di fusione” a pagina 321
(Photoshop Extended) Quando clonate un video o un’animazione, potete impostare i punti di campionamento nel
fotogramma che state dipingendo oppure le sorgenti campione in un altro fotogramma, anche se il fotogramma si trova in
un altro livello video o in un altro documento aperto.
Potete impostare fino a cinque diverse sorgenti di campionamento nella palette Sorgente clone. La palette Sorgente clone
memorizza le sorgenti campionate fino alla chiusura del documento.
1 (Solo Photoshop Extended) Per clonare i fotogrammi di video o animazioni, aprite la palette Animazione (se non clonate
fotogrammi di video o animazioni, passate al punto 2). Selezionate l’opzione di animazione timeline e spostate l’indicatore
del tempo corrente in corrispondenza del fotogramma con la sorgente che desiderate campionare.
2 Per impostare il punto di campionamento, selezionate lo strumento timbro clone e, tenendo premuto Alt (Windows) o
Opzione (Mac OS), fate clic nella finestra di un documento aperto.
3 (Facoltativo) Per impostare un altro punto di campionamento, fate clic su un altro pulsante Sorgente clone nella
palette Sorgente clone.
Potete cambiare la sorgente di campionamento per una Sorgente clone impostando un punto di campionamento diverso.
• Per ripristinare le dimensioni originali e l’orientamento della sorgente campione, fate clic sul pulsante Ripristina
trasformazione .
Per visualizzare temporaneamente la sovrapposizione mentre usate lo strumento timbro clone, premete Alt+Maiusc
(Windows) o Opzione+Maiusc (Mac OS). Il pennello si trasforma temporaneamente nello strumento di spostamento della
sovrapposizione sorgente. Trascinate per spostare la sovrapposizione in un’altra posizione.
❖ Nella palette Sorgente clone, selezionate Mostra sovrapposizione ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per nascondere la sovrapposizione mentre applicate i tratti di colore, selezionate Nascondi automaticamente
sovrapposizione.
• Per impostare l’opacità della sovrapposizione, immettete una valore percentuale nella casella di testo Opacità.
• Per impostare l’aspetto della sovrapposizione, potete scegliere tra i metodi di fusione Normale, Scurisci, Schiarisci o
Differenza dal menu a comparsa visualizzato nella parte inferiore della palette Sorgente clone.
• Per invertire i colori nella sovrapposizione, selezionate Inverti.
Per allineare le aree identiche nella sovrapposizione sorgente e nell’immagine sottostante, impostate Opacità su 50% e
selezionate Inverti. Dopo l’allineamento, le aree corrispondenti nell’immagine saranno visualizzate in grigio uniforme.
❖ Nella palette Sorgente clone, selezionate la sorgente che desiderate usare e immettete i valori dei pixel per gli assi x e y
relativamente all’opzione Spostamento.
(Photoshop Extended) Lo strumento pennello correttivo può essere applicato ai fotogrammi di video o animazioni.
Nota: se usate una tavoletta grafica sensibile alla pressione, scegliete un’opzione dal menu Dimensione per variare le
dimensioni del pennello correttivo mentre tracciate. Con Pressione penna, la variazione si basa sulla pressione della penna. Con
Rotellina stilo, la variazione si basa sulla posizione della rotellina della penna. Scegliete Disattivato se non desiderate variare
le dimensioni.
Metodo Specifica il metodo di fusione. Scegliete Sostituisci per mantenere disturbo, grana pellicola e texture ai bordi del
tratto del pennello quando usate un pennello a punta morbida.
Sorgente Specifica la sorgente da usare per riparare i pixel. Scegliete Campione per usare i pixel dell’immagine corrente o
Pattern per usare i pixel di un pattern. Se scegliete Pattern, selezionate un pattern dalla palette a comparsa Pattern.
Allineato Campiona i pixel in continuo senza perdere il punto di campionamento corrente, anche se il pulsante del mouse
viene rilasciato. Deselezionate Allineato per continuare a usare i pixel campionati dal punto iniziale ogni volta che
interrompete e riprendete l’operazione.
Campiona Campiona i dati dai livelli specificati. Per campionare dal livello attivo e i livelli visibili sotto di esso, scegliete
Attuale e sotto. Per campionare solo dal livello attivo, scegliete Livello attuale. Per campionare da tutti i livelli visibili,
scegliete Tutti i livelli. Per campionare da tutti i livelli visibili tranne i livelli di regolazione, scegliete Tutti i livelli e fate clic
sull’icona Ignora livelli di regolazione a destra del menu a comparsa Campiona.
3 Per impostare il punto di campionamento, portate il puntatore in un’immagine aperta, tenete premuto Alt (Windows) o
Opzione (Mac OS) e fate clic.
Nota: se effettuate il campionamento in un’immagine per poi applicarlo a un’altra, entrambe le immagini devono usare lo
stesso metodo di colore, a meno che una delle due non sia in Scala di grigio.
4 (Facoltativo) Nella palette Sorgente clone, fate clic sul pulsante di una sorgente clone e impostate un altro punto di
campionamento.
Potete impostare fino a cinque diverse sorgenti di campionamento. La palette Sorgente clone memorizza le sorgenti
campionate fino alla chiusura del documento che state modificando.
5 (Facoltativo) Nella palette Sorgente clone, fate clic sul pulsante di una sorgente clone per selezionare la sorgente
campionata che desiderate.
6 (Facoltativo) Effettuate una delle seguenti operazioni nella palette Sorgente clone:
• Per ridimensionare o ruotare la sorgente da clonare, immettete un valore per L (larghezza), A (altezza) o la rotazione in
gradi .
• Per visualizzare una sovrapposizione della sorgente da clonare, selezionate Mostra sovrapposizione e specificate le
opzioni di sovrapposizione.
7 Trascinate nell’immagine.
I pixel campionati vengono uniti ai pixel esistenti ogni volta che rilasciate il pulsante del mouse. Controllate nella barra di
stato la situazione della procedura di unione dei pixel.
Se ai bordi dell’area da correggere il contrasto è elevato, effettuate la selezione prima di usare il pennello correttivo. La
selezione non deve superare l’area da correggere e deve seguire con precisione il contorno dei pixel di contrasto. Se usate lo
strumento pennello correttivo, la selezione evita che i colori esterni penetrino all’interno.
Consultare anche
“Elenco dei metodi di fusione” a pagina 321
Se dovete ritoccare un’area ampia e necessitate di un maggiore controllo sul campionamento dei pixel sorgente, potete usare
il pennello correttivo invece del pennello correttivo al volo.
1 Selezionate lo strumento pennello correttivo al volo nella finestra degli strumenti. Se necessario, fate clic sullo
strumento pennello correttivo, toppa o occhi rossi per visualizzare gli strumenti nascosti e scegliere quello desiderato.
2 Scegliete una punta di pennello nella barra delle opzioni. È preferibile scegliere un pennello leggermente più grande
dell’area da correggere, affinché sia possibile coprire l’intera area con un solo clic.
3 (Facoltativo) Scegliete un metodo di fusione dal menu a comparsa Metodo nella barra delle opzioni. Scegliete Sostituisci
per mantenere disturbo, grana pellicola e texture ai bordi del tratto del pennello quando usate un pennello a punta morbida.
4 Selezionate un’opzione Tipo nella barra delle opzioni:
Corrispondenza per vicinanza Usa i pixel intorno ai bordi della selezione per individuare un’area dell’immagine da usare
come toppa per l’area selezionata. Se questa opzione non consente di ottenere un risultato soddisfacente, annullate la
correzione e provate l’opzione Crea texture.
Crea texture Usa tutti i pixel della selezione per creare una texture con cui correggere l’area. Se la texture non è adeguata,
provate a trascinare ancora una volta lungo l’area.
5 Nella barra delle opzioni, selezionate Campiona tutti i livelli per campionare dati da tutti i livelli visibili. Deselezionate
Campiona tutti i livelli per campionare solo dal livello attivo.
6 Fate clic sull’area da correggere o fate clic e trascinate per eliminare le imperfezioni su un’area più ampia.
Consultare anche
“Elenco dei metodi di fusione” a pagina 321
Riparare un’area
Lo strumento toppa consente di riparare un’area selezionata con i pixel di un’altra area o con un pattern. Analogamente al
pennello correttivo, lo strumento toppa applica ai pixel d’origine texture, luci e tonalità dei pixel campionati. Potete usare lo
strumento toppa anche per duplicare aree isolate in un’immagine. Lo strumento toppa funziona con le immagini a 8 o
16 bpc.
Una riparazione effettuata a partire dai pixel di un’immagine garantisce risultati ottimali quando operate su aree ridotte.
PHOTOSHOP CS3 188
Guida utente
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate nell’immagine per rimuovere dalla selezione esistente.
• Tenete premuto Alt+Maiusc (Windows) o Opzione+Maiusc (Mac OS) e trascinate nell’immagine per selezionare un’area
intersecata dalla selezione esistente.
4 Selezionate un pattern dalla palette a comparsa Pattern nella barra delle opzioni e fate clic su Usa pattern.
Gli occhi rossi sono causati dal riflesso del flash della fotocamera sulla retina del soggetto. Si verificano più frequentemente
quando le foto vengono scattate in una stanza scura, perché l’iride del soggetto è completamente dilatata. Per evitare gli
occhi rossi, usate l’apposita funzione di riduzione della fotocamera o, preferibilmente, usate un flash indipendente, che possa
essere montato sulla fotocamera a una maggiore distanza dall’obiettivo.
Una volta Sostituisce il colore di destinazione solo nelle aree contenenti il colore selezionato per primo.
Campione sfondo Sostituisce il colore solo nelle aree contenenti il colore di sfondo corrente.
Trova bordi Sostituisce le aree collegate contenenti il colore campionato e mantiene il contrasto dei contorni.
5 Per Tolleranza, inserite un valore percentuale, tra 0 e 255 o trascinate il cursore. Scegliete una percentuale bassa per
sostituire i colori molto simili al pixel sul quale fate clic; un valore più elevato per sostituire una gamma più ampia di colori.
6 Per definire un bordo morbido (non scalettato) nelle aree corrette, selezionate Anti-alias.
7 Scegliete un colore di primo piano con cui sostituire il colore indesiderato.
8 Fate clic sul colore da sostituire nell’immagine.
9 Trascinate nell’immagine per sostituire il colore in questione.
Consultare anche
“Elenco dei metodi di fusione” a pagina 321
PHOTOSHOP CS3 190
Guida utente
Consultare anche
“Elenco dei metodi di fusione” a pagina 321
Consultare anche
“Filtri Sfocatura” a pagina 364
Consultare anche
“Filtri Contrasta” a pagina 368
Consultare anche
“Selezionare un pennello predefinito” a pagina 309
Consultare anche
“Selezionare un pennello predefinito” a pagina 309
La vignettatura è un difetto dell’obiettivo in cui i bordi, specie gli angoli, dell’immagine sono più scuri del centro.
L’aberrazione cromatica genera un margine colorato lungo i bordi degli oggetti, causata dal fatto che l’obiettivo mette a fuoco
colori diversi della luce nei diversi piani.
Con alcuni obiettivi questi difetti diventano evidenti in funzione della lunghezza focale o del valore di diaframma usati.
Potete impostare il filtro Correzione lente per usare le impostazioni basate su fotocamera, obiettivo e lunghezza focale usate
per scattare la foto.
Questo filtro è utile anche per ruotare un’immagine o correggere gli errori di prospettiva causati da inclinazioni verticali o
orizzontali della fotocamera. La griglia del filtro facilita queste regolazioni e le rende più precise di quelle possibili con il
comando Trasforma.
Punto intermedio Specifica l’ampiezza dell’area interessata dall’impostazione del cursore Fattore. Specificate un numero
basso per una correzione più ampia dell’immagine. Specificate un numero alto per limitare la correzione ai bordi
dell’immagine.
Prospettiva verticale Corregge i difetti di prospettiva dell’immagine causati da inclinazioni in basso o in alto della
fotocamera. Rende quindi parallele le linee verticali dell’immagine.
Prospettiva orizzontale Corregge la prospettiva dell’immagine rendendo parallele le linee orizzontali.
Angolo Ruota l’immagine per correggere le inclinazioni della fotocamera o per effettuare regolazioni dopo aver corretto la
prospettiva. Per effettuare questa correzione, potete usare anche lo strumento raddrizza foto . Trascinate lungo una linea
dell’immagine da rendere verticale od orizzontale.
Bordo Specifica come trattare le aree vuote generate dalle correzioni della distorsione a cuscinetto e di prospettiva o dalle
rotazioni. Potete riempire le aree vuote con trasparenze o colori di sfondo, oppure estendere i pixel del bordo dell’immagine.
Scala Imposta il ridimensionamento dell’immagine. Le dimensioni dei pixel non vengono modificate. Questa opzione è
utile in particolare per rimuovere le aree vuote dell’immagine generate dalle correzioni della distorsione a cuscinetto e di
prospettiva o dalle rotazioni. L’ingrandimento ritaglia le immagini, con interpolazione in base alle dimensioni originali in
pixel.
• Salvando e caricando manualmente le impostazioni. Impostate le opzioni della finestra, quindi scegliete Salva
impostazioni dal menu Impostazioni . Per usare le impostazioni salvate, sceglietele dal menu Impostazioni. Potete
inoltre caricare le impostazioni salvate che non compaiono usando il comando Carica impostazioni del menu
Impostazioni.
• Impostate un valore predefinito per la lente. Se l’immagine contiene metadati EXIF per la combinazione fotocamera,
obiettivo, lunghezza focale e valore di diaframma, potete salvare le impostazioni correnti come valori predefiniti per la
lente. Per salvare le impostazioni, fate clic sul pulsante Imposta valori predefiniti lente. Quando correggete un’immagine
che corrisponde alla combinazione fotocamera, obiettivo, lunghezza focale e valore di diaframma, l’opzione Valori
predefiniti lente diventa disponibile nel menu Impostazioni. Questa opzione non è disponibile se l’immagine non
contiene metadati EXIF.
I disturbi dell’immagine possono apparire in due forme: disturbo di luminanza (scala di grigio), che rende un’immagine
granulosa, e disturbo di croma (colore), che produce nell’immagine degli artefatti a colori.
PHOTOSHOP CS3 194
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Il disturbo di luminanza può risultare più pronunciato su un canale dell’immagine, solitamente quello blu. Nella modalità
Avanzata potete correggere il disturbo separatamente su ciascun canale. Prima di aprire il filtro, esaminate ogni singolo
canale dell’immagine, per verificare se il disturbo prevale in uno di essi. Correggendo un solo canale, infatti, preserverete
un maggior numero di dettagli rispetto alla correzione generalizzata su tutti i canali.
Mantieni particolari Mantiene i particolari e i bordi e dell’immagine, come capelli e oggetti con texture. Un valore pari a
100 mantiene la maggior parte dei particolari di un’immagine, ma riduce pochissimo il disturbo di luminanza. Per
perfezionare la riduzione del disturbo, bilanciate i controlli Intensità e Mantieni particolari.
Riduci disturbo colore Rimuove i pixel di colore casuali. Più alto è il valore, maggiore sarà la riduzione del disturbo
cromatico.
Evidenzia particolari Aumenta il contrasto dell’immagine. Eliminando il disturbo si riduce il contrasto dell’immagine.
Usate il controllo di nitidezza della finestra di dialogo o successivamente uno degli altri filtri di contrasto di Photoshop per
ripristinare il contrasto.
Elimina artefatto JPEG Rimuove in blocco gli artefatti dell’immagine e gli aloni causati dai salvataggi in formato JPEG con
qualità scarsa.
4 Se il disturbo di luminanza prevale in uno o due canali di colore, fate clic sul pulsante Avanzata e scegliete il canale dal
menu Canale. Usate i controlli Intensità e Mantieni particolari per ridurre il disturbo nel canale specifico.
• Applicate il contrasto usando un livello separato, in modo che sia possibile riapplicarlo successivamente in caso di output
con una diversa periferica.
• Se applicate il contrasto usando un livello separato, impostate il metodo di fusione del livello su Luminosità, per evitare
variazioni di colore lungo i bordi.
• La nitidezza aumenta il contrasto dell’immagine. Se dopo aver applicato il contrasto, le luci e le ombre appaiono ritagliate,
usate i comandi di fusione del livello (se ne avete creato uno separato), per evitare l’applicazione del contrasto su luci e
ombre. Consultate “Specificare una gamma tonale per la fusione dei livelli” a pagina 276.
• Riducete il disturbo dell’immagine prima di aumentarne la nitidezza, evitando così di intensificare il disturbo.
• Applicate il contrasto a più riprese e in piccole quantità. Applicate il contrasto prima per correggere la sfocatura causata
dall’acquisizione dell’immagine (da scanner o da fotocamera digitale). Dopo aver eseguito la correzione del colore e
scelto le dimensioni dell’immagine, applicate ancora il contrasto (eventualmente usando una copia), per ottenere la
nitidezza corretta per la periferica di output.
• Se possibile, valutate il contrasto tramite una prova con la periferica di output finale. La quantità di contrasto necessaria
varia a seconda della periferica di output.
Per rendere le immagini più nitide, usate il filtro Maschera di contrasto o Contrasto migliore, che assicurano un maggiore
controllo. Photoshop offre anche i filtri Contrasta, Contrasta bordi e Contrasta maggiormente, ma sono filtri automatici
che non forniscono controlli od opzioni.
PHOTOSHOP CS3 195
Guida utente
Potete rendere più nitida tutta l’immagine, o soltanto una parte di essa, definita tramite una selezione o maschera. Dato che
i filtri Maschera di contrasto e Contrasto migliore possono essere applicati solo su un livello alla volta, nel caso di un file
con più livelli, per poter rendere più nitidi tutti i livelli di un’immagine, potrebbe essere necessario fonderli.
Nota: il termine Maschera di contrasto (in inglese, Unsharp Mask o USM) potrebbe essere fuorviante, poiché riprende una
tecnica da camera oscura tradizionale per fare risaltare i bordi degli elementi di un’immagine. Ricordate che questo filtro
aumenta il contrasto e non viceversa.
1 Ingrandite la finestra del documento fino al 100% per visualizzare con precisione il contrasto.
2 Scegliete Filtro > Contrasta > Contrasta migliore.
3 Impostate i comandi nelle schede Contrasta:
Fattore Imposta l’intensità del contrasto. Più alto è il valore, maggiore è il contrasto fra i pixel dei bordi, che aumenta
l’effetto di nitidezza.
Raggio Specifica il numero di pixel che circondano i pixel dei bordi a cui è stato applicato il contrasto. Maggiore è il raggio,
maggiori sono gli effetti del bordo e più evidente è la nitidezza.
Elimina Imposta l’algoritmo di contrasto usato per rendere l’immagine più nitida. Controllo sfocatura è il metodo usato dal
filtro Maschera di contrasto. Sfocatura con lente rileva i bordi e i dettagli di un’immagine e migliora il contrasto dei
particolari, riducendo l’alone di contrasto. Effetto movimento tenta di ridurre gli effetti di sfocatura causati dai movimenti
della fotocamera o del soggetto. Se scegliete Effetto movimento, impostate il controllo Angolo.
Angolo Imposta la direzione di movimento per l’opzione Effetto movimento del controllo Elimina.
Più preciso Esegue un’elaborazione più lenta del file, per ottenere un’eliminazione più precisa delle sfocature.
4 Regolate il contrasto delle zone di luce e ombra usando le schede Ombra e Luce, che appaiono facendo clic sul pulsante
Avanzata. Se gli aloni di contrasto per ombre e luci appaiono troppo intensi, potete ridurli usando questi controlli,
disponibili solo per le immagini a 8 e 16 bpc:
Fattore dissolvenza Regola l’intensità del contrasto nelle zone di luce e ombra.
Ampiezza tonale Controlla l’intervallo dei toni nelle ombre o nelle luci modificate. Spostate il cursore a sinistra o a destra
per diminuire o aumentare il valore di Ampiezza tonale. I valori più bassi limitano le regolazioni alle aree più scure per la
correzione delle ombre e alle aree più chiare per la correzione delle luci.
Raggio Controlla le dimensioni dell’area attorno a ciascun pixel che serve per determinare se un pixel si trova in un’area di
luce o d’ombra. Spostando il cursore a sinistra definite un’area più piccola, mentre spostandolo a destra ne specificate una
più grande.
Inoltre, dovete indicare il raggio dell’area con la quale ciascun pixel viene confrontato. Maggiore è il raggio, maggiori sono
gli effetti del bordo.
PHOTOSHOP CS3 196
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Il grado di contrasto applicato a un’immagine è spesso una questione di gusto personale. Un eccessivo contrasto, tuttavia,
produce un effetto alone attorno ai bordi.
Gli effetti del filtro Maschera di contrasto sono più accentuati sullo schermo che nella stampa ad alta risoluzione. Se la
destinazione finale è la stampa, fate delle prove per determinare le impostazioni più adatte al caso.
1 (Facoltativo) Se l’immagine ha più livelli, selezionate il livello con l’immagine da rendere più nitida. Potete applicare il
filtro Maschera di contrasto solo su un livello alla volta, anche se i livelli sono collegati o raggruppati. Se necessario, unite i
livelli prima di applicare il filtro Maschera di contrasto.
2 Scegliete Filtro > Contrasta > Maschera di contrasto. Accertatevi che l’opzione Anteprima sia selezionata.
Fate clic sull’immagine nell’area di anteprima e tenete premuto il pulsante del mouse per vedere come appare l’immagine
senza il contrasto. Trascinate nella finestra di anteprima per esaminare parti diverse dell’immagine e fate clic su + o - per
ingrandire o ridurre la parte selezionata.
Sebbene ci sia un riquadro di anteprima nella finestra di dialogo Maschera di contrasto, è preferibile spostare la finestra di
dialogo e osservare gli effetti del filtro nella finestra del documento.
3 Trascinate il cursore Raggio o immettete un valore per determinare il numero di pixel attorno a quelli del bordo che
influenzano il contrasto. Maggiore è il raggio, maggiori sono gli effetti del bordo. Inoltre, più ampi sono gli effetti del bordo,
più evidente è il contrasto.
La regolazione del valore del raggio dipende dal soggetto, dalle dimensioni e dal metodo di riproduzione finale. Per
immagini ad alta risoluzione, si consiglia un raggio compreso fra 1 e 2. Un valore inferiore dà risalto solo ai pixel del bordo;
un valore maggiore agisce su una fascia più ampia di pixel. Questo effetto è molto meno evidente in stampa che a video, in
quanto un raggio di 2 pixel rappresenta un’area molto piccola in un’immagine stampata ad alta risoluzione.
4 Trascinate il cursore Fattore o immettete un valore per determinare di quanto deve essere aumentato il contrasto dei
pixel. Per immagini stampate ad alta risoluzione, si consiglia in genere una quantità fra il 150% e il 200%.
5 Trascinate il cursore Soglia o immettete un valore per determinare di quanto devono differire i pixel su cui agire rispetto
all’area circostante, per poter essere considerati pixel del bordo e quindi messi in risalto dal filtro. Ad esempio, una soglia
pari a 4 avrà effetto su tutti i pixel i cui valori tonali presentano una differenza di almeno 4 unità (in una scala da 0 a 255).
Quindi se i pixel circostanti hanno valori tonali pari a 128 o 129, rimarranno inalterati. Per evitare di introdurre un effetto
di disturbo o di posterizzazione (ad esempio in immagini con tonalità carnagione), usate una maschera per i bordi o provate
ad applicare valori di Soglia tra 2 e 20. Il valore predefinito di Soglia (0) agisce su tutti i pixel dell’immagine.
Se con l’applicazione della Maschera di contrasto i colori già brillanti dell’immagine appaiono ipersaturi, scegliete
Modifica > Annulla maschera di contrasto, quindi Luminosità dal menu Metodo.
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Uso di una maschera per i bordi per l’applicazione della Maschera di contrasto solo su determinati elementi di un’immagine
• Con l’immagine invertita ancora selezionata, scegliete Filtro > Altro > Massimo. Impostate il raggio su un numero basso
e fate clic su OK per ispessire i bordi e applicare pixel casuali.
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• Scegliete Filtro > Disturbo > Intermedio. Impostate il raggio su un numero basso e fate clic su OK. Questo calcola la
media dei pixel circostanti.
• Scegliete Immagine > Regolazioni > Livelli e specificate un valore alto per il punto nero per eliminare i pixel causali. Se
necessario, potete anche colorare con il nero per ritoccare la maschera per i bordi finale.
Impostazione di un valore alto per il punto nero in Livelli per eliminare i pixel causali nella maschera per i bordi
• Per sfumare i bordi, scegliete Filtro > Sfocatura > Controllo sfocatura.
Importante: i filtri Massimo, Media e Controllo sfocatura ammorbidiscono la maschera per i bordi, in modo che gli effetti di
contrasto si integrino meglio nell’immagine finale. Sebbene questa procedura preveda tutti e tre i filtri, potete provare a usarne
solo uno o due.
2 Nella palette Canali, tenete premuto il tasto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate clic sul canale duplicato per
creare una selezione della maschera per i bordi.
3 Nella palette Livelli, selezionate il livello dell’immagine. Accertatevi che la selezione sia ancora visibile nell’immagine.
4 Scegliete Selezione > Inversa.
5 Con la selezione attiva nel livello dell’immagine, scegliete Filtro > Contrasta > Maschera di contrasto. Impostate le
opzioni desiderate e fate clic su OK.
Per visualizzare il risultato, selezionate il canale RGB nella palette Canali e deselezionate la selezione nell’immagine.
Potete creare un’azione per applicare comodamente tutte le fasi della procedura.
Il filtro Sfocatura con lente usa una mappa di profondità per determinare la posizione dei pixel in un’immagine. Con una
mappa di profondità selezionata, potete anche usare il cursore a crocetta per impostare il punto iniziale di una sfocatura.
Potete usare i canali alfa e le maschere di livello per creare le mappe di profondità. Le aree nere in un canale alfa sono
elaborate come se si trovassero sul piano anteriore nella foto, le aree bianche come se si trovassero in lontananza.
Per creare una sfocatura graduale (da nulla in basso al massimo in alto), create un nuovo canale alfa e applicate una
sfumatura in modo che il canale sia bianco in alto e nero in basso. A questo punto, selezionate il filtro Sfocatura con lente
e scegliete il canale alfa dal menu a comparsa Origine. Per cambiare la direzione della sfumatura, selezionate la casella di
controllo Inverti.
L’aspetto della sfocatura dipende dalla forma scelta per il diaframma. Le forme del diaframma sono determinate dal numero
di lamelle che contiene. Potete cambiare le lamelle di un diaframma curvandole (rendendole più circolari) o ruotandole.
Potete inoltre ridurre o ingrandire l’anteprima facendo clic sul pulsante + o sul pulsante –.
distanza focale su 100, i pixel con valori 1 e 255 sono completamente sfocati, mentre i pixel con valore più vicino a 100 sono
più a fuoco. Se fate clic sull’immagine di anteprima, il cursore Distanza focale sfocatura cambia per riflettere il valore del
punto in cui avete fatto clic e tale profondità viene considerata a fuoco.
4 Per invertire la selezione o il canale alfa usato come origine della mappa di profondità, selezionate Inverti.
5 Scegliete un diaframma dal menu a comparsa Forma. Se lo desiderate, spostate il cursore Curvatura per ammorbidire i
bordi del diaframma o spostate il cursore Rotazione per ruotare il diaframma. Per aggiungere più sfocatura, spostate il
cursore Raggio.
6 Per Luci speculari, spostate il cursore Soglia per selezionare un valore limite di luminosità; tutti i pixel più luminosi di
tale valore saranno elaborati come luci speculari. Per aumentare la luminosità delle luci, spostate il cursore Luminosità.
7 Per aggiungere disturbo a un’immagine, scegliete Uniforme o Gaussiana. Per aggiungere il disturbo senza influire sul
colore, scegliete Monocromatico. Spostate il cursore Fattore per aumentare o diminuire il disturbo.
La sfocatura riduce eventuale granulosità o disturbo dall’immagine originale. Per far sì che l’immagine sembri più realistica
e meno ritoccata, potete aggiungere nuovamente del disturbo.
Per effettuare una trasformazione, selezionate prima di tutto un elemento, quindi scegliete il comando di trasformazione.
Se necessario, regolate il punto di riferimento prima di manipolare la trasformazione. Potete eseguire più manipolazioni in
sequenza prima di applicare la trasformazione cumulativa. Ad esempio, potete scegliere Scala, trascinare una maniglia per
ridimensionare, quindi selezionare Distorci e trascinare una maniglia per distorcere. Premendo Invio o A capo applicherete
entrambe le trasformazioni.
Per calcolare i valori cromatici dei pixel che vengono aggiunti o eliminati durante le trasformazioni, Photoshop usa il
metodo di interpolazione selezionato nella sezione Generale della finestra di dialogo Preferenze. Questa impostazione
dell’interpolazione determina la rapidità e il tipo di trasformazione. L’interpolazione bicubica (impostazione predefinita) è
la più lenta ma garantisce i risultati migliori.
Nota: potete alterare e distorcere le immagini raster anche usando il filtro Fluidifica.
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A B
C D
Trasformazione di un’immagine
A. Immagine originale B. Livello riflesso C. Bordo di selezione ruotato D. Parte di oggetto ridimensionata
Consultare anche
“Collegare e scollegare i livelli” a pagina 265
3 (Facoltativo) Nella barra delle opzioni, fate clic su un quadratino di Posizione punto di riferimento .
4 Effettuate una o più delle seguenti operazioni:
• Se avete scelto Scala, trascinate una maniglia del rettangolo di selezione. Per ridimensionare in modo proporzionale,
premete Maiusc mentre trascinate una maniglia d’angolo. Quando viene portato su una maniglia, il puntatore diventa
una doppia freccia.
• Se avete scelto Ruota, spostate il puntatore fuori dal bordo di selezione finché non diventa una doppia freccia curva,
quindi trascinate. Premete Maiusc per vincolare la rotazione a incrementi di 15˚.
• Se avete scelto Inclina, trascinate una maniglia laterale per inclinare il rettangolo di selezione.
• Se avete scelto Distorci, trascinate una maniglia d’angolo per allungare il rettangolo di selezione.
• Se avete scelto Prospettiva, trascinate una maniglia d’angolo per applicare una prospettiva al rettangolo di selezione.
• Se avete scelto Altera, scegliete un’alterazione dal menu a comparsa Altera nella barra delle opzioni o, per eseguire
un’alterazione personalizzata, trascinate i punti di controllo, una linea o un’area all’interno della trama per modificare la
forma del rettangolo di selezione e della trama.
• Per tutti i tipi di trasformazioni, immettete un valore nella barra delle opzioni. Per ruotare un oggetto, ad esempio,
specificate i gradi nell’apposita casella di testo .
5 (Facoltativo) Per passare a un tipo diverso di trasformazione, selezionate un comando da Modifica > Trasforma.
Importante: quando trasformate un’immagine bitmap (invece di una forma o un tracciato), questa diventa meno nitida ogni
volta che applicate una trasformazione; quindi è preferibile eseguire più comandi e successivamente applicare la trasformazione
cumulativa invece che applicare le singole trasformazioni separatamente.
6 (Facoltativo) Se volete alterare un’immagine, fate clic sul pulsante Passa dalla modalità di trasformazione libera a quella
di alterazione e viceversa nella barra delle opzioni.
7 Al termine, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Premete Invio (Windows) o A capo (Mac OS), fate clic sul pulsante Conferma nella barra delle opzioni o fate doppio
clic nell’area di trasformazione.
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• Per annullare la trasformazione, premete Esc o fate clic su Annulla nella barra delle opzioni.
Consultare anche
“Alterare un elemento” a pagina 203
Nota: se state trasformando una forma o un intero tracciato, il comando Trasforma diventa Trasforma tracciato. Se state
trasformando più segmenti di tracciato (ma non l’intero tracciato), il comando Trasforma diventa Trasforma punti.
• Per applicare una distorsione rispetto al centro del bordo di selezione, premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e
trascinate una maniglia.
• Per una distorsione libera, premete Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e trascinate.
• Per inclinare, premete Ctrl+Maiusc (Windows) o Comando+Maiusc (Mac OS) e trascinate una maniglia laterale.
Quando si trova su una maniglia laterale, il puntatore diventa una freccia bianca con una piccola freccia doppia.
• Per inclinare mediante valori numerici, immettete i gradi nelle caselle O (inclinazione orizzontale) e V (inclinazione
verticale) nella barra delle opzioni.
• Per applicare la prospettiva, premete Ctrl+Alt+Maiusc (Windows) o Comando+Opzione+Maiusc (Mac OS) e trascinate
una maniglia d’angolo. Quando si trova su una maniglia d’angolo, il puntatore diventa una freccia grigia.
• Per alterare, fate clic sul pulsante Passa dalla modalità di trasformazione libera a quella di alterazione e viceversa
nella
barra delle opzioni. Trascinate i punti di controllo per manipolare la forma dell’elemento o scegliete uno stile di
alterazione dal menu a comparsa Altera nella barra delle opzioni. Dopo aver selezionato uno stile dal menu a comparsa
Altera, potete regolare la forma dell’alterazione usando la maniglia quadrata.
• Per spostare il punto di riferimento, fate clic su un quadratino di Posizione punto di riferimento nella barra delle
opzioni.
• Per spostare un elemento, immettete i valori della nuova posizione di riferimento nelle caselle X (posizione orizzontale)
e Y (posizione verticale) della barra delle opzioni. Fate clic sul pulsante del posizionamento relativo per specificare
la nuova posizione rispetto a quella corrente.
Per annullare l’ultima regolazione della maniglia, scegliete Modifica >Annulla.
Alterare un elemento
Il comando altera consente di trascinare i punti di controllo per manipolare la forma di immagini, forme, tracciati, ecc.
Potete eseguire l’alterazione usando una forma del menu a comparsa Altera nella barra delle opzioni. Anche le forme di
questo menu sono modificabili, trascinando i loro punti di controllo.
Quando usate i punti di controllo per distorcere un elemento, scegliendo Visualizza > Extra vengono mostrati o nascosti la
trama di alternazione e i punti di controllo.
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A B C
Uso delle alterazioni
A. Selezione della forma da alterare B. Scelta di un’alterazione dal menu a comparsa Altera nella barra delle opzioni C. Risultato ottenuto
usando varie opzioni di alterazione
• Per manipolare la forma, trascinate i punti di controllo, una parte del rettangolo di selezione o della trama o un’area
all’interno. Quando regolate una curva, usate le maniglie dei punti di controllo. La procedura è simile a quella di
regolazione delle maniglie nel segmento curvo di un’immagine vettoriale.
Per annullare l’ultima regolazione della maniglia, scegliete Modifica >Annulla.
A B
Manipolazione della forma di un’alterazione
A. Trama originale dell’alterazione B. Regolazione di maniglie, segmenti di trama e aree all’interno della trama
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• Per modificare l’orientamento dello stile di alterazione scelto dal menu Altera, fate clic sul pulsante Modifica
l’orientamento dell’alterazione nella barra delle opzioni.
• Per spostare il punto di riferimento, fate clic su un quadratino di Posizione punto di riferimento nella barra delle
opzioni.
• Per specificare il fattore di alterazione usando valori numerici, immetteteli nelle caselle di testo Piega (per impostare la
piega), O (per impostare la distorsione orizzontale) e V (per impostare la distorsione verticale) nella barra delle opzioni.
Potete immettere i valori numerici soltanto se non avete scelto Nessuno o Personale dal menu a comparsa Altera.
4 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Premete Invio (Windows) o A capo (Mac OS) o fate clic sul pulsante Conferma nella barra delle opzioni.
• Per annullare la trasformazione, premete Esc o fate clic su Annulla nella barra delle opzioni.
Importante: quando alterate un’immagine bitmap (invece di una forma o un tracciato), questa diventa meno nitida ogni volta
che applicate una trasformazione; è quindi preferibile eseguire più comandi e successivamente applicare la trasformazione
cumulativa invece che applicare le singole trasformazioni separatamente.
Filtro Fluidifica
Panoramica del filtro Fluidifica
Il filtro Fluidifica consente di applicare deformazioni, pressioni, trazioni, rotazioni, riflessioni, flessioni e gonfiamenti a
qualsiasi area di un’immagine. Le distorsioni realizzabili possono essere di varia entità, rendendo il comando Fluidifica un
potente strumento di ritocco ed effetti artistici. Il filtro Fluidifica può essere applicato a immagini a 8 o 16 bit per canale.
Nella finestra di dialogo Fluidifica sono disponibili gli strumenti, le opzioni e un’immagine di anteprima per il filtro
Fluidifica. Per visualizzare la finestra di dialogo, scegliete Filtro > Fluidifica.
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A B C
Spostarsi nell’anteprima
❖ Selezionate lo strumento mano nella finestra di dialogo Fluidifica e trascinate nell’anteprima. Oppure, tenete premuta la
barra spaziatrice con qualsiasi strumento selezionato e trascinate il cursore nell’anteprima.
Strumenti di distorsione
Diversi strumenti nella finestra Fluidifica consentono di distorcere l’area sotto il pennello mentre trascinate o tenete
premuto il pulsante del mouse. La distorsione è più evidente al centro dell’area del pennello e l’effetto risulta intensificato se
tenete premuto il pulsante del mouse o se trascinate più volte sopra l’area.
Strumento altera avanti Spinge i pixel in avanti mentre trascinate.
Tenete premuto Maiusc e fate clic con gli strumenti altera, spingi a sinistra e riflessione per creare l’effetto del trascinamento
in linea retta a partire dal punto su cui avete fatto clic in precedenza.
Strumento spirale senso orario Ruota i pixel in senso orario mentre trascinate o tenete premuto il pulsante del mouse.
Per fare ruotare i pixel in senso antiorario, tenete premuto il tasto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre tenete
premuto il pulsante del mouse o trascinate.
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Strumento piega Sposta i pixel verso il centro dell’area del pennello mentre trascinate o tenete premuto il pulsante del
mouse.
Strumento gonfiamento Allontana i pixel dal centro dell’area del pennello mentre trascinate o tenete premuto il
pulsante del mouse.
Strumento spingi a sinistra Sposta i pixel a sinistra quando trascinate lo strumento verso l’alto; li sposta a destra
quando trascinate verso il basso. Potete inoltre trascinare in senso orario intorno all’oggetto per aumentarne le dimensioni
o in senso antiorario per ridurle. Per spingere i pixel a destra trascinando verso l’alto (o a sinistra trascinando verso il basso),
tenete premuto il tasto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre trascinate.
Strumento riflessione Copia i pixel nell’area del pennello. Trascinate per riflettere l’area perpendicolarmente rispetto
alla direzione del tratto (a sinistra del tratto). Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate per riflettere
l’area nella direzione opposta al tratto (ad esempio l’area soprastante un tratto verso il basso). In genere si ottengono risultati
migliori se si tiene premuto Alt o Opzione e si trascina dopo aver fissato l’area da riflettere. Usate tratti sovrapposti per
creare effetti simili a quelli di una riflessione nell’acqua.
Strumento turbolenza Deforma i pixel in modo uniforme. Può essere usato per creare effetti come fuoco, nuvole, onde
e così via.
Pressione pennello Imposta la velocità di distorsione quando trascinate uno strumento nell’anteprima. Con una minore
pressione del pennello l’esecuzione delle modifiche risulta più lenta, ed è quindi più facile interrompere al momento giusto.
Velocità pennello Imposta la velocità di distorsione quando tenete lo strumento selezionato (ad esempio, lo strumento
spirale) fermo su un oggetto nell’anteprima. Maggiore è il valore, maggiore sarà la velocità di distorsione.
Densità pennello Controlla il comportamento di attenuazione lungo i bordi del pennello. Un effetto è più marcato al centro
del pennello e più lieve all’estremità.
Variazione turbolenza Controlla il grado di deformazione dei pixel operato dallo strumento turbolenza.
Metodo di ricostruzione Si applica allo strumento ricostruisci e determina il metodo di ricostruzione di un’area
dell’anteprima.
Pressione stilo Rileva la pressione esercitata su una tavoletta grafica (opzione disponibile solo se usate una tavoletta
grafica). Se l’opzione è selezionata, la pressione del pennello per gli strumenti è calcolata moltiplicando la pressione dello
stilo per il valore di Pressione pennello.
Distorcere un’immagine
Nota: se selezionate un livello di testo o forma, prima di procedere occorre rasterizzare il livello per rendere il testo o la forma
modificabili. Per distorcere il testo senza rasterizzarne il livello, usate le opzioni Altera dello strumento testo.
1 Selezionate il livello da distorcere. Per agire solo su una parte del livello corrente, selezionate l’area desiderata.
2 Scegliete Filtro > Fluidifica.
3 Fissate le aree dell’immagine che non volete alterare.
4 Scegliete uno qualsiasi degli strumenti fluidifica per distorcere l’anteprima. Trascinate nell’immagine per distorcerla.
5 Dopo avere distorto l’anteprima, potete usare lo strumento ricostruisci o altri comandi per ripristinare totalmente
o in parte le modifiche o per modificare nuovamente l’immagine.
6 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic su OK per chiudere la finestra Fluidifica e applicare le modifiche al livello attivo.
• Fate clic su Annulla per chiudere la finestra Fluidifica senza applicare le modifiche al livello.
• Fate clic su Ripristina tutto per ripristinare tutte le distorsioni dell’anteprima, mantenendo tutte le impostazioni correnti
delle opzioni.
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• Per annullare tutte le distorsioni applicate nell’anteprima e ripristinare tutte le impostazioni predefinite delle opzioni,
tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic su Ripristina.
Per creare ulteriori effetti, usate i comandi Modifica > Dissolvi
Consultare anche
“Fondere e dissolvere gli effetti dei filtri” a pagina 362
Fissare le aree
Le aree fisse dell’anteprima sono protette dalle modifiche. Queste aree vengono coperte da una maschera che potete creare
con lo strumento fissa . Potete inoltre fissare le aree con una maschera, selezione o trasparenza esistente. Per applicare
più agevolmente le distorsioni, potete visualizzare la maschera nell’anteprima.
Per scegliere il comportamento delle aree fisse o mascherate dell’anteprima, potete usare i menu a comparsa delle icone
nell’area Opzioni maschera della finestra di dialogo Fluidifica.
Usare lo strumento fissa Selezionate lo strumento fissa e trascinate sull’area da proteggere. Fate clic tenendo premuto
Maiusc per fissare in linea retta tra il punto corrente e quello del precedente clic.
Usare una selezione, maschera o canale di trasparenza Dal menu a comparsa di una delle cinque opzioni dell’area Opzioni
maschera della finestra, scegliete Selezione, Maschera di livello, Trasparenza o Maschera veloce.
Fissare tutte le aree rilasciate Fate clic su Maschera tutto nell’area Opzioni maschera della finestra di dialogo.
Invertire le aree rilasciate e fisse Fate clic su Inverti tutto nell’area Opzioni maschera della finestra di dialogo.
Mostrare o nascondere le aree fisse Selezionate o deselezionate Mostra maschera in Opzioni di visualizzazione nella
finestra di dialogo.
Cambiare il colore delle aree fisse Scegliete un colore dal menu a comparsa Colore maschera in Opzioni di visualizzazione
nella finestra di dialogo.
Rilasciare le aree
❖ Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Selezionate lo strumento rilascia e trascinate sull’area. Fate clic tenendo premuto Maiusc per rilasciare in linea retta
tra il punto corrente e quello del precedente clic.
• Per rilasciare le aree, nella sezione Opzioni maschera della finestra di dialogo, fate clic su Nessuna.
• Per invertire le aree fisse e rilasciate, fate clic su Inverti tutto nell’area Opzioni maschera della finestra di dialogo.
PHOTOSHOP CS3 209
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Ricostruire le distorsioni
Dopo aver distorto l’anteprima, potete usare una vasta gamma di comandi e metodi di ricostruzione per annullare le
modifiche o ripristinarle in altri modi. Potete applicare le ricostruzioni in due modi. Potete applicare una ricostruzione
all’intera immagine, arrotondando la distorsione nelle aree non fisse o applicarla a specifiche aree con lo strumento
ricostruisci. Per impedire la ricostruzione delle aree distorte, usate lo strumento fissa.
A B
C D
Ricostruzione basata sulle distorsioni nelle aree fisse
A. Immagine originale B. Distorta con aree fisse C. Ricostruita con il metodo Rigido (pulsante) D. Rilasciata, con i bordi ricostruiti con il
metodo Liscio (strumento)
Metodi di ricostruzione
Potete scegliere uno dei seguenti metodi di ricostruzione:
Rigido Mantiene gli angoli retti nella griglia dei pixel (come mostrato dalla trama) lungo i bordi tra le aree fisse e non fisse;
ciò può creare discontinuità vicino ai bordi. In questo modo si ripristinano le aree non fisse rendendole molto simili al loro
aspetto originale (per ripristinare l’aspetto originale, usate il metodo di ricostruzione Ripristina).
Duro Simula un debole campo magnetico. Lungo i bordi tra le aree fisse e non fisse, le distorsioni delle aree non fisse
proseguono nelle aree fisse. Con l’aumentare della distanza dalle aree fisse, le distorsioni diminuiscono.
Liscio Propaga le distorsioni delle aree fisse in tutte le aree non fisse, con distorsioni continue.
Sciolto Per effetti simili a Liscio, ma con una continuità ancora maggiore delle distorsioni tra le aree fisse e non fisse.
• Per aggiungere una trama, selezionate Mostra trama in Opzioni di visualizzazione nella finestra di dialogo e impostate
dimensione e colore.
• Per visualizzare una trama, selezionate Mostra trama. Se avete selezionato Mostra trama, potete visualizzare o
nascondere l’anteprima. Selezionate Mostra immagine in Opzioni di visualizzazione nella finestra di dialogo per vedere
l’anteprima; deselezionate Mostra immagine per vedere solo la trama.
• Per salvare una trama di distorsione, dopo avere distorto l’anteprima, fate clic su Salva trama. Specificate il nome e la
posizione del file della trama e fate clic su Salva.
• Per applicare una trama di distorsione, fate clic su Carica trama, selezionate il file della trama da applicare e fate clic su
Apri. Se l’immagine e la trama hanno dimensioni diverse, la trama viene ridimensionata per adattarsi all’immagine.
Importante: viene distorto solo il livello attivo, anche se sono visualizzati altri livelli.
Visualizzare lo sfondo Selezionate Mostra sfondo, quindi scegliete l’opzione appropriata dal menu a comparsa. Se scegliete
Tutti i livelli, le modifiche effettuate al livello corrente non incidono sul livello sfondo. Specificate un’opacità di
sovrapposizione per modificare la fusione tra il livello di destinazione e lo sfondo. Il metodo selezionato determina la
combinazione tra livello di destinazione e sfondo nell’anteprima. Scegliete un’opzione dal menu a comparsa Metodo.
Nascondere lo sfondo In Opzioni di visualizzazione, deselezionate Mostra sfondo.
PHOTOSHOP CS3 211
Guida utente
Fuoco prospettico
Il fuoco prospettico
Fuoco prospettico consente di modificare le immagini contenenti piani prospettici (quali i lati di un edificio, le pareti, i
pavimenti o oggetti rettangolari in genere), senza commettere errori di prospettiva. Grazie a questa funzione potete infatti
specificare i piani di un’immagine e quindi applicare le modifiche, colorando, clonando, copiando o incollando e
trasformando. Tutte le modifiche rispetteranno la prospettiva del piano sul quale state lavorando. Quando ritoccate,
aggiungete o rimuovete parte del contenuto di un’immagine, i risultati sono più realistici, perché le modifiche sono
orientate e ridimensionate correttamente rispetto ai piani prospettici. Una volta terminate le operazioni in Fuoco
prospettico, potete continuare a modificare l’immagine in Photoshop. Per conservare le informazioni del piano prospettico
in un’immagine, salvate il documento in formato PSD, TIFF o JPEG.
Gli utenti di Photoshop Extended possono usare anche la funzione di misurazione degli oggetti ed esportare le informazioni
tridimensionali e le misurazioni nei formati DXF e 3DS per usarle in applicazioni 3D.
A B
Per le scelte rapide da tastiera di Fuoco prospettico, consultate “Tasti per l’uso di Fuoco prospettico” a pagina 596.
Fate doppio clic sullo strumento selezione in un piano per selezionarlo interamente.
Strumento Timbri Colora con il campione di un’immagine. A differenza dello strumento timbro clone, il timbro di Fuoco
prospettico non consente di clonare gli elementi da un’altra immagine. Consultate anche “Applicare i pixel campionati in
Fuoco prospettico” a pagina 221 e “Ritoccare con lo strumento timbro clone” a pagina 183.
Strumento pennello Applica il colore selezionato su un piano.
Strumento trasformazione Ridimensiona, ruota e sposta una selezione mobile o fluttuante tramite le maniglie del
rettangolo di selezione. Agisce in modo simile al comando Trasformazione libera su una selezione rettangolare. Consultate
anche “Applicare una trasformazione libera” a pagina 202.
Strumento contagocce Seleziona un colore quando fate clic sull’immagine di anteprima.
PHOTOSHOP CS3 213
Guida utente
Strumento misura Misura distanze e angoli di un elemento su un piano. Consultate anche “Misurare in Fuoco
prospettico” a pagina 222.
Strumento zoom Ingrandisce o riduce l’immagine nella finestra di anteprima.
• Per inserire i risultati del lavoro di correzione in un livello separato, create un nuovo livello. In questo modo manterrete
intatta l’immagine originale e potrete usare i comandi di opacità del livello, gli stili e i metodi di fusione.
• Se intendete clonare il contenuto dell’immagine oltre i bordi dell’immagine corrente, aumentate le dimensioni del quadro
per ottenere lo spazio aggiuntivo necessario. Consultate anche “Modificare le dimensioni del quadro” a pagina 182.
• Se intendete incollare un elemento dagli Appunti di Photoshop in Fuoco prospettico, copiate l’elemento prima di
scegliere il comando Fuoco prospettico. L’elemento può essere copiato anche da un diverso documento di Photoshop. Per
copiare del testo, selezionate tutto il livello di testo e copiatelo negli Appunti.
• Per limitare gli effetti di Fuoco prospettico ad aree specifiche dell’immagine, potete effettuare una selezione o aggiungere
una maschera prima di scegliere il comando Fuoco prospettico. Consultate anche “Selezionare con gli strumenti di
selezione” a pagina 230 e “Le maschere e i canali alfa” a pagina 252.
• Per copiare un elemento in prospettiva da un documento di Photoshop a un altro, copiate prima l’elemento nella finestra
di dialogo Fuoco prospettico di un documento. Quando lo incollate nell’altro documento con Fuoco prospettico aperto,
la prospettiva viene mantenuta.
Per estrarre piani aggiuntivi, usate lo strumento crea piano e trascinate un nodo del bordo tenendo premuto Ctrl
(Windows) o Comando (Mac OS).
Tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e trascinate un nodo del bordo per estrarre un piano.
Per ulteriori informazioni, consultate “Definire e correggere i piani prospettici in Fuoco prospettico” a pagina 215.
4. Modificate l’immagine.
Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Create una selezione. Dopo averla disegnata, potete clonarla, spostarla, ruotarla, ridimensionarla, riempirla o
trasformarla. Per informazioni dettagliate, consultate “Le selezioni in Fuoco prospettico” a pagina 217.
• Incollate un elemento dagli Appunti. L’elemento incollato si trasforma in una selezione mobile o fluttuante, adatta alla
prospettiva del piano su cui viene spostata. Per informazioni dettagliate, consultate anche “Incollare un elemento in
Fuoco prospettico” a pagina 220.
• Colorate o applicati i pixel campionati. Per informazioni dettagliate, consultate “Applicare il colore in Fuoco prospettico”
a pagina 221 o “Applicare i pixel campionati in Fuoco prospettico” a pagina 221.
• Ridimensionate, ruotate, riflettete orizzontalmente o verticalmente, oppure spostate una selezione mobile. Per
informazioni dettagliate, consultate “Le selezioni in Fuoco prospettico” a pagina 217.
• Misurate un elemento su un piano. Per riprodurre le misurazioni in Photoshop, scegliete Rendering dei valori in
Photoshop dal menu di Fuoco prospettico. Per informazioni dettagliate, consultate “Misurare in Fuoco prospettico” a
pagina 222.
5. (Solo Photoshop Extended) Esportate le informazioni tridimensionali e le misurazioni nei formati DXF o 3DS.
Con il formato 3DS vengono esportate anche le texture. Per informazioni dettagliate, consultate “Esportare misurazioni,
texture e informazioni tridimensionali” a pagina 224.
Consultare anche
“Tasti per l’uso di Fuoco prospettico” a pagina 596
PHOTOSHOP CS3 215
Guida utente
Dopo aver fissato i quattro nodi d’angolo, il piano prospettico è attivo e visualizza un rettangolo di selezione e una griglia.
Per perfezionare il piano prospettico, potete ridimensionarlo, spostarlo o rimodellarlo. Potete inoltre modificare la
dimensione della griglia, per allinearla agli elementi dell’immagine. In alcuni casi l’allineamento del rettangolo di selezione
e della griglia con un motivo o un disegno dell’immagine facilita l’allineamento preciso con la prospettiva dell’immagine.
Regolando le dimensioni della griglia potete anche semplificare il conteggio degli elementi dell’immagine.
Oltre a semplificare l’allineamento dei piani prospettici agli elementi dell’immagine, la griglia è utile anche per visualizzare
le misurazioni quando viene usata con lo strumento misura. Quando è attivo lo strumento misura potete selezionare
un’opzione che collega le misure alla griglia.
Consultare anche
“Misurare in Fuoco prospettico” a pagina 222
Trascinamento di un nodo del bordo per aumentare le dimensioni di un piano e inserire le modifiche
Il rettangolo di selezione e la griglia di un piano prospettico sono blu in condizioni normali. In caso di problemi di
posizionamento dei nodi d’angolo, il piano non è valido e il rettangolo di selezione e la griglia diventano rossi o gialli.
Quando il piano non è valido, spostate i nodi d’angolo fino a quando il rettangolo di selezione e la griglia non diventano blu.
In caso di piani sovrapposti, tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate clic per passare da un piano a un
altro.
PHOTOSHOP CS3 216
Guida utente
Piani sovrapposti
1 Selezionate gli strumenti crea piano o modifica piano, quindi tenendo premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS)
trascinate un nodo del bordo del rettangolo di selezione di un piano esistente (non un nodo d’angolo).
Il nuovo piano verrà estratto con un’angolazione di 90˚ rispetto al piano originale.
Nota: se un piano appena creato non è correttamente allineato all’immagine, selezionate lo strumento modifica piano e
spostate un nodo d’angolo per correggerlo. Quando correggete un piano, tutti i piani collegati sono influenzati dalle correzioni.
2
3
1
Estrazione di più piani per mantenerli collegati, affinché le modifiche vengano ridimensionate e orientate con una prospettiva corretta.
2 (Facoltativo) Per modificare l’angolo del nuovo piano estratto, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Selezionate lo strumento modifica piano o crea piano, quindi tenendo premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS)
trascinate il nodo del bordo centrale sul lato opposto all’asse di rotazione.
• Immettete un valore nella casella di testo Angolo.
• Spostate il cursore Angolo.
Nota: dopo che avete creato un nuovo piano (subordinato) da un piano esistente (principale), non potete più correggere l’angolo
del piano principale.
Giallo Indica un piano non valido. Non è possibile risolvere tutti i punti di fuoco del piano. Nonostante possiate estrarre
un piano perpendicolare ed effettuare modifiche su un piano non valido giallo, i risultati non saranno correttamente
orientati.
Usando lo strumento selezione di Fuoco prospettico potete creare una selezione all’interno di un piano prospettico. Se
create una selezione che include più piani, essa viene adatta alla prospettiva di ciascuno di essi.
Dopo aver creato la selezione, potete spostarla in qualsiasi posizione nell’immagine e mantenere la prospettiva definita dal
piano. Se nell’immagine sono presenti più piani, la selezione rispetta la prospettiva del piano su cui viene spostata.
Fuoco prospettico vi permette inoltre di clonare i pixel contenuti in una selezione quando la spostate in un’immagine. In
Fuoco prospettico, una selezione che contiene pixel che potete spostare in qualsiasi posizione dell’immagine viene definita
selezione mobile o fluttuante. Anche se non sono in un livello a parte, i pixel di una selezione mobile si comportano come
se appartenessero a un livello a parte che “galleggia” sull’immagine principale. Quando la selezione mobile è attiva potete
spostarla, ruotarla o ridimensionarla.
Nota: quando incollate un elemento in Fuoco prospettico, i pixel incollati fanno parte di una selezione mobile.
Per deselezionare una selezione mobile, fate clic al suo esterno. Quando deselezionate una selezione mobile, il suo
contenuto viene incollato nell’immagine e sostituisce i pixel sottostanti. Anche quando si clona una copia di una selezione
mobile se ne deseleziona l’originale.
Fuoco prospettico offre anche un’altra opzione per le selezioni, che consente di riempirle con i pixel di altre aree su cui
spostate il puntatore.
Consultare anche
“Riempire le selezioni con un’altra area dell’immagine” a pagina 219
Opacità Specificate questo valore se intendete usare la selezione per spostare il contenuto dell’immagine. Questa opzione
determina in che misura i pixel spostati nasconderanno o lasceranno vedere l’immagine sottostante.
Menu Correggi Se intendete usare una selezione per spostare il contenuto dell’immagine, scegliete un metodo di fusione.
Questa opzione determina come i pixel spostati si fonderanno con l’immagine circostante:
• Scegliete Disattivato se non volete fondere i colori, le ombre e le texture con i pixel circostanti.
• Scegliete Luminanza per fondere la selezione con la luce dei pixel circostanti.
• Scegliete Attivato per fondere la selezione con i colori, la luce e le ombre dei pixel circostanti.
3 Trascinate lo strumento su un piano. Potete creare una selezione che includa più di un piano. Per vincolare la selezione
a un quadrato in prospettiva, tenete premuto Maiusc.
Nota: per selezionare un intero piano, fate doppio clic con lo strumento selezione nel piano.
orizzontalmente la selezione lungo l’asse verticale del piano, o selezionare l’opzione Rifletti verticale, per riflettere
verticalmente la selezione lungo l’asse orizzontale.
A B C
Opzioni dello strumento trasformazione
A. Selezione originale B. Rifletti orizzontale C. Rifletti verticale
• Per ridimensionare una selezione mobile, accertatevi che sia su un piano prospettico. Selezionate lo strumento
trasformazione e portate il puntatore su un nodo. Quando questo diventa una doppia freccia diritta, trascinate. Per
vincolare le proporzioni mentre ridimensionate, tenete premuto il tasto Maiusc. Per ridimensionare dal centro verso
l’esterno, premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS).
A B
C
Tenere premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e trascinare la selezione
A. Selezione originale B. Spostamento della selezione nell’immagine sorgente C. L’immagine sorgente riempie la selezione originale.
PHOTOSHOP CS3 220
Guida utente
Consultare anche
“Le selezioni in Fuoco prospettico” a pagina 217
Consultare anche
“Le selezioni in Fuoco prospettico” a pagina 217
B C
Incollare un elemento in Fuoco prospettico
A. Pattern copiato da un documento separato B. Immagine con una selezione (per vincolare i risultati) creata in Photoshop prima di aprire
Fuoco prospettico C. Pattern incollato in Fuoco prospettico spostato su un piano rispettando la selezione
1 Copiate un elemento negli Appunti. L’elemento può essere copiato anche da un diverso documento di Photoshop. È
possibile incollare soltanto elementi raster e non vettoriali.
Nota: se copiate del testo, selezionate tutto il livello di testo e copiatelo negli Appunti. In Fuoco prospettico, verrà incollata una
versione rasterizzata del testo.
Importante: dopo aver incollato un’immagine in Fuoco prospettico, fate clic con lo strumento selezione solo per trascinare
l’immagine incollata su un piano prospettico. Se fate clic in un’altra posizione, deselezionate la selezione mobile e incollate
definitivamente i pixel nell’immagine.
• Per fondere i tratti con la luce dei pixel circostanti, scegliete Luminanza.
• Per fondere i tratti con colori, luce e ombre dei pixel circostanti, scegliete Attivato.
4 Per definire la modalità di campionamento dello strumento timbro:
• Selezionate Allineato per campionare i pixel in continuo senza perdere il punto di campionamento corrente, malgrado il
rilascio del pulsante del mouse.
• Deselezionate Allineato per continuare a usare i pixel campionati dal punto iniziale ogni volta che interrompete e
riprendete l’operazione.
5 (Facoltativo) Specificate le opzioni di applicazione del colore:
• Per colorare in continuo da un piano all’altro, aprite il menu di Fuoco prospettico e scegliete Consenti operazioni su più
superfici.
• Per limitare l’operazione al solo piano attivo, aprite il menu di Fuoco prospettico e scegliete Operazioni di ritaglio su
bordi di superficie.
6 Spostate il puntatore su un piano e, tenendo premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS), fate clic per impostare il
punto di campionamento.
7 Trascinate sull’area dell’immagine da colorare. Premete Maiusc e trascinate per disegnare una linea retta che rispetti la
prospettiva del piano. Per dipingere una linea retta in prospettiva, potete anche fare clic su un punto con lo strumento
timbro, quindi fare clic su un altro tenendo premuto Maiusc.
Potete inoltre usare un’opzione che consente di collegare la lunghezza della linea di misurazione alla spaziatura della griglia
del piano prospettico. Ad esempio, impostando la lunghezza di misurazione su 5 la griglia la visualizzerà all’interno di 5
caselle quando l’opzione di collegamento è selezionata. Questa impostazione può essere utile per visualizzare le dimensioni
o per contare gli oggetti di un’immagine. Quando la griglia è scollegata, potete regolarne la spaziatura indipendentemente
dalla misurazione. Questa opzione è utile nei casi in cui la griglia risulterebbe troppo piccola e visivamente fuorviante se
collegata alla misurazione.
Affinché le misurazioni vengano riprodotte nell’immagine quando chiudete la finestra di dialogo Fuoco prospettico, potete
attivare il rendering. Potete inoltre esportare le misurazioni e le informazioni geometriche in formati compatibili con le
applicazioni CAD.
Consultare anche
“Tasti per l’uso di Fuoco prospettico” a pagina 596
Nota: quando iniziate a tracciare una linea di misurazione dall’interno di un piano, potete continuare anche oltre i bordi del
piano.
2 Con la misurazione selezionata, specificate un valore nella casella Lunghezza per impostare la lunghezza misurata.
3 (Facoltativo) Tracciate altre linee di misurazione.
PHOTOSHOP CS3 223
Guida utente
1 Scegliete lo strumento misura e portatelo sul punto finale di una linea di misurazione esistente.
2 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per modificare l’orientamento e la lunghezza di una misurazione, trascinate un punto finale.
• Per modificare la lunghezza di una misurazione e vincolarne le variazioni di angolazione a incrementi di 15 gradi,
premete Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e trascinate un punto finale.
• Per modificare la lunghezza di una misurazione senza cambiarne l’orientamento, premete Alt (Windows) o Opzione
(Mac OS) e trascinate un punto finale.
• Per modificare l’orientamento di una misurazione senza cambiarne la lunghezza, tenete premuto Maiusc e trascinate un
punto finale.
Se intendete riprodurre le misurazioni in Photoshop, create un nuovo livello per i risultati di Fuoco prospettico. Manterrete
così le misure su un livello separato da quello dell’immagine.
PHOTOSHOP CS3 224
Guida utente
Se intendete riprodurre le griglie in Photoshop, create un nuovo livello per i risultati di Fuoco prospettico. Manterrete così
le griglie su un livello a parte rispetto all’immagine.
Creare panoramiche
Photomerge
Il comando Photomerge™ consente di unire più fotografie in un’immagine continua. Ad esempio, potete prendere 5
fotografie consecutive di un orizzonte urbano e unirle per ricostruire una veduta panoramica. Il comando Photomerge
consente di unire le foto sia in orizzontale che in verticale.
Per aprire le composizioni Photomerge, scegliete File > Automatizza > Photomerge, quindi scegliete i file sorgenti e
un’opzione di disposizione. Potete anche caricare e modificare le precedenti composizioni photomerge.
Usate una lunghezza focale Se usate un obiettivo zoom, non cambiate la lunghezza focale (zoom in o out) mentre scattate
le foto.
Tenete la macchina fotografica sempre alla stessa altezza Sono tollerate rotazioni lievi, ma un’alterazione di più gradi può
causare errori nella ricomposizione del panorama. L’uso di un treppiedi con supporto girevole consente di mantenere lo
stesso punto di osservazione e lo stesso allineamento.
Non cambiate posizione Cercate di non spostarvi durante lo scatto di una serie di foto, in modo da riprenderle dallo stesso
punto di osservazione. Usate il mirino ottico e tenete la macchina fotografica vicina all’occhio per mantenere fisso il punto
di osservazione. In alternativa, usate un treppiedi per tenere la fotocamera nella stessa posizione.
Evitate di usare obiettivi che distorcono l’immagine Gli obiettivi che producono una distorsione apprezzabile, come il
grand’angolo, possono interferire con Photomerge.
Mantenete la stessa esposizione Evitate di usare il flash solo per alcune foto: usatelo per tutte o per nessuna. L’opzione di
fusione avanzata di Photomerge consente di correggere esposizioni diverse, ma differenze troppo accentuate possono
rendere difficile l’allineamento. In alcune fotocamere digitali, le impostazioni di esposizione si adattano automaticamente
durante lo scatto: controllate che le impostazioni siano identiche se volete ottenere immagini con la stessa esposizione.
2 Nella finestra di dialogo Photomerge, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Usa:
File Genera la composizione Photomerge usando file singoli.
Cartelle Usa tutte le immagini memorizzate in una cartella per creare la composizione Photomerge. I file nella cartella
vengono visualizzati nella finestra di dialogo.
In alternativa, fate clic su Aggiungi file aperti per usare le immagini aperte in Photoshop come file sorgenti per la
composizione Photomerge.
3 Fate clic su Sfoglia per individuare i file o le cartelle originali da usare per la composizione Photomerge.
Per aggiungere più file, fate di nuovo clic su Sfoglia e individuate i file sorgenti desiderati. Per rimuovere un file dall’elenco,
selezionatelo e fate clic su Rimuovi.
Solo riposizionamento Allinea i livelli e mantiene la corrispondenza del contenuto sovrapposto, ma non trasforma (allunga
o inclina) nessuno dei livelli sorgenti.
Layout interattivo Scegliete questa opzione per aprire le immagini sorgenti in una finestra di dialogo e posizionarle
manualmente per ottenere risultati ottimali. Consultate “Creare una composizione Photomerge interattiva” a pagina 226.
5 Selezionate Fondi le immagini (impostazione predefinita) se desiderate che Photoshop individui i bordi ottimali tra le
immagini e crei giunte sulla base di tali bordi, e per ottenere colori corrispondenti tra le immagini. Se l’opzione Fusione
avanzata è disattivata, viene eseguita una semplice fusione rettangolare, che potrebbe essere preferibile se intendete
ritoccare a mano le maschere di fusione.
6 Dopo avere aggiunto tutti i file sorgenti, fate clic su OK per creare una composizione Photomerge.
Se la composizione non può essere messa insieme automaticamente, verrà visualizzato un messaggio. In tal caso, potete
mettere insieme le immagini manualmente nella finestra di Photomerge usando la scatola luminosa.
Photoshop crea un’immagine a più livelli dalle immagini sorgenti, aggiungendo le maschere di livello necessarie per creare
fusioni ottimali laddove le immagini si sovrappongono. Potete modificare le maschere di livello oppure aggiungere livelli
di regolazione per perfezionare ulteriormente le diverse aree del panorama.
Se le opzioni di solo riposizionamento e Allinea all’immagine sono selezionate, Photoshop conserverà l’allineamento nelle
aree dell’immagine che sono sovrapposte, applicando la fusione per appianare le differenze di esposizione tra le immagini.
Nella modalità Prospettiva, Photoshop seleziona una delle immagini sorgenti per fornire un fuoco prospettico, dopodiché
allunga o inclina le altre immagini per creare un effetto avvolgente. Per cambiare il fuoco prospettico e l’orientamento della
prospettiva, usate lo strumento Fuoco prospettico.
• Dopo avere riorganizzato la composizione, fate clic su OK per generare il panorama come nuovo file di Photoshop. La
composizione verrà aperta in Photoshop.
• Per salvare la composizione e riaprirla in un altro momento, fate clic su Salva composizione come.
PHOTOSHOP CS3 227
Guida utente
A B
Ruotare le immagini
❖ Selezionate lo strumento seleziona immagine e fate clic sull’immagine da ruotare. Selezionate lo strumento ruota ,
quindi fate clic vicino al bordo dell’immagine e trascinate con movimento rotatorio intorno al centro dell’immagine.
2 Selezionate lo strumento fuoco prospettico , quindi fate clic su un’immagine nell’area di lavoro per inserirvi il fuoco
prospettico.
3 Se necessario, per regolare la posizione delle immagini rimanenti usate lo strumento selezione immagine . Le
immagini non usate come fuoco prospettico, se selezionate, sono contraddistinte da un bordo rosso.
Quando applicate la correzione prospettica a una composizione, tutte le immagini senza fuoco prospettico sono collegate
all’immagine contenente il fuoco prospettico. Per eliminare questo collegamento, fate clic su Solo riposizionamento,
separate le immagini nell’area di lavoro o ricollocate l’immagine con il fuoco prospettico nella scatola luminosa. Quando il
collegamento viene interrotto, le immagini riprendono le loro forme originali.
La correzione prospettica è efficace fino a un angolo di visuale di circa 120˚. Per un angolo più ampio, deselezionate
l’opzione Prospettiva.
Per modificare la prospettiva di una composizione, selezionate lo strumento fuoco prospettico e fate clic su una delle
immagini nell’area di lavoro. Notate come la prospettiva della composizione si modifichi a seconda dell’immagine
selezionata come fuoco prospettico.
229
Capitolo 9: Selezionare
Se desiderate applicare delle modifiche a una parte dell’immagine, dovete prima selezionare i pixel che la compongono. In
Photoshop potete selezionare i pixel con gli strumenti di selezione; oppure potete creare una maschera con gli strumenti di
pittura, quindi caricarla come una selezione. Per selezionare e modificare gli oggetti vettoriali, potete usare gli strumenti
penna e forma. Questo capitolo illustra gli strumenti e i metodi di selezione dei pixel.
Creare selezioni
La selezione dei pixel
Una selezione isola una o più parti di un’immagine. Selezionando determinate aree di un’immagine potete applicare effetti
e filtri a queste parti, lasciando inalterate le aree non selezionate.
Per creare selezioni in immagini raster o vettoriali, Photoshop offre diversi set di strumenti. Ad esempio, per selezionare i
pixel potete usare gli strumenti selezione o lazo. Potete usare i comandi del menu Selezione per selezionare, deselezionare
o riselezionare tutti i pixel.
Con i dati vettoriali potete invece usare gli strumenti forma o penna, con cui si creano contorni precisi, detti tracciati. Potete
convertire i tracciati in selezioni e viceversa.
Le selezioni possono essere copiate, spostate e incollate, nonché salvate e memorizzate in un canale alfa. I canali alfa
memorizzano le selezioni come immagini in scala di grigio chiamate maschere. Le maschere hanno una funzione opposta
a quella delle selezioni: coprono le parti non selezionate dell’immagine proteggendole da modifiche e manipolazioni. Potete
convertire una maschera memorizzata in una selezione caricando il canale alfa in un’immagine.
Nota: per selezionare un determinato colore o un intervallo di colori all’interno di una selezione o di un’intera immagine potete
usare il comando Intervallo colori.
Consultare anche
“Le maschere e i canali alfa” a pagina 252
“Creare e modificare maschere di canali alfa” a pagina 255
Se uno strumento non funziona correttamente, è possibile che ci sia una selezione nascosta. Usate il comando Deseleziona
e riprovate.
Deselezionare le selezioni
❖ Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Scegliete Selezione > Deseleziona.
PHOTOSHOP CS3 230
Guida utente
• Con lo strumento selezione rettangolo, selezione ellissi o lazo, fate clic in un punto qualsiasi dell’immagine all’esterno
dell’area selezionata.
A B C D
Opzioni di selezione
A. Nuova selezione B. Aggiungi alla selezione C. Sottrai dalla selezione D. Interseca con la selezione
3 Definite le opzioni di sfumatura dei bordi nella barra delle opzioni. Attivate o disattivate l’anti-alias per lo strumento
selezione selezione ellittica. Consultate “Ammorbidire i bordi delle selezioni” a pagina 240.
4 Per lo strumento selezione rettangolare o selezione ellittica, scegliete uno stile nella barra delle opzioni:
Normale Determina le proporzioni della selezione mediante trascinamento.
Proporzioni fisse Specifica una proporzione altezza-larghezza. Immettete i valori desiderati (anche decimali) per la
proporzione. Ad esempio, per una selezione la cui larghezza sia il doppio dell’altezza, immettete 2 per la larghezza e 1 per
l’altezza.
Dimensione fissa Specifica valori precisi di altezza e larghezza della selezione. Immettete i valori in pixel usando numeri
interi.
Per i valori di altezza e larghezza, oltre ai pixel (px) potete usare anche le unità di misura, quali ad esempio i pollici (in) o
i centimetri (cm).
5 Per allineare la selezione alle guide, a una griglia, a una sezione o ai limiti del documento, effettuate una delle seguenti
operazioni, in modo da allineare la selezione:
• Scegliete Visualizza > Effetto calamita o Visualizza > Effetto calamita con e un comando dal sottomenu. La selezione può
essere allineata a un bordo del documento e su più extra di Photoshop, secondo quanto impostato nel menu Effetto
calamita con.
6 Per creare una selezione, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Con lo strumento selezione rettangolare o selezione ellittica, trascinate sull’area da selezionare.
• Per vincolare la selezione a un quadrato o un cerchio, tenete premuto Maiusc e trascinate (per mantenere la forma
vincolata, rilasciate prima il pulsante del mouse e poi Maiusc).
• Per trascinare la selezione dal centro, iniziate a trascinare e tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS).
PHOTOSHOP CS3 231
Guida utente
Trascinare dall’angolo dell’immagine (a sinistra) e dal centro dell’immagine tenendo premuto Alt/Opzione (a destra)
• Con lo strumento selezione singola colonna o singola riga, fate clic accanto all’area da selezionare, quindi trascinate la
selezione nella posizione desiderata. Se non è visibile alcuna selezione, aumentate l’ingrandimento della visualizzazione
dell’immagine.
Per spostare una selezione rettangolare o ellittica, trascinate per creare il bordo di selezione senza rilasciare il pulsante del
mouse. Quindi premete la barra spaziatrice e continuate a trascinare. Rilasciate la barra spaziatrice ma tenete ancora
premuto il pulsante del mouse se dovete regolare il bordo di selezione.
A B C D
Opzioni di selezione
A. Nuova selezione B. Aggiungi alla selezione C. Sottrai dalla selezione D. Interseca con la selezione
4 (Facoltativo) Impostate le opzioni di sfumatura e anti-alias del bordo nella barra delle opzioni. Consultate “Ammorbidire
i bordi delle selezioni” a pagina 240.
5 Per tracciare un bordo di selezione retto quando non sono selezionati altri pixel, tenete premuto Alt (Windows) o
Opzione (Mac OS) e fate clic nei punti di inizio e di fine dei segmenti. Potete alternare segmenti retti a segmenti a mano
libera.
6 Per cancellare i segmenti appena tracciati, premete Canc fino a cancellare i punti di fissaggio del segmento desiderato.
7 Per chiudere il bordo di selezione, rilasciate il pulsante del mouse senza tenere premuto Alt (Windows) o Opzione
(Mac OS).
8 (Facoltativo) Fate clic su Migliora bordo per correggere ulteriormente il bordo della selezione o visualizzare la selezione
su sfondi diversi o come maschera. Consultate “Rifinire i bordi delle selezioni” a pagina 239.
A B C D
Opzioni di selezione
A. Nuova selezione B. Aggiungi alla selezione C. Sottrai dalla selezione D. Interseca con la selezione
PHOTOSHOP CS3 232
Guida utente
3 (Facoltativo) Impostate le opzioni di sfumatura e anti-alias del bordo nella barra delle opzioni. Consultate “Ammorbidire
i bordi delle selezioni” a pagina 240.
4 Per impostare il punto iniziale, fate clic sull’immagine.
5 Effettuate una o più delle seguenti operazioni:
• Per disegnare un segmento retto, posizionate il puntatore del mouse nel punto in cui desiderate terminare il primo
segmento retto e fate clic. Continuate a fare clic per impostare i punti finali dei segmenti successivi.
• Per disegnare linee rette vincolando i segmenti a incrementi di 45˚, tenete premuto Maiusc mentre spostate il puntatore
del mouse per fare clic sul segmento successivo.
• Per disegnare un segmento a mano libera, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate. Al termine,
rilasciate il tasto Alt o Opzione e il pulsante del mouse.
• Per eliminare gli ultimi segmenti retti tracciati, premete Canc.
6 Chiudete il bordo della selezione:
• Posizionate il puntatore dello strumento lazo poligonale sul punto iniziale (vicino al puntatore appare un cerchio chiuso)
e fate clic.
• Se il puntatore non si trova sul punto iniziale, fate doppio clic sul puntatore dello strumento lazo poligonale oppure
premete Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate clic.
7 (Facoltativo) Fate clic su Migliora bordo per correggere ulteriormente il bordo della selezione o visualizzare la selezione
su sfondi diversi o come maschera. Consultate “Rifinire i bordi delle selezioni” a pagina 239.
Questo strumento è ideale per selezionare rapidamente oggetti con contorni complessi su uno sfondo ad alto contrasto.
A B C D
Opzioni di selezione
A. Nuova selezione B. Aggiungi alla selezione C. Sottrai dalla selezione D. Interseca con la selezione
3 (Facoltativo) Impostate le opzioni di sfumatura e anti-alias del bordo nella barra delle opzioni. Consultate “Ammorbidire
i bordi delle selezioni” a pagina 240.
4 Impostate una o più delle opzioni seguenti:
Larghezza Per definire la larghezza di rilevamento, specificate un valore in pixel per Larghezza. Lo strumento lazo
magnetico rileva i contorni solo entro la distanza specificata dal puntatore.
Per cambiare il puntatore del lazo affinché indichi la larghezza del lazo, premete Bloc Maiusc quando lo strumento è
selezionato ma non in uso.
Contrasto Per specificare la sensibilità del lazo ai bordi dell’immagine, impostate l’opzione Contrasto a un valore compreso
tra 1% e 100%. Un valore maggiore rileva solo i bordi che formano un contrasto netto con gli elementi circostanti; un valore
più basso, quelli con un contrasto minore.
Frequenza Per specificare la velocità alla quale il lazo imposta i punti di fissaggio, impostate Frequenza a un valore
compreso tra 0 e 100. Un valore maggiore àncora il bordo della selezione in posizione più velocemente.
PHOTOSHOP CS3 233
Guida utente
In un’immagine con bordi ben definiti potete usare una larghezza di rilevamento più grande e un maggiore contrasto del
bordo, quindi seguite il bordo in modo approssimativo. In un’immagine con bordi meno evidenti, usate una larghezza
inferiore e un minore contrasto di bordo, quindi seguite il bordo in modo più preciso.
Pressione stilo Se usate una tavoletta con stilo, selezionate o deselezionate l’opzione Pressione stilo. Quando questa opzione
è selezionata, l’aumento della pressione dello stilo comporta una riduzione del bordo.
Mentre create una selezione, premete + (Windows) o ù (Mac OS) per aumentare il bordo del lazo magnetico di 1 pixel e *
(Windows) o § (Mac OS) per ridurlo di 1 pixel.
5 Fate clic sull’immagine per impostare il primo punto di fissaggio. I punti di fissaggio bloccano in posizione il bordo della
selezione.
6 Per disegnare un segmento a mano libera, rilasciate o tenete premuto il pulsante del mouse e spostate il puntatore lungo
il bordo da tracciare.
Il segmento più recente del bordo della selezione rimane attivo. Quando spostate il puntatore, il segmento attivo viene
calamitato al contorno più forte dell’immagine, secondo l’ampiezza di rilevamento impostata nella barra delle opzioni. Lo
strumento lazo magnetico aggiunge periodicamente dei punti di fissaggio al bordo della selezione per ancorare i segmenti
precedenti.
7 Se il bordo non viene calamitato al contorno desiderato, fate clic una volta per aggiungere manualmente un punto di
fissaggio. Continuate a tracciare il contorno e aggiungete i punti di fissaggio necessari.
8 Per passare temporaneamente agli altri strumenti lazo, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per attivare lo strumento lazo, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate tenendo premuto il
pulsante del mouse.
• Per attivare lo strumento lazo poligonale, premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic.
9 Per cancellare i punti di fissaggio e i segmenti appena tracciati, premete Canc fino a cancellare i punti di fissaggio del
segmento desiderato.
10 Chiudete il bordo della selezione:
• Per chiudere il bordo con un segmento magnetico a mano libera, fate doppio clic o premete Invio o A capo.
• Per chiudere il bordo con un segmento retto, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate doppio clic.
• Per chiudere il bordo, trascinate fino al punto iniziale e fate clic.
11 (Facoltativo) Fate clic su Migliora bordo per correggere ulteriormente il bordo della selezione o visualizzare la selezione
su sfondi diversi o come maschera. Consultate “Rifinire i bordi delle selezioni” a pagina 239.
2 Specificate una delle opzioni di selezione nella barra delle opzioni: Nuovo, Aggiungi a, Sottrai da.
Quando non è presente nessuna selezione, l’opzione predefinita è Nuovo. Dopo la selezione iniziale, l’opzione diventa
automaticamente Aggiungi a.
3 Per modificare le dimensioni della punta del pennello dello strumento selezione rapida, fate clic sul menu Pennello nella
barra delle opzioni, quindi digitate una dimensione pixel oppure spostate il cursore Diametro. Usate le opzioni del menu a
comparsa Dimensione se desiderate che la dimensione della punta del pennello risponda alla pressione della penna o a una
rotellina stilo.
Durante la creazione di una selezione, premete + (Windows) o ù (Mac OS) per aumentare le dimensioni della punta del
pennello di selezione rapida e * (Windows) o § (Mac OS) per ridurle.
Miglioramento automatico Riduce disturbo e scalettatura nel bordo della selezione. L’opzione Miglioramento automatico
fa scorrere automaticamente la selezione verso i bordi dell’immagine, applicando qualche miglioramento del bordo che può
essere applicato manualmente nella finestra di dialogo Migliora bordo con le opzioni Arrotonda, Contrasta e Raggio.
Se interrompete il trascinamento e fate clic oppure trascinate in un’area vicina, la selezione si amplierà inglobando la nuova
area.
• Per sottrarre un’area da una selezione, fate clic sull’opzione Sottrai da nella barra delle opzioni, quindi trascinate sulla
selezione esistente.
• Per passare temporaneamente dalla modalità aggiungi alla modalità sottrai, tenete premuto il tasto Alt (Windows) o
Opzione (Mac).
• Per cambiare il cursore dello strumento, scegliete Modifica > Preferenze > Cursori > Cursori di disegno (Windows) o
Photoshop > Preferenze > Cursori > Cursori di disegno (Mac OS). L’opzione Punta pennello normale visualizza il
cursore standard Selezione rapida con un segno meno o più per indicare la modalità di selezione.
6 (Facoltativo) Fate clic su Migliora bordo per correggere ulteriormente il bordo della selezione o visualizzare la selezione
su sfondi diversi o come maschera. Consultate “Rifinire i bordi delle selezioni” a pagina 239.
Non potete usare lo strumento bacchetta magica sulle immagini in metodo Bitmap, né sulle immagini a 32 bit per canale.
A B C D
Opzioni di selezione
A. Nuova selezione B. Aggiungi alla selezione C. Sottrai dalla selezione D. Interseca con la selezione
Contiguo Seleziona solo le aree adiacenti che usano gli stessi colori. Se questa opzione è deselezionata, vengono selezionati
tutti i pixel dell’immagine che usano gli stessi colori.
Campiona tutti i livelli Seleziona i colori usando i dati di tutti i livelli visibili. Se questa opzione è deselezionata, vengono
selezionati solo i colori del livello attivo.
4 Nell’immagine, fate clic sul colore da selezionare. Se Contigui è selezionato, vengono selezionati tutti i pixel adiacenti che
rientrano nell’intervallo di tolleranza specificato. Altrimenti, vengono selezionati tutti i pixel che rientrano nell’intervallo
di tolleranza specificato.
5 (Facoltativo) Fate clic su Migliora bordo per correggere ulteriormente il bordo della selezione o visualizzare la selezione
su sfondi diversi o come maschera. Consultate “Rifinire i bordi delle selezioni” a pagina 239.
Per rifinire una selezione esistente, usate il comando Intervallo colori più volte per selezionare un sottogruppo di colori. Ad
esempio, per selezionare le aree verdi di una selezione cyan, selezionate Cyan nella finestra di dialogo Intervallo colori e fate
clic su OK. Riaprite quindi la finestra Intervallo colori e selezionate Verdi. Tenete presente che il risultato non è molto
evidente, in quanto vengono selezionate parti di colori all’interno di diversi colori.
Per passare dall’anteprima Immagine all’anteprima Selezione e viceversa nella finestra di dialogo Intervallo colori, premete
Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS).
PHOTOSHOP CS3 236
Guida utente
4 Posizionate il contagocce sull’immagine o sull’anteprima e fate clic per campionare i colori da includere.
5 Regolate l’intervallo dei colori selezionati con il cursore Tolleranza o inserendo un valore. L’impostazione di Tolleranza
regola l’ampiezza dell’intervallo di colori nella selezione e aumenta o diminuisce la quantità dei pixel parzialmente
selezionati (aree grigie nell’anteprima Selezione). Con un valore basso viene ridotto l’intervallo di colori; con un valore alto
l’intervallo viene invece ampliato.
6 Regolate la selezione:
• Per aggiungere colori alla selezione, selezionate il contagocce con il segno + e fate clic nell’anteprima o nell’immagine.
• Per eliminare colori dalla selezione, selezionate il contagocce con il segno – e fate clic nell’anteprima o nell’immagine.
Per attivare temporaneamente il contagocce con il segno +, tenete premuto Maiusc. Tenete premuto Alt (Windows) o
Opzione (Mac OS) per attivare il contagocce con il segno –.
7 Per vedere in anteprima la selezione nella finestra dell’immagine, scegliete una delle opzioni di Anteprima selezione.
8 Per tornare alla selezione originale, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic su Ripristina.
9 Per salvare e caricare le impostazioni dell’intervallo di colori, usate i pulsanti Salva e Carica nella finestra Intervallo colori
e salvate le impostazioni che potrete così riutilizzare in un secondo tempo.
Nota: se compare il messaggio “Nessun pixel è selezionato più del 50%”, il bordo della selezione non sarà visibile. Questo può
accadere, ad esempio, se viene scelto un colore dal menu Selezione che non è però presente nell’immagine in tonalità
sufficientemente sature.
Nota: per spostare la selezione e non il bordo di selezione, usate lo strumento Sposta. Consultate “Spostare una selezione” a
pagina 242.
Consultare anche
“Applicare trasformazioni” a pagina 199
Bordo originale della selezione (a sinistra) e bordo della selezione spostato (a destra)
Potete applicare trasformazioni geometriche per modificare la forma del bordo di una selezione.
• Scegliete Visualizza > Extra. Questo comando attiva e disattiva la visualizzazione di bordi di selezione, griglie, guide,
tracciati di destinazione, sezioni, annotazioni, bordi di livelli, conteggi e guide sensibili.
• Scegliete Visualizza > Mostra > Bordi selezione. Questa opzione attiva e disattiva la visualizzazione dei bordi di selezione
e influenza solo la selezione corrente. I bordi di selezione riappaiono non appena create un’altra selezione.
Prima di aggiungere o sottrarre manualmente da una selezione, potete impostare i valori di sfumatura e anti-alias del bordo
nella barra delle opzioni con gli stessi valori usati nella selezione originale.
Selezione originale (a sinistra) e dopo aver usato il comando Bordo: 5 pixel (a destra)
• Scegliete Selezione > Estendi per includere i pixel adiacenti che rientrano nell’intervallo di tolleranza specificato nelle
opzioni dello strumento bacchetta magica.
• Scegliete Selezione > Simile per includere i pixel di tutta l’immagine, non solo quelli adiacenti alla selezione, che
rientrano nell’intervallo di tolleranza specificato.
Per aumentare la selezione in incrementi, potete scegliere uno dei due comandi più volte.
Nota: non potete usare i comandi Espandi o Simile sulle immagini in metodo Bitmap, né sulle immagini a 32 bit per canale.
Arrotonda Riduce le aree irregolari (“rilievi e vallate”) nel bordo della selezione, creando un contorno più morbido.
Immettete un valore o spostate il cursore da 0 a 100.
Sfuma Crea una transizione con bordi sfumati tra la selezione e i pixel circostanti. Immettete un valore o spostate il cursore
per definire la larghezza del bordo sfumato da 0 a 250 pixel.
Contrai/espandi Restringe o allarga il bordo della selezione. Immettete un valore o spostate il cursore per impostare la
percentuale di espansione da 0 a 100% o la percentuale di contrazione da 0 a -100%. Questa opzione è particolarmente utile
per apportare lievi correzioni alle selezioni con contorni sfumati. Contraendo la selezione potete rimuovere i colori di
sfondo indesiderati dai bordi della selezione.
Per le immagini in cui i colori dell’oggetto selezionato sono distinti dallo sfondo, provate ad aumentare il Raggio, ad
applicare il Contrasto per migliorare la nitidezza dei bordi e a regolare il cursore Contrai/espandi. Per le immagini in scala
di grigio o le immagini in cui i colori dell’oggetto selezionato sono molto simili a quelli dello sfondo, provate prima ad
arrotondare i bordi, quindi applicate l’opzione Sfuma e subito dopo Contrai/espandi.
3 Fate clic su un’icona di visualizzazione della selezione per cambiare modalità di visualizzazione. Fate clic su Descrizione
per visualizzare informazioni su ogni modalità.
• Selezionate o deselezionate Anteprima per attivare o disattivare l’anteprima del miglioramento del bordo.
• Fate clic sullo strumento zoom per ingrandire o ridurre la visualizzazione durante la regolazione della selezione.
• Usate lo strumento mano per riposizionare l’immagine.
Fate doppio clic sull’icona della modalità di anteprima maschera veloce per modificare il colore della maschera o l’opacità.
L’anti-alias è disponibile per gli strumenti lazo, lazo poligonale, lazo magnetico, selezione ellittica e bacchetta magica. Per
visualizzare la barra delle opzioni specifica, selezionate lo strumento desiderato.
Nota: l’opzione Anti-alias deve essere attivata prima di usare lo strumento. Non potete aggiungere l’anti-alias a una selezione
già effettuata.
Sfuma Sfoca i bordi creando un contorno di transizione tra la selezione e i pixel circostanti. Questa sfocatura può causare
la perdita di particolari sul bordo della selezione.
Potete definire la sfumatura del bordo per gli strumenti selezione, lazo, lazo poligonale o lazo magnetico mentre usate gli
strumenti, o la potete aggiungere a una selezione esistente.
Nota: l’effetto della sfumatura del bordo diventa visibile solo quando spostate, tagliate o copiate la selezione.
B
Selezione senza e con bordo sfumato
A. Selezione senza bordo sfumato e stessa selezione riempita con un pattern B. Selezione con bordo sfumato e stessa selezione riempita con un
pattern
• Elimina margine sostituisce il colore dei pixel di margine con il colore dei pixel più all’interno del bordo della selezione
che non contengono colore di sfondo.
• Elimina alone nero ed Elimina alone bianco consentono di incollare una selezione anti-alias, situata su uno sfondo
bianco o nero, su uno sfondo diverso. Ad esempio, un testo nero anti-alias situato su uno sfondo bianco presenta dei pixel
di margine grigi, visibili su uno sfondo colorato.
Potete eliminare delle aree di margine anche usando i cursori Fusione avanzata nella finestra Stili livello, ad esempio per
eliminare o rendere trasparenti determinate aree del livello. In questo caso, dovete rendere trasparenti le aree bianche o nere.
Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic sui cursori per separarli; separando i cursori potete rimuovere i
pixel di margine e mantenere un bordo uniforme.
Selezione originale (a sinistra) e dopo averla spostata con lo strumento sposta (a destra)
Copiare le selezioni
Potete usare lo strumento sposta per copiare le selezioni mentre le trascinate all’interno delle immagini o da un’immagine
all’altra. Per copiare e spostare le selezioni potete anche usare i comandi Copia, Copia elementi uniti, Taglia e Incolla. Il
trascinamento con lo strumento sposta richiede meno memoria in quanto gli Appunti non vengono usati (a differenza dei
comandi Copia, Copia elementi uniti, Taglia e Incolla).
Copia Copia l’area selezionata sul livello attivo.
Copia elementi uniti Raggruppa in un’unica copia tutti i livelli visibili nell’area selezionata.
Incolla Incolla una selezione tagliata o copiata in un’altra parte dell’immagine o in un’altra immagine come nuovo livello.
Se avete una selezione, il comando Incolla posiziona la selezione copiata su quella corrente. Se non c’è una selezione attiva,
il comando Incolla posiziona la selezione copiata nel centro dell’area di visualizzazione.
Incolla dentro Incolla una selezione tagliata o copiata in un’altra selezione nella stessa o in un’altra immagine. La selezione
sorgente viene incollata su un nuovo livello e il bordo della selezione di destinazione diventa una maschera di livello.
Quando incollate una selezione o un livello fra immagini con risoluzioni diverse, i dati incollati mantengono le dimensioni
dei pixel originali. La parte incollata può quindi risultare sproporzionata rispetto alla nuova immagine. Prima di copiare e
di incollare, usate il comando Dimensione immagine per dare la stessa risoluzione all’immagine sorgente e a quella di
destinazione, o usate il comando Trasformazione libera per ridimensionare il contenuto incollato.
A seconda delle impostazioni di gestione del colore e del profilo colore associato al file (o ai dati importati), potrebbe essere
richiesto di specificare come gestire le informazioni del colore nel file (o nei dati importati).
Consultare anche
“Le maschere di livello e le maschere vettoriali” a pagina 296
Quando copiate una selezione fra più immagini, trascinatela dalla finestra dell’immagine attiva a quella dell’immagine di
destinazione. Se non vi sono elementi selezionati, viene copiato l’intero livello attivo. Mentre trascinate la selezione sulla
finestra di un’altra immagine, il bordo della finestra viene evidenziato per indicare che potete posizionarvi la selezione.
A B
C E
D
Usare il comando Incolla dentro
A. Riquadri della finestra selezionati B. Immagine copiata C. Comando Incolla dentro D. Miniature e maschera del livello nella palette Livelli
E. Immagine incollata riposizionata
4 Selezionate lo strumento sposta o attivatelo tenendo premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS). Quindi
trascinate il contenuto della sorgente fino a quando la parte desiderata è visibile nella maschera.
5 Per specificare la quantità visibile dell’immagine che si trova sotto il livello, fate clic sulla miniatura della maschera di
livello nella palette Livelli, selezionate uno strumento di pittura e modificate la maschera:
• Per nascondere una parte maggiore dell’immagine sottostante il livello, colorate la maschera di nero.
• Per mostrare una parte maggiore dell’immagine sottostante il livello, coloratela di bianco.
• Per mostrare solo parzialmente l’immagine sottostante il livello, coloratela di grigio.
6 Una volta raggiunti i risultati desiderati, scegliete Livello > Unisci sotto per unire il nuovo livello e la maschera di livello
con il livello sottostante e rendere permanenti le modifiche.
A volte il contenuto degli Appunti viene convertito in immagini raster. Prima della rasterizzazione di un oggetto vettoriale,
Photoshop visualizza un messaggio di avvertenza.
Nota: l’immagine viene rasterizzata con la risoluzione del file in cui la incollate.
Consultare anche
“Gli oggetti avanzati” a pagina 289
Pixel Rasterizza la grafica mentre viene incollata. La rasterizzazione converte un oggetto vettoriale, definito
matematicamente, in pixel.
Tracciati Incolla l’elemento copiato come tracciato nella palette Tracciati. Quando copiate del testo da Illustrator, dovete
prima convertirlo in contorni.
Livello forma Crea un nuovo livello forma che usa il tracciato come maschera vettoriale.
Nota: quando copiate della grafica creata con Adobe Illustrator, le preferenze predefinite di Illustrator relative agli Appunti
possono impedire la visualizzazione della finestra di dialogo Incolla in Photoshop. Per rendere disponibili le opzioni Incolla
quando incollate della grafica in Photoshop, selezionate AICB nell’area Gestione file e Appunti della finestra di dialogo
Preferenze di Illustrator.
5 Se selezionate Pixel nella sezione Incolla come, potete scegliere Anti-alias nella barra delle opzioni per ottenere una
transizione uniforme fra i bordi della selezione e i pixel circostanti.
Nota: se avete già incollato dei dati e volete estrarre nuovamente i dati rasterizzati, potete usare i comandi Alone.
Consultare anche
“Estrarre un oggetto dal relativo sfondo” a pagina 246
Per le situazioni più semplici, potete usare lo strumento gomma per sfondo.
Quando eseguite l’estrazione, Photoshop cancella lo sfondo fino alla trasparenza. I pixel del bordo dell’oggetto perdono i
propri componenti di colore che derivano dallo sfondo e si possono fondere con un nuovo sfondo senza produrre un alone
di colore.
Per aggiungere nuovamente opacità allo sfondo e creare altri effetti, usate il comando Modifica > Dissolvi dopo l’estrazione.
1 Nella palette Livelli, selezionate il livello contenente lo stile di livello da convertire. Se selezionate un livello di sfondo,
dopo l’estrazione questo diventa un livello normale. Se il livello contiene una selezione, l’estrazione cancella lo sfondo solo
nell’area selezionata.
Per evitare la perdita delle informazioni originali sull’immagine, duplicate il livello o eseguite un’istantanea dell’immagine
originale.
Nota: se usate Evidenziazione migliore per il bordo di un oggetto che si trova accanto a un altro bordo che potrebbe causare
interferenze, usate un pennello di dimensioni minori. Se il bordo dell’oggetto ha un colore uniforme da un lato e bordi ad alto
contrasto dall’altro, tenete il bordo dell’oggetto nell’area del pennello ma centrate il pennello sul colore uniforme.
3 Selezionate lo strumento evidenziatore bordo e disegnate il bordo dell’oggetto da estrarre. Trascinate in modo da
sovrapporre leggermente l’evidenziazione sia all’oggetto in primo piano che allo sfondo. Per evidenziare i contorni
frastagliati o intricati, in cui il primo piano si fonde con lo sfondo, come capelli o le fronde degli alberi, usate un pennello
grande.
Usate lo strumento zoom o lo strumento mano per regolare la visualizzazione nel modo desiderato.
Se dovete cancellare l’evidenziazione, selezionate lo strumento gomma e trascinatelo sull’evidenziazione. Per cancellare
l’intera evidenziazione, premete Alt+Backspace (Windows) o Opzione+Ritorno unitario (Mac OS).
Se la parte interna dell’oggetto è ben definita, assicuratevi che l’evidenziazione formi un’area completamente chiusa. Non è
necessario evidenziare le aree in cui l’oggetto tocca i contorni dell’immagine. Se la parte interna dell’oggetto non è ben
definita, evidenziate l’intero oggetto.
Nota: non potete evidenziare l’intero oggetto se avete selezionato Immagine con texture o Forza primo piano.
Visualizza Scegliete un’opzione di questo menu per visualizzare in anteprima l’oggetto estratto su uno sfondo opaco
colorato o in scala di grigio. Per visualizzare uno sfondo trasparente, scegliete Nessuno.
8 Fate clic su OK per applicare l’estrazione finale. Tutti i pixel del livello che si trovano all’esterno dell’oggetto estratto
vengono cancellati fino alla trasparenza.
Consultare anche
“Rendere i pixel trasparenti con lo strumento gomma per sfondo” a pagina 307
Canali
I canali
I canali sono immagini in scala di grigio in cui sono memorizzati diversi tipi di informazioni:
• I canali di colore vengono creati automaticamente quando aprite una nuova immagine. Il metodo di colore dell’immagine
determina il numero di canali di colore da voi creati. Un’immagine RGB, ad esempio, ha un canale per ogni colore (uno
per il rosso, uno per il verde e uno per il blu), oltre a un canale composito usato per modificare l’immagine.
• I canali alfa memorizzano le selezioni come immagini in scala di grigio. Potete aggiungere canali alfa per creare e
memorizzare maschere con cui potete manipolare o proteggere parti specifiche di un’immagine.
• I canali di tinta piatta specificano lastre aggiuntive per la stampa con inchiostri per colori tinta piatta.
Un’immagine può contenere fino a 56 canali. Tutti i nuovi canali hanno le stesse dimensioni e lo stesso numero di pixel
dell’immagine originale.
L’impatto di un canale sulle dimensioni del file di immagine dipende dalle informazioni sui pixel presenti nel canale. In
alcuni formati, ad esempio TIFF e Photoshop, le informazioni dei canali vengono compresse in modo da risparmiare
spazio. Le dimensioni del file non compresso (canali alfa e livelli compresi) sono visualizzate come primo valore a destra
della barra di stato, nella parte inferiore della finestra, quando scegliete Dimensioni documento dal menu a comparsa.
Nota: i canali di colore vengono conservati quando salvate il file in un formato che supporta il metodo di colore usato
nell’immagine. I canali alfa vengono invece conservati solo se salvate il file nei formati Photoshop, PDF, PICT, Pixar, TIFF, PSB
o Raw. Nel formato DCS 2.0 vengono conservati solo i canali di tinta piatta. Se salvate il file in altri formati, le informazioni
sui canali potrebbero venire eliminate.
Consultare anche
“Le tinte piatte” a pagina 467
Tipi di canali
A. Canali di colore B. Canali di tinta piatta C. Canali alfa
❖ Fate clic nella colonna dell’occhio accanto al canale per nasconderlo o visualizzarlo. Fate clic sul canale composito per
visualizzare tutti i canali di colore predefiniti. Il canale composito è visualizzato quando sono visibili tutti gli altri canali di
colore.
Per mostrare o nascondere più canali, trascinate il cursore lungo la colonna dell’occhio, nella palette Canali.
Potete modificare l’impostazione predefinita in modo da visualizzare a colori i singoli canali di colore. Quando un canale
è visibile nell’immagine, alla sua sinistra, nella palette, appare l’icona occhio .
• Per selezionare un canale, fate clic sul nome del canale. Tenete premuto Maiusc e fate clic per selezionare o deselezionare
più canali.
• Per modificare un canale, selezionatelo e usate uno strumento di pittura o modifica. Potete pitturare su un solo canale
alla volta. Usate il bianco per aggiungere il colore del canale selezionato a un’intensità del 100%. Usate un valore di grigio
per aggiungere il colore del canale a un’intensità più bassa. Usate invece il nero per rimuovere completamente il colore
del canale.
• Per riordinare i canali alfa o i canali di tinta piatta, trascinate il canale verso l’alto o verso il basso nella palette Canali.
Quando appare una riga nella posizione desiderata, rilasciate il pulsante del mouse.
Nota: i canali di tinta piatta vengono sovrastampati nell’ordine in cui appaiono nella palette Canali, dall’alto verso il basso.
• Per rinominare un canale alfa o un canale di tinta piatta, fate doppio clic sul nome del canale nella palette Canali e
immettete un nuovo nome.
Consultare anche
“Creare un nuovo canale di tinta piatta” a pagina 468
Duplicare i canali
Potete copiare un canale e usarlo nell’immagine corrente o in un’altra.
Duplicare un canale
Se duplicate i canali alfa per poi usarli in più immagini, le dimensioni in pixel dei canali devono essere identiche. Non potete
duplicare un canale in un’immagine bitmap.
5 Per invertire le aree selezionate e quelle mascherate nel canale duplicato, scegliete Inverti.
❖ Per suddividere i canali in immagini distinte, scegliete Suddividi canali dal menu della palette Canali.
Il file originale si chiude e i singoli canali vengono visualizzati in finestre distinte, in immagini in scala di grigio. La barra
del titolo delle nuove finestre mostra il nome del file originale e il canale. Potete ora salvare e modificare le immagini
separatamente.
Unire i canali
Potete combinare più immagini in scala di grigio in modo da ottenere diversi canali di una sola immagine. Le immagini da
unire devono avere le stesse dimensioni in pixel. Inoltre, devono essere in scala di grigio, avere i livelli uniti ed essere aperte.
I metodi di colore disponibili durante l’unione dei canali dipendono dal numero di immagini in scala di grigio aperte. Se
avete, ad esempio, tre immagini aperte, potete unirle in un’unica immagine RGB; quattro immagini aperte possono
diventare invece un’immagine CMYK.
Se lavorate con file DCS che hanno perso i collegamenti per errore e non possono quindi essere aperti, inseriti o stampati,
aprite i file dei canali e uniteli in un’immagine CMYK. A questo punto, salvate di nuovo i file in formato DCS EPS.
1 Aprite le immagini in scala di grigio contenenti i canali da unire e rendete attiva una delle immagini.
Unisci canali è disponibile solo se ci sono più immagini aperte.
Nota: non potete suddividere e successivamente ricombinare (unire) un’immagine con canali di tinta piatta. I canali di tinta
piatta verranno infatti aggiunti come canali alfa.
Eliminare un canale
Prima di salvare un’immagine, potrebbe essere utile eliminare i canali di tinta piatta e i canali alfa superflui. I canali alfa
complessi, infatti, possono notevolmente aumentare lo spazio su disco occupato dall’immagine.
❖ In Photoshop, selezionate il canale nella palette Canali ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic sull’icona cestino .
• Trascinate il nome del canale dalla palette all’icona cestino.
• Scegliete Elimina canale dal menu della palette Canali.
• Fate clic sull’icona cestino sul fondo della palette, quindi fate clic su Sì.
Nota: quando eliminate un canale di colore da un file contenente livelli, i livelli visibili vengono uniti mentre quelli nascosti
vengono eliminati. Ciò accade perché eliminando un canale di colore l’immagine viene convertita nel metodo Multicanale, che
non supporta i livelli. I livelli di un’immagine non vengono uniti quando si elimina un canale alfa, un canale di tinta piatta o
una maschera veloce.
A B C
Esempi di maschere
A. Maschera opaca usata per proteggere lo sfondo e modificare la farfalla B. Maschera opaca usata per proteggere la farfalla e colorare lo
sfondo C. Maschera semitrasparente usata per colorare lo sfondo e parte della farfalla
Le maschere sono memorizzate nei canali alfa. Le maschere e i canali sono immagini in scala di grigio che potete modificare
come qualsiasi altra immagine usando gli strumenti di pittura, di modifica e i filtri. Le aree di colore nero di una maschera
sono protette, mentre quelle bianche sono modificabili.
PHOTOSHOP CS3 253
Guida utente
Per convertire una selezione in una maschera temporanea a facilitare le modifiche, usate la modalità Maschera veloce. La
Maschera veloce appare come uno strato sovrapposto di colore con opacità regolabile. Potete modificare la Maschera veloce
usando uno degli strumenti di pittura o applicando un filtro. Quando uscite dalla modalità Maschera veloce, la maschera
viene riconvertita in una selezione.
Per salvare una selezione permanentemente, potete memorizzarla come canale alfa. Il canale alfa memorizza la selezione
nella palette Canali come maschera in scala di grigio modificabile. Dopo averla memorizzata come canale alfa, potete
ricaricarla in qualsiasi momento anche in un’altra immagine.
Nota: potete mascherare o nascondere una o più parti di un livello usando una maschera di livello.
Consultare anche
“Le maschere di livello e le maschere vettoriali” a pagina 296
Nota: mentre lavorate in modalità Maschera veloce, nella palette Canali appare un canale Maschera veloce temporaneo.
Tuttavia, le modifiche vengono apportate alla maschera nella finestra dell’immagine.
1 Con uno strumento di selezione qualunque selezionate la parte dell’immagine da modificare.
2 Fate clic sul pulsante Modifica in modalità maschera veloce nella finestra degli strumenti.
Uno strato sovrapposto di colore (simile a una maschera rossa) copre e protegge l’area non inclusa nella selezione. Le aree
selezionate non sono protette dalla maschera. Per impostazione predefinita, la modalità Maschera veloce colora l’area
protetta con una sovrapposizione rossa opaca al 50%.
PHOTOSHOP CS3 254
Guida utente
C
D
3 Per modificare la maschera, selezionate uno strumento di pittura nella finestra degli strumenti. I campioni della finestra
diventano automaticamente neri e bianchi.
4 Usate il bianco per selezionare altre parti dell’immagine (la sovrapposizione di colore viene rimossa dalle aree dipinte di
bianco). Per deselezionare aree, usate il nero (la sovrapposizione di colore copre le aree dipinte di nero). Se usate il grigio o
un altro colore, viene creata un’area semitrasparente, utile per gli effetti di sfumatura e anti-alias. Tenete presente che
quando uscite dalla modalità Maschera veloce, le aree semitrasparenti potrebbero non sembrare selezionate anche se in
effetti lo sono.
C
Applicazione del colore in modalità Maschera veloce
A. Selezione originale e modalità Maschera veloce con maschera di colore verde B. Aggiunta di altre selezioni in modalità Maschera veloce con
il colore bianco C. Sottrazione di selezioni in modalità Maschera veloce con il colore nero
PHOTOSHOP CS3 255
Guida utente
5 Fate clic sul pulsante Modalità standard nella finestra degli strumenti per disattivare la maschera veloce e ritornare
all’immagine originale. L’area non protetta è ora circondata da un bordo di selezione.
Se una maschera con bordi sfumati viene convertita in una selezione, la linea di contorno passa a metà tra i pixel neri e i
pixel bianchi della sfumatura. Il bordo della selezione indica il punto di transizione tra i pixel selezionati a meno del 50% e
i pixel selezionati a più del 50%.
6 Applicate le modifiche desiderate all’immagine. Tali modifiche avranno effetto solo sull’area selezionata.
7 Per deselezionare la selezione, scegliete Selezione > Deseleziona; per salvarla, scegliete Selezione > Salva selezione.
Per convertire la maschera temporanea in un canale alfa permanente, passate alla modalità standard e scegliete Selezione >
Salva selezione.
Per passare dall’opzione Aree mascherate all’opzione Aree selezionate e viceversa, tenete premuto il tasto Alt (Windows) o
Opzione (Mac OS) e fate clic sul pulsante Modifica in modalità maschera veloce.
3 Per selezionare un nuovo colore di maschera, fate clic sul riquadro del colore e scegliete quello desiderato.
4 Per modificare l’opacità, immettete un valore compreso tra 0% e 100%.
Le impostazioni del colore e dell’opacità influiscono solo sull’aspetto della maschera e non hanno alcun effetto sulla
protezione delle aree sottostanti. Modificando queste impostazioni potete far risaltare di più la maschera rispetto ai colori
dell’immagine.
Consultare anche
“Scegliere un colore con il Selettore colore di Adobe” a pagina 112
Consultare anche
“I canali” a pagina 248
Le opzioni disponibili nelle finestre di dialogo Nuovo canale e Opzioni canale sono:
Aree mascherate Visualizza le aree mascherate in nero (opache) e le aree selezionate in bianco (trasparenti). Applicando il
nero si aumentano le aree mascherate; applicando il bianco si aumenta l’area selezionata. Quando questa opzione è
selezionata, il pulsante Modifica in modalità maschera veloce nella finestra degli strumenti appare come un cerchio bianco
su sfondo grigio .
Aree selezionate Visualizza le aree mascherate in bianco (trasparenti) e le aree selezionate in nero (opache). Applicando il
bianco si aumenta l’area selezionata; applicando il nero si aumenta l’area selezionata. Quando questa opzione è selezionata,
il pulsante Modifica in modalità maschera veloce appare come un cerchio grigio su sfondo bianco .
Tinta piatta Converte un canale alfa in un canale di tinta piatta. Disponibile solo per i canali esistenti.
Colore Imposta il colore e l’opacità della maschera. Per modificare il colore, fate clic nel campo del colore. Le impostazioni
del colore e dell’opacità influiscono solo sull’aspetto della maschera e non hanno alcun effetto sulla protezione delle aree
sottostanti. Modificando queste impostazioni potete far risaltare di più la maschera rispetto ai colori dell’immagine.
❖ Selezionate il pennello o uno strumento di modifica ed effettuate una delle seguenti operazioni per aggiungere o sottrarre
aree dalla maschera creata a partire dal canale alfa:
• Per eliminare aree dal nuovo canale, coloratele di bianco.
• Per aggiungere aree nel nuovo canale, coloratele di nero.
• Per aggiungere o eliminare aree usando valori di opacità inferiori al 100%, impostate l’opacità nella barra delle opzioni
dello strumento di pittura o di modifica, quindi colorate le aree di bianco o di nero. In alternativa, per ottenere valori di
opacità inferiori al 100%, colorate le aree con un colore diverso dal nero.
Per usare una selezione come maschera di livello, caricate la selezione per renderla attiva, quindi aggiungete una nuova
maschera di livello.
Consultare anche
“Aggiungere le maschere di livello” a pagina 297
4 Se salvate la selezione come nuovo canale, immettete un nome per il canale nella casella di testo Nome.
5 Se salvate la selezione in un canale esistente, scegliete come combinare le selezioni:
Sostituisci canale Sostituisce la selezione corrente nel canale.
Interseca con canale Salva le aree della nuova selezione risultanti dall’intersezione con il contenuto del canale.
Potete selezionare il canale nella palette Canali per visualizzare in scala di grigio la selezione salvata.
3 Selezionate un’opzione in Operazione per specificare come desiderate combinare le selezioni se l’immagine ha già una
selezione:
Nuova selezione Aggiunge la selezione caricata.
PHOTOSHOP CS3 258
Guida utente
Aggiungi alla selezione Aggiunge la selezione caricata alle selezioni esistenti nell’immagine.
Sottrai dalla selezione Sottrae la selezione caricata dalle selezioni esistenti nell’immagine.
Interseca con la selezione Salva una selezione risultante dall’area di intersezione tra la selezione caricata e le selezioni
esistenti nell’immagine.
Calcoli di canale
Fondere livelli e canali
Potete usare gli effetti di fusione assieme ai livelli per combinare i canali di un’immagine e di immagini diverse, in modo da
ottenere nuove immagini. Potete usare il comando Applica immagine (per canali singoli e compositi) o il comando Calcoli
(per canali singoli). Questi comandi offrono due metodi di fusione aggiuntivi non disponibili nella palette Livelli: Aggiungi
e Sottrai. Anche se potete creare nuove combinazioni di canali copiandoli nei livelli della palette Livelli, la fusione delle
informazioni dei canali risulta più veloce con i comandi di calcolo.
I comandi di calcolo eseguono operazioni matematiche sui pixel corrispondenti di due canali (i pixel con posizioni
identiche nell’immagine) e combinano i risultati in un unico canale. Per comprendere come funzionano i comandi di
calcolo è essenziale conoscere due concetti.
• Ogni pixel di un canale ha un valore di luminosità. I comandi Calcoli e Applica immagine modificano questi valori per
produrre i pixel compositi risultanti.
• Tali comandi sovrappongono i pixel di due o più canali. Le immagini usate per i calcoli devono quindi avere dimensioni
in pixel identiche.
1 Aprite l’immagine sorgente e quella di destinazione e selezionate il livello e il canale desiderati nell’immagine di
destinazione. I nomi delle immagini appaiono nella finestra di dialogo Applica immagine solo se le dimensioni in pixel
corrispondono.
Nota: se le due immagini si basano su metodi diversi (ad esempio RGB e CMYK), potete applicare un canale singolo (ma non
quello composito dell’immagine sorgente) al canale composito del livello di destinazione.
Aggiungi
Aggiunge i valori in pixel in due canali. È un ottimo metodo per combinare immagini non sovrapposte in due canali.
Poiché i valori in pixel più alti rappresentano colori più chiari, aggiungendo i canali con pixel sovrapposti l’immagine si
schiarisce. Le aree nere di entrambi i canali rimangono nere (0 + 0 = 0). Le aree bianche in un canale producono aree
bianche (255 + qualunque valore = valore pari o maggiore di 255).
Il metodo Aggiungi divide la somma dei valori in pixel per il fattore di Scala e aggiunge a tale somma il valore di
spostamento. Per trovare la media dei pixel di due canali, ad esempio, dovete sommarli, dividerli per 2 e non inserire alcun
valore di spostamento.
Il fattore di Scala può essere un numero qualunque compreso tra 1,000 e 2,000. Specificando un fattore di Scala più alto si
scurisce l’immagine.
Il valore Sposta consente di schiarire o scurire i pixel del canale di destinazione usando un valore di luminosità compreso
tra +255 e –255. I valori negativi scuriscono l’immagine, i valori positivi la schiariscono.
Sottrai
Sottrae i valori in pixel nel canale sorgente dai pixel corrispondenti nel canale di destinazione. Analogamente all’opzione
Aggiungi, il risultato viene diviso per il fattore di Scala e aggiunto al valore di spostamento.
Il fattore di Scala può essere un numero qualunque compreso tra 1,000 e 2,000. Il valore Sposta consente di schiarire o
scurire i pixel del canale di destinazione usando un valore di luminosità compreso tra +255 e –255.
260
I livelli consentono di svolgere operazioni quali la composizione di immagini multiple, l’aggiunta di testo a un’immagine o
l’aggiunta di forme di grafica vettoriale. Potete applicare uno stile di livello per aggiungere un effetto speciale, come
un’ombra esterna o un bagliore.
Un tipo di livello speciale, denominato oggetto avanzato, può contenere uno o più livelli di contenuto. Potete trasformare
un oggetto avanzato ridimensionandolo, inclinandolo o modificandone la forma senza alterare direttamente i pixel
dell’immagine. Oppure potete modificare l’oggetto avanzato come immagine a parte, anche dopo il suo inserimento in
un’immagine di Photoshop. Gli oggetti avanzati possono inoltre contenere effetti filtro avanzati che consentono di applicare
i filtri alle immagini in modo non distruttivo, in modo da correggere o rimuovere l’effetto filtro in un momento successivo.
Consultate “Modifiche non distruttive” a pagina 288.
Organizzare i livelli
Una nuova immagine ha un solo livello. Il numero di livelli, set di livelli ed effetti di livello che potete aggiungere dipende
dalla memoria del vostro computer.
Per lavorare con i livelli, usate la palette Livelli. Se create gruppi di livelli otterrete una migliore organizzazione e gestione
dei livelli. I gruppi sono utili per disporre i livelli in ordine logico, snellendo la struttura della palette Livelli. Potete nidificare
i gruppi di livelli in altri gruppi e usarli inoltre per applicare attributi e maschere a più livelli contemporaneamente.
PHOTOSHOP CS3 261
Guida utente
Livelli video
Potete usare i livelli video per aggiungere un video in un’immagine. Dopo avere importato un clip video in un’immagine
come livello video o come oggetto avanzato, potete mascherare il livello, trasformarlo, applicare gli effetti di livello, colorare
sui singoli fotogrammi video o rasterizzare un singolo fotogramma e convertire il livello in un livello standard. Usate la
palette Timeline per eseguire il video all’interno dell’immagine o accedere ai singoli fotogrammi. Consultate “Supporto per
formati video e sequenze di immagini (Photoshop Extended)” a pagina 509.
E
F
Quando create una nuova immagine con contenuto trasparente, questa non ha alcun livello di sfondo. Il livello più in basso
non è vincolato come il livello di sfondo: potete quindi spostarlo ovunque nella palette Livelli e modificarne l’opacità e il
metodo di fusione.
Nota: non potete creare uno sfondo assegnando a un livello normale il nome Sfondo; dovete usare il comando Sfondo da livello.
Usa livello precedente per creare maschera di ritaglio Questa opzione non è disponibile per i gruppi.
Consultate “Mascherare i livelli con maschere di ritaglio” a pagina 301.
Colore Assegna un colore al livello o al gruppo nella palette Livelli.
Metodo Specifica un metodo di fusione per il livello o il gruppo. Consultate “I metodi di fusione” a pagina 321.
Riempi col colore neutro di [Metodo] Riempie il livello con un colore neutro predefinito.
• Scegliete Livello > Nuovo > Crea livello tagliato per tagliare la selezione e incollarla in un nuovo livello.
Nota: per attivare questi comandi dovete rasterizzare gli oggetti avanzati o i livelli di forma.
Duplicare i livelli
Potete duplicare i livelli nell’immagine corrente, in un’altra immagine o in una nuova.
❖ Per sfumare o campionare i pixel di tutti i livelli visibili con gli strumenti sopra elencati, selezionate Campiona tutti i
livelli nella barra delle opzioni.
Per altre operazioni, quali spostamenti, allineamenti, trasformazioni e applicazioni di stili dalla palette Stili, potete
selezionare e lavorare contemporaneamente su più livelli. Potete selezionare i livelli nella palette Livelli o con lo strumento
sposta.
Potete inoltre collegare i livelli. A differenza della selezione multipla di livelli, i livelli collegati rimangono tali anche quando
modificate la selezione nella palette Livelli. Consultate “Collegare e scollegare i livelli” a pagina 265.
Se non potete vedere i risultati di uno strumento o di un comando, è possibile che non sia selezionato il livello corretto.
Controllate la palette Livelli per assicurarvi di lavorare sul livello corretto.
• Per selezionare tutti i livelli simili (ad esempio quelli di tipo testo), selezionate uno dei livelli e scegliete Selezione > Livelli
simili.
• Per deselezionare un livello, premete Ctrl e fate clic sul livello.
• Per deselezionare tutti i livelli, fate clic nella palette Livelli sotto lo sfondo o ultimo livello, oppure scegliete
Selezione >Deseleziona livelli.
• Selezionate un livello o un gruppo, scegliete Livello > Ordina, quindi un comando dal sottomenu. Se il livello selezionato
si trova in un gruppo di livelli, il comando viene applicato soltanto al gruppo. Se il livello selezionato non si trova in un
gruppo, il comando viene applicato all’ordine di sovrapposizione nella palette Livelli.
• Per invertire l’ordine dei livelli selezionati, scegliete Livello > Ordina > Inverti. Se non sono selezionati almeno due livelli,
queste opzioni non sono disponibili (di colore grigio).
Nota: per definizione, il livello più in basso nell’ordine di sovrapposizione è il livello di sfondo. Il comando Porta sotto porta
quindi l’elemento selezionato direttamente sopra il livello di sfondo.
Contenuto del livello con bordi visualizzati (a sinistra) e con la modalità di trasformazione attivata (a destra)
Potete ridimensionare e ruotare il contenuto del livello usando le maniglie di trasformazione. Consultate “Applicare una
trasformazione libera” a pagina 202.
Consultare anche
“Allineare automaticamente i livelli dell’immagine” a pagina 268
2 Scegliete Livello > Distribuisci e fate clic su un comando. In alternativa, potete selezionare lo strumento sposta e fare clic
su un pulsante di distribuzione nella barra delle opzioni.
Distribuisci bordi superiori Distanzia equamente i livelli a partire dal pixel superiore di ogni livello.
Distribuisci centri verticali Distanzia equamente i livelli a partire dal pixel centrale verticale di ogni livello.
Distribuisci bordi inferiori Distanzia equamente i livelli a partire dal pixel inferiore di ogni livello.
Distribuisci bordi sinistri Distanzia equamente i livelli a partire dal pixel più a sinistra di ogni livello.
Distribuisci centri orizzontali Distanzia equamente i livelli a partire dal pixel centrale orizzontale di ogni livello.
Distribuisci bordi destri Distanzia equamente i livelli a partire dal pixel più a destra di ogni livello.
Con il comando Allineamento automatico livelli potete combinare le immagini in diversi modi:
• Potete sostituire o eliminare parti delle immagini che hanno lo stesso sfondo. Dopo avere allineato le immagini, usate gli
effetti maschera o fusione per combinare parti di ogni immagine in un’immagine.
• Potete cucire insieme le immagini che hanno contenuto sovrapposto.
• Nel caso di fotogrammi video scattati su uno sfondo statico, potete convertire i fotogrammi in livelli, quindi aggiungere
o eliminare il contenuto nei vari fotogrammi.
1 Potete copiare o inserire nello stesso documento le immagini da allineare.
Ogni immagine confluirà in un livello separato. Consultate “Duplicare i livelli” a pagina 263.
Potete caricare più immagini nei livelli se usate uno script. Scegliete File > Script > Carica file in serie.
2 (Facoltativo) Nella palette Livelli, create un livello di riferimento bloccandolo. Consultate “Bloccare i livelli” a
pagina 270. Se non impostate un livello di riferimento, Photoshop analizzerà i livelli e ne selezionerà uno al centro della
composizione finale per riferimento.
3 Selezionate gli altri livelli da allineare.
Per selezionare più livelli contigui nella palette, fate clic tenendo premuto Maiusc; per selezionare livelli non contigui, fate
clic tenendo premuto Ctrl (Windows) o Opzione (Mac OS).
Nota: non selezionate livelli di regolazione, livelli vettoriali o oggetti avanzati, che non contengono informazioni da allineare.
4 Scegliete Modifica > Allineamento automatico livelli e scegliete un’opzione di allineamento. Per cucire insieme più
immagini che condividono aree sovrapposte, ad esempio per creare un panorama, usate le opzioni Automatico, Prospettiva
o Cilindrico. Per allineare immagini acquisite con contenuto spostato, usate l’opzione Solo riposizionamento.
Automatico Photoshop analizza le immagini sorgenti e applica un layout Prospettiva o Cilindrico, a seconda di quale dei
due produce una composizione migliore.
Prospettiva Crea una composizione uniforme designando una delle immagini sorgenti (per impostazione predefinita,
l’immagine di mezzo) come immagine di riferimento. Le altre immagini vengono quindi trasformate (riposizionate,
allungate o inclinate secondo necessità) in modo che i contenuti sovrapposti corrispondano tra i livelli.
Cilindrico Riduce la distorsione “a farfalla” che si produce con il layout Prospettiva, visualizzando le singole immagini come
in un cilindro spianato. Viene comunque mantenuta la corrispondenza dei contenuti sovrapposti tra i livelli. L’immagine di
riferimento viene collocata al centro. È l’opzione ideale per creare ampi panorami.
Solo riposizionamento Allinea i livelli e mantiene la corrispondenza dei contenuti sovrapposti, ma non trasforma (allunga
o inclina) nessuno dei livelli sorgenti.
PHOTOSHOP CS3 269
Guida utente
Dopo l’allineamento automatico, potete usare Modifica > Trasformazione libera per perfezionare l’allineamento o apportare
correzioni tonali e uniformare le differenze di esposizione tra livelli, quindi potete combinare i livelli in un’immagine
composita.
Consultare anche
“Combinare più immagini in un ritratto di gruppo” a pagina 302
Nota: il comando Fusione automatica livelli è disponibile soltanto per le immagini RGB o in scala di grigio.
3 Con i livelli ancora selezionati, scegliete Modifica > Fusione automatica livelli.
Il comando Fusione automatica livelli applica a ogni livello le maschere di livello che servono a mascherare aree
sovraesposte o sottoesposte oppure differenze di contenuto, creando una composizione continua.
Consultare anche
“Combinare più immagini in un ritratto di gruppo” a pagina 302
Ruotare un livello
1 Nella palette Livelli, selezionate il livello da ruotare.
2 Se nell’immagine c’è qualcosa selezionato, scegliete Selezione > Deseleziona.
3 Scegliete Modifica > Trasforma > Ruota. I bordi del livello sono evidenziati da un riquadro, detto riquadro di selezione.
4 Spostate il puntatore fuori dal riquadro di selezione finché non diventa una doppia freccia ricurva, quindi trascinate.
Premete Maiusc per vincolare la rotazione a incrementi di 15˚.
5 Una volta ottenuti i risultati desiderati, premete Invio (Windows) o A capo (Mac OS), o fate clic sul segno di spunta nella
barra delle opzioni. Per annullare la rotazione, premete Esc o fate clic sull’icona Annulla nella barra delle opzioni.
Consultare anche
“Ruotare o riflettere un’immagine intera” a pagina 181
Bloccare i livelli
Per proteggere il contenuto dei livelli, è possibile bloccarli parzialmente o interamente. Potete ad esempio bloccare un livello
completamente quando avete finito di lavorarci. Potrebbe invece essere utile bloccare un livello parzialmente se trasparenza
e stili sono corretti, ma non ne avete ancora deciso la posizione. Quando un livello è bloccato, a destra del nome del livello
appare l’icona di un lucchetto. Se il livello è completamente bloccato, il lucchetto è pieno; se il livello è parzialmente
bloccato, è vuoto.
Nota: per i livelli di testo e di forma, Blocca i pixel trasparenti e Blocca i pixel dell’immagine sono selezionati per impostazione
predefinita e non possono essere disattivati.
Gestire i livelli
Rinominare un livello o un gruppo
Quando aggiungete i livelli a un’immagine, è utile assegnare loro dei nomi che ne riflettano il contenuto. I nomi descrittivi
facilitano infatti l’individuazione dei livelli nella palette.
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate doppio clic sul livello (non sul nome o sulla miniatura) nella
palette Livelli.
2 Scegliete un colore dal menu a comparsa Colore e fate clic su OK.
Rasterizzare i livelli
Non potete usare gli strumenti di pittura o i filtri su livelli contenenti dati vettoriali (come livelli di testo, livelli di forma,
maschere vettoriali e oggetti avanzati) e dati generati (come i livelli di riempimento). Tuttavia potete rasterizzare questi
livelli per convertirne il contenuto in un’immagine rasterizzata su livello singolo.
❖ Selezionate i livelli da rasterizzare, quindi scegliete Livello > Rasterizza e infine un’opzione del sottomenu:
Testo Rasterizza il testo su un livello di testo. Non rasterizza altri dati vettoriali del livello.
Riempi contenuto Rasterizza il riempimento del livello di forma, lasciando intatta la maschera vettoriale.
Maschera vettoriale Rasterizza la maschera vettoriale di un livello, trasformandola in una maschera di livello.
Tutti i livelli Rasterizza tutti i livelli che contengono dati vettoriali e generati.
Nota: per rasterizzare livelli collegati, selezionate un livello collegato, scegliete Livello > Seleziona livelli collegati, quindi
rasterizzate i livelli selezionati.
Esportare i livelli
Potete esportare tutti i livelli o solo quelli visibili in un file a parte.
❖ Potete controllare le informazioni sulla dimensione del file in fondo alla finestra del programma. Per ulteriori
informazioni, consultate “Visualizzare le informazioni sul file nella finestra del documento” a pagina 36.
PHOTOSHOP CS3 272
Guida utente
Nota: non potete usare un livello di regolazione o di riempimento come livello di destinazione per un’unione.
Oltre a unire i livelli, potete applicarli in modo da unire il contenuto di più livelli in un livello di destinazione, mantenendo
intatti gli altri livelli.
Nota: una volta salvato un documento unito, non potrete più tornare allo stato originale non unito. I livelli vengono infatti
uniti in modo definitivo.
Nota: la conversione dell’immagine tra alcuni metodi di colore comporta l’unione del file. Per poter modificare in futuro
l’immagine originale, salvate una copia del file con tutti i livelli prima di eseguirne la conversione.
2 Selezionate Livello > Unico livello o Unico livello dal menu della palette Livelli.
Nota: non potete modificare l’opacità di un livello di sfondo o di un livello bloccato. Potete tuttavia convertire un livello di
sfondo in un livello normale, che invece supporta la trasparenza. Consultate “Convertire sfondi e livelli” a pagina 261.
Ad esempio, se il livello contiene una forma disegnata o un testo con un effetto di livello ombra esterna, potete regolare
l’opacità di riempimento per modificare l’opacità della forma o del testo senza modificare quella dell’ombra.
Per impostazione predefinita, il metodo di fusione di un gruppo è Attraversa: il gruppo è quindi privo di proprietà di
fusione indipendenti. Se selezionate un diverso metodo di fusione per un gruppo, modificate di fatto l’ordine di
composizione dell’immagine. Vengono per primi composti tutti i livelli appartenenti al gruppo. Il gruppo composto viene
poi trattato come singola immagine e unito al resto dell’immagine secondo il metodo di fusione scelto. Pertanto, se
assegnate al gruppo un metodo di fusione diverso da Attraversa, non verrà applicato ai livelli esterni al gruppo nessuno dei
livelli di regolazione o metodi di fusione definiti nel gruppo.
PHOTOSHOP CS3 274
Guida utente
Nota: non esiste alcun metodo di fusione Cancella per i livelli. Inoltre, i metodi Colore scherma, Colore brucia, Scurisci,
Schiarisci, Differenza ed Esclusione non sono disponibili per le immagini Lab. I metodi di fusione dei livelli per le immagini a
32 bit sono: Normale, Dissolvi, Scurisci, Moltiplica, Scherma lineare (Aggiungi), Colore più scuro, Schiarisci, Colore più chiaro,
Differenza, Tonalità, Saturazione, Colore e Luminosità.
Consultare anche
“Elenco dei metodi di fusione” a pagina 321
Quando create un effetto foratura, dovete decidere il livello che crea la forma della foratura, quali livelli verranno forati e
quali livelli verranno rivelati. Se desiderate rivelare un livello diverso dallo sfondo, potete posizionare i livelli da usare in un
gruppo di livelli o in una maschera di ritaglio.
• Per rivelare il livello di base di una maschera di ritaglio, posizionate i livelli da usare in una maschera di ritaglio.
Consultate “Mascherare i livelli con maschere di ritaglio” a pagina 301. Accertatevi che per il livello più basso sia
selezionato Fondi livelli ritagliati come gruppo. Consultate “Raggruppare gli effetti di fusione” a pagina 275.
2 Selezionate il livello più alto (il livello che crea la foratura).
3 Per visualizzare le opzioni di fusione, fate doppio clic sul livello (non sul nome o sulla miniatura), scegliete Livello > Stile
livello > Opzioni di fusione o scegliete Opzioni di fusione dal menu della palette Livelli.
Nota: per visualizzare le opzioni di fusione per un livello di testo, scegliete Livello > Stile livello > Opzioni di fusione, oppure
Opzioni di fusione dal menu a comparsa del pulsante Aggiungi uno stile di livello in fondo alla palette Livelli.
2 Nell’area Fusione avanzata della finestra di dialogo Stile livello, deselezionate i canali da non includere quando viene fuso
il livello.
Potete anche applicare il metodo di fusione di un livello agli effetti di livello che modificano i pixel opachi, quali Bagliore
interno o Sovrapposizione colore, senza alterare gli effetti di livello che modificano solo i pixel trasparenti, quali Bagliore
esterno o Ombra esterna.
Nota: per visualizzare le opzioni di fusione per un livello di testo, scegliete Livello > Stile livello > Opzioni di fusione, oppure
Opzioni di fusione dal menu a comparsa del pulsante Aggiungi uno stile di livello in fondo alla palette Livelli.
B C
Opzioni di fusione avanzate
A. Livelli del logo e del tratto con il proprio metodo di fusione B. Opzione Fondi effetti interni come gruppo selezionata C. Opzione Fondi
livelli ritagliati come gruppo selezionata
• Selezionate Livello forme trasparenza, per limitare gli effetti e le forature alle aree opache del livello. Deselezionate questa
opzione (selezionata per impostazione predefinita) per applicare questi effetti a tutto il livello.
• Selezionate Effetti nascosti da maschera di livello per limitare gli effetti di livello all’area definita dalla maschera di livello.
• Selezionate Effetti nascosti da maschera vettoriale per limitare gli effetti di livello all’area definita dalla maschera
vettoriale.
4 Fate clic su OK.
1 Fate doppio clic sulla miniatura di un livello, scegliete Livello > Stile livello > Opzioni di fusione oppure scegliete Opzioni
di fusione dal menu a comparsa del pulsante Aggiungi uno stile di livello nella palette Livelli.
Nota: per visualizzare le opzioni di fusione per un livello di testo, scegliete Livello > Stile livello > Opzioni di fusione, oppure
Opzioni di fusione dal menu a comparsa del pulsante Aggiungi uno stile di livello in fondo alla palette Livelli.
2 Nell’area Fusione avanzata della finestra di dialogo Stile livello, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Fondi se.
• Scegliete Grigio, per specificare un intervallo di fusione per tutti i canali.
PHOTOSHOP CS3 277
Guida utente
• Selezionate un colore di canale (ad esempio rosso, verde o blu per un’immagine RGB), per specificare la fusione in quel
canale.
3 Usate i cursori Questo livello e Livello sottostante per impostare l’intervallo di luminosità dei pixel fusi, secondo una
scala da 0 (nero) a 255 (bianco). Trascinate il cursore del bianco per impostare il valore massimo dell’intervallo. Trascinate
il cursore del nero per impostare il valore minimo dell’intervallo.
Per definire un intervallo di pixel con fusione parziale, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate una
metà del triangolo del cursore. I due valori che appaiono sopra il cursore diviso indicano gli estremi dell’intervallo di fusione
parziale.
• Usate i cursori Questo livello per specificare l’intervallo di pixel del livello attivo che saranno fusi e appariranno
nell’immagine finale. Ad esempio, se trascinate il cursore del bianco sul valore 235, i pixel con valori di luminosità
maggiori di 235 non saranno fusi e verranno pertanto esclusi dall’immagine finale.
• Usate i cursori Livello sottostante per specificare l’intervallo di pixel dei livelli sottostanti visibili che saranno fusi
nell’immagine finale. I pixel fusi sono combinati con i pixel del livello attivo per produrre pixel compositi; i pixel non fusi
appaiono sotto le aree del livello attivo sovrastante. Ad esempio, se trascinate il cursore del nero sul 19, i pixel con valori
di luminosità minori di 19 non saranno fusi e appariranno sotto il livello attivo nell’immagine finale.
Uno stile di livello è un insieme di uno o più effetti applicati a un livello o a un gruppo di livelli. Potete applicare gli stili
predefiniti forniti con Photoshop o crearne di personali usando la finestra di dialogo Stile livello. L’icona degli effetti di
livello appare alla destra del nome del livello, nella palette Livelli. Potete espandere lo stile nella palette Livelli per
visualizzare o modificare tutti gli effetti che lo compongono.
Palette Livelli con livelli a cui sono stati applicati più effetti
A. Icona degli effetti di livello B. Clic per espandere e mostrare gli effetti di livello C. Effetti di livello
Quando salvate uno stile personale, questo diventa uno stile predefinito. Gli stili predefiniti appaiono nella palette Stili e
per applicarli è sufficiente un clic del mouse su un livello o su un gruppo.
PHOTOSHOP CS3 278
Guida utente
Nota: non potete applicare gli stili di livello a uno sfondo, a un livello bloccato o a un gruppo.
• Scegliete Livello > Stile livello > Opzioni di fusione e fate clic sulla parola Stili nella finestra di dialogo Stile livello (prima
voce dell’elenco a sinistra della finestra). Fate clic sullo stile da applicare, quindi su OK.
• Con uno strumento forma o penna in modalità livelli di forma, selezionate uno stile dalla palette a comparsa nella barra
delle opzioni prima di disegnare la forma.
Finestra di dialogo Stile livello. Fate clic su una casella di controllo per applicare le impostazioni correnti senza visualizzare le opzioni dell’effetto.
Fate clic sul nome dell’effetto per visualizzarne le opzioni.
Potete creare stili personali usando uno o più dei seguenti effetti:
Ombra esterna Aggiunge un’ombra al di fuori dei bordi del contenuto del livello.
Ombra interna Aggiunge un’ombra entro i bordi del contenuto del livello, conferendo al livello un aspetto rientrato.
Bagliore esterno e Bagliore interno Aggiungono bagliori che si diffondono dai bordi verso l’esterno o l’interno del
contenuto del livello.
Smusso ed effetto rilievo Aggiunge diverse combinazioni di luci e ombre a un livello.
Sovrapposizione colore, sfumatura e pattern Riempie il contenuto del livello con un colore, una sfumatura o un pattern.
Traccia Traccia il contorno di un oggetto nel livello corrente usando un colore, una sfumatura o un pattern. Questo effetto
è particolarmente utile nelle forme a bordi ben delineati, come il testo.
Metodo fusione Determina come lo stile di livello si fonde con i livelli sottostanti e se tale effetto viene applicato al livello
attivo. Ad esempio, un’ombra interna si fonde con il livello attivo poiché l’effetto viene disegnato sopra quel livello; un’ombra
esterna si fonde solo con i livelli che si trovano sotto il livello attivo. In molti casi il metodo predefinito di ogni effetto
garantisce i risultati migliori. Consultate “Elenco dei metodi di fusione” a pagina 321.
Riduzione Restringe i margini dell’alone di un’ombra interna o di un bagliore interno prima di applicare la sfocatura.
Colore Specifica il colore di un’ombra, di un bagliore o di una luce. Potete fare clic sulla casella del colore e selezionare un
colore.
Contorno Con i bagliori a tinta unita, consente di creare anelli di trasparenza. Con i bagliori con riempimento a sfumatura,
consente di creare variazioni nella ripetizione del colore e dell’opacità di sfumatura. Con lo smusso e l’effetto rilievo,
consente di modellare i rilievi e le concavità ombreggiati per la creazione dei rilievi. Con le ombre, consente di specificare
la dissolvenza. Per ulteriori informazioni, consultate “Modificare gli effetti di livello con contorni” a pagina 281.
Distanza Specifica la distanza di spostamento per l’effetto di ombra o finitura lucida. Per regolare la distanza di
spostamento, potete trascinare nella finestra del documento.
Profondità Specifica la profondità dell’effetto rilievo. Specifica inoltre la profondità di un pattern.
Usa luce globale Questa opzione vi permette di impostare un angolo di illuminazione “principale”, che sarà quindi
disponibile in tutti gli effetti di livello che utilizzano le ombre: Ombra esterna, Ombra interna e Smusso ed effetto rilievo.
Con tutti questi effetti, se selezionate Usa luce globale e impostate un angolo di illuminazione, tale angolo diventa l’angolo
di illuminazione globale. Tutti gli altri effetti in cui Usa luce globale è selezionato ereditano automaticamente la stessa
impostazione dell’angolo. Se Usa luce globale non è selezionato, l’angolo di illuminazione che impostate sarà “locale”, valido
quindi solo per l’effetto specifico. Potete anche impostare l’angolo di illuminazione globale scegliendo Stile livello > Luce
globale.
Contorno superficie Crea un aspetto lucido e simile al metallo ed è applicato dopo l’ombreggiatura di uno smusso o di un
rilievo.
Sfumatura Specifica la sfumatura di un effetto di livello. Fate clic sulla sfumatura per visualizzare l’Editore sfumatura,
oppure fate clic sulla freccia capovolta e scegliete una sfumatura dalla palette a comparsa. Potete modificare una sfumatura
o crearne una nuova usando l’Editore sfumatura. Potete modificare il colore o l’opacità nella palette Sovrapponi sfumatura
con le stesse modalità dell’Editore sfumatura. Per alcuni effetti, potete specificare opzioni di sfumatura aggiuntive. Inverti
inverte l’orientamento della sfumatura; Allinea con livello usa il rettangolo di selezione di un livello per calcolare il
riempimento della sfumatura; Scala ridimensiona l’applicazione della sfumatura. Potete anche spostare il centro della
sfumatura facendo clic e trascinandolo nella finestra dell’immagine. Stile specifica la forma della sfumatura.
Metodo luce o Metodo ombra Specifica il metodo di fusione dell’area di luce o di ombra di uno smusso o di un effetto
rilievo.
Variazione Varia l’applicazione di un colore o dell’opacità di sfumatura.
Livello fora ombra esterna Controlla la visibilità dell’ombra esterna in un livello semitrasparente.
Disturbo Specifica il numero di elementi casuali nell’opacità di un bagliore o di un’ombra. Immettete un valore o trascinate
il cursore.
Opacità Imposta l’opacità di un effetto di livello. Immettete un valore o trascinate il cursore.
Pattern Specifica il pattern di un effetto di livello. Fate clic sulla palette a comparsa e selezionate un pattern. Fate clic sul
pulsante per creare un nuovo pattern predefinito basato sulle impostazioni correnti. Se Collega a livello è selezionato,
fate clic su Allinea origine per allineare l’origine del pattern a quella del documento; se è deselezionato, fate clic su Allinea
origine per allineare l’origine all’angolo superiore sinistro. Selezionate Collega a livello per spostare il pattern insieme al
livello. Trascinate il cursore Scala o immettete un valore per specificare le dimensioni del pattern. Trascinate un pattern per
posizionarlo nel livello; potete ripristinare la posizione originale con il pulsante Allinea origine. L’opzione Pattern non è
disponibile se non è stato caricato alcun pattern.
Posizione Specifica la posizione di un effetto traccia come esterna, interna o centrale.
Attenuazione Sfoca le aree interessate dall’ombreggiatura, per ridurre gli effetti indesiderati.
Sorgente Specifica la sorgente per un bagliore interno. Centro applica un bagliore emesso dalla parte centrale del
contenuto del livello; Bordo applica un bagliore emesso dai bordi interni.
Estensione Espande i margini dell’alone prima di applicare la sfocatura.
Stile Specifica lo stile dello smusso: Smusso interno crea uno smusso lungo i bordi interni del contenuto del livello; Smusso
esterno crea uno smusso lungo i bordi esterni del contenuto del livello; Effetto rilievo simula un effetto rilievo sul contenuto
del livello rispetto ai livelli sottostanti; Effetto rilievo cuscino simula i bordi del contenuto del livello sui livelli sottostanti;
Rilievo traccia limita l’effetto rilievo ai margini di un effetto traccia applicato al livello. L’effetto Rilievo traccia non sarà
visibile se non si applica alcuna traccia al livello.
Tecnica Arrotonda, Scalpello deciso e Scalpello leggero sono le opzioni disponibili per Smusso ed effetto rilievo; Più tenue
e Precisa quelle degli Effetti Bagliore interno e Bagliore esterno.
• Arrotonda Sfoca leggermente i bordi di un alone ed è utile per tutti i tipi di alone, sia con bordi sfumati che ben delineati.
A dimensioni maggiori, questa tecnica altera i particolari.
• Scalpello deciso Usa una tecnica di misurazione della distanza ed è utile in particolare per gli aloni con bordi ben
delineati, risultanti da forme a cui è stato applicato un anti-alias, ad esempio il testo. È indicata per mantenere inalterati i
particolari più precisi.
• Scalpello leggero Usa una tecnica di misurazione della distanza modificata e, sebbene non così precisa come la tecnica
Scalpello deciso, può essere utile per una più ampia serie di aloni. È indicata per mantenere inalterati la maggior parte dei
particolari.
• Più tenue Applica una sfocatura ed è utile per tutti i tipi di alone, sia con bordi sfumati che ben delineati. A dimensioni
maggiori, questa tecnica altera i particolari più precisi.
• Precisa Usa una tecnica di misurazione della distanza per creare un bagliore ed è utile per gli aloni a bordi ben delineati
risultanti da forme a cui è stato applicato un anti-alias, ad esempio il testo. È più indicata della tecnica Più tenue per
mantenere inalterati i particolari.
Texture Applica una texture. Usate Scala, per modificare le dimensioni della texture. Selezionate Collega a livello, per
spostare la texture insieme al livello. Inverti inverte la texture. Profondità varia il grado e la direzione (verso l’alto o il basso)
dell’applicazione della texture. Se Collega a livello è deselezionato, fate clic su Allinea origine per allineare l’origine dei
pattern a quella del documento; se è selezionato, fate clic su Allinea origine per allineare l’origine all’angolo superiore
sinistro. Trascinate la texture per posizionarla nel livello.
Potete selezionare, reimpostare, eliminare o modificare l’anteprima dei contorni nella relativa palette a comparsa e in
Gestione predefiniti.
A B
Particolare della finestra di dialogo Stile livello per l’effetto Ombra esterna
A. Fate clic per visualizzare la finestra di dialogo Editor contorno. B. Fate clic per visualizzare la palette a comparsa.
PHOTOSHOP CS3 282
Guida utente
Caricare un contorno
❖ Fate clic sul contorno nella finestra di dialogo Stile livello e selezionate Carica nella finestra di dialogo Editor contorno.
Selezionate la cartella che contiene la libreria di contorni da caricare e fate clic su Carica.
Eliminare un contorno
❖ Fate clic sulla freccia capovolta accanto al contorno selezionato per visualizzare la palette a comparsa. Tenete premuto
Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic sul contorno da eliminare.
Nota: potete anche usare Gestione predefiniti per rinominare, eliminare e salvare librerie di stili predefiniti.
• Scegliete un file della libreria (visualizzato in fondo al menu della palette). Fate clic su OK per sostituire l’elenco corrente
o su Aggiungi per aggiungere la libreria.
3 Per tornare alla libreria di stili predefiniti, scegliete Ripristina stili. Potete sostituire l’elenco corrente o aggiungere la
libreria predefinita all’elenco corrente.
Nota: potete anche usare Gestione predefiniti per caricare e ripristinare le librerie degli stili. Consultate “Gestione predefiniti”
a pagina 43.
Nota: i livelli creati con questa operazione potrebbero produrre un risultato che non corrisponde esattamente alla versione con
gli stili di livello. Potrebbe apparire un messaggio di avvertenza durante la creazione di questi nuovi livelli.
1 Nella palette Livelli, selezionate il livello che contiene lo stile di livello da convertire.
2 Scegliete Livello > Stile livello > Crea livelli.
Potrete modificare i nuovi livelli e cambiarne l’ordine di sovrapposizione come per i normali livelli. Alcuni effetti, ad
esempio Bagliore interno, verranno convertiti in livelli all’interno di una maschera di ritaglio.
Potete anche trascinare uno stile di livello sul pulsante Nuovo livello in fondo alla palette Livelli per generare un nuovo
livello partendo da uno esistente.
Le opzioni dei livelli di regolazione corrispondono ai comandi disponibili nel menu Immagine > Regolazioni. La stessa
finestra di dialogo si apre sia se scegliete un livello di regolazione dalla palette Livelli, sia se selezionate il comando di menu.
Potete riaprire la finestra ed effettuare ulteriori regolazioni facendo doppio clic sulla miniatura del livello di regolazione
nella palette Livelli.
I livelli di riempimento consentono di riempire un livello con una tinta unita, una sfumatura o un pattern. Diversamente
da quelli di regolazione, i livelli di riempimento non influiscono sui livelli sottostanti.
• Modifiche non distruttive. Potete provare impostazioni diverse e modificare nuovamente il livello di regolazione in
qualsiasi momento. Potete inoltre ridurre l’effetto delle regolazioni, diminuendo l’opacità del livello di regolazione.
• Perdita ridotta di dati delle immagini combinando più regolazioni. A ogni regolazione diretta dei valori dei pixel, alcuni
dati dell’immagine vanno perduti. Potete utilizzare quindi più livelli di regolazione ed effettuare piccole regolazioni;
Photoshop combina tutte le regolazioni prima di applicarle all’immagine.
• Modifiche selettive. Per applicare una regolazione a una parte dell’immagine, potete usare gli strumenti di pittura sulla
maschera dell’immagine del livello di regolazione. Successivamente potete controllare quali parti dell’immagine sono
state regolate, modificando nuovamente la maschera del livello. Potete modificare la regolazione utilizzando gli
strumenti di pittura sulla maschera con diversi toni di grigio.
• Possibilità di applicare regolazioni a più immagini. Copiando e incollando i livelli di regolazione in un’altra immagine,
potete applicare le medesime regolazioni di colore e tonalità.
I livelli di regolazione aumentano le dimensioni del file dell’immagine, ma non più di quanto avviene con gli altri livelli.
Se lavorate con molti livelli, potrebbe essere utile ridurre le dimensioni del file unendo i livelli di regolazione ai livelli che
contengono pixel. I livelli di regolazione hanno numerose caratteristiche in comune con gli altri livelli. Potete regolare
l’opacità e il metodo di fusione, raggrupparli e applicare la regolazione a livelli specifici. Potete renderli visibili e nasconderli,
per applicarne l’effetto o per visualizzare l’anteprima dell’effetto.
PHOTOSHOP CS3 286
Guida utente
Originale (a sinistra); livello di regolazione applicato solo alla casetta (al centro), che rivela i particolari della casetta; e livello di regolazione
applicato all’intera immagine (a destra), con schiarimento anche dello sfondo e perdita di dettagli nelle nuvole.
Il livello di regolazione influisce su tutti i livelli sottostanti, vi consente quindi di correggere più livelli con una sola
regolazione anziché applicarla separatamente a ciascun livello.
Consultare anche
“Regolare colori e tonalità” a pagina 141
Per limitare gli effetti del livello di regolazione o riempimento a un’area selezionata, eseguite una selezione, create un
tracciato chiuso e selezionatelo o selezionatene uno esistente. Se usate una selezione, il livello di regolazione o riempimento
creato viene limitato da una maschera di livello. Se usate un tracciato, il livello di regolazione o riempimento creato viene
limitato da una maschera vettoriale.
A
B
C
D
Potete anche modificare la maschera di un livello di regolazione o riempimento per controllare l’effetto del livello
sull’immagine. Per impostazione predefinita, tutte le aree di un livello di regolazione o riempimento sono “senza maschera”
e risultano pertanto visibili. Consultate “Le maschere di livello e le maschere vettoriali” a pagina 296.
I livelli di regolazione e riempimento la cui maschera contiene solo valori bianchi non aumentano di molto le dimensioni
del file; non è quindi necessario unirli per risparmiare spazio su disco.
PHOTOSHOP CS3 288
Guida utente
Consultare anche
“Camera Raw” a pagina 80
Potete creare gli oggetti avanzati in diversi modi: usando il comando Apri come oggetto avanzato, inserendo un file,
incollando i dati da Illustrator o convertendo uno o più livelli di Photoshop in un oggetto avanzato.
• Applicare trasformazioni non distruttive. Potete ridimensionare, ruotare o alterare un livello senza perdere i dati o la
qualità originale dell’immagine, in quanto le trasformazioni non influiscono sui dati originali. Alcune opzioni di
trasformazione, come Prospettiva e Distorci, non sono disponibili.
• Usare i dati vettoriali, come la grafica vettoriale di Illustrator, che altrimenti sarebbero rasterizzati in Photoshop.
• Applicare filtri non distruttivi. Potete modificare in qualunque momento i filtri che avete applicato agli oggetti avanzati.
• Modificando un oggetto avanzato, vengono aggiornate automaticamente tutte le istanze di tale oggetto.
Non potete effettuare operazioni che alterino i dati dei pixel (come colorare, schermare, bruciare o clonare) direttamente
su un livello Oggetto avanzato, a meno che prima non lo convertiate in un livello normale e quindi lo rasterizziate. Per
effettuare operazioni che alterano i dati dei pixel, potete modificare il contenuto di un oggetto avanzato, clonare un nuovo
livello sopra il livello Oggetto avanzato, modificare i duplicati dell’oggetto avanzato o creare un nuovo livello.
Nota: quando viene modificato un oggetto avanzato al quale è applicato un filtro avanzato, Photoshop disattiva gli effetti filtro
durante la trasformazione. Gli effetti filtro vengono applicati nuovamente dopo la trasformazione. Consultate “I filtri avanzati”
a pagina 291.
Livello normale e oggetto avanzato nella palette Livelli. L’icona nell’angolo in basso a destra della miniatura indica l’oggetto avanzato.
• Per convertire un livello selezionato in oggetto avanzato, scegliete Livello > Oggetti avanzati > Converti in oggetto
avanzato .
• In Bridge, scegliete File > Inserisci > In Photoshop per importare un file come oggetto avanzato in un documento di
Photoshop aperto.
Un modo semplice per lavorare con i dati da fotocamera in formato raw consiste nell’aprire tali dati come oggetti avanzati.
Per regolare le impostazioni Camera Raw, potete fare doppio clic sul livello Oggetto avanzato che contiene il file in formato
raw in qualsiasi momento.
PHOTOSHOP CS3 290
Guida utente
• Selezionate uno o più livelli e scegliete Livello > Oggetti avanzati > Converti in oggetto avanzato. Gli oggetti vengono
raggruppati in un unico oggetto avanzato. Le maschere di ritaglio non vengono conservate quando i livelli sono
raggruppati in un oggetto avanzato.
• Trascinate i livelli o gli oggetti PDF o di Adobe Illustrator in un documento di Photoshop.
• Incollate la grafica da Illustrator al documento di Photoshop e scegliete Oggetto avanzato nella finestra di dialogo Incolla.
Per la massima flessibilità, attivate sia PDF che AICB (trasparenza non supportata) nella sezione Gestione file della
finestra di dialogo Preferenze di Adobe Illustrator.
Consultare anche
“Inserire un file in Photoshop” a pagina 70
1 Selezionate l’oggetto avanzato nella palette Livelli ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Scegliete Livello > Oggetti avanzati > Modifica contenuto.
• Fate doppio clic sull’icona degli oggetti avanzati nella palette Livelli.
2 Per chiudere la finestra di dialogo, fate clic su OK.
3 Apportate le modifiche necessarie al file del contenuto sorgente, quindi scegliete File > Salva.
Photoshop aggiorna l’oggetto avanzato per riflettere le modifiche apportate. Se le modifiche non sono visibili, accertatevi
che il documento contenente l’oggetto avanzato sia attivo.
Nota: quando sostituite un oggetto avanzato, eventuali ridimensionamenti, alterazioni o effetti che sono stati applicati al
primo oggetto avanzato vengono mantenuti.
1 Selezionate l’oggetto avanzato, quindi scegliete Livello > Oggetti avanzati > Sostituisci contenuto.
2 Selezionate il file da usare e fate clic su Inserisci.
3 Fate clic su OK.
Il nuovo contenuto viene inserito nell’oggetto avanzato e anche gli oggetti avanzati collegati vengono aggiornati.
Consultare anche
“L’inserimento dei file” a pagina 70
PHOTOSHOP CS3 291
Guida utente
❖ Selezionate l’oggetto avanzato, quindi scegliete Livello > Rasterizza > Oggetto avanzato.
Se volete ricreare l’oggetto avanzato, selezionate nuovamente i livelli originali e ricominciate da capo. Il nuovo oggetto
avanzato non conserverà le trasformazioni che sono state applicate all’oggetto avanzato originale.
I filtri avanzati
Tutti i filtri che vengono applicati a un oggetto avanzato sono filtri avanzati. I filtri avanzati sono visualizzati nella palette
Livelli, sotto il livello Oggetto avanzato al quale vengono applicati. Dal momento che possono essere regolati, rimossi o
nascosti, i filtri avanzati non sono distruttivi.
Ad eccezione di Estrai, Fluidifica, Crea pattern e Fuoco prospettico, tutti gli altri filtri di Photoshop possono essere usati
come filtri avanzati. Anche le regolazioni Luci/Ombre e Variazioni possono essere applicate come filtri avanzati.
Per usare i filtri avanzati, selezionate un livello Oggetto avanzato, scegliete un filtro e quindi impostatene le opzioni. Dopo
l’applicazione, il filtro avanzato può essere regolato, riordinato o eliminato.
Per espandere o comprimere la visualizzazione dei filtri avanzati, fate clic sul triangolo accanto all’icona Filtro avanzato,
visualizzata a destra del livello Oggetto avanzato nella palette Livelli. Con la stessa tecnica potete anche visualizzare o
nascondere gli Stili di livello. In alternativa, potete scegliere Opzioni palette dal menu della palette Livelli, quindi selezionare
Espandi nuovi effetti nella finestra di dialogo Opzioni palette Livelli.
Usate le maschere di filtro per mascherare gli effetti Filtro avanzato in modo selettivo. Consultate “Applicare maschere ai
filtri avanzati” a pagina 293.
Nota: se aprite un file contenente un livello Oggetto avanzato con un filtro avanzato in Photoshop, gli effetti filtro avanzato,
comprese le maschere di filtro, verranno conservati all’apertura. Se tuttavia modificherete il livello Oggetto avanzato in un
momento successivo, Photoshop non visualizzerà i filtri avanzati del livello. In Photoshop non è consentita la modifica delle
maschere di filtro.
Nota: se applicate i filtri con la Galleria filtri, verranno visualizzati nella palette Livelli con il nome “Galleria filtri”. Non potete
cambiare l’ordine dei filtri in una Galleria filtri. Potete modificare i singoli filtri facendo doppio clic su un elemento della
Galleria filtri.
Dopo avere applicato un filtro avanzato, potete trascinarlo (o un intero gruppo di filtri avanzati) su un altro livello Oggetto
avanzato nella palette Livelli: premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre trascinate. Non potete trascinare i filtri
avanzati sui livelli normali.
Nota: quando modificate un filtro avanzato, non potete visualizzare un’anteprima dei filtri impilati su di esso. Al termine delle
modifiche del filtro avanzato, Photoshop visualizza nuovamente i filtri impilati su di esso.
Consultare anche
“Elenco dei metodi di fusione” a pagina 321
1 Fate doppio clic sull’icona di modifica delle opzioni di fusione , accanto al filtro nella palette Livelli.
2 Impostate le opzioni di fusione e fate clic su OK.
Usate le maschere di filtro per applicare le maschere ai filtri avanzati in modo selettivo. Quando applicate una maschera ai
filtri avanzati, l’operazione interessa tutti i filtri avanzati (non è possibile applicare maschere ai singoli filtri avanzati).
Le maschere di filtro funzionano in modo analogo alle maschere di livello, pertanto potete usare molte tecniche analoghe.
Come le maschere di livello, anche le maschere di filtro sono memorizzate come canali alfa nella palette Canali e voi potete
caricare i loro bordi come una selezione.
Come accade per le maschere di livello, potete colorare su una maschera di filtro. Le aree colorate di nero sono nascoste; le
aree colorate di bianco sono visibili; e le aree colorate in tonalità di grigio sono visualizzate con vari livelli di trasparenza.
Nota: per impostazione predefinita, le maschere di livello sono collegate ai livelli normali. Quando spostate la maschera di
livello o il livello stesso con lo strumento sposta, essi si spostano insieme. Le maschere applicate ai livelli Oggetto avanzato,
comprese le maschere di filtro, non sono collegate ai livelli. Se spostate una maschera di filtro o un livello con lo strumento
sposta, essi non si spostano insieme.
Consultare anche
“Selezionare e visualizzare il canale della maschera di livello” a pagina 298
“Caricare i bordi di un livello o di una maschera di livello come selezione” a pagina 301
• Per aggiungere una maschera vuota, selezionate l’effetto filtro avanzato, quindi scegliete Livello > Filtri avanzati >
Aggiungi maschera di filtro.
• Per aggiungere una maschera basata su una selezione, effettuate una selezione, quindi tenendo premuto il tasto destro
del mouse (Windows) o Control (Mac OS) fate clic sulla riga Filtri avanzati nella palette Livelli, infine scegliete Aggiungi
maschera di filtro.
Composizioni di livelli
Le composizioni di livelli
Esiste spesso l’esigenza di creare più composizioni, o varianti di una pagina, da mostrare ai clienti. Le composizioni di livelli
permettono di creare, gestire e visualizzare più versioni di un layout in un singolo file di Photoshop.
Una composizione di livelli è un’istantanea dello stato della palette Livelli. Nelle composizioni sono inclusi tre tipi di opzioni
di livello:
Potete esportare le composizioni di livelli come file separati, come un singolo PDF o come una galleria di foto per il Web.
4 Fate clic sul pulsante Aggiorna composizione livelli sul fondo della palette.
❖ Scegliete File > Script, quindi fate clic su uno dei seguenti comandi:
Composizioni livelli in file Esporta tutte le composizioni di livelli in file separati, uno per combinazione.
Composizioni livelli in WPG Esporta tutte le composizioni di livelli in una galleria di foto per il Web.
Maschere di livello
Le maschere di livello sono utili per nascondere porzioni del livello a cui vengono applicate e rivelare i livelli sottostanti.
Sono uno strumento di composizione efficace per combinare più foto in una sola immagine e per effettuare correzioni locali
di colori e toni.
• Le maschere di livello sono immagini bitmap che dipendono dalla risoluzione usata e che possono essere create e
modificate con gli strumenti di pittura o di selezione.
• Le maschere vettoriali sono invece indipendenti dalla risoluzione e vengono create con gli strumenti penna o forma.
Le maschere di livello e vettoriali sono di tipo non distruttivo e quindi possono essere modificate successivamente senza
perdere i pixel che nascondono.
PHOTOSHOP CS3 297
Guida utente
Nella palette Livelli, le maschere di livello e vettoriali appaiono come ulteriori miniature a destra della miniatura del livello.
Per la maschera di livello, la miniatura rappresenta il canale in scala di grigio creato quando aggiungete la maschera di
livello. La miniatura della maschera vettoriale rappresenta un tracciato che ritaglia il contenuto del livello.
Nota: per creare una maschera vettoriale o una maschera di livello sul livello di sfondo, prima convertite quest’ultimo in un
livello normale (Livello > Nuovo > Livello dallo sfondo).
D
Applicazione di una maschera ai livelli
A. Miniatura della maschera di livello B. Miniatura della maschera vettoriale C. Icona di collegamento della maschera vettoriale D. Aggiungi
maschera
Potete modificare una maschera di livello per eseguire aggiunte o sottrazioni dalla maschera. Una maschera di livello è
un’immagine in scala di grigio; le aree nere verranno nascoste, quelle bianche verranno mostrate e quelle in toni di grigio
appariranno in vari gradi di trasparenza.
Sfondo colorato di nero, scheda descrittiva colorata in grigio e cesto colorato in bianco
Una maschera vettoriale crea una forma con bordi ben delineati su un livello ed è utile per aggiungere un elemento grafico
con bordi ben definiti. Dopo avere creato un livello con una maschera vettoriale, potete applicarvi uno o più stili di livello
e modificarli per ottenere rapidamente un pulsante, pannello o altro elemento grafico per il Web.
Consultare anche
“Le maschere e i canali alfa” a pagina 252
Per incollare una selezione in una maschera di livello, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic sulla
miniatura della maschera di livello nella palette Livelli per selezionare e visualizzare il canale della maschera. Scegliete
Modifica > Incolla, quindi Selezione > Deseleziona. La selezione viene convertita in scala di grigio e aggiunta alla maschera.
Per deselezionare il canale della maschera, fate clic sulla miniatura del livello nella palette Livelli.
• Tenete premuto Alt+Maiusc (Windows) o Opzione+Maiusc (Mac OS) e fate clic sulla miniatura della maschera di livello
per visualizzare la maschera sopra al livello come una maschera rossa. Per disattivare la visualizzazione del colore, tenete
premuto Alt+Maiusc o Opzione+Maiusc e fate nuovamente clic sulla miniatura.
Nota: per impostazione predefinita, le maschere applicate agli oggetti avanzati sono collegate ai livelli degli oggetti avanzati.
• Per scollegare un livello dalla maschera associata, fate clic sull’icona di collegamento nella palette Livelli.
• Per ristabilire il collegamento tra un livello e la sua maschera, fate clic tra la miniatura del livello e quella del tracciato
della maschera, nella palette Livelli.
1 Fate clic sulla miniatura della maschera di livello nella palette Livelli.
2 Per eliminare la maschera di livello dopo averla applicata definitivamente al livello, fate clic sull’icona cestino in
fondo alla palette Livelli, quindi su Applica.
3 Per eliminare la maschera di livello senza applicarla al livello, fate clic sull’icona cestino in fondo alla palette Livelli,
quindi su Elimina.
Per applicare o eliminare una maschera di livello, potete usare anche il menu Livello.
Nota: quando eliminate una maschera di livello non potete applicarla definitivamente a un livello di oggetti avanzati.
Consultare anche
“Salvare e caricare le selezioni” a pagina 256
PHOTOSHOP CS3 301
Guida utente
Maschera di ritaglio: il contenuto del livello ritagliato (Potatoes) è visibile soltanto entro il contenuto del livello di base (Logo).
In una maschera di ritaglio potete usare più livelli, ma devono essere successivi. Il nome del livello di base della maschera
è sottolineato e le miniature dei livelli sovrastanti sono rientrate. Nei livelli sovrastanti viene visualizzata l’icona della
maschera di ritaglio .
L’opzione Fondi livelli ritagliati come gruppo nella finestra Stile livello specifica se il metodo di fusione della base viene
applicato all’intero gruppo o solo alla base. Consultate “Raggruppare gli effetti di fusione” a pagina 275.
• Selezionate il primo livello sopra il livello di base nella palette Livelli e scegliete Livello > Crea maschera di ritaglio.
3 Per aggiungere altri livelli alla maschera di ritaglio, seguite uno dei due metodi descritti al punto 2 e salite di un livello
alla volta nella palette Livelli.
Nota: se create un nuovo livello fra quelli inclusi nella maschera di ritaglio, o se trascinate un livello non ritagliato fra i livelli
di una maschera di ritaglio, detto livello viene incluso nella maschera di ritaglio.
Ai livelli della maschera di ritaglio vengono assegnati gli attributi di opacità e metodo del livello di base.
Nota: durante l’applicazione della maschera, accertatevi che nella palette Livelli sia selezionata la miniatura della maschera di
livello e non la miniatura dell’immagine.
11 Per avere l’opportunità di apportare ulteriori modifiche in un altro momento, salvate la versione dell’immagine con i
livelli e le maschere, quindi createne una copia in cui unirete i livelli in un livello unico (avrete così una versione con un
unico livello e dimensioni del file più piccole).
Consultare anche
“Unire e applicare i livelli” a pagina 272
304
Strumenti di pittura
Gli strumenti di pittura, le opzioni e le palette
Photoshop offre numerosi strumenti per applicare e modificare il colore delle immagini. Gli strumenti pennello e matita
funzionano come strumenti di disegno tradizionali in quanto applicano tratti di colore. Gli strumenti sfumatura e
secchiello e il comando Riempi applicano il colore a grandi aree. Altri strumenti, quali gomma, sfoca e sfumino, modificano
i colori esistenti nell’immagine. Consultate “Galleria degli strumenti di pittura” a pagina 26.
Nella barra delle opzioni di ciascuno strumento potete impostare la modalità di applicazione del colore nell’immagine e
scegliere fra punte di pennelli predefiniti.
Nel selettore Pennelli predefiniti potete scegliere uno dei pennelli predefiniti memorizzati e modificarne temporaneamente
il diametro e la durezza.
Imparate come usare le scelte rapide per modificare le dimensioni e la durezza dello strumento pennello. Consultate “Tasti
per la colorazione degli oggetti” a pagina 600.
Gli strumenti predefiniti vi permettono di salvare le caratteristiche della punta insieme alle impostazioni della barra delle
opzioni, quali opacità, flusso e colore. Per ulteriori informazioni sugli strumenti predefiniti, consultate “Creare e usare
strumenti predefiniti” a pagina 29.
Se lavorate con una tavoletta, potete controllare la modalità di applicazione del colore in base alla pressione, all’angolazione
e alla rotazione della penna o usando la rotellina stilo. Le opzioni per le tavolette sono disponibili nella palette Pennelli.
1 Scegliete un colore di primo piano. Consultate “Scegliere i colori nella finestra degli strumenti” a pagina 110.
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Premete un tasto numerico per impostare l’opacità in multipli di 10% (1 = 10%, 0 = 100%). Premete Maiusc e un tasto
numerico per impostare il flusso in modo analogo.
Aerografo Simula la pittura con un aerografo. Quando passate il puntatore su un’area, il colore si accumula se
mantenete premuto il pulsante del mouse. Le opzioni che regolano durezza, opacità e flusso determinano la velocità e la
quantità di colore applicato. Fate clic sul pulsante per attivare e disattivare questa opzione.
Auto cancella (Solo per lo strumento matita) Applica il colore di sfondo alle aree con il colore di primo piano. Selezionate
il colore di primo piano che volete cancellare e il colore di sfondo in cui lo volete trasformare. Consultate “Opzione Auto
cancella con lo strumento matita” a pagina 308.
Applicare un pattern
Lo strumento timbro con pattern consente di colorare mediante l’applicazione di un pattern. Potete selezionare un pattern
dalle librerie corrispondenti, oppure crearne di nuovi.
Consultare anche
“Creare e gestire i pattern” a pagina 332
Come lo strumento pennello storia, lo strumento pennello artistico storia usa uno stato di storia specifico o un’istantanea
come dati sorgente. Pennello storia ricrea i dati sorgente specificati; lo strumento pennello artistico storia usa invece quei
dati unitamente alle opzioni impostate per creare colori e stili artistici diversi.
Per ottenere diversi effetti visivi, provate ad applicare i filtri o a riempire un’immagine con un colore uniforme prima di
disegnare con lo strumento pennello artistico storia. Provate anche a quadruplicare le dimensioni dell’immagine per
attenuarne i particolari.
A B C
Esempio di uso del pennello artistico storia
A. Originale B. Con un pennello piccolo C. Con un pennello grande
1 Nella palette Storia, fate clic sulla colonna di sinistra dello stato o dell’istantanea da usare come sorgente per lo strumento
pennello artistico storia. Accanto alla stato storia sorgente appare un’icona a forma di pennello.
2 Selezionate lo strumento pennello artistico storia .
3 Effettuate le seguenti operazioni nella barra delle opzioni:
• Scegliete un pennello dal selettore Pennelli predefiniti e impostate le opzioni per il pennello. Consultate “Selezionare un
pennello predefinito” a pagina 309.
• Selezionate un metodo di fusione nel menu Metodo. Consultate “I metodi di fusione” a pagina 321.
• Scegliete un’opzione nel menu Stile per determinare la forma del tratto.
• Per Area, immettete un valore per specificare l’area coperta dai tratti. A una dimensione maggiore corrisponde un’area
più grande e un numero maggiore di tratti.
• Per Tolleranza, immettete un valore per limitare le aree in cui potete applicare i tratti. Una tolleranza bassa vi consente
di creare un numero illimitato di tratti in qualsiasi punto dell’immagine. Una tolleranza alta limita i tratti alle aree che
differiscono molto dal colore nello stato o nell’istantanea sorgente.
4 Per disegnare, trascinate sull’immagine.
Potete anche usare la gomma per ripristinare uno stato selezionato nella palette Storia.
3 Scegliete un metodo per la gomma. Con i metodi Pennello e Matita l’effetto della gomma corrisponde al tratto di detti
strumenti. Blocco è invece un quadrato di dimensioni fisse e con i bordi ben delineati che non consente di modificare
l’opacità e il flusso.
4 Per i metodi Pennello e Matita, scegliete un pennello e impostatene Opacità e Flusso nella barra delle opzioni.
Il valore 100% cancella completamente i pixel; un valore minore li cancella parzialmente. Consultate “Opzioni degli
strumenti di pittura” a pagina 305.
5 Per tornare a uno stato salvato o a un’istantanea dell’immagine, fate clic sulla colonna sinistra dello stato o dell’istantanea
nella palette Storia, quindi selezionate Cancella con storia nella barra delle opzioni.
Per usare temporaneamente lo strumento gomma in modalità Cancella con storia, tenete premuto Alt (Windows) o
Opzione (Mac OS) mentre trascinate.
Per cancellare lo sfondo di un oggetto con bordi intricati o frammentati, usate il comando Estrai.
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La gomma per sfondo campiona il colore al centro del pennello, detto anche punto di attivazione, e cancella quel colore
ovunque appaia all’interno del pennello. Effettua anche un’estrazione del colore ai bordi di qualunque oggetto in primo
piano, in modo che gli aloni non siano visibili se l’oggetto in primo piano viene successivamente incollato in un’altra
immagine.
Nota: lo strumento gomma per sfondo ignora il blocco della trasparenza di un livello.
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Cursori (Windows) o Photoshop > Preferenze > Cursori (Mac OS).
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2 Selezionate i cursori desiderati nelle aree Cursori di disegno e Altri cursori. I cursori campione riflettono la scelta fatta.
Per il cursore della punta del pennello, scegliete una dimensione e specificate se il cursore deve includere una crocetta.
• Punta pennello normale limita la dimensione del cursore alle aree del tratto con opacità a partire dal 50%.
• Punta pennello a grandezza naturale visualizza un cursore che copre tutta l’area del tratto. Per i pennelli morbidi questa
opzione visualizza un cursore più grande di Punta pennello normale, poiché comprende anche le aree di tratto con
opacità inferiore.
3 Fate clic su OK.
Per gli strumenti penna e pennello, il tasto Bloc Maiusc consente di alternare tra il cursore standard e la crocetta.
Pennelli predefiniti
Un pennello predefinito è una punta di pennello salvata con caratteristiche predefinite quali dimensione, forma e durezza.
Potete salvare i pennelli predefiniti con le caratteristiche che usate spesso. Potete anche salvare gli strumenti predefiniti per
lo strumento pennello, che potete poi selezionare nell’apposito selettore nella barra delle opzioni.
Quando cambiate la dimensione, la forma o la durezza di un pennello predefinito, la modifica apportata è temporanea.
Pertanto, la prossima volta che scegliete quel predefinito, il pennello userà le impostazioni originali. Per rendere le
modifiche permanenti dovete creare un nuovo pennello predefinito. Consultate “Creare un nuovo pennello predefinito” a
pagina 311.
Consultare anche
“Panoramica della palette Pennelli” a pagina 311
Per visualizzare i tratti del pennello in modo dinamico nella palette Pennelli, accertatevi che sia selezionata l’opzione
Pennelli predefiniti, quindi spostate il puntatore su un altro pennello per visualizzarne la descrizione comando. Spostate il
puntatore su diversi pennelli. Nell’area di anteprima in fondo alla palette appariranno i tratti campione.
Potete anche usare l’utilità Gestione predefiniti per rinominare, eliminare e salvare le librerie dei pennelli predefiniti. Per
ulteriori informazioni, consultate “Usare Gestione predefiniti” a pagina 43.
• Selezionate un pennello nel selettore Pennelli predefiniti e scegliete Rinomina pennello dal menu della palette.
Specificate un nome per il pennello e fate clic su OK.
• Se la palette Pennelli è impostata per visualizzare i pennelli come miniature, fate doppio clic su un pennello, immettete
un nuovo nome, quindi fate clic su OK.
• Se la palette Pennelli è impostata per visualizzare i pennelli in un elenco o come testo, fate doppio clic su un pennello,
immettete un nuovo nome, quindi premete Invio (Windows) o A capo (Mac OS).
Nota: i nuovi pennelli predefiniti vengono salvati in un file di preferenze. Se questo file è stato eliminato o è danneggiato o se
avete ripristinato i pennelli della libreria predefinita, i nuovi pennelli predefiniti andranno perduti. Per salvare definitivamente
i nuovi pennelli predefiniti, aggiungeteli a una libreria.
1 Personalizzate un pennello.
2 Effettuate una delle seguenti operazioni nella palette Pennelli o nel selettore Pennelli predefiniti:
• Scegliete Nuovo Pennello predefinito dal menu della palette, specificate un nome per il pennello predefinito e fate clic
su OK.
• Fate clic sul pulsante Crea un nuovo pennello .
L’anteprima del tratto del pennello visualizzata sul fondo della palette mostra l’aspetto del tratto con le opzioni correnti.
A B C
2 Selezionate un set di opzioni nella parte sinistra della palette. Nella parte destra vengono visualizzate le opzioni
disponibili per il set selezionato.
Per attivare o disattivare le opzioni senza visualizzarle, fate clic sulla casella di controllo a sinistra del set di opzioni.
Per definire un pennello con i bordi morbidi, selezionate dei pixel con valori di grigio. Le forme di pennello colorate
appaiono con valori di grigio.
Consultare anche
“Panoramica della palette Pennelli” a pagina 311
Usa dimensione campione Ripristina il diametro originale del pennello. Questa opzione è disponibile solo se la forma della
punta del pennello è stata creata campionando i pixel in un’immagine.
Rifletti X Cambia la direzione di una punta di pennello sul suo asse x.
A B C
Riflessione di una punta di pennello sul suo asse x
A. La punta del pennello è nella sua posizione predefinita. B. Opzione Rifletti X selezionata C. Opzioni Rifletti X e Rifletti Y selezionate
A B C
Riflessione di una punta di pennello sul suo asse y
A. La punta del pennello è nella sua posizione predefinita. B. Opzione Rifletti Y selezionata C. Opzioni Rifletti Y e Rifletti X selezionate
Angolo Specifica l’angolo di rotazione dell’asse longitudinale di un pennello ellittico o campionato rispetto all’asse
orizzontale. Immettete un valore in gradi o trascinate l’asse orizzontale nella casella di anteprima.
Rotondità Specifica il rapporto tra gli assi corti e lunghi del pennello. Immettete un valore in percentuale o trascinate i
punti nella casella di anteprima. Con un valore del 100% si ha un pennello circolare; con un valore dello 0% si ha un
pennello lineare; con valori intermedi i pennelli sono ellittici.
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Durezza Controlla la dimensione della parte centrale rigida del pennello. Digitate un numero o usate il cursore per
specificare un valore espresso come percentuale del diametro del pennello. Non potete cambiare la durezza di pennelli
campionati.
Spaziatura Controlla la distanza tra i segni del pennello in un tratto. Per modificare la spaziatura, inserite un numero o
usate il cursore per inserire un valore che rappresenti una percentuale del diametro del pennello. Se l’opzione è
deselezionata, la spaziatura è determinata dalla velocità del cursore.
Se usate un pennello predefinito, premete il tasto ò (Windows) oppure ì (Mac OS) per diminuire la larghezza del pennello;
premete il tasto à (Windows) oppure $ (Mac OS) per aumentarla. Per i pennelli rotondi duri, rotondi morbidi e calligrafici,
premete Maiusc+ò (Windows) oppure ù (Mac OS) per diminuire la durezza del pennello; premete Maiusc+à (Windows)
oppure § (Mac OS) per aumentarla.
Consultare anche
“Panoramica della palette Pennelli” a pagina 311
• Le percentuali di variazione specificano la casualità degli elementi dinamici. Allo 0% l’elemento non cambia durante il
tratto; al 100% l’elemento presenta la massima casualità.
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• Le opzioni dei menu a comparsa Controllo consentono di specificare come controllare la variazione degli elementi
dinamici. Potete scegliere di non controllare la variazione di un elemento, di dissolverlo nel numero di passi specificato
o di variarlo secondo la pressione o l’inclinazione della penna, la posizione della rotellina o la rotazione della penna.
Nota: i controlli della penna sono disponibili solo se usate una tavoletta grafica sensibile alla pressione, ad esempio una
tavoletta Wacom, e penne supportate (per il controllo della rotazione). Se selezionate il controllo di una penna senza disporre
di una tavoletta, appare un’icona di avvertenza.
Consultare anche
“Panoramica della palette Pennelli” a pagina 311
Variazione dimensione e Controllo Specifica la modalità di variazione per la dimensione dei segni in un tratto. Per ulteriori
informazioni, consultate “Aggiungere elementi dinamici ai pennelli” a pagina 314.
Per specificare la percentuale massima di variazione digitate un numero o usate il cursore. Per specificare come controllare
la variazione della dimensione dei segni del pennello, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Controllo:
• Disattivato Non specifica alcun controllo sulla variazione della dimensione dei segni del pennello.
• Dissolvi Applica una dissolvenza alla dimensione dei segni del pennello compresa tra il diametro iniziale e il diametro
minimo nel numero di passi specificato. Ciascun passo corrisponde a un segno della punta del pennello. Il valore può
variare da 1 a 9999. Ad esempio, 10 passi produce una dissolvenza con 10 incrementi.
• Pressione penna, Inclinazione penna, Rotellina stilo Applicano una variazione alla dimensione dei segni del pennello
compresa tra il diametro iniziale e il diametro minimo secondo la pressione o l’inclinazione della penna o la posizione della
rotellina.
Diametro minimo Specifica la percentuale minima di ridimensionamento dei segni del pennello quando è attivata l’opzione
Variazione dimensione o il controllo relativo alle dimensioni. Digitate un numero o usate il cursore per specificare un valore
espresso come percentuale del diametro della punta del pennello.
Scala inclinazione Specifica il fattore di scala applicato all’altezza del pennello prima della rotazione, quando il controllo
delle dimensioni è impostato su Inclinazione penna. Digitate un numero o usate il cursore per specificare un valore espresso
come percentuale del diametro del pennello.
Variazione angolo e Controllo Specifica la modalità di variazione dell’angolo dei segni del pennello nel tratto. Per
specificare la percentuale massima di variazione, immettete un valore espresso come percentuale di 360 gradi. Per
specificare come controllare la variazione dell’angolo dei segni del pennello, scegliete un’opzione dal menu a comparsa
Controllo:
• Disattivato Non specifica alcun controllo sulla variazione dell’angolo dei segni del pennello.
• Dissolvi Applica una dissolvenza all’angolo dei segni del pennello compresa tra 0 e 360 gradi nel numero di passi
specificato.
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• Pressione penna, Inclinazione penna, Rotellina stilo, Rotazione Applicano una variazione all’angolo dei segni del
pennello compresa tra 0 e 360 gradi secondo la pressione o l’inclinazione della penna o la posizione della rotellina.
• Direzione iniziale Basa l’angolo dei segni del pennello sulla direzione iniziale del tratto.
• Direzione Basa l’angolo dei segni del pennello sulla direzione del tratto.
Variazione rotondità e Controllo Specifica la modalità di variazione della rotondità dei segni del pennello nel tratto. Per
specificare la percentuale massima di variazione, immettete la percentuale che indica il rapporto tra gli assi corti e lunghi
del pennello. Per specificare come controllare la variazione della rotondità dei segni del pennello, scegliete un’opzione dal
menu a comparsa Controllo:
• Disattivato Non specifica alcun controllo sulla variazione della rotondità dei segni del pennello.
• Dissolvi Applica una dissolvenza alla rotondità dei segni del pennello compresa tra il 100% e il valore minimo nel
numero di passi specificato.
• Pressione penna, Inclinazione penna, Rotellina stilo, Rotazione Applicano una variazione alla rotondità dei segni del
pennello compresa tra il 100% e il valore minimo secondo la pressione o l’inclinazione della penna o la posizione della
rotellina.
Rotondità minima Specifica la rotondità minima dei segni del pennello quando è attivata l’opzione Variazione rotondità o
il controllo relativo alla rotondità. Immettete una percentuale per specificare il rapporto tra gli assi corti e lunghi del
pennello.
Consultare anche
“Aggiungere elementi dinamici ai pennelli” a pagina 314
Dispersione e Controllo Specifica la modalità di distribuzione dei segni del pennello in un tratto. Quando è selezionato
Entrambi gli assi, i segni del pennello sono distribuiti in direzione radiale. Quando Entrambi gli assi è deselezionato, i segni
del pennello sono distribuiti perpendicolarmente al tratto.
Per specificare la percentuale massima di dispersione, immettete un valore. Per specificare come controllare la variazione
della dispersione dei segni del pennello, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Controllo:
• Disattivato Non specifica alcun controllo sulla variazione della dispersione dei segni del pennello.
• Dissolvi Applica una dissolvenza alla dispersione dei segni del pennello compresa tra il valore massimo e la mancanza
di dispersione nel numero di passi specificato.
• Pressione penna, Inclinazione penna, Rotellina stilo, Rotazione Applicano una variazione alla dispersione dei segni del
pennello secondo la pressione o l’inclinazione della penna o la posizione della rotellina.
Conteggio Specifica il numero di segni del pennello applicati a ciascun intervallo di spaziatura.
Nota: se aumentate il conteggio ma non i valori di dispersione o spaziatura, potreste compromettere il vostro lavoro.
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Variazione conteggio e Controllo Specifica la modalità di variazione del numero di segni del pennello per ciascun
intervallo di spaziatura. Per specificare la percentuale massima di segni del pennello applicati a ciascun intervallo di
spaziatura, immettete un valore. Per specificare come controllare la variazione del conteggio dei segni del pennello, scegliete
un’opzione dal menu a comparsa Controllo:
• Disattivato Non specifica alcun controllo sulla variazione del conteggio dei segni del pennello.
• Dissolvi Applica una dissolvenza al numero dei segni del pennello compresa tra il valore nella casella Conteggio e 1, nel
numero di passi specificato.
• Pressione penna, Inclinazione penna, Rotellina stilo, Rotazione Applicano una variazione al numero dei segni del
pennello secondo la pressione o l’inclinazione della penna o la posizione della rotellina.
Consultare anche
“Aggiungere elementi dinamici ai pennelli” a pagina 314
Fate clic sul campione di pattern e selezionate un pattern dalla palette a comparsa. Impostate una o più opzioni tra quelle
elencate:
Inverti Inverte i punti alti e bassi nella texture in base alle tonalità del pattern. Se Inverti è selezionato, le aree più chiare del
pattern corrispondono ai punti bassi della texture e ricevono meno colore; le aree più scure del pattern corrispondono ai
punti più alti e ricevono il massimo del colore. Quando Inverti è deselezionato, le aree più chiare del pattern ricevono la
quantità massima di colore mentre quelle più scure ne ricevono di meno.
Scala Specifica la scala del pattern. Digitate un numero o usate il cursore per inserire un valore di percentuale per la
dimensione del pattern.
Applica texture a ogni punta Applica la texture selezionata a ciascun segno del tratto del pennello, invece che a tutta il
tratto del pennello (il tratto è costituito da numerosi segni, applicati in continuo quando trascinate il pennello). Selezionate
questa opzione per rendere disponibili le opzioni di variazione della profondità.
Metodo Specifica il metodo di fusione usato per combinare il pennello e il pattern. Consultate “I metodi di fusione” a
pagina 321.
Profondità Specifica la profondità di penetrazione del colore nella texture. Digitate un numero o usate il cursore per
immettere un valore. Se impostate il valore 100%, i punti bassi della texture non ricevono alcun colore; se impostate 0%,
tutti i punti della texture ricevono la stessa quantità di colore, nascondendo così il pattern.
Profondità minima Specifica la profondità minima di penetrazione del colore quando il controllo relativo alla profondità è
impostato su Dissolvi, Pressione penna, Inclinazione penna o Rotellina stilo ed è selezionato Applica texture a ogni punta.
Variazione profondità e Controllo Specifica la modalità di variazione della profondità quando è selezionato Applica texture
a ogni punta. Per specificare la percentuale massima di variazione, immettete un valore. Per specificare come controllare la
variazione della profondità dei segni del pennello, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Controllo:
• Disattivato Non specifica alcun controllo sulla variazione della profondità dei segni del pennello.
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• Dissolvi Applica una dissolvenza compresa tra la percentuale di variazione della profondità e quella di profondità
minima nel numero di passi specificato.
• Pressione penna, Inclinazione penna, Rotellina stilo, Rotazione Applicano una variazione alla profondità secondo la
pressione o l’inclinazione della penna, la posizione della rotellina o la rotazione della penna.
Consultare anche
“Aggiungere elementi dinamici ai pennelli” a pagina 314
Pennelli doppi
Un pennello doppio usa due punte per creare dei segni. La seconda texture del pennello viene applicata all’interno del tratto
dil pennello primario; vengono colorate soltanto le aree in cui entrambi i tratti di pennello si intersecano. Impostate le
opzioni per la punta principale nella sezione Forma punta del pennello della palette Pennelli. Selezionate la seconda punta
del pennello nella sezione Pennello doppio della palette Pennelli e impostate le seguenti opzioni.
Tratti di pennello creati con una punta singola (a sinistra) e doppia (a destra)
Metodo Imposta un metodo di fusione da usare quando vengono uniti i segni della punta principale e secondaria.
Consultate “Elenco dei metodi di fusione” a pagina 321.
Diametro Controlla la dimensione della punta doppia. Immettete un valore in pixel, trascinate il cursore oppure, per usare
il diametro originale della punta del pennello, fate clic su Usa dimensione campione. L’opzione Usa dimensione campione
è disponibile solo se la forma della punta del pennello è stata creata campionando i pixel in un’immagine.
Spaziatura Controlla la distanza tra i segni del pennello con punta doppia in un tratto. Per modificare la spaziatura, digitate
un numero o usate il cursore per immettere una percentuale per il diametro della punta.
Dispersione Specifica la modalità di distribuzione dei segni in un tratto. Quando è selezionato Entrambi gli assi, i segni del
pennello con punta doppia sono distribuiti in direzione radiale. Quando Entrambi gli assi è deselezionato, i segni sono
distribuiti perpendicolarmente al tratto. Specificate la percentuale massima di dispersione digitando un numero o usando
il cursore.
Conteggio Specifica il numero di segni del pennello con punta doppia applicati a ciascun intervallo di spaziatura. Digitate
un numero o usate il cursore per immettere un valore.
Variazione primo piano/sfondo e Controllo Specifica la modalità di variazione del colore tra il colore di primo piano e il
colore di sfondo.
Per specificare una percentuale di variazione del colore, digitate un numero o usate il cursore. Per specificare come
controllare la variazione del colore dei segni del pennello, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Controllo:
• Disattivato Non specifica alcun controllo sulla variazione del colore dei segni del pennello.
• Dissolvi Alterna il colore di primo piano al colore di sfondo nel numero di passi specificato.
• Pressione penna, Inclinazione penna, Rotellina stilo, Rotazione Alternano il colore di primo piano al colore di sfondo
secondo la pressione o l’inclinazione della penna, la posizione della rotellina o la rotazione della penna.
Variazione tonalità Specifica una percentuale di variazione della tonalità in un tratto. Digitate un numero o usate il cursore
per immettere un valore. Un valore basso modifica la tonalità mantenendola simile a quella del colore di primo piano; un
valore alto aumenta la differenza tra le tonalità.
Variazione saturazione Specifica una percentuale di variazione della saturazione in un tratto. Digitate un numero o usate
il cursore per immettere un valore. Un valore basso modifica la saturazione mantenendola simile a quella del colore di
primo piano; un valore alto aumenta la differenza tra i livelli di saturazione.
Variazione luminosità Specifica una percentuale di variazione di luminosità in un tratto. Digitate un numero o usate il
cursore per immettere un valore. Un valore basso modifica la luminosità mantenendola simile a quella del colore di primo
piano; un valore alto aumenta la differenza tra i livelli di luminosità.
Purezza Aumenta o diminuisce la saturazione del colore. Digitate un numero o usate il cursore per immettere un valore in
percentuale compreso tra –100% e 100%. Impostato su –100%, il colore è privo di saturazione; su 100%, il colore è
completamente saturo.
Consultare anche
“Aggiungere elementi dinamici ai pennelli” a pagina 314
Tratti del pennello con (a sinistra) e senza (a destra) dinamica dell’applicazione del colore
Variazione opacità e Controllo Specifica la modalità di variazione dell’opacità del colore nel tratto di un pennello; il valore
massimo corrisponde a quello specificato nella barra delle opzioni. Specificate una percentuale di variazione dell’opacità
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digitando un numero o usando il cursore. Per specificare come controllare la variazione dell’opacità dei segni del pennello,
scegliete un’opzione dal menu a comparsa Controllo:
• Disattivato Non specifica alcun controllo sulla variazione dell’opacità dei segni del pennello.
• Dissolvi Applica una dissolvenza all’opacità del colore compresa tra il valore di opacità indicato nella barra delle opzioni
e 0, nel numero di passi specificato.
• Pressione penna, Inclinazione penna, Rotellina stilo Applicano una variazione all’opacità del colore secondo la pressione
o l’inclinazione della penna, o la posizione della rotellina.
Variazione flusso e Controllo Specifica la modalità di variazione del flusso di colorazione nel tratto di un pennello; il valore
massimo corrisponde a quello specificato nella barra delle opzioni.
Per specificare una percentuale di variazione del flusso di colorazione, digitate un numero o usate il cursore. Per specificare
come controllare la variazione del flusso dei segni del pennello, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Controllo:
• Disattivato Non specifica alcun controllo sulla variazione del flusso dei segni del pennello.
• Dissolvi Applica una dissolvenza al flusso compresa tra il valore indicato nella barra delle opzioni e 0, nel numero di
passi specificato.
• Pressione penna, Inclinazione penna, Rotellina stilo Applicano una variazione al flusso del colore secondo la pressione
o l’inclinazione della penna, o la posizione della rotellina.
Consultare anche
“Aggiungere elementi dinamici ai pennelli” a pagina 314
Aerografo Applica tonalità graduali a un’immagine, simulando l’effetto prodotto dagli aerografi tradizionali. L’opzione
Aerografo nella palette Pennelli corrisponde all’opzione Aerografo nella barra delle opzioni.
Arrotondamento Produce curve più smussate nei tratti del pennello. Questa opzione è particolarmente efficace quando
disegnate con uno stilo, anche se il tratto potrebbe non essere continuo.
Proteggi texture Applica lo stesso pattern e la stessa scala a tutti i pennelli predefiniti dotati di texture. Selezionate questa
opzione per simulare la tela quando utilizzate pennelli con più punte di pennello e con texture.
❖ Scegliete Copia texture su altri strumenti dal menu della palette Pennelli.
1 Selezionate lo strumento pennello , matita o altro strumento di pittura nella finestra degli strumenti.
2 Per portare in primo piano la palette Pennelli, fate clic sulla linguetta Pennelli; se la palette non è aperta, scegliete
Finestra > Pennelli.
3 Affinché le dimensioni della punta del pennello cambino con la pressione, selezionate Dinamica forme (fate clic sulla
dicitura, non sulla casella di controllo) nella palette Pennelli. Scegliete Pressione penna dal menu Controllo, sotto il cursore
Variazione dimensione.
4 Affinché l’opacità cambi con la pressione, selezionate Altra dinamica. Scegliete Pressione penna dal menu Controllo,
sotto il cursore Variazione opacità.
Nota: potete impostare Pressione penna anche per altre caratteristiche del pennello. La palette Pennelli contiene controlli con
cui variare angolo, flusso, dispersione, profondità texture e rotondità del tratto a seconda della pressione della penna.
Consultare anche
“Panoramica della palette Pennelli” a pagina 311
Metodi di fusione
I metodi di fusione
Il metodo di fusione specificato nella barra delle opzioni controlla il modo in cui i pixel sono influenzati da uno strumento
di pittura o modifica. Per la visualizzazione dell’effetto di un metodo di colore, è utile fare riferimento alla terminologia
seguente:
Consultare anche
“Elenco dei metodi di fusione” a pagina 321
Nota: per le immagini a 32 bit sono disponibili solo i metodi di fusione Normale, Dissolvi, Scurisci, Moltiplica, Schiarisci,
Scherma lineare (Aggiungi), Differenza, Tonalità, Saturazione, Colore, Luminosità, Colore più chiaro e Colore più scuro.
Normale Modifica o colora ciascun pixel per trasformarlo nel colore risultante. Questo è il metodo predefinito. Il metodo
normale si chiama Soglia quando si lavora con un’immagine bitmap o in scala di colore.
Dissolvi Modifica o colora ciascun pixel per trasformarlo nel colore risultante. Il colore risultante, tuttavia, viene creato
sostituendo in modo casuale i pixel con il colore di base o quello applicato, secondo l’opacità in ogni posizione dei pixel.
Dietro Modifica o applica il colore solo alla parte trasparente di un livello. Questo metodo funziona solo con i livelli in cui
Mantieni trasparenza è disattivato ed è analogo al dipingere sul retro delle aree trasparenti su un lucido.
Cancella Modifica o colora ciascun pixel e lo rende trasparente. Questo metodo è disponibile per gli strumenti forma (se è
selezionato Riempi regione ), secchiello , pennello , matita e per i comandi Riempi e Traccia. Funziona solo
con i livelli in cui Mantieni trasparenza è disattivato.
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Scurisci Esamina le informazioni cromatiche in ciascun canale e seleziona il colore di base o il colore applicato, il più scuro
dei due, come colore risultante. I pixel più chiari del colore applicato vengono sostituiti, quelli più scuri non cambiano.
Moltiplica Esamina le informazioni cromatiche in ciascun canale e moltiplica il colore di base per quello applicato. Il colore
risultante è sempre più scuro. La moltiplicazione di un colore con nero produce nero; la moltiplicazione di un colore con
bianco non cambia il colore. Se state applicando un colore diverso dal nero o dal bianco, i tratti sovrapposti creati con uno
strumento di pittura producono colori gradualmente più scuri. L’effetto è simile a quello ottenuto disegnando sull’immagine
con più evidenziatori.
Colore brucia Esamina le informazioni cromatiche in ciascun canale e scurisce il colore di base per riflettere quello
applicato aumentando il contrasto. L’uso del colore bianco non produce alcun cambiamento.
Brucia lineare Esamina le informazioni cromatiche in ciascun canale e scurisce il colore di base per riflettere quello
applicato diminuendo la luminosità. L’uso del colore bianco non produce alcun cambiamento.
Schiarisci Esamina il colore in ciascun canale e seleziona il colore di base o il colore applicato, il più chiaro dei due, come
colore risultante. I pixel più scuri del colore applicato vengono sostituiti e quelli più chiari non cambiano.
Scolora Esamina le informazioni cromatiche in ciascun canale e moltiplica l’inverso del colore applicato e del colore di
base. Il colore risultante è sempre più chiaro. Scolorando con il nero, il colore resta invariato. Scolorando con il bianco, si
ottiene il bianco. L’effetto è simile a quello ottenuto proiettando più diapositive l’una sull’altra.
Colore scherma Esamina le informazioni cromatiche in ciascun canale e schiarisce il colore di base per riflettere il colore
applicato diminuendo il contrasto. La fusione con nero non produce alcun cambiamento.
Scherma lineare (Aggiungi) Esamina le informazioni cromatiche in ciascun canale e schiarisce il colore di base per riflettere
il colore applicato aumentando la luminosità. La fusione con nero non produce alcun cambiamento.
Sovrapponi Moltiplica o scolora i colori, a seconda del colore di base. I pattern o i colori si sovrappongono ai pixel esistenti
mantenendo le luci e le ombre del colore di base. Il colore di base non viene sostituito ma viene miscelato con il colore
applicato per riflettere la luminosità o l’oscurità del colore originale.
Luce soffusa Scurisce o schiarisce i colori, a seconda del colore applicato. L’effetto è simile a quello ottenuto illuminando
l’immagine con un faretto a luce diffusa.
Se il colore applicato (sorgente luminosa) è più chiaro del grigio al 50%, l’immagine viene schiarita, come se venisse
schermata; se è più scuro del grigio al 50%, l’immagine viene scurita, come se venisse bruciata. L’uso del nero o del bianco
puro produce un’area chiaramente più scura o più chiara, ma non produce il nero o il bianco puro.
Luce intensa Moltiplica o scolora i colori, a seconda del colore applicato. L’effetto è simile a quello ottenuto illuminando
l’immagine con un faretto intenso.
Se il colore applicato (sorgente luminosa) è più chiaro del grigio al 50%, l’immagine viene schiarita come se fosse scolorata.
Ciò è utile per aggiungere zone di luce all’immagine. Se il colore applicato è più scuro del grigio al 50%, l’immagine viene
scurita come se fosse moltiplicata. Ciò è utile per aggiungere le ombre all’immagine. L’uso del nero o del bianco puro
produce il nero o il bianco puro.
Luce vivida Brucia o scherma i colori aumentando o diminuendo il contrasto, a seconda del colore applicato. Se il colore
applicato (sorgente luminosa) è più chiaro del grigio al 50%, l’immagine viene schiarita diminuendo il contrasto; se è più
scuro del grigio al 50%, l’immagine viene scurita aumentando il contrasto.
Luce lineare Brucia o scherma i colori diminuendo o aumentando la luminosità, a seconda del colore applicato. Se il colore
applicato (sorgente luminosa) è più chiaro del grigio al 50%, l’immagine viene schiarita aumentando la luminosità; se è più
scuro del grigio al 50%, l’immagine viene scurita diminuendo la luminosità.
Luce puntiforme Sostituisce i colori, a seconda del colore applicato. Se il colore applicato (sorgente luminosa) è più chiaro
del grigio al 50%, i pixel più scuri rispetto al colore applicato vengono sostituiti mentre quelli più chiari restano inalterati.
Se il colore applicato è più scuro del grigio al 50%, i pixel più chiari rispetto al colore applicato vengono sostituiti mentre
quelli più scuri restano inalterati. Questa opzione è utile per aggiungere effetti speciali a un’immagine.
Miscela dura Aggiunge i valori dei canali rosso, verde e blu del colore di fusione ai valori RGB del colore base. Se la somma
risultante per un canale è maggiore o uguale a 255, il valore ricevuto è 255; se è minore di 255, il valore è 0. Pertanto tutti i
pixel fusi hanno valori dei canali rosso, verde e blu pari a 0 o 255. Tutti i pixel vengono quindi trasformati nei rispettivi colori
primari: rosso, verde, blu, cyan, giallo, magenta, bianco o nero.
PHOTOSHOP CS3 323
Guida utente
Differenza Esamina le informazioni cromatiche in ciascun canale e sottrae il colore applicato da quello di base oppure il
colore di base da quello applicato, a seconda di quale dei due ha il valore di luminosità maggiore. La fusione con bianco
inverte i valori del colore di base; la fusione con nero non produce alcun cambiamento.
Esclusione Crea un effetto simile al metodo Differenza ma con un contrasto minore. La fusione con il bianco inverte i valori
del colore di base; La fusione con nero non produce alcun cambiamento.
Tonalità Crea un colore risultante con la luminanza e la saturazione del colore di base e la tonalità del colore applicato.
Saturazione Crea un colore risultante con la luminosità e la tonalità del colore di base e la saturazione del colore applicato.
Applicando questo metodo a un’area con saturazione pari a zero (grigia), non viene prodotto alcun cambiamento.
Colore Crea un colore risultante con la luminosità del colore di base e la tonalità e la saturazione del colore applicato.
In questo modo vengono mantenuti i livelli di grigio nell’immagine; ciò risulta utile per la colorazione di immagini
monocromatiche e per tingere immagini a colori.
Luminosità Crea un colore risultante con la tonalità e la saturazione del colore di base e la luminosità del colore applicato.
Questo metodo crea un effetto opposto a quello del metodo Colore.
Colore più chiaro Confronta il totale di tutti i valori dei canali per il colore di fusione e di base, e visualizza il colore con
valore più alto. Colore più chiaro non genera un terzo colore, che può essere ottenuto tramite la fusione Schiarisci, ma crea
il colore risultante scegliendo i valori dei canali più alti dal colore base e dal colore di fusione.
Colore più scuro Confronta il totale di tutti i valori dei canali per il colore di fusione e di base, e visualizza il colore con
valore più basso. Colore più scuro non genera un terzo colore, che può essere ottenuto tramite la fusione Scurisci, ma crea
il colore risultante scegliendo i valori dei canali più bassi dal colore base e dal colore di fusione.
Consultare anche
“I metodi di fusione” a pagina 321
Immagine originale Normale, opacità 100% Normale, opacità 50% Dissolvi, opacità 50%
Sfumature
Applicare un riempimento sfumatura
Lo strumento sfumatura crea una fusione graduale tra più colori. Potete scegliere riempimenti con sfumature predefinite o
crearne di nuovi.
Nota: non potete usare lo strumento sfumatura con immagini bitmap o in scala di colore.
Potete riempire un’area con una sfumatura trascinandola nell’immagine. Il punto di partenza (con il tasto del mouse
premuto) e il punto finale (quando si rilascia il tasto) influiscono sull’aspetto della sfumatura, a seconda dello strumento
usato.
1 Per riempire solo una parte dell’immagine, selezionate l’area desiderata. Altrimenti, il riempimento sfumato viene
applicato all’intero livello attivo.
2 Selezionate lo strumento sfumatura .
3 Scegliete un riempimento sfumatura nella barra delle opzioni:
• Fate clic sul triangolo accanto al campione per selezionare un riempimento sfumatura predefinito.
• Fate clic nel campione di sfumatura per visualizzare l’Editore sfumatura. Selezionate un riempimento sfumatura
predefinito o createne uno nuovo, Fate clic su OK. Consultate “Creare una sfumatura omogenea” a pagina 327.
4 Nella barra delle opzioni, selezionate un’opzione per il riempimento sfumatura:
Sfumatura lineare Applica la sfumatura dal punto iniziale a quello finale, in linea retta.
Sfumatura radiale Applica la sfumatura dal punto iniziale a quello finale, con progressione circolare.
Sfumatura angolare Applica la sfumatura con progressione antioraria attorno al punto iniziale.
Sfumatura riflessa Applica la sfumatura con progressione lineare simmetrica su entrambi i lati del punto iniziale.
Sfumatura a rombi Applica la sfumatura dal punto iniziale al punto finale, creando un motivo a rombi. Il punto finale
definisce un angolo del rombo.
Consultare anche
“Usare Gestione predefiniti” a pagina 43
Potete salvare la libreria ovunque. Tuttavia, se la salvate nella cartella Predefiniti/Sfumature, nella posizione prevista per i
predefiniti, al riavvio di Photoshop il nome della libreria apparirà in fondo al menu della palette.
D E
Finestra di dialogo Editore sfumatura
A. Menu della palette B. Interruzione di opacità C. Interruzioni di colore D. Regolate i valori o eliminate l’opacità o l’interruzione di colore
selezionata. E. Punto intermedio
12 Per controllare la gradualità delle transizioni fra le bande di colore della sfumatura, specificate un valore nella casella
di testo Omogeneità o trascinate il cursore a comparsa Omogeneità.
13 Se lo desiderate, impostate i valori di trasparenza della sfumatura.
14 Immettete un nome per la nuova sfumatura.
15 Per salvare la sfumatura come predefinita, fate clic su Nuovo dopo aver creato la sfumatura.
Nota: i nuovi predefiniti vengono salvati in un file di preferenze. Se questo file è stato eliminato o è danneggiato o se avete
ripristinato le sfumature della libreria predefinita, i nuovi predefiniti andranno perduti. Per salvare definitivamente i nuovi
elementi predefiniti, aggiungeteli a una libreria.
C
Sfumatura con diversi valori di disturbo
A. Disturbo del 10% B. Disturbo del 50% C. Disturbo del 90%
Nota: lo strumento secchiello non può essere usato con immagini in metodo Bitmap.
1 Scegliete un colore di primo piano. Consultate “Scegliere i colori nella finestra degli strumenti” a pagina 110.
2 Selezionate lo strumento secchiello .
3 Specificate se riempire la selezione con il colore di primo piano o con un pattern.
4 Specificate il metodo di fusione e l’opacità. Consultate “Elenco dei metodi di fusione” a pagina 321.
5 Specificate la tolleranza per il riempimento.
La tolleranza definisce quanto il pixel deve essere simile nel colore al pixel su cui fate clic affinché possa essere riempito.
I valori vanno da 0 a 255. Una tolleranza bassa riempie i pixel che presentano valori cromatici molto simili a quello
selezionato. Una tolleranza alta riempie i pixel che rientrano in un intervallo di colori più ampio.
9 Fate clic sulla parte dell’immagine da riempire. Tutti i pixel adiacenti all’interno della tolleranza specificata vengono
riempiti con il colore di primo piano o il pattern.
Se state lavorando su un livello e non volete riempire le aree trasparenti, verificate che la trasparenza del livello sia bloccata
nella palette Livelli. Consultate “Bloccare i livelli” a pagina 270.
Pattern Riempie la selezione con un pattern. Fate clic sulla freccia capovolta accanto al pattern campione e selezionate un
pattern dalla palette a comparsa. Potete caricare pattern aggiuntivi dal menu della palette a comparsa. Selezionate il nome
di una libreria di pattern o scegliete Carica pattern per individuare la cartella contenente i pattern da usare.
Storia Riporta l’area selezionata a uno stato o a un’istantanea dell’immagine impostata come sorgente nella palette Storia.
Nota: se riempite un’immagine CMYK con il nero, Photoshop riempie tutti i canali con nero al 100%. Ciò può produrre più
inchiostro di quanto consentito dalla stampante. Per risultati migliori con immagini CMYK, usate l’opzione Primo piano con
il colore di primo piano impostato al giusto valore di nero.
5 Specificate il metodo di fusione e la percentuale di opacità. Consultate “Elenco dei metodi di fusione” a pagina 321.
6 Se state lavorando in un livello e desiderate riempire solo le aree che contengono dei pixel, selezionate Mantieni
trasparenza.
7 Fate clic sul pulsante OK per applicare il riempimento.
Per applicare un colore di primo piano solo alle aree contenenti pixel, premete i tasti Alt+Maiusc+Backspace (Windows) o
Opzione+Maiusc+Ritorno unitario (Mac OS). Si mantiene così la trasparenza del livello. Per applicare un colore di sfondo
solo alle aree contenenti pixel, premete i tasti Ctrl+Maiusc+Backspace (Windows) o Comando+Maiusc+Ritorno unitario
(Mac OS).
• Selezionate lo strumento secchiello . Nella barra delle opzioni, scegliete Pattern dal menu a comparsa Riempimento
e selezionate un pattern dalla palette a comparsa Pattern. Quindi fate clic per riempire con il pattern l’area selezionata.
PHOTOSHOP CS3 331
Guida utente
Nota: prima di creare una selezione, potete caricare altre librerie di pattern nella palette a comparsa. Consultate “Gestire le
librerie di pattern e i predefiniti” a pagina 332.
Per creare bordi di forme o livelli che possano essere attivati o disattivati come sovrapposizioni e con anti-alias per ottenere
angoli con bordi più tenui, usate l’effetto di livello Traccia, invece del comando Traccia. Consultate “Stili ed effetti di livello”
a pagina 277.
6 Specificate un metodo di fusione e un valore di opacità. Consultate “Elenco dei metodi di fusione” a pagina 321.
7 Se state lavorando in un livello e desiderate tracciare solo le aree contenenti pixel, selezionate Mantieni trasparenza.
Consultate “Bloccare i livelli” a pagina 270.
1 Nella palette Livelli, fate clic sul pulsante Nuovo livello per creare un nuovo livello per il cerchio o il quadrato.
L’inserimento del cerchio o quadrato in un livello a parte facilita eventuali operazioni di modifica.
2 Selezionate lo strumento selezione ellittica o selezione rettangolare nella finestra degli strumenti.
3 Per creare la forma, trascinate nella finestra del documento. Mentre trascinate tenete premuto Maiusc per vincolare la
forma a un cerchio o a un quadrato.
4 Scegliete Modifica > Traccia.
5 Nella finestra di dialogo Traccia, immettete un valore per lo spessore e fate clic sul campione colore per visualizzare il
Selettore colore di Adobe.
6 Nel Selettore colore di Adobe, individuate l’intervallo di colori desiderato con i cursori a triangolo sulla barra dello
spettro dei colori, quindi fate clic sul colore desiderato nel campo del colore. Il colore selezionato appare nella metà
superiore del campione colore. Il colore originale rimane nella metà inferiore. Fate clic su OK.
7 Impostate la posizione del tratto in relazione alla selezione scegliendo Interno, Centro o Esterno. Se necessario,
impostate le altre impostazioni e fate clic su OK. Photoshop applica la traccia secondo le impostazioni effettuate.
Consultare anche
“Tracciare con il colore una selezione o un livello” a pagina 331
PHOTOSHOP CS3 332
Guida utente
Potete creare nuovi pattern, salvarli in librerie e usarli con diversi strumenti e comandi. Per gli strumenti secchiello, timbro
con pattern, pennello correttivo e toppa, i pattern predefiniti sono visualizzati nelle palette a comparsa nella barra delle
opzioni e nella finestra di dialogo Stile livello. Potete modificare la visualizzazione dei pattern nelle palette a comparsa
scegliendo un’opzione di visualizzazione dai menu delle palette. Potete inoltre gestire i pattern con Gestione predefiniti.
Photoshop dispone inoltre del filtro Crea pattern per creare pattern predefiniti o riempire un livello o una selezione con un
pattern personale.
Consultare anche
“Generare un pattern con Crea pattern” a pagina 333
Photoshop mette a disposizione un set di file in formato Illustrator che potete usare per definire un pattern predefinito.
Ciascun file nella cartella Pattern PostScript contiene un pattern che potete ridimensionare e riprodurre a qualsiasi
risoluzione. Aprite il file, selezionate un’opzione di rendering e definite il pattern.
• Carica pattern, per aggiungere una libreria all’elenco corrente. Selezionate il file della libreria da usare e fate clic su Carica.
• Sostituisci pattern, per sostituire l’elenco corrente con un’altra libreria. Selezionate il file della libreria da usare e fate clic
su Carica.
• Un file libreria (elencato in fondo al menu della palette). Fate clic su OK per sostituire l’elenco corrente o su Aggiungi per
aggiungere la libreria.
Se ricevete uno strumento timbro con pattern predefinito che usa un pattern non definito o se cancellate l’elemento
predefinito in uso ripristinando o sostituendo la libreria di pattern, dovrete ridefinire il pattern tramite Nuovo pattern dal
menu a comparsa della palette Pattern.
• Riempie un livello o una selezione con un pattern. Il pattern può essere costituito da un’unica grande porzione o da più
porzioni duplicate.
• Crea porzioni che potete salvare come pattern predefinito e usare in altre immagini.
Potete generare più pattern dallo stesso campione finché non trovate quello che più vi aggrada.
6 Fate clic su Rigenera per creare altri pattern con le stesse opzioni o regolate le opzioni e fate clic su Rigenera.
Uniformità Regola i bordi netti nel pattern. Aumentate l’omogeneità per attenuare i bordi.
Dettagli campione Specifica le dimensioni delle sezioni del pattern nella porzione. Un valore alto conserva una maggiore
quantità di dettagli originali nel pattern. Un valore basso usa sezioni più piccole nella porzione. Quando è impostato un
valore alto, la generazione delle porzioni richiede più tempo.
7 Spostatevi tra le porzioni generate nel pannello Storia porzioni per selezionare la porzione da usare per riempire il livello
o salvarla come pattern predefinito.
• Per spostarvi tra le porzioni generate, fate clic sul pulsante Prima porzione, Porzione precedente, Porzione successiva o
Ultima porzione. In alternativa, digitate il numero dell’anteprima del pattern da visualizzare e premete Invio (Windows)
o A capo (Mac OS).
• Per visualizzare in anteprima l’aspetto della porzione in un pattern ripetuto, selezionate Aggiorna anteprima pattern.
Se la generazione dell’anteprima richiede molto tempo, deselezionate questa opzione, individuate la porzione desiderata
e riselezionate l’opzione.
• Per eliminare una porzione e l’anteprima del pattern, portatevi sulla porzione desiderata e fate clic sull’icona cestino.
• Per salvare una porzione come pattern predefinito, portatevi sulla porzione desiderata e fate clic sul pulsante Pattern
predefinito. Specificate un nome e fate clic su OK. Quando salvate una porzione come pattern predefinito, viene salvata
solo la singola porzione, non l’intero pattern generato.
A B C D E F
Pulsanti Storia porzioni
A. Pattern predefinito B. Prima porzione C. Porzione precedente D. Porzione successiva E. Ultima porzione F. Icona cestino
8 Una volta ottenuta l’anteprima desiderata e salvate le porzioni da usare in futuro, fate clic su OK per riempire il livello o
la selezione.
Se state creando un pattern predefinito, fate clic su Annulla per chiudere la finestra di dialogo senza riempire il livello.
Consultare anche
“Usare Gestione predefiniti” a pagina 43
335
Prima di iniziare a disegnare in Photoshop, dovete scegliere un metodo nella barra delle opzioni. La scelta del metodo
consente di determinare se intendete creare una forma vettoriale su un livello separato, un tracciato di lavoro su un livello
esistente o una forma rasterizzata su un livello esistente.
Le forme vettoriali sono linee e curve che potete disegnare usando gli strumenti forma o penna. Le forme vettoriali non
dipendono dalla risoluzione: mantengono bordi nitidi anche se ridimensionate, stampate con una stampante PostScript,
salvate in un file PDF o importate in un’applicazione di grafica vettoriale. È possibile creare librerie di forme personalizzate
e modificare il contorno di una forma (denominato tracciato) e i relativi attributi, quali lo spessore, il colore di riempimento
e lo stile.
I tracciati sono contorni che potete trasformare in selezioni o a cui potete applicare un riempimento o una traccia di colore.
Il contorno di una forma è un tracciato. Per modificare la forma di un tracciato è sufficiente spostarne i punti di ancoraggio.
Un tracciato di lavoro è un tracciato temporaneo che appare nella palette Tracciati e definisce il contorno di una forma.
• Usate i tracciati come maschere vettoriali per nascondere le aree di un livello. Consultate “Le maschere di livello e le
maschere vettoriali” a pagina 296.
• Convertite i tracciati in selezioni. Consultate “Convertire i tracciati in bordi di selezione” a pagina 355.
• Applicate ai tracciati riempimenti o tracce di colore. Consultate “Riempire i tracciati di colore” a pagina 356.
Impostate i tracciati salvati come tracciati di ritaglio, con cui ottenere aree trasparenti nelle immagini da esportare e inserire
in applicazioni di impaginazione o di grafica vettoriale. Consultate “Creare trasparenze usando i tracciati di ritaglio” a
pagina 447.
Metodi di disegno
Quando disegnate con gli strumenti forma o penna, potete usare tre metodi diversi. Con uno strumento forma o penna
selezionato, scegliete un metodo selezionandone l’icona nella barra delle opzioni.
Livelli forma Crea una forma su un altro livello. Potete usare gli strumenti forma o penna per creare i livelli forma. I livelli
forma sono ideali per la creazione di grafica per pagine Web perché possono essere facilmente spostati, ridimensionati,
allineati e distribuiti. All’interno di un livello potete disegnare più forme in un livello. Un livello forma è costituito da un
livello di riempimento che definisce il colore della forma e da una maschera vettoriale collegata che definisce il contorno
della forma. Il contorno della forma è un tracciato che appare nella palette Tracciati.
Tracciati Disegna un tracciato di lavoro sul livello corrente che potete poi usare per eseguire una selezione, creare una
maschera vettoriale o applicare un riempimento o una traccia di colore per creare grafica raster (proprio come fareste con
uno strumento di pittura). Un tracciato di lavoro è temporaneo finché non lo salvate. I tracciati appaiono nella palette
Tracciati.
PHOTOSHOP CS3 336
Guida utente
Riempi pixel Dipinge direttamente su un livello, analogamente a uno strumento di pittura. Quando usate questo metodo,
vengono create delle immagini raster e non della grafica vettoriale. Potete quindi lavorare con le forme che dipingete come
fareste con una qualsiasi immagine raster. Quando è attivo questo metodo funzionano soltanto gli strumenti forma.
A B C
Opzioni di disegno
A. Livelli forma B. Tracciati C. Riempi pixel
Disegnare le forme
Creare una forma in un livello forma
1 Selezionate uno strumento forma o uno strumento penna. Accertatevi che il pulsante Livelli forma sia selezionato
nella barra delle opzioni.
2 Per scegliere il colore della forma, fate clic sul campione di colore nella barra delle opzioni, quindi selezionate il colore
dal Selettore di colore.
3 (Facoltativo) Impostate le opzioni per lo strumento nella barra delle opzioni: Fate clic sulla freccia capovolta accanto ai
pulsanti della forma per visualizzare le opzioni aggiuntive per ogni strumento. Consultate “Opzioni degli strumenti forma”
a pagina 339.
4 (Facoltativo) Per applicare uno stile alla forma, selezionate uno stile predefinito dal menu a comparsa Stile nella barra
delle opzioni. Consultate “Applicare gli stili predefiniti” a pagina 278.
5 Trascinate il puntatore sull’immagine per disegnare la forma:
• Per vincolare un rettangolo o un rettangolo arrotondato a un quadrato, un’ellisse a un cerchio o un angolo a un multiplo
di 45˚, tenete premuto Maiusc.
• Per disegnare dal centro verso l’esterno, posizionate il puntatore del mouse nel punto che dovrà corrispondere al centro
della forma, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate diagonalmente verso un angolo o un bordo
finché la forma avrà le dimensioni desiderate.
Nota: per impostazioni predefinita, gli strumenti stella di Illustrator e poligono di Illustrator e Photoshop disegnano dal centro
verso l’esterno.
PHOTOSHOP CS3 337
Guida utente
Consultare anche
“Modificare le forme” a pagina 338
4 Disegnate nell’immagine. Potete passare con facilità da uno strumento di disegno all’altro facendo clic sul pulsante di
uno strumento nella barra delle opzioni.
Consultare anche
“Modificare le forme” a pagina 338
1 Selezionate lo strumento ellisse nella finestra degli strumenti. Potrebbe essere nascosto da uno degli altri strumenti
forma o linea .
2 Nella barra delle opzioni nella parte superiore dell’area di lavoro, selezionate il pulsante Livelli forma .
3 Per disegnare la forma, trascinate nella finestra del documento. Per vincolare l’ellisse a un cerchio, tenete premuto Maiusc
mentre trascinate.
4 Nella barra delle opzioni, selezionate il pulsante Sottrai dall’area della forma .
5 Per creare il ritaglio, trascinate all’interno della nuova forma. Quando rilasciate il pulsante del mouse, l’immagine è
visibile sotto la nuova forma.
6 Per riposizionare una delle forme, fate clic sullo strumento selezione tracciato nella finestra degli strumenti (può
essere nascosto dallo strumento selezione diretta ) e selezionate il tracciato. Trascinatela nella nuova posizione o usate i
tasti freccia della tastiera per spostarla un pixel alla volta.
Tenete premuto Maiusc e fate clic per selezionare più tracciati.
Consultare anche
“Creare una forma in un livello forma” a pagina 336
PHOTOSHOP CS3 338
Guida utente
Consultare anche
“Usare Gestione predefiniti” a pagina 43
1 Selezionate un livello. Non potete creare una forma rasterizzata su un livello di tipo vettoriale (ad esempio un livello
testo).
2 Selezionate uno strumento forma e fate clic sul pulsante Riempi pixel nella barra delle opzioni.
3 Nella barra delle opzioni, impostate le seguenti voci:
Metodo Controlla il modo in cui la forma influirà sui pixel esistenti dell’immagine. Consultate “Elenco dei metodi di
fusione” a pagina 321.
Opacità Determina in che misura la forma nasconderà o lascerà vedere i pixel sottostanti. Una forma con 1% di opacità è
quasi trasparente; una forma con 100% di opacità è completamente opaca.
Anti-alias Ammorbidisce e fonde i pixel del bordo con quelli circostanti.
4 Impostate altre opzioni per lo strumento in uso. Consultate “Opzioni degli strumenti forma” a pagina 339.
5 Disegnate la forma.
Modificare le forme
Una forma è un livello di riempimento collegato a una maschera vettoriale. Potete assegnare con facilità al riempimento un
colore diverso, una sfumatura o un pattern modificando il livello di riempimento di una forma. Potete inoltre modificare
la maschera vettoriale di una forma per modificarne il contorno e applicare uno stile al livello.
• Per cambiare il colore di una forma, fate doppio clic sulla miniatura del livello forma nella palette Livelli, quindi scegliete
un colore diverso usando il selettore colore.
• Per riempire una forma con un pattern o una sfumatura, selezionate un livello forma nella palette Livelli, scegliete
Livello > Cambia contenuto livello > Sfumatura e impostate le opzioni di sfumatura desiderate.
PHOTOSHOP CS3 339
Guida utente
• Per riempire una forma con un pattern o una sfumatura, selezionate un livello forma nella palette Livelli, scegliete
Livello > Cambia contenuto livello > Pattern e impostate le opzioni di pattern desiderate.
• Per modificare il contorno di una forma, fate clic sulla miniatura della maschera vettoriale del livello forma nella palette
Livelli o nella palette Tracciati. Modificate la forma con gli strumenti forma e penna.
• Per spostare una forma senza cambiarne le dimensioni o le proporzioni, tenete premuta la barra spaziatrice mentre
trascinate la forma.
Consultare anche
“Modificare i componenti di tracciato” a pagina 351
Nota: potete anche modificare direttamente una freccia con gli strumenti di disegno e selezione vettoriale.
Cerchio Vincola un’ellisse a un cerchio.
Proporzioni definite Genera una forma personale secondo le proporzioni con cui è stata creata.
Dimensioni definite Genera una forma personale secondo le dimensioni con cui è stata creata.
Dimensione fissa Genera un rettangolo, un rettangolo arrotondato, un’ellisse o una forma personale come forma fissa
secondo i valori immessi nelle caselle di testo Larghezza e Altezza.
Dal centro Genera un rettangolo, un rettangolo arrotondato, un’ellisse o una forma personale dal centro.
Rientro dei lati di Trasforma un poligono in una stella. Immettete una percentuale nella casella di testo con cui specificare
la porzione del raggio della stella in cui rientrano le punte. Un’impostazione del 50% crea punte pari alla metà del raggio
complessivo della stella; un valore maggiore crea punte più appuntite e sottili; un valore minore crea punte più grosse.
Proporzionale Genera un rettangolo, un rettangolo arrotondato o un’ellisse come forma proporzionale secondo i valori
specificati nelle caselle di testo Larghezza e Altezza.
Raggio Per i rettangoli arrotondati, specifica il raggio dell’angolo. Per i poligoni, specifica la distanza tra il centro del
poligono e i vertici esterni.
Lati Specifica il numero di lati in un poligono.
Pixel calamitati Calamita i bordi di un rettangolo o di un rettangolo arrotondato ai lati dei pixel.
Senza vincoli Permette di impostare tramite trascinamento la larghezza e l’altezza di un rettangolo, un rettangolo
arrotondato, un’ellisse o una forma personale.
Spessore Determina lo spessore di una linea in pixel.
PHOTOSHOP CS3 340
Guida utente
• +/– auto, per aggiungere un punto di ancoraggio quando fate clic su un segmento di linea o per eliminare un punto di
ancoraggio quando fate clic su di esso.
• Banda elastica, per visualizzare in anteprima i segmenti di tracciato mentre trascinate fra un clic e quello successivo.
Prima di disegnare con uno strumento penna, potete creare un nuovo tracciato nella palette Tracciati per salvare
automaticamente il tracciato di lavoro con il nome specificato.
Per ulteriori informazioni sui metodi di disegno con gli strumenti penna, consultate “Metodi di disegno” a pagina 335.
Consultare anche
“Segmenti, componenti e punti di un tracciato” a pagina 347
3 Fate nuovamente clic nel punto in cui terminare il segmento (premete Maiusc e fate clic per limitare l’angolo del
segmento a un multiplo di 45˚).
4 Continuate a fare clic per impostare i punti di ancoraggio per gli altri segmenti retti.
L’ultimo punto di ancoraggio aggiunto appare sempre come un quadratino pieno, a indicare che il punto è selezionato.
Mentre aggiungete nuovi punti di ancoraggio, quelli definiti precedentemente diventano vuoti e vengono deselezionati.
5 Completate il tracciato effettuando una delle seguenti operazioni:
• per chiudere il tracciato, posizionate lo strumento penna sul primo punto di ancoraggio (vuoto). Quando il puntatore è
posizionato correttamente, appare un cerchietto accanto allo strumento penna . Fate clic o trascinate per chiudere il
tracciato.
PHOTOSHOP CS3 341
Guida utente
Nota: per chiudere un tracciato in InDesign, potete anche selezionare l’oggetto e scegliere Oggetto > Tracciati > Chiudi
tracciato.
• Per lasciare il tracciato aperto, premete Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate clic su qualsiasi punto lontano da
tutti gli oggetti.
Per lasciare il tracciato aperto, potete inoltre selezionare uno strumento diverso oppure scegliere Seleziona > Deseleziona
in Illustrator o Modifica > Deseleziona tutto in InDesign.
Le curve risultano più facili da modificare e più veloci da visualizzare e stampare se sono disegnate con il minor numero
possibile di punti di ancoraggio. Troppi punti di ancoraggio possono inoltre provocare irregolarità indesiderate in una
curva. Disegnate punti di ancoraggio ben distanziati tra loro e provate a cambiare la forma delle curve regolando lunghezza
e angolazione delle linee di direzione.
3 Trascinate per impostare l’inclinazione della curva che state creando, quindi rilasciate il pulsante del mouse.
In generale, prolungate la linea di direzione di circa un terzo della distanza che la separa dal prossimo punto di ancoraggio.
In seguito potrete regolare una o entrambe le linee di direzione.
A B C
4 Posizionate lo strumento penna nel punto in cui deve terminare il segmento curvo, quindi effettuate una delle seguenti
operazioni:
• Per creare una curva a C, trascinate nella direzione opposta alla linea di direzione precedente. Rilasciate quindi il
pulsante del mouse.
A B C
• Per creare una curva a S, trascinate nella direzione della linea di direzione precedente. Rilasciate quindi il pulsante del
mouse.
A B C
(Solo Photoshop) Per fare cambiare direzione alla curva in modo netto, rilasciate il pulsante del mouse, quindi tenete
premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate il punto di direzione nel senso della curva. Per completare il
segmento curvo, rilasciate Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e il pulsante del mouse, riposizionate il puntatore nel punto in
cui deve terminare il segmento e trascinate nella direzione opposta.
5 Continuate a trascinare lo strumento penna da posizioni diverse per creare una serie di curve morbide. Notate che state
posizionando punti di ancoraggio all’inizio e alla fine di ciascuna curva e non all’estremità della curva.
Premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate le linee di direzione per liberare le linee di direzione di un punto
di ancoraggio.
• Per lasciare il tracciato aperto, premete Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate clic su qualsiasi punto lontano da
tutti gli oggetti.
Per lasciare il tracciato aperto, potete inoltre selezionare uno strumento diverso oppure scegliere Seleziona > Deseleziona
in Illustrator o Modifica > Deselect All (Deseleziona tutto) in InDesign.
Per un video sull’utilizzo dello strumento penna in Illustrator, visitate il sito Web www.adobe.com/go/vid0037_it.
• Per lasciare un tracciato aperto, premete Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate clic su qualsiasi punto lontano da
tutti gli oggetti.
Per lasciare il tracciato aperto, potete inoltre selezionare uno strumento diverso oppure scegliere Seleziona > Deseleziona
in Illustrator o Modifica > Deseleziona tutto in InDesign.
2 Posizionate lo strumento penna sull’estremo selezionato. In Illustrator e InDesign quando lo strumento penna è
posizionato correttamente, viene affiancato da un’icona di conversione punto (In Photoshop accanto allo strumento penna
appare una barra diagonale). Per impostare l’inclinazione del segmento curvo successivo, fate clic sul punto di ancoraggio
e trascinate la linea di direzione visualizzata.
A B C
3 Posizionate lo strumento penna nel punto in cui volete inserire il punto di ancoraggio successivo, quindi fate clic (e
trascinate, se necessario) il nuovo punto di ancoraggio per completare la curva.
A B C
4 Selezionate lo strumento penna nella finestra degli strumenti, posizionate lo strumento penna nel punto in cui desiderate
terminare il segmento retto e fate clic per completarlo.
3 Riposizionate lo strumento penna nel punto in cui deve terminare il secondo segmento curvo, quindi trascinate un
nuovo punto di curvatura per completare il secondo segmento curvo.
PHOTOSHOP CS3 344
Guida utente
A B C
Consultare anche
“Segmenti, componenti e punti di un tracciato” a pagina 347
1 Per convertire lo strumento penna a mano libera in penna magnetica , selezionate Magnetica nella barra delle
opzioni; oppure fate clic sulla freccia capovolta accanto ai pulsanti della forma nella barra delle opzioni, selezionate
Magnetica e impostate le seguenti opzioni:
• Per Larghezza, immettete un valore in pixel, compreso tra 1 e 256. Penna magnetica rileva i contorni solo entro la
distanza specificata dal puntatore.
• Per Contrasto, immettete un valore percentuale compreso tra 1 e 100 per il contrasto che deve esistere tra i pixel affinché
questi vengano considerati un bordo. Per immagini a basso contrasto, impostate un valore elevato.
• Per Frequenza, immettete un valore compreso tra 0 e 100 per specificare la frequenza con cui la penna imposta i punti
di ancoraggio. Se specificate un valore elevato, il tracciato viene ancorato più rapidamente.
• Se usate una tavoletta stilo, selezionate o deselezionate l’opzione Pressione penna. Con questa opzione selezionata,
l’aumento della pressione della penna comporta una riduzione del valore impostato per Larghezza.
2 Fate clic sull’immagine per impostare il primo punto di fissaggio.
3 Per disegnare un segmento a mano libera, spostate il puntatore o trascinate lungo il bordo da tracciare.
PHOTOSHOP CS3 345
Guida utente
Il segmento più recente del bordo rimane attivo. Quando spostate il puntatore, il segmento attivo viene calamitato al bordo
più forte dell’immagine, collegando il puntatore all’ultimo punto di fissaggio. A intervalli regolari, lo strumento penna
magnetica aggiunge punti di fissaggio al bordo per ancorare le sezioni precedenti.
4 Se il bordo non viene calamitato al contorno desiderato, fate clic una volta per aggiungere manualmente un punto di
fissaggio ed evitare che il bordo si sposti. Continuate a tracciare il contorno e ad aggiungere i punti di fissaggio necessari.
In caso di errore, premete Canc per eliminare l’ultimo punto di fissaggio.
5 Per modificare dinamicamente le proprietà della penna magnetica, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate per disegnare un tracciato a mano libera.
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic per disegnare segmenti retti.
• Premete il tasto parentesi + (Windows) oppure ù (Mac OS) per ridurre la larghezza della penna magnetica di 1 pixel;
premete il tasto * (Windows) oppure § (Mac OS) per aumentarla di 1 pixel.
6 Completate il tracciato:
• Premete Invio (Windows) o A capo (Mac OS) per terminare un tracciato aperto.
• Fate doppio clic per chiudere il tracciato con un segmento magnetico.
• Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate doppio clic per chiudere il tracciato con un segmento retto.
Gestire i tracciati
Panoramica della palette Tracciati
La palette Tracciati (Finestra > Tracciati) mostra i nomi e le miniature dei tracciati salvati, del tracciato di lavoro corrente
e della maschera vettoriale corrente. La disattivazione delle miniature può portare a un miglioramento generale delle
prestazioni. Per visualizzare un tracciato, dovete dapprima selezionarlo nella palette Tracciati.
Palette Tracciati
A. Tracciato salvato B. Tracciato di lavoro temporaneo C. Tracciato maschera vettoriale (appare solo quando è selezionato un livello forma)
Selezionare un tracciato
❖ Fate clic sul nome del tracciato nella palette Tracciati. Potete selezionare un solo tracciato alla volta.
Deselezionare un tracciato
❖ Fate clic nell’area vuota della palette Tracciati o premete Esc.
PHOTOSHOP CS3 346
Guida utente
Quando disegnate con uno strumento forma, tenete premuto Maiusc per selezionare temporaneamente Aggiungi all’area
del tracciato; tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) per selezionare temporaneamente Sottrai da area del
tracciato.
Gestire i tracciati
Quando usate uno strumento penna o forma per creare un nuovo tracciato, questo appare come tracciato di lavoro nella
palette Tracciati. I tracciati di lavoro sono elementi temporanei. Per evitare di perdere i dati relativi a un tracciato di lavoro,
dovete salvarlo. Se deselezionate il tracciato di lavoro senza salvarlo e riprendete a disegnare, un nuovo tracciato di lavoro
sostituirà il primo.
Quando usate uno strumento penna o forma per creare un nuovo livello di forma, il nuovo tracciato appare come maschera
vettoriale nella palette Tracciati. Le maschere vettoriali sono collegate al relativo livello superiore; affinché la maschera
vettoriale venga elencata nella palette Tracciati, dovete selezionarne il livello superiore nella palette Livelli. Potete anche
rimuovere una maschera vettoriale da un livello e convertirlo in una maschera rasterizzata. Per ulteriori informazioni,
consultate “Aggiungere e modificare le maschere vettoriali” a pagina 299.
Quando aprite un’immagine, i tracciati salvati con essa riappaiono. In Windows i tracciati sono supportati dai formati
JPEG, JPEG2000, DCS, EPS, PDF e TIFF. In Mac OS i tracciati sono supportati da tutti i formati di file disponibili.
Nota: i tracciati in formati diversi da quelli elencati non possono in genere essere trasformati da un formato Mac OS a un
formato Windows e viceversa.
PHOTOSHOP CS3 347
Guida utente
Eliminare un tracciato
1 Fate clic sul nome del tracciato nella palette Tracciati.
2 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Trascinate il tracciato sull’icona cestino sul fondo della palette Tracciati.
• Scegliete Elimina tracciato dal menu della palette Tracciati.
• Fate clic sull’icona cestino sul fondo della palette Tracciati e fate clic su Sì.
Per eliminare un tracciato senza dover confermare l’operazione, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate
clic sull’icona cestino sul fondo della palette Tracciati.
Modificare i tracciati
Segmenti, componenti e punti di un tracciato
Un tracciato è composto da uno o più segmenti retti o curvi. I punti di ancoraggio segnano i punti finali dei segmenti del
tracciato. Su segmenti curvi, ogni punto di ancoraggio selezionato mostra una o due linee di direzione, che terminano con
dei punti di direzione. Le posizioni dei punti e delle linee di direzione determinano le dimensioni e la forma di un segmento
curvo. Lo spostamento di questi elementi rimodella le curve di un tracciato.
A B
D E
Tracciato
A. Segmento curvo B. Punto di direzione C. Linea di direzione D. Punto di ancoraggio selezionato E. Punto di ancoraggio non selezionato
Un tracciato può essere chiuso, senza inizio né fine (ad esempio un cerchio), o aperto, con punti finali riconoscibili (ad
esempio una linea ondulata).
Le curve uniformi sono collegate da punti di ancoraggio definiti punti morbidi. I tracciati curvi appuntiti sono invece
collegati da punti angolo.
PHOTOSHOP CS3 348
Guida utente
Quando spostate una linea di direzione di un punto morbido, i segmenti curvi a entrambi i lati del punto vengono regolati
contemporaneamente. Al contrario, quando spostate una linea di direzione di un punto angolo, viene regolata solo la curva
che si trova sullo stesso lato del punto della linea di direzione.
Un tracciato non è necessariamente composto da una serie di segmenti collegati tra loro. Può infatti contenere diversi
componenti di tracciato. Ogni forma di un livello forma è un componente di tracciato, descritto dal tracciato di ritaglio del
livello.
Selezionare un tracciato
Quando selezionate un tracciato o un suo segmento appaiono tutti i punti di ancoraggio della parte selezionata compresi,
nel caso di segmenti curvi, le linee e i punti di direzione. I punti di direzione appaiono come cerchi pieni, i punti di
ancoraggio selezionati come quadratini pieni e i punti di ancoraggio non selezionati come quadratini vuoti.
• Per selezionare un segmento di tracciato, selezionate lo strumento selezione diretta , quindi fate clic su uno dei punti
di ancoraggio del segmento o trascinate un riquadro di selezione su parte del segmento.
PHOTOSHOP CS3 349
Guida utente
2 Per aggiungere altri componenti o segmenti, selezionate lo strumento selezione tracciato o selezione diretta, quindi
tenete premuto Maiusc mentre selezionate i tracciati o i segmenti desiderati.
Con lo strumento selezione diretta, per selezionare l’intero tracciato o componente tenete premuto Alt (Windows) o
Opzione (Mac OS) e fate clic sul tracciato. Per attivare lo strumento selezione diretta quando sono selezionati altri
strumenti, portate il puntatore su un punto di ancoraggio e premete Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS).
Consultare anche
“Segmenti, componenti e punti di un tracciato” a pagina 347
• Se un punto di ancoraggio collega due segmenti, spostando quel punto di ancoraggio modificate entrambi i segmenti.
• Quando disegnate con lo strumento penna, potete attivare temporaneamente lo strumento selezione diretta (InDesign e
Photoshop) per regolare i segmenti già disegnati; premete Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) mentre disegnate. In
Illustrator, se premete Ctrl o Comando mentre disegnate, verrà attivato l’ultimo strumento di selezione utilizzato.
• Quando disegnate inizialmente un punto morbido con lo strumento penna, trascinando il punto di direzione la
lunghezza della linea di direzione cambia su entrambi i lati del punto. Tuttavia, quando modificate un punto morbido
esistente con lo strumento selezione diretta, la lunghezza della linea di direzione cambia soltanto sul lato che state
trascinando.
Fate clic per selezionare il segmento della curva. Quindi trascinate per regolarlo.
• Per regolare la forma del segmento su uno dei lati del punto di ancoraggio selezionato, trascinate il punto di ancoraggio
o di direzione. Tenete premuto il tasto Maiusc e trascinate per vincolare il movimento a multipli di 45˚.
Nota: potete anche applicare un effetto di trasformazione a un segmento o a un punto di ancoraggio, scalandolo o ruotandolo.
Eliminare un segmento
1 Selezionate lo strumento selezione diretta e il segmento da eliminare.
2 Premete Backspace (Windows) o Ritorno unitario (Mac OS) per eliminare il segmento selezionato. Premendo
nuovamente Backspace o Ritorno unitario potete cancellare il resto del tracciato.
• Per creare un punto morbido, posizionate lo strumento penna nel punto in cui deve terminare il nuovo segmento curvo
e trascinate.
2 Fate clic o tenete premuto uno dei tasti freccia per spostare il punto di 1 pixel alla volta nella direzione della freccia.
Tenete premuto Maiusc insieme al tasto freccia per spostare il punto di 10 pixel alla volta.
Nota: in Illustrator e InDesign potete modificare la distanza di un avanzamento modificando la preferenza Incrementi da
tastiera. Se avete modificato l’incremento predefinito, tenete premuto Maiusc per aumentare di 10 volte la distanza specificata.
Potete inoltre usare i comandi Copia e Incolla per copiare oggetti vettoriali tra un’immagine di Photoshop e un’immagine
di un’altra applicazione, quale Adobe Illustrator.
Consultare anche
“Segmenti, componenti e punti di un tracciato” a pagina 347
Nota: se trascinate un tracciato in modo che lo strumento di spostamento si trovi su un’altra immagine aperta, il tracciato viene
copiato in tale immagine.
• Per copiare un componente di tracciato mentre lo spostate, selezionate il nome del tracciato nella palette Tracciati, quindi
fate clic sul componente con lo strumento selezione tracciato . Tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS)
mentre trascinate il tracciato selezionato.
• Per copiare un tracciato senza assegnargli un nuovo nome, trascinatelo nella palette Tracciati sul pulsante Nuovo
tracciato sul fondo della palette.
• Per copiare e assegnare un nuovo nome a un tracciato, premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e trascinate il
tracciato della palette Tracciati sul pulsante Nuovo tracciato, sul fondo della palette. Oppure, selezionate il tracciato da
copiare e scegliete Duplica tracciato dal menu della palette Tracciati. Immettete un nuovo nome per il tracciato nella
finestra di dialogo Duplica tracciato e fate clic su OK.
• Per copiare un tracciato o un suo componente in un altro tracciato, selezionate l’elemento da copiare e scegliete
Modifica > Copia. Selezionate il tracciato di destinazione e scegliete Modifica > Incolla.
Nota: per allineare forme disposte su livelli distinti, usate lo strumento sposta.
• Per allineare i componenti, usate lo strumento selezione tracciato per selezionare i componenti da allineare, quindi
selezionate una delle opzioni di allineamento dalla barra delle opzioni.
A B C D E F
Opzioni di allineamento
A. Bordi superiori B. Distribuisci centri verticali C. Bordi inferiori D. Bordi sinistri E. Distribuisci centri orizzontali F. Bordi destri
• Per distribuire i componenti, selezionate almeno tre componenti da distribuire, quindi selezionate una delle opzioni di
distribuzione dalla barra delle opzioni.
A B C D E F
Opzioni di distribuzione
A. Bordi superiori B. Distribuisci centri verticali C. Bordi inferiori D. Bordi sinistri E. Distribuisci centri orizzontali F. Bordi destri
La casella degli strumenti contiene tre strumenti per l’aggiunta o l’eliminazione dei punti: strumento penna , strumento
aggiungi punti di ancoraggio e strumento elimina punti di ancoraggio .
Per impostazione predefinita, lo strumento penna diventa lo strumento aggiungi punti di ancoraggio quando viene
posizionato su un tracciato selezionato o lo strumento elimina punti di ancoraggio se viene posizionato su un punto di
ancoraggio (in Photoshop è necessario selezionare Auto Add/Delete (Aggiunta/eliminazione automatica) nella barra delle
opzioni per attivare lo strumento penna in modo che cambi automaticamente nello strumento aggiungi punti di ancoraggio
o elimina punti di ancoraggio).
Potete selezionare e modificare più tracciati contemporaneamente in Photoshop e InDesign; tuttavia, in Illustrator potete
aggiungere o eliminare punti solo in un percorso alla volta. In Photoshop e InDesign, potete rimodellare un percorso
aggiungendo punti di ancoraggio facendo clic e trascinando mentre eseguite l’aggiunta.
Nota: non utilizzate i tasti ritorno unitario, Backspace e Canc o i comandi Modifica > Taglia o Modifica > Cancella per
eliminare i punti di ancoraggio: con questi tasti e comandi vengono eliminati il punto e i segmenti di linea che collegano a tale
punto.
In Illustrator potete aggiungere punti di ancoraggio a un tracciato selezionando un oggetto e scegliendo Oggetto >
Tracciato > Aggiungi punti di ancoraggio.
3 Posizionate lo strumento cambia punto di ancoraggio sul punto di ancoraggio da convertire ed effettuate una delle
seguenti operazioni:
• Per convertire un punto angolo in un punto morbido, trascinate lontano dal punto angolo per far apparire le linee di
direzione.
• Per convertire un punto morbido in un punto angolo senza linee di direzione, fate clic sul punto morbido.
• Per convertire un punto angolo senza linee di direzione in un punto angolo con linee di direzione indipendenti,
trascinate dapprima un punto di direzione da un punto angolo (convertendolo in un punto morbido con linee di
direzione). Rilasciate solo il pulsante del mouse (ma nessun altro tasto eventualmente premuto per attivare lo strumento
converti punto di ancoraggio), quindi trascinate un punto di direzione.
• Per convertire un punto morbido in un punto angolo con linee di direzione indipendenti, trascinate un punto di
direzione.
PHOTOSHOP CS3 355
Guida utente
Consultare anche
“Segmenti, componenti e punti di un tracciato” a pagina 347
Qualsiasi tracciato chiuso può essere definito come un bordo di selezione. Un tracciato chiuso può essere aggiunto, sottratto
o unito alla selezione corrente.
Per ulteriori informazioni su queste opzioni, consultate “Ammorbidire i bordi delle selezioni” a pagina 240.
Aggiungi alla selezione Aggiunge alla selezione originale l’area definita dal tracciato.
Sottrai dalla selezione Elimina dalla selezione corrente l’area definita dal tracciato.
PHOTOSHOP CS3 356
Guida utente
Interseca con la selezione Seleziona l’area comune al tracciato e alla selezione originale. Se fra il tracciato e la selezione non
vi è alcuna sovrapposizione, non viene selezionato nulla.
3 Fate clic su OK. Il tracciato viene visualizzato sul fondo della palette Tracciati.
Importante: quando applicate un riempimento a un tracciato, i valori dei colori appaiono nel livello attivo. Prima di iniziare,
accertatevi che il livello desiderato sia attivo. Non potete riempire un tracciato quando è attiva una maschera di livello o un
livello di testo.
6 Scegliete Mantieni trasparenza per limitare il riempimento alle aree del livello contenenti dei pixel. Consultate “Bloccare
i livelli” a pagina 270.
7 Selezionate un’opzione di Rendering:
Raggio sfumatura Definisce l’estensione del bordo sfumato verso l’interno e l’esterno del bordo della selezione. Inserite un
valore in pixel.
Anti-alias Crea una transizione più fine tra i pixel della selezione e quelli circostanti, riempiendo parzialmente i pixel del
bordo.
Per ulteriori informazioni su queste opzioni, consultate “Ammorbidire i bordi delle selezioni” a pagina 240.
Importante: quando applicate una traccia a un tracciato, i valori dei colori appaiono nel livello attivo. Prima di iniziare,
accertatevi che il livello desiderato sia attivo. Non potete applicare una traccia a un tracciato quando è attiva una maschera di
livello o un livello di testo.
I filtri avanzati applicati a oggetti avanzati consentono di utilizzare i filtri in modo non distruttivo. Essi vengono infatti
memorizzati come effetti di livello nella palette Livelli, possono essere regolati in qualsiasi momento e agiscono sui dati
dell’immagine originaria contenuti nell’oggetto avanzato. Per ulteriori informazioni sugli effetti dei filtri avanzati e le
modifiche non distruttive, consultate “Modifiche non distruttive” a pagina 288.
Per usare un filtro, scegliete il comando dal sottomenu appropriato del menu Filtro. Le seguenti informazioni possono
aiutarvi a scegliere i filtri:
Consultare anche
“I moduli plug-in” a pagina 46
PHOTOSHOP CS3 360
Guida utente
3 Se appare una finestra di dialogo o Galleria filtri, immettete i valori o selezionate le opzioni desiderate, quindi fate clic
su OK.
L’applicazione di filtri a immagini di notevoli dimensioni può richiedere del tempo, ma potete visualizzare l’effetto in
anteprima nella finestra di dialogo del filtro. Trascinate nella casella di anteprima fino a centrare l’area da visualizzare. In
alcuni filtri potete fare clic sull’immagine per centrarla nel punto in cui fate clic. Usate il pulsante + o – sotto la casella di
anteprima per ingrandirla o ridurla.
Consultare anche
“I filtri avanzati” a pagina 291
A B C D E
G
H
Per risparmiare tempo quando provate diversi filtri, eseguite delle prove su una piccola selezione rappresentativa
dell’immagine.
Consultare anche
“I filtri avanzati” a pagina 291
Nota: il comando Dissolvi può anche modificare l’effetto dell’uso dei comandi Estrai e Fluidifica e dei filtri per tratti di pennello.
1 Applicate un filtro, uno strumento di pittura o una regolazione colore a un’immagine o a una selezione.
2 Scegliete Modifica > Dissolvi. Per visualizzare in anteprima l’effetto, selezionate Anteprima.
3 Trascinate il cursore per regolare l’opacità, da 0% (trasparente) a 100%.
4 Selezionate un metodo di fusione nel menu Metodo.
Nota: i metodi di fusione Colore scherma, Colore brucia, Schiarisci, Scurisci, Differenza ed Esclusione non funzionano con le
immagini Lab.
Consultare anche
“I metodi di fusione” a pagina 321
Applicare i filtri a singoli canali Potete applicare un filtro a un singolo canale, un effetto diverso a ciascun canale del colore
oppure applicare lo stesso filtro ma con diverse impostazioni.
Creare sfondi Applicando gli effetti a forme in tinta unita o in scala di grigio potete generare molti sfondi e texture che
potrete successivamente sfocare. Alcuni filtri (ad esempio, Vetro) hanno effetti poco visibili o addirittura impercettibili se
applicati a tinte unite, altri producono invece effetti interessanti.
Combinare più effetti con maschere o con immagini duplicate L’uso delle maschere per creare aree di selezione offre un
maggior controllo sulle transizioni da un effetto a un altro. Per esempio, potete applicare il filtro alla selezione creata con
una maschera.
Potete usare anche lo strumento pennello storia per disegnare un effetto filtro su una parte dell’immagine. Per prima cosa
applicate il filtro a un’immagine intera. Quindi, nella palette Storia, tornate allo stato dell’immagine precedente
l’applicazione del filtro e impostate la sorgente del pennello storia sullo stato con filtro. Infine colorate l’immagine.
Migliorare la qualità e la coerenza dell’immagine Potete nascondere gli errori, modificare o migliorare le immagini oppure
creare un nesso tra diverse immagini applicando a ciascuna lo stesso effetto. Usate la palette Azioni per registrare le
operazioni necessarie per modificare un’immagine, quindi applicate tale azione alle altre immagini.
Consultare anche
“Usare i comandi Annulla o Ripristina” a pagina 47
Per un effetto pergamena, modificate il colore dello sfondo subito prima di applicare il filtro Matita colorata all’area
selezionata.
Effetto ritaglio Riproduce un’immagine come se fosse fatta di ritagli di carta colorata. Le immagini ad alto contrasto
appaiono sotto forma di silhouette; le immagini colorate vengono costruite con più livelli di carta colorata.
Pennello a secco Dipinge i bordi dell’immagine come se si usasse la tecnica del pennello a secco (a metà strada fra olio e
acquerello). Questo filtro semplifica l’immagine riducendone la gamma di colori per creare aree di colore uniforme.
Grana pellicola Applica un pattern uniforme ai toni d’ombra e alle mezzetinte e un pattern più omogeneo e saturo alle aree
più chiare. Questo filtro è utile per eliminare le strisce dalle fusioni e per unire visivamente elementi provenienti da fonti
diverse.
Affresco Dipinge un’immagine con uno stile grezzo, con tocchi rapidi, corti e arrotondati.
Luce al neon Aggiunge vari tipi di luce agli oggetti di un’immagine. Questo filtro è utile per colorare un’immagine
ammorbidendone l’aspetto. Per selezionare il colore della luce, fate clic sulla casella relativa e selezionate un colore dal
selettore.
Effetto pennellate Consente di scegliere fra varie dimensioni (da 1 a 50) e tipi di pennello per ottenere un effetto pittorico.
I pennelli sono di tipo Semplice, Ruvido chiaro, Ruvido scuro, Molto sottile, Molto sfocato e Brillante.
Effetto spatola Riduce i dettagli dell’immagine attribuendole l’impressione di una tela dipinta con mano leggera che mostra
la propria trama sottostante.
Involucro di plastica Riveste l’immagine di plastica lucida, accentuando i dettagli della superficie.
Contorni poster Riduce il numero di colori di un’immagine in base all’opzione di posterizzazione impostata, individua i
bordi dell’immagine e disegna linee nere su di essi. Le aree ampie assumono un colore semplice, mentre i dettagli scuri più
minuti vengono distribuiti per tutta l’immagine.
Pastelli su superficie ruvida Applica tratti di pastelli colorati a uno sfondo con texture. Nelle aree di colore vivace, il tratto
del pastello è spesso e con poca texture, mentre in quelle scure ha un aspetto raschiato e rivela la texture.
Effetto sfumino Attenua l’aspetto di un’immagine mediante tratti brevi e diagonali che ne sbavano le aree più scure. Le aree
più chiare diventano più luminose e meno dettagliate.
Effetto spugna Crea immagini con aree a texture ben definita di colore contrastante, che sembrano dipinte con una spugna.
Vernice di fondo Dipinge l’immagine su uno sfondo con texture e quindi disegna l’immagine finale su di essa.
Effetto acquerello Dipinge l’immagine in stile acquerello, semplificandone i dettagli mediante un pennello medio con
acqua e colore. Nei punti in cui vi sono passaggi di tono significativi nei bordi, il filtro satura il colore.
Filtri Sfocatura
I filtri Sfocatura ammorbidiscono una selezione o un’immagine intera e sono utili per eseguire dei ritocchi. Rendono più
graduali le transizioni in quanto eseguono la media dei pixel vicini ai bordi sovrapposti di linee definite e di aree
ombreggiate dell’immagine.
Prima (a sinistra) e dopo (a destra) l’uso del filtro Sfocatura con lente. Lo sfondo è sfocato ma il primo piano resta nitido.
PHOTOSHOP CS3 365
Guida utente
Nota: per applicare un filtro Sfocatura ai bordi di un livello, deselezionate l’opzione Blocca i pixel trasparenti nella palette
Livelli.
Media Trova il colore medio di un’immagine o di una selezione, quindi riempie l’immagine o la selezione con il colore per
creare un aspetto più morbido. Ad esempio, selezionando un’area di un prato, il filtro cambia l’area in una regione di verde
uniforme.
Sfoca e Sfoca maggiormente Eliminano il disturbo nelle aree dell’immagine con transizioni significative di colore. I filtri
Sfoca sfumano le transizioni in base alla media dei pixel vicini ai bordi ben delineati delle linee e delle aree ombreggiate.
L’effetto del filtro Sfoca maggiormente è tre o quattro volte più forte rispetto a quello del filtro Sfoca.
Sfocatura selezione Sfoca un’immagine in base al valore cromatico medio dei pixel circostanti. Questo filtro è utile per
creare effetti speciali. Potete regolare le dimensioni dell’area usata per calcolare il valore medio di un determinato pixel; un
raggio più ampio comporta una maggiore sfocatura.
Controllo sfocatura Sfoca rapidamente una selezione in base al valore impostato. L’impostazione si basa sulla curva di
Gauss a forma di campana, generata quando Photoshop applica una media ponderata ai pixel. Questo filtro aggiunge
dettagli a bassa frequenza e può produrre un effetto nebuloso.
Sfocatura con lente Sfoca un’immagine per dare l’effetto di una minore profondità di campo; alcuni oggetti nell’immagine
risultano a fuoco, altre aree diventano sfocate. Consultate “Aggiungere il filtro Sfocatura con lente” a pagina 198.
Effetto movimento Sfoca in una direzione particolare (da –360º a +360º) e a un’intensità specifica (da 1 a 999). L’effetto del
filtro è analogo a quello che si ottiene facendo una foto di un oggetto in movimento con un tempo di esposizione fisso.
Sfocatura radiale Simula la sfocatura di uno zoom o di una macchina fotografica in rotazione, producendo così una lieve
sfocatura. Scegliete Rotazione per sfocare l’immagine lungo linee circolari concentriche, quindi specificate il grado di
rotazione. Scegliete Zoom per sfocare l’immagine lungo linee radiali, come in una zoomata in avanti o indietro, quindi
specificate un fattore compreso fra 1 e 100. La qualità della sfocatura può essere impostata su Bozza, più rapida ma
granulosa, Buona o Migliore per ottenere una grana più fine. La differenza tra queste due ultime opzioni è evidente solo su
selezioni di grandi dimensioni. Specificate l’origine della sfocatura, trascinando il pattern nella casella Centro sfocatura.
Sfocatura forma Usa la forma specificata per creare la sfocatura. Scegliete una forma dall’elenco di forme personali
predefinite e usate il cursore Raggio per regolarne le dimensioni. Potete caricare diverse librerie di forme facendo clic sul
triangolo e scegliendo la libreria desiderata dall’elenco. Raggio determina le dimensioni della forma; più grandi sono le
dimensioni della forma, maggiore sarà la sfocatura.
Sfocatura migliore Sfoca un’immagine con precisione. Potete specificare il raggio, la soglia e la qualità della sfocatura.
Raggio determina le dimensioni dell’area in cui vengono cercati i pixel dissimili. Soglia determina il grado di differenza
necessario perché i pixel vengano sfocati. Potete inoltre impostare un metodo per l’intera selezione (Normale) o per i bordi
con transizioni del colore (Solo contorno e Sovrapponi contorno). Nelle aree con contrasto significativo, Solo contorno
applica dei contorni in bianco e nero mentre Sovrapponi contorno applica dei contorni bianchi.
Sfocatura superficie Sfoca un’immagine preservandone i contorni. Questo filtro è utile per creare effetti speciali e ridurre
disturbo e granulosità. L’opzione Raggio specifica le dimensioni dell’area da campionare per la sfocatura. L’opzione Soglia
controlla il grado di differenza dei valori tonali dei pixel adiacenti necessario affinché i pixel vengano inclusi nella sfocatura.
I pixel i cui valori tonali si discostano meno del valore Soglia vengono esclusi dalla sfocatura.
Ombra tratteggiata Conserva i dettagli e le caratteristiche dell’immagine originale, aggiungendo texture e rendendo
frastagliati i bordi delle aree colorate, simulando tratteggi a matita. L’opzione Intensità (con valori da 1 a 3) determina il
numero di passaggi di tratteggio.
Tratti scuri Dipinge le aree scure con tratti brevi e decisi e le aree più chiare con tratti lunghi e bianchi.
Contorni con inchiostro Ridisegna l’immagine con linee sottili sui dettagli originali, in stile penna e inchiostro.
Spruzzo Riproduce l’effetto di un aerografo. Aumentando le opzioni l’effetto globale verrà semplificato.
Tratti a spruzzo Ridisegna un’immagine usando i suoi colori dominanti con tratti di colore ad angolo e a spruzzo.
Sumi-e Disegna un’immagine in stile giapponese, come se si usasse un pennello saturo su carta di riso. Il filtro Sumi-e crea
bordi morbidi e sfocati in nero carico, saturo di inchiostro.
Filtri Distorsione
I filtri Distorsione eseguono una distorsione geometrica su un’immagine, creando effetti 3D o altri effetti di rimodellazione.
Questi filtri possono richiedere molta memoria. I filtri Bagliore diffuso, Vetro e Increspatura oceano possono essere
applicati con Galleria filtri.
Bagliore diffuso Dà all’immagine l’aspetto che avrebbe attraverso un filtro a leggera diffusione. Il filtro aggiunge disturbi
bianchi trasparenti, con il bagliore che si dissolve a partire dal centro della selezione.
Muovi Usa un’immagine, chiamata mappa di spostamento, per determinare il metodo di distorsione di una selezione. Ad
esempio, con una mappa di spostamento a forma di parabola, potete creare un’immagine che sembri stampata su un pezzo
di stoffa tenuto sospeso per gli angoli.
Vetro Fa apparire un’immagine come se venisse vista attraverso diversi tipi di vetro. Potete scegliere un effetto vetro oppure
creare una superficie di vetro personale come file Photoshop e applicarla. Potete modificare le impostazioni di
ridimensionamento, distorsione e arrotondamento. Quando usate i controlli della superficie con un file, seguite le istruzioni
relative al filtro Muovi.
Correzione lente Il filtro Correzione lente corregge difetti comuni generati dalla lente, quali distorsione a barilotto e a
cuscinetto, vignettatura e aberrazione cromatica.
Increspatura oceano Aggiunge increspature distribuite casualmente sulla superficie dell’immagine in modo che appaia
come se fosse sott’acqua.
Deforma Comprime una selezione. Un valore positivo fino a +100% sposta una selezione verso il suo centro; un valore
negativo fino a –100% sposta la selezione verso l’esterno.
Coordinate polari Converte una selezione da coordinate rettangolari a coordinate polari e viceversa, in base all’opzione
selezionata. Potete usare questo filtro per creare un’anamorfosi del cilindro, arte diffusa nel XVIII secolo, in cui l’immagine
distorta appare normale se viene vista in un cilindro riflesso.
Effetto increspatura Crea un pattern ondulato su una selezione, come le increspature sulla superficie di uno stagno. Per un
maggior controllo, usate il filtro Effetto onda. Le opzioni includono il numero e la dimensione delle increspature.
Distorsione curvilinea Distorce un’immagine lungo una curva. Specificate la curva trascinando la linea nella casella. Potete
regolare qualunque punto lungo la curva. Fate clic su Predefinito per riportare la curva a una linea retta. Potete inoltre
definire come trattare le aree non distorte.
Effetto sfera Fornisce agli oggetti un effetto 3D avvolgendo una selezione attorno a una forma sferica, distorcendo
l’immagine e ridimensionandola per adeguarla alla curva selezionata.
Effetto spirale Ruota una selezione in modo più accentuato al centro rispetto ai contorni. Specificando un angolo si
produce un pattern a spirale.
Effetto onda Funziona in modo simile al filtro Effetto increspatura, ma con un maggior controllo. Le opzioni
comprendono il numero di generatori d’onda e la lunghezza (distanza fra una cresta d’onda e quella successiva), l’altezza e
il tipo di onda: Sinusoidale (rotazione), Triangolare o Quadrato. L’opzione Parametri casuali applica valori casuali. Potete
inoltre definire le aree non distorte.
PHOTOSHOP CS3 367
Guida utente
Per riprodurre le stesse onde su altre selezioni, fate clic su Parametri casuali, scegliete 1 in Numero di generatori e impostate
i parametri minimo e massimo di Lunghezza onda e Ampiezza sullo stesso valore.
Zig zag Distorce la selezione in senso radiale in base al raggio dei pixel che avete selezionato. L’opzione Rilievi stabilisce il
numero di cambiamenti di direzione dello zig zag dal centro al bordo della selezione. Potete anche scegliere come spostare
i pixel: Effetto pozzanghera sposta i pixel verso l’alto a sinistra o verso il basso a destra, Concentrico sposta i pixel verso il
centro della selezione o in direzione opposta e Intorno al centro ruota i pixel attorno al centro.
Filtri Disturbo
I filtri Disturbo aggiungono o rimuovono un disturbo, cioè pixel con livelli di colore distribuiti casualmente. Questo
permette di fondere una selezione nei pixel circostanti. I filtri Disturbo possono creare texture inconsuete oppure
rimuovere aree con problemi, quali polvere e grana.
Aggiungi disturbo Applica pixel casuali a un’immagine, simulando le immagini riprese su pellicola ad alta velocità. Potete
usare il filtro Aggiungi disturbo anche per ridurre la formazione di striature nelle selezioni con bordi sfumati o nei
riempimenti sfumati o per dare un aspetto più realistico alle aree fortemente ritoccate. Le opzioni per la distribuzione del
disturbo sono due: Uniforme e Gaussiana. Uniforme distribuisce i valori cromatici di disturbo usando numeri casuali
compresi fra 0 e più o meno il valore specificato, per creare un effetto tenue. Gaussiana distribuisce i valori cromatici di
disturbo lungo una curva a forma di campana, per ottenere un effetto macchiato. Monocromatico applica il filtro solo agli
elementi di tonalità dell’immagine, senza cambiarne i colori.
Smacchia Rileva i contorni in un’immagine (aree in cui si verificano cambiamenti significativi di colore) e sfoca tutta la
selezione tranne tali contorni. Si rimuovono così i pixel di disturbo senza interferire con i dettagli.
Polvere e grana Riduce il disturbo modificando i pixel diversi. Per raggiungere un bilanciamento fra contrastare
l’immagine e nascondere i difetti, provate diverse combinazioni delle impostazioni di Raggio e Soglia. Diversamente,
applicate il filtro alle aree selezionate dell’immagine. Consultate anche “Applicare il filtro Polvere e grana.” a pagina 372.
Intermedio Riduce il disturbo in un’immagine fondendo la luminosità dei pixel entro una selezione. Questo filtro cerca i
pixel con luminosità simile entro il raggio di una selezione, ignora i pixel che differiscono troppo da quelli adiacenti e
sostituisce il pixel centrale con il valore di luminosità intermedio dei pixel cercati. Questo filtro è utile per migliorare
l’aspetto di un’immagine “mossa”.
Riduci disturbo Riduce il disturbo nell’intera immagine o nei singoli canali mantenendo i bordi basati sulle impostazioni
dell’utente. Consultate “Ridurre il disturbo dell’immagine e gli artefatti JPEG” a pagina 193.
Sfaccetta Raggruppa i pixel di colori uniformi o simili in blocchi di pixel di colore uguale. Potete usare questo filtro per
fare apparire un’immagine digitalizzata come dipinta a mano o per convertire un’immagine realistica in un dipinto astratto.
Frammenta Crea quattro copie dei pixel della selezione, esegue la media delle copie e le sposta l’una rispetto all’altra.
Mezzatinta Converte un’immagine creando un pattern casuale di aree in bianco e nero o di colori completamente saturi,
se l’immagine è a colori. Per usare questo filtro, scegliete un tipo di punto dal menu a comparsa Tipo nella finestra di dialogo
Mezzatinta.
Mosaico Raggruppa i pixel in blocchi quadrati. I pixel di un determinato blocco sono di uguale colore e i colori dei blocchi
rappresentano quelli della selezione.
Effetto punti Suddivide il colore di un’immagine in punti a disposizione casuale, come in un dipinto puntinista, e usa il
colore di sfondo come area di tela fra i punti.
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Guida utente
Filtri Rendering
I filtri Rendering creano in un’immagine forme 3D, pattern di nuvole, pattern di rifrazione e riflessioni di luce simulate.
Potete anche manipolare oggetti in uno spazio 3D, creare oggetti 3D (cubi, sfere e cilindri) nonché creare riempimenti
texture da file in scala di grigio per produrre effetti di illuminazione di tipo 3D.
Nuvole Genera un pattern tenue di nuvole usando valori casuali che variano fra i colori di primo piano e di sfondo. Per
generare un pattern di nuvole più intenso, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) quando scegliete Filtro >
Rendering > Nuvole. Quando applicate il filtro Nuvole, vengono sostituiti i dati dell’immagine sul livello attivo.
Nuvole in differenza Usa valori generati casualmente che variano fra il colore di primo piano e di sfondo per produrre un
pattern di nuvole. Questo filtro fonde i dati delle nuvole con i pixel esistenti nello stesso modo in cui il metodo Differenza
fonde i colori. La prima volta che scegliete questo filtro, le parti dell’immagine vengono invertite in un pattern di nuvole.
Applicando il filtro diverse volte si creano pattern di nervature e venature che somigliano a texture di marmo. Quando
applicate il filtro Nuvole in differenza, vengono sostituiti i dati dell’immagine sul livello attivo.
Fibre Crea l’aspetto di tessuti usando i colori in primo piano e di sfondo. Usate il cursore Varianza per controllare la
variazione dei colori (un valore più basso crea strisce di colore più lunghe; un valore più alto crea strisce molto corte con
distribuzione di colore più variegata). Il cursore Intensità agisce sull’aspetto di ciascuna fibra. Un’impostazione bassa crea
fibre distanziate; un valore più alto produce fibre corte e sfilacciate. Fate clic sul pulsante Casuale per cambiare l’aspetto del
pattern. Potete fare clic sul pulsante più volte fino a trovare il pattern desiderato. Quando applicate il filtro Fibre, vengono
sostituiti i dati dell’immagine sul livello attivo.
Provate ad aggiungere un livello di regolazione mappa sfumatura per colorare le fibre.
Riflesso lente Simula la rifrazione prodotta illuminando con luce intensa la lente della fotocamera. Per specificare una
posizione per il centro del riflesso, fate clic in un qualsiasi punto nella miniatura dell’immagine o trascinate la crocetta del
centro.
Effetti di luce Consente di creare una miriade di effetti luce nelle immagini RGB scegliendo fra 17 stili di luce, tre tipi di
luce e quattro set di proprietà della luce. Potete usare anche delle texture da file in scala di grigio (chiamate mappe rilievo)
per produrre effetti di tipo 3D e salvare gli stili da usare poi in altre immagini. Consultate “Aggiungere effetti di luce” a
pagina 374.
Filtri Contrasta
I filtri Contrasta mettono a fuoco le immagini sfocate aumentando il contrasto dei pixel adiacenti.
Contrasta e Contrasta maggiormente Mettono a fuoco una selezione e ne migliorano la nitidezza. Il filtro Contrasta
maggiormente applica un effetto di contrasto più forte rispetto al filtro Contrasta.
Contrasta bordi e Maschera di contrasto Trovano le aree in un’immagine in cui vi sono cambiamenti significativi di colore
e ne aumentano il contrasto. Il filtro Contrasta bordi agisce solo sui contorni, lasciando intatto il resto dell’immagine. Usate
questo filtro per contrastare i contorni senza specificare una quantità. Per correzioni del colore professionali, usate il filtro
Maschera di contrasto per regolare il contrasto dei dettagli del contorno e produrre una linea più chiara e più scura su
ciascun lato del contorno, per accentuarlo e creare l’illusione di un’immagine con maggiore contrasto.
Contrasta migliore Contrasta un’immagine mediante l’impostazione dell’algoritmo di contrasto o il controllo della quantità
di contrasto delle luci e delle ombre. Consultate “Rendere più nitida l’immagine con Contrasta migliore” a pagina 195.
Consultare anche
“Regolare la nitidezza e la sfocatura dell’immagine” a pagina 194
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Guida utente
Filtri Schizzo
I filtri nel sottomenu Schizzo aggiungono texture alle immagini, spesso per ottenere un effetto 3D. I filtri sono utili anche
per creare disegni artistici o che sembrano realizzati a mano. Molti filtri Schizzo usano il colore di primo piano e di sfondo
quando ridisegnano l’immagine. Tutti i filtri Schizzo possono essere applicati con Galleria filtri.
Bassorilievo Fa apparire l’immagine come scolpita in un basso rilievo e illuminata in modo da sottolineare le variazioni
della superficie. Le aree scure dell’immagine assumono il colore di primo piano, i colori chiari usano il colore di sfondo.
Gessetto e carboncino Ridisegna le zone di luce e i mezzitoni con uno sfondo grigio uniforme di tonalità media, disegnato
con un gessetto grosso. Le zone d’ombra vengono sostituite da tratteggi diagonali di carboncino nero. Il carboncino usa il
colore di primo piano, il gessetto quello di sfondo.
Effetto carboncino Crea un effetto sbavato e di separazione dei toni. I contorni più spessi vengono tracciati con segni grossi
mentre i mezzitoni vengono riprodotti con tratti diagonali. Il carboncino è il colore di primo piano, la carta è il colore di
sfondo.
Effetto cromatura Dà all’immagine l’aspetto di una superficie cromata lucida. Le zone di luce sono punti alti e le ombre
sono punti bassi nella superficie riflettente. Dopo aver applicato il filtro, aggiungete ulteriore contrasto all’immagine
mediante la finestra di dialogo Livelli.
Conté Crayon Riproduce nell’immagine la texture dei crayon Conté densi e scuri e bianchi puri. Il filtro Conté Crayon usa
il colore di primo piano per le aree scure e il colore di sfondo per quelle chiare. Per un effetto più realistico con il filtro Conté
Crayon, impostate come colore di primo piano uno dei colori Conté Crayon comuni (nero, seppia, vermiglio) prima di
applicare il filtro. Per un effetto attenuato, sostituite il colore di sfondo con il bianco, aggiungete un po’ del colore di primo
piano allo sfondo bianco e applicate il filtro.
Penna grafica Con tratti di inchiostro fini e lineari, cattura i particolari dell’immagine originale; è particolarmente efficace
con immagini acquisite da scanner. Questo filtro sostituisce il colore dell’immagine originale con il colore di primo piano
per l’inchiostro e il colore di sfondo per la carta.
Pattern mezzetinte Simula l’effetto di un retino mezzetinte mantenendo al contempo l’intervallo continuo dei toni.
Carta da lettere Crea un’immagine che sembra costruita di carta fatta a mano. Questo filtro semplifica l’immagine,
combinando gli effetti dei filtri Stilizzazione > Effetto rilievo e Texture > Granulosità. Le aree scure dell’immagine appaiono
come fori dello strato superiore di carta, rivelando il colore di sfondo.
Effetto fotocopia Simula l’effetto ottenuto fotocopiando un’immagine. Grandi aree scure tendono a essere copiate solo
lungo i bordi e i mezzitoni si trasformano in bianco o in nero uniforme.
Effetto intonaco Modella un’immagine su un intonaco con effetto 3D, quindi colora il risultato con il colore di primo piano
e di sfondo. Le aree scure appaiono in rilievo, quelle chiare appaiono incavate.
Effetto retinatura Simula la diminuzione e distorsione controllata dell’emulsione della pellicola per creare un’immagine che
appare a blocchi nelle zone d’ombra e leggermente granulare nelle zone di luce.
Timbro Semplifica l’immagine in modo che sembri creata con un timbro di gomma o di legno. Questo filtro funziona
meglio con le immagini in bianco e nero.
Contorni strappati Ricostruisce l’immagine in modo che sembri fatta di pezzi di carta logori e strappati, quindi la colora
con i colori di primo piano e di sfondo. Questo filtro è particolarmente utile per il testo o gli oggetti a elevato contrasto.
Effetto carta bagnata Usa chiazze di colore imprecise che sembrano dipinte su carta fibrosa e bagnata, in modo che i colori
si espandano e si mescolino.
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Filtri Stilizzazione
I filtri Stilizzazione producono un effetto pittorico o impressionista su una selezione spostando i pixel e identificando e
aumentando il contrasto dell’immagine. Dopo aver usato filtri quali Trova bordi e Traccia contorno che evidenziano i bordi,
potete applicare il comando Inverti per delineare i bordi di un’immagine a colori con linee colorate o quelli di un’immagine
in scala di grigio con linee bianche.
Diffondi Confonde i pixel di una selezione per farla sembrare meno a fuoco, in base all’opzione selezionata: Normale sposta
casualmente i pixel, ignorando i valori cromatici; Scurisci sostituisce i pixel chiari con pixel più scuri; Schiarisci sostituisce
i pixel scuri con pixel più chiari. Anisotropo confonde i pixel verso la zona che presenta una modifica minore del colore.
Effetto rilievo Fa apparire una selezione sollevata o impressa, convertendo il suo colore di riempimento in grigio e
tracciando i contorni con il colore di riempimento originale. Le opzioni comprendono un angolo di rilievo (da –360˚ per
abbassare la superficie a +360˚ per sollevarla), l’altezza e una percentuale (da 1% a 500%) per la quantità di colore all’interno
della selezione. Per conservare colore e particolari quando applicate un effetto rilievo, usate il comando Dissolvi dopo aver
applicato il filtro Effetto rilievo.
Estrusione Applica una texture 3D a una selezione o a un livello. Consultate “Applicare il filtro Estrusione” a pagina 373.
Trova bordi Identifica le aree dell’immagine con transizioni significative e accentua i contorni. Come il filtro Traccia
contorno, Trova bordi traccia i contorni di un’immagine con linee scure su sfondo bianco ed è utile per creare un bordo
attorno a un’immagine.
Bordi brillanti Identifica i bordi del colore e aggiunge ad essi un bagliore fluorescente. Questo filtro può essere applicato
cumulativamente.
Solarizza Fonde un’immagine negativa e una positiva, con un risultato simile a una breve esposizione alla luce di una
stampa fotografica durante lo sviluppo.
Porzioni Spezza un’immagine in una serie di porzioni, spostando la selezione dalla sua posizione originale. Potete scegliere
come riempire l’area fra le porzioni: colore di sfondo, colore di primo piano, immagine inversa o immagine inalterata.
L’opzione Immagine inalterata pone la versione in porzioni dell’immagine sopra l’originale e rivela parti dell’originale sotto
i bordi delle porzioni.
Traccia contorno Identifica le transizioni delle aree con luminosità maggiore e ne traccia leggermente i contorni per ciascun
canale del colore in modo da ottenere un effetto simile a quello delle linee in una mappa di contorno. Consultate “Applicare
il filtro Traccia contorno” a pagina 374.
Effetto vento Inserisce piccole linee orizzontali nell’immagine per simulare l’effetto del vento. I metodi comprendono
Effetto vento, Folata (per un effetto più forte) e Vibrazione, che sposta le linee nell’immagine.
Filtri Texture
Usate i filtri Texture per simulare un aspetto di profondità o più organico.
Effetto incrinatura Dipinge l’immagine su una superficie a stucco ad alto rilievo, creando una fine rete di crepe che seguono
i contorni dell’immagine. Usate questo filtro per creare un effetto rilievo nelle immagini che contengono un’ampia gamma
di valori di colore e di grigio.
Granulosità Aggiunge texture a un’immagine simulando diversi tipi di granulosità, ossia regolare, leggero, spruzzi, blocchi,
contrasto, ingrandito, a punti, orizzontale, verticale e macchie, disponibili dal menu Tipo.
Porzioni mosaico Riproduce l’immagine come se fosse costituita da piccole tessere o piastrelle e aggiunge un’intercapedine
fra di esse (a differenza del filtro Effetto pixel > Mosaico, che suddivide l’immagine in blocchi di pixel colorati
diversamente).
Patchwork Suddivide l’immagine in quadratini riempiti con il colore predominante di quell’area dell’immagine. Il filtro
riduce o aumenta in modo casuale la profondità dei quadratini per riprodurre i punti di luce e di ombra.
Vetro colorato Ridipinge un’immagine suddividendola in celle monocolore adiacenti, contornate con il colore di primo
piano.
Applica texture Applica all’immagine una texture da voi selezionata o creata.
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Filtri Video
Il sottomenu Video contiene i filtri Togli interlacciato e Colori NTSC.
Togli interlacciato Ritocca le immagini in movimento catturate su video eliminando le linee interlacciate pari o dispari
nell’immagine video; potete sostituire le linee eliminate mediante duplicazione o interpolazione.
Colori NTSC Limita la gamma di colori a quelli accettabili per la riproduzione televisiva, per impedire che i colori troppo
saturi si disperdano sulle linee di scansione televisiva.
Filtri Altro
Con i filtri del sottomenu Altro potrete creare filtri personali, usare filtri per modificare delle maschere, spostare una
selezione all’interno di un’immagine ed eseguire rapide regolazioni del colore.
Personale Vi permette di progettare un vostro effetto di filtro. Con il filtro Personale, potete cambiare i valori di luminosità
di ciascun pixel nell’immagine in base a un’operazione matematica predefinita, detta convoluzione. A ciascun pixel viene
riassegnato un valore in base a quelli dei pixel circostanti. Questa operazione è simile ai calcoli Aggiungi e Sottrai per i
canali.
Potete salvare i filtri personali che avete creato e usarli con altre immagini Photoshop. Consultate “Creare un filtro
Personale” a pagina 374.
Accentua passaggio Conserva i dettagli del bordo entro un raggio specificato là dove si verificano delle nette transizioni di
colore, e sopprime il resto dell’immagine. Un raggio di 0,1 pixel mantiene solo i pixel del bordo. Questo filtro rimuove
dall’immagine i dettagli a bassa frequenza e ha l’effetto opposto a quello del filtro Controllo sfocatura.
L’applicazione del filtro Accentua passaggio a un’immagine a tono continuo è utile prima dell’uso del comando Soglia o
prima di convertire l’immagine in metodo Bitmap. Questo filtro consente di estrarre disegni al tratto e grandi aree in bianco
e nero dalle immagini digitalizzate.
Massimo e Minimo Sono utili per modificare le maschere. Massimo applica una riduzione, cioè aumenta le aree bianche e
riduce quelle nere. Minimo applica un’estensione, cioè aumenta le aree nere e riduce quelle bianche. Come il filtro
Intermedio, anche i filtri Massimo e Minimo prendono in considerazione i singoli pixel di una selezione. Entro un raggio
specificato, i filtri Massimo e Minimo sostituiscono il valore di luminosità del pixel corrente con il valore di luminosità
massimo o minimo dei pixel circostanti.
Sposta Sposta una selezione di una distanza specificata in senso orizzontale o verticale, lasciando uno spazio vuoto nella
posizione originale della selezione. Potete riempire l’area vuota con il colore di sfondo corrente, con un’altra parte
dell’immagine o con un riempimento a scelta, se la selezione si trova vicino al bordo di un’immagine.
Filtri Digimarc
I filtri Digimarc includono una filigrana digitale in un’immagine per memorizzare le informazioni di copyright.
Consultare anche
“Aggiungere informazioni digitali di copyright” a pagina 438
Fuoco prospettico
La funzione Fuoco prospettico consente di mantenere una prospettiva corretta quando si modificano immagini che
contengono piani prospettici, ad esempio facciate di un edificio o oggetti rettangolari.
Consultare anche
“Lavorare in Fuoco prospettico” a pagina 213
PHOTOSHOP CS3 372
Guida utente
Ripeti pixel del bordo Estende i colori dei pixel lungo il bordo dell’immagine nella direzione specificata. Se i pixel del bordo
sono di colori diversi, si potrebbero verificare delle striature.
Imposta su Sfondo (solo per il filtro Sposta) Riempie l’area selezionata con il colore di sfondo corrente.
4 Trascinate il cursore Raggio verso sinistra o verso destra oppure immettete un valore compreso fra 1 e 6 pixel nella casella
di testo. Raggio determina le dimensioni dell’area in cui vengono cercati i pixel dissimili.
Aumentando questo valore si sfoca l’immagine. Fermatevi al valore più basso che consente di eliminare i difetti.
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5 Aumentate gradualmente la soglia immettendo un valore o trascinando il cursore sul valore più alto che consente di
eliminare i difetti.
Questo filtro crea mappe di spostamento usando un file salvato in formato Adobe Photoshop con livelli uniti (ad eccezione
delle immagini in metodo Bitmap). Potete inoltre usare i file della cartella Plug-In/Mappe di spostamento nella cartella del
programma Photoshop.
3 Se la mappa di spostamento non ha le stesse dimensioni della selezione, usate uno dei seguenti comandi per adeguare la
mappa all’immagine: Allunga e adatta per ridimensionare la mappa, Affianca per riempire la selezione ripetendo la mappa
in un pattern.
4 Scegliete Riprendi o Ripeti pixel del bordo per determinare come trattare le aree non distorte dell’immagine.
5 Fate clic su OK.
6 Selezionate e aprite la mappa di spostamento. La distorsione viene applicata all’immagine.
Consultare anche
“Usare la palette Info” a pagina 34
4 Ripetete i punti 2 e 3 per tutti i pixel da includere nell’operazione. Non è necessario immettere dei valori in tutte le caselle
di testo.
5 Per Scala, immettete il valore per il quale volete dividere la somma dei valori di luminosità dei pixel compresi nel calcolo.
6 Per Sposta, immettete il valore da aggiungere al risultato del calcolo in scala.
7 Fate clic su OK. Il filtro personale viene applicato a ciascun pixel nell’immagine, uno per volta.
Usate i pulsanti Salva e Carica per salvare e riusare i filtri personali.
3 Per Tipo luce, scegliete un tipo. Se state usando più luci, selezionate e deselezionate Accesa per attivare e disattivare le
singole luci.
4 Per cambiare il colore della luce, fate clic sul riquadro del colore nell’area Tipo luce della finestra di dialogo.
Appare il selettore del colore scelto nella finestra di dialogo delle Preferenze generali.
5 Per impostare le proprietà della luce, trascinate il cursore corrispondente sulle seguenti opzioni:
Superficie Determina quanto la superficie riflette la luce (come sulla superficie di un pezzo di carta fotografica), da Opaca
(bassa riflettenza) a Lucida (alta riflettenza).
Materiale Determina quale dei due è l’elemento più riflettente: la luce o l’oggetto illuminato dalla luce. Plastico riflette il
colore della luce, Metallico riflette il colore dell’oggetto.
Esposizione Aumenta la luce (valori positivi) oppure la diminuisce (valori negativi). Un valore 0 non ha alcun effetto.
Ambiente Diffonde la luce come se fosse combinata con un’altra luce in una stanza, quale la luce del sole o di una lampada
fluorescente. Con un valore pari a 100 viene usata solo la sorgente di luce, con un valore pari a –100 la sorgente di luce viene
eliminata. Per modificare il colore della luce dell’ambiente, fate clic sul riquadro del colore e usate il selettore visualizzato.
Per duplicare una luce, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre trascinate la luce nella casella di
anteprima.
Direzionale Emette luce da molto lontano, in modo che l’angolo della luce non cambi, come il sole.
Faretto Proietta un raggio ellittico di luce. La linea nella casella di anteprima definisce la direzione e l’angolo della luce,
mentre le quattro maniglie definiscono i bordi dell’ellisse.
Omni blu Una luce non direzionale azzurra posta in alto, con intensità massima (85) e priva di fuoco.
Cerchio di luci Quattro faretti. Quello bianco ha un’intensità massima (100) e fuoco concentrato (8). Quello giallo ha
un’intensità forte (88) e fuoco concentrato (3). Quello rosso ha un’intensità media (50) e fuoco concentrato (0). Quello blu
ha un’intensità massima (100) e fuoco medio (25).
Incrocio Un faretto bianco con intensità media (35) e fuoco ampio (69).
Incrocio giù Due faretti bianchi con intensità media (35) e fuoco ampio (100).
Cinque luci giù/Cinque luci su Cinque faretti bianchi rispettivamente in giù o in su, con intensità massima (100) e fuoco
ampio (60).
Luce flash Una luce non direzionale gialla con intensità media (46).
Riflettore Un faretto bianco con intensità media (35) e fuoco ampio (69).
Direzionale parallela Una luce azzurra direzionale con intensità massima (98) e priva di fuoco.
Luci RGB Luci rosso, blu e verde che producono una luce con intensità media (60) e fuoco ampio (96).
Luci dirette tenui Due luci direzionali bianca e azzurra, prive di fuoco. La luce bianca ha un’intensità tenue (20). Quella blu
ha un’intensità media (67).
Luce omni tenue Una luce non direzionale tenue di intensità media (50).
Luce faretto tenue Un faretto bianco con intensità massima (98) e fuoco ampio (100).
Tre giù Tre faretti bianchi con intensità media (35) e fuoco ampio (96).
Tre faretti Tre faretti con intensità media (35) e fuoco ampio (100).
• Per eliminare una luce, trascinate il cerchio centrale della luce sull’icona cestino situata nella parte inferiore destra della
casella di anteprima.
1 Se necessario, aggiungete all’immagine un canale alfa. Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per usare una texture basata su un’altra immagine (ad esempio di tessuto o acqua), convertite detta immagine in scala di
grigio, quindi trascinate il canale di scala di grigio dall’immagine di riferimento a quella corrente.
• Trascinate un canale alfa esistente da un’altra immagine a quella corrente.
• Create un canale alfa nell’immagine, quindi aggiungetevi della texture.
2 Nella finestra di dialogo Effetti di luce, scegliete un canale dal menu Canale texture: un eventuale canale alfa che avete
aggiunto o il canale Rosso, Verde o Blu dell’immagine.
3 Selezionate Bianco in alto per sollevare le parti bianche del canale rispetto alla superficie. Deselezionate questa opzione
per sollevare le parti scure.
4 Trascinate il cursore Altezza per modificare la texture, da Piatta (0) a In rilievo (100).
Consultare anche
“Creare e modificare maschere di canali alfa” a pagina 255
378
Creare il testo
Il testo e i livelli di testo
Quando inserite del testo, viene aggiunto un nuovo livello di testo alla palette Livelli.
Importante: non è possibile creare livelli di testo in immagini Multicanale, Bitmap o Scala di colore, poiché questi metodi non
supportano i livelli. In questi casi, il testo appare sullo sfondo come testo rasterizzato.
Una volta creato un livello di testo, potete modificare il testo e applicare i comandi di livello.
Tuttavia, una volta modificato un livello di testo da rasterizzare, Photoshop converte le proporzioni vettoriali del contorno
del testo in pixel. Il testo rasterizzato non presenta più contorni vettoriali, quindi non è più modificabile come testo.
Consultate “Rasterizzare i livelli di testo” a pagina 384.
Il testo resta modificabile anche dopo avere apportato le seguenti modifiche al livello:
Consultare anche
“Creare e modificare il testo lungo un tracciato” a pagina 400
Immettere il testo
A seconda del metodo con cui viene creato, il testo può essere indipendente, di tipo paragrafo o disposto lungo un tracciato.
• Per testo indipendente si intende una riga orizzontale o verticale di testo che inizia nel punto in cui fate clic sull’immagine.
L’inserimento di testo indipendente è utile per aggiungere alcune parole all’immagine creata.
• Per testo paragrafo si intende testo inserito all’interno di un’area delimitata che ne controlla lo scorrimento, in orizzontale
o verticale. Questo metodo è utile quando volete creare uno o più paragrafi di testo, come ad esempio in una brochure.
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Testo indipendente (in alto) e testo paragrafo in un’area delimitata (in basso)
• Il testo su un tracciato scorre lungo il bordo di un tracciato aperto o chiuso. Se il testo viene inserito in orizzontale, i
caratteri risultano perpendicolari alla linea di base. Se il testo viene inserito in verticale, i caratteri risultano paralleli alla
linea di base. In entrambi i casi, il testo scorre nella direzione in cui sono stati aggiunti i punti del tracciato.
Se il testo inserito eccede le dimensioni del rettangolo di selezione del paragrafo o del tracciato, nella maniglia all’angolo del
bordo di selezione o nel punto di ancoraggio alla fine del tracciato viene visualizzato un quadratino o un cerchio contenente
il simbolo più (+).
Quando si fa clic in un’immagine con lo strumento testo, viene attivata la modalità di modifica dello strumento. Con lo
strumento in modalità di modifica, potete immettere e modificare i caratteri ed eseguire altri comandi da vari menu;
tuttavia alcune operazioni richiedono che vengano dapprima confermate le modifiche sul livello di testo. Uno strumento
testo si trova in modalità di modifica quando nella barra delle opzioni sono visualizzati i pulsanti Conferma e
Annulla .
Consultare anche
“Gli strumenti” a pagina 24
5 Terminata l’immissione o la modifica del testo, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic sul pulsante Conferma nella barra delle opzioni.
• Premete il tasto Invio del tastierino numerico.
• Premete Ctrl+Invio (Windows) o Comando+A capo (Mac OS).
• Selezionate uno strumento nella finestra degli strumenti, fate clic nella palette Livelli, Canali, Tracciati, Storia, Azioni,
Stili o scegliete un comando di menu.
PHOTOSHOP CS3 380
Guida utente
Potete anche modificare le dimensioni del rettangolo di selezione: lo scorrimento del testo si adatterà alle nuove dimensioni
del rettangolo. Potete modificare le dimensioni del rettangolo di selezione mentre immettete il testo o dopo avere creato il
livello di testo. Il rettangolo di selezione consente anche di ridimensionare, ruotare o inclinare il testo.
• Per ridimensionare il rettangolo di selezione, posizionate il puntatore su una maniglia fino a visualizzare una freccia
doppia e trascinate. Per mantenere inalterate le proporzioni, tenete premuto Maiusc.
• Per ruotare il rettangolo di selezione, posizionate il puntatore fuori dell’area del rettangolo fino a visualizzare una freccia
curva a due punte e trascinate. Per ruotare in incrementi di 15˚, tenete premuto Maiusc. Per modificare il centro di
rotazione, trascinate il punto centrale in una nuova posizione tenendo premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS).
Il punto centrale può trovarsi anche al di fuori del rettangolo di selezione.
• Per inclinare il rettangolo di selezione, tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e trascinate una maniglia
centrale. Il puntatore diventa una freccia .
• Per ridimensionare il testo mentre ridimensionate il rettangolo di selezione, trascinate una maniglia d’angolo tenendo
premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS).
• Per ridimensionare il rettangolo di selezione dal centro, trascinate una maniglia d’angolo tenendo premuto Ctrl
(Windows) o Comando (Mac OS).
Modificare il testo
Modificare il testo
1 Selezionate lo strumento testo orizzontale o testo verticale .
2 Selezionate il livello di testo nella palette Livelli o fate clic sul flusso di testo per selezionare un livello di testo.
3 Posizionate il punto di inserimento nel testo ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic per impostare il punto di inserimento.
• Selezionate i caratteri da modificare.
4 Immettete il testo desiderato.
5 Confermate le modifiche apportate al livello di testo.
Consultare anche
“Formattare i caratteri” a pagina 384
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Testo (Windows) o Photoshop > Preferenze > Testo (Mac OS)
2 In Opzioni testo, selezionate o deselezionate Usa virgolette tipografiche.
PHOTOSHOP CS3 382
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Quando create del testo da visualizzare sul Web, tenete presente che l’anti-alias aumenta notevolmente il numero di colori
dell’immagine originale. Questo limita la possibilità di ridurre il numero di colori nell’immagine e, di conseguenza, la
dimensione del file. Inoltre, l’anti-alias può comportare la presenza di colori irregolari lungo i bordi del testo. Per ridurre le
dimensioni del file e limitare il numero di colori (a scapito di bordi più scalettati) provate a non applicare l’anti-alias.
Considerate inoltre la possibilità di usare testo di dimensioni maggiori di quelle impiegate per la stampa. Il testo di
dimensioni maggiori viene visualizzato sul Web più facilmente e può presentare meno esigenze di anti-alias.
Nota: quando usate l’anti-alias, il testo potrebbe risultare non omogeneo se di piccole dimensioni e a bassa risoluzione (come
nel caso della grafica per il Web). Per ridurre questo effetto indesiderato, disattivate l’opzione Larghezze frazionali nel menu
della palette Carattere.
1 Se necessario, nella palette Carattere, scegliete una lingua dal menu a comparsa in fondo alla palette. Questa corrisponde
al dizionario usato da Photoshop per la correzione ortografica.
2 (Facoltativo) Mostrare o sbloccare i livelli di testo. Il comando Controllo ortografia non controlla i livelli nascosti o
bloccati.
3 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Selezionate un livello di testo.
• Per verificare un testo specifico, dovete selezionarlo.
• Per verificare una parola, posizionate il cursore nella parola stessa. Se avete selezionato un livello di testo e desiderate
effettuare il controllo ortografico solo su quel livello, deselezionate Verifica tutti i livelli.
4 Scegliete Modifica > Controllo ortografia.
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5 Quando vengono segnalate parole sconosciute e possibili errori, effettuate una delle seguenti operazioni:
Ignora Prosegue il controllo ortografico senza modificare il testo.
Cambia Corregge l’errore di ortografia. Accertatevi che in Sostituisci con sia visualizzata la parola corretta e fate clic su
Cambia. Se la parola suggerita non è quella desiderata, selezionatene una diversa dalla casella Suggerimenti o immettete la
parola corretta in Sostituisci con.
Cambia tutto Corregge tutte le ricorrenze di un errore di ortografia nel documento. Accertatevi che in Sostituisci con sia
visualizzata la parola corretta.
Aggiungi Memorizza nel dizionario la parola non riconosciuta, affinché le ricorrenze successive non vengano più
segnalate.
Sostituisci/Trova Sostituisce il testo trovato con quello corretto e cerca la ricorrenza successiva.
A
Association of Cacto-
philes
B
Association of Cac-
tophiles
Association des Cactophi-
C
les
Formattare i caratteri
La formattazione dei caratteri
Potete impostare gli attributi del testo prima di immettere i caratteri, o adattarli per cambiare l’aspetto di caratteri selezionati
in un livello di testo.
Prima di poter formattare i singoli caratteri, dovete selezionarli. Potete selezionare un carattere, un insieme di caratteri o
tutti i caratteri di un livello di testo.
PHOTOSHOP CS3 385
Guida utente
Consultare anche
“Spaziatura di righe e caratteri” a pagina 391
Selezionare i caratteri
1 Selezionate lo strumento testo orizzontale o testo verticale .
2 Selezionate il livello di testo nella palette Livelli o fate clic sul testo per selezionare un livello di testo.
3 Posizionate il punto di inserimento nel testo ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Trascinate il puntatore per selezionare uno o più caratteri.
• Fate clic sul testo, tenete premuto Maiusc e fate di nuovo clic per definire un insieme di caratteri.
• Scegliete Selezione > Tutto per selezionare tutti i caratteri del livello.
• Fate doppio clic su una parola per selezionarla. Fate triplo clic su una riga di testo per selezionarla. Fate quattro clic su
un paragrafo per selezionarlo. Fate cinque clic ovunque nel flusso di testo per selezionare tutti i caratteri del rettangolo
di selezione.
• Per selezionare i caratteri con i tasti freccia, fate clic all’interno del testo, tenete premuto il tasto Maiusc e premete i tasti
freccia destra o sinistra. Per selezionare le parole con i tasti freccia, tenete premuto Maiusc+Ctrl (Windows) o
Maiusc+Comando (Mac OS) e premete i tasti freccia destra o sinistra.
4 Per selezionare tutti i caratteri di un livello senza posizionare il cursore nel flusso di testo, selezionate il livello di testo
nella palette Livelli e fate doppio clic sull’icona testo del livello.
Importante: la selezione e la formattazione di caratteri in un livello di testo attivano la modalità di modifica dello strumento
testo.
• Scegliete Finestra > Carattere o fate clic sulla linguetta della palette Carattere, se la palette è visibile ma non attiva.
• Con uno strumento testo, fate clic sul pulsante Palette nella barra delle opzioni.
Per impostare un’opzione nella palette Carattere, scegliete un valore dal menu a comparsa a destra della relativa opzione.
Per impostare le opzioni con valori numerici, potete usare le frecce su/giù o modificare il valore direttamente nella casella
di testo. Dopo aver modificato direttamente un valore, premete Invio o A capo per applicare il valore; Maiusc+Invio o
Maiusc+A capo per applicare il valore ed evidenziare il valore appena modificato; Tab per applicare il valore e passare alla
casella di testo successiva della palette.
A H
B I
C J
D
E K
Palette Carattere
A. Famiglia di font B. Dimensione font C. Scala verticale D. Opzione Imposta Tsume E. Avvicinamento F. Spostamento linea di base
G. Lingua H. Stile font I. Interlinea J. Scala orizzontale K. Crenatura
PHOTOSHOP CS3 386
Guida utente
Nota: per visualizzare l’opzione Imposta Tsume nella palette Carattere, dovete prima selezionare Mostra opzioni testo asiatico
in Preferenze > Testo.
Potete accedere a opzioni e comandi aggiuntivi dal menu della palette Carattere. Per accedere a questo menu, fate clic sul
triangolo nell’angolo in alto a destra della palette.
Consultare anche
“Palette e menu” a pagina 20
Le scelte rapide dinamiche vengono visualizzate nel menu della palette Carattere solo quando si immette testo indipendente o testo paragrafo,
quando è selezionato del testo o quando il puntatore a forma di I si trova nel testo.
L’unità di misura predefinita per il testo sono i punti. Un punto PostScript equivale a 1/72 di pollice in un’immagine a 72 ppi;
potete tuttavia scegliere se usare la definizione dei punti tradizionale o quella PostScript. Potete modificare l’unità di misura
predefinita per il testo nell’area Unità di misura e righelli della finestra di dialogo Preferenze.
Per modificare l’unità di misura del testo, scegliete Modifica > Preferenze > Unità di misura e righelli (Windows) o
Photoshop > Preferenze > Unità di misura e righelli (Mac OS), quindi selezionate un’unità di misura dal menu Testo.
Consultare anche
“Gli stili e gli effetti di livello” a pagina 277
Consultare anche
“Immettere il testo” a pagina 378
• Per applicare una linea orizzontale sul testo orizzontale o una linea verticale sul testo verticale, fate clic sul pulsante
Barrato nella palette Carattere. Oppure, scegliete Barrato dal menu della palette Carattere.
Font
I font
Un font è un insieme completo di caratteri, cioè di lettere, numeri e simboli che condividono spessore, larghezza e stile,
come Adobe Garamond 10 punti.
I tipi di carattere, detti anche famiglie di caratteri o famiglie di font, sono raccolte di font che condividono lo stesso aspetto
e progettati per essere usati insieme, come Adobe Garamond.
Il formato di stile è una variante di un singolo font appartenente a una famiglia di font. In genere, lo stile Roman o Plain (il
nome effettivo varia a seconda della famiglia) è il font di base, che può includere formati quali normale, grassetto,
semigrassetto, corsivo e grassetto corsivo. Se un font non comprende lo stile desiderato, potete applicare uno stile simulato
per rappresentare gli stili grassetto, corsivo, apice, pedice, tutte maiuscole e maiuscoletto.
I font contengono molti caratteri oltre a quelli visibili sulla tastiera. In base al font selezionato, questi caratteri possono
contenere legature, frazioni, ornati, ornamenti, numeri ordinali, alternative stilistiche e di titolazione, caratteri superiori o
inferiori, cifre oldstyle e cifre basse. Un glifo (o simbolo) corrisponde a una forma specifica di un carattere. Ad esempio, in
alcuni font la lettera maiuscola A è disponibile in varie forme, ad esempio ornata e in maiuscoletto.
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Oltre ai font già installati nel sistema, potete usare i font installati in queste cartelle locali:
Windows Programmi/File comuni/Adobe/Fonts
Un font Type 1, TrueType, OpenType o CID installato nella cartella locale Fonts apparirà solo nelle applicazioni Adobe.
Consultare anche
“Font OpenType” a pagina 390
• OpenType
• Type 1
• TrueType
• Multiple Master
Potete disattivare la funzione di anteprima o modificare la dimensione dei punti dei nomi di font in Preferenze > Testo.
Il menu Famiglia font nella palette Carattere e nella barra delle opzioni presenta un’anteprima dei font disponibili.
Potete scegliere una famiglia e uno stile di font digitandone il nome nella casella di testo. Mentre scrivete, viene visualizzato
il primo nome di font o stile che inizia con la lettera digitata. Continuate a digitare il nome fino a individuare il font o lo
stile desiderato.
2 Per scegliere uno stile di font, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Scegliete uno stile di font dal menu Stile font nella palette Carattere o nella barra delle opzioni.
• Se la famiglia di font scelta non include lo stile grassetto o corsivo, fate clic su Grassetto simulato o Corsivo
simulato nella palette Carattere per applicare uno stile simulato. Oppure, scegliete Grassetto simulato o Corsivo
simulato dal menu della palette Carattere.
• Usate una scelta rapida dinamica. Le scelte rapide dinamiche sono scelte rapide da tastiera disponibili (solo in modalità
modifica) per Grassetto simulato, Corsivo simulato, Tutte maiuscole, Maiuscoletto, Apice, Pedice, Sottolineato e Barrato.
Nota: la formattazione Grassetto simulato non può essere applicata al testo alterato.
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Guida utente
La protezione dei glifi evita che appaiano caratteri errati e non leggibili quando si immette testo con caratteri non latini (ad
esempio giapponese o cinese) dopo aver selezionato un font di tipo Roman. Per impostazione predefinita, Photoshop
protegge i glifi selezionando automaticamente un font corretto. Per disattivare questa protezione, deselezionate Attiva
protezione glifi mancanti in Preferenze >Testo.
Font OpenType
I font OpenType usano un unico file di font sia per i computer Windows® che per i computer Macintosh®, cosicché i file
possono essere trasferiti da una piattaforma all’altra senza problemi di sostituzione dei font o di impaginazione del testo.
Possono includere alcune caratteristiche, come ornati o legature facoltative, non disponibili negli attuali font PostScript e
TrueType.
Con i font OpenType, potete sostituire automaticamente glifi alternativi, come legature, maiuscoletto, frazioni e cifre
proporzionali Oldstyle, all’interno del testo.
I font OpenType possono includere un set di caratteri espansi e funzioni di layout per un più ampio supporto linguistico e
un maggiore controllo tipografico. I font OpenType di Adobe che supportano le lingue dell’Europa centrale (CE) hanno la
parola “Pro” nel nome del font all’interno dei menu dei font dell’applicazione. I font OpenType che non supportano le lingue
dell’Europa Centrale sono etichettate come “Standard” e hanno il suffisso “Std”. Tutti i font OpenType possono inoltre essere
installati e usati assieme ai font PostScript Type 1 e TrueType.
Per ulteriori informazioni sui font OpenType, visitate il sito Web www.adobe.com/go/opentype_it.
Alternative contestuali Sono caratteri alternativi contenuti in alcuni font calligrafici per consentire una migliore unione
delle lettere. Ad esempio, se usate il font Caflisch Script Pro con l’opzione Alternative contestuali attivata, la coppia di lettere
“bl” nella parola “blando” viene unita in modo che sembri scritta a mano.
Legature facoltative Sono caratteri sostitutivi tipografici per coppie di lettere quali ct, st e ft.
Nota: anche se sembrano uniti, i caratteri delle legature possono essere modificati singolarmente e non generano errori quando
viene effettuato il controllo ortografico.
Ornato Sostituisce i caratteri con glifi ornati, forme di lettere con tratti estesi (decorazioni accentuate).
Oldstyle Sono cifre più piccole rispetto alle cifre regolari e alcune di esse scendono al di sotto della linea di base.
Alternative stilistiche Formatta i caratteri con un dato stile per un effetto puramente estetico.
Alternative titolazione Formatta i caratteri (di solito tutti in maiuscolo) destinati all’uso con dimensioni elevate, ad esempio
per i titoli.
Ornamenti Sono simboli che aggiungono una firma personale alla famiglia dei font e che possono essere usati come
elementi decorativi in frontespizi, marcatori di paragrafo, divisori per blocchi di testo o come fasce e bordi.
Ordinali Formatta automaticamente i numeri ordinali (come ad esempio 1o e 2a) con caratteri in apice. Anche i caratteri in
apice delle parole inglesi first e second (1st e 2nd) vengono composti correttamente.
Frazioni Formatta automaticamente le frazioni, convertendo i numeri separati da una barra (ad esempio 1/2) in una
frazione (come ad esempio ).
In Photoshop non è possibile visualizzare in anteprima le funzioni OpenType, quali alternative contestuali, legature e glifi.
Potete però visualizzare l’anteprima e applicare le funzioni OpenType usando la palette Glifi di Adobe Illustrator. Copiate
e incollate il testo in Adobe Illustrator e usate la palette Glifi per visualizzare in anteprima e applicare le funzioni OpenType.
Potete quindi incollare il testo in Photoshop.
Al seguente indirizzo è disponibile un’esercitazione sulla visualizzazione dei glifi in Adobe Illustrator:
www.adobe.com/go/learn_ps_viewglyphsai_it.
Consultare anche
“Impostare gli attributi dei font OpenType asiatici” a pagina 407
Nota: quando utilizzate il testo asiatico, potete specificare il modo in cui misurare l’interlinea: dalla linea di base di una riga
alla linea di base della riga successiva oppure dalla parte superiore di una riga alla parte superiore della successiva.
Testo di cinque punti con interlinea di 6 punti (a sinistra) e con interlinea di 12 punti (a destra)
Consultare anche
“Il testo asiatico” a pagina 405
Impostare l’interlinea
1 Selezionate i caratteri da modificare. Se non selezionate nulla, l’interlinea verrà applicata al nuovo testo creato.
2 Nella palette Carattere, impostate il valore di Interlinea.
Crenatura e avvicinamento
Per crenatura si intende l’incremento o la riduzione dello spazio tra specifiche coppie di caratteri. Per avvicinamento si
intende l’ampliamento o la riduzione della spaziatura tra i caratteri nel testo selezionato o in un blocco intero di testo.
Potete applicare automaticamente la crenatura al testo utilizzando la crenatura metrica o ottica. La crenatura metrica (o
crenatura automatica) usa coppie di crenatura incluse nella maggior parte dei font. Queste coppie contengono informazioni
sulla spaziatura tra coppie specifiche di lettere. Alcune di queste sono: LA, P., To, Tr, Ta, Tu, Te, Ty, Wa, WA, We, Wo, Ya
e Yo. Photoshop usa la crenatura metrica per impostazione predefinita; in questo modo alle varie coppie specificate viene
applicata automaticamente la crenatura quando importate o digitate il testo.
Alcuni font prevedono specifiche rigide sulla crenatura. Tuttavia, se un font offre dati minimi di crenatura incorporata o
addirittura nessun dato di crenatura, o se usate due tipi di caratteri e dimensioni diversi in una o più parole in una stessa
riga, potete scegliere di usare la crenatura ottica. Questa consente di regolare la spaziatura tra caratteri adiacenti in base alla
loro forma.
PHOTOSHOP CS3 393
Guida utente
Potete usare anche la crenatura manuale, indicata per regolare lo spazio tra due lettere. L’avvicinamento e la crenatura
manuale sono cumulativi; potete inizialmente regolare le singole coppie di lettere, quindi allargare o restringere un blocco
di testo mantenendo inalterata la crenatura relativa tra coppie di lettere.
Quando fate clic per posizionare il punto di inserimento tra due lettere, nella palette Carattere vengono visualizzati i valori
di crenatura. Allo stesso modo, se selezionate una parola o un blocco di testo, nella palette Carattere vengono visualizzati i
valori di avvicinamento.
L’avvicinamento e la crenatura sono misurati in 1/1000 em, unità di misura relativa alla dimensione del testo corrente. In
un font di 6 punti, 1 em equivale a 6 punti; in un font di 10 punti, 1 em equivale a 10 punti. Avvicinamento e crenatura sono
proporzionali alla dimensione del testo corrente.
Nota: i valori di crenatura e avvicinamento influenzano il testo giapponese, ma di solito queste opzioni vengono usate per
regolare l’aki tra caratteri latini.
Regolare la crenatura
❖ Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per usare la crenatura predefinita di un font per i caratteri selezionati, scegliete l’opzione Metrica dal menu Crenatura
della palette Carattere.
• Per regolare automaticamente la spaziatura tra i caratteri selezionati in base alla loro forma, scegliete l’opzione Ottica dal
menu Crenatura nella palette Carattere.
• Per regolare la crenatura manualmente, posizionate il punto di inserimento tra due caratteri e impostate il valore
desiderato nel menu Crenatura della palette Carattere. Se selezionate un blocco di testo, non è possibile applicare
manualmente la crenatura al testo. In questo caso, usate l’opzione di avvicinamento.
Per aumentare o ridurre la crenatura tra due caratteri, premete Alt+Freccia sinistra/destra (Windows) o Opzione+Freccia
sinistra/destra (Mac OS).
• Per disattivare la crenatura per i caratteri selezionati, impostate il valore 0 (zero) nel menu Crenatura della palette
Carattere.
Regolare l’avvicinamento
1 Selezionate la serie di caratteri o l’oggetto di testo da regolare.
2 Nella palette Carattere, impostate l’opzione Avvicinamento.
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1 Selezionate i caratteri o gli oggetti di testo da modificare. Se non selezionate del testo, lo spostamento verrà applicato al
nuovo testo creato.
2 Nel pannello Carattere, impostate l’opzione Spostamento linea di base. I valori positivi spostano la linea di base del
carattere sopra quella del resto della riga, mentre i valori negativi la spostano in basso.
-6 -2 0 2 6
Nella maggior parte dei casi, le larghezze di carattere frazionali conferiscono al testo un aspetto migliore e migliore
leggibilità. Per il testo di piccole dimensioni (inferiore a 20 punti) visualizzato sul monitor, le larghezze di carattere
frazionali possono risultare in una spaziatura tra caratteri eccessiva o insufficiente, compromettendone la leggibilità.
Disattivate le larghezze frazionali per fissare la spaziatura del testo con incrementi di pixel interi e impedire che le lettere di
piccole dimensioni risultino “appiccicate”. La larghezza di carattere frazionale viene applicata a tutti i caratteri di un livello
di testo: non potete impostare l’opzione solo per alcuni caratteri.
1 Selezionate i caratteri o gli oggetti di testo da modificare. Se non selezionate del testo, il ridimensionamento verrà
applicato al nuovo testo creato.
2 Nel pannello Carattere, impostate l’opzione Scala verticale o Scala orizzontale .
Ruotare il testo
❖ Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per ruotare il testo, selezionate il livello di testo e usate un comando di rotazione oppure il comando Trasformazione
libera. Per il testo paragrafo, potete inoltre selezionare il rettangolo di selezione e ruotare il testo manualmente mediante
una maniglia.
• Per ruotare più caratteri nel testo asiatico verticale, usate l’opzione tate-chu-yoko.
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Guida utente
Consultare anche
“Usare tate-chu-yoko” a pagina 406
Formattare i paragrafi
Formattare i paragrafi
Nel testo indipendente, ogni riga è considerata un paragrafo a parte. Nel testo paragrafo, ogni paragrafo può essere formato
da più righe, secondo le dimensioni del rettangolo di selezione.
Potete selezionare dei paragrafi, quindi usare la palette Paragrafo per impostare le opzioni di formattazione di un solo
paragrafo, di più paragrafi o di tutti i paragrafi di un livello di testo.
Consultare anche
“Formattare i caratteri” a pagina 384
Per impostare le opzioni con valori numerici nella palette Paragrafo, potete usare le frecce su/giù o modificare il valore
direttamente nella casella di testo. Dopo aver modificato direttamente un valore, premete Invio o A capo per applicare il
valore, Maiusc+Invio o Maiusc+A capo per applicare il valore ed evidenziare il valore appena modificato o Tab per
applicare il valore e passare alla casella di testo successiva della palette.
B F
C
D G
Palette Paragrafo
A. Allineamento e giustificazione B. Rientro sinistro C. Rientro sinistro prima riga D. Spazio prima del paragrafo E. Sillabazione F. Rientro
destro G. Spazio dopo il paragrafo
Potete accedere a opzioni e comandi aggiuntivi dal menu della palette Paragrafo. Per accedere a questo menu, fate clic sul
triangolo nell’angolo in alto a destra della palette. Se la palette è agganciata, fate clic sul triangolo della linguetta nella palette.
Specificare l’allineamento
Potete allineare il testo a un margine del paragrafo (a sinistra, al centro o a destra per il testo orizzontale; in alto, al centro
o in basso per il testo verticale). Le opzioni di allineamento sono disponibili solo per il testo paragrafo.
Centra il testo Allinea il testo al centro, lasciando entrambi i margini del paragrafo irregolari.
Allinea il testo a destra Allinea il testo a destra, lasciando il margine sinistro del paragrafo irregolare.
Centra il testo Allinea il testo al centro, lasciando i margini superiore e inferiore del paragrafo irregolari.
Allinea il testo in basso Allinea il testo in basso, lasciando il margine superiore del paragrafo irregolare.
Giustifica ultima riga al centro Giustifica tutte le righe di testo tranne l’ultima, che viene allineata al centro.
Giustifica ultima riga a destra Giustifica tutte le righe di testo tranne l’ultima, che viene allineata a destra.
Giustifica ultima riga al centro Giustifica tutte le righe di testo tranne l’ultima, che viene allineata al centro.
Giustifica ultima riga in basso Giustifica tutte le righe di testo tranne l’ultima, che viene giustificata in basso.
Nota: la giustificazione (allineamento a destra, centro e sinistra e giustifica tutto) del testo su un tracciato inizia dalla posizione
del cursore di testo e termina alla fine del tracciato.
1 Selezionate i paragrafi a cui applicare la spaziatura o un livello di testo per impostare la spaziatura di tutti i paragrafi
contenuti in esso.
2 Scegliete Giustificazione dal menu della palette Paragrafo.
3 Immettete i valori per le opzioni Spaziatura parole, Spaziatura lettere e Scala glifi. I valori delle caselle Minima e Massima
definiscono un intervallo di spaziatura accettabile solo per i paragrafi giustificati. Il valore nella casella Desiderata definisce
la spaziatura desiderata per i paragrafi giustificati e non giustificati:
Spaziatura parole Lo spazio tra le parole aggiunto premendo la barra spaziatrice. I valori di Spaziatura parole vanno da 0%
a 1000%; con 100% si indica di non aggiungere spazio addizionale tra le parole.
Spaziatura lettere La distanza tra le lettere comprensiva di crenatura e avvicinamento. I valori di spaziatura tra le lettere
sono compresi tra –100% e 500%; con 0% non viene aggiunto ulteriore spazio tra le lettere, mentre con 100% tra ogni coppia
di lettere viene aggiunto uno spazio intero.
Scala glifi La larghezza dei caratteri (un glifo è un carattere di font). I valori Scala glifi sono compresi tra 50% e 200%; con
100% la larghezza dei caratteri non viene modificata.
Le opzioni di spaziatura vengono applicate sempre a un intero paragrafo. Per modificare la spaziatura per pochi caratteri
ma non un intero paragrafo, usate l’opzione Spaziatura della palette Carattere.
Consultare anche
“Impostare l’interlinea” a pagina 391
Consultare anche
“Impostare l’interlinea” a pagina 391
Ricordate che l’allineamento del paragrafo determina il margine all’esterno del quale rimane la punteggiatura. Nel caso dei
paragrafi allineati a sinistra e a destra, la punteggiatura resta rispettivamente all’esterno del margine sinistro e destro. Nel
caso dei paragrafi allineati in alto e in basso, la punteggiatura resta rispettivamente all’esterno del margine superiore e
inferiore. Nel caso dei paragrafi centrati e giustificati, la punteggiatura resta all’esterno di entrambi i margini.
Consultare anche
“Specificare un’opzione Burasagari” a pagina 410
Dopo le prime _ lettere e Prima delle ultime _ lettere Specificano il numero minimo di caratteri all’inizio o alla fine di una
parola che possono essere separati da un trattino. Ad esempio, specificando 3 per questi valori, la parola aromatico verrà
sillabata come aro- matico invece che a- romatico o aromati- co.
Limite sillabazione Specifica il numero massimo di righe consecutive che possono terminare con un trattino di
sillabazione.
Zona di sillabazione Specifica la distanza dal margine destro di un paragrafo entro la quale è possibile applicare la
sillabazione. Un valore pari a 0 (zero) consente qualsiasi tipo di sillabazione. Questa opzione è valida solo se usate
Composizione riga-per-riga Adobe.
Applica sillabazione alle parole maiuscole Selezionate questa opzione per evitare la suddivisione in sillabe di parole che
iniziano con lettera maiuscola.
Nota: le impostazioni di sillabazione hanno effetto solo sui caratteri latini; non producono alcun effetto sui caratteri a doppio
byte di font cinesi, giapponesi e coreani.
Metodi di composizione
L’aspetto del testo nella pagina è il risultato di una complessa interazione di processi detti composizione. Le applicazioni
Adobe usano i valori di spaziatura tra parole, lettere e glifi e le opzioni di sillabazione selezionate per scegliere, tra i possibili
fine riga, quello che meglio risponda ai parametri specificati.
Potete scegliere due metodi di composizione: Composizione multi-riga e Composizione riga-per-riga. Entrambi i metodi
valutano le possibili interruzioni e scelgono quella che supporta meglio le opzioni di sillabazione e giustificazione
specificate per un determinato paragrafo. Il metodo di composizione riguarda solo il paragrafo o i paragrafi selezionati,
consentendovi di impostare un metodo di composizione diverso per ogni paragrafo.
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Composizione multi-riga
Questo metodo di composizione considera una serie di possibili fine riga per un intervallo di più righe; può così ottimizzare
lo scorrimento del testo nelle prime righe del paragrafo al fine di evitare eventuali fine riga sgradevoli nelle righe successive.
La Composizione multi-riga identifica i possibili fine riga, li valuta e li ordina per preferenza in base ai seguenti principi:
• Per il testo allineato a sinistra, a destra o al centro, vengono preferite le righe che terminano più vicine al lato destro, che
perciò avranno una penalità inferiore.
• Per il testo giustificato, viene data un’importanza maggiore all’uniformità della spaziatura tra lettere e parole.
• Se possibile, la sillabazione viene evitata.
Composizione riga-per-riga
Questo metodo di composizione fornisce un approccio tradizionale alla composizione del testo, che viene eseguita una riga
alla volta. Questa opzione è utile se preferite esercitare controllo manuale sui fine riga. Nella Composizione riga-per-riga, i
fine riga sono valutati in base ai seguenti principi:
Consultare anche
“Eseguire un’azione su un singolo file” a pagina 571
Quando immettete del testo lungo un tracciato, esso scorre nella direzione in cui sono stati aggiunti i punti di ancoraggio
nel tracciato. L’immissione di testo orizzontale su un tracciato produce lettere perpendicolari alla linea di base, mentre
l’immissione di testo verticale produce testo orientato parallelamente rispetto alla linea di base.
Spostando un tracciato o modificandone la forma, il testo si adatterà alla nuova posizione o forma del tracciato.
PHOTOSHOP CS3 401
Guida utente
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Consultare anche
“Disegnare forme e tracciati” a pagina 335
C
Indicatore della linea di base dello strumento testo (a sinistra) e strumento testo con l’indicatore di linea di base su un tracciato (a destra)
3 Inserite il testo. Il testo orizzontale appare lungo il tracciato, perpendicolare alla linea di base. Il testo verticale appare
lungo il tracciato, parallelo alla linea di base.
Per ottenere un maggiore controllo dell’allineamento verticale del testo sul tracciato, usate l’opzione di scorrimento della
linea di base nella palette Carattere. Ad esempio, specificate un valore negativo nella casella di testo Scorrimento della linea
di base per ridurre l’altezza del testo.
PHOTOSHOP CS3 402
Guida utente
Ca Ca
Uso dello strumento selezione diretta o selezione tracciato per spostare o riflettere il testo su un tracciato
Per spostare il testo attraverso un tracciato senza modificarne la direzione, usate l’opzione di scorrimento della linea di base
nella palette Carattere Se, ad esempio, avete creato un testo che scorre da sinistra a destra lungo la parte superiore esterna
di un cerchio, immettete un numero negativo nella casella di scorrimento della linea di base per farlo scorrere lungo la parte
superiore interna del cerchio.
Nota: non potete alterare livelli di testo con formattazione in grassetto simulato o con font privi dei dati per il contorno
vettoriale (quali i font bitmap).
Consultare anche
“Alterare un elemento” a pagina 203
PHOTOSHOP CS3 403
Guida utente
Alterare il testo
1 Selezionate un livello di testo.
2 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Selezionate uno strumento testo e fate clic sul pulsante Altera nella barra delle opzioni.
• Scegliete Livello > Testo > Altera testo.
Nota: per alterare del testo in un livello di testo, potete usare il comando Altera. Scegliete Modifica > Trasforma > Altera.
❖ Selezionate un livello di testo e scegliete Livello > Testo > Crea tracciato di lavoro.
Nota: non potete creare tracciati di lavoro da font privi di dati per il contorno vettoriale (come i font bitmap).
Consultare anche
“Segmenti, componenti e punti di un tracciato” a pagina 347
❖ Selezionate un livello di testo e scegliete Livello > Testo > Converti in forma.
Nota: non potete creare forme da font privi di dati per il contorno vettoriale (quali i font bitmap).
Consultare anche
“Disegnare forme e tracciati” a pagina 335
1 Selezionate il livello su cui dovrà apparire la selezione. Per ottenere i risultati migliori, create il bordo di selezione del
testo su un livello d’immagine normale, non su un livello di testo. Per applicare un riempimento o una traccia al bordo di
selezione del testo, createlo su un nuovo livello vuoto.
PHOTOSHOP CS3 404
Guida utente
1 Nella palette Livelli, selezionate il livello contenente il testo a cui volete aggiungere un’ombra esterna.
2 Fate clic sul pulsante degli stili di livello in fondo alla palette Livelli e scegliete Ombra esterna dall’elenco che appare.
3 Se possibile, posizionate la finestra di dialogo Stili di livello in modo da vedere il livello e l’ombra esterna.
4 Regolate le impostazioni come desiderato. Potete cambiare i vari aspetti dell’ombra, tra cui come si integra con i livelli
sottostanti, l’opacità (quanto si intravedono i livelli sottostanti), l’angolazione della luce e la sua distanza da testo e oggetti.
5 Una volta ottenuta l’ombra esterna desiderata, fate clic su OK.
Per usare le stesse impostazioni di ombra esterna per un altro livello, trascinate il livello Ombra esterna nella palette Livelli
sull’altro livello. Quando rilasciate il pulsante del mouse, Photoshop applica gli attributi dell’ombra esterna al livello.
Consultare anche
“Gli stili e gli effetti di livello” a pagina 277
8 (Facoltativo) Nella finestra di dialogo Nuovo livello, potete rinominare il livello. Fate clic su OK per chiudere la finestra
di dialogo e convertire il livello dell’immagine.
9 Nella palette Livelli, trascinate il livello dell’immagine per portarlo sopra il livello di testo.
10 Con il livello dell’immagine selezionato, scegliete Livello > Crea maschera di ritaglio. L’immagine viene visualizzata
all’interno del testo.
11 Selezionate lo strumento sposta e trascinate l’immagine per posizionarla all’interno del testo.
Per spostare il testo anziché l’immagine, selezionate il livello di testo nella palette Livelli e usate lo strumento sposta per
spostarlo.
PHOTOSHOP CS3 405
Guida utente
Consultare anche
“Mascherare i livelli con maschere di ritaglio” a pagina 301
Testo asiatico
Il testo asiatico
Photoshop offre diverse opzioni per il testo cinese, giapponese o coreano. I caratteri dei font orientali sono anche detti
caratteri a doppio byte.
Nota: per poter usare la lingua desiderata, questa deve essere supportata dal sistema operativo. Per ulteriori informazioni,
consultate il produttore del sistema operativo specifico.
1 Scegliete Modifica > Preferenze > Testo (Windows) o Photoshop > Preferenze > Testo (Mac OS)
2 Selezionate una delle opzioni seguenti:
Mostra opzioni testo asiatico Visualizza le opzioni di testo asiatico nelle palette Carattere e Paragrafo.
Mostra nomi carattere in inglese Visualizza i nomi dei font asiatici in inglese.
Nota: l’opzione d’interlinea selezionata non influisce sull’interlinea tra le righe di testo e specifica solo il metodo di misurazione
dell’interlinea.
PHOTOSHOP CS3 406
Guida utente
Usare tate-chu-yoko
Tate-chu-yoko (detto anche kumimoji e renmoji) è un blocco di testo orizzontale disposto all’interno di righe di testo
verticali. Il tate-chu-yoko semplifica la lettura dei caratteri a mezza larghezza come numeri, date e brevi parole straniere nel
testo verticale.
❖ Nel menu del pannello Carattere scegliete un’opzione nel sottomenu Allineamento caratteri:
Linea di base Roman Allinea i caratteri piccoli di una riga al carattere più grande.
Casella em (alto/destra), Casella em (al centro) o Casella em (basso/sinistra) Allineano i caratteri piccoli di una riga alla
posizione specificata per la casella em del carattere più grande. Nel caso di testo verticale, Casella em (alto/destra) allinea
il testo a destra della casella em, mentre Casella em (basso/sinistra) allinea il testo a sinistra della casella em.
Casella ICF (alto/destra) e Casella ICF (basso/sinistra) Allineano i caratteri piccoli di una riga all’ICF specificato per il
carattere più grande. Nel caso del testo verticale, Casella ICF (alto/destra) allinea il testo a destra dell’ICF, mentre Casella
ICF (basso/sinistra) allinea il testo a sinistra dell’ICF.
Mappa caratteri
A. Menu Tipo di carattere B. Casella di controllo Visualizzazione avanzata
• (Mac OS) Nella palette dei caratteri Kotoeri, selezionate Glifi dal menu Mostra.
PHOTOSHOP CS3 408
Guida utente
Giapponese esperto Sostituisce i glifi standard con quelli appartenenti alla variante expert.
Giapponese tradizionale Sostituisce i glifi standard con quelli appartenenti alla variante tradizionale.
Metrica proporzionale Sostituisce i glifi a mezza larghezza e larghezza intera con quelli proporzionali.
Kana Sostituisce il glifo Kana standard con quello ottimizzato orizzontale per la disposizione orizzontale. Le differenze
sono spesso molto lievi.
Corsivo romano Sostituisce il glifo proporzionale standard con quello corsivo.
Consultare anche
“Applicare le funzioni OpenType” a pagina 390
Mojikumi Set 2 Usa la spaziatura completa per la maggior parte dei caratteri tranne l’ultimo carattere della riga.
PHOTOSHOP CS3 409
Guida utente
Mojikumi Set 3 Usa la spaziatura completa per la maggior parte dei caratteri e per l’ultimo carattere della riga.
❖ Nella palette Paragrafo, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Kinsoku Shori:
Nessuno Disattiva l’opzione Kinsoku Shori.
JIS leggero o JIS deciso Evitano che i seguenti caratteri inizino o terminino una riga:
PHOTOSHOP CS3 410
Guida utente
Regolare Attiva la punteggiatura esterna senza forzare le righe irregolari al margine del rettangolo di selezione.
Forza Forza la punteggiatura all’esterno del rettangolo di selezione allargando le righe che terminano all’interno del
rettangolo e che finiscono con uno dei caratteri di punteggiatura esterna.
Nota: le opzioni Burasagari non sono disponibili se Kinsoku Shori è impostato su Nessuno.
411
Salvare le immagini
Salvare i file delle immagini
I formati dei file di grafica si differenziano per come rappresentano i dati dell’immagine (con pixel o vettori), per la tecnica
di compressione e per le funzioni di Photoshop supportate. Per mantenere tutte le caratteristiche di Photoshop
nell’immagine modificata (livelli, effetti, maschere, stili, ecc.), salvatene una copia in formato Photoshop (PSD). Come la
maggior parte dei formati, PSD supporta file con dimensione massima di 2 GB. In Photoshop, se usate documenti con
dimensioni superiori a 2 GB, potete salvare l’immagine in Formato documento grande (PSB), Dati raw di Photoshop
(immagine con un solo livello) o TIFF (dimensione massima di 4 GB).
Per salvare le immagini a 16 bit per canale con il comando Salva con nome, potete scegliere solo fra i formati Photoshop,
Photoshop PDF, Dati raw di Photoshop, Formato documento grande (PSB), Cineon, Formato PNG e TIFF. Quando usate
il comando Salva per Web e dispositivi con immagini a 16 bit per canale, Photoshop le converte in immagini a 8 bit per
canale.
Per salvare le immagini a 32 bit per canale con il comando Salva con nome, potete scegliere solo fra i formati Photoshop,
Formato documento grande (PSB), OpenEXR, Portable Bit Map, Radiance e TIFF.
Salva con nome Consente di salvare un’immagine in un’altra posizione o con un nome diverso. Il comando Salva con nome
consente di salvare un’immagine in diversi formati e con opzioni diverse.
Archivia Consente di salvare diverse versioni di un file con relativo commento. Questo comando è disponibile per le
immagini gestite attraverso Version Cue Workspace.
Quando lavorate con un file di un progetto di Adobe Version Cue, nella barra del titolo del documento sono visualizzate
informazioni sullo stato del file.
Salva per Web e dispositivi Consente di salvare un’immagine ottimizzata per il Web e per dispositivi mobili.
Consultare anche
“I formati di file e la compressione” a pagina 428
Salvare un file
Il comando Salva consente di salvare le modifiche apportate al file corrente, mentre Salva con nome di salvare una nuova
versione.
PHOTOSHOP CS3 412
Guida utente
Consultare anche
“Duplicare un’immagine” a pagina 38
Per copiare un’immagine senza salvarla sul disco rigido, usate Duplica. Per memorizzare una versione temporanea
dell’immagine, create un’istantanea con la palette Storia.
Canali alfa Salva le informazioni dei canali alfa con l’immagine. Se si disabilita questa opzione, i canali alfa vengono
eliminati dall’immagine salvata.
Livelli Conserva tutti i livelli dell’immagine. Se questa opzione è disattivata o non disponibile, tutti i livelli visibili vengono
convertiti in un unico livello o uniti (secondo il formato selezionato).
Annotazioni Salva le annotazioni, quali le note e le annotazioni audio con l’immagine.
Tinte piatte Salva le informazioni dei canali di tinte piatte con l’immagine. Se si disabilita questa opzione, le tinte piatte
vengono eliminate dall’immagine salvata.
Usa impostazione prova, Profilo ICC (Windows) o Incorpora profilo colore (Mac OS) Crea un documento con gestione del
colore.
Nota: le seguenti opzioni di anteprima e di estensione dei file sono disponibili solo se in Gestione file, nella finestra Preferenze,
avete selezionato Chiedi prima di salvare per le opzioni Anteprime immagine e Aggiungi estensione del file.
Miniatura (Windows) Salva i dati miniatura per il file.
Opzioni di Anteprima (Mac OS) Per salvare i dati per la miniatura del file. Le miniature vengono visualizzate nella finestra
di dialogo Apri.
Usa minuscole Estensione Rende l’estensione del file in minuscolo.
Opzioni di Estensione file (Mac OS) Specifica il formato delle estensioni dei file. Per aggiungere l’estensione di formato del
file, selezionate Aggiungi; con Usa minuscole l’estensione è in lettere minuscole.
PHOTOSHOP CS3 413
Guida utente
Dimensione reale Salva una versione del file a 72 ppi per applicazioni che supportano solo immagini di Photoshop a bassa
risoluzione. Per i file non EPS, si tratta di un’anteprima PICT.
Miniatura Macintosh Visualizza l’anteprima nella finestra di dialogo Apri.
❖ Scegliete File > Salva con nome e selezionate uno dei seguenti formati:
Formato documento grande (PSB) Supporta documenti con qualsiasi dimensione di file. Nei file PSB vengono mantenute
tutte le caratteristiche di Photoshop. Attualmente, i file PSB sono supportati solo da Photoshop CS o versioni successive.
Dati raw di Photoshop Supporta documenti con qualsiasi dimensione di file o pixel, ma non supporta i livelli. Se salvate i
documenti grandi in questo formato, verranno convertiti in un unico livello.
TIFF Supporta file con dimensioni massime di 4 GB. I documenti con dimensioni superiori a 4 GB non possono essere
salvati in questo formato.
Consultare anche
“Formato documento grande” a pagina 432
Test delle immagini di Photoshop per i dispositivi portatili con Adobe Device Central
Device Central consente agli utenti di Photoshop di avere un’anteprima di come i file Photoshop appariranno su una serie
di dispositivi portatili.
PHOTOSHOP CS3 414
Guida utente
I grafici professionisti potranno creare file di Photoshop dedicati ai dispositivi portatili ed eseguire semplicemente i test di
tali file. Gli utenti possono creare un documento in Photoshop sulla base del dispositivo di destinazione.
Ad esempio, un designer di interfacce utente può utilizzare Photoshop per la creazione di mock-up. Il designer può eseguire
i test dei mock-up su una varietà di palmari, apportare le modifiche necessarie e inoltrare i mock-up migliorati agli
sviluppatori.
5 Nell’elenco Dispositivi disponibili, selezionate uno o più dispositivi di destinazione (o selezionate un gruppo o un singolo
dispositivo nell’elenco Gruppi di dispositivi).
Device Central elenca le dimensioni di documento proposte in base al dispositivo o ai dispositivi selezionati (nel caso i
dispositivi abbiano dimensioni del display diverse). In base all’aspetto grafico o al contenuto che state sviluppando, potete
creare un documento distinto per dispositivo portatile per ciascuna dimensione del display oppure potete provare a
individuare una dimensione adatta a tutti i dispositivi. Se scegliete la seconda soluzione, è consigliabile utilizzare la
dimensione di documento suggerita più piccola o più grande come denominatore comune. Potete inoltre specificare una
dimensione personalizzata nella parte bassa della scheda.
11 Se dopo aver eseguito l’anteprima del file in Device Central dovete apportate delle modifiche, tornate in Photoshop.
12 Nella finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi di Photoshop, apportate le modifiche, ad esempio selezionando un
formato o una qualità di esportazione diversi.
13 Per eseguire nuovamente il test del file con le nuove impostazioni di esportazione, fate clic sul pulsante Device Central.
14 Se siete soddisfatti del risultato, fate clic su Salva nella finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi di Photoshop.
Nota: per aprire semplicemente Device Central da Photoshop (invece di creare un file e di sottoporlo a test), scegliete File >
Device Central.
Per un’esercitazione sulla creazione di contenuto utilizzando Photoshop e Device Central, visitate il sito Web
http://www.adobe.com/go/vid0185_it.
PHOTOSHOP CS3 415
Guida utente
Potete salvare rapidamente un file come Photoshop PDF eseguendo sul file l’azione Salva come Photoshop PDF. Per accedere
a questa azione, scegliete Produzione nel menu della palette Azioni.
Per gli utenti più esperti, il formato Photoshop PDF offre varie opzioni per rendere il documento compatibile con PDF/X,
una funzione essenziale ad esempio quando si invia il documento a una grande tipografia. PDF/X (Portable Document
Format Exchange) è un sottogruppo di Adobe PDF che elimina le variabili di colore, font e abbondanza che possono
generare problemi di stampa.
Potete inoltre specificare opzioni di protezione per limitare l’accesso al documento PDF. La crittografia RC4 a 128 bit
(Acrobat 6 o versioni successive) offre un’opzione che consente di visualizzare metadati e miniature in un documento PDF
protetto utilizzando Adobe Bridge.
Potete salvare le impostazioni dei PDF come predefiniti e creare così file Photoshop PDF coerenti. I predefiniti e le
impostazioni Adobe PDF sono condivisi tra le applicazioni Adobe Creative Suite, inclusi Photoshop, InDesign, Illustrator,
GoLive e Acrobat.
Gli utenti di Adobe Creative Suite possono trovare ulteriori informazioni sulle impostazioni PDF condivise tra le varie
applicazioni Adobe Creative Suite nel documento PDF Integration Guide, nel CD-ROM di Adobe Creative Suite.
Consultare anche
“Creare una presentazione PDF” a pagina 440
3 (Facoltativo) Per specificare la conformità con gli standard PDF/X e la compatibilità con le versioni di Acrobat, scegliete
le opzioni dei menu Standard e Compatibilità. Per ulteriori informazioni, consultate “Livelli di compatibilità PDF” a
pagina 418.
4 (Facoltativo) Per impostare le opzioni generali per il salvataggio in formato PDF, selezionate Generale nel riquadro di
sinistra della finestra di dialogo Salva Adobe PDF. Per informazioni dettagliate su ciascuna opzione, consultate “Opzioni
generali per Adobe PDF” a pagina 419.
Nota: gli utenti delle versioni precedenti a Photoshop CS2 possono aprire un PDF contenente dati di Photoshop come PDF
generico con i livelli uniti. Scegliete File > Apri come, quindi PDF generico dal menu Apri come (Windows); oppure scegliete
File > Apri, quindi PDF generico dal menu Formato (Mac OS).
PHOTOSHOP CS3 416
Guida utente
5 (Facoltativo) Per impostare le opzioni di compressione e downsampling per il formato PDF, selezionate Compressione
nel riquadro di sinistra della finestra di dialogo Salva Adobe PDF. Per ulteriori informazioni, consultate “Opzioni di
compressione e downsampling per Adobe PDF” a pagina 419.
6 (Facoltativo) Per impostare le opzioni di gestione del colore e PDF/X, selezionate Output nel riquadro di sinistra della
finestra di dialogo Salva Adobe PDF. Per ulteriori informazioni, consultate “Opzioni di gestione del colore e PDF/X per
Adobe PDF” a pagina 420.
7 (Facoltativo) Per proteggere il documento PDF, selezionate Protezione nel riquadro di sinistra della finestra di dialogo
Salva Adobe PDF. Specificate la password e le autorizzazioni per il documento PDF. Consultate anche “Aggiungere
protezione ai file PDF” a pagina 420.
Nota: il livello di crittografia dipende dal tipo di compatibilità impostato per il documento PDF. Per aumentare o ridurre il
livello di crittografia, scegliete una diversa impostazione per l’opzione Compatibilità.
8 (Facoltativo) Nel riquadro di sinistra della finestra di dialogo Salva Adobe PDF, selezionate Riepilogo. Potete così
verificare le opzioni selezionate.
9 (Facoltativo) Per riutilizzare le impostazioni di salvataggio del PDF, fate clic su Salva predefinito e salvate le impostazioni
come predefinito PDF. Al successivo salvataggio di un file Photoshop PDF e in tutte le applicazioni di Adobe Creative Suite,
il nuovo predefinito sarà elencato nel menu Predefinito Adobe PDF. Consultate anche “Salvare un predefinito Adobe PDF”
a pagina 421.
10 Fate clic su Salva PDF. La finestra Salva Adobe PDF viene chiusa e viene creato il file PDF.
Consultare anche
“I formati di file e la compressione” a pagina 428
Alcuni dei predefiniti elencati sotto non sono disponibili fino a quando non vengono spostati, in base alle esigenze, dalla
cartella Extra (la posizione di installazione predefinita) alla cartella delle impostazioni. In genere, le cartelle Extra e
Impostazioni si trovano in (Windows Vista) Dati programma\Adobe\Adobe PDF, (Windows XP) Documents and
Settings\All Users\Dati applicazioni\Adobe\Adobe PDF o (Mac OS) Libreria/Application Support/Adobe PDF. Alcuni
predefiniti non sono disponibili in alcuni componenti Creative Suite.
Verificate periodicamente le impostazioni PDF. Le impostazioni non vengono ripristinate automaticamente nelle
impostazioni predefinite. Le applicazioni e le utilità che creano i PDF utilizzano l’ultimo gruppo di impostazioni PDF
definito o selezionato.
Stampa di alta qualità Consente di creare PDF per la stampa di qualità su stampanti desktop e periferiche di prove di
stampa. Questo predefinito utilizza PDF 1.4 (Windows) o PDF 1.6 (Mac OS), esegue il downsampling delle immagini a
colori e in scala di grigio a 300 ppi e delle immagini monocromatiche a 1200 ppi, incorpora sottoinsiemi di tutti i font,
mantiene invariati i colori e non converte la trasparenza (per i tipi di file compatibili con la trasparenza). I file PDF così
ottenuti possono essere aperti in Acrobat 5.0 e Acrobat Reader 5.0 e versioni successive. In InDesign, questo predefinito
consente di creare anche PDF con tag.
Predefinito Illustrator (solo Illustrator) Consente di creare un file PDF in cui tutti i dati di Illustrator vengono conservati. I
file PDF creati con questo predefinito possono essere riaperti in Illustrator senza perdita di dati.
Pagine di dimensioni eccessive (solo Acrobat) Consente di creare PDF adatti per la visualizzazione e la stampa di disegni di
progettazione di dimensioni superiori a 200 x 200 pollici. I file PDF così ottenuti possono essere aperti in Acrobat e Reader
7.0 e versioni successive.
PHOTOSHOP CS3 417
Guida utente
PDF/A-1b: 2005 (CMYK e RGB) (solo Acrobat) Utilizzato per l’archiviazione a lungo termine di documenti elettronici.
PDF/A-1b utilizza PDF 1.4 ed esegue la conversione di tutti i colori in CMYK o RGB, a seconda dello standard selezionato.
I file PDF così ottenuti possono essere aperti in Acrobat e Reader 5.0 e versioni successive.
PDF/X-1a (2001 e 2003) Richiede che tutti i font siano incorporati, che i rettangoli di selezione vengano specificati e che il
colore sia in CMYK, a tinte piatte o entrambi. I file compatibili devono contenere informazioni sulle condizioni di stampa
per cui sono stati preparati. I file PDF creati con l’impostazione di compatibilità con PDF/X-1a possono essere aperti con
Acrobat 4.0, Acrobat Reader 4.0 e versioni successive.
Lo standard PDF/X-1a utilizza PDF 1.3, esegue il downsampling delle immagini a colori e in scala di grigio a 300 ppi e delle
immagini monocromatiche a 1200 ppi, incorpora sottoinsiemi di tutti i font, crea PDF senza tag e converte la trasparenza
utilizzando l’impostazione Alta risoluzione.
Nota: i predefiniti PDF/X1-a:2003 e PDF/X-3 (2003) vengono posizionati sul computer al momento dell’installazione ma non
sono disponibili fino a quando non vengono spostati dalla cartella Extra alla cartella delle impostazioni.
PDF/X-4 (2007) In Acrobat 8, questo predefinito viene denominato PDF/X-4 (bozza) per riflettere lo stato provvisorio della
specifica ISO al momento della pubblicazione di Acrobat. Questo predefinito è basato su PDF 1.4, che include il supporto
per le trasparenze interattive. Lo standard PDF/X-4 dispone della medesima gestione del colore e delle medesime specifiche
cromatiche ICC di PDF/X-3. È possibile creare file compatibili PDF/X-4 direttamente nei componenti Creative Suite 3
(Illustrator, InDesign e Photoshop). In Acrobat 8, utilizzare la funzione di verifica preliminare per convertire i PDF nello
standard PDF/X4 (bozza).
I file PDF creati con la conformità PDF/X4 possono essere aperti in Acrobat 7.0 e Reader 7.0 e versioni successive.
Qualità tipografica Consente di creare file PDF per stampe di alta qualità (ad esempio per la stampa digitale o per le
selezioni dei colori su fotounità o platesetter), ma che non sono compatibili con PDF/X. In questo caso la qualità del
contenuto è della massima importanza. L’obiettivo è conservare tutte le informazioni del file PDF che serviranno a una
tipografia o a un fornitore di servizi di stampa per stampare il documento correttamente. Questo predefinito usa la versione
PDF 1.4, converte i colori in CMYK, esegue il downsampling delle immagini a colori e in scala di grigio a 300 ppi e delle
immagini monocromatiche a 1200 ppi, incorpora sottoinsiemi di tutti i font e mantiene la trasparenza (per i tipi di file
compatibili con la trasparenza).
I file PDF così ottenuti possono essere aperti in Acrobat 5.0 e Acrobat Reader 5.0 e versioni successive.
Nota: prima di creare un file Adobe PDF da inviare allo stampatore o al fornitore di servizi di stampa, stabilire la corretta
risoluzione e le altre impostazioni oppure richiedere un file .joboptions contenente le impostazioni consigliate. È inoltre possibile
personalizzare le impostazioni Adobe PDF per un determinato fornitore di servizi, fornendo un file .joboptions specifico.
Rich Content PDF Consente di creare file PDF di facile accesso che includono tag, collegamenti ipertestuali, segnalibri,
elementi interattivi e livelli. Questo predefinito usa la versione PDF 1.5 e incorpora sottoinsiemi di tutti i font. Inoltre
ottimizza i file per byte serving. I file PDF così ottenuti possono essere aperti in Acrobat 6.0 e Acrobat Reader 6.0 e versioni
successive (il predefinito Rich Content PDF si trova nella cartella Extra).
Nota: questo predefinito era denominato eBook nelle versioni precedenti di alcune applicazioni.
Dimensioni file minime Consente di creare file PDF da destinare alla visualizzazione sul Web o su una rete intranet e alla
distribuzione per posta elettronica. Questo set di opzioni utilizza la compressione, il ricampionamento verso il basso e una
risoluzione dell’immagine relativamente bassa. Converte tutti i colori in sRGB e non incorpora i font (per le conversioni
basate su Distiller). Inoltre ottimizza i file per byte serving.
I file PDF così ottenuti possono essere aperti in Acrobat 5.0 e Acrobat Reader 5.0 e versioni successive.
Standard (solo Acrobat) Consente di creare file PDF da stampare su stampanti desktop o copiatrici digitali, da pubblicare
su CD o da inviare ai clienti come bozza di pubblicazione. Questo set di opzioni utilizza la compressione e il downsampling
per ridurre le dimensioni del file e incorpora inoltre i sottoinsiemi di tutti i font (consentiti) utilizzati nel file, converte tutti
i colori in sRGB ed esegue la stampa in una risoluzione media. Tenete presente che i sottoinsiemi di font di Windows non
vengono incorporati per impostazione predefinita. I file PDF creati con queste impostazioni possono essere aperti con
Acrobat 5.0, Acrobat Reader 5.0 e successive.
Per ulteriori informazioni sulle impostazioni PDF condivise tra i componenti Creative Suite, consultate PDF Integration
Guide (Guida all’integrazione PDF) sul DVD di Creative Suite.
PHOTOSHOP CS3 418
Guida utente
Gli standard utilizzati più diffusamente per un flusso di lavoro di pubblicazione di stampa sono svariati formati PDF/X:
PDF/X-1a, PDF/X-3 e (nel 2007) PDF/X-4. Gli standard utilizzati più diffusamente per l’archiviazione PDF sono PDF/A-
1a e PDF/A-1b (per requisiti meno rigidi).
Nota: per ulteriori informazioni su PDF/X e PDF/A, consultate il sito Web di ISO e il sito Web di Adobe.
In genere, a meno che non vi sia l’esigenza di garantire la compatibilità con versioni precedenti, è consigliabile utilizzare la
versione più recente, in questo caso la versione 1.7. La versione più recente include tutte le ultime caratteristiche e
funzionalità. Tuttavia, per i documenti destinati a un’ampia distribuzione, l’utilizzo di Acrobat 5 (PDF 1.4) o Acrobat 6 (PDF
1.5) rappresenta la scelta più idonea per consentire a tutti gli utenti di visualizzare e stampare il documento.
La seguente tabella confronta alcune delle funzioni dei PDF creati con diverse impostazioni di compatibilità.
Acrobat 4 (PDF 1.3) Acrobat 5 (PDF 1,4) Acrobat 6 (PDF 1,5) Acrobat 7 (PDF 1.6) e Acrobat 8
(PDF 1.7)
I PDF così ottenuti possono essere I PDF così ottenuti possono essere La maggior parte dei PDF così La maggior parte dei PDF così
aperti in Acrobat 3.0 e Acrobat aperti in Acrobat 3.0 e Acrobat ottenuti può essere aperta in ottenuti può essere aperta in
Reader 3.0 e versioni successive. Reader 3.0 e versioni successive. Acrobat 4.0 e Acrobat Reader 4.0 e Acrobat 4.0 e Acrobat Reader 4.0 e
Tuttavia, le caratteristiche versioni successive. Tuttavia, le versioni successive. Tuttavia, le
specifiche delle versioni caratteristiche specifiche delle caratteristiche specifiche delle
successive potrebbero essere non versioni successive potrebbero versioni successive potrebbero
disponibili o non visualizzabili. essere non disponibili o non essere non disponibili o non
visualizzabili. visualizzabili.
L’uso delle illustrazioni con effetti L’uso delle trasparenze interattive L’uso delle trasparenze interattive L’uso delle trasparenze interattive
di trasparenza interattivi non è nelle illustrazioni è supportato. La nelle illustrazioni è supportato. La nelle illustrazioni è supportato. La
supportato. Le trasparenze funzione Acrobat Distiller converte funzione Acrobat Distiller converte funzione Acrobat Distiller converte
devono essere convertite prima la trasparenza. la trasparenza. la trasparenza.
della conversione in PDF 1.3.
I livelli non sono supportati. I livelli non sono supportati. Mantiene i livelli quando i file PDF Mantiene i livelli quando i file PDF
vengono creati da applicazioni che vengono creati da applicazioni che
supportano la generazione di supportano la generazione di
documenti PDF con livelli, quali documenti PDF con livelli, quali
Illustrator CS e versioni successive Illustrator CS e versioni successive
o InDesign CS e versioni o InDesign CS e versioni
successive. successive.
Supporta lo spazio cromatico Supporta lo spazio cromatico Supporta lo spazio cromatico Supporta lo spazio cromatico
DeviceN con 8 coloranti. DeviceN con 8 coloranti. DeviceN con un massimo di 31 DeviceN con un massimo di 31
coloranti. coloranti.
I font multibyte possono essere I font multibyte possono essere I font multibyte possono essere I font multibyte possono essere
incorporati. Distiller converte i font incorporati. incorporati. incorporati.
durante l’incorporazione.
Supporta la protezione RC4 a 40 Supporta la protezione RC4 a 128 Supporta la protezione RC4 a 128 Supporta la protezione RC4 a 128
bit. bit. bit. bit e AES (Advanced Encryption
Standard) a 128 bit.
PHOTOSHOP CS3 419
Guida utente
Ottimizza per anteprima rapida sul Web Ottimizza il file PDF per una visualizzazione più rapida con un browser Web.
Visualizza PDF dopo il salvataggio Apre il file PDF appena creato nell’applicazione di visualizzazione PDF predefinita.
La sezione Compressione della finestra di dialogo Opzioni PDF è divisa in tre sezioni, Ogni sezione contiene le seguenti
opzioni per la compressione e il downsampling di immagini.
Downsampling Se intendete usare il file PDF su Internet, usate il downsampling per consentire una maggiore
compressione. Se intendete stampare il file PDF ad alta risoluzione, non utilizzate il downsampling. Selezionate l’opzione
Non effettuare il downsampling per disabilitare tutte le opzioni di downsampling.
Downsampling significa ridurre il numero di pixel di un’immagine. Per applicare il downsampling alle immagini, scegliete
un metodo di interpolazione (downsampling medio, subsampling o downsampling bicubico) e specificate la risoluzione
desiderata in pixel per pollice (ppi), quindi specificate una risoluzione nella casella di testo Per immagini superiori a. Il
downsampling verrà applicato a tutte le immagini con risoluzione superiore a questa soglia.
• Compressione ZIP La compressione è indicata per le immagini con ampie aree di un unico colore o motivi ripetuti e per
immagini in bianco e nero con motivi ripetuti. La compressione ZIP è senza perdita di informazioni.
• Compressione JPEG È indicata per le immagini a colori e in scala di grigio. Il metodo JPEG è a perdita di informazioni,
ossia rimuove alcuni dati dall’immagine e può comprometterne la qualità; consente tuttavia di ridurre le dimensioni dei file
conservando la maggior parte dei dati. Poiché la compressione JPEG elimina i dati, è possibile ottenere dimensioni dei file
molto più ridotte rispetto alla compressione ZIP.
• JPEG2000 È il nuovo standard internazionale per la compressione e la preparazione dei dati delle immagini per la
distribuzione. Come la compressione JPEG, la compressione JPEG2000 è adatta per immagini a colori o in scala di grigio.
Offre inoltre altri vantaggi, come la visualizzazione progressiva e la compressione senza perdita di dati non disponibile con
il formato JPEG. JPEG2000 è disponibile solo se dal menu Compatibilità si seleziona Acrobat 6 (PDF 1.5) o versioni
successive.
PHOTOSHOP CS3 420
Guida utente
Qualità immagine Determina la quantità di compressione applicata. Le opzioni disponibili dipendono dal metodo di
compressione. Per la compressione JPEG2000, Photoshop offre le opzioni Senza perdita, Massima, Alta, Media, Bassa e
Minima. Per la compressione JPEG, Photoshop offre le opzioni Minima, Bassa, Media, Alta e Massima. Per la compressione
ZIP, Photoshop offre un’opzione di qualità immagine a 8 bit. L’opzione di qualità a 8 bit è senza perdita di informazioni; non
vengono rimossi dati per ridurre le dimensioni del file e la qualità dell’immagine rimane inalterata.
Dimensione porzione Specifica le dimensioni delle porzioni usate in immagini con compressione JPEG 2000. Se per
ottimizzare le immagini più piccole di 1024 x 1024 pixel usate valori di qualità bassi, la dimensione di porzione massima
garantisce risultati migliori. Una dimensione di porzione pari a 1024 è generalmente adatta alla maggior parte delle
immagini. Le dimensioni di porzione più basse vengono solitamente usate per immagini di dimensioni ridotte (per la
visualizzazione su dispositivi quali i cellulari).
Converti immagine a 16 bit/canale in 8 bit/canale Converte le immagini a 16 bit per canale in immagini a 8 bit per canale
(selezionata per impostazione predefinita). Se l’opzione è deselezionata, ZIP è il solo metodo di compressione disponibile.
Se l’impostazione di compatibilità del documento è Acrobat 5 (PDF 1.4) o versioni precedenti, l’opzione Converti immagine
a 16 bit/canale in 8 bit/canale non è disponibile e le immagini vengono automaticamente convertite a 8 bit per canale.
• Converti in destinazione Consente di convertire tutti i colori nel profilo selezionato in Destinazione. L’inclusione o
meno del profilo dipende dall’impostazione di Criterio inclusione profilo.
Destinazione Descrive la gamma della periferica di output RGB o CMYK finale, quale il monitor o uno standard SWOP.
Tramite questo profilo, Photoshop converte le informazioni sul colore del documento (definite dal profilo di origine nella
sezione Spazi di lavoro della finestra di dialogo Impostazioni colore) nello spazio cromatico della periferica di output.
Criterio inclusione profilo Specifica se includere o meno un profilo di colore nel file.
Nome profilo intento di output Specifica le condizioni di stampa configurate per il documento. Per creare file compatibili
con PDF/X occorre un profilo intento di output. Questo menu è disponibile solo quando si seleziona uno standard (o un
predefinito) PDF/X nella finestra di dialogo Opzioni PDF.
Condizione di output Descrive le condizioni di stampa desiderate. Questa voce può essere utile per il destinatario del
documento PDF.
Identificatore condizione di output Puntatore a ulteriori informazioni sulla condizione di stampa desiderata. Questo
identificatore viene inserito automaticamente per le condizioni di stampa incluse nel registro ICC.
Nome registro Indica l’indirizzo Web dove reperire ulteriori informazioni sul registro. L’URL viene inserito
automaticamente per i nomi di registro ICC.
Un file PDF può richiedere una password di apertura (password di apertura del documento) e una password per la modifica
delle impostazioni di protezione (password per le autorizzazioni). Se nel file vengono impostate restrizioni di protezione, è
necessario specificare entrambi i tipi di password per evitare che coloro che aprono il file possano rimuovere tali limitazioni.
Se un file viene aperto tramite una password per le autorizzazioni, le protezioni sono temporaneamente disattivate.
Il metodo di protezione RC4 della RSA Corporation viene usato per proteggere con password i file PDF. A seconda
dell’impostazione Compatibilità (nella categoria Generali), il livello di cifratura sarà alto o basso.
PHOTOSHOP CS3 421
Guida utente
Nota: i predefiniti Adobe PDF non supportano impostazioni di password e protezione. Se vengono selezionate delle
impostazioni di password e protezione nella finestra Esporta Adobe PDF e si fa clic su Salva predefinito, tali impostazioni non
verranno salvate nel predefinito.
In Photoshop, potete salvare il predefinito usando il comando Predefiniti Adobe PDF o facendo clic sul pulsante Salva
predefinito nella finestra di dialogo Salva Adobe PDF. I predefiniti di Adobe PDF sono salvati come file con estensione
.joboptions. Questa funzione è utile se desiderate che il fornitore o la tipografia vi invii un file .joboptions con i predefiniti
di Adobe PDF più adeguati per il loro flusso di lavoro.
Nota: per salvare un predefinito PDF in una posizione diversa da quella predefinita, fate clic su Salva con nome nella finestra
Predefiniti di Adobe PDF e scegliete la nuova destinazione, oppure nella finestra di dialogo Salva, scegliete la destinazione e fate
clic su Salva.
Consultare anche
“Salvare un file in formato Photoshop PDF” a pagina 415
❖ Scegliete Modifica > Predefiniti Adobe PDF, quindi effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per salvare le impostazioni creando un nuovo predefinito, fate clic sul pulsante Nuovo, selezionate le impostazioni nella
finestra di dialogo Nuovo predefinito PDF e fate clic su OK.
• Per modificare un predefinito Adobe PDF, selezionatelo nel riquadro Predefiniti, fate clic su Modifica e modificate le
impostazioni nella finestra di dialogo Modifica predefinito PDF.
PHOTOSHOP CS3 422
Guida utente
Nota: anche se non è possibile modificare i predefiniti Adobe PDF installati con Photoshop (i nomi dei predefiniti installati con
Photoshop sono racchiusi fra parentesi quadre), potete selezionarne uno e fare clic sul pulsante Nuovo. Nella finestra di dialogo
Nuovo predefinito PDF, potete modificare le impostazioni e salvarle come nuovo predefinito.
• Per eliminare un predefinito Adobe PDF, selezionatelo nel riquadro Predefiniti, quindi fate clic sul pulsante Elimina. Non
potete eliminare i predefiniti Adobe PDF installati con Photoshop.
• Per caricare un predefinito Adobe PDF, fate clic sul pulsante Carica, scegliete il file del predefinito, quindi fate clic sul
pulsante Carica. Il predefinito viene aggiunto al riquadro Predefiniti.
Quando cercate un predefinito Adobe PDF da caricare, nella finestra di dialogo Carica appaiono soltanto i file con
estensione .joboptions.
• Per chiudere la finestra di dialogo Predefiniti Adobe PDF, fate clic su Chiudi.
• Per salvare un predefinito in una posizione diversa da quella predefinita, fate clic sul pulsante Salva con nome, assegnate
un nome al predefinito (se necessario), selezionate la destinazione e fate clic su Salva.
Consultare anche
“Salvare un predefinito Adobe PDF” a pagina 421
1 Scegliete File > Salva con nome, quindi TIFF dal menu Formato e fate clic su Salva.
2 Nella finestra Opzioni TIFF, selezionate le opzioni desiderate, quindi fate clic su OK.
Profondità bit (solo 32 bit) Specifica la profondità di bit (16, 24 o 32 bit) dell’immagine salvata.
Compressione immagine Specifica un metodo per la compressione dei dati immagine compositi. Se salvate un file TIFF a
32 bit, potete specificare che il file venga salvato con la compressione che usa il calcolatore, ma non potete usare la
compressione JPEG. La compressione con calcolatore migliora la compressione riordinando i valori con virgola mobile e
funziona sia con il formato LZW che ZIP.
Ordine pixel Scrive il file TIFF con i dati dei canali interlacciati o organizzati in base al piano. In precedenza Photoshop
scriveva i file sempre con l’ordine dei canali interlacciato. In teoria, il file con ordine planare può essere letto e scritto a
velocità superiore e offre una compressione leggermente migliore. Entrambi gli ordini dei canali sono compatibili con le
versioni precedenti di Photoshop.
Ordine byte Seleziona la piattaforma su cui il file verrà letto. Questa opzione è utile se non sapete con quale programma
verrà aperto il file. Photoshop e le applicazioni più recenti sono in grado di leggere i file usando l’ordine di byte PC IBM o
Macintosh.
Salva piramide immagine Mantiene le informazioni sulla risoluzione multipla. Photoshop non offre opzioni per l’apertura
di file a risoluzione multipla e l’immagine viene aperta alla risoluzione più alta usata nel file. L’apertura di file a risoluzione
multipla è invece supportata da Adobe InDesign e alcuni server di immagini.
Salva trasparenza Mantiene la trasparenza come canale alfa aggiuntivo quando il file viene aperto in un’altra applicazione.
La trasparenza viene sempre mantenuta quando il file viene riaperto in Photoshop.
Compressione livelli Specifica un metodo di compressione per i dati dei pixel nei livelli (da non confondere con i dati
compositi). Molte applicazioni non possono leggere i dati dei livelli di un file TIFF, come fa invece Photoshop. È
consigliabile salvare il lavoro come un solo file TIFF con dati di livello (sebbene il file risulti di dimensioni maggiori),
anziché salvare e gestire un file PSD a parte che li contenga. Per unire i livelli, scegliete Elimina livelli e salva una copia.
PHOTOSHOP CS3 423
Guida utente
Nota: per ottenere un messaggio di conferma prima di salvare un’immagine con più livelli, selezionate Chiedi prima di salvare
file TIFF con livelli, in Gestione file nella finestra Preferenze.
Consultare anche
“TIFF” a pagina 435
Nota: potete anche salvare un’immagine come uno o più file JPEG usando il comando Salva per Web e dispositivi.
Per salvare rapidamente immagini JPEG di qualità media, eseguite sul file l’azione Salva come JPEG media. Per accedere
a questa azione, scegliete Produzione nel menu della palette Azioni.
1 Scegliete File > Salva con nome, quindi JPEG dal menu Formato.
2 Nella finestra Opzioni JPEG, selezionate le opzioni desiderate e fate clic su OK.
Alone Offre vari colori alone per simulare l’aspetto della trasparenza di sfondo nelle immagini che contengono una
trasparenza.
Opzioni immagine Specifica la qualità dell’immagine. Scegliete un’opzione nel menu Qualità, trascinate il cursore Qualità
o immettete un valore da 0 a 12 nella casella Qualità.
Opzioni formato Specifica il formato del file JPEG. Linea di base (Standard) usa un formato riconosciuto dalla maggior
parte del browser Web. Linea di base ottimizzata crea un file con colori ottimizzati e di dimensioni leggermente inferiori.
Progressione ottimizzata visualizza una serie di versioni sempre più dettagliate dell’immagine (potete specificarne il
numero) durante il caricamento dei dati.
Nota: alcune applicazioni potrebbero non leggere un file CMYK salvato in formato JPEG. Inoltre, se un’applicazione Java non
riesce a leggere un file JPEG (in qualunque metodo di colore), provate a salvarlo senza la miniatura di anteprima.
Consultare anche
“I formati di file e la compressione” a pagina 428
Nota: potete anche salvare un’immagine come uno o più file PNG usando il comando Salva per Web e dispositivi.
1 Scegliete File > Salva con nome, quindi PNG dal menu Formato.
2 Selezionate un’opzione Interlacciato:
Nessuno Visualizza l’immagine nel browser solo a caricamento completato.
Interlacciamento Consente di visualizzare nel browser versioni dell’immagine a bassa risoluzione durante il caricamento
del file. Il tempo di caricamento “sembra” così più breve ma il file è di dimensioni maggiori.
Consultare anche
“Formato PNG” a pagina 434
1 Scegliete File > Salva con nome, quindi CompuServe GIF dal menu Formato.
2 Per le immagini RGB, viene visualizzata la finestra Scala di colore. Specificate le opzioni di conversione, quindi fate clic
su OK.
3 Selezionate un ordine di righe per il file GIF e fate clic su OK:
Normale Visualizza l’immagine nel browser solo a caricamento completato.
Interlacciamento Consente di visualizzare nel browser versioni dell’immagine a bassa risoluzione durante il caricamento
del file. Il tempo di caricamento “sembra” così più breve ma il file è di dimensioni maggiori.
Nota: potete anche salvare un’immagine come uno o più file GIF usando il comando Salva per Web e dispositivi.
Consultare anche
“GIF” a pagina 431
“Convertire un’immagine RGB o in scala di grigio in un’immagine in scala di colore” a pagina 107
1 Scegliete File > Salva con nome, quindi Photoshop EPS dal menu Formato.
2 Nella finestra di dialogo Opzioni EPS, selezionate le opzioni desiderate e fate clic su OK:
Anteprima Crea un’immagine a bassa risoluzione da visualizzare nell’applicazione di destinazione. Scegliete TIFF per file
EPS da usare su sistemi sia Windows che Mac OS. Un’anteprima a 8 bit è a colori e una a 1 bit è in bianco e nero con aspetto
seghettato. Un’anteprima a 8 bit crea un file di dimensioni superiori rispetto alle anteprime a 1 bit. Consultate anche
“Profondità di bit” a pagina 56.
Codifica Determina il modo in cui l’immagine viene trasmessa a una periferica di output PostScript. Le opzioni di codifica
sono descritte di seguito.
Includi retino mezzetinte e Includi funzione di trasferimento Controllano le specifiche di stampa professionale. Consultate
il tipografo prima di selezionare queste opzioni.
Bianchi trasparenti Visualizza le aree bianche come trasparenti. Questa opzione è disponibile solo per immagini in metodo
Bitmap.
Gestione colore PostScript Converte i dati dei file nello spazio cromatico della stampante. Non selezionate questa opzione
se intendete inserire l’immagine in un altro documento con gestione colore.
Nota: solo le stampanti PostScript Level 3 supportano la Gestione colore PostScript per le immagini CMYK. Per stampare
un’immagine CMYK con una stampante Level 2 con Gestione colore PostScript, convertite l’immagine in metodo Lab prima di
salvarla in formato EPS.
Includi dati vettoriali Mantiene nel file eventuali elementi di grafica vettoriale, quali forme o testo. Tuttavia, i dati vettoriali
dei file EPS e DCS sono disponibili solo per altre applicazioni: se riaprite il file in Photoshop vengono rasterizzati. Questa
opzione è disponibile solo se il file contiene dati vettoriali.
Interpolazione immagine Applica l’anti-alias nella stampa di un’immagine a bassa risoluzione.
PHOTOSHOP CS3 425
Guida utente
Consultare anche
“Formato Photoshop EPS” a pagina 430
Binaria Genera un file di dimensioni ridotte e lascia intatti i dati originali. Tuttavia, alcune applicazioni di impaginazione,
di spool di stampa e per la stampa in rete potrebbero non supportare i file binari in formato Photoshop EPS.
JPEG Comprime il file eliminando alcuni dati dell’immagine. Sono disponibili due tipi di compressione JPEG: JPEG
(qualità massima) e JPEG (qualità bassa). I file con codifica JPEG possono essere stampati solo con stampanti PostScript
Level 2 (o successivo) e potrebbero non venire stampati correttamente in selezione colori.
1 Scegliete File > Salva con nome, quindi Photoshop DCS 1.0 o Photoshop DCS 2.0 dal menu Formato.
2 Nella finestra Formato DCS, selezionate le opzioni desiderate e fate clic su OK.
Questa finestra di dialogo include le stesse opzioni disponibili per i file EPS. Inoltre, il menu DCS consente di creare un file
composito a 72 ppi da inserire in un’applicazione d’impaginazione o usare per la stampa di bozza dell’immagine:
Formato DCS 1.0 Crea un file per ciascun canale di colore dell’immagine CMYK. Potete anche creare un quinto file in scala
di grigio o composito a colori. Per visualizzare il file composito, dovete conservare tutti e cinque i file nella stessa cartella.
Formato DCS 2.0 Conserva nell’immagine i canali di tinte piatte. Potete salvare i canali di colore come file multipli (come
per il formato DCS 1.0) o come file singolo. Salvando in un unico file si risparmia spazio su disco. Potete anche includere
una versione in scala di grigio o composita a colori.
Consultare anche
“Formati Photoshop DCS 1.0 e 2.0” a pagina 430
1 Scegliete File > Salva con nome, quindi Dati raw di Photoshop dal menu Formato.
2 Nella finestra di dialogo Opzioni dati raw di Photoshop, effettuate una delle seguenti operazioni:
• (Mac OS) Specificate il tipo e il generatore del file o accettate i valori predefiniti.
• Specificate un parametro per Intestazione.
• Selezionate l’opzione per salvare i canali in ordine interlacciato o non interlacciato.
Consultare anche
“Formato Dati raw di Photoshop” a pagina 430
1 Scegliete File > Salva con nome, quindi BMP dal menu Formato.
2 Immettete un nome di file, scegliete una posizione e fate clic su Salva.
PHOTOSHOP CS3 426
Guida utente
3 Nella finestra Opzioni BMP, selezionate un formato, specificate la profondità di bit e, se necessario, selezionate Inverti
ordine righe. Per ulteriori opzioni, fate clic su Metodi avanzati e specificate le opzioni BMP.
4 Fate clic su Salva.
Consultare anche
“Formato BMP” a pagina 431
❖ Scegliete File > Salva con nome, quindi Cineon dal menu Formato.
Consultare anche
“Formato Cineon” a pagina 431
1 Scegliete File > Salva con nome, quindi Formato Targa dal menu Formato.
2 Immettete un nome di file, scegliete una posizione e fate clic su Salva.
3 Nella finestra di dialogo Opzioni Targa, selezionate una risoluzione e l’opzione Compressione (RLE) se desiderate
comprimere il file, quindi fate clic su OK.
Consultare anche
“Targa” a pagina 435
Nota: non potete salvare in formato JPEG 2000 le immagini a due tonalità, multicanale e bitmap. Per salvare queste immagini
in formato JPEG 2000, dovete prima convertirle in RGB.
1 Scegliete File > Salva con nome, quindi JPEG 2000 dal menu Formato.
2 Immettete un nome di file, scegliete una posizione, selezionate le opzioni di salvataggio e fate clic su Salva. Si apre la
finestra di dialogo JPEG 2000.
Nota: per salvare un file compatibile con JP2, selezionate Profilo ICC (Windows) o Incorpora profilo colore (Mac OS) nella
finestra di dialogo Salva con nome. In caso contrario, l’opzione Compatibile con JP2 non sarà disponibile nella finestra
JPEG 2000. Questa opzione aumenta leggermente la dimensione del file JPF. Tenete presente che non tutti i visualizzatori JP2
supportano i profili ICC e i metadati dei file JPF. La fedeltà cromatica e altre caratteristiche potrebbero pertanto non
corrispondere alle aspettative.
3 (Facoltativo) Specificate un valore nella casella di testo Dimensione file per impostare le dimensioni finali del file salvato.
Il valore nella casella Qualità verrà modificato per garantire la massima qualità per la dimensione di file specificata.
4 Selezionate una delle opzioni seguenti:
Senza perdita Consente di comprimere l’immagine senza ripercussioni sulla qualità. Questa opzione produce file di
dimensioni maggiori. Deselezionate Senza perdita per ridurre le dimensioni del file. Trascinate il cursore a comparsa
PHOTOSHOP CS3 427
Guida utente
Qualità o specificate un valore nella casella Qualità per definire la qualità dell’immagine. Un valore elevato produce una
migliore qualità dell’immagine, ma anche una maggiore dimensione del file.
Se specificate un valore di qualità in conflitto con la dimensione di file immessa in precedenza, Photoshop cambia il valore
di Dimensione file.
Modalità rapida Consente un’anteprima o una codifica più rapida dell’immagine. La modalità rapida non supporta il
controllo delle dimensioni del file, l’ottimizzazione progressiva e la codifica con perdita di informazioni con un filtro
wavelet intero.
Includi metadati Consente di includere le informazioni sui file. Se il file dell’immagine contiene tracciati di cui desiderate
salvare le informazioni nel file JPEG 2000, selezionate questa opzione.
Includi impostazioni colore Incorpora il profilo di colore nell’immagine.
Deselezionate Includi metadati e Includi impostazioni colore per ridurre la dimensione del file.
Includi trasparenza Consente di mantenere la trasparenza esistente nell’immagine originale. L’opzione Includi trasparenza
è visualizzata in grigio se l’immagine non contiene trasparenze.
Compatibile con JP2 Consente di creare un file che può essere aperto in applicazioni di visualizzazione che supportano il
formato JPEG 2000 standard (JP2), ma non il formato JPEG 2000 esteso (JPF).
Scegliete Fluttuante o Intero in base all’immagine in uso e al risultato desiderato. Intero garantisce un aspetto globalmente
uniforme dell’immagine. Fluttuante rende più nitida l’immagine, ma potrebbe causare una riduzione della qualità lungo i
bordi.
Dimensione porzione Specifica le dimensioni delle porzioni usate nell’immagine. Se per ottimizzare le immagini più
piccole di 1024 x 1024 pixel usate valori di qualità bassi, la dimensione di porzione massima garantirà risultati migliori.
Una dimensione porzione pari a 1024 è adatta alla maggior parte delle immagini. Quando create file di piccole dimensioni
(per cellulari, ecc.), usate una dimensione di porzione più piccola.
Formato metadati Specifica i formati dei metadati da includere nel file dell’immagine. JPEG 2000 XML è il formato
specifico per i dati XML di JPEG 2000 ed è disponibile solo per i file che contengono questo tipo di dati. XMP è il formato
per i dati di Info file ed EXIF è per i dati delle fotocamere digitali.
Formato impostazioni colore Specifica il formato delle impostazioni colore da includere nel file dell’immagine. Profilo ICC
è l’opzione predefinita e include l’intero profilo ICC specificato nella finestra di dialogo Salva come. Profilo ICC con
restrizioni è dedicato ai dispositivi portatili quali cellulari e palmari. Il profilo ICC con restrizioni deve essere in un file in
formato JP2.
Area di interesse Consente di scegliere un canale alfa per definire un’area di interesse se il documento di Photoshop
contiene uno o più canali alfa.
PHOTOSHOP CS3 428
Guida utente
Dopo aver caricato il canale come area di interesse, scegliete un valore per Migliora, per aumentare o diminuire la qualità
dell’area rispetto al resto dell’immagine. Poiché Migliora non cambia la dimensione del file dell’immagine, se migliorate
l’area all’interno del canale alfa diminuirà la qualità dell’area esterna al canale, e viceversa.
Le opzioni Area di interesse e Migliora non sono disponibili se il documento di Photoshop non contiene un canale alfa.
Nota: il canale (alfa, di tinte piatte o Maschera veloce) usato per definire l’area di interesse verrà rimosso dal file JPEG 2000
finale salvato.
7 Per visualizzare l’anteprima dell’immagine così come apparirà in un visualizzatore per JPEG 2000, scegliete un ordine di
ottimizzazione al punto 6. L’opzione Anteprima tiene conto dell’ottimizzazione dell’immagine e la apre di conseguenza.
Nell’area Anteprima di scaricamento della finestra JPEG 2000, scegliete una velocità di scaricamento dal menu a comparsa
per visualizzare il tempo di scaricamento stimato, quindi fate clic su Anteprima.
Per migliorare la visione dell’immagine, potete usare il menu a comparsa Impostate lo zoom dell’anteprima, per ingrandirla
o rimpicciolirla. Potete anche usare gli strumenti zoom e mano per regolare l’area di visualizzazione dell’anteprima.
Consultare anche
“Formato JPEG” a pagina 432
Formati di file
I formati di file e la compressione
I formati dei file di grafica si differenziano per come rappresentano i dati dell’immagine (pixel o vettori), per la tecnica di
compressione e per le funzioni di Photoshop supportate. Escluse alcune eccezioni, ad esempio Formato documento grande
(PSB), Dati raw di Photoshop e TIFF, la maggior parte dei formati non supportano documenti di dimensioni superiori a 2 GB.
Nota: se un formato di file non compare nella finestra di dialogo o nel sottomenu adeguato, potreste dover installare uno
specifico plug-in.
PHOTOSHOP CS3 429
Guida utente
LZW (Lemple-Zif-Welch) Compressione senza perdita supportata dai formati TIFF, PDF, GIF e dal linguaggio PostScript;
particolarmente efficace per immagini con ampie aree di un solo colore.
JPEG (Joint Photographic Experts Group) Compressione con perdita di dati supportata dai formati JPEG, TIFF, PDF e dal
linguaggio PostScript; consigliata per le immagini a tono continuo come le fotografie. JPEG usa la compressione con perdita
di dati. Per specificare la qualità dell’immagine, scegliete un’opzione dal menu Qualità, trascinate il cursore a comparsa o
immettete un valore da 0 a 12 nella casella Qualità. Per risultati di stampa ottimali, selezionate la compressione con qualità
massima. I file JPEG possono essere stampati solo con stampanti PostScript Level 2 (o superiore) e potrebbero non venire
stampati correttamente in selezione colori.
CCITT Famiglia di tecniche di compressione senza perdita di dati per immagini in bianco e nero, supportata dai formati
PDF e PostScript. CCITT è la sigla francese del “comitato consultivo internazionale per la telefonia e la telegrafia”.
ZIP Compressione senza perdita di dati supportata dai formati PDF e TIFF. Come per LZW, anche la compressione ZIP è
particolarmente efficace per immagini contenenti ampie aree di un unico colore.
Consultare anche
“Salvare i file delle immagini” a pagina 411
Se modificate o salvate un’immagine con una versione precedente di Photoshop, le caratteristiche non supportate verranno
ignorate.
Se salvate un file PSD, potete impostare una preferenza per ottimizzarne la compatibilità. Otterrete così una versione
composita di un’immagine a più livelli, salvata all’interno di un file e che può essere letta da altre applicazioni, incluse
versioni precedenti di Photoshop. Manterrete inoltre l’aspetto dei livelli con fusione.
Potete salvare come file PSD le immagini a 16 bit per canale e quelle a 32 bit per canale con un’ampia gamma dinamica.
PHOTOSHOP CS3 430
Guida utente
Il formato EPS supporta i metodi di colore Lab, CMYK, RGB, Scala di colore, Due tonalità, Scala di grigio e Bitmap; non
supporta i canali alfa, mentre supporta i tracciati di ritaglio. Il formato DCS (Desktop Color Separations), una versione di
EPS standard, consente di salvare le selezioni colore di immagini CMYK. Usate il formato DCS 2.0 per esportare immagini
contenenti canali di tinte piatte. Per stampare i file EPS, occorre una stampante PostScript.
Photoshop usa i formati EPS TIFF ed EPS PICT per consentire l’apertura di immagini salvate in formati che creano
un’anteprima ma che non sono supportati da Photoshop (ad esempio QuarkXPress®). Potete modificare e usare un file di
anteprima aperto come un qualsiasi altro file a bassa risoluzione. L’anteprima EPS PICT è disponibile solo in Mac OS.
Nota: i formati EPS TIFF e EPS PICT servivano maggiormente nelle versioni precedenti di Photoshop. La versione attuale di
Photoshop prevede funzioni di rasterizzazione per l’apertura di file con dati vettoriali.
Il formato consiste in flussi di byte che descrivono le informazioni sui colori nell’immagine. Ogni pixel è descritto in
formato binario, in cui 0 corrisponde al nero e 255 al bianco (per immagini con canali a 16 bit, il valore del bianco è 65.535).
Photoshop indica il numero di canali necessario per descrivere l’immagine ed eventuali canali supplementari nel file. Potete
specificare l’estensione del file (Windows), il tipo di file (Mac OS), il generatore del file (Mac OS) e l’intestazione.
In Mac OS, il tipo di file è generalmente identificato da un ID di quattro caratteri, ad esempio TEXT indica un file di testo
ASCII. Anche il creatore del file è spesso un ID a quattro caratteri. La maggior parte delle applicazioni Mac OS ha un ID
univoco per il generatore del file, registrato presso il gruppo Apple Computer Developer Services.
Il parametro di intestazione specifica il numero di byte di informazioni che appaiono nel file prima dei dati effettivi
dell’immagine. Tale valore determina la quantità di zeri inseriti all’inizio del file come segnaposto. Per impostazione
predefinita, non esiste intestazione (dimensione intestazione = 0). Potete immettere un’intestazione se aprite il file in
formato Raw. Oppure, potete salvare il file senza intestazione e usare un programma per la modifica dei file, quale HEdit
(Windows) o Norton Utilities® (Mac OS), per sostituire gli zeri con le informazioni d’intestazione.
L’immagine può essere salvata in formato interlacciato o non interlacciato. Con il primo, i valori dei colori (ad esempio
rosso, verde e blu) vengono salvati in sequenza. La scelta dipende dai requisiti dell’applicazione in cui il file verrà aperto.
Nota: attenzione a non confondere il formato Dati raw di Photoshop con il formato Raw per immagini da fotocamera digitale.
Un file da fotocamera in formato Raw utilizza un formato proprietario specifico della fotocamera, sostanzialmente un negativo
digitale senza filtri, regolazione del bilanciamento del bianco e altre opzioni di elaborazione della fotocamera.
PHOTOSHOP CS3 431
Guida utente
Consultare anche
“Salvare documenti grandi” a pagina 413
Consultare anche
“Salvare le immagini raw da fotocamera in un altro formato” a pagina 86
Formato BMP
BMP è il formato di immagine standard di Windows su computer compatibili DOS e Windows. Supporta i metodi di colore
RGB, Scala colore, Scala di grigio e Bitmap. Per l’immagine potete specificare un formato Windows o OS/2® e una profondità
fino a 32 bit per canale. Per le immagini a 4 e 8 bit in formato Windows, potete anche specificare la compressione RLE.
In genere, le immagini BMP vengono composte dal basso verso l’alto; per invertire il senso, selezionate Inverti ordine righe.
Potete anche selezionare un metodo di codifica alternativo facendo clic su Metodi avanzati. Inverti ordine righe e Metodi
avanzati sono i metodi più utili ai programmatori di giochi e ad altri utenti che usano DirectX.
Formato Cineon
Sviluppato da Kodak, Cineon è un formato digitale a 10 bit per canale adatto per la composizione, la manipolazione e il
ritocco elettronico. Con questo formato potete eseguire l’output su pellicola senza compromettere la qualità dell’immagine.
È usato con il sistema per pellicola digitale Cineon, per il trasferimento di immagini da pellicole al formato Cineon e
viceversa.
Formato DICOM
Il formato DICOM (Digital Imaging and Communications in Medicine) viene solitamente utilizzato per trasferire e
memorizzare immagini ad uso medico, quali ecografie e scansioni. I file DICOM contengono sia i dati dell’immagine che
le intestazioni, dove sono memorizzate le informazioni sul paziente e l’immagine medicale. Photoshop Extended permette
di aprire, modificare e salvare i file DICOM.
Consultare anche
“File DICOM (Photoshop Extended)” a pagina 553
Formato Filmstrip
Il formato Filmstrip viene usato per le animazioni RGB o per filmati creati con Adobe Premiere Pro®. Se ridimensionate,
ricampionate, eliminate i canali alfa o modificate il metodo di colore o il formato di un file Filmstrip in Photoshop, non
potrete salvarlo di nuovo in questo formato. Per ulteriori informazioni, consultate l’Aiuto di Adobe Premiere Pro.
GIF
Il formato GIF (Graphics Interchange Format) è comunemente usato per visualizzare, sul Web e su altri servizi online,
grafica e immagini in scala di colore in documenti HTML (HyperText Markup Language). GIF è un formato compresso
con la tecnica LZW che riduce al minimo la dimensione del file e il tempo di trasferimento. Inoltre, mantiene la trasparenza
delle immagini in scala di colore, ma non supporta i canali alfa.
PHOTOSHOP CS3 432
Guida utente
IFF
Il formato IFF (Interchange File Format) è disponibile tramite un plug-in facoltativo. È un formato di archiviazione dati a
uso generico, che può associare e memorizzare più tipi di dati. IFF è flessibile e ha estensioni che supportano immagini fisse,
audio, musica, video e testo. Il formato include Maya IFF e IFF (in passato noto come Amiga IFF).
Formato JPEG
Il formato JPEG (Joint Photographic Experts Group) è comunemente usato per visualizzare sul Web e su altri servizi online
fotografie e immagini a tono continuo inserite in file HTML. Supporta i metodi di colore CMYK, RGB e Scala di grigio, ma
non i canali alfa. A differenza del formato GIF, JPEG conserva tutte le informazioni sui colori di un’immagine RGB ma
comprime la dimensione del file eliminando dei dati in modo selettivo.
Un’immagine JPEG si decomprime automaticamente all’apertura. Maggiore è il livello di compressione, minore è la qualità
dell’immagine e viceversa. Nella maggior parte dei casi, l’opzione di qualità Massima produce un risultato identico
all’originale.
Nota: per visualizzare i file delle immagini JPEG 2000 sul Web, il browser deve includere un plug-in che ne consenta la
visualizzazione.
A differenza dei file JPEG standard, a cui viene applicata una compressione con perdita di dati, il formato JPEG 2000
supporta anche la compressione senza perdita di dati. JPEG 2000 supporta inoltre i file a colori a 16 bit, i file in scala di
grigio e le trasparenze a 8 bit; può inoltre mantenere i canali alfa e di tinte piatte. Scala di grigio, RGB, CMYK e Lab sono
gli unici metodi supportati dal formato JPEG 2000.
Per ridurre la dimensione del file senza compromettere la qualità nelle aree critiche di un’immagine, questo formato
supporta inoltre l’uso di un’area di interesse. Mediante un canale alfa potete specificare l’area di interesse in cui verranno
mantenuti intatti i particolari; nelle altre aree dell’immagine verrà invece applicata maggiore compressione con conseguente
perdita di particolari.
Consultare anche
“Le maschere e i canali alfa” a pagina 252
Nota: la maggior parte delle applicazioni e le versioni precedenti di Photoshop non supportano documenti di dimensioni
superiori a 2 GB.
Consultare anche
“Salvare documenti grandi” a pagina 413
PHOTOSHOP CS3 433
Guida utente
Formato OpenEXR
OpenEXR (EXR) è un formato di file usato nel campo degli effetti visivi per immagini con un’ampia gamma dinamica.
Questo formato per pellicole assicura un’elevata fedeltà e un’ampia gamma dinamica ed è ideale per la produzione di film.
Sviluppato da Industrial Light and Magic, OpenEXR supporta numerosi metodi di compressione senza perdita e con
perdita di dati. Una pellicola OpenEXR può contenere un numero arbitrario di canali e il formato supporta sia le immagini
a 16 che quelle a 32 bit.
PCX
PCX è il formato comunemente usato da computer PC IBM compatibili. Quasi tutti i software per PC supportano la
versione 5 del formato PCX. Per i file in formato versione 3, che non supportano le palette colori personali, viene usata una
palette colori VGA standard.
Il formato PCX supporta i metodi di colore Bitmap, Scala di grigio, Scala colore ed RGB, ma non i canali alfa. PCX supporta
il metodo di compressione RLE. Le immagini possono avere una profondità di 1, 4, 8 o 24 bit.
PDF
PDF (Portable Document Format) è un formato di file flessibile, multipiattaforma e multiapplicazione. Basati sul modello
di imaging PostScript, i file PDF consentono una visualizzazione accurata rispettando i font, l’impaginazione e gli elementi
di grafica vettoriale e bitmap. Inoltre i file PDF possono contenere funzioni di ricerca e di navigazione elettronica all’interno
dei documenti, come i collegamenti. PDF supporta le immagini a 16 bit per canale. Adobe Acrobat offre inoltre la funzione
Ritocco oggetto per apportare modifiche minime alle immagini di un file PDF. Per ulteriori informazioni sull’uso di
immagini nei file PDF, consultate l’Aiuto di Acrobat.
Nota: la funzione Ritocco oggetto è adatta per le revisioni dell’ultimo minuto di immagini e oggetti. È consigliabile modificare
le immagini in Photoshop prima di salvarle in formato PDF.
Photoshop riconosce due tipi di formati PDF: Photoshop PDF e PDF generico. Potete aprire entrambi questi tipi di file.
Quando salvate i file PDF, per impostazione predefinita Photoshop li salva come file Photoshop PDF. Per salvare un file
PDF generico, deselezionate Mantieni possibilità di modifica di Photoshop nella sezione Generale della finestra di dialogo
Salva PDF.
File Photoshop PDF Vengono creati usando il comando di Photoshop Salva con nome con l’opzione Mantieni possibilità di
modifica di Photoshop selezionata nella sezione Generale della finestra di dialogo Salva PDF. I file Photoshop PDF possono
contenere una sola immagine.
Il formato Photoshop PDF supporta tutti i metodi di colore (ad eccezione del metodo Multicanale) e le caratteristiche del
formato Photoshop standard. Il formato Photoshop PDF supporta inoltre la compressione JPEG e ZIP, tranne per le
immagini bitmap che usano la compressione CCITT Group 4.
File PDF generici Vengono creati usando il comando di Photoshop Salva con nome con l’opzione Mantieni possibilità di
modifica di Photoshop deselezionata nella sezione Generale della finestra di dialogo Salva PDF, creando una presentazione
PDF in Photoshop o usando altre applicazioni quali Adobe Acrobat e Adobe Illustrator. I file PDF generici possono
contenere più pagine e immagini. Quando aprite i file in formato PDF generico in Photoshop, l’immagine viene rasterizzata.
File PICT
Il formato PICT è usato dai programmi di grafica e impaginazione per Mac OS come formato di file intermedio per
trasferire immagini tra diverse applicazioni. Supporta immagini RGB con un solo canale alfa e immagini in scala di colore,
in scala di grigio e bitmap senza canali alfa. È inoltre particolarmente efficace per comprimere immagini contenenti ampie
aree in tinta unita. Questo tipo di compressione può risultare efficace per i canali alfa contenenti ampie aree di bianco e
nero.
Quando salvate un’immagine RGB in formato PICT, potete scegliere una risoluzione in pixel a 16 o 32 bit. Per le immagini
bitmap e in scala di grigio, potete scegliere tra 2, 4 o 8 bit per pixel. Nei sistemi Mac OS con QuickTime, sono disponibili
quattro opzioni di compressione JPEG.
PHOTOSHOP CS3 434
Guida utente
Risorsa PICT
(Mac OS) Una risorsa PICT è un file PICT con nome e ID di risorsa. Il formato Risorsa PICT supporta immagini RGB con
un solo canale alfa e immagini in scala di colore, in scala di grigio e bitmap senza canali alfa.
Per aprire una risorsa PICT potete usare il comando Importa o Apri. Quando salvate un file come risorsa PICT, potete
specificare l’ID e il nome della risorsa. Come con altri file PICT, potete specificare inoltre la profondità di bit e le opzioni
di compressione.
Formato Pixar
Il formato Pixar è specifico per applicazioni grafiche di fascia alta, come quelle usate per il rendering di immagini e
animazioni tridimensionali. Supporta le immagini RGB e in scala di grigio con un solo canale alfa.
Formato PNG
Ideato come alternativa al GIF non soggetta a licenza, il formato PNG (Portable Network Graphics) viene usato per
comprimere le immagini senza perdita di dati e per visualizzarle sul Web. A differenza del formato GIF, PNG supporta
immagini a 24 bit e produce una trasparenza dello sfondo senza bordi scalettati; tuttavia, non è supportato da alcuni
browser Web. Questo formato supporta le immagini RGB, in scala colore, in scala di grigio e bitmap senza canali alfa. Il
formato PNG mantiene la trasparenza nelle immagini in scala di grigio e RGB.
Il formato Portable Bit Map funge da linguaggio comune per una grande famiglia di filtri di conversione bitmap, come
Portable FloatMap (PFM), Portable Graymap (PGM), Portable Pixmap (PPM) e Portable Anymap (PNM). I file in formato
PBM memorizzano le immagini monocromatiche; i file PGM supportano anche le bitmap in scala di grigio e i file PPM le
bitmap a colori. Il formato PNM non è formato a sé stante, ma può comprendere file PBM, PGM e PPN. PFM è un formato
con immagini a virgola mobile, che può essere usato per file HDR a 32 bit.
Formato Radiance
Radiance (HDR) è un formato di file a 32 bit per canale, usato per immagini con un’ampia gamma dinamica. È stato
originariamente concepito per il sistema Radiance, uno strumento professionale per visualizzare l’illuminazione in
ambienti virtuali. Memorizza infatti la quantità di luce di ogni pixel da visualizzare sullo schermo e non solo i colori. I livelli
di luminosità gestiti dal formato Radiance sono nettamente superiori ai 256 livelli dei formati per immagini a 8 bit per
canale. I file Radiance (HDR) sono solitamente utilizzati per la modellazione 3D.
Scitex CT
Il formato Scitex CT (Continuous Tone) viene usato per l’elaborazione professionale delle immagini con sistemi Scitex.
Richiedete a Creo le utility necessarie per trasferire a un sistema Scitex i file salvati in formato Scitex CT. Questo formato
supporta le immagini CMYK, RGB e in scala di grigio e non supporta i canali alfa.
Le immagini CMYK salvate in formato Scitex CT producono generalmente file di dimensioni elevate. Questi file vengono
generati in input da uno scanner Scitex. I file Scitex CT possono essere stampati su pellicola con un’unità di rasterizzazione
Scitex, che produce le selezioni mediante un sistema di retinatura brevettato Scitex. Si tratta di un sistema che raramente
produce effetti moiré ed è spesso richiesto per lavori a colori professionali (ad esempio, pubblicità su riviste).
PHOTOSHOP CS3 435
Guida utente
Targa
Il formato Targa® (TGA) è stato ideato per sistemi con scheda video Truevision® ed è generalmente supportato da
applicazioni a colori MS-DOS. Questo formato supporta le immagini RGB a 16 bit (5 bit x 3 canali di colore, più un bit non
usato), 24 bit (8 bit x 3 canali di colore) e 32 bit (8 bit x 3 canali di colore più un canale alfa a 8 bit). Supporta inoltre i file
in scala di colore e in scala di grigio senza canali alfa. Quando salvate un’immagine RGB in questo formato, potete scegliere
una profondità di pixel e selezionare una codifica RLE per la compressione.
TIFF
Il formato TIFF o TIF (Tagged-Image File Format) viene usato per scambiare file fra diverse applicazioni e piattaforme.
TIFF è un formato di immagine bitmap flessibile supportato da quasi tutte le applicazioni di grafica bitmap, elaborazione
immagini e impaginazione. Inoltre, quasi tutti gli scanner desktop sono in grado di produrre immagini TIFF. I file TIFF
possono avere una dimensione massima di 4 GB. Photoshop CS e versioni successive supportano documenti grandi salvati
in formato TIFF. La maggior parte delle applicazioni e le versioni precedenti di Photoshop non supportano tuttavia
documenti con dimensione superiore a 2 GB.
Il formato TIFF supporta i file CMYK, RGB, Lab, in scala di colore e in scala di grigio con canali alfa e Bitmap senza canali
alfa. Photoshop può salvare i livelli in un file TIFF; tuttavia, se aprite il file in un’altra applicazione, l’immagine appare in un
unico livello. Photoshop è inoltre in grado di salvare in formato TIFF annotazioni, trasparenze e dati relativi alle piramidi
a risoluzione multipla.
In Photoshop, le immagini TIFF possono avere una profondità di 8, 16 o 32 bit per canale. Potete salvare immagini con
un’ampia gamma dinamica come file TIFF a 32 bit per canale.
Consultare anche
“Salvare documenti grandi” a pagina 413
Formato WBMP
Il formato WBMP è il formato standard di ottimizzazione delle immagini per i dispositivi mobili, quali i telefoni cellulari.
Supporta il colore a 1 bit: le immagini WBMP contengono solo pixel in bianco e nero.
Metadati e annotazioni
I metadati
I metadati sono informazioni standardizzate relative a un file, ad esempio il nome dell’autore, la risoluzione, lo spazio di
colori, il copyright e le parole chiave associate. Ad esempio, quasi tutte le fotocamere digitali aggiungono alcune
informazioni di base a un file di immagine, come altezza, larghezza, formato file e ora in cui è stata scattata la foto. I
metadati consentono di semplificare il vostro flusso di lavoro e di organizzare i file.
Lo standard XMP
Le informazioni dei metadati vengono memorizzate mediante lo standard XMP (Extensible Metadata Platform), su cui si
basano Adobe Bridge, Adobe Illustrator, Adobe InDesign e Adobe Photoshop. Le regolazioni apportate alle immagini con
Photoshop® Camera Raw vengono memorizzate come metadati XMP. Lo standard XMP si basa sul formato XML e, nella
maggior parte dei casi, i metadati vengono memorizzati nel file. Se non è possibile memorizzare le informazioni nel file, i
metadati XMP vengono memorizzati in un file distinto definito file collaterale. XMP facilita lo scambio di metadati tra le
applicazioni Adobe nei flussi di lavoro editoriali. Ad esempio, potete salvare i metadati di un file come modello e importarli
in altri file.
I metadati memorizzati in altri formati, ad esempio EXIF, IPTC (IIM), GPS e TIFF, vengono sincronizzati e descritti con lo
standard XMP in modo da poter essere visualizzati e gestiti più facilmente. La piattaforma XMP viene utilizzata anche da
altre applicazioni e funzioni, ad esempio Adobe Version Cue, per comunicare e memorizzare informazioni quali i
commenti sulle versioni, che è possibile ricercare con Bridge.
PHOTOSHOP CS3 436
Guida utente
Nella maggior parte dei casi, i metadati rimangono associati al file anche se il formato del file cambia, ad esempio, da PSD
a JPG. I metadati vengono conservati anche quando i file vengono inseriti in un documento o in un progetto Adobe.
Potete utilizzare il Software Development Kit XMP per personalizzare la creazione, l’elaborazione e l’interscambio dei
metadati. Ad esempio, potreste utilizzarlo per aggiungere nuovi campi alla finestra di dialogo Info file. Per ulteriori
informazioni su XMP e SDK XMP, visitate il sito Web di Adobe.
In alcuni casi possono comparire più visualizzazioni per la stessa proprietà di metadati. Ad esempio, una proprietà potrebbe
essere denominata Autore in una visualizzazione e Creatore in un’altra, ma entrambe si riferiscono alla stessa proprietà
fondamentale. Anche se personalizzate per flussi di lavoro specifici, queste viste rimangono standardizzate nella
piattaforma XMP.
Per fare in modo che un documento di Photoshop sia leggibile in Acrobat, dovete salvare il documento nel formato PDF
(Portable Document Format) e chiedere ai revisori di usare Acrobat per aggiungere note o annotazioni audio.
Quindi importate le annotazioni in Photoshop.
Le note e le annotazioni audio sono visualizzate nell’immagine come piccole icone non stampabili e sono associate a una
posizione nell’immagine piuttosto che a un livello. Potete mostrare o nascondere le annotazioni, aprirle per visualizzarne o
modificarne il contenuto e riprodurre quelle audio. Potete anche aggiungere annotazioni audio alle azioni e impostarle in
modo che vengano riprodotte durante una determinata azione o una pausa.
Potete inoltre importare entrambi i tipi di annotazione dai documenti Photoshop salvati in formato PDF o dai documenti
Acrobat salvati in formato PDF o FDF (Form Data Format).
Per eliminare le annotazioni dal documento, selezionate lo strumento nota o annotazioni audio e fate clic su Cancella tutto,
nella barra delle opzioni. Tutte le note e le annotazioni audio vengono eliminate dal documento.
Colore Seleziona il colore per l’icona della nota e la barra del titolo della relativa finestra. Facendo clic sulla casella del
colore, si apre il Selettore colore di Adobe, dove potete selezionare un colore.
3 Fate clic nella posizione in cui volete inserire la nota, o trascinate per creare una finestra di dimensioni personalizzate.
PHOTOSHOP CS3 437
Guida utente
4 Fate clic all’interno della finestra e immettete il testo desiderato. Se digitate un testo che eccede le dimensioni della
finestra della nota, viene attivata la barra di scorrimento. Inserite il testo desiderato.
Se avete installato sul computer il software necessario per scrivere in alfabeti diversi (quali latino, giapponese o cirillico)
potete passare liberamente da un sistema all’altro. Fate clic con il pulsante destro del mouse (Windows) o tenendo premuto
Ctrl (Mac OS) per visualizzare il menu di scelta rapida e scegliere il sistema di testo desiderato.
5 Per chiudere la nota e creare l’icona, fate clic sulla casella di chiusura.
Importare le annotazioni
1 Scegliete File > Importa > Annotazioni.
2 Selezionate un file PDF o FDF contenente le annotazioni e fate clic su Carica. Le annotazioni vengono visualizzate nelle
posizioni in cui sono state salvate nel documento d’origine.
Nota: quando ridimensionate un’immagine, le dimensioni delle icone delle annotazioni e della finestra delle note restano
inalterate. Le icone e la finestra delle note rimangono nella loro posizione rispetto all’immagine. Quando ritagliate
un’immagine, tutte le annotazioni che si trovavano nell’area ritagliata vengono eliminate; per recuperare le annotazioni,
annullate il comando Ritaglia.
Modificare le annotazioni
❖ Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per spostare l’icona di un’annotazione, portate il puntatore sull’icona finché non si trasforma in una freccia, quindi
trascinate. Questa operazione può essere eseguita con qualsiasi strumento. Quando si sposta l’icona di una nota, la
posizione della finestra della nota resta inalterata.
PHOTOSHOP CS3 438
Guida utente
• Per spostare la finestra della nota, trascinatela dalla barra del titolo.
• Per cambiare il contenuto di una nota, apritela, variate le opzioni desiderate e aggiungete, cancellate o modificate il testo.
Potete usare gli stessi comandi disponibili per la creazione della nota.
Una filigrana digitale incorporata in un’immagine permette di visualizzare informazioni circa il suo autore. Questo aspetto
è particolarmente significativo quando gli autori di immagini cedono in licenza le loro opere. Quando copiate un’immagine
con filigrana incorporata, copiate anche la filigrana e tutte le informazioni corrispondenti.
Per ulteriori informazioni su come incorporare filigrane digitali Digimarc, consultate il sito Web Digimarc, all’indirizzo
www.digimarc.com.
• 100 x 100 pixel, se non prevedete di modificare o di comprimere l’immagine prima di usarla.
• 256 x 256 pixel, se prevedete di tagliare, ruotare, comprimere o modificare in altro modo l’immagine dopo averle
applicato la filigrana.
• 750 x 750 pixel, se prevedete che l’immagine venga stampata a 300 dpi o risoluzione maggiore.
PHOTOSHOP CS3 439
Guida utente
• Apportate all’immagine tutte le modifiche del caso (ridimensionamento, correzione del colore, ecc.) fino ad ottenere il
risultato desiderato.
• Incorporate la filigrana Digimarc.
• Se necessario, comprimete l’immagine salvandola in formato JPEG o GIF.
• Se l’immagine è destinata alla stampa, effettuate la selezione colore.
• Leggete la filigrana e usate il misuratore dell’intensità del segnale per assicurarvi che l’immagine contenga una filigrana
di intensità adeguata alle vostre esigenze.
• Pubblicate l’immagine con la filigrana digitale.
Consultare anche
“Usare l’impostazione Durata filigrana” a pagina 440
1 Aprite l’immagine a cui volete applicare la filigrana. Potete incorporare una sola filigrana digitale per immagine. Il filtro
Includi filigrana non funziona con un’immagine che ne contiene già una.
Se lavorate con un’immagine a più livelli, dovete unirli in un unico livello prima di inserire la filigrana, per evitare che questa
riguardi solo il livello attivo.
Nota: per aggiungere una filigrana digitale a un’immagine in scala di colore, convertitela prima in un’immagine RGB,
incorporate la filigrana, quindi riconvertire l’immagine in scala di colore. Tuttavia, l’aspetto potrebbe risultare diverso da quello
iniziale. Per assicurarvi di avere incorporato la filigrana, attivate il filtro Leggi filigrana.
Contenuto per adulti Indica che il contenuto dell’immagine è riservato a un pubblico di soli adulti. In Photoshop, questa
opzione non limita l’accesso alle immagini per adulti; tuttavia potrebbe esserne limitata la visualizzazione in versioni future
di altre applicazioni.
6 Per Output di destinazione specificate se l’immagine è realizzata per i monitor, il Web o la stampa.
PHOTOSHOP CS3 440
Guida utente
7 Per Durata filigrana, trascinate il cursore o inserite un valore, come descritto nella sezione successiva.
8 Selezionate Verifica per valutare la durata della filigrana dopo l’incorporamento.
9 Fate clic su OK.
L’impostazione dipende dall’uso a cui è destinata l’immagine e dal ruolo delle filigrane. Ad esempio, una Durata filigrana
più elevata potrebbe essere indicata per immagini JPEG destinate a un sito Web. Una durata maggiore assicura la resistenza
della filigrana; la maggiore visibilità non incide molto sulle immagini JPEG a media risoluzione. Digimarc consiglia di
provare diverse impostazioni fino a determinare quella che meglio si adatta alla maggior parte delle vostre immagini.
❖ Scegliete Filtro > Digimarc > Leggi filigrana. Il misuratore dell’intensità del segnale compare in fondo alla finestra di
dialogo. Potete anche visualizzare il misuratore in automatico, selezionando Verifica quando incorporate la filigrana.
Il misuratore è disponibile solo per le immagini contenenti filigrane digitali da voi incorporate.
Digimarc consiglia di controllare il misuratore prima di pubblicare le immagini (ad esempio, se comprimete immagini con
filigrana da includere in un sito Web). Il misuratore dell’intensità del segnale è inoltre utile per confrontare l’efficacia di
diverse impostazioni di Durata filigrana.
C
Presentazione PDF
A. Prima diapositiva B. Transizione a comparsa da destra C. Seconda diapositiva
• (Bridge) Selezionate le immagini da usare e scegliete Strumenti > Photoshop > Presentazione PDF. Se non selezionate le
immagini da usare, la presentazione includerà tutte le immagini visualizzate in Bridge.
2 Nella finestra di dialogo Presentazione PDF, fate clic su Sfoglia e selezionate i file da aggiungere alla presentazione PDF.
Selezionate Aggiungi file aperti per aggiungere i file aperti in Photoshop.
Per eliminare i file non necessari, selezionateli nella finestra File sorgente e fate clic su Elimina.
I file nella finestra File sorgente sono usati per generare le pagine nella presentazione PDF, partendo dal file superiore per
la prima pagina e continuando con i file seguenti per le pagine successive. Per cambiare la sequenza, selezionate un file e
trascinatelo in una nuova posizione nella finestra File sorgente.
Nota: se volete che un file appaia più volte nella presentazione PDF, selezionate il file e fate clic su Duplica. Potete quindi
trascinare il file duplicato nella posizione desiderata nella finestra File sorgente.
3 Nell’area Opzioni di output della finestra Presentazione PDF, selezionate una o più delle seguenti opzioni:
Salva il file come documento PDF di più pagine Crea un documento PDF con le immagini in pagine distinte.
Sfondo Specifica un colore di sfondo (bianco, grigio o nero) per il bordo attorno ad ogni immagine nella presentazione PDF.
Nota: i bordi appaiono solo se selezionate una o più delle seguenti opzioni: Includi nome file, Includi titolo, Includi copyright,
Includi autore, Includi descrizione, Includi dati EXIF o Annotazioni (in caso contrario, l’immagine è visualizzata a schermo
intero).
Includi nome file Include il nome del file in fondo a ogni immagine nella presentazione PDF. Selezionate Estensione per
includere nel nome del file l’estensione del formato di file a 3 caratteri.
Includi titolo Include il titolo dell’immagine, ottenuto dai metadati dell’immagine, in fondo a ogni immagine nella
presentazione PDF.
Includi copyright Include i metadati sul copyright in fondo a ogni immagine nella presentazione PDF.
Includi autore Include i metadati sull’autore in fondo a ogni immagine nella presentazione PDF.
Includi descrizione Include i metadati della descrizione in fondo a ogni immagine nella presentazione PDF.
Includi dati EXIF Include i metadati sulla fotocamera in fondo a ogni immagine nella presentazione PDF.
Includi annotazioni Include le annotazioni di testo o audio nelle immagini che le contengono nella presentazione PDF.
4 Se avete selezionato Presentazione come opzione di output, nell’area Opzioni presentazione potete specificare le seguenti
opzioni:
Avanza ogni [x] secondi Indica la durata di visualizzazione di un’immagine prima che si passi all’immagine successiva. La
durata predefinita è 5 secondi.
PHOTOSHOP CS3 442
Guida utente
Ripeti dopo ultima pagina Indica che la presentazione verrà ripetuta una volta raggiunta la fine. Per interrompere la
presentazione una volta visualizzata l’immagine finale, deselezionate questa opzione.
Transizione Indica la transizione per il passaggio da un’immagine all’altra. Scegliete una transizione dal menu Transizione.
Consultare anche
“I formati di file e la compressione” a pagina 428
Provino a contatto
2 Nella finestra Provino a contatto II, specificate le immagini da usare scegliendo una delle seguenti opzioni dal menu Usa
nell’area Immagini sorgente:
Documenti aperti correnti Usa le immagini aperte in Photoshop.
PHOTOSHOP CS3 443
Guida utente
Cartella Consente di specificare la cartella contenente le immagini da usare facendo clic su Sfoglia (Windows) o Scegli
(Mac OS). Selezionate Includi tutte le sottocartelle per includere le immagini in esse contenute.
Immagini selezionate da Bridge Usa immagini visualizzate in Bridge. Se, prima di scegliere il comando Provino a
contatto II, non selezionate delle immagini specifiche, vengono usate tutte le immagini aperte in Bridge. Le immagini nelle
sottocartelle non vengono incluse.
3 Nell’area Documento, specificate le dimensioni, la risoluzione e il metodo di colore per il provino a contatto. Selezionate
Unisci tutti i livelli per creare un provino con tutte le immagini e il testo su un singolo livello. Deselezionate questa opzione
affinché ogni immagine sia collocata su un livello distinto e ogni didascalia su un livello di testo distinto.
4 Nell’area Miniature, specificate le opzioni di layout per le anteprime delle miniature.
• Per Posiziona, scegliete se inserire le miniature in orizzontale (da sinistra a destra e dall’alto al basso) o in verticale
(dall’alto al basso e da sinistra a destra).
• Immettete il numero di colonne e righe di immagini desiderate. Le dimensioni massime per ciascuna miniatura e
l’anteprima della disposizione specificata sono visualizzate a destra.
• Selezionate Usa spaziatura automatica affinché le miniature vengano distanziate automaticamente nel provino a contatto.
Se deselezionate questa opzione, potete specificare la spaziatura orizzontale e verticale attorno alle miniature.
L’anteprima del provino a contatto nella finestra viene aggiornata automaticamente mentre specificate la spaziatura.
• Selezionate Ruota per rientrare meglio, per ruotare le immagini indipendentemente dal loro orientamento e inserirle in
modo efficiente nel provino.
Quando questa opzione è deselezionata, le miniature appaiano con l’orientamento corretto (a sinistra). Se invece è selezionata, le immagini
vengono ruotate (a destra) per facilitare l’inserimento.
5 Selezionate Usa nome del file come didascalia per etichettare le miniature con i rispettivi nomi di file. Usate il menu per
specificare il tipo e la dimensione del font per la didascalia.
6 Fate clic su OK.
Se è installato anche InDesign, potete inoltre creare un provino a contatto InDesign da Bridge: scegliete Strumenti >
InDesign > Crea provino a contatto di InDesign.
2 Aggiungete una o più immagini al layout effettuando una delle seguenti operazioni:
• Nell’area Immagini sorgente della finestra Pacchetto immagini, scegliete File o Cartella dal menu Usa e fate clic su Sfoglia
(Windows) o Scegli (Mac OS). Se scegliete Cartella, potete selezionare l’opzione Includi tutte le sottocartelle per includere
le immagini contenute nelle sottocartelle.
• Fate clic su un segnaposto nel layout di anteprima e cercate l’immagine da selezionare.
Fate clic su un segnaposto nel layout di anteprima di Pacchetto immagini per cercare l’immagine da selezionare.
Potete modificare un’immagine del layout facendo clic su un segnaposto e cercando un’altra immagine da selezionare.
3 Nell’area Documento della finestra Pacchetto immagini, selezionate il formato pagina, il layout, la risoluzione e il metodo
di colore. Nella parte destra della finestra di dialogo appare una miniatura del layout selezionato. Potete anche creare layout
personalizzati.
4 Selezionate Unisci tutti i livelli per creare un pacchetto di immagini con tutte le immagini e il testo delle etichette su un
singolo livello. Deselezionate questa opzione per creare un pacchetto in cui ogni immagine sia collocata su un livello
distinto e ogni etichetta su un livello di testo distinto. Se collocate le immagini e le etichette su livelli distinti, potete
aggiornare il pacchetto di immagini anche dopo averlo salvato. Tuttavia, i livelli aumentano le dimensioni del file del
pacchetto di immagini.
5 Nell’area Etichetta, scegliete l’origine per il testo dell’etichetta dal menu Contenuto o scegliete Nessuno. Se scegliete Testo
personalizzato, digitate il testo per l’etichetta nel campo Testo personalizzato.
6 Specificate il font, la dimensione del font, il colore, l’opacità, la posizione e la rotazione per le etichette.
7 Fate clic su OK.
Trascinamento di un segnaposto in una nuova posizione nel layout del pacchetto di immagini
6 Nell’area Griglia della finestra di modifica del layout per Pacchetto immagini, selezionate Allinea per visualizzare una
griglia che faciliti il posizionamento degli elementi nel layout personalizzato. Digitate un valore nella casella Dimensione
per modificare l’aspetto della griglia.
7 Per aggiungere o eliminare un segnaposto, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic su Aggiungi zona per aggiungere un segnaposto al layout.
• Selezionate un segnaposto e fate clic su Elimina zona per eliminarlo dal layout.
PHOTOSHOP CS3 446
Guida utente
• Adobe InDesign 2.0 e versioni successive supporta l’inserimento di file Photoshop PSD. Non dovete salvare o esportare
l’immagine Photoshop in un formato file diverso. Le aree trasparenti vengono visualizzate e stampate correttamente.
• Per la maggior parte degli altri programmi di impaginazione l’immagine dovrà essere salvata come file TIFF o EPS.
Tuttavia, se l’immagine contiene aree totalmente trasparenti, dovete definire queste aree con un tracciato di ritaglio. Per
informazioni sul migliore formato per l’importazione di immagini da Photoshop, consultate la documentazione del
programma di impaginazione.
Se il programma di impaginazione non supporta i file Photoshop PSD, attenetevi alle seguenti istruzioni:
1 Se un’immagine contiene uno sfondo trasparente o alcune aree che devono essere trasparenti, create un tracciato di
ritaglio attorno alle aree opache dell’immagine. Anche se avete cancellato lo sfondo attorno all’immagine, dovete definire
l’area con un tracciato di ritaglio prima di convertire il file in formato TIFF o EPS. Altrimenti, il programma di
impaginazione potrebbe considerare bianche le aree trasparenti.
2 Scegliete File > Salva con nome.
3 Nella finestra di dialogo Salva come, scegliete un formato dal menu Formato. Il formato scelto dipende dall’output finale
per il documento. Per stampare con una stampante non PostScript, scegliete TIFF. Per stampare con una stampante
PostScript, scegliete Photoshop EPS. Quindi, fate clic su Salva.
4 Nella finestra di dialogo Opzioni TIFF o Opzioni EPS, impostate le seguenti opzioni. Lasciate le altre opzioni sulle
impostazioni predefinite e fate clic su OK.
• Finestra di dialogo Opzioni TIFF: impostate Compressione immagine su Nessuna.
• Finestra di dialogo Opzioni EPS (Windows): impostate Anteprima su TIFF (8 bit/pixel) e Codifica su ASCII85.
• Finestra di dialogo Opzioni EPS (Mac OS): impostate Anteprima su Mac (8 bit/pixel) e Codifica su ASCII85.
Se il programma di impaginazione visualizza come bianco le aree trasparenti, provate a stampare il documento. Alcuni
programmi di impaginazione non visualizzano correttamente i tracciati di ritaglio, ma li stampano comunque
correttamente.
PHOTOSHOP CS3 447
Guida utente
Potete anche usare solo parte di un’immagine di Photoshop quando la stampate o la aprite in un’altra applicazione. Ad
esempio, vi potrebbe interessare solo un oggetto in primo piano ma non lo sfondo. Un tracciato di ritaglio consente di isolare
l’oggetto in primo piano e rendere trasparente tutto ciò che lo circonda, sia in stampa che quando inserite l’immagine in
un’altra applicazione.
Nota: i tracciati sono vettoriali e hanno quindi bordi netti. Di conseguenza non potete mantenere l’effetto di un bordo sfumato,
come quello di un’ombra, con un tracciato di ritaglio.
Immagine importata in Illustrator o InDesign senza (a sinistra) e con (a destra) tracciato di ritaglio
• Per Poligonale, non specificate alcun valore per stampare l’immagine usando il valore predefinito della stampante. Se si
verificano errori di stampa, immettete un valore di poligonale che verrà usato dall’interprete PostScript per descrivere la
curva. Minore è il valore di poligonale, maggiore è il numero di segmenti retti necessari per riprodurre la curva, che
risulterà quindi più precisa. I valori possono essere compresi tra 0,2 e 100. In generale, si consiglia un’impostazione di
poligonale da 8 a 10 per stampe ad alta risoluzione (da 1200 dpi a 2400 dpi) e da 1 a 3 per stampe a bassa risoluzione (da
300 dpi a 600 dpi).
4 Se intendete stampare il file in quadricromia, convertitelo in CMYK.
5 Salvate il file in uno dei seguenti modi:
• Per stampare il file con una stampante PostScript, salvatelo in formato Photoshop EPS, DCS o PDF.
• Per stampare il file con una stampante non PostScript, salvatelo in formato TIFF ed esportatelo in Adobe InDesign o in
Adobe PageMaker® 5.0 o successive.
Consultare anche
“Preparare immagini da inserire in programmi di impaginazione” a pagina 446
Consultare anche
“Aggiungere o eliminare punti di ancoraggio” a pagina 353
5 Aprite il file in Adobe Illustrator. Potete manipolare il tracciato o usarlo per allineare gli oggetti di Illustrator aggiunti al
file.
Tenete presente che gli indicatori di taglio in Adobe Illustrator riflettono le dimensioni dell’immagine di Photoshop. La
posizione del tracciato dentro l’immagine di Photoshop viene mantenuta, purché non modifichiate gli indicatori di taglio
o spostiate il tracciato.
• Il collegamento consente di inserire un collegamento nel file OLE contenitore associato al file di Photoshop sul disco
rigido.
• L’incorporamento consente di inserire il file di Photoshop nel file OLE contenitore.
Se inserite l’immagine in un’applicazione contenitore, potete farvi doppio clic sopra per modificarla in Photoshop. Una
volta chiusa in Photoshop, l’immagine viene aggiornata nell’applicazione contenitore.
Inserire una bitmap con risoluzione dello schermo non collegata in un’applicazione OLE
❖ Con lo strumento sposta , trascinate una selezione nell’applicazione contenitore OLE. Quando rilasciate l’oggetto,
questo appare come una bitmap a 72 ppi, che non può essere aggiornata automaticamente in Photoshop.
Stampare da Photoshop
La stampa
Sia che dobbiate fornire un’immagine a un service di prestampa o stamparla con una stampante desktop, la conoscenza di
alcune nozioni di base sulla stampa vi agevolerà il lavoro e vi aiuterà a ottenere il risultato desiderato.
Tipi di stampa Per molti utenti di Photoshop, la stampa di un file consiste nell’inviare un’immagine a una stampante a getto
d’inchiostro. Photoshop è in grado di inviare le immagini a periferiche di diverso tipo, per stamparle direttamente su carta
o per convertirle in immagini positive o negative su pellicola. In quest’ultimo caso, la pellicola può essere usata per creare
una lastra per la stampa in tipografia.
Tipi di immagini Le immagini più semplici, quali la grafica al tratto, usano un solo colore in un livello di grigio. Le immagini
più complesse, quali le fotografie, sono caratterizzate da toni di colore che variano. Questo tipo di immagine viene detta
immagine a tono continuo.
Retinatura Per creare l’illusione di toni continui, le stampanti scompongono le immagini in una serie di punti. Nella stampa
di foto su macchine da stampa, questo processo è detto retinatura. La variazione delle dimensioni dei punti in un retino
mezzetinte crea l’illusione ottica di gradazioni di grigio o di colori continui nell’immagine.
Nota: sebbene le stampanti a getto d’inchiostro usino punti per creare l’illusione di toni continui, i punti sono di dimensione
uniforme e più piccoli di quelli della maggior parte delle macchine da stampa.
Selezione del colore La grafica che deve essere riprodotta in tipografia e che contiene più colori, deve essere stampata su
lastre separate, una per ogni colore. Questo processo, detto selezione del colore, solitamente richiede l’impiego di inchiostri
cyan, giallo, magenta e nero (CMYK). In Photoshop, potete regolare la generazione delle varie lastre.
Qualità dei particolari La qualità dei particolari in un’immagine stampata dipende dalla risoluzione e dalla frequenza del
retino. Maggiore è la risoluzione di una periferica di output, maggiore è la frequenza di retino (linee per pollice) che potete
usare. Molti driver delle stampanti a getto d’inchiostro offrono impostazioni semplificate per la stampa di alta qualità.
La stampa desktop
A meno che non lavoriate in una tipografia o in un service, userete quasi sicuramente una stampante desktop, ad esempio
a getto d’inchiostro, a sublimazione o laser, e non una fotounità. Photoshop consente un ampio controllo della stampa
dell’immagine.
Il monitor usa la luce per visualizzare un’immagine, mentre una stampante desktop usa inchiostri, coloranti e pigmenti. Per
questa ragione è impossibile per una stampante desktop riprodurre tutti i colori visualizzati dal monitor. Tuttavia, inserendo
nel flusso di lavoro alcune tecniche come la gestione del colore, potete ottenere una buona corrispondenza con le stampanti
desktop. Quando lavorate con un’immagine destinata alla stampa, tenete presenti le seguenti problematiche:
• Se l’immagine è in modalità RGB, non convertitela in CMYK se usate una stampante desktop. Eseguite tutte le operazioni
in modalità RGB. In genere, le stampanti desktop accettano i dati RGB e utilizzano un software interno per convertirli
in CMYK. Se inviate dati CMYK, la maggior parte delle stampanti desktop applicherà comunque una conversione con
risultati imprevedibili.
• Per produrre un’anteprima dell’immagine sui dispositivi configurati sul sistema, usate il comando Prova colori.
PHOTOSHOP CS3 451
Guida utente
• Per una precisa riproduzione dei colori tra monitor e pagina stampata, è necessario includere la gestione del colore nel
flusso di lavoro. Lavorate con un monitor calibrato e associato a un profilo. Create inoltre un profilo personalizzato per
la combinazione specifica stampante-carta. Il profilo fornito con la vostra stampante garantisce solo risultati mediocri,
ma sarà sempre meglio che non usare affatto un profilo.
Consultare anche
“Effettuare le prove colore su schermo” a pagina 127
Stampare immagini
Photoshop include i seguenti comandi di stampa:
Impostazione pagina Le opzioni disponibili dipendono dalla stampante, dai driver della stampante e dal sistema operativo.
Stampa Apre la finestra Stampa, in cui potete visualizzare un’anteprima dell’immagine da stampare e selezionare la
stampante, il numero di copie, le opzioni di output e le opzioni di gestione del colore.
Stampa una copia Stampa la copia di un file senza passare per la finestra di dialogo.
C D EF
• Per salvare le opzioni di stampa senza chiudere la finestra, tenete premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) e fate clic
su Ricorda.
Nota: se appare una finestra di avvertenza che segnala che l’immagine è più grande dell’area stampabile della carta, fate clic
su Annulla, quindi scegliete File > Stampa e selezionate Adatta al supporto. Per modificare le dimensioni e il layout della carta,
fate clic su Formato di stampa, quindi riprovate a stampare il file.
Nota: se intendete ridimensionare l’immagine stampata, scegliete Stampa e impostate le opzioni di ridimensionamento nella
finestra di dialogo Stampa invece di ricorrere alla finestra Formato di stampa. La finestra di dialogo Stampa è più utile poiché
mostra un’anteprima dell’immagine ridimensionata. Inoltre, evitate di impostare le opzioni di ridimensionamento in entrambe
le finestre Formato di stampa e Stampa. Altrimenti rischiate di applicare due volte il ridimensionamento, ottenendo risultati
affatto desiderati.
Il formato di output di un’immagine dipende dalle impostazioni delle dimensioni del documento nella finestra Dimensione
immagine. Il ridimensionamento in scala applicato nella finestra di dialogo Stampa modifica solo le dimensioni e la
risoluzione dell’immagine stampata. Ad esempio, se ridimensionate un’immagine a 72 ppi del 50% nella finestra di dialogo
Stampa, l’immagine viene stampata a 144 ppi; tuttavia le dimensioni del documento nella finestra Dimensione immagine
restano inalterate. Il campo Risoluzione di stampa sotto l’area Dimensione stampa in scala mostrano la risoluzione di
stampa per le attuali impostazioni.
Molti driver delle stampanti, quali AdobePS e LaserWriter, prevedono un’opzione di ridimensionamento nella finestra
Formato di stampa. Tale ridimensionamento incide sull’intera pagina, incluse le dimensioni di tutti gli indicatori di pagina
(quali gli indicatori di taglio e le didascalie); l’opzione di ridimensionamento nella finestra Stampa agisce solo sulle
dimensioni dell’immagine stampata (e non degli indicatori).
Nota: i valori di Scala, Altezza e Larghezza riportati nella finestra di dialogo Stampa potrebbero non essere esatti se impostate
una percentuale di ridimensionamento in Formato di stampa. Per evitare imprecisioni, specificate il ridimensionamento solo
nella finestra Stampa.
Consultare anche
“Le dimensioni in pixel e la risoluzione” a pagina 57
Scegliete Gestione colore per visualizzare le opzioni di visualizzazione per la gestione della prestampa e del colore.
4 Nell’area Opzioni, scegliete Gestione colore effettuata dalla stampante dall’elenco a discesa Trattamento del colore.
5 (Facoltativo) Scegliete un intento di rendering per la conversione dei colori nello spazio del profilo di destinazione.
La maggior parte dei driver delle stampanti non PostScript ignora questa opzione e utilizza l’interno di rendering percettivo.
Per ulteriori informazioni, consultate “Informazioni sugli intenti di rendering” a pagina 139.
6 Accedete alle opzioni di gestione del colore del driver della stampante tramite la seconda finestra di stampa, che viene
visualizzata automaticamente quando fate clic su Stampa. In Windows, fate clic su Preferenze per accedere alle opzioni del
driver della stampante. In Mac OS, usate il menu a comparsa della seconda finestra di stampa per accedere alle opzioni del
driver della stampante.
7 Specificate le impostazioni di gestione del colore affinché questa venga gestita dal driver durante la stampa.
Ciascun driver della stampante offre opzioni diverse per la gestione del colore. Se non sapete come attivare la gestione del
colore, consultate la documentazione della stampante.
6 Accedete alle opzioni di gestione del colore del driver della stampante tramite la seconda finestra di stampa, che viene
visualizzata automaticamente quando fate clic su Stampa. In Windows, fate clic su Preferenze per accedere alle opzioni del
driver della stampante. In Mac OS, usate il menu a comparsa della seconda finestra Stampa per accedere alle opzioni del
driver della stampante.
7 Affinché le impostazioni del profilo della stampante non sostituiscano quelle del profilo personalizzato, disattivate tutte
le opzioni di gestione del colore della stampante.
Ciascun driver della stampante offre opzioni diverse per la gestione del colore. Se non sapete come disattivare la gestione
del colore, consultate la documentazione della stampante.
1 Scegliete Visualizza > Imposta prova e scegliete le condizioni di output da simulare. Questa operazione può essere
eseguita utilizzando un predefinito o creando una prova personale. Consultate “Effettuare le prove colore su schermo” a
pagina 127.
Se non scegliete Personale, la visualizzazione cambia automaticamente in base alla prova selezionata. Se invece scegliete
Personale, appare la finestra Personalizza condizione prova. Per visualizzarle in Predefinito impostazione prova della
finestra Stampa, è necessario salvare le impostazioni personali. Per personalizzare una prova, seguite le istruzioni.
5 Nell’area Opzioni, scegliete Consenti a Photoshop di determinare i colori dal menu a comparsa Trattamento del colore.
6 In Profilo stampante, scegliete il profilo per la periferica di output.
7 (Facoltativo) Impostate una delle seguenti opzioni.
Imposta prova Questa opzione è disponibile se avete selezionato Prova nell’area Stampa. Scegliete dal menu a comparsa una
delle prove personali disponibili sul disco rigido.
Simula colore carta Simula l’aspetto dei colori sulla carta che si ottiene con la periferica simulata. Questa opzione genera le
prove colori più accurate, ma non è disponibile per tutti i profili.
Simula inchiostro nero Simula la luminosità dei colori scuri che si ottiene con la periferica simulata. Questa opzione genera
le prove più accurate per i colori scuri, ma non è disponibile per tutti i profili.
8 Accedete alle opzioni di gestione del colore del driver della stampante tramite la seconda finestra di stampa, che viene
visualizzata automaticamente quando fate clic su Stampa. In Windows, fate clic su Preferenze per accedere alle opzioni del
PHOTOSHOP CS3 457
Guida utente
driver della stampante. In Mac OS, usate il menu a comparsa della seconda finestra di stampa per accedere alle opzioni del
driver della stampante.
9 Affinché le impostazioni del profilo della stampante non sostituiscano quelle del profilo personalizzato, disattivate tutte
le opzioni di gestione del colore della stampante.
Ciascun driver della stampante offre opzioni diverse per la gestione del colore. Se non sapete come disattivare la gestione
del colore, consultate la documentazione della stampante.
5 Nell’area Opzioni, scegliete Nessuna gestione del colore dal menu a comparsa Trattamento del colore.
Se selezionate questa opzione, Photoshop invia alla stampante i valori RGB senza convertirli.
6 Accedete alle opzioni di gestione del colore del driver della stampante tramite la seconda finestra di stampa, che viene
visualizzata automaticamente quando fate clic su Stampa. In Windows, fate clic su Preferenze per accedere alle opzioni del
driver della stampante. In Mac OS, usate il menu a comparsa della seconda finestra di stampa per accedere alle opzioni del
driver della stampante.
7 Affinché le impostazioni del profilo della stampante non sostituiscano quelle del profilo personalizzato, disattivate tutte
le opzioni di gestione del colore della stampante.
Ciascun driver della stampante offre opzioni diverse per la gestione del colore. Se non sapete come disattivare la gestione
del colore, consultate la documentazione della stampante.
In genere, il flusso di lavoro di lavoro da seguire dipende dalle attività di prestampa previste. Prima di avviare un flusso di
lavoro per la stampa commerciale, contattate gli addetti alla prestampa e fate il punto dei requisiti da rispettare. Ad esempio,
è possibile che dobbiate effettuare la conversione in CMYK per adeguare i file a impostazioni di prestampa specifiche. Di
seguito vengono riportati alcuni possibili scenari per la preparazione di file immagine per ottenere risultati di stampa
prevedibili:
• Lavorate sempre in modalità RGB e accertatevi che al file immagine sia associato il profilo dello spazio di lavoro RGB.
Se lo stampatore o l’addetto alla prestampa utilizza un sistema di gestione del colore, il profilo usato per il file dovrebbe
consentire loro di effettuare una conversione accurata in CMYK prima di produrre le pellicole o le lastre di stampa.
• Usate il metodo RGB finché non avrete finito di modificare l’immagine. Quindi convertite l’immagine in CMYK ed
effettuate eventuali regolazioni aggiuntive per colore e tonalità. Controllate in modo particolare le aree di luce e di ombra
dell’immagine. Per le correzioni, usate i livelli di regolazione Livelli, Curve o Tonalità/saturazione. Queste regolazioni
dovranno essere molto limitate. Unite i livelli del file se necessario, quindi inviate il file CMYK allo stampatore.
• Inserite l’immagine RGB o CMYK in un documento Adobe InDesign o Adobe Illustrator. In genere, per produrre
immagini con una macchina da stampa commerciale, invece di Photoshop si usa un’applicazione di impaginazione come
Adobe InDesign o un programma di illustrazione come Adobe Illustrator. Per ulteriori informazioni su come importare
file di Photoshop in Adobe InDesign o Adobe Illustrator, consultate l’Aiuto dell’applicazione in oggetto.
Quando lavorate su un’immagine destinata alla stampa commerciale, tenete presente quanto segue:
• Se conoscete le caratteristiche della macchina da stampa, potete specificare i valori di output per le aree di luce e ombra
necessari per riprodurre alcuni particolari.
• Se stampate un’immagine con una stampante desktop per avere un’anteprima del risultato finale, tenete presente che la
stampante desktop non è in grado di riprodurre fedelmente l’output di una macchina da stampa commerciale. Una prova
colori professionale offre un’anteprima più precisa del risultato finale.
• Se lo stampatore o il service vi ha fornito un profilo, potete selezionarlo con il comando Imposta prova e visualizzare una
prova colori a monitor con il comando Prova colori. Questo metodo offre un’anteprima a monitor del risultato finale.
Nota: alcuni stampatori preferiscono ricevere i documenti in formato PDF, soprattutto se essi devono essere conformi agli
standard PDF/X. Consultate “Salvare un file in formato Photoshop PDF” a pagina 415.
Consultare anche
“Effettuare le prove colore su schermo” a pagina 127
A B C D
o
Olé No Moire 177lpi 45
cyan magenta yellow black
carnival series
E F G H
Indicatori di pagina
A. Barra delle sfumature B. Etichetta C. Crocini di registro D. Barra colore progressiva E. Indicatore di taglio in angolo F. Indicatore di taglio
centrato G. Descrizione H. Indicatore a stella
Nota: le barre di calibrazione, i crocini di registro, gli indicatori di taglio e le etichette vengono stampati solo se le dimensioni
del foglio sono maggiori di quelle dell’immagine. Le barre di calibrazione e i crocini di registro con indicatore a stella richiedono
una stampante PostScript.
Crocini di registro Stampa i crocini di registro sull’immagine (indicatori a cerchio e a stella), usati principalmente per
allineare le selezioni colore.
Indicatori di taglio angoli Stampa gli indicatori di taglio che indicano il punto in cui la pagina verrà tagliata. Potete
stampare gli indicatori di taglio sugli angoli. Su stampanti PostScript, selezionate questa opzione per stampare anche gli
indicatori a stella.
Indicatori di taglio centrati Stampa gli indicatori di taglio che indicano il punto in cui la pagina verrà tagliata. Potete
stampare gli indicatori di taglio al centro di ciascun bordo.
Descrizione Stampa il testo descrittivo immesso nella finestra Info file, fino a 300 caratteri. Il testo descrittivo viene sempre
stampato in Helvetica normale a 9 punti
Etichette Stampa il nome del file sopra l’immagine. Se stampate le selezioni colore, i relativi nomi vengono stampati come
parte dell’etichetta.
Emulsione sotto Rende il testo leggibile (stampato non specularmente) quando l’emulsione è verso il basso, cioè quando lo
strato fotosensibile di una pellicola o carta fotografica non è rivolto verso di voi. Normalmente le immagini stampate su
carta hanno l’emulsione rivolta verso l’alto e il testo è leggibile quando lo strato fotosensibile è rivolto verso di voi. Le
immagini stampate su pellicola hanno invece l’emulsione sotto.
Negativo Stampa una versione invertita dell’intero output, comprese tutte le maschere e i colori di sfondo. A differenza del
comando Inverti del menu Immagine, l’opzione Negativo converte in negativo solo la stampa e non l’immagine a video. Se
intendete stampare delle selezioni direttamente su pellicola, probabilmente userete il negativo, anche se in molti paesi è
frequente stamparle in positivo. Il vostro tipografo vi potrà consigliare l’opzione adeguata al vostro caso. Per determinare il
PHOTOSHOP CS3 460
Guida utente
lato dell’emulsione, esaminate la pellicola sviluppata sotto una luce intensa. Il lato opaco indica l’emulsione, quello lucido la
base. Consultate il tipografo per sapere se vi occorre una pellicola positiva o negativa, con emulsione sopra o sotto.
Sfondo Seleziona un colore di sfondo da stampare sulla pagina nell’area esterna all’immagine. Ad esempio, per le
diapositive da stampare su pellicola può essere utile uno sfondo nero o colorato. Per usare questa opzione, fate clic su
Sfondo, quindi selezionate un colore nel selettore. Questa opzione non influisce sull’immagine, ma solo sulla stampa.
Bordo Stampa un bordo nero intorno all’immagine. Digitate un numero e scegliete un tipo di unità di misura per
specificare lo spessore del bordo.
Pagina al vivo Stampa gli indicatori di taglio all’interno e non all’esterno dell’immagine. Usate questa opzione se intendete
rifilare l’immagine stampata. Immettete un numero e scegliete un tipo di unità di misura per specificare l’ampiezza della
pagina al vivo.
Retino Imposta la frequenza e la forma del punto di ciascun retino usato nella stampa.
Trasferimento Regola le funzioni di trasferimento per compensare l’ingrossamento o la riduzione dei punti, a seguito del
trasferimento dell’immagine su pellicola. Questa opzione è riconosciuta solo quando stampate direttamente da Photoshop
o salvate il file come EPS e stampate con una stampante PostScript. In genere, è preferibile regolare l’ingrossamento del
punto con le impostazioni della finestra di dialogo Imposta CMYK; tuttavia le funzioni di trasferimento sono utili anche
per compensare una periferica di output calibrata male.
Interpolazione Riduce l’aspetto seghettato di un’immagine a bassa risoluzione effettuando automaticamente il
ricampionamento verso l’altro in stampa. Questo ricampionamento può tuttavia ridurre la nitidezza dell’immagine. Alcune
stampanti PostScript Level 2 (o superiori) supportano funzioni di interpolazione. Questa opzione non ha alcun effetto per
le stampanti che non supportano l’interpolazione.
Per informazioni sulle opzioni Includi dati vettoriali e Codifica, consultate “Stampare dati vettoriali” a pagina 454 e
“Modificare il metodo di codifica” a pagina 463.
Consultare anche
“Ricampionare” a pagina 60
I retini mezzetinte sono composti da punti che controllano la quantità di inchiostro depositata in una determinata
posizione durante la stampa. Le variazioni di dimensione e densità dei punti creano l’illusione di gradazioni di grigio o
colori continui. Per un’immagine in quadricromia vengono usati quattro retini mezzetinte, uno per ogni inchiostro usato
in stampa: cyan, magenta, giallo e nero.
45
105 90 75
45
Retini mezzetinte con inchiostro quadricromia a diversi angoli di retino; i punti correttamente a registro formano delle rosette.
Nella stampa tradizionale, per produrre una mezzatinta si posiziona un retino tra la pellicola e l’immagine, quindi si espone
la pellicola. In Photoshop, potete specificare gli attributi del retino mezzetinte prima di produrre la pellicola o l’output su
carta. Per ottenere risultati ottimali, occorre impostare la periferica di output (ad esempio una fotounità PostScript) al
giusto limite di densità e calibrare correttamente la sviluppatrice. In caso contrario, potrebbero verificarsi risultati
imprevedibili.
Prima di creare i retini mezzetinte, verificate insieme al tipografo le impostazioni di frequenza, angolo e punti. Se non
ricevete dal vostro tipografo istruzioni contrarie, usate le impostazioni di angolo predefinite.
6 Per Forma, scegliete la forma del punto desiderata. Per assegnare la stessa forma del punto a tutti e quattro i retini,
selezionate Usa stessa forma per tutti gli inchiostri.
Se scegliete Personale nel menu Forma compare la finestra Funzione punto di stampa personale. Per la stampa con
algoritmi di retini non standard, potete definire le forme del punto specificandone il codice PostScript. Per informazioni
sull’uso dei comandi PostScript, consultate PostScript Language Reference, pubblicata da Addison-Wesley, o rivolgetevi al
produttore della vostra fotounità.
Per un output ottimale su una stampante PostScript, la risoluzione dell’immagine dovrebbe essere pari alla frequenza del
retino mezzetinte moltiplicata per 1,5 o 2. Se la risoluzione è più di due volte e mezzo la frequenza del retino, appare un
messaggio di errore. Per stampare con una stampante non PostScript o della grafica al tratto, consultate la documentazione
della stampante per determinare la risoluzione ottimale.
PHOTOSHOP CS3 462
Guida utente
Consultare anche
“Le dimensioni in pixel e la risoluzione” a pagina 57
Pantone 7453 C
Canali colorimetrici stampati su pagine separate
Nota: se stampate un’immagine da un’altra applicazione e desiderate stampare i canali di tinte piatte in lastre di tinte piatte,
salvate il file in formato DCS 2.0. Il formato DCS 2.0 conserva i canali di tinte piatte ed è supportato da applicazioni quali
Adobe InDesign e QuarkXPress.
1 Accertatevi che il documento sia in modalità Colore CMYK o Multicanale, quindi scegliete File > Stampa.
2 Scegliete Selezioni nel menu a comparsa Trattamento del colore.
Nota: a seconda della stampante e dei driver della stampante impostati nel computer, tali opzioni potrebbero apparire anche
nella finestra di dialogo Stampa, per l’impostazione delle opzioni della stampante. In Windows, fate clic su Proprietà per
accedere alle opzioni del driver della stampante; in Mac OS, usate il menu a comparsa della seconda finestra di stampa.
3 Fate clic su Stampa. Le selezioni vengono stampate per ognuno dei colori nell’immagine.
Consultare anche
“Salvare un file in formato Photoshop EPS” a pagina 424
Preparare un’immagine con i canali di tinte piatte da stampare con un’altra applicazione
1 Se l’immagine è a due tonalità, passate al metodo colore Multicanale.
2 Salvate l’immagine in formato DCS 2.0.
3 Nella finestra Formato DCS 2.0, deselezionate le opzioni Includi retino mezzetinte e Includi funzione di trasferimento.
4 Aprite o importate l’immagine in Photoshop, quindi impostate gli angoli di retino. Ricordate di comunicare al tipografo
l’inchiostro per tinta piatta desiderato per ogni lastra.
PHOTOSHOP CS3 463
Guida utente
Nota: potete inserire un file PSD contenente tinte piatte direttamente in Illustrator o in InDesign senza particolari
accorgimenti.
Consultare anche
“Salvare un file in formato Photoshop EPS” a pagina 424
I file con codifica JPEG sono più piccoli rispetto ai file binari e richiedono minor tempo per la stampa; tuttavia, l’uso della
codifica JPEG riduce la qualità dell’immagine. Solo le stampanti PostScript Level 2 (o superiori) supportano la codifica
JPEG; l’invio di un file con codifica JPEG a una stampante PostScript Level 1 può causare errori di linguaggio PostScript.
Alcuni programmi di spooling, reti informatiche e driver delle stampanti di terze parti non supportano file binari o con
codifica JPEG. Inoltre, alcune periferiche di output PostScript consentono il trasferimento di dati di immagine binari o con
codifica JPEG solo tramite porte AppleTalk o Ethernet, ma non parallele o seriali. Nei casi citati, potete selezionare il
metodo di codifica ASCII85. I file ASCII85, tuttavia, contengono circa il doppio dei caratteri e richiedono il doppio del
tempo per il trasferimento dei dati rispetto ai file binari.
A B
Applicazione dell’abbondanza per correggere errori di registro
A. Fuori registro, senza l’applicazione dell’abbondanza B. Fuori registro, con l’applicazione dell’abbondanza
PHOTOSHOP CS3 464
Guida utente
L’abbondanza consente di correggere problemi di registro nei colori a tinta unita. In genere, non occorre applicare
l’abbondanza nelle immagini a toni continui, quali le fotografie. Un uso eccessivo dell’abbondanza può produrre dei bordi
troppo marcati. Questi problemi potrebbero non essere visibili a video, ma apparire poi in stampa. Per l’abbondanza,
Photoshop adotta regole standard:
Nota: a seconda della procedura usata per la selezione colori, il rapporto tra la risoluzione dell’immagine e la frequenza di
retino potrebbe variare. Prima di acquisire l’immagine da scanner, rivolgetevi al vostro tipografo o service.
Immaginate, ad esempio, di voler creare un’immagine finale larga 4 pollici e alta 5. Intendete stamparla con un retino di
150 linee con un rapporto di 2:1; impostate quindi la risoluzione su 300. Le dimensioni del file finale saranno di 5,15 MB.
Per produrre la scansione, inserite le dimensioni del file così ottenute nelle impostazioni dello scanner. Potete tralasciare la
risoluzione e le dimensioni dell’immagine. Dopo avere acquisito da scanner e importato l’immagine in Photoshop, usate il
comando Dimensione immagine (con l’opzione Ricampiona immagine deselezionata) per specificare l’altezza e la larghezza
corrette dell’immagine.
Le due tonalità consentono di aumentare la gamma di tonalità di un’immagine in scala di grigio. Sebbene una riproduzione
in scala di grigio possa visualizzare fino a 256 livelli di grigio, una macchina da stampa può riprodurre solo 50 livelli di
grigio per inchiostro. Un’immagine in scala di grigio stampata con un solo inchiostro nero, può risultare quindi più
scadente rispetto alla stessa immagine stampata con due, tre o quattro inchiostri, ognuno dei quali in grado di riprodurre
fino a 50 livelli di grigio.
Talvolta, le immagini a due tonalità vengono stampate con un inchiostro nero per le ombre e uno grigio per i mezzitoni e
le luci. Più frequentemente le due tonalità vengono stampate con un inchiostro a colori, per le zone di luce. Si ottiene così
un’immagine lievemente colorizzata e un incremento significativo della gamma dinamica dell’immagine. Le immagini a
due tonalità sono ideali per la stampa con un colore a tinta piatta (ad esempio un colore PANTONE) usato per evidenziare.
Nelle immagini a due tonalità si usano diversi inchiostri per riprodurre diversi livelli di grigio; pertanto Photoshop le tratta
come immagini in scala di grigio, a 8 bit e canale singolo. Nel metodo Due tonalità, non potete accedere direttamente a
singoli canali di immagine (come nei metodi RGB, CMYK e Lab). Potete invece manipolare i canali con le curve della
finestra di dialogo Opzioni due tonalità.
6 Fate clic sulla casella della curva accanto alla casella dell’inchiostro e regolate la curva due tonalità per ciascun colore.
7 Se necessario, impostate i colori di sovrastampa.
8 Fate clic su OK.
Per applicare un effetto due tonalità solo a parte dell’immagine, convertite l’immagine a due tonalità in Multicanale; le
curve due tonalità vengono così convertite in canali di tinte piatte. Per le aree da stampare come scala di grigio standard,
cancellate l’area corrispondente del canale di tinta piatta.
PHOTOSHOP CS3 466
Guida utente
Consultare anche
“Le tinte piatte” a pagina 467
1 Per vedere in anteprima le regolazioni, selezionate Anteprima nella finestra di dialogo Opzioni due tonalità.
2 Fate clic sulla casella della curva vicino alla casella del colore dell’inchiostro.
La curva due tonalità predefinita, una linea retta in diagonale, associa i valori in scala di grigio nell’immagine originale allo
stesso valore percentuale dell’inchiostro. Con questa impostazione, un pixel al 50% viene stampato con una tinta di
inchiostro al 50%; un pixel di ombra al 100% viene stampato con una tinta di colore al 100% e così via.
3 Regolate la curva due tonalità di ogni inchiostro trascinando un punto del grafico o inserendo i valori per le diverse
percentuali degli inchiostri.
• Nel grafico della curva, l’asse orizzontale va dalle aree di luce (a sinistra) a quelle di ombra (a destra). La densità
dell’inchiostro aumenta lungo l’asse verticale. Sulla curva potete definire fino a 13 punti. Quando definite due valori
lungo la curva, Photoshop calcola i valori intermedi. Mentre regolate la curva, i valori sono automaticamente inseriti
nelle caselle di testo delle percentuali.
• Il valore immesso nella casella di testo indica la percentuale di inchiostro usato per stampare il valore in scala di grigio
nell’immagine originale. Ad esempio, immettete 70 nella casella di testo del 100% per stampare con una tinta di
inchiostro al 70% le aree di ombra al 100%.
4 Fate clic su Salva nella finestra Curva due tonalità per salvare le curve definite.
5 Fate clic su Carica per caricare queste curve o quelle create nella finestra di dialogo Curve, incluse quelle realizzate con
l’opzione Altro.
Quando lavorate con immagini a due tonalità, potete usare la palette Info per visualizzare le percentuali di inchiostro.
Impostate l’opzione di rilevamento del colore su Colore reale per vedere le percentuali di inchiostro applicate nella stampa
dell’immagine. Questi valori riflettono le modifiche apportate nella finestra Curva due tonalità.
Consultare anche
“Panoramica sulle curve” a pagina 152
Per vedere come appariranno i colori in stampa, regolate la visualizzazione sullo schermo secondo un campione stampato
di inchiostri sovrastampati. Questa regolazione influenza solo l’aspetto dei colori di sovrastampa sullo schermo, non in
stampa. Prima di regolare questi colori, verificate di aver calibrato il monitor.
Photoshop include diversi set di curve a due, tre e quattro tonalità. Questi set contengono le impostazioni più comuni per
le curve e i colori e sono un buon punto di partenza per creare combinazioni personali.
1 Una volta definito il colore degli inchiostri, scegliete Immagine > Metodo > Multicanale.
L’immagine viene convertita in un’immagine multicanale, dove ogni canale è rappresentato come canale di tinta piatta.
Il contenuto di ogni canale di tinta piatta riflette accuratamente le impostazioni due tonalità, ma l’anteprima composita a
video può non essere esatta quanto l’anteprima in metodo Due tonalità.
Nota: se apportate delle modifiche all’immagine in metodo Multicanale, non potrete tornare allo stato due tonalità originale,
a meno che non lo attiviate nella palette Storia. Per regolare la distribuzione di inchiostro e visualizzare l’effetto sulle singole
lastre di stampa, eseguite le regolazioni nella finestra di dialogo Curve due tonalità prima di convertire in metodo Multicanale.
Fate clic sul pulsante Auto nella finestra Retino mezzetinte per impostare i valori ottimali di angolo e frequenza di retino
(scegliete File > Stampa, quindi Output dal menu a comparsa e fate clic su Retino). Se usate una stampante PostScript Level
2 (o superiore) o una fotounità con controller Emerald, accertatevi che sia selezionata l’opzione Usa Accurate Screens nella
finestra Auto retinatura.
Nota: gli angoli e le frequenze del retino consigliati per le immagini a quattro tonalità si basano sul presupposto che il canale
1 sia l’inchiostro più scuro e il canale 4 quello più chiaro.
Non è necessario convertire le immagini a due tonalità in immagini CMYK per stampare delle selezioni: è sufficiente
scegliere Selezioni dal menu a comparsa Profilo nella sezione Gestione colore della finestra Stampa, per l’impostazione delle
opzioni della stampante. La conversione in metodo CMYK converte tutti i colori personali nei loro equivalenti CMYK.
Se intendete stampare un’immagine con tinte piatte, dovete prima creare i canali di tinte piatte per memorizzare i colori.
Per esportare i canali di tinte piatte, salvate il file in formato DCS 2.0 o PDF.
• Se dovete stampare elementi grafici a tinte piatte con bordi netti e con foratura dell’immagine sottostante, è preferibile
creare tale grafica in un’applicazione di impaginazione o illustrazione.
• Per applicare una tinta piatta come colore in tutta l’immagine, convertite l’immagine in metodo Due tonalità, quindi
applicate la tinta piatta a una delle due lastre. Potete impostare fino a quattro tinte piatte, una per ogni lastra.
• I nomi delle tinte piatte vengono stampati sulle selezioni di stampa.
• Le tinte piatte sono sovrastampate sull’immagine composita. Ogni tinta piatta viene stampata nell’ordine in cui appare
nella palette Canali, con il canale posto più in alto stampato come tinta piatta superiore.
• Normalmente non potete spostare le tinte piatte sopra a un canale predefinito nella palette Canali, eccetto nel metodo
Multicanale.
• Le tinte piatte non possono essere applicate ai singoli livelli.
• Se usate una stampante a colori composita per stampare un’immagine con canali di tinte piatte, queste vengono stampate
con il grado di opacità indicato dall’impostazione Solidità.
• Potete unire i canali di tinte piatte ai canali di colore suddividendo la tinta piatta nei canali di colore che la compongono.
Consultare anche
“I canali” a pagina 248
4 Nella finestra di dialogo Nuovo canale tinte piatte, fate clic sulla casella Colore. Quindi in Selettore colore, fate clic su
Librerie colori per scegliere da un sistema di colori personali, ad esempio PANTONE o TOYO e scegliete un colore.
Consultate “Scegliere una tinta piatta” a pagina 114.
Se selezionate un colore personale, il vostro tipografo potrà procurarsi più facilmente l’inchiostro necessario per riprodurre
l’immagine.
5 Immettete un nome per il canale di tinta piatta. Se scegliete un colore personale, il canale assume automaticamente il
nome di quel colore.
Accertatevi di assegnare un nome alle tinte piatte affinché possano essere riconosciute dalle altre applicazioni, altrimenti il
file potrebbe non essere stampato.
Nota: le opzioni relative alla solidità e alla scelta del colore influenzano solo l’anteprima sullo schermo e la stampa composita;
non hanno alcun effetto sulle singole selezioni colore.
Consultare anche
“Scegliere una tinta piatta” a pagina 114
6 Per applicare il colore all’area selezionata del canale, scegliete Immagine > Regolazioni > Inverti.
Consultare anche
“Creare un nuovo canale di tinta piatta” a pagina 468
Consultare anche
“Creare un nuovo canale di tinta piatta” a pagina 468
L’unione dei canali di tinte piatte provoca l’unione dei livelli di un’immagine. L’immagine composita a canali uniti riflette le
informazioni di anteprima delle tinte piatte, comprese le impostazioni di Solidità. Ad esempio, se la solidità è del 50% o del
100%, i risultati dell’unione di un canale di tinta piatta sono diversi.
Inoltre, normalmente i canali di tinte piatte uniti non riproducono gli stessi colori di quelli originali, perché con gli
inchiostri CMYK non si può rappresentare l’intera gamma di colori riproducibile con gli inchiostri tinta piatta.
Per vedere come appariranno i colori in stampa, regolate la visualizzazione sullo schermo secondo un campione stampato
degli inchiostri in sovrastampa.
Nota: in alcuni casi è necessario sovrastampare i colori, ad esempio per ottenere lastre per la verniciatura o effetti rilievo.
1 Nella palette Canali, selezionate il canale di tinta piatta con il colore che desiderate stampare.
2 Scegliete Selezione > Carica selezione.
Per selezionare velocemente un’immagine in un canale, tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate clic sul
canale nella palette Canali.
3 Per Canale, scegliete il canale di tinta piatta descritto al punto 1 e fate clic su OK.
4 Per creare un’abbondanza nel caso di foratura del colore sottostante, scegliete Selezione > Modifica > Espandi o Contrai
(a seconda che la tinta piatta sovrastante sia più scura o più chiara di quella sottostante). Nella palette Canali, selezionate il
canale di tinta piatta sottostante contenente le aree da forare. Premete Backspace (Windows) o Ritorno unitario (Mac OS).
Questo metodo può essere usato per forare le aree di qualunque canale sotto a una tinta piatta, ad esempio dei canali
CMYK.
5 Se una tinta piatta di un canale si sovrappone a più tinte piatte, ripetete questa procedura per ciascun canale contenente
delle aree da eliminare.
Consultare anche
“Creare le abbondanze di colore” a pagina 463
471
• Usate livelli e sezioni per progettare le pagine Web e gli elementi di interfaccia.
• Usate le composizioni di livelli per provare varie composizioni per una pagina o per esportare varianti di una pagina.
• Create testo rollover o grafica per i pulsanti da importare in Dreamweaver o Flash.
• Create animazioni per il Web con la palette Animazione, quindi esportatele come immagini GIF animate o file
QuickTime. Consultate “Creare animazioni di fotogrammi” a pagina 527.
• Usate Galleria di foto per Web di Bridge per trasformare rapidamente una serie di immagini in un sito Web interattivo,
usando un’ampia gamma di modelli di aspetto professionale. Consultate “Creare le gallerie di foto per il Web” a
pagina 482.
Al seguente indirizzo è disponibile un video sulla progettazione dei siti Web con Photoshop e Dreamweaver:
www.adobe.com/go/vid0200_it.
Creare i rollover
Un rollover è un pulsante o un’immagine di una pagina Web che cambia quando il mouse è su di esso. Per creare un rollover,
sono necessarie almeno due immagini: un’immagine primaria per lo stato normale e un’immagine secondaria per lo stato
modificato.
• Usate i livelli per creare immagini primarie e secondarie. Create il contenuto su un livello, quindi duplicatelo e
modificatelo in modo da creare un contenuto simile mantenendo l’allineamento tra i livelli. Quando create un effetto
rollover, potete cambiare lo stile, la visibilità e la posizione del livello, variare i colori e le tonalità e applicare gli effetti dei
filtri. Consultate “Duplicare i livelli” a pagina 263.
• Potete anche modificare gli stili dei livelli per applicare al livello primario effetti quali sovrapposizioni di colore, ombre
esterne, bagliori o effetti rilievo. Per creare una coppia di rollover, attivare e/o disattivare lo stile di livello e salvare
l’immagine nei due stati. Consultate “Stili ed effetti di livello” a pagina 277.
• Usate gli stili di pulsanti predefiniti della palette Stili per creare pulsanti di rollover con stati normale, mouse sopra e
mouse premuto. Disegnate una forma di base con lo strumento rettangolo e applicate uno stile, ad esempio Smussato
normale, per trasformare automaticamente il rettangolo in un pulsante. Quindi copiate il livello e applicate altri stili
predefiniti, come Smussato mouse sopra, per creare altri stati per i pulsanti. Salvate ogni livello come un’immagine
separata per creare un set completo di pulsanti di rollover.
• Usate la finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi per salvare le immagini rollover con un formato e una dimensione
ottimizzati per il Web. Consultate “Ottimizzare le immagini” a pagina 488.
Quando salvate le immagini rollover, usate una convenzione di nomi per distinguere l’immagine primaria (stato non
rollover) dall’immagine secondaria (stato rollover).
PHOTOSHOP CS3 472
Guida utente
Dopo avere creato un’immagine rollover con Photoshop, usate Dreamweaver per inserire le immagini in una pagina Web
e aggiungere automaticamente il codice Javascript per l’azione di rollover.
Al seguente indirizzo è disponibile un video sulla progettazione dei siti Web con Photoshop e Dreamweaver:
www.adobe.com/go/vid0200_it.
Opzioni browser Imposta la larghezza e l’altezza in pixel dell’immagine di base quando visualizzata nel browser.
Consultare anche
“Scegliere colori sicuri per il Web” a pagina 113
2 Per incollare il colore in un file HTML, aprite il file di destinazione in un editor HTML e scegliete Modifica > Incolla.
PHOTOSHOP CS3 473
Guida utente
L’esportazione e l’ottimizzazione di un’immagine suddivisa in sezioni vengono eseguite mediante il comando Salva per Web
e dispositivi. Photoshop consente di salvare ciascuna sezione come file individuale e genera il codice HTML o CSS
necessario per la visualizzazione dell’immagine divisa in sezioni.
• Potete creare una sezione usando lo strumento sezione o creando sezioni basate su livelli.
• Dopo aver creato una sezione, potete selezionarla mediante lo strumento selezione sezioni e spostarla,
ridimensionarla o allinearla con altre sezioni.
• Per ciascuna sezione, nella finestra di dialogo Opzioni sezione potete impostare varie opzioni, come tipo di contenuto,
nome e URL.
• Ciascuna sezione può essere ottimizzata mediante diverse impostazioni di ottimizzazione nella finestra di dialogo Salva
per Web e dispositivi.
Tipi di sezioni
Le sezioni sono classificate in base al tipo di contenuto (automatiche, immagine, nessuna immagine) e al modo in cui sono
create (utente, basate su livelli, automatiche).
Le sezioni create mediante lo strumento sezione sono definite sezioni utente; le sezione create da un livello sono definite
sezioni basate su livelli. Quando create una nuova sezione utente o basata su livelli, vengono generate delle sezioni
automatiche aggiuntive per le restanti aree dell’immagine. In altri termini, le sezioni automatiche riempiono lo spazio
dell’immagine non definito da sezioni utente o basate su livelli e vengono rigenerate ogni volta che aggiungete o modificate
gli altri due tipi di sezioni. Potete convertire le sezioni automatiche in sezioni utente.
Le sezioni utente, basate su livelli e automatiche si differenziano visivamente: le prime due sono delimitate da una linea
intera, mentre le sezioni automatiche da una linea tratteggiata. Inoltre, le sezioni utente e le sezioni basate su livelli hanno
un’icona diversa. Potete scegliere se mostrare o nascondere le sezioni automatiche, per agevolare il lavoro con le sezioni
utente e basate su livelli.
PHOTOSHOP CS3 474
Guida utente
Una sottosezione è un tipo di sezione automatica generata quando create sezioni sovrapposte. Le sottosezioni indicano in
che modo viene suddivisa l’immagine quando salvate il file ottimizzato. Anche se le sottosezioni sono numerate e
identificate da un simbolo di sezione, non potete selezionarle o modificarle separatamente dalla sezione sottostante. Le
sottosezioni vengono rigenerate ogni volta che si riordina la sovrapposizione delle sezioni.
Consultare anche
“Specificare il tipo di contenuto di una sezione” a pagina 480
Proporzioni fisse Specifica una proporzione altezza-larghezza. Per specificare le proporzioni, potete immettere numeri
interi e decimali. Ad esempio, per creare una sezione la cui larghezza sia il doppio dell’altezza, immettete 2 per la larghezza
e 1 per l’altezza.
Dimensione fissa Specifica l’altezza e la larghezza della sezione. Immettete i valori in pixel usando numeri interi.
3 Trascinate sull’area in cui desiderate creare la sezione. Tenete premuto Maiusc mentre trascinate per vincolare la sezione
a un quadrato. Tenete premuto Alt (Windows) oppure Opzione (Mac OS) mentre trascinate per disegnare a partire dal
centro. Usate Visualizza > Effetto calamita con per allineare una nuova sezione a una guida o a un’altra sezione
dell’immagine. Consultate “Spostare, ridimensionare e allineare le sezioni utente” a pagina 476.
Una sezione basata su livelli viene aggiornata quando modificate il livello sorgente.
PHOTOSHOP CS3 475
Guida utente
Le sezioni basate sui livelli sono meno flessibili delle sezioni utenti; tuttavia è possibile convertire (“promuovere”) una
sezione basata su livello in sezione utente. Consultate “Convertire una sezione basata su livelli in una sezione utente” a
pagina 475.
Tutte le sezioni automatiche di un’immagine sono collegate e condividono le stesse impostazioni di ottimizzazione. Per
impostare una diversa impostazione di ottimizzazione per una sezione automatica, è necessario convertirla in una sezione
utente.
Inoltre, nella finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi le sezioni deselezionate sono attenuate tramite regolazioni di
colore. Tali regolazioni servono solo per la visualizzazione e non alterano il colore dell’immagine effettiva. Per impostazione
predefinita, la regolazione del colore delle sezioni automatiche è doppia rispetto a quella delle sezioni utente.
Numeri delle sezioni Le sezioni sono numerate da sinistra a destra e dall’alto in basso, a partire dall’angolo superiore
sinistro dell’immagine. Se modificate l’ordine o il numero totale di sezioni, i numeri delle sezioni vengono aggiornati di
conseguenza.
Simboli delle sezioni I seguenti simboli, o icone, indicano alcune condizioni.
• Scegliete Visualizza > Mostra > Sezioni. Le sezioni automatiche vengono visualizzate con le altre sezioni.
Modificare le sezioni
Selezionate una o più sezioni.
Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Selezionate lo strumento selezione sezioni quindi fate clic sulla sezione dell’immagine. Quando lavorate con sezioni
sovrapposte, fate clic su una parte visibile di una sezione sottostante per selezionarla.
• Selezionate lo strumento selezione sezioni e fate clic tenendo premuto Maiusc per aggiungere sezioni alla selezione.
• Selezionate lo strumento selezione sezioni nella finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi, fate clic su una sezione
automatica o all’esterno dell’area dell’immagine e trascinate sulle sezioni da selezionare (se fate clic su una sezione utente
e trascinate, la sezione si sposta).
• Selezionate File > Salva per Web e dispositivi. Nella finestra di dialogo, selezionate una sezione con lo strumento
seleziona sezione.
Quando usate gli strumenti sezione o selezione sezioni, tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) per passare
da uno strumento all’altro.
3 Nell’area Dimensioni finestra di dialogo Opzioni sezione, modificate una o più delle seguenti opzioni:
X Specifica la distanza in pixel tra il bordo sinistro della sezione e il punto di origine del righello nella finestra del
documento.
Y Specifica la distanza in pixel tra il bordo superiore della sezione e il punto di origine del righello nella finestra del
documento.
Nota: il punto di origine predefinito del righello corrisponde all’angolo superiore sinistro dell’immagine.
L Specifica la larghezza della sezione.
Duplicare le sezioni
Potete creare e duplicare una sezione con le stesse dimensioni e le stesse impostazioni di ottimizzazione dell’originale. Se la
sezione originale è una sezione utente collegata, il duplicato viene collegato allo stesso gruppo di sezioni collegate. Le
sezioni duplicate sono sempre sezioni utente, indipendentemente dal tipo di sezione originale (utente o automatica).
Al seguente indirizzo è disponibile un video sulla progettazione dei siti Web con Photoshop e Dreamweaver:
www.adobe.com/go/vid0200_it.
Combinare le sezioni
Potete combinare due o più sezioni in una sezione unica. Photoshop determina le dimensioni e la posizione della sezione
risultante in base al rettangolo creato unendo i bordi esterni delle sezioni combinate. Se le sezioni combinate non sono
adiacenti o hanno proporzioni o allineamenti diversi, la sezione combinata può risultare sovrapposta ad altre sezioni.
La sezione combinata assume le impostazioni di ottimizzazione della prima sezione della serie di sezioni precedentemente
selezionate. Una sezione combinata è sempre una sezione utente, anche se le originali contengono sezioni automatiche.
A B C D
Opzioni di sovrapposizione
A. Porta in primo piano B. Porta avanti C. Porta dietro D. Porta sotto
Nota: per allineare o distribuire sezioni basate sui livelli, allineate o distribuite i contenuti dei livelli.
A B C D E F
Opzioni di allineamento
A. Bordi superiori B. Centri verticali C. Bordi inferiori D. Bordi sinistri E. Centri orizzontali F. Bordi destri
A B C D E F
Opzioni di distribuzione
A. Bordi superiori B. Centri verticali C. Bordi inferiori D. Bordi sinistri E. Centri orizzontali F. Bordi destri
Consultare anche
“Allineare oggetti su livelli diversi” a pagina 267
Quando eliminate una sezione basata su livelli, non viene eliminato il livello associato; viceversa, se eliminate il livello
associato a una sezione basata su livelli, anche la sezione viene eliminata.
Nota: non potete eliminare le sezioni automatiche. Se eliminate tutte le sezioni utente e basate su livelli di un’immagine, rimane
una sezione automatica che comprende l’intera immagine.
1 Selezionate una sezione. In Photoshop, fate doppio clic sulla sezione con lo strumento selezione sezioni per visualizzare
la finestra Opzioni sezione.
2 Nella finestra di dialogo Opzioni sezione, selezionate un tipo di sezione dal menu a comparsa Tipo.
❖ Selezionate una sezione e, con lo strumento Seleziona sezioni, fate doppio clic sulla sezione per visualizzare la finestra di
dialogo Opzioni sezione. Nella finestra di dialogo Opzioni sezione, immettete un nuovo nome nella casella di testo Nome.
Nota: la casella Nome non è disponibile per le sezioni di tipo Nessuna immagine.
Photoshop non visualizza il colore di sfondo selezionato: per controllarne l’effetto, dovete visualizzare l’immagine in
anteprima in un browser.
1 Selezionate una sezione. Nella finestra Salva per Web e dispositivi di Photoshop, con lo strumento seleziona sezione fate
doppio clic sulla sezione per aprire la finestra Opzioni sezione.
2 Nella finestra di dialogo Opzioni sezione, selezionate un colore di sfondo dal menu a comparsa Colore di sfondo.
Selezionate Nessuno, Alone, Colore contagocce (per selezionare il colore nella casella campione contagocce), Bianco, Nero
o Altri (per il Selettore colore di Adobe).
1 Selezionate una sezione. In Photoshop, fate doppio clic sulla sezione con lo strumento selezione sezioni per visualizzare
la finestra Opzioni sezione.
2 Nella finestra Opzioni sezione, inserite un URL nella casella di testo URL. Potete immettere un URL relativo o assoluto
(completo). Se immettete un URL assoluto, è importante includere il protocollo adeguato (ad esempio http://www.adobe.it
e non www.adobe.it). Per ulteriori informazioni su come usare gli URL relativi e completi, consultate un documento di
informazioni sull’HTML.
3 Se necessario, immettete il nome di un frame di destinazione nella casella di testo Destinazione:
_blank Visualizza il file collegato in una nuova finestra, lasciando aperta la finestra originale del browser.
_self Visualizza il file collegato nello stesso frame del file originale.
PHOTOSHOP CS3 481
Guida utente
_parent Visualizza il file collegato nel relativo gruppo di frame principale. Usate questa opzione se il documento HTML
contiene dei frame e il frame corrente è di livello secondario. Il file collegato viene visualizzato nel frame principale corrente.
_top Sostituisce l’intera finestra del browser con il file collegato, eliminando tutti i frame correnti. Il nome deve
corrispondere a un nome di frame precedentemente definito nel file HTML per il documento. Quando un utente fa clic sul
collegamento, tale file appare nel nuovo frame.
Nota: per ulteriori informazioni sui frame, consultate un documento di informazioni sull’HTML.
1 Selezionate una sezione. In Photoshop, con lo strumento selezione sezioni fate doppio clic sulla sezione per visualizzare
la finestra Opzioni sezione.
2 Nella finestra di dialogo Opzioni sezione, immettete il testo.
Testo messaggio Modifica il messaggio predefinito nell’area di stato del browser per le sezioni selezionate. Per
impostazione predefinita, è visualizzato l’URL della sezione, se disponibile.
Etichetta Alt/Alt Specifica un’etichetta Alt per le sezioni selezionate. Il testo Alt appare al posto dell’immagine della sezione
nei browser non grafici. Tale testo appare anche al posto dell’immagine durante il caricamento e come descrizione in alcuni
browser.
Photoshop non visualizza il testo HTML nella finestra del documento; per visualizzarlo in anteprima, dovete usare un
browser Web. Consigliamo pertanto di visualizzare in anteprima il testo HTML usando browser e sistemi operativi diversi,
al fine di verificare che il testo venga visualizzato correttamente sul Web.
Nota: la quantità di testo in una sezione Nessuna immagine può influire sul layout di una pagina esportata.
1 Selezionate una sezione. Con lo strumento seleziona sezioni fate doppio clic sulla sezione per visualizzare la finestra di
dialogo Opzioni sezione. Potete fare doppio clic sulla sezione nella finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi per
impostare opzioni di formattazione aggiuntive.
2 Nella finestra di dialogo Opzioni sezione, selezionate Nessuna immagine dal menu Tipo sezione.
3 Digitate il testo desiderato nell’apposita casella.
4 (Solo finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi) Se il testo include dei tag di formattazione HTML, selezionate
l’opzione Il testo è HTML. Se non selezionate questa opzione, i tag HTML verranno ignorati e tutto il testo appare
visualizzato sulla pagina Web come testo normale privo di formattazione.
5 (Solo finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi) Se necessario, selezionate le opzioni della sezione Allineamento
cella della finestra di dialogo:
Predefinito Usa le impostazioni predefinite del browser per l’allineamento orizzontale.
Bordi superiori Allinea il testo alla parte superiore dell’area della sezione.
PHOTOSHOP CS3 482
Guida utente
Linea di base Imposta una linea di base comune per la prima riga di testo nelle celle della stessa riga (della tabella HTML).
Ad ogni cella della riga deve essere applicata l’opzione Linea di base.
Centro Centra il testo verticalmente nell’area della sezione.
Bordi inferiori Allinea il testo alla parte inferiore dell’area della sezione.
Consultare anche
“Visualizzare l’anteprima di immagini ottimizzate in un browser Web” a pagina 494
Photoshop offre molti stili da selezionare con ilcomando Galleria di foto per Web. Se avete una buona conoscenza del codice
HTML, potete creare un nuovo stile o personalizzare uno stile esistente modificando un gruppo di file di template HTML.
Ciascun template degli stili della galleria include diverse opzioni. Se usate uno stile predefinito, alcune opzioni potrebbero
non essere disponibili.
Cartella Usa le immagini da cartelle selezionate con il pulsante Sfoglia (Windows) o Scegli (Mac OS). Selezionate Includi
tutte le sottocartelle per includere anche le immagini all’interno delle sottocartelle.
6 Fate clic su Destinazione e selezionate una cartella in cui memorizzare le immagini e le pagine HTML per la galleria.
Quindi fate clic su OK (Windows) o Scegli (Mac OS).
7 Selezionate le opzioni di formattazione per la galleria per il Web. Scegliete una voce dal menu Opzioni per visualizzare
i diversi set di opzioni. Consultate “Opzioni di Galleria di foto per Web” a pagina 483.
8 Fate clic su OK. Photoshop posiziona i seguenti file HTML e JPEG nella cartella di destinazione:
• Una home page per la galleria denominata index.htm o index.html, a seconda delle opzioni specificate in Estensione. Per
visualizzare la galleria in anteprima, aprite questo file in qualsiasi browser Web.
• Le immagini JPEG, in una sottocartella per le immagini.
• Le pagine HTML, in una sottocartella per le pagine.
• Le immagini in miniatura JPEG, in una sottocartella per le miniature.
• Per convertire una singola immagine, scegliete Modifica > Converti in profilo, quindi scegliete sRGB. Consultate
“Assegnare o rimuovere un profilo di colore (Illustrator, Photoshop)” a pagina 134.
• Per convertire una cartella di immagini, usate Elaboratore immagini. Scegliete File > Script > Elaboratore immagini.
Consultate “Convertire i file con Elaboratore immagini” a pagina 577.
Se usate Elaboratore immagini, potete salvare i file direttamente in formato JPEG nella dimensione desiderata. In questo
caso, accertatevi di disattivare Ridimensiona immagini nelle opzioni di Immagini grandi.
• Estensione Specifica .htm o .html come estensione del nome del file.
• Aggiungi attributi di larghezza e altezza per le immagini Specifica le dimensioni, riducendo il tempo necessario per lo
scaricamento.
• Mantieni tutti i metadati Conserva tutti i metadati.
Banner Opzioni di testo per il banner che compare in ogni pagina della galleria. Immettete il testo necessario per ciascuna
delle seguenti voci:
• Nome sito Il nome della galleria.
• Fotografo Il nome della persona o dell’organizzazione che ha realizzato le foto della galleria.
• Info di contatto Informazioni di contatto per la galleria, ad esempio numero di telefono o indirizzo.
• Data La data che compare in ogni pagina della galleria. Per impostazione predefinita, Photoshop usa la data corrente.
• Font e Dimensione font (Disponibile solo per alcuni stili di sito) Opzioni per il testo del banner.
PHOTOSHOP CS3 484
Guida utente
Immagini grandi Opzioni per le immagini principali che compaiono in ciascuna pagina della galleria.
• Aggiungi collegamenti numerici (Disponibile solo per alcuni stili di sito) Inserisce una sequenza numerica (che inizia
da 1 e termina con il numero totale di pagine presenti nella galleria) in orizzontale lungo il bordo superiore di ogni pagina
della galleria. Ogni numero rappresenta un collegamento verso la pagina corrispondente.
• Ridimensiona immagini Ridimensiona le immagini sorgente per inserirle nelle pagine della galleria. Scegliete una
dimensione dal menu a comparsa o immettete una dimensione in pixel. Per Vincola, scegliete le dimensioni dell’immagine
da mantenere durante il ridimensionamento. Per Qualità JPEG, specificate un’opzione nel menu a comparsa, immettete un
valore compreso tra 0 e 12 oppure trascinate il cursore. A un valore elevato corrisponde una qualità dell’immagine migliore,
ma una maggiore dimensione del file.
Nota: Photoshop usa il metodo di interpolazione immagine predefinito impostato nelle preferenze. Per ottenere risultati
migliori quando riducete un’immagine, scegliete Bicubica più nitida come impostazione predefinita.
• Dimensione bordo Specifica la larghezza, in pixel, del bordo attorno all’immagine.
• Titoli basati (Disponibile solo per alcuni stili di sito) Specifica le opzioni per la visualizzazione delle didascalie sotto ogni
immagine. Selezionate Nome file per visualizzare il nome del file o Descrizione, Autori, Titolo e Copyright per trarre il testo
della descrizione dalla finestra Info file.
• Font e Dimensione font (Disponibile solo per alcuni stili di sito) Specifica il font e la dimensione da applicare al testo
della didascalia.
Miniature Opzioni per la home page della galleria di foto per il Web, compresa la dimensione delle immagini in miniatura.
• Dimensioni Specifica la dimensione delle miniature. Scegliete dal menu a comparsa o immettete un valore in pixel per
la larghezza di ciascuna miniatura.
• Colonne e Righe Specificate il numero di colonne e righe in cui visualizzare le miniature sulla home page. Questa
opzione non è valida per le gallerie con lo stile Riquadro orizzontale o Riquadro verticale.
• Dimensione bordo Specifica la larghezza, in pixel, del bordo attorno a ciascuna miniatura.
• Titoli basati su (Disponibile solo per alcuni stili di sito) Specifica le opzioni per la visualizzazione delle didascalie sotto
ogni miniatura. Selezionate Nome file per visualizzare il nome del file o Descrizione, Autori, Titolo e Copyright per trarre
il testo della descrizione dalla finestra Info file.
• Font e Dimensione font (Disponibile solo per alcuni stili di sito) Specifica il font e la dimensione da applicare al testo
della didascalia.
Colori personali Opzioni relative ai colori degli elementi della galleria. Per modificare il colore di un elemento, fate clic sul
relativo campione di colore eselezionate un nuovo colore dal Selettore colore di Adobe. Potete modificare il colore di sfondo
di ciascuna pagina (opzione Sfondo) e del banner (opzione Banner).
Protezione Visualizza del testo su ogni immagine al fine di scoraggiare i furti.
• Contenuto Specifica il testo da visualizzare. Selezionate Testo personalizzato per immettere un testo personale.
Selezionate Nome file, Descrizione, Autori, Titolo o Copyright per visualizzare il testo corripondente tratto dalla finestra
Info file.
• Font, Colore e Posizione Specificate il font, il colore e l’allineamento della didascalia.
Gli stili per la galleria di foto per Web disponibili in Photoshop sono memorizzati in singole cartelle nelle seguenti
posizioni:
Windows Programmi/Adobe/Photoshop CS3/Predefiniti/Galleria foto per Web.
Il nome di ciascuna cartella appare come un’opzione del menu a comparsa Stili nella finestra Galleria di foto per Web. Ogni
cartella contiene i seguenti file template HTML, usati da Photoshop per creare la galleria:
Caption.htm Determina il layout della didascalia visualizzata sotto ciascuna miniatura della home page.
SubPage.htm Determina il layout delle pagine della galleria con immagini in dimensioni reali.
Tutti i file template contengono token e codice HTML. Un token è una stringa di testo che viene sostituita da Photoshop
quando impostate l’opzione corrispondente nella finestra Galleria di foto per Web. Ad esempio, un file template può
contenere il seguente elemento TITLE che usa un token come testo incorporato:
<TITLE>%TITLE%</TITLE>
Quando create una galleria usando questo file template, il token %TITLE% viene sostituito con il testo immesso in Nome
del sito nella finestra Galleria di foto per Web.
Per ottenere maggiori informazioni su uno stile esistente, aprite e analizzate i relativi file template HTML con un editor
HTML. Poiché per creare documenti HTML sono necessari solo i caratteri ASCII standard, aprite, modificate e create tali
documenti con un semplice editor di testo come Blocco note (Windows) o TextEdit (Mac OS).
• La cartella degli stili deve contenere i seguenti file: Caption.htm, IndexPage.htm, SubPage.htm, Thumbnail.htm e
FrameSet.htm.
• Potete rinominare la cartella degli stili ma non i file template HTML in essa contenuti.
• Ad esempio, potete lasciare il file Caption.htm vuoto e inserire nel file Thumbnail.htm i token e il codice HTML necessari
per definire il layout della didascalia.
• Potete sostituire un token in un file template con un testo o codice HTML appropriato, in modo che l’opzione venga
impostata dal file template e non dalla finestra Galleria di foto per Web. Ad esempio, un file template potrebbe contenere
un elemento TESTO con il seguente attributo bgcolor e che usa come valore un token:
bgcolor=%BGCOLOR%
Per impostare il colore di sfondo della pagina su rosso, potete sostituire il token %BGCOLOR% con “FF0000”.
• Potete aggiungere token e codice HTML ai file template. Tutti i token devono essere in lettere maiuscole e iniziare e finire
con il simbolo di percentuale (%).
Quando create i file template, seguite le linee guida descritte in “Personalizzare gli stili di Galleria di foto per Web” a
pagina 485.
Importante: quando personalizzate o create un template per lo stile di una galleria, posizionate ognuno dei seguenti token su
una riga a parte del file HTML: %CURRENTINDEX%, %NEXTIMAGE%, %NEXTINDEX%, %PAGE%, %PREVIMAGE% e
%PREVINDEX%. Quando create pagine specifiche per una galleria, Photoshop ignora le righe del template contenenti token
non sono validi per tali pagine. Ad esempio, quando Photoshop crea la prima pagina di una galleria ignora qualsiasi riga del
template contenente il token %PREVIMAGE%, che determina il collegamento alla pagina precedente della galleria.
Mantenendo il token %PREVIMAGE% su una riga separata, Photoshop non ignora eventuali altri token presenti nel template.
Quando personalizzate o create uno stile, potete aggiungere qualsiasi token a un qualsiasi file template HTML, tranne
%THUMBNAILS% e %THUMBNAILSROWS%, che possono apparire solo nel file IndexPage.htm. Se aggiungete un
token, ricordate di aggiungere anche al file il codice HTML necessario per usarlo correttamente.
%ANCHOR% Consente di tornare alla miniatura dell’immagine visualizzata invece che all’inizio dell’indice. Ciò avviene
quando l’utente fa clic sul pulsante della pagina iniziale.
%BANNERCOLOR% Determina il colore del banner.
%CAPTIONFONT% Determina il font della didascalia sotto le miniature presenti nella home page.
%FILENAME% Determina il nome del file immagine. Usate questo token per i metadati che appaiono come testo HTML.
%FILENAME_URL% Determina il nome del file dell’URL dell’immagine. Usate questo token solo per i nomi dei file degli URL.
%FIRSTPAGE% Determina il collegamento per la prima pagina della galleria, che appare nel frame destro di un gruppo di
frame.
%FRAMEINDEX% Determina il collegamento per la home page che appare nel frame sinistro del gruppo di frame.
%IMAGEBORDER% Determina la dimensione del bordo di un’immagine in dimensioni reali su una pagina della galleria.
%IMAGE_HEIGHT% Attiva la casella di controllo Aggiungi attributi di larghezza e altezza per le immagini. In questo modo,
l’utente può scaricare più rapidamente gli attributi.
PHOTOSHOP CS3 487
Guida utente
%IMAGE_HEIGHT_NUMBER% Questo token è sostituito da un valore numerico (solo) che rappresenta la larghezza
dell’immagine.
%IMAGEPAGE% Determina il collegamento a una pagina della galleria.
%IMAGE_SIZE% Se la casella Ridimensiona immagini è selezionata, questo token contiene il valore in pixel dell’immagine
usato nel riquadro Immagini grandi. Se la casella non è selezionata, il token contiene una stringa vuota. Ciò è utile per
JavaScript nei template, perché visualizza i valori massimi di altezza e larghezza per tutte le immagini del sito generato.
%IMAGESRC% Determina l’URL di un’immagine in dimensioni reali su una pagina della galleria.
%IMAGE_WIDTH% Attiva la casella di controllo Aggiungi attributi di larghezza e altezza per le immagini. In questo modo,
l’utente può scaricare più rapidamente gli attributi.
%IMAGE_WIDTH_NUMBER% Questo token è sostituito da un valore numerico (solo) che rappresenta la larghezza
dell’immagine.
%LINK% Determina il colore dei collegamenti.
%NUMERICLINKS% Inserisce collegamenti numerati a tutte le immagini di anteprima grandi nelle pagine secondarie.
%PAGE% Determina la posizione della pagina corrente (ad esempio, pagina 1 di 3).
%PHOTOGRAPHER% Determina il nome della persona o dell’organizzazione che ha realizzato le foto della galleria.
%THUMBNAIL_HEIGHT% Attiva la casella di controllo Aggiungi attributi di larghezza e altezza per le immagini. In questo
modo, l’utente può scaricare più rapidamente gli attributi.
%THUMBNAIL_HEIGHT_NUMBER% Questo token è sostituito da un valore numerico (solo) che rappresenta l’altezza della
miniatura.
%THUMBNAILS% Questo token viene sostituito con le miniature, usando il file Thumbnail.htm per gli stili di frame.
Inserite questo token da solo in una riga singola intera nel file HTML.
%THUMBNAIL_SIZE% Visualizza il valore in pixel della miniatura nel riquadro Miniature. Ciò è utile per JavaScript nei
template, perché visualizza i valori massimi di altezza e larghezza per tutte le miniature del sito generato.
%THUMBNAILSRC% Determina il collegamento a una miniatura.
%THUMBNAILSROWS% Questo token viene sostituito con righe di miniature, usando il file Thumbnail.htm per gli stili non
di frame. Inserite questo token da solo in una riga singola intera nel file HTML.
%THUMBNAIL_WIDTH% Attiva la casella di controllo Aggiungi attributi di larghezza e altezza per le immagini. In questo
modo, l’utente può scaricare più rapidamente gli attributi.
%THUMBNAIL_WIDTH_NUMBER% Questo token è sostituito da un valore numerico (solo) che rappresenta la larghezza
della miniatura.
%TITLE% Determina il titolo della galleria.
Ottimizzare le immagini
L’ottimizzazione
Quando preparate le immagini per il Web e per altri supporti online, spesso avete bisogno di trovare un compromesso tra
la qualità di visualizzazione delle immagini e le dimensioni dei file delle immagini.
Quando salvate un file ottimizzato con il comando Salva per Web e dispositivi, potete creare un file HTML per l’immagine.
contenente il codice necessario per visualizzarla in un browser Web.
Potete anche usare lo strumento elaboratore immagini di Photoshop per salvare copie di una cartella di immagini in
formato JPEG. Elaboratore immagini consente di ridimensionare e convertire il profilo di colore di un’immagine in formato
sRGB per il Web.
A C
G H I J
Finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi
A. Opzioni di visualizzazione B. Finestra degli strumenti C. Menu a comparsa Anteprima D. Menu a comparsa Ottimizza
E. Menu a comparsa Tavola colore F. Comandi di animazione G. Casella di testo Zoom H. Immagine originale I. Immagine ottimizzata
J. Menu Anteprima nel browser
• Selezionate lo strumento mano (o tenete premuta la barra spaziatrice) e trascinatelo nell’area di visualizzazione per
scorrere l’immagine.
• Selezionate lo strumento zoom e fate clic in una vista per ingrandirla; tenete premuto Alt (Windows) o Opzione
(Mac OS) e fate clic in una vista per ridurla.
Potete immettere un valore percentuale di ingrandimento o sceglierne uno nell’angolo in basso della finestra di dialogo.
PHOTOSHOP CS3 490
Guida utente
❖ Per mostrare o nascondere l’anteprima del dithering del browser, scegliete Dithering browser dal menu a comparsa di
Anteprima. Un segno di spunta indica che l’opzione Dithering browser è attiva. L’attivazione di Dithering browser non
incide sull’output finale dell’immagine.
❖ Scegliete una delle opzioni riportate di seguito accedendo, dal menu a comparsa Anteprima, alla finestra di dialogo Salva
per Web e dispositivi.
Colore non compensato Mantiene gli stessi valori gamma dell’immagine e rappresenta l’impostazione predefinita.
Colore Windows standard Visualizza una regolazione basata sul valore di gamma predefinito di Windows.
Colore Macintosh standard Visualizza una regolazione basata sul valore di gamma predefinito di Macintosh.
Usa profilo per colore documento Regola i valori gamma secondo il profilo colore allegato al documento con gestione dei
colori.
5 Rifinite le impostazioni di ottimizzazione fino a ottenere il miglior rapporto tra qualità dell’immagine e dimensioni. Se
l’immagine contiene più sezioni, accertatevi di averle selezionate tutte per l’ottimizzazione.
Per ripristinare la versione originale di un’anteprima ottimizzata, selezionatela e scegliete Originale dal menu Predefiniti.
6 Se ottimizzate un’immagine contenente un profilo di colore incorporato diverso da sRGB, è necessario convertirne i
colori in sRGB prima di salvarla in modo da poterla utilizzare sul Web. Accertatevi che nel menu Ottimizza sia selezionata
l’opzione Converti in sRGB.
7 Fate clic su Salva.
8 Nella finestra di dialogo Salva ottimizzato come, effettuate una delle seguenti operazioni e fate clic su Salva:
• Specificate un nome per il file e scegliete una posizione in cui salvare il file o i file finali.
PHOTOSHOP CS3 491
Guida utente
• Selezionate un’opzione di formato per specificare che tipo di file desiderate salvare: file HTML e file di immagine, solo
file di immagine o solo un file HTML.
• (Facoltativo) Impostate le impostazioni di output per i file HTML e i file di immagine
• Se l’immagine contiene più sezioni, selezionate un’opzione per salvare tali sezioni dal menu Sezioni: Tutte le sezioni o
Sezioni selezionate.
Per ripristinare la versione più recente delle impostazioni di ottimizzazione, premete Alt (Windows) o Opzione (Mac OS),
quindi fate clic su Ripristina. Per conservare le stesse impostazioni per la successiva apertura della finestra di dialogo Salva
per Web e dispositivi, premete Alt/Opzione e fate clic su Ricorda.
Per un video sul salvataggio dei file per il Web in Illustrator, visitate il sito Web www.adobe.com/go/vid0063_it.
Consultare anche
“Opzioni di ottimizzazione della grafica per Web” a pagina 494
1 Impostate le opzioni di ottimizzazione desiderate e scegliete Salva impostazioni dal menu della palette Ottimizza.
2 Date un nome alle impostazioni e salvatele nella cartella appropriata:
Photoshop (Windows XP) Document and Settings\[Nomeutente]\Dati applicazioni\Adobe\Adobe Photoshop
CS3\Impostazioni ottimizzate
Nota: le impostazioni, se salvate in un’altra directory, non saranno disponibili dal menu a comparsa Predefiniti.
3 Per eliminare un predefinito, selezionate il predefinito nel menu Predefinito e scegliete Elimina impostazioni nel menu
Ottimizza.
• Per mostrare o nascondere tutte le sezioni, fate clic sul pulsante Attiva/disattiva la visibilità delle sezioni .
• (Solo Photoshop) Per mostrare o nascondere le sezioni automatiche, scegliete Nascondi sezioni automatiche dal menu a
comparsa di Anteprima.
PHOTOSHOP CS3 492
Guida utente
• Per selezionare le sezioni nella finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi, scegliete lo strumento selezione sezioni
, quindi fate clic su una sezione per selezionarla. Per selezionare più sezioni, fate clic o trascinate tenendo premuto
Maiusc.
Nota: nella finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi, le sezioni deselezionate appaiono più chiare. Ciò non influisce sul
colore dell’immagine finale.
• Per visualizzare le opzioni di sezione nella finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi, fate doppio clic su una sezione
con lo strumento selezione sezioni.
• Per collegare le sezioni, selezionate due o più sezioni, quindi scegliete Collega sezioni dal menu a comparsa Ottimizza
(a destra del menu Predefiniti). Sulle sezioni collegate appare l’icona di collegamento .
• Per scollegare una sezione, selezionatela e scegliete Separa sezione nel menu a comparsa Ottimizza.
• Per scollegare tutte le sezioni di un’immagine, scegliete Separa tutte le sezioni dal menu a comparsa Ottimizza.
Selezione automatica GIF/JPEG Seleziona automaticamente il formato ottimale a seconda dei contenuti dell’immagine.
7 Selezionate un’opzione dal menu Usa a seconda che intendiate applicare le dimensioni del file specificate solo alla sezione
selezionata, a ogni sezione dell’immagine o a tutte le sezioni. Fare clic su OK.
1 Fate clic sulla linguetta Dimensione immagine nella finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi.
2 Impostare le ulteriori opzioni:
Mantieni proporzioni Mantiene le proporzioni attuali di larghezza e altezza in pixel.
Qualità (Solo Photoshop) Specifica il metodo di interpolazione. Normalmente Bicubica più nitida produce risultati
migliori quando vengono ridotte le dimensioni dell’immagine.
Anti-alias (Solo Illustrator) Rimuove l’effetto scalettato nel disegno tramite l’anti-alias.
Ritaglia secondo tavola disegno (Solo Illustrator) Ritaglia le dimensioni del disegno in modo che corrispondano al
contorno della tavola da disegno. Le parti del disegno al di fuori del contorno della tavola da disegno saranno eliminate.
Nota: l’unica funzione della palette Dimens. immagine disponibile per i formati di file SWF e SVG è Ritaglia secondo tavola
da disegno.
3 Digitare le nuove dimensioni in pixel oppure specificare una percentuale secondo la quale ridimensionare l’immagine,
e fare clic su Applica.
PHOTOSHOP CS3 493
Guida utente
Dalla palette Livelli nella finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi potete controllare quali livelli superiori nel disegno
vengono esportati come livelli CSS e se i livelli esportati sono visibili o nascosti.
1 Fate clic sull’etichetta Livelli nella finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi.
2 Selezionate Esporta come livelli CSS.
3 Selezionate un livello dal menu a comparsa Livello e impostate le seguenti opzioni:
Visibile Crea un livello CSS visibile nel file HTML risultante.
I livelli CSS sono uguali ai livelli GoLive. Con Adobe GoLive potete animare un livello CSS e usare le azioni JavaScript
incorporate per creare effetti interattivi.
Consultare anche
“Panoramica di Salva per Web e dispositivi” a pagina 488
Le aree bianche della maschera, che comprendono il testo o le forme nei livelli delle forme, indicano le aree dell’immagine
che avranno una qualità maggiore. Le aree nere sono le parti meno importanti dell’immagine e avranno una qualità JPEG
inferiore o dithering e perdita maggiori nelle immagini GIF. Il livello di ottimizzazione nelle aree grigie della maschera
dipende dal livello dei grigi. Per le tavole colore generate, le aree bianche della maschera indicano le parti più importanti
dell’immagine, dove verranno conservati più colori.
1 Nella finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi, fate clic sul pulsante Maschera accanto a un’opzione. Ad esempio,
Qualità per le immagini JPEG o Perdita per le immagini GIF.
2 Nella finestra di dialogo risultante, scegliete la maschera da applicare. Tutti i livelli di testo dell’immagine, tutti i livelli
delle forme dell’immagine o un canale alfa. Potete scegliere più maschere.
Nell’angolo inferiore destro della finestra di dialogo compare una miniatura della maschera.
3 Spostate i cursori per modificare qualità, perdita o dithering oppure immettete nelle caselle di testo valori minimi e
massimi per l’impostazione.
Il cursore bianco modifica le aree bianche della maschera, mentre quello nero modifica le aree nere della maschera. Le aree
grigie della maschera vengono modificate parzialmente, in modo che la transizione tra le varie aree sia meno brusca.
Nota: per l’impostazione Perdita, un valore più elevato indica in realtà maggiore compressione, con un proporzionale degrado
della qualità.
PHOTOSHOP CS3 494
Guida utente
• Per visualizzare l’anteprima di un’immagine nel browser Web predefinito, fate clic sull’icona del browser nella parte
inferiore della finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi.
• Per selezionare un browser diverso, selezionate Altro nel menu a comparsa del browser (accanto all’icona del browser).
• Per aggiungere, modificare o rimuovere un browser del menu, selezionate Modifica elenco nel menu a comparsa del
browser. Nella finestra di dialogo Browser potete trovare tutti i browser installati sul computer e impostare quello
predefinito per l’anteprima dell’immagine.
Nota: dato che alcuni dati dell’immagine vengono persi quando si salva un file in formato JPEG, conviene salvare il file sorgente nel
suo formato originale (ad esempio, .PSD per Photoshop) se intendete modificare ulteriormente il file o creare altre versioni JPEG.
PHOTOSHOP CS3 495
Guida utente
A
B
Qualità Determina il livello di compressione. Maggiore è la qualità, maggiore è il dettaglio che l’algoritmo di compressione
mantiene. Un’impostazione di Qualità alta risulta tuttavia in file di dimensioni maggiori. Visualizzate l’immagine
ottimizzata con diverse impostazioni di qualità per stabilire il miglior rapporto tra qualità e dimensioni.
Ottimizzato Crea un file JPEG con una dimensione file leggermente inferiore. Il formato JPEG ottimizzato è consigliato
per ottenere la massima compressione del file; tuttavia, alcuni browser meno recenti non supportano questa caratteristica.
Progressione Visualizza progressivamente l’immagine in un browser Web. L’immagine viene visualizzata come una serie
di sovrapposizioni, consentendo agli utenti di vedere una versione a bassa risoluzione dell’immagine prima di averne
terminato lo scaricamento. L’opzione Progressione richiede l’uso del formato JPEG ottimizzato.
Nota: la visualizzazione dei file JPEG con progressione richiede più memoria RAM e non è supportata da tutti i browser.
Sfoca Specifica il livello di sfocatura da applicare all’immagine. Questa opzione applica un effetto simile a quello del filtro
Controllo sfocatura e consente una maggiore compressione, creando file di dimensioni minori. Si consiglia
un’impostazione compresa tra 0,1 e 0,5.
Profilo ICC Salva il profilo ICC dell’immagine con il file. I profili ICC sono usati da alcuni browser per la correzione del
colore. L’opzione è disponibile solo dopo che un’immagine è stata salvata con un profilo ICC; non è disponibile per le
immagini non salvate.
Alone Specifica un colore di riempimento per i pixel che erano trasparenti nell’immagine originale. Fate clic sul campione
di colore alone per selezionare un colore nel selettore colore o selezionate un’opzione nel menu Alone: Colore contagocce
(per usare il colore nella casella campione contagocce), Colore di primo piano, Colore sfondo, Bianco, Nero o Altri (per il
selettore colore).
I pixel completamente trasparenti nell’immagine originale vengono riempiti con il colore selezionato; i pixel
semitrasparenti vengono fusi con esso.
Consultare anche
“Ottimizzare un’immagine per il Web” a pagina 490
I formati PNG-8 e GIF supportano i colori a 8 bit e consentono quindi di visualizzare fino a 256 colori. Il processo che
consente di determinare quali colori usare è detto indicizzazione; per questo motivo, le immagini in formato GIF e PNG-8
vengono talvolta chiamate immagini in scala di colore. Per convertire un’immagine in scala di colore, Photoshop crea una
tavola di ricerca del colore che memorizza e indicizza i colori dell’immagine. Se un colore usato nell’immagine originale
non è compreso nella tavola di ricerca del colore, viene selezionato il colore più simile o viene simulato il colore non
presente usando i colori disponibili.
Oltre alle opzioni seguenti è possibile anche regolare il numero di colori nella tavola di colore dell’immagine. Consultate
“Personalizzare la tavola colore per immagini GIF e PNG-8” a pagina 499.
PHOTOSHOP CS3 496
Guida utente
A
B
C
Perdita (solo GIF) Riduce le dimensioni dei file eliminando i dati non essenziali. Maggiore è l’impostazione Perdita,
maggiori sono i dati eliminati. Spesso potete applicare un valore di Perdita compreso tra 5% e 10%, e a volte fino al 50%,
senza deteriorare l’immagine. La dimensione del file può essere ridotta del 5%÷40% per mezzo dell’opzione Perdita.
Nota: non potete usare l’opzione Perdita con l’opzione Interlacciato né con il dithering Disturbo o Pattern.
Algoritmo di riduzione del colore e Colori Consente di specificare un metodo per la creazione della tavola di ricerca del
colore e il numero di colori in essa contenuti. Potete selezionare uno dei seguenti metodi di riduzione del colore:
• Percettivo Crea una tavola colore personalizzata dando priorità ai colori ai quali l’occhio umano è più sensibile.
• Selettiva Crea una tavola colore simile a quella creata dall’opzione Percettiva, ma favorisce aree di colore più estese e
conserva i colori per il Web. Questa tabella colore in genere produce immagini con maggiore integrità di colore. Selettiva è
l’opzione predefinita.
• Adattata Crea una tavola colore personalizzata tramite il campionamento dei colori dello spettro predominante
nell’immagine. Ad esempio, un’immagine con i soli colori blu e verde produce una tavola colore formata principalmente da
toni di blu e verde. La maggior parte delle immagini contiene colori concentrati in particolari aree dello spettro.
• Restrittivo (Web) Usa la tavola standard di 216 colori comune alle tavole Windows e MacOS a 8 bit (256 colori). Questa
opzione garantisce l’assenza di dithering dovuta all’uso di un browser quando l’immagine è visualizzata a colori a 8 bit
(questa tavola è detta anche sicura per il Web). Questa palette è chiamata anche palette dei colori sicuri per il Web. La palette
Web può creare file di dimensioni maggiori ed è consigliata solo se considerate particolarmente importante evitare il
dithering dei browser.
• Personale Usa una tavola colore creata o modificata dall’utente. Se aprite un file GIF o PNG-8 esistente, la sua tavola
colore sarà personale.
Per personalizzare la tavola di ricerca del colore usate la palette Tavola colore della finestra di dialogo Salva per Web e
dispositivi.
• Bianco e nero, Scala di grigi, Mac OS, Windows Usano una tavola di colori predefinita.
Algoritmo di dithering e Dithering Determina il metodo e la quantità di dithering dell’applicazione. Il termine dithering si
riferisce al metodo di simulazione di colori non disponibili nel sistema di visualizzazione del computer. Alte percentuali di
dithering danno l’impressione di una maggiore definizione cromatica e di un migliore dettaglio dell’immagine, ma
aumentano le dimensioni del file. Per una compressione ottimale, utilizzate la percentuale di dithering minima necessaria
a fornire il livello di dettaglio cromatico richiesto. Le immagini prevalentemente con colori in tinta unita possono essere
riprodotte bene senza dithering. Nelle immagini a toni continui (soprattutto con sfumature), il dithering può evitare la
formazione di striature di colore.
• Disturbo Applica un pattern casuale simile a quello del metodo Diffusione, ma senza diffondere il pattern sui pixel
adiacenti. Con questo metodo non appaiono giunte.
Trasparenza e Alone Determina il livello di ottimizzazione dei pixel trasparenti in un’immagine.
• Per mantenere trasparenti alcuni pixel e fondere quelli semitrasparenti con un colore, selezionate Trasparenza e un
colore alone.
• Per riempire i pixel completamente trasparenti con un colore e fondere i pixel parzialmente trasparenti con lo stesso
colore, selezionate un colore dell’alone e deselezionate Trasparenza.
• Per selezionare un colore alone, fate clic sul relativo campione di colore e selezionate un colore nel selettore colore.
Oppure, scegliete un’opzione dal menu Alone: Campione contagocce (per usare il colore nella casella campione del
contagocce), Colore di primo piano, Colore sfondo, Bianco, Nero o Altri (con il selettore colori).
A B
C D
Esempi di trasparenza e alone
A. Immagine originale B. Trasparenza selezionata con un colore alone C. Trasparenza selezionata senza alone D. Trasparenza deselezionata
con un colore alone
Dithering della trasparenza Quando l’opzione Trasparenza è selezionata, potete scegliere un metodo di dithering per i pixel
semitrasparenti:
• Nessun dithering di trasparenza non applica alcun dithering ai pixel semitrasparenti dell’immagine.
• Dithering di trasparenza di diffusione applica un pattern casuale, di solito meno evidente del dithering Pattern. Gli effetti
di dithering vengono diffusi tra i pixel adiacenti. Con questo algoritmo, specificate una percentuale per la quantità di
dithering applicata all’immagine.
• Dithering di trasparenza di pattern applica un pattern quadrato di tipo mezzetinte ai pixel semitrasparenti.
• Dithering di trasparenza di disturbo applica un pattern casuale simile al dithering Diffusione ma senza estenderlo ai pixel
adiacenti. Con l’algoritmo Disturbo non appare alcuna giunta.
PHOTOSHOP CS3 498
Guida utente
Esempio di Dithering di trasparenza di pattern (a sinistra) e sua applicazione su una pagina Web (a destra)
Interlacciato Consente di visualizzare nel browser una versione a bassa risoluzione dell’immagine durante lo scaricamento
dell’intera immagine. Questo accorgimento può far sembrare più breve il tempo di scaricamento e segnala agli utenti che
lo scaricamento è in corso. Questa opzione aumenta tuttavia le dimensioni del file.
Blocco Web Specifica un livello di tolleranza per la conversione dei colori negli equivalenti più simili della palette Web, allo
scopo di evitare il dithering dei colori nei browser. Più alto è il valore, maggiore sarà il numero di colori sostituiti.
Consultare anche
“Ottimizzare un’immagine per il Web” a pagina 490
Usate le opzioni Trasparenza e Alone nella finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi per specificare come ottimizzare
i pixel trasparenti in immagini GIF e PNG.
• (GIF e PNG-8) Per mantenere trasparenti alcuni pixel e fondere quelli semitrasparenti con un colore, selezionate
Trasparenza e un colore alone.
• Per riempire i pixel completamente trasparenti con un colore e fondere i pixel parzialmente trasparenti con lo stesso
colore, selezionate un colore dell’alone e deselezionate Trasparenza.
• (GIF e PNG-8) Per rendere completamente trasparenti tutti i pixel con trasparenza superiore al 50% e opachi tutti quelli
con trasparenza inferiore al 50%, selezionate Trasparenza e scegliete Nessuno dal menu Alone.
• (PNG-24) Per salvare un’immagine con trasparenza su più livelli (fino a 256), selezionate Trasparenza. L’opzione Alone
è disattivata poiché la trasparenza su più livelli consente a un’immagine di fondersi con qualsiasi colore di sfondo.
Nota: nei browser che non supportano la trasparenza PNG-24 i pixel trasparenti potrebbero essere visualizzati su un colore di
sfondo predefinito, ad esempio grigio.
Per selezionare un colore alone, fate clic sul relativo campione di colore e selezionate un colore nel selettore colore. Oppure,
scegliete un’opzione dal menu Alone: Campione contagocce (per usare il colore nella casella campione del contagocce),
Colore di primo piano, Colore sfondo, Bianco, Nero o Altri (con il selettore colori).
❖ Selezionate una sezione ottimizzata in formato GIF o PNG- 8. La tavola colore per la sezione selezionata compare nella
tavola del colore della finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi.
PHOTOSHOP CS3 499
Guida utente
Se un’immagine contiene più sezioni, i colori nella tavola colore sono diversi tra una sezione e l’altra (per evitare che questo
accada, collegate le sezioni). Se selezionate più sezioni con tavole colore diverse, la tavola colore risulta vuota e la relativa
barra di stato riporta “Misto”.
Potete aggiungere ed eliminare colori nella tabella colore, convertire i colori selezionati in colori sicuri per il Web e bloccare
i colori selezionati per evitare che vengano eliminati dalla palette.
1 Se nella tavola colore sono attualmente selezionati dei colori, scegliete Deseleziona tutti i colori nella palette Tavola
colore per deselezionarli.
2 Scegliete un colore effettuando una delle seguenti operazioni:
• Fate clic sulla casella Colore contagocce nella finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi e scegliete un colore dal
selettore.
• Selezionate lo strumento contagocce nella finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi, quindi fate clic sull’immagine.
3 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Fate clic sul pulsante Nuovo colore nella tavola colore.
• Scegliete Nuovo colore dal menu della palette Tavola colore.
Per passare alla tavola colore di una palette Personale, tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) quando
aggiungete il nuovo colore.
Il nuovo colore appare nella tavola colore. Nell’angolo inferiore destro un quadratino bianco indica che il colore è bloccato
Se la tavola colore è dinamica, il colore originale appare in alto a sinistra e il nuovo colore in basso a destra.
• Per selezionare un colore, fate clic sul riquadro corrispondente nella Tavola colore.
• Per selezionare più colori nella tavola colore, premete Maiusc e fate clic su un altro colore. Vengono selezionati tutti i
colori nelle righe tra il primo e il secondo colore selezionato. Per selezionare un gruppo di colori non contigui, premete
Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate clic su ciascun colore che desiderate selezionare. Il menu della palette
Tabella colore offre anche altri comandi per la selezione dei colori.
• Per selezionare un colore nell’immagine di anteprima, fate clic al suo interno con lo strumento contagocce nella finestra
di dialogo Salva per Web e dispositivi. Per selezionare altri colori, fate clic tenendo premuto Maiusc.
• Per deselezionare tutti i colori, scegliete Deseleziona tutti i colori nel menu della palette Tabella colore.
PHOTOSHOP CS3 500
Guida utente
Convertire un colore
Potete cambiare un colore selezionato nella tavola colore con un altro valore cromatico RGB. Quando rigenerate
l’immagine ottimizzata, il colore selezionato viene cambiato con il nuovo colore ovunque appaia nell’immagine.
1 Fate doppio clic sul colore nella Tavola colore per visualizzare il selettore del colore predefinito.
2 Selezionate un colore.
Il colore originale appare in alto a sinistra del campione di colore, il nuovo colore in basso a destra. Il quadratino in basso
a destra del campione di colore indica che il colore è bloccato. Se convertite il colore in uno sicuro per il Web, un piccolo
rombo bianco appare al centro del campione.
3 Per ripristinare la trasparenza sul colore originale, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Selezionate i colori da ripristinare, quindi fate clic su o scegliete Esegui/annulla mappatura colori selezionati su/da
trasparente nel menu della palette Tavola colore.
• Per ripristinare tutti i colori mappati, scegliete Dissocia tutti i colori trasparenti.
PHOTOSHOP CS3 501
Guida utente
Nota: il blocco dei colori non impedisce il dithering effettuato dal browser.
Quando eliminate un colore, la palette dei colori diviene Personale. Altrimenti, con le palette Adattata, Percettiva e Selettiva,
il colore eliminato verrebbe nuovamente aggiunto durante l’ottimizzazione dell’immagine. La palette Personale, invece, non
cambia quando riottimizzate l’immagine.
1 Scegliete Salva tavola colore nel menu della palette Tavola colore.
2 Specificate un nome per la tavola colore e la posizione in cui salvarla. Per impostazione predefinita, al file della tavola
colore viene assegnata l’estensione .act (Adobe Color Table).
Per accedere alla tavola colore quando selezionate le opzioni di ottimizzazione per un’immagine GIF o PNG, salvate la
tavola nella cartella Colori ottimizzati nella cartella di applicazione Photoshop.
Consultare anche
“Ottimizzare un’immagine per il Web” a pagina 490
Le opzioni Metodo dithering e Dithering determinano il metodo e la quantità di dithering dell’applicazione. Per una
compressione ottimale, utilizzate la percentuale di dithering minima necessaria a fornire il livello di dettaglio cromatico
richiesto.
Diffusione Applica un pattern casuale di solito meno evidente del dithering Pattern. Gli effetti di dithering vengono diffusi
tra i pixel adiacenti. Con questo algoritmo, specificate una percentuale per la quantità di dithering applicata all’immagine.
Nota: il dithering Diffusione può provocare giunte visibili sui bordi delle sezioni. Collegate le sezioni per diffondere il pattern
di dithering su tutte le sezioni collegate ed eliminare le giunte.
Pattern Applica un pattern quadrato di tipo mezzetinte per determinare il valore dei pixel.
Disturbo Applica un pattern casuale simile al dithering Diffusione, ma senza estenderlo ai pixel adiacenti. Con l’algoritmo
Disturbo non appare alcuna giunta.
Consultare anche
“Ottimizzare un’immagine per il Web” a pagina 490
A
B
C
Predefinito Specifica il set preimpostato di opzioni da usare per l’esportazione. Potete creare nuovi predefiniti impostando
le opzioni secondo necessità e scegliendo Salva impostazioni dal menu del pannello. Per aprire il menu del pannello, fate
clic sul triangolo a destra del menu Predefinito.
Versione Flash Player Specifica la prima versione di Flash Player che supporta il file esportato.
Tipo di esportazione Determina come esportare i livelli. L’opzione File AI in file SWF esporta il disegno come un singolo
fotogramma. L’opzione Livelli AI in fotogrammi SWF esporta la grafica di ogni livello come un fotogramma SWF a parte,
creando così un’animazione SWF.
Nota: per mantenere maschere di ritaglio di livello, selezionate File AI in file SWF.
Qualità curva Specifica la precisione delle curve di Bézier. Un valore basso riduce le dimensioni del file esportato ma causa
un lieve deterioramento di qualità. Un valore più alto migliora la riproduzione delle curve di Bézier ma comporta un
aumento delle dimensioni del file.
Frequenza fotogrammi Specifica la velocità a cui l’animazione verrà riprodotta in un lettore Flash. Questa opzione è
disponibile solo per Livelli AI in fotogrammi SWF.
Ripeti Con questa opzione l’animazione viene eseguita a ciclo continuo, e non solo una volta, con un lettore Flash. Questa
opzione è disponibile solo per Livelli AI in fotogrammi SWF.
Mantieni aspetto Espande le tracce in riempimenti a forma di traccia e unisce eventuali metodi di fusione e trasparenze
non supportate dal formato SWF.
Sempre modificabile se possibile Converte le tracce in tracce SWF e simula o ignora le trasparenze non supportate dal
formato SWF.
Usate il comando Esporta invece del comando Salva per Web e dispositivi per conservare l’ordine di sovrapposizione del
disegno esportando ogni livello in un file SWF a parte. Potrete poi importare contemporaneamente in Adobe Flash i file
SWF esportati.
Compresso Comprime il file esportato.
Proteggi file Protegge il file affinché possa essere importato solo in Flash.
Testo come contorni Converte tutto il testo in contorni per mantenerne l’aspetto. Se intendete modificare il testo in Flash,
non selezionate questa opzione.
A
B
C F
D G
E
Profili SVG Specifica il DTD (Document Type Definition) XML del file esportato.
• SVG 1.0 e SVG 1.1 Indicati per i file SVG da visualizzare su un computer desktop. SVG 1.1 è la versione integrata della
specifica SVG, che comprende le versioni SVG Tiny 1.1, SVG Tiny 1.1 Plus, SVG Tiny 1.2 ed SVG Basic 1.1.
• SVG Basic 1.1 Indicato per i file SVG da visualizzare su dispositivi con potenza media, quali i palmari. Tenete presente
che non tutti i palmari supportano il profilo SVG Basic. Di conseguenza, questa opzione non garantisce che il file SVG sarà
visualizzabile su tutti i dispositivi palmari. SVG Basic non supporta i ritagli non rettangolari e alcuni effetti filtro SVG.
• SVG Tiny 1.1 e SVG Tiny 1.1+ Indicati per i file SVG da visualizzare su dispositivi di piccole dimensioni, quali i telefoni
cellulari. Tenete presente che non tutti i telefoni cellulari supportano i profili SVG Tiny e SVG Tiny Plus. Di conseguenza,
queste opzioni non garantiscono che il file SVG sarà visualizzabile su tutti i dispositivi di piccole dimensioni.
• SVG Tiny 1.2 Indicato per i file SVG da visualizzare su dispositivi diversi, quali PDA, telefoni cellulari, computer portatili
e desktop.
SVG Tiny non supporta le sfumature, le trasparenze, i ritagli, le maschere, i simboli e gli effetti filtro SVG. SVG Tiny Plus
consente di visualizzare le sfumature e le trasparenze, ma non supporta i ritagli, le maschere, i simboli e gli effetti filtro SVG.
Per ulteriori informazioni sui profili SVG, consultate la specifica SVG sul sito Web del W3C (World Wide Web
Consortium), www.w3.org.
Decimali Determina la precisione dei dati vettoriali nel file SVG. È possibile specificare da 1 a 7 cifre decimali. Più il valore
è alto, migliore sarà la qualità dell’immagine (e maggiori le dimensioni del file).
Sottoinsiemi di font Controlla quali glifi vengono incorporati dal file SVG. Selezionate Nessuno solo se siete certi che i font
necessari saranno presenti nel sistema dell’utente finale. Selezionate Solo i caratteri usati per includere solo i glifi del testo
contenuto nel disegno corrente. Gli altri valori (Inglese standard, Inglese standard e glifi usati, Roman standard, Roman
standard e glifi usati, Tutti i glifi) sono utili quando il contenuto di testo del file SVG è dinamico, ad esempio generato dal
server o interattivo con l’utente.
Tipo font Specifica come esportare i font.
• Adobe CEF Usa la funzione hinting dei font per una migliore riproduzione dei font di piccole dimensioni. Questo tipo
di font è supportato da Adobe Visualizzatore SVG ma potrebbe non essere supportato da altri visualizzatori SVG.
• SVG Non usa la funzione di hinting dei font. Questo tipo di font è supportato da tutti i visualizzatori SVG.
• Converti in contorni Converte il testo in tracciati vettoriali. Usate questa opzione per conservare l’aspetto visivo del testo
in tutti i visualizzatori SVG.
Posizione immagine Specifica se incorporare o collegare le immagini. L’incorporazione delle immagini aumenta le
dimensioni del file ma garantisce che le immagini rasterizzate siano sempre disponibili.
Proprietà CSS Determina il modo in cui gli attributi di stile CSS vengono salvati nel codice SVG. Il metodo predefinito,
Attributi presentazione, applica le proprietà nel punto più alto della gerarchia, consentendo la massima flessibilità per
trasformazioni e modifiche specifiche. Il metodo Attributi stile consente di creare file facili da leggere, che possono però
essere di grandi dimensioni. Scegliete questo metodo se userete il codice SVG nelle trasformazioni, ad esempio quelle
definite con lo standard XSLT (Extensible Stylesheet Language Transformation). Il metodo Riferimenti entità riduce i tempi
di rasterizzazione e le dimensioni dei file SVG. Il metodo Elementi stile è usato quando i file sono condivisi con documenti
PHOTOSHOP CS3 505
Guida utente
HTML. Se selezionate Elementi stile, potete modificare il file SVG per spostare un elemento di stile in un file CSS esterno
usato come riferimento anche dal file HTML. Questo metodo comporta tuttavia un rallentamento del rendering.
Codifica Specifica il formato per la scrittura dei caratteri del file SVG. La codifica UTF (Unicode Transformation Format)
è supportata da tutti i processori XML UTF-8 è un formato a 8 bit; UTF-16 è un formato a 16 bit. Le codifiche ISO 8859-1
e UTF-16 non conservano i metadati dei file.
Ottimizza per Adobe Visualizzatore SVG Ottimizza le immagini per Adobe Visualizzatore SVG.
1 Per visualizzare la finestra di dialogo Impostazioni di output effettuate una delle seguenti operazioni:
• Quando salvate un’immagine ottimizzata, scegliete Altro dal menu a comparsa Impostazioni nella finestra Salva
ottimizzato o Salva ottimizzato come.
• Scegliete Modifica impostazioni di output dal menu a comparsa Ottimizza nella finestra di dialogo Salva per Web e
dispositivi.
2 (Facoltativo) Per visualizzare le opzioni di output predefinite, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Impostazioni.
3 Modificate ogni gruppo di opzioni secondo necessità. Per passare a un altro gruppo di opzioni, scegliete un set di opzioni
dal menu a comparsa sotto al menu Impostazioni. Fate clic su Successivo per visualizzare il set di impostazioni successivo
nell’elenco del menu; fate clic su Precedente per visualizzare il set precedente.
4 (Facoltativo) Per salvare le impostazioni di output, impostate le opzioni nel modo desiderato e fate clic su Salva. Digitate
un nome di file, scegliete una posizione per il file salvato e fate clic su Salva.
Potete salvare le impostazioni di output ovunque. Se posizionate il file nella cartella Impostazioni output ottimizzate
all’interno della cartella Photoshop oppure nella cartella Impostazioni Salva per Web/Impostazioni output all’interno della
cartella di Illustrator, potrete visualizzarlo nel menu a comparsa Impostazioni.
5 (Facoltativo) Per caricare le impostazioni di output, fate clic su Carica, selezionate un file, quindi fate clic su Apri.
Rientro Specifica come far rientrare le righe di codice: usando le impostazioni di tabulazione dell’applicazione che ha creato
il codice, un numero specificato di spazi o nessun rientro.
Term. righe Specifica una piattaforma per la compatibilità dei fine riga.
Aggiungi sempre attributo Alt Aggiunge l’attributo ALT agli elementi IMG, secondo gli standard di accessibilità Web degli
enti governativi.
PHOTOSHOP CS3 506
Guida utente
Racchiudi sempre attributi tra virgolette Racchiude tutti gli attributi di tag tra virgolette. Le virgolette sono necessarie per
assicurare la compatibilità con alcuni browser meno recenti e per aderire a pieno alle regole HTML. Tuttavia, si consiglia
di non racchiudere sempre gli attributi tra virgolette. Le virgolette vengono inserite se necessario per assicurare
compatibilità con la maggior parte dei browser, qualora questa opzione sia deselezionata.
Chiudi tutti i tag Aggiunge tag di chiusura per gli elementi HTML nel file, per conformità XHTML.
Includi margini zero nel tag Body Rimuove i margini interni predefiniti nella finestra del browser. Aggiunge al tag del testo
i tag marginwidth, marginheight, leftmargin e topmargin con valore zero.
Celle vuote Specifica la modalità di conversione delle sezioni vuote in celle della tabella. Selezionate GIF, IMG W&H per
usare GIF a 1 pixel con valori di larghezza e altezza specificati nel tag IMG. Selezionate GIF, TD W&H per usare GIF a 1
pixel con valori di larghezza e altezza specificati nel tag TD. Selezionate NoWrap, TD W&H per inserire un attributo
NoWrap non standard nei dati di tabella e valori di larghezza e altezza specificati nei tag TD.
TD W&H Specifica quando includere gli attributi di larghezza e altezza dei dati della tabella: Sempre, Mai o Auto
(impostazione consigliata).
Celle di spaziatura Specifica quando aggiungere una riga e una colonna di celle vuote più grandi attorno alla tabella
generata: Auto (impostazione consigliata), Auto (basso), Sempre, Sempre (basso) o Mai. Nei layout di tabelle in cui i
margini di sezione non sono allineati, l’aggiunta di celle più grandi può evitare la rottura della tabella in alcuni browser.
Genera CSS Genera un foglio di stile CSS (Cascading Style Sheet) invece di una tabella HTML.
Riferimento Specifica come sono indicate le posizioni delle sezioni nel file HTML quando usate il foglio CCS:
• In linea Include gli elementi di stile nella dichiarazione del tag <DIV> dell’elemento di blocco.
• Per classe Posiziona ciascuna sezione secondo classi provviste di un ID di riferimento univoco.
Denominazione sezione predefinita Scegliete gli elementi dai menu a comparsa o immettete del testo nei campi in modo
da creare dei nomi predefiniti per le sezioni. Si possono includere: il nome del documento, la parola slice (sezione), numeri
o lettere che identificano le sezioni o gli stati rollover, la data di creazione delle sezioni, la punteggiatura o nessuno di questi
elementi.
Le caselle di testo consentono di modificare l’ordine e la formattazione delle parti del nome del file: ad esempio, potete
indicare lo stato rollover con un’abbreviazione invece che con la parola intera.
Compatibilità nome file Scegliete una o più delle seguenti opzioni per la compatibilità dei nomi di file con i sistemi
operativi Windows (consente nomi di file lunghi), Mac OS e UNIX.
Inserisci immagini nella cartella Specifica una cartella in cui salvare le immagini ottimizzate (disponibile solo per
documenti con più sezioni).
Copia immagine di sfondo al salvataggio Conserva un’immagine di sfondo specificata nel set di preferenze Sfondo.
Includi XMP Include tutte le informazioni sui file di metadati aggiunte al documento (scegliete File > Info file per
visualizzare o immettere metadati del documento). I metadati sono completamente supportati dal formato di file JPEG, e
parzialmente supportati dai formati di file GIF e PNG.
In Photoshop Extended potete anche importare file video e sequenze di immagini da montare e ritoccare, creare animazioni
basate sulla timeline ed esportare il lavoro in formato QuickTime, GIF con animazione o sequenze di immagini.
Potete usare Photoshop Extended per montare i singoli fotogrammi di file video e sequenze di immagini. Oltre a usare tutti
gli strumenti di disegno e modifica disponibili in Photoshop per i video, potete anche applicare i filtri, le maschere, le
trasformazioni, gli stili di livello e i metodi di fusione. Dopo avere apportato le modifiche desiderate, potete salvare il
documento come file PSD (riproducibile in altre applicazioni Adobe, quali Premiere Pro e After Effects o accessibile come
file statico in altre applicazioni), oppure come filmato QuickTime o sequenza di immagini.
Nota: in un file video, potete lavorare soltanto con le immagini visive, non con l’audio.
Quando aprite un file video o una sequenza di immagini in Photoshop Extended, i fotogrammi sono contenuti all’interno
di un livello video. Nella palette Livelli, un livello video è rappresentato dall’icona di una pellicola . Nei livelli video potete
colorare e clonare i singoli fotogrammi usando gli strumenti pennello e timbro. Come avviene con i livelli normali, potete
creare selezioni o applicare maschere per limitare le modifiche ad aree specifiche di un fotogramma. Potete spostarvi tra i
fotogrammi usando la modalità timeline nella palette Animazione (Finestra > Animazione).
Potete lavorare con i livelli video esattamente come fate con gli altri livelli, correggendo il metodo di fusione, l’opacità, la
posizione e lo stile del livello. Potete anche raggruppare i livelli video nella palette Livelli. I livelli di regolazione consentono
di applicare ai livelli video regolazioni cromatiche e tonali non distruttive. Il livello video costituisce un riferimento al file
originale, pertanto le modifiche apportate in questo livello non alterano il file video o la sequenza di immagini originali.
Se preferite apportare le modifiche ai fotogrammi in un livello separato, potete creare un livello video vuoto. I livelli video
vuoti vi permettono di creare anche animazioni realizzate a mano.
Consultare anche
“Creare le immagini per i video” a pagina 513
Nota: in Photoshop Extended potete selezionare più file DICOM con un solo livello e aprirli in un livello video (come aprire
una sequenza di immagini). Consultate “File DICOM (Photoshop Extended)” a pagina 553.
Il menu della palette Animazione contiene ulteriori comandi per modificare i fotogrammi o le durate della timeline, oltre
che per configurare la visualizzazione della palette. Fate clic sull’icona del menu della palette per visualizzare i comandi
disponibili.
A B C D E F G H I
Palette Animazione (modalità fotogrammi)
A. Seleziona il primo fotogramma B. Seleziona il fotogramma precedente C. Riproduce l’animazione D. Seleziona il fotogramma successivo
E. Esegue il tweening dei fotogrammi dell’animazione F. Duplica i fotogrammi selezionati G. Elimina i fotogrammi selezionati H. Esegue la
conversione in modalità timeline (solo Photoshop Extended) I. Menu della palette Animazione
In Photoshop Extended potete usare la palette Animazione nelle modalità fotogrammi o timeline. La modalità timeline
mostra la durata del fotogramma e le proprietà dell’animazione per i livelli del documento. Usate gli strumenti nella parte
inferiore della palette per scorrere i fotogrammi, ingrandire o ridurre la visualizzazione del tempo, attivare e disattivare la
funzionalità onion skinning, eliminare i fotogrammi chiave e visualizzare un’anteprima del video. Potete usare i controlli
disponibili nella timeline per regolare la durata dei fotogrammi per un livello, impostare i fotogrammi chiave per le
proprietà del livello e designare una sezione del video come area di lavoro.
A B C D E F
Palette Animazione (modalità timeline)
A. Zoom out B. Cursore zoom C. Zoom in D. Attiva/disattiva onion skinning E. Elimina fotogrammi chiave F. Esegue la conversione in
un’animazione di fotogrammi
Nella modalità timeline, la palette Animazione visualizza tutti i livelli in un documento di Photoshop Extended (ad
eccezione del livello sfondo) ed è sincronizzata con la palette Livelli. Ogni volta che un livello viene aggiunto, eliminato,
rinominato, raggruppato, duplicato o associato a un colore, entrambe le palette vengono aggiornate con le modifiche.
Nota: quando i livelli animati vengono raggruppati in un oggetto avanzato, le informazioni sull’animazione della palette
Animazione vengono memorizzate nell’oggetto avanzato. Consultate anche “Gli oggetti avanzati” a pagina 289.
Tweening tra i fotogrammi dell’animazione Aggiunge una serie di fotogrammi tra due fotogrammi esistenti, variando
le proprietà del livello in modo bilanciato tra i nuovi fotogrammi.
PHOTOSHOP CS3 511
Guida utente
Duplica i fotogrammi selezionati Aggiunge un fotogramma all’animazione duplicando il fotogramma selezionato nella
palette Animazione.
Converti in animazione timeline (Photoshop Extended) Converte un’animazione di fotogrammi in un’animazione
timeline usando i fotogrammi chiave per animare le proprietà del livello.
• Per selezionare le unità da visualizzare, scegliete Opzioni palette dal menu della palette Animazione e selezionate
Numero fotogramma o Codice di tempo.
• Per alternare le unità, tenendo premuto Alt (Windows) o Opzione (Mac OS) fate clic sul display della posizione
temporale corrente, nell’angolo in alto a sinistra della timeline.
❖ Per visualizzare o nascondere le proprietà di livello, fate clic sul triangolo a sinistra del nome del livello.
All’indirizzo seguente è disponibile un video sulla modalità timeline: www.adobe.com/go/vid0023_it.
1 In modalità timeline, selezionate uno o più livelli dalla palette Animazione, quindi scegliete Mostra > Imposta livelli
preferiti dal menu della palette Animazione.
2 Per specificare quali livelli sono visualizzati, scegliete Mostra dal menu della palette Animazione, quindi selezionate Tutti
i livelli o Livelli preferiti.
Importante: durante la conversione di un’animazione timeline in un’animazione basata sui fotogrammi, alcuni fotogrammi
chiave interpolati potrebbero andare perduti (l’aspetto dell’animazione non cambia).
Quando create un nuovo documento, la durata predefinita della timeline è di 10 secondi e la frequenza dei fotogrammi è
di 30 fps.
Consultare anche
“Impostare un’area di lavoro (Photoshop Extended)” a pagina 524
Zone di sicurezza
Il predefinito Film e video crea anche un documento con guide non stampabili che delineano le zone di sicurezza azione e
titolo dell’immagine. Usando le opzioni del menu Dimensione, potete produrre le immagini per sistemi video specifici:
NTSC, PAL e HDTV.
Le zone di sicurezza sono utili quando effettuate montaggi destinati alla trasmissione televisiva o alla diffusione su
videocassetta. La maggior parte degli apparecchi televisivi in commercio dispone di una funzione di “overscan”, con cui
viene tagliata una parte dei bordi esterni dell’immagine e ingrandito il centro. La quantità di “overscan” varia da televisore
a televisore. Per essere certi che il contenuto rientri nell’area di visualizzazione della maggior parte dei televisori, mantenete
il testo entro i margini di sicurezza titolo e tutti gli altri elementi importanti entro i margini di sicurezza azione.
A
B
Nota: se create contenuto per pagine Web o per CD, i margini di sicurezza titolo e sicurezza azione sono superflui, poiché tali
supporti visualizzano l’immagine per intero.
Opzioni di anteprima
Per facilitare la creazione delle immagini per i video, Photoshop offre la modalità di visualizzazione Correzione proporzioni
pixel, che visualizza le immagini con una proporzione specifica. Per anteprime più precise, Photoshop offre inoltre il
comando Anteprima video, che consente di ottenere immediatamente un’anteprima del lavoro su una periferica di
visualizzazione, ad esempio un monitor video. Per usare questa funzione, dovete collegare la periferica al computer tramite
FireWire. Consultate anche “Visualizzare un’anteprima del documento su un monitor video” a pagina 541. Per ulteriori
informazioni su FireWire, consultate il sito Web di Apple.
Altre considerazioni
Adobe After Effects e Adobe Premiere Pro supportano l’uso di file PSD creati in Photoshop. Se tuttavia usate altre
applicazioni per il montaggio di video e filmati, considerate i seguenti aspetti quando create le immagini da integrare nel
video:
• Alcune applicazioni per il montaggio video possono importare singoli livelli da un file PSD a più livelli.
• Se nel file sono stati usati effetti di trasparenza, alcuni programmi per il montaggio video sono in grado di conservarli.
• Se il file usa una maschera di livello o più livelli, non dovete necessariamente unire i livelli in un livello unico. È tuttavia
consigliabile includere una copia dell’immagine con un livello unico in formato PSD per ottimizzare la compatibilità con
versioni precedenti.
Proporzioni
Per proporzioni si intende il rapporto tra la larghezza e l’altezza. Nei fotogrammi video si definiscono le proporzioni dei
fotogrammi; anche i pixel che compongono il fotogramma hanno determinate proporzioni pixel. Alcune videocamere
possono registrare i fotogrammi con varie proporzioni e diversi standard video usano diverse proporzioni pixel.
Per proporzioni fotogramma si intende il rapporto tra la larghezza e l’altezza nelle dimensioni di un’immagine. Ad esempio,
un documento DV NTSC è caratterizzato da una proporzione fotogramma 4:3 (cioè 4 di larghezza per 3 di altezza) e un
fotogramma widescreen tipico da una proporzione fotogramma 16:9. Molte videocamere con modalità widescreen possono
registrare in base alla proporzione 16:9. Molti film sono stati girati utilizzando proporzioni anche maggiori.
4 16
3 9
Per proporzioni pixel si intende il rapporto tra la larghezza e l’altezza di un singolo pixel in un fotogramma. Le proporzioni
pixel variano poiché sistemi video diversi si basano su presupposti diversi riguardo al numero di pixel richiesti per riempire
un fotogramma. Ad esempio, molti standard video per computer definiscono un fotogramma di proporzione 4:3 con
dimensioni di 640 pixel di larghezza per 480 pixel di altezza, che risulta in pixel quadrati. I pixel del video del computer in
questo esempio hanno una proporzione 1:1 (quadrati), mentre i pixel DV NTSC hanno una proporzione di 0,9 (non
quadrati). I pixel DV, che sono sempre rettangolari, sono orientati verticalmente in sistemi che producono video NTSC e
orizzontalmente in sistemi per video PAL.
Se visualizzate pixel rettangolari in un monitor con pixel quadrati senza alterazione, le immagini appaiono distorte; ad
esempio i cerchi diventano ovali. Tuttavia, le stesse immagini su un monitor per trasmissione televisiva vengono visualizzate
con le proporzioni corrette poiché tali monitor utilizzano pixel rettangolari.
Nota: quando copiate o importate immagini in un documento con pixel non quadrati, Photoshop converte e ridimensiona
automaticamente l’immagine nelle proporzioni pixel del documento a pixel non quadrati. Anche le immagini importate da
Adobe Illustrator CS3 vengono ridimensionate.
PHOTOSHOP CS3 515
Guida utente
5 Per visualizzare l’immagine così come verrà visualizzata da un monitor di computer (con pixel quadrati), scegliete
Visualizza > Correzione proporzioni pixel.
Immagine di un cerchio in un documento NTSC DV (720 x 480 pixel) visualizzata su un monitor di computer (con pixel quadrati) con
l’opzione Correzione proporzioni pixel attivata (in alto) e disattivata (in basso).
PHOTOSHOP CS3 516
Guida utente
Potete visualizzare simultaneamente la stessa immagine con l’opzione Correzione proporzioni pixel attivata e disattivata.
Aprite l’immagine con pixel non quadrati, attivate l’opzione Correzione proporzioni pixel e scegliete Finestra > Disponi >
Nuova finestra per [nome del documento]. Con la nuova finestra attiva, scegliete Visualizza > Correzione proporzioni pixel per
disattivare l’opzione.
6 Se avete collegato al computer una periferica di visualizzazione, ad esempio un monitor video, tramite FireWire, potete
visualizzare l’anteprima del documento sulla periferica:
• Per impostare le opzioni di output prima della visualizzazione dell’anteprima dell’immagine, scegliete File > Esporta >
Anteprima video.
• Per visualizzare l’immagine senza impostare le opzioni di output, scegliete File > Esporta > Invia anteprima video a
dispositivo.
Quando create le immagini per i video, potete caricare un insieme di azioni video (incluse in Photoshop) che automatizzano
determinate operazioni, ad esempio il ridimensionamento delle immagini in base a specifiche dimensioni in pixel del video
e l’impostazione delle proporzioni pixel.
Consultare anche
“Visualizzare un’anteprima del documento su un monitor video” a pagina 541
Consultare anche
“Automatizzare le operazioni” a pagina 570
2 Nella finestra di dialogo Elimina proporzioni pixel, scegliete l’elemento da eliminare dal menu Proporzioni pixel e fate
clic su Elimina.
Prima di esportare in After Effects un file di Photoshop contenente più livelli, effettuate le operazioni descritte di seguito in
modo da ridurre i tempi di anteprima e rendering ed evitare problemi di importazione e aggiornamento dei livelli di
Photoshop.
• Organizzate e denominate i livelli. Se cambiate il nome di un livello o eliminate un livello da un documento di Photoshop
dopo averlo importato in After Effects, After Effects non riconoscerà il livello rinominato o eliminato. Nel pannello del
progetto di After Effects, il livello verrà segnalato come mancante. Potete anche raggruppare i livelli in oggetti avanzati.
Ad esempio: se avete usato un insieme di livelli per creare un oggetto in primo piano e un altro insieme di livelli per creare
lo sfondo, potete raggrupparli ciascuno come un oggetto avanzato, quindi animarne uno facilmente per farlo volare
davanti all’altro.
• Accertatevi che ogni livello abbia un nome univoco. L’esistenza di due livelli con lo stesso nome può creare confusione.
• In Gestione file, nella finestra Preferenze, scegliete Sempre dal menu Massimizza compatibilità per file PSD e PSB.
• Nella finestra di dialogo Nuovo documento, usate il predefinito opportuno per le proporzioni pixel di video e film.
• Effettuate eventuali correzioni del colore, ridimensionamenti, ritagli o altre modifiche necessarie in Photoshop, di modo
che After Effects non debba rielaborare eccessivamente l’immagine. Potete anche assegnare all’immagine un profilo di
colore che corrisponda al tipo di output previsto, ad esempio Rec. 601 NTSC o Rec. 709. After Effects può leggere i profili
di colore incorporati e interpretare i colori dell’immagine su tale base. Per ulteriori informazioni sui profili di colore,
consultate “Utilizzare i profili di colore” a pagina 131.
• Per importare video in un documento aperto, scegliete Livello > Livelli video > Nuovo livello video da file.
2 Nella finestra di dialogo Apri, per Tipo file (Windows) o Abilita (Mac OS) scegliete Tutti i documenti leggibili o Filmato
QuickTime.
3 Selezionate un file video e fate clic su Apri.
Potete anche aprire i video direttamente da Bridge: selezionate un file video e scegliete File > Apri con > Adobe Photoshop
CS3.
Consultare anche
“Supporto per formati video e sequenze di immagini (Photoshop Extended)” a pagina 509
1 Assicuratevi che i file delle immagini siano in una cartella e che siano nominati in sequenza.
Questa cartella dovrà contenere solo le immagini da usare come fotogrammi. L’animazione risultante sarà migliore se tutti
i file possiedono le stesse dimensioni in pixel. Per ordinare i fotogrammi in modo corretto per l’animazione, denominare i
file in ordine alfabetico o numerico. Ad esempio, nomefile001, nomefile002, nomefile003 e così via.
Consultare anche
“Supporto per formati video e sequenze di immagini (Photoshop Extended)” a pagina 509
Nota: non potete colorare o clonare direttamente nei fotogrammi video contenuti in un oggetto avanzato. Tuttavia, potete
aggiungere un livello video vuoto sopra l’oggetto avanzato e colorare nei fotogrammi vuoti. Potete anche usare lo strumento
clona con l’opzione Campiona tutti i livelli per colorare nei fotogrammi vuoti. Ciò vi consente di usare il video nell’oggetto
avanzato come sorgente clone.
3 (Facoltativo) Usate i punti di controllo per ridimensionare, ruotare, spostare o alterare il contenuto importato.
PHOTOSHOP CS3 519
Guida utente
4 Per inserire il file, fate clic sul pulsante Applica trasformazione nella barra delle opzioni.
Potete anche inserire i video direttamente da Adobe Bridge CS3. Selezionate il file video e scegliete File > Inserisci > In
Photoshop.
Consultare anche
“Gli oggetti avanzati” a pagina 289
Photoshop tenta di mantenere un collegamento tra il livello video e il file sorgente anche se spostate o rinominate il video
sorgente. Tuttavia, se dopo avere spostato, rinominato o eliminato un file video sorgente il collegamento tra il file sorgente
e il livello video si interrompe, nella palette Livelli viene visualizzata un’icona di avvertenza relativa al livello in
questione. Per ripristinare un collegamento tra il livello video e il file sorgente, potete usare il comando Sostituisci
metraggio.
1 Nella palette Animazione o Livelli, selezionate il livello video da ricollegare al file sorgente o da usare per sostituire il
contenuto.
2 Scegliete Livello > Livelli video > Sostituisci metraggio.
3 Nella finestra di dialogo Apri, selezionate un file di sequenze di immagini o un file video, quindi fate clic su Apri.
1 Nelle palette Animazione o Livelli, selezionate il livello video che desiderate interpretare.
2 Scegliete Livello > Livelli video > Interpreta metraggio.
3 Nella finestra di dialogo Interpreta metraggio, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per specificare il modo in cui deve essere interpretato il canale alfa nel livello video, selezionate un’opzione Canale alfa.
Questa opzione è disponibile solo se la sequenza include un canale alfa. Se è selezionata l’opzione Premoltiplicato - Alone,
potete specificare il colore dell’alone con cui sono premoltiplicati i canali.
• Per specificare il numero di fotogrammi video eseguiti al secondo, immettete un valore in Frequenza fotogrammi.
PHOTOSHOP CS3 520
Guida utente
• Per gestire il colore dei fotogrammi o delle immagini in un livello video, scegliete un profilo dal menu Profilo colore.
Semplice - Senza aloni Interpreta il canale alfa come alfa semplice Se l’applicazione usata per creare il video non supporta
la premoltiplicazione del canale alfa, selezionate questa opzione.
Premoltiplicato - Alone Interpreta il canale alfa come premoltiplicato con nero, bianco o un colore. Se necessario, fate clic
sul campione di colore nella finestra di dialogo Interpreta metraggio per aprire il Selettore colore di Adobe e specificare il
colore dell’alone.
dj kwh
Consultare anche
“Colorare con lo strumento pennello o matita” a pagina 304
Nota: potete clonare il contenuto anche con gli strumenti pennello correttivo al volo e toppa. Tuttavia, il timbro clone e il
pennello correttivo vi permettono di memorizzare fino a cinque campioni nella palette Sorgente clone, nonché impostare le
opzioni di sovrapposizione, ridimensionamento e spostamento dei fotogrammi.
Dopo che avete campionato il contenuto da un fotogramma, lo avete usato per colorare e quindi siete passati a un altro
fotogramma, il fotogramma sorgente cambia in rapporto al fotogramma dal quale avete avviato il campionamento
inizialmente. Potete bloccare il fotogramma sorgente dal quale avete avviato il campionamento oppure immettere un valore
di spostamento del fotogramma in modo da impostare un altro fotogramma come sorgente in rapporto al fotogramma
usato per il primo campionamento.
Consultare anche
“Ritoccare con lo strumento timbro clone” a pagina 183
6 Se avete impostato più punti di campionamento, selezionate la sorgente da usare nella palette Sorgente clone.
PHOTOSHOP CS3 522
Guida utente
❖ Nella palette Animazione, selezionate un livello video ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per ripristinare un fotogramma specifico, spostate l’indicatore della posizione temporale corrente sul fotogramma video
e scegliete Livello > Livelli video > Ripristina fotogramma.
• Per ripristinare tutti i fotogrammi in un livello video o in un livello video vuoto, scegliete Livello > Livelli video >
Ripristina tutti i fotogrammi.
Prima di dedicare tempo a colorare e modificare i livelli video, verificate l’intero flusso di lavoro per comprendere le vostre
effettive esigenze di gestione del colore e quindi scegliere l’approccio più idoneo al caso.
Spesso potrete risolvere un errore di corrispondenza assegnando un profilo di colore al documento che corrisponde al
metraggio importato e astenendovi dal gestire il colore nel livello video. Ad esempio, in un video a definizione standard,
potete astenervi dal gestire il livello video e assegnare al documento il profilo colore SDTV (Rec. 601 NTSC). In tal caso, i
pixel del fotogramma importato sono memorizzati direttamente nel livello video senza conversione di colori.
Per contro, potete assegnare il profilo del colore del documento al livello video usando l’opzione Converti contenuto
fotogramma modificato (Livelli > Livelli video > Interpreta metraggio). Questa opzione converte le modifiche dei pixel
nello spazio cromatico del documento, ma non converte i colori dei fotogrammi video.
PHOTOSHOP CS3 523
Guida utente
Nota: evitate di usare il profilo NTSC (1953), in quanto si basa su apparecchiature che non sono più usate.
Anche il comando Converti in profilo (Modifica > Converti in profilo) converte le modifiche dei pixel nello spazio
cromatico del documento, mentre il comando Assegna profilo (Modifica > Assegna profilo) non converte le modifiche dei
pixel in un livello video. Usate il comando Assegna profilo con attenzione, in particolare quando avete colorato o modificato
i fotogrammi video. Se il livello video ha un profilo di colore, applicando il comando Assegna profilo al documento potreste
provocare un errore di corrispondenza dello spazio cromatico tra le modifiche dei pixel e i fotogrammi importati.
In alcune combinazioni di spazi cromatici di documento e sequenze video è necessaria la conversione dei colori:
• Per un filmato in scala di grigio in un documento con metodo Lab RGB o CMYK è necessaria la conversione di colori.
• Per usare un metraggio a 8 o 16 bpc in un documento a 32 bpc è necessaria la conversione dei colori.
Consultare anche
“Comprendere la gestione del colore” a pagina 119
Consultare anche
“Trasformare gli oggetti” a pagina 199
Consultare anche
“Importare file video e sequenze di immagini (Photoshop Extended)” a pagina 517
Consultare anche
“Specificare la durata e la frequenza dei fotogrammi della timeline (Photoshop Extended)” a pagina 513
Livelli (in modalità timeline) con la barra di durata del livello selezionata e pronta da trascinare
• Portate l’indicatore della posizione temporale corrente in corrispondenza del fotogramma che desiderate impostare
come punto di attacco o stacco, quindi dal menu della palette Animazione scegliete Rifila inizio livello in base ad area di
lavoro oppure Rifila fine livello in base ad area di lavoro.
PHOTOSHOP CS3 525
Guida utente
Così facendo, abbreviate la durata del livello nascondendo i fotogrammi tra l’indicatore della posizione temporale corrente
e l’inizio oppure la fine del livello. Estendendo nuovamente le estremità della barra di durata del livello, potete rivisualizzare
i fotogrammi nascosti.
• Per modificare l’opacità del livello in posizioni temporali o fotogrammi specifici, usate i fotogrammi chiave.
Nota: per eliminare parte della sequenza in uno o più livelli sbloccati, usate il comando Solleva area di lavoro. Per eliminare
una durata specifica da tutti i livelli video o animazione, usate il comando Estrai area di lavoro.
Quando rifilate parte della sequenza, potete in seguito ripristinarla riestendendo le estremità della barra di durata del
livello.
Nota: inoltre potete usare il comando Solleva area di lavoro per eliminare parte della sequenza da uno o più livelli sbloccati
oppure il comando Estrai area di lavoro per eliminare una durata specifica da tutti i livelli di un video o di un’animazione.
1 Assicuratevi che i livelli che non desiderate modificare siano bloccati, quindi selezionate i livelli sbloccati da modificare.
2 Nella palette Animazione impostate l’area di lavoro in modo da specificare la durata da omettere dai livelli selezionati.
3 Scegliete Solleva area di lavoro dal menu della palette Animazione.
1 Nella palette Animazione impostate l’area di lavoro in modo da specificare la durata del video o dell’animazione da
omettere.
2 Scegliete Estrai area di lavoro dal menu della palette Animazione.
Il contenuto residuo viene copiato in nuovi livelli video.
I due livelli ottenuti dopo l’applicazione del comando Dividi livello video
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Guida utente
Potete a loro volta raggruppare i gruppi di livelli. Oltre a nidificare i livelli in una gerarchia più complessa, il raggruppamento
dei gruppi di livelli consente di animare contemporaneamente l’opacità di tutti i livelli raggruppati. La palette Animazione
visualizza un gruppo di livelli con la medesima proprietà di livello opacità.
❖ Nella palette Livelli selezionate due o più livelli ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Scegliete Livello > Raggruppa livelli.
• Scegliete Livello > Oggetti avanzati > Converti in oggetto avanzato.
Nota: in Photoshop Extended potete creare anche le animazioni usando una timeline e i fotogrammi chiave. Consultate
“Creare animazioni nella timeline (Photoshop Extended)” a pagina 534.
Illustrazione di un’animazione. L’immagine del monociclo si trova sul livello corrispondente; la posizione del livello cambia in ogni fotogramma
dell’animazione.
Per creare animazioni basate sui fotogrammi in Photoshop, seguite il flusso di lavoro generale descritto di seguito.
PHOTOSHOP CS3 528
Guida utente
5. Selezionate un fotogramma.
Consultate “Selezionare i fotogrammi di un’animazione” a pagina 529.
Con il comando Tweening potete generare nuovi fotogrammi con variazioni intermedie tra due fotogrammi esistenti. Si
tratta di un metodo rapido per far muovere un oggetto sullo schermo o farlo sparire in dissolvenza. Consultate “Creare
fotogrammi usando il tweening” a pagina 531.
Photoshop consente di salvare un’animazione di fotogrammi come una sequenza di immagini, un filmato QuickTime o
come una serie di file separati. Consultate anche “Esportare le sequenze di immagini” a pagina 549 ed “Esportare video” a
pagina 544.
1 (Photoshop Extended) Assicuratevi che la palette Animazione sia in modalità di animazione fotogrammi.
2 Fate clic sul pulsante Duplica il fotogramma corrente nella palette Animazione.
La miniatura del fotogramma corrente è circondata da un bordo sottile (all’interno della selezione evidenziata) nella palette
Animazione. Le miniature dei fotogrammi selezionati sono evidenziate da un’area colorata.
• Per cambiare la posizione di un oggetto in un fotogramma dell’animazione, selezionate il livello che contiene tale oggetto
nella palette Livelli, quindi trascinatelo nella nuova posizione.
Nota: la palette Animazione consente di selezionare e modificare la posizione di più fotogrammi. Se tuttavia trascinate più
fotogrammi non contigui, questi verranno collocati in posizioni contigue nella nuova destinazione.
• Per invertire l’ordine dei fotogrammi di un’animazione, scegliete Inverti fotogrammi dal menu della palette Animazione.
Nota: i fotogrammi che desiderate invertire non devono essere necessariamente contigui, in quanto potete invertire qualsiasi
fotogramma selezionato.
• Per eliminare i fotogrammi selezionati, scegliete Elimina fotogramma dal menu della palette Animazione, fate clic
sull’icona cestino e infine fate clic su Sì per confermare l’eliminazione. Potete anche trascinare il fotogramma
selezionato sull’icona cestino.
Consultare anche
“Selezionare i fotogrammi di un’animazione” a pagina 529
Nella palette Livelli, l’opzione Propaga fotogramma 1 determina il modo in cui le modifiche apportate agli attributi nel
primo fotogramma devono essere applicate agli altri fotogrammi nello stesso livello. Quando questa opzione è selezionata,
potete modificare un attributo nel primo fotogramma e tutti i fotogrammi successivi nel livello attivo cambieranno in
rapporto al primo, preservando l’animazione già creata.
Propaga fotogramma 1
1 Nella palette Animazione (in modalità di animazione fotogrammi) modificate l’attributo relativo al primo fotogramma.
2 Nella palette Livelli selezionate l’opzione Propaga fotogramma 1.
L’attributo modificato è applicato (in rapporto) a tutti i fotogrammi successivi nel livello.
Per propagare i fotogrammi, potete anche tenere premuto Maiusc e selezionare un gruppo consecutivo di fotogrammi nel
livello, modificando un attributo in uno qualsiasi di essi.
Nascondi sempre Nasconde i pulsanti di unificazione livelli sia quando la palette Animazione è aperta, sia quando è chiusa.
PHOTOSHOP CS3 531
Guida utente
1 (Photoshop Extended) Assicuratevi che la palette Animazione sia in modalità di animazione fotogrammi.
2 Selezionate uno o più fotogrammi da copiare nella palette Animazione.
3 Scegliete Copia fotogrammi dal menu della palette Animazione.
4 Selezionate i fotogrammi di destinazione nell’animazione corrente o in altre animazioni.
5 Scegliete Copia fotogrammi dal menu della palette Animazione.
6 Selezionate un metodo per incollare:
Sostituisci fotogrammi Sostituisce i fotogrammi selezionati con quelli copiati. Non vengono aggiunti nuovi livelli. Le
proprietà di ciascun livello esistente nei fotogrammi di destinazione vengono sostituite da quelle di ciascun livello copiato.
Quando incollate i fotogrammi in un’altra immagine, vengono aggiunti nuovi livelli all’immagine; tuttavia, nei fotogrammi
di destinazione sono visibili solo i livelli incollati (i livelli esistenti vengono nascosti).
Incolla sulla selezione Aggiunge il contenuto dei fotogrammi incollati come nuovi livelli dell’immagine. Quando incollate
i fotogrammi nella stessa immagine, questa opzione raddoppia il numero di livelli nell’immagine. Nei fotogrammi di
destinazione i nuovi livelli incollati sono visibili, quelli originali nascosti. Negli altri fotogrammi (di “non destinazione”), i
livelli incollati sono nascosti.
Incolla prima della selezione o Incolla dopo la selezione Aggiunge i fotogrammi copiati prima o dopo il fotogramma di
destinazione. Quando incollate i fotogrammi in un’altra immagine, vengono aggiunti nuovi livelli all’immagine; tuttavia,
nei nuovi fotogrammi sono visibili solo i livelli incollati (i livelli esistenti sono nascosti).
7 (Facoltativo) Per stabilire un collegamento tra i livelli incollati nella palette Livelli, selezionate Collega livelli aggiunti.
Usate questa opzione quando dovete riposizionare contemporaneamente i livelli incollati.
Il comando Tweening consente di aggiungere o modificare automaticamente una serie di fotogrammi tra due fotogrammi
esistenti, variando gradatamente le proprietà di livello (posizione, opacità o parametri degli effetti) tra i nuovi fotogrammi
per creare l’illusione del movimento. Se ad esempio volete fare scomparire gradatamente un livello, impostate l’opacità del
livello nel fotogramma iniziale su 100% e l’opacità dello stesso livello nel fotogramma finale su 0%. Quando eseguite il
tweening dei due fotogrammi, l’opacità del livello verrà ridotta gradualmente nei nuovi fotogrammi.
1 (Photoshop Extended) Assicuratevi che la palette Animazione sia in modalità di animazione fotogrammi.
2 Per applicare il tweening a un livello specifico, selezionatelo nella palette Livelli.
PHOTOSHOP CS3 532
Guida utente
Livello selezionato Varia solo il livello corrente nel fotogramma o nei fotogrammi selezionati.
Effetti Varia gradualmente le impostazioni dei parametri degli effetti di livello compresi tra il fotogramma iniziale e quello
finale.
7 Se al punto 2 avete selezionato un singolo fotogramma, scegliete in quale posizione aggiungere i fotogrammi dal menu
Tweening fra:
Fotogramma successivo Aggiunge i fotogrammi tra il fotogramma selezionato e quello successivo. Questa opzione non è
disponibile se avete selezionato l’ultimo fotogramma nella palette Animazione.
Primo fotogramma Aggiunge i fotogrammi tra l’ultimo fotogramma e il primo. Questa opzione è disponibile solo se avete
selezionato l’ultimo fotogramma nella palette Animazione.
Fotogramma precedente Aggiunge i fotogrammi tra il fotogramma selezionato e quello precedente. Questa opzione non è
disponibile se avete selezionato il primo fotogramma nella palette Animazione.
Ultimo fotogramma Aggiunge i fotogrammi tra il primo fotogramma e l’ultimo. Questa opzione è disponibile solo se avete
selezionato il primo fotogramma nella palette Animazione.
8 Immettete un valore o usate il tasto freccia su o freccia giù per scegliere il numero di fotogrammi da aggiungere.
Questa opzione non è disponibile se avete selezionato più di due fotogrammi.
9 Fate clic su OK.
Potete usare l’opzione Crea livello per ogni nuovo fotogramma per aggiungere automaticamente un livello all’immagine
ogni volta che create un nuovo fotogramma. Il livello creato è visibile nel nuovo fotogramma, ma è nascosto in tutti gli altri.
Questa opzione consente di risparmiare tempo durante la creazione di animazioni che necessitano di un nuovo elemento
visivo in ogni fotogramma.
1 (Photoshop Extended) Assicuratevi che la palette Animazione sia in modalità di animazione fotogrammi.
2 Scegliete Crea livello per ogni nuovo fotogramma dal menu della palette Animazione.
Un segno di spunta indica che l’opzione è attivata.
PHOTOSHOP CS3 533
Guida utente
1 (Photoshop Extended) Assicuratevi che la palette Animazione sia in modalità di animazione fotogrammi.
2 Selezionate uno o più fotogrammi.
3 Nella palette Animazione fate clic sul valore Ritardo sotto al fotogramma selezionato, in modo da visualizzare il menu a
comparsa Ritardo.
4 Specificate il ritardo:
• Scegliete un valore dal menu a comparsa. Nella parte inferiore del menu è visualizzato l’ultimo valore usato.
• Scegliete Altro, immettete un valore nella finestra di dialogo Imposta ritardo fotogrammi e fate clic su OK. Se avete
selezionato più fotogrammi, il ritardo specificato per un fotogramma verrà applicato a tutti i fotogrammi selezionati.
B
Metodi di eliminazione dei fotogrammi
A. Fotogramma con trasparenza di sfondo, con l’opzione Ripristina allo sfondo B. Fotogramma con trasparenza di sfondo, con l’opzione Non
eliminare
L’icona del metodo di eliminazione indica se il fotogramma è impostato su Non eliminare o su Ripristina allo
sfondo . Se il metodo di eliminazione è impostato su Automatico, non appare nessuna icona.
1 (Photoshop Extended) Assicuratevi che la palette Animazione sia in modalità di animazione fotogrammi.
2 Selezionate uno o più fotogrammi a cui desiderate applicare un metodo di eliminazione.
3 Con il pulsante destro del mouse (Windows) o tenendo premuto Ctrl (Mac OS) fate clic sulla miniatura del fotogramma
per visualizzare il menu di scelta rapida Metodo eliminazione.
4 Scegliete un metodo di eliminazione:
Automatico Determina automaticamente il metodo di eliminazione del fotogramma corrente. Il fotogramma viene
eliminato se quello successivo contiene una trasparenza di livello. Per molte animazioni, Automatico fornisce i risultati
desiderati ed è quindi l’impostazione predefinita.
Nota: per consentire a Photoshop di conservare i fotogrammi con trasparenze, scegliete Automatico quando usate l’opzione di
ottimizzazione Rimozione pixel ridondanti.
Non eliminare Mantiene visualizzato il fotogramma corrente quando si passa al successivo. Il fotogramma corrente (e quelli
che lo precedono) sono visibili attraverso le aree trasparenti del fotogramma successivo. Usate un browser per visualizzare
un’anteprima accurata di un’animazione con l’opzione Non eliminare.
Elimina (Photoshop) Rimuove il fotogramma corrente prima di visualizzare quello successivo. Viene sempre visualizzato
un solo fotogramma alla volta (il fotogramma corrente non è visibile attraverso le aree trasparenti di quello successivo).
PHOTOSHOP CS3 534
Guida utente
1 (Photoshop Extended) Assicuratevi che la palette Animazione sia in modalità di animazione fotogrammi.
2 Fate clic sulla casella Seleziona le opzioni di ciclo continuo nell’angolo in basso a sinistra della palette Animazione.
3 Selezionate un’opzione di ciclo continuo: Una volta, Sempre o Altro.
4 Se avete selezionato Altro, immettete un valore nella finestra di dialogo Imposta conteggio ciclo, quindi fate clic su OK.
Nota: potete impostare le opzioni di ciclo continuo anche nella finestra di dialogo Salva per Web e dispositivi. Per ulteriori
informazioni, consultate “Panoramica di Salva per Web e dispositivi” a pagina 488.
Se ad esempio volete fare scomparire gradualmente un livello, impostate l’opacità del livello nel fotogramma iniziale su
100% e nella palette Animazione fate clic sull’icona cronometro Opacità per tale livello. Portate quindi l’indicatore della
posizione temporale corrente sul fotogramma o sulla posizione temporale per il fotogramma finale, impostando l’opacità
per lo stesso livello su 0%. Photoshop Extended crea automaticamente un’interpolazione tra il fotogramma iniziale e il
fotogramma finale, mentre l’opacità del livello viene ridotta gradatamente tra i nuovi fotogrammi.
Oltre a lasciare che Photoshop crei una interpolazione dei fotogrammi in un’animazione, potete creare un’animazione
realizzata a mano fotogramma per fotogramma colorando su un livello video vuoto.
Se volete creare un’animazione in formato SWF, usate Adobe Flash, Adobe After Effects o Adobe Illustrator.
Per creare un’animazione basata sulla timeline in Photoshop Extended, seguite il flusso di lavoro generale descritto di
seguito.
2. Specificate le impostazioni della timeline del documento nel menu della palette Animazione.
Specificate la durata e la frequenza dei fotogrammi. Consultate “Specificare la durata e la frequenza dei fotogrammi della
timeline (Photoshop Extended)” a pagina 513.
PHOTOSHOP CS3 535
Guida utente
3. Aggiungete un livello.
Aggiungete uno dei seguenti elementi:
6. Portate l’indicatore della posizione temporale corrente sulla posizione temporale o sul numero del fotogramma in
corrispondenza del quale intendete impostare il primo fotogramma chiave.
Consultate “Usare fotogrammi chiave per animare le proprietà di livello (Photoshop Extended)” a pagina 536.
8. Spostate l’indicatore della posizione temporale corrente e modificate una proprietà di livello.
Portate l’indicatore della posizione temporale corrente sulla posizione temporale o sul numero del fotogramma in
corrispondenza del quale la proprietà del livello deve cambiare. Potete effettuare una o alcune delle seguenti operazioni:
• Cambiare la posizione dei livelli per far muovere il contenuto dei livelli.
• Modificare l’opacità dei livelli per far apparire e sparire il contenuto in dissolvenza
• Cambiare la posizione di una maschera di livello per rivelare parti diverse del livello.
• Attivare o disattivare una maschera di livello.
Per alcuni tipi di animazione, ad esempio quelle che comportano la modifica del colore di un oggetto o la sostituzione
integrale del contenuto di un fotogramma, sono necessari altri livelli con il nuovo contenuto.
Nota: se desiderate animare le forme, dovete animare la maschera vettoriale (e non il livello forma) usando l’opzione
Cronometro per Posizione maschera vettoriale o Attivazione maschera vettoriale.
10. Spostate o rifilate la barra di durata del livello per specificare quando deve comparire un livello in un’animazione.
Consultate “Specificare quando un livello è visualizzato in un video o un’animazione (Photoshop Extended)” a pagina 524
e “Impostare un’area di lavoro (Photoshop Extended)” a pagina 524.
Consultare anche
“Scegliere un metodo di interpolazione (Photoshop Extended)” a pagina 537
• Per animare la posizione, aggiungete un fotogramma chiave alla proprietà Posizione, quindi spostate l’indicatore di
tempo corrente e trascinate il livello nella finestra del documento.
• Per animare l’opacità di un livello, aggiungete un fotogramma chiave alla proprietà Opacità, quindi spostate l’indicatore
di tempo corrente e modificate l’opacità del livello nella palette Livelli.
Per animare una proprietà usando i fotogrammi chiave, impostate almeno due fotogrammi chiave per questa proprietà. In
caso contrario le modifiche apportate alla proprietà del livello restano attive per la durata dell’intero livello.
Per iniziare un’animazione, fate clic sull’icona cronometro della proprietà di livello che vi interessa. Quando il
cronometro è attivo per una proprietà specifica, vengono impostati nuovi fotogrammi chiave in corrispondenza di ogni
modifica della posizione temporale corrente e del valore della proprietà. Quando il cronometro non è attivo per una
proprietà, questa è priva di fotogrammi chiave. Se immettete un valore per una proprietà di livello quando il cronometro
non è attivo, il valore resta valido per l’intera durata del livello. Se deselezionate il cronometro, vengono eliminati
definitivamente tutti i fotogrammi chiave della proprietà.
❖ Fate clic su una freccia del navigatore per fotogrammi chiave. La freccia verso sinistra consente di portare l’indicatore
della posizione temporale corrente sul fotogramma chiave precedente. La freccia verso destra consente di portare
l’indicatore della posizione temporale corrente sul fotogramma chiave successivo.
• Per selezionare più fotogrammi chiave, tenete premuto il tasto Maiusc e fate clic su di essi oppure trascinate per
racchiuderli in una selezione.
• Per selezionare tutti i fotogrammi chiave di una proprietà di livello, fate clic sul nome della proprietà accanto all’icona
cronometro.
Potete copiare i fotogrammi chiave da un solo livello alla volta. Quando incollate i fotogrammi chiave in un altro livello,
vengono visualizzati nella proprietà corrispondente nel livello di destinazione. Il primo fotogramma chiave viene
visualizzato in corrispondenza della posizione temporale corrente e gli altri seguono rispettando l’ordine relativo. Dopo la
copia i fotogrammi chiave restano selezionati e possono essere spostati immediatamente nella timeline.
Nota: potete copiare e incollare i fotogrammi chiave tra più proprietà alla volta.
1 Nella palette Animazione, visualizzate la proprietà di livello contenente i fotogrammi chiave da copiare.
2 Selezionate uno o più fotogrammi chiave.
3 Aprite il menu della palette Animazione e scegliete Copia fotogrammi chiave.
4 Nella palette Animazione contenente il livello di destinazione, portate l’indicatore della posizione temporale corrente alla
posizione temporale in cui dovranno essere inseriti i fotogrammi chiave.
5 Selezionate il livello di destinazione.
6 Aprite il menu della palette Animazione e scegliete Incolla fotogrammi chiave.
❖ Selezionate uno o più fotogrammi chiave, quindi effettuate una delle seguenti operazioni:
• Aprite il menu della palette Animazione e scegliete Elimina fotogrammi chiave.
• Fate clic con il pulsante destro del mouse (Windows) o tenendo premuto Control (Mac OS) e scegliete Elimina dal menu
di scelta rapida.
In Photoshop sono previsti due tipi di interpolazione: l’interpolazione lineare e l’interpolazione sospesa.
Interpolazione lineare Crea un passaggio uniforme da un fotogramma chiave a un altro. Le modifiche create con
l’interpolazione lineare iniziano e si arrestano in corrispondenza di ciascun fotogramma chiave.
PHOTOSHOP CS3 538
Guida utente
Interpolazione sospesa Modifica il valore di una proprietà di livello nel tempo senza transizione graduale. Questo metodo
di interpolazione è utile per gli effetti stroboscopici o per consentire di visualizzare o far scomparire i livelli all’improvviso.
Se applicate la proprietà Interpolazione sospesa ai fotogrammi chiave di una proprietà di livello, il valore del primo
fotogramma chiave rimane sospeso (inalterato) fino al fotogramma chiave successivo, quando i valori verranno modificati
immediatamente.
Consultare anche
“Usare fotogrammi chiave per animare le proprietà di livello (Photoshop Extended)” a pagina 536
Nota: se dovete animate numerosi elementi indipendenti, create contenuti separati in diversi livelli video vuoti.
Quando create più fotogrammi realizzati a mano, potete trascinare l’indicatore della posizione temporale corrente o usare
i controlli di riproduzione nella palette Animazione per visualizzare l’anteprima dell’animazione.
1 Nella palette Animazione, selezionate il livello video vuoto e portate l’indicatore di tempo corrente in corrispondenza
del fotogramma desiderato.
2 Scegliete Livello > Livelli video, quindi fate clic su uno dei seguenti comandi:
Inserisci fotogramma vuoto Inserisce un fotogramma video vuoto nel livello video vuoto selezionato in corrispondenza
della posizione temporale corrente.
Elimina fotogramma Elimina il fotogramma video vuoto nel livello video vuoto selezionato in corrispondenza della
posizione temporale corrente.
PHOTOSHOP CS3 539
Guida utente
Duplica fotogramma Aggiunge una copia del fotogramma video in corrispondenza della posizione temporale corrente nel
livello video vuoto selezionato.
Usate le impostazioni onion skinning per specificare in che modo le tracce precedenti e successive (che circondano il
fotogramma corrente) vengono visualizzate quando la modalità onion skinning è attivata durante la riproduzione nella
palette Animazione.
Onion skinning
A. Fotogramma corrente con un fotogramma dopo B. Fotogramma corrente con un fotogramma prima e uno dopo C. Fotogramma corrente
con un fotogramma prima
PHOTOSHOP CS3 540
Guida utente
Consultare anche
“Elenco dei metodi di fusione” a pagina 321
Consultare anche
“Visualizzare l’anteprima di immagini ottimizzate in un browser Web” a pagina 494
PHOTOSHOP CS3 541
Guida utente
• Portate l’indicatore della posizione temporale corrente in corrispondenza del fotogramma desiderato, quindi dal menu
della palette Animazione scegliete Imposta inizio area lavoro o Imposta fine area lavoro.
❖ Nella palette Animazione in modalità timeline, fate clic sull’icona Opzioni di animazione , quindi scegliete Consenti
omissione fotogrammi dal menu della palette Animazione.
Nota: il plug-in Anteprima video non blocca la periferica di visualizzazione. Quando Photoshop è eseguito in background e
un’altra applicazione passa in primo piano, l’anteprima viene disattivata e la periferica sbloccata, affinché altre applicazioni
possano usarla per le proprie anteprime.
1 Collegate una periferica di visualizzazione (ad esempio un monitor video) al computer tramite FireWire.
PHOTOSHOP CS3 542
Guida utente
Nota: il comando Invia anteprima video a dispositivo usa le impostazioni precedenti della finestra di dialogo Anteprima video.
3 In Impostazioni dispositivo, specificate le opzioni per la periferica usata per visualizzare l’immagine:
• (Mac OS) Per specificare una modalità di output, selezionate NTSC o PAL. Se la modalità di output e la periferica non
corrispondono (ad esempio se selezionate NTSC come modalità di output e collegate una periferica in modalità PAL),
sull’anteprima appariranno delle macchie nere.
• Per specificare le proporzioni della periferica di visualizzazione, scegliete Standard (4:3) o Widescreen (16:9) dal menu
Proporzioni.
Nota: l’impostazione delle proporzioni determina le opzioni di posizionamento disponibili.
4 In Opzioni immagine, scegliete un’opzione di posizionamento per stabilire come apparirà l’immagine sulla periferica di
visualizzazione:
Centro Posiziona il centro dell’immagine al centro dello schermo, ritagliando le parti esterne ai margini di visualizzazione
della periferica usata per l’anteprima.
Pillarbox Visualizza un’immagine in 4:3 su uno schermo 16:9 con il centro dell’immagine al centro dello schermo e delle
bande grigie sui lati destro e sinistro. Questa opzione è disponibile soltanto se scegliete Widescreen (16:9) per le proporzioni
della periferica.
Ritaglia a 4:3 Visualizza un’immagine in 16:9 su uno schermo 4:3 con il centro dell’immagine al centro dello schermo senza
distorsione, tagliando i bordi sinistro e destro del fotogramma che fuoriescono dai margini della periferica usata per
l’anteprima. Questa opzione è disponibile soltanto se scegliete Standard (4:3) per le proporzioni della periferica.
Letterbox Ridimensiona le immagini in 16:9 per adattarle a uno schermo 4:3. A causa delle diverse proporzioni
dell’immagine in 16:9 e dello schermo 4:3, sopra e sotto l’immagine appaiono delle bande grigie. Questa opzione conserva
le proporzioni dello schermo senza tagliare o distorcere l’immagine. Questa opzione è disponibile soltanto se scegliete
Standard (4:3) per le proporzioni della periferica.
Ritaglia a 14:9/Letterbox Visualizza un’immagine widescreen ritagliata in base alle proporzioni 14:9 con bande nere sopra
e sotto l’immagine (se visualizzata su uno schermo 4:3) o sui lati destro e sinistro (se visualizzata su uno schermo 16:9).
Questa opzione conserva le proporzioni dello schermo senza distorcere l’immagine.
5 Scegliete un’opzione dal menu Dimensione per specificare se i pixel del documento devono essere ridimensionati in base
alla periferica di visualizzazione:
Non scalare Non applica alcun ridimensionamento verticale all’immagine. Se l’altezza dell’immagine è superiore a quella
del monitor, l’immagine viene tagliata.
Scala per adattare a fotogramma Aumenta o diminuisce proporzionalmente l’altezza e la larghezza dell’immagine per
adattarla al fotogramma. Con questa opzione, un’immagine in 16:9 appare su un monitor 4:3 in formato letterbox e
un’immagine in 4:3 appare su un monitor 16:9 in formato pillarbox.
6 Selezionate la casella di controllo Applica le proporzioni pixel all’anteprima, per visualizzare l’immagine usando le
proporzioni dei pixel (non quadrati) del documento. Deselezionate questa opzione per visualizzare l’immagine come
appare sul monitor del computer (pixel quadrati).
Per impostazione predefinita, la casella di controllo Applica le proporzioni pixel all’anteprima è selezionata, per mantenere
le proporzioni dei pixel dell’immagine. In generale è consigliabile deselezionare questa opzione se le proporzioni dei pixel
del documento sono presumibilmente quadrate e volete visualizzare l’immagine come appare effettivamente su un monitor
per computer (pixel quadrati).
In Photoshop Extended potete salvare i video e le animazioni come filmati di QuickTime o come file PSD file. Se non dovete
realizzare un video, vi consigliamo di salvare il file nel formato PSD, che preserva le modifiche ed è supportato dalle
applicazioni Adobe per il montaggio di video digitali e da molte applicazioni per il montaggio cinematografico.
• Ottimizzate i fotogrammi per includere solo le aree che cambiano da un fotogramma all’altro (riducendo notevolmente
la dimensione del file GIF con animazione).
• Se salvate l’animazione come immagine GIF, ottimizzatela come fareste con qualsiasi immagine GIF. Alle animazioni
viene applicata una speciale tecnica di dithering per garantire l’uniformità del dithering in tutti i fotogrammi ed evitare
lo sfarfallio durante la riproduzione. Queste funzioni aggiuntive comportano tempi più lunghi per l’ottimizzazione di un
file GIF con animazione rispetto a un file standard.
Quando ottimizzate i colori dell’animazione, usate una palette Adattata, Percettiva o Selettiva. Questo garantisce
l’uniformità dei colori all’interno dei fotogrammi.
1 (Photoshop Extended) Assicuratevi che la palette Animazione sia in modalità di animazione fotogrammi.
2 Scegliete Ottimizza animazioni dal menu della palette Animazione.
3 Impostate le seguenti opzioni:
Rettangolo di selezione Ritaglia ogni fotogramma conservando solo le aree modificate rispetto al fotogramma precedente.
I file di animazione risultanti hanno dimensioni inferiori ma non sono compatibili con gli editor di GIF che non supportano
tale opzione (l’opzione è selezionata per impostazione predefinita, e consigliata).
Rimozione pixel ridondanti Rende trasparenti tutti i pixel in un fotogramma che sono rimasti invariati rispetto al
fotogramma precedente. Per il corretto funzionamento di questa opzione, accertatevi che l’opzione Trasparenza della
palette Ottimizza sia selezionata. Questa opzione è selezionata per impostazione predefinita ed è consigliata.
Importante: quando usate l’opzione Rimozione pixel ridondanti, impostate il metodo di eliminazione Automatico. Consultate
“Scegliere un metodo di eliminazione” a pagina 533.
Consultare anche
“Ottimizzare un’immagine per il Web” a pagina 490
Consultare anche
“Serie di immagini (Photoshop Extended)” a pagina 555
Esportare video
Nota: Photoshop consente di esportare video in formato QuickTime o sequenze di immagini. Photoshop Extended consente di
esportare le animazioni timeline con i livelli video.
4 In Opzioni file selezionate Esportazione in formato QuickTime e scegliete un formato di file dal menu a comparsa.
5 (Facoltativo) In base al formato del file video QuickTime prescelto, fate clic sul pulsante Imposta e specificate le
impostazioni di esportazione.
Nota: iPod (320x240) seleziona automaticamente le impostazioni H.264 (High Quality, RGB 32 bit).
Fotogrammi attualmente selezionati Esegue il rendering dei fotogrammi selezionati dalla barra dell’area di lavoro della
palette Animazione.
Consultare anche
“Interpretare la sequenza video (Photoshop Extended)” a pagina 519
FLC Un formato di animazione per la riproduzione di animazioni generate al computer sulle workstation e sui computer
che eseguono i sistemi operativi Windows e Mac OS. Questo formato è anche conosciuto con la sigla FLI.
Flash Video (FLV) Il formato Adobe per lo streaming audio e video sul Web e altre reti (è necessario installare un encoder
QuickTime FLV).
iPod (320x240) Un file con estensione M4V contenente video H.264 e AAC ottimizzati per la riproduzione su un iPod.
Filmato QuickTime L’architettura multimediale di Apple Computer che include vari codec.
AVI Il formato AVI (Audio Video Interleave) per dati audio/video è usato sui computer che eseguono sistemi operativi
Windows.
DV Stream Un formato video con compressione tra i fotogrammi che usa l’interfaccia FireWire (IEEE 1394) per il
trasferimento di video in sistemi di montaggio non lineari.
Sequenza immagini Una sequenza di immagini fisse che possono trovarsi all’interno di una cartella e usare lo stesso
schema numerico o alfabetico per i nomi dei file (ad esempio Sequenza1, Sequenza2, Sequenza3 e così via).
PHOTOSHOP CS3 545
Guida utente
MPEG-4 Uno standard multimediale per il trasferimento di streaming audio e video su una gamma di larghezze di banda.
Nota: Photoshop supporta anche altri formati sviluppati da terze parti, come i codec Avid AVR; in questo caso è tuttavia
necessario installare i codec QuickTime.
Impostazioni di esportazione 3G
Per ulteriori informazioni sulle impostazioni 3G, cercate 3G nel sito Web di Apple Computer.
Formato file I formati 3GPP e 3GPP2 sono gli standard per la creazione, il trasferimento e la riproduzione di materiale
multimediale su reti wireless ad alta velocità di terza generazione. Il formato 3GPP è per le reti GSM e il formato 3GPP2 è
per le reti CDMA 2000. I formati 3GPP (Mobile MP4), 3GPP2 (EZmovie) e AMC (EZmovie) sono destinati a reti
specifiche. Il formato 3GPP (Mobile MP4) è per il servizio i-motion 3G di NTT DoCoMo. Il formato 3GPP2 (EZmovie) è
per il servizio di rete 3G di KDDI. Il formato AMC (EZmovie) è per gli abbonati KDDI con telefonini abilitati per AMC.
Video Scegliete Video dal menu a comparsa sotto il menu Formato file e specificate quanto segue:
• Formato video Consente di selezionare il codec per l’esportazione del video. Se il filmato sorgente ha una sola traccia
video ed è già compresso, potete scegliere Invariata, per impedire che il video venga compresso di nuovo.
• Velocità dati Specifica i kilobit al secondo (kbps) durante la riproduzione. Più alta è la velocità kbps, migliore sarà la
qualità di riproduzione del filmato. Attenzione però a non scegliere una velocità dati più alta della larghezza di banda
disponibile.
• Ottimizzato per Specifica il metodo di trasferimento previsto se scegliete H.264 dal menu Formato video. Questa
impostazione comunica al codec quanto può variare la velocità dati al di sopra e al di sotto del valore selezionato.
• Dimensione immagine Specifica uno standard per l’invio del file ai telefoni cellulari. L’opzione Attuale mantiene le
dimensioni del materiale sorgente (il file ottenuto potrebbe non essere riproducibile su un telefono cellulare). Scegliete
Personale per specificare una dimensione non elencata nel menu.
• Mantieni proporzioni utilizzando Specifica un’opzione quando modificate la dimensione dell’immagine e il filmato deve
essere riproporzionato in base alle nuove dimensioni. L’opzione Letterbox ridimensiona la sorgente in modo proporzionale
per adattarla all’apertura pulita, anche aggiungendo barre nere in alto e in basso o ai lati, se necessario. L’opzione Ritaglia
centra, ridimensiona e rifila in base all’apertura pulita. L’opzione Adatta alle dim. esegue un adattamento in base alla
dimensione di destinazione facendo riferimento al lato più lungo e ridimensionandolo, se necessario.
• Frequenza immagini Specifica i fotogrammi al secondo (fps) durante la riproduzione. Nella maggior parte dei casi, la
resa del video sarà migliore scegliendo un numero perfettamente divisibile per i fotogrammi al secondo della sorgente. Se
ad esempio la sorgente ha 30 fps, scegliete una frequenza dei fotogrammi di 10 o 15. Non selezionate una frequenza più
elevata di quella del materiale sorgente.
• Riferimento Specifica la frequenza dei fotogrammi chiave creati nel video esportato. Una maggiore frequenza (e un
numero inferiore) di fotogrammi chiave migliora la qualità del video, ma aumenta le dimensioni del file.
• Opzioni video Fate clic sull’eventuale pulsante Opzioni video per aprire la finestra di dialogo Impostazioni video
avanzate 3G. A seconda del video, potete specificare se aggiungere marcatori di risincronizzazione all’interno dei
fotogrammi per migliorare il recupero dei pacchetti persi durante lo streaming. Con i video H.264 potete anche accelerare
il processo di compressione (ad esempio per eseguire le anteprime) scegliendo Codifica veloce (passaggio unico). L’opzione
predefinita è Qualità massima (passaggi multipli) e consente al codec di determinare quanti passaggi sono necessari per
comprimere i dati e ottenere la massima qualità.
Audio Sebbene l’opzione Audio sia disponibile nel menu a comparsa sotto a Formato file, Photoshop Extended CS3 non
supporta le tracce audio.
Testo Scegliete Testo dal menu a comparsa sotto il menu Formato file e specificate quanto segue:
• Formato testo Specificate se visualizzare il testo formattato o non formattato sui dispositivi mobili.
• Codifica testo Le codifiche disponibili sono UTF8, UTF16 o (se disponibile) STML Native.
• Richiede utilizzo di testo su cellulare Consente di riprodurre il video solo se il testo è visualizzabile sul dispositivo
ricevente. Deselezionate questa opzione per consentire di riprodurre audio e video anche se il testo non è visualizzato sul
dispositivo.
PHOTOSHOP CS3 546
Guida utente
Nota: queste opzioni sono disponibili solo se il filmato dispone di una traccia di testo, con autori, titoli, sottotitoli e così via.
Streaming Scegliete Streaming dal menu a comparsa sotto il menu Formato file e specificate quanto segue:
• Abilita streaming Crea un file per lo streaming RTSP per QuickTime Player. Questa opzione crea una traccia hint
(istruzioni necessarie per lo streaming di un file).
• Ottimizza per il server Consente al server di elaborare il file più velocemente, ma accresce le dimensioni del file.
Avanzata Scegliete Avanzata dal menu a comparsa sotto il menu Formato file e specificate quanto segue:
• Distribuzione limitata Specifica quante volte il file può essere riprodotto sul dispositivo ricevente dopo essere stato
scaricato. Consente inoltre di impostare la scadenza del file dopo un numero di giorni specificato o nella data indicata. Se
il file è nel formato Mobile MP4 o EZmovie, potete limitarne la distribuzione e impedire che venga copiato o inoltrato dopo
che è stato ricevuto.
• Frammento di filmato Consente di scaricare il file in piccole parti via HTTP, in modo da poterne avviare la riproduzione
più rapidamente e da permettere la riproduzione di file di grandi dimensioni sui cellulari (che devono contenere solo il
frammento, e non l’intero filmato).
I filmati con una frequenza dei fotogrammi più elevata visualizzano meglio il movimento, ma hanno dimensioni superiori.
Se scegliete una frequenza dei fotogrammi più bassa rispetto a quella usata per il filmato, alcuni fotogrammi vengono
eliminati. Se scegliete una frequenza più alta di quella usata per il filmato, i fotogrammi esistenti vengono duplicati (scelta
sconsigliata, in quanto le dimensioni del file aumenta senza un miglioramento della qualità). Nella maggior parte dei casi,
la resa del video sarà migliore scegliendo un numero perfettamente divisibile per i fotogrammi al secondo della sorgente.
Se ad esempio la sorgente ha 30 fps, scegliete una frequenza dei fotogrammi di 10 o 15. Non selezionate una frequenza più
alta di quella del materiale sorgente.
Riferimento ogni Indica la frequenza dei fotogrammi chiave. Una maggiore frequenza (e un numero inferiore) di
fotogrammi chiave migliora la qualità del video, ma aumenta le dimensioni del file. Se tra un fotogramma e il successivo
l’immagine cambia in modo consistente, alcuni metodi di compressione inseriscono un fotogramma chiave aggiuntivo. In
genere è sufficiente un fotogramma chiave ogni 5 secondi (moltiplicate i fotogrammi al secondo per 5). Se create un file per
lo streaming RTSP e non siete certi dell’affidabilità della rete di distribuzione, potete aumentare la frequenza dei
fotogrammi chiave a un fotogramma ogni 1 o 2 secondi.
PHOTOSHOP CS3 547
Guida utente
Limita velocità a Specifica i kilobit al secondo (kbps) durante la riproduzione. Più alta è la velocità kbps, migliore sarà la
qualità della riproduzione del filmato. Attenzione però a non scegliere una velocità dati più alta della larghezza di banda
disponibile.
Colore Indica il numero di colori da includere nel video esportato. Questo menu non è disponibile se il codec selezionato
supporta solo la profondità di un colore.
Qualità Se l’opzione è disponibile, trascinate il cursore o digitate un valore per regolare la qualità delle immagini del video
e quindi le dimensioni del file. Se usate lo stesso codec sia per acquisire che per esportare e avete eseguito il rendering delle
anteprime di una sequenza, potete risparmiare tempo usando per l’esportazione un’impostazione di qualità uguale a quella
usata per l’acquisizione. Se usate una qualità migliore di quella di acquisizione, la qualità non migliorerà ulteriormente
mentre i tempi di rendering si allungheranno.
Modalità scansione Indica se il filmato esportato deve avere campi (Interlacciato) oppure nessun campo (Progressivo).
Proporzioni Specifica se le proporzioni del filmato esportato devono essere 4:3 o 16:9.
Opzioni (Solo Intel Indeo® Video 4.4) Consente di impostare la opzioni di compressione, trasparenza e accesso al codec
Intel Indeo® Video 4.4.
Modalità scansione Indica se il video esportato deve avere campi oppure nessun campo (scansione progressiva).
Mantieni proporzioni utilizzando Consente di specificare un’opzione quando le dimensioni in pixel del filmato vengono
modificate. L’opzione Letterbox ridimensiona la sorgente in modo proporzionale per adattarla all’apertura pulita, anche
aggiungendo barre nere in alto e in basso o ai lati, se necessario. L’opzione Ritaglia centra, ridimensiona e rifila in base
all’apertura pulita.
Importante: sebbene nella finestra di dialogo Impostazioni Esporta DV siano disponibili le opzioni Formato Audio, Photoshop
Extended CS3 non supporta le tracce audio.
Dimensione immagine Specifica le dimensioni in pixel del video esportato. L’opzione Attuale mantiene le dimensioni del
materiale sorgente. Per usare un valore non presente nell’elenco Dimensione immagine, scegliete Personale.
Mantieni proporzioni utilizzando Consente di specificare un’opzione quando le dimensioni in pixel del filmato devono
essere modificate. L’opzione Letterbox ridimensiona la sorgente in modo proporzionale per adattarla all’apertura pulita,
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Guida utente
anche aggiungendo barre nere in alto e in basso o ai lati, se necessario. L’opzione Ritaglia centra, ridimensiona e rifila in base
all’apertura pulita. L’opzione Adatta alle dim. esegue un adattamento in base alla dimensione di destinazione facendo
riferimento al lato più lungo e ridimensionandolo, se necessario.
Frequenza immagini Specifica la frequenza dei fotogrammi per la riproduzione del video esportato. Nella maggior parte
dei casi, la resa del video sarà migliore scegliendo un numero perfettamente divisibile per i fotogrammi al secondo della
sorgente. Se ad esempio la sorgente ha 30 fps, scegliete una frequenza dei fotogrammi di 10 o 15. Non selezionate una
frequenza più elevata di quella del materiale sorgente.
Riferimento Consente di specificare la frequenza dei fotogrammi chiave nel video esportato o se i fotogrammi chiave
devono essere generati automaticamente. Una maggiore frequenza (e un numero inferiore) di fotogrammi chiave migliora
la qualità del video, ma aumenta le dimensioni del file.
4 (Solo formato file MP4) Fate clic sul pulsante Opzioni video e impostate le seguenti opzioni:
Marcatori di risincronizzazione (Solo MPEG-4 base e MPEG-4 migliorato) Usa i marcatori di risincronizzazione nello
streaming dei bit video. Questa impostazione consente di ripristinare la sincronizzazione dopo che si verificano errori di
trasmissione.
Limita profilo(i) (Solo H.264) Consente di selezionare i profili per riprodurre i file video su un dispositivo compatibile con
uno o più profili di standard.
Modalità codifica (Solo H.264) Consente di scegliere tra qualità migliore e compressione più rapida.
4 In Video, fate clic sul pulsante appropriato per impostare le seguenti opzioni:
Impostazioni Apre la finestra di dialogo Impostazioni compressione video standard che consente di impostare la
compressione video e le relative opzioni.
Filtro Apre la finestra di dialogo Seleziona Filtro Video, in cui è possibile applicare gli effetti video QuickTime.
Dimensioni Apre la finestra di dialogo Impostazioni Esporta Dimensione in cui è possibile specificare le dimensioni in
pixel del video esportato.
5 (Facoltativo) Se il filmato deve essere distribuito su Internet, selezionate Prepara per Streaming Internet e scegliete una
delle seguenti opzioni:
Avvio rapido Imposta il filmato in modo che la riproduzione dal server Web possa iniziare prima che il filmato sia stato
scaricato per intero sul disco rigido del computer dell’utente.
Avvio rapido - Header Compresso Comprime l’intestazione del filmato senza perdita di dati e imposta il filmato in modo
che la riproduzione dal server Web inizi prima che il filmato sia stato scaricato per intero sul disco rigido del computer
dell’utente.
Hinted Streaming Imposta il filmato in modo che possa essere riprodotto in streaming da un QuickTime Streaming Server.
Movimento Specificate la frequenza dei fotogrammi per il video scegliendo il numero di fotogrammi al secondo (fps).
Alcuni codec supportano un set specifico di frequenze fotogrammi. Aumentando la frequenza dei fotogrammi i movimenti
possono diventare più fluidi (a seconda delle frequenze dei fotogrammi d’origine dei clip sorgente), ma il file potrebbe
PHOTOSHOP CS3 549
Guida utente
occupare più spazio su disco. Se possibile, usate la stessa frequenza con cui sono generati i fotogrammi chiave. Alcuni codec
QuickTime usano la differenziazione dei fotogrammi per comprimere il file del filmato: viene rilevato un primo
fotogramma dell’immagine completa, dopodiché i fotogrammi successivi vengono generati salvando solo le differenze tra
ciascuno di essi e il primo fotogramma. Il primo fotogramma è definito “riferimento” e non deve essere confuso con i
fotogrammi chiave usati nella modalità timeline della palette Animazione.
Velocità Selezionate l’opzione (se disponibile per il metodo di compressione selezionato) e specificate un valore per stabilire
un limite superiore per la quantità di dati prodotti dal video quando viene esportato.
Metodo Consente di impostare le opzioni di compressione specifiche del codec selezionato. Fate clic sul pulsante Opzioni
(se disponibile) per specificare altre opzioni di compressione. Se possibile, scegliete la profondità o il numero di colori da
includere nel video da esportare. Questo menu non è disponibile se il codec selezionato supporta solo la profondità di un
colore.
Se nell’area Metodo è disponibile il cursore Qualità, trascinatelo o digitate un valore per regolare la qualità delle immagini
e quindi le dimensioni del file. Se usate lo stesso codec sia per acquisire che per esportare e avete eseguito il rendering delle
anteprime di una sequenza, potete risparmiare tempo usando per l’esportazione un’impostazione di qualità uguale a quella
usata per l’acquisizione. Se usate una qualità migliore di quella di acquisizione, la qualità non migliorerà ulteriormente
mentre i tempi di rendering si allungheranno.
Nota: le opzioni di compressione non sono disponibili per il codec Component Video.
4 In Opzioni file, selezionate Sequenza immagini e scegliete un formato di file dal menu a comparsa.
5 (Facoltativo) Fate clic sul pulsante Imposta per impostare le opzioni di salvataggio dei file.
Per ulteriori informazioni sui formati dei file e sulle opzioni di esportazione, consultate anche “Formati di file” a pagina 428
e “Salvare ed esportare i file in altri formati” a pagina 422.
6 (Facoltativo) Se avete selezionato Sequenza immagini al punto 4, specificate un valore in Numero iniziale e scegliete il
numero di cifre nel menu a comparsa Cifre.
Questa opzione stabilisce il sistema numerico per i file di sequenze delle immagini esportate.
7 Usate il menu a comparsa Dimensione per specificare le dimensioni in pixel dei file esportati.
8 Per Intervallo selezionate una delle seguenti opzioni:
Tutti i fotogrammi Esegue il rendering di tutti i fotogrammi contenuti nel documento di Photoshop.
PHOTOSHOP CS3 550
Guida utente
Fotogrammi attualmente selezionati Esegue il rendering dei fotogrammi selezionati dalla barra dell’area di lavoro della
palette Animazione.
Frequenza immagini Determina il numero di fotogrammi al secondo (fps) riprodotti dal video sottoposto a rendering.
Nota: le opzioni di rendering disponibili dipendono dal formato del file di esportazione scelto.
Consultare anche
“Interpretare la sequenza video (Photoshop Extended)” a pagina 519
Inserisci spazio prima di numero Inserisce uno spazio tra il nome e il numero generato nel nome del file dell’immagine.
Opzioni Fate clic sul pulsante Opzioni, se disponibile, e specificate le impostazioni di esportazione per il formato di file
scelto.
Per ulteriori informazioni su formati di file specifici e sulle relative opzioni, consultate anche “Salvare ed esportare i file in
altri formati” a pagina 422 e “Formati di file” a pagina 428.
Semplice - Senza aloni Interpreta il canale alfa come alfa semplice Se l’applicazione usata per creare il video non supporta
la premoltiplicazione del canale alfa, selezionate questa opzione.
Premoltiplicato - Alone: Interpreta il canale alfa come premoltiplicato con nero, bianco o un colore. Se necessario, fate clic
sul campione di colore nella finestra di dialogo Interpreta metraggio per aprire il Selettore colore di Adobe e specificare il
colore dell’alone.
551
Dopo aver effettuato la connessione a Photoshop da MATLAB, potete eseguire operazioni in Photoshop digitando comandi
nel prompt dei comandi MATLAB. Potete eseguire gli algoritmi MATLAB e visualizzare in seguito i risultati in
un’immagine in Photoshop.
Nota: la comunicazione tra Photoshop e MATLAB avviene tramite l’interfaccia Photoshop JavaScript e l’interfaccia libreria
MATLAB.
Per un elenco di tutti i comandi MATLAB Photoshop, consultate il file psfunctionscat.html, disponibile nella cartella
MATLAB nella directory in cui avete installato Photoshop. Per una descrizione completa dei singoli comandi, che includa
anche sintassi, argomenti ed esempi, digitate help (nome comando) al prompt di comandi MATLAB.
Nota: tutti i comandi MATLAB supportano i caratteri giapponesi. Su sistemi WinXP in giapponese, MATLAB per Windows
supporta l’interfaccia utente in giapponese. MATLAB per Mac OS supporta solo l’inglese statunitense sui sistemi Mac OS in
giapponese. Per ulteriori informazioni contattate The MathWorks, Inc.
• Per creare un nuovo documento e specificare attributi, digitate psnewdoc(W,H,R,N,M,F,A,B,P). Per informazioni sugli
attributi dei nuovi documenti, consultate i punti seguenti.
Di seguito viene riportato un codice di esempio che consente di creare un nuovo documento e specificare tutti gli attributi
in MATLAB:
psnewdoc(10, 10, 72, 'hi', 'cmyk', 'transparent', 2.5, 16, 'U.S. Web Coated (SWOP) v2')
H Consente di specificare l’altezza del documento usando le unità impostate nell’opzione Unità di misura e righelli della
finestra di dialogo Preferenze di Photoshop. L’altezza predefinita è 360.
R Consente di specificare la risoluzione. Il valore predefinito è 72 ppi.
N Consente di specificare il nome del documento. L’impostazione predefinita è Untitled-X, dove X rappresenta il numero
indice dei nuovi documento.
M Consente di specificare il metodo di colore: RGB, CMYK, Lab, Bitmap o Grayscale. L’impostazione predefinita è RGB.
F Consente di specificare il contenuto dello sfondo del nuovo documento: White (bianco), Background Color (colore di
sfondo) o Transparent (trasparente). L’impostazione predefinita è White (bianco).
A Consente di specificare le proporzioni pixel. L’impostazione predefinita è 1,0 (quadrato).
P Consente di specificare il profilo del colore. Il valore predefinito è lo spazio di lavoro cromatico per il modello di colore
specificato. Gli spazi di lavoro sono specificati nella finestra di dialogo Impostazioni colori di Photoshop.
Photoshop legge tutti i fotogrammi da un file DICOM e li converte in livelli Photoshop. Photoshop è in grado di leggere file
DICOM da 8-, 10-, 12- o 16-bit (e converte i file da 10- e 12-bit in file da 16-bit).
Dopo aver aperto un file DICOM in Photoshop, potete utilizzare un qualsiasi strumento di Photoshop per regolare,
contrassegnare o annotare il file. Ad esempio, potete utilizzare lo strumento nota per aggiungere un commento al file, lo
strumento Matita per evidenziare un’area specifica della scansione e il filtro Polvere e grana per rimuovere polvere o grana
da un’immagine da acquisire.
Potete salvare i file DICOM a 8-bit in qualsiasi formato di file supportato da Photoshop (i file a 16-bit devono essere salvati
come file DICOM, Formato documento grande, Photoshop, Photoshop PDF, Dati raw di Photoshop, PNG o TIFF).
Importante: quando salvate un file come file DICOM, vengono ignorati eventuali stili di livello, regolazioni, modalità di
fusione o maschere.
Potete inoltre visualizzare e modificare i metadati per i file DICOM in Bridge o nella finestra di dialogo Info file in
Photoshop. I file DICOM supportano la funzione di automazione tramite scripting. Consultate “Gli script” a pagina 581.
Consultare anche
“Inserire annotazioni nelle immagini” a pagina 436
Nella finestra di dialogo per l’importazione dei file DICOM vengono inoltre visualizzate le informazioni di intestazione
DICOM, cioè informazioni testuali sul file come dimensioni, risoluzione e compressione dei dati.
Potete importare una sequenza di più file DICOM con un solo fotogramma in un unico file Photoshop con più livelli,
mediante il comando Nuovo livello video da file. Consultate “Importare sequenze di immagini (Photoshop Extended)” a
pagina 518
1 Scegliete File > Apri, selezionate un file DICOM e fate clic su Apri.
2 Selezionate i fotogrammi da aprire. Tenete premuto Maiusc mentre fate clic per selezionare fotogrammi contigui. Per
selezionare fotogrammi non contigui, fate clic mentre tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac Os). Per
selezionare tutti i fotogrammi fate clic su Seleziona tutto.
Per scorrere rapidamente tutte le immagini visibili, usate la rotellina di scorrimento del mouse (Windows) oppure fate clic
sui pulsanti freccia destra o sinistra sotto la grande area di anteprima.
Selezionate un livello di zoom dal menu Seleziona il livello di zoom oppure fate clic sul simbolo più o meno per ingrandire
o ridurre la visualizzazione. Per effettuare il panning, o scorrere la visualizzazione, fate clic sull’icona dello strumento
mano sulla parte superiore della finestra di dialogo e trascinate sul fotogramma.
Dati studio Include ID studio, nome del medico curante, data e ora dello studio e descrizione dello studio.
Dati serie Include numero di serie, modalità, data e ora e descrizione della serie.
Dati immagine Include sintassi per il trasferimento, interpretazione fotometrica, larghezza e altezza dell’immagine, bit per
pixel e fotogrammi. Questi campi non possono essere modificati.
Consultare anche
“I metadati” a pagina 435
Dopo aver creato i fotogrammi nella palette Timeline (Animazione), potete salvare i file DICOM come filmati QuickTime
(convertite i file DICOM in scala di grigio in formato RGB, quindi effettuate il rendering come video). Potete anche salvare
i fotogrammi come file GIF animati (scegliete File > Salva per Web e dispositivi).
Consultare anche
“Esportare video” a pagina 544
“Flusso di lavoro delle animazioni basate sulla timeline (Photoshop Extended)” a pagina 534
• Per ridurre il disturbo e la distorsione dell’immagine nelle immagini utilizzate per astrofotografia, medicina legale e
pratica clinica.
• Per rimuovere oggetti non desiderati o accidentali da una serie di fotogrammi fissi o video. Ad esempio, potete rimuovere
una figura che cammina in un’immagine o un’automobile che passa davanti al soggetto principale.
Le serie di immagini sono memorizzate come oggetti avanzati. Le opzioni di elaborazione che potete applicare alla serie
sono denominate metodi serie di immagini. L’applicazione di un metodo serie di immagini a una serie di immagini è una
modifica non distruttiva. Potete modificare i metodi serie di immagini creando diversi effetti e mantenendo inalterate le
informazioni originali dell’immagine della serie. Per conservare le modifiche dopo l’applicazione del metodo serie di
immagini, salvate il risultato come una nuova immagine oppure rasterizzate l’oggetto avanzato. Potete creare una serie di
immagini manualmente oppure usando uno script.
1 Unite le diverse immagini in un’immagine con più livelli. Consultate “Duplicare i livelli” a pagina 263.
Nota: una serie di immagini deve contenere almeno due livelli.
PHOTOSHOP CS3 556
Guida utente
Per unire più immagini potete anche usare uno script (File > Script > Carica file in serie).
3 Scegliete Modifica > Allineamento automatico livelli e selezionate Auto come opzione di allineamento. Se con l’opzione
Auto i livelli non vengono messi a registro correttamente, provate a usare l’opzione Solo riposizionamento.
4 Scegliete Livello > Oggetti avanzati > Converti in oggetto avanzato.
5 Scegliete Livello > Oggetti avanzati > Metodo serie di immagini e selezionate il metodo desiderato dal sottomenu.
• Per ridurre i disturbi, usate i plug-in Media o Intermedio.
• Per rimuovere gli oggetti dall’immagine, usate il plug-in Intermedio.
L’output è un’immagine composita delle stesse dimensioni della serie di immagini originale. Potreste avere bisogno di
effettuare prove con diversi plug-in per ottenere il ritocco ottimale per una determinata immagine.
Per modificare l’effetto di rendering, scegliete un altro metodo serie di immagini dal sottomenu. Il rendering di serie di
immagini non è cumulativo: ogni effetto di rendering viene eseguito sui dati dell’immagine originale e sostituisce gli effetti
precedenti.
Entropia entropia = - somma( (probabilità di valore) * L’entropia binaria (o entropia di ordine zero) definisce
logaritmo2( probabilità di valore) ) un limite inferiore al numero di bit necessari per
codificare senza perdita di dati le informazioni in una
Probabilità di valore = (numero di occorrenze del serie.
valore) / (numero totale di pixel non trasparenti)
Curtosi curtosi = ( somma( (valore - media)4 ) su pixel non Una misura del grado di allungamento o di
trasparenti ) / ( ( numero di pixel non trasparenti - 1 ) * appiattimento rispetto a una distribuzione normale.
(deviazione standard)4 ). La curtosi di una distribuzione normale standard è 3.0.
Un valore di curtosi maggiore di 3 indica una
distribuzione con allungamento, mentre un valore
inferiore a 3 indica una distribuzione appiattita
(rispetto a una distribuzione normale).
Media I valori di canale medi per tutti i pixel non trasparenti. Efficace per la riduzione del disturbo.
Intermedio I valori di canale intermedi per tutti i pixel non Efficace per la riduzione del disturbo e la rimozione di
trasparenti. contenuto non desiderato dall’immagine.
Asimmetria asimmetria = (somma( (valore - media)3 ) su pixel non L’asimmetria misura la simmetria o asimmetria
trasparenti ) / ( ( numero di pixel non trasparenti - 1 ) * relativamente alla media statistica.
(deviazione standard)3 ).
❖ Scegliete Livelli > Oggetti avanzati > Modifica contenuto oppure fate doppio clic sulla miniatura del livello. Dopo che
l’oggetto avanzato modificato è stato salvato, la serie viene automaticamente visualizzata con l’ultima opzione di rendering
applicata.
Usare uno script per creare una serie di immagini (Photoshop Extended)
Potete usare lo script Statistiche per automatizzare la creazione e il rendering di una serie di immagini.
4 Specificate se desiderate allineare automaticamente le immagini (equivale a scegliere Modifica > Allineamento
automatico livelli) e fate clic su OK.
Le immagini vengono combinate in un’unica immagine con più livelli, i quali vengono convertiti in un oggetto avanzato;
viene quindi applicato il metodo serie di immagini selezionato.
Scala di misurazione
Impostando una scala di misurazione si imposta un numero di pixel specificato nell’immagine corrispondente a un numero
di unità della scala, ad esempio pollici, millimetri o micron. Dopo aver creato una scala, potete misurare aree, ricevere
calcoli e registrare risultati usando le unità della scala selezionata. Potete creare più predefiniti di scala di misurazione,
anche se potete usare solo una scala alla volta in un documento.
PHOTOSHOP CS3 558
Guida utente
Marcatori di scala
Potete inserire marcatori di scala in un’immagine per visualizzare la scala di misurazione. I marcatori possono essere
visualizzati con o senza una didascalia che riporta le unità della scala.
Scegliete Analisi > Imposta scala di misurazione > Predefinito per ripristinare la scala di misurazione predefinita, 1 pixel =
1 pixel.
4 Per impostare la scala di misurazione sul documento, fate clic su OK nella finestra di dialogo Scala di misurazione.
5 Scegliete File > Salva per salvare l’impostazione della scala di misurazione corrente insieme al documento.
Per visualizzare la scala nella palette Info, scegliete Opzioni palette dal menu della palette e selezionate Scala di misurazione
nell’area Informazioni stato.
Per visualizzare la scala di misurazione nella parte inferiore della finestra del documento, scegliete Mostra > Scala di
misurazione dal menu della finestra del documento.
2 Nella finestra di dialogo Marcatore della scala di misurazione, impostate le opzioni seguenti:
Lunghezza Digitate un valore per impostare la lunghezza del marcatore di scala. La lunghezza del marcatore in pixel varia
a seconda della scala di misurazione correntemente selezionata per il documento.
Visualizza testo Selezionate questa opzione per visualizzare la lunghezza e le unità logiche del marcatore di scala.
Colore Consente di impostare il colore bianco o nero per il marcatore di scala e la didascalia.
Nota: i marcatori di scala aggiuntivi sono inseriti nella stessa posizione nell’immagine e, a seconda della lunghezza, potrebbero
nascondersi l’uno con l’altro. Per visualizzare un marcatore sottostante, disattivate l’impostazione dei livelli del marcatore di
scala.
• Create un’area di selezione per misurare valori come altezza, larghezza, perimetro, area e valori di grigio dei pixel. Potete
misurare una o più selezioni per volta.
• Per misurare angoli e distanze lineari, tracciate una linea con lo strumento righello.
• Usate lo strumento conteggio per contare gli elementi nell’immagine e quindi registrare il numero rilevato. Consultate
“La funzione di conteggio (Photoshop Extended)” a pagina 563.
Ogni misurazione misura una o più coordinate. Le coordinate selezionate determinano le informazioni inserite nel Registro
misurazioni. Le coordinate variano a seconda del tipo di strumento usato per eseguire la misurazione. Per misurare le
selezioni potete usare diverse coordinate: area, perimetro, altezza e larghezza. Lunghezza e angolo sono coordinate
disponibili per le misurazioni effettuate con lo strumento righello. Per rendere più rapido il flusso di lavoro, potete creare e
salvare serie di coordinate per determinati tipi di misurazioni.
Le misurazioni vengono calcolate e registrate nel Registro misurazioni usando le unità di scala attive al momento della
registrazione della misurazione. Se non è impostata alcuna scala di misurazione, la scala predefinita è 1 pixel = 1 pixel.
3 (Facoltativo) Scegliete Analisi > Seleziona coordinate ed effettuate una delle seguenti operazioni:
• Scegliete Personale per selezionare le coordinate da misurare.
• Selezionate una coordinata predefinita esistente dal sottomenu.
Al seguente indirizzo è disponibile un video sull’uso delle funzioni di misurazione: www.adobe.com/go/vid0029_it.
Nella finestra di dialogo Seleziona coordinate, le coordinate sono raggruppate a seconda dello strumento di misurazione
con cui possono essere rilevate. Le coordinate comuni sono coordinate disponibili per tutti gli strumenti che consentono
di aggiungere informazioni utili al Registro misurazioni, ad esempio il nome del file misurato, la scala di misurazione e la
data e l’ora dell’operazione.
Per impostazione predefinita, sono selezionate tutte le coordinate. Potete selezionare un sottogruppo di coordinate per un
determinato tipo di misurazione e salvare la combinazione per renderla disponibile come predefinito coordinate.
Nota: quando eseguite la misurazione con uno strumento particolare, nel registro vengono visualizzate solo le coordinate
associate a tale strumento, anche se sono selezionate altre coordinate. Ad esempio, se eseguite una misurazione con lo strumento
righello, nel Registro misurazioni vengono visualizzate solo le coordinate corrispondenti, insieme alle coordinate comuni
selezionate.
4 Scegliete una funzione di immagine e uno strumento di misurazione corrispondenti alle coordinate selezionate.
Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Create una o più selezioni nell’immagine.
• Scegliete Analisi > Strumento Righello oppure fate clic sullo strumento righello nella finestra degli strumenti, quindi
usate lo strumento per misurare la lunghezza di un’area di immagine.
• Scegliete Analisi > Strumento Conteggio oppure fate clic sullo strumento conteggio nella finestra degli strumenti e
quindi contante gli elementi nell’immagine.
5 Scegliete Finestra > Registro misurazioni per aprire la palette Registro misurazioni.
6 Scegliete Analisi > Registra misurazioni oppure fate clic su Registra misurazioni nella palette Registro misurazioni.
Nota: se le coordinate selezionate non corrispondono allo strumento di misurazione selezionato, viene chiesto di selezionare le
coordinate per lo strumento.
Il Registro misurazioni include colonne per ogni coordinata selezionata nella finestra di dialogo Coordinate misurazione.
A ogni misurazione effettuata viene inserita una nuova riga di dati nel Registro misurazioni.
Se misurate più aree selezionate nell’immagine, nel registro viene creata una riga di dati che contiene dati riepilogativi o
cumulativi per tutte le aree selezionate, seguita da una riga di dati per ogni area di selezione. Ogni area di selezione è
elencata come Caratteristica distinta nella colonna Etichetta del registro, con un numero univoco.
Potete ripetere i passaggi da 2 a 6 per più selezioni nello stesso documento o in documenti diversi. Nella colonna
Documento del Registro misurazioni viene riportata la sorgente dei dati di misurazione.
Coordinate di misurazione
Angolo Orientamento dell’angolo (±0-180) dello strumento righello.
Area Area della selezione in pixel quadrati o in unità calibrate in base alla scala di misurazione corrente (ad esempio
millimetri quadrati).
Circolarità 4pi(area/perimetro2). Un valore di 1,0 indica un cerchio perfetto. Un valore che si avvicina a 0,0 indica un
poligono gradualmente sempre più allungato. Nel caso di sezioni molto piccole, i valori potrebbero non essere validi.
Conteggio Cambia a seconda dello strumento di misurazione usato. Strumento selezione: il numero di aree di selezione
non contigue nell’immagine. Strumento conteggio: il numero di elementi conteggiati nell’immagine. Strumento righello: il
numero di linee di righello visibili (1 o 2).
Date e ora Riporta l’indicazione della data e dell’ora in cui è stata eseguita la misurazione.
Valore grigio È una misurazione della luminosità, che va da 0 a 255 (immagini a 8-bit), da 0 a 32,768 (immagini a 16-bit)
o da 0,0 a 10 (immagini a 32-bit). Per tutte le misurazioni relative al valore del grigio, l’immagine viene convertita
internamente alla scala di grigio (equivale a scegliere Immagine > Metodo > Scala di grigio) usando il profilo predefinito
della scala di grigio. I calcoli richiesti (media, mediana, minimo, massimo) vengono effettuati per ogni caratteristica e per
il riepilogo.
Altezza Altezza della selezione (max y - min y), in unità corrispondenti alla scala di misurazione corrente.
Istogramma Consente di generare dati di istogramma per ogni canale dell’immagine (tre per immagini RGB, quattro per
immagini CMYK e così via), registrando il numero di pixel a ogni valore, da 0 a 255 (i valori a 16-bit o 32-bit vengono
convertiti in valori a 8-bit). Quando esportate dati dal Registro misurazioni, i dati dell’istogramma numerico vengono
esportati in un file con valori separati da virgola (CSV). Il file viene inserito in una cartella specifica nella stessa posizione
in cui esportate il file di testo del registro misurazioni, con valori separati da tabulazioni. Ai file di istogramma viene
assegnato un numero univoco, iniziando da 0 con avanzamenti di 1. Se misurate contemporaneamente più selezioni, viene
generato un file di istogramma per l’area selezionata complessiva e file di istogramma aggiuntivi per ogni selezione.
Densità integrata La somma dei valori di grigio dei pixel nella selezione. Equivale al prodotto di area (in pixel) e media dei
valori di grigio.
Etichetta Consente di identificare e numerare automaticamente ogni misurazione come Misurazione 1, Misurazione 2 e
così via. Se misurate contemporaneamente più selezioni, a ogni selezione vengono assegnati un numero e un’etichetta
Caratteristica aggiuntivi.
Lunghezza La distanza lineare definita dallo strumento righello nell’immagine, espressa in unità corrispondenti alla scala
di misurazione corrente.
Perimetro Il perimetro della selezione. Se misurate contemporaneamente più selezioni, viene generata una misurazione per
il perimetro totale di tutte le selezioni e misurazioni aggiuntive per ogni selezione.
Scala La scala di misurazione del documento sorgente (ad esempio, 100 px = 3 miglia).
Larghezza La larghezza della selezione (max x - min x), in unità corrispondenti alla scala di misurazione corrente.
Quando misurate un oggetto, nel Registro misurazioni viene visualizzata una nuova riga. Potete riordinare le colonne nel
registro, ordinare i dati nelle colonne, eliminare righe o colonne oppure esportare dati registro a un file di testo con valori
separati da virgola.
In Photoshop potete inoltre conteggiare automaticamente più aree selezionate in un’immagine e registrare i risultati nella
palette Registro misurazioni.
Consultare anche
“Eseguire una misurazione (Photoshop Extended)” a pagina 559
Nota: per poter registrare un conteggio nel Registro misurazioni, dovete avere selezionato Conteggio come coordinata di
misurazione. Scegliete Analisi > Seleziona coordinate > Personale e selezionate la coordinata Conteggio nell’area dello
strumento Conteggio.
1 Selezionate lo strumento bacchetta magica oppure scegliete Seleziona > Intervallo colori.
2 Create una selezione che includa gli oggetti dell’immagine che desiderate contare. Per risultati ottimali, gli oggetti
nell’immagine devono essere in contrasto con lo sfondo.
• Se usate lo strumento bacchetta magica, aumentate o riducete il valore dell’opzione Tolleranza come necessario per
ottimizzare la selezione degli oggetti che desiderate contare nell’immagine. Deselezionate le opzioni Anti-alias e
Contigui.
• Per Intervallo colori, impostate Tolleranza e Colori campionati per ottimizzare le aree selezionate nell’immagine.
Consultate “Selezionare un intervallo di colori” a pagina 235.
3 Scegliete Analisi > Seleziona coordinate > Personale.
4 Nell’area Selezioni, selezionate la coordinata Conteggio e fate clic su OK.
5 Aprite il Registro misurazioni.
6 Scegliete Analisi > Registra misurazioni oppure fate clic su Registra misurazioni nel Registro misurazioni.
Le aree di selezione vengono conteggiate e il numero corrispondente viene immesso automaticamente nella colonna
Conteggio del Registro misurazioni.
Consultare anche
“Selezionare con lo strumento bacchetta magica” a pagina 234
In Photoshop i modelli 3D vengono inseriti in un livello 3D distinto. Potete usare gli strumenti 3D per spostare o
ridimensionare un modello 3D, modificare la luce o cambiare i metodi di rendering, ad esempio da opaco a wireframe.
Nota: per modificare il modello 3D, dovete usare un’applicazione di modifica di elementi 3D.
Potete aggiungere più livelli 3D a un’immagine, unire un livello 3D con livelli bidimensionali (2D) per creare uno sfondo
per il contenuto 3D oppure convertire un livello 3D in un livello 2D o in un oggetto avanzato.
Se il file 3D contiene texture, queste vengono aperte con il file e vengono visualizzate come livelli distinti nella palette Livelli.
Potete modificare le texture usando qualsiasi strumento di pittura o di regolazione di Photoshop e quindi applicare di nuovo
le texture al modello e visualizzare i risultati.
Nota: non potete creare nuove texture in Photoshop né modificarne la mappatura alle aree del modello.
Nota: un livello 3D non conserva informazioni sullo sfondo o sul canale alfa del file 3D originale.
Nota: quando usate gli strumenti 3D, non potete accedere alle altre funzioni o comandi di menu di Photoshop fino a che non
avete salvato o annullato le modifiche apportate al contenuto 3D.
A B C D E F G H I J K L M N O P
Q R S T U V
Barra delle opzioni di trasformazione 3D
A. Attiva gli strumenti di modifica degli oggetti 3D (C - H) B. Attiva gli strumenti di modifica della videocamera 3D (Q - V) C. Torna alla
posizione iniziale dell’oggetto D. Ruota E. Ruota su se stesso F. Trascina G. Sposta H. Scala I. Menu Visualizza J. Elimina la visualizzazione
corrente K. Salva la posizione corrente della videocamera come vista L. Opzioni di effetti di luce e metodi di rendering M. Opzioni delle
sezioni trasversali 3D N. Controlli di riproduzione delle animazioni O. Annulla la trasformazione 3D corrente P. Conferma la trasformazione
3D corrente Q. Torna alla posizione iniziale della videocamera R. Sposta con moto circolare S. Ruota su se stesso T. Panning U. Cammina
V. Zoom
Per visualizzare suggerimenti sugli strumenti 3D, scegliete Opzioni palette dal menu delle opzioni della palette Info e
selezionate Mostra suggerimenti strumenti. Fate clic su uno strumento, quindi portate il cursore sulla finestra
dell’immagine per visualizzare i dettagli corrispondenti nella palette Info.
Trascina Trascinate lateralmente per spostare il modello orizzontalmente oppure verso l’alto o verso il basso per spostarlo
verticalmente. Tenete premuto Ctrl (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre trascinate per ottenere uno spostamento in
direzione x/z.
Sposta Trascinate lateralmente per spostare il modello orizzontalmente oppure trascinate verso l’alto o verso il basso per
avvicinarlo o allontanarlo. Tenete premuto Ctrl (Windows) o Opzione (Mac OS) mentre trascinate per ottenere uno
spostamento in direzione x/y.
Scala Trascinate verso l’alto o verso il basso per aumentare o ridurre le dimensioni del modello. Tenete premuto Ctrl
(Windows) o Opzione (Mac OS) mentre trascinate per ridimensionare in direzione z.
Fate clic sull’icona Torna alla visualizzazione predefinita sulla barra delle opzioni per ripristinare la visualizzazione iniziale
del modello.
Per visualizzare o modificare la posizione numerica x, y e z, la rotazione o il ridimensionamento del modello 3D, fate clic
sulla freccia a destra degli strumenti 3D.
Modificare la videocamera 3D
Usate gli strumenti di modifica della videocamera per spostare la videocamera mantenendo fissa la posizione dell’oggetto 3D.
Per visualizzare suggerimenti sugli strumenti 3D, scegliete Opzioni palette dal menu delle opzioni della palette Info e
selezionate Mostra suggerimenti strumenti. Fate clic su uno strumento, quindi portate il cursore sulla finestra
dell’immagine per visualizzare i dettagli corrispondenti nella palette Info.
Panning Trascinate per effettuare il panning della videocamera nella direzione x o y. Tenete premuto Ctrl (Windows) o
Opzione (Mac OS) mentre trascinate per effettuare il panning in direzione x o z.
Cammina Trascinate per camminare con la videocamera (traslazione z e rotazione y). Tenete premuto Ctrl (Windows) o
Opzione (Mac OS) mentre trascinate per camminare nella direzione z/x (traslazione z e rotazione x).
Zoom Trascinate per modificare il campo visivo della videocamera 3D. Il campo visivo massimo è 180.
PHOTOSHOP CS3 567
Guida utente
Per visualizzare o modificare i valori numeri relativi alle posizioni x, y e z, la rotazione o il campo visivo della videocamera
3D, fate clic sulla freccia a destra degli strumenti di modifica della videocamera per aprire le impostazioni della
videocamera 3D.
Selezionate Vista ortogonale per visualizzare il modello in una vista ridimensionata accurata senza distorsioni di
prospettiva.
❖ Fate clic sull’icona Impostazioni illuminazione e aspetto e selezionate un metodo di illuminazione dalla palette a
comparsa.
I metodi di rendering come Contorno opaco e Illustrazione al tratto consentono di regolare il numero di linee strutturali
visualizzate nel modello modificando l’impostazione Soglia piega. Quando due poligoni di un modello si incontrano a un
determinato angolo, si forma una piega o linea. Se i bordi si incontrano a un angolo inferiore all’impostazione di Soglia
piega (0-180), la linea che formano viene rimossa. Con un’impostazione di 0, viene visualizzato l’intero wireframe.
1 Fate clic sull’icona Impostazioni illuminazione e aspetto e selezionate un metodo di illuminazione dalla palette a
comparsa.
Rettangolo di selezione Consente di tracciare accanto a ogni componente del modello un rettangolo delle dimensioni
minime necessarie per contenere il componente.
Trasparente Consente di visualizzare il modello con un’opacità regolabile. Immettete un valore di opacità compreso tra 0 e
100% per modificare la trasparenza.
Illustrazione al tratto Consente di visualizzare il modello come opaco (non ombreggiato) con contorni sovrapposti. Usate
Colore lati per impostare il colore opaco e Colore linea per impostare il colore del contorno.
Contorno opaco È simile al metodo Wireframe opaco; tuttavia, se riducete il valore di Soglia piega, il wireframe viene
gradualmente ridotto a semplici contorni.
Wireframe/Wireframe ombreggiato Consente di visualizzare il solo wireframe, nel colore selezionato o come scala di grigio
ombreggiata.
Wireframe nascosto Consente di visualizzare o nascondere la vista wireframe senza superfici nascoste visibili. Potete
ottenere un effetto simile usando il metodo Contorno opaco con l’angolo del contorno impostato su 0.
Vertici Consente di visualizzare tutti i vertici o intersezioni di poligoni che costituiscono il modello wireframe.
2 Impostate le opzioni disponibili per il metodo di rendering selezionato (Colore linea, Colore lati, Opacità o Soglia piega).
PHOTOSHOP CS3 568
Guida utente
1 Fate clic sull’icona Impostazioni sezione trasversale per aprire la palette a comparsa.
2 Nell’area Impostazioni sezione trasversale, selezionate Abilita sezione trasversale e impostate le opzioni relative a
allineamento, posizione e orientamento.
Allineamento Selezionate un asse (x, y o z) per il piano di intersezione. Il piano è perpendicolare all’asse selezionato.
Posizione e orientamento Usate Spostamento per spostare il piano lungo il suo asse, senza modificarne l’inclinazione. Con
uno spostamento predefinito di 0, il piano interseca il modello 3D nel suo punto intermedio. Con spostamento positivo o
negativo massimo, il piano si sposta oltre qualsiasi intersezione con il modello. Usate le impostazioni di inclinazione per
ruotare il piano fino a 3600 in entrambe le direzioni possibili. Per un asse particolare, le impostazioni di inclinazione faranno
ruotare il piano lungo gli altri due assi. Ad esempio, un piano allineato all’asse y può essere ruotato attorno all’asse x
(Inclinazione 1) o all’asse z (Inclinazione 2).
Capovolgi Sposta l’area visualizzata del modello sul lato opposto del piano di intersezione.
Per combinare due metodi di rendering in un modello, duplicate il livello 3D e quindi cambiate il metodo di rendering per
il livello duplicato. Impostare la sezione trasversale nella stessa posizione su ogni livello, quindi capovolgete una sezione
trasversale.
Visualizzare le animazioni 3D
Se un file 3D contiene un’animazione, questa viene inclusa nel file quando Photoshop apre il modello 3D. Per visualizzare
le animazioni, potete usare i comandi corrispondenti, disponibili sulla barra delle opzioni.
Per visualizzare o nascondere una singola texture su un modello 3D, fate clic sull’icona occhio accanto al livello Texture. Per
visualizzare o nascondere tutte le texture, fate clic sull’icona occhio accanto al livello superiore del livello Texture.
Nota: non potete modificare le texture quando gli strumenti 3D sono attivi. Fate clic su Conferma o Annulla sulla barra delle
opzioni per chiudere la modalità di trasformazione 3D.
Nota: per i formati di file 3D come .u3d e .kmz, in cui le texture sono memorizzate nello stesso file del modello, il comando
Sostituisci texture aggiorna il file del modello. Per i formati come .3ds, il comando Sostituisci texture aggiorna i diversi file di
texture associati al file del modello.
Consultare anche
“Colorare con lo strumento pennello o matita” a pagina 304
❖ Scegliete File > Salva o File > Salva con nome e selezionate il formato Photoshop (PSD), Photoshop PDF o TIFF e fate
clic su OK.
570
Le azioni possono includere delle interruzioni per permettervi di eseguire le operazioni che non possono essere registrate
(quali l’uso di uno strumento di pittura). Le azioni possono anche includere controlli modali per l’inserimento di valori in
eventuali finestre di dialogo, mentre viene eseguita un’azione.
In Photoshop le azioni sono alla base dell’uso dei droplet, piccole applicazioni che elaborano automaticamente i file
trascinati sulla loro icona
Photoshop e Illustrator sono forniti con azioni predefinite installate per assistere l’utente nell’esecuzione delle attività più
comuni. Potete usare queste azioni così come sono, personalizzarle in base alle vostre esigenze o creare nuove azioni. Le
azioni sono memorizzate in set per aiutarvi a organizzarle.
Potete registrare, modificare, personalizzare ed elaborare in batch le azioni nonché gestire gruppi di azioni lavorando con i
set di azioni.
A
B
D E
Palette Azioni di Photoshop
A. Set di azioni B. Azione C. Comandi registrati D. Comando incluso E. Controllo modale (attiva/disattiva il controllo modale)
Nota: in modalità pulsante, fate clic su un pulsante per eseguire l’intera azione, eccetto i comandi precedentemente esclusi.
1 Se necessario, selezionate gli oggetti sui quali eseguire l’azione oppure aprire un file.
2 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• (Illustrator) Per eseguire un set di azioni, selezionate il nome del set e fate clic su Esegui nel pannello Azioni, o
scegliete Esegui dal menu del pannello.
• Per eseguire una singola azione, selezionate il nome dell’azione e fate clic su Esegui nel pannello Azioni, o scegliete Esegui
dal menu del pannello.
• Se avete assegnato la scelta rapida da tastiera all’azione, premete la combinazione di tasti per eseguire l’azione
automaticamente.
• Per eseguire solo parte di un’azione, selezionate il comando da cui volete iniziare l’azione, quindi fate clic sul pulsante
Esegui nel pannello Azioni o scegliete Esegui dal menu del pannello.
• Per riprodurre un singolo comando, selezionate il comando, quindi premete Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fate
clic sul pulsante Esegui nel pannello Azioni. Potete inoltre premere Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e fare doppio
clic sul comando.
Per annullare un’azione in Photoshop, prima di eseguire l’azione, create un’istantanea nel pannello Storia, quindi
selezionatela per annullare l’intera azione.
Nota: quando riproducete un’azione a velocità accelerata la schermata può non aggiornarsi durante l’esecuzione dell’azione, i
file possono essere aperti, modificati, salvati e chiusi senza neanche venire visualizzati sullo schermo, consentendo un’esecuzione
più veloce dell’azione. Per visualizzare i file sullo schermo durante l’esecuzione dell’azione, specificate la velocità passo-passo.
Passo-passo Completa un comando e ridisegna l’immagine prima di passare al comando successivo nell’azione.
Pausa per __ secondi Determina la durata della pausa dopo ciascun comando nell’azione.
3 (Solo Photoshop) Selezionate Pausa per annotazione audio per completare la riproduzione delle annotazioni audio
nell’azione prima di iniziare il passaggio successivo. Deselezionate questa opzione affinché l’azione prosegua durante la
riproduzione di un’annotazione audio.
Gestire le azioni
Gestite le azioni nel pannello Azioni per tenerle organizzate e rendere disponibili solo le azioni necessarie per un progetto.
Potete riorganizzare, duplicare, eliminare, rinominare e modificare le opzioni per le azioni nel pannello Azioni.
PHOTOSHOP CS3 572
Guida utente
Nota: qualsiasi azione creata verrà elencata automaticamente nel pannello Azioni, tuttavia per salvare un’azione
effettivamente e non correre il rischio di perderla eliminando il file delle preferenze (Illustrator) o il file del pannello Azioni
(Photoshop), è necessario salvarla come parte di un set di azioni.
Potete salvare il file ovunque. nel pannello Azioni potete salvare solo l’intero contenuto del set, non le azioni singole.
Nota: (Solo Photoshop) se salvate il file di set di azioni nella cartella Predefiniti/Azioni, il set apparirà in fondo al menu del
pannello Azioni al riavvio dell’applicazione.
(Solo Photoshop) Per salvare le azioni in un file di testo, tenete premuto Ctrl+Alt (Windows) o Comando+Opzione
(Mac OS) e scegliete il comando Salva azioni. Potete usare questo file per esaminare o stampare il contenuto dell’azione.
Tuttavia, non potete ricaricare il file di testo in Photoshop.
• Per creare un nuovo set di azioni, fate clic sul pulsante Crea nuovo set nel pannello Azioni oppure scegliete Nuovo
set dal menu del pannello. Immettete quindi il nome del set e fate clic su OK.
Nota: se intendete creare una nuova azione e raggrupparla in un nuovo set, ricordate di creare prima il set. Successivamente,
il nuovo set creato apparirà nel menu a comparsa alla creazione della nuova azione.
• Per spostare un’azione in un altro set, trascinate l’azione sul set desiderato. Quando la riga evidenziata appare nella
posizione desiderata, rilasciate il pulsante del mouse.
• Per rinominare un set di azioni, fate doppio clic sul nome del set nel pannello Azioni o scegliete Imposta opzioni dal
menu del pannello Azioni. Immettete quindi il nuovo nome del set e fate clic su OK.
• Per sostituire tutte le azioni nella palette con un nuovo set, scegliete Sostituisci azioni nel menu del pannello Azioni.
Selezionate un file di azioni e fate clic su Carica (Photoshop) o Apri (Illustrator).
Importante: il comando Sostituisci azioni sostituisce tutti i set di azioni nel documento corrente. Prima di usarlo, accertatevi
di avere già salvato una copia del set di azioni attuale mediante il comando Salva azioni.
Creare le azioni
Registrare le azioni
Tenete presenti le seguenti indicazioni quando registrate le azioni:
• I risultati di un’azione dipendono dal file in uso e dalle impostazioni del programma, quali il livello attivo o il colore di
primo piano. Ad esempio, una sfocatura di 3 pixel produrrà effetti diversi su un file da 72 ppi e uno da 144 ppi, mentre
l’opzione Bilanciamento colore non funzionerà con immagini in scala di grigio.
• Quando registrate un’azione che comporta impostazioni da finestre di dialogo e palette, l’azione userà le impostazioni
correnti al momento della registrazione. Se modificate un’impostazione in una finestra di dialogo o in una palette
durante la registrazione di un’azione, viene registrato il nuovo valore.
Nota: la maggior parte delle finestre di dialogo conservano i valori delle impostazioni precedenti. Controllate attentamente che
i valori siano quelli che desiderate registrare.
• Le operazioni e gli strumenti modali, nonché tutti gli strumenti che registrano le posizioni, si basano sulle unità di
misura specificate per il righello. Sono dette modali le operazioni e gli strumenti che hanno effetto dopo aver premuto
Invio/A capo, ad esempio i comandi di trasformazione e ritaglio. Gli strumenti che registrano la posizione sono gli
strumenti selezione, sezione, sfumatura, bacchetta magica, lazo, forma, tracciato, contagocce e nota.
Quando registrate un’azione da riprodurre su file di dimensioni diverse, è consigliabile usare le percentuali come unità del
righello. In questo modo, l’azione verrà riprodotta sempre nella stessa posizione relativa dell’immagine.
• Per fare in modo che un’azione ne richiami un’altra, registrate il comando Esegui del menu della palette Azioni.
La procedura di registrazione delle azioni in Photoshop è simile a quella di Illustrator.
Registrare un’azione
Quando create una nuova azione, tutti gli strumenti e i comandi usati vengono aggiunti all’azione finché non interrompete
la registrazione.
Per evitare errori, lavorate su una copia: all’inizio dell’azione prima di applicare altri comandi, registrate il comando File >
Salva una copia (Illustrator) oppure File > Salva con nome e selezionate Come copia (Photoshop). In alternativa, in
Photoshop potete fare clic sul pulsante Nuova istantanea nella palette Storia per creare un’istantanea dell’immagine prima di
registrare l’azione.
1 Aprite un file.
2 Nel pannello Azioni, fate clic su Crea nuova azione o scegliete Nuova azione dal menu del pannello Azioni.
3 Inserite un nome per l’azione, selezionate un set di azioni e impostate opzioni aggiuntive:
Tasto funzione Assegna una scelta rapida da tastiera all’azione. Potete scegliere qualsiasi combinazione di tasto funzione,
tasto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) e tasto Maiusc (ad esempio, Ctrl+Maiusc+F3), con le seguenti eccezioni: In
Windows non potete utilizzare il tasto F1 né F4 o F6 con il tasto Ctrl.
Nota: se assegnate una scelta rapida da tastiera già usata per un comando a un’azione, la scelta rapida richiamerà l’azione
anziché il comando.
Colore Assegna un colore per la visualizzazione in Modalità pulsante.
4 Fate clic su Inizia registrazione. Il pulsante Inizia registrazione nel pannello Azioni diventa rosso .
Importante: quando registrate il comando Salva con nome, non cambiate il nome del file. Se immettete un nuovo nome file,
questo sarà registrato e utilizzato ogni volta che eseguite l’azione. Se prima di salvare vi dovete spostare in un’altra cartella,
specificate la nuova posizione senza indicare il nome del file.
6 Per interrompere la registrazione, fate clic sul pulsante Interrompi riproduzione/registrazione o scegliete Smetti
registrazione dal menu del pannello Azioni (in Photoshop, potete anche premere il tasto Esc).
Per riprendere la registrazione nella stessa azione, scegliete Inizia registrazione dal menu del pannello Azioni.
PHOTOSHOP CS3 575
Guida utente
Registrare un tracciato
Il comando Inserisci tracciato consente di includere in un’azione un tracciato complesso creato con uno strumento penna
o incollato da Adobe Illustrator. Durante la riproduzione dell’azione, il tracciato di lavoro viene impostato sul tracciato
registrato. Potete inserire un tracciato durante o dopo la registrazione di un’azione.
Nota: la riproduzione di azioni contenenti tracciati complessi può richiedere grandi quantità di memoria. Se si verificano
problemi, aumentate la quantità di memoria a disposizione di Photoshop.
Inserire un’interruzione
Potete inserire un’interruzione nell’azione che permetta di eseguire un’operazione non registrabile (ad esempio, l’uso di uno
strumento di pittura). Al termine dell’operazione, fate clic su Esegui nel pannello Azioni per completare l’azione.
Potete inoltre visualizzare un breve messaggio quando l’azione raggiunge l’interruzione come promemoria delle operazioni
da eseguire per continuare l’azione. Potete includere un pulsante Continua nella finestra di messaggio nel caso in cui non
sia necessario eseguire altre attività.
Un controllo modale è contrassegnato dall’icona di una finestra di dialogo a sinistra del comando, dell’azione o del set
nel pannello Azioni. Le azioni e i set che contengono anche dei comandi modali appaiono come icone di finestre di dialogo
rosse . Non potete impostare un controllo modale in modalità pulsante.
• Per attivare o disattivare i controlli modali per tutti i comandi dell’azione, fate clic sulla casella a sinistra del nome
dell’azione.
• Per attivare o disattivare i controlli modali per tutte le azioni in un set, fate clic sulla casella a sinistra del nome del set.
1 Se necessario, espandete l’elenco dei comandi nell’azione facendo clic sul triangolo a sinistra del nome dell’azione nel
pannello Azioni.
2 Effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per escludere un solo comando, fate clic per eliminare il segno di spunta a sinistra del nome del comando. Fate
nuovamente clic per includere il comando.
• Per escludere o includere tutti i comandi o le azioni in un’azione o in un set, fate clic sul segno di spunta a sinistra del
nome dell’azione o del set.
• Per escludere o includere tutti i comandi ad eccezione del comando selezionato, tenete premuto il tasto Alt (Windows) o
Opzione (Mac OS) e fate clic sul segno di spunta.
Per indicare che alcuni comandi nell’azione sono esclusi, in Photoshop il segno di spunta dell’azione principale diventa
rosso; in Illustrator il segno di spunta dell’azione principale diventa scuro.
Il comando può essere inserito durante o dopo la registrazione dell’azione. Un comando inserito viene riprodotto solo
quando l’azione è eseguita; quando lo inserite il file rimane quindi invariato. Nell’azione non vengono registrati valori per
il comando. Se il comando apre una finestra di dialogo, questa appare durante la riproduzione e l’azione viene
temporaneamente sospesa finché non fate clic su OK o Annulla.
Nota: quando usate il comando Inserisci elemento da menu per inserire un comando che apre una finestra di dialogo, non
potete disattivare il controllo modale nella palette Azioni.
• Convertire un gruppo di file in formato JPEG, PSD o TIFF, oppure convertire simultaneamente i file in tutti i tre formati.
• Elaborare un gruppo di file da fotocamera in formato Raw usando le stesse opzioni.
• Ridimensionare le immagini in base a dimensioni specifiche in pixel.
• Incorporare un profilo colore o convertire un gruppo di file in sRGB e salvarli come immagini JPEG per il Web.
• Includere metadati del copyright nelle immagini convertite.
Elaboratore immagini consente di gestire file Photoshop (PSD), JPEG e da fotocamera in formato Raw.
Usate questa opzione per le immagini in formato PSD o JPEG, se il profilo colore del file non corrisponde a quello di lavoro.
Potete scegliere un profilo colore per convertire la prima immagine e tutte le immagini della cartella.
Nota: le impostazioni applicate con Elaboratore immagini sono temporanee e vengono usate solo con questa opzione. Per
elaborare l’immagine vengono usate le impostazioni correnti dell’immagine in formato Raw, a meno che non le modifichiate
con Elaboratore immagini.
PHOTOSHOP CS3 578
Guida utente
Ridimensiona Ridimensiona l’immagine in base ai valori di larghezza e altezza impostati. L’immagine mantiene comunque
le sue proporzioni originali.
Converti profilo in sRGB Converte il profilo colore in sRGB. Per salvare il profilo insieme all’immagine, accertatevi che
Includi profilo ICC sia selezionato.
Salva come PSD Salva le immagini in formato Photoshop all’interno di una cartella denominata PSD nella cartella di
destinazione.
Massimizza compatibilità Salva una versione composita di un’immagine con più livelli, al fine di garantire la compatibilità
con applicazioni che non leggono immagini con più livelli.
Salva come TIFF Salva le immagini in formato TIFF all’interno di una cartella denominata TIFF nella cartella di
destinazione.
Compressione LZW Salva il file TIFF usando lo schema di compressione LZW.
Nota: se il plug-in di terze parti non supporta l’importazione contemporanea di più documenti, potrebbe non funzionare
durante l’elaborazione in batch o se usato come parte di un’azione. Per ulteriori informazioni, contattate il produttore del plug-in.
Quando eseguite l’elaborazione in batch dei file, potete lasciare tutti i file aperti, chiudere e salvare le modifiche apportate
ai file originali o salvare le versioni modificate dei file in una nuova posizione (lasciando gli originali inalterati). Se salvate
i file elaborati in una nuova posizione, potete creare una nuova cartella di destinazione prima di iniziare l’operazione.
Per eseguire l’elaborazione in batch con più azioni, create una nuova azione che esegua tutte le altre azioni, quindi eseguitela
in batch. Per eseguire l’elaborazione in batch di più cartelle, create in una cartella gli alias per le altre cartelle da elaborare,
quindi selezionate Includi tutte le sottocartelle.
PHOTOSHOP CS3 579
Guida utente
Per migliorare le prestazioni dell’elaborazione in batch, diminuite il numero di stati della storia salvati e deselezionate
l’opzione Crea automaticamente la prima istantanea nella palette Storia.
Importa Elabora le immagini provenienti da una fotocamera digitale, uno scanner o un documento PDF.
Bridge Elabora i file selezionati in Adobe Bridge. Se non è selezionato alcun file, vengono elaborati quelli contenuti nella
cartella Bridge corrente.
4 Impostate le opzioni di elaborazione, salvataggio e denominazione dei file. Per ulteriori informazioni sulle impostazioni
della finestra di dialogo Batch, consultate “Opzioni di elaborazione di batch e droplet” a pagina 580.
Questa procedura vi consente, ad esempio, di applicare contrasto, ridimensionare e salvare le immagini come JPEG nelle
loro cartelle originarie. Sarà sufficiente creare un’azione che presenti un passaggio Contrasta, un passaggio Ridimensiona,
e infine un passaggio “Salva come JPEG”. Quando elaborate in batch questa azione, selezionate Includi tutte le sottocartelle;
come destinazione scegliete Salva e chiudi e selezionate Ignora comandi Azione “Salva con nome”.
Icona di un droplet
PHOTOSHOP CS3 580
Guida utente
Le azioni stanno alla base della creazione dei droplet: prima di poter creare un droplet, dovete registrare l’azione nella
palette Azioni. Consultate “Registrare le azioni” a pagina 573.
• Dopo aver spostato su un sistema Mac OS un droplet creato in Windows, trascinatelo sull’icona di Photoshop della
scrivania. Photoshop aggiorna il droplet per l’uso in Mac OS.
• Quando create un droplet in Mac OS, usate l’estensione .exe per renderlo compatibile sia con Windows che con Mac OS.
• Eventuali riferimenti a nomi di file non sono supportati nel trasferimento di un droplet tra diversi sistemi operativi. Tutti
i passaggi con riferimenti a nomi di file o cartelle (come i comandi Apri e Salva con nome o i comandi di regolazione che
caricano le impostazioni da un file) interrompono l’azione per richiedere all’utente di specificare il nome.
Per usare questa opzione, l’azione deve contenere un comando Apri. In caso contrario il comando Batch non apre i file
selezionati per l’elaborazione in batch. Se selezionate questa opzione non vengono ignorate tutte le informazioni del
comando Apri, ma soltanto la scelta dei file da aprire.
Deselezionate questa opzione se avete registrato l’azione per eseguirla su un file aperto o se l’azione contiene comandi Apri
riferiti a file necessari per lo svolgimento dell’azione.
Includi tutte le sottocartelle Elabora i file contenuti nelle sottocartelle della cartella specificata.
Sopprimi avvertenze profilo colore Disattiva i messaggi sui criteri per i colori.
Sopprimi finestre opzioni di Apri file Nasconde le finestre di dialogo delle opzioni di apertura dei file. Questa opzione è
utile quando si eseguono in batch azioni su immagini da fotocamera in formato Raw. In questo caso vengono usate le
impostazioni predefinite o precedentemente specificate.
Menu Destinazione Imposta la posizione in cui dovranno essere salvati i file elaborati.
• Nessuno Lascia aperti i file senza salvare le modifiche (a meno che l’azione non contenga un comando Salva).
• Salva e chiudi Salva i file nelle posizioni correnti e sovrascrive i file originali.
• Cartella Salva i file modificati in un’altra posizione. Fate clic su Scegli per specificare la cartella di destinazione.
PHOTOSHOP CS3 581
Guida utente
Ignora i comandi Azione “Salva con nome” Fa sì che i file elaborati vengano salvati nella cartella di destinazione specificata
nel comando Batch (o nella cartella originaria, se scegliete Salva e Chiudi), con i nomi originari o quelli specificati nella
sezione Denominazione file della finestra di dialogo Batch.
Se non selezionate questa opzione e l’azione include un comando Salva con nome, i file verranno salvati nella cartella
specificata nel comando Salva con nome dell’azione, anziché nella cartella specificata nel comando Batch. Inoltre, se non
selezionate questa opzione e il comando Salva con nome dell’azione include un nome di file, il comando Batch sovrascrive
il file specificato nell’azione ogni volta che elabora un’immagine.
Se desiderate che il comando Batch elabori i file usando i nomi originari dei file contenuti nella cartella originaria
specificata nel comando stesso, salvate l’immagine nell’azione. Quindi, quando impostate l’elaborazione in batch, scegliete
Ignora i comandi Azione “Salva con nome” e specificate una cartella di destinazione. Se nel comando Batch rinominate le
immagini e non selezionate l’opzione Ignora i comandi Azione “Salva con nome”, Photoshop salva due volte le immagini
elaborate: con il nuovo nome nella cartella specificata e con il nome originario nella cartella indicata nel comando Salva con
nome dell’azione.
Per usare questa opzione, l’azione deve contenere un comando Salva con nome. In caso contrario il comando Batch non
salva i file elaborati. Selezionando questa opzione non vengono ignorate tutte le informazioni del comando Salva con nome,
ma soltanto il nome del file e della cartella specificati.
Nota: alcune opzioni di salvataggio non sono disponibili nei comandi Batch e Crea droplet, quali ad esempio le opzioni TIFF
o di compressione JPEG. Se volete utilizzarle, registrate un passaggio Salva con nome nell’azione, quindi scegliete l’opzione
Ignora comandi Azione “Salva con nome” per essere certi che i file vengano salvati dove specificato nel comando Batch o Crea
droplet. Photoshop ignora il nome di file e il percorso specificati nel comando Salva con nome dell’azione ma mantiene le opzioni
di salvataggio usando il percorso e il nome di file specificati nella finestra di dialogo Batch.
Denominazione file Specifica le convenzioni da usare per i nomi di file da salvare in una nuova cartella. Scegliete gli
elementi dai menu a comparsa o immettete del testo nei campi da combinare con i nomi predefiniti di tutti i file. I campi
consentono di modificare l’ordine e la formattazione delle parti del nome di file. Dovete includere almeno un campo
univoco per ogni file (ad esempio, nome file, numero seriale o lettera seriale) per impedire la sovrascrittura dei file. Numero
di serie iniziale specifica il numero di partenza per ciascun campo di numero di serie. I campi Lettera seriale iniziano
sempre con la lettera “A” per il primo file.
Compatibilità Rende i nomi dei file compatibili con i sistemi operativi Windows, Mac OS e Unix.
Quando salvate con le opzioni del comando Batch, i file vengono di solito salvati nello stesso formato di quelli originali. Per
creare un’elaborazione in batch che salvi i file in un formato diverso, registrate il comando Salva con nome seguito da Chiudi
come parte dell’azione originale. Quindi, durante l’impostazione dell’elaborazione, scegliete Ignora comandi Azione “Salva con
nome” come opzione di destinazione.
Menu Errori Specifica come gestire gli errori di elaborazione:
• Smetti per errori Interrompe l’elaborazione fino alla conferma del messaggio di errore.
• Registra errori su file Registra ciascun errore in un file senza interrompere l’elaborazione in batch. Se vengono registrati
degli errori, dopo l’elaborazione appare un messaggio. Per rivedere un file di errori, apritelo con un editor di testo al termine
dell’esecuzione del comando Batch.
Script
Gli script
Photoshop supporta le funzioni di automazione tramite scripting. In Windows potete usare qualsiasi linguaggio di scripting
che supporti l’automazione COM, come ad esempio VB Script. In Mac OS potete usare tutti i linguaggi, quali AppleScript,
che consentono di inviare eventi Apple. Questi linguaggi non sono compatibili tra le diverse piattaforme, ma sono in grado
di controllare più applicazioni quali Adobe Photoshop, Adobe Illustrator, Microsoft Office e altre. In Mac OS potete usare
anche le azioni di Photoshop per Automator di Apple, che permette di gestire le operazioni in Photoshop.
PHOTOSHOP CS3 582
Guida utente
Potete anche usare JavaScript su entrambe le piattaforme. Il supporto per JavaScript consente di scrivere script di Photoshop
da eseguire su Windows o Mac OS.
Nota: fate riferimento alla documentazione di scripting inclusa con l’installazione dell’applicazione Photoshop: AppleScript
Reference Guide.pdf, JavaScript Reference Guide.pdf, Guida script Photoshop.pdf e Photoshop VisualBasic Reference Guide.pdf.
Queste guide sono memorizzate nella cartella Photoshop CS3/Guida script.
Eseguire un JavaScript
❖ Scegliete File > Script e selezionate lo script dall’elenco. L’elenco degli script include tutti i file salvati con estensione .js o
.jsx e che si trovano nella cartella Photoshop CS3/Predefiniti/Script. Per eseguire uno script salvato in una diversa
ubicazione, scegliete File > Script > Sfoglia e selezionate lo script.
5 Fate clic su Aggiungi. L’evento e il relativo script o azione vengono elencati nella finestra di dialogo.
6 Per disattivare ed eliminare singoli eventi, selezionateli dall’elenco e fate clic su Rimuovi. Per disattivare tutti gli eventi,
senza però eliminarli dall’elenco, deselezionate Attiva eventi per esecuzione di script/azioni.
Potete generare la grafica esportandoli da Photoshop, o creare dei modelli da usare in altri programmi, quali Adobe GoLive
e Adobe Graphics Server. Consultate “Salvare i modelli per usarli con altri prodotti Adobe” a pagina 587.
Per creare grafica dai modelli e dai set di dati, attenetevi alle seguenti istruzioni generali:
Flower
Definire le variabili
Le variabili sono utili per definire gli elementi di un modello che variano. Potete definire tre tipi di variabili. Le variabili
Visibilità mostrano o nascondono il contenuto di un livello. Le variabili Sostituzione pixel sostituiscono i pixel di un livello
con i pixel di un altro file immagine. Le variabili Sostituzione testo sostituiscono una stringa di testo in un livello di testo.
Nota: GoLive riconosce tutte le variabili di visibilità e di testo, ma non le variabili Sostituzione pixel.
PHOTOSHOP CS3 584
Guida utente
B
A
B
C
Sostituzione pixel Sostituisce i pixel di un livello con i pixel di un altro file immagine.
❖ Scegliete Immagine > Applica set di dati. Scegliete il set di dati dall’elenco e visualizzate l’anteprima dell’immagine nella
finestra del documento. Per applicare un set di dati, fate clic su Applica. Fate clic su Annulla se state visualizzando
l’anteprima e non desiderate modificare l’immagine di base.
Potete anche applicare un set di dati e visualizzarne l’anteprima nella pagina Set di dati della finestra di dialogo Variabili.
2 Immettete un nome di base per tutti i file generati. Potete creare il vostro schema di denominazione personalizzato.
3 Fate clic su Sfoglia per selezionare una cartella di destinazione per i file.
4 Scegliete i set di dati da esportare.
5 Fate clic su OK.
La sintassi del file esterno è la seguente (dove ogni riga che inizia con “NomeVariabile” o “Valore” costituisce una riga
separata nel file):
Tutti i nomi delle variabili sono elencati nella prima riga, nell’ordine in cui vengono forniti i valori nelle righe successive.
Ogni riga successiva rappresenta un set di dati e contiene i valori di ogni data variabile.
Per creare più righe di testo in una singola riga di testo di un set di dati, racchiudete il testo tra virgolette e inserite degli a
capo forzati nel file con valori separati da virgola o tabulazione, laddove desiderate introdurre le interruzioni.
Se le espressioni <sep> o <nl> fanno parte del valore della variabile, l’intero valore deve essere racchiuso tra virgolette.
Nel file di testo devono essere definite tutte le variabili definite nel documento PSD. Se il numero di variabili del file di testo
non corrisponde a quello del documento, verrà visualizzato un errore.
Usando un modello per fiori con variabili per tulipano e girasole, potete creare un file di testo simile al seguente:
{contents of FlowerShow.txt}
Variable 1, Variable 2, Variable 3
true, TULIP, c:\My Documents\tulip.jpg
false, SUNFLOWER, c:\My Documents\sunflower.jpg
false, CALLA LILY, c:\My Documents\calla.jpg
true, VIOLET, c:\My Documents\violet.jpg
PHOTOSHOP CS3 587
Guida utente
Nota: se il file di testo si trova nella stessa cartella del file immagine, potete usare un percorso relativo per la posizione
dell’immagine. Ad esempio, l’ultima voce dell’esempio potrebbe essere: true, VIOLET, violet.jpg.
Per ulteriori informazioni sull’uso dei modelli PSD per creare grafica basata su dati, consultate l’Aiuto in linea di Adobe
GoLive e Adobe Graphics Server Developer Guide.
588
Come alternativa all’utilizzo delle scelte rapide da tastiera, per l’accesso a numerosi comandi potete utilizzare i menu di
scelta rapida. I menu di scelta rapida visualizzano i comandi specifici per l’elemento attivo, ad esempio uno strumento, una
selezione o una palette. Per visualizzare un menu di scelta rapida, fate clic con il pulsante destro del mouse (Windows) oppure
tenete premuto il tasto Control (Mac OS) e fate clic sulla finestra del documento o sulla palette.
Menu delle palette Consente di personalizzare le scelte rapide da tastiera per le voci nei menu delle palette.
Strumenti Consente di personalizzare le scelte rapide da tastiera per gli strumenti della finestra degli strumenti.
4 Nella colonna delle scelte rapide dell’elenco di riepilogo selezionate la scelta rapida da modificare.
5 Digitate una nuova scelta rapida.
Se la scelta rapida da tastiera è già assegnata a un altro comando o strumento del set, viene visualizzato un messaggio di
avvertenza. Fate clic su Accetta per assegnare la scelta rapida al nuovo comando o strumento e cancellare la scelta rapida
assegnata in precedenza. Dopo aver riassegnato una scelta rapida, potete fare clic su Annulla modifiche per annullare la
modifica, o su Accetta e mostra conflitto per assegnare una nuova scelta rapida all’altro comando o strumento.
6 Dopo aver modificato le scelte rapide, effettuate una delle seguenti operazioni:
• Per salvare tutte le modifiche apportate al set corrente di scelte rapide da tastiera, fate clic sul pulsante Salva set
. Le
modifiche al set personalizzato vengono salvate. Se state salvando modifiche al set Predefiniti di Photoshop, si apre la
finestra di dialogo Salva. Immettete un nome per il nuovo set e fate clic su Salva.
• Per creare un nuovo set sulla base del set corrente di scelte rapide, fate clic sul pulsante che consente di creare un nuovo
set . Nella finestra di dialogo Salva, immettete un nome per il nuovo set nella casella di testo Nome, quindi fate clic
su Salva. La nuova scelta rapida da tastiera apparirà nel menu a comparsa sotto il nuovo nome.
• Fate clic su Ripristina per annullare l’ultima modifica salvata senza chiudere la finestra di dialogo.
• Fate clic su Usa impostazioni predefinite per ripristinare la scelta rapida predefinita.
• Fate clic su Riepiloga per esportare il set di scelte rapide visualizzato. Il file HTML creato può essere aperto in un browser
per visualizzare il set di scelte rapide.
• Fate clic su Annulla per annullare le modifiche e chiudere la finestra di dialogo.
PHOTOSHOP CS3 589
Guida utente
Nota: se non avete salvato il set di modifiche apportate, fate clic su Annulla per annullare tutte le modifiche e uscire dalla
finestra di dialogo.
Nota: per le righe in cui sono elencati più strumenti, usate la stessa scelta rapida per passare da uno strumento all’altro (gli
strumenti sono raggruppati in base alle scelte rapide esattamente come nella palette Strumenti).
Scorre gli strumenti con lo stesso tasto di scelta Maiusc + tasto di scelta rapida (se la preferenza Maiusc + tasto di scelta rapida (se la preferenza
rapida Usa tasto Maiusc. per scambiare strumento è Usa tasto Maiusc. per scambiare strumento è
disattivata) disattivata)
Scorre gli strumenti nascosti Alt + clic + strumento (tranne gli strumenti Opzione + clic + strumento (tranne gli
aggiungi punto di ancoraggio, elimina punto strumenti aggiungi punto di ancoraggio,
di ancoraggio e cambia punto di ancoraggio) elimina punto di ancoraggio e cambia punto di
ancoraggio)
Strumento sposta V V
†
Strumento selezione rettangolare M M
Strumento lazo L L
Strumento taglierina C C
Strumento sezione K K
Strumento toppa
Strumento pennello B B
Strumento matita
Strumento gomma† E E
Strumento sfumatura G G
Strumento secchiello
Strumento sfoca R R
Strumento contrasta
Strumento sfumino
Strumento scherma O O
Strumento brucia
Strumento spugna
Strumento penna P P
Strumento rettangolo U U
Strumento ellisse
Strumento poligono
Strumento linea
Strumento nota N N
Strumento contagocce† I I
Strumento misura
Strumento conteggio*
Strumento mano† H H
†
Strumento zoom Z Z
†Usate gli stessi tasti di scelta rapida per gli strumenti di Estrai, Fluidifica e Crea pattern
*Solo Photoshop Extended
Tasti per la selezione degli strumenti nella finestra degli strumenti Estrai
Risultato Windows Mac OS
Strumento riempimento G G
Strumento contagocce I I
Strumento ripulisci C C
Tasti per la selezione degli strumenti nella finestra degli strumenti Fluidifica
Risultato Windows Mac OS
Strumento ricostruisci R R
Strumento piega S S
Strumento gonfiamento B B
Strumento riflessione M M
Strumento turbolenza T T
Riduce o aumenta la dimensione del pennello Freccia su o Freccia giù Freccia su o Freccia giù
Attiva/disattiva gli strumenti evidenziatore Alt + strumento evidenziatore bordi o gomma Opzione + strumento evidenziatore bordi o
bordi e gomma gomma
Attiva/disattiva Evidenziazione migliore Ctrl con lo strumento evidenziatore bordi Comando con lo strumento evidenziatore
selezionato bordi selezionato
Riempie l’area di primo piano e visualizza in Maiusc + clic con lo strumento riempimento Maiusc + clic con lo strumento riempimento
anteprima l’oggetto estratto selezionato selezionato
Riduce/aumenta la dimensione del pennello di Freccia giù/Freccia su nella casella di testo Freccia giù o Freccia su nella casella di testo
1 Dimensione pennello† Dimensione pennello†
Riduce/aumenta la dimensione del pennello di Freccia sinistra/Freccia destra quando è Freccia sinistra/Freccia destra quando è
1 visualizzato l’indicatore di dimensione visualizzato l’indicatore di dimensione
pennello† pennello†
Ricampiona continuamente la distorsione Alt + trascinamento in anteprima con lo Opzione + trascinamento in anteprima con lo
strumento ricostruisci o in modalità Muovi, strumento ricostruisci o in modalità Muovi,
Amplifica o Affine selezionata Amplifica o Affine selezionata
Riduce/aumenta la dimensione del pennello di Freccia giù/Freccia su nella casella di testo Freccia giù/Freccia su nella casella di testo
2, o la densità, la pressione, la velocità o la Dimensione pennello, Densità, Pressione, Dimensione pennello, Densità, Pressione,
variazione turbolenza di 1 Velocità o Variazione turbolenza† Velocità o Variazione turbolenza†
PHOTOSHOP CS3 593
Guida utente
Riduce/aumenta la dimensione del pennello di Freccia sinistra/Freccia destra con il cursore Freccia sinistra/Freccia destra con il cursore
2, o la densità, la pressione, la velocità o la Dimensione pennello, Densità, Pressione, Dimensione pennello, Densità, Pressione,
variazione turbolenza di 1 Velocità o Variazione turbolenza visualizzato† Velocità o Variazione turbolenza visualizzato†
Va alla porzione precedente di Storia porzioni Freccia sinistra, Pag Su Freccia sinistra, Pag Su
Va alla porzione successiva di Storia porzioni Freccia destra, Pag Giù Freccia destra, Pag Giù
Scosta la selezione quando visualizzate Freccia destra, Freccia sinistra, Freccia su o Freccia destra, Freccia sinistra, Freccia su o
l’originale Freccia giù Freccia giù
Aumenta lo scostamento della selezione Maiusc + Freccia destra, Freccia sinistra, Freccia Maiusc + Freccia destra, Freccia sinistra, Freccia
quando visualizzate l’originale su o Freccia giù su o Freccia giù
Applica un nuovo filtro su quello selezionato Alt + clic su un filtro Opzione + clic su un filtro
Apre/chiude tutti i triangoli di visualizzazione Alt + clic su un triangolo di visualizzazione Opzione + clic su un triangolo di
visualizzazione
Apre la finestra di dialogo Bianco e nero Maiusc + Ctrl + Alt + B Maiusc + Comando + Opzione + B
Aumenta/riduce il valore selezionato di %10 Maiusc + Freccia sinistra/Freccia destra Maiusc + Freccia sinistra/Freccia destra
Modifica il valore del cursore colore più vicino Clic + trascinamento sull’immagine Clic + trascinamento sull’immagine
Strumento zoom Z Z
Strumento mano H H
Strumento taglierina C C
Seleziona più punti nel pannello Curve Clic sul primo punto, Maiusc + clic sui punti Clic sul primo punto, Maiusc + clic sui punti
aggiuntivi aggiuntivi
Aggiunge un punto alla curva nel pannello Ctrl + clic nell’anteprima Comando + clic nell’anteprima
Curve
Sposta il punto selezionato nel pannello Curve Tasti freccia Tasti freccia
(di una unità)
Sposta il punto selezionato nel pannello Curve Maiusc + freccia Maiusc + freccia
(di 10 unità)
Apre le immagini selezionate da Bridge Maiusc + doppio clic sull’immagine Maiusc + doppio clic sull’immagine
saltando la finestra di dialogo Camera Raw
Visualizza le luci che verranno ritagliate in Alt + trascinamento del cursore Esposizione, Opzione + trascinamento del cursore
anteprima Recupero o Nero Esposizione, Recupero o Nero
Seleziona più punti sulla curva Ctrl + clic sui punti Comando + clic sui punti
Per eliminare un punto sulla curva Selezionate un punto e premete Canc Selezionate un punto e premete Canc
Sportare il punto selezionato di 10 unità Maiusc + Tasti freccia Maiusc + Tasti freccia
Visualizza le luci e le ombre che verranno Alt + trascinamento del cursore del punto Opzione + trascinamento del cursore del punto
ritagliate bianco o nero bianco o nero
Imposta un punto sulla curva composita Ctrl + clic sull’immagine Comando + clic sull’immagine
Imposta un punto sulle curve dei canali Maiusc + Ctrl + clic sull’immagine Maiusc + Comando + clic sull’immagine
Alterna le dimensioni della griglia Alt + clic sul campo Opzione + clic sul campo
Strumento zoom Z Z
Sposta l’immagine selezionata di 1 pixel Freccia destra, Freccia sinistra, Freccia su o Freccia destra, Freccia sinistra, Freccia su o
Freccia giù Freccia giù
Mostra il bordo di un’immagine Alt + spostamento del puntatore Opzione + spostamento del puntatore
sull’immagine sull’immagine
PHOTOSHOP CS3 596
Guida utente
Strumento zoom Z Z
Strumento mano H H
Adatta alla visualizzazione Ctrl + 0 (zero), doppio clic sullo strumento Comando + 0 (zero), doppio clic sullo
mano strumento mano
Esegue lo zoom al centro al 100% Doppio clic sullo strumento zoom Doppio clic sullo strumento zoom
Aumenta la durezza del pennello (strumenti Maiusc + . (punto) Maiusc + ; (punto e virgola)
pennello e timbro)
Crea una selezione mobile dalla selezione Ctrl + Alt + T Comando + Opzione + T
corrente
Riempie una selezione con l’immagine sotto il Ctrl + trascinamento Comando + trascinamento
puntatore
Crea un duplicato di una selezione mobile Ctrl + Alt + trascinamento Comando + Opzione + trascinamento
Vincola un piano di rotazione a un angolo di Alt + Maiusc per ruotare Opzione + Maiusc per ruotare
15˚
Seleziona un piano sotto un altro piano Ctrl + clic sul piano Comando + clic sul piano
selezionato
Esegue il rendering delle griglie dei piani Alt + clic su OK Opzione + clic su OK
Crea un piano a 90 gradi dal piano principale Ctrl + trascinamento Comando + trascinamento
Crea un piano di un quadro intero, ad angolo Doppio clic sullo strumento crea piano Doppio clic sullo strumento crea piano
retto rispetto alla telecamera
PHOTOSHOP CS3 597
Guida utente
Toglie la saturazione Strumento spugna + Maiusc + Alt + D Strumento spugna + Maiusc + Opzione + D
Applica la saturazione Strumento spugna + Maiusc + Alt + S Strumento spugna + Maiusc + Opzione + S
Alterna i colori quadro scorrendoli in avanti Spazio + F (oppure fate clic con il pulsante Spazio + F (oppure Control + clic sullo sfondo
destro del mouse sullo sfondo del quadro e del quadro e selezionate il colore)
selezionate il colore)
Adatta l’immagine alla finestra Doppio clic sullo strumento mano Doppio clic sullo strumento mano
Ingrandisce al 100% Doppio clic sullo strumento zoom Doppio clic sullo strumento zoom
Sposta il rettangolo d’ingrandimento durante il Barra spaziatrice + trascinamento Barra spaziatrice + trascinamento
trascinamento dello strumento zoom
Applica la percentuale di zoom e mantiene Maiusc + Invio nella casella di percentuale di Maiusc + A capo nella casella di percentuale di
attiva la casella percentuale di zoom zoom della palette Navigatore zoom della palette Navigatore
Riduce una determinata area dell’immagine Ctrl + trascinamento sull’anteprima nella Comando + trascinamento sull’anteprima nella
palette Navigatore palette Navigatore
Scorre l’immagine con lo strumento mano Barra spaziatrice + trascinamento, o Barra spaziatrice + trascinamento, o
trascinamento della casella dell’area trascinamento della casella dell’area
visualizzazione nella palette Navigatore visualizzazione nella palette Navigatore
Scorre verso l’alto o il basso di una schermata Pag Su o Pag Giù† Pag Su o Pag Giù†
Scorre verso l’alto o il basso di 10 unità Maiusc + Pag Su o Pag Giù† Maiusc + Pag Su o Pag Giù†
PHOTOSHOP CS3 599
Guida utente
†Tenete premuto Ctrl (Windows) o Comando (Mac OS) per scorrere verso sinistra (Pag Su) o verso destra (Pag Giù)
Riposiziona il riquadro di selezione durante la Qualsiasi strumento di selezione (eccetto Qualsiasi strumento di selezione (eccetto
selezione‡ colonna singola e riga singola) + Barra colonna singola e riga singola) + Barra
spaziatrice + trascinamento spaziatrice + trascinamento
Aggiunge aree a una selezione Qualsiasi strumento di selezione + Maiusc + Qualsiasi strumento di selezione + Maiusc +
trascinamento trascinamento
Sottrae un’area da una selezione Qualsiasi strumento di selezione + Alt + Qualsiasi strumento di selezione + Opzione +
trascinamento trascinamento
Interseca una selezione Qualsiasi strumento di selezione (eccetto Qualsiasi strumento di selezione (eccetto
selezione rapida) + Maiusc + Alt + selezione rapida) + Maiusc + Opzione +
trascinamento trascinamento
Vincola la forma e disegna il riquadro di Maiusc + Alt + trascinamento Maiusc + Opzione + trascinamento
selezione dal centro‡
Passa allo strumento sposta Ctrl (tranne quando sono selezionati mano, Comando (tranne quando sono selezionati
sezione, tracciato, forma o uno degli strumenti mano, sezione, tracciato, forma o uno degli
penna) strumenti penna)
Passa dallo strumento lazo magnetico allo Alt + trascinamento Opzione + trascinamento
strumento lazo
Passa dallo strumento lazo magnetico allo Alt + clic Opzione + clic
strumento lazo poligonale
Sposta la copia della selezione Strumento sposta + Alt + trascinamento Strumento sposta + Opzione + trascinamento
selezione‡ selezione‡
Sposta l’area di selezione di 1 pixel Qualsiasi selezione + Freccia destra, Freccia Qualsiasi selezione + Freccia destra, Freccia
sinistra, Freccia su o Freccia giù† sinistra, Freccia su o Freccia giù†
Sposta la selezione di 1 pixel Strumento sposta + Freccia destra, Freccia Strumento sposta + Freccia destra, Freccia
sinistra, Freccia su o Freccia giù†‡ sinistra, Freccia su o Freccia giù†‡
Sposta il livello di 1 pixel se non è stata Ctrl + Freccia destra, Freccia sinistra, Freccia su Comando + Freccia destra, Freccia sinistra,
effettuata alcuna selezione sul livello o Freccia giù† Freccia su o Freccia giù†
Aumenta/riduce la larghezza di rilevamento Strumento lazo magnetico + + (più) oppure * Strumento lazo magnetico + § oppure ù
da tastierino numerico
Accetta il ritaglio o esce dal ritaglio Strumento taglierina + Invio o Esc Strumento taglierina + A capo o Esc
PHOTOSHOP CS3 600
Guida utente
Crea il goniometro Strumento righello + Alt + trascinamento Strumento righello + Opzione + trascinamento
punto di fine punto di fine
Blocca la guida sulle tacche del righello (tranne Maiusc + trascinamento guida Maiusc + trascinamento guida
quando l’opzione Visualizza > Effetto calamita
non è attivata)
Converte la guida in orizzontale o verticale Alt + trascinamento guida Opzione + trascinamento guida
Seleziona più punti di ancoraggio Strumento selezione diretta + Maiusc + clic Strumento selezione diretta + Maiusc + clic
Seleziona l’intero tracciato Strumento selezione diretta + Alt + clic Strumento selezione diretta + Opzione + clic
Duplica un tracciato Strumento penna (qualsiasi strumento penna), Strumento penna (qualsiasi strumento penna),
selezione tracciato o selezione diretta + Ctrl + selezione tracciato o selezione diretta +
Alt + trascinamento Comando + Opzione + trascinamento
Chiude il tracciato Strumento penna magnetica + doppio clic Strumento penna magnetica + doppio clic
Chiude il tracciato con segmenti linea retta Strumento penna magnetica + Alt + doppio Strumento penna magnetica + Opzione +
clic doppio clic
Strumento contagocce Qualsiasi strumento di colorazione + Alt o Qualsiasi strumento di colorazione + Opzione o
qualsiasi strumento forma + Alt (tranne qualsiasi strumento forma + Opzione (tranne
quando l’opzione Tracciati è selezionata) quando l’opzione Tracciati è selezionata)
Seleziona il colore di sfondo Strumento contagocce + Alt + clic Strumento contagocce + Opzione + clic
Elimina il campionatore colore Strumento campionatore colore + Alt + clic Strumento campionatore colore + Opzione +
clic
PHOTOSHOP CS3 601
Guida utente
Imposta opacità, tolleranza, forza o Qualsiasi strumento di colorazione o modifica Qualsiasi strumento di colorazione o modifica
esposizione per la modalità di colorazione + tasti numerici (es., 0 = 100%, 1 = 10%, 4 e 5 in + tasti numerici (es., 0 = 100%, 1 = 10%, 4 e 5 in
rapida successione = 45%) (quando l’opzione rapida successione = 45%) (quando l’opzione
Aerografo è attivata, usate Maiusc + tasti Aerografo è attivata, usate Maiusc + tasti
numerici) numerici)
Imposta il flusso per la modalità colorazione Qualsiasi strumento di colorazione o modifica Qualsiasi strumento di colorazione o modifica
+ Maiusc + tasti numerici (es., 0 = 100%, 1 = + Maiusc + tasti numerici (es., 0 = 100%, 1 =
10%, 4 e 5 in rapida successione = 45%) 10%, 4 e 5 in rapida successione = 45%)
(quando l’opzione Aerografo è attivata, (quando l’opzione Aerografo è attivata,
omettete Maiusc) omettete Maiusc)
Scorre i metodi di fusione Maiusc + + (più) o – (meno) da tastierino Maiusc + + (più) o – (meno)
numerico
Riempie la selezione/il livello con il colore di Alt + Backspace o Ctrl + Backspace† Opzione + Ritorno unitario o Comando +
primo piano o di sfondo Ritorno unitario†
Blocca/sblocca i pixel trasparenti / (barra avanti) da tastierino numerico / (barra avanti) da tastierino numerico
Collega i punti con una linea retta Qualsiasi strumento di pittura + Maiusc + clic Qualsiasi strumento di pittura + Maiusc + clic
†
Tenete premuto Maiusc per mantenere la trasparenza
Riesegue la trasformazione libera con dati Ctrl + Maiusc + Alt + T Comando + Maiusc + Opzione + T
duplicati
Sposta il testo nell’immagine Ctrl + trascinamento testo quando è Comando + trascinamento testo quando è
selezionato un livello di testo selezionato un livello di testo
Seleziona 1 carattere a sinistra/destra o una Maiusc + Freccia sinistra/Freccia destra o Maiusc + Freccia sinistra/Freccia destra o
riga in alto/basso, oppure una parola a Freccia giù/Freccia su oppure Ctrl + Maiusc + Freccia giù/Freccia su oppure Comando +
sinistra/destra Freccia sinistra/Freccia destra Maiusc + Freccia sinistra/Freccia destra
Sposta 1 carattere a sinistra/destra o una riga in Freccia sinistra/Freccia destra, Freccia Freccia sinistra/Freccia destra, Freccia
alto/basso, oppure una parola a sinistra/destra giù/Freccia su o Ctrl + Freccia sinistra/Freccia giù/Freccia su o Comando + Freccia
destra sinistra/Freccia destra
Crea un nuovo livello di testo quando un livello Maiusc + clic Maiusc + clic
di testo è selezionato nella palette Livelli
Seleziona una parola, una frase, un paragrafo o Doppio clic, tre clic, quattro clic o cinque clic Doppio clic, tre clic, quattro clic o cinque clic
un brano
Ridimensiona il testo all’interno di un Ctrl + trascinamento di una maniglia del Comando + trascinamento di una maniglia del
rettangolo di selezione quando ridimensionate rettangolo di selezione rettangolo di selezione
il rettangolo
Sposta la casella di testo mentre la create Barra spaziatrice + trascinamento Barra spaziatrice + trascinamento
Allinea a sinistra, al centro o a destra Strumento testo orizzontale + Ctrl + Maiusc + L, Strumento testo orizzontale + Comando +
CoR Maiusc + L, C o R
Allinea in alto, al centro o in basso Strumento testo verticale + Ctrl + Maiusc + L, C Strumento testo verticale + Comando + Maiusc
oR + L, C o R
Sceglie scala verticale 100% Ctrl + Maiusc + Alt + X Comando + Maiusc + Opzione + X
Attiva/disattiva la sillabazione del paragrafo Ctrl + Maiusc + Alt + H Comando + Maiusc + Opzione + H
Riduce/aumenta l’interlinea di 2 punti/pixel Alt + Freccia giù o Freccia su†† Opzione + Freccia giù o Freccia su††
Riduce/aumenta lo scorrimento della linea di Maiusc + Alt + Freccia giù o Freccia su†† Maiusc + Opzione + Freccia giù o Freccia su††
base di 2 punti/pixel
Riduce/aumenta crenatura/spaziatura di Alt + Freccia sinistra o Freccia destra†† Opzione + Freccia sinistra o Freccia destra††
20/1000 em
Disegna una sezione quadrata dal centro verso Maiusc + Alt + trascinamento Maiusc + Opzione + trascinamento
l’esterno
Riposiziona la sezione durante la creazione Barra spaziatrice + trascinamento Barra spaziatrice + trascinamento
della sezione
Apre il menu di scelta rapida Clic con il pulsante destro sulla sezione Control + clic sulla sezione
Imposta le opzioni (tranne le palette Azioni, Alt + clic sul pulsante Nuovo Opzione + clic sul pulsante Nuovo
Animazione, Stili, Pennelli, Strumenti
predefiniti e Composizioni livelli)
Elimina senza conferma (tranne la palette Alt + clic sul cestino Opzione + clic sul cestino
Pennelli)
Carica come selezione Ctrl + clic sulla miniatura del canale, del livello Comando + clic sulla miniatura del canale, del
o del tracciato livello o del tracciato
Aggiunge alla selezione corrente Ctrl + Maiusc + clic sulla miniatura del canale, Comando + Maiusc + clic sulla miniatura del
del livello o del tracciato canale, del livello o del tracciato
Sottrae dalla selezione corrente Ctrl + Alt + clic sulla miniatura del canale, del Comando + Opzione + clic sulla miniatura del
tracciato o del livello canale, del tracciato o del livello
Interseca la selezione corrente Ctrl + Maiusc + Alt + clic sulla miniatura del Comando + Maiusc + Opzione + clic sulla
canale, del tracciato o del livello miniatura del canale, del tracciato o del livello
Evidenzia la barra delle opzioni Selezione strumento + Invio Selezione strumento + A capo
Aumenta/diminuisce le unità di 10 in un menu Maiusc + Freccia su/Freccia giù Maiusc + Freccia su/Freccia giù
a comparsa
Attiva un comando e disattiva tutti gli altri, o Alt + clic sulla casella di spunta accanto a un Opzione + clic sulla casella di spunta accanto a
attiva tutti i comandi comando un comando
Modifica le opzioni del set di azioni Alt + doppio clic sul set di azioni Opzione + doppio clic sul set di azioni
Visualizza la finestra di dialogo Opzioni Doppio clic sul set o sull’azione Doppio clic sul set o sull’azione
PHOTOSHOP CS3 604
Guida utente
Riproduce l’intera azione Ctrl + doppio clic sull’azione Comando + doppio clic sull’azione
Espande/riduce tutti i componenti di un’azione Alt + clic sul triangolo Opzione + clic sul triangolo
Riproduce un comando Ctrl + clic sul pulsante Esegui Comando + clic sul pulsante Esegui
Crea una nuova azione e inizia la registrazione Alt + clic sul pulsante Nuova azione Opzione + clic sul pulsante Nuova azione
senza conferma
Seleziona elementi contigui dello stesso tipo Maiusc + clic su azione/comando Maiusc + clic su azione/comando
Seleziona elementi non contigui dello stesso Ctrl + clic su azione/comando Comando + clic su azione/comando
tipo
Seleziona/deseleziona più fotogrammi Maiusc + clic sul secondo fotogramma Maiusc + clic sul secondo fotogramma
contigui
Seleziona/deseleziona più fotogrammi non Ctrl + clic su più fotogrammi Comando + clic su più fotogrammi
contigui
Incolla usando le impostazioni precedenti Alt + comando Incolla fotogrammi del menu a Opzione + comando Incolla fotogrammi del
senza visualizzare la finestra di dialogo comparsa della palette menu a comparsa della palette
Tasti per l’uso della palette Animazione in modalità Timeline (solo Photoshop Extended)
Risultato Windows Mac OS
Alterna codici temporali e numeri di Alt + clic sul display della posizione temporale Opzione + clic sul display della posizione
fotogramma (vista posizione temporale corrente (angolo in alto a sinistra della temporale corrente (angolo in alto a sinistra
corrente) timeline) della timeline)
Espande o riduce l’elenco di livelli Alt + clic Opzione + clic sui triangoli dell’elenco
Passa al secondo intero successivo/precedente Tenete premuto Maiusc e fate clic sui pulsanti Tenete premuto Maiusc e fate clic sui pulsanti
nella timeline (durante la riproduzione) Fotogramma successivo/precedente (ai due Fotogramma successivo/precedente (ai due
lati del pulsante Play) lati del pulsante Play)
Aumenta la velocità di riproduzione Tenete premuto Maiusc mentre trascinate la Tenete premuto Maiusc mentre trascinate la
posizione temporale corrente posizione temporale corrente
Riduce la velocità di riproduzione Tenete premuto Ctrl mentre trascinate la Tenete premuto Comando mentre trascinate la
posizione temporale corrente posizione temporale corrente
Ridimensiona (distribuendo equamente in una Alt + trascinamento (primo o ultimo Opzione + trascinamento (primo o ultimo
lunghezza condensata o espansa) un gruppo fotogramma chiave della selezione) fotogramma chiave del gruppo)
selezionato di fotogrammi chiave
PHOTOSHOP CS3 605
Guida utente
Scosta sorgente clone Alt + Maiusc + tasti freccia Opzione + Maiusc + tasti freccia
Elimina il pennello Alt + clic sul pennello Opzione + clic sul pennello
Rinomina il pennello Doppio clic sul pennello Doppio clic sul pennello
Aumenta/riduce le dimensioni del pennello + (più) oppure - (meno) da tastierino numerico ì oppure $
Seleziona la dimensione del pennello , (virgola) oppure . (punto) , (virgola) oppure ; (punto e virgola)
precedente/successiva
Seleziona il primo/ultimo pennello Maiusc + , (virgola) o . (punto) < oppure Maiusc + <
Imposta le opzioni per il pulsante Salva Alt + clic sul pulsante Opzione + clic sul pulsante
selezione come canale
Crea un nuovo canale di tinta piatta Ctrl + clic sul pulsante Crea nuovo canale Comando + clic sul pulsante Crea nuovo canale
Seleziona/deseleziona nella selezione di più Maiusc + clic sul canale colore Maiusc + clic sul canale colore
canali colore
Seleziona/deseleziona il canale alfa e lo Maiusc + clic sul canale alfa Maiusc + clic sul canale alfa
mostra/nasconde come maschera rossa
Visualizza le opzioni del canale Doppio clic sulla miniatura del canale alfa o di Doppio clic sulla miniatura del canale alfa o di
tinta piatta tinta piatta
Seleziona il colore di sfondo Alt + clic sul colore nella barra dei colori Opzione + clic sul colore nella barra dei colori
Visualizza il menu Barra colori Clic con il pulsante destro del mouse sulla barra Ctrl + clic sulla barra dei colori
dei colori
Scorre i colori Maiusc + clic sulla barra dei colori Maiusc + clic sulla barra dei colori
PHOTOSHOP CS3 606
Guida utente
Crea una nuova istantanea Alt + Nuova istantanea Opzione + Nuova istantanea
Rinomina l’istantanea Doppio clic sul nome dell’istantanea Doppio clic sul nome dell’istantanea
Duplica qualsiasi stato dell’immagine, tranne Alt + clic sullo stato dell’immagine Opzione + clic sullo stato dell’immagine
quello corrente
Cancella definitivamente la storia (impossibile Alt + Cancella storia (nel menu a comparsa Opzione + Cancella storia (nel menu a
annullare l’operazione) della palette Storia) comparsa della palette Storia)
Modifica le modalità di rilevamento del colore Clic sull’icona del contagocce Clic sull’icona del contagocce
Crea nuova composizione livelli + casella Alt + clic sul pulsante Crea nuova Opzione + clic sul pulsante Crea nuova
composizione livelli composizione livelli
Apre la finestra di dialogo Opzioni di Doppio clic sulla composizione livelli Doppio clic sulla composizione livelli
composizione
Rinomina Doppio clic sul nome della composizione livelli Doppio clic sul nome della composizione livelli
Carica la trasparenza del livello come selezione Ctrl + clic sulla miniatura del livello Comando + clic sulla miniatura del livello
Carica la maschera di filtro come una selezione Ctrl + clic sulla miniatura della maschera di Comando + clic sulla miniatura della maschera
filtro di filtro
Crea un nuovo livello vuoto con finestra di Alt + clic sul pulsante Nuovo livello Opzione + clic sul pulsante Nuovo livello
dialogo
Crea un nuovo livello sotto il livello di Ctrl + clic sul pulsante Nuovo livello Comando + clic sul pulsante Nuovo livello
destinazione
Aggiunge alla selezione dei livelli nella palette Maiusc + Alt + 0 oppure 9 Opzione + ( oppure )
Livelli
Sposta il livello di destinazione in giù/in su Ctrl + Maiusc + + (più) o – (meno) Comando + Maiusc + (più) o – (meno)
Unisce una copia di tutti i livelli visibili nel Ctrl + Maiusc + Alt + E Comando + Maiusc + Opzione + E
livello di destinazione
Sposta il livello in fondo o in cima Ctrl + Maiusc + - (meno) o + (più) da tastierino Comando + Maiusc + - (meno) o + (più) da
numerico tastierino numerico
Copia il livello corrente nel livello sottostante Alt + comando Unisci sotto del menu a Opzione + comando Unisci sotto del menu a
comparsa della palette comparsa della palette
Unisce tutti i livelli visibili in un nuovo livello Alt + comando Unisci visibili del menu a Opzione + comando Unisci visibili del menu a
sopra quello attualmente selezionato comparsa della palette comparsa della palette
Mostra/nasconde solo questo livello/gruppo di Clic con il pulsante destro del mouse sull’icona Ctrl + clic sull’icona occhio
livelli o tutti i livelli/gruppi di livelli occhio
Mostra/nasconde tutti gli altri livelli Alt + clic sull’icona occhio Opzione + clic sull’icona occhio
attualmente visibili
Attiva/disattiva il blocco trasparenza per il / (barra avanti) da tastierino numerico / (barra avanti) da tastierino numerico
livello di destinazione o l’ultimo blocco
applicato
Modifica le opzioni di effetto/stile di livello Doppio clic su effetto/stile di livello Doppio clic su effetto/stile di livello
Nasconde l’effetto/lo stile di livello Alt + doppio clic su effetto/stile di livello Opzione + doppio clic su effetto/stile di livello
Modifica lo stile di livello Doppio clic sul livello Doppio clic sul livello
Disattiva/attiva la maschera vettoriale Maiusc + clic sulla miniatura della maschera Maiusc + clic sulla miniatura della maschera
vettoriale vettoriale
Apre la finestra di dialogo Opzioni Doppio clic sulla miniatura della maschera di Doppio clic sulla miniatura della maschera di
visualizzazione maschera livello livello livello
Attiva/disattiva la maschera di livello Maiusc + clic sulla miniatura della maschera di Maiusc + clic sulla miniatura della maschera di
livello livello
Mostra/nasconde la maschera vettoriale Maiusc + clic sulla miniatura della maschera Maiusc + clic sulla miniatura della maschera
Attiva/disattiva la maschera di livello o Alt + clic sulla miniatura della maschera di Opzione + clic sulla miniatura della maschera
l’immagine composita livello di livello
Attiva/disattiva la maschera di livello o Alt + clic sulla miniatura della maschera Opzione + clic sulla miniatura della maschera
l’immagine composita
Attiva/disattiva la modalità maschera rossa per * da tastierino numerico oppure Maiusc + Alt + * da tastierino numerico
la maschera di livello clic
Seleziona tutto il testo e temporaneamente lo Doppio clic sulla miniatura del livello di testo Doppio clic sulla miniatura del livello di testo
strumento testo
Crea una maschera di ritaglio Alt + clic sulla linea tra due livelli Opzione + clic sulla linea tra due livelli
Rinomina un livello Doppio clic sul nome del livello Doppio clic sul nome del livello
Modifica le impostazioni dei filtri Doppio clic sull’effetto del filtro Doppio clic sull’effetto del filtro
Modifica le opzioni di fusione dei filtri avanzati Doppio clic sull’icona di fusione dei filtri Doppio clic sull’icona di fusione dei filtri
Crea un nuovo set di livelli sotto il livello/set di Ctrl + clic sul pulsante Nuovo set di livelli Comando + clic sul pulsante Nuovo set di livelli
livelli corrente
PHOTOSHOP CS3 608
Guida utente
Crea un nuovo set di livelli con finestra di Alt + clic sul pulsante Nuovo set di livelli Opzione + clic sul pulsante Nuovo set di livelli
dialogo
Crea una maschera di livello che nasconde Alt + clic sul pulsante Aggiungi maschera di Opzione + clic sul pulsante Aggiungi maschera
tutto o la selezione livello di livello
Crea una maschera vettoriale che mostra tutto Ctrl + clic sul pulsante Aggiungi maschera di Comando + clic sul pulsante Aggiungi
o la selezione livello maschera di livello
Crea una maschera vettoriale che nasconde Ctrl + Alt + clic sul pulsante Aggiungi maschera Comando + Opzione + clic sul pulsante
tutto o la selezione di livello Aggiungi maschera di livello
Visualizza le proprietà del gruppo di livelli Clic con il pulsante destro sul gruppo di livelli o Ctrl + clic sul gruppo di livelli o doppio clic sul
doppio clic sul gruppo gruppo
Aggiunge un tracciato alla selezione Ctrl + Maiusc + clic sul nome del tracciato Comando + Maiusc + clic sul nome del
tracciato
Sottrae il tracciato dalla selezione Control + Alt + clic sul nome del tracciato Comando + Opzione + clic sul nome del
tracciato
Mantiene l’intersezione del tracciato come Ctrl + Maiusc + Alt + clic sul nome del tracciato Comando + Maiusc + Opzione + clic sul nome
selezione del tracciato
Imposta le opzioni per il pulsante Riempi Alt + clic sul pulsante Opzione + clic sul pulsante
tracciato con colore di primo piano, Disegna il
tracciato con il pennello, Carica tracciato come
una selezione, Crea un tracciato di lavoro a
partire dalla selezione o Crea un nuovo
tracciato
Crea un nuovo campione dal colore di primo Clic su un’area vuota della palette Clic su un’area vuota della palette
piano
Seleziona il colore di sfondo Ctrl + clic sul campione Comando + clic sul campione
Elimina il colore Alt + clic sul campione Opzione + clic sul campione
Sposta per incrementi la misurazione Maiusc + tasti freccia Maiusc + tasti freccia
Estende o riduce la misurazione selezionata Freccia sinistra/Freccia destra Freccia sinistra/Freccia destra
Estende o riduce per incrementi la misurazione Maiusc + Freccia sinistra/Freccia destra Maiusc + Freccia sinistra/Freccia destra
selezionata
Ruota per incrementi la misurazione Maiusc + Ctrl + tasto freccia Maiusc + Comando + tasto freccia
selezionata
Strumento zoom Z Z
Strumento mano A A
Navigate attraverso i vari fotogrammi Freccia destra/Freccia sinistra Freccia destra/Freccia sinistra
Tasti funzione
Risultato Windows Mac OS
Annulla/ripristina F1
Comando Taglia F2 F2
Copia F3 F3
Incolla F4 F4
PHOTOSHOP CS3 610
Guida utente
Indice
Caratteri numerici Adobe Photoshop animazioni
3D, file metadati in 435 Vedere anche fotogrammi di
aprire 565 test di contenuto per dispositivi animazione
formati supportati 564 portatili creato in 414 aggiungere fotogrammi 529
salvare 569 utilizzo con Device Central 413 aggiungere fotogrammi a 529
3D, livelli 569 Adobe Premiere Pro 431 anteprima nella timeline 541
3D, modelli Adobe Version Cue creare 518
inserire su uno sfondo 569 informazioni 65 eliminare 534
modificare effetti di luce 565 Adobe Video Workshop 4 eseguire a ciclo continuo 534
modificare il metodo di aerografo 320 esportare 544
rendering 565 Affresco, filtro 364 informazioni 508
modificare texture 568 aggiornamenti 9 ottimizzare 543
spostare e ridimensionare 565 aggiornamenti, download 9 ripetere in sequenza 510
trasformare 565 aggiungere ritardo 533
visualizzare sezioni trasversali 565 maschere di filtro 294 ritardo fotogrammi 533
Aggiungi disturbo, filtro 367 salvare 543
A Aggiungi, opzione 259 visualizzare in anteprima 540
abbondanza Allinea alla selezione, comando 267 annotazioni
regolare le tinte piatte Allinea livelli, comando 267 aggiungere 436
sovrapposte 470 Allineamento automatico livelli, aprire 437
Abbondanza, comando 464 comando 268, 302 audio 437
abbondanze di colore 463 allineamento, pulsanti 267 creare 436
Accentua passaggio, filtro 371 allineare eliminare 438
accessibilità forme 353 eseguire in azioni 571
della Guida 3 livelli 267 importare 437
Acrobat. Vedere Adobe Acrobat selezioni 230 informazioni 436
Adatta allo schermo, comando 33 sezioni 478 modificare 437
Adattata, palette di colori 108 allineare Vedere allineamento mostrare o nascondere 437
Adobe Acrobat Alone, comandi riprodurre 437
predefiniti per l’esportazione comando Elimina alone salvare 412
in 416 bianco 241
visualizzare nella finestra di
versioni a confronto 418 comando Elimina alone nero 241 dialogo Salva per Web 490
Adobe After Effects, importare file di comando Elimina margine 241 Annulla scorrimento di tutti i colori,
Photoshop (PSD) in 517 alone, scegliere colore 108 comando 500
Adobe Bridge ALT, elemento HTML 481 Annulla, comando 47
impostazioni colore di Creative altera, strumento 206 annullare le operazioni 47
Suite 121, 122
alterare un’immagine Vedere ANPA, colori 115
informazioni 19 immagini anteprima
metadati in 436 alterare, annullare in livelli di bordo selezione 239
Adobe Design Center 8 testo 403
calcoli di canale 259
Adobe Illustrator Altro, filtri 371
documenti su un monitor
file, aprire 67, 68 ampiezza di rilevamento, strumento video 541
importare grafica tramite lazo magnetico 232
immagine stampata 63
inserimento 66 angolo
livelli 263
metadati in 435 luce globale 282
oggetti estratti 247
usare file Photoshop 447 opzione per pennello 313
valori cromatici e pixel 144
Adobe InDesign Animazione, palette
video e animazione nella
metadati in 435 informazioni 509 timeline 541
modalità (fotogrammi o Anteprima video, plug-in 541
timeline) 512
Anteprima, opzioni 412
INDICE 612
CJK, testo. Vedere asiatico, testo mappare fino alla trasparenza 500 compressione con perdita di dati
clonare e correggere, impostare nella grafica digitale 101 formato JPEG 429
sorgenti campione 183 passare alla palette Web 500 compressione JPEG. Vedere JPEG,
clonare fotogrammi di animazione e per testo 387 formato
video 521 compressione senza perdita di dati
colori complementari. Vedere ruota
CMYK, immagini dei colori formato CCITT 429
colori fuori gamma 149 colori fuori gamma formato LZW 429
visualizzare canali 249 avvertenza nel Selettore colore 111 formato RLE 429
CMYK, inchiostri. Vedere inchiostri informazioni 149 formato ZIP 429
di quadricromia
mostrare nella palette Info 34 Compressione ZIP 429
CMYK, metodo di colore
selezionare 235 Consenti storia non lineare,
selezionare colori 113 opzione 51
Colori NTSC, filtro 371
CMYK, spazi colore contagocce, strumento
colori sicuri per il Web
anteprima 149 colore target per 156
cambiare 114
informazioni 103 in fuoco prospettico 211
informazioni 114, 496
codice di tempo 511 informazioni 145
selezionare con il Selettore colore
collegati file di Adobe 113 nel comando
gestione del colore, selezionare nella palette Colori 113 Tonalità/saturazione 158
considerazioni 124 punto bianco 156
Colori, palette
colonne, posizionamento preciso 39 punto grigio 152
Vedere anche palette di colori
Colore automatico, comando punto nero 156
avvertenze 114
informazioni 173, 174 Conté Crayon, filtro 369, 372
informazioni 115
opzioni 173 conteggio, strumento 563
selezionare colori sicuri per il
Colore brucia, metodo 322 Web 114 Contiguo, opzione 189, 307
Colore CMYK, metodo comandi di regolazione tonalità e contorni 281
colori fuori gamma 149 colore Contorni accentuati, filtro 365
regolazioni tonalità e colore 149 Contrasto automatico 172 Contorni con inchiostro, filtro 366
colore di primo piano Corrispondenza colore 166 Contorni poster, filtro 364
modificare con palette Colori 116 Sostituisci colore 167 Contorni strappati, filtro 369
riempire selezioni 330 Tonalità/saturazione 157 contorni, librerie 282
scegliere 110, 117 Comandi, palette 47 Contrasta bordi, filtro 368
selezionare con strumento comandi, registrare in azioni 574 Contrasta maggiormente, filtro 368
contagocce 111 Combina sezioni, comando 478 Contrasta, filtro 194, 368
colore di sfondo compensazione punto nero 139 contrasta, strumento 190
modificare con palette Colori 116 componenti di tracciato 347 contrasto
pagine Web 506 copiare 352 regolare 161
riempire selezioni 330 eliminare 353 regolare automaticamente 172
scegliere 110, 117 rimodellare 352 Contrasto automatico, comando
Colore mezzetinte, filtro 367 sovrapporre 352 informazioni 172
Colore più chiaro, metodo 323 spostare 351 opzioni 173
Colore RGB, metodo Composizione multi-riga 400 Contrasto migliore, filtro 195
regolazioni tonalità e colore 149 Composizione riga-per-riga 400 contrasto selettivo 197
Colore scherma, metodo 322 composizione, metodi 399 controlli modali, nelle azioni 575
colori composizioni di livelli Controllo ortografico, comando 382
Vedere anche colore di sfondo, aggiornare 295
gestione del colore controllo ortografico,
applicare e visualizzare 295 informazioni 382
Vedere anche gestione del colore,
modelli convalidare 296 Controllo sfocatura, filtro 365
bloccare nella palette Tavola eliminare 296 Converti in forma, comando 403
colore 501 usare 294 Converti in livello, comando 291
convertire in scala di grigio 105 Composizioni livelli, palette 294 Converti in oggetto avanzato,
corrispondenza 164 compressione comando 290
eliminare 501 informazioni 429 Converti in profilo, comando 135
invertire in immagini 176 PDF 419 Converti in testo indipendente,
comando 381
livelli o gruppi 270
INDICE 615
Direzionale, effetto di luce 375 DNG (Digital Negative) 431 Effetti di luce, filtro
Disattiva agg./elim. automatico, documenti, scelte rapide da aggiungere 376
comando 354 tastiera 598 creare stili 377
dischi di memoria virtuale 52 documento, dimensione 37 informazioni 368, 374
disegnare dominanti di colore texture 377
cerchio o quadrato 331 Vedere anche bilanciamento colore Effetti di luce, stili di filtro
curve seguite da linee rette 343 eliminare con i contagocce 156 Cinque luci giù 376
dal centro verso l’esterno 336 eliminare con il comando Cinque luci su 376
forma di ciambella o ruota 337 Livelli 152
Direzionale parallela 376
forma personale 338 doppi, pennelli 318
Incrocio 376
forme 336 doppio byte, testo. Vedere asiatico,
testo Incrocio giù 376
informazioni 335 Luce flash 376
download
più forme in un livello 337 Predefinito 376
aggiornamenti, plug-in e versioni
tracciati con lo strumento di prova 9 Riflettore 376
penna 340, 341, 342
downsampling effetti di luce, tipi
disegno, metodi 335
in file PDF 419 Direzionale 375
Dissolvi, metodo 321
informazioni 60 Faretto 375, 376
distorsione a barile 191
dpi (punti per pollice) 55 Omni 375
distorsione a cuscinetto 191
droplet Effetti nascosti da maschera
distorsione a perno, correggere 179 vettoriale, opzione 276
creare in Photoshop 580
Distorsione curvilinea, filtro 366 effetti speciali con i filtri 362
creare per vari sistemi
distorsione obiettivo 191 operativi 580 Effetto acquerello, filtro 364
distorsione obiettivo, correggere 191 elaborare file 580 Effetto calamita, comando 42, 230
Distorsione, filtri 366 informazioni 579 Effetto carboncino, filtro 369
distorsioni problemi di compatibilità 580 Effetto carta bagnata, filtro 369
applicate con filtro Fluidifica 206 droplet, opzioni di elaborazione 580 Effetto cromatura, filtro 369
ricostruire 209 due tonalità Effetto fotocopia, filtro 369
distribuire creare 465 Effetto increspatura, filtro 366
forme 353 curve 466 Effetto incrinatura, filtro 370
livelli 267 esportare in altre applicazioni 467 Effetto intonaco, filtro 369
Distribuisci livelli, comando 268 informazioni 465 Effetto movimento, filtro 365
disturbi salvare e caricare impostazioni 467 Effetto onda, filtro 366
dithering 497 sovrastampa colori 466 Effetto pennellate, filtro 364
disturbo stampare 467 effetto pixel, cause 55
immagini da fotocamera in visualizzare singole lastre 467 Effetto pixel, filtri 367
formato Raw 95
Due tonalità, metodo di colore 104 Effetto punti, filtro 367
nei pennelli 320
Duplica canale, comando 250 Effetto retinatura, filtro 369
sfumature con disturbo 328
Duplica solo livelli uniti, opzione 38 Effetto rilievo, filtro 370
disturbo immagine
Duplica tracciato, comando 352 Effetto ritaglio, filtro 364
informazioni 193
Duplica, comando 38 Effetto sfera, filtro 366
ridurre 191
Durezza, opzione 314 Effetto sfumino, filtro 364
disturbo immagine, definizione 95
Effetto spatola, filtro 364
Disturbo, filtri 367
E Effetto spirale, filtro 366
dithering
Editore sfumatura, finestra di Effetto spugna, filtro 364
browser 496 dialogo 326 Effetto vento, filtro 370
impostazione Nessun effetti
dithering 502 effettuare prove colore a video
eliminare 284 in Photoshop, Illustrator e
in animazioni 543
modificare con contorni 281 InDesign 127
informazioni 109
ridimensionare 284 Elaboratore immagini 577
passare a colori sicuri per Web 500
effetti di fusione elaborazione batch 578, 579
trasparenza, in palette
Ottimizza 497 raggruppare 275 Elimina area di lavoro, comando 19
Divisione toni 92
INDICE 617
modello colore spazio di lavoro 134 Nessuna interruzione, comando 399 Opzioni sezione, finestra di
nitidezza immagini 194, 196 dialogo 473
modifica maschera, colori 256
nitidezza, aumento selettivo 194 Ordina per luminanza, comando 499
Modifica metodo condizionale,
comando 105 non stampabili, colori 114 Ordina per tonalità, comando 499
modifica piano, strumento Normale, metodo 321 Ordina per utilizzo, comando 499
Pagine Web compatibili con password aperte, in PDF 420 diffusione 316
XHTML 505 password per le autorizzazioni, nei dinamica 314
palette PDF 420 dinamica dei colori 318
Vedere anche pannelli password, in PDF 420 dinamica delle forme 315
informazioni 13 Pastelli su superficie ruvida, doppi 318
scelte rapide da tastiera 603 filtro 364, 372
eliminare opzioni 320
palette a comparsa Patchwork, filtro 370
opzione Aerografo 320
informazioni 21 pattern
predefiniti 309
modificare la visualizzazione 22 caricare una libreria 332
sensibilità alla pressione 321
personalizzare elenco 22, 44, 311 cartella Pattern PostScript 332
Pennelli, palette
palette di colori definire immagine come 332
informazioni 311
Vedere anche Colori, palette generare con Crea pattern 333
scelte rapide 605
Adattata 108 informazioni 332
Pennello a secco, filtro 364
colore alone 108 pitturare 305
pennello artistico storia,
Esatta 108 riempire selezioni 330 strumento 306
numero di colori 108 salvare una libreria 332 pennello correttivo al volo,
opzione Corpo nero 110 Pattern mezzetinte, filtro 369 strumento 183
opzione Scala di grigio 110 pattern, dithering 497 pennello correttivo, strumento 183
opzione Spettro 110 PCD, formato 69 pennello storia, strumento 47, 51
per conversioni in Scala di PCX, formato di file 433 pennello, cursore 308
colore 108 PDF pennello, strumento
Percettiva 108 compatibilità con lo standard in fuoco prospettico 211
personalizzare 109 PDF/X 418 informazioni 304
Selettiva 108 gestione del colore, Percettiva, palette di colori
considerazioni 126, 130
Sistema (Mac OS) 108, 110 informazioni 108
PDF file
Sistema (Windows) 108, 110 numero di colori 108
livelli di compatibilità 418
specificare colore di sfondo 108 Personale, filtro 371
PDF, file
specificare colori 108 personalizzare le scelte rapide 588
aprire 67
specificare trasparenza 108 Photo CD, file 69
compressione 419
Uniforme 108 Photomerge
downsampling 419
Web 108 creare una composizione 224
Photoshop PDF 433
pannelli creare una photomerge
predefinito di Adobe PDF 421 interattiva 224
Vedere anche palette
protezione 420 foto sorgente 224
ancorare 15
salvare 415 fotografare per 224
impilare 17
PDF/X, file compatibili impostare fuoco prospettico 228
informazioni 13
opzioni 420 informazioni 224
mostrare e nascondere 14
standard 418 regolare prospettiva 227
raggruppare 16
Pedice, comando 388 selezionare i file da usare 225
ridurre a icona 17
penna a mano libera, strumento 344 usare da Bridge 225
spostare 16
Penna grafica, filtro 369 usare la scatola luminosa 227
pannello Strumenti, configurare 14
penna magnetica, strumento 344 Photoshop 2.0, aprire file in
panoramiche, immagini
penna, strumenti formato 430
creare 224
informazioni 340 Photoshop EPS, formato. Vedere
paragrafi EPS, file
penna, strumento 35
formattare 395 Photoshop PDF, formato 433
disegnare curve e linee 342
informazioni 395 Photoshop, formato 429
disegnare linee curve 341, 343
punteggiatura esterna 398 Photoshop, numeri di serie
disegnare linee rette 340
rientro 397 precedenti 46
ignorare le selezioni 353
sillabazione 399 Photoshop. Consultate Adobe
ignorare selezione automatica 354 Photoshop
spaziatura 398
pennelli Photoshop. Vedere Adobe Photoshop
spaziatura di parole e lettere 397
bordi bagnati o effetto piani prospettici
Paragrafo, palette, informazioni 395 acquerello 320
Parametri casuali, opzione 329 usare con fuoco prospettico 211
con texture 317, 320
INDICE 625
Q registrare riempimento
quadrati, disegnareVedere azioni 573 opacità 273
anchedisegnare inserire interruzioni 575 testo 387
quadricromia registrazione del software 1 riempimento sfumatura,
gestione del colore, Registro misurazioni, palette 562 strumento 35
considerazioni 124 riempimento, strumento 247
regolazioni colore
quadro riempire
Vedere anche regolazioni tonalità e
modificare le dimensioni 178 colore con colore di primo piano 330
ridimensionare 182 regolazioni tonalità e colore con colore di sfondo 330
riempire 330 Vedere anche comandi di con sfumature 325
Qualità tipografica, predefiniti regolazione tonalità e colore con stato storia 47
PDF 417 automatiche 171, 172 livelli 329
quattro tonalità. Vedere due tonalità con livelli di regolazione 148 selezioni 329
con strumenti e comandi 148 tracciati 356
R informazioni 147 rientro dei paragrafi 397
Radiance, formato 434 nella finestra di dialogo Curve 154 Rifila, comando 179
rasterizzare salvare 148 rifilare immagini 179
grafica di Illustrator 245 sezioni 475 Riflesso lente, filtro 368
grafica PostScript 68 rendering griglie Vedere griglie righelli
livelli 271 Rendering, filtri 368 cambiare le impostazioni 39
livelli di testo 384 renmoji Vedere testo asiatico informazioni 38
raw, file da fotocamera requisiti di sistema 1 punto zero 38
aberrazione cromatica 93 retinatura 460 righello, strumento 39
bilanciamento del bianco 88 retinatura. Vedere frequenza di rilevamento bordo, strumento
cache in Bridge 81, 84 retino 59 lazo 232
colori non neutri 92 retini mezzetinte Ripristina allo sfondo, opzione 533
controlli anteprima 83 informazioni 59 Ripristina azioni, comando 573
controlli di regolazione toni 90 rettangoli di selezione, testo 380 ripristinare le immagini Vedere
controlli visualizzazione 83 RGB, immagini immagini
copiare e incollare impostazioni in convertire in Scala di colore 107 Riseleziona, comando 230
Bridge 97 specificare i colori risoluzione
correggere una dominante di numericamente 116 dimensione documento 61
colore 92 visualizzare canali 249 dimensioni file 58
database per le impostazioni 97 RGB, metodo di colore 102 immagini bitmap 55
elaborazione batch selezionare colori 113
automatizzata 85 informazioni 57
ricampionare ottimale, determinare 62
esportare impostazioni 98
Vedere anche ridimensionare retinatura 59
file collaterali XMP 97
informazioni 60 stampante 55
impostare profilo colore e
profondità di bit 99 metodi di interpolazione 61 visualizzazione 58
informazioni 80 ricostruisci, strumento 209 risoluzione, monitor
istogramma e valori RGB 87 metodi 210 ridimensionare e 59
nitidezza 95 ridimensionare risorse on-line 6
pixel 99 immagini 199 ritagliare
profondità di bit 99 immagini durante la stampa 453 gruppi 272
regolazioni dei profili 92 informazioni 60 ritaglio
ricampionare 99 sezioni 476 informazioni 150
ridurre il disturbo 95 stili di livello 284 nel comando Livelli
risoluzione di stampa 99 testo 380, 394 automatici 172
ritagliare e raddrizzare Riempi col colore neutro, ritardo fotogrammi 533
immagini 94 opzione 274 ritoccare
salvare e ripristinare le Riempi pixel, opzione 336 strumento pennello correttivo 183
impostazioni 96 Riempi, comando 330 strumento pennello correttivo al
salvare in formati diversi 86 riempimenti, scelte rapide da volo 183
vignettatura 93 tastiera 600 strumento timbro clone 183
INDICE 627
Visualizzazione e cursori,
preferenze 249
visualizzazione in anteprima
colori. Vedere esecuzione di prove
su schermo
W
Wacom, tavoletta grafica 315
WBMP, formato 435
WBMP, opzioni di
ottimizzazione 502
Web, formati di file
GIF e PNG-8 495
JPEG 494
PNG-24 502
Web, grafica
Vedere anche formati di file
specifici
confronto tra formati di file 494
generare i livelli CSS 493
impostazioni di output 506
visualizzare in anteprima 494
Web, palette di colori 108
WIA, supporto 63, 64
Windows (Microsoft)
palette di colori del sistema 108,
110
Selettore colore 115
X
XMP (Extensible Metadata
Platform) 435
XMP, file collaterali
in Camera Raw 96
visualizzare in Bridge 97
XMP, Software Development Kit 436
Z
Zig zag, filtro 367
zona di anteprima di riferimento 31
zoom
ingrandire e ridurre 32
trascinare 32
zoom, strumento 35
Zoomify 472