Bollettino Del Parco Dell'etna 2010 N°33
Bollettino Del Parco Dell'etna 2010 N°33
Bollettino Del Parco Dell'etna 2010 N°33
IlTutto
Parco
dellEtna
quello che dovete sapere
IL TERRITORIO
er proteggere un
ambiente naturale unico e lo
straordinario paesaggio circostante, il Parco
dellEtna stato suddiviso in
quattro zone.
Nella zona A, 19.000
ettari a massima tutela,
lobiettivo del Parco
consentire alla natura di
svolgere il suo corso
limitando al minimo
lintervento umano; la
zona B, 26.000 ettari,
formata in parte da
piccoli apprezzamenti
agricoli ed contrassegnata da splendidi
esempi di antiche
case contadine; nellarea di preparco, con i
14.000 ettari della
zona C e D, sono consentiti anche eventuali
insediamenti turistici
sempre nel rispetto
della salvaguardia del
paesaggio e della natura.
Al centro dellecosistema
del Parco c lEtna, che
con il suo confine litologico
di 250 Km., allaltezza di
circa 3.350 m., una superficie di circa 1.260 chilometri
Nella sede del Parco un affollatissimo seminario, promosso dallAssessore regionale delle risorse agricole
e alimentari in collaborazione con il nostro Ente, ha celebrato lanno mondiale della biodiversit
Grande partecipazione e interventi di elevato spessore scientifico
La tutela e la valorizzazione
dellagrobiodiversit vegetale:
una sfida di valore strategico per il futuro
Porteremo avanti e rafforzeremo limpegno per la tutela e la
valorizzazione della biodiversit,
anche come fondamentale strumento per la crescita e lo sviluppo
del territorio. Lo faremo con altre
iniziative, di grande spessore
scientifico come quella di oggi al
Parco dellEtna, e con ulteriori
risorse finanziarie. Lo ha affermato Salvatore Barbagallo, Dirigente generale del Dipartimento
Interventi Infrastrutturali dellAssessorato Regionale delle Risorse
Agricole e Alimentari, nellambito
delaffollatissimo seminario dal
titolo La tutela e la valorizzazione dellagrobiodiversit vegetale
in Sicilia organizzato dallAssessorato in collaborazione con il
Parco dellEtna, le facolt di Agraria delle Universit di Palermo e di
Catania e il Csei (Centro Studi di
economia applicata allingegneria)
di Catania, che si svolto presso
sede dellEnte Parco dellEtna,
lex Monastero Benedettino di San
Nicol La Rena a Nicolosi.
Si fatto il punto sullo stato
dellarte sul tema dellagrobiodiversit vegetale nel territorio siciliano, a partire dalla verifica del
percorso intrapreso passando per
Mauromicale dellUniversit di
Catania; Giuseppe Sottile dellUniversit di Palermo; Paolo Girgenti e Giuseppe Spart del
Dipartimento Interventi Infrastrutturali dellAssessorato Regionale alla Risorse Agricole e Alimentari.
Le Nazioni Unite hanno proclamato il 2010 quale Anno Internazionale per la Biodiversit con
lo scopo di focalizzare lattenzione sulle diverse prospettive che
emergono dalla conservazione,
tutela e valorizzazione delle risorse genetiche quale patrimonio culturale, sociale ed agronomico dei
pi diversi angoli del mondo.
La Sicilia ha tradizionalmente
vantato unampia diversificazione
genetica soprattutto nel comparto
vegetale. Sono innumerevoli le
testimonianze del contributo che
la biodiversit vegetale ha fornito
per la crescita e laffermazione dei
prodotti tipici regionali; la quantit di prodotti che sono risultati
meritevoli di un marchio di tutela
dellUnione Europea in qualche
modo conferma il ruolo decisamente importante delle produzioni tipiche regionali e lo sforzo
profuso dallAmministrazione
regionale e da quelle locali, insieme e a supporto di soggetti pubblici e privati, per raggiungere
obiettivi importanti nella valorizzazione delle produzioni di eccellenza.
Il lavoro di indagine sullinestimabile patrimonio presente in
Sicilia, per, non ha mai avuto
fine e, ancora oggi, rappresenta
una delle priorit strategiche dellAssessorato delle Risorse Agricole e Alimentari della Regione
Siciliana.
Tutto ci in un momento in cui
la tematica in argomento pu
LA BIODIVERSITA` E` VITA,
E` LA NOSTRA VITA
Messaggio del Segretario generale delle
Nazioni Unite Ban ki-moon per l Anno Internazionale della Biodiversita`
Le nostre vite dipendono dalla biodiversita`.
Specie ed ecosistemi stanno scomparendo a un ritmo
insostenibile.
Noi esseri umani siamo la causa di cio`.
Rischiamo di perdere una grande varieta` di beni e
servizi ambientali che noi diamo per scontate.
Le conseguenze per le economie e le persone saranno profonde.
Soprattutto per le persone piu` povere del mondo.
Soprattutto per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
Nel 2002 i leader mondiali decisero di ridurre drasticamente, entro il 2010, il tasso di perdita della biodiversita`.
Sappiamo gia` che lobiettivo prefissato per la biodiversita` non sara` raggiunto.
Abbiamo bisogno di una nuova visione. E di nuovi
sforzi.
Fare finta di nulla ed andare avanti cosi` non e` unopzione.
Per questo Anno Internazionale della Biodiversita`,
invito ogni paese e ogni cittadino del nostro pianeta
ad unirsi in unalleanza globale per proteggere la vita
sulla Terra.
La Biodiversita` e` la Vita. La Biodiversita` e` la Nostra
Vita.
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Lagrobiodiversit vegetale
punto di partenza per migliorare
qualit e produttivit delle colture
Considerando il ruolo fondamentale che si richiede allagricoltura,
ovvero la capacit di assicurare una sana alimentazione alla totalit degli
abitanti del pianeta, compresi quelli che attualmente non vi possono accedere, si comprende facilmente come lincremento della produttivit in
maniera sostenibile non possa passare che per lo sfruttamento del grande
serbatoio di risorse genetiche delle specie coltivate e di quelle selvatiche.
Tale biodiversit vegetale costituisce infatti il materiale di partenza che
agricoltori e ricercatori possono utilizzare, avvalendosi di metodologie tradizionali e innovative, per migliorare la qualit e la produttivit delle colture.
Lagrobiodiversit, in particolare, gi il frutto di un lavoro continuo
delluomo che fin dagli esordi dellattivit agricola ha operato selezionando le specie e le variet pi adatte ai suoi scopi. Nonostante la sua importanza ai fini dello sviluppo di unagricoltura pi efficiente e sostenibile, la
biodiversit agricola scompare a ritmi sempre pi veloci; in particolare negli ultimi cento anni migliaia di variet coltivate da
generazioni sono state sostituite da un numero ridotto di variet commerciali geneticamente molto uniformi.
Laccesso, la conservazione e luso delle risorse genetiche hanno forti implicazioni di carattere sociale, economico e culturale che possono mettere in pericolo le economie dei paesi interessati e il futuro dellumanit. Per questo indispensabile sviluppare sistemi che tengano in conto il carattere specifico della biodiversit agricola e sappiano riconoscere in tempo i problemi e le implicazioni per le generazioni future, in questottica le Nazioni Unite hanno proclamato il 2010 Anno Internazionale
per la Biodiversit.
LItalia un paese ricco di risorse genetiche che possono essere valorizzate soprattutto ai fini della qualificazione delle filiere
produttive e la Sicilia, in particolare, presenta una diversificazione genetica nel comparto vegetale che ha consentito lo sviluppo e
laffermazione di prodotti tipici regionali di gran pregio, molti dei quali valorizzati dal marchio di tutela dellUnione Europea.
Nellambito delle attivit portate avanti da anni dagli enti regionali per una completa conoscenza del vasto patrimonio dellagrobiodiversit siciliana, si inserisce il seminario dal titolo La tutela e la valorizzazione dellagrobiodiversit vegetale in Sicilia che si svolto a Nicolosi il 20 settembre 2010, presso la sede del Parco dellEtna, organizzato dal Dipartimento Interventi
Infrastrutturali per lAgricoltura dellAssessorato delle Risorse Agricole e Alimentari, Regione Siciliana. Nel corso dellincontro, che ha richiamato un pubblico molto numeroso di operatori del settore della ricerca e dellagricoltura, dopo i saluti del Commissario del Parco dellEtna, dei presidi delle facolt di Agraria delle Universit di Catania e Palermo e del presidente del CSEI
(Centro studi di economia applicata all'ingegneria), lintervento del Dirigente Generale del Dipartimento Interventi Infrastrutturali per lAgricoltura Prof. Salvatore Barbagallo ha sottolineato l'impegno per la tutela e la valorizzazione della biodiversit,
anche come fondamentale strumento per la crescita e lo sviluppo del territorio da parte dellassessorato regionale.
Si dunque fatto il punto sull'attivit recente e ancora in corso per lo studio dell'agrobiodiversit vegetale nel territorio siciliano, passando agli obiettivi gi raggiunti e alle prospettive future.
Nel pomeriggio i partecipanti hanno potuto visitare la Mostra Pomologica allestita con i frutti di numerose specie e variet raccolte sul territorio siciliano nellambito del Progetto Risorse genetiche Vegetali della Sicilia e quindi la Banca del Germoplasma
rappresentata da una raccolta di specie frutticole e di vite proprie del territorio etneo, conservate nel campo collezione presso la
sede del Parco dellEtna. La raccolta ha avuto inizio negli anni 90 grazie ad una collaborazione tra lEnte Parco dellEtna e le
SOAT dellAssessorato Regionale Agricoltura e Foreste che operano nel territorio dellEtna per contrastare il processo di erosione del germoplasma frutticolo gi allora evidente, dovuto al progressivo abbandono dei terreni o alla riconversione varietale.
Alessandra Gentile
Universit di Catania - Direttore DOFATA
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Istituzionalizzato
un rapporto sinergico
gi consolidato nel tempo
Le strutture presenti
in quindici Comuni
del Parco svolgeranno
la funzione di
prima accoglienza
e di divulgazione
del patrimonio naturale etneo
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LEnte Parco e le Pro Loco collaboreranno, in piena e concreta sinergia, per le finalit di promozione, valorizzazione e fruizione del patrimonio naturale etneo e di massima divulgazione delle peculiarit e caratteristiche dellEtna. Lo stabilisce la convenzione sottoscritta presso la sede
del Parco, lex Monastero Benedettino di San Nicol La Rena a Nicolosi,
dal commissario straordinario dellEnte Ettore Foti e dal presidente regionale delle Pro Loco UNPLI Antonino La Spina.
Per il commissario Foti laccordo rappresenta un importante passo
avanti per la promozione del Parco, considerato il capillare ruolo storico e la consolidata esperienza delle Pro Loco come presidi di informazione e divulgazione turistica sul territorio.
Da parte sua, il presidente dellUNPLI Sicilia Nino La Spina sottolinea: Con questo accordo viene istituzionalizzato un rapporto gi consolidato con il Parco e viene soprattutto agevolata linformazione per i
turisti sullarea protetta, creando di fatto nei Comuni il primo punto di
accoglienza nel Parco
In concreto, la Pro Loco UNPLI Sicilia fornir allEnte Parco, con proprio personale, presso la sede della Pro Loco UNPLI e presso le sedi
delle Pro Loco nei Comuni del Parco , consulenza specializzata gratuita ai visitatori del centro, che potranno in tal modo conoscere ed avere gratuitamente materiale informativo sulle bellezze naturalistiche del Parco
dellEtna. LEnte Parco metter a disposizione della Pro Loco materiale
divulgativo che potr essere distribuito ai visitatori e sosterr, nelle sedi e
nelle competenze in cui opera, la validit del progetto di ampia divulgazione condiviso nel rapporto di collaborazione. Il Parco e Le Pro Loco,
inoltre, promuoveranno le reciproche iniziative sul territorio.
Le Pro Loco allinterno del Parco sono localizzate nei Comuni di
Adrano, Belpasso, Bronte, Castiglione di Siciklia, Giarre, Linguaglossa,
Maletto, Milo, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, SantAlfio, Trecastagni, Viagrande, Zafferana Etnea.
G. Pe.
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Espropriazione per
il Parco acquisisce 700
sebbene non previsto dalla normativa in materia, ha ritenuto opportuno pubblicizzare la procedura di
acquisizione della zona A mediante la pubblicazione degli atti agli
albi pretori dei venti comuni del
Parco dellEtna e sul sito del Parco
nonch mediante linserzione di
apposito avviso su un quotidiano
di rilevanza regionale.
Nel corso dellacquisizione non
si ritenuto necessario il ricorso
alla procedura di occupazione di
urgenza e di immissione in possesso delle aree, ritenendo idonea la
normale procedura di espropriazione per pubblica utilit. Di conseguenza le aree sono rimaste nella
disponibilit dei proprietari fino
allemissione delle ordinanze di
espropriazione definitiva.
Il calcolo delle indennit da corrispondere ai proprietari stato
condotto secondo quanto previsto
dalla legge, facendo cio riferimento ai valori agricoli medi dei terreni
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale
della Regione Siciliana in base al
tipo di coltura praticato nel
terreno soggetto ad
espropria-
DOMENICA 19 SETTEMBRE
Itinerario:
Rifugio Sapienza - Montagnola - Valle del Bove
(con utilizzo della funivia, max 20 partecipanti)
Raduno: Rifugio Sapienza alle ore 9
Durata media:7 ore
Percorso impegnativo
DOMENICA 26 SETTEMBRE
Itinerario:
Piano delle Donne - Rifugio Monte Baracca
Raduno: piazza di Fornazzo alle ore 9
Durata media: 6 ore
Percorso di media difficolt
DOMENICA 3 OTTOBRE
Itinerario: Punta Lucia - Rifugio Monte Scavo
(con utilizzo di fuoristrada max 20 partecipanti)
Raduno: Piano Provenzana alle ore 8,30
Durata media: 7 ore
Percorso impegnativo
DOMENICA 10 OTTOBRE
Itinerario: Monte Fontane - Ilice di Carlino
Raduno: Piazza di Milo alle ore 9
Durata media: 6 ore
Percorso di media difficolt
DOMENICA 17 OTTOBRE
Itinerario: Intraleo - Monte De Fiore
Raduno: piazza dei Pini, Nicolosi alle ore 9
Durata media: 6 ore
Percorso di media difficolt
DOMENICA 24 OTTOBRE
Itinerario: Bocche eruttive del 1928
Raduno: piazza di Fornazzo alle ore 9
Durata media: 5 ore
Percorso facile
DOMENICA 7 NOVEMBRE
Itinerario: Pirao - Monte Spagnolo
Raduno: Randazzo, piazza Loreto alle ore 9
Durata media: 6 ore
Percorso facile
Tutte le uscite saranno effettuate con le guide del Parco.
In caso di maltempo o altri problemi, la guida potr rinviare lescursione o ripiegare per tracciati alternativi.
In relazione ai singoli itinerari, la guida fisser il numero
massimo di partecipanti alla escursione.
Attrezzatura e abbigliamento: zaino con colazione a
sacco, scarponcini da trekking, giacca a vento, berretto,
borraccia. Si consiglia di portare binocolo e fotocamera.
La quota di partecipazione fissata in euro 30,00 a persona per litinerario n. 4, in euro 20,00 per litinerario n. 2,
in euro 15,00 per litinerario n. 1 e in euro 10,00 per tutti
gli altri itinerari.
La quota di partecipazione dovr essere versata direttamente alla guida al momento della partenza.
Le prenotazioni dovranno essere fatte presso gli Uffici del
Parco, telefonando al numero 095.821240 - 821245 il
venerd precedente lescursione (dalle ore 9 alle ore 12).
Si invita a rispettare gli orari degli appuntamenti affinch
le escursioni possano avvenire entro i tempi previsti.
Il programma potr subire variazioni.
Il programma completo di Parco Trekking 2010 scaricabile dal sito www.parcoetna.it
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Sono questi e
tanti altri ancora i
contenuti principali
del romanzo I
segreti del convento.
Il monaco guerriero, scritto con talento letterario e grande
passione per i luoghi
e la ricerca storica
dallingegnere Giovanni Catania, catanese da lungo tempo La copertina del romanzo I segreti del convento. Il
residente a Roma, monaco guerriero
alto ufficiale della Marina alle riportata nellultima di copertina:
soglie della pensione, gi autore di Un monastero alle pendici delnumerosi altri libri.
lEtna, un frate benedettino guerIl filo conduttore della storia riero, un oscuro assassino, sono
tratteggiato dalla scheda sintetica gli ingredienti che caratterizzano
il romanzo ambientato in una
cornice storica medievale dove la
violenza della natura, la brutalit
di briganti senza scrupoli si
intrecciano con le vicende storiche del tempo, offuscando la
dolce serenit del luogo e la
ricerca di Dio da parte di tante
pie anime. Per completare il
quadro, senza nulla togliere alla
curiosit ed al piacere di una lettura sicuramente appassionante e
divertente, vogliamo sottolineare
lefficacia con cui lautore tratteggia i personaggi pi significaDa sinistra: la prof.ssa Annamaria Guglielmino, lassessore Giuseppe Mazzaglia, il
tivi del romanzo: il professore
commissario straordinario del Parco Ettore Foti, lautore del romanzo Giovanni
Vincenzo Santoro, lo studioso
Catania, il sindaco di Nicolosi Nino Borz e lavvocato Antonio Pastore
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Il rito dellEtna,
un film
nella sede
del Parco
Per un giorno, la sede del Parco diventata una suggestiva location cinematografica.
Allinterno dei ruderi originari dellantico
Monastero Benedettino di San Nicol La
Rena sono state girate alcune scene del filmdocumentario Il rito dellEtna della ventottenne regista catanese, trapiantata a Roma,
Simona Bonaccorso.
Un film che, accostando mito e natura, di fatto racconta il territorio dellEtna e del Parco: oltre al Monastero sede dellEnte, infatti, varie altre scene sono state ambientate e girate nelle zone della Grotta dei Lamponi,
di Piano Provenzana, dei crateri sommitali, della pineta di Linguaglossa, nel museo della lava di Viagrande.
Alla regista abbiamo chiesto una testimonianza sul film, sul suo significato e sui suoi contenuti, che riportiamo qui di seguito.
Il film documentario Il rito dellEtna intende pubblicizzare, attraverso il linguaggio del cine-documentario, gli usi, i costumi e i paesaggi del territorio che si estende alle pendici dellEtna. Pertanto il film ha finalit di promozione, ponendo particolare attenzione ai temi che riguardano la valorizzazione e lo sviluppo del
territorio della provincia di Catania e dellarea dellEtna, la valorizzazione artistico culturale dei luoghi e delle
tradizioni popolari. Il film-documentario vorrebbe essere un momento di libera riflessione sulla societ contemporanea, in cui lapparenza e, il conseguente giudizio esterno, diventano i pilastri su cui si appiattiscono
le identit culturali.
Lidea narrativa del Il rito dellEtna sorge dalla volont e dal bisogno di riscoprire in me, con una conoscenza pi matura, gli scenari e le tradizioni che esistono nel territorio dellEtna.
Durante il viaggio di ricerca, il vulcano e suoi luoghi onirici hanno stimolato la mia creativit dandomi preziosi spunti su come poter elaborare la trama del film.
Lo sviluppo narrativo dellidea, quindi, si basa sulla fusione di elementi che provengono sia dalla mia fantasia, sia dalla realt dellEtna. La scelta delle location, che hanno fatto da scenario al film, non stata casuale. Probabilmente questi luoghi aspettavano qualcuno che fosse pronto a raccontarne i misteri, per conferire
loro una sorta di immortalit. A me toccato solo il compito di ascoltare il loro richiamo.
Durante la visita ai ruderi, presso lex Monastero dei Benedettini di San Nicol La Rena a Nicolosi, ho vissuto unesperienza di questo tipo. Ritengo che le casualit non sono mai tali, infatti, visitando i ruderi ho avuto
lesigenza di creare una scena del film che avesse come ambientazione quel posto. In qualche modo Il rito
dellEtna ha riportato alla vita energie passate, che saranno rese immortali dalla memoria dei suoi fruitori e
dal movimento perpetuo del sogno filmico.
Lo scenario onirico che si estende alle pendici dellEtna diventa la cornice di una storia che abbraccia presente e passato, antico e moderno.
Le storie e le controversie della mitologia greca si miscelano alle contraddizioni e alle bellezze del mondo
contemporaneo.
Nelle viscere dellEtna risiede il regno di Ade, signore della morte, da secoli impegnato nellelaborazione
di un piano diabolico, per distruggere i mortali. Il Dio del Tartaro avr bisogno dellaiuto di alcuni Dei dellOlimpo, andati ormai in pensione e in particolare di
Edna, una giovane e bella velina, che un tempo fu la
Ninfa del Vulcano Etna.
Attraverso un viaggio nel territorio, Edna avr la
possibilit di riscoprire la sua esistenza, consumata dal
materialismo, ritrovando le sue origini, la sua essenza.
Spero che anche attraverso il mio film lenergia dei
luoghi scelti possano ritornare a vivere in una dimensione presente.
Simona Bonaccorso
Regista
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Bilancio estremamente positivo, a fine estate, per liniziativa nata in contrada Serra La Nave
Ce lo raccontano i responsabili Sara Fraterrigo e Giovanni Sciacca
La Natura gi sveglia da un po
quando con i suoi timidi raggi di sole ci
accoglie benevola e sorridente; sembra
quasi che le fronde degli alberi ti avvolgano in un tenero abbraccio.
Un palcoscenico singolare dalla scenografia mai scontata, che ama vestirsi
di nuove forme e colori. Le messi dorate
dal profilo ondeggiante, il golfo accarezzato dal ceruleo mare estivo; lo sguardo
che si perde allorizzonte asseconda il
gioco di Urano e Nettuno che ne sfumano i contorni, mentre Efesto, assopito,
sembra dare i primi segni di un timido
risveglio dal cuore del suo vulcano.
E come ogni mattina, il vocio impaziente dei bambini festanti precede larrivo dei grandi che lasciano trasparire
la loro meraviglia di fronte allo spettacolo della Natura, non prima che i frondosi pini aprano lo sguardo alla vastit
del pianoro.
Tutto pronto per iniziare una
nuova giornata; lo stupore e la meraviglia lasciano spazio allumana curiosit: ma davvero ci si pu arrampicare
sugli alberi tra ponti tibetani,passerelle
e tunnel sospesi?
In questi primi mesi di attivit del
Parco EtnAvventura, la domanda pi
ricorrente era proprio questa. Volti di
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NUMERI UTILI
Azienda Provinciale Turismo Catania
Azienda Soggiorno e Turismo Nicolosi
Pro Loco Adrano
Pro Loco Belpasso
Pro Loco Bronte
Pro Loco Giarre
Pro Loco Linguaglossa
Pro Loco Maletto
Pro Loco Mascali
Pro Loco Milo
Pro Loco Piedimonte Etneo
Pro Loco Ragalna
Pro Loco SantAlfio
Pro Loco Trecastagni
Pro Loco Viagrande
Pro Loco Zafferana
Ispettorato Foreste
Soccorso Alpino Etna Sud
Soccorso Alpino Etna Nord
Soccorso Alpino Guardia di Finanza
Club Alpino Catania
Sitas Funivia dellEtna Nicolosi Nord
Star Piano Provenzano Linguaglossa
Guide Alpine Etna Sud Nicolosi
Guide Alpine Etna Nord Linguaglossa
Distaccamento Forestale Adrano
Distaccamento Forestale Bronte
Distaccamento Forestale Giarre
Distaccamento Forestale Linguaglossa
Distaccamento Forestale Nicolosi
Distaccamento Forestale Randazzo
Distaccamento Forestale Zafferana Etnea
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7722856
9704257
643094
698303
966553
955437
648641
849038
968772
7806577
7890753
7082825
7396611
7328141
9028236
531777
7153515
914141
643430
7914755
7956124
7695808
691140
933102
643112
911360
921124
7082065
Impaginazione e stampa:
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Tel. 091 6798006/6911628
Fax 091 6798120
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Cartografia e illustrazioni:
Santo Pappalardo
Foto:
Orazio Di Sfetano, Franco Emmi,
Giuseppe Mazzaglia, Francesco Pennisi,
Luciano Signorello, Giuseppe Squillaci
Reg. Trib. Catania n. 9 - 1-04-99