In - IT 21
In - IT 21
In - IT 21
2008
Litaliano in Marocco
Abdelkrim Boussetta
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Cantare in italiano
Intervista a Gianna Sommi Panofsky
di Marco Mezzadri
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www.initonline.it
n 21
Direttore Scientifico
Paolo E. Balboni
Direttore Responsabile
Domenico Corucci
Redazione
Mario Cardona
Marco Mezzadri
Anthony Mollica
Editore
Guerra Edizioni
Via Manna, 25 - 06132 Perugia
tel +39 075 5270257 - 8
fax +39 075 5288244
www.guerraedizioni.com
e-mail: [email protected]
Metodologia
Esperienze
Grafica e impaginazione
Keen s.r.l.
Stampa
Grafiche CMF - Foligno (PG)
per conto di Guerra Edizioni - Guru s.r.l.
Copertina
Beatrice Scassellati - Keen s.r.l.
Pubblicit
Guru S.r.l.
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Autorizzazione
Tribunale di Perugia
n 12 del 04/03/2000
Tiratura
12.000 copie
Le illustrazioni di questo
numero riproducono prodotti della
gastronomia italiana
Informazione
ICoN - Italian Culture on the Net
Universit per Stranieri di Perugia
Universit per Stranieri di Siena
Universit di Venezia - ITALS
Materiali didattici
Civilt Italia
Diario di bordo per Assistenti Familiari
Grammatica di base
Italiano para turistas
SONO
OCCHI
MIOPI
Pasta
Fusilli, spaghetti, rigatoni
orecchiette, farfalle
In.IT
hanno messo in contatto i popoli, e che loccidente, di norma, si mette in relazione con il
migrante africano partendo da questi equivoci, negando quindi, a priori, la possibilit di
una conoscenza vera e profonda.
Partendo da tali considerazioni di carattere
generale, in una ricerca stata proposta lanalisi di un documentario che aveva provocato uno scontro culturale tra italiani e migranti
ghanesi. Il film in questione, dal titolo Sono
stato nero pure io, realizzato in collaborazione con il comico Giobbe Covatta, una produzione che ha il duplice scopo di illustrare a
un pubblico italiano le problematiche dei
bambini Masai del Kenya e raccogliere fondi
per sostenere i progetti che lassociazioni
AMREF attiva nel territorio.
Alla luce degli equivoci esposti precedentemente e considerando inoltre le reazioni
negative avute da alcuni migranti ghanesi
dopo la visione del documentario, si deciso di esaminarne alcune scene da un punto
di vista iconografico e linguistico, per comprendere la rappresentazione della realt
africana che questo documentario veicola e i
meccanismi culturali che hanno innescato le
incomprensioni.
Durante la visione facile riscontrare lutilizzo
di espressioni e immagini che confermano gli
equivoci illustrati dallantropologia e dimostrano come gli stessi autori, pur inconsciamente, siano stati influenzati da stereotipi:
nel confronto tra il risveglio della bambina
italiana e quella africana con cui si apre il
film, troviamo lespressione vivo a Roma
contrapposta a vivo in Africa. Incontriamo
subito lo stereotipo delluniformit, che
trasmette lidea di un continente indistinto, senza peculiari connotazioni storicogeografiche, economiche, sociali e culturali. Proseguendo nella visione, facile
imbattersi in espressioni che portano lo
spettatore a generalizzare la realt che gli
viene proposta dal momento che mancano quasi totalmente i riferimenti necessari
per contestualizzare precisamente le
immagini che scorrono sullo schermo.
in tutto il documentario non si accenna
mai a una gerarchia sociale, le immagini
veicolano lidea di una societ omogenea,
ovvero il secondo equivoco, formata da
appartenenti ai ceti pi disagiati;
si volge lattenzione velocemente - circa
un minuto e mezzo - allesistenza della
dimensione urbana, inquadrando i gratta-
Pasta
Agnolotti
In.IT
Olio doliva
In.IT
di Giulia Bernardi
appena limportanza della citt nella vita
africana:
Quando nel documentario hanno fatto
vedere i grattacieli di Nairobi si sono
fermati troppo poco, non fanno vedere
bene anche laltra faccia.
Se fate vedere solo le cose brutte ai ricchi
non viene voglia di andare a investire in
Africa perch pensano che la gente sta troppo male e non ce la fa a lavorare, visto che
si vedono solo bambini magrissimi e persone morte di fame. Perch gli europei vanno
in Cina a portare lavoro e non vengono in
Africa? Se gli imprenditori europei venissero
ad investire in Africa, la gente lavorerebbe l
e non dovrebbe venire a disturbare qui.
Uninterpretazione dellatteggiamento e delle
reazioni dei migranti stata data durante
unintervista dallantropologa Mara Mabilia,
studiosa del continente africano e profonda
conoscitrice delle attuali situazioni che lAfrica
sta vivendo, la quale ha sottolineato come il
popolo africano sia stanco di pensare al continente dorigine solo in termini di povert, ma
come invece senta la necessit impellente di
guardare avanti, di curare le proprie ferite con
dignit e pazienza, senza lassistenzialismo
caritatevole dei ricchi del mondo. A questo
proposito, tornando alle reazioni al documentario, uno degli spettatori ghanesi ha anche
criticato le scene in cui lattore e la troupe
regalano un paio di scarpe e un vestito alla
bimba protagonista del documentario:
Hanno fatto vedere la bambina sempre con
il solito vestito regalato da loro, hanno regalato anche le scarpe ma poi cosa cambiato
per lei? Invece la gente manda vestiti, cibo
ma una volta consumati non resta pi
niente. Dovete insegnarci a fare le cose.
Questo intervento conferma le idee degli
africanisti: la continua spedizione di vestiti,
cibo, soldi o aiuti in genere inutile e fine a
se stessa, se non supportata da una formazione professionale degli africani, che permetta linizio di uno sviluppo interno, sempre meno dipendente dai paesi ricchi.
Di conseguenza, far passare sulle reti televisive e diffondere materiale tipologicamente
simile a quello oggetto di questo studio,
unoperazione che possiamo considerare
fonte di problemi su due fronti opposti:
Olio doliva
NOTE
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In.IT
Litaliano in Marocco
l'italiano insegnato a livello
universitario principalmente a
Rabat, a Casablanca, a
Agadir, a Fez, a Tangeri; mentre a livello di scuola secondaria superiore lo si insegna
in 20 licei tra Rabat, Knitra,
Sal, Mohammedia e Casablanca con un
numero complessivo di 48 insegnanti.
I docenti marocchini ditaliano hanno ricevuto una formazione in didattica dellitaliano in
Marocco e in Italia e usufruiscono regolarmente di borse di studio concesse dal governo italiano per laggiornamento didattico.
Anche l'Istituto Italiano di Cultura (IIC) con
sede a Rabat e unico in tutto il Marocco
organizza corsi di lingua italiana.
IN
MAROCCO,
Formaggi
Parmigiano
In.IT
Litaliano allIIC
I corsi di lingua proposti dall'IIC di Rabat
sono strutturati su sei livelli in base al
Quadro Comune di Riferimento per le
Lingue stabilito dal Consiglio dEuropa e
sono tenuti da docenti provvisti di adeguate
conoscenze e competenze professionali e
pedagogiche.
I corsi regolari sono organizzati in 4 moduli
di 45 ore ciascuno con una frequenza di sei
ore settimanali, mentre i corsi intensivi si
svolgono mensilmente con una frequenza di
dieci ore settimanali. Sono previsti anche i
corsi preparatori allesame di certificazione
CILS dellUniversit per stranieri di Siena.
Per coloro che desiderano approfondire la
conoscenza della lingua e cultura italiana
lIstituto propone anche corsi dedicati a
diversi aspetti della produzione intellettuale
e artistica dellItalia (Storia dellarte, della
musica e del cinema).
Lapproccio glottodidattico adottato nei corsi
di lingua e cultura italiana all'IIC quello
comunicativo. I corsi mirano a raggiungere
la competenza comunicativa degli studenti in
italiano per poter usarlo in situazioni reali (la
maggior parte degli studenti frequenta i corsi di lingua per poter andare in Italia per studio o per turismo o per riunirsi alla famiglia).
La comunicazione in classe, in particolare ai
livelli avanzati, svolta per lo pi in italiano.
Spesso si fa ricorso a unanalisi contrastiva
degli elementi linguistici e culturali.
Per poter raggiungere gli obiettivi, il corpo
docente sceglie libri che riflettono la filosofia del corso. I libri di testo attualmente usati
nei corsi di lingua e cultura italiana sono
quelli del progetto Rete, pubblicati da
Guerra Edizioni. I sussidi glottodidattici a
di Abdelkrim Boussetta
straniere e sostenere un esame orale solo
dopo aver superato gli esami scritti nelle
materie di specializzazione. Attualmente,
dopo la formazione di 21 professori assistenti a Bologna nei vari settori dellitalianistica, il numero delle universit marocchine
dove si studia l'italiano come lingua complementare aumentato.
Il sistema scolastico prevede lo studio di
una delle lingue straniere (l'inglese, lo spagnolo, l'italiano o il tedesco). Lo studente
che si accosta allo studio della lingua italiana dovrebbe farlo per scelta. In realt la
maggior parte degli alunni si trova nella
classe d'italiano perch stato iscritto a sua
insaputa o stato costretto a iscriversi in
quella classe. Il numero degli alunni per
classe supera nella maggior parte dei casi i
35 studenti. Infatti il numero dei liceali che
imparano l'italiano in aumento continuo:
attualmente gli studenti ditaliano nelle
scuole pubbliche sono quasi 1500.
Il lavoro dell'insegnante, soprattutto all'inizio del primo anno della scuola superiore,
diventa oneroso perch deve lavorare con
studenti numerosi poco motivati, cercando
di rendere la lezione d'italiano motivante e
stimolante. Dopo due anni di studio si nota
che lo studente liceale perde la motivazione
e frequenta il corso d'italiano solo perch
all'ultimo anno di scuola superiore deve
sostenere degli esami finali anche in italiano
per ottenere il diploma di maturit
(baccalaurat).
Dopo il baccalaurat, pochi studenti si iscrivono al dipartimento di italianistica.
Pertanto lo studio della lingua italiana ha
solo un obiettivo a breve termine: quello di
sostenere gli esami di maturit. Gli studenti
non possono fare domanda di iscrizione a
uno degli istituti superiori (per esempio,
l'Istituto superiore di turismo, l'Istituto superiore di giornalismo, l'Istituto delle scienze
dell'informazione, ecc.) per il semplice motivo che in tali istituti obbligatoria una buona conoscenza dell'inglese e/o dello spagnolo. Questa realt influisce sulla motivazione
dello studente all'ultimo anno di liceo e
anche sul numero degli iscritti in alcune delle 20 scuole statali dove si studia l'italiano.
Nellanno scolastico 1993-94, linsegnamento dellitaliano nei licei era affidato a due
insegnanti di madrelingua inviate dal
Ministero italiano degli Affari Esteri. Le due
insegnanti operavano per tutto lanno in
quattro licei (rispettivamente due licei a
Rabat e due licei a Casablanca).
Formaggi
Parmigiano
In.IT
Litaliano in Marocco
coordinare la commissione di valutazione
nazionale che seleziona ed elabora le prove degli esami di maturit;
elaborare programmi e sillabi e scegliere
libri di testo.
Il curricolo ditaliano stabilisce degli obiettivi
chiari. Lallievo che studia litaliano al liceo
dovrebbe dimostrare dopo tre anni di studi
di essere in grado di:
Tartufo dAlba
In.IT
NOTE
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materiali didattici
Materiali didattici
Civilt Italia
Percorsi di cultura
e civilt italiana
per stranieri
CI
novit
In.IT
LA PIATTAFORMA
BILINGUE
Formaggi
Mozzarella
I materiali gratuitamente scaricabili illustrano la possibilit di promuovere la competenza linguistica, didattica ed educativa
attraverso la creazione e sperimentazione di
materiali didattici orientati alla pratica. Nel
corso di glottodidattica di base, che si svolge nel primo ciclo di studi, prevista la
creazione di materiali relativi al lessico e alla
grammatica, ambiti nei quali gli studenti
stessi sono ancora in fase di apprendimento. Ci potenzia la riflessione sui propri processi dapprendimento, cambia in modo
sostanziale la qualit del successivo apprendimento linguistico e prepara ad un futuro
insegnamento. Contemporaneamente gli
studenti vengono sensibilizzati alla dimensione interculturale dellinsegnamento linguistico: nei materiali spicca infatti lalta
creativit degli studenti nellintegrazione di
elementi culturali e avvenimenti attuali. Le
consegne e i testi proposti sono orientati ad
un pubblico giovanile in modo da promuovere un utilizzo delle strutture linguistiche di
volta in volta adeguato alla situazione.
La piattaforma offre anche pianificazioni di
lezioni gi approntate. Tali pianificazioni, in
parte basate su manuali e in parte su mate-
10
In.IT
di materiali didattici
tra la pratica e la formazione linguisticodidattica, ma anche di promuovere qualificazioni chiave negli ambiti della competenza
individuale e sociale.
I docenti di italiano possono integrare la
loro formazione: da un lato offerta loro la
possibilit di prelevare i materiali desiderati
da un pool di materiali gi pronti e di ottenere cos nuovi impulsi per le loro lezioni,
dallaltro per sono anche stimolati a fornire
indicazioni riguardo lefficienza pratica dei
materiali stessi.
I materiali possono essere reperiti secondo
criteri di ricerca precisi e quindi scaricati; i
feedback possono essere ordinati secondo i
content corrispondenti e inoltrati poi sottoforma di e-mail ai rispettivi autori. La possibilit di un utilizzo flessibile e senza limiti
di tempo garantisce una crescita continua
dei content e del gruppo-utenti. Per avere
accesso ai materiali disponibili necessario
registrarsi: la registrazione prevede linserimento del nome dellutente e dellindirizzo
e-mail. La qualit dei materiali controllata
dagli amministratori, che possono decidere
se pubblicarli o meno. Descrizioni relative a
contenuto, a livello linguistico e dimensione
dei materiali offrono un ulteriore orientamento.
Attualmente sono disponibili circa 250
moduli didattici, ideati da 93 autori. Gli utenti iscritti sono pi di 600, provenienti da 11
paesi diversi (Austria, Germania, Belgio,
Svizzera, Italia, Slovenia, Ungheria, Grecia,
Brasile, Spagna e Francia). Il gruppo di utenti rappresenta contemporaneamente i paesi
nei quali litaliano insegnato come lingua
straniera, cosicch gli studenti austriaci ricevono feedback da paesi con tradizioni didattiche e scolastiche assai diverse. Lambito
dazione riservato ai membri permette agli
utenti sia una comunicazione diretta tra di
loro che la creazione di una mini-homepage personale.
Il prestigio della piattaforma stato recentemente riconosciuto nellambito di un concorso per progetti linguistici innovativi:
www.italianoAscuola.at ha ricevuto infatti il
sigillo europeo di progetto linguistico
innovativo. LEuropean Label assicura in
Austria la qualit della lezione di lingua
straniera e supporta gli obiettivi di politica
linguistica della Commissione europea.
Come ha detto David Newby, della KarlFranzens-Universitt di Graz e membro del-
di Michaela Rueckl
Formaggi
Ricotta
In.IT
metodologia
I corpora di apprendimento
(in inglese Computer Learner
Corpus) una collezione elettronica di testi parlati o scritti
che sono stati prodotti da
apprendenti di lingua seconda o lingua straniera in una
variet di ambienti e situazioni. In genere questi dati sono
annotati in xml secondo un
sistema di etichette (tag) specificatamente stabilite per gli scopi della
ricerca linguistica o didattica. I corpora possono essere consultati grazie a software di
ricerca (CQP, corpus query processor).
I corpora di apprendimento sono nati in
Europa (soprattutto in Gran Bretagna,
Belgio, Francia, Svezia, Olanda, Polonia) a
partire dall'inizio degli anni Novanta con lo
scopo primario di paragonare le interlingue
di coloro che apprendevano l'inglese in
diversi paesi europei e asiatici.
L'ambiente culturale in cui nascono mostra
un rinnovato interesse per l'analisi contrastiva e l'Error Analysis, le cui versioni pi
aggiornate sono denominate CIA
(Contrastive Interlanguage Analysis) e CEA
(Computer Error Analysis). La critica che tradizionalmente sempre stata portata a questo paradigma dal campo della ricerca in
Second Language Acquisition (SLA) riguarda il punto di vista da cui si osservano gli
stadi interlinguistici e il peso da attribuire
agli errori. Mentre da un lato alcuni linguisti
continuano a mostrare una certa diffidenza
verso strumenti concepiti principalmente
per rilevare e catalogare le deviazioni dalla
lingua-bersaglio, dall'altro lato agli stessi
linguisti stata spesso rinfacciata la debolezza di ipotesi teoriche non basate su campioni di dati sufficientemente rappresentativi. La linguistica dei corpora si candida ad
avvicinare le due prospettive.
UN CORPUS
DI APPRENDIMENTO
Pomodori
San Marzano
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In.IT
dellitaliano
verbale. C' una grande differenza tra una
procedura basata sugli errori tipici e una
procedura basata su categorie linguistiche
come quelle menzionate. La prima governata dalle regole grammaticali della linguabersaglio, mentre la seconda - pur essendo
anch'essa orientata verso la lingua bersaglio
- cerca di visualizzare anche fenomeni che di
regola sfuggono alle maglie della grammatica, cio ai parametri di una frase ben formata nella L2.
Prendiamo ad esempio i verbi pronominali.
Nei dati di apprendenti americani abbastanza frequente che un verbo pronominale
sia coniugato senza il clitico, come in (1):
(1) l'autobus ferma
di Stefano Rastelli
dell'origine e della rintracciabilit di ognuno dei testi annotati. Il progetto nato nel
2003 nell'ambito delle attivit del dipatimento di linguistica del'universit di Torino. Allo
stato attuale la versione demo di VALICO
contiene quasi trecentomila parole (token) in
rappresentanza di pi di undicimila lemmi.
Alla pagina http://www.corpora.unito.it/valico/valico.php si possono scegliere pi
maschere di ricerca: ne esiste una in cui
possibile specificare le categorie linguistiche coinvolte in una particolare
ricerca, ma esiste anche una cosiddetta ricerca semplice in cui
si digita solamente il lemma o la
parola. inoltre possibile selezionare
la madrelingua dell'apprendente scegliendo tra una notevole variet di idiomi.
Chi lo desidera pu approfondire anche le
specifiche del linguaggio di interrogazione
con un tutorial.
6. Conclusione:
ISA e VALICO sono i primi progetti di corpora annotati di apprendimento della lingua
italiana. I risultati di ricerche sia teorico-linguistiche sia applicative su questi dati possono risultare sorprendenti, soprattutto quando
riescono a mettere in luce la distanza che
qualche volta si interpone tra la nostra percezione dei problemi linguistici e glottodidattici e il reale stato delle cose. Si tratta
di due strumenti facili da usare e disponibili gratuitamente online. Non resta
che auspicarsi il loro rapido diffondersi
tra gli insegnanti e i ricercatori.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE E SITOGRAFIA
I. corpora di apprendimento dell'italiano online
www.unipv.it/larl/isa
www.bmanuel.org/projects/br-HOME.html
II. bibliografia sui corpora di apprendimento
http://leo.meikai.ac.jp/~tono/
www.bmanuel.org
www.fltr.ucl.ac.be/fltr/germ/etan/cecl/pubblications.html
III.sito del maggiore progetto europeo
www.fltr.ucl.ac.be/fltr/germ/etan/cecl/cecl.html
IV.studi teorici e rassegne storiche sui corpora di apprendimento
BARBERA M. E CORINO E., "Note per la costituzione e la trascrizione del
corpus di apprendenti VALICO", Istruzioni/Guidelines,
www.bmanuel.org/projects/br-guidelines_74.pdf, (2005).
GRANGER S. "Computer Learner Corpus Research: current status and
future prospects". Applied corpus Linguistics: a multidimensional perspective, a cura di U. Connor e T. Upton. Amsterdam&Atlanta: Rodopi,
(2005): 123-145.
PRAVEC N., "Survey of Learner Corpora", ICAME Journal 26 (2002): 81114.
RASTELLI S., "ISA - un corpus di italiano scritto di americani: problemi di
annotazione, primi campionamenti e osservazioni sulla didattica ad
anglofoni", ITALS 8 (2005): 77-111.
RASTELLI S., "ISA 0.9 - Written Italian of Americans: syntactic and
semantic tagging of verbs in a learner corpus", Studi Italiani di
Linguistica teorica e Applicata, 1 (2006).
ZAGREBELSKY M.T., Computer Learner Corpora: theoretical issues and
empirical case studies of Italian advanced EFL learners's interlanguage,
Alessandria: Edizioni dell'Orso, (2004).
Pomodori
Pachino
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metodologia
NON VOGLIAMO
INDAGARE
Pizza
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di Anna Biguzzi
interessante notare due cose:
1. non sempre facile trovare una
spiegazione sintetica per un modo di dire,
per le tante sfumature presenti;
2. non sempre ci si rende conto della
quantit di locuzioni legate alle parti del
corpo, il che richiede da parte del docente
un particolare impegno nella raccolta del
materiale sul quale lavorare.
Unaltra possibilit, non per forza alternativa,
consiste nel proporre un esercizio di scelta
Pane dAltamura
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In.IT
metodologia
ARTI
Mani: Dare una mano - Dare la mano Battere le mani - A mani vuote - A piene
mani - A mano a mano - Mano nella mano
- Essere alla mano - Mani di fata - Avere le
mani bucate - Stare con le mani in mano A quattro mani - Portare in palmo di mano
- A quattro palmenti - Venire alle mani Fregarsi le mani - Lavarsene le mani - Dare
una mano di colore - Dare una manata Una manciata - Incrociare le dita - Girare i
pollici - Avere il pollice verde - Pollice verso - Puntare lindice - Contare sulla dita di
una mano - Un palmo di terra - Un pugno
di mosche - Per un pugno di dollari - Come
un pugno nello stomaco - Fare a pugni Battere i pugni sul tavolo
Braccia: Avere polso - Tastare il polso Essere di polso - Avere il polso della situazione - Dare una gomitata - Dare di gomito
- Sgomitare - Alzare il gomito - A braccia
aperte - A braccio - Incrociare le braccia Alzare le braccia
Gambe: Darsela a gambe - A gambe levate - Finire a gambe allaria - A gamba tesa
- Essere in gamba - Ben piantato sulle
gambe - Mettere in ginocchio - Le gambe
mi fanno giacomo
Piedi: Avere le ali ai piedi - In punta dei piedi - Mettere in piedi - Pestare i piedi a qualcuno - Pestare i piedi per ottenere qualcosa - Andare con i piedi di piombo - Fare
piedino - Tenere i piedi in due staffe Tenere i piedi per terra - A quattro zampe Zampe di gallina - Dare una zampata - La
zampata del leone
Salumi
Mortadella di Bologna,
prosciutto di Parma
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TRONCO
Mostrare i muscoli
Spalle: Avere le spalle larghe - Parlare/agire
dietro le spalle di qualcuno - Fare da spalla
- Dare una spallata - Vivere alle spalle di
qualcuno - Alzare le spalle / fare spallucce
Cuore: Avere a cuore - Non avere cuore Avere il cuore tenero - Avere il cuore di
pietra/una pietra al posto del cuore - Avere
il cuore di ghiaccio - A cuore aperto
Stomaco/pancia: Avere il pelo sullo stomaco - Dare di stomaco - Stare sullo stomaco
- Avere qualcosa sullo stomaco - Ci vuole
un bello stomaco! - Avere uno stomaco da
struzzo - Stomachevole - Avere fegato Riempirsi la pancia - Grattarsi la pancia Spanciarsi dalle risa - A pancia vuota Pancia mia fatti capanna
TESTA
Testa: Avere per la testa - Mettersi in testa
- Mettersi alla testa - Tenere testa - Mi fai
venire il mal di testa - Essere una testa vuota - Testa o croce? - Essere una testa calda Cervello di gallina - Faccia tosta - Faccia da
schiaffi - Faccia di bronzo - Rimetterci la faccia / il collo - Avere un diavolo per capello Far rizzare i capelli sulla testa - Mettersi le
mani nei capelli - Tirare per i capelli
Bocca: Essere sulla bocca di tutti - Restare
a bocca aperta - A denti stretti - Digrignare i
denti - Stringere i denti - Ricevere pane per
i propri denti - Non avere peli sulla lingua
Occhi: Avere occhio - Avere un occhio di
riguardo - A colpo docchio - A occhio e
croce - Dare nellocchio - Occhio per
occhio - Fare tanto docchi - Sgranare gli
occhi - Nellocchio del ciclone - A occhio
nudo - Chiudere un occhio - Non avere
occhi che per qualcosa/qualcuno - Buttare
un occhio - Occhio di lince - Non battere
ciglio - Fare locchiolino - Rifarsi gli occhi
Orecchi: Fare orecchi da mercante - Avere
orecchio - A orecchio - Porgere orecchio
- Tapparsi gli orecchi
Naso: Arricciare il naso - Avere la puzza al
naso - Turarsi il naso - Avere (buon) naso Ficcare il naso - Non vedere a un palmo dal
naso - Lasciare con un palmo di naso Menare per il naso - Storcere il naso
Gola: Avere un nodo alla gola - Prendere
per la gola - Prendere alla gola - A squarciagola - Gola profonda
materiali didattici
Materiali didattici
novit
Diario di bordo
per Assistenti Familiari
Manuale di italiano per lavoratori stranieri
Diario di bordo per assistenti familiari un manuale per
studiare la lingua italiana come lingua straniera, con
unattenzione particolare alle parole e agli usi dellitaliano che sono utili per il lavoro di assistente familiare.
Lassistente familiare quella figura professionale che
gran parte degli italiani chiama badante, ovvero chi si
prende cura e aiuta le persone anziane, i malati, o le persone che non possono avere una vita autonoma.
Il manuale nasce dallesperienza dei due autori, Isabella
Totaro e Sergio Pizziconi, nellinsegnamento dellitaliano ad adulti stranieri. Alcuni dei corsi erano allinterno
delle attivit di formazione al lavoro di assistente familiare, organizzate dallIstituto Fernando Santi per il Comune di Roma.
Partendo da tali esperienze, dalla formazione ricevuta
presso lUniversit per Stranieri di Siena e sostenuti
anche dalla lunghissima attivit di insegnamento nella
scuola italiana, gli autori hanno immaginato questo
manuale come un compagno di viaggio, un Diario di
bordo dove annotare non solo parole e strutture grammaticali nuove, ma anche le proprie impressioni, le
proprie difficolt, i suggerimenti di amici e amiche che
parlano italiano.
Diario di bordo per assistenti familiari adatto per persone che hanno almeno una conoscenza elementare della lingua italiana. Sanno come leggere e scrivere i suoni dellitaliano, riescono a comprendere frasi semplici, ma hanno gi incontrato tanti testi di maggiore difficolt dai quali riescono a prendere le informazioni pi importanti, senza per comprenderli completamente.
Il manuale rivolto soprattutto a persone adulte, che vivono in Italia o hanno contatti con persone italiane, faccia a faccia o a distanza.
ISBN: 978-88-7715-956-4
Pagine: 256
Formato: cm. 20x27
Livello: intermedio B1/B2
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In.IT
esperienze
IN UNA
PROSPETTIVA
Formaggi
Fontina valdostana,
pecorino romano, pecorino
sardo, caciocavallo
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In.IT
1. Definizione e principi
Nella tradizione pedagogica italiana classica,
il termine compito rimanda necessariamente allidea di una verifica della preparazione dello studente su nozioni precedentemente impartite in classe dallinsegnante.
Ne consegue lattribuzione a questo termine
di un valore derogatorio da parte non solo
degli studenti, ma anche di insegnanti che si
occupano di glottodidattica.
In questo contesto, invece, la parola compito diretta traduzione del termine inglese
task, cio unattivit in cui la lingua bersaglio sia utilizzata dallo studente per uno scopo comunicativo, al fine di ottenere un risultato/prodotto, come si accennava poco fa.
In questo modo, il nostro compito si inserisce nella fase dellapprendimento e non
della verifica, trasformandosi in unattivit
divertente e coinvolgente, i cui esiti siano
estremamente gratificanti. Ecco spiegata la
scelta del titolo la gioia del compito in classe, che descrive non pi unesperienza
Vino
Chianti
In.IT
esperienze
20
In.IT
comporti?); creare (scrivi un brano teatrale; come ti comporteresti in questa situazione? Ora confronta la tua risposta con
quello che senti nella registrazione).
2.b Planning: preparazione di un
resoconto. In questa fase gli apprendenti
si preparano a riferire i risultati raggiunti
nel proprio gruppo al resto della classe.
Es. preparate un resoconto da riferire alla
classe che contiene lelenco degli aspetti
principali nello studio di una lingua straniera in ordine di importanza e giustificate
la vostra scelta alla classe. (Questo il
momento in cui gli studenti sono alla
ricerca della maggiore accuratezza formale dal momeno che da loro si aspetta un
intervento in pubblico. Ecco che il ruolo
dellinsegnante qui fondamentale).
2.c Report: esposizione del resoconto
alla classe. In questa fase gli studenti riferiscono alla classe i risultati ottenuti e/o le
scelte fatte, ma, contemporaneamente
importante che ascoltino attentamente i
resoconti degli altri per un fine specifico
assegnato dallinsegnante. Es. Riferite alla
classe il vostro elenco in ordine di importanza degli aspetti principali nello studio
di una lingua straniera e scopri quanti
hanno la tua stessa opinione.
3. Language focus: riflessione sulla lingua
3.a Analysis: analisi formale della lingua.
Questa un attivit per richiamare lattenzione degli studenti su alcuni elementi strutturali (temi e nozioni; parole o parti di parole; significati e uso) che hanno incontrato
nello svolgimento del task. Es. Suddividete
in categorie le seguenti parole che hai
incontrato nel testo in cui Maria parla di
come preferisce imparare una lingua: ascoltare la radio, leggere giornali, scrivere lettere/ e-mail, parlare, grammatica, ecc..
3.b Practice: pratica delle strutture
formali. A questo stadio lo studente ha la
possibilit di consolidare e ripassare le
strutture che ha incontrato (in particolare
nel testo) e consapevolizzato. Es. Ecco
altre parole, suddividetele in base alle
categorie stabilite nellattivit precedente.
4. TBL e il libro di testo: la lettura
La lettura di un brano allinterno di un libro
di testo sembra presentare le difficolt maggiori alla classe (e al docente) se viene prospettata agli studenti semplicemente come
tale e se si tralascia di assegnare agli studenti un obiettivo da raggiungere entro i limiti
dalo, ma che non ha assistito alla scena, solidale con i ragazzi: Credo che il preside abbia
preso una decisione avventata. Sarebbe bastata
una ramanzina.
Non stavamo facendo nulla di male - si difendono i ragazzi.
Ci eravamo baciati gi altre volte in classe e i professori avevano sempre chiuso un occhio. Siamo
nel Duemila e forse certe mentalit sono un po
sorpassate. Oggi i genitori si recheranno dal preside per chiedere spiegazioni. Ma quale atto
scandaloso! - dicono -. Se c un regolamento che
vieta di baciarsi a scuola, vogliamo leggerlo. Ma
forse gli insegnanti farebbero meglio a occuparsi
di fatti pi gravi che succedono nelle scuole.
Bresaola della
Valtellina
21
In.IT
esperienze
Legumi di
Castelluccio di Norcia
2 Task = 10 minuti
Istruzioni per il 2 task: leggete di nuovo
larticolo, coprite il testo e, insieme al
vostro compagno, provate a ricostruire i
fatti in ordine cronologico (create un elenco), per esempio:
- Due adolescenti si baciano in classe.
- Il preside li sospende.
- I compagni di classe annunciano uno
sciopero.
...
Gli studenti rileggono larticolo con attenzione e, insieme, cercano di ricostruire i fatti coprendo il testo (2 lettura/esposizione);
Planning = 5 minuti
Gli studenti si preparano a riferire alla
classe il loro elenco dei fatti;
Report = 10 minuti
Ogni coppia riferisce un punto del proprio
elenco in modo da ricostruire gli eventi
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In.IT
NOTE
6
10
Si noti come tali principi si conformino alle teorie di Krashen (1985) sulla
necessit di esporre lapprendente ad un input comprensibile, e di Swain
(1985) che d rilievo alla produzione della lingua (teoria sulloutput comprensibile).
Skehan, 1996. A framework for the implementation of task-based
instruction, Applied Linguistics 17: 38-62.
Si dimostrato infatti come gli studenti beneficino maggiormente di un
aiuto legato alle forme linguistiche nella fase che segue il compito anzich in quella che lo precede. Sembra infatti che lattenzione allimpiego
corretto di una certa struttura distragga lo studente dalluso che ne
dovrebbe fare in fase produttiva, di task, appunto (cf. Willis, 1996).
Tali attivit, secondo Ellis (2003), certamente influenzano la scelta della
lingua; questultima, tuttavia, rimane allapprendente (pp. 9-10).
Si adotta qui il termine testo con laccezione pi ampia di unestensione
di discorso scritto o parlato.
BIBLIOGRAFIA
ELLIS, R. 2003. Task-based Language Learning and Teaching.
Oxford: Oxford University Press.
EDWARDS, C e WILLIS, J. 2005. Teachers Exploring Tasks in English
Language Teaching. New York: Palgrave Macmillan.
KRASHEN, S. 1985. The input hypothesis: Issues and implications.
New York: Longman.
LEE, J. 2000. Tasks and Communicating in Language Classrooms.
Boston: McGraw-Hill.
PRABHU, N. S. 1987. Second Language Pedagogy. Oxford: Oxford
University Press.
SKEHAN, 1996. A framework for the implementation of task-based
instruction, Applied Linguistics 17: 38-62.
SWAIN, M 1985. Communicative competence: Some roles of comprehensible input and comprehensible output in its development In S.
Gass e C. Madden, (a cura di), Input in second language acquisition (pp.
235-253). Rowley, MA: Newbury House.
WILLIS, J. 1996. A Framework for Task-based Learning. Harlow: Longman.
materiali didattici
Materiali didattici
novit
Grammatica di Base
Risorse di grammatica italiana per stranieri
Lopera si rivolge principalmente a studenti stranieri adulti di livello B1-B2 e a insegnanti di italiano come lingua seconda. Nasce dalla lunga
esperienza degli autori nellinsegnamento della
grammatica presso istituzioni, scuole private e
universit e si pone come obiettivo quello di
offrire una serie di risorse flessibili e adattabili a
vari contesti di insegnamento-apprendimento.
Il testo si pone a met strada fra una grammatica di consultazione e una grammatica operativa
ed strutturata in tre parti distinte: le pagine
introduttive a inizio capitolo, la parte di grammatica esplicita e una parte di grammatica operativa costituita dalle sezioni Mettiamo in pratica.
Gli argomenti grammaticali sono stati suddivisi in
45 capitoli in cui si cercato di rispondere ai criteri di gradualit con attenzione alla morfologia e
alluso delle strutture. Non mancano riflessioni su
modi di dire, espressioni idiomatiche e uso colloquiale della lingua.
La parte esplicita della grammatica stata
compilata tenendo conto delle esigenze
dei lettori a cui rivolto il testo. Non si
tratta quindi di una grammatica esaustiva. Sono state operate delle scelte di
tipo pratico, selezionando le strutture
pi ad alta frequenza, utilizzando un
vocabolario il pi possibile semplice e
lineare.
Gli esempi forniti sono in genere tratti
dallitaliano contemporaneo, della lingua
duso con tratti di lingua neo-standard.
Le sezioni Mettiamo in pratica a fine di ogni
paragrafo sono costituite da una serie di
ISBN: 978-88-7715-995-3
Pagine: 296
Formato: cm. 17x24
Livello: elem./interm. - A1/B1
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In.IT
esperienze
Cantare in italiano
Intervista di Marco Mezzadri
a Gianna Sommi Panofsky.
Abbiamo raccolto per In.it lesperienza di
Gianna Sommi Panofsky, attiva da decenni in
ambito nordamericano con una specializzazione molto particolare: linsegnamento della
lingua italiana a cantanti lirici.
In.it: Gianna, la tua esperienza propone ai
giovani docenti e studenti di oggi un percorso professionale che di indubbio interesse.
Raccontaci un po di te per iniziare.
GSP: Dopo la laurea in Lingue allUniversit
Bocconi di Milano mi sono avviata con i vari
concorsi allinsegnamento dellinglese nella
scuola superiore. Continuavo per a nutrire
un grande interesse per la letteratura e la
storia degli Stati Uniti. Mi pareva che uninsegnante di inglese non potesse permettersi
di ignorare lelefante entro le mura di casa.
Cos una borsa di studio Fulbright mi ha
portato allUniversit di Cornell dove ho frequentato un corso di linguistica applicata
tenuto da Robert Hall, professore di
Linguistica strutturale. Il corso era inteso per
migliorare la metodologia dellinsegnamento della lingua inglese in Italia ed finito col
servire come strumento per insegnare litaliano negli Stati Uniti e in particolare a
costruire un corso per cantanti lirici.
Radicchio Chiagino
In.it: Dunque i cantanti lirici hanno ben presto cominciato a caratterizzare la tua vita
professionale.
GSP: Il mio interesse per i cantanti era
cominciato gi durante il periodo del mio
insegnamento allUniversit di
Northwestern e si andato poi rafforzando
durante i molti anni di collaborazione con il
Teatro Lirico di Chicago. Tutto cominciato
quando a met di un corso elementare di
lingua italiana ho passato agli studenti un
questionario per accertarmi che il corso
rispondesse alle varie aspettative individuali. Di solito i corsi sono frequentati non solo
da chi deve superare lesame di una lingua
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In.IT
straniera, ma anche da studenti che provengono dai dipartimenti di storia dellarte, storia, letteratura rinascimentale e di musica.
Le risposte erano tutte pi o meno positive,
eccetto una che sul momento mi aveva un
po sconcertato. No, diceva uno studente di
canto. Il corso si dimostrava inadeguato ai
bisogni di un cantante lirico. Nella mia allora vasta ignoranza della lirica ho chiesto
quali erano questi particolari bisogni. La
risposta fu: Ci ascolti. e cos li ho ascoltati.
I bisogni erano tanti e personalmente fui
come colpita da un fulmine.
Improvvisamente e per la prima volta mi
sono svegliata alla bellezza della voce umana e al suo potere di librarsi al di sopra dei
limiti terreni. Con commozione ho sentito i
loro sforzi per assorbire una tradizione
musicale non nativa alla loro cultura. Una
volta scoperta questa musica era per loro
impossibile rinunciare a cantarla. Cos
cominciata quella che mi illudo sia stata una
proficua collaborazione con tanti aspiranti al
successo nella lirica.
In.it: Spiegaci meglio questa idea di superamento dei limiti umani...
GSP: Quello che i cantanti, anche se non
digiuni dellitaliano, devono affrontare
qualcosa di quasi sovrumano: devono impadronirsi totalmente del sistema dei suoni
dalle unit singole alla sillabazione (cosi critica alla corrispondenza musicale) agli
accenti, ai gruppi fonetici, allintonazione.
Quello che in termini musicali si chiama fraseggio richiede lo studio minuzioso di molteplici componenti fonetici. E questo non
basta. Devono intendere che il linguaggio
della poesia per musica non pura letteratura n solo appannaggio della parte musicale. Nel momento in cui si attua la sua funzione il testo un congegno sonoro-affettivo. La forma quindi diventa sostanza. I suoi
tratti pertinenti stanno nellarea strettamente
fonica, metrica e melodica. In epoca rinascimentale Girolamo Mei, autore di un trattato
sulla musica degli antichi e di uno sulla prosa e il verso toscano, elaborava una gi nota
teoria di origine aristotelica sulle potenze
affettive del linguaggio. Secondo Mei queste
sono in relazione con gli affetti dellanima
che sono generati soprattutto dalla successione degli accenti, il susseguirsi di toni acuti e gravi, dal colore dellintonazione, dalla
selezione contrastiva di vocali e consonanti,
dal ritmo del verso. Un moto rapido della
voce o di uno strumento pi adatto a
Clementine
In.IT
esperienze
Cantare in italiano
Cominciamo con lisolare le frasi preposizionali che sono solo aggiuntive al nocciolo
della proposizione. Ora isoliamo la frase
nominale indicata dallarticolo il. Quello che
rimane sono noccioli verbali: move e teme
preceduti dai segnali verbali cio i pronomi
che ed ei (contrazione di egli). Che introduce
una dipendente relativa. Dunque la frase
verbale indipendente e: ei teme. A questo
punto introduciamo il lessico: teme voce del
verbo temere, presente ind. 3 persona.
Temere > to fear quindi ricostruiamo lordine logico delle componenti: egli teme di
chi? Di un rivale. In chi? Nel trovatore che
muove. Che cosa? Il canto notturno dai giardini. La frase preposizionale a dritto richieder lintroduzione dellidea di contrazione
spesso usata nello stile poetico. Dritto >
diritto. A dritto > a diritto = con diritto.
Mele della Val di Non
NOTE
11
Le citazioni dal Mei sono tratte da: Hanning Russano B., "The influence
of humanist thought and Italian renaissance poetry on the formation of
opera", tesi di Ph.D. in Musicologia, Yale Univ. 1969.
Monaco/Mnchen/Munich/
www.guerraedizioni.com/muenchen
26
In.IT
materiali didattici
Materiali didattici
novit
In.IT
informazione
DAL
1999
ESISTE
Tiramis
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In.IT
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In.IT
strumenti
LA FACOLT
La Facolt organizza per cittadini stranieri e italiani residenti allestero
Corsi di Lingua e Cultura Italiana, suddivisi in: Corsi specialistici di Alta Cultura.
Aperti a italiani e stranieri, si qualificano per lelevato livello di approfondimento degli
ambiti disciplinari e culturali oggetto di studio. Al termine di ciascun corso si ottiene, a
richiesta, un Attestato di Frequenza; mediante opportune prove scritte, si consegue un
Attestato di Profitto. Su presentazione di una dissertazione scritta, discussa e approvata,
per i Corsi di Lingua Italiana Contemporanea e di Etruscologia e Antichit Italiche
si consegue un Diploma.
Corso di Lingua Italiana Contemporanea
Aspetti socio-linguistici dellitaliano contemporaneo.
Corso di Storia dellArte
Corsi e visite sul patrimonio artistico italiano.
Corso di Etruscologia e Antichit Italiche
Religione, arte, societ in Etruria e nellItalia preromana.
Corsi di aggiornamento per Insegnanti di Italiano allestero
Riservati a docenti stranieri e italiani residenti allestero, offrono lopportunit
di approfondimento di tematiche dellarea linguistico-didattica e di aggiornamento
culturale dellItalia di oggi. Non prevedono esami finali.
A richiesta, viene rilasciato un Attestato di Frequenza.
Corsi
Corsi
Corsi
Corsi
Corsi
Per tutti e cinque i gradi, durata mensile. Si caratterizzano per un maggior carico orario
settimanale e per le classi con un numero programmato di studenti.
Al temine di un Corso intensivo rilasciato, a richiesta, un Attestato di Frequenza
LUniversit membro dellALTE (Association of Language Testers in Europe) e rilascia
in tale ambito la Certificazione di conoscenza della lingua italiana (CELI) articolata in cinque
livelli, e la Certificazione dellItaliano commerciale (CIC) i cui esami si svolgono sia in Italia
che allestero, di preferenza presso gli Istituti Italiani di Cultura.
In.IT
www.unistrapg.it
strumenti
www.unistrasi.it
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In.IT
strumenti
Universit di Venezia
Progetto Itals
UNA NOVIT... GRATIS!
Sul sito www.itals.it la parola FILIM apre un nuovo servizio:
Formazione degli Insegnanti di Lingua Italiana nel Mondo.
Sullo stesso modello di ALIAS per gli insegnanti di italiano L2 in Italia, abbiamo creato
una serie di moduli di aggiornamento per coloro che operano allestero; altri moduli su
altri temi verranno aggiunti nei prossimi mesi. Si tratta di materiale assolutamente gratuito: un nostro contributo alla diffusione della nostra lingua.
Chi vuole, pu seguire percorsi tutorati (quindi con un contributo richiesto per
lattivazione del tutorato) e con il conseguente rilascio di un attestato.
itals
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e-mail: [email protected]