Tennis Club Mestre
Tennis Club Mestre
Tennis Club Mestre
Mensile dello spor t cit tad ino - anno I - numero 1 - febbraio 2010
EDITORIALE
UNIVERSI
SOMMER SI
“Non importa che se ne parli bene
o male, l’importante è che se ne
parli”.
Così recita un celebre aforisma di
Oscar Wilde. Un motto che – spe-
riamo non ce ne voglia il famoso
scrittore irlandese – facciamo no-
stro per un attimo adattandolo ad
un settore, quale lo sport, che cer-
tamente non era in cima alla lista
delle fonti a cui era solito ispirarsi
per le sue elucubrazioni.
“L’importante è che se ne parli” è
però quanto hanno pensato molte
società sportive locali dopo aver
sfogliato il numero zero di 30di-
continua a pag. 2
Setterosa sulla cresta dell’onda
L’INTERVISTA a pag. 11
Quale lo stato di salute del movimento
sportivo nel nostro territorio? A spie-
Conta un centinaio di tesserati e ogni week il waterpolo, coinvolgendo da subito tanti per credere. In che modo? Concedendosi
garlo ai lettori di 30disport è
end fa scendere in acqua due formazioni, adepti in uno sport di squadra che, senza un’incursione a bordo vasca nella piscina
Raffaele Speranzon, appassio-
nato Assessore allo Sport del- 2 quella femminile di serie A2 e quella maschi-
le di serie C. È passato oltre mezzo secolo da
dubbio, non fa mancare spettacolo ed agoni-
smo. Perché è un “delitto” che della pallanuo-
di via Circonvallazione a Mestre. È lì che la
Mestrina è pronta ad accettare la sfida di ap-
la Provincia di Venezia.
quando la Mestrina Nuoto ha “importato” to ci si accorga solo alle Olimpiadi. Provare passionarvi all’inconfondibile pallone giallo.
LE RUBRICHE DI 30
La parola agli esperti
Medicina sportiva, Psicologia, Sport e
Diritto. Gli esperti rispondono alle vostre
domande sulle colonne di 30di-
sport. All’interno gli indirizzi di
posta elettronica per inviarci i 7
vostri quesiti.
RUGBY SUPER 10
Una sosta da sfruttare
Mentre la Nazionale italiana prova ad evi-
tare il “cucchiaio di legno” al Sei Nazioni, il
Casinò di Venezia va in cerca di
gloria in Coppa Italia, dopo aver
sfiorato il trionfo nel 2009. 12 In corsa... per la salvezza
da pag. 3
Coppa italia nel mirino
a pag. 5
Si punta dritti ai playoff
pag. 8-9
In più, la storia di Sevian Daupi.
anno I - numero 1 ~ febbraio 2010
l’intervista
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8 CALCIO SERIE D
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anno I - numero 1 ~ febbraio 2010
CALCIO SERIE D 9
buone nuove Settore giovanile, presente e futuro sono qui
In ordine cronologico l’ultimo a gua-
dagnarsi una maglia da titolare, è stato
il classe ’91 Matteo Malagò. Il quale,
con il numero 10 sulle spalle, è uscito
da sei mesi tribolati a causa di un infor-
tunio al ginocchio capitatogli la scorsa
primavera, quando già l’allora allena-
tore Michele Serena aveva cominciato
ad aggregarlo per gli allenamenti alla
prima squadra in Prima Divisione. Ma,
come detto, Malagò è solo l’ultimo di
una nidiata di ragazzini fatti in casa
e che il Venezia può esibire in campo:
il che, a prescindere dalle qualità dei
singoli, non è affatto poco consider-
ate le disavventure estive della de-
funta SSC Venezia. In serie D mister
Favaretto fa affidamento sul terzino Gli Juniores arancioneroverdi
sinistro Michael Cardin, sul centrale
Matteo Modolo, sui duttili Simone Rigoni e Mattia Zanon;
alle loro spalle si affacciano poi il centrocampista Filippo
Casagrande (già spesso in panchina), il promettente attac-
cante marocchino Yassine Ennasri, il difensore Mattia Buso
e il “cugino d’arte” Gianluca Collauto. Il vivaio arancioner-
overde in sostanza è vivo, dopo i non pochi sacrifici estivi del
presidente Mauro Pizzigati, del patron Enrico Rigoni e di una
dirigenza che, con in testa Andrea Seno, Fabiano Speggiorin
e Ignazio Guerra, non si è mai rassegnata al peggio.
Nella sta-
gione 2009/10 l’FBC Unione Venezia schiera quattro squadre
nei campionati regionali e tutte sono nelle prime posizioni
di classifica. Dopo un avvio complicato gli Juniores allenati
da Vladimiro Carraro sono primi davanti a Montebelluna e
Albignasego, avversario quest’ultimo battuto per 4-1 nello
scontro diretto: a questo successo ha fatto seguito il 3-2 rifila-
to il 6 febbraio alla Manzanese sul campo di “casa” di Scorzè.
A Marano di Mira giocano invece gli Allievi regionali di mis-
ichele
ter Andrea Fosco, terzi in graduatoria alle spalle di Noventa e
Jesolo. Primi sono pure i Giovanissimi regionali del tecnico
di qui a maggio? Ci sarà tempo, e poi cosa aggiungere? Paolo Toffanello, i quali giocano le partite casalinghe a Quarto
Che l’unico in Italia che non invidia il destro di Capitan d’Altino. Da ricordare infine alle loro spalle gli Esordienti di
Collauto è David Beckham? Ma lo sanno tutti, dai... Remigio Renesto e le tre formazioni targate Marco Polo (il
responsabile è Marco Funes) che militano nelle categoria più Mister Favaretto e il team manager Rivola
Rolando Del Mela “verdi” quali Primi Calci, Piccoli Amici e Pulcini. M.D.L.
SERIE A2 FEMMINILE
Entusiasmo e gioia per puntare in alto
Le ragazze della Mestrina Pallanuoto, targata indicazioni scaturite dai primi incontri descrivo-
SERIE A2 FEMMINILE
Casinò di Venezia, sono partite a spron battu- no la Mestrina Casinò come una formazione agi-
to nella serie A2 del 2010. Alle tre vittorie delle le, attenta in difesa e con una notevole gamma e 6a giornata 14/02/10 (h 15.15)
prime tre uscite (10-7 contro il Quartu S.Elena, varietà di soluzioni offensive. L’amalgama potrà MESTRINA CASINÒ VE PN
12-6 a Osimo e 6-4 a Osio Sotto) ha fatto segui- ancora essere migliorato, ma nell’ambiente tutti PALLANUOTO TRIESTE
Il “derby del Nord Est” è davvero
to il pareggio casalingo per 7-7 contro le geno- auspicano possa essere il pubblico a fare la dif- un’occasione da non perdere. Contro
vesi del Locatelli, mentre si è conclusa con una ferenza, nelle partite casalinghe, come “uomo” una Pallanuoto Trieste tradizional-
sconfitta per 7-4 la trasferta di Tolentino contro in più. Da parte sua l’appassionato presidente mente mai doma, servirà la miglior
Mestrina.
l’arcigna formazione di casa. La squadra allena- Giorgio Pagan raccomanda alle sue squadre di
ta da Giovanni Zaccaria può contare quest’anno fare sempre leva sulla gioia di giocare per una 7a giornata 21/02/10 (h 12.30)
su un’ossatura matura ed esperta che ne fa una società che, con grande orgoglio, festeggerà nel- PALLANUOTO LIVORNO
delle pretendenti al salto in serie A1: importan- la prossima stagione le sue prime 55 candeline. MESTRINA CASINÒ VE PN
ti gli inserimenti di atlete emergenti quali le ge- Il connubio della pallanuoto come sport carat- 8a giornata 28/02/10 (h 15.15)
melle (classe ’90 e italiane al 100%) Sofia e Viola teristico di Mestre deve continuare ancora per MESTRINA CASINÒ VE PN
Zywicki, nonché di Daniela Leone e di Daniela molto!
Invitiamo gli appassionati di sport a ve- VELA ANCONA
Oriandi, attaccante proveniente dalla categoria nire a scoprire le emozioni della pallanuoto nel- Nell’acqua della Piscina del Centro
si cala il setterosa marchigiano. Una
superiore. Consapevoli del valore delle avversa- le seguenti giornate di domenica, con inizio alle matricola che in A2 sta pagando lo
rie, Trieste, Firenze e Tolentino su tutte, in via 15.15: il 14 febbraio contro la rivale di sempre cioè scotto del salto di categoria. Niente
Circonvallazione si vuole far leva sull’entusiasmo la Pallanuoto Trieste (Piscina del Centro) e il 28 sconti da una Mestrina Casinò che
e sulla forza del gruppo, secondo la “filosofia” da febbraio contro la “Vela di Ancona” (alla Piscina rincorre la vetta.
sempre portata avanti dalla Mestrina Nuoto. Le di Preganziol).
SERIE C MASCHILE
4a giornata 14/02/10 (h 19.00)
CSS VERONA
MESTRINA NUOTO
Trasferta insidiosa ma tutta da gu-
stare; non a caso i tifosi hanno inizia-
to ad organizzare un autobus per la
“gita” in riva all’Adige.
12 RUGBY SUPER 10
Il sogno di Daupi:
il rugby in Albania
Nato in Albania nel 1989, con doppia nazionalità e nel giro
COPPA ITALIA dell’Italia di rugby fin dall’under 15, Sevian Daupi ora coltiva
un sogno: portare la palla ovale nel suo paese d’origine.
Il giovane mediano è arrivato a Mestre nel 2008 ma la
sua storia rugbistica si può dire inizi nel 1997, quando
la sua famiglia partì da Durazzo alla volta dell’Italia e
Durante il Sei Nazioni le squadre italiane si
dopo qualche tempo si trasferì a Modena. Lì ha inizio
concentrano sulla Coppa Italia. Dopo aver la passione per il rugby e il talento si vede da subito.
sfiorato la vittoria perdendo la finale di Ro- Nazionale under 17, under 18, under 19, Italia Sevens
vigo contro l’Overmach Parma nell’edizio- Trials e Junior World Championship in Giappone nel
ne 2009 il Casinò di Venezia ci riprova. Le 2009. Un mare d’azzurro per Sevian che però non
dieci squadre sono state suddivise in due dimentica le sue origini: «Mi piacerebbe fare qual-
gironi, si giocano partite di sola andata e in cosa per portare il rugby in Albania, dove non esiste
semifinale passano le prime due classifica- una federazione e nessuno conosce questo sport».
te. Il 14 marzo, sui campi dei team meglio Ora questo progetto potrebbe diventare realtà. A
classificati si decideranno le finaliste, que- Pordenone gli ex abitanti di Shqiperia (il paese del-
ste si scontreranno la settimana successi- le aquile come gli stessi albanesi chiamano la madre
va in campo neutro. Ecco il calendario del patria) costituiscono la più importante comunità extra-
XV orogranata. comunitaria presente sul territorio provinciale. E’ lì che
opera come istruttore nelle scuole Piergiorgio Grizzo:
1a giornata «Ho notato la presenza di moltissimi ragazzi albanesi,
domenica 7 febbraio quasi tutti con qualità atletiche e carattere agonistico
Casinò di Venezia: riposo superiori alla media - spiega - una sorta di attitudine
naturale nei confronti del rugby. Eppure, questo sport
per qualche ragione storica o culturale nel loro paese di
2a giornata origine è del tutto sconosciuto». Di qui l’idea di costituire
domenica 14 febbraio la prima rappresentativa nazionale albanese di rugby, che
ore 15.00 nascerà giocoforza in Italia, dal momento che in Albania a
Ferla L’Aquila – Casinò di Venezia rugby non ci gioca nessuno. Così è stato coinvolto il Rugby
Pordenone, l’Associazione Pordenone Ovale e a fare da ca-
pitano e testimonial della selezione è stato
chiamato proprio il “veneziano” Sevian
3a giornata
Daupi. Sabato 6 febbraio si è svolto nella
domenica 21 febbraio
ore 15.00
cittadina friulana il primo raduno della
Casinò di Venezia – Petrarca Padova neonata Kombetarja Shqiptare e rugbit
(la nazionale albanese di rugby) e sono
stati convocati 26 giocatori. Ad accoglierli
uno staff tecnico di prim’ordine con Valter
4a giornata Cristofoletto (30 caps in maglia azzurra dal
domenica 28 febbraio 1992 al 2000) e Luca Tramontin (ex giocatore di
ore 15.00 Casale e Viadana in serie A1). «L’obiettivo
Futura Roma – Casinò di Venezia – spiega Francesco Silvestri, presidente
del Rugby Pordenone – è quello di far
debuttare la rappresentativa albanese a
5a giornata giugno, il 6 o il 13, qui a Pordenone, con-
domenica 07 marzo tro una selezione che potrebbero essere
ore 15.00 i Nuovi Dogi di Elio De Anna o il Forum
Casinò di Venezia – Mps Viadana Iulii». Il primo passo di un progetto spor-
tivo e sociale che va verso la realizzazione
Sevian Daupi
del sogno di Sevian.
15 G O S S I P
di
Riuscirà un rugbista, che è stato capace di non fare una piega davanti alla
haka degli All Blacks, a reggere le più che probabili crisi isteriche di Sandra
Milo, le esternazioni della Lecciso, il tanga della Galanti o le possibili avan-
ces di Aldo Busi? La risposta in diretta tv, su Raidue all’Isola dei Famosi. La
notizia infatti, è che l’ex trequarti del Casinò di Venezia Denis Dallan, ora in
forza all’Amatori Milano, parteciperà alla trasmissione di Simona Ventura.
“Figo, maschio e nudo”, così si aspettano di vederlo quelli del sito di cultura
gay, www.tuttuomini.it.
Denis già da tempo f lirta col mondo dorato dello spettacolo. Oltre a varie
esperienze come modello e testimonial di Dolce&Gabbana nel 2009, era
venuto in contatto con la Simona nazionale che lo aveva voluto ospite a
Quelli che il Calcio mandando Cristiano Malgioglio in collegamento negli
spogliatoi dopo la partita contro la Benetton. Allora il fervente inviato,
oltre a Denis “placcò” anche Scott Palmer e il trevigiano Andrea Marcato.
Malgioglio non resistette all’idea di autografare i giocatori sulla nuda pelle
(come testimoniato dalla foto). A Denis il nostro più caloroso in bocca al
lupo per la sua avventura da naufrago!
041.53.22.412 - [email protected]
anno I - numero 1 ~ febbraio 2010
BOX E 13
Marangoni e Sponchia, un ring per due
Union Boxe a Mestre, un pugno in un pie-
no volto ai moderni super centri fitness. Un
cazzotto che ha tutta la forza di 78 anni di storia e di tutto
il romanticismo del pugilato che ha ispirato il grande cine-
ma. Dimenticate il parquet, i faretti e gli ambienti luccican-
ti delle moderne palestre. Da Union Boxe, in via Olimpia,
troverete un sottotetto col pavimento di graniglia, un ring
al centro e pugili ovunque. Chi salta la corda, chi fa pesi,
chi “fa guanti” in piccole sfide casalinghe, chi mena a più
non posso un vecchio sacco ormai spellato dai colpi. Alle
pareti, la condensa del fiato e del sudore e vecchie foto: il
campione Francesco De Piccoli, Enrico Simoni degli anni
’60, Gino Campagna del 1950, i resti della locandina del
match Anzivino vs Correggioli. Qui, tra saliva e paraden-
ti, troviamo Federica Marangoni (vicecampionessa italiana
2008) ed Eleonora Sponchia – rispettivamente 26 e 28 anni
– ovvero le due donne-pugile che ormai da qualche tempo
danno lustro alla boxe nostrana.
Ragazze, come mai avete scelto proprio i guantoni?
Federica - «Mi sono sempre piaciuti gli sport di contatto,
poi forse è stato il dna del nonno ex pugile a spingermi...».
Eleonora - «Io facevo equitazione a livelli agonistici ma non
ne potevo più dell’ambiente snob. Nella boxe ho trovato una
nuova dimensione e mi sono appassionata».
Quando avete iniziato?
Federica - «Nel 2005, ho iniziato con la kick boxing ma pre-
sto mi sono innamorata del pugilato, da allora ho disputato
21 incontri con 13 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte». Federica Marangoni
Eleonora - «Era il 2006, quando ho cominciato c’era già
Federica. Lei era già brava mentre io ero fisicamente a Come è avvenuto il vostro esordio sul ring?
terra, ho preso un sacco di pugni prima di poter compe- Federica - «Appena salita sul ring ho pensato “ma chi me
tere con lei». l’ha fatto fare?”, poi ho rotto il ghiaccio e ho finito in cre- Mezzo secolo di Union Boxe
scendo portandomi a casa una bella vittoria, da allora ho
Nel 1930 nasce il circolo Pugilistico Mestrino che nel
preso fiducia e mi sono appassionata ancora di più».
1932 diventa “Società Sportiva Union Boxe Mestre”.
Eleonora - «Ero molto emozionata e ho preso un sacco di
Viene nominato presidente Ugo Nerici e insegnante
botte. Una cosa da scoraggiarsi. Conoscendomi mi sono data
Arturo Paletti. La Società Pugilistica, successiva-
tempo e già dal secondo incontro le cose sono andate bene.
mente all’interruzione dell’attività avvenuta durante
Ormai ho all’attivo 20 match e un bel po’ di soddisfazioni».
il periodo bellico, nel 1948 venne riaffiliata presso
Vi allenate ogni giorno, questo vi lascia spazio per
la Federazione Pugilistica Italiana. Dal 1956 al 1960
la vita privata?
la Società inizia una collaborazione e poi assorbe il
Federica - «Io lavoro tutto il giorno in un’enoteca, a volte
Circolo Pugilistico Spinea.
all’alba vado a correre e alla sera vengo in palestra. Prima
Tra i maestri della Società oltre ad Arturo Paletti, ri-
degli incontri ho una vita rigida e regolatissima. Faccio fa-
cordiamo Antonio Caneo, l’ex pugile Renato Moraes,
tica ma cerco spazi anche per gli affetti e la vita privata».
Costantini, Enrico Simoni pugile e allievo di Caneo e
Eleonora - «Anch’io lavoro, faccio la cameriera. Spesso per ve-
Adriano Favaro, ex pugile della Società 1° serie. Nei
dermi il mio ragazzo deve venire in palestra».
cinquantasei anni di attività l’Union Boxe Mestre ha
Come si conciliano boxe e femminilità?
conseguito importanti affermazioni in campo nazio-
Federica - «Non mi pongo il problema, se qualcuno mi vede
nale ed internazionale dando meritata soddisfazio-
con un occhio nero dico candidamente che ho fatto a pugni!».
ne ai dirigenti ed agli sportivi locali. Sarebbe troppo
Eleonora - «Da quando pratico la boxe la mia femminilità
lungo elencare tutti gli atleti del vivaio pugilistico
è aumentata. Mi curo di più, mi sono anche fatta crescere
mestrino che hanno riportato significativi risulta-
i capelli. Forse per compensare l’immagine che ho quando
ti, tra questi ben 35 Campioni d’Italia, 69 Campioni
indosso paradenti e caschetto. Poi per nascondere un oc-
Interregionali e centinaia di Regionali.
Eleonora Sponchia chio nero basta solo un po’ di trucco»
Marco Parente
14 FOOTBALL AMERICANO
Se il football è veneziano...
Sono grandi, grossi e fanno sul serio.
Dopo diversi anni di oblio, torna in la-
guna il football americano sotto il sim-
bolo dell’onda stilizzata degli Islanders
Venezia. All’inizio dell’avventura, 26
anni fa, furono i Mariners Venezia, un
manipolo di ragazzi poco avvezzi a yard
e touchdowm, che poi divennero gli
Islanders fino allo scioglimento. Ma
dal 2009 i blu-teal – colori sociali
della squadra che si allena e gioca al
campo sportivo della Gazzera in via
Brendole – sono tornati a vivere. E
infatti, dopo appena un anno, sabato
20 febbraio i ragazzi allenati dall’head coach
Stefano Brutesco (coadiuvato dal defensive
coach Tommaso Canuto e dall’assistant co-
ach Davide Petruccelli) prenderanno parte al
campionato italiano “football a 9” affiliato alla
Federazione Italiana di American Football
(FIDAF). Dopo un precampionato da protago-
nisti con schiaccianti vittorie contro Mustangs
Trieste, Draghi Udine e Knights Persiceto, le
prime due compagini di categoria superiore,
gli Islanders si preparano al debutto ufficiale squadra in extremis scompaginando calen- precampionato ci hanno dato risposte in-
nel torneo 9-Men, football 9 contro 9, che li ve- dario e accesso ai playoff. Un ostacolo in coraggianti».
E che il fenomeno blu-teal
drà inseriti nel girone Nord Est assieme alle più sulla strada degli Islanders che, pur da stia iniziando a prendere piede in città lo
Aquile Ferrara, Chief Ravenna, Hurricanes novizi, puntano decisamente ai playoff, for- dimostrano il sostegno di numerosi spon-
Vicenza e Warriors Bologna. Proprio i ti di un roster di livello, impreziosito dagli sor e la passione di tanti ragazzi che, pur
felsinei sono l’ultima sorpresa della innesti del corner back Marco Pavone, del non adatti a scendere in campo con casco
Henry Koeuene
Federazione che ha aggiunto la tight end Enrico Triches e del ricevitore/ e imbottiture, hanno deciso di restare nel
classe ‘79, U.S.A.
quarterback Henry Koeune. L’iscrizione dei gruppo per aiutare la squadra in quest’av-
Warriors, tuttavia, rende in salita la scala- ventura. Ma gli Islanders sono anche un fe-
ta degli isolani, visto che i bolognesi sono nomeno di costume, tanto che domenica 7
la seconda squadra del team che milita nel febbraio, in occasione del Super Bowl 2010
campionato IFL (Italian Football League), (che ha visto i New Orleans Saints trionfare
l’elite del football americano italiano.
«Ai sugli Indianapolis Colts) l’Hard Rock Cafe
playoff passano solo le prime due squadre, di Venezia ha voluto i blu-teal quali special
quindi si riducono le percentuali di accesso guest nella serata a tema dal titolo “Sure
alla fase finale – sottolinea Stefano Nerozzi, Plays a Mean Football”, organizzata dalle
quarterback in campo e vicepresidente 23 alle 5 del mattino per vivere assieme le
dietro la scrivania –. Non possiamo esse- emozioni dell’evento cult del grande foot-
re felici della decisione della Federazione, ball a stelle e strisce.
tuttavia siamo fiduciosi perché le sfide di Giacomo Garbisa
SCHERMA - TENNIS 15
Coppa Città di Venezia Cristiano Cavaldoro, ex talento sulla terra
6° Trofeo rossa, ora maestro con un circolo tutto suo
Casinò Il mestrino Cristian Cavaldoro oggi ha quarant’anni e da
quando ne aveva cinque vive sui campi da tennis, prima
Quanto paga un genitore per mandare un bambino a gioca-
re?
«Non credo costi più di altri sport. Un genitore con 80
Lo scorso anno non andò oltre uno scialbo sesto posto come giocatore (fino alla serie B) poi da maestro. Da ra- euro al mese iscrive il figlio a un corso che prevede due allena-
nella kermesse stravinta dal Giappone. Nonostante sul gazzino martellava a colpi di pallina il muro del palaz- menti a settimana».
piano tecnico l’attuale fase sia tutt’altro che entusiasman- zetto di via Olimpia, come tennista cresciuto nelle fila del Anche nel tennis, come in altri sport, le donne stan-
te, è legittimo attendersi dei segnali di risveglio da parte TC Mestre ha portato a casa parecchie coppe e medaglie, no ottenendo risultati migliori?
«Direi di sì, Pennetta,
dell’Italia che si appresta ad ospitare la sua prima ed unica ma recentemente l’importante “vittoria” è stata quella di Schiavone e Vinci sono decisamente forti e non voglio di-
tappa di Coppa del Mondo. Dove? A Venezia naturalmen- aprire un Circolo tutto suo, proprio di fronte al palasport menticare la luminosa carriera della mestrina doc Tathiana
te. Da venerdì 19 a domenica 21 febbraio, infatti, al pala- Taliercio, coronando così un suo vecchio sogno. Garbin. I maschi? Seppi, Starace lottano e sono buoni giocato-
sport “Giobatta Gianquinto” dell’Arsenale andrà in scena Cavaldoro, come sta andando il tennis in genera- ri, ma le speranze per il futuro sono Bolelli e Fognini».
l’edizione 2010 della “Coppa Città di Venezia – 6° Trofeo le?
«Meglio. Dopo il declino degli anni ’90 Come se la passa invece il tennis mestrino?
«A Mestre
Casinò”, prova di Coppa del Mondo di fioretto maschile sono aumentati i praticanti e i bambini secon- do me ci vorrebbe più collaborazione
individuale e a squadre. Il 33° atto dell’ormai storica ma- hanno ripreso in mano la racchetta. tra circoli. Io sono in contat-
nifestazione è stato allestito come sempre dalla Dielleffe Io lavoro molto con i ragazzi di 10 to con dei miei colleghi di
Scherma Venezia (in collaborazione con la Federscherma), anni e spero che, una volta rag- Verona che si sono con-
reduce dal successo organizzativo di dodici mesi fa con giunta l’età critica dell’adolescen- sorziati, si trovano, fan-
la giornata conclusiva svoltasi nella splendida sala con- za, vogliano continuare senza no incontri, raduni coi
gressi dell’hotel Molino Stucky Hilton.
Proprio l’eccellen- cambiare disciplina». bambini. Si scambiano
te riuscita dello scorsa stagione ha spinto la Federazione Il tennis è uno sport costoso? idee, opinioni, svilup-
Internazionale ad inserire la “Coppa Città di Venezia” pano iniziative assie-
tra le cinque tappe mondiali del Grand Prix: un privi- me. Qui altri ci hanno
legio condiviso solo con Parigi, Shanghai, Tokio e San provato ma poi non è
Pietroburgo. La gara, che nel 2009 a livello individuale il tutto è tramontato.
fu vinta dal britannico Kruse, si annuncia di altissimo Mi piacerebbe tentare di
livello, con la presenza dei migliori interpreti della spe- nuovo, personalmente
cialità. Quella di Venezia sarà la terza tappa di Coppa del sono disponibile e aperto
Mondo stagionale, dopo quelle già tenutesi a Copenhagen al confronto».
e Parigi. Le aspettative tecniche sono notevoli, soprattut-
to per il fatto che Venezia, come Parigi, assegnerà un dop-
pio punteggio. Una chance tutt’altro che trascurabile per
i fiorettisti intenzionati a migliorare la propria posizione
nel ranking mondiale. Info sulla manifestazione sul sito
internet www.dielleffeschermavenezia.it.
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anno I - numero 1 ~ febbraio 2010
16 SPECI A L E BA SK ET ME ST R E
Chuck Jura!
628 punti (24.2)
Mobilquattro Pallacanestro Milano (serie A1)
1973/74
650 punti (25.0)
Mobilquattro Pallacanestro Milano (serie A1)
1974/75
Il 25 novembre scorso Chuck Jura è tornato a in 1266 punti (31.7)
città. Organizzatori del blitz dello Sceriffo gli ir- Mobilquattro Pallacanestro Milano (serie A1)
1975/76
riducibili baskettari che da circa un anno lavo- 1095 (33.2)
rano per la rinascita del Basket Club Mestre. Xerox Pallacanestro Milano (serie A1)
1976/77
Si definiscono i figli di quella che negli anni 1052 punti (33.0)
’70 e ’80 veniva chiamata la “basketcity ita- 1977/78
Xerox Pallacanestro Milano (serie A1)
liana”, quelli che dormivano in sacco a pelo 997 punti (30.2)
davanti ai botteghini pur di accaparrarsi Xerox Pallacanestro Milano (serie A1)
1978/79
793 punti (27.3)
un biglietto. A loro il gesto dell’ex dirigente
Gallorini, che l’anno scorso ha ceduto i ci- 1979/80 Federale Lugano (Lega A Svizzera)
meli dell’estinto Basket Mestre alla Reyer, 1980/81
Superga Basket Mestre (serie A2)
967 punti (26.9)
ha fatto venire il mal di pancia. Il loro pro-
getto mira alla rinascita di una squadra chia- Jesus Jeans Basket Mestre (serie A1)
1981/82
773 punti (24.2)
mata Basket Club Mestre, una società che si dichiari
erede di quella che ha fatto battere i loro cuori nei tempi Sav Alpe Bergamo (serie A2)
1982/83
994 punti (30.1)
che furono. Per ora hanno contattato la Pallacanestro
1983/84 Inattivo
Mestrina (miltante in Promozione) e fornito loro casacche
biancorosse. Hanno anche creato un gruppo su Facebook e Master V Roma (serie A2)
1984/85
653 punti (27.2)
inaugurato il sito www.basketclubmestre.it. La giornata tra-
scorsa con Jura è stata però tutt’altro che virtuale. L’americano CARRIERA – Dopo esser diventato un’icona nel team cestistico della University of
si è recato alla palestra Kolbe, ha incontrato i giovani della Nebraska, fu scelto dai Chicago Bulls al terzo giro del draft NBA del 1972, lo stesso
di Julius Erving e Bob McAdoo, ma anche del reyerino Steve Hawes. Nello stesso
Pallacanestro Mestrina posando per le foto di rito. In serata, tra anno fu scelto anche dagli Utah Stars al secondo giro del draft ABA, ma lo “Sceriffo”
magliette, striscioni e altri cimeli, ha cenato con i tifosi di sempre e (nickname dovuto alla professione di suo padre) non ha mai giocato in nessuna delle
con alcuni vecchi amici. Lo Sceriffo oltre ad aver stupito tutti per la sua due Leghe Pro statunitensi. Nell’estate 1976 firmò per i Cleveland Cavaliers, ma si
grande disponibilità, ha definito entusiasmanti i suoi anni trascorsi me- pentì subito e pagò una penale pur di tornare in forza all’“altra Milano” (rispetto alla
strini. Jura, di origini europee (madre tedesca e padre cecoslovacco), giunse più nobile Olimpia, oggi Armani Jeans). In Italia ha vinto per tre volte consecutive,
tra il 1975 e il 1978, la classifica di miglior realizzatore del campionato italiano. Il
in Italia nel 1972 accompagnato dalla moglie Janet e con in tasca una laurea in suo high è di 52 punti, raggiunto l’8 ottobre ’75 in Mobilquattro Milano-Brina
sociologia. Aveva 22 anni. Trascorse otto anni a Milano, uno a Lugano e approdò Sebastiani Rieti (103-110) ed eguagliato il 16 aprile ’78 in Xerox Milano-Sapori Mens
trentenne a Mestre. Due anni intensi che i tifosi ancora ricordano. Chuck ha definito Sana Siena (114-105). Con la Superga Mestre allenata da Massimo Mangano, e con
quelli passati in Italia gli anni più belli della sua vita, pieni di splendidi ricordi e ha la Sav Bergamo di coach Carlo Recalcati, ha vinto il campionato di serie A2. Dopo
parlato di un “amico fraterno” riferendosi a Pieraldo Celada, l’indimenticato e com- una stagione nella Montesacro Roma firmò per la Pallacanestro Livorno ma prima
dell’inizio del campionato si ritirò dall’attività.
pianto presidente mestrino che gli fece indossare la canotta della Superga.