PARTE 1 Kandinskij
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mi sembrava di vedere tutti i miei colori, li avevo sotto gli occhi. Linee
scompigliate, quasi stravaganti mi si disegnavano davanti Scoprivo
nellarte in genere una potenza inaspettata e mi parve evidente che la
pittura possedesse forze espressive e mezzi potenti come la musica. E
la potenza timbrica di Wagner a impressionare Kandinsky, la sua
capacit di evocare miti e trasmettere un contenuto spirituale
allascoltatore. La musica pu evocare immagini pittoriche, e dalla
musica ovviamente sar attratto anche per lassenza di
riferimenti alloggetto, di ogni carattere denotativo a favore di un
rapporto puramente spirituale ed emozionale. Il leitmotiv in
Wagner un tentativo di caratterizzare leroe non con apparecchiature
teatrali, balletti ed effetti di luce, ma con un motivo preciso, determinato,
cio con un mezzo puramente musicale. Come nella musica ogni
arte deve riconoscere il proprio specifico: la pittura riconoscer lo
specifico pittorico nel colore, e la poesia nel significato pi
interiore della parola.
Negli anni successivi, il suo interesse sar maggiormente
attratto dalla ricerca di Skriabin sul rapporto musica-colore. Le
importanti novit contenute nel suo Prometeo si erano divulgate
velocemente nellambiente culturale europeo, alimentando un
dibattito che si protrasse per alcuni anni, e al quale Kandinskij
partecip attivamente. Scrive Sabaneev in Der blaue Reiter: Le
sensazioni coloristiche musicali di Skrjabin possono, in un certo senso,
rappresentare un canone teorico di cui lo stesso compositore si reso
conto solo attraverso tappe successive. Il canone risulta evidente dalla
distribuzione dei suoni ad intervalli di quinta. I colori si distribuiscono
in modo quasi esattamente corrispondente alla sequenza dello spettro...
Chi ha ascoltato il Prometeo con i relativi effetti di luce deve
effettivamente riconoscere che limpressione musicale corrisponde in
modo perfetto agli effetti luminosi e che questa combinazione raddoppia e
intensifica al massimo la forza espressiva dellopera. I problemi
connessi al rapporto suono-colore erano comuni a molti artisti
dellepoca, ma fu Skrjabin per primo a metterne in atto alcune
delle possibilit fino ad allora inesplorate. La tabella di
corrispondenze suono-colore utilizzata nel Prometeo, un cui i
colori venivano associati a determinati timbri strumentali,
piuttosto che a determinate armonie, incurios molto Kandinskij,
che da tempo si interessava a quel problema. Nel capitolo Il
linguaggio dei colori incluso in Dello Spirituale nellarte, Kandinskij
aveva associato il verde al timbro del violino nel registro grave,
lazzurro al flauto nel registro acuto e allorgano o al contrabasso
nel grave, il giallo alla tromba, il rosso agli ottoni e in particolare
alla tuba (in alcune sue sfumature al violoncello), larancione alla
viola o alla voce di contralto, il violetto al corno inglese o al
fagotto; in un passo de Il linguaggio dei colori si legge: sulla base di
molteplici analogie, si trover anche per la pittura una possibilit di
costruire un proprio contrappunto; daltra parte stato compiuto con
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LA RICERCA DI UN LINGUAGGIO
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CORPO E SPIRITO
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allusioni del mondo reale e che anzi, lo stesso almanacco Der Blau
Reiter, contenga un numero di opere figurative ampiamente
superiore a quelle astratte. Evidentemente, non si tratta di
scegliere fra realismo ed astrazione, ma fare in modo che le forme
provochino una risonanza interiore nellosservatore, capace di
coglierne il contenuto spirituale. Da questo punto di vista,
Kandinsky pu tranquillamente affermare che realismo ed
astrazione si equivalgono, la diversit massima sul piano esteriore si
trasforma in massima uguaglianza in quello interiore.
Il problema della forma (PdF), il saggio pi lungo sulla
pittura, apre con limmagine del raggio bianco che feconda e che
contrasta la mano nera che uccide. Il raggio bianco rappresenta il
principio positivo, la creativit, il bene; la mano nera il
materialismo, il male, la paura della libert. La forma, nel
rappresentare lespressione esterna del contenuto interiore, non si
pone come obiettivo sovratemporale ma svolge la sua funzione dei
mezzo espressivo della risonanza interiore, e si offre quindi alla
vista come qualcosa di vivo; non come obiettivo unico di un
procedere artistico, come forma ideale, ma come mezzo espressivo
individuale, riferibile a un contenuto che diverso nei diversi
artisti. Solo in un secondo tempo i singoli artisti soggiacciono a
uno spirito del tempo, che si pone come movimento; anche in
questo caso, per, ci possono essere movimenti diversi ma
altrettanto validi, in quanto lobiettivo di ogni forma quello di
rappresentare un contenuto che possa agire sullanima; la cosa pi
importante riguardo al problema della forma se la forma scaturisca o
meno da una necessit interiore2 (DBR). Essendo questo lobiettivo
di ogni artista chiaro come, nella contemporaneit, ci possa
essere una molteplicit di movimenti e di forme artistiche
irriducibili a leggi comuni, a un comune sentire, tanto che
sembrerebbe di essere di fronte a una situazione di anarchia,
termine accettato da Kandinsky nella misura in cui la forma
generata da unesigenza interiore.
Ne Il problema della forma parla di grande astrazione e
grande realismo, ovvero di forme che hanno superato il rischio, da
una parte, del decorativismo astratto e, dallaltra, della pura
mimesi; tra questi due poli si trovano numerose e varie combinazioni
armoniche di elementi astratti e reali. Astratto e reale sono sempre stati
presenti nellarte, in cui il primo era definito elemento puramente
artistico e laltro elemento oggettivo Nel raggiungimento di un
perfetto equilibrio di questi due elementi si ricercava il punto pi alto
dellideale. Oggi questo equilibrio si rotto; ma di questa
condizione Kandinsky riesce a vederne i vantaggi. Da una parte
lelemento astratto, liberatosi dallelemento oggettivo, pu
incarnare il contenuto spirituale dellopera in forme immateriali,
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LA COMPOSIZIONE SCENICA
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KANDINSKY E MALEVIC
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KANDINSKY E IL SURREALISMO
Va a Neuilly-sur-Sein.
A Parigi, il Surrealismo si era progressivamente sostituito al
cubismo, verso il quale Kandinsky aveva sempre avuto un
atteggiamento critico, se pur riconoscendone limportanza del suo
momento eroico.
Per quanto riguarda dadaismo e surrealismo, coscientemente
diversa sembra essere la posizione di Kandinsky. L'artista rifiuta il
mondo onirico di impronta erotica dei surrealisti, mentre con il
dadaismo qualche affinit potrebbe riscontrarsi nel comune
impiego dell'assurdo e del non-senso, ma Kandinsky non vuole
semplicemente distruggere e negare, vuole invece costruire, creare
un nuovo mondo percettivo non-oggettivo e "concreto".
Interessato a Mir e Hans Arp.
Figura verde (Arp) e Milieau accompagn (Mir).
Dolce salita (1934) Insieme multicolore (1938) - Un'isola di colori in mezzo a un
"silenzioso" mare bianco: il bianco per Kandinskij il colore del
silenzio primordiale, in mezzo al quale risuona invece fortissima
la vivacit dei colori della composizione, disposti con
straordinaria armonia e meticolosa attenzione. Il bianco costituisce
anche un limite alle forme magmatiche che con le loro
protuberanze cercano di uscire e una cornice che avvolge l'"isola
colorata" e che conferisce all'immagine un carattere devozionale,
"quasi fosse un'icona". L'insieme variegato di colori ricorda anche
la magia cromatica di una tavolozza, la quale " spesso in se stessa
un'opera pi bella di qualsiasi altra".
Del 1939 Composizione IX, che rispecchia l'esposizione di
Kandinsky a Parigi a contatto con le immagini surrealiste. Anche
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M. Henry, idem;
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