Elettro
Elettro
il valore della
esima corrente
Ad esempio, per dimostrare, prendiamo un nodo a cui giungono quattro rami del circuito e
chiamiamo le correnti
ed
formula sar:
In generale la legge di Kirchhoff delle tensioni KVL afferma che la somma algebrica
delle tensioni agenti tra le coppie di punti nello spazio che formano una qualsiasi
sequenza chiusa (orientata) uguale a zero.
Nella formulazione pi semplice la legge dice che la somma algebrica delle tensioni
lungo una linea chiusa (con il segno appropriato in funzione del verso di percorrenza
della maglia stessa) pari a zero.
Se le grandezze elettriche del circuito sono rappresentate nel dominio del tempo (per
esempio se incorrente continua) la somma va intesa come somma algebrica. Se il
circuito in corrente alternata e le grandezze elettriche sono rappresentate da fasori la
somma pu essere fatta anche sui fasori corrispondenti alle tensioni (quindi
come somma vettoriale).
Indicando con
.
Una maglia (vedi figura) un percorso chiuso di una rete elettrica che partendo da
un nodo torna allo stesso senza attraversare uno stesso ramo due volte, non
necessario che tra due nodi successivi di una maglia ci sia un componente
"effettivo" (anche perch si pu sempre immaginare la presenza di un
componente corto circuito o circuito aperto).
, , ,
Effetto Joule
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
In un generico elemento circuitale (non necessariamente rispettante la legge di Ohm) in cui confluisce
una corrente e ai cui capi vi una differenza di potenzialepari a
la potenza elettrica (P) fornita:
Essendo
Dove
Il limitare la legge di Joule al solo effetto termico pratica comune nei libri di testo [2].
Nel caso di circuiti in corrente alternata pi che la potenza istantanea che viene
trasformata ha interesse la potenza media
Joule viene scritta nella forma:
Convenzione normale
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
In elettrotecnica la convenzione normale una coppia di criteri usati per fissare i riferimenti positivi
di tensione e correntesui bipoli. Questo determina i segni delle varie grandezze che li interessano,
come ad esempio la potenza.
Fissare i riferimenti di tensione e corrente finalizzato alla realizzazione di un modello del circuito in cui
tutte le grandezze siano coerenti rispetto al riferimento adottato, quindi importante ricordare che a
prescindere dal criterio utilizzato i due modelli sarebbero comunque equivalenti nel descrivere lo stesso
circuito.
I due criteri sono:
Convenzione dell'utilizzatore
Secondo la convenzione dell'utilizzatore (o riferimento associato) la corrente entra dal morsetto
contrassegnato come positivo ed esce dal negativo: si avr quindi un valore positivo per la
potenza assorbita ed uno negativo per la potenza generata.
Sullo stesso ramo si identifica quando i versi della corrente e tensione sono discordi (opposti).
Sullo stesso nodo se le direzioni sono differenti cio una entrante e l'altra uscente.
quella preferita per i carichi (ad esempio resistori), le porte di un componente n-porta, e in
generale per gli elementi passivi.
Convenzione dei generatori
Secondo la convenzione del generatore (o riferimento non associato) il verso positivo della
corrente esce dal morsetto contrassegnato come positivo ed entra dal negativo. Si avr quindi
che la potenza generata positiva mentre quella assorbita negativa.
Sullo stesso ramo si identifica quando i versi della corrente e tensione sono concordi (uguali).
Circuiti serie (sinistra) e parallelo (destra) con due resistori e misuratori di tensione e corrente.
I componenti elettrici di un circuito elettrico (ad esempio resistori, condensatori, induttori e generatori di
tensione) possono essere collegati fra loro in serie oppure in parallelo per mezzo di conduttori
elettrici(ad esempio fili metallici) che trasportano al loro interno gli elettroni per il funzionamento del
circuito.
Indice
[nascondi]
1 Circuiti in serie
o
2 Circuiti in parallelo
o
3 Note
4 Bibliografia
5 Voci correlate
6 Altri progetti
Conoscendo il valore della resistenza (in ohm) e l'intensit della corrente elettrica (in ampre)
possibile determinare la tensione elettrica (in volt) su una resistenza con la legge di Ohm[1] (valida sia in
corrente continua sia in corrente alternata):
V=R*I
Conoscendo la differenza di potenziale V ai capi del resistore e il valore della sua resistenza R,
possibile calcolare l'intensit della corrente elettrica I che circola utilizzando la formula inversa:
La resistenza totale di n resistori in serie data dalla somma delle resistenze di ciascun resistore: [2]
Il collegamento in serie di resistori a volte si adotta per necessit. Un tipico esempio il circuito
che genera l'alta tensione nei vecchi oscilloscopi a tubo catodico; Un resistore da 50 Megaohm
avente ai suoi capi una tensione di 2000 volt, va incontro a conseguenze distruttive nel caso si
verifichi un arco voltaico; per prevenire questo rischio, il costruttore realizza il resistore da 50
Megaohm collegando in serie 5 resistori da 10 Megaohm, conseguentemente ciascun resistore
vede ai suoi capi una tensione di 400 volt, un valore di tutta sicurezza.
ovvero il reciproco della somma dei reciproci delle resistenze dei singoli resistori
La formula sopra citata si semplifica nel caso di due soli resistori. In questo caso si
avr:
Lequ = L1 + L2 + ....Ln
Nel collegamento parallelo linduttanza equivalente vale:
Teorema di Millman
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il teorema di Millman (dal nome del suo ideatore Jacob Millman) si applica alle reti elettriche
in corrente continua o alternata binodali, ovvero costituite da nrami tutti derivati da due nodi. La sua
formulazione deriva da un caso particolare del metodo di risoluzione di reti elettriche conosciuto
come potenziale ai nodi.
Esso afferma che
la tensione ai capi del bipolo della rete data dal rapporto tra la somma algebrica delle
correnti di corto circuito dei singoli rami e la somma delle conduttanzedi ogni ramo.
In formule:
Circuito binodale
Nel circuito binodale in figura, considerando i generatori sotto forma di generatori di corrente, si
ha una sola equazione di potenziale ai nodi:
(formula 1).
dove Ici la corrente che scorre nel ramo i-esimo. Vb, come potenziale di riferimento, ha
valore zero:
. La (formula 1) pu essere riscritta come:
Indice
[nascondi]
2 Equivalente di Thevenin
4 Equivalente di Norton
Equivalente di Thevenin[modifica]
Il circuito equivalente di Thevenin di una rete bipolare consiste in una sorgente di tensione in serie con
un resistore. L'equivalente di Thevenin avr la medesima tensione d'uscita e corrente
indipendentemente da ci che connesso ai terminali.
Fondamentale: Funziona per qualsiasi rete con generatori indipendenti. Trovare la tensione ai
capi dei terminali ( con riferimento positivo al terminale A) quando sono scollegati. Trovare la
corrente che va dal terminale A al terminale B quando sono cortocircuitati. Allora
Il valore della tensione del generatore di Thevenin equivalente alla tensione a circuito aperto.
Se la rete non ha generatori dipendenti, i generatori indipendenti possono venire azzerati, e la
resistenza di Thevenin uguale alla resistenza equivalente della rete con generatori azzerati. Poi,
trovare
.
Equivalente di Norton[modifica]
L'equivalente di Norton pu venire trovato eseguendo una trasformazione sull'equivalente di
Thevenin.L'equivalente di Norton di un equivalente di Thevenin consiste in una sorgente di
corrente,
essere
e ci perch non scorre corrente nel circuito in modo che la tensione ai capi di
per la legge delle tensioni di Kirchhofft.
deve
Poich questo circuito non contiene delle sorgenti indipendenti, tutto ci che necessario fare di
cortocircuitare tutte le sorgenti di tensione indipendenti e di scollegare tutte le sorgenti indipendenti di
corrente. Ci sfocia nel circuito della fig.2:
Ora la resistenza di Thevenin viene calcolata guardando dentro i due nodi. Chiaramente la resistenza
di Thevenin
. L'equivalente di Thevenin viene mostrato nella fig.3 e
hanno i valori mostrati di seguito:
(1)
.(2)
ed
Se
allora
.
Come nota finale, se la tensione ai capi di
calcolata usando la regola del
partitore di tensione facendo uso del circuito equivalente di Thevenin nella fig.3
(3)
Se il valore di
(4)
Si osservi ora la fig.1 e si calcoli
con la regola del partitore di tensione:
esso ha il medesimo valore della equazione (4), se la corrente attraverso
viene calcolata nella fig.4 con la regola del partitore di corrente
.
Sostituendo l'equazione (2) nella equazione 5
.
Se sono usate l'equazione (4) e la legge di Ohm per ottenere la
tensione ai capi di
l'equazione 3 viene ottenuta.
Si prega di notare: il simbolo "||" , simbolo che qui viene usato come
un operatore, detiene maggiore precedenza dell'operatore +. Come
tale, viene valutato prima della somma.
Per ulteriori esempi si veda il teorema di Norton e il teorema di
Thevenin.