Schemi Psicologia
Schemi Psicologia
Schemi Psicologia
Testi consigliati
Anolli L., Legrenzi P. Psicologia generale. Il
Mulino, 2009
Cicogna, Occhionero. Psicologia Generale.
Carocci, 2007
Darley J.M., Glucksberg S., Kinchla R.A.
Fondamenti di psicologia. Il Mulino, 2005
PROGRAMMA
La percezione
Attenzione e coscienza
Lapprendimento
La memoria
Il pensiero e lintelligenza
PROGRESSO =
la scienza che progredisce
attraverso un continuo accumulo di conoscenze
Karl R. Popper
(1902-1994)
1934
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Thomas S. Kuhn
(1922-1996)
1962
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Ippocrate
(Coo, 460 a.C. circa Larissa, prima del 377 a.C.)
teoria umorale
quattro umori:
flegma
bile nera
bile gialla
sangue
teoria della personalit
quattro temperamenti:
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Almeone di Crotone
n. ca. 540 a.C
cervello come sede
del pensiero
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A l c u n e c o n q u i s t e c u l t u ra l i l e g a t e a d u n a
trasformazione nella concezione e visione delluomo
hanno preparato il terreno per la nascita della
psicologia.
Oggi non ci difficile considerare luomo come parte
della natura, ma il percorso culturale e storico che ha
portato a questa consapevolezza stato lungo e
faticoso.
Nella storia umana si sono verificati alcuni passaggi
fondamentali, come
La rivoluzione copernicana: la terra non al centro
delluniverso (XVI secolo)
Le scoperte di Darwin sullevoluzione delle specie:
luomo non diverso dalle altre specie animali, ma il
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risultato di un processo evolutivo (XIX secolo)
La filosofia
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La fisiologia
Nel diciannovesimo secolo, mentre
iniziavano i primi studi di psicologia
sperimentale, i fisiologi cercavano di capire il
funzionamento dei sensi e del cervello.
Un forte incoraggiamento allo studio degli
animali come modello della struttura e delle
funzioni della cognizione umana venne dalla
teoria dellevoluzione di DARWIN
(1809-1882).
Un pioniere della ricerca neurofisiologica fu
MUELLER (1801-1858), autore della dottrina
dellimpulso nervoso specifico:
i diversi tipi di nervi e strutture nervose
sono selettivi e specifici quanto il tipo di
informazione trasmessa, indipendentemente
dalla qualit fisica dello stimolo esterno.
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Ad esempio:
il nervo ottico trasmette sempre al cervello impulsi visivi, anche
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se stimolato elettricamente o meccanicamente.
Ad esempio:
il nervo ottico trasmette sempre al cervello impulsi visivi, anche
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se stimolato elettricamente o meccanicamente.
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Circonvoluzione
angolare
Area di Broca
Broca
Wernicke
Corteccia uditiva
Area di Wernicke
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Neurone ricevente
sinapsi
vescicole sinaptiche
Nucleo
Assone
Connessione
sinaptica
Assone
recettori
assone
terminale assonico
(presinaptico)
neurotrasmettitore
dendrite
(postsinaptico)
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E = k log S
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Mueller
di
LAssociazionismo
Gli storici della psicologia concordano nel datare la nascita
della psicologia scientifica a partire dalla creazione
nellUniversit di Lipsia nel 1879 del primo laboratorio di
ricerca psicologica da parte di WUNDT (1832-1920).
LAssociazionismo
Wundt, infatti, adott un punto di vista atomista, che si era
dimostrato molto efficace nelle scienze naturali. Sembrava
plausibile assumere che lesperienza cosciente fosse la
somma di elementi di base, cos come in biologia gli
organismi viventi erano considerati una combinazione di unit
di base, le cellule.
Il metodo da lui impiegato stato lintrospezione analitica.
Questo metodo consiste in una tecnica di auto-osservazione e
di descrizione minuziosa di ci che il soggetto percepisce, e
richiede un osservatore addestrato ad isolare le impressioni
sensoriali elementari, in modo da rivelare gli elementi
irriducibili di ogni esperienza cosciente.
Se ogni pi piccola parte dellesperienza del soggetto viene
presa in esame e se le parole utilizzate per descriverla hanno
uno spazio semantico ben delimitato, si dovranno ottenere
delle descrizioni esatte, complete e paragonabili fra di loro,
esattamente come se si trattasse di descrizioni oggettive e non
52
soggettive.
LAssociazionismo
ERRORE DELLO STIMOLO!
Vedo una mela!
Vedo una
forma sferica,
di colore rosso,
etc.
LAssociazionismo
A causa di questi problemi, attualmente, lintrospezione viene
usata molto poco.
Fanno eccezione la psicologia sociale, gli studi sulle immagini
mentali e quelli sul pensiero e sul ragionamento, dove il
resoconto del soggetto informativo. Per esempio, quando si
cerca di comprendere i passaggi mentali utilizzati per
raggiungere una decisione, esistono una via indiretta e
presuntiva, cio basata sui comportamenti e le azioni dei
soggetti, e una via diretta, cio il resoconto del soggetto su
quanto sta pensando e su quale percorso ha seguito per
trovare la soluzione. Lanalisi indiretta oggettiva e
quantificabile, ma certamente incompleta; mentre quella
diretta, risulta pi completa, seppur meno oggettiva e
rigorosa.
Un altro metodo usato da Wundt per studiare i processi
mentali stato la cronometria mentale.
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WUNDT : primo
laboratorio di
psicologia
sperimentale
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WUNDT :
strumenti
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WUNDT : cronografo
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WUNDT : tachistoscopio
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James, William
Il Funzionalismo
Il Funzionalismo
Il Funzionalismo
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Khler, 1920
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Khler 1920 :
Con Gestalten si intendono quelle situazioni e processi psichici le cui
specifiche caratteristiche, e impressioni prodotte, non possono derivare
dalle caratteristiche e impressioni delle parti che sommandosi le
compongono.
supremazia della struttura globale :
il tutto precede le parti, che assumono significati diversi a seconda del
tutto di cui sono parti
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Atteggiamento fenomenologico
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Kurt Lewin
(1890-1947)
l meriti di Lewin:
1.
2.
fattori soggettivi
fattori sociali/ambientali
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Valenze (positive-negative)
Locomozione (spostamento)
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Le Psicologie dinamiche
FREUD (1856-1939) fond una scuola di pensiero denominata
psicoanalitica o psicodinamica. Il modello freudiano prese
origine dalla reinterpretazione di alcune osservazioni cliniche,
in particolare relative ad ammalati che soffrivano di disturbi
somatici associati alla nevrosi isterica, malattia non
riconosciuta dai medici di quellepoca, in quanto ritenuti
comportamenti teatrali, frutto di una simulazione.
Nevrosi: Disturbo senza causa
organica i cui sintomi sono
lespressione di un conflitto che ha
radici nella storia di una persona e
che costituisce il compromesso tra
desiderio e difesa.
Isteria: Classe di nevrosi la quale
manifesta quadri clinici differenziati
fra loro, caratterizzati da sintomi fisici
senza base organica.
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Le Psicologie dinamiche
Freud ide il metodo delle libere associazioni (tra il
1892 ed il 1898), che segn il momento di nascita della
psicoanalisi.
Le Psicologie dinamiche
Per spiegare il nesso fra disturbi posti su piani
apparentemente diversi, Freud ebbe lintuizione di
postulare una pluralit di livelli nella mente, il cosiddetto
modello topografico, alla cui base vi lipotesi che
lapparato psichico sia costituito da 3 sistemi, identificati
in relazione alla loro accessibilit alla coscienza e al loro
utilizzo dellenergia pulsionale: un livello inconscio, uno
preconscio e uno conscio e una serie di meccanismi che
li pongono in relazione.
Il modello si chiama psicodinamico perch suppone una
relazione mobile, dinamica appunto, fra queste istanze o
parti funzionali della mente.
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Le Psicologie dinamiche
Linconscio
Le Psicologie dinamiche
Il preconscio
costituito da contenuti mentali non immediatamente
presenti alla coscienza.
Le Psicologie dinamiche
Il conscio
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Le Psicologie dinamiche
Le Psicologie dinamiche
LEs
Le Psicologie dinamiche
LIo
Le Psicologie dinamiche
LIo
Dal punto di vista dinamico, lIo costretto a
fronteggiare e a difendersi dalle richieste dellEs e a
compiere lesame di realt, distinguendo i messaggi
provenienti dalla realt esterna da quelli prodotti dai
processi interni.
Per assolvere ai suoi compiti lIo deve ricorrere ad
alcune strategie che prendono il nome di meccanismi
di difesa, per impedire che le esigenze pulsionali
vengano soddisfatte senza tener conto dei dati di realt
e dei divieti morali.
Il Super-io
In buona parte inconscio, svolge un ruolo assimilabile a
quello di un giudice o di un censore (o genitore
interiorizzato) nei confronti dellIo, e le funzioni che
Freud gli attribuisce sono la coscienza morale e la
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formazione di ideali.
Le Psicologie dinamiche
Ci che distingue sul piano concettuale questa teoria da tutte
le altre proposte dalla psicologia scientifica, rendendola
problematica e discussa, sta nel fatto che essa postula
unentit o livello che, per definizione, non direttamente
osservabile: linconscio o lES.
Le conferme o le smentite alla teoria freudiana si possono
basare, indirettamente, solo sulla presenza o assenza di certi
particolari fenomeni, come atti mancati, sogni, lapsus, sintomi,
etc., che sono ritenuti espressione della suddetta istanza
psichica.
Il metodo principale della ricerca psicoanalitica quello
dellosservazione sistematica dei fenomeni psichici e
comportamentali, colti quali prodotti di dinamiche interiori;
mentre la tecnica di comprensione ermeneutica o
interpretativa.
Ci che rende giustificata linterpretazione il rigido
determinismo, vale a dire lidea che nessun aspetto della
condotta o del vissuto di un individuo sia dovuto al caso, ma
debba invece essere fatto risalire a una causa o fattore precisi.
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1904
Premio Nobel per
lavori sulla fisiologia
della digestione
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Scuola riflessologica
Riflessologia: concezione che riduce i processi psichici
a riflessi, ovvero a processi puramente fisiologici ed
elementari.
Vladimir M. Bechterev
(1857-1927)
Ivan M. Seenov
(1829-1905)
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Il comportamentismo
Si definisce comportamentismo quella prospettiva della
ricerca psicologica che esclude a priori dal campo di
studio tutti i fattori che non sono direttamente
osservabili e quantificabili.
Per i comportamentisti, gli unici fatti osservabili sono gli
stimoli e le risposte.
Pertanto, questa corrente di pensiero, detta anche
psicologia del paradigma S-R, esclude dal campo
della ricerca i processi mentali.
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Il Comportamentismo
Il fondatore della psicologia comportamentista stato
WATSON.
Le linee di ricerca non si limitano al comportamento
motorio o muscolare come Pavlov, ma comprendono tutta
una gamma di apprendimenti come il comportamento
verbale e i sintomi psicopatologici (vedi il caso del piccolo
Albert).
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Il Comportamentismo
Watson, nel suo articolo pi famoso La psicologia dal
punto di vista comportamentista, definisce la psicologia
come un settore sperimentale delle scienze naturali e
sostiene che, per diventare scientifica, la psicologia deve
dedicarsi allo studio di fenomeni direttamente osservabili,
cio i comportamenti.
In questo modo, la psicologia diventa la scienza dello
studio del comportamento e si prefigge lo scopo di
prevedere e controllare il comportamento stesso.
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Il Comportamentismo
Uno dei concetti chiave la nozione di plasmabilit,
secondo il quale la differenza fra individui non innata,
ereditaria o strutturale, ma dipende esclusivamente da
diverse esperienze di vita.
Affidatemi una decina di bambini piccoli in buona
salute e di una sana costituzione, permettetemi di
educarli in un ambiente realizzato come intendo io, e
vi garantisco che, prendendo a caso uno qualsiasi di
loro, ne far uno specialista di qualunque genere, a
scelta: medico, avvocato, artista, commerciante,
dirigente, persino mendicante o ladro, e questo a
prescindere dal suo talento, dalle sue inclinazioni,
capacit, predisposizioni e dalle sue origini etniche.
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Il Comportamentismo
Secondo i comportamentisti, lorganismo non altro che
una scatola nera al cui interno lo psicologo non pu
entrare.
Sulla scatola nera impattano gli stimoli ambientali in base
ai quali lorganismo emette specifiche risposte.
Lo psicologo deve studiare semplicemente le associazioni
S-R, cio deve valutare come le risposte del soggetto
variano in rapporto agli stimoli ambientali.
STIMOLI
RISPOSTE
115
Il Comportamentismo
Quindi, il limite principale del comportamentismo consiste
nellaver ignorato i processi mentali, che diventeranno,
per reazione, loggetto principale di studio della scuola
cognitivista.
Gli psicologi neocomportamentisti hanno fatto da
ponte tra le due scuole, introducendo il concetto di
variabile interveniente, e cio quella variabile non
osservabile coincidente con lelaborazione mentale
(S-O-R).
Il Neocomportamentismo
Verso gli anni 30 si fa strada quello che viene
definito il neocomportamentismo.
TOLMAN (1886-1959), infatti, introduce un
elemento di novit rispetto al riduzionismo
watsoniano.
Tolman prende come esempio il classico topo di
laboratorio che posto in un labirinto impara ad
associare una serie di stimoli e risposte e
apprende la strada per uscire dal labirinto
stesso.
Tolman afferma che, secondo le ipotesi di Watson, se
introducessimo dellacqua nel labirinto, dal momento che i
movimenti per nuotare sono diversi da quelli per correre, il
procedimento dovrebbe ricominciare da zero, mentre
evidentemente non cos: il topo nuota subito verso
luscita.
To l m a n r i t i e n e c h e i l t o p o a b b i a c o s t i t u i t o u n a
rappresentazione mentale della forma del labirinto, cio una
mappa cognitiva (evidentemente non osservabile!).
117
Il Neocomportamentismo
Tolman, comunque, non vuole tornare alla psicologia dei
contenuti di coscienza, ritiene che la mappa cognitiva,
cos come altre variabili, quali le intenzioni, siano da
considerarsi come variabili intervenienti.
Una variabile interveniente un costrutto ipotetico e,
quindi, non n reale n misurabile, ma comunque in
grado di alterare la relazione tra stimolo e risposta.
Il concetto di variabile interveniente non fu accettato da
tutti allinterno del movimento, ad esempio SKINNER
(1904-1990) vi si oppose fermamente.
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Piaget, Jean
Neuchtel 1896 - Ginevra 1980
Insegn all'Istituto JeanJacques Rousseau di Ginevra, di
cui divenne direttore nel 1932, e
all'Universit di Losanna.
Direttore del Laboratorio di
psicologia dell'Universit di
Ginevra dal 1940, nel 1955 fond
il Centro internazionale e
interdisciplinare di epistemologia
genetica di Ginevra.
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Il Cognitivismo
Ogni giorno facciamo un gran numero di operazioni
mentali: risolviamo problemi, prendiamo decisioni,
spieghiamo le nostre azioni, impariamo nuovi concetti.
Lobiettivo del cognitivismo appunto quello di spiegare
in che modo ognuno di noi riesce a compiere tali
operazioni mentali.
Il cognitivismo non una scuola unitaria, n ununica
teoria, ma, piuttosto, un approccio particolare allo studio
della psiche.
Tale approccio ha un alto grado di astrazione, e tende a
privilegiare lo studio delle capacit delle persone di
acquisire, organizzare, ricordare e fare uso concreto della
conoscenza per guidare le proprie azioni.
I cognitivisti studiano quindi la mente umana
attraverso delle inferenze tratte dai comportamenti
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osservabili.
Il Cognitivismo
Studiare la mente non per facile visto che non si pu
vedere fisicamente cosa accade nella testa delle persone.
Molti studiosi cognitivisti considerano il pensiero come un
tipo di computazione e usano metafore di tipo
computazionale per descrivere e spiegare il modo in cui
gli esseri umani risolvono problemi e apprendono.
Molte ricerche cognitiviste seguono un modello di tipo
cibernetico, ovvero si rifanno alla possibilit di riprodurre
il funzionamento della mente umana seguendo
larchitettura logica dei calcolatori elettronici.
Un programma per calcolatore realmente in
grado di simulare il comportamento umano solo
se supera il test di TURING (1912-1954), cio
se una persona esterna non in grado di
distinguere la risposta data dal calcolatore da
quella data da un uomo alla stessa domanda.
127
Il Cognitivismo
La capacit della mente di rappresentare il mondo
internamente stata paragonata ad un computer, il modo
in cui il computer elabora linformazione e pu
rappresentarla allinterno del sistema sotto forma di
linguaggio simbolicamente codificato stato usato come
metafora dei processi mentali.
Nel cognitivismo si ritiene che la conoscenza sia
composta di simboli che rappresentano gli oggetti esterni
nella mente (Edelman 1992).
La cognizione implica la manipolazione di questi simboli in
modo astratto e governato da regole, secondo una
sintassi.
Come un computer, la mente legge le rappresentazioni
simboliche semanticamente. Le rappresentazioni
simboliche servono quindi a portare avanti la nostra
attivit finalizzata.
Lo scienziato cognitivista deve indagare i sistemi simbolici
che costituiscono la mente umana (Newell e Simon
1976).
128
Il Cognitivismo
In particolare, nel paradigma dellintelligenza artificiale
(A.I.) il funzionamento mentale viene verificato non
attraverso losservazione del comportamento in soggetti
umani, ma attraverso la costruzione di un programma simulato
al calcolatore. Se esso corrisponde al procedere delle nostre
funzioni mentali, dovrebbe portare ad un tipo di comprensione,
apprendimento, memorizzazione, etc., analoghi a quelli
comunemente osservati nelluomo. Questo modello stato
anche chiamato HIP (Human Information Processing).
STIMOLI
Differenze tra comportamentismo
Stimoli
Black Box
Risposta
RISPOSTE
e
cognitivismo
Input
Information Processing
Output
129
HIP
human
information
processing
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Il Cognitivismo
Il Cognitivismo
Il Cognitivismo
Questo approccio permette, di volta in volta, di creare
modelli che possono far riferimento a una idealizzazione
dei sistemi presi in esame.
Il modello viene accettato o respinto in relazione al tipo di
comportamento che il modello stesso manifesta.
Lidea che la performance di un programma contribuisca
alla valutazione del modello (artificiale) ed aiuti a capire
cosa avviene, a livello biologico, e quali siano i
meccanismi cognitivi che entrano in gioco e che
influenzano il nostro comportamento.
Per il cognitivista il modello una rappresentazione
semplificata della realt, che non pretende di costituire
una riproduzione fedele di ci che vi pu essere nel
sistema nervoso dellindividuo.
concepito, invece, come assolutamente realistico per ci
133
che riguarda le funzioni svolte dalla mente.
Il Cognitivismo - Critiche
Broadbent (1958) riteneva che fosse importante studiare
il sistema cognitivo nel suo complesso, cio in rapporto
allelaborazione delle informazioni in ingresso nel sistema,
a prescindere che riguardino aspetti percettivi, attentivi
ecc.
Nonostante questo approccio globale iniziale, il
movimento si svilupper in rapporto a micromodelli.
NEISSER, influenzato dalle teorie di Gibson, in Cognition
and Reality (1976) muove tre critiche fondamentali:
1. il cognitivismo si sta chiudendo in laboratorio
ignorando ci che succede nel mondo reale, nella
vita quotidiana;
2. le attuali ricerche sono molto sofisticate ed
eleganti, ma ci si chiede quale sia la loro utilit;
3. le informazioni che lindividuo elabora vanno
viste nellambiente, perch li che sono ed
lambiente che le offre; lindividuo possiede degli
schemi che gli permettono di coglierle e
134
utilizzarle.
Il Cognitivismo - Critiche
I modelli operano attraverso elaborazioni di tipo
sequenziale (serial processors).
Ma il cervello (e alcuni computer pi recenti) sono
paralleli (parallel processors) cio sono in grado di
svolgere, contemporaneamente, molte operazioni alla
volta.
Inoltre, ogni informazione nella memoria dei calcolatori
identificata da un indirizzo utilizzato dal processore per
recuperare i dati necessari allo svolgimento di un compito.
Invece gli esseri umani accedono alle proprie memorie in
base al contenuto: siamo in grado di recuperare un
ricordo semplicemente in base a qualche indizio parziale o
a un attributo (un profumo, una voce, una situazione
simile).
135
Il Cognitivismo - Critiche
Uno dei limiti principali del cognitivismo quello di
aver prestato troppa attenzione alla costruzione dei
modelli (mentalismo), a scapito dellosservazione
empirica.
I sistemi nervosi, al contrario dei calcolatori, che
necessitano di un programma che contiene tutte le
istruzioni necessarie per portare a termine,
correttamente, un preciso compito, imparano
autonomamente in base allesperienza o con laiuto di un
insegnante esterno.
Si ritiene che lapprendimento consista nella modifica
della forza delle connessioni attraverso cui i neuroni
comunicano: quanto pi una connessione (sinapsi)
forte, tanto maggiore sar leffetto del segnale che vi
passa sul neurone ricevente. Memorizzare un nuovo
vocabolo, ricordare il viso di una persona, etc. sono il
risultato di un continuo processo di rafforzamento
o
136
indebolimento di un gran numero di sinapsi.
Il Cognitivismo - Critiche
Il Connessionismo
STIMOLI
RISPOSTE
Il Connessionismo
Le reti neurali
Unit nascoste
Unit di Input
Ambiente esterno
Il Connessionismo
Le reti neurali
Il pattern di attivazione delle unit di input viene
elaborato dai pesi e dal carattere eccitatorio o inibitorio
delle connessioni che collegano le unit di input a quelle
interne, quindi determina il pattern di attivazione delle
unit interne.
Quello che avviene nelle unit interne non altro che la
somma algebrica delle eccitazioni e delle inibizioni che le
arrivano dalle diverse unit di input, ed in base a questa
somma si determina il livello di attivazione.
Le unit interne poi trasmettono lattivazione alle unit
del terzo strato, quello di output, che controlla quindi il
comportamento del sistema, ecco perch una rete neurale
considerata un modello non solo del sistema nervoso
ma anche del comportamento.
140
Il Connessionismo
Il Connessionismo
Processi cognitivi.
142
Lapproccio ecologico
Per lapproccio ecologico, di cui GIBSON (1904-1979)
il massimo esponente, la funzione del sistema percettivo
semplicemente quella di selezionare la porzione dello
schema ambientale esterno che deve essere elaborata.
Secondo Gibson, le informazioni sono gi presenti nella
stimolazione come si presenta direttamente
allosservatore, e da questi possono essere direttamente
colte (teoria della percezione diretta), senza dover
ricorrere a sistemi computazionali, flussi informazionali,
strutture rappresentazionali.
Hanno senso per lorganismo che le coglie
direttamente dalla stimolazione le
affordances (inviti ad agire), presentate
dallambiente in relazione al valore evolutivo
che hanno per lorganismo.
148
La scienza cognitiva
Si costituita ufficialmente attorno al 1956, quando specialisti nelle
scienze della comunicazione e nelle scienze umane cercarono di
trovare un punto di unione tra discipline come lantropologia, la
psicologia scientifica, la linguistica, la filosofia, lintelligenza artificiale
e le neuroscienze, ruotando attorno alla teoria dell'elaborazione delle
informazioni e alla simulazione al computer dei processi cognitivi.
Neurofisiologia e intelligenza artificiale si sono sviluppate
enormemente allinterno di questo ambito. Ci ha portato ad uno
sviluppo delle collaborazioni tra gli scienziati provenienti dalle diverse
aree, anche se non sono mancate le problematiche, ad esempio,
coloro che si occupavano di simulazione su computer si sono
progressivamente allontanati dallo studio del funzionamento della
mente umana a favore di una modellistica volta all'implementazione
in ambito cibernetico, e le neuroscienze hanno continuato la loro
ricerca dei substrati fisiologici delle rappresentazioni negando, nei
casi pi estremi, l'utilit di un approccio di tipo psicologico alla mente
umana.
Pur non negando l'utilit dei diversi livelli di analisi, lo scienziato
cognitivo fonda la sua ricerca sull'assunto che l'attivit cognitiva
umana debba essere descritta nei termini di simboli, di schemi, di
immagini, di idee e di altre forme di rappresentazione mentale.149
LE PsicologiE