Il Palazzo Micoli Toscano Di Mione

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CHINO ERMACORA IL. PALAZZO MICOLI TOSCANO ASSOCIAZIONE ARCHEOLOGICA C.JANAL DI GUART OVARO - 2016 PAOLO QUERINI - 33025 - OVARO (UD) Mione. — IL palgzon Micali Toseane, alllusize signor Franceseo Mieoli Taceano, Cultore delle Bello Arti». A sinictra, Fantica casa demolita per amplisre Ia Chicsas a desta, i (Da was stamp dedicat Ai ques'altinn prima del rfacimento) IL PALAZZO MICOLI TOSCANO Un anno duro il 1836; searsita di prodotti, © quindi disvc a ben poca cosa era ridotta emi grazione oltre le Alpi. A Mione Ia gente soffriva: gli uomini validi se ne stavano inerti, dopo che ka moi i. Quand’ tare almeno ai propri conterranei un po’ di sollievo i ha aveva esaurite i sui searsi frutti. Passavano cosi mesi desolati © diffi cco. col preciso intento div por- quella triste stagione, i fratelli Giovanni Angiolo ¢ Giovanni Franceseo Micoli Toscano decidere di realizzare proprio in quell’'anno un loro veechio sogno: Merezio te pi della nuova casa, di una easa che Fosse grande della Carnia, che sorpassasse le stesse case della pianura. Fu come una 46 Mione, — faa Chiesa i Sant’Amonio abste © il palazzo Micoli Toscano, (nelle sfonde ib gruppo del Cayliins & det Dida) il materiale dover liberazione, ¢ tutto if paese rispose all"invito, womini ¢ donne, c! escer portato a spalla, e ne occorrevano delle braccia, Si provvide ad allargare Ia strac ¢ subito i lavori furoao incomineiati. Impresa tanto pi lodevole, quando si sappia el allato del Duom i Micoli Toscano possedevano gia da tempo un bel palazzo a U 1 della Societa Frivlana di Elettrieita, ora demolit nell’area in: cui fu adattato il pala erei, ma rieopt che nel eapoluoge del Friuli essi non soltanto avevano estesi cot mportanti cariche pubbliche. TI palazzo doveva sorgere di fronte alla vecchia easa: qadrato, ipio, comor dalla veechia eas in ogni sua partes avrebbe avuto al centro la cappella, trasportal quasi a significare che Vintero edificio doveva poggiare sulla fede, fonte ¢ palladio ani prosperita. Ma non bastava ai due fratelli che Pedificio riuseisse grandios jerno, dit sognava che fosse anche hello e accogliente. Ela decorart a7 wontrare in quel tempo, fra i monti, tradisee gVinsegna- menti offerti dalle ville venete della pianura. In prevalenza terrazi alla veneziana, ad ione dell’atrio, lastrieato con bellissimi blocchi di pietra viva, Verdi tegole della fornace dei F wat, ripararono la easa dalle in- sidie dei lunghi inverni, si che ogei il palazzo spicea da lontano, non solo per il bian- core dei muri, ma anche per il suv Incido tetto che s'intona con una piit mite grada- 10 dei hosehi cireostanti. Degna di speciale mengione Ix sua ardita steuttura che poggia su quattre poderosi piloni di lariee, i quali, nella soffiita vasta quanto una piazza, sembrano ancor vivi nel fluire del tempo. stra dell’ingcesso, nell’ampia cucinit, un grande focolare che di, a chi una’ sonsazione di ospitalita cordiale, E infatti proprio intorno al focolare parte lq vita della famiglia: 14 dondolavano le culle (le belle culle carni- La cncina © foculare, Mione (Palazin Micoli Tow Mione (Paleezo Micoli Toccano) — Sslone del prime piano che in legno intagliato, ancora conservate in exsa Micoli Toscano); ¢ nelle | il erepitio della fiamma che sal embraya la voce di ¢o- gli attorti alari, loro che non ¢’er: 10 pitt. Un’ampia seala di pietra squadrata conduce dal sotterraneo ai tre piani supe- riori, disposti con simmetrica conce al centro on a rettangolare che da accesso alle camere: Puna e Ie altre squisitamente deco chi ead affreschi. Accanto « tie solidi mobili di tardo stile Impero, antichi mobili carniei, ricuperati dopo Finy ‘era pattimonio artistico per- dato: eassap custodivano i eorredi nuziali, seggioloni dallo schie- nale lavorato, mass di noce, stampe e quadri coi ritratti degli antenati (pur- troppo aleuni fra i pity belli non furone piit ritroy Alirove utensili della mensa ¢ della euein: ici pialti di peltro, i paioli di bronze (bronzini), schi- 19 ni, girarrost ravvivano le pareti coi loro oechioni rossastri, gialle fioren- line ehe so ‘mon i contatt; della Toscana col Friuli ¢ alla ei eah le domne a trapela, insieme con una non ostentata signori senza n senso di vita patriareale. Vareata Ia soglia ci si sente subito be si pensa a coloro che vollero questo edificio, ta monti; gente che ai entri rumorosi pre quiete ea sorta tra i bosehi, come nelle che allietavan © quasi il bisogno di solitudine non le impediva, dopo il tumulto de temper ¢ al comandamento dellospitaliti, retaggio che si pud dir ‘Toscano, Difatti per il buon ogni foresticro che eapitasse a Minne costi- Miome (Palarao Miculi Toscano) — Una stave p Ivo di festa: se to tirava dietro, trattenendolo a mensa © magari a dormire, Cosi gli aceadde una volta con un russ, eapita in puese nell inminenza dian tem: porale: ¢ henehé colui non sapesse ehe Ja propria li ae il latino, trascorse tutta la sera in casa, a diseorrere, avendo a interprete il compianto prof. Carlo Nalline, fu taro Academica d’ltalin. Ma si pm} dire che non c’era stata personalita di passaggio in Carnia che non fosse salita all’aereo Mione e che non avesse conos 6 Ia ospitalita generosa di quella casa, e geduto Pincomparabile panel e da lassit si ae! piega. Sowto, la Pieve di Santa Marie di Gorto che demina con la sua torre massiecia a ampia vallatas Te spars se di Ovaro che staceano sul yerde vivo dei prati, Nel fondo, Ja chiusa di Voltignaeeo che serta le rapide aeque del Degano, Da un lato, Cella & Mione {Palazeo Micoli Toscano) — Sala de pranzo, Mione (Palazzo Mivoli Toscano) — Salone del ceconda piano. - dall’altro Ovasta e, sotto, pensosa per antiche memorie. wis. Dentro un fitto di lariei ¢ di abeti, Luint. A sinistea, la vetta superba del Co, passo del adare dei hosehi e Volaia, i morbidi. pascoli del Crastis ¢ di Toront. Di fronte, col di dei prati, il Tamai e VArvenis, A destra, le selve di Laucos a tergo, Ia fonda valle della Miozza, il ciglione delle Navarze ¢ Marea Spettacolo ch tiea e che laseia nell'intimo una sensazione di vastitt ¢ di bellexza quale di rado ci accade di provare. Furono appunto questa magnificenza ¢ ta piena © riposata pace del Iuogo, che fecero pensare a Luigi Mieoli Toscano, in uno spontaneo moto del suo cuore generoso, di olftire la propria casa all” Augusta Regina d’luilia, subito dopo la tragiea giornata ay di Monza: gli pareva che non si potesse trovare un © per tanto dolore. ln moglie ve lo d ssuase: « Ti pare? Non & casa degna di Lei », Chi avrebhe potato supporre, allora, che proprio Augusto Nipote, il pre di Margherita di Savoia, in un giorno Jontano sarehbe salito lassi, 0 di Mione? ite della casa Mine — La fomana uc eotite ol palaueo,