Libet e Schema Therapy Per Conoscere I Futuri Psicoterapeuti - Riccione, 2017
Libet e Schema Therapy Per Conoscere I Futuri Psicoterapeuti - Riccione, 2017
Libet e Schema Therapy Per Conoscere I Futuri Psicoterapeuti - Riccione, 2017
Nicoletta Serra Maria Elena Maisano,, Maria Chiara Di Lieto, Camilla Freccioni, Luca Calzolari, Sara Mori, Carmelo La Mela,
Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva - Scuola Cognitiva di Firenze
INTRODUZIONE OBIETTIVO
Un precedente studio (Sansone et al 2011) ha indagato le caratteristiche di Obiettivo a breve termine: indagare i temi dolorosi e i piani secondo il modello
personalit di psicoterapeuti di orientamento cognitivo-comportamentale in LIBET (Life themes and plans Implications of biased Beliefs: Elicitation and
formazione e levoluzione dei loro Schemi Maladattivi Precoci nel tempo Treatment (Ruggiero M.G., Sassaroli S., 2013) e la correlazione con gli schemi
(SMP), rispetto ad un gruppo di controllo. Dallo studio era emerso che maladattivi precoci, in un gruppo di studenti della Scuola Cognitiva Firenze
landamento degli schemi tendeva alloblativit coatta, in linea con la rispetto a un gruppo di controllo.
letteratura precedente. Ad un anno di distanza, non erano state rilevate
Obiettivo a lungo termine: valutare levoluzione nel corso degli anni di
differenze significative.
specializzazione dei temi dolorosi, dei piani e degli schemi maladattivi precoci.
Il focus della presente ricerca approfondire come tali Schemi Maladattivi
Precoci siano in relazione con gli stati mentali e le strategie
cognitivo-comportamentali di funzionamento di futuri psicoterapeuti.
A tale scopo, si scelto di utilizzare il modello di concettualizzazione METODOLOGIA
cognitiva LIBET (Life theme and plans Implications of biased Beliefs:
Elicitation and a Treatment), ideato e strutturato dal gruppo di ricerca di Studi E stato reclutato un gruppo sperimentale di 12 studenti del secondo anno del
Cognitivi. LIBET un modello attenzionale, metacognitivo ed evolutivo che corso di specializzazione in psicoterapia cognitivo-comportamentale della
descrive la sofferenza secondo due coordinate: i Temi e i Piani. Scuola Cognitiva di Firenze (M:F=3:9; Et 32.61.7) e un gruppo di controllo
Il Tema (minaccia terrifica, disamore, inadeguatezza, indegnit) uno stato di 12 soggetti (M:F=2:10; Et 26.50.6).
mentale doloroso emotivamente intenso, evolutivamente appreso nella storia di I due gruppi sono omogenei per sesso ma non per et. Sono stati somministrati:
vita personale, rigido, inflessibile e giudicato intollerabile. La persona gestisce - Booklet Libet (Sassaroli S., Bassanini A., Radaelli C.A., Caselli G.,
il proprio tema doloroso attraverso Piani semi-funzionali (prudenziale, Ruggiero M.G., 2014)
prescrittivo, immunizzante), cio strategie precocemente acquisite, che hanno - YSQ-L3 (Young J., Arntz A., Atkinson T., Lobbestael J., Weishaar M.,
funzionato nel tempo per non entrare in contatto con il proprio tema doloroso e van Vreeswijk M., Klokman J., 2007)
hanno, in parte, permesso un ritorno alla dimensione di sicurezza.
RISULTATI
DISTRIBUZIONE DEI SOGGETTI PER OGNI TEMA
Analisi descrittiva sui Temi dolorosi e Piani nei due gruppi:
Gli specializzandi valutano meno intollerabile il tema doloroso rispetto ai controlli
Gli specializzandi hanno una fiducia significativamente maggiore rispetto ai controlli nel
cambiamento del piano attualmente utilizzato per non accedere al tema doloroso
CONCLUSIONI
Dai risultati emerge che gli specializzandi presentano prevalentemente il tema doloroso del disamore mentre i controlli quello dellinadeguatezza. Non emerge, tra
gli studenti, il tema della minaccia terrifica. Per quanto riguarda i piani, gli specializzandi ricorrono maggiormente al piano prescrittivo, mentre i controlli a quello
prudenziale. Anche in questo caso, interessante notare come nessuno studente utilizzi il piano immunizzante. I controlli, inoltre, giudicano pi intollerabile il tema
doloroso e mostrano meno fiducia nella possibilit del cambiamento del piano rispetto al gruppo sperimentale. Non emerge alcuna associazione significativa tra
temi dolorosi e Schemi YSQ, mentre presente unassociazione significativa tra i piani e gli Schemi YSQ (Abbandono, Esclusione Sociale, Ricerca di
Approvazione, Grandiosit, Autocontrollo Insufficiente, Inibizione Emotiva e Pessimismo). Questo interessante risultato farebbe ipotizzare una maggiore
associazione degli Schemi YSQ con le strategie cognitivo-attenzionali e comportamentali utilizzate dal soggetto per escludere dalla coscienza lo stato mentale
temuto, piuttosto che con questultimo. I limiti di questo studio preliminare sono sicuramente la limitatezza del campione e la sua non omogeneit rispetto allet.
Bibliografia
Sansone M., Baldetti M., Mori S., La Mela C. (2015), Schemi maladattivi precoci e sintomi psicopatologici: studio esplorativo in una popolazione non clinica, Quaderni di Psicoterapia Cognitiva, 36, 133-143
Ruggiero M.G., Sassaroli S. (2013), Il colloquio in psicoterapia cognitiva, Raffaello Cortina, Milano
Sassaroli S., Ruggiero M.G. (2014), Un recente contributo al modello standard. Il modello LIBET, in La Mela C. (2014), Fondamenti di Terapia Cognitiva, Maddali e Bruni, Firenze
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