Relazione Pendolo Semplice (Fisica1 PoliTo 2013-2014)
Relazione Pendolo Semplice (Fisica1 PoliTo 2013-2014)
Relazione Pendolo Semplice (Fisica1 PoliTo 2013-2014)
A.A. 2013-2014
Fisica I
prof. Dario Daghero
prof. Paolo Giaccone
Relazioni di Laboratorio
1
Laboratorio di Fisica 1
Politecnico di Torino - A.A. 2013-2014
Prof. Dario Daghero prof. Paolo Giaccone
Scopo dellesperimento:
Verificare, attraverso lo studio del moto del pendolo semplice, come le ripetute
misure del periodo d'oscillazione, ottenute in presenza di incertezze casuali,
descrivono una curva di distribuzione normale (gaussiana);
Determinare una stima della misura dell'accelerazione di gravit g, servendosi
delle misure effettuate.
Strumenti Sensibilit
Cronometro 1 10^(-3) s
Calibro 2 10^(-5) m
Metro 1 10^(-3) m
2
Schema:
Tfilo + mg = ma
d 2 g
0
dt 2 L
2 L
Il moto quindi periodico e il periodo risulta essere: T 2
g
Nel corso dellesperimento stata reiterata la misurazione del periodo del pendolo e i
dati raccolti sono stati trascritti e rielaborati al computer tramite un foglio di calcolo
Excel al fine di ottenere uno studio statistico dellesperienza.
3
Grandezze:
Descrizione:
Si misura innanzitutto la lunghezza del filo del pendolo tramite un metro a nastro
Per avere angoli < 7, si sposta la sferetta dalla posizione di equilibrio di una distanza
pari ad 1/10 del valore di L. In questo modo:
4
La misura del periodo, per ovviare a incertezze come quella del cronometro digitale e
quella dei tempi di risposta dell'operatore, stata rilevata dividendo per 5 l'intervallo
di 5 oscillazioni complete del pendolo. Sono state effettuate 100 misure del periodo, i
valori t5i , con 1 i 100, progressivamente ottenuti sono stati riportati nel foglio di
lavoro Excel, sul quale erano implementate le formule seguenti.
Valore medio:
Con:
E riportata nella pagina successiva la tabella con i dati rilevati attraverso le 100
misurazioni effettuate.
5
Numero misura Durata n (=5) oscillazioni (s)Periodo (s)
1 9,20 1,840 51 9,16 1,832
2 9,16 1,832 52 9,08 1,816
3 9,13 1,826 53 9,12 1,824
54 9,15 1,830
4 9,18 1,836
55 9,11 1,822
5 9,21 1,842
56 9,13 1,826
6 9,17 1,834
57 9,17 1,834
7 9,21 1,842
58 9,16 1,832
8 9,14 1,828 59 9,14 1,828
9 9,17 1,834 60 9,13 1,826
10 9,17 1,834 61 9,11 1,822
11 9,09 1,818 62 9,15 1,830
12 9,15 1,830 63 9,17 1,834
13 9,08 1,816 64 9,15 1,830
14 9,07 1,814 65 9,09 1,818
15 9,15 1,830 66 9,13 1,826
16 9,15 1,830 67 9,11 1,822
17 9,10 1,820
68 9,11 1,822
18 9,12 1,824
69 9,16 1,832
19 9,15 1,830
70 9,18 1,836
20 9,14 1,828
71 9,15 1,830
21 9,13 1,826
72 9,13 1,826
22 9,13 1,826
73 9,15 1,83
23 9,16 1,832
74 9,17 1,834
24 9,15 1,830
75 9,13 1,826
25 9,12 1,824
26 9,09 1,818 76 9,18 1,836
27 9,18 1,836 77 9,14 1,828
28 9,07 1,814 78 9,09 1,818
29 9,14 1,828 79 9,13 1,826
30 9,13 1,826 80 9,12 1,824
31 9,15 1,830 81 9,17 1,834
32 9,17 1,834 82 9,11 1,822
33 9,11 1,822 83 9,21 1,842
34 9,09 1,818 84 9,12 1,824
35 9,12 1,824 85 9,16 1,832
36 9,17 1,834 86 9,11 1,822
37 9,07 1,814 87 9,09 1,818
38 9,10 1,820 88 9,15 1,830
39 9,11 1,822 89 9,12 1,824
40 9,08 1,816 90 9,14 1,828
41 9,19 1,838 91 9,19 1,838
42 9,17 1,834 92 9,17 1,834
43 9,12 1,824 93 9,13 1,826
44 9,18 1,836 94 9,08 1,816
45 9,15 1,830 95 9,13 1,826
46 9,18 1,836 96 9,16 1,832
47 9,14 1,828 97 9,14 1,828
48 9,17 1,834 98 9,15 1,830
49 9,09 1,818 99 9,12 1,824
50 9,17 1,834 100 9,15 1,830
6
Dalle formule riportate in pagina 5 si sono ottenuti i dati presenti in tabella:
Alla luce di questi dati, stato possibile tracciare l'istogramma relativo alle frequenze
dei valori di T, dividendo l'intervallo tra il valore massimo ed il valore minimo di T
in 8 e 9 classi, il primo con un t di 0,0040 s e in secondo con uno di 0,0035 s. Nel
grafico sull'asse delle ascisse vengono posti i valori del periodo T, mentre su quello
delle ordinate le relative frequenze.
Figura1
Istogramma con 8
classi.
60
50
40
30 Figura2
Serie1
Istogramma con 9
20 classi.
10
0
1 2 3 4 5 6 7 8 9 7
Invece nei grafici seguenti riportata la Curva di Gauss relativa alle frequenze dei
tempi, in base alla seguente formula:
Con = T e = ST
Figura3
Gaussiana con 8 classi.
Figura4
Gaussiana con 9 classi.
8
Per avere una stima esatta del valore del periodo T bisognerebbe fare un numero di
misurazioni notevolmente superiore rispetto a quelle effettuate, quindi in questo caso
il valore da ritenersi pi preciso quello che si aggira nella parte centrale della
campana gaussiana, laddove si addensano i valori pi frequenti rilevati.
Listogramma con 9 classi risulta pi lontano dalla curva ideale poich con
laumentare del numero di classi aumenta la precisione delle distribuzioni. Essendo
lesperimento fatto in condizioni non ideali, laumento di precisione fa emergere gli
errori compiuti durante lesperimento.
a sua volta ricavabile grazie alle regole di propagazione degli errori (in questo caso
di prodotti) con la formula:
Il cui confronto con la costante riconosciuta dal S.I. (9,81 m/s^2) accettabile
considerando che:
9
Nella seconda parte dellesperienza abbiamo determinato nuovamente il valore
dellaccelerazione di gravit g.
Sono state eseguite 5 misure del periodo T di oscillazione del pendolo per 5 diversi
valori di lunghezza L. Per ogni valore di L si determinato il periodo medio Tm con
la relativa incertezza assoluta, ricordando che questa coincide con il semiscarto.
Misure al variare di L
Lunghezza 1 L1 (m)
0,81235
Numero misura Durata n (=5) oscillazioni (s) Periodo (s) Tm (s) Incertezza=semiscarto=(Max-Min)/2
1 9,13 1,826 1,8276 0,007
2 9,11 1,822
3 9,11 1,822
4 9,16 1,832
5 9,18 1,836
Lunghezza 2 L2 (m)
0,76235
Numero misura Durata n (=5) oscillazioni (s) Periodo (s) Tm (s) Incertezza=semiscarto=(Max-Min)/2
1 8,82 1,764 1,7600 0,006
2 8,80 1,760
3 8,77 1,754
4 8,83 1,766
5 8,78 1,756
Lunghezza 3 L3 (m)
0,71235
Numero misura Durata n (=5) oscillazioni (s) Periodo (s) Tm (s) Incertezza=semiscarto=(Max-Min)/2
1 8,59 1,718 1,7272 0,009
2 8,63 1,726
3 8,63 1,726
4 8,68 1,736
5 8,65 1,730
Lunghezza 4 L4 (m)
0,66235
Numero misura Durata n (=5) oscillazioni (s) Periodo (s) Tm (s) Incertezza=semiscarto=(Max-Min)/2
1 8,22 1,644 1,6436 0,005
2 8,24 1,648
3 8,19 1,638
4 8,23 1,646
5 8,21 1,642
10
Lunghezza 5 L5 (m)
0,56235
Numero misura Durata n (=5) oscillazioni (s) Periodo (s) Tm (s) Incertezza=semiscarto=(Max-Min)/2
1 7,58 1,516 1,5208 0,008
2 7,63 1,526
3 7,65 1,530
4 7,57 1,514
5 7,59 1,518
Secondo la relazione
2 L
T 2
g
Si ricava che
(T m) 2 =4 2 (L/g)
E' stato dunque disegnato il grafico con i dati di L (in metri) sulle ascisse e quelli di
(T m) 2 (in secondi al quadrato) sulle ordinate, interpolandoli attraverso il metodo dei
minimi quadrati, le cui formule sono riportate in basso, al fine di ottenere i parametri
A e B della funzione y=Ax+B, nella quale, idealmente, A= 4 2 /g e B=0.
A B
A B
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Il valore di B=0,016 s 2 prossimo allo zero, tuttavia mai uguale per via
dell'accumulo di varie incertezze (casuali, accidentali, sistematiche). Il valore di
A=4,088 s 2 /m e delle loro incertezze (A = 0,207 s 2/m e B = 0,146 s 2) permettono
di dare una nuova determinazione del valore di g e della sua incertezza.
Dunque la seconda determinazione del valore di g, risulta essere:
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Conclusioni e considerazioni finali
Confrontando i due valori ottenuti per mezzo di due differenti metodi di rilevazione
di g si pu evincere come le misure fatte siano approssimativamente valide in quanto
cadono in un range accettabile del valore convenzionale dell'accelerazione di gravit
g. Bisogna tuttavia sottolineare che sono state commesse alcune imprecisioni al
momento delle rilevazioni.
In particolare:
ogni lunghezza del filo stata misurata solo una volta, per cui come
incertezza su di esse sono state assunte esclusivamente le sensibilit
strumentali;
l'ambiente e la strumentazione non erano in condizioni ideali (massa non
puntiforme n omogenea, presenza di attriti, correnti d'aria,...);
un errore di parallasse dovuto all'applicazione in 2D di un problema in realt
tridimensionale (risulta impossibile far s che la traiettoria della sfera giaccia su
un piano).
Nella nostra esperienza si riscontrato un fatto anomalo nella realizzazione nel
grafico del fit lineare. Le incertezze sui dati del fit erano cos basse da rendere quasi
invisibile le barre di incertezza nel grafico.
Torino 23/05/2014
Cristian Sales
Santo Scavuzzo
Simone Seminara
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