Prova A + B (Comprensione Lettura + Produzione Scritta)
Prova A + B (Comprensione Lettura + Produzione Scritta)
Prova A + B (Comprensione Lettura + Produzione Scritta)
A.1
0 A B C D
Claudio Bossi da vent’anni dedica tutto il suo tempo libero, fine settimana compresi, a “cacciare” gli italiani
che erano presenti sul Titanic, il transatlantico che affondò nell’Oceano Atlantico il 14 aprile 1912. Di
giorno lavora in un’azienda tessile, poi si trasforma in un esperto e acuto investigatore. Grazie alle sue
ricerche sappiamo che i nostri connazionali imbarcati sul gigante d’acciaio erano 37, persone il cui ricordo
sta scomparendo persino dalla memoria dei loro discendenti.
Siamo andati a cercare Bossi e ci ha invitato a casa sua, per raccontarci la sua storia e mostrarci le armi che
ha usato per dare un nome e un volto ai nostri sfortunati connazionali a bordo del Titanic nel momento del
naufragio. Su alcuni scaffali sono allineati almeno 50 libri che compongono la sua personale libreria; tra di
essi spicca il volume Titanic, che lui stesso ha pubblicato in questi giorni in occasione del centenario
dell’affondamento. E poi una copia del progetto costruttivo della nave, documenti, microfilm, le foto degli
italiani.
«Da ragazzino vidi alla TV un film e così scoprii la mia passione per quella nave e per le vicende che la
riguardavano», spiega. Poi, dopo vent’anni, ecco il nuovo colpo di fulmine. «Era il 1985, durante il
telegiornale fu annunciato che era stato ritrovato il relitto del Titanic da Bob Ballard, un famoso cacciatore
di imbarcazioni finite in fondo al mare. Andai subito a comprare il giornale e cominciai a leggere libri. Mi
resi conto che c’erano parecchie contraddizioni. A me interessava sapere degli italiani che erano a bordo,
ma i nomi riportati in una edizione non erano riportati in un’altra: allora decisi di fare un’indagine per
conto mio». Bossi entra e esce dalle biblioteche, ma niente. La vera svolta c’è nel 2007, quando incontra
Mario Salussolia, parente di un cameriere del Titanic. Mario chiede notizie del suo familiare, poi decide di
regalare a Bossi tutto il suo archivio di microfilm recuperati al National Archive di Londra. Un tesoro di
inestimabile valore: i microfilm contengono la lista originale dei passeggeri.
Confrontando e incrociando i dati Bossi riesce, con grande difficoltà, a circoscrivere il campo delle sue
ricerche. «C’erano molte discordanze, soprattutto sui nomi delle persone che, scritti a mano, erano quasi
illeggibili. E poi in quasi tutte le liste i componenti dell’equipaggio e i passeggeri erano semplicemente divisi
tra inglesi e non inglesi, di nessuno veniva riportata con esattezza la città di origine, ma solo la città nella
quale erano diretti. Un nome italiano poteva appartenere a un cittadino svizzero, oppure un cognome
italiano associato a un nome inglese poteva significare che mi trovavo di fronte a un emigrato che era
diventato britannico». Confrontando e verificando, Bossi arriva ad individuare con certezza 37 italiani. Le
loro storie sono molto belle.
Addirittura romantica la vicenda dei coniugi toscani Del Carlo. Lui, Sebastiano, residente oltreoceano, era
tornato in Italia apposta per sposarsi. Insieme alla moglie, Argene Genovesi, si era imbarcato per il viaggio
di ritorno, loro destinazione finale sarebbe stata la California. Nell’affondamento lui morì. Il 14 novembre
Argene avrebbe dato alla luce una bambina. La chiamò Maria Salvata.
Claudio Bossi
Argene
A ha pubblicato un annuncio
B ha superato una selezione
C ha lasciato un lavoro interessante
D ha rinunciato ai suoi sogni
Attualmente Maria
A si è ben integrata
B ha raggiunto i suoi obiettivi
C ricorda con nostalgia i primi anni in Italia
D scrive un libro per ringraziare chi l’ha aiutata
A
A.2
0 A B
Quali sono stati i motivi della tua bocciatura? Quali sono stati i motivi della tua bocciatura?
Sono stati due: la poca voglia di studiare e il Non mi trovavo bene con la classe e non ho mai
pessimo comportamento scolastico. aperto un libro.
Ti aspettavi la bocciatura o è stata una sorpresa? Ti aspettavi la bocciatura o è stata una sorpresa?
Me l’aspettavo, infatti a metà maggio, quando ho È stata un’autentica sorpresa. Mi hanno bocciato
visto che le cose andavano male, ho smesso di con 4 materie, speravo che qualche professore mi
andare a scuola. aiutasse!
Come hanno reagito i tuoi genitori alla notizia? Come hanno reagito i tuoi genitori alla notizia?
I miei genitori già lo sapevano, ma mia madre è Per tre giorni non ho avuto il coraggio di tornare a
rimasta ugualmente tanto male. Mi dispiace di casa e sono stato dai miei nonni, che sono molto
averle dato questo dispiacere, cercherò di farmi comprensivi. Avevo paura dei miei genitori,
perdonare. infatti, quando alla fine sono tornato a casa, me
Come ti sei ambientato nella nuova classe che ne hanno dette di tutti i colori!
frequenti quest’anno? Come ti sei ambientato nella nuova classe che
All’inizio ho notato una certa differenza di frequenti quest’anno?
mentalità, forse perché venivo da un piccolo Benissimo, anche se con alcuni professori ci sono
centro e non ero abituato ai ragazzi di città, ma vecchi rancori che non si possono cancellare.
poi mi sono accorto che, in fondo, erano molto I tuoi genitori ti hanno privato di qualcosa di
simili a me, anche se ce n’è qualcuno che particolare?
prenderei volentieri a schiaffi! Sì, la macchina bella. Tanti amici mi hanno
I tuoi genitori ti hanno privato di qualcosa di suggerito di prendere il motorino, ma io gli ho
particolare? risposto che se fosse stato inverno non avrei
In rapida successione mi è sparito il televisore, lo avuto problemi, ma visto che era estate… In estate
stereo, il computer e infine il motorino, non si va più spesso in discoteca e, se si vuol far colpo
perché me lo avessero levato, ma per il semplice sulle ragazze, la macchina, e soprattutto quella
fatto che mio padre, in un momento di rabbia, lo bella, ci vuole per forza!
ha distrutto quasi completamente. Se ti bocciano di nuovo, che farai?
Se ti bocciano di nuovo, che farai? Anche se a scuola non ho voglia di fare niente, mi
Smetterei, perché così vuole mio padre. Se riscriverei, perché mi sento in dovere di arrivare a
dipendesse da me, continuerei. prendere il diploma.
La sua condotta ha influenzato il risultato finale
Si sente in colpa
Ha cambiato scuola
La storia di Sander e Roberto inizia lo scorso settembre. Sander vive in Olanda ed è quello che
nell'ambiente viene definito un cavallo difettoso: un bell'animale, ma con un carattere difficile e il
fatto che sia di temperamento nervoso non lo rende particolarmente quotato. Roberto Previtali sta
a più di 1.100 chilometri di distanza, a Bergamo, ed è quello che normalmente viene definito un
bravo ragazzo: il mattino lavora, la sera studia, il pomeriggio cavalca: l'amore per i cavalli in casa
Previtali si tramanda da generazioni. Nella piccola scuderia di famiglia ce ne sono dieci, ma ne serve
uno nuovo e si parte per l’Olanda. «Cercavamo un buon cavallo da comprare senza spendere una
fortuna, mio padre non è un petroliere... E poi la nostra filosofia è sempre stata questa: tenere
cavalli che possono regalare sorprese, ma che anche se vincono poco non ti fanno versare un mare
di lacrime», racconta Roberto. «Quando ho visto Sander avevamo già scartato due cavalli e
stavamo per ripartire per l'Italia: ho capito subito che lui era quello giusto». Il papà di Roberto ha
staccato un assegno di 20 mila euro, una cifra dieci volte inferiore rispetto a quella che solitamente
si paga per i cavalli da competizione. Ma il proprietario olandese di Sander gli ha stretto la mano
contento, convinto di aver chiuso un buon affare: si era liberato di Sander! «Una volta a casa -
continua il suo racconto Roberto - Sander si è rivelato però più nervoso di quando l'ho provato». Le
prime gare sono andate male. «Dopo ogni salto Sander si imbizzarriva e io mi spaventavo. Poi ho
imparato a conoscerlo, a parlare il suo stesso linguaggio, a comprendere quello che voleva dirmi
con i suoi saltelli. E lui ha imparato a fidarsi di me. Un cavallo va capito, se vuoi ottenere da lui
grandi risultati». E i risultati sono arrivati: dopo aver vinto il premio Saut Hermès a Parigi, Roberto è
stato definito dalla stampa di settore “la rivelazione italiana”.
Perché Roberto non si dispera se i cavalli che compra si rivelano poco competitivi?
“Vietato fumare” è probabilmente uno dei divieti più trasgrediti. Ci sono dei Paesi
tolleranti riguardo al fenomeno del fumo e altri, invece, in cui c’è una vera e propria
caccia ai fumatori, considerati quasi come dei criminali che danneggiano non solo se
stessi, ma anche la salute pubblica.
Per un dibattito sul fumo, Lei scrive un intervento in cui esprime le Sue opinioni su
questo problema e sul giusto atteggiamento da adottare nei confronti dei fumatori.
Una Sua amica italiana L’ha invitata a casa sua per trascorrere un periodo di vacanza, ma
Lei non ha alcuna voglia di andarci perché non sopporta i genitori di questa ragazza. Così
le scrive una mail per rifiutare l’invito.
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Lei lavora da tempo presso uno studio legale. Un giorno, per motivi familiari, Lei arriva in
ufficio con un notevole ritardo. Poiché quel giorno l’avvocato, Suo datore di lavoro, è
assente, Lei potrebbe anche non raccontargli del ritardo, invece gli scrive una mail.
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