Acta 74
Acta 74
Acta 74
9 FEBBRAIO 1944
GIURAMENTO ALL’ ITALIA COMBATTENTE
che permane nell’onore
Tre inchini, con bacio, alla Bandiera A
di Combattimento della RSI di:
B C
NETTUNIA, SS ITALIANE:
R iproduciamo, con alcune semplificazioni, la parte (doc. A) non contenuta in ACTA n. 73 pagina 11 della Relazio-
ne sui due mesi di prima linea del II Battaillon /Jäger Regiment 1/1. Sturmbrigade der Italienischen Freiwilligen
Legionen. Il Battaglione è agli ordini di Carlo Federigo degli Oddi (doc. B). Il documento è opera di Eugen Corrodi
Elfenau, Addetto agli arruolamenti della 1. Sturmbrigade e nel 1945 Capo di S.M. del Befehlshaber der Waffen SS in
Italien Lothar Debes (sottoposto a Karl Wolff, Höchster SS u. Polizei Führer).
A impiego del II Btg.1. Rgt delle Unità Armate Italiane delle SS (marzo-maggio 1944) a Nettunia-zona Sud.
—3— ACTA
C inque delle prime Croci di Ferro di 2. Classe conferite dal Comandante della 715. ID (mot.) Hans George Hildebrandt
il 19 aprile 1944 a Volontari italiani, sono consegnate sul campo (doc. C). Con sotto la traduzione dal tedesco,
riproduciamo la comunicazione al Duce dell’avvenuto conferimeto, autografa di Karl Diebitsch (doc. D), che co-
manda il Kampfgruppe composto quasi per intero da SS Italiane del Battaglione Vendetta. I feriti Pio Filippani e Aldo
Biglino, in ospedale prima del ripiegamento, ricevono la decorazione al Nord.
A richiesta di Gustav-Adolf Zangen (1882-1964), Comandante (1943-1944) del LXXXVII Corpo d’Armata Territo-
riale tirrenico, un Plotone GNR agli ordini del Tenente Antonio Pandozzi opera, dal 29 aprile al 25 maggio 1944, sul
Fronte Sud a ridosso della linea Hitler. Sono le seconde difese allestite anche dai Genieri italiani (ACTA n. 23, n. 34, n. 50 e
n. 61), a sbarramento della Valle del Liri e di rinforzo a quelle di Cassino, fulcro della linea Gustav sottoposta da mesi
all’attacco degli angloamericani.
Il Reparto in armi (500 Lire mensili, il soldo tedesco ai Militi), è inquadrato nella Feldgendarmerie del LI Corpo d’Armata da
montagna (Valentin Feurstein) nel settore assegnato alla 5. Divisione da montagna (Max-Güenther Schrank). Dal Deposito di
Vilcavi con tre pattuglie, comandate dai Sottufficiali Boccaccini, Di Giorgio e Ranelletti, deve mantenere in sicurezza il
territorio tra Sora, Isola Liri, Avito, S. Donato Val di Comino e Gallinaro (doc. A). Le modalità di impiego del Plotone, che
coinvolgono il 655. CP-LT e, con sede a Fiuggi, il 656.CP-FR, erano state disposte dal Comando Generale GNR (doc. B).
Nella quarta battaglia di Cassino dal 18 al 23 maggio 1944 (doc. B il Co.Ge. GNR alle Legioni 119. e 121.
C), quando il XIV Corpo d’Armata corazzato (Frido Senger), in-
calzato dalla 5. Divisione corazzata canadese e messo in crisi su-
gli Ausoni dal Corp Expèditionnaire Français - CEF non si attesta
a difesa sulla linea Hitler ad Aquino, il nemico raggiunge Roccasecca
costringendo la X Armata tedesca alla ritirata che comporta la per-
dita di Roma e almeno dell’Abruzzo e dell’Umbria.
In conseguenza i resti del Plotone (sei assenti oltre il Tenente Pandozzi,
convocato a Brescia) da Vilcavi con una lenta colonna militare
pervengono a S. Donato Val di Comino. Poi con camionette della
Feldgendarmerie e con turni di guardia continui svolgono servizio
di sicurezza fino al 3 giugno ad Opi e nel Parco Nazionale d’Abruzzo.
Infine un autocarro il 4 giugno li scarica a Gioia del Marsi.
Il 6 giugno il ripiegamento si conclude a L’Aquila, dove nella ca-
serma GNR 657.CP-AQ il 10 giugno 1944 termina la straordina-
ria Missione di Polizia Militare.
A cartina odierna della Zona Operazioni GNR
G iuseppe Spina, nato ad Ariano Irpino il 22 gennaio 1928, muore a Treville il 3 maggio 2003. Si trasferisce con la Famiglia
nel 1930 a Racconigi. Nel 1974 è a Torino, dove consegue la Laurea in Lingue e Letterature straniere nel 1962. Si dedica
all’insegnamento e conclude la carriera, iniziata nel 1974 a Grado, quale Direttore Didattico ad Ozzano Monferrato (doc.D). Il
Comune di ultima residenza dal 1977, Treville, ha dedicato a Suo nome la Biblioteca e una Piazza del Capoluogo. Rimasto fedele
agli ideali dell’Onore, fa visite di devozione a Predappio, con un omaggio nel 1970 a Rachele Guidi a Villa Carpena (doc. E). Tiene
conferenze all’Istituto Storico, del quale la sorella Edvige è prezioso Socio. E’ scrittore e pubblicista fecondo.
Tra l’altro è autore di DIARIO DI GUERRA DI UN SEDICENNE (1944-1945), dove la seconda dedica (la prima è “A mia madre, Al
suo martirio”) contiene questa frase “Sempre fu gradito spasso generale quello di vincere i vinti, calpestare i caduti, sputacchiare gli
infelici”. Un libro di successo che nella prima parte racconta l’abbandono del campo ONB di Varese, la fuga da Torino per il fronte
Sud, l’arrivo a Roma (doc. F) dove con due coetanei sceglie l’immediato invio nel retroterra di Cassino e da lì dopo 10 settimane il
rientro al Nord a seguito della ritirata tedesca.
Il libro narra poi l’arruolamento nella 2. B.N. Attilio Prato di Alessandria (2 settembre) e ricorda il Commilitone Salvatore Siracusa
nella Pattuglia di S. Donato Val Cimino e nella 2.B.N., nato a Caltanissetta il 18 aprile 1927 seviziato a morte il 6 maggio 1945 nel
rientro alle case popolari di Corso Racconigi a Torino. Conclude con “lettera a mia madre”, Elisa Imperati, trucidata nella casa
torinese di Via Passalacqua il 5 maggio 1945.
E in Romagna
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LE AUSILIARIE A SCANDICCI
Le Ausiliarie SAF formarono un Corpo Volontario delle Forze Armate Repubblicane per servizi ospedalieri, posti di ristoro e difesa controarea.
Dopo aver frequentato Corsi di Addestramento, ognuno con Bandiera (doc.A) e svolto attività presso Reparti operativi e Comandi territoriali,
a seguito della Resa di Caserta del 29 aprile 1945 ebbero il trattamento per prigionieri di guerra. L’ONB, le B.N. e la X MAS reclutarono
proprie Ausiliarie, dal vincitore parificate nei campi di concentramento alle Ausiliarie SAF. Per le catturate nel Nord Italia, anche se inizial-
mente con il Reparto d’impiego, la destinazione fu il 334 US PWE Camp, a Scandicci, nella caserma Gonzaga del 78. Reggimento Lupi di
Toscana (doc. B), in camere al primo piano (doc. C) e in cameroni al secondo piano (doc. D e doc. E). Dal 14 settembre furono trasferite
nell’edificio della Nettezza Urbana di Firenze, a Casellina di Scandicci, per essere sottoposte al giudizio di Commissioni regie. La messa in
libertà avviene entro il 30 novembre 1945, ad eccezione delle trasferite nel carcere fiorentino di S. Verdiana. Quasi tutte le prigioniere non
italiane (slave, polacche, russe, olandesi, francesi, finlandesi e in prevalenza tedesche), poco più di quaranta su 324, già in maggio avevano
avuto altre destinazioni. Una tra le non catturate e Ausiliaria a Genova, Maria Luisa Daniele (doc. F), emigra in Brasile.
E 2° piano (Quarta, Melisari, Pittavino, Gerra, Baroli, Puccini, X MAS e Brambilla) F SAF di Genova
- Quar ta Maria Brenna Libera Colombara Giacomina De Negri Luciana Agazzi Giuditta
Mucciante Edna Maffei Florida Marastoni Zene Di Bella Giuseppina Ber telli Maria
Ciappei Ina Parodi Ester Marione Graziella Di Mane Carla Peruccheddi Edi
Coretti Wanda - Pittavino Natalia Migliarini Olga Di Marco Ada Giussani Luciana
Mattiozzi Giovanna Arienti Alba Mirri Velia Guado Caterina Curtaz Mimma
Mattiozzi Cesara Barbiera Anna Moro Margherita Guado Angela Corbella Carla
Failla Giovanna Boella Vittoria Musso Carla Bonesio Isma Falconi Benita
De Murmann Anna Cabiaglia Elisa Piola Carla Saccaggi Maria Serina Evi
Comello Wilman Chiolerio Linda Rattazzi Elvira Dozzo Paola Amorese Adele
Rinaldi Rosj Carbonera Alberta Secchi Maria - Puccini Marisa Millefiorini Silvana
Ruella Piera Gallo Gianna Zini Rosanna Taverna Valentina Pirali Carla
Becciolini Maria Gallo Anna Ducci Franca Montanari Dimma Pirali Eugenia
Regazzo Elettra Gatti Adriana Duci Gina Serpelloni Ines Leban Giuseppina
Regazzo Nini Imoli Ida Poppazzi Margherita Fontanella Maria Minozzi Anita
Crovella Laura Longo Natalia Palazzi Celeste Arangino Anna Leonardi Flavia
Lorillo Maria Luraschi Liliana Franchino Anna Zernieri Zaria Badella Ermelinda
Lorillo Teresa Marengo Maria Franchino Maria Macario Susanna Grana Dina
- Melisari Dolores Noccioli Tatiana - Baroli Angela Laurenti Pierina Navone Giuseppina
Bersini Carla Pacchetti Ida Airoldi Angela - Ber ti Fiorenza Meneghini Luisa
Bisso Josè Poppon Maria Airoldi Enrica Capuzzoni Siva - Brambilla Maria
Canali Giulia Raballo Adriana Anchisi Giacomina Turri Annetta Diodati Licia
Checcucci Jolanda Rossi Oretta Anchisi Lucia Lesca Mara Giuntini Amelia
Ciani Jolanda Scampini Bice Ballario Ivelise Di Lauro Anna Nuti Flora
Casartelli Maria Scimè Rosa Ballandi Ester Fontanella Franca Del Grosso Germana
Del Prato Ida Vaccheri Maria Bionda Anna Ladetto Maria Amerighi Adriana
Favaro Igea - Gerra Giulia Bisogna Giuseppina Antolini Fernanda Amerighi Angelina
Cimati Aldina Giani Attilia Bruini Maria Comas Anna Giorgetti Wanda
Parenti Savina Gissaghi Pierina Capra Giuseppina Ber toni Wanda Giorgetti Vicenzina
Riva Caterina Grondona Gina Carolio Teresa Comolli Nuni Giorgietti Marialuisa
Tosetti Giuliana Jacini Luciana Conti Carla Casali Secondina Pacato Bruna
Truzzi Maria Colombari Edda D’Alessio Giovanna Urdich Gina Balestra Teresina
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C
AVANZI VITTORIO, Squadrista nato Ferrara, il 18 novembre 1918 23. Brigata Nera
fu Ivo
BUSI WERTHER, Squadrista nato Pieve di Cento, il 19 settembre 1908 23. Brigata nera
fu Anselmo
GIBELLATO ILARIO, Milite nato Chiariano, il 3 giugno 1926 629. C.P. GNR
di Emilio
GISONTI FRANCESCO, Squadrista nato Benevento, il 30 Ottobre 1926, 23. Brigata Nera
di Nicola
MAZZETTI GIANCARLO, Squadrista nato Casalecchio di Reno, il 7 dicembre 1923 23. Brigata Nera
di Emilio
PRATI DUILIO, Milite nato Predappio, il 30 gennaio 1924 629. C.P. GNR
di Quinto
ROSSI GIUSEPPE, Squadrista nato isola Samo-Grecia, il 5 maggio 1905 23. Brigata Nera
di Antonio
SOLIERI ADRIANO, Squadrista nato Zola Predosa, il 29 agosto 1905 23. Brigata Nera
fu Alberto
TOSI SILVIO di Egidio, Squadrista nato Sambuca Pistoiese, il 9 luglio 1923 23. Brigata nera
di Egidio
VILLANI FERNANDO, Squadrista nato Budrio, il 5 agosto 1905 23. Brigata Nera
fu Roberto
ZANASI ELISEO, Brigadiere nato Crespellano, il 14 giugno 1889 Pol. Rep. Que. BO
fu Enrico
—9— ACTA
C on affettuoso solidale rispetto, più che in altri dolorosi eventi, rendiamo onori ai Caduti di quella amara
“battaglia dei tre giorni nella zona di confine tra Asti e Cuneo” (*) del 6, 7 e 8 marzo 1945 a Cisterna d’Asti e S.
Stefano Roero (doc. A): solenni funerali officiati dal Cardinale Maurilio Fossati per i 26 Militari sul momento ricuperati
si tennero a Torino il 12 marzo 1945.
Mentre rinnoviamo grande solidarietà all’autrice, dal 19 maggio 2010 imputata del reato di vilipendio e diffamazione dopo
una denuncia dell’ANPI di Verzuolo, merita riflessione se migliore poteva essere il comportamento dei responsabili del
rastrellamento (doc.B) così come descritto nelle prime 62 pagine di RAGAZZI: PRESENTE - parte terza. 2002 di Liliana
Peirano, ricercatrice di verità anche del dopoguerra in Provincia di Cuneo.
(*) Così propagandata dall’ANPI e ormai passata alla storiografia
A
B L’attacco al primo autocarro dei 300 Militari RSI è in La seconda imboscata del pomeriggio dell’8 marzo a S. Stefano
Valmellana al bivio per la frazione San Matteo (202 Roero favorita da assenza di cautele, è un evento con errori mi-
m), con appostamenti sul crinale (352m) di Cisterna-Lemonte litari. Invece di consolidare posizioni conquistate, attestando
ramificato al Nord (Valzeglio, Ronchesio e Gorzano), località rinforzi perché accerchiati a largo raggio, l’abbandono di Cister-
dove in fretta si disperdono i ribelli con il prorpio Comando e na con la giustificazione del rituale rifiuto dei ribelli al contatto
la Missione britannica. L’agguato pur con forti perdite, rien- a fuoco è un errore. Inoltre, nel rientro a Torino, non viene predi-
tra nel rischio di un’operazione in autocolonna e senza staf- sposto alcun assetto di combattimento con la Truppa appiedata a
fette con anziani e ragazzi non addestrati alla guerriglia e non turni e pattuglie in avanscoperta o di scorta agli automezzi e ai
assistiti da ricognizione dei luoghi. blindati.
Molti sono i Caduti dell’Onore negli scon- C Già la sera del 7 marzo si può considerare totalmente fallito il piano fasci-
tri, caratterizzati da agguati a Truppe
autotrasportate e da precipitose scaltre sta per l’annientamento delle forze partigiane. Infatti decidono per l’indomani di
fughe di 900 ribelli a servizio dei bri- sgombrare la zona anche per dare sepoltura ai numerosi morti che hanno ora
tannici di Adrian Hope, costretti a rin- raccolto sulla piazza di Cisterna ed offrire maggiore assistenza ai loro feriti, con-
viare lanci aerei a S. Martino Alfieri fidando troppo leggermente di aver ricacciato il nemico chissà dove o di averlo
previsti per il 10 Marzo. Compresi i tru- reso inoffensivo. Sarà un errore di valutazione che costerà ben caro alla colonna
cidati in prigionia e i civili, sommano a fascista del Maggiore Gino Cera Diretta a Torino, sorpresa sulla strada del ritorno
158 nel DIARIO MAURI oppure a 140
in quel di S. Stefano Roero, con attacco la cui importanza può mettersi alla pari
in STORIA PARTIGIANA DELLA 6.
DIVISIONE - MAGG. HOPE, che a pa- con quello di Cisterna di due giorni prima questo assai più distruttivo perché “pre-
gina 47 conclude in modo altezzoso e parato”, quello di Cisterna più “ardimentoso” perché venuto spontaneo alla fine
con alcune verità (doc. C). di una giornata dall’esito ancora incerto.
GENNAIO - MARZO 2011 — 10 —
FINANZE IN RSI E LA
Della politica finanziaria del Governo della RSI, esposta da Ettore Picone nelle pagine 2 e 3 di ACTA n. 42, è artefice il
Ministro Domenico Pellegrini-Giampietro (doc. A ed ACTA n. 45), che un mese dopo al nomina con un Decreto Ministeriale
del 31 ottobre (G.U. n. 285 del 7 novembre 1943) obbliga le S.p.A. ad investire il 20% del capitale sottoscritto nel 1942-1943 in
Buoni quinquennali del Tesoro al 3%. Inoltre obbliga le S.p.A., costituite nello stesso periodo e che abbiano deliberato aumenti di
capitale, ad investire il 50% delle nuove azioni distribuite o dell’aumentato valore di quelle in circolazione in detti Buoni (doc.
B). Seguiranno la G.U. n. 114 del 15 maggio 1944 con “Risparmio obbligatorio per il personale delle Forze Armate, delle Ammi-
nistrazioni Statali, degli Enti di diritto ed interesse pubblico trasferitosi al Nord “e, per le S.p.A., la G.U. n. 39 del 16 febbraio
1945 con “Art. 6 - Investimento obbligatorio di una parte dell’aumento di capitale in deposito fruttifero vincolato” (ACTA n.42).
Il Ministro (doc. C) e il Capo di Gabinetto Gino Patrignani operano a Brescia, in Via Prati, nelle stanze d’angolo di Villa Lanti
(doc. D): al primo piano con terrazzo, Patrignani, e al piano terra con veranda, Pellegrini.
A da www.fondazionersi.org
Domenico Pellegrini nasce a Brienza (PZ) il 30 agosto 1899. Eredita l‘aggiuntivo E’ un Ministro con esercizi finanziari in attivo. Il Bilancio consuntivo 1944
Giampietro dallo zio Luigi, Senatore, che dal 1925 collabora con il Prefetto della RSI ha un avanzo di 20,9 miliardi, pur con i 120 miliardi versati alla
Cesare Mori nella lotta alla mafia. Fonda a Caserta la Legione Nazionalista Wehrmacht con ripetute variazioni delle spese, registrate in GAZZETTA UF-
“sempre pronti”. Volontario nella 1. G.M, è smobilitato con il grado di Tenente. FICIALE. Viene citato da Ezra Pound nei CANTI PISANI perché, da secoli, è
Partecipa alla “marcia su Roma”. Con il giurista Alfredo Rocco, il giornalista l’unico ad utilizzare a favore dello Stato liquidità monetarie gestite per tesore-
Bruno Spampanato e l’economista Alberto Beneduce, emerge nel Fascismo ria dalla Banca d’Italia. Nei primi mesi del 1945 fa stampare 110.881 milioni
napoletano e ne è Segretario dal 1939 al 1942. di carta moneta rispetto ai 137.840 autorizzati. Tra i promotori del Manifesto di
Si laurea nel 1926 in Giurisprudenza a Napoli ed esercita da avvocato. Nella Verona, è uno dei due controfirmatari del Decreto n. 375/44 sulla socializzazione
stessa Università dal 1934 insegna Diritto pubblico comparato e Storia e Dot- delle imprese. Dopo Brescia, il Ministero ha sede a Milano, dove viene arresta-
trina del Fascismo. E’ Membro della Corporazione Previdenza e Credito e, nel to il 28 aprile.
1939, Consigliere Nazionale della Camera dei Fasci e delle Corporazioni. Dal Il Capo di Gabinetto è Gino Patrignani.
26 dicembre 1941 al 17 aprile 1943 è nel Direttorio del PNF e il 5 febbraio Condannato a 30 anni di reclusione il 28 agosto 1945 dalla CsA di Milano e
1943 diviene Sottosegretario al Ministero delle Finanze. Volontario in Spagna, presentato ricorso per Cassazione, fugge dopo tre mesi dalle celle del Palazzo
con il grado di Maggiore combatte in Grecia, dove viene ferito e decorato. E’ di Giustizia di Milano. Con la complicità di alcuni Religiosi, che ospitano la
un Ministro delle Finanze che, contro il prepotere tedesco, difende la moneta famiglia, attende da latitante l’esito del ricorso. La Suprema Corte il 21 ottobre
pur con alta inflazione ed evita lo scioglimento della Guardia di Finanza. 1946 lo assolve e revoca il mandato di cattura. Le eterne speculazioni sull’ “oro
Il 15 settembre 1943, iniziando da Verona e Vicenza, sono introdotti in Italia di Dongo”, dal 9 marzo 1949 gli riservano 66 giorni di arbitraria prigione a
Reichs Kredit Kassenscheine – R.K.K. (assegni circolari di occupazione) per il Milano-S.Vittore.
soldo delle Truppe tedesche. Il cambio del Reichsmarch a 7,6 Lire, ma dopo Con Nave Giulio Cesare insieme a Orio Ruperti e Carlo Strazza, piloti ANR, il
dieci giorni sale a 10 Lire. La validità dei R.K.K. cessa l’1 novembre e nelle 25 luglio 1949 espatria da Genova in Brasile, per un lavoro offerto dall’emi-
Banche il cambio in Lire è obbligatorio entro il 13 novembre 1943. In compen- grato Eduardo Matarazzo ma che dura poco. Nel 1950 lo raggiungono il figlio
so i tedeschi ricevono, in Lire, per indennizzo spese di guerra: 7 miliardi men- Gaetano, già Sottotenente GNR, e il resto della famiglia.
sili da novembre 1943, 10 miliardi da gennaio 1944 e 12 miliardi da gennaio La figlia minore Ada, nata a Napoli nel 1933 e docente universitaria di Proce-
1945, per un totale di 189 miliardi. Dopo la cacciata di Mussolini, i tedeschi dura Penale, appena in pensione da Procuratore di Stato della Magistratura di
avevano già preteso il 15 agosto 1943 a Bologna-Villa Federzoni 5 miliardi in San Paolo, in A MENINA E A GUERRA (1988) riassume in lingua portoghese
oro (anticipati dalla Svizzera) a seguito della richiesta di Mario Roatta, Capo di le vicende politiche e la persecuzione antifascista del padre, autore di ASPET-
S.M. dell’Esercito, all’omologo Alfred Jodl, di due nuove Divisioni nel Sud TI SPIRITUALI DEL FASCISMO (1941) e di L’ORO DI SALO’ (1958).
Italia. Oro che la RSI restituirà alla Svizzera. Muore per infarto in Uruguay, a Montevideo, il 18 giugno 1970.
SOCIALIZZAZIONE
I l dibattito sulla Storia d’Italia e in particolare sulla RSI e sulla questione sociale (tutela della popolazione, bilanci
in pareggio, socializzazione), promosso dalla Fondazione della RSI- Istituto Storico e riservato ai giovani, iniziato
con ACTA n. 71 a pagina 13: titolo Come nasce una Repubblica ovvero come crolla una Monarchia, e con ACTA
n. 72 a pagina 7: titolo La graduale ascesa all’impresa socializzata, prosegue con una sintesi delle norme che
consentirono in Italia dal 1920 al 1945 un avvio all’impresa socializzata. Questo evento rivoluzionario si concretizzò
in una situazione di emergenza e di conflitti sul territorio, gravata da una circolazione monetaria aumentata, dal colpo
di Stato del 25 luglio 1943, di almeno tre volte, pur assai migliore di quella cinicamente imposta dagli angloamericani
nelle terre man mano invase con le Amlire.
1 6
Nicolò Girolimetto
Note:
1
ACTA n. 72
2
Supplemento di OSARE, 1968 quanto Pubblicato su ACTA n. 56
3
La Carta del Carnaro nei testi di Alceste De Ambris e di Gabriele D’nnunzio, R. DE FELICE,
Il Mulino, Bologna 1973
5
4
La Carta del Lavoro illustrata da Giuseppe Bottai, G. BOTTAI, Edizioni del “Dirito del Lavoro”,
5
Roma, 1928
5
ALMANACCO ITALIANO, vol XLI - 1936, quanto Pubblicato su ACTA n. 72
6
Relazione del Ministro Guardiasigilli al disegno di legge “Valore Giuridico della Carta del lavoro da
G.U. del Regno, 5 febbraio 1941, n.31 (Ediz. straord.).
7
Socializzazione e sindacalismo nella R.S.I., F. GALANTI, Magi-Spinetti, Roma, 1949
8
La Repubblica Sociale Italiana e la Socializzazione delle Imprese R. Bonini, Giappichelli editore,
Torino, 1993
GENNAIO - MARZO 2011 — 14 —
L E T T E R E
A da Orazio Beltramo In queste pagine 14 e 15:
A - da Torino D - da Brescia
B - da Genova E - da Spoleto (due documenti)
C - da Rivalta Trebbia di Gazzola F - da Massa
1 2
Torre prigione, a due corpi Piazza Cappuccini:le uccisioni vicino alla Chiesa, a destra
Il 27 aprile 1945 otto Ausiliarie del SAF di Piacenza, in abiti civili, e sei
I Caduti sono: Bertagna Umberto a.29
Militari della 10. Compagnia Sanità, in uniforme, che le avevano ospitate
Burzoni Adele a.42 Del Corso Giuseppe a.45
a Fombio nell’autocarro in ripiegamento da Piacenza, alle 10 vengono
Burzoni Maria a.40 Sardelli Luigi a46
bloccati a Casalpusterlengo. Alle 12 dalle celle della Torre Pusterla (Fig.1)
Crovella Mutti Luigia a.39 Sirchia Salvatore a.33
sono tradotti in Piazza dei Cappuccini davanti all’Ospedale per essere
Nassani Desolina a.37 Zolesi Silvio a.25
uccisi spalle al muro di cinta, a destra del cancello del giardino (Fig.2).
Ottaviana Rosetta a.18 Ignoto
Tre Ausiliarie non colpite a morte, dopo patimenti, tornano in Famiglia.
— 15 — ACTA
A D A C T A
D da Paolo Minucci Teoni, in onore di un valoroso italiano (dimenticato per faziosità e per vergogna)
E da Alberto Mazzoneschi (Buon Natale da San Marino repubblicana e Atto di discriminazione di un Ufficiale RSI)
DOCUMENTAZIONI IN VETRINA
B. SPAMPANATO – Democrazia fascista (1933) FRA GINEPRO – Ottobre 43 - Aprile 45, ristampa (1998)
M. GRASSO – Da Barletta allo Stalag 367 (1998) E. DEL BEL BELLUZ – Soldati perduti (1999)
AA.VV. – Camicie Nere (2000) P.CAPPELLARI – Battaglia per Roma 22 gennaio - 4 giugno (2010)
P. FIORINI – Anni di Guerra (2009) E.LODOLINI – Dal governo Badoglio alla Repubblica Italiana (2010)
FONDAZIONE DELLA RSI - ISTITUTO STORICO Anno XXV - N. 1 (74) Gennaio - Marzo 2011
52028 - Cicogna, 27/E, Terranuova Bracciolini (AR) Redazione: Sergio Franci, Nicolò Girolimetto,
Tel. 055 9703988 - Fax 051 240341 Paolo Minucci Teoni, Enrico Persiani
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