Il Paracleto
Il Paracleto
Il Paracleto
INTRODUZIONE Per voi, cari fratelli in Cristo, è stato preparato questo studio per aiutarvi nella conoscenza
e nell'amore verso lo Spirito Santo di Dio. Credo che sarà un gran bene spirituale leggerlo senza perdere di
vista lo scopo pratico che si prefigge. Leggetelo, studiatelo, credete alle verità contenute e predicatele
tenendo presente e attuale in voi, in ognuno di questi momenti, la meravigliosa pratica della preghiera. Vi
consiglio di non trascurare la lettura dei versetti biblici citati in gran numero e con cura selezionati. Non
credo che sia presunzione da parte mia affermare che questa trattazione sulla PERSONA E OPERA dello
Spirito Santo sia espressione della Volontà di Dio, anzi vedendo ora completato tale lavoro, sento di avere
compiuto un atto di umile obbedienza a Dio. Spinto da un senso di profondo e personale bisogno di
conoscere meglio, amare meglio e servire meglio la Terza Persona della Santissima Trinità, ho creduto di
interpretare anche il vostro bisogno ed ho cercato di imitare IL BUON PASTORE, guidandovi lungo le acque
chete ove si trovano verdeggianti pascoli e dolce riposo all'anima. Ringraziamo Iddio per aver ripristinato in
questi ultimi giorni i Ministeri Organici ed i Doni Carismatici nella Chiesa; benediciamo il Suo Santo Nome
per la copiosa effusione della Sua Grazia nel battezzarci con lo Spirito Santo e con il fuoco. Decisamente Dio
è sceso in mezzo a noi per un'opera nuova in preparazione alla seconda venuta del Suo Figliuolo, il nostro
Salvatore Gesù Cristo. Il Consolatore è già in mezzo a noi con grande potenza, santità e gloria e siamo
testimoni della Sua Presenza. Non raramente persone pie e degne lamentano la mancanza di fede e di
potenza spirituale pur vivendo nella Dispensazione dello Spirito Santo; altre ve ne sono che, nonostante
l'autentica sovrabbondanza della Visitazione Pentecostale, persistono a non voler riconoscere non solo
l'esistenza, ma persino la possibilità di ricevere il battesimo con lo Spirito Santo. Per noi questo problema è
stato risolto! Abbiamo ricevuto lo Spirito Santo della promessa; abbiamo gustato che il Signore è buono e
vogliamo che tutti i nostri cari fratelli abbiano la medesima gloriosa ed apostolica esperienza della
PIENEZZA DELLO SPIRITO SANTO. W.R.THOMAS
Capitolo 1 L'ENFASI DELLO SPIRITO SANTO É SEMPRE SOPRA CRISTO IL SIGNORE "Molte cose ho ancora da
dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi
guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e annunzierà le
cose a venire. EGLI MI GLORIFICHERÁ, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. Tutte le cose che ha il
Padre son mie; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà" Gv. 16:12-15 É della massima
importanza che comprendiamo la missione formazione della Chiesa, e la santificazione dei credenti è per
opera dello Spirito Santo. Lo spirito riposa su Cristo dopo il Suo Battesimo, e Cristo battezzerà (dice Mtt.
3:16-17) con lo Spirito Santo e col fuoco. Egli ha lo Spirito senza misura (Gv. 3:34), ma solo dopo la Sua
glorificazione lo Spirito viene dispensato e comunicato ai discepoli (Gv. 7:39); è promesso per il tempo in
cui Cristo sarà giunto alla Sua gloria (Gv. 16:7). Lo Spirito diventa allora il Grande Sostituto di Cristo, l'Altro
Consolatore, e rende presente ed effettiva, nel popolo di Dio, sino alla consumazione dell'età, la Sua
Gloriosa Redenzione. Egli glorifica la Persona di Cristo, applica l'Opera di Cristo, e rivela la Parola di Cristo.
Lo scopo principale del Dono dello Spirito è l'esaltazione o apoteosi di Cristo. Dunque “dispensazione dello
Spirito” non vuol dire che CRISTO E' MENO IN ENFASI, anzi la Sua Persona assume un significato
incalcolabile. Lo Spirito testimonia chiaramente l'Incarnazione e la Glorificazione del Figlio di Dio. Tutto ciò
va sempre ricordato, affinché l'enfasi sia sopra Gesù e la Sua Opera Compiuta in Croce. Lo Spirito Santo ci
conduce sempre al Calvario; Egli esalta il “Sangue di Cristo”, e si manifesta solo dove viene pienamente ed
umilmente riconosciuta la Morte Espiatoria e sostitutiva di Gesù. 1. IL PREDICATORE EVANGELICO LO DEVE
SEMPRE RICORDARE… “Noi predichiamo CRISTO CROCIFISSO..” (I Cor. 1:23-25); “Mi proposi di non sapere
altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e lui CROCIFISSO… e la mia parola e la mia predicazione non hanno
consistito di discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, affinché la
vostra fede fosse fondata non sulla sapienza degli uomini, ma sulla potenza di Dio” (I Cor. 2:1-5).
La Dimostrazione dello Spirito si ottiene solamente nella Predicazione di Cristo e Lui crocifisso. Non solo il
Predicatore ma anche la sua Predicazione deve essere “lavata” nel Sangue di Cristo; perfino il Dono dello
Spirito Santo fu (per noi) acquistato dal Sangue di Cristo. Il nesso, o vincolo, tra lo Spirito ed il Sangue di
Cristo è dunque infrangibile. La predicazione sulla politica, sulla moralità, sulla religione, sulla filosofia (etc.),
se rigetta il Sangue Prezioso di Cristo è una predicazione vana e sterile. Lo Spirito Santo non la riconosce e
non la onora. La RICONCILIAZIONE effettuata da Cristo in Croce è la sola base valida per una predicazione
efficace e soprannaturale. b. La Dimostrazione dello Spirito si ottiene soltanto quando il Predicatore si
nasconde completamente “sotto il Sangue”.
Ogni sforzo fatto senza lo Spirito è uno spreco di tempo e di energia. L'Unzione dello Spirito Santo è
indispensabile ad un ministerio fruttuoso; ma senza il Sangue Prezioso di Cristo l'Unzione è impossibile. Col
termine “il Sangue Prezioso di Cristo” vogliamo intendere l'OPERA COMPLETA DELLA NOSTRA REDENZIONE
da parte di Cristo in Croce, la Sua MORTE SALVATRICE per noi, la “perfetta” opera di Dio. Ecco perché
diciamo che il Predicatore Apostolico deve essere uno che è stato Salvato per la Grazia, Santificato per lo
Spirito, e Suggellato da Dio stesso; senza questo, ogni suo zelo è come “il fuoco strano” di Nadab e Abihu
(Lev. 10:1-2) offerto al Signore nel Deserto. c. La Dimostrazione dello Spirito si ottiene solamente quando il
Messaggio del Predicatore è Biblico. “Investigate le Scritture… perché Esse sono quelle che testimoniano di
Me” (Gv. 5:39). Gesù “cominciando da Mosè, e da tutti i profeti, spiegò loro in TUTTE LE SCRITTURE le cose
che lo concernevano” (Luca 24:27). La Sacra Bibbia è il libro dello Spirito Santo, della quale Egli è Autore,
Ispiratore ed Interprete; ed il GRANDE TEMA del Suo Libro è CRISTO NOSTRO SALVATORE E SIGNORE. Dopo
aver guidato Filippo all'Eunuco, lo Spirito Santo gli dette il testo del suo sermone: “E Filippo prese a parlare,
e cominciando da questo passo (Is. 53) della SCRITTURA GLI ANNUNZIÓ GESÚ (Atti 8:29-39). Molti libri sono
stati scritti intorno alla Persona ed Opera di Gesù, ma il solo Libro Infallibile ed Irresistibile è quello ispirato
e composto dallo Spirito Santo; nella Sacra Bibbia lo Spirito Santo GLORIFICA GESÚ, nostro Signore. 2.
IL POPOLO DI DIO LO DEVE SEMPRE RICORDARE… “La Chiesa è il Corpo di Cristo” e Lo deve manifestare
personalmente. Il nostro corpo è lo strumento, o mezzo, della manifestazione della nostra personalità, così
è il Corpo di Cristo. Lo deve manifestare nella Dignità della Sua Persona, nella Pienezza del Suo Amore, nella
Dolcezza del Suo Carattere, nell'Efficacia della Sua Morte, nella Vittoria della Sua Risurrezione, e nella
Potenza del Suo Spirito. Lo Spirito Santo forma, inabita, anima e controlla il Corpo di Cristo, affinché Cristo,
il Capo della Chiesa, sia rivelato in tutta la Sua Grazia e Gloria. Per mezzo del Suo Spirito, Cristo continua la
Sua meravigliosa opera di evangelizzazione, di santificazione e di guarigione; in tutto il mondo, e non solo
nella Palestina, Egli compie i Suoi gloriosi miracoli di rigenerazione e di riconciliazione. “Soltanto per lo
Spirito” deve essere il motto della Chiesa che è il Corpo di Cristo; non per organizzazione, innovazione o
riforma, ma “Soltanto per lo Spirito Mio: dice il Signore” (Zacc. 4:6). SEMPRE RICORDARE… “Certa è questa
parola e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori,
dei quali io sono il primo” (I Tim. 1:15). Lo Spirito Santo insegna l'umiltà: siamo sempre “peccatori”: Paolo
apostolo disse che ne era “il Primo”. Notate il progresso della santificazione nell'apostolo, lo sviluppo
dell'Umiltà nella sua vita: “Io sono il minimo degli APOSTOLI” (I Cor. 15:9); “Io sono del meno del minimo
dei SANTI” (Efes. 3:8); “Io sono il primo PECCATORE” (Testo). Dopo aver pregato per “assistenza dello
Spirito Santo” l'Apostolo dice in Filip. 1:21: “Poiché per me il vivere è Cristo”. Lo Spirito Santo cerca la
glorificazione di Cristo anche nell'individuo; affinché “in ogni cosa Egli abbia il Primato”. Due aspetti di
questa glorificazione bisogna considerare brevemente:
a. La Glorificazione di Cristo dal PADRE in cielo. “Egli dunque, essendo stato esaltato dalla destra di
Dio, e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che voi ora vedete e
udite” (Atti 2:33). La Resurrezione di Gesù per la potenza dello Spirito Santo, e la Sua esaltazione in
cielo all'Ascensione, fu l'Amen di Dio alla perfezione della vita dell'Uomo Gesù, l'Amen di Dio alla
perfezione della mediazione del Salvatore Gesù, e l'Amen di Dio alla perfezione della Vittoria del Re
Gesù. Ma vi è anche il secondo aspetto di questa magnifica glorificazione di Cristo: b. La
Glorificazione di Cristo dallo SPIRITO SANTO in terra. “Egli mi glorificherà” disse Gesù dello Spirito
Santo, e questo Egli fa nell'incoronare Gesù come SOVRANO sul Trono del dalla precedente, perché
se Gesù non fosse glorificato in cielo dal Padre, lo Spirito Santo non sarebbe venuto e
conseguentemente non vi sarebbe stata quella interiore glorificazione nel cuore del credente. Lo
Spirito Santo è lo Spirito di Gloria, Egli presenta Cristo in tutta la Sua pienezza di gloria; così
veniamo a conoscere “la gloria di questo mistero, che è Cristo in noi speranza della gloria” (Col.
1:27). Egli presenta Cristo in noi come la Somma e la Sostanza di ogni rivelazione e benedizione: A.
La Persona di Cristo, Somma di ogni Deità; B. Il Fatto di Cristo, somma della Storia; C. La Nascita di
Gesù, somma di ogni Umanità; D. La Vita di Gesù, somma di ogni Santità; E. La Morte di Gesù,
somma di ogni Misericordia; F. La Risurrezione di Gesù, somma di ogni Miracolo; G. L'Ascensione di
Gesù, somma di ogni Ministerio; H. Il Sacerdozio di Gesù, somma di ogni Grazia; I. Il Ritorno di Gesù,
somma di ogni Gloria. E ancora di più! I nostri piccoli pensieri non sono degni di questa Persona
Gloriosa, ma dove noi manchiamo lo Spirito Santo risplende nella Sua Glorificazione del Cristo. Egli
è l'Alfa e l'Omega, il Principio e la Fine, il Primo e l'ultimo di ogni rivelazione. Ai suoi piedi ci
inginocchiamo e lo confessiamo “Nostro Signore e nostro Dio”, benedetto in eterno. Amen! Se ci
soffermiamo un po' sulla persona ed Opera dello Spirito Santo, non è certo per diminuire
l'importanza, la centralità e la preminenza di Cristo; bensì per dimostrare che “Cristo è tutto ed in
tutti” (Col. 3:11), “soltanto per lo Spirito”. “La testimonianza di Gesù è lo Spirito della profezia.”
(Apoc. 19:10)
Capitolo 2 LA PERSONALITÁ E LA DEITÁ DELLO SPIRITO SANTO “Ma quando ( sarà ) venuto lui, lo Spirito
della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e
vi annunzierà le cose a venire.” (Gv. 16:13) Nel corso delle sue missioni, l'Apostolo Paolo arrivò in Efeso e
qui si incontrò con alcuni discepoli ai quali chiese: “ 'Riceveste voi lo Spirito Santo quando credeste?' Ed essi
a lui: 'Non abbiamo neppur udito dire che vi sia lo Spirito Santo' ” (Atti hanno neanche l'idea più elementare
intorno allo Spirito Santo; ne conoscono il nome, ma nulla sanno dell'opera che Esso svolge nell'anima.
Questa deplorevole ignoranza relativa alla Persona ed all'opera dello Spirito Santo è dovuta a due cause: 1.
L'intensa attività dell'anti-spirito, cioè Satana, il quale conosce molto bene la vitale importanza che ha per il
cristiano e per la Chiesa di Dio questa verità fondamentale. 2. La superficialità investigativa da parte di molti
cristiani circa la Persona dello Spirito Santo. In un certo senso tutti siamo colpevoli di tale inescusabile
trascuratezza e certamente ne dovremo dare atto quando tutti compariremo davanti al Tribunale di Cristo.
La nostra responsabilità è grande se trascuriamo una “così grande salvezza” che ci è stata confermata “con
de' segni e de' prodigi, con opere potenti svariate, e con doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua
volontà” (Eb. 2:1-4). La Dottrina dello Spirito Santo e l'esperienza del Suo potente battesimo di fuoco sono
le cose più essenziali per i fedeli dopo la conversione. L'enfasi data allo Spirito Santo in tutto il Nuovo
Testamento è un'altra ragione per cui deploriamo l'ignoranza così prevalente oggi. Altre dottrine di grande
importanza, come per esempio “La Chiesa”, “I sacramenti”, etc. non sono tanto sottolineate come quella
dello Spirito Santo. Non si può leggere la Bibbia senza notare la frequenza, la varietà, la pienezza e la
preminenza che viene data allo Spirito Santo, e nel cuore di colui che legge non può non nascere quella
brama ardente di conoscerLo sperimentalmente ed intellettualmente. Logicamente una Santo in particolare
allora diventa fatale. Vogliamo scoprirci il capo e toglierci i calzari dai piedi, poiché il luogo sul quale stiamo
è suolo sacro. Siamo di fronte al “pruno ardente”: lo SPIRITO SANTO. 1. LA PERSONALITÁ DELLO SPIRITO
SANTO Il nome “Spirito Santo” è ripetuto 93 volte circa nel Nuovo Testamento e nel solo libro degli Atti
degli Apostoli è menzionato più di 80 volte. L'ottavo capitolo dell'epistola ai Romani ce ne dà 17 riferimenti,
senza tener conto di quelli dell' Evangelo secondo Giovanni (capp. 14-16) e quelli della prima epistola ai
Corinzi (capp. 12-14). Questa considerazione ci prova chiaramente che lo Spirito Santo occupa un posto
importantissimo nell'attuale dispensazione del “ministerio dello Spirito” (II Cor. 3:8). Nei Vangeli predomina
il MINISTERIO DI GESÚ CRISTO, ma negli Atti degli Apostoli LO SPIRITO SANTO è il primo attore. Dov'è oggi
nella Chiesa tale prominenza? Purtroppo lo Spirito Santo è trattato dai Cristiani come Gesù Cristo fu trattato
dai Giudei durante la Sua vita terrestre: “Non vogliamo che costui regni su di noi!” (Lc. 19:14). Il nome
“Spirito Santo” significa “soffio vivificante”. Nel giorno della Pentecoste questo Onnipossente soffio vitale -
il Soffio di Dio- fu udito come “ vento impetuoso ” che soffia portando con sé la vivificante atmosfera della
Presenza divina (Atti 2:1-4). Esso viene ancora, qualche volta come profumo soave di un giardino in fiore, e
ci fa sentire la costante realtà delle cose invisibili, soddisfacendo ogni desiderio spirituale della Nuova
Natura e dandoci la meravigliosa esperienza del paradiso nel cuore. Sotto questa luce assume maggiore e
pieno significato la benedizione apostolica “La grazia del Signor Gesù Cristo e tutti voi” (II Cor. 13:13). A. “La
grazia del Signor Gesù Cristo” che si esprime nella Sua umiliazione e morte per noi; B. “L'amore di Dio” che
si esprime nella nostra giustificazione e vita; C. “La comunione dello Spirito Santo” che si esprime nella
nostra partecipazione, assimilazione e associazione divina. D. “Siano con tutti voi” che ci parla del nostro
privilegio e responsabilità. Dunque, perché noi possiamo avere UNA BENEDETTA COMUNIONE con Cristo è
necessario assomigliare a Lui. Quale comunione può avere la luce con le tenebre? Nessuna, perché non c'è
affatto somiglianza. Ma noi, mediante l'opera trasformatrice dello Spirito Santo, siamo resi simili a Cristo,
l'immagine visibile dell'Invisibile Padre, perché resi alla Sua stessa immagine per lo Spirito (II Cor. 3:18); così
la nostra comunione è col Padre e col Figliuolo ( I Gv. 1:3). La presenza dello Spirito Santo è tanto necessaria
alla nostra vita spirituale, quanto l'aria lo è alla nostra vita fisica. Come è impossibile godere il calore del
Sole senza il medium dell'aria, così mai possiamo godere l'Amore di Dio senza la presenza della Divina
Atmosfera: LO SPIRITO SANTO. Che lo Spirito Santo sia una persona è comunemente creduto da tutti, ma è
molto imperfettamente realizzato. Come già è stato scritto altrove, l'uso frequentissimo dei pronomi
personali indica chiaramente che Egli è una PERSONA (Gv. 16:13-14). In tutta la Scrittura sono attribuiti allo
Spirito Santo ATTI e QUALITÀ che solo ad una persona possono essere attribuiti e non ad una influenza o
tanto meno ad una emanazione impersonale non deve sfuggire che questa Santa e Potente Personalità, la
cui presenza è come un Soffio vivente, è personalmente distinta dal Padre e dal Figliuolo e, nel contempo, è
a Loro unita nell'unità della Deità. Lo Spirito Santo è chiamato “Dio” (Atti 5:4-5) e Dio è personale. Egli è “IL
PARACLETO”, “Il Consolatore”, guida, maestro, avvocato: tutti termini attributivi che si applicano solo a
PERSONE. Inoltre, la Sua Perfetta Personalità è evidente negli atti che compie: “investiga”, “conosce”,
“parla”, “rivela”, “testimonia”, “convince”, “comanda”, “contende”, “muove”, “aiuta”, “guida”, “rigenera”,
“santifica”, “vivifica”, “ispira”, “intercede”, “dirige”, “edifica la Chiesa”, “opera miracoli”, “risuscita i morti”,
“sospira”, “controlla”, etc. Non sono questi gli atti che rivelano una perfetta personalità? Non sono, di
certo, di una influenza o di una semplice potenza o di un attributo di Dio!
2. LA DEITÁ DELLO SPIRITO SANTO A. É CONFERMATA DAL POSSESSO DEI DIVINI ATTRIBUTI. La Bibbia ci
presenta lo Spirito Santo come “Dio” ed infatti Gli ascrive gli attributi di Dio come Vita, Verità, Amore,
Santità, Eternità, Onnipresenza, Onniscienza, Onnipotenza. B. É CONFERMATA DALLA DIVINITÁ DELLE SUE
OPERE. Lo Spirito Santo compie le opere di Dio, come Creazione, Rigenerazione, Resurrezione; riceve onore
che è dovuto solo a Dio; riceve, insieme a Dio, essendo a Lui unito su un piano di uguaglianza, regolare e
continua menzione nella formula del battesimo e nella benedizione apostolica. Leggete molto
attentamente i seguenti versi biblici: Atti 5:3-4; I Cor. 3:16; 6:19; Tito 3:5; Rom. 8:11; I Cor. 15:45; Mat.
28:19; II Cor. 13:13; I Piet. 1:2. Nell'uomo “lo spirito” altro non è che la sua stessa vita e l'uomo stesso, così
lo Spirito Divino è Dio stesso, perciò deve essere “Dio” (I Corinzi 2:11), l'Eterno Spirito (Ebrei 9:14). Lo
Spirito Santo è Dio stesso personalmente presente nel credente e nella Chiesa ed è quindi essenzialmente
DIVINO come principio della vita del Padre e del Figlio. C. É RESA EVIDENTE NEL NUOVO TESTAMENTO. La
dottrina della Deità dello Spirito Santo è evidente dalle seguenti considerazioni: Nel Nuovo Testamento la
dottrina dello Spirito Santo completa l'idea di Dio Trino.
Mediante l'operazione dello Spirito Santo anche la religione diventa realtà interiore, morale e personale.
Mediante lo Spirito Santo lo spirito dell'uomo viene ricreato e rigenerato in Cristo Gesù. Mediante lo Spirito
Santo la rivelazione diventa un'operazione personale di Dio nell'anima. Mediante lo Spirito Santo viene
impartita allo spirito la certa consapevolezza della nostra figliolanza con Dio, i carismi spirituali ed i Suoi
frutti. Mediante lo Spirito Santo le verità della Rivelazione di Dio in Cristo diventano in noi un ben articolato
sistema di dottrina che ci esprime il vero significato dei piani e proponimenti di Dio. D. É PRESENTATA
DALL'INTERA BIBBIA. ma a Dio!” (Atti 5:3-4). Vi sono anche altri versetti biblici che affermano direttamente
ed indirettamente la Deità perfetta dello Spirito Santo. b. Possiede attributi divini. “Lo Spirito investiga ogni
cosa; anche le cose profonde di Dio” (I Cor. 2:10) “Lo Spirito della Verità, egli vi guiderà in tutta la verità ”
(Gv. 16:13). Rileggete di nuovo il secondo paragrafo, lettera B e controllate di nuovo tutti i versi. c. Compie
operazioni divine.
La divina ispirazione delle Sacre Scritture. - II Pietro 1:21; II Tim. 3:16. La divina concezione di Gesù Cristo. La
divina predizione del futuro. - Luca 2:26. La divina santificazione delle anime. - II Tes. 2:13. La divina
provvisione dei servi di Dio. - I Cor. 12:7-11; Atti 13:1-3. La divina personificazione di Gesù Cristo. - (“Un
altro Consolatore”- IL PARACLETO, Gv. 14-16). La divina dimora nella Chiesa (Atti 2; I Cor. 12-14). Questi ed
altri importanti versi dichiarano la Perfetta Deità della Terza Persona della Santissima Trinità. d. É adorato
come Dio. “Dico la verità in Cristo, non mento, la mia coscienza me lo Figlio ed allo Spirito Santo! Amen!” E.
LA TESTIMONIA IL CUORE. La testimonianza dello spirito rigenerato, posseduto e abitato dallo Spirito Santo
e ripieno della Sua Santità è che vi è UN SOLO DIO IN TRE PERSONE: Padre, Figliuolo e Spirito Santo e che la
terza persona è Dio uguale, coeterno, coessenziale al Padre ed al Figlio. Non vi sono “tre dii”, ma TRE
DIVINE PERSONE in UN SOLO DIO . Abbiamo sempre caro nel cuore l'assoluta verità della DEITÁ dello Spirito
Santo e adoriamoLo come Dio! Amen!
Capitolo 3 LA DISPENSAZIONE DELLO SPIRITO SANTO “Ed io ( Cristo) pregherò il Padre, ed Egli vi darà un
altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo” (Gv. 14:16). È molto chiaro, dal verso che abbiamo
accennato, che l'attuale dispensazione, nella quale abbiamo il privilegio di vivere è LA DISPENSAZIONE
DELLO SPIRITO SANTO, la Terza Persona della Santissima Trinità; e proprio a questa Terza Persona, nel
Piano Divino della Redenzione, è stato affidato il compito di partecipare la Redenzione del Figliuolo alle
anime guida della Seconda, cioè Gesù Cristo. È suggestivo il pensiero che come Gesù venne nel mondo per
adempiere un ministerio nel tempo, cioè la Sua opera di espiazione, e poi tornare in Cielo, così anche lo
Spirito Santo ha un ministerio nel tempo cioè un ministerio dispensazionale da adempiere nel mondo e,
dopo averlo compiuto, tornerà anch'Egli nel Cielo. Qualcuno ha voluto definire questo ministerio come LA
MISSIONE TEMPORALE DELLO SPIRITO SANTO. Anche se la Parola di Dio ci presenta chiare indicazioni circa
l'esistenza di SETTE DISPENSAZIONI determinate dal Signore per l'adempimento dell'opera della redenzione
dell'uomo, noi possiamo racchiudere la storia dell'umanità in sole TRE DISPENSAZIONI:
A. LA DISPENSAZIONE DEL PADRE che abbraccia il periodo e la storia del Vecchio Testamento. B. LA
DISPENSAZIONE DEL FIGLIUOLO, che abbraccia il periodo dei Vangeli. C. LA DISPENSAZIONE DELLO
SPIRITO SANTO, che abbraccia il periodo che va dalla Pentecoste alla Traslazione della Chiesa. La
Dispensazione dello Spirito Santo iniziò nel giorno della Pentecoste e continua tuttora per durare
fino al ritorno di Cristo Gesù, fenomeno questo che sarà, a sua volta, inizio di un altro periodo
dispensazionale. Siccome ancora siamo nel giorno della Pentecoste dobbiamo, possiamo e
vogliamo ricevere ancora questa sublime benedizione. Dio ancora non ha abrogato questo giorno.
La fine ancora non è venuta! il giorno della Sua personale venuta. Questa verità è da accettarsi
come, d'altra parte, accettiamo quale “giorno di nascita” di Gesù, il santo natale, cioè il giorno in cui
Maria diede alla luce il suo figliuol primogenito (qui non ci riferiamo alla data, ma al fatto). Noi
sappiamo che Gesù esisteva già prima della Sua nascita, quale Eterno Figliuolo di Dio, Creatore
dell'Universo e della stessa Maria; ma quando nacque, Egli si incarnò per adempiere il Ministerio di
APOSTOLO e SOMMO SACERDOTE della nostra confessione, manifestando Dio agli uomini e
offrendo Se stesso quale sacrificio espiatorio per i peccati del mondo. Possiamo stendere un
ragionamento parallelo per lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo esisteva prima del giorno della
Pentecoste nel mistero della Santissima Trinità, quale Dio benedetto in eterno! Ma fu nel giorno
della Pentecoste che Egli assunse ufficialmente il ministerio della presente dispensazione
incarnandosi, in un certo senso, nella Chiesa che è il Corpo di Cristo e poiché Egli è una PERSONA la
Sua venuta è COMPLETA. Una persona non può essere presente e assente, non può essere
presente in parte al principio e poi completamente presente alla fine; l'avvento dello Spirito Santo
non può divenire più grande di quello che è, né, però, può diminuire. L'OPERA dello Spirito Santo
può variare - e spesso varia - ma LA SUA PRESENZA non può variare. È giusto osservare che la
manifestazione dello Spirito Santo è spesso limitata, circoscritta ed anche contrastata dalla
incredulità e carnalità dei membri della Chiesa; ma è altrettanto giusto affermare che lo Spirito
Santo è veramente con la Chiesa di Cristo sin dal giorno della Pentecoste, è cioè il nostro Amico e
Consigliere, nostro Intercessore e santo Compagno: è l'Anima divina e vivificatore santo del Corpo
di Cristo. DELLO SPIRITO SANTO. Lo Spirito Santo, dal giorno della Pentecoste occupa una posizione
del tutto nuova. Tutta l'amministrazione della Chiesa di Cristo è da quel giorno accentrata in Lui: nel
giorno della Pentecoste Egli fu costituito AMMINISTRATORE della Chiesa, assoluto e per sempre.
Nessun uomo ha il diritto di usurpare quel posto, il solo “VICARIO DI GESÚ” è lo Spirito Santo,
perché solo lo Spirito Santo Lo può rappresentare degnamente ed adeguatamente. Quando Gesù
Cristo, nostro PARACLETO, si assise sul Trono alla destra di Dio, dopo aver fatto espiazione dei
nostri peccati, dopo la Resurrezione e l'Ascensione, Egli mandò un altro PARACLETO perché Lo
sostituisse sulla terra, nella Chiesa, che è il Tempio di Dio, quale governatore e amministratore fino
al Suo ritorno.
Una sola è “LA SANTA SEDE” sulla terra, ed è LA CHIESA nella quale lo Spirito Santo è presente
permanentemente. “Sedere nel Tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo ch'egli è Dio” (II Tes. 2:4)
sarà il vanesio conseguimento dell'Anticristo e, quali credenti, dobbiamo fare attenzione che SOLO LO
SPIRITO SANTO OCCUPI QUESTA POSIZIONE. Il voto democratico qui non c'entra e non è vero che la
voce del popolo è la voce di Dio. La voce della maggioranza non è sempre la voce dello Spirito! Grazie
siano rese a Dio che la Voce del Consolatore è ancora udita nella Chiesa dove, mediante la
strumentalità dei Suoi Profeti, il Signore parla e governa teocraticamente sui Suoi figli. É Lui che anche
oggi sceglie i Suoi Ministri chiamandoli per nome ed assegnando a ciascuno il proprio compito. “Chi ha
orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese” (Ap. 2:7, 11, 17, 29; 3:6, 13, 22). andrà incontro lo
Spirito Santo nel Corpo di Cristo quando terminerà la presente dispensazione della grazia. Egli formò la
Chiesa nel giorno del Suo avvento storico; Egli la anima e la sviluppa nella Sua amministrazione vivente
ed alla Sua ascensione in gloria Egli la porterà con sé quale Corpo di Cristo da Lui generato, in Lui
animato, da Lui vivificato, governato, sviluppato, santificato e glorificato. Si può tracciare un
parallelismo tra la missione dispensazionale dello Spirito e quella di Cristo. A. NELL'INCARNAZIONE
Cristo, la Parola, fu fatto carne (Gv. 1:1,14). Nel giorno della Pentecoste lo Spirito fu sparso su ogni
carne (Atti 2:17).
B. NELLA UMILIAZIONE E CROCIFISSIONE Come Cristo, anche lo Spirito Santo è stato reietto e crocifisso
spiritualmente. Quanto ha sofferto, quanto ancora soffre lo Spirito Santo! C. NELLA RESURREZIONE ED
ASCENSIONE Anche in queste due grandi manifestazioni spirituali scorgiamo un bellissimo parallelismo.
Come Cristo risorse ed ascese, così anche lo Spirito, nelle Sue soprannaturali operazioni e doni
carismatici É RISORTO spiritualmente ed è stato ricevuto in molti cuori durante questi ultimi giorni.
Presto verrà la Sua Ascensione nel Corpo della Chiesa. “Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di
sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa” (Ef. 4:9). Questo non è solo vero per Gesù Cristo, ma
anche per lo Spirito Santo al quale, senza timore di sbagliare, possono essere applicate queste parole.
Certamente il riferimento principale di queste parole è verso Gesù Cristo, il nostro Paracleto celeste,
ma del nostro Paracleto terrestre: LO SPIRITO SANTO. Dalla Pentecoste fino alla Parousia lo Spirito
Santo è stato e sarà presente nella Chiesa e nella Chiesa rimarrà anche dopo la Traslazione, in
perpetuo. Come Cristo, assumendo la nostra umanità nel seno della vergine, l'ha purificata e glorificata
per mai più separarsi da essa, così anche lo Spirito Santo, nel giorno della Pentecoste ha assunto
organicamente la nostra umanità, formando il Corpo di Cristo ed Egli stesso lo anima per non
separarvisi più. É un grande mistero! “É senza veruna contraddizione, grande è il mistero della pietà:
Iddio è stato manifestato in carne” (I Tim. 3: 16- Versione Diodati). Iddio si manifesta ancora nella
carne!