L ' Erboristeria Veterinaria
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VETERINARIA
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L’IM P O R T A N Z A D E I
P E R C H E’ … .
La Fito-terapia, letteralmente significa curarsi con le erbe e ha rappresentato per migliaia e migliaia di anni
un’importante e spesso unica fonte di rimedi per ripristinare la salute o per alleviare le sofferenze. Così è
ancora per il 75% della popolazione mondiale e così è stato sino alla metà del settecento anche per noi
occidentali, quando si iniziò ad identificare i principi attivi delle erbe stesse e ad isolarli. Questo a grandi
linee ha segnato l’inizio della farmacologia moderna, la quale ha senza dubbio contribuito al miglioramento
delle terapie, ma è soprattutto grazie alle conoscenze della fisiologia, della biochimica e delle patologie che
abbiamo raggiunto percentuali di guarigione tanto ampie.
Mi piace ricordare a tutti questo, soprattutto ai colleghi, perché esiste l’erronea convinzione che i successi
terapeutici siano ascrivibili principalmente alle molecole utilizzate per le terapie piuttosto che alle diagno-
si e alle acquisizioni scientifiche. Sempre più spesso infatti pratichiamo terapie per combattere i sintomi
senza una diagnosi certa, sempre più spesso utilizziamo antibiotici a largo spettro e non mirati, sempre
più spesso utilizziamo FANS per qualunque cosa. Tanto che, sospinti un po’ dalla pigrizia, un po’ dalla pub-
blicità, un po’ dai detentori degli animali, la nostra prestazione si chiude con una prescrizione che 90 volte
su 100 prevede farmaci appartenenti a questi due gruppi.
Ed ecco il primo … PERCHE’ tutte queste perplessità? Quando i pazienti vedono alleviate le loro sofferenze
dai FANS, con l’uso degli antibiotici o guariscono per questi o alla peggio guariscono per i fatti loro (perché
chissà quale era la causa del malessere curato), il proprietario ha buttato forse un po’ di soldi ma è tran-
quillo perché così ritiene di non avere assoggettato a rischi il proprio animale, quindi tutti contenti.
Purtroppo, come quasi sempre accade, le risposte ai perché sono complicate e si deve tener conto di molti
fattori. Buttare i soldi per trattamenti quantomeno inutili è solo l’aspetto meno importante; infatti, ciò che
dovrebbe fungere da deterrente per questo atteggiamento scorretto da parte dei componenti la filiera
del farmaco e dei detentori di animali sono le conseguenze che questi possono avere sull’ambiente o sui
batteri stessi.
Nell’ambiente, gli antibiotici eliminati con le deiezioni dagli animali trattati hanno due effetti:
1) Alterano l’equilibrio biologico degli ecosistemi, molte molecole impiegano decenni per essere degradate
(tetracicline, chinolonici, macrolidi);
2) Le loro basse concentrazioni, arrivando in contatto con una moltitudine di batteri ambientali e patogeni
fanno si che non risultino letali per questi, ma anzi, in tal modo danno la possibilità ai germi di conoscerle
e di modificarsi geneticamente in modo che le loro generazioni non siano più sensibili a tali molecole (al-
cuni batteri si replicano anche decine di volte in ventiquattro ore). Come si intuisce facilmente, creare ad
esempio uno streptococco resistente a Tetracicline, Penetamatoiodidrato, Penicilline (sintetiche e semi),
Cefalosporine, ai Macrolidi più comuni (e questo solo perché sono i soli testati) come ho riscontrato in un
antibiogramma alcuni gg fa, è molto facile e al contempo terribile perché questo streptococco potrebbe
colpire anche noi o i nostri figli. In tal caso, non avremmo nessuna arma per poterlo debellare perché re-
sistente con ogni probabilità a tutti gli antibiotici conosciuti.
L’U.E. ha comunicato che nell’anno 2010, 26.400 suoi cittadini sono deceduti perché hanno contratto
un’infezione il cui agente eziologico è risultato resistente a tutti i chemioterapici conosciuti. E’ inoltre ap-
pena necessario ricordare, che utilizzare il meno possibile molecole di sintesi nella filiera agro-alimentare
è intuitivamente un grande beneficio per i consumatori.
Ed ecco la risposta al primo perché: esistono estratti, oli essenziali o essenze la cui azione e’
tale da poter sostituire i chemioterapici in parecchie patologie, con risultati pari o superiori a
questi, senza danno all’ambiente o senza selezionare ceppi batterici indistruttibili. Lasciando
cosi tali molecole a disposizione dell’essere umano o di patologie non trattabili diversamente.
Le Erbe Officinali quindi, per i motivi sopraccitati, dovrebbero essere utilizzate come rimedi di
prima intenzione e riservare le molecole di sintesi per i casi irrisolti
PERCHE’ utilizzare, in sostituzione dei prodotti di sintesi prodotti fitoterapici e non omeopatici, per aromo-
terapia, fiori di Back, agopuntura, pranoterapia ecc.?
In effetti a questo perché non esiste una risposta univoca. La mia, che mi ha portato 15 anni fa ad utiliz-
zare le piante e i loro estratti in alcuni dei mie protocolli terapeutici (dopo aver tentato altri approcci con
terapie alternative come l’omeopatia e l’ago puntura) sono state due considerazioni:
1) La fitoterapia è utilizzata dagli uomini da più di 12.000 anni (se ne trovano riscontri sin dal 10.000 A.C.)
in più ho da sempre una convinzione: in natura si trova tutto ed il contrario di tutto (la natura spesso per
nostri errori altera la normale fisiologia dei nostri organi ed apparati, ma ci fornisce parimenti anche il
rimedio);
2) I meccanismi di azione dei principi attivi contenuti nelle essenze utilizzate (la loro farmacocinetica e
farmacodinamica) agiscono secondo gli schemi classici della farmacologia, quindi, la mia preparazione
risulta adeguata (utilizzare la SALICINA contenuta nelle essenze che compongono l’Algogen non è diverso
dall’utilizzare un Ketoprofene o un Ibuprofene ecc.) e così non era per le altre discipline.
PERCHE lo studio della biodisponibilità dei principi attivi ha ridato nuovo impulso ai prodotti erboristici?
Lo studio della biodisponibilità, vale a dire il grado di assorbimento delle molecole farmacologicamente
attive da parte dell’organismo e del loro grado di utilizzo da parte degli organi interni, ha dimostrato che
gli stessi principi attivi allo stato puro, cioè separati dal vegetale, non agiscono come quando sono associati
alle altre sostanze presenti nella pianta. Si è scoperto infatti, che allo stato puro queste sostanze hanno
spesso un’azione inferiore o decisamente diversa rispetto a quella del principio veicolato nel complesso
naturale. Ne consegue che le erbe officinali e i loro estratti sono in molti casi più efficaci di un solo princi-
pio attivo isolato, poiché se accompagnato da tutte le altre sostanze del vegetale questo diventa più “di-
sponibile”, in altre parole l’organismo lo assorbe e lo utilizza meglio. Va poi ricordato che anche gli effetti
collaterali indesiderati sono spesso mitigati o addirittura annullati dall’utilizzo degli estratti vegetali in toto;
infatt,i come corollario alle molecole che portano l’azione desiderata ve ne sono altre che annullano gli
effetti indesiderati (es: la Salicina contenuta nell’Algogen che ha effetto antipiretico, antinfiammatorio e
analgesico è accompagnata da altre molecole che svolgono un’azione di protezione sulla mucosa gastrica e
inibiscono la gastrolesività tipica dei FANS) Per tutto ciò consiglio ai colleghi di considerare la pianta stessa
come “principio attivo” e di non considerare tale solo la molecola principale, come succedeva qualche tem-
po fa. Sarebbe molto riduttivo e si rischierebbe di non sfruttare tutte le enormi potenzialità che la natura
ci offre, attraverso le piante officinali.
Un essere vivente si definisce sano quando può espletare al meglio tutte le sue funzioni organiche cioè:
crescere, nutrirsi, socializzare, riprodursi… vivere in un ambiente sano ed adatto alla sua natura. Questo
ultimo requisito è importante almeno quanto gli altri, infatti, senza di esso, il concetto di sano non sarebbe
proiettato avanti nel tempo ma indicherebbe solo uno stato presente. Questo solo per rimarcare quanto
importante sia il mondo ove viviamo, per la salute dei nostri animali, per i nostri cari, per noi stessi e per
le generazioni che verranno.
Tutti noi lavoriamo per produrre reddito, è una necessità, ma lo possiamo fare con l’atteggiamento di chi
assorbe passivamente tutte le informazioni che gli arrivano, senza spirito critico ed essere perfettamente
allineati. Oppure metabolizzare queste informazioni, valutare gli effetti che hanno sul nostro lavoro, su
di noi e sul mondo che ci circonda, apportare le modifiche che riteniamo indispensabili, senza condizio-
namenti, con la consapevolezza di quanto importante sia per la filiera agro-alimentare per la salute dei
nostri animali e dell’ambiente in cui viviamo, la nostra indipendenza intellettuale e morale. In altre parole,
qualunque sia il ruolo che svolgiamo all’interno della filiera agro-zootecnica, apparteniamo ad uno di questi
due grandi gruppi:
1) Attivi o passivi distruttori di ciò che ci circonda, convinti che:” c’è sempre tempo per smettere” intanto
depredano la natura convinti che i problemi creati dalla loro scelleratezza colpiranno altri e non loro o i
loro cari. A questo gruppo appartengono anche quelli che non arrecano danni con loro azioni dirette, che
magari si rendono conto di errori commessi da altri, ma che non fanno nulla; perché devono tutelare il loro
posto di lavoro, perché il capo decide lui, perché…si! Questi usano pesticidi per uccidere le mosche, danno
sproporzionato per l’effetto che si vuole ottenere, ma tanto lo fanno a casa loro…
2) A questo gruppo appartengono le persone che riflettono su ogni azione che compiono e cercano so-
luzioni per migliorare l’effetto di queste. Alla ricerca continua di un’armonia fra reddito, costi, praticità e
eco-sostenibilità del tutto.
Minima concentrazione Batteri MCI in ppm Funghi MCI in ppm
Inibente MCI Salmonella cholerae suis 18 Aspergillus flavus 85
Listeria monocytogenes 18 Penicillium citrium 25
Salmonella typhi 15 Candida albicans 23
Streptococcus vulgaris 20 Aspergillus niger 90
Streptococcus faecalis 16 Aspergillus oryzae 100
Staphylococcus aureus 5 Aspergillus oryzae 100
Klebsiella pneumoniae 10 Aspergillus tamarri 50
Proteus vulgaris 3 Penicillum Funiculosum 20
Proteus mirabilis 3
Pseudomonas aeruginosa 204
Salmonella schottmuelleri 4
Salmonella anatum 5
Salmonella pullorum 5
Salmonella cholerae suis 9
Salmonella partiphy 3
Shigella dysenteriae 7
Escherichia coli cepa B 7
Escherichia coli 5
Erwinia carotovora 4
Bacillus subtilis 5
Modalità d’uso:
20cc o più, tal quale o diluito, nelle parti interessate due
volte al giorno per almeno 3gg.
Mix di Additivi Vegetali o Mangime Complementare da
200ml a 600ml per 100lt di acqua di bevanda, secondo la
specie trattata, per 10-20gg consecutivi.
Pertanto, si consiglia l’uso di questo estratto acquoso:
In tutti i casi in cui si renda necessaria una potente azione battericida e antimicotica
Bibliografia:
Giovanni Fenaroli - Aromatizzazione - Preparazione ed impiego degli aromatizzanti - Milano, 1985
Jean Valnet - Fitoterapia - Cura delle malattie con le piante - Firenze, 1978
Villavecchia Eigenmann - Nuovo dizionario di merceologia chimica applicata - Milano,1983
Julia Lawless - Il libro profumato - Milano, 1992
G. Proserpio, A. Martelli, G. F. Patri – Elementi di fitocosmesi - Milano, 1983
E.F. Steinmetz – Codex vegetabilis
Andrew Chevalier – Enciclopedia delle pianti medicinali - Milano ,1996
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ERGOXIN SOLUZIONE E PERLE
CONCENTRATO A BASE DI OLI ESSENZIALI E VEGETALI
Ingredienti: Oli Essenziali Naturali appartenenti alle Famiglie delle: Myr-
taceae, Lamiaceae (Labiatae).Enzimi Naturali Di Origine Ve-
getale e Minerale
Proprietà attribuite ai Antisettica, antiputrefattiva, tonica uterina (stimolante
vegetali contenuti: dell’involuzione uterina), stimolante della fagocitosi, aiuta
la digestione e colliquazione dei placentomi
Modalità d’uso:
SOLUZIONE - 20 cc di prodotto, diluiti in 30-50 cc. di H2O
al dì per 3 o più gg consecutivi secondo necessità.
Pertanto, l’uso di questo mix può risultare utile in tutti i casi di:
- Ritenzione di placenta;
- Metriti icorose con mancata involuzione uterina;
- Metriti purulente con mancata involuzione uterina.
Bibliografia:
Giovanni Fenaroli - Aromatizzazione - Preparazione ed impiego degli aromatizzanti - Milano, 1985
Jean Valnet - Fitoterapia - Cura delle malattie con le piante - Firenze, 1978
Villavecchia Eigenmann - Nuovo dizionario di merceologia chimica applicata - Milano, 1983
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SUCCO D’ALOE FRESCO
ottenuto per pressione a freddo
Ingredienti: Aloe Barbadensis succo fresco 99,3%
Acidificante: Acido Citrico, Antiossidante, Acido Ascorbico
Conservanti: Potassio Sorbato
Proprietà attribuite ai Stimolatore delle difese immunitarie, disintossicante, rige-
vegetali contenuti: nerante dei tessuti.
Modalità d’uso:
- Vitelli da latte 10 cc mattino e sera per 7-10gg;
- Bovini adulti 200cc mattino e sera per 5-10gg;
- Come immuno modulante 100cc al dì per 20gg consecutivi.
Pertanto, può risultare utile l’uso del succo di Aloe BARBERIS nei casi:
- Irritazioni gastro-intestinali, diarree, disordini alimentari, ruminiti, omasiti, abomasiti,
postumi di dislocazioni dell’abomaso, come immuno modulante.
- Uso topico: dermatiti, piaghe, etc.
Modalità d’uso:
Distribuire sulle parti interessate più volte al giorno, secon-
do necessità.
Modalità d’uso:
Dopo la mungitura immergere i capezzoli nel prodotto con
l’ausilio degli appositi bicchieri erogatori.
Bibliografia:
Giovanni Fenaroli - Aromatizzazione - Preparazione ed impiego degli aromatizzanti - Milano, 1985
Jean Valnet - Fitoterapia - Cura delle malattie con le piante - Firenze, 1978
Villavecchia Eigenmann - Nuovo dizionario di merceologia chimica applicata - Milano, 1983
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OLIO DI MELIA
MIX DI OLII ESSENZIALI
Ingredienti: Melia Azadirachta Seed Oil, Origanum Vulgare Leaf Oil, Thymus
Vulgaris Oil, Eugenia Caryophyllus Oil, d-Limonene, Linalool,
Eugenol.
Proprietà attribuite ai Battericida, antimicotico, virulicida, insetto repellente,
vegetali contenuti: insetticida, parassiticida, cicatrizzante, antinfiammatorio
ricco in vitamina A,D,E.
Modalità d’uso:
Vitelli – 5cc 2 volte al dì secondo necessità.
Bovini adulti – 100cc al dì per 3 giorni consecutivi.
Equini e Animali al pascolo - Come repellente per tafanidi spruzzare
abbondantemente sulle zone sensibili (arti e addome) ed omoge-
neizzare il prodotto sulla cute con un massaggio.
Pertanto, l’uso di questo mix può risultare utile
nei seguenti casi:
- Infestazioni da coccidi e cripto sporidi;
- Infestazioni da tricofiti, rogna, pidocchi,
- Repellente cutaneo per tafanidi;
- Infestazioni da parassiti intestinali;
NEEMINA SPRAY
MIX DI OLII ESSENZIALI
Ingredienti: Melia Azadirachta Seed Oil, Alcohol Denat, Propylene Glycol,
Citrus Grandis Seed Extract, Citrus Aurantium Dulcis Seed
Extract, Citrus Nobilis Seed Extract, B-Carotene.
Modalità d’uso:
Spruzzato sulle ferite o sui lembi di cute infestati dai paras-
siti, due volte al dì per più giorni consecutivamente in base
alla necessità
Modalità d’uso:
Prima della mungitura immergere i capezzoli nella schiuma
contenuta nell’apposito dosatore (ottenuta agitando il pro-
dotto tal quale), lasciar agire per 30 secondi e poi asciugare
con una salvietta monouso.
E’ un prodotto completamente naturale che non lascia residui nocivi né per l’uomo
né per la caseificazione.
Bibliografia:
Giovanni Fenaroli - Aromatizzazione - Preparazione ed impiego degli aromatizzanti - Milano, 1985
Jean Valnet - Fitoterapia - Cura delle malattie con le piante - Firenze, 1978
Villavecchia Eigenmann - Nuovo dizionario di merceologia chimica applicata - Milano, 1983
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GENESI OIL
MIX DI OLII ESSENZIALI
Ingredienti: OLI ESSENZIALI NATURALI appartenenti alle famiglie delle:
Geraniaceae, Myrtaceae, Lamiaceae (Labiatae), Rutaceae.
Proprietà attribuite ai battericida, virulicida, parassiticida, larvicida, fungicida, in-
vegetali contenuti: settorepellente
Modalità d’uso:
Spruzzato tal quale: in caso di infestazione da parassiti e
tricofiti, nelle disinfezioni di lesioni podali e ombelicali e
come repellente per gli insetti.
Pertanto, l’uso di questo mix può risultare utile nei seguenti casi:
- disinfezione dei ricoveri degli animali (vitellaia, stalle, cuccette, porcilaie, canili,
scuderie, etc);
- disinfestazione da parassiti, uova e larve dei ricoveri per animali;
- disinfezione neonatale del cordone ombelicale dei vitelli;
- disinfezione di lesioni podali nei bovini;
- nelle infestazioni locali da tricofiti, pidocchi, acari della rogna e zecche.
Bibliografia:
Giovanni Fenaroli - Aromatizzazione - Preparazione ed impiego degli aromatizzanti - Milano, 1985
Jean Valnet - Fitoterapia - Cura delle malattie con le piante - Firenze, 1978
Villavecchia Eigenmann - Nuovo dizionario di merceologia chimica applicata - Milano, 1983
Julia Lawless - Il libro profumato - Milano, 1992
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SEDARUMIN
MANGIME MINERALE PER VACCHE DA LATTE
Modalità d’uso:
Una o due buste mattino e sera disperse in1/2 litri d’acqua
e somministrate per via orale per tre giorni con animale a
digiuno. In caso di reticolo peritonite traumatica, oltre alla
terapia antibiotica che il medico veterinario riterrà oppor-
tuno prescrivere (ed eventualmente l’inserimento di una
calamita nel Reticolo), è stato notato che associare a que-
sta un digiuno di tre giorni durante i quali si somministra
Sedarumin, aumenta notevolmente la percentuale di suc-
cesso della terapia
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ALGOGEN GEL
mangime complementare in gel
Ingredienti: Acqua, Argilla, Glicerina Vegetale; Estratti Naturali di Par-
tenio (Chrysanthemum Partenium) Sommità, Salice (Salix
Alba) Corteccia, Ulmaria (Spiraea Ulmaria) Sommità, Gin-
kgo (Ginkgo Biloba) Foglie, Valeriana (Valeriana Officinalis)
Radici, Aromi naturali, Glicerolo grezzo, Sciroppo di gluco-
sio, Saccarosio
Componenti analitici stq: Umidità 92%, Proteina grezza 0.1%, Oli e grassi grezzi
0.5%, Cellulosa grezza 0.4%, Ceneri grezze 4.4%, Cen.
Ins. In HCl 3.6%, Sodio 0.1%.
Additivi (pe
Proprietà attribuite ai Analgesica, antiacida, antinfiammatoria, immunomodulante. Con-
vegetali contenuti: trasta l’iperacidità gastrica. I decotti di fiori di Filipendula hanno
una dimostrata attività preventiva dell’ulcera indotta. Attenua i
fenomeni di bronco costrizione, antiallergico, ansiolitica, antispa-
smodica, ipnotica, sedativa, antipiretico.
Modalità d’uso:
1 escursione completa dell’erogatore 2 volte al dì per 3-4
gg in vitelli da latte;
½ o 1 tubo mattino e sera in bovini adulti a seconda della
necessità.
Frizionato localmente in tutti i casi ove necessita un’azione
antalgica ed antinfiammatoria.
Pertanto, l’uso di questa miscela può risultare utile nei seguenti casi:
Infiammazioni articolari, mastiti acute, febbre e in tutte le situazioni che richiedano
un’azione analgesica e antinfiammartoria.
Bibliografia:
Giovanni Fenaroli - Aromatizzazione - Preparazione ed impiego degli aromatizzanti - Milano, 1985
Jean Valnet - Fitoterapia - Cura delle malattie con le piante - Firenze, 1978
Villavecchia Eigenmann - Nuovo dizionario di merceologia chimica applicata - Milano, 1983
Julia Lawless - Il libro profumato - Milano, 1992
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MASTAKUT GEL
mangime complementare in gel
Ingredienti: Acqua, Argilla, Glicerina Vegetale; Estratti Naturali di: Lam-
pone (Rubus Idaeus) Foglie, Finocchio (Foeniculum Vulga-
re) Semi, Lavanda (Lavandula Officinalis) Fiori, Timo Vol-
gare (Thymus Vulgaris) Sommità; Aromi naturali, Glicerolo
grezzo, Sciroppo di glucosio, Argilla, Glicerina vegetale,
Saccarosio
Componenti analitici stq: Umidità 92%, Proteina grezza 0.1%, Oli e grassi grezzi
0.5%, Cellulosa grezza 0.5%, Ceneri grezze 4.4%, Cen.
Ins. In HCl 3.6%, Sodio 0.1%.
Modalità d’uso:
- 1 o 2 tubi secondo gravità mattino e sera per 5 volte con-
secutive
Bibliografia:
Giovanni Fenaroli - Aromatizzazione - Preparazione ed impiego degli aromatizzanti - Milano, 1985
Jean Valnet - Fitoterapia - Cura delle malattie con le piante - Firenze, 1978
Villavecchia Eigenmann - Nuovo dizionario di merceologia chimica applicata - Milano,1983
Julia Lawless - Il libro profumato - Milano, 1992
G. Proserpio, A. Martelli, G. F. Patri – Elementi di fitocosmesi - Milano, 1983
E.F. Steinmetz – Codex vegetabilis
De Baïracli Levy, J. da “Il manuale completo fitoterapico per l’azienda agricola”, pag. 253-258,
Faber and Faber, 4° edizione 1991.
T. Palamidessi “Ricettario Erboristico”, Roma: Arkeios, 1987.
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BIO – BIO
(I097) mangime complementare per vacche da latte e vitelli
Ingredienti: Glicerolo grezzo, Sciroppo di glucosio, Calcio cloruro, Ma-
gnesio cloruro, Colture selezionate e inattivate di Kluyve-
romyces fragilis, Saccarosio.
Componenti analitici:
Additivi (per kg): Vitamine e provitamine: Vitamina PP mg 20.000, Vitamina
B1 mg 200, Vitamina B6 mg 300, Vitamina B12 mg 0.1,
Acido Folico mg 8 Colina cloruro mg 6.000, Betaina mg
2.000, E3 Cobalto (Cobalto carbonato) mg 20, E8 Selenio
(Selenito di Sodio) mg 10
Additivi Tecnologici: E490 1,2 Propandiolo (Glicole pro-
pilenico) mg 50.000, E280 acido propionico, E296 Acido dl
malico (meteorismo)
Additivi zootecnici: E1710 Saccaromyces cerevisiae
MUCL 39.885 20 x 1010 UFC
Componenti analitici: Umidità 24%, Proteina grezza 15.7%, Oli e grassi grezzi
0.6%, Cellulosa grezza 0.8%, Ceneri grezze 6.5%, Sodio
0%., Contiene cereali
Modalità d’uso:
- Vitelli con rumine attivo (dai 3 mesi di vita circa) due
escursioni dell’erogatore due volte al dì per 3 o 4 giorni;
- Bovini adulti ½ o 1 tubo due volte al dì secondo necessità.
La quantità non deve comunque superare 8.4x109 per 100
kg di peso corporeo dell’animale fino a 600 kg di p.v., ag-
giungere 0,9 x 109 UFC ogni 100 kg supplementari di p.v.
animale.
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ENERGY PLUS
(I103) MANGIME COMPLEMENTARE PER VACCHE DA LATTE E VITELLI
Ingredienti: Estratto di Malto liquido, Sciroppo di glucosio, Saccarosio
Componenti analitici: Umidità 20%, Proteina grezza 3%, Oli e grassi grezzi 0%,
Cellulosa grezza 0%, Ceneri grezze 1%, Sodio 0%.
Contiene zuccheri.
Modalità d’uso:
- Vitelli da latte 1 o 2 escursioni dell’erogatore due volte al
dì per almeno 3 o 4 giorni;
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OGNI COSA CHE
PUOI IMMAGINARE,
LA NATURA L’HA
GIA’ CREATA
(Albert Einstein)
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