Schede Di Fonetica

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Schede di fonetica

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Alphabet

Voyelles et consonnes
Les accents

 In francese, ci sono 3 tipi di accenti:

a) Accento acuto (´- accent aigu): si trova soprattutto alla fine delle parole (ad es.
nei participi passati) o in finale di sillaba. Esempi: j’ai mangé (io ho mangiato);
école (é-co-le, scuola).

b) Accento grave ( ‘ - accent grave): si trova spesso sulla prima “e” di parole che ne
contiene 2 separate da una consonante. Esempi: père (padre), mère (madre), frère
(fratello).
c) Accento circonflesso ( ^ - accent circonflexe): può trovarsi su qualunque vocale in
parole dove è venuta a mancare una parte (consonante o vocale) nel passaggio
dalla lingua latina. Esempi: fête (festa), fenêtre (finestra), bête (bestia), pâtes (pasta).

 I primi due accenti si trovano di norma sulla vocale “e”, mentre l’ultimo può trovarsi su
qualunque vocale.

La voyelle “e”

 Poiché, in francese, gli accenti sono perlopiù contenuti dalla vocale “e”, essa può
dunque presentarsi in 4 forme diverse:
a) e (muta o semimuta).
b) é (semiaperta).
c) è / ê (aperta).

 La “e” a fine parola:

1. è muta (cioè non si legge) quando segue una vocale: sortie (uscita) – Marie – vie
(vita) – vue (vista) – parue (apparsa).
2. è semimuta (cioè si avverte a malapena) quando segue una consonante: bulle
(bolla) – folle – salle (sala) – terre – verte (verde).
3. è semimuta quando è finale di sillaba: fenêtre (fe-nê-tre, finestra) – mesure (me-
su-re, misura) – menace (me-na-ce, minaccia).
4. è aperta quando non è né finale di sillaba né finale di parola e si trova in mezzo
a due consonanti: terre (ter-re) – sel (sale) – permettre (per-met-tre) – dernier
(der-nier, ultimo).

 La “é” si trova sempre finale di sillaba o di parola. Essa si usa anche per formare il
participio passato dei verbi del 1° gruppo (-er): école – médaille (medaglia) – joué
(giocato) – chanté (cantato) – dé (dado) – désiré (desiderato) – été (estate).
 La “è” può essere:

1. la prima “e” di una parola che ne contiene due separate da una consonante:
mère – père – frère – modèle (modello) – élève (alunno).
2. la penultima “e” di parole come “célèbre”.
3. la “e” finale quando dopo c’è una “s” come in “procès” (processo).

La voyelle “u”

 La “u” si pronuncia [y] ovvero tenendo le labbra ben chiuse come se si dovesse dire la
“u” italiana, ma emettendo il suono “i”: tu – bulle – bu (bevuto) – lu (letto) – sur (su) –
lumière (luce).

Les diphtongues

GRAFIA SIMBOLO ESEMPI

oi [wa] Moi (me), toi (te), toit (tetto), pois (piselli), roi
(re), doigt (dito), loi (legge).

ou [u]  come la « u » Tout (tutto), fou (pazzo), sous (sotto), debout


dell’italiano. (alzato).

ai [e] – chiusa Laisser (lasciare)


[ε] - aperta Faire (fare)

ei [e] – chiusa Renseigner (informare)


[ε] - aperta Neige (neve), treize (tredici), reine (regina).

au, eau [o] – chiusa Eau (acqua), beau (bello), cause (causa), pause
(pausa).
Augmenter (aumentare)
[ɔ] – aperta (rara)

eu, œu 1) [ø]  si pronuncia 1) eux (essi), peu (poco), chanteuse (cantante)


come una “e” molto
chiusa

2) [œ]  davanti a l, r,
f, n, v  un po’ più 2) sœur (sorella), seul (solo), heure (ora), neuf
aperto del suono (nove o nuovo), jeune (giovane), vieux (vecchio).
precedente

ui, uy [ɥi]  si pronuncia con Puis (poi), lui (lui), cuire (cuocere), appuyer
la “u” francese molto (appoggiare).
chiusa + il suono “i”.

ay [ei] Pays (nazione), paysage (paesaggio), payer


(pagare).

ey [ei] Asseyez-vous! (sedetevi!)

oy [waj] Voyage (viaggio).

La prononciation nasale

 Tale pronuncia viene definita nasale perché contiene le consonanti “n” e “m” che si
uniscono alle vocali. La pronuncia si modifica; il suono prodotto sembra quello tipico del
raffreddore e le due consonanti si sentono a malapena.

GRAFIA SIMBOLO ESEMPI

an, am, [] Champagne, vent, temps, mentir, paon


(pavone), Caen.
en, em,
Eccezioni:
aon, aen

ʀɔ
méditerranéen [meditεʀ

in, im, yn, Vin, timbre, sympa (simpatico), vain (vano),


ym teint (tinta), Reims.
ain, aim
ein, eim

un Un (uno), brun (bruno).


Eccezioni:
minimum, maximum, podium, rhum,
référendum… (finale [ɔm]).

on, om Non, nom.


oin [w Coin (angolo).

 Les consonnes

GRAFIA SIMBOLO ESEMPI

C+ [k]  si pronuncia Calme, curiosité, caisse (cassa), cousin (cugino).


come in “casa”
a, o, u,
ai, au, oi, ou

C+ [s]  si pronuncia Ce (questo), ici (qui), cycle (ciclo), ceinture


come in “seta”. (cintura).
e, i, y, ei, eu

Ç+ [s]  si pronuncia Français (francese), François (Francesco), leçon


come in “seta”. (lezione)
a, o, u,
ai, au, oi, ou

CC + [k]  si pronuncia Raccord (raccordo), occuper.


come in “casa”
a, o, u,
ai, au, oi, ou

CC + [ks]  si pronuncia Accès (accesso), occident.


come in “ics”
e, i, y, ei, eu

CH 1) [∫]  si pronuncia 1) Champagne, chercher (cercare), chat (gatto).


come nella parola
“scienza”

2) chlore, chrysanthème.
2) [k]  se seguito da
consonante Eccezione: fuchsia [fy∫ja].

C+ [k]  come in italiano Crise, classe.


consonante

G+ [g]  si pronuncia Garage, Gustave, gourmand (goloso)


come nella parola
a, o, u,
“gatto”
ai, au, oi, ou

G+ [ʒ]  questo suono Sage (saggio), girafe, gymnastique, géographie,


non esiste nelle parole largeur (larghezza), bourgeois (borghese).
e, i, y, ea, eo,
italiane. Può essere
éo, eu, eoi. riprodotto all’incirca
come “sge/i”

G+ [g]  come in italiano. Gris (grigio), gros (grosso), glace (gelato).


consonante

GG + [g]  come in italiano. Agglomération (agglomerazione), aggravation.


l, r

GG + [gʒ]  suono difficile. Suggérer.


e

GU + vocale [g]  si pronuncia Langue, guitare (chitarra), guerre.


come nella parola
Eccezioni:
“gatto”
linguistique [l gɥistik], ambiguïté ɥite],
contiguïté [ ɥite].

H In generale, non si Alcune parole che contengono “h” aspirata:


legge. Sono poche,
la haine (l’odio), haïr (odiare), le hall (la sala
infatti, le parole che
d’ingresso), le hamac (l’amaca), le handicap, le
contengono una “h”
harem, le haricot (il fagiolino), le hasard (il
aspirata.
rischio), haut (alto), la hauteur (l’altezza), le
héros (l’eroe), la Hollande (l’Olanda),
hollandais(e), le homard (l’astice), la honte (la
vergogna).

J [ʒ] Je (io), jardin (giardino).

1) LL 1) quando è preceduta 1) fille (figlia, ragazza), Camille, camomille.


da una “i” si pronuncia
Eccezioni: ville (città), tranquille, mille, million,
[ij], un suono che i
milliard.
francesi chiamano
“mouillé” e che si
riproduce un po’ come
il nostro “gli” nella
parola “figlia” o
“aglio”.

2) [il]  si pronuncia 2) illégal, illogique (illogico), illimité, illusion.


2) ILL +
come nel nome di
e, o, i, u persona “Ilaria”.
(all’inizio di
una parola)
3) travail, travailler
3) ai [aj]
Pareil (identico), ensoleillé (soleggiato)
ei [εj]
3) L, LL
preceduta da eui, uei [œj] Seuil (soglia), feuille, accueil, accueillir

oui [uj] Fenouil (finocchio).

PH [f]  si pronuncia Photo.


come nella parola
“foto”

QU [k] Qui (chi), que (che), quatre (quattro), quarante


(quaranta).

S 1) [s]  si pronuncia
come nella parola
“seta”, quando:
a) si trova all’inizio di
una parola; a) soi (sé), soir (sera), santé (salute).

b) quando è doppia,
oppure accompagna b) russe (russo), svelte (svelto).
una consonante.

2) [z]  si pronuncia
dolce come nella
parola “rosa” 2) rose, chose (cosa), poser (posare).

SC + [sk]  si pronuncia Escale (scala), scolaire (scolastico).


come nella parola
a, o, u
“scala”.

SC + [s]  si pronuncia Scène (scena), science (scienza), piscine.


come nella parola
e, i
“seta”.

TH [t]  si pronuncia Bibliothèque.


come nella parola
“tavolo”.

TI + vocale [sj]  si pronuncia Émotion, spatiale, démocratie.


come nella parola
Eccezioni:
“Siena”.
amitié [amitje], garantie [gaʀ ti].

X 1) [z]  si pronuncia 1) dixième (decimo), sixième (sesto).


dolce come nella
parola “rosa”.

2) [gz]  tra “e” + “x”


+ vocale. 2) exercice, exiger, exagérer, exulter.
3) [ks]  tra vocale +
“x” + vocale.
3) taxi, axe (asse), toxique (tossico), luxe (lusso).

4) [ks]  +
consonante.
4) prétexte (pretesto), texte (testo).

Z [z] Zéro, quinze (quindici).

Règle: eX DePoSiTo GaZ

 Per imparare tutte le consonanti che in finale di parola non si pronunciano, occorre
ricordare questa frase a memoria: “ex deposito gaz”. In francese, infatti, le consonanti x,
d, p, s, t, g, z, alla fine di una parola non si pronunciano mai. Tuttavia, ci sono alcune
eccezioni! Ecco la lista delle principali:
a) la “d” si pronuncia nelle parole: sud, Madrid, David;
b) la “p” si pronuncia nelle parole che vengono dall’inglese come “handicap” e “stop”;
c) la “s” si pronuncia nelle parole: autobus, mars (marzo), maïs (mais), sens (senso),
tennis, ours (orso);
d) la “t” si pronuncia nelle parole: correct, est (est, il punto cardinale), direct, exact,
ouest (ovest), sept (sette – Attenzione: qui non si pronuncia la “p”), contact, huit
(otto);
e) la “x” si pronuncia [s] in “dix” (dieci) e “six” (sei);
f) la “z” si pronuncia nella parola “gaz”.

La liaison

 Vuol dire: “legamento”. Si tratta di una particolarità della pronuncia francese,


utilizzata per legare una consonante in finale di parola con la vocale iniziale o “h” muta
della parola seguente. Questa consonante è normalmente muta se pronunciata da sola.
Esempi: nous [nu] ~ nousavons [nuzav ont [ilz ]

Caratteristiche:
a) Quando si fa la liaison con una parola che termina per “s” o “x”, il suono di queste
due consonanti diventa [z]. Esempi: lesamis [lezami]; deuxans [ ].
b) Quando si fa la liaison con una parola che termina per “d”, il suono di questa
consonante diventa [t]: grandamour [ R]; quandil mange [ ʒ].
c) Quando si fa la liaison, le vocali nasali vengono pronunciate facendo sentire la “n”
o la “m”: bonami [bonami].
d) Quando si fa la liaison, la consonante finale “f” si pronuncia [v] davanti alle parole
“ans”, “heures”, “hommes”: neufans [ ], neufheures [nœvœR].
e) Attenzione: la congiunzione “et” non fa mai liaison.
f) Dopo la s finale di un nome al plurale seguito da un verbo: Nosamis  ont
téléphoné.

FoCoLaRe
Finali di parola: altre pronunce particolari

GRAFIA CARATTERISTICA ESEMPI

-ds Alla fine di una parola Poids (pesi), temps, états (stati), doigts (dita).
non si pronunciano.
-ps
-ts
-gs
-gts

-st Nel verbo “est” (il est = Il est [ile].


egli è), non si
pronuncia.

-c È muta quando è finale Blanc (bianco), banc (banco).


di parola, preceduta da
“n”.

-ed La “d” non si Pied [pie].


pronuncia e la “e” si
accenta.

-ent È muta quando è Ils mangent [ilm ʒ]  essi mangiano.


desinenza verbale.

-es 1) È muta. 1) jeunes (giovani), grandes (alte).

2) la “s” non si 2) des (dei, delle, degli), mes (miei, mie), les (i,
pronuncia e la “e” si gli, le).
accenta nei
monosillabi.

-et La “t” non si pronuncia Guichet (sportello), grassouillet (grassoccio).


e la “e” si accenta.

-ez La “z” non si Vous mangez [vum ʒe]  voi mangiate.


pronuncia e la “e” si
accenta nelle
desinenze verbali.

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