Schede Di Fonetica
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Voyelles et consonnes
Les accents
a) Accento acuto (´- accent aigu): si trova soprattutto alla fine delle parole (ad es.
nei participi passati) o in finale di sillaba. Esempi: j’ai mangé (io ho mangiato);
école (é-co-le, scuola).
b) Accento grave ( ‘ - accent grave): si trova spesso sulla prima “e” di parole che ne
contiene 2 separate da una consonante. Esempi: père (padre), mère (madre), frère
(fratello).
c) Accento circonflesso ( ^ - accent circonflexe): può trovarsi su qualunque vocale in
parole dove è venuta a mancare una parte (consonante o vocale) nel passaggio
dalla lingua latina. Esempi: fête (festa), fenêtre (finestra), bête (bestia), pâtes (pasta).
I primi due accenti si trovano di norma sulla vocale “e”, mentre l’ultimo può trovarsi su
qualunque vocale.
La voyelle “e”
Poiché, in francese, gli accenti sono perlopiù contenuti dalla vocale “e”, essa può
dunque presentarsi in 4 forme diverse:
a) e (muta o semimuta).
b) é (semiaperta).
c) è / ê (aperta).
1. è muta (cioè non si legge) quando segue una vocale: sortie (uscita) – Marie – vie
(vita) – vue (vista) – parue (apparsa).
2. è semimuta (cioè si avverte a malapena) quando segue una consonante: bulle
(bolla) – folle – salle (sala) – terre – verte (verde).
3. è semimuta quando è finale di sillaba: fenêtre (fe-nê-tre, finestra) – mesure (me-
su-re, misura) – menace (me-na-ce, minaccia).
4. è aperta quando non è né finale di sillaba né finale di parola e si trova in mezzo
a due consonanti: terre (ter-re) – sel (sale) – permettre (per-met-tre) – dernier
(der-nier, ultimo).
La “é” si trova sempre finale di sillaba o di parola. Essa si usa anche per formare il
participio passato dei verbi del 1° gruppo (-er): école – médaille (medaglia) – joué
(giocato) – chanté (cantato) – dé (dado) – désiré (desiderato) – été (estate).
La “è” può essere:
1. la prima “e” di una parola che ne contiene due separate da una consonante:
mère – père – frère – modèle (modello) – élève (alunno).
2. la penultima “e” di parole come “célèbre”.
3. la “e” finale quando dopo c’è una “s” come in “procès” (processo).
La voyelle “u”
La “u” si pronuncia [y] ovvero tenendo le labbra ben chiuse come se si dovesse dire la
“u” italiana, ma emettendo il suono “i”: tu – bulle – bu (bevuto) – lu (letto) – sur (su) –
lumière (luce).
Les diphtongues
oi [wa] Moi (me), toi (te), toit (tetto), pois (piselli), roi
(re), doigt (dito), loi (legge).
au, eau [o] – chiusa Eau (acqua), beau (bello), cause (causa), pause
(pausa).
Augmenter (aumentare)
[ɔ] – aperta (rara)
2) [œ] davanti a l, r,
f, n, v un po’ più 2) sœur (sorella), seul (solo), heure (ora), neuf
aperto del suono (nove o nuovo), jeune (giovane), vieux (vecchio).
precedente
ui, uy [ɥi] si pronuncia con Puis (poi), lui (lui), cuire (cuocere), appuyer
la “u” francese molto (appoggiare).
chiusa + il suono “i”.
La prononciation nasale
Tale pronuncia viene definita nasale perché contiene le consonanti “n” e “m” che si
uniscono alle vocali. La pronuncia si modifica; il suono prodotto sembra quello tipico del
raffreddore e le due consonanti si sentono a malapena.
ʀɔ
méditerranéen [meditεʀ
Les consonnes
2) chlore, chrysanthème.
2) [k] se seguito da
consonante Eccezione: fuchsia [fy∫ja].
S 1) [s] si pronuncia
come nella parola
“seta”, quando:
a) si trova all’inizio di
una parola; a) soi (sé), soir (sera), santé (salute).
b) quando è doppia,
oppure accompagna b) russe (russo), svelte (svelto).
una consonante.
2) [z] si pronuncia
dolce come nella
parola “rosa” 2) rose, chose (cosa), poser (posare).
4) [ks] +
consonante.
4) prétexte (pretesto), texte (testo).
Per imparare tutte le consonanti che in finale di parola non si pronunciano, occorre
ricordare questa frase a memoria: “ex deposito gaz”. In francese, infatti, le consonanti x,
d, p, s, t, g, z, alla fine di una parola non si pronunciano mai. Tuttavia, ci sono alcune
eccezioni! Ecco la lista delle principali:
a) la “d” si pronuncia nelle parole: sud, Madrid, David;
b) la “p” si pronuncia nelle parole che vengono dall’inglese come “handicap” e “stop”;
c) la “s” si pronuncia nelle parole: autobus, mars (marzo), maïs (mais), sens (senso),
tennis, ours (orso);
d) la “t” si pronuncia nelle parole: correct, est (est, il punto cardinale), direct, exact,
ouest (ovest), sept (sette – Attenzione: qui non si pronuncia la “p”), contact, huit
(otto);
e) la “x” si pronuncia [s] in “dix” (dieci) e “six” (sei);
f) la “z” si pronuncia nella parola “gaz”.
La liaison
Caratteristiche:
a) Quando si fa la liaison con una parola che termina per “s” o “x”, il suono di queste
due consonanti diventa [z]. Esempi: lesamis [lezami]; deuxans [ ].
b) Quando si fa la liaison con una parola che termina per “d”, il suono di questa
consonante diventa [t]: grandamour [ R]; quandil mange [ ʒ].
c) Quando si fa la liaison, le vocali nasali vengono pronunciate facendo sentire la “n”
o la “m”: bonami [bonami].
d) Quando si fa la liaison, la consonante finale “f” si pronuncia [v] davanti alle parole
“ans”, “heures”, “hommes”: neufans [ ], neufheures [nœvœR].
e) Attenzione: la congiunzione “et” non fa mai liaison.
f) Dopo la s finale di un nome al plurale seguito da un verbo: Nosamis ont
téléphoné.
FoCoLaRe
Finali di parola: altre pronunce particolari
-ds Alla fine di una parola Poids (pesi), temps, états (stati), doigts (dita).
non si pronunciano.
-ps
-ts
-gs
-gts
2) la “s” non si 2) des (dei, delle, degli), mes (miei, mie), les (i,
pronuncia e la “e” si gli, le).
accenta nei
monosillabi.