Il Congresso Di Vienna
Il Congresso Di Vienna
Il Congresso Di Vienna
LA RESTAURAZIONE IN ITALIA
In Italia la Repubblica di Genova e di Venezia non vengono ricreate,
infatti Genova venne unita al Regno di Sardegna invece Venezia unita
Milano formarono il nuovo Regno Lombardo Veneto che era affidato
all'Austria, che completa l’egemonia in Italia prendendo il controllo
anche del granducato di Toscana, del Regno delle due Sicilie, dello
stato della chiesa e alcuni stati più piccoli. Milano era considerata il
centro culturale della penisola e infatti qui viene fondata la rivista il
conciliatore fatta dall'alta borghesia e dell'aristocrazia Lombarda.
IL ROMANTICISMO
Illuminismo venne sostituito con il romanticismo che era un
complesso di idee che dal piano culturale trascendono a quello
politico. I romanticisti mettevano il sentimento in contrapposizione
alla ragione dell'illuminismo. Infatti i romantici considerano la
religione come una fonte di conoscenza storica e filosofica. L'arte
romantica adesso è in grado di cogliere il senso intimo delle cose e
nasce una nuova visione della natura ovvero un organismo vivente
che si ricongiunge con lo spirito umano. Il romanticismo esalta
l'identità nazionale che specialmente per i Paesi dominati da stranieri
va in contrapposizione con i principi del congresso di Vienna. Questo
comporta anche una rivalutazione della storia dove romantici vedono
la formazione delle caratteristiche dei popoli, come il medioevo, che
era stato condannato dall'illuminismo, viene riconosciuto il periodo
in cui si formano le radici culturali delle Nazioni.
LE SOCIETA’ SEGRETE
Durante la restaurazione sorsero associazioni segrete contro
l'assolutismo che avevano come modello la massoneria. L'ingresso in
queste avveniva tramite un rito d’iniziazione per accertarsi della
fedeltà . Queste associazioni avevano una struttura gerarchizzata per
tutelare le associazioni in caso gli affiliati fossero arrestati. La società
protestava contro i ceti aristocratici e contro la borghesia e tra gli
iscritti ci sono molti ex ufficiali dell'esercito napoleonico. Il mondo
operaio e contadino nonostante avessero in comune la lotta contro i
regimi assolutistici e polizieschi avevano contrasti causati dalle
diverse idee. La più importante fu la Carboneria che si diffuse in
Europa specialmente in Italia. Questo prende il nome dalle finte
vendite di carbone che servivano per coprire le riunioni degli
associati. Dentro la Carboneria c'erano posizioni diverse e opposte
perché oltre agli orientamenti liberali c'erano anche elementi
repubblicani e democratici che andavano in contrapposizione. In
Germania c'era la lega studentesca che lottava per l'indipendenza
tedesca. In Russia c'erano le società del Nord più moderata, e la
società del Nord più democratica. In Polonia c'era la società
patriottica nazionale e in Grecia l'eterea che raggrumava il
sentimento anti turco. Per i carbonari non era importante
l'educazione del Popolo alla rivoluzione, infatti, pensavano che
questa dovesse nascere dall'avanguardia consapevole e non da un
raggruppamento del Popolo. Per loro una volta scoppiata la
rivoluzione, il popolo sarebbe stato esasperato per le proprie
condizioni di vita. Le masse che erano stanche dal lavoro e
spaventate dalle repressioni e non all'altezza di comprendere
concetti di libertà e uguaglianza, non condividevano i principi
rivoluzionari e per questo moti spinti da cospiratori finirono in
tentativi turbolenti.
I MOTI INSURREZIONALI
I moti contro la ristorazione scoppiarono nei paesi più arretrati. In
Spagna nel 1820 le truppe di Cadice che stavano per imbarcarsi per il
Sudamerica si ammutinarono chiedendo un ritorno alla costituzione
del 1812 e Re Ferdinando preoccupato dalla continua della protesta,
concesse lo statuto. Nel 1823 la santa alleanza invia un esercito
francese contro i rivoltosi spagnoli e il regime venne restaurato con
forza. Nel Regno delle due Sicilie a Nola scoppiò un’insurrezione
militare con a capo del movimento Guglielmo Pepe e Ferdinando
primo concesse la costituzione sul modello di quella spagnola. Quindi
nel Regno delle due Sicilie si crea un sistema monarchico
costituzionale dove c'era un parlamento con potere legislativo, dove
il re era inviolabile istituzionalmente e governava il paese e dove il
sovrano giurava fedeltà alla costituzione davanti al parlamento. Però
due giorni dopo la firma della costituzione le cose si complicano e la
rivolta si estese anche in Sicilia dove assunse le caratteristiche di un
movimento separatista. Il governo napoletano dovete inviare un
esercito di diecimila uomini per reprimere questi insurrezione. La
situazione del Sud Italia allarmò la santa alleanza perché pensavano
che questi moti potessero espandersi verso il nord, Allora stabilirono
di intervenire nell'Italia meridionale e questa decisione cambiava lo
scopo difensivo dell'Alleanza. Nel 1821 Ferdinando primo andò a
Lubiana per prendere parte un nuovo congresso e prima di partire
diede la sua parola per difendere la costituzione davanti alle potenze
europee ma questa sua promessa non venne rispettata e autorizzò
l'intervento armato delle forze della santa alleanza infatti gli austriaci
dopo poco entrarono a Napoli e Ferdinando primo restaurava il
Regno delle due Sicilie con il regime assolutistico. In Piemonte
Vittorio Emanuele primo si oppose al regime assolutistico appoggiato
da Carlo Alberto. I carbonari, allora con a capo Balbo e Santarosa,
volevano unirsi agli insorti Lombardi per fondare uno stato unito
insieme all'Italia settentrionale, facendo scoppiare un moto. Questo
scoppiò ad Alessandria, Carlo Alberto che diceva di sostenere questa
rivolta, non lo fece, quando la rivolta arrivo a Torino il potere venne
dato a Carlo Alberto che doveva emanare una costituzione. Quando
però Carlo Felice tornò annulla questa costituzione e con l'aiuto
dell'esercito austriaco represse la rivolta.
IDUSTRIALIZZAZIONE E COLONIALISMO
Lo stato per fare in modo che avvenisse l'industrializzazione nel
paese doveva investire finanziariamente creando infrastruttura e
facendo una programmazione economica, nonostante questo le
regioni europee che avevano una cultura industriale erano poche.
L'economia Europea era fondata sull'agricoltura e si verificarono
trasformazioni all'interno di questa dovute dal l'incremento
demografico e quindi c'era il bisogno di coltivare nuove terre ma
anche dalla disponibilità al commercio. Molti paesi asiatici non
avevano contatti con l'europea ma l'Inghilterra riuscì ad averlo
completando anche la conquista dell'India. Tra la Cina e l'Inghilterra
scoppiò la prima guerra dell'oppio nella quale gli inglesi avevano
proposto al governo cinese di autorizzare l'importazione dell'oppio
ma l'imperatore rifiutò e l'Inghilterra avvia un contrabbando
dell'oppio. Quando secondo la Cina tentò di fermare questo
commercio illegale l’Inghilterra reagì scatenando una guerra con la
conseguenza che il porto di Hong Kong e altri porti che divennero
internazionali. Ci fu anche una seconda guerra dell'oppio sempre con
lo stesso scopo ma all'Inghilterra si affiancò la Francia, al termine di
questo conflitto il traffico dell'oppio fu legalizzato e altri porti cinesi
si aprirono gli stranieri. La Gran Bretagna coloniò anche l'Australia e
la Nuova Zelanda e anche l'Africa. Infatti, nel 1814 gli inglesi
controllavano il Capo di buona speranza ma entrarono in conflitto
con i boeri che erano coloni olandesi insediati in quelle terre da tanto
tempo, ma i boeri fuggirono dagli inglesi e costituirono due nuove
repubbliche. I francesi invece colonizzarono l'Africa magrebina.
LE NUOVE INDUSTRIE
Ci furono invenzioni che moltiplicarono le attività industriali come la
costruzione di centrali elettriche azionate dal vapore o dall'acqua. Un
importante sviluppo fu quello delle industrie dei motori elettrici,
delle lampadine, degli apparecchi telefonici, delle biciclette, delle
automobili eccetera. Si sviluppò anche l'igiene, la medicina e la
chimica che diventa un'attività molto importante specialmente in
Germania. Con lo sviluppo dei motori c'è un collegamento di altre due
nuove industrie che sono quelle della gomma degli pneumatici e
quelli del petrolio per il carburante, facendo diventare il petrolio una
nuova fonte di ricchezza e Potenza.
LE DOTTRINE SOCIALI
Questo problema con l'andare avanti nel tempo diventa sempre più
grave quindi per giustizia e riordinare la comunità doveva essere
affrontato e al problema vengono offerte tre soluzioni principali
liberale, socialista e cattolica.
Per i giovani liberali la questione sociale non era un problema che
toccasse lo stato, infatti questo doveva lasciare le due parti libere di
agire come meglio credessero. Infatti per loro con la libertà i
problemi si pensava si sarebbero risolti automaticamente. Questa
teoria poteva essere considerata anche impeccabile però non si può
aspettare tanto tempo per raggiungere il giusto equilibrio economico
per chi ha fame. Questa teoria era sostenuta principalmente dai
capitalisti.
La classe operaia seguiva il socialismo fondato da Marx che appunto
organizzava partiti e sindacati per preparare la rivoluzione totale
della società che avrebbe abolito la proprietà privata e dato allo stato
i capitali e la direzione economica, in questa maniera il benessere
non ricadeva solo sui capitalisti ma su tutti. La tendenza estremista
del socialismo viene chiamato il comunismo e accanto ad essa si
crearono ad esempio il socialismo riformista che propugnarono il
miglioramento di vita operaia con riforme graduali.
Il Papa Leone XIII contro l'ateismo e la lotta tra le classi proponeva
una soluzione Cristiana quindi il ricco non doveva disprezzare il
povero ma nemmeno il povero dovevo odiare il ricco quindi
entrambe le parti dovevano avere diritti e doveri. Il capitalista poteva
avere proprietà ma non poteva abusarne e dio doveva utilizzarla a
vantaggio dei poveri. L'operaio aveva il dovere di lavorare ma aveva
il diritto di avere una dignità è una sicurezza economica. Lo stato
invece doveva intervenire con leggi per proteggere i lavoratori,
quindi possiamo dire che il papà proponeva una collaborazione delle
classi quindi in molti paesi cattolici sorse la democrazia Cristiana.
LE LOTTE SOCIALI
Lo sviluppo dell'Industria Era accompagnato sempre dalle lotte dei
lavoratori, questi contrasti raggiunsero a volte tensioni drammatiche
come scioperi occupazioni di fabbriche ma anche episodi di odio in
piazza che finirono nel sangue. Queste lotte però portarono al
progresso nelle condizioni di lavoratori che gradualmente
acquisirono ciò che desideravano. Su questo influì anche l'opera di
governo degli Stati che emanarono leggi per migliorare le condizioni
di vita. Però nonostante tutti questi miglioramenti ancora oggi
diciamo che esistono scorrettezze specialmente nei paesi più
arretrati del mondo, ma sorgono giornalmente sempre più comodità
che soddisfano il livello di benessere dell'operaio.