Educazione Civica PDF
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sanzio ed è situato nella stanza della segnatura, una delle quattro "stanze vaticane",che si
trovano all'interno dei palazzi apostolici. è una delle opere pittoriche più importanti dei
musei vaticani. la scuola di atene parla del tema della ricerca razionale e ci da una
rappresentazione delle sette arti liberali, da sinistra la grammatica, l'aritmetica e la musica,
a destra geometria e astronomia, e in cima alla scalinata la retorica e dialettica. nell'affresco
i più celebri filosofi e matematici dell'antichità sono ritratti mentre parlano tra di loro sullo
sfondo di un immaginario edificio classico, rappresentato in perfetta prospettiva. al centro di
questa scena c’è platone,che punta il dito verso il cielo indicando al bene e al mondo delle
idee, mentre con una mano regge il timeo (dialogo scritto da platone nel 360 a.C). platone fu
uno dei filosofi più importanti della storia. fu allievo di socrate. nacque nel 428 a.C. e morì
nel 347 a.C. ad atene. era di famiglia aristocratica e divenne discepolo di socrate dall'età di
vent'anni. secondo la filosofia di platone l’individuo,non viene concepito come un unica
sostanza,ma come l’unione conflittuale tra anima e corpo.
427-248 a.c
è un aristocratico, un evento importante per lui fu la condanna di socrate quando la citta
di atene ebbe una crisi morale. fonda l'accademia sul modello delle comunita pitagoriche
in antitesi a isocrate.
I FINI DELLA RICERCA PLATONICA
La ricerca platonica fonda un rinnovamento etico dell'uomo (ricerca delle definizioni)
Riforma dell'ordine che è conseguenza di una riforma intellettuale
Rifondazione della politica, la Pilosofia (area della conoscenza che giunge a sapere la
conoscenza vera vs opinione, pseudo sapere) guida la società alla giustizia (il bene si fonda
su ciò)
Ricerca di un Fondamento certo del sapere per il quale è necessaria un indagine
gnoseologica (come conosciamo), psicologica (qual è lo strumento che produce la conoscenza)
e ontologica (com'è costituito ressere che noi conosciamo)
nel dialogo fedro spiega il perché della perplessità di socrate verso la scrittura:
lo scritto illude la facilità di apprendere
non risponde alle obiezioni
induce alla pigrizia e alla dimenticanza
i dialoghi di platone invece sono uno stimolo, non una sostituzione del pensiero, usa il
mito per rendere intuitive le questioni al di là della discorsività.
le dottrine non scritte è la teoria delle idee.
elaborata nel corso della battaglia antisofistica che continua anche dopo la morte di
socrate.
il termine idea occupa un ruolo di prima importanza pur assumendo significati diversi.
approfondisce il concetto di scienza (epistéme) ciò che rappresenta il vero che deve avere
stabilità, immutabilità e perfezione che è in opposizione all’opinione a (doxa) “secondo
me ... è”
il pensiero riflette l’essere che non muta.
idee= esito di una conoscenza del nostro intelletto, della mente e non esito della
conoscenza sensibile. l’oggetto e il contenuto del sapere è un tipo di essere
che non muta: le IDEE sono conosciute dalla mente (conoscenza sovrasensibile) e non dai
sensi (conoscenza empirica)
distinzione di due piani del reale.
empirico: conosciuto sensi → opinione (doxa)
sovrasensibile: intelletto → scienza (epistéme)
la teoria delle idee comprende un
DUALISMO ONTOLOGICO (dell’essere, scisso in un mondo di apparenza e una di realtà
sovrasensibile) che si rispecchia tramite un DUALISMO GNOSEOLOGICO, strutture
conoscitive (sensoriali e intellettive)
questo garantisce un REALISMO ONTOLOGICO (a realtà sta nel mondo delle idee)
rispecchiato da un REALISMO GNOSEOLOGICO
tenta di rispondere a parmenide ed eraclito: non si nega la realtà del mondo sensibile,
solo la sua verità
parmenide (6-5 secolo a.C) affermava che “l’essere è e il non essere non è ” (che non è
sul piano sensoriale). il pensiero è identico con l’essere, ma non il non- essere, quello che
si esprime solo nella forma del non-essere, ossia il divenire, ha un’esistenza solamente
illusoria: divenire e mutamento sono illusori (paradossi del moto: achille e la tartaruga).
la verità è quella del logos
eraclito: (6-5 secolo a.C)
“non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume ” → tutto quello che appare come
stabile in realtà è in continuo movimento e trasformazione e l’apparenza di stabilità non
è altro che equilibrio di forze: non c’è fissità (paradossi dell’identità dei contrari)
hanno sede nell’iperuranio (al di là del cielo), area dell’essere quindi non sono
un semplice contenuto mentale, non sono solo nella testa o nell’anima
• sono criteri di giudizio. paragone ideale che mi permette di giudicare un
giudizio giusto o sbagliato.
sono criteri di giudizio. paragone ideale che mi permette di giudicare un
giudizio giusto o sbagliato.
sono cause o fondamento delle cose sensibili: condizione per l’esistenza delle
realtà empiriche
sono il modello unico e perfetto delle cose molteplici e imperfette di questo mondo.
Le idee sono modello (archetipo) delle cose, le cose sono copie imperfette delle idee
(diviene filosofo perché vuole insegnare il bene, liberare gli uomini dall’ignoranza)
i compagni però non non riescono a credergli perché l’unica realtà che conoscono è
quella illusoria, accusato di essere un folle (distogliere i ragazzi da una vita di
normalità) dagli uomini che portano le statuette aizzando la folla a ucciderlo. (come
successo a socrate)
ne parla il
auriga → anima razionale → tiene dritta la biga e contempla le idee, quanto più è in grado di
tenere a freno i due cavalli e avere contemplazione e più si abbevera del sapere.
Prima o poi il cavallo nero prenderà il sopravvento, perdendo il ricordo delle idee contemplate
in precedenza. L’anima concupiscibile ci fa sopravvivere sulla terra, mentre l’anima razionale si
manifesterà per ultima.
platone nella repubblica: il sapere a servizio del bene
la riflessione sulle idee non si ferma alla visione del bene/bello/vero, ma si
propone anche di essere una risposta alla crisi politica e di valori che portò
socrate alla condanna a morte.
1 premessa: lo stato, come ogni comunità, si fonda sulla giustizia
2 promessa: la città deve avere la stessa struttura tripartita dell’anima. Così
come l’anima è giusta quando le parti sono in armonia, lo stato è giusto quando
al suo interno ogni cittadino svolge il compito che gli spetta: organicismo