Dai Numeri Primi Alla Zeta Di Riemann, Visti Attraverso Maple

Scarica in formato pdf o txt
Scarica in formato pdf o txt
Sei sulla pagina 1di 49

Uno dei problemi sui numeri che risale al Seicento (epoca di Fermat) sempre stato quello di comprendere se i numeri

i primi, ovvero i numeri che hanno come divisori solo se stessi e l'1, seguissero una legge di distribuzione, in modo da ricavarli in modo semplice, come calcolo di una funzione. Ad esempio era possibile conoscere il miliardesimo numero primo o il tri-milionesimo, con una formula? I numeri primi seguono una legge regolare, descrivibile con una funzione o attraverso la statistica? Oppure non esiste una funzione? A cosa servono i numeri primi, l'ipotesi di Riemann e le funzioni Gamma, Beta, Zeta? In realt oggi si compreso che i numeri primi e le funzioni scoperte nella teoria dei numeri sono utili in molte applicazioni: scientifiche, statistiche, mediche, borsa, ludiche, sicurezza, crittazione, etc. Gauss, giocando ogni sera con le sue "chiliadi" di numeri, osserv che i numeri primi seguivano un andamento legato al logaritmo.

(1)

4.587356305 (1)
Il Teoema dei Numeri primi (dimostrato nell'Ottocento da Hadamard e De Vallee Poussin) afferma che:

Inoltre l'ennesimo primo pn wn*ln(n) A verifica vediamo che l'n-esimo primo trovato con ithprime e confrontiamolo con la formula pn wn*ln(n). Ovviamente il risultato si avvicina, ma esiste un errore.

7919 6907.755279
Una valutazione pi accurata trovata da Gauss rappresentata dal logaritmo integrale. # Li(x): Logaritmo integrale per il conteggio dei primi (Teorema dei Numeri Primi)

(2)

6.591009216 (3)

400

300

200

100

500

1000

1500 t

2000

2500

3000

400

300

200

100

500

1000

1500

2000

2500

3000

200

150

100

50

0 0 200 400 x
Von Kock afferm che: Se l'ipotesi di Riemann vera allora:

600

800

1000

La O grande La formula precedente suggerita da Von Kock significa che la differenza contenuto nella O grande man mano che si procede all'infinito come nella figura successiva.

200

100

0 200 400 x 600 800 1000

Una delle attivit importanti sui numeri primi sia la ricerca di numeri primi in un intervallo, sia la dimostrazione che un intero a molte cifre sia primo. Molte congetture sono ancora da dimostrare come l'infinit dei numeri primi gemelli, la congettura di Goldbach (un numero pari sempre somma di due numeri primi),la congettura di Levy, la congettura di Cramer, la congettura di Legendre, la nuova congettura dei numeri di Mersenne etc. (vedi Wikipedia per un elenco). Molti fanno parte dei cosiddetti "Problemi del millennio" come la RH.
Numeri primi e intervalli rarefatti Esistono intervalli rarefatti, cio grandi quanto si vuole dove non esistono numeri primi. Ad esempio tra n!+2 e n! +n.

num num num num num num

5042 5043 5044 5045 5046 5047

primo primo primo primo primo primo

? ? ? ? ? ?

false false false false false false

Due numeri primi gemelli sono due numeri primi a distanza 2, esempio 3 e 5, 5 e 7 etc.
Ricerca di numeri primi gemelli in un intervallo

1000000007, 1000000009 1000000409, 1000000411 1000000931, 1000000933 false number previous next 1234567890 1234567811 1234567891 true
I test di primalit, la crittografia e gli algoritmi che ne derivano sono un altro affascinante tema di Teoria dei numeri e importante in molte applicazioni umane. Vedi articoli. Un test classico il Piccolo Teorema di Fermat

(4)

(PTF); mentre un algoritmo di crittografia asimmetrica l'RSA. L'ipotesi di Riemann ha a che fare anche con la fattorizzazione di un semiprimo (ovvero un numero RSA N=p*q) e con test di primalit come Miller-Rabin. Il Piccolo Teorema di Fermat utilizza il modulo per stabilire se un numero primo. Un numero primo se :

Supponiamo a=2 p=7 ora :

1 1

1 1 false 5 15625

(5)

La Teoria dei numeri analitica inizia con Eulero, Bernoulli, Abel, Legendre, Grandi, Wallis, Leibniz, Newton, Stirling, Goldbach ed altri. Molti di essi sono affascinati dallo studio delle serie e dalla problematica della loro convergenza o di trovare forme chiuse a determinate costanti, tra cui il pi greco e le costanti della zeta di Eulero.

Eulero mette in evidenza, tramite la serie di Basilea, il legame tra il prodotto dei numeri primi e la serie dell'inverso delle potenze dei numeri naturali, con cui dimostra anche che i numeri primi sono infiniti. Nascono la zeta di Eulero in campo reale ed altre serie (serie armonica, etc). In questo periodo nasce tutta la teoria dietro la funzione gamma e la funzione beta, come problema di interpolazione dei fattoriali.

# Zeta di Eulero in campo Reale e sue costanti

Zeta come serie

Zeta nei corrispondenti valori di sopra

Zeri banali Zeri banali Zeri banali Zeri banali Costanti

a Zeta(-2n) a Zeta(-2) 0 a Zeta(-4) 0 a Zeta(-6) 0

Serie armonica Hn 7.485470861 7.485470861 costante Eulero Mascheroni Un confronto ulteriore (6)
# plot della zeta di Eulero in campo reale

1 x

0 x
Zeta di Riemann nel piano complesso

ed definita come una somma infinita: Zeta(z) = sum(1/(n^z),n = 1 .. infinity); E' anche possibile estendere la definizione della funzione Zeta nell'intero piano complesso eccetto z=1, attraverso un processo di continuzione analitica. La zeta di Riemann la base della Teoria dei Numeri analitica. La Riemann Hypothesis (RH) o congettura di Riemann afferma che tutti gli zeri non banali della zeta vivono

Solitamente all'infinito si diradano i numeri primi, ma si infittiscono gli zeri non banali.

La Zeta di Riemann ha anche degli zeri banali (Trivial Zeroes) a -2n, con n>0, sull'asse reale, che non sono di interesse nella congettura di Riemann (a n=0 non c' uno zero banale, n sull'asse positivo). # Grafico della zeta di Riemann - Level curves

capaci di pensare e rappresentare 3 dimensioni o meno. Nei casi multidimensionali l'idea di rappresentare una proiezione dell'oggetto su un piano; basta pensare ad una sfera proiettata su un piano, ottenendo un cerchio.

di Riemann. In Maple possiamo ottenere tali diagrammi con il comando "contourplot", magari evidenziando anche la striscia critica tra 0 e 1 e la retta critica a x=1/2. Se salite con l'occhio sulla retta critica a x=1/2 (z=x+iy nel diagramma) , laddove la Re( 14.1347251417347 (il puntino rosso). Se si aumenta il parametro nzeri (cio fino a che zero si vuole arrivare: il primo, il secomndo etc) e contemporaneamente grid e count per migliorare il grafico, si trova anche lo zero a 21.0220396 e cos via.

16 14 12 10 y 8 6 4 2

0 x

La zeta di Riemann ha sia zeri banali sull'asse negativo che zeri non banali sulla retta critica, come abbiamo gi detto.

#Cerchiamo numericamente prima gli zeri banali Si pu scrivere una semplice procedura per un intervallo di z=x+I*y.

Trivial Zero a x= -10 y=0 Trivial Zero a x= -8 y=0 Trivial Zero a x= -6 y=0 Trivial Zero a x= -4 y=0 Trivial Zero a x= -2 y=0
Ora andiamo a caccia degli zeri non banali (non trivial zeroes). Dobbiamo fare prima qualche premessa.
# Valore assoluto della zeta di Riemann

10

20 t

30

40

50

Considerazioni sul diagramma precedente Dove si annulla la curva sull'asse delle ascisse (t la parte immaginaria) individuiamo zeri non banali, ad esempio a:

14.1347251417347, 21.0220396387716, 25.0108575801457, 30.4248761258595, 32.9350615877392 37.5861781588257, 40.9187190121475, 43.3270732809150, 48.0051508811672, 49.7738324776
Diagramma polare (scopo)

L'origine del diagramma polare il punto di intersezione con gli assi della parte reale e immaginaria della Zeta di RIemann e quindi individua gli zeri non banali. retta critica). Se si sceglie un valore di < > 1/2 il diagramma polare che si ritengono presenti tutti gli infiniti zeri non banali. Vediamo nel seguito due diagrammi polari uno per
# Diagramma polare della zeta di Riemann a sigma=1/2

# Zeri non banali -- La parte immaginaria e la parte reale della zeta si incontrano dove ci sono gli zeri non banali.

0 10 20 t 30 40 50

Il diagramma di sopra conferma quello gi visto col diagramma polare, ma mentre il diagramma polare concentrato attorno all'origine e sono di nostro interesse le curve che passano per l'origine, invece nel diagramma lineare si ha una dispersione delle informazioni. La cosa importante per l'informazione che uno zero non banale si ha quando le due curve si intersecano sull'asse delle ascisse (parte reale e immaginaria si annullano).

Gamma in campo reale

10

5 t

10

Costanti dovute a Gamma Gamma(1/2) :

Limite di Gamma a 0: Limite di Gamma a -2: Limite di Gamma a -4: Limite di Gamma(n+1,n)/n! all'infinito: 0.5000000000
Gamma in campo complesso

(7)

400 300 200 100

5 x

10

Costanti legate a Eulero Mascheroni

Altre Costanti

(8)
# Hadamard Gamma Function Un'altra funzione interessante la Hadamard Gamma function (vedi http://www.luschny. de/math/factorial/hadamard/HadamardsGammaFunction.html) Cos come la funzione Gamma nacque per l'interpolazione di n! anche la Hadamard Gamma nasce per lo stesso

scopo ma pi semplice ed una funzione intera. Definizione:

H(x)

0 x

(9)
Se definiamo:

Q function

2 x

# Zeta Riemann-Siegel o Zeta Hardy Definizioni:

(10)

20

40

0 7003 7004 7005 7006 7007

# Modulo della Zeta di Hardy

0.5385471385

(11)

20

40

# Quanti zeri a T=78? sono circa 20. Ci troviamo anche che il 20-esimo dalle parti di 78 come altezza sulla retta critica

18.85490741

N(T) 250

200

150

100

50

0 0
#Densit degli zeri

100

200 T

300

400

500

Densit zeri ad altezza T

0 100 200 T 300 400 500

Un plot che si pu fare per mettere in evidenza gli "zeri banali" a -2,-4,-6,-8, etc; infatti il rapporto diverge.

200

100

10 x

20

# Gram point e Funzione di Lambert

per cui sono interessnati come indicatori insieme ai punti stazionari di massimo o di minimo.

#Plot della Funzione di Lambert

0.5671432904

Real Lambert Function

1 W

4 x

10

0 x

# Cercare gli "zeri non banali" della zeta di Riemann con Maple

Con Maple per gli zeri si pu lavorare: sul valore assoluto della Zeta di Riemann, sul valore complesso della Zeta di Riemann sulla parte reale della Zeta di Hardy N.B: il 15 in evalf la precisione. Prima di scrivere una procedura analizziamo come possiamo ricavare i valori

14.1347251417347 14.1347251417347 14.1347251417347 114.320220915453 82.9103808540860 21.0220396387716 21.0220396387716 21.0220396387716 25.0108575801457 30.4248761258595 30.4248761258595 43.3270732809150
# E' possibile ottenere gli zeri dalla forma complessa

(12)

14.1347251417347 21.0220396387716 25.0108575801457 32.9350615877392 37.5861781588257

(13)

A questo punto possibile scrivere una procedura che trova n zeri, provando ciclicamente tutti i valori interi, da 14 in poi, e scartando le soluzioni ripetute precedenti o dove il segno della zeta di Hardy permane. Gli esempi precedenti mostrano che occorre scartare anche valori non validi oltre alle soluzioni ripetute (ad esempio quella 114 o 82). Nella procedura successiva ci si basa per l'esclusione, sul segno che assume la funzione Zeta di Hardy ( uno zero solo se il segno opposto al precedente), mentre gli zeri sono cercati sul valore assoluto della zeta (il che lo stesso).

14.1347251417347, 21.0220396387716, 25.0108575801457, 30.4248761258595, 32.9350615877392 37.5861781588257, 40.9187190121475, 43.3270732809150, 48.0051508811672, 49.7738324776

zero zero zero zero zero zero zero zero zero zero

1 : 14.1347251417347 2 : 21.0220396387716 3 : 25.0108575801457 4 : 30.4248761258595 5 : 37.5861781588257 6 : 40.9187190121475 7 : 43.3270732809150 8 : 49.7738324776723 9 : 52.9703214777145 10 : 56.4462476970634 (14)

(14)

0 Equivalente a 0

Equivalente a

Costante in gioco = -4/15*Pi^6


La funzione di Mobius :

1 2 numero primo, numero dispari di primi 3 numero primo, numero dispari di primi 0 4 quadrato 1 6=2*3, numero pari di primi 0 30=2*3*5, numero dispari di primi

(15)

Il risultato principale del documento di Riemann Il risultato principale fu l'espressione J(x) che esprimeva l'errore rispetto a Li(x).

J(x) costituito da quattro parti: il 'termine principale' Li(x), la costante ln(2), il quarto termine dell'espressione costituito dall'integrale, di cui vedremo un plot, gli zeri non banali che qui appaiono (senza la presenza di zeta).

Vedi John Derbyshire - L'ossessione dei numeri primi, oppure "Sulle spalle dei giganti".J(x) il calcolo esatto del numero dei primi in forma chiusa. Questo risultato si otteneva dalla inversione di:

# J(x)=Li(x) -

3 1/[t*(t^2-1)*ln(t)] 2

0 1 2 t 3 4

Il termine secondario dell'Errore:

- termini oscillanti

Questo termine non deve sorprendere: qualsiasi funzione polinomiale si pu esprimere attraverso i suoi zeri. Ad esempio la funzione z^2-11z+28, conoscendo gli zeri dell'equazione, possiamo scomporla in

fattori: (z-4)*(z-7). Consideriamo ora il termine secondario, esaminiamo, cio, gli zeri che contribuiscono a

Nel seguito anzicch usare Li(x^(1/2+I*t)) si pu usare anche l'esponenziale Integrale definito come Ei[ (1/2+I*t) * ln(x)].

(16)
Come si vede, sommando i due termini relativi allo zero e a quello coniugato, il risultato un numero reale, ovvero la parte immaginaria nulla. Consideriamo per esempio solo i primi 20 zeri non banali della Zeta di Riemann, con i rispettivi coniugati, riportandone solo il valore immaginario in una lista che chiamiamo nel seguito ListaR. In sostanza la serie se considerata con la tecnica di uno zero e il suo coniugato pu essere solo una serie convergente condizionalmente. Partiamo dal primo zero e il suo coniugato e procediamo verso Nord sulla retta critica. Alla fine in vanno sommati tutti i valori che abbiamo trovato di ogni coppia e nel caso della zeta di

RIemann sono infiniti. Se consideriamo almeno 50 zeri, avremo un errore solo dell'8% rispetto alla somma infinita; mentre con 20 zeri l'errore molto pi grande, ma qui ci interessava mostrare il metodo che si usa solitamente per questo tipo di trattazione. E' facile vedere nel plot un "andamento oscillante" (tra valori negativi e positivi) di queste coppie di termini, da qui

il nome attribuitogli da Riemann di "termini oscillanti".

0 2 4 6 8 10 k 12 14 16 18 20

Lo studio di questi termini stato importante per comprendere se tutti gli zeri sono tali da influenzarsi e portare alla divergenza. Se si riportano i punti, come sopra, senza unirli, per k=1000 zeri, si ottiene la figura successiva.

Nella figura si osserva una lenta ma graduale convergenza a zero all'aumentare di k a valori elevati. Questo vuol dire che J(x) si avviciner sempre di pi al logaritmo integrale e il termine di errore peser sempre meno. Il discorso fatto per x=20 si pu rifare per x qualsiasi. All'aumentare di x, questi termini oscillanti sono sempre pi indisciplinati, ma l'andamento alla fine lentamente tende a convergere. Tutto ci all'atto pratico significa, come da

la zeta in un dominio dove si possa evidenziare una contraddizione e dimostrare la RH vera o anche falsa.
Sfruttando z=1-1/s ovvero s= 1/(1-z), con questa trasformazione la Re(s) > 1/2 corrisponde ad un disco per |z| < 1.

Definizioni: ;

(17)

Potrebbero piacerti anche