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2013
IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE conto delle disposizioni dell'articolo 117 della conven
EUROPEA, zione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 10 di
cembre 1982 (5) (UNCLOS).
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in par (3) Poiché la pesca ricreativa può avere un impatto signifi
ticolare l'articolo 43, paragrafo 2, cativo sulle risorse ittiche, gli Stati membri dovrebbero
pertanto provvedere affinché essa sia effettuata in ma
niera compatibile con gli obiettivi della PCP.
vista la proposta della Commissione europea,
(4) La PCP dovrebbe garantire che le attività di pesca e di
acquacoltura contribuiscano alla sostenibilità a lungo ter
previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti
mine sotto il profilo ambientale, economico e sociale.
nazionali,
Essa dovrebbe comprendere norme miranti ad assicurare
la tracciabilità, la sicurezza e la qualità dei prodotti com
mercializzati nell'Unione. Inoltre, la PCP dovrebbe con
visto il parere del Comitato economico e sociale europeo (1), tribuire a un aumento della produttività, a un equo te
nore di vita per il settore della pesca, compresa la pesca
su piccola scala, e alla stabilità dei mercati, nonché do
visto il parere del Comitato delle regioni (2), vrebbe garantire la disponibilità delle risorse alimentari e
la fornitura di tali risorse ai consumatori a prezzi ragio
nevoli. La PCP dovrebbe contribuire alla realizzazione
deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria (3), della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente,
sostenibile e inclusiva, nonché al conseguimento degli
obiettivi ivi definiti.
considerando quanto segue:
(5) L'Unione è parte contraente dell'UNCLOS (6) e conforme
mente alla decisione 98/414/CE del Consiglio (7), dell'ac
(1) Il regolamento (CE) n. 2371/2002 del Consiglio (4) ha cordo delle Nazioni Unite sull'applicazione delle disposi
istituito un sistema comunitario per la conservazione e zioni della convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del
lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel mare, del 10 dicembre 1982, relative alla conservazione
l'ambito della politica comune della pesca (PCP). e alla gestione degli stock ittici transzonali e degli stock
ittici altamente migratori del 4 dicembre 1995 (8) ("ac
cordo delle Nazioni Unite sugli stock ittici"), e, confor
(2) L'ambito di applicazione della PCP comprende la conser memente alla decisione 96/428/CE del Consiglio (9), del
vazione delle risorse biologiche marine e la gestione delle l'accordo dell'Organizzazione per l'alimentazione e l'agri
attività di pesca dirette a sfruttare tali risorse. La PCP coltura delle Nazioni Unite inteso a favorire il
comprende, inoltre, le misure di mercato e le misure
finanziarie a sostegno dei suoi obiettivi, le risorse biolo (5) Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare e accordo
giche di acqua dolce e le attività di acquacoltura, nonché sull'attuazione della parte XI della convenzione (GU L 179 del
la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti 23.6.1998, pag. 3).
(6) Decisione 98/392/CE del Consiglio, del 23 marzo 1998, concer
della pesca e dell'acquacoltura, ove tali attività siano rea nente la conclusione, da parte della Comunità europea, della con
lizzate nel territorio degli Stati membri o nelle acque venzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 10 dicembre
unionali, anche da parte di pescherecci battenti bandiera 1982 e dell'accordo del 28 luglio 1994 relativo all'attuazione della
di paesi terzi o in essi immatricolati, o da pescherecci parte XI della convenzione (GU L 179 del 23.6.1998, pag. 1).
unionali o cittadini degli Stati membri, fatta salva la ( ) Decisione 98/414/CE del Consiglio, dell'8 giugno 1998, relativa alla
7
responsabilità primaria dello Stato di bandiera e tenuto ratifica, da parte della Comunità europea, dell'accordo ai fini dell'ap
plicazione delle disposizioni della convenzione delle Nazioni Unite
sul diritto del mare del 10 dicembre 1982 relative alla conservazione
(1) GU C 181 del 21.6.2012, pag. 183. e alla gestione degli stock ittici transzonali e degli stock ittici alta
(2) GU C 225 del 27.7.2012, pag. 20. mente migratori (GU L 189 del 3.7.1998, pag. 14)
(3) Posizione del Parlamento europeo del 6 febbraio 2013 (non ancora (8) Accordo ai fini dell'applicazione delle disposizioni della convenzione
pubblicata nella Gazzetta ufficiale) e posizione del Consiglio in delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 10 dicembre 1982
prima lettura del 17 ottobre 2013 (non ancora pubblicata nella relative alla conservazione e alla gestione degli stock ittici transzonali
Gazzetta ufficiale). Posizione del Parlamento europeo del 9 dicembre e degli stock ittici altamente migratori (GU L 189 del 3.7.1998,
2013 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale). pag. 16).
(4) Regolamento (CE) n. 2371/2002 del Consiglio, del 20 dicembre (9) Decisione 96/428/CE del Consiglio, del 25 giugno 1996, relativa
2002, relativo alla conservazione e allo sfruttamento sostenibile delle all'accettazione della Comunità all'accordo inteso a favorire il rispetto
risorse della pesca nell'ambito della politica comune della pesca delle misure internazionali di conservazione e di gestione da parte
(GU L 358 del 31.12.2002, pag. 59). dei pescherecci in alto mare (GU L 177 del 16.7.1996, pag. 24).
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rispetto delle misure internazionali di conservazione e di opportuno chiedere agli organismi scientifici appropriati
gestione da parte dei pescherecci in alto mare del 24 no di fornire un parere sui livelli adeguati di mortalità per
vembre 1993 (1). pesca.
(17) La PCP dovrebbe essere attuata in maniera coerente con comuni alla Commissione. Alla Commissione dovrebbe
le altre politiche dell'Unione e, in particolare, in modo da essere delegato il potere di stabilire con maggiore effica
tener conto delle interazioni con le azioni dell'Unione cia le zone protette nel quadro di un piano pluriennale.
nelle altre politiche marittime, riconoscendo che tutte le Onde garantire un livello adeguato di responsabilità e
questioni connesse agli oceani e ai mari europei sono controllo democratici, dovrebbe riferire periodicamente
legate fra loro. È opportuno garantire coerenza nella ge al Parlamento europeo e al Consiglio in merito al fun
stione delle diverse politiche settoriali nell'ambito del Mar zionamento delle stesse.
Baltico, del Mare del Nord, dei Mari Celtici, del Golfo di
Guascogna nonché della costa iberica e dei bacini del
Mediterraneo e del Mar Nero.
(23) Per conseguire più efficacemente l'obiettivo di uno sfrut
tamento sostenibile delle risorse biologiche marine è op
portuno adottare una strategia pluriennale di gestione
(18) I pescherecci unionali dovrebbero avere parità di accesso della pesca, stabilendo in via prioritaria piani pluriennali
alle acque e alle risorse unionali nel rispetto delle norme che tengano conto delle specificità dei vari tipi di pesca.
della PCP.
redditività finanziaria delle attività alieutiche. È oppor (32) Previo parere scientifico, senza compromettere gli obiet
tuno stabilire e attuare progressivamente un obbligo di tivi di rendimento massimo sostenibile e senza aumen
sbarco per tutte le catture ("obbligo di sbarco") di specie tare il tasso di mortalità per pesca, ove vige l'obbligo di
soggette a limiti di cattura e, nel Mediterraneo, anche per sbarco, compreso l'obbligo di documentare le catture, è
le catture soggette a taglie minime effettuate nell'ambito opportuno prevedere un aumento delle possibilità di pe
di attività di pesca nelle acque unionali o da parte di sca connesse, al fine di tenere conto del fatto che gli
pescherecci unionali; tale obbligo dovrebbe essere accom esemplari precedentemente riversati in mare saranno
pagnato dall'abrogazione delle norme che hanno finora sbarcati.
imposto ai pescatori il rigetto in mare.
(34) Per gli stock in relazione ai quali non sono stati disposti
(28) Al fine di rendere praticabile l'obbligo di sbarco e miti piani pluriennali è opportuno garantire tassi di sfrutta
gare l'effetto delle variazioni annuali nella composizione mento che producano il rendimento massimo sostenibile
delle catture, è opportuno che agli Stati membri sia con mediante la definizione di limiti di cattura o di sforzo. Se
sentito trasferire contingenti da un anno all'altro, entro i dati disponibili sono insufficienti, la gestione della pesca
una certa percentuale. dovrebbe basarsi su parametri approssimativi.
(39) È opportuno stabilire un quadro generale per la coopera dovrebbero essere messi a disposizione della Commis
zione regionale degli Stati membri che hanno un inte sione affinché possa sorvegliare la dimensione delle flotte
resse diretto alla gestione per quanto riguarda l'introdu degli Stati membri.
zione di talune misure di conservazione rispetto alle quali
in un atto futuro può essere riconosciuto il potere di
adottare atti delegati o di esecuzione. Nell'ambito di (46) Per garantire una gestione della pesca basata sui migliori
tale quadro generale, gli Stati membri dovrebbero coo pareri scientifici disponibili è necessario poter disporre di
perare a livello regionale allo scopo di adottare racco serie di dati armonizzati, affidabili e precisi. Gli Stati
mandazioni e altri strumenti comuni per l'elaborazione membri dovrebbero pertanto raccogliere dati sulle flotte
e l'attuazione di misure di conservazione e di misure che e sulle loro attività di pesca, in particolare dati biologici
interessano l'attività di pesca nelle zone protette dal di sulle catture, inclusi i rigetti, e informazioni provenienti
ritto ambientale. Nel quadro della cooperazione regionale da indagini sugli stock ittici e sull'impatto ambientale
la Commissione dovrebbe adottare misure di conserva potenziale delle attività di pesca sull'ecosistema marino.
zione mediante atti di esecuzione o atti delegati solo se Gli Stati membri dovrebbero gestire i dati raccolti e met
tutti gli Stati membri interessati in una regione raggiun terli a disposizione degli utilizzatori finali e delle altre
gono un accordo su una raccomandazione comune. In parti interessate. Gli Stati membri dovrebbero collaborare
assenza di una raccomandazione comune, la Commis fra loro e con la Commissione al fine di coordinare le
sione dovrebbe presentare una proposta per le corrispon attività di raccolta dei dati. Con riguardo alla raccolta dei
denti misure utilizzando la procedura applicabile prevista dati, ove necessario gli Stati membri dovrebbero inoltre
a norma del trattato. collaborare con i paesi terzi. Gli Stati membri dovrebbero
fornire alla Commissione, per la sua valutazione, una
relazione annuale delle loro attività di raccolta dati, che
(40) Agli Stati membri dovrebbe essere delegato il potere di è resa pubblica.
adottare, per gli stock nelle acque unionali, misure di
conservazione e di gestione applicabili unicamente ai pe
scherecci unionali battenti la loro bandiera. (47) La raccolta di dati dovrebbe includere informazioni che
facilitino la valutazione economica delle imprese attive
nel settore della pesca, dell'acquacoltura e della trasfor
(41) Agli Stati membri dovrebbe essere delegato il potere di mazione dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura, non
adottare, nella rispettiva zona delle 12 miglia nautiche, ché delle tendenze occupazionali in tali settori.
misure di conservazione e di gestione applicabili a tutti i
pescherecci unionali purché le misure adottate, nei casi in
cui si applichino a pescherecci unionali appartenenti ad
(48) Il comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca
altri Stati membri, non siano discriminatorie e siano state
(CSTEP) istituito con decisione 2005/629/CE della Com
oggetto di una consultazione preliminare fra gli altri Stati
missione (1) può essere consultato sulle questioni relative
membri interessati e purché l'Unione non abbia adottato
alla conservazione e alla gestione delle risorse biologiche
misure specifiche di conservazione e di gestione per la
marine, al fine di garantire la necessaria assistenza di
zona delle 12 miglia nautiche interessata.
personale scientifico altamente qualificato, in particolare
nell'applicazione di discipline di tipo biologico, economi
(42) Gli Stati membri dovrebbero poter introdurre un sistema co, ambientale, sociale e tecnico.
di concessioni di pesca trasferibili.
(49) Le conoscenze scientifiche orientate alla politica della
(43) Gli Stati membri dovrebbero adottare misure specifiche pesca dovrebbero essere rafforzate mediante programmi
destinate ad adeguare il numero di pescherecci unionali adottati a livello nazionale per la raccolta di dati scienti
alle risorse disponibili sulla base delle loro valutazioni in fici sulla pesca, la ricerca e l'innovazione in coordina
merito all'equilibrio tra la capacità di pesca dei loro pe mento con gli altri Stati membri nonché nell'ambito
scherecci e le possibilità di pesca di cui dispongono. Le dei quadri dell'Unione per la ricerca e l'innovazione. Do
valutazioni dovrebbero essere effettuate conformemente vrebbe altresì essere promossa una migliore cooperazione
agli orientamenti della Commissione. Le relazioni annuali tra il settore e il mondo scientifico.
risultanti dovrebbero essere pubblicate. Ciascuno Stato
membro dovrebbe avere la possibilità di scegliere le mi
sure e gli strumenti che intende adottare al fine di ridurre (50) L'Unione dovrebbe promuovere a livello internazionale
la capacità di pesca eccessiva. gli obiettivi della PCP assicurando che le attività di pesca
dell'Unione al di fuori delle acque di quest'ultima si ba
sino sugli stessi principi e le stesse norme applicabili a
(44) Inoltre, ai fini della gestione e dell'adeguamento della norma del diritto dell'Unione e promuovendo condizioni
capacità di pesca dovrebbero essere mantenuti i limiti di parità per gli operatori dell'Unione e gli operatori di
massimi obbligatori di capacità delle flotte e i regimi paesi terzi. A tal fine, l'Unione dovrebbe cercare di gui
nazionali di entrata/uscita in relazione agli aiuti per il dare il processo di rafforzamento dell'operato delle orga
disarmo. nizzazioni regionali e internazionali per permettere loro
di meglio conservare e gestire le risorse marine viventi
(45) Gli Stati membri dovrebbero registrare le informazioni (1) Decisione 2005/629/CE della Commissione del 26 agosto 2005 che
minime relative alle caratteristiche e alle attività dei pe istituisce un comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca
scherecci unionali battenti la loro bandiera. Tali dati (GU L 225, 31.8.2005, pag. 18).
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comprese nel loro ambito di competenza, compreso per migliorare la competitività del settore dell'acquacoltura,
quanto riguarda la lotta contro la pesca illegale, non sostenerne lo sviluppo e l'innovazione e favorire l'attività
dichiarata e non regolamentata (INN). L'Unione dovrebbe economica, la diversificazione e una migliore qualità della
cooperare con i paesi terzi e le organizzazioni interna vita nelle zone costiere e interne. Inoltre, occorre intro
zionali ai fini di un maggiore rispetto delle misure inter durre meccanismi di scambio di informazioni e buone
nazionali, compresa la lotta contro la pesca INN. La prassi fra gli Stati membri tramite un metodo aperto di
posizione dell'Unione dovrebbero basarsi sui migliori pa coordinamento delle misure nazionali riguardanti la sicu
reri scientifici disponibili. rezza delle attività economiche, l'accesso alle acque e al
territorio unionali e la semplificazione delle procedure di
concessione di licenze.
(51) Gli accordi di partenariato con i paesi terzi nel settore
della pesca sostenibile dovrebbero garantire che le attività
di pesca dell'Unione nelle acque dei paesi terzi si basino (56) La natura specifica dell'acquacoltura rende necessaria la
sui migliori pareri scientifici disponibili e su scambi di creazione di un consiglio consultivo per la consultazione
informazioni pertinenti al fine di giungere allo sfrutta delle parti interessate su elementi delle politiche del
mento sostenibile delle risorse biologiche marine, alla l'Unione che potrebbero incidere sull'acquacoltura.
trasparenza per quanto riguarda la determinazione del
surplus e, di conseguenza, a una gestione delle risorse
coerente con gli obiettivi della PCP. Tali accordi, che (57) È necessario rafforzare la competitività del settore della
prevedono la concessione dell'accesso a risorse commisu pesca e dell'acquacoltura dell'Unione e semplificare tale
rate agli interessi della flotta dell'Unione in cambio di un settore per sostenere una migliore gestione della produ
contributo finanziario dell'Unione, dovrebbero contri zione e delle attività di mercato; l'organizzazione comune
buire alla creazione di un contesto di governance di dei mercati nel settore dei prodotti della pesca e dell'ac
elevata qualità al fine di garantire, in particolare, misure quacoltura dovrebbe garantire condizioni di parità per
efficienti in materia di raccolta dei dati, monitoraggio, tutti i prodotti della pesca e dell'acquacoltura commer
controllo e sorveglianza. cializzati nell'Unione a prescindere dalla loro origine,
mettere i consumatori in grado di effettuare scelte più
informate e incoraggiare modelli di consumo responsabili
(52) Il rispetto dei principi democratici e dei diritti umani, nonché migliorare le conoscenze economiche e la com
enunciati nella Dichiarazione universale dei diritti del prensione dei mercati dell'Unione lungo l'intera filiera.
l'uomo e negli altri strumenti internazionali pertinenti
sui diritti umani, nonché del principio dello stato di
diritto, dovrebbe costituire un elemento essenziale degli (58) L'organizzazione comune dei mercati dovrebbe essere
accordi di partenariato nel settore della pesca sostenibile attuata nel rispetto degli impegni internazionali assunti
che dovrebbero contenere una clausola specifica sui diritti dall'Unione, in particolare per quanto concerne le dispo
umani. L'introduzione di una clausola sui diritti umani sizioni dell'Organizzazione mondiale del commercio.
negli accordi di partenariato nel settore della pesca so
stenibile dovrebbe essere pienamente coerente con gli
obiettivi generali delle politiche di sviluppo dell'Unione. (59) Per garantire il rispetto delle norme della PCP occorre
istituire un sistema efficace di controllo, ispezione e at
tuazione che includa la lotta contro le attività di pesca
(53) L'acquacoltura dovrebbe contribuire a salvaguardare il INN.
potenziale di produzione alimentare e le forniture ali
mentari nonché la crescita e l'occupazione su basi soste
nibili in tutta l'Unione al fine di garantire a lungo ter (60) Nell'ambito del regime unionale di controllo, ispezione
mine la sicurezza alimentare, compresi l'approvvigiona ed esecuzione occorre promuovere l'uso di tecnologie
mento alimentare, la crescita e l'occupazione per i citta moderne ed efficaci. Gli Stati membri e la Commissione
dini dell'Unione, e contribuire a far fronte alla crescente dovrebbero avere la possibilità di condurre progetti pilota
domanda mondiale di alimenti acquatici. relativi alle nuove tecnologie di controllo e ai sistemi di
gestione dei dati.
(55) Le attività di acquacoltura nell'Unione risentono delle (62) Al fine di garantire la partecipazione degli operatori alla
diverse condizioni esistenti al di là dei confini nazionali, raccolta di dati e al regime di controllo, ispezione ed
anche per quanto riguarda le autorizzazioni concesse agli esecuzione dell'Unione, gli Stati membri dovrebbero po
operatori. Occorre pertanto elaborare orientamenti stra ter chiedere ai loro operatori di contribuire proporzional
tegici dell'Unione per piani strategici nazionali al fine di mente ai corrispondenti costi operativi.
L 354/28 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 28.12.2013
(63) Gli obiettivi della PCP non possono essere conseguiti in riguarda le misure temporanee volte a fronteggiare un
misura sufficiente dagli Stati membri da soli, tenuto grave rischio per la conservazione delle risorse biologiche
conto dei problemi incontrati in materia di sviluppo e marine, il piano di entrata/uscita nell'ambito della ge
gestione del settore alieutico nonché delle risorse finan stione della flotta nonché la registrazione, il formato e
ziarie limitate degli Stati membri. Pertanto, al fine di la trasmissione dei dati per il registro della flotta pesche
contribuire al conseguimento di questi obiettivi, dovrebbe reccia unionale dovrebbero essere attribuite alla Commis
essere concesso un sostegno finanziario pluriennale del sione competenze di esecuzione. Tali competenze do
l'Unione, che sia incentrato sulle priorità della PCP e vrebbero essere esercitate conformemente al regolamento
adeguato alle caratteristiche specifiche del settore in cia (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consi
scuno Stato membro. glio (1).
Articolo 1
(67) Dovrebbe essere delegato alla Commissione il potere di b) nel quadro di misure di mercato e di misure finanziarie
adottare atti conformemente all'articolo 290 del trattato destinate al sostegno dell'attuazione della PCP: le risorse bio
riguardo all'adozione di misure di conservazione con logiche di acqua dolce, l'acquacoltura nonché la trasforma
nesse a taluni obblighi ambientali imposti agli Stati mem zione e la commercializzazione dei prodotti della pesca e
bri, all'adeguamento dell'obbligo di sbarco conforme dell'acquacoltura.
mente agli obblighi internazionali assunti dall'Unione,
all'estensione dell'obbligo di sbarco ad altre specie attra
verso il processo di regionalizzazione, all'adozione di 2. La PCP riguarda le attività di cui al paragrafo 1 quando
piani specifici relativi ai rigetti mediante il processo di esse sono svolte:
regionalizzazione, all'adozione di esenzioni de minimis
all'obbligo di sbarco ove non siano state adottate altre a) nel territorio degli Stati membri cui si applica il trattato;
misure di attuazione di tale obbligo e all'istituzione dei
dettagli del funzionamento dei consigli consultivi. È di b) nelle acque unionali, anche da parte di pescherecci battenti
particolare importanza che durante i lavori preparatori la bandiera di paesi terzi e immatricolati in tali paesi;
Commissione svolga adeguate consultazioni, anche a li
vello di esperti. Nella preparazione e nell'elaborazione
degli atti delegati, la Commissione dovrebbe provvedere c) da pescherecci unionali al di fuori delle acque unionali, o
alla contestuale, tempestiva e appropriata trasmissione
simultanea dei documenti pertinenti al Parlamento euro (1) Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Con
peo e al Consiglio. siglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi
generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri
dell'esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commis
sione (GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13).
(2) Decisione 2004/585/CE del Consiglio, del 19 luglio 2004, relativa
(68) Al fine di garantire condizioni uniformi all'esecuzione all'istituzione di consigli consultivi regionali nell'ambito della politica
delle disposizioni del presente regolamento per quanto comune della pesca (GU L 256 del 3.8.2004, pag. 17).
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d) da cittadini degli Stati membri, fatta salva la responsabilità f) contribuire ad offrire un equo tenore di vita a coloro che
primaria dello Stato di bandiera. dipendono dalle attività di pesca, tenendo conto della pesca
costiera e degli aspetti socioeconomici;
Articolo 2
g) contribuire ad un mercato interno dei prodotti della pesca e
Obiettivi dell'acquacoltura efficiente e trasparente e a garantire condi
1. La PCP garantisce che le attività di pesca e di acquacoltura zioni di parità per i prodotti della pesca e dell'acquacoltura
siano sostenibili dal punto di vista ambientale nel lungo termine commercializzati nell'Unione;
e siano gestite in modo coerente con gli obiettivi consistenti nel
conseguire vantaggi a livello economico, sociale e occupazionale h) tener conto degli interessi sia dei consumatori che dei pro
e nel contribuire alla disponibilità dell'approvvigionamento ali duttori;
mentare.
3. La PCP applica alla gestione della pesca l'approccio basato a) chiara definizione delle responsabilità a livello dell'Unione
sugli ecosistemi al fine di garantire che le attività di pesca nonché a livello regionale, nazionale e locale;
abbiano un impatto negativo ridotto al minimo sugli ecosistemi
marini e provvede ad assicurare che le attività di acquacoltura e
di pesca evitino il degrado dell'ambiente marino. b) considerazione delle specificità regionali mediante un ap
proccio regionalizzato;
4. La PCP contribuisce alla raccolta di dati scientifici.
c) definizione di misure conformi ai migliori pareri scientifici
disponibili;
5. La PCP provvede in particolare a:
d) prospettiva a lungo termine;
a) eliminare gradualmente i rigetti caso per caso e tenendo
conto dei migliori pareri scientifici disponibili, evitando e
riducendo, per quanto possibile, le catture accidentali e fa e) efficienza in termini di costi sul piano amministrativo;
cendo sì che, progressivamente, le catture vengano sbarcate;
f) adeguato coinvolgimento delle parti interessate, in particolare
b) ove necessario, fare il miglior uso possibile delle catture dei consigli consultivi, in tutte le fasi, dalla concezione al
accidentali, senza creare un mercato per tali catture che l'attuazione delle misure;
sono al di sotto della taglia minima di riferimento per la
conservazione; g) responsabilità primaria dello Stato di bandiera;
c) creare le condizioni necessarie per rendere il settore delle h) coerenza con le altre politiche dell'Unione;
catture e della trasformazione e le attività a terra connesse
alle attività di pesca economicamente redditizi e competitivi;
i) se del caso, uso di valutazioni di impatto;
d) prevedere misure per adeguare la capacità di pesca delle
flotte ai livelli delle possibilità di pesca conformemente al j) coerenza tra dimensione interna e dimensione esterna della
paragrafo 2, in modo da disporre di flotte economicamente PCP;
redditizie senza sfruttare in modo eccessivo le risorse biolo
giche marine;
k) trasparenza del trattamento dei dati conformemente ai requi
siti di legge in vigore, con il debito rispetto della vita privata,
e) promuovere lo sviluppo delle attività di acquacoltura soste della protezione dei dati personali e delle norme in materia
nibile dell'Unione per contribuire all'approvvigionamento ali di riservatezza; disponibilità dei dati per gli organismi scien
mentare e alla sicurezza del medesimo nonché all'occupazio tifici competenti, altri organismi con interesse scientifico o di
ne; gestione ed altri particolari utilizzatori finali.
L 354/30 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 28.12.2013
2) "risorse biologiche marine": le specie acquatiche marine 13) "tasso di mortalità per pesca": il tasso di rimozione della
vive disponibili e accessibili, comprese le specie anadrome biomassa o degli individui dallo stock mediante attività di
e catadrome durante la loro vita in mare; pesca in un determinato periodo;
3) "risorse biologiche di acqua dolce": le specie acquatiche di 14) "stock": una risorsa biologica marina presente in una zona
acqua dolce vive disponibili e accessibili; di gestione determinata;
4) "peschereccio": qualsiasi nave attrezzata per lo sfruttamento 15) "limite di catture": a seconda dei casi, il limite quantitativo
commerciale delle risorse biologiche marine o una tonnara; applicabile alle catture di uno stock o di un gruppo di
stock ittici nel corso di un dato periodo qualora tale stock
o gruppo di stock ittici sia soggetto all'obbligo di sbarco,
oppure il limite quantitativo applicabile agli sbarchi di uno
5) "peschereccio unionale": un peschereccio battente bandiera stock o di un gruppo di stock ittici nel corso di un dato
di uno Stato membro e immatricolato nell'Unione; periodo per il quale non si applica l'obbligo di sbarco;
6) "inserimento nella flotta peschereccia": l'immatricolazione 16) "valore di riferimento per la conservazione": i valori dei
di un peschereccio nel registro dei pescherecci di uno Stato parametri relativi alla popolazione degli stock ittici (quali
membro; la biomassa o il tasso di mortalità per pesca) utilizzati nella
gestione della pesca, ad esempio per quanto concerne un
livello accettabile di rischio biologico o un livello di rendi
7) "rendimento massimo sostenibile": il rendimento di equili mento auspicato;
brio teorico più elevato che può essere prelevato con con
tinuità in media da uno stock alle condizioni ambientali
esistenti medie senza provocare conseguenze significative 17) "taglia minima di riferimento per la conservazione": le di
per il processo di riproduzione; mensioni di una specie acquatica marina viva, che tengano
conto della crescita, quale stabilita dal diritto dell'Unione, al
di sotto delle quali si applicano restrizioni o incentivi volti
8) "approccio precauzionale in materia di gestione della pe ad evitare la cattura dovuta all'attività di pesca; dette di
sca": un approccio quale definito all'articolo 6 dell'accordo mensioni sostituiscono eventualmente la taglia minima di
delle Nazioni Unite sugli stock ittici secondo cui la man sbarco;
canza di dati scientifici adeguati non dovrebbe giustificare il
rinvio o la mancata adozione di misure di gestione per la
conservazione delle specie bersaglio, delle specie associate o 18) "stock al di sotto dei limiti biologici di sicurezza": lo stock
dipendenti, nonché delle specie non bersaglio e del relativo con un'elevata probabilità che la biomassa di riproduzione,
habitat; stimata per tale stock alla fine dell'anno precedente, sia
superiore al limite minimo per la biomassa di riproduzione
(Blim) e il tasso di mortalità per pesca, stimato per l'anno
precedente, sia inferiore al limite massimo per la mortalità
9) "approccio ecosistemico in materia di gestione della pesca": per pesca (Flim);
un approccio integrato alla gestione della pesca entro limiti
ecologicamente significativi che cerchi di gestire l'utilizza
zione delle risorse naturali, tenendo conto delle attività di 19) "misura di salvaguardia": una misura precauzionale intesa a
pesca e di altre attività umane, pur preservando la ricchezza evitare eventi indesiderati;
biologica e i processi biologici necessari per salvaguardare
la composizione, la struttura e il funzionamento degli ha
bitat dell'ecosistema interessato, tenendo conto delle cono 20) "misura tecnica": la misura che disciplina, attraverso l'isti
scenze ed incertezze riguardo alle componenti biotiche, tuzione di condizioni per l'uso e la struttura degli attrezzi
abiotiche e umane degli ecosistemi; da pesca nonché restrizioni di accesso alle zone di pesca, la
composizione delle catture in termini di specie e dimensio
ni, nonché gli effetti sugli elementi dell'ecosistema risultanti
10) "rigetti in mare": catture che sono rigettate in mare; dalle attività di pesca;
28.12.2013 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 354/31
21) "sforzo di pesca": il prodotto della capacità e dell'attività di 29) "prodotti della pesca": organismi acquatici ottenuti da una
un peschereccio; per un gruppo di pescherecci si tratta della qualsiasi attività di pesca o i prodotti da essi derivati;
somma dello sforzo di pesca di tutti i pescherecci del
gruppo;
30) "operatore": la persona fisica o giuridica che gestisce o
22) "Stato membro avente un interesse di gestione diretto": uno detiene un’impresa che svolge attività connesse a una qual
Stato membro che ha un interesse qualificato o da possi siasi delle fasi di produzione, trasformazione, commercia
bilità di pesca o da un'attività di pesca che avviene nella lizzazione, distribuzione e vendita al dettaglio dei prodotti
zona economica esclusiva dello Stato membro interessato della pesca e dell’acquacoltura;
o, nel Mar Mediterraneo, da un'attività di pesca tradizionale
in alto mare;
31) "infrazione grave": un'infrazione quale definita nel perti
23) "concessioni di pesca trasferibili", il diritto revocabile all'uti nente diritto dell'Unione, compreso l'articolo 42, paragrafo
lizzo di una parte specifica delle possibilità di pesca asse 1, del regolamento (CE) n. 1005/2008 del Consiglio (4) e
gnate ad uno Stato membro o stabilite nell'ambito di un l'articolo 90, paragrafo 1, del regolamento (CE)
piano di gestione adottato da uno Stato membro confor n. 1224/2009;
memente all'articolo 19 del regolamento (CE)
n. 1967/2006 del Consiglio (1), che il titolare può trasferire;
32) "utilizzatore finale di dati scientifici": un organismo avente
24) "capacità di pesca": la stazza di una nave espressa in GT un interesse di ricerca o di gestione nell’analisi scientifica
(stazza lorda) e la sua potenza motrice espressa in kW dei dati relativi al settore della pesca;
(kilowatt), quali definite agli articoli 4 e 5 del regolamento
(CEE) n. 2930/86 del Consiglio (2);
33) "surplus di catture ammissibili", la parte di catture ammis
25) "acquacoltura": l'allevamento o la coltura di organismi ac sibili che uno Stato costiero non pesca, il che comporta il
quatici che comporta l'impiego di tecniche finalizzate ad mantenimento del tasso di sfruttamento totale per i singoli
aumentare, al di là delle capacità naturali dell'ambiente, la stock al di sotto dei livelli in grado di consentirne la rico
resa degli organismi in questione; questi ultimi rimangono stituzione e delle popolazioni di specie sfruttate al di sopra
di proprietà di una persona fisica o giuridica durante tutta dei livelli auspicati in base ai migliori pareri scientifici di
la fase di allevamento o di coltura, compresa la raccolta; sponibili;
2. Ai fini del presente regolamento si applicano le seguenti 3. Nelle acque situate entro 100 miglia nautiche dalle linee di
definizioni delle zone geografiche: base delle regioni ultraperiferiche dell'Unione di cui all'arti
colo 349, paragrafo 1, del trattato, gli Stati membri interessati
sono autorizzati, fino al 31 dicembre 2022, a limitare l'esercizio
a) "Mare del Nord": zone CIEM (1) IIIa e IV; della pesca ai pescherecci immatricolati nei porti di tali territori.
Tali restrizioni non si applicano ai pescherecci unionali che
pescano tradizionalmente in tali acque, a condizione che tali
b) "Mar Baltico": zone CIEM IIIb, IIIc e IIId; pescherecci non superino lo sforzo di pesca tradizionalmente
messo in atto. Gli Stati membri informano la Commissione
delle restrizioni imposte a norma del presente paragrafo.
c) "acque nordoccidentali": zone CIEM V (eccetto la zona Va e
solo le acque unionali della zona Vb), VI e VII;
4. Le misure che devono essere applicate dopo lo scadere
delle modalità di cui ai paragrafi 2 e 3 sono adottate entro il
31 dicembre 2022.
d) "acque sudoccidentali": zone CIEM VIII, IX e X (acque in
torno alle Azzorre) e zone COPACE (2) 34.1.1, 34.1.2 e
34.2.0 (acque intorno a Madera e alle isole Canarie); PARTE III
Misure di conservazione
f) "Mar Nero": la sottozona geografica della CGPM (Consiglio
generale per la pesca nel Mediterraneo), quale definita nella
Articolo 6
risoluzione CGPM/33/2009/2.
Disposizioni generali
PARTE II
1. Al fine di conseguire gli obiettivi della PCP relativamente
alla conservazione e allo sfruttamento sostenibile delle risorse
ACCESSO ALLE ACQUE biologiche marine, come stabilito all'articolo 2, l'Unione adotta
le misure per la conservazione di cui all'articolo 7.
Articolo 5
Norme generali sull'accesso alle acque 2. Nell'applicazione del presente regolamento la Commis
sione consulta i competenti organismi consultivi ed i compe
1. I pescherecci unionali hanno pari accesso alle acque e alle tenti organismi scientifici. Le misure di conservazione sono
risorse in tutte le acque unionali ad esclusione di quelle di cui ai adottate tenendo conto dei pareri scientifici, tecnici ed econo
paragrafi 2 e 3, fatte salve le misure adottate conformemente mici disponibili inclusi, se pertinenti, le relazioni del CSTEP e di
alla parte III. altri organismi consultivi, i pareri dei consigli consultivi e le
raccomandazioni comuni degli Stati membri a norma dell'arti
colo 17.
2. Nelle acque situate entro 12 miglia nautiche dalle linee di
base soggette alla propria sovranità o giurisdizione, gli Stati
membri sono autorizzati, fino al 31 dicembre 2022, a limitare 3. Gli Stati membri possono cooperare tra di loro al fine di
le attività di pesca ai pescherecci che pescano tradizionalmente adottare misure a norma degli articoli 11, 15 e 18.
in tali acque e che provengono da porti situati sulla costa
adiacente, ferme restando le disposizioni relative ai pescherecci
unionali battenti bandiera di altri Stati membri previste dalle 4. Gli Stati membri si coordinano tra di loro prima di adot
relazioni di vicinato esistenti tra Stati membri e le disposizioni tare misure nazionali a norma dell'articolo 20, paragrafo 2.
contenute nell'allegato I che stabilisce, per ciascuno Stato mem
bro, le zone geografiche delle fasce costiere di altri Stati membri
in cui tali attività di pesca vengono esercitate nonché le specie 5. In casi specifici, in particolare per quanto riguarda la re
interessate. Gli Stati membri informano la Commissione delle gione del Mediterraneo, gli Stati membri possono essere abilitati
restrizioni imposte a norma del presente paragrafo. ad adottare atti giuridicamente vincolanti nel settore della PCP,
ivi incluse misure di conservazione. Se del caso, si applica l'ar
ticolo 18.
(1) Le zone CIEM (Consiglio internazionale per l'esplorazione del mare)
sono definite nel regolamento (CE) n. 218/2009 del Parlamento
europeo e del Consiglio, dell’11 marzo 2009, relativo alla trasmis
sione di statistiche sulle catture nominali da parte degli Stati membri Articolo 7
con attività di pesca nell’Atlantico nord-orientale (rifusione) (GU
L 87 del 31.3.2009, pag. 70). Tipi di misure di conservazione
(2) Le zone COPACE (Atlantico centro-orientale o 34 zone di pesca
principali della FAO) sono definite nel regolamento (CE)
1. Le misure per la conservazione e lo sfruttamento sosteni
n. 216/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 marzo bile delle risorse biologiche marine possono includere, fra l'altro:
2009, relativo alla trasmissione di statistiche sulle catture nominali
da parte degli Stati membri con attività di pesca in zone diverse
dall'Atlantico settentrionale (GU L GU L 87 del 31.3.2009, pag. 1). a) piani pluriennali di cui agli articoli 9 e 10;
28.12.2013 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 354/33
b) obiettivi specifici per la conservazione e lo sfruttamento e) misure specifiche destinate a ridurre al minimo l'impatto
sostenibile degli stock e misure correlate intese a ridurre al negativo delle attività di pesca sulla biodiversità marina e
minimo l'impatto della pesca sull’ambiente marino; sugli ecosistemi marini, ivi incluse misure destinate a evitare
e ridurre, per quanto possibile, le catture accidentali;
c) misure intese ad adeguare la capacità di pesca dei pescherecci
alle possibilità di pesca disponibili; Articolo 8
Istituzione di riserve di ricostituzione degli stock ittici
d) incentivi, anche di natura economica quali le possibilità di
pesca, per promuovere metodi di pesca che contribuiscono 1. L'Unione, tenendo debito conto delle zone di conserva
ad una pesca più selettiva, ad evitare e ridurre, per quanto zione esistenti, si adopera per istituire zone protette sulle basi
possibile, le catture accidentali e ad una pesca con scarso della loro sensibilità biologica, ivi incluse le zone ove sia chia
impatto sull'ecosistema marino e le riscorse alieutiche; ramente dimostrato che esistono elevate concentrazioni di pesci
di taglia inferiore alla taglia minima di riferimento per la con
servazione e zone di deposito delle uova. In tali zone le attività
e) misure sulla fissazione e la ripartizione delle possibilità di di pesca possono essere limitate o vietate per contribuire alla
pesca; conservazione delle risorse acquatiche vive e degli ecosistemi
marini. L'Unione continua ad accrescere la protezione delle
zone biologicamente sensibili esistenti.
f) misure finalizzate a perseguire gli obiettivi
di cui all'articolo 15;
2. A tal fine gli Stati membri individuano, ove possibile,
g) taglie minime di riferimento per la conservazione; zone adeguate che possano far parte di una rete coerente e,
ove opportuno, formulano raccomandazioni comuni ai sensi
dell'articolo 18, paragrafo 7, affinché la Commissione presenti
h) progetti pilota su tipi alternativi di tecniche di gestione della una proposta, conformemente al trattato.
pesca e su attrezzi da pesca che aumentano la selettività o
riducono al minimo l'impatto negativo delle attività di pesca
sull'ambiente marino; 3. In un piano pluriennale può essere conferito alla Commis
sione il potere di istituire tali zone biologicamente sensibili
protette; si applica l'articolo 18, paragrafi da 1 a 6. La Com
i) misure necessarie per il rispetto degli obblighi previsti dalla missione riferisce periodicamente al Parlamento europeo ed al
normativa ambientale dell'Unione adottata a norma dell'arti Consiglio in merito alle zone protette.
colo 12;
TITOLO II
j) misure tecniche di cui al paragrafo 2.
Misure specifiche
2. Le misure tecniche possono includere, tra l'altro:
Articolo 9
Principi e obiettivi dei piani pluriennali
a) le caratteristiche degli attrezzi da pesca e le norme che ne
disciplinano l'uso; 1. I piani pluriennali sono adottati in via prioritaria sulla base
di pareri scientifici, tecnici ed economici e contengono misure
di conservazione volte a ricostituire e mantenere gli stock ittici
b) specifiche relative alla costruzione degli attrezzi da pesca, al di sopra dei livelli in grado di produrre il rendimento mas
comprendenti: simo sostenibile conformemente all'articolo 2, paragrafo 2.
4. Le misure da includere nei piani pluriennali e la tempistica b) indicatori quantificabili per la sorveglianza e la valutazione
relativa alla loro attuazione sono proporzionate agli obiettivi periodiche dei progressi compiuti nel conseguimento degli
nonché agli obiettivi specifici e al calendario previsto. Prima obiettivi del piano pluriennale;
di includere le misure nei piani pluriennali, occorre tener conto
del loro probabile impatto economico e sociale.
1. Se del caso e fatte salve le rispettive competenze ai sensi 1. Gli Stati membri hanno il potere di adottare misure di
del trattato, un piano pluriennale include: conservazione, che non interessano i pescherecci di altri Stati
membri, applicabili alle acque poste sotto la loro sovranità o
giurisdizione e che sono necessarie ai fini del rispetto dei loro
a) l'ambito di applicazione di ciascun piano pluriennale in ter obblighi ai sensi dell'articolo 13, paragrafo 4 della direttiva
mini di stock, attività di pesca e zona; 2008/56/CE, dell'articolo 4 della direttiva 2009/147/CE o del
l'articolo 6 della direttiva 92/43/CEE, a condizione che tali mi
sure siano compatibili con gli obiettivi stabiliti all'articolo 2 del
b) obiettivi coerenti con quelli fissati all'articolo 2 e con le presente regolamento, rispondano all'obiettivo del pertinente
disposizioni pertinenti degli articoli 6 e 9; normativa unionale che essi intendono attuare, e non siano
meno vincolanti delle misure del diritto dell'Unione.
a) altre misure di conservazione, in particolare misure per eli Se non tutti gli Stati membri riescono a concordare una racco
minare gradualmente i rigetti tenendo conto dei migliori mandazione comune da presentare alla Commissione conforme
pareri scientifici disponibili o ridurre al minimo l'impatto mente al primo comma entro il termine ivi previsto o se la
negativo delle attività di pesca sull'ecosistema, da specificare raccomandazione comune non è ritenuta compatibile con i
ulteriormente, ove appropriato, conformemente all'arti requisiti di cui al paragrafo 1, la Commissione può presentare
colo 18; una proposta conformemente al trattato.
28.12.2013 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 354/35
4. In deroga al paragrafo 3, in assenza di una raccomanda 2. Quando le misure di emergenza che uno Stato membro
zione comune di cui al paragrafo 3, la Commissione adotta, in deve adottare rischiano di avere conseguenze sui pescherecci di
caso di urgenza, le misure. Le misure da adottare in caso di altri Stati membri, tali misure sono adottate solo previa consul
urgenza sono limitate a quelle in mancanza delle quali viene tazione della Commissione, degli Stati membri in questione e
messo a rischio il conseguimento degli obiettivi associati con dei consigli consultivi interessati, ai quali è presentato il pro
l'introduzione delle misure di conservazione in questione, con getto di misure corredato di motivazioni. Ai fini di tale consul
formemente alle direttive di cui al paragrafo 1, e alle intenzioni tazione lo Stato membro che ha avviato la consultazione può
degli Stati membri. fissare un termine ragionevole che, tuttavia, non è inferiore a un
mese.
5. Le misure di cui al paragrafo 4 si applicano per un pe
riodo massimo di dodici mesiche può essere prorogato per un
periodo massimo di dodici mesi ove continuino a sussistere le 3. Qualora ritenga che una misura adottata ai sensi del pre
condizioni di cui a detto paragrafo. sente articolo non rispetti le condizioni di cui al paragrafo 1, la
Commissione può, presentando le pertinenti motivazioni, chie
dere allo Stato membro interessato di modificare o abrogare la
6. La Commissione facilita la cooperazione tra lo Stato mem misura in questione.
bro interessato e gli altri Stati membri aventi un interesse di
gestione diretto nella pesca in questione nel processo di attua
zione ed esecuzione delle misure adottate ai sensi dei paragrafi
2, 3 e 4. Articolo 14
Prevenzione e riduzione al minimo delle catture accidentali
Articolo 12 1. Per facilitare l'introduzione dell'obbligo di sbarcare tutte le
Misure della Commissione in caso di grave minaccia alle catture ("obbligo di sbarco") effettuate nel corso della rispettiva
risorse biologiche marine attività di pesca a norma dell'articolo 15, gli Stati membri pos
sono condurre progetti pilota intesi ad esplorare approfondita
1. Per motivi imperativi di urgenza debitamente giustificati mente tutti i metodi praticabili, sulla base dei migliori pareri
relativi a una grave minaccia per la conservazione delle risorse scientifici disponibili e tenendo conto dei pareri dei consigli
biologiche marine o per l'ecosistema marino dimostrata con consultivi pertinenti, al fine di evitare, ridurre al minimo ed
prove, la Commissione, su richiesta motivata di uno Stato mem eliminare le catture accidentali effettuate nel corso di un'attività
bro o di propria iniziativa, può, per attenuare la minaccia, di pesca.
'adottare atti di esecuzione immediatamente applicabili per un
periodo massimo di sei mesi secondo la procedura di cui all'ar
ticolo 47, paragrafo 3. 2. Gli Stati membri possono, inoltre, compilare un "atlante
dei rigetti" che indica il livello dei rigetti in mare in ciascuna
2. Lo Stato membro comunica la richiesta di cui al paragrafo delle attività di pesca disciplinate all'articolo 15, paragrafo 1.
1 simultaneamente alla Commissione, agli altri Stati membri e
ai consigli consultivi interessati. Gli altri Stati membri e i consi
gli consultivi possono trasmettere le proprie osservazioni per Articolo 15
iscritto entro sette giorni lavorativi dalla data di ricevimento
della notifica. La Commissione decide entro quindici giorni la Obbligo di sbarco
vorativi dalla data di ricevimento della richiesta di cui al para 1. Tutte le catture di specie soggette a limiti di cattura e, nel
grafo 1. Mediterraneo, anche le catture di specie soggette a taglie minime
quali definite nell'allegato III del regolamento (CE)
3. Prima della scadenza del periodo iniziale di applicazione n. 1967/2006, effettuate nel corso di attività di pesca nelle
di una misura di emergenza adottata ai sensi del paragrafo 1, la acque unionali o da pescherecci unionali al di fuori delle acque
Commissione, se sono soddisfatte le condizioni di cui al para unionali in acque non soggette alla sovranità o alla giurisdizione
grafo 1, può estendere l'applicazione della misura di emergenza di paesi terzi, nei luoghi di pesca e nelle zone geografiche
mediante un atto di esecuzione immediatamente applicabile per elencati di seguito sono portate e mantenute a bordo dei pe
un periodo massimo di sei mesi, adottato conformemente alla scherecci, registrate, sbarcate e imputate ai contingenti, se del
procedura di cui all'articolo 47, paragrafo 3. caso, salvo qualora vengano utilizzate come esche vive, secondo
il seguente calendario:
Articolo 13
Misure di emergenza adottate da uno Stato membro a) al più tardi a decorrere dal 1o gennaio 2015:
1. Sulla base della prova dell'esistenza di una grave minaccia
per la conservazione delle risorse biologiche marine o per l'eco
sistema marino connessa all'attività di pesca nelle acque soggette — piccola pesca pelagica, vale a dire pesca di sgombro,
alla sovranità o alla giurisdizione di uno Stato membro che aringa, sugarello, melù, pesce tamburo, acciuga, argenti
richiede un intervento immediato, lo Stato membro interessato na, sardina, spratto;
può adottare misure di emergenza volte ad attenuare la minac
cia. Tali misure sono compatibili con gli obiettivi stabiliti all'ar
ticolo 2 e perlomeno altrettanto vincolanti di quelle previste dal — grande pesca pelagica, vale a dire pesca di tonno rosso,
diritto unionale. Tali misure si applicano per un periodo mas pesce spada, tonno bianco, tonno obeso, marlin blu e
simo di tre mesi. bianco;
L 354/36 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 28.12.2013
— pesca a fini industriali (fra l'altro, pesca di capelin, cice 2. Il paragrafo 1 fa salvi gli obblighi internazionali dell'Unio
rello e pesce gatto di Norvegia); ne. La Commissione è autorizzata ad adottare atti delegati, a
norma dell'articolo 55, allo scopo di modificare il diritto del
l'Unione onde recepire tali obblighi internazionali, comprese, in
— pesca del salmone nel Mar Baltico; particolare, deroghe all'obbligo di sbarco stabilito dal presente
articolo.
b) al più tardi a decorrere dal 1o gennaio 2015: per le specie
che definiscono le attività di pesca ed entro il 1o gennaio
2017 - per tutte le altre specie nelle attività di pesca nelle 3. Qualora tutti gli Stati membri che hanno un interesse di
acque unionali del Mar Baltico per le specie soggette a limiti gestione diretto in una determinata specie concordino sull'op
di cattura diversi da quelli di cui alla lettera a); portunità che l'obbligo di sbarco si applichi a specie diverse da
quelle elencate al paragrafo 1, essi possono presentare una rac
comandazione comune finalizzata a estendere l'applicazione del
c) al più tardi a decorrere dal 1o gennaio 2016: per le specie l'obbligo di sbarco di cui al paragrafo 1 a tali altre specie. A tal
che definiscono le attività di pesca ed entro il 1o gennaio fine si applica l'articolo 18, paragrafi da 1 a 6, mutatis mutan
2019 per tutte le altre specie nel: dis. Ove sia presentata una siffatta raccomandazione comune,
alla Commissione è conferito il potere di adottare atti delegati a
i) Mare del Nord norma dell'articolo 46, contenenti tali misure.
— pesca del merluzzo bianco, dell'eglefino, del merlano, 4. L'obbligo di sbarco di cui al paragrafo 1 non si applica
del merluzzo carbonaro; alle:
— pesca dello scampo; a) specie la cui pesca è vietata e che sono identificate come tali
in un atto giuridico dell'Unione adottato nel settore della
— pesca della sogliola comune e della passera di mare; PCP;
— pesca del nasello; b) specie per le quali prove scientifiche dimostrano alti tassi di
sopravvivenza, tenendo conto delle caratteristiche degli at
— pesca del gambero boreale; trezzi, delle pratiche di pesca e dell'ecosistema;
— pesca del merluzzo bianco, dell'eglefino, del merlano, 5. I dettagli dell'attuazione dell'obbligo di sbarco di cui al
del merluzzo carbonaro; paragrafo 1 sono specificati nei piani pluriennali di cui agli
articoli 9 e 10 e, se del caso, ulteriormente specificati confor
— pesca dello scampo; memente all'articolo 18, comprese:
— pesca della sogliola comune e della passera di mare; a) disposizioni specifiche riguardanti attività di pesca o specie
cui si applica l'obbligo di sbarco di cui al paragrafo 1;
— pesca del nasello;
b) l'indicazione delle esenzioni dall'obbligo di sbarco di specie
iii) Acque sudoccidentali di cui al paragrafo 4, lettera b);
d) al più tardi a decorrere dal 1o gennaio 2017: per le specie ii) per evitare costi sproporzionati di trasformazione delle
che definiscono le attività di pesca ed entro il 1o gennaio catture accidentali, per gli attrezzi da pesca per i quali
2019 per tutte le altre specie nelle attività di pesca che non le catture accidentali per attrezzo non rappresentano più
sono oggetto della lettera a), nel Mediterraneo, nel Mar Nero di una certa percentuale, da fissare in un piano plurien
e in tutte le altre acque unionali e in acque non unionali e nale, del totale annuo delle catture effettuate dall'attrezzo
non soggette alla sovranità o giurisdizione di paesi terzi. in questione.
28.12.2013 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 354/37
Le catture di cui alle disposizioni della lettera c) non sono soggetto all'obbligo di sbarco a condizione che tali quantitativi
imputate ai contingenti pertinenti, ma sono registrate a tutti non superino il 10 % del contingente assegnatogli. Si applica
gli effetti. l'articolo 105 del regolamento (CE) n. 1224/2009.
Per un periodo transitorio di quattro anni, la percentuale del 10. Al fine di assicurare la protezione del novellame, si pos
totale annuo delle catture di cui alla lettera c) aumenta: sono stabilire taglie minime di riferimento per la conservazione.
5. Le misure sulla fissazione e la ripartizione delle possibilità 2. Ai fini del paragrafo 1, gli Stati membri aventi un inte
di pesca disponibili per i paesi terzi in acque unionali sono resse di gestione diretto sul quale influiscono le misure di cui al
stabilite conformemente al trattato. paragrafo 1, cooperano tra di loro nel formulare raccomanda
zioni comuni. Essi consultano inoltre i pertinenti consigli con
sultivi. La Commissione facilita la cooperazione tra gli Stati
membri, anche, ove necessario, provvedendo affinché ottengano
6. Ogni Stato membro decide, per le navi battenti la sua
un contributo scientifico dagli organismi scientifici competenti.
bandiera, come ripartire le possibilità di pesca ad esso assegnate
e non soggette a un sistema di concessioni di pesca trasferibili,
ad esempio creando possibilità di pesca individuali. Esso in
forma la Commissione del metodo di ripartizione utilizzato. 3. Ove una raccomandazione sia presentata ai sensi del pa
ragrafo 1, la Commissione adotta tali misure mediante atti de
legati o di esecuzione, a condizione che tale raccomandazione
7. Per l'assegnazione di possibilità di pesca relative ad attività sia compatibile con la misura di conservazione pertinente e/o
di pesca multispecifica, gli Stati membri tengono conto della con il piano pluriennale pertinente.
composizione probabile delle catture effettuate dalle navi che
partecipano a tali attività.
4. Qualora la misura di conservazione si applichi a uno
specifico stock ittico condiviso con paesi terzi e gestito da
8. Previa notifica alla Commissione, gli Stati membri pos organizzazioni multilaterali della pesca o in virtù di accordi
sono procedere allo scambio di una parte o della totalità delle bilaterali o multilaterali, l'Unione si adopera per concordare
possibilità di pesca loro assegnate. con i pertinenti partner le misure necessarie per conseguire gli
obiettivi di cui all'articolo 2.
Articolo 17
5. Gli Stati membri provvedono affinché le raccomandazioni
Criteri per l'assegnazione delle possibilità di pesca da parte comuni sulle misure di conservazione da adottare a norma del
degli Stati membri paragrafo 1 siano basate sui migliori pareri scientifici disponibili
e rispettino tutti i requisiti seguenti:
In sede di assegnazione delle possibilità di pesca a loro dispo
sizione in virtù dell'articolo 16, gli Stati membri utilizzano
criteri trasparenti e oggettivi anche di tipo ambientale, sociale
ed economico. Tra i criteri da applicare possono figurare, tra a) siano compatibili con gli obiettivi fissati all'articolo 2;
l'altro, l'impatto della pesca sull'ambiente, i precedenti in termini
di conformità, il contributo all'economia locale e i livelli storici
di cattura. Nell'ambito delle possibilità di pesca loro assegnate,
b) siano compatibili con l'ambito di applicazione e con gli
gli Stati membri si adoperano per prevedere incentivi per i
obiettivi della misura di conservazione pertinente;
pescherecci che impiegano attrezzi da pesca selettivi o che uti
lizzano tecniche di pesca caratterizzate da un ridotto impatto
ambientale quali un minor consumo energetico o danni agli
habitat più contenuti. c) siano compatibili con l'ambito di applicazione e realizzino in
modo efficace gli obiettivi generali e gli obiettivi specifici
quantificabili fissati nell'ambito di un pertinente piano plu
riennale;
TITOLO III
Regionalizzazione
d) siano vincolanti almeno quanto le misure previste dal diritto
Articolo 18 dell'Unione.
Cooperazione regionale sulle misure di conservazione
1. Se, rispetto a una misura di conservazione dell'Unione che
6. Se non tutti gli Stati membri riescono a raggiungere un
si applica a un'area geografica pertinente, anche nell'ambito di
accordo su raccomandazioni comuni da presentare alla Com
piani pluriennali stabiliti a norma degli articoli 9 e 10, nonché a
missione conformemente al paragrafo 1 entro il termine stabi
misure ai sensi dell'articolo 11 e a piani specifici di rigetto ai
lito, o qualora le raccomandazioni comuni sulle misure di con
sensi dell'articolo 15, paragrafo 6, alla Commissione è stato
servazione non siano ritenute compatibili con gli obiettivi ge
conferito il potere di adottare misure mediante atti delegati o
nerali e gli obiettivi specifici quantificabili delle misure di con
di esecuzione, gli Stati membri aventi un interesse di gestione
servazione in questione, la Commissione può presentare una
diretto sul quale tali misure influiscono possono, entro un ter
proposta di misure appropriate conformemente al trattato.
mine da stabilire nella misura di conservazione e/o nel piano
pluriennale pertinente, convenire di presentare raccomandazioni
comuni intese a conseguire gli obiettivi delle pertinenti misure
di conservazione dell'Unione e/o dei piani pluriennali e/o dei 7. Oltre ai casi di cui al paragrafo 1, gli Stati membri aventi
piani specifici di rigetto, da adottare conformemente all'arti un interesse di gestione diretto nell'attività di pesca di un'area
colo 15. La Commissione non adotta tali atti delegati o di geograficamente definita possono inoltre elaborare raccomanda
esecuzione prima della scadenza del termine di presentazione zioni comuni per la Commissione su misure che essa dovrebbe
delle raccomandazioni comuni da parte degli Stati membri. proporre o adottare.
28.12.2013 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 354/39
8. Come metodo supplementare o alternativo di coopera sono compatibili con gli obiettivi enunciati all'articolo 2 e al
zione regionale, gli Stati membri saranno autorizzati, relativa l'articolo 3 e sono vincolanti almeno quanto le misure previste
mente ad una misura di conservazione dell'Unione applicabile a nel diritto dell'Unione.
una pertinente area geografica, anche nell'ambito di un piano
pluriennale stabilito a norma degli articoli 9 e 10, ad adottare
entro un termine prefissato misure che precisino ulteriormente 2. Quando le misure di conservazione e di gestione che uno
tale misura di conservazione. Gli Stati membri interessati coo Stato membro deve adottare rischiano di avere conseguenze sui
perano strettamente all'adozione di tali misure. I paragrafi 2, 4 e pescherecci di altri Stati membri, tali misure sono adottate solo
5 del presente articolo si applicano mutatis mutandis. La Com previa consultazione della Commissione, degli Stati membri in
missione è coinvolta e le sue osservazioni sono tenute in con questione e dei consigli consultivi interessati in merito al pro
siderazione. Lo Stato membro può adottare solo le rispettive getto di misure corredato di una relazione dalla quale si evinca,
misure nazionali, qualora tutti gli Stati membri interessati ab altresì, che tali misure non sono discriminatorie. Ai fini di tale
biano raggiunto un accordo sul contenuto delle misure. Qualora consultazione lo Stato membro che chiede la consultazione può
ritenga che la misura di uno Stato membro non rispetti le fissare un termine ragionevole che, tuttavia, non può essere
condizioni di cui alla misura di conservazione pertinente, la inferiore a due mesi.
Commissione può, presentando le pertinenti motivazioni, chie
dere allo Stato membro interessato di modificare o abrogare la
misura in questione. 3. Gli Stati membri rendono pubblicamente disponibili infor
mazioni pertinenti relative alle misure adottate a norma del
presente articolo.
TITOLO IV
Misure nazionali 4. Qualora ritenga che una misura adottata ai sensi del pre
sente articolo non rispetti le condizioni di cui al paragrafo 1 la
Articolo 19 Commissione può, presentando le pertinenti motivazioni, chie
dere allo Stato membro interessato di modificare o abrogare la
Misure degli Stati membri applicabili ai pescherecci battenti
misura in questione.
la loro bandiera o alle persone stabilite nel loro territorio
1. Uno Stato membro può adottare misure per la conserva
zione degli stock ittici nelle acque unionali a condizione che tali PARTE IV
misure rispettino tutti i requisiti seguenti: GESTIONE DELLA CAPACITÀ DI PESCA
3. Per quanto riguarda le valutazioni di cui al paragrafo 1 bis, 3. Al più tardi entro il 30 dicembre 2018, la Commissione
secondo comma, gli Stati membri basano la loro analisi sul valuta il piano di entrata/uscita alla luce dell'evolversi del rap
l'equilibrio tra la capacità di pesca delle loro flotte e le loro porto tra la capacità della flotta e le possibilità di pesca previste
possibilità di pesca. Formano oggetto di valutazioni separate e propone, se del caso, una modifica di tale piano.
le flotte operanti nelle regioni ultraperiferiche e le navi operanti
esclusivamente fuori dalle acque unionali.
Articolo 24
Registri della flotta peschereccia
4. Se la valutazione mostra chiaramente che la capacità di
pesca non è ben equilibrata rispetto alle possibilità di pesca, lo 1. Gli Stati membri registrano le informazioni relative alla
Stato membro prepara e inserisce nella sua relazione un piano proprietà, alle caratteristiche delle navi e degli attrezzi nonché
d'azione per i segmenti di flotta di cui è stata rilevata la sovra alle attività dei pescherecci unionali battenti la loro bandiera
capacità strutturale. Il piano d'azione illustra gli obiettivi di necessarie alla gestione delle misure stabilite a norma del pre
adeguamento e gli strumenti per raggiungere l'equilibrio, non sente regolamento.
ché un calendario preciso per la sua attuazione.
2. Gli Stati membri presentano alla Commissione le informa
zioni di cui al paragrafo 1.
La Commissione elabora annualmente una relazione per il Par
lamento europeo e per il Consiglio sull'equilibrio tra la capacità
di pesca delle flotte degli Stati membri e le loro possibilità di 3. La Commissione tiene un registro della flotta peschereccia
pesca conformemente agli orientamenti di cui al paragrafo 2, unionale contenente le informazioni ricevute ai sensi del para
primo comma. La relazione include i piani d'azione di cui al grafo 2 e rende tale registro accessibile al pubblico, garantendo
primo comma del presente paragrafo. La prima relazione è al tempo stesso un'adeguata tutela dei dati personali.
presentata entro il 31 marzo 2015.
4. La Commissione adotta atti di esecuzione che stabiliscono
i requisiti tecnico-operativi per la registrazione, il formato e le
La mancata elaborazione della relazione di cui al paragrafo 2 modalità di trasmissione delle informazioni di cui ai paragrafi 1,
e/o la mancata attuazione del piano d'azione di cui al secondo 2 e 3. Tali atti di esecuzione sono adottati secondo la procedura
comma del presente paragrafo, possono dar luogo ad una so di esame di cui all’articolo 47, paragrafo 2.
spensione o interruzione proporzionale del corrispondente so
stegno finanziario dell'Unione allo Stato membro in questione
per investimenti nel segmento o nei segmenti interessati della PARTE V
flotta in conformità con le disposizioni del futuro atto giuridico
BASI SCIENTIFICHE PER LA GESTIONE DELLA PESCA
dell'Unione che stabilisce le condizioni del sostegno finanziario
alla politica in materia di pesca e affari marittimi per il periodo
2014-2020. Articolo 25
Dati richiesti ai fini della gestione della pesca
5. Il ritiro di una nave dalla flotta cofinanziato con aiuti 1. Gli Stati membri, conformemente alle norme adottate nel
pubblici è consentito solo se preceduto dal ritiro della licenza settore della raccolta dei dati, raccolgono e gestiscono dati bio
di pesca e delle autorizzazioni di pesca. logici, ambientali, tecnici e socioeconomici necessari ai fini della
gestione della pesca e li mettono a disposizione degli utilizzatori
finali, inclusi gli organismi designati dalla Commissione. L'ac
quisizione e la gestione di tali dati possono beneficiare del
6. La capacità di pesca corrispondente ai pescherecci ritirati
finanziamento a titolo del Fondo europeo per gli affari marit
con aiuti pubblici non è sostituita.
timi e la pesca (FEAMP) in conformità del futuro atto giuridico
dell'Unione che stabilisce le condizioni del sostegno finanziario
alla politica in materia di pesca e affari marittimi per il periodo
7. Gli Stati membri provvedono affinché a decorrere dal 2014-2020. Tali dati consentono in particolare di valutare:
1 gennaio 2014 la capacità di pesca delle loro flotte non superi
in alcun momento i limiti di capacità di pesca stabiliti nell'alle
gato II. a) lo stato delle risorse biologiche marine sfruttate;
d) assicura che le attività di pesca dell'Unione al di fuori delle incluse le ORGP, per rafforzare il rispetto delle misure, in par
acque di quest'ultima si basino sugli stessi principi e le stesse ticolare le misure di contrasto della pesca INN, così da assicu
norme applicabili a norma del diritto dell'Unione nell'ambito rare la rigorosa osservanza delle misure adottate da tali orga
della PCP, promuovendo nel contempo condizioni di parità nizzazioni internazionali.
per gli operatori dell'Unione nei confronti degli operatori di
paesi terzi;
TITOLO II
e) promuove e sostiene, in tutti gli ambiti internazionali, le Accordi di partenariato per una pesca sostenibile
azioni necessarie per eliminare la pesca illegale, non dichia
rata e non regolamentata (INN); Articolo 31
Principi e obiettivi degli accordi di partenariato per una
f) promuove l'istituzione e il rafforzamento dei comitati per la pesca sostenibile
conformità delle ORGP, verifiche periodiche indipendenti dei 1. Gli accordi di partenariato per una pesca sostenibile con i
risultati e appropriate azioni correttive, comprese sanzioni paesi terzi istituiscono un contesto di governance giuridica,
effettive e dissuasive, che devono essere applicate in modo ambientale, economica e sociale per le attività di pesca condotte
trasparente e non discriminatorio. dai pescherecci unionali nelle acque dei paesi terzi.
3. Le disposizioni della presente parte non pregiudicano le Tale contesto può comprendere:
disposizioni specifiche degli accordi internazionali adottati a
norma dell'articolo 218 del trattato.
a) lo sviluppo e il sostegno degli istituti scientifici e di ricerca
necessari;
TITOLO I
5. I pescherecci unionali non possono operare nelle acque di Parlamento europeo e del Consiglio in tempo utile prima di
un paese terzo con cui è in vigore un accordo di partenariato presentare a quest'ultimo una raccomandazione volta ad auto
per una pesca sostenibile a meno che non siano in possesso di rizzare l'apertura di negoziati per il successivo protocollo. Una
un'autorizzazione di pesca emessa in conformità di tale accordo. sintesi di tali valutazioni è resa pubblica.
Inoltre, deve essere dimostrato che, qualora lo Stato che con Principi e obiettivi della gestione di stock di interesse
cede la propria bandiera nel periodo in cui la nave non figura comune per l'Unione e i paesi terzi e degli accordi in
nel registro della flotta dell'Unione sia stato riconosciuto a materia di scambio e gestione congiunta
norma del diritto dell'Unione come Stato che non coopera 1. Qualora stock di interesse comune siano sfruttati anche da
per prevenire, scoraggiare e far cessare la pesca INN o come paesi terzi, l'Unione avvia un dialogo con tali paesi terzi al fine
Stato che consente lo sfruttamento non sostenibile delle risorse di garantire che gli stock in questione siano gestiti in modo
marine vive, le operazioni di pesca della nave siano cessate ed il sostenibile conformemente al presente regolamento, in partico
proprietario abbia preso provvedimenti immediati per cancellare lare all'obiettivo stabilito all'articolo 2, paragrafo 2. Qualora non
la nave dal registro dello Stato in questione. sia raggiunto un accordo formale, l'Unione compie ogni sforzo
in vista della conclusione di intese comuni per la pesca di tali
stock al fine di renderne possibile la gestione sostenibile, in
10. La Commissione predispone valutazioni indipendenti ex particolare con riguardo all'obiettivo di cui all'articolo 2, para
ante ed ex post di ciascun protocollo di un accordo di parte grafo 2, promuovendo in tal modo condizioni di parità per gli
nariato per una pesca sostenibile e le mette a disposizione del operatori dell'Unione.
L 354/44 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 28.12.2013
2. Al fine di assicurare uno sfruttamento sostenibile degli b) ragionevole certezza per gli operatori del settore dell'acqua
stock condivisi con paesi terzi e di garantire la stabilità delle coltura per quanto riguarda l'accesso alle acque e al territo
operazioni di pesca delle sue flotte, l'Unione si adopera per rio;
concludere, nel rispetto dell'UNCLOS, accordi bilaterali o mul
tilaterali con i paesi terzi per la gestione congiunta degli stock,
che definiscono tra l'altro, ove opportuno, le modalità di ac c) fissazione di indicatori di sostenibilità ambientale, economica
cesso alle acque e alle risorse e le condizioni per tale accesso, e sociale;
l'armonizzazione delle misure di conservazione e lo scambio di
possibilità di pesca. d) valutazione di altri possibili effetti transfrontalieri, special
mente sulle risorse biologiche marine e sugli ecosistemi ma
rini negli Stati membri limitrofi;
PARTE VII
e) integrare le attività di acquacoltura nella pianificazione dello 1. È istituita un'organizzazione comune dei mercati dei pro
spazio marittimo, costiero e delle zone interne. dotti della pesca e dell'acquacoltura (organizzazione comune dei
mercati) al fine di:
2. Gli Stati membri definiscono un piano strategico nazio a) contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti all'arti
nale pluriennale per lo sviluppo delle attività di acquacoltura sul colo 2 e in particolare allo sfruttamento sostenibile delle
loro territorio entro 30 juin 2014 risorse biologiche marine vive;
3. Il piano strategico nazionale pluriennale include gli obiet b) consentire al settore della pesca e dell'acquacoltura di appli
tivi degli Stati membri e le misure e le tempistiche richieste per care la PCP al livello adeguato;
realizzarli.
c) rafforzare la competitività del settore della pesca e dell'ac
quacoltura dell'Unione, in particolare per quanto riguarda i
4. I piani strategici nazionali pluriennali intendono in parti produttori;
colare realizzare le seguenti finalità:
d) informazione dei consumatori. 2. Il gruppo di esperti incaricato del rispetto delle norme è
composto da rappresentanti della Commissione e degli Stati
membri. La Commissione può invitare il Parlamento europeo,
PARTE IX su richiesta di quest'ultimo, ad inviare esperti per partecipare
alle riunioni del gruppo di esperti. L'Agenzia può assistere in
CONTROLLO ED ESECUZIONE
qualità di osservatore alle riunioni del gruppo di esperti.
Articolo 36
Obiettivi 3. Il gruppo di esperti provvede in particolare a:
Articolo 38 PARTE XI
STRUMENTI FINANZIARI
a) un consiglio consultivo per le regioni ultraperiferiche, suddi
viso in tre sezioni corrispondenti ai seguenti bacini maritti
mi: Atlantico occidentale, Atlantico orientale e Oceano in
Articolo 40 diano;
Obiettivi
L'Unione può concedere un sostegno finanziario per contribuire b) un consiglio consultivo per l'acquacoltura;
al conseguimento degli obiettivi stabiliti all'articolo 2.
c) un consiglio consultivo per i mercati;
Articolo 41
Condizioni per la concessione di un sostegno finanziario d) un consiglio consultivo per il Mar Nero.
agli Stati membri
1. Sulla base delle condizioni da specificare negli atti giuridici 3. Ciascun consiglio consultivo stabilisce il proprio regola
dell'Unione applicabili, l'Unione concede un sostegno finanzia mento interno.
rio agli Stati membri a condizione che essi rispettino le norme
della PCP. Articolo 44
2. Il mancato rispetto da parte degli Stati membri delle Compiti dei consigli consultivi
norme delle PCP può comportare l'interruzione o la sospensione 1. Nell'applicare il presente regolamento la Commissione
dei pagamenti ovvero l'applicazione di una rettifica finanziaria al consulta, ove opportuno, i consigli consultivi.
sostegno finanziario erogato dall'Unione nell'ambito della PCP.
Tali misure sono proporzionate alla natura, alla gravità, alla
durata e alla ripetizione dell'inadempienza. 2. I consigli consultivi possono:
3. I consigli consultivi sono consultati in merito alle racco prima della scadenza del periodo di cinque anni. La delega di
mandazioni comuni a norma dell'articolo 18. Tali consigli pos potere è tacitamente prorogata per periodi di identica durata, a
sono essere inoltre consultati dalla Commissione e dagli Stati meno che il Parlamento europeo o il Consiglio non si opponga
membri anche in merito ad altre misure. Si tiene conto del loro a tale proroga al più tardi tre mesi prima della scadenza di
parere. Tali consultazioni fanno salva la facoltà di consultare il ciascun periodo.
CSTEP o altri organismi scientifici. I pareri dei consigli consultivi
possono essere trasmessi a tutti gli Stati membri interessati e
alla Commissione. 3. La delega di potere di cui all'articolo 11, paragrafo 2,
all'articolo 15, paragrafi 2, 3, 6 e 7 e all'articolo 45, paragrafo
4, può essere revocata in qualsiasi momento dal Parlamento
4. La Commissione e, ove del caso, lo Stato membro inte europeo o dal Consiglio. La decisione di revoca pone fine alla
ressato, rispondono entro due mesi a ogni raccomandazione, delega di potere ivi specificata. Essa prende effetto a decorrere
suggerimento o informazione ricevuti a norma del paragrafo dal giorno successivo a quello della pubblicazione della deci
1. Qualora le misure definitive adottate divergano dai pareri, sione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea o da una data
dalle raccomandazioni e dai suggerimenti dei consigli consultivi successiva ivi precisata. La decisione di revoca non pregiudica
ricevuti a norma del paragrafo 1, la Commissione o lo Stato la validità degli atti delegati già in vigore.
membro interessato fornisce spiegazioni dettagliate sui motivi
della divergenza.
4. Non appena adotta un atto delegato, la Commissione ne
dà contestualmente notifica al Parlamento europeo e al Consi
Articolo 45 glio.
Composizione, funzionamento e finanziamento dei consigli
consultivi 5. L'atto delegato adottato ai sensi dell'articolo 11, paragrafo
2, dell'articolo 15, paragrafi 2, 3, 6 e 7 e dell'articolo 45,
1. I consigli consultivi sono composti da: paragrafo 4, entra in vigore solo se né il Parlamento europeo
né il Consiglio hanno sollevato obiezioni entro il termine di due
a) organizzazioni che rappresentano gli operatori del settore mesi dalla data in cui esso è stato loro notificato o se, prima
della pesca e, ove pertinente, dell'acquicoltura e rappresen della scadenza di tale termine, sia il Parlamento europeo che il
tanti dei settori della trasformazione e della commercializza Consiglio hanno informato la Commissione che non intendono
zione; sollevare obiezioni. Tale termine è prorogato di due mesi su
iniziativa del Parlamento europeo o del Consiglio.
ALLEGATO I
Volume o
Zona geografica Specie caratteristiche
particolari
Astici Illimitato
Aragoste Illimitato
Astici Illimitato
7. Da Hartland Point fino ad una linea tracciata dal nord di Lundy Demersali Illimitato
Island
8. Da una linea tracciata da Lundy Island verso ovest fino a Car Tutte le specie Illimitato
digan Harbour
15. Ad ovest della linea che unisce il faro di Butt of Lewis al punto Tutte le specie Illimitato
59° 30' N-5° 45' O
L 354/50 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 28.12.2013
Volume o
Zona geografica Specie caratteristiche
particolari
Volume o
Zona geografica Specie caratteristiche
particolari
1. Ad est delle Shetland e Fair Isle entro le linee tracciate verso sud- Aringa Illimitato
est dal faro di Sumbrugh Head, verso nord-est dal faro di Skroo e
verso sud-ovest dal faro di Skadan
3. North Foreland lighthouse east, Dungeness new lighthouse south Aringa Illimitato
Sgombro Illimitato
5. Butt of Lewis lighthouse west fino alla linea che congiunge il faro Aringa Illimitato
di Butt of Lewis col punto 59° 30' N-5° 45' O
Volume o
Zona geografica Specie caratteristiche
particolari
1. Ad est delle Shetland e Fair Isle entro le linee tracciate verso sud- Aringa Illimitato
est dal faro di Sumburgh Head, verso nord-est dal faro di Skroo e
verso sud-ovest dal faro di Skadan
Volume o
Zona geografica Specie caratteristiche
particolari
Volume o
Zona geografica Specie caratteristiche
particolari
Volume o
Zona geografica Specie caratteristiche
particolari
Sgombro Illimitato
Sgombro Illimitato
Aringa Illimitato
Volume o
Zona geografica Specie caratteristiche
particolari
Sgombro Illimitato
Sgombro Illimitato
Scampi Illimitato
Pettinidi Illimitato
L 354/52 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 28.12.2013
Volume o
Zona geografica Specie caratteristiche
particolari
Volume o
Zona geografica Specie caratteristiche
particolari
Volume o
Zona geografica Specie caratteristiche
particolari
Volume o
Zona geografica Stato membro Specie caratteristiche
particolari
Volume o
Zona geografica Stato membro Specie caratteristiche
particolari
Volume o
Zona geografica Stato membro Specie caratteristiche
particolari
Blåvands Huk fino a Bovbjerk Belgio Merluzzo bianco Illimitato solo dal 1o
giugno al 31 luglio
Sogliola Illimitato
Spratto Illimitato
Eglefino Illimitato
Sgombro Illimitato
Aringa Illimitato
Merlano Illimitato
Sogliola Illimitato
Spratto Illimitato
Eglefino Illimitato
Sgombro Illimitato
Aringa Illimitato
Merlano Illimitato
L 354/54 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 28.12.2013
Volume o
Zona geografica Stato membro Specie caratteristiche
particolari
Sogliola Illimitato
Scampi Illimitato
Aringa Illimitato
Nord dello Zeeland al parallelo della latitudine che Germania Spratto Illimitato
passa per il faro Forsnæs
Aringa Illimitato
Spratto Illimitato
Anguilla Illimitato
Salmone Illimitato
Merlano Illimitato
Sgombro Illimitato
Volume o
Zona geografica Stato membro Specie caratteristiche
particolari
Cicerello Illimitato
Frontiera Danimarca/Germania fino alla punta nord Danimarca Gamberi e gamberet Illimitato
di Amrum a 54° 43' N ti
Volume o
Zona geografica Stato membro Specie caratteristiche
particolari
Aringa Illimitato
Spratto Illimitato
Anguilla Illimitato
Merlano Illimitato
Sgombro Illimitato
Volume o caratteristiche
Zona geografica Stato membro Specie
particolari
Dunkerque (2° 20' E) fino a Cap d'Antifer Germania Aringa Illimitato solo dal 1o ottobre
(0° 10' E) al 31 dicembre
Frontiera Spagna/Francia fino a 46° 08' N Spagna Acciughe Pesca specializzata, illimitato,
solo dal 1o marzo al 30 giu
gno
Costa mediterranea
(6-12 miglia nautiche)
Volume o caratteristiche
Zona geografica Stato membro Specie
particolari
Frontiera Francia/Spagna fino al faro del Cap Francia Pelagiche Illimitato, in conformità e nei
Mayor (3° 47' O) limiti delle attività praticate
nel corso del 1984
Costa mediterranea
(6-12 miglia nautiche)
Volume o caratteristiche
Zona geografica Stato membro Specie
particolari
12 miglia limitate al tratto di mare sotto la Slovenia Specie demersali e 100 tonnellate per un nu
sovranità della Croazia situato a nord del piccole specie pelagi mero massimo di 25 pesche
parallelo di latitudine nord 45o 10' lungo che, comprese la sar recci tra cui 5 pescherecci do
la costa occidentale dell'Istria, dal limite dina e l'acciuga tati di reti a strascico
esterno delle acque territoriali della Croa
zia, dove detto parallelo tocca la costa oc
cidentale dell'Istria (capo Grgatov rt Funta
na)
(1) Il regime summenzionato si applica a decorrere dalla piena attuazione del lodo arbitrale derivante dall'accordo arbitrale tra il
governo della Repubblica di Slovenia e il governo della Repubblica di Croazia firmato a Stoccolma il 4 novembre 2009.
Volume o
Zona geografica Stato membro Specie caratteristiche
particolari
Spratto Illimitato
Cicerello Illimitato
Suro Illimitato
Punta sud di Texel, ovest fino alla frontiera Paesi Regno Unito Demersali Illimitato
Bassi/Germania
28.12.2013 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 354/57
Volume o
Zona geografica Stato membro Specie caratteristiche
particolari
12 miglia limitate al tratto di mare sotto la sovranità Croazia Specie demersali e 100 tonnellate per
della Croazia situato a nord del parallelo di latitu piccole specie pelagi un numero massimo
dine nord 45o 10' lungo la costa occidentale del che, comprese la sar di 25 pescherecci tra
l'Istria, dal limite esterno delle acque territoriali della dina e l'acciuga cui 5 pescherecci
Croazia, dove detto parallelo tocca la costa occiden dotati di reti a stra
tale dell'Istria (capo Grgatov rt Funtana) scico
(1) Il regime summenzionato si applica a decorrere dalla piena attuazione del lodo arbitrale derivante dall'accordo arbitrale tra il
governo della Repubblica di Slovenia e il governo della Repubblica di Croazia firmato a Stoccolma il 4 novembre 2009.
Volume o
Zona geografica Stato membro Specie caratteristiche
particolari
Volume o
Zona geografica Stato membro Specie caratteristiche
particolari
ALLEGATO II
Limiti di capacità
Stato membro GT kW
Limiti di capacità
Spagna
Francia
Portogallo
ALLEGATO III
CONSIGLI CONSULTIVI
Mar Nero Sottozona geografica della CGPM quale definita nella riso
luzione CGPM/33/2009/2
Stock pelagici (melù, sgombri, suri, aringhe e pesci Tutte le zone geografiche escluso il Mar Baltico e il Mar
tamburo) Mediterraneo
b) Salvo per il consiglio consultivo per l'acquacoltura e per il consiglio consultivo per i mercati, il comitato esecutivo
comprende almeno un rappresentante del sottosettore delle catture di ciascuno Stato membro interessato.
c) Le raccomandazioni sono adottate dai membri del comitato esecutivo, per quanto possibile, per consenso. Se non
è possibile raggiungere un consenso, nelle raccomandazioni adottate dalla maggioranza dei membri presenti e
votanti è fatta menzione dei pareri dissenzienti espressi.
d) Ogni consiglio consultivo nomina per consenso un presidente. Il presidente agisce in modo imparziale.
e) Ciascun consiglio consultivo adotta le misure necessarie a garantire la trasparenza e il rispetto di tutte le opinioni
espresse.
f) Le raccomandazioni adottate dal comitato esecutivo sono messe immediatamente a disposizione dell'assemblea
generale, della Commissione, degli Stati membri interessati nonché del pubblico che ne abbia fatto richiesta.
g) Le riunioni dell'assemblea generale sono pubbliche. Le riunioni del comitato esecutivo sono pubbliche a meno che
la maggioranza del comitato esecutivo non decida eccezionalmente altrimenti.
h) Le organizzazioni europee e nazionali rappresentanti il settore della pesca e altri gruppi di interesse possono fare
proposte agli Stati membri interessati riguardo ai membri. Questi ultimi si mettono d'accordo per quanto riguarda
i membri dell'assemblea generale.
28.12.2013 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 354/61
i) Possono partecipare in qualità di osservatori attivi alle riunioni dei consigli consultivi i rappresentanti delle
amministrazioni nazionali e regionali che hanno interessi in materia di pesca nella zona interessata e i ricercatori
degli istituti scientifici e di ricerca nel settore della pesca degli Stati membri e quelli delle istituzioni scientifiche
internazionali che forniscono consulenza alla Commissione. Possono altresì essere invitati altri scienziati qualificati.
j) Rappresentanti del Parlamento europeo e della Commissione possono partecipare come osservatori attivi alle
riunioni dei consigli consultivi.
k) Quando sono discusse questioni che li riguardano, i rappresentanti del settore della pesca e di altri gruppi di
interesse dei paesi terzi, tra cui i rappresentanti di ORGP, che hanno interessi in materia di pesca nella zona o nelle
attività di pesca di competenza di un consiglio consultivo possono essere invitati a partecipare in qualità di
osservatori attivi.
l) I consigli consultivi possono chiedere un sostegno finanziario dell'Unione in quanto organismi che perseguono
uno scopo d'interesse generale europeo.
m) La Commissione stipula con ciascun consiglio consultivo una convenzione di sovvenzione per contribuire alle
relative spese di funzionamento, comprese le spese di traduzione e interpretazione.
n) La Commissione può svolgere tutte le verifiche che consideri necessarie per assicurare il rispetto dei compiti
assegnati ai consigli consultivi.
o) Ogni consiglio consultivo trasmette annualmente il proprio bilancio e una relazione sulle sue attività alla Com
missione e agli Stati membri interessati.
p) La Commissione o la Corte dei conti possono in qualsiasi momento organizzare una revisione contabile che sarà
effettuata da un organismo esterno di loro scelta oppure dai loro stessi servizi.
q) Ogni consiglio consultivo nomina un revisore contabile certificato per il periodo durante il quale tale consiglio
consultivo beneficia dei finanziamenti dell'Unione.