DK4517
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INDICE
4. DEFINIZIONI E SIGLE.................................................................................................. 4
8. GENERAZIONE SPONTANEE................................................................................... 16
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
4. DEFINIZIONI E SIGLE
CP Cabina Primaria
CS Cabina Secondaria
CST Cabina Secondaria Telecontrollata
DRA Dispositivo di Richiusura Automatica
FNC Funzione Neutro Compensato
FRG Funzione a Rilevatori di Guasto
FVT Funzione a Vuoti di Tensione
IMS Interruttore di Manovra Sezionatore
NI Neutro Isolato
NC Neutro Compensato
ODM Organo di manovra (IMS o interruttore)
ODM automatizzato ODM telecontrollato e sottoposto a regole di automazione
RECLOSER Interruttore MT automatico per esercizio a NI/NC
RGDAT Rilevatore di Guasto e di Assenza Tensione
RVS Segnale di presenza Tensione di Sbarra
RVL Segnale di presenza Tensione di Linea
STU-X/STM Sistema di Telecontrollo Unificato
STMT Sistema di Telecontrollo della rete MT (“Centrino”)
TD Tempo di discriminazione
UP Unità Periferica per il Telecontrollo e l’Automazione
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5. SISTEMA DI TELECONTROLLO MT
Il Telecontrollo MT è attualmente realizzato dal sistema STUX-STM e dal minisistema
STMT (tra loro non integrati), al fine di rendere disponibili agli operatori dei Centri
Operativi di esercizio le seguenti funzionalità:
• la visualizzazione dello schema di rete nello stato istantaneo di connessione, con
l’aggiornamento automatico degli organi di manovra telecontrollati e
l’aggiornamento manuale, eseguito degli operatori stessi, degli organi non
telecontrollati.
• la visualizzazione di tutte le informazioni necessarie per la gestione delle manovre
a fronte di un guasto (indicazione delle cabine di sezionamento principale, di
quelle telecontrollate, etc) e a fronte di lavori programmati.
• il controllo a distanza degli organi di manovra delle cabine secondarie di
sezionamento principale e di quelle localizzate nei punti della rete ritenuti strategici
ai fini dell’esercizio ottimale della stessa.
• la selezione automatica o manuale (da operatore) del tronco di rete guasto,
l’isolamento dello stesso e la rialimentazione di tutti i tronchi sani;
• l’individuazione automatica, su richiesta dell’operatore del percorso della corrente
di guasto.
L’architettura del Sistema di telecontrollo prevede:
1. al centro un certo numero di stazioni informatiche sulle quali sono realizzate le
seguenti funzioni:
• gestione dell’interfaccia con l’operatore
• front-end di interfacciamento alle unità periferiche di telecontrollo presenti nelle
cabine secondarie.
• archiviazione degli eventi
2. in periferia, nelle cabine secondarie dotate di quadri motorizzati predisposti al
telecontrollo, le Unità Periferiche UP che realizzano le seguenti funzioni:
• inoltro dei telecomandi di apertura e di chiusura impartiti dal centro agli IMS di
cabina secondaria
• monitoraggio posizione Organi di Manovra telecomandati
• monitoraggio della presenza di tensione MT sulla sbarra della cabina
secondaria e sulle linee attestate alla cabina stessa (se presenti i rilevatori di
tensione)
• inversione, su richiesta del centro, del verso di rilevatori di guasto direzionali
• attuazione, su abilitazione del centro, degli automatismi per la selezione del
tronco guasto.
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Al termine della sequenza automatica, che - come di seguito descritto - può essere
realizzata con diverse modalità, l’ODM automatizzato che alimentava il tronco guasto
viene aperto e tutti i tronchi di linea a monte vengono rialimentati automaticamente.
La UP segnala agli operatori, tramite un messaggio spontaneo, l’ODM aperto che ha
selezionato il guasto.
• Sequenza di manovre
• Tecniche di ricerca guasto
• Rialimentazione tronchi sani a valle del guasto
Linee automatizzate:
• in cavo: una richiusura rapida e due lente(*)
• miste: una richiusura rapida e tre lente(*)
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Tale tecnica, detta anche Funzione Vuoti di Tensione (FVT), per l'elevato numero
di manovre sugli IMS che comporta e per l’influenza che su questa hanno le
mancanze di tensione non originate da un guasto, è da ritenersi obsoleta e quindi
da non utilizzare.
La procedura è analoga alla RTG3 (FVT) salvo il fatto che l'UP movimenta solo gli
IMS i cui RGDAT sono stati attraversati dalla corrente di guasto. La sequenza
realizzata è la seguente:
Ø apertura degli IMS i cui RGDAT rilevino la presenza del guasto a valle per
un tempo prestabilito: tale tempo di ritardo è programmato in base alla
posizione della cabina secondaria sulla linea, in modo che, tra gli IMS i cui
RGDAT rilevino il guasto, si apra solo quello più distante dalla CP.
L’interruttore di CP, se il guasto non è sul primo tronco, rimane chiuso per
l’intera durata della selezione e quindi tutta la porzione di linea a monte del
tronco guasto non risente di alcuna interruzione. Se invece il guasto
riguarda il primo tronco, l'interruttore di CP eseguirà il ciclo di richiusura
completo fino allo scatto definitivo.
In altre parole, al verificarsi di un guasto sulla direttrice, tutti gli IMS automatizzati a
monte del guasto si aprono a seguito dello scatto dell’interruttore in CP, ma, alla
successiva richiusura dell’interruttore, ogni IMS che effettua una chiusura positiva
inibisce temporaneamente la propria apertura automatica, in modo da non aprirsi alla
successiva mancanza di tensione.
In tal modo risulta velocizzata la rialimentazione dei tronchi a monte del guasto.
Tale variabile, definita per singolo IMS, viene gestita dal sistema centrale ed inviata
all'UP, sulla base del ruolo che un IMS ha nei confronti del verso di alimentazione
della cabina cui appartiene.
Infatti gli automi funzionano in base a due segnali logici Va e Vb a cui vengono
rispettivamente associate:
In altre parole, la variabile indica quale segnale di presenza tensione (RVL o RVS) gli
automi devono prendere in considerazione per l’applicazione delle regole di apertura
e chiusura in dipendenza del verso dell’alimentazione.
Gli automatismi associati ad ogni IMS possono essere inclusi od esclusi mediante
telecomando.
Lo stato iniziale degli automi, a seguito della configurazione di una UP è ESCLUSO
L'inclusione degli automatismi può essere eseguita dall'operatore su tre livelli di
aggregazione:
Ø per tutte le cabine di una direttrice: il comando agisce come al punto precedente su
tutte le cabine secondarie di una determinata direttrice
Di seguito è riportata una descrizione sintetica del funzionamento di tali automi. Per la
loro descrizione completa e formale, si rimanda al documento DX1220 Ed. VI – marzo
2002 e alle successive integrazioni.
L'automa controlla:
Ø l'assenza di tensione stabile (>1 s) per interrompere la procedura di richiusura di
un IMS nel tempo di attesa alla chiusura e per determinare, insieme all’RGDAT, lo
stato di blocco durante il tempo di discriminazione impostato a valle della chiusura
dell’IMS;
Ø la presenza di tensione breve(>2 s) per attivare le procedure di chiusura
automatica degli IMS;
Ø la presenza di tensione lunga(>130 o 190 s) per contribuire alle procedura di 2a
richiusura lenta da UP in coordinamento con il ciclo di richiusura in cabina
primaria.
L'automa gestisce:
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La procedura di chiusura automatica si interrompe se, durante gli stati di attesa che
precedono la chiusura, si ha:
• telecomando di apertura
• mancanza della tensione Va
• presenza contemporanea di Va e Vb
7.2.5 Gestione comando di apertura
Ø automatico, dopo 1 secondo per avvenuto blocco di un IMS ovvero per un IMS che
ha chiuso su guasto
L'automa memorizza l'intervento del RGDAT nelle varie tipologie di guasto e delle
regole automatiche applicate. Questa operazione è necessaria per disporre
dell'informazione di intervento RGDAT in tempi successivi sia all'apertura automatica
sia alla determinazione dello stato di blocco.
L'automa controlla che la chiusura (come l’apertura) degli IMS avvenga un IMS per
volta, in modo da non sovraccaricare la stazione di energia della UP.
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Nel caso siano presenti le condizioni per chiusura/apertura automatica di più IMS
controllati dalla stessa UP, i comandi avvengono in maniera sequenziale secondo
priorità impostate dal centro, sulla base del ruolo che ciascun IMS in dorsale ha nei
confronti del verso dell'alimentazione e, per gli IMS in derivazione, della priorità
configurata.
v in Apertura: aprono prima gli IMS in derivazione in base alle priorità impostate,
quindi l’IMS in dorsale uscente e per ultimo l’IMS in dorsale entrante; con
automazione FRG, l’apertura dei singoli IMS è comunque condizionata al fatto che
l’RGDAT associato sia attivo (abbia cioè rilevato passaggio di corrente di guasto).
8. GENERAZIONE SPONTANEE
Ø Blocco di un IMS
Ø Seconda richiusura utile da UP (se RUP=1)
Ø Inibizione automatismo di un IMS (per una qualsiasi delle cause sopra citate)
Ø Apertura per P67
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Nella descrizione è omesso il riferimento alla tecnica FVT e alla procedura per linee
miste con seconda richusura da UP (RUP=1), in quanto tali tecniche non sono
utilizzate.
Le modifiche dei tempi sono necessarie per sincronizzare gli automatismo per FRG al
ciclo di richiusura di cabina primaria; si avrà così:
Tale tempo è significativo solo per la tecnica FNC in caso di guasto monofase a
terra a valle: questo campo è quindi visualizzato solo se la direttrice associata è
stata dichiarata a Neutro Compensato.
CP
Cabina T1
CS1 14"
CS2 8"
CS3 2"
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v Presenza RVL
Questo campo deve essere impostato a SI poiché l’IMS è dotato di rilevatore di
tensione di linea (RVL) incluso nell’RGDAT.
v Presenza RGDAT
Questo campo deve essere impostato a SI poiché l’IMS è dotato di rilevatore
guasto di tipo RGDAT.
v Presenza automatismo
Se questo campo è impostato a SI, per l'IMS sono attivate le funzioni di
automatismo.
v Tipo tratta
Questo campo è presente solo se è stata precedentemente definita la presenza
dell'automatismo; si prevedono due casi:
Ø Dorsale
Ø Derivazione
v Direzione dorsale
Questo campo è presente solo se il campo Tipo tratta del montante è stato
dichiarato di tipo Dorsale; è da prendere in considerazione solo il caso:
Ø Entrante per l’IMS da automatizzare posto in dorsale entrante
v Priorità
Questo campo è presente solo se il campo Tipo tratta del montante è stato
dichiarato di tipo derivazione e con automatismo presente e definisce la priorità
(da 1 a 8) delle manovre da automatismo dell'IMS rispetto a quella delle altre
derivazioni; non è possibile definire più montanti automatizzati in derivazione con
la stessa priorità.
9.5 CONFIGURAZIONE UP
CP
CS CS2 CS3 CSC
CP
RG RG RG
CS1 CS2 CS3 CSC
RG
La tensione sulla direttrice è assente (alone colorato) per il tempo di attesa alla
richiusura lenta di 30” e continua ad esserlo anche dopo la richiusura lenta
dell'interruttore di CP che scatta nuovamente, prima che nelle cabine secondarie
sottese sia rilevata la presenza di tensione breve (>2”).
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Dopo 35" di assenza tensione sarà comandata l'apertura di tutti gli IMS dei cui RG è
stato memorizzato l'intervento. L’apertura è eseguita in 4" circa:
t0+35"+4"
CP
CS1 CS2 CS3 CSC
Apertura automatica
Ttronco1=t0+150"
CP
CS1
CS1 CS2 CS3 CSC
2 richiusura lenta
a
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In cabina CS1 l'automatismo, dopo aver rilevato una presenza di tensione breve (>2")
e trascorso il tempo di attesa per la chiusura automatica (3"), comanda la chiusura
dell'IMS precedentemente aperto, ne imposta l'inibizione all'apertura alla successiva
mancanza di tensione e, ad avvenuta chiusura dopo 4" circa, fa partire il tempo di
discriminazione di 2,5".
La chiusura dell'IMS mette in tensione il secondo tronco di linea:
ttronco2= ttronco1+2"+3"+4"
CP
IniAp
CS1
CS1 CS2 CS3 CSC
Chiusura automatica
In cabina CS2, analogamente a quanto compiutosi nella CS1, si chiude l'IMS2 che
rialimenta il terzo tronco:
ttronco3= ttronco2+2"+3"+4"
CP
IniAp IniAp
CS1
CS1 CS2 CS3 CSC
Chiusura automatica
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In cabina CS3 l'automatismo chiude per primo l'IMS3 in dorsale che rialimenta la
CSC:
tCSC= ttronco3+2"+3"+4"
CP
IniAp IniAp IniAp
CS1
CS1 CS2 CS3 CSC
Chiusura automatica
e per secondo l'IMS in derivazione che inserisce il tronco sede del guasto,
provocando lo scatto dell'interruttore di CP.
Degli RG attivatisi lungo la direttrice resta memorizzato esclusivamente quello il cui
IMS ha chiuso sul guasto stesso, mentre per gli altri la condizione di apertura inibita
cancella la memorizzazione.
tCSC+2"+3"+4"
CP
IniAp IniAp IniAp
CS1 CS2 CS3 CSC
RG
Chiusura automatica
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Tblocco= Ttronco3+2"+3"+4"+2,5"
Messaggio
spontaneo
CP IniAp
IniAp IniAp
CS1 CS2 CS3 CSC
BL
Dopo 1" dalla determinazione del blocco è impartito il comando di apertura dell'IMS e,
dopo 4" circa, si ha la seleziona del tronco guasto:
Tselezione= Tblocco+1"+4"
BL
Apertura automatica
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Trialim=t0+270"
CP IniAp
IniAp IniAp
CS1 CS2 CS3 CSC
BL
3a richiusura lenta
Il ciclo di FRG si completa in ulteriori 120" dopo il ripristino della tensione (parametro
t101 tarabile), con l'azzeramento dell'inibizione all'apertura degli IMS in CS1 e CS2.
TFRG= Trialim+120"
CP
CS1 CS2 CS3 CSC
BL
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La funzione FNC è significativa solo per guasti monofase a terra: si ipotizza quindi un
guasto di questo tipo.
Cabina T1/67S1
CP 20"
CS1 14"
CS2 8"
CS3 2"
Lo schema normale della direttrice che compare sul video dell'operatore prima del
guasto è il seguente:
CP
Al momento del guasto, identificato con t0, gli RGDAT delle cabine CS1 e CS2 si
attivano per P67 ovvero per guasto a terra, mentre in CP si avvia la protezione
direzionale di terra dell'interruttore di linea; nello stesso istante viene fatto partire il
tempo di attesa all’apertura in CP, CS1 e CS2, mentre in CS3, non essendo presente
alcuna rilevazione del guasto, l'automatismo è a riposo.
t0
CP
P67 P67
CS1 CS2 CS3 CSC
Avv
67.1
Allo scadere del tempo di attesa T1 della cabina CS2, corrispondente a 8”,
l'automatismo della stessa comanda l'apertura dell'IMS, eseguita in 4" circa; l'apertura
dell'IMS, che isola il guasto, avviene in tempo utile per riportare a riposo l'RGDAT di
CS1 e la protezione di CP, senza ulteriori scatti.
La selezione del guasto avviene quindi senza mancanze di tensione, anche
transitorie, nella parte di linea a monte del guasto.
Lo scatto viene segnalato al centro con l'invio di un messaggio spontaneo.
TFNC= t0+8"+4"
Messaggio
spontaneo
CP ScattoP
67
CS1 CS2 CS3 CSC
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Ed. I - 30 / 33
Lo schema normale della direttrice che compare sul video dell'operatore prima del
guasto è il seguente:
CP RCL
CS1 CS2 CSC
Al momento del guasto, identificato con t0 , il Recloser scatta, esegue una richiusura
rapida e scatta di nuovo per presenza di un guasto persistente; contemporaneamente
viene memorizzato l'intervento degli RGDAT attivatisi per il guasto.
La protezione in CP si avvia, ma essendo il guasto eliminato entro il suo tempo di
attesa allo scatto, va a riposo:
t0
CP RCL
RG S67 RG
CS1 CS2 CSC
t0+5"
CP RCL RG
CS1 CS2 CSC
In CS2, dopo 35" di assenza tensione sarà comandata l'apertura dell'IMS del cui RG
è stato memorizzato l'intervento, eseguita in 4" circa:
t0+35"+4"
CP RCL
CS1 CS2 CSC
Apertura automatica
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Ed. I - 32 / 33
ttronco3=t0+45"
CP RCL
CS1 CS2 CSC
1a richiusura lenta
In cabina CS2 l'automatismo chiude dopo circa 9" l'IMS precedentemente apertosi,
inserendo il tronco sede del guasto e provocando lo scatto del Recloser.
ttronco3+2"+3"+4"
CP RCL RG
CS1 CS2 CSC
Chiusura automatica
Tblocco= ttronco3+2"+3"+4"+2,5"
Messaggio
spontaneo
CP RCL BL
CS1 CS2 CSC
Dopo 1" dalla determinazione del blocco è impartito il comando di apertura dell'IMS e,
dopo 4" circa, si ha la seleziona del tronco guasto:
Tselezione= Tblocco+1"+4"
CP RCL BL
CS1 CS2 CSC
Apertura automatica
Trialim=t0+165"
CP RCL
BL
CS1 CS2 CSC
2a richiusura lenta