Storia Fotografia
Storia Fotografia
Storia Fotografia
Blade Runner 2049 e le similitudini con “Elena” di Euripide: Paride porta con
sé un “pezzo di cielo dotato di respiro”. E’ la nascita della mimesis
speculare, nel V secolo a.C.
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La nuvola è bordata di luce, signi ca che l’inquadratura è in controluce: il
Sole è basso, siamo nel crepuscolo (forse l’alba). Il titolo della sezione del lm
infatti è “l’alba dell’umanità”.
Le pupille del leopardo sono piene di luce. La scena è occupata dalla natura
dei viventi, rappresentata da un animale vivo e uno morto (ucciso dal vivo).
Quella dei viventi è una natura in cui i più deboli, quelli senza artigli, quelli che
non hanno denti.
Lo shuttle ha due nestre in cui sono accese le luci. Kubrick mette sullo
stesso piano la logica della natura e la logica della tecnologia. Sarà uno
dei temi del corso. Viviamo in un mondo di macchine, che sono in primis
macchine della visione.
Il cielo nuvoloso (con un piccolo centro luminoso) che diventa occhio chiuso,
che diventa occhio aperto.
Tutte le culture hanno esseri alati, e tutti hanno esperienze nel campo del
sogno.
Wenders descrivere l’atto primo della rappresentazione ottica: è l’atto con cui
lo sguardo prende un oggetto e se lo porta con sé. L’atto di prendere,
catturare, qualcosa attraverso l’obbiettivo ha cambiato l’umanità. Prima della
fotogra a c’era la pittura, il disegno, la scultura…
E’ un lm che fa del tridimensionale un’immagine allo specchio, tutte le
tecnologie di visione (cinema, tv, new media) sono macchine di specchi e di
memoria.
E’ da più di 20.000 anni che gli uomini dipingono, per esempio con la pittura
rupestre.
La pittura prospettica nasce nella Casa di Augusto nel 30 a.C., in cui già
erano presenti a reschi perfettamente prospettici. Non nasce nel
Rinascimento.
Un uomo che parla viene rappresentato in alcune incisioni rupestri con due
cerchi concentrici (“Uomo che pensa e parla”, Kazakistan). Questi due cerchi
sono la maschera con cui viene rappresentato l’uomo. La parola, infatti,
indica tendenzialmente un nome. Ma soprattutto la maschera serve a
rendere visibile il mistero dell’invisibile.
Noi siamo anche ciò che desideriamo, ma l’uomo ha in sé una forza per
cambiare la sua condizione. L’uomo non può coincidere con la natura
data, nemmeno con la propria. Tutta la storia e preistoria è attraversata da
un desiderio di essere un “di più” della natura stessa.
L’uomo è un possibile: l’insegnamento consiste nell’aprire dei vuoti.
L’arte greca ha come paradigma lo specchio.
Aristotele nella sua Poetica sostiene che una tragedia debba “suscitare pietà
e terrore attraverso la mimesis delle azioni, che ha per e etto la
puri cazione dell’animo da queste emozioni”. La tragedia greca serviva ad
insegnare quali azioni umane generano il male, anche la commedia greca è
intrisa di tragedia… era una visione della vita che non escludeva mai la
componente tragica.
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La tragedia è costituita da più elementi ben congegnati: trama (è essenziale
tessere una trama), il carattere dei personaggi, il linguaggio utilizzato, il
pensiero, lo spettacolo, la musica.
Il teatro è uno dei punti di unità dell’Occidente. La mimesis sostiene che
nessuno è giusto, tutti sbagliano, la vita scorre negli errori e nel sangue.
Questa drammaturgia è presenta ancora oggi in registi come Scorsese,
Tarantino: non si parteggia per nessuno dei personaggi perché tutti sono
dalla parte sbagliata e al contempo tutti hanno una parte di ragione.
Il teatro greco mette in scena giovani forti e armonici. Andrè Bazin sostiene
che tutto il cinema si racchiude nel complesso della mummia, nel sistema
egiziano di costruzione e pittura dei sarcofagi. Nella visione egizia i morti non
muoiono mai: cambiano forma, si sottraggono al visibile ma vivono in una
dimensione ulteriore… non scompaiono. La bilancia già a quei tempi era il
simbolo della giustizia, sono 3000 anni che ha tale valenza. I ritratti sui
sarcofagi era testimonianza di questa vita e di questo passaggio, 3000 anni
dopo i loro volti avranno vita eterna con la fotogra a e il cinema.
Il ritratto di Fayyum è datato 100-200 d.C. circa è uno dei ritratti meglio
conservati dell’antichità: ci sono voluti 2000 anni per giungere alle macchine
fotogra che moderne per avere ritratti fedeli alla portata dell’uomo comune.
Il cuore del realismo e della libertà è l’uscita dal destino (che determina
senza alcuna novità l’azione umana): l’azione umana conosce una legge
nuova. Lex antica e Lex nova.
Il gotico cambia la struttura degli edi ci, portando i pilastri invece che i muri
ad essere i fondamenti dell’edi cio. Nelle chiese gotiche in Francia si iniziano
a costruire vetrate colorate, in seguito alla vittoria contro l’iconoclastia araba.
Si inizia così ad avere immagini colorate a luce: le storie a colori appaiono
quindi tra il 1194 e il 1220, per esempio con l’Ultima cena di Chartres.
L’Occidente funziona a luce: è sia sica che una materia spirituale.
Il mondo occidentale ricorda sempre Dedalo, il primo architetto.