PDF Trekking Nei Dintorni Del Guerrin Meschino Di Montemonaco
PDF Trekking Nei Dintorni Del Guerrin Meschino Di Montemonaco
PDF Trekking Nei Dintorni Del Guerrin Meschino Di Montemonaco
Itinerario: Il sentiero da seguire parte dal Rifugio Sibilla posto a 1.540 mt. di altitudine e sale repentinamente su
roccia mista a terra molto stabile.
Questo tratto iniziale vi condurrà in poco più di un’ora, seguendo il sentiero segnato nr. 155, alla vetta del Monte
Zampa (1.791 mt.) ove potrete godere di un ottimo paesaggio che può estendersi fino al Mare Adriatico nelle
giornate più limpide.
Da qui si percorre la cresta del monte prestando molta attenzione nelle giornate di vento intenso per via della
larghezza non troppo generosa del sentiero. In poco più di un’ora di cammino raggiungerete la Grotta della
Sibilla ubicata in posizione sottostante e riconoscibile per la vasta ostruzione da massi roccia. Il percorso può
continuare salendo per la grande corona del Monte Sibilla per raggiungere la sua vetta in poco più di 15 minuti.
La discesa può essere effettuata percorrendo il sentiero nr. 156 che ripercorre la vecchia strada costruita durante
gli anni 70’ e che tutt’oggi rappresenta la massima espressione di deturpazione e scempio di un paesaggio
incantato come quello della Sibilla.
Tutto il tracciato è sempre esposto al sole, pertanto è consigliabile una buona scorta di acqua e di protezione per
evitare insolazioni.
Il Lago di Pilato
da Foce di Montemonaco
Montemonaco (AP)
Itinerario: Da Foce di Montemonaco parte il sentiero che raggiunge il Lago di Pilato. Oltrepassate il borgo
proseguendo per la strada non asfaltata e dopo soli 500 mt. parcheggiate nell’area apposita all’inizio della
Piana della Gardosa. Qui inizia il vostro cammino verso il Lago di Pilato.
In circa 40 min. attraverserete la grande vallata e, mantenendovi sempre sulla strada non asfaltata, arriverete
ad un’area attrezzata con tavoli da picnic. Sulla sinistra noterete un sentiero che si inoltra nel bosco salendo
consistentemente anche con ripidi tornanti (“Le Svolte”) per circa 2 ore. Questo vi condurrà all’inizio della Valle
del Lago a circa 1.600 mt. Il paesaggio si apre maestosamente mostrandosi in tutto il suo splendore fatto di
rocce, piccoli pascoli e residui di neve che possono resistere anche fino al mese di Luglio inoltrato. Il sentiero si
presenta con una pendenza più dolce ed in 50-60 minuti vi condurrà al Lago di Pilato.
E’ vivamente consigliato di rifornirsi di acqua poiché gli unici punti di abbeveraggio sono solo sulla Piana della
Gardosa. Il sentiero non sempre è segnalato ma questo non comporta particolari difficoltà di orientamento
anche se le valanghe invernali rovinano in alcuni punti il tracciato principale.
La prima parte del percorso si sviluppa su un terreno morbido e foglioso (prestare attenzione in caso di piogge
recenti) e subito dopo diventa roccioso e instabile. E’ raccomandato l’utilizzo di racchette per facilitare sia la
salita che la discesa e procedete con cautela poiché potete incontrare sbalzi di rocce anche di 50-100 cm.
Itinerario: A Forca di Presta, valico che segna il confine tra le Marche e l'Umbria, potrete lasciare il vostro mezzo
ai bordi della strada e troverete l’inizio del sentiero sul lato destro della stessa, proprio in prossimità della
bacheca informativa in legno del Parco Nazionale.
Il percorso presenta subito la salita ghiaiosa e dopo poco si dividerà. Qui consigliamo di mantenere la destra
poiché il sentiero originale, solo in questo tratto, si presenta sconnesso e rovinato. Subito dopo riprende la
traccia principale e continua la sua salita fino al Monte Vettoretto e successivamente tenete la destra fino a
raggiungere il Rifugio Tito Zilioli e la Sella delle Ciaule.
Se manterrete la destra, in circa 40 minuti raggiungerete la cima del Monte Vettore altrimenti proseguendo
dritti e scendendo per il ripido ghiaione, nello stesso tempo, raggiungerete il Lago di Pilato.
E’ vivamente consigliato di rifornirsi di acqua poiché durante il tragitto non ci sono punti di approvvigionamento
salvo una fonte al Rifugio Zilioli. E’ raccomandato l’utilizzo di racchette per facilitare sia la salita che la discesa e
procedete con cautela. Il ritorno si svolge lungo il medesimo percorso della salita.
Il percorso, per la sua pendenza e lunghezza, è adatto a tutte le persone allenate con un’esperienza media di
trekking da montagna. Non è tanto adatto a bambini con età inferiore a 12-14 anni.
Da Altino di Montemonaco
alla Chiesa di Santa Maria in Pantano
Montemonaco (AP)
Itinerario: Dall'abitato di Altino di Montemonaco in poco più di 1 h e 30 di cammino arriverete alla Chiesa di
Santa Maria in Pantano percorrendo un tratto del Sentiero del Grande Anello dei Sibillini.
Il sentiero è aperto a vedute mozzafiato alternato a passaggi all'interno di boschi nel quale è possibile respirare i
profumi della natura. Raggiunta la Fonte Santa, il percorso sale all'interno di una radura per raggiungere una
splendida piana erbosa circondata da una pineta nella quale sorge la chiesa di Santa Maria in Pantano del 1159,
ad oggi crollata.
Il caratteristico toponimo “in Pantano” trae origine dalla presenza di una rigogliosa fonte di acqua sorgiva. La
sua posizione individua uno dei valichi storici transappenninici del territorio Piceno e costituiva un riferimento e
una meta privilegiata per viandanti, pellegrini, pastori, braccianti e mercanti.
L’intera passeggiata è estremamente affascinante poiché i boschi che si attraverseranno si mostreranno con il
loro vestito magico e coinvolgente.
Anello Trekking di Astorara
e della Lavanda dei Sibillini
Montegallo (AP)
Dopo circa 20-30 minuti di cammino, si raggiunge uno dei punti più alti del percorso da dove si può godere di una veduta spettacolare.
Qui si trovava un’antica fonte denominata Fonte Graniera ma, a causa un una frana, è andata perduta. Proseguendo per altri 500-600
mt si incontrerà uno slargo alla vostra sinistra dove potrete scorgere nel sottostrada un vecchio rifugio di pastori. Da qui si riscende
costeggiando alla vostra sinistra il rifugio sul tratturo evidente.
Dopo circa 10-15 minuti, incontrerete un primo bivio ove dovrete proseguire dritti e poco dopo incontrerete il secondo bivio che dovrete
imboccare per costeggiare la piantagione della Lavanda dei Sibillini. Nel periodo di Giugno, potrete notare le piante in fase di crescita
contornate dalla splendida fioritura dei Papaveri rossi e bianchi, mentre nel mese di Luglio potrete ammirare la fioritura della Lavanda.
Si prosegue fino a raggiungere il fontanile del piccolo abitato di Astorara e qui potrete riprendere la strada asfaltata alla vostra sinistra
che in soli 10 minuti vi riporterà al Rifugio e luogo di partenza.
Il percorso non è impegnativo e con un dislivello molto dolce. La salita è progressiva e continua pertanto non è faticosa ed è ideale per
famiglie con bambini che vogliono fare un’escursione immersi nella natura e nelle fioriture spontanee primaverili ed estive. Indicata da
fare prima di pranzo per stimolare l’appetito. Nel periodo di Giugno potrete vedere la fioritura di Papaveri, margherite e orchidee
selvatiche, mentre a Luglio la fioritura della Lavanda dei Sibillini.
Nella frazione di Balzo, presso il nuovo centro (ex campo sportivo) potrete trovare il nostro shop di Lavanda dei Sibillini con i prodotti
realizzati dalla piantagione di Lavanda (www.lavandadeisibillini.it) .
Anello Trekking di Montegallo
e della Lavanda dei Sibillini
Montegallo (AP)
Si prosegue, seguendo la segnaletica, svoltando a destra per il sentiero dei Mietitori percorrendo la bellissima faggeta fino a raggiungere
il vecchio rifugio dei pastori ubicato nel sottostrada che interseca il sentiero che scende alla piantagione della Lavanda dei Sibillini ed al
borghetto di Astorara. I punti panoramici offrono bellissime vedute che spaziano fino al mare Adriatico ed ideali per scattare bellissime
foto.
Si prosegue per un brevissimo tratto di asfalto per imboccare il sentiero boscoso che vi condurrà al suggestivo sentiero dei Mulini che
costeggia il fiume fino al ponte di Castro. Questo tratto di circa 1,6 km è tutto ombreggiato e ripercorre gli antichi sentieri che
collegavano le varie frazioni prima della costruzione delle strade. I muri “a secco” sono una traccia indelebile e caratteristica.
L’ultimo tratto di circa 1 km è necessariamente su strada asfaltata e vi permetterà di raccordarvi con il Camping Vettore per chiudere
l’anello e riportarvi al punto d’inizio attraversando la nuova area abitativa SAE.
Il percorso è di media difficoltà ed è ideale per famiglie con bambini dai 10 anni in su che vogliono fare due passi immersi nella natura e
nelle fioriture spontanee primaverili ed estive.
Nel periodo di Giugno potrete vedere la fioritura di Papaveri, margherite e orchidee selvatiche, mentre a Luglio la fioritura della
Lavanda dei Sibillini.
Nota Bene: In questo percorso è possibile scattare delle bellissime fotografie del Monte Vettore che sovrasta.
A soli 700 mt di distanza dall’inizio del percorso, presso il nuovo centro (ex campo sportivo), potrete trovare il nostro shop di Lavanda dei
Sibillini con i prodotti realizzati dalla piantagione di Lavanda. (www.lavandadeisibillini.it) .
Anello Trekking di Castro
e della Lavanda dei Sibillini
Montegallo (AP)
Dopo aver percorso tutti e tre i “canaloni”, risalirete al bivio a destra che porta a Fonte Graniera che gode di un affaccio veramente
coinvolgente. Poco oltre, sulla sinistra, si imbocca il bivio a sinistra ove si trova il vecchio rifugio dei pastori nel sottostrada che interseca
il sentiero che scende alla piantagione della Lavanda dei Sibillini ed al borghetto di Astorara. Si prosegue in discesa per un brevissimo
tratto di asfalto per imboccare il sentiero boscoso che vi condurrà al suggestivo sentiero dei Mulini che costeggia il fiume fino al ponte di
Castro. Questo tratto di circa 1,6 km è tutto ombreggiato e ripercorre gli antichi sentieri che collegavano le varie frazioni prima della
costruzione delle strade. I muri “a secco” sono una traccia indelebile e caratteristica.
L’ultimo tratto di circa 6-700 mt è necessariamente su strada asfaltata e vi permetterà di raccordarvi con il borgo di Castro.
Il percorso è di media difficoltà ed è ideale per famiglie con bambini dai 12 anni in su che vogliono fare due passi immersi nella natura e
nelle fioriture spontanee primaverili ed estive.
Nel periodo di Giugno potrete vedere la fioritura di Papaveri, margherite e orchidee selvatiche, mentre a Luglio la fioritura della
Lavanda dei Sibillini.
Nota Bene: In questo percorso è possibile scattare delle bellissime fotografie del Monte Vettore che sovrasta.
A soli 700 mt di distanza dall’inizio del percorso, presso il nuovo centro (ex campo sportivo), potrete trovare il nostro shop di Lavanda dei
Sibillini con i prodotti realizzati dalla piantagione di Lavanda. (www.lavandadeisibillini.it) .
L’Eremo di San Leonardo,
attraversando le Gole dell’Infernaccio
Montefortino (FM)
Itinerario: Oltrepassata la frazione di Rubbiano di Montefortino bisogna proseguire per alcuni chilometri ed
arrivare al termine della strada dove potrete parcheggiare il vostro mezzo.
Qui ha inizio il percorso che poco più avanti arriverà a costeggiare il fiume Tenna. In questo punto potrete notare
“le Pisciarelle” ovvero dei punti di sgorgo di acqua sorgiva che fuoriesce dalla montagna ed il suo continuo
gocciolare vi potrà regalare una piacevole "doccia fredda".
Proseguendo incontrerete l’accesso ad un tunnel artificiale che permette di tagliare un pezzo di percorso, ma non
fidatevi ad attraversarlo se aperto. Il vostro sentiero proseguirà a sinistra risalendo dolcemente il corso del
fiume facendovi entrare in un contesto unico e molto emozionante. Sulla vostra destra potrete trovare i resti di
un antico mulino costruito dai monaci per macinare il grano.
Il sentiero si inerpica tra rocce e vegetazione di vario tipo scavalcando il torrente dapprima attraverso un
ponticello in legno e poi con saliscendi che potrebbero scoraggiare qualche escursionista alle prime armi. Non
preoccupatevi, è tutta apparenza, il percorso andrà via via addolcendosi in comode stradine e sentieri molto più
lineari e rassicuranti. Superata questa prima parte di camminata, si entra in un bosco, una faggeta, ove poche
centinaia di metri dopo, sarete di fronte ad un bivio (sarà il primo, ma ce ne sono altri tutti più o meno simili)
attraverso il quale potrete decidere la destinazione. Andando a destra si sale e si arriva all’Eremo di San
Leonardo in circa 30 minuti di cammino (sentiero 229).
Questo luogo è meta di svariate migliaia di turisti di tutte le età e di tutte le nazionalità per la sua enorme
bellezza. L’incontro con Padre Pietro Lavini è senza dubbio molto emozionante ed è uno dei validi motivi per
raggiungere questo luogo incantato.
Essendo il sentiero per buona parte vicino al fiume, bisogna prestare attenzione al fondo poiché potrebbe essere
umido e scivoloso sui piccoli tratti rocciosi.
Anello del Pian Piccolo
di Castelluccio di Norcia
Castelluccio di Norcia (PG)
Seguendo la direzione vi immergerete sulla Grande Piana di Castelluccio di Norcia che, nel periodo da metà giugno ai primi
di luglio, si dipingerà di colori meravigliosi come il giallo delle lenticchie, il rosso dei papaveri ed al viola dei fiordalisi.
Camminerete costeggiando a destra ed a sinistra le vaste distese di coltivazioni che hanno permesso di rendere famosa nel
mondo questa località per la lenticchia IGP.
In circa un’ore di cammino arriverete ai piedi della Rotonda, un piccolo monte che, volendo, si può anche risalire in breve
tempo per poter godere di un ottimo paesaggio della piana e di Castelluccio. Mantenendo sempre le svolte a destra dopo
aver oltrepassato questo promontorio, potrete proseguire e ritornare “ad anello” verso il punto di partenza che si chiuderà
negli ultimi 200 mt. su strada asfaltata.
Questo facile itinerario può essere percorso in qualsiasi periodo dell’anno, in primavera, estate ed autunno con i trekking a
piedi o a cavallo, oppure in inverno con le ciaspole o gli sci di fondo. Sono consigliati cappellini e creme protettive (durante i
periodi più caldi) poiché l’intera area è sempre esposta al sole. Fornitevi anche di acqua poiché lungo il tragitto non ci sono
punti di abbeveraggio.
Dopo poche centinaia di metri, la strada diventa non asfaltata regalandovi il paesaggio del borgo e della vasta piana alla
vostra sinistra. La salita, in questo primo tratto, è un po’ pronunciata per poi diventare più dolce e costante dopo 300 mt. Il
percorso si sviluppa su strada non asfaltata fino alla cima del valico che raggiungerete in circa due ore di cammino fino ad
arrivare al punto panoramico dove potrete vedere Norcia e la sua piana. Da questa posizione potrete inoltre vedere alla
vostra destra il Monte delle Rose ed il Monte Patino, raggiungibili percorrendo la cresta del monte in circa 1 ora di cammino.
Per riprendere il sentiero per il ritorno, dovrete risalire sul monte alle vostre spalle (oppure alla vostra destra salendo) e si
presenterà con una leggera pendenza con momentanee tracce di sentiero visibile. Il contesto è aperto poiché siete su una
cresta ed il panorama è a 360°.
Dopo aver percorso la discesa vi inserirete in un bosco dove la traccia evidente e breve vi riporterà verso la strada principale
dove potrete sovrastare per godere sempre di un panorama mozzafiato.
L’intero percorso è esposto al sole pertanto sono consigliati cappellini e creme protettive (durante i periodi più caldi) ed
una buona scorta di acqua in quanto non vi sono punti di abbeveraggio. E’ completamente privo di pericoli o difficoltà. E’
un sentiero più impegnativo per via della lunghezza e del dislivello pertanto poco adatto a bambini ma bensì a ragazzi,
famiglie nonché escursioni naturalistiche.
Mucche, tori e cavalli allo stato brado.
I Pantani di Accumoli
Arquata del Tronto (AP)
Subito dopo il Valico di Forca Canapine, potrete lasciare il vostro mezzo ai bordi della strada e nei pressi del Rifugio
Genziana troverete le indicazioni per il sentiero con indicazione “Pantani”. Da qui in poi non troverete bivi o intersezioni sul
vostro cammino, pertanto è impossibile perdere l’orientamento.
I Pantani di Accumoli sono dei laghetti di origine glaciale posizionati al confine tra i Monti Sibillini ed i Monti della Laga,
adagiati in una piccola vallata circondata da pascoli e paesaggi panoramici da togliere il fiato.
Durante i periodi da fine Aprile a fine Ottobre, i Pantani di Accumoli rappresentano un vero paradiso della natura. Qui,
tutte le mattine dopo le 8:00, tori, mucche e cavalli che vivono allo stato brado si recano per pascolare ed abbeverarsi
creando uno scenario naturalistico da film. E’ vivamente consigliato l’arrivo entro questo orario per godersi lo spettacolo
dell’arrivo degli animali in colonie ordinate.
Le specie di erbe e fiori che accompagneranno il vostro tragitto sono delle più numerose tra cui splendide distese di orchidee
spontanee. Il ritorno è sullo stesso sentiero.
L’intero percorso è panoramico ed esposto al sole pertanto sono consigliati cappellini e creme protettive (durante i periodi
più caldi). E’ completamente privo di pericoli o difficoltà pertanto adatto a tutte le famiglie con bambini al seguito.
E’ un sentiero facile e adatto per escursioni familiari, scolastiche, nonché naturalistiche.
Da Forca di Presta a Forca Canapine
lungo il Grande Anello dei Sibillini
Arquata del Tronto (AP)
Il sentiero è lungo ma quasi sempre pianeggiante. Durante il tragitto i panorami si susseguono tra i Monti Sibillini ed i
Monti della Laga offrendo uno scenario decisamente imponente e suggestivo in quanto il crinale, a tratti, è aperto a 360°.
Questi pascoli, durante il periodo di bella stagione, sono popolati da pecore, mucche e cavalli al pascolo ove, in un contesto
di questa entità, trovano il loro migliore habitat. Le specie di erbe e fiori che accompagneranno il vostro tragitto sono delle
più numerose tra cui splendide distese di orchidee spontanee.
L’arrivo si trova al Rifugio di Colle le Cese. Questo è un tratto del Grande Anello dei Sibillini, percorso escursionistico di 120
km. che abbraccia tutti i Monti Sibillini e suddiviso in 9 tappe. In particolare, questo itinerario, è una parte della tratta che
da Colle di Montegallo arriva fino a Colle Le Cese. Il cammino che vi proponiamo è stato riconosciuto tra i 100 sentieri più
belli dell’Appennino.
L’intero percorso è panoramico ed esposto al sole pertanto sono consigliati cappellini e creme protettive (durante i periodi
più caldi). E’ completamente privo di pericoli o difficoltà e pertanto adatto a tutti, ma ricordatevi di fare una buona scorta
di acqua. E’ un sentiero facile e idoneo anche per escursioni scolastiche e naturalistiche.
Il ritorno può essere fatto sul medesimo percorso oppure in auto, lasciando un secondo mezzo all’arrivo. Può essere anche
intrapreso in senso opposto.
E13 - Anello del Pian Grande,
il Lago Scomparso e Monte Ventosola
Castelluccio di Norcia (PG)
Itinerario: Il Pian Grande di Castelluccio di Norcia è uno dei luoghi più visitati e conosciuti dei Monti Sibillini e
con questa escursione se ne potrà meglio apprezzare tutta la sua bellezza.
Il percorso sale sul Monte Ventosola per ridiscendere sul Pian Grande, un grandissimo pianoro che, nel periodo
estivo, si ricopre di una moltitudine di fiori colorati per via della coltivazione della lenticchia che ha reso
Castelluccio famosa in tutto il mondo.
Dall'alto non si potrà non notare un grande Inghiottitoio, una fenditura lunga circa 1,5 e profonda 20 mt. nella
quale confluiscono le acque piovane e quelle derivanti dallo scioglimento delle nevi per riemergere 900 mt. più a
valle in prossimità dell'abitato di Norcia.
I paesaggi che appariranno ai vostri occhi vi lasceranno senza fiato e le montagne che svetteranno verso l'alto
diventeranno un tutt'uno con il cielo e la maestosità del Monte Vettore con i suoi 2.476 mt. di altitudine vi
lascerà senza fiato.
Da Colle di Arquata a Poggio d’Api
visitando le Carbonaie
Arquata del Tronto (AP)
Itinerario: Il percorso ha inizio dalla frazione di Colle di Arquata e più precisamente sul ponte intitolato al Prof.
Giovanni Ramazzotti che segna il confine tra Marche e Abruzzo. Qui potrete lasciare il vostro mezzo ed iniziare il
percorso.
Oltrepassando la sponda, noterete che la strada non sarà più asfaltata e, proseguendo sempre sulla principale,
in circa 1 ora, raggiungerete Poggio d’Api.
Durante il percorso, potrete vedere delle “piazze” dove ancora oggi si produce il carbone con i metodi artigianali
e tradizionali. Il paesaggio è esemplare sia verso la vallata del fiume Tronto che verso Colle di Arquata
regalando un’ottima prospettiva di questo piccolo gioiello incastonato lungo una vallata stretta e riparata.
Possiamo suggerire una visita sia al paese di partenza che a quello di arrivo per notare le differenze
architettoniche e gli stili di vita dei loro abitanti. Queste due frazioni, di due regioni diverse, sono collegate tra
loro da questa strada non asfaltata, ma durante l’inverno, non venendo pulita dalla neve, rimangono separate.
Il ritorno è sullo stesso sentiero e completamente privo di pericoli o difficoltà pertanto adatto a tutte le famiglie
con bambini al seguito oppure escursioni scolastiche e naturalistiche.