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ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC

Syllabus 5.0

Roberto Albiero
ro
be
rto
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lb
ie
ro
@
cn
r.i
t
Modulo 1 Concetti di base dell’ICT

Questo modulo permetterà al discente di comprendere i concetti fondamentali delle


Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) ad un livello generale e conoscere
le varie parti di un computer, quindi, sarà in grado di :
 Comprendere cosa è l’hardware, conoscere i fattori che influiscono sulle prestazioni
di un computer e sapere cosa sono le periferiche.
 Comprendere cosa è il software e fornire esempi di applicazioni di uso comune e di
sistemi operativi.

t
 Comprendere come vengono utilizzate le reti informatiche e conoscere le diverse

r.i
modalità di collegamento a Internet.
 Comprendere cosa sono le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT)

cn
e fornire esempi della loro applicazione pratica nella vita quotidiana.
 Comprendere le problematiche di igiene e sicurezza associate all’impiego dei
computer.
 Riconoscere importanti problematiche di sicurezza informatica associate all’impiego

@
dei computer.
 Riconoscere importanti problematiche legali relative al diritto di riproduzione
(copyright) e alla protezione dei dati associate all’impiego dei computer.
ro
ie
lb
.a
r to
be
ro

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 1


1.0 Fondamenti
In questa sezione sono accennati i concetti fondamentali per capire come questo
insieme di circuiti elettrici, che è il computer, possa comprendere ed eseguire una
determinata procedura restituendoci il risultato atteso.
Ovviamente, questo aggregato di dispositivi elettrici, elettronici e meccanici, non può
fare altro che eseguire, rigorosamente, ciò che noi gli ordiniamo di fare, quindi è nostra
la responsabilità della qualità e dell’esattezza del risultato ottenuto.
Da questa piccola introduzione si può intuire la necessità di rappresentare in forma
procedurale tutte le operazioni che, in successione, il computer dovrà eseguire ma,

t
perché questo sia fatto, è anche necessario che esso sia in grado di identificare i dati

r.i
che dovrà elaborare e comprendere il “linguaggio” con cui gli vengono impartiti i
comandi da effettuare.
1.0.1 Algoritmi

cn
Come già accennato, un computer non è in grado di
eseguire nulla se non gli si comunica esattamente,

@
passo dopo passo, ciò che deve fare. È, quindi, un
nostro compito quello di tradurre l’attività in termini
formali, dove tutto sia stato individuato - dati noti o da
ro
determinare (incognite) – valutato e previsto; è altresì
necessario schematizzare tutti i passaggi, indicando
tutte le alternative ed il percorso da seguire, in modo
ie
che il computer possa generare la soluzione. “e questo, in termini semplici, è come puoi
aumentare la tua presenza sul motore di
1.0.1.1 Definizione di “algoritmo”.
lb

ricerca”

Termine derivato dal nome del matematico arabo del sec. IX Muhammad ibn Mūsā,
.a

detto al-Khuwārizmī, latinizzato in Algoritmus.


In informatica identifica una sequenza ordinata e definita di azioni elementari
(diversamente il computer lavorerebbe all’infinito senza mai produrre un risultato),
to

non dubbie (interpretabili in un unico modo) che, riferite ad un determinato


insieme di dati iniziali, possano trasformarli in un risultato finale (eseguibilità
r

dell’azione).
be

L’algoritmo deve avere un punto d’INIZIO dove si avvia l’esecuzione delle azioni
definite e un punto di FINE dove s’interrompe l’esecuzione.
Esso deve essere:
ro

Completo: prevedere e fornire la soluzione per tutte le possibili evenienze.


Riproducibile: ottenere una identica soluzione per ogni esecuzione che utilizzi
gli stessi dati iniziali.
Deterministico: medesima soluzione indipendentemente dall’esecutore.
Le azioni che compongono un algoritmo, per essere eseguite devono essere
rappresentate in un linguaggio che, comprensibile all’operatore umano, venga reso
interpretabile e quindi eseguito dal computer. Questo è il linguaggio di
programmazione (negli anni ne sono stati sviluppati molteplici con varie
caratteristiche), composto da istruzioni elementari, non ulteriormente scomponibili,
che utilizzate per rispondere all’azione descritta, realizzino il programma “software”
impiegato dal computer per eseguire l’algoritmo.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


2
1.0.1.2 Descrivere in forma algoritmica la procedura risolutiva di semplici
problemi.

La vita quotidiana è, generalmente, un susseguirsi di algoritmi che noi abitualmente


eseguiamo senza rendercene conto e definendoli con altri termini; ad esempio,
quando si vuole preparare una particolare pietanza, leggiamo la ricetta dal libro di
cucina (anche se la ricetta la conoscessimo a memoria non cambierebbe la fase
procedurale) per eseguire, passo passo, le fasi (dal dosaggio delle materie prime e
loro manipolazione fino all’impiattamento), che porteranno alla produzione del
manicaretto.

t
Nell’affrontare un’attività qualsiasi è preferibile iniziare con una fase preparatoria in

r.i
cui analizzare tutti gli aspetti del problema per valutare le possibili variazioni e,
conseguentemente, decidere le azioni necessarie per arrivare alla soluzione finale.

cn
Vediamo come è possibile realizzare un algoritmo per la soluzione dell’arcinoto
problema del traghettatore che deve portare sull’altra sponda del fiume un cavolo,
una pecora ed un lupo, ma può trasportare un solo soggetto alla volta e non deve

@
perdere nessuna delle tre entità:
1) Traghettare sulla sponda B la pecora, lasciando assieme il lupo ed il cavolo.
2) Ritornare sulla sponda A.
ro
3) Traghettare sulla sponda B il cavolo.
4) Ritornare sulla sponda A con la pecora (in modo che non mangi il cavolo).
ie
5) Traghettare sulla sponda B il lupo, lasciando la pecora da sola sulla sponda A.
6) Ritornare sulla sponda A.
7) Traghettare sulla sponda B la pecora, nel frattempo il lupo non ha certamente
lb

divorato il cavolo.
8) Fine del lavoro del traghettatore.
.a

Un altro esempio banale di algoritmo può essere quello della preparazione di una
tazza di thè:
to

1) Scegliere il tipo di thè.


2) Scaldare l’acqua in quantità sufficiente al numero degli ospiti.
r

3) Preparare il filtro con un cucchiaino di foglie di thè per ogni tazza più uno.
be

4) A inizio ebollizione spengere il fuoco e mettere in infusione il filtro con il thè.


5) Dopo cinque minuti togliere il filtro.
6) Se è thè verde versarlo nelle tazze e servirlo.
ro

7) Se thè alla menta inserire foglie di menta nella teiera, aspettare cinque
minuti, versare nelle tazze e servire.
8) Se altro tipo di thè, versare nelle tazze e servire; per ogni ospite:
8.1) aromatizzare con latte o limone
8.2) zuccherare
9) Iniziare a gustare la bevanda.

Un ultimo esempio, in cui trattare gruppi di azioni più volte ripetute per arrivare alla
fine dell’algoritmo, può essere quella del rilevamento dei numeri primi compresi tra
2 e un dato numero intero positivo (n).

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 3


Si ricorda che con la definizione di numero primo, s’intende un numero intero non
negativo (o numero naturale) maggiore di uno e divisibile solamente per 1 e per sé
stesso.
L'unico numero primo pari è 2.
Ipotizziamo che ciò che segue saranno i passi procedurali che un computer dovrà
eseguire per ottenere creare una tabella contenente l’elenco dei numeri primi
compresi tra 2 e n:

A) Crea la tabella “Numeri primi” (intesa come area in cui inserire i risultati).
B) Imposta a 2 il valore di R1 (R1 è un’area di appoggio in cui inserire valori
incrementali – in qualità di dividendi - necessari a determinare i numeri primi).

t
C) Imposta a 2 il valore di R2 (R2 è un’area di appoggio in cui inserire valori

r.i
incrementali da usare come divisore per determinare i numeri primi).
D) R1/R2 (dividi il contenuto di R1 per il contenuto di R2) e metti il risultato in R3.

cn
E) R3 (risultato della divisione) è uguale a 1? Se SI inserisci il valore di R1 nella
tabella e vai al punto I (si passa al numero successivo da verificare).
F) Aumenta di 1 il valore di R2 (incrementa il divisore).

@
G) R2>n (verifica se il divisore è maggiore del valore massimo da verificare).
H) In caso negativo vai al punto D (ritorna all’esecuzione della divisione).
I) Aumenta di 1 il valore di R1 (incrementa il dividendo).
ro
J) R1>n (verifica se il dividendo è maggiore del valore massimo da verificare).
K) In caso negativo vai al punto C (reimposta a 2 il valore iniziale del divisore).
L) Il lavoro è finito (la tabella contiene i numeri primi compresi tra 2 ed n).
ie
Questi algoritmi o meglio le elencazioni di attività da eseguire, sopra riportate, sono
i nostri processi logici che non sempre, così rappresentati, rendono in modo chiaro
lb

ed immediato le loro relazioni e la tempistica di esecuzione.


Per ovviare a questo esiste un modo grafico, utile per rappresentare in maniera
.a

ordinata i nostri processi logici, che sono i diagrammi di flusso.

1.0.1.3 Rappresentare algoritmi mediante diagrammi.


to

I diagrammi di flusso sono disegni creati utilizzando particolari “simboli” (ognuno


r

dei quali identifica una particolare azione), che rappresentano graficamente un


be

determinato ragionamento rendendo immediata la comprensione del percorso


logico e permettendo la verifica della funzionalità del ragionamento applicato.

Per procedere con un esempio pratico occorre conoscere i "simboli" utilizzati


ro

all'interno dei diagrammi di flusso per identificare i vari tipi di azione. Di seguito
sono riportati la grafica ed il relativo significato di questi simboli.

Simboli del diagramma di flusso


denominazione grafica significato
Rappresenta un’azione
che avvia, o conclude, il
Punto di partenza o di
processo.
fine
Normalmente contiene la
parola INIZIO, o FINE.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


4
Rappresenta una funzione
Leggi/Scrivi di inserimento od
emissione dei dati.

Rappresenta il comando
Elaborazione
(istruzione) da eseguire.

VERO Rappresenta la scelta tra


? due possibili percorsi in
Test

t
base al verificarsi di una

r.i
FALSO condizione.

Rappresenta il punto

cn
d’inserimento nel grafico
Connessione
(generalmente contiene
una lettera o un numero)

@
Indica la direzione del
Linea di flusso
ro percorso del flusso.

Applichiamo i simboli appena descritti per realizzare lo schema di flusso di alcuni


degli algoritmi elencati nel precedente paragrafo.
ie
Il Traghettatore:
lb

INIZIO A B
.a

Sbarca il cavolo Imbarca la


Imbarca la ed imbarca la pecora
pecora pecora
to

Traghetta la pecora alla


Traghetta la pecora alla Torna alla sponda A sponda B
sponda B
r
be

Sbarca la
Sbarca la Sbarca la pecora
pecora pecora ed
imbarca il lupo
ro

Torna alla sponda A


FINE
Traghetta il lupo alla
sponda B

Mette il cavolo
nella barca Sbarca il lupo

Traghetta il cavolo alla Torna alla sponda A


sponda B

A B

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 5


Numeri primi:

INIZIO

Crea tabella
Numeri Primi

t
Inserisci 2 in R1

r.i
Inserisci 2 in R2

cn
R1/R2 e metti il

@
risultato in R3

Inserisci il
SI
ro contenuto di R1
R3 = 1 ? nella tabella
Numeri Primi
ie
NO

Somma 1 al
lb

contenuto di R2
.a

NO
R2 > n ?
to

SI
r

Somma 1 al
be

contenuto di R1
ro

NO
R1 > n ?

SI

FINE

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


6
1.0.2 Rappresentazione dei dati

Nel linguaggio scritto l’informazione è rappresentata da un insieme di simboli, o


caratteri, ognuno dei quali definisce una lettera, un numero, un’operazione
matematica, un carattere speciale o simboli d’interpunzione che, come lo spazio, ci
permettono di comprendere al meglio un’informazione.
Se, quindi, il carattere rappresenta il fondamento dell’informazione, questa è
costituita da una sequenza variabile di caratteri.

Nel mondo informatico, l’elaboratore, può interpretare solo informazioni

t
rappresentate sotto forma di livelli di tensione (alto/basso) che equivalgono ai valori

r.i
0 e 1 costituenti l’informazione di base di ogni elaboratore, indicata con il termine bit
(binary digit); tutti i dati sono rappresentati da sequenze di bit.

cn
1.0.2.1 Effettuare correlazioni fra i sistemi di numerazione decimale e binario,
convertire numeri dall’uno all’altro sistema.

@
Il sistema decimale considera dieci cifre che sono: 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9.
Il sistema binario ne considera due: 0, 1.
ro
Il sistema numerico binario fu inventato dal matematico tedesco Gottfried Wilhelm
Leibniz (Lipsia, 21 giugno 1646 – Hannover, 14 novembre 1716), ben presto
ie
dimenticato, venne riscoperto nel 1847 dal matematico inglese G. Boole che,
fondatore della logica matematica, aprirà la strada alla nascita del calcolatore
elettronico, la cui circuiteria è basata sulla cosiddetta logica booleana che considera
lb

i due stati vero e falso.


.a

Sia il sistema numerico binario che quello decimale sono sistemi posizionali, cioè il
valore delle cifre dipende dalla posizione che occupano nel numero.
Spostandosi a sinistra di una posizione il valore della cifra viene moltiplicato per
to

dieci (nel caso di un sistema decimale) o per due (nel caso di un sistema binario), in
cui, la cifra in posizione n (da destra) si considera moltiplicata per 2n, anziché per
r

10n come avverrebbe nella numerazione decimale.


be

La formula per convertire un numero da binario a decimale è:


d(n-1)2(n-1) + … d020 = N
dove d indica la cifra di posizione n all'interno del numero, partendo da 0.
ro

Ad esempio 10012 = 1x23 + 0x21 + 0x21 + 1x20 = 910


(Valore BINARIO) (Valore DECIMALE)

1.0.2.2 Rappresentare i caratteri in forma binaria. Definire le nozioni di bit e di


byte.

Il valore del singolo bit (quando il suo stato è attivo, ovvero quando non vale zero),
dipende dalla sua posizione all’interno del byte ed è doppio rispetto al valore del bit
a lui precedente.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 7


Per comprendere meglio quest’ultimo concetto fare riferimento ai seguenti schemi:

8 bit formano un byte

7 6 5 4 3 2 1 0

Bit più significativo Bit meno significativo

Nell’esempio sottostante all’interno di ogni casella, in base alla posizione, sono stati
inseriti i valori decimali che rappresentano i bit, quando il loro stato è diverso da

t
zero.

r.i
128 64 32 16 8 4 2 1

cn
Sommando i singoli valori (1 + 2 + 4 + 8 + 16 + 32 + 64 + 128) si ottiene 255 a cui,
aggiungendo anche lo zero, abbiamo 256 possibili valori ottenibili.

@
Come abbiamo appena visto un bit può avere solo due stati, 1 o 0, ma un intero
byte, secondo lo stato dei suoi bit, può formare ben 256 combinazioni diverse (2 8)
con le quali si possono esprimere tutte le lettere dell’alfabeto, i numeri e molti
ro
simboli quali / ( , : ! ? ^ * ecc.

Dato che la comprensione di valori binari è alquanto difficile, ed essendo il byte (8


ie
bit) l’unità minima per rappresentare un valore alfanumerico a noi comprensibile,
con l’evoluzione dei sistemi informatici (hardware e software), nacque la necessità
lb

di creare un sistema che permettesse di realizzare una sorta di “linguaggio”


comprensibile sia all’uomo (che ha la necessità di dire alla “macchina” cosa deve
.a

fare e come, oltre quella di comprendere i risultati ottenuti), sia all’hardware ovvero
ai suoi circuiti logici i quali, basandosi sul sistema binario, utilizzano, per la propria
funzionalità, l’algebra booleana1. Per questo motivo fu realizzato il sistema di
to

rappresentazione a base 16, ovvero il sistema esadecimale che utilizza 16 simboli


invece dei 10 del sistema numerico decimale tradizionale.
r

0000 0 1000 8
be

0001 1 1001 9
0010 2 1010 A ( 10 )
0011 3 1011 B ( 11 )
0100 4 1100 C ( 12 )
ro

0101 5 1101 D ( 13 )
0110 6 1110 E ( 14 )
0111 7 1111 F ( 15 )

In questa tabella, i numeri decimali da 10 a 15 sono stati sostituiti con le prime 6


lettere dell’alfabeto. Queste costituiscono le cifre aggiuntive (rispetto al sistema
decimale) del sistema esadecimale.

1
George Boole (1815 – 1864) matematico irlandese è il fondatore della teoria della logica matematica. Ha ideato una forma di
algebra per rappresentare quantità logiche ed ha studiato le operazioni che possono essere effettuate su queste quantità.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


8
Il sistema esadecimale offre un modo alternativo di rappresentare numeri binari
impacchettati in byte. Per esempio, prendiamo il numero binario 0010 1011 e
convertiamolo in esadecimale: i primi 4 bit corrispondono alla cifra 2 e gli altri 4
corrispondono alla lettera B. Quindi il numero binario 0010 1011 equivale al valore
2B.
Nella tabella sottostante sono riportati i simboli grafici di alcuni caratteri,
normalmente utilizzati, la loro valenza binaria ed il corrispondente valore espresso
sia in decimale che in esadecimale:

Binario Dec Hex Glifo Binario Dec Hex Glifo Binario Dec Hex Glifo

t
010 0000 32 20 100 0000 64 40 @ 110 0000 96 60 `

r.i
010 0001 33 21 ! 100 0001 65 41 A 110 0001 97 61 a
010 0010 34 22 " 100 0010 66 42 B 110 0010 98 62 b

cn
010 0011 35 23 # 100 0011 67 43 C 110 0011 99 63 c
010 0100 36 24 $ 100 0100 68 44 D 110 0100 100 64 d
010 0101 37 25 % 100 0101 69 45 E 110 0101 101 65 e

@
010 0110 38 26 & 100 0110 70 46 F 110 0110 102 66 f
010 0111 39 27 ' 100 0111 71 47 G 110 0111 103 67 g
010 1000 40 28 ( 100 1000 72 48 H 110 1000 104 68 h
ro
010 1001 41 29 ) 100 1001 73 49 I 110 1001 105 69 i
010 1010 42 2A * 100 1010 74 4A J 110 1010 106 6A j
ie
010 1011 43 2B + 100 1011 75 4B K 110 1011 107 6B k
010 1100 44 2C , 100 1100 76 4C L 110 1100 108 6C l
lb

010 1101 45 2D - 100 1101 77 4D M 110 1101 109 6D m


010 1110 46 2E . 100 1110 78 4E N 110 1110 110 6E n
.a

010 1111 47 2F / 100 1111 79 4F O 110 1111 111 6F o


011 0000 48 30 0 101 0000 80 50 P 111 0000 112 70 p
011 0001 49 31 1 101 0001 81 51 Q 111 0001 113 71 q
to

011 0010 50 32 2 101 0010 82 52 R 111 0010 114 72 r


011 0011 51 33 3 101 0011 83 53 S 111 0011 115 73 s
r

011 0100 52 34 4 101 0100 84 54 T 111 0100 116 74 t


be

011 0101 53 35 5 101 0101 85 55 U 111 0101 117 75 u


011 0110 54 36 6 101 0110 86 56 V 111 0110 118 76 v
011 0111 55 37 7 101 0111 87 57 W 111 0111 119 77 w
ro

011 1000 56 38 8 101 1000 88 58 X 111 1000 120 78 x


011 1001 57 39 9 101 1001 89 59 Y 111 1001 121 79 y
011 1010 58 3A : 101 1010 90 5A Z 111 1010 122 7A z
011 1011 59 3B ; 101 1011 91 5B [ 111 1011 123 7B {
011 1100 60 3C < 101 1100 92 5C \ 111 1100 124 7C |
011 1101 61 3D = 101 1101 93 5D ] 111 1101 125 7D }
011 1110 62 3E > 101 1110 94 5E ^ 111 1110 126 7E ~
011 1111 63 3F ? 101 1111 95 5F _

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 9


1.0.2.3 Descrivere le caratteristiche di una immagine digitale.

L’immagine digitale è un’immagine bi-dimensionale rappresentata da valori


numerici. Fondamentalmente le immagini digitali sono di due tipi (in base al tipo di
rappresentazione):
RASTER (o bitmap) (matrice di punti elementari, chiamati pixel – da picture
element).
VETTORIALE (insieme di nodi formanti linee e poligoni a loro volta uniti in
strutture più complesse).

t
Immagine Bitmap o Raster.

r.i
L’immagine bitmap è caratterizzata da due proprietà: la Risoluzione e la Profondità
di colore.

cn
Il pixel di un’immagine a colori ha la sua luminosità e colore mentre, quello di
un’immagine monocromatica ha solo un valore di luminosità.
La risoluzione è data dal numero di pixel per centimetro quadrato mentre Il numero

@
(profondità) di colori o di livelli di grigio possibili dipende dalla quantità di bit
utilizzata (e quindi dalle possibili combinazioni) per la loro definizione:
un'immagine con 1 bit per pixel avrà al massimo due combinazioni possibili (0 e 1) e
ro
quindi potrà rappresentare solo due colori o bianco o nero; nelle immagini a 4 bit
per pixel, si possono rappresentare al massimo 16 colori o 16 livelli di grigio;
un'immagine a 8 bit per pixel rappresenta 256 colori o 256 livelli di grigio;
ie
un'immagine a 16 bit per pixel può rappresentare 65.536 variazioni, una definita
con 24 bit permette fino a 16.777.216 di colori, ecc. .
lb

Le immagini di questo tipo (.RAW e .BMP) occupano molto spazio (in termini di
memoria e/o supporto di memorizzazione) se ingrandite perdono di risoluzione,
.a

secondo il tipo di compressione o, pur mantenendo le caratteristiche di qualità, non


riducono le loro dimensioni (.PNG, .TGA, .TIFF e .GIF - fino a 256 colori), o subiscono
una perdita di informazione, senza possibilità di recupero, e quindi di qualità (.JPG e
to

.GIF – oltre 256 colori).

Immagine Vettoriale.
r

I principali vantaggi della grafica vettoriale rispetto alla grafica raster sono la qualità,
be

la maggiore compressione dei dati e la più facile gestione delle eventuali modifiche.
La grafica vettoriale, essendo definita attraverso equazioni matematiche, è
indipendente dalla risoluzione.
ro

Per spiegarsi meglio, prendendo un'immagine vettoriale grande 2x2 pixel e


aumentando la risoluzione fino a 1024x768 si otterrà una immagine che ha la stessa
definizione di quando era 2x2.
Tale sistema di descrizione delle informazioni grafiche presenta inoltre l'indubbio
vantaggio di una maggiore compressione dei dati: in pratica una immagine
vettoriale occuperà molto meno spazio (in termini di memoria e/o supporto di
memorizzazione), ma la definizione del colore è inferiore (colori piatti).

In conclusione:
per la foto di un paesaggio o di un tramonto è preferibile un formato raw
per un utilizzo di tipo cartografico è preferibile un formato vettoriale

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


10
Immagine BPM a 32 bit (14,40 Mbyte)

t
r.i
cn
@
ro
ie

Immagine BMP a 16 bit (4,80 Mbyte)


lb
.a
r to
be
ro

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 11


Immagine PNG (6,91 Mbyte)

t
r.i
cn
@
ro
ie

Immagine GIF (1,22 Mbyte)


lb
.a
r to
be
ro

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


12
Esempio di immagine vettoriale:

Immagine originale

http://it.wikipedia.org/wiki/Grafica_vettoriale

t
r.i
cn
Immagine vettoriale ingrandita 8 volte

@
http://it.wikipedia.org/wiki/Grafica_vettoriale

ro
ie
Immagine raster ingrandita 8 volte
lb

http://it.wikipedia.org/wiki/Grafica_vettoriale
.a

1.0.3 Linguaggi
to

Il linguaggio è un sistema di comunicazione esclusivo dell'uomo e costituisce una


componente essenziale della vita quotidiana, rappresentando il più comune mezzo di
interazione tra le persone.
r

Grazie ad esso è possibile trasmettere informazioni2, comunicate mediante un


be

sistema di simboli. La sua localizzazione aerale e l’evoluzione nel tempo ha portato


allo sviluppo di diverse lingue che sono definite come linguaggio naturale.

Il computer esegue solo i comandi impartiti in codice binario (costituiti da una serie di
ro

0 e di 1), che impegnano direttamente la circuiteria (basata sulla logica booleana) con
cui è realizzato. Questo codice è detto linguaggio macchina.

Il linguaggio macchina non è accessibile all'uomo, per questo sono stati messi a punto
dei linguaggi intermedi, comprensibili all'uomo, il cui codice è trasformato in
linguaggio macchina per essere utilizzabile dal computer.

2
Le informazioni trasmesse sono solo una parte del prodotto terminale di un processo che elabora la
percezione sensoriale, i concetti, i sentimenti e le emozioni, le idee e i pensieri, in un contenuto che implica la
successione temporale.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 13


1.0.3.1 Definire la differenza tra linguaggio naturale e linguaggi di
programmazione.

Il linguaggio naturale al pregio dell’espressività, contrappone ambiguità


interpretative e ridondanze nei significati.

Il linguaggio macchina è l’unico linguaggio capito dal computer, strettamente


correlato alla struttura dei circuiti, risulta veloce nell’esecuzione e potente nelle
funzioni ma ha lo svantaggio di una difficile e lunga scrittura della sequenza di
algoritmi (programma) e della loro messa a punto.

t
Non essendo possibile realizzare dei traduttori dal linguaggio naturale al linguaggio

r.i
macchina, sono stati creati i linguaggi di programmazione che sono comprensibili
sia all’uomo che alla macchina (tramite specifico traduttore). Essi descrivono gli

cn
algoritmi in modo rigoroso usando un’espressività paragonabile a quella dei
linguaggi naturali.

1.0.3.2 Distinguere il ruolo dei connettivi logici (NOT, AND, OR) nell'informatica.

@
Un connettivo, o operatore, logico, è quell'operazione che instaura fra due
enunciati A e B una qualche relazione che dia origine ad un terzo enunciato C. il
ro
valore di C, espresso nei valori vero o falso, dipende dai valori di A e di B ed alla
tipologia dell’operatore.
ie
Tipologie di operatori logici ovvero la logica di BOOLE.
Il collegamento concettuale tra i circuiti digitali (binari) e la logica matematica è
lb

rappresentato dall’algebra di Boole3. La logica booleana è la base teorica per la


progettazione dei circuiti per gli elaboratori digitali, essa include un insieme di
.a

operazioni per manipolare le variabili logiche booleane.

La variabile booleana e le tre operazioni fondamentali.


to

La variabile booleana è un’entità che può assumere solo due valori distinti ed
arbitrari (vero/falso, alto/basso, 1/0). Con le operazioni della logica di Boole si
r

trasformano una o più variabili booleane producendo altre variabili, il cui valore
be

dipende dai valori delle variabili originali.


Ciascuna operazione è caratterizzata da una tabella, detta tabella di verità, che
indica i valori risultanti da tutte le combinazioni delle variabili di input.
ro

Operazione di negazione: NOT


L’operazione NOT ha una variabile di input ed una variabile di output.
Il valore della variabile di output è l’opposto di quella di input:

1 0 0 1

3
George Boole (Lincoln, 2 novembre 1815 – Ballintemple, 8 dicembre 1864) è stato un matematico e logico
britannico, ed è considerato il fondatore della logica matematica. La sua opera influenzò anche settori della
filosofia.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


14
Operazione di congiunzione: AND
L’operazione AND ha due o più variabili in input ed una sola variabile in output.
Il valore della variabile di output è 1 se tutte le variabili di input sono ad 1,
altrimenti è 0.
Chiariamo il concetto con un esempio: ho fame, vorrei andare al ristorante (purché
abbia i soldi per pagare il conto); in questo caso le variabili di input sono la fame ed i
soldi, quella di output il ristorante.

Fame Soldi Ristorante


0 (no) 0 (no) 0 (no) 1

t
0 (no) 1 (si) 0 (no) 1

r.i
1 (si) 0 (no) 0 (no) 1
1 (si) 1 (si) 1 (si)

cn
Operazione di disgiunzione: OR
L’operazione Or ha due o più variabili in input ed una sola variabile in output.
Il valore della variabile di output è 1 se almeno una delle variabili di input è ad 1,

@
altrimenti è 0.
Esempio: per mettermi l’impermeabile è necessario che piova, sia freddo od
entrambe le cose.
ro
pioggia freddo impermeabile
0 (no) 0 (no) 0 (no) 1
ie
1 (si) 0 (no) 1 (si) 1
0 (no) 1 (si) 1 (si)
0
lb

1 (si) 1 (si) 1 (si)


.a

1.0.3.3 Distinguere fra linguaggio macchina e linguaggi procedurali.

Ogni microprocessore è progettato e realizzato per eseguire specifiche operazioni in


to

relazione a particolari sequenze binarie che, sequenzialmente, saranno inserite in


una determinata area di memoria; dette sequenze rappresentano le istruzioni (ad
esempio 11100101) del linguaggio macchina.
r

Ogni istruzione è una sequenza binaria di livelli elettrici in grado di attivare in modi
be

differenti i circuiti interni.


L’insieme delle funzioni logiche realizzabili circuitalmente determinano le istruzioni
elementari utilizzabili.
ro

Con il termine “linguaggi procedurali” s’intendono quei linguaggi di


programmazione in cui le istruzioni vengono scritte indicando la sequenza delle
operazioni che devono essere svolte passo dopo passo.
I linguaggi di programmazione sono di due tipi:
basso livello, linguaggi assemblativi orientati alla macchina (comunicano
direttamente con il computer utilizzando il "linguaggio macchina");
alto livello, orientati all’uomo (fanno uso di uno pseudo-linguaggio umano,
utilizzando allo scopo codici operativi quasi esclusivamente espressi in lingua
inglese).

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 15


Indipendentemente dal tipo di linguaggio utilizzato ricordiamoci quanto segue:
Il linguaggio macchina è l’unico linguaggio compreso dal computer.
Qualsiasi altro tipo di linguaggio di programmazione ha bisogno di un
traduttore.
I linguaggi di programmazione sono comprensibili all’uomo e, tramite un
traduttore, al computer.
I Traduttori (programmi scritti in linguaggio macchina) trasformano un programma
sorgente (espresso in un linguaggio di programmazione), in un programma oggetto
(tradotto in codice binario). Essi sono correlati al linguaggio di programmazione e
all’architettura del computer.

t
r.i
linguaggi ad linguaggi a

cn
alto livello. basso livello.
(orientati (orientati alla
all’uomo) macchina)

@
Compilatori
Assemblatori
ro Traduttori
o Interpreti
ie
Linguaggio macchina
(codice binario)
lb

I Compilatori trasformano un programma “sorgente” (scritto in linguaggio di


.a

programmazione) in un file definito “oggetto” (tradotto in linguaggio macchina ma


non ancora utilizzabile). Per rendere “eseguibile” il risultato ottenuto è necessario
to

che sia ulteriormente trattato da un programma definito “linker” (o link editor), che
collega, tra loro, i vari moduli tradotti ed i riferimenti esterni (ad esempio librerie4 di
sistema), creando una singola unità eseguibile.
r
be

Compilatore Linker
Programma Programma Programma
sorgente
ro

oggetto eseguibile
.ASM .BAS .OBJ .EXE
ecc.

I linguaggi Interprete, legge una frase alla volta del linguaggio sorgente, la traduce
in una sequenza in codice macchina e la esegue, di conseguenza la traduzione e
l’esecuzione sono contemporanei.

4
Una libreria è un insieme di routines, o procedure, di uso comune in modo da evitare al programmatore di
scrivere ogni volta le stesse funzioni come l’elevamento a potenza o la gestione degli input-output (I/O).

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


16
Linguaggi Assemblativi ed assemblatori.
I linguaggi assemblativi sono linguaggi di tipo simbolico in quanto utilizzano dei
nomi (simboli) per designare il codice operativo e le variabili che compongono il
programma.
Gli Assemblatori sono i traduttori dei linguaggi assemblativi.
L’Assembler (assemblatore) è il primo linguaggio informatico utilizzato,
comprensibile agli utilizzatori umani, è talmente simile al linguaggio macchina che
rimane legato al processore su cui viene sviluppato il programma il quale non potrà
essere eseguito su computer sviluppati su processori diversi.

t
1.0.3.4 Scrivere un semplice programma con l’uso di pseudo linguaggi.

r.i
Per pseudo linguaggio s’intende un linguaggio di programmazione fittizio, non
traducibile in codice binario, usato per rappresentare algoritmi. Esso dovrebbe

cn
essere indipendente dal linguaggio di programmazione scelto per risolvere un
problema, pur rimanendo rispondente alle sue caratteristiche.
Normalmente un programmatore scrive l'algoritmo utilizzando direttamente un

@
linguaggio specifico ma, per capire cos’è un pseudo linguaggio, ovvero il suo utilizzo
nella rappresentazione di un algoritmo, si propongono i sottostanti esempi:
Problema: Scrivere un semplice programma per la conversione da Lire in Euro.
ro
VARIABILI (Parte introduttiva del programma dove sono definite le “variabili5”
utilizzate dalla procedura - nello specifico, per inserire il valore iniziale
ie
in lire e quello tradotto in euro)
LIRE, EURO (Attribuzione del nome – con la vera codifica, si definisce anche il tipo
di dato che vi sarà contenuto - alle variabili in gioco)
lb

INIZIO (definisce l’inizio operativo della procedura)


STAMPA “INSERIRE IL VALORE IN LIRE” (Visualizza la richiesta del dato da
.a

convertire)
LEGGI LIRE (Controlla il valore inserito nella variabile LIRE)
to

SE LIRE > 0 (Se il contenuto della variabile LIRE è maggiore di 0 esegui l’operazione
seguente…)
EURO LIRE / 1936,27 (Dividi il contenuto della variabile LIRE per 1936,27 ed
r

inserisci il risultato nella variabile EURO)


be

STAMPA LIRE . “LIRE=” . EURO . “EURO” (Visualizza la scritta LIRE=, seguita dal
contenuto della variabile EURO e dalla scritta EURO, al fine di ottenere
LIRE= XX,XX EURO)
ro

ALTRIMENTI (…In caso contrario, ovvero il contenuto della variabile LIRE è uguale o
minore di 0, esegui l’operazione sottostante…)
STAMPA “ERRORE INSERIRE UN VALORE POSITIVO” (Visualizza la scritta
ERRORE INSERIRE UN VALORE POSITIVO)
FINE SE (Fine della routine6 di controllo del contenuto della variabile LIRE)
FINE (Fine del programma)

5
Una variabile è una porzione di memoria deputata a contenere, temporaneamente, dei dati suscettibili di
modifica nel corso dell'esecuzione del programma.
6
Una routine è un’espressione che raggruppa una sequenza di istruzioni costituenti un programma o parte di
esso.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 17


Nel precedente esempio si è usato uno pseudo linguaggio utilizzando l’italiano per
esprimere i comandi che il programma deve eseguire. Per rendere l’esempio più
simile ad un linguaggio di programmazione, nel prossimo esempio utilizzeremo
termini, ed abbreviazioni, il lingua inglese.

Problema: Calcolare il valore mediano di una certa quantità di numeri.

VAR (Parte introduttiva del programma dove sono definite le “variabili”


utilizzate dalla procedura)
NUMERI[N], N, I, MEDIA (sono definiti i nomi delle variabili utilizzate; NUMERI[N]
rappresenta una variabile indicizzata7 contenente i numeri da valutare)

t
BEGIN (Inizio operativo del programma)

r.i
PRINT “INSERIRE N” (stampa, o meglio visualizza, la scritta INSERIRE N)
READ N (Leggi – controlla - il valore inserito nella variabile N)

cn
IF N > 0 (Se il contenuto della variabile N è > di 0 esegui l’operazione che segue)
I := 0 (Azzera il contenuto della variabile I)
WHILE I < = N (Finché il contenuto della variabile I è maggiore o uguale al

@
contenuto della variabile N esegui la seguente operazione)
READ NUMERI[I] (Leggi l’elemento indicato dal contenuto dell’indice I nel
vettore)
ro
I := I + 1 (Somma 1 al contenuto dell’indice vettoriale – variabile I)
ENDWHILE (Fine della ripetizione dell’esecuzione delle operazioni definite dopo il
comando WHILE – indice vettoriale = o > del contenuto di N)
ie
I := 0 (Azzera il contenuto della variabile I)
MEDIA := 0 (Azzera il contenuto della variabile MEDIA)
WHILE I < N (Finché il contenuto della variabile I è maggiore del contenuto della
lb

variabile N esegui la seguente operazione)


MEDIA := MEDIA + NUMERI[I] (Somma l’elemento del vettore NUMERI,
.a

indicato dal contenuto dell’indice I, al contenuto della variabile MEDIA)


I := I + 1 (Somma 1 al contenuto dell’indice vettoriale – variabile I)
to

ENDWHILE (Fine della ripetizione dell’esecuzione delle operazioni definite dopo il


comando WHILE – indice vettoriale di NUMERI > del contenuto di N)
MEDIA := MEDIA / N (Si sostituisce il valore della variabile MEDIA con il
r

risultato della divisione tra il suo contenuto con il contenuto della


be

variabile N)
PRINT “LA MEDIA E’” . MEDIA (Stampa, o meglio visualizza, la scritta LA MEDIA
E’ ed i contenuto della variabile N)
ro

ELSE (Altrimenti esegui il seguente comando)


PRINT “ERRORE” . N . “< 0” (Stampa, o meglio visualizza, la scritta ERRORE il
contenuto della variabile N e la scritta <0)
ENDIF (Concretizzazione della condizione ipotizzata e conclusione della sub-
routine di controllo)
END (Fine della routine- o programma)

7
Una variabile indicizzata (o vettore) è un insieme di variabili (memorizzate in celle di memoria contigue) dello
stesso tipo aggregate in un'unica entità ed Identificate da un nome ed individuate da un indice. L’indice
definisce la loro posizione, rispetto al primo elemento Indice a partire da 0.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


18
1.1 Hardware
1.1.1 Concetti

Hardware è una parola composta di due termini della lingua inglese, hard (duro),
ware (merce), e significa attrezzo o ferramenta.
Esso identifica le parti fisiche di un personal computer, ovvero tutte quelle
componenti elettroniche, meccaniche, elettriche, magnetiche ed ottiche, che gli
consentono di funzionare. Generalmente indica anche un qualsiasi componente fisico
di una periferica o di un’apparecchiatura elettronica.

t
r.i
1.1.1.1 Comprendere cosa è un personal computer. Distinguere tra desktop, laptop
(portatile), tablet PC dal punto di vista degli utenti tipici.

cn
La tipologia di computer definito Desktop (in
italiano scrivania), è il normale computer
monoutente per uso generalizzato, utilizzato sia in

@
ambiente domestico che in quello lavorativo. Il
termine trae origine dal tipo di case (la scatola che
contiene le schede ed i circuiti) dei primissimi
ro personal computer;
esso si sviluppava
orizzontalmente per essere appoggiato sul tavolo di
ie
lavoro, nei PC più attuali il suo sviluppo è verticale
(tower: torre). Non sono realizzati per un utilizzo in
lb

mobilità ed hanno la caratteristica di una grande


espandibilità potendovi essere aggiunte ulteriori e
risorse aumentandone, così, le prestazioni.
.a
to

I computer portatili definiti Laptop


(liberamente, dall’inglese “appoggiare in
grembo”, sulle ginocchia) o Notebook
r

(letteralmente taccuino, quaderno per


be

appunti), sono usati da chi ha la necessità di


avere sempre a disposizione il proprio
computer, ovunque si trovi.
ro

Sono dotati di una batteria che consente una


autonomia di alcune ore per lavorare anche durante gli spostamenti. Il loro peso e
spessore, con il progredire della tecnologia, tende sempre più a diminuire grazie alla
componentistica che, rispetto a quella di un desktop è miniaturizzata ed ottimizzata
per un minore consumo di energia; l’utilizzo di dischi allo stato solido (SSD)
consentono una maggiore velocità nella gestione dei dati con una notevole
diminuzione del rumore prodotto. Tutto questo comporta, a parità di prestazioni,
un costo alquanto superiore. Un ulteriore svantaggio, rispetto al classico PC, è la
limitata possibilità di implementare le prestazioni di base (sostituzione di schede
con altre più aggiornate o espansione della memoria RAM), rendendo più breve il
suo ciclo di vita.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 19


Il Tablet PC (letteralmente PC tavoletta) è
un computer portatile che, tramite un
digitalizzatore, consente di scrivere,
manualmente, direttamente sullo schermo
utilizzando apposite penne (chiamate Stilo)
o toccandolo con le dita. In pratica il tablet
pc è un normale portatile che, utilizzando
lo schermo tattile (e associati programmi
d’interfacciamento), fa a meno di tastiera e
mouse.

t
r.i
Quelli definiti “lavagnette” sono praticamente dei
monitor LCD con penna, mentre la versione

cn
“ibrida” è fornita anche di tastiera tradizionale
staccabile

@
1.1.1.2 Identificare i più comuni dispositivi portatili, quali: palmari (PDA), telefoni
cellulari, smartphone, lettori multimediali e conoscerne le principali
ro
caratteristiche.
ie
Palmari (Palmtop o Pocket PC o PDA - Personal Digital
Assistant,) nascono dall'evoluzione delle agende
elettroniche tascabili. Oltre alle normali funzioni delle
lb

agende questi dispositivi sono dotati della capacità di


collegarsi e sincronizzare dati con i personal computer, sia
.a

con un collegamento a infrarossi che con una connessione


seriale/USB o Bluetooth. Inoltre spesso è possibile caricare
programmi appositamente sviluppati che permettono di
to

aggiungervi le più diverse funzionalità: foglio elettronico,


client di posta elettronica, giochi, riproduttore MP3 ecc.
r

Infine alcuni palmari integrano o possono collegarsi a dispositivi esterni (telefono


be

cellulare, GPS) aumentandone le possibilità d'uso.


I palmari stanno diventando sempre più potenti e accessoriati e alcuni modelli
integrano in sé direttamente la connettività telefonica GSM o GPRS o EDGE o UMTS,
ro

e quindi sono in grado di fare anche da telefono cellulare in modo autonomo; in


questo caso vengono definiti smartphone.
La loro funzionalità è gestita da un sistema operativo,
il più comune è il Symbian (della Symbian Ltd ed è
utilizzato nell’80% degli apparati in vendita), gli altri
sono il Palm OS (sviluppato dalla PalmSource),
Windows Mobile (Microsoft), BlackBerry (RIM-
Research In Motion, creato con lo scopo di agevolare
la messaggistica e-mail), BREW (Qualcomm) e Linux.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


20
1.1.1.3 Conoscere le parti principali che compongono un personal computer.

Un computer non è altro che l'implementazione pratica, di una macchina di Turing 8,


secondo l'architettura ideata da Von Neumann9 il cui schema si basa sulle seguenti
componenti fondamentali:

MOTHER BOARD
C.P.U. (SCHEDA MADRE)

t
C MEMORIA

r.i
UNITA’ DI
I/O U REGISTRO

cn
Collegamento
tramite porte REGISTRO
di I/O EXTENTION SYSTEM

@
BUS REGISTRO
BUS
DATI
A
ro
L
U
ie
REGISTRO
lb
.a

CPU (Central Processing Unit) o unità di lavoro che si divide a sua volta in:
- Unità di calcolo o ALU (Arithmetic and Logical Unit): esegue gli algoritmi
di calcolo, gestendo le operazioni aritmetiche e logiche.
to

- Unità di controllo CU (Control Unit): ha il controllo su tutte le operazioni


di trasferimento dei dati: li carica dalle periferiche alla Ram o dalla Ram
r

alla Cpu o dalla Rom alla Cpu e li colloca, un po' alla volta, dentro
be

particolari locazioni di memoria chiamate registri.


Unità di memoria, intesa come memoria di lavoro o memoria principale
(RAM, Random Access Memory – memoria ad accesso casuale): suddivisa in
ro

registri (piccole parti di memoria utilizzati per velocizzare l'esecuzione dei


programmi fornendo un accesso rapido ai valori correntemente in uso in una
determinata parte di un calcolo). Vi è un registro che contiene l'istruzione da
eseguire, un altro che indica dove si trova quella successiva, altri registri

8
il matematico britannico Alan Mathison Turing (1912-1954), immaginò una "macchina" o "automa" - esistente unicamente a
livello teorico - con la quale dimostrò formalmente la possibilità di eseguire qualsiasi algoritmo: una procedura di calcolo o, più
in generale, la sequenza delle operazioni necessarie per risolvere un problema in un numero finito di operazioni. ( la "macchina"
universale di Turino - Marcello Guidotti - www.nemesi.net/turing.htm)
9
John Von Neumann (Budapest, Ungheria, 28 dicembre 1903 - Washington, USA, 8 febbraio 1957) matematico ungaro-
statunitense, una delle personalità scientifiche preminenti del XX secolo cui si devono fondamentali contributi in campi come
teoria degli insiemi, fisica quantistica, economia, informatica, teoria dei giochi, fluidodinamica e in molti altri settori della
matematica.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 21


servono a contenere numeri sui quali va effettuata una divisione, oppure le
moltiplicazioni, oppure per altre funzioni molto complicate, ecc..
Ogni processore ha una propria struttura ed è diversa da quella di tutti gli altri
processori (specie se appartengono a case produttrici differenti).
Unità di input e/o output, tramite le quali i dati sono inseriti nel calcolatore
per essere elaborati e, successivamente, restituiti all'operatore o all’unità di
archiviazione (tastiera, video, mouse, dischi, cd-rom, pendrive, ecc.).
Lo scambio di dati, tra cpu e memoria, non può avvenire senza un canale di
comunicazione chiamato BUS di Sistema. Esso è costituito da un insieme di linee
elettriche che trasportano i dati, e da un controller, che ha il compito di

t
r.i
temporizzate l’invio di segnali elettrici.
Per eseguire i programmi un computer deve poter comunicare con l'esterno, al fine

cn
di reperire i programmi da eseguire, le informazioni da elaborare, appoggiare
temporaneamente i dati parziali dell’elaborazione (liberando la memoria RAM e
velocizzando il tempo di esecuzione) e trasmettere i dati elaborati; per questo
motivo il BUS di Sistema interfaccia il BUS di Estensione a cui sono connessi i vari

@
dispositivi di Input/Output quali tastiera, mouse, tavoletta grafica, scanner, web-
cam, monitor, stampanti, plotter, unità disco, unità nastro, modem, ecc.
ro
1.1.1.4 Identificare le più comuni porte di input/output, quali: seriale, parallela,
USB, di rete, FireWire.
ie
La comunicazione da e per gli apparati esterni al computer avviene tramite
particolari connessioni. Queste connessioni differiscono tra loro dal modo, e dalla
lb

velocità, di trasmissione dei dati.


Porta seriale.
.a

Detta RS-232 (Recommended Standard 232), rappresenta la prima interfaccia che


ha permesso lo scambio di dati tra dispositivi digitali.
to

Il termine seriale identifica la modalità di trasmissione dei dati: i bit vengono inviati
"in serie", come dice la parola stessa, cioè uno dietro l'altro in un filo unico. Questo
sistema è chiaramente più lento, ma più sicuro (i bit sono ricevuti esattamente nella
r

sequenza di invio senza perdita di consistenza del dato trasmesso).


be

1 1 0
1 0
1 1 0
1 1 0
1 1 1 0
0 1 1 1 0
1 1 1 1 0
1 1 1 1 0
1 1 1
ro

Porta parallela.
La porta parallela, nata inizialmente per connettere il PC con la stampante (del tipo
CENTRONICS, molto in voga all’epoca), si è sviluppata negli anni per garantire anche
il collegamento di altre periferiche quali scanner, plotter, memorie di massa ed
altro.

La trasmissione di dati in parallelo consiste nell'inviare dei dati simultaneamente su


più canali (fili). Le porte parallele presenti sui PC permettono di inviare
simultaneamente 8 bit (un byte) attraverso 8 fili.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


22
La trasmissione, chiaramente, è molto più veloce, ma c'è uno svantaggio: alcuni bit
potrebbero arrivare troppo presto o troppo tardi rispetto agli altri, e in tal caso i
byte potrebbero essere "ricomposti" in maniera errata.
Mentre la porta seriale viene controllata via hardware, quella parallela necessita di
un software apposito che gestisca i registri interni.

1 0 1 0 1 0 1
0 1 1 1 0 1 0
0 0 0 1 0 0 0
1 1 1 0 1 0 1

t
0 0 1 1 0 1 0

r.i
0 1 0 0 1 0 1
1 0 0 1 1 1 1
1 1 1 0 1 0 0

cn
Infine la lunghezza del cavo di connessione nelle porte parallele è di pochi metri,
mentre per le porte seriali la lunghezza è maggiore.

@
Tipi di connettori sia seriali che paralleli:
ro
ie
lb
.a
r to

L'Universal Serial Bus (USB) è uno standard di comunicazione seriale


be

progettato per consentire a più periferiche di essere connesse usando


una sola interfaccia standardizzata ed un solo tipo di connettore.
Consentono di collegare e/o scollegare i dispositivi senza dover riavviare il
ro

computer.

Porta di rete
Permette al computer di collegarsi contemporaneamente con altri elaboratori.
Il connettore RJ-45 è utilizzato per intestare il cavo di rete ed inserirlo nella presa di
connessione presente sul computer.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 23


Il FireWire è stato sviluppato da Apple Computer per essere utilizzato
nei computer e nei dispositivi multimediali.
È un'interfaccia standard di tipo seriale che permette due diverse
modalità di trasferimento dati:
Asincrona - il dato spedito viene nuovamente inviato se la linea non fosse
libera.
Isocrona - prevede l’invio di un flusso continuo di dati in tempo reale. Ad
esempio, in questa modalità sono acquisiti i dati dagli apparecchi digitali come
videocamere e macchine fotografiche.

t
Connettore 4 pin - iLink

r.i
Connettore 6 pin – FireWire 400

cn
Connettore 9 pin – FireWire 800

@
1.1.2 Prestazioni di un computer

Le prestazioni di un computer dipendono sia dalle caratteristiche dell’hardware


ro
utilizzato, sia dai vari software installati che dalla modalità di utilizzo dello stesso.
Dal punto di vista dell’hardware un fattore determinante è costituito dalla CPU
ie
(costituita da circuiti contenenti milioni di transistor ed altri componenti elettronici) e
dalla sua velocità, cioè la sua capacità di eseguire uno o più cicli di calcolo al secondo.
lb

Questa è la cosiddetta velocità di clock, ed è espressa in Hertz o cicli al secondo. Le


attuali CPU dei personal computer raggiungono e superano ormai i 3 Gigahertz, sono
.a

cioè in grado di eseguire più di 3 miliardi di operazioni il secondo. La velocità di clock


è regolata da un oscillatore al quarzo inserito all'interno
della stessa CPU. Inoltre i computer dell’ultima generazione
to

utilizzano la soluzione Dual Core e Quad Core (doppio o


quadruplo nucleo), ovvero due o più processori (con
r

rispettive cache e controller) montati in un unico supporto in


be

modo da lavorare in parallelo, sfruttando lo stesso clock,


aumentando la potenza di calcolo senza aumentare il calore
dissipato.
ro

Si è già accennato ai BUS rappresentabili come un’autostrada a più corsie; in ognuna


di queste corsie transitano i bit (che compongono l’informazione) paragonabili ad
un’automobile. Più corsie sono presenti nell’autostrada, più automobili possono
transitare, così più linee di connessione compongono i BUS, più bit (dati) possono
essere scambiati in un determinato periodo temporale.
Dato che i programmi, per essere eseguiti, devono essere caricati nella memoria di
lavoro RAM (così come i dati da elaborare), si intuisce che la quantità di memoria a
disposizione influisce direttamente sul tempo di esecuzione di un lavoro in quanto
tutto ciò che serve per un’elaborazione è presente in essa, compreso lo spazio
necessario a contenere i dati parziali o in fase di trasformazione.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


24
Considerando che la quantità di memoria RAM a disposizione non è infinita, che un
programma può elaborare una grande mole di dati e che possono essere eseguiti più
programmi contemporaneamente, è necessario utilizzare delle aree di appoggio
temporaneo, su un’unità periferica come l’hard-disk, per quei dati la cui presenza in
memoria di lavoro non è necessaria in modo continuativo. In questo caso le
prestazioni complessive di un’elaborazione dipendono dal tipo d’interfaccia (BUS) tra
hard-disk e CPU, dalla velocità di reperimento dei dati sull’hard-disk (velocità di
rotazione e tempo di accesso delle testine) e dalla quantità di spazio, temporaneo,
riservato ad ogni singolo lavoro (programma) in esecuzione.
Per quanto riguarda il software bisognerebbe evitare di installare quelle applicazioni

t
che sono sempre attive (quindi sempre presenti in memoria centrale) le quali,

r.i
utilizzando tempo di CPU sottraggono
risorse ad altri programmi. In alcuni casi

cn
è possibile evitare inutili appesantimenti
a scapito delle prestazioni (ad esempio
non istallando quei programmi con
immagini ed animazioni che rendono lo

@
sfondo del nostro monitor (wallpaper)
più accattivante ma che assorbono una
grande quantità di risorse). Purtroppo,
ro
con l’avvento dei virus, worm, spyware
ecc. si rende necessario utilizzare alcune applicazioni che, per rilevare ed eliminare
ie
queste particolari intrusioni, devono essere sempre attive ed alcune possono
risultare “appesantire” le prestazioni. Ovviamente è preferibile chiudere i programmi
non in uso in quanto, la riduzione a icona della finestra di un programma software
lb

non interrompe l'uso della memoria e del processore del computer da parte del
programma specifico. La connessione a Internet, l'ascolto di musica e l'esecuzione di
.a

ricerche di virus utilizzano molte risorse di sistema, di conseguenza si consiglia di


programmare le scansioni antivirus e l'uso di altri strumenti di sistema per un orario
in cui il computer non è in uso. Si consiglia inoltre di disattivare il collegamento a
to

Internet, quando non è necessario.


Le prestazioni del nostro computer sono influenzate anche da
r

una gestione non ottimale dello stesso come il mancato


be

svuotamento del cestino.


I file all'interno del Cestino occupano spazio su disco e
possono rallentare le operazioni dei programmi. Un ulteriore
ro

errore da evitare è quello di salvare i file, soprattutto quelli


multimediali, sul desktop; se necessario è preferibile
utilizzare i “collegamenti”.
Considerando il fatto che la cancellazione di un file non cancella realmente i dati, ma
rende disponibile lo spazio sul disco ad ulteriore riutilizzo e che, la successiva
scrittura di nuovi dati, può iniziare in una di queste aree disponibili e continuare su
altre frammentando il file in molti tronconi sparsi nel disco (rallentando, così, le
prestazioni del computer), è consigliabile, in base all’attività svolta, programmare
l’esecuzione di particolari programmi di utilità del sistema operativo per ripulire
l’unità disco e ricompattare i file in esso contenuti.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 25


1.1.3 Dispositivi di memorizzazione

I computer immagazzinano i dati in supporti chiamati “memorie”.


Esse sono di due tipi:
Memoria centrale (la memoria di lavoro)
Memoria di massa (la memoria esterna)
1.1.3.1 Conoscere i diversi tipi di memoria centrale presenti nel computer, quali:
RAM (random-access memory), ROM (read-only memory) ed essere in grado
di distinguerle anche rispetto alla loro funzione.

t
I computer posseggono una certa quantità di memoria di

r.i
lavoro RAM (Random Access Memory - memoria ad
accesso casuale). Questa è definita “volatile” in quanto il

cn
suo contenuto è cancellato allo spegnimento del
computer (se la corrente viene a mancare
improvvisamente, tutto il contenuto della Ram si perde).

@
Un altro tipo di memoria presente nel computer è quella indicata come non volatile
(in cui i dati contenuti sono memorizzati in modo permanente, anche in mancanza
di alimentazione elettrica), in cui è contenuto il programma da eseguire
ro
all’accensione del computer stesso.
Questo tipo di memoria può assumere diversi nomi a seconda delle caratteristiche:
ie
ROM (Read Only Memory – memoria programmabile di sola lettura).
Contiene informazioni di base, senza le quali il sistema operativo e il resto
del software di base non potrebbero far funzionare la macchina. Infatti, ogni
lb

componente (hard disk, scheda grafica...) necessita di una serie di istruzioni


(programmi) ben preciso, atto a farlo funzionare correttamente e restituire
.a

un input o un output.
PROM (Programmable Read Only Memory – memoria programmabile di sola
lettura) se i dati in essa inseriti non sono modificabili,
to

EPROM (Erasable Programmable Read Only Memory - memoria di sola lettura


riprogrammabile) se i dati possono essere sostituiti più volte.
r

EEPROM (Electrically Erasable Programmable Read Only Memory - memoria


be

di sola lettura riprogrammabile elettricamente).


Se il programma avviato all’accensione del PC:
 è l'unico eseguito, viene chiamato firmware
 serve a caricare il sistema operativo vero e proprio, dall’hard-disk dove è
ro

memorizzato, in memoria di centrale prende il nome di loader


 se, oltre a caricare il S.O., fornisce funzioni di base per l'accesso all'hardware,
e alle periferiche integrate nella scheda madre (mainboard), da parte del
sistema operativo e dei programmi, prende il nome di BIOS.

All'interno della CPU vi è una certa quantità di memoria, detta “memoria Cache”,
necessaria a sopperire alla bassa velocità di trasferimento dati del Bus di
collegamento fra CPU e Memoria centrale (rallentando troppo la CPU quando deve
scambiare i dati con la RAM); in questo tipo di memoria sono caricate le
informazioni elaborate più di frequente.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


26
È suddivisa in due parti o livelli: il primo livello (L1) è integrata nel chip
(Consolidated Highly Integrated Processor) del processore e, quindi, è accessibile in
modo quasi istantaneo risultando velocissima; il secondo livello (L2) è inserita nella
mother board (scheda madre) ed è 4 o 5 volte più lenta della cache di primo livello.
Entrambe sono molto più costose della memoria RAM che, rispetto a loro, risulta
essere circa 30 volte più lenta.

1.1.3.2 Sapere come viene misurata la memoria di un computer: bit, byte, KB, MB,
GB, TB.

t
Indirizzi di memoria

r.i
Sia la memoria Ram che la memoria Rom, vanno immaginate come un grandissimo
armadio diviso in tantissimi scomparti. Su questi scomparti è applicata un'etichetta
identificativa. Quando il computer ha bisogno dei dati che vengono dalla tastiera

cn
deve sapere esattamente dove si trovano. Noi, magari, quando abbiamo bisogno di
un determinato oggetto, possiamo anche cercarlo, aprire diversi scomparti finché
non lo troviamo; ma il computer funziona in modo diverso e se sbagliasse non se ne

@
renderebbe conto.
Quelle etichette che ci siamo immaginati, si chiamano indirizzi di memoria. Un
computer non può prelevare un dato dalla memoria se non conosce il suo indirizzo
ro
di memoria.

Misurare la memoria
ie
Ciò che indica al computer quali operazioni eseguire e su quali dati, sono milioni di
microscopici interruttori chiamati Bit (Binary Digit – cifra binaria).
lb

Dipendentemente dal loro stato, che può essere aperto o chiuso, essi sono
rappresentati con 1 o con 0.
.a

Questo significa che la memoria utilizza il sistema numerico su base due anziché su
base dieci come il nostro.
Considerando che, come già detto, per rappresentare un carattere è necessario
to

utilizzare gruppi di otto bit, il byte, proprio questo è utilizzato come unità di misura.

Valore
r

Valore decimale Valore in byte Simbolo


binario
be

20 1
28 256 1 byte byte
210 1.024 1 kilobyte Kb
ro

220 1.048.576 1 megabyte Mb


230 1.073.741.824 1 gigabyte Gb
240 1.099.511.627.776 1 terabyte Tb
Ovvero:
1 byte = 8 bit
1 Kbyte = 1024 byte
1 Mbyte = 1024 Kbyte
1 Gbyte = 1024 Mbyte
1 Tbyte = 1024 Gbyte

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 27


1.1.3.3 Conoscere i principali tipi di dispositivi di memorizzazione.

In questo paragrafo sono illustrati vari dispositivi utilizzati come memoria di massa,
ovvero i “contenitori” destinati a conservare, nel tempo, i dati. Alcuni di essi sono
contenuti all’interno del case (scatola) del computer e, quindi, sono inamovibili, altri
possono essere collegati solo al momento necessario e possono contenere copie di
sicurezza o dati da trasferire su altri computer o dispositivi.
Si differenziano tra loro per:
Tipo di accesso ai dati:

t
- Sequenziale (nastri magnetici), la lettura/scrittura è effettuata in modo

r.i
sequenziale (ciò può comportare lo scorrimento di tutta la bobina per
individuare un determinato file), quindi molto lenta.

cn
- Diretto, tramite una tabella d’indirizzamento è possibile accedere
direttamente al file interessato.
Tempo di accesso si riferisce al tempo medio necessario a reperire il dato; ad

@
esempio, nell’unità disco è necessario attendere il tempo meccanico di
posizionamento delle testine di lettura/scrittura.
Velocità di trasferimento dati si riferisce al tempo impiegato per trasferire
ro
una determinata quantità di byte dal o nel dispositivo.
Capacità di memorizzazione ovvero la quantità di informazioni (byte) che
ie
possono essere contenute nel dispositivo.
lb

Di seguito sono brevemente descritti vari dispositivi di memorizzazione compresi


quei supporti che, contribuendo alla nascita del personal computer, la tecnologia a
reso obsoleti.
.a

Il floppy disk nasce alla fine degli anni ‘60 in casa IBM per contenere il
to

software necessario ai mainframe della serie 370. Esternamente il


floppy disk si presenta come un contenitore di plastica quadrato
contenente un dischetto sottile e flessibile, da cui il termine “floppy”,
r

di materiale sintetico in cui sono memorizzati i dati in un insieme di


be

tracce circolari concentriche ognuna delle quali è poi suddivisa in un certo numero
di settori.
ro

L'hard disk è stato inventato dall'IBM nel 1956. È costituito da


una serie impilata di dischi rigidi, “hard” (normalmente di
alluminio), ricoperti di materiale magnetico sorvolate da una
serie di testine di lettura/scrittura (una per ogni superficie dei
dischi), a brevissima distanza grazie alla pressione dell’aria
creata dall’alta velocità di rotazione dei dischi stessi.
Rappresentano la “memoria di massa” sono caratterizzati dalla capacità (centinaia
di Gb), tempo di accesso (impiegato dalle “testine” per posizionarsi e reperire un
dato; si esprime in ms) e velocità di trasferimento (direttamente proporzionale alla
velocità di rotazione ed alla densità di scrittura), che definisce la quantità di dati
letti (o scritti) in un secondo.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


28
L’Hard disk esterno è composto generalmente da un normale
disco rigido, inserito in un contenitore dotato di connessione
elettrica e porte di collegamento al PC quali USB, FireWire,
SCSI, o SATA. Una loro evoluzione è rappresentata dai dischi
rigidi multimediali che permettono un collegamento a
riproduttori audio e video, quali televisione, radio, lettori MP3.
Ha un cavo USB in ingresso per interfacciarsi con il computer,
prese audio e presa SCART in uscita per il riproduttore
collegato. La sua gestione avviene tramite un telecomando per la scelta dei file,
regolare il volume, colore, e le altre opzioni di riproduzione.

t
r.i
Il CD-ROM nasce, per la memorizzazione dei dati informatici,
agli inizi degli anni ’80. Si tratta di un disco di materiale
termoplastico ricoperto da un sottile strato di materiale

cn
metallico su cui, un laser, incide dei “buchi” che sono le
informazioni da conservare. L’evoluzione tecnologica ha
permesso, prima, di poter utilizzare più volte detto supporto riscrivendoci sopra

@
(CD-RW: Compact Disk-ReWritable), poi aumentando la quantità dei dati
memorizzabili (DVD – Digital Versatile Disk). Questo tipo di disco ottico, date la
notevole quantità di dati memorizzabili (attualmente il DVD contiene circa 5
ro
gigabyte di informazioni), sta soppiantando il floppy disk.

L’unità zip è un hard disk rimovibile con supporti simili a floppy


ie
disk leggermente più grandi, generalmente utilizzato per il
backup e il ripristino dei dati di importanza critica e/o grandi
lb

quantità di documenti.

I nastri magnetici sono usati dagli amministratori di grandi sistemi


.a

di computer per creare periodicamente copie del contenuto degli


hard disk (backup) per salvare i dati in caso di guasto dell’unità
to

disco. La lettura/scrittura è effettuata in modo sequenziale (ciò


può comportare lo scorrimento di tutta la bobina per individuare
un determinato file), quindi molto lenta.
r
be

La PenDrive è un'unità di memorizzazione di massa portatile che,


tramite la porta USB si collega al personal computer. Al suo
interno è utilizzata una memoria di tipo flash10. Date le ridotte
ro

dimensioni, la versatilità e facilità d’utilizzo, sta diventando il tipo


di unità preferita per il trasporto fisico dei dati; la velocità di
trasferimento dei dati (upload e download), seppur inferiore a
quella delle componenti che costituiscono la memoria cache o quella centrale, ma
anche dello stesso hard disk interno, è superiore a quella dei CD e DVD.

10
La memoria flash è una memoria riscrivibile di tipo EEPROM, ove è possibile immagazzinare dati e conservarli anche in
assenza di alimentazione. È un circuito elettronico che, privo di parti mobili, risulta resistente, leggero e di ridotte
dimensioni. La prima flash memory fu creata da Intel nel 1988 con il nome di NOR flash; successivamente la Toshiba
realizzò la sua memoria flash basata su tecnologia NAND risultando notevolmente più veloce, meno costosa e di dimensioni
inferiori (seppur con capacità di immagazzinamento dei dati superiori), rispetto alla precedente.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 29


Le Memory Card sono anch’esse dei dispositivi di memorizzazione di
massa portatile, sviluppate sulla tecnologia di tipo flash. In base al tipo
di utilizzo originario, si differenziano per le soluzioni tecniche adottate
dai vari produttori, che ne determinano la capacità di memorizzazione,
i tempi di accesso e trasferimento dati, nonché le dimensioni fisiche
del supporto.
Queste schede possono essere utilizzate su apparecchiature diverse
quali fotocamere digitali, palmari, lettori MP3, telefoni cellulari. Gli
attuali computer montano appositi lettori per tutti questi tipi di schede.

t
r.i
L’unità a stato solido Solid State Drive (SSD) è una evoluzione dell’uso
delle memorie di tipo flash; l’improprio utilizzo del termine "disco a
stato solido" è dovuto al fatto che questo dispositivo svolge la stessa

cn
funzione del più datato disco rigido e, in un futuro non troppo
lontano, potrebbe sostituirlo del tutto.
La totale assenza di parti meccaniche in movimento porta diversi

@
vantaggi, di cui i principali sono:
rumorosità assente;
minore possibilità di rottura;
ro
minori consumi;
tempo di accesso 50 volte minore di quello dei dischi magnetici;
ie
minore produzione di calore;
lb

L’Unità di rete può essere un qualsiasi supporto di memorizzazione presente in una


rete di computer (generalmente collegato al server) e condiviso, tramite password
d’accesso, dagli utenti della rete stessa. In genere si tratta di un hard disk di grandi
.a

capacità di archiviazione ed alta velocità di trasferimento dati.


to

La memorizzazione online è un servizio che molti siti internet mettono a


disposizione dell’utenza. La maggior parte di questi di offrono gratuitamente uno
spazio limitato (in genere sui due gigabyte), richiedendo il pagamento di una quota
r

spazi di maggiore dimensione. Questo tipo di memorizzazione permette di:


be

Accedere ai dati da qualsiasi computer, in qualsiasi luogo ed in qualsiasi ora.


Disporre di una copia sicura esterna al proprio computer.
ro

Condividere, costantemente, file di grandi dimensioni con altri utenti.

1.1.4 Periferiche di input e output

1.1.4.1 Saper identificare alcune delle principali periferiche di input di un


computer.

Le periferiche di Input sono quelle apparecchiature deputate all’inserimento delle


informazioni all’interno del computer affinché la CPU le utilizzi o come comando da
eseguire o come dati da elaborare.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


30
Tra esse troviamo:
La tastiera è la principale unità di input deriva
direttamente dalla tastiera in uso nella vecchia
macchina per scrivere è appositamente studiata
per poter immettere dei dati per mezzo della
pressione manuale dei tasti.
Di solito le tastiere sono “nazionalizzate”, ciascuna lingua adotta un set di caratteri
dell'alfabeto, oltre ai numeri, punteggiatura e alcuni caratteri detti di controllo. Il
posizionamento dei tasti sulle tastiere dipende sia dal paese di destinazione, che in
base ai diversi modelli.

t
r.i
Il mouse è un dispositivo di input che invia al computer l’informazione
selezionata tramite un indicatore sullo schermo chiamato cursore cui è
trasmesso lo spostamento del mouse sulla scrivania. È dotato di uno o

cn
più tasti ai quali possono essere assegnate varie funzioni.

La trackball è una specie di mouse rovesciato: la pallina, che nei

@
mouse tradizionali si trova a contatto con un piano di lavoro, nelle
trackball è posta in alto e va ruotata con le dita per spostare il
puntatore sullo schermo. La comodità del trackball è che non va
ro
spostato sul piano della scrivania.

Il touchpad è una piccola tavoletta di forma rettangolare dotata di una


ie
superficie sensibile al tatto e di tre bottoni: ad ogni movimento del
dito sulla superficie corrisponde un analogo movimento del cursore
lb

sullo schermo del computer; per “cliccare” è sufficiente premere uno


dei bottoni o battere sul piano della tavoletta con la punta del dito.
.a

Le tavolette grafiche, nel funzionamento, sono simili al mouse


in quanto spostando la punta della penna sulla superficie della
to

tavoletta, si provoca lo spostamento del cursore sullo schermo.


Sono utilizzate soprattutto per il disegno artistico, a mano libera
e per il fotoritocco, come ausilio per la creazione di disegni e
r

schizzi.
be

La penna ottica serve a leggere, convertire e trasmettere i codici a barre


alle specifiche applicazioni che lo richiedono.
ro

Uno Joystick è un oggetto elettronico di varie forme (generalmente


quella di un’impugnatura) con più o meno tasti funzionali, in grado di far
eseguire dei movimenti al protagonista o al cursore in un gioco.

Il microfono è un dispositivo utilizzato per raccogliere i suoni,


trasformarli in segnali elettrici e, tramite il collegamento ad un’apposita
scheda, di inviarli al computer.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 31


Una webcam è una telecamera di ridotte dimensioni che non dispone di
un proprio sistema di memorizzazione delle immagini, ma trasmette
semplicemente ciò che riprende in forma digitale, attraverso
un’interfaccia, a un computer.

Una fotocamera digitale è una macchina fotografica che


utilizza, al posto della pellicola fotosensibile, un sensore in
grado di catturare l'immagine e trasformarla in un segnale
elettrico analogico che, tramite un chip, viene trasformato in
dati digitali memorizzati, in vari formati su supporti di memoria

t
e, tramite collegamento USB, trasferibili nel computer.

r.i
Lo scanner è la periferica di input in grado di acquisire
immagini da superfici piane (in genere fogli di carta o foto)

cn
che, tramite appositi programmi, sono memorizzate nel
computer come immagini o testo modificabile.

@
1.1.4.2 Saper identificare alcune delle principali periferiche di output di un
computer.
ro
Le periferiche di Output sono quelle apparecchiature deputate a ricevere sia le
richieste di intervento, che le risposte alle istanze dell’operatore, da parte del
Sistema Operativo e/o le informazioni prodotte dai programmi in esecuzione,
ie
trasformandole in un formato comprensibile all’utilizzatore umano (stampe,
immagini, suoni/musica).
lb

Il Monitor è l’interfaccia principale con cui l’operatore


.a

umano è in grado di controllare l’attività del computer.


Originariamente erano costituiti da tubi catodici (CRT),
attualmente sono sempre più diffusi gli schermi piatti a
to

cristalli liquidi (LCD). Per specifiche applicazioni possono


essere utilizzati monitor sensibili al semplice tocco delle
dita (in questo caso diventano periferiche sia di input che
r

di output).
be

Le Stampanti si distinguono in base alla modalità di stampa:


ro

- ad aghi: fanno parte delle stampanti ad “impatto”, ormai


obsolete perché rumorose, molto lente, producono stampe
di bassissima qualità ed utilizzano speciali moduli continui di
carta. Usano una testina ad aghi che batte su un nastro
inchiostrato, come nelle vecchie macchine per scrivere.

- laser: simili, nella tecnologia di stampa, alle fotocopiatrici,


hanno un’ottima qualità di stampa, stampano molto
velocemente ed in modo silenzioso.
Sono adatte per grossi volumi di lavoro.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


32
- a getto d’inchiostro: La stampa avviene tramite lo spruzzo di
minuscole gocce d’inchiostro liquido da parte di una schiera di
microscopici ugelli. Più lente ed economiche di quelle laser, hanno
una qualità di stampa di tipo fotografico e sono soggette
all’essiccazione dell’inchiostro negli ugelli.
http://it.kioskea.net/conte
nts/pc/imprimante.php3

- thermal wax: la stampa è prodotta da una


testina composta da migliaia di punti termici

t
su cui scorre un nastro di poliestere ricoperto

r.i
con un sottile strato di cera colorata. Nei punti
in cui la testina ha prodotto calore, la cera si

cn
fonde e si solidifica sulla carta trattata,
formando un punto. Questa operazione è
ripetuta per ognuno dei colori base: nero,
rosso, giallo e blu. Stampa molto lenta di

@
http://www.yourdictionary.com/computer/thermal- elevatissima qualità ma a costi elevati.
wax-transfer-printer

- sublimazione: simili alle precedenti ma, dove la


ro
testina produce un forte calore, la sostanza
colorante diventa gassosa e macchia la carta
ie
speciale. La stampante trae il nome da questo
processo di sublimazione (passaggio di una
materia dallo stato solido a quello gassoso).
lb

Questa tecnologia non produce punti sulla carta


ma superfici colorate, la testina è capace di variare
.a

il proprio calore, ottenendo percentuali diverse di


sublimazione e, quindi, di colorazione. Tutte le
diverse combinazioni di colori sono prodotte con
to

http://www.askoki.co.uk/encyclo/printertech/ sfumature sovrapposte in diverse gradazioni, con


wax.asp
un risultato molto simile ad una normale
r

fotografia a colori.
be

- plotter: servono per il disegno tecnico e sono usati perciò negli


studi professionali e nei centri di progettazione tecnica.
Originariamente usavano delle speciali penne ad inchiostro per
ro

disegnare su fogli di grande formato, attualmente con lo sviluppo


della stampa a getto d’inchiostro sono a tutti gli affetti delle
stampanti che muovono la testina di stampa in senso trasversale
sul foglio che si muove in senso longitudinale sotto di essa.

Gli Altoparlanti (casse audio o cuffie) servono a


diffondere il suono, generato da una scheda
audio, la vera periferica di input/output, che ha il
compito di tramutare il dato digitale nel suono,
analogico, percepibile dall’orecchio umano.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 33


1.1.4.3 Sapere che alcune periferiche possono essere sia di input che di output.

Alcune tipologie di periferiche sono contemporaneamente sia di input che di


output; questo significa che il dato può essere sia prelevato che trasmesso. La
maggior parte di queste sono i supporti di memorizzazione (già trattati nel par.
1.1.3.3 - Conoscere i principali tipi di dispositivi di memorizzazione), ma anche quegli
apparati necessari al collegamento in rete o ad interagire con il sistema informatico
come:
Il modem (da MOdulatore/DEModulatore) serve a
convertire i dati dal formato digitale (computer) a

t
quello analogico (linea telefonica) e viceversa. Si

r.i
comprende che, questa apparecchiatura, è utilizzata
per il collegamento in una rete geografica (computer
o reti di computer molto distanti tra loro) o in

cn
INTERNET. A seconda del tipo di linea telefonica a
disposizione possiamo definire i seguenti tipi di
modem per PC: standard con velocità di trasferimento dati di 56 Kbps (Kbyte per

@
secondo) occupando la normale linea telefonica (il collegamento tramite modem
costituisce una telefonata); ISDN che raggiungono i 128 Kbps utilizzando una linea
ISDN, Permettono l’uso contemporaneo del telefono sacrificando metà della
ro
velocità di collegamento (64 Kbps); ADSL che raggiungono i 20 mbps (teorici perché
dipendenti dalle caratteristiche fisiche della linea telefonica), utilizzando una linea
ADSL che, garantendo un collegamento in rete permanente, non interferisce in
ie
nessun modo col telefono.
lb
.a

Il touch screen (schermo sensibile al


to

tocco) è un dispositivo che consente


all'utente di interagire con il
r

computer toccando lo schermo.


be
ro

Le stampanti multifunzione sono progettate per


eseguire compiti addizionali, come scansioni, fotocopie
e, talvolta, inviare fax. Le stampanti multifunzione
hanno il vantaggio, rispetto alle stampanti tradizionali,
di fornire funzionalità aggiuntive, senza richiedere
l'acquisto di strumenti separati. Possono essere
stampanti a getto d’inchiostro o laser.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


34
1.2 Software
1.2.1 Concetti

1.2.1.1 Comprendere il termine “software”.

Il termine inglese software è un vocabolo costituito dall’unione di due parole, soft


(soffice) e ware (merce, articolo). Sta ad indicare un programma o un insieme di
programmi in grado di funzionare su un elaboratore.
1.2.1.2 Saper distinguere tra software di sistema e software applicativo.

t
r.i
Possiamo suddividere il software in due categorie: software applicativo e software
di base (o di sistema).
Il primo è costituito da programmi orientati all'utente finale, come la videoscrittura,

cn
la grafica od i giochi.
Il secondo invece è costituito da tutti quei programmi che gestiscono la funzionalità
dell’hardware, permettendo la sua interazione con l’operatore umano e con i

@
programmi applicativi da lui utilizzati.
Un esempio:
Immaginiamo di lavorare con il software applicativo Word; se clicchiamo con il
ro
mouse l'icona rappresentante il dischetto, Word eseguirà il salvataggio del
documento in un file, e lo farà utilizzando della complicate istruzioni. Chi, però, gli
ie
permette di utilizzare il disco fisso, indicando al suo drive come muovere le testine
per raggiungere l’esatta posizione sull’area individuata dal sistema, e destinata a
contenere i dati, e che indica al monitor quali pixel devono essere illuminati, e con
lb

quali colori, per comporre e visualizzare la grafica e/o la messaggistica per la


necessaria interazione è il software di sistema o Sistema Operativo.
.a

1.2.1.3 Comprendere cosa è un sistema operativo ed essere in grado di citare alcuni


comuni sistemi operativi.
to

Con il termine Sistema Operativo si intende l’insieme dei programmi che


r

consentono ad un utente di eseguire operazioni base come realizzare e mandare in


be

esecuzione un programma e che controllano direttamente l’hardware della


macchina, fornendo le funzionalità indispensabili al suo funzionamento.
Il sistema operativo svolge le seguenti funzioni:
ro

• Gestione dei Processi: frapponendosi tra l’hardware e gli altri moduli


costituenti il S.O. ed i programmi in esecuzione, fornisce ad essi le funzioni
fondamentali ed un accesso controllato all’hardware.
• Gestione della memoria: assegna e gestisce la memoria ai processi che ne
fanno richiesta, verificandone l’occupazione ovvero la disponibilità per richieste
successive.
• Gestione del file system: si occupa di organizzare le informazioni, che vengono
strutturate in contenitori logici (file) identificati mediante un nome logico da
due parti: nome ed estensione e soddisfa le richieste di accesso alle memorie di
massa.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 35


• Gestione dell’ I/O: si occupa dell'accesso dei programmi alle risorse hardware e
risolve eventuali conflitti.
• Interprete di comandi: assieme ai programmi di utilità sono moduli
direttamente visibili all’utente; ha la funzione di interpretare i comandi che
arrivano dalle periferiche.

Di seguito sono elencati alcuni sistemi operativi in ordine di data di creazione:

CP/m (Control Program for Microprocessor): creato dalla Digital Research e


diffusosi nella seconda metà degli anni ’70, fu il primo S.O. creato per gestire
computer con CPU basate sui microprocessori Intel 8080 e Zilog Z80.

t
r.i
Unix: La prima versione di questo sistema operativo fu sviluppata,
nel decennio 1960 - 1970, presso gli AT&T Bell Laboratories. Nel 1973

cn
fu riscritto in linguaggio “C”, negli anni successivi fu ulteriormente
implementato per adattarlo a nuove piattaforme da AT&T,
l’università di Berkeley ed altri finché dal 2000 è diventato

@
completamente “open source”. È molto collaudato, più stabile e molto meno
vulnerabile ai virus dei sistemi operativi più diffusi per p.c., multi-utente, multi-
tasking è un sistema operativo di rete, dotato di un’interfaccia grafica molto
ro
potente, molto diffuso nell’ambiente scientifico.

MsDos (MicroSoft Disk Operating System: sistema operativo a


ie
dischi della Microsoft) si basava su un vecchio sistema operativo, il
Cp/m (Control Program for Microprocessors, programma di
controllo per i microprocessori).
lb

All'inizio degli anni '80, IBM commissionò lo sviluppo di un nuovo


sistema operativo per i suoi nuovi computer a un programmatore di soli 19 anni: Bill
.a

Gates, già autore di GW-Basic.


Approfittando di un errore commerciale dell’IBM che, per risparmiare pochi soldi,
to

non rivendicò i diritti, Gates fondò la Microsoft ed il Dos divenne il sistema


operativo più diffuso del mondo.
r
be

Amiga OS: nato nel 1983, acquistato dalla Commodore nell’84,


commercializzato nel 1985 come S.O. del computer Amiga 1000;
ro

OS/2: sviluppato nel 1984 dall’IBM, all’inizio congiuntamente con


Microsoft, per la gestione del primo PC AT IBM con processore 80286

Microsoft Windows: famiglia di sistemi operativi prodotti dalla


Microsoft a partire dal 1985 per l’utilizzo sui personal computer.
Con la versione 3.11 (1993) più che S.O. si deve parlare di ambienti
operativi basati su CPU con BUS interno a 16 bit.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


36
Le versioni ibride (16/32 bit), in cui i servizi del DOS sono integrati in Windows, sono
quelle denominate Windows 9X fino alla ME. I sistemi operativi a 32 bit, realizzati
con un progetto completamente nuovo, costituiscono la famiglia NT,
comprendendo anche le versioni 2000, XP e la nuovissima Vista. I sistemi a 64 bit
(sviluppati su microprocessori del tipo Intel EM64T e AMD X86-64) comprendono le
versioni XP, Vista e 7.
Mac OS (Macintosh Operating System): sistema operativo
dedicato della Apple per i computer Macintosh a partire dal
1984. Fu il primo sistema operativo ad utilizzare con successo
un'interfaccia grafica.

t
Il sistema operativo Mac OS Classic, montato sul primo

r.i
modello di Macintosh, si è evoluto ed è stato supportato fino
al 2001 quando è stato sostituito dall’attuale Mac OS X, completamente riscritto e

cn
basato su piattaforma Unix.
GNU (Gnu is Not Unix): è un progetto per la creazione di un sistema
operativo completamente libero, lanciato da Richard Stallman nel

@
1983. Non è ancora pronto per essere utilizzato come sistema
operativo ma il sistema GNU fin’ora prodotto, è utilizzabile con il
Kernel (nucleo) Linux sotto il nome di GNU/Linux.
ro
GNU/LINUX: nel 1991 uno studente finlandese, Linus Torvalds,
sviluppò il sistema operativo LINUX (LINus UniX) per migliorare le
prestazioni del precedente S.O. Minix che non supportava
ie
l’architettura dei nuovi processori i386. Successivamente integrò il
kernel Linux con software dl progetto GNU trasformandolo in un
lb

software di tipo Open Source utilizzabile da tutti senza dover pagare


costose licenze d’uso.
.a

1.2.1.4 Identificare alcuni programmi applicativi più comuni ed il loro uso.


to

Il software applicativo è costituito da applicazioni, costituite da un insieme di


programmi11, orientati all'utente finale, di seguito elencati per categorie.
r

Applicativi per l’automazione d’ufficio (office automation):


be

Elaboratori di testo (Word Processor)


Questi applicativi permettono la visualizzazione sul monitor del testo che viene
digitato prima che venga stampato definitivamente. Questo permette di correggere
sia i refusi che parti concettuali, curare la parte grafica permettendo la scelta tra
ro

svariati caratteri tipografici ed agendo sulla loro formattazione, creare elenchi e


paragrafi od inserendo immagini. La memorizzazione dei testi realizzati, permette la
loro conservazione per un riutilizzo futuro.

WORD (Microsoft) PAGES (Apple) WRITER (Open Office)


11
programma: sequenza di istruzioni che definisce l’esecuzione di un determinato compito.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 37


Foglio elettronico (Spreadsheets)
Un foglio elettronico, detto anche foglio di calcolo, è un programma che permette
di effettuare calcoli, elaborare dati e realizzare rappresentazioni grafiche.
Si basa su una tabella, detta anche foglio di lavoro, formata da celle in cui si
possono inserire dati, numeri, formule ed oggetti. Le celle sono identificate da una
lettera e un numero che rappresentano l’intersezione tra una colonna (indicata da
una lettera), ed una riga (identificata da un numero).

t
r.i
cn
EXCEL (Microsoft) NUMBERS (Apple) CALC (Open Office)

@
DataBase
Un database è uno strumento per la raccolta strutturata d’informazioni.
Strutturata perché i dati sono organizzati secondo criteri logici che facilitano sia
ro
l’utilizzo che la loro gestione (ricerca, cancellazione, inserimento).
È un insieme di dati suddivisi per argomenti ordinati logicamente (tabelle). Le
tabelle contengono righe di informazioni (record), suddivise per categorie (campi).
ie
lb
.a

ACCESS (Microsoft) FILEMAKER PRO BASE (Open Office)


to

Presentazione
Questi applicativi servono a creare presentazioni informatiche multimediali tramite
r

la realizzazione di diapositive visualizzabili in sequenze su qualsiasi computer che sia


be

dotato dello specifico software. Le presentazioni, suddivise in slide (diapositive),


possono contenere per esempio fotografie, testi, animazioni, suoni, link
(collegamenti) ad altre diapositive o a siti web esterni.
ro

POWER POINT (Microsoft) KEYNOTE (Apple) IMPRESS (Open Office)

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


38
Posta elettronica
Questi applicativi consentono di gestire la creazione, trasmissione, ricevimento ed
organizzazione di messaggi di posta elettronica (e-mail). Spesso offrono la gestione
di una rubrica d’indirizzi, il riconoscimento ed il filtraggio dei messaggi indirizzandoli
in caselle di posta diversificate, la possibilità d’integrazione con sistemi crittografici
a chiave pubblica.

t
r.i
Outlook Express Thunderbird EUDORA
Microsoft) (Mozilla) (Qualcomm)

cn
Browser web
Sono programmi in grado di interpretare il codice HTML e visualizzarlo in forma
ipertestuale consentendo la navigazione nel web. Permettono di visualizzare ed
interagire con i contenuti delle pagine web.

@
ro
ie
INTERNET EXPLORER MOZILLA FIREFOX GOOGLE CHROME
lb

Elaborazione immagini
Sono programmi che permettono di creare e modificare immagini ed altri elementi
grafici; con lo sviluppo della fotografia digitale, sono sempre più utilizzati per il
.a

fotoritocco.
r to
be

Adobe PhotoShop CS4 CorelDRAWX4 GIMP


(GNU Image Manipulation Program)
Videogiochi
ro

Sono programmi che utilizzano


un'interfaccia uomo-macchina basata sul
video e con una interazione, che tramite
specifici apparati, viene gestita dal
computer o dalla console. Le regole del
gioco, a cui sottostare rigidamente, sono
quelle previste dai programmatori. Questi
programmi riproducono molteplici contesti http://recensioni-videogiochi.dvd.it/news-xbox-
360/amanti-dei-film-per-voi-tanti-videogiochi-per-360/
che astraendoli dall’ambito reale, sono
adattati a situazioni che possono coinvolgere l’utente dal punto di vista culturale e
sensoriale (in base ai dispositivi utilizzati ed alla qualità grafica).

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 39


1.2.1.5 Conoscere alcune delle possibilit{ disponibili per migliorare l’accessibilit{
del computer, quali: software di riconoscimento vocale, screen reader, zoom,
tastiera su schermo.

Per prima cosa è necessario definire il termine “accessibilità”.


Essa rappresenta la capacità dei sistemi informatici di erogare servizi ed
informazioni utilizzabili anche da coloro che a causa di particolari disabilità fisiche
e/o cognitive permanenti o che per ragioni contingenti (hanno le mani o gli occhi
impegnati, lavorano in ambienti rumorosi, non conoscono bene una lingua),
necessitano di particolari tecnologie assistive per superare o ridurre lo svantaggio.

t
r.i
Software di riconoscimento vocale
Consentono di dettare testi, di eseguire comandi e macro, di controllare a voce le
funzioni del sistema operativo e delle applicazioni.

cn
Questi programmi richiedono che l’utente stacchi le parole e hanno ancora bisogno
di un breve addestramento iniziale per riconoscerne la voce, ma poi vi si adattano
dinamicamente, migliorando progressivamente l’accuratezza del riconoscimento.

@
Screen reader
I software di lettura schermo consentono
ro
la conversione del testo scritto (non quello
disegnato) contenuto nello schermo sia in
voce, tramite un sintetizzatore vocale), che
ie
in braille, inviandolo su apposito display
braille se presente. www.userite.com/.../images/L1screenreader.jpeg
lb

Zoom
.a

Strumento messo a disposizione dai browser o implementato nei siti web che
permette di ingrandire la dimensione del testo.
to

Screen magnifier o ingranditori di schermo


Programma che ingrandiscono una porzione di
r

schermo in modo che possa essere vista più


be

facilmente.
ro

http://www.snapfiles.com/screenshots/
oneloupe.htm

Tastiera su schermo
Tastiera virtuale che appare sullo schermo di un
computer, utilizzata da particolari utenti disabili
che non possono articolare bene le proprie
mani.

http://www.techcrunch.com/2009/01/19/techcrun
ch-tablet-update-prototype-b/

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


40
1.3 Reti
La nascita delle reti informatiche fu dovuta alla necessità di condividere informazioni
e costose risorse hardware (stampanti laser, plotter, unità disco di grandi capacità,
ecc.) e software (procedure aziendali che, per le loro caratteristiche funzionali,
devono risiedere nel main-frame o nel server di rete).
Il particolare sviluppo tecnologico delle reti e l’implementazione dei computer a
basso costo per uso personale (PC) ha modificato la motivazione di queste
interconnessioni che hanno portato alla realizzazione di un sistema che fornisce
servizi per il trasferimento di informazioni ad una miriade di utenti distribuiti

t
geograficamente.

r.i
1.3.1 Tipi di reti

cn
Le reti possono essere definite in base alle dimensioni:

LAN: Local Area Network, rete locale Rete che occupa un ristretto spazio fisico,

@
ad esempio un singolo edificio. In qualche caso potrebbe avere dei ripetitori, ad
ogni modo non può essere particolarmente estesa.
WLAN: Wireless Local Area Network Rete locale flessibile e implementabile
ro
nella sua estensione, in cui viene utilizzata una tecnologia di collegamento a
radio frequenza per la trasmissione e la ricezione dei dati, favorendo così una
discreta mobilità.
ie
MAN: Metropolitan Area Network, rete metropolitana Simile ad una rete
locale, ma si estende per tutta l'ampiezza di una città (o comunque per un vasto
lb

territorio). Le reti metropolitane comunque hanno riscosso poco successo, in


genere si preferisce la Wan.
.a

WAN: Wide Area Network, rete geografica Molto più estesa anche di una rete
metropolitana è definita come rete geografica.
GAN: Global Area Network collega computer dislocati sul pianeta, anche
to

tramite satellite.
r

1.3.1.1 Comprendere il termine “client/server”.


be

I dialoghi tra computer su Internet si basano sul modello "client-server". In poche


parole, il dialogo avviene essenzialmente tra due computer alla volta, uno dei quali,
quello su cui lavora l'utente, assume il ruolo di client12 (cliente) e l'altro, quello
ro

remoto, che contiene l'oggetto cui l'utente vuole accedere, assume il ruolo server13
(servitore).

12
client: Un programma usato per ottenere dati da un programma server residente su un altro computer situato da qualche
parte nel mondo. Ogni programma client è progettato per colloquiare solo con uno o più particolari tipi di programmi server, ed
ogni server richiede un determinato tipo di client.
13
server: Un computer o un programma che fornisce un determinato tipo di servizio ad un programma client in esecuzione su
un computer remoto. Una stessa macchina può eseguire contemporaneamente più di un programma fungendo quindi da più
server per molti client sulla rete

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 41


CLIENT CLIENT CLIENT CLIENT

INTERNET

t
r.i
SERVER

cn
PROVIDER

UTENTE 1

@ UTENTE 2 UTENTE n
ro
1.3.1.2 Comprendere cosa è Internet e sapere quali sono i suoi principali impieghi.
ie
Internet, nome composto dal latino inter = "fra" e dal termine inglese net="rete", è
un insieme di reti di computer, sparse per il mondo, interconnesse tra loro per
lb

mezzo di vari sistemi di collegamento. Durante gli anni Settanta furono messi a
punto dei protocolli di rete, cioè un insieme di regole prestabilite, che permettono
.a

ai calcolatori che vi si attengono di colloquiare fra loro. TCP/IP (Transmission


Control Protocol / Internet Protocol ) è il nome della versione definitiva di questo
protocollo che, ancora oggi, rimane alla base delle comunicazioni via Internet.
to

Tramite Internet è possibile:


r

Reperire in rete qualsiasi tipo di informazione. Ormai quasi tutto lo scibile umano
be

si trova su Internet.
Comunicare con qualsiasi altro utente che abbia a sua volta un accesso ad
Internet, scambiandosi messaggi di posta elettronica o connettendosi in
ro

videoconferenza (collegamento audio/video) con qualcuno, magari in Nuova


Zelanda, al costo di una telefonata urbana.
Fruire dei sempre più numerosi servizi messi a disposizione on-line: dall'acquisto
di prodotti, alla formazione interattiva, dalla assistenza tecnica alla possibilità di
scambiarsi file e documenti elettronici, ecc.
Partecipare a gruppi di discussione su qualsiasi tema o per qualsiasi finalità sia
essa di lavoro o di svago.
Prelevare quasi tutti i programmi, immagini, filmati, musica e dati che vogliamo.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


42
1.3.1.4 Comprendere cosa è una intranet, una extranet e il WWW.

Intranet è un collegamento di una o più reti locali, gestite da un server


appositamente configurato e con funzionamento simile ad un sito web, che opera
esclusivamente all'interno di una rete aziendale.
Extranet è un’intranet che funziona sia all'interno che all’esterno di una rete
aziendale. In essa possono essere configurate aree di accesso separate come ad
esempio delle aree riservate ai clienti, aree per i visitatori ed aree di accesso
riservato ai dipendenti.
World Wide Web (WWW): a cavallo tra gli anni ’80 e ’90,

t
presso il CERN di Ginevra, fu definito, il protocollo HTTP

r.i
(Hyper Text Transfer Protocol) che permetteva, tramite dei
collegamenti (link), la lettura dei documenti (che possono

cn
contenere anche risorse di tipo multimediale) in modo non
sequenziale (ipertestuale).Questa rivoluzione nel modo di
http://share.skype.com/sites/it/ effettuare le ricerche fu la nascita del World Wide Web. In

@
2007/07/ esso le risorse sono organizzate secondo un sistema di
librerie (pagine Web o HTML), a cui si può accedere utilizzando appositi programmi
detti browser (sfogliare). Tramite browser è possibile navigare visualizzando file,
testi, ipertesti, suoni, immagini, animazioni, filmati definiti anche iperoggetti
ro
(hypermedia).
Internet e il World Wide Web non sono la stessa cosa:
ie
• Internet è semplicemente la parte fisica della rete composta dai vari tipi di
collegamento ed elaboratori di varie dimensioni e caratteristiche.
• Il World Wide Web, invece, si riferisce all'insieme delle informazioni come
lb

oggetti virtuali resi disponibili sfruttando la possibilità data dai servizi presenti
in Internet di collegare questi oggetti tra loro.
.a

1.3.2 Trasferimento di dati


to

Come già accennato le reti informatiche nascono per la necessità di scambiare,


ovvero trasferire, le informazioni tra i vari computer costituenti la rete stessa.
r

Lo scambio d’informazioni tra computer è regolato da standard definiti come


be

protocolli. Per quanto concerne la rete, i protocolli per il trasferimento dei file su
Internet sono principalmente due:
FTP è l’acronimo di File Transfer Protocol, utilizzato per il download, o l’upload,
dei file.
ro

HTTP (Hyper Test Transfer Protocol), serve per trasferire pagine ipertestuali e
risorse nel web. È sicuramente il più utilizzato, visto che ce ne serviamo ogni
volta che richiamiamo una pagina nel nostro browser
Questo passaggio di dati può avvenire in entrata o in uscita dal computer collegato
alla rete:
Download è il termine utilizzato per definire lo “scarico”, ovvero
il trasferimento delle informazioni dalla rete (dal computer
remoto) dentro un supporto di memorizzazione, in genere l’hard-
disk, all’interno del nostro computer.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 43


Upload è il termine utilizzato per definire l’invio delle informazioni
dal nostro computer verso la rete (un computer remoto che ne ha
fatto richiesta).

Questi due flussi d’informazioni avvengono con velocità di trasferimento dati


differenti e differiscono sia se il dato è in entrata, piuttosto che in output, sia dalle
caratteristiche della connessione alla rete utilizzata.
La misurazione del Transfer rate (velocità di trasferimento dati), è calcolata in:
 bps bit per secondo

t
 Kbps kilobit per secondo (1.000 bps)

r.i
 Mbps Megabit per secondo (1.000.000 bps)

I vecchi modem, che utilizzavano la linea telefonica tradizionale, consentivano

cn
velocità massime di 56 kb/s in download e 48 kb/s in upload, mentre con le
connessioni telefoniche di tipo ADSL2+ (Asymmetric Digital Subscriber Line), si
possono raggiungere velocità teoriche di 3,5 Mbps (in Upload) e di 24 Mbps (in

@
Download); le velocità sono teoriche perché dipendenti da:
 collegamento fisico con il provider (o fornitore d’accesso) e quindi dal tipo e
dallo stato delle linee telefoniche;
ro
 numero di utilizzatori (utenti dello stesso provider e con lo stesso tipo di
contratto di connessione) che contemporaneamente scarichino dati da
ie
internet.
1.3.2.1 Conoscere quali sono i diversi servizi per la connessione a Internet: su linea
telefonica, a banda larga.
lb

Con il termine banda larga, in genere, si fa riferimento alla trasmissione


.a

contemporanea di più dati per aumentare l'effettiva velocità di trasmissione; a volte


questa espressione è usata come sinonimo di linea Adsl, considerata a "banda larga"
to

in quanto dati e voce sono trasmessi su canali differenti (in pratica, generalmente su
bande di frequenza differenti), ma usando lo stesso doppino telefonico. Questo è il
tipo di connessione ad Internet più utilizzato, data la velocità di trasferimento dati
r

più alta, rispetto all’alternativa della più datata connessione su linea telefonica
be

tradizionale, definita dial-up, che utilizza un apparato di elettronico che tramite un


circuito di modulazione trasformi i flussi di bit in frequenze sonore (analogiche) e li
invii attraverso la “portante” della linea telefonica. All’altro capo della linea è posto
ro

un analogo apparato che acquisirà i dati in formato analogico e li tradurrà attraverso


una procedura di demodulazione in formato digitale utilizzabile dal computer
ricevente. Prendendo l’inizio dei termini MOdulazione e DEModulazione otteniamo il
nome di questo apparato: MODEM.

0 11 0 1 0 0 11 0 1 0

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


44
1.3.2.2 Conoscere quali sono le diverse possibilità di connettersi a Internet, quali:
linea telefonica, telefono cellulare, cavo, wireless, satellite.

Nel precedente paragrafo si è visto che è possibile connettersi ad Internet tramite


un collegamento di tipo dial-up od uno di tipo a “banda larga”. In entrambi i casi è
necessario un apparato che effettui la connessione tra il computer e la rete.

Il primo di questi apparati è il modem (già descritto), che effettua la connessione via
cavo, sulla linea telefonica della telefonia fissa.

Con l’avvento della telefonia mobile è possibile utilizzare un collegamento UMTS

t
(Universal Mobile Telecommunications System), che rappresenta la tecnologia di

r.i
telefonia mobile di terza generazione, per la connessione telefonica. Oggi, molti
apparati telefonici cellulari permettono l’accesso diretto ad Internet.

cn
Un altro tipo di collegamento è l'accesso a Internet via cavo, cioè una connessione a
banda larga che utilizza lo stesso cablaggio della TV via cavo. Per utilizzare l'accesso
via cavo, è necessario un contratto con un provider di servizi Internet.

@
La connessione wireless permette all’utente di connettersi senza dover essere
collegato fisicamente alla rete. Gli apparecchi wireless, necessari per effettuare il
collegamento, lavorano su radio frequenze e la loro portata aumenta o diminuisce a
ro
seconda che ci si trovi in spazi aperti o in spazi chiusi.

Il satellite bidirezionale offre banda maggiore a minor costo; fornisce fino a 2064
ie
kbit in download (10240 kbit entro il 2010 con il nuovo satellite Eutelsat) e 512 kb in
upload questo li rende ormai utilizzabili come una qualsiasi rete ADSL con il
lb

vantaggio di una affidabilità e continuità di servizio maggiori. Il collegamento si


effettua utilizzando un modem satellitare ed un’antenna parabolica.
.a

1.3.2.3 Comprendere quali sono alcune caratteristiche della banda larga, quali:
sempre attiva, tipicamente a tariffa fissa, alta velocità, rischio maggiore di
to

intrusioni.

La tecnologia ADSL utilizza una linea di comunicazione asimmetrica, per cui la


r

velocità di trasferimento dei dati in download è maggiore rispetto a quella di


be

upload. Questa peculiare caratteristica la rende adatta ai collegamenti ad Internet


da parte degli utenti/aziende, per i quali è maggiore la quantità di dati richiesti e
quindi trasmessi dalla rete all'utente.
ro

La tecnologia ADSL permette di superare le limitazioni di velocità di transfer rate dei


collegamenti analogici/ISDN (Integrated Service Digital Network) tradizionali,
assicurando:
• un collegamento alla rete Internet 24 ore su 24
• una velocità massima che varia da 512Kbps a 24 Mbps dalla centrale di
competenza al nodo14 utente
• un costo fisso mensile indipendente dal traffico (flat)
• la possibilità di utilizzare la stessa linea sia per la navigazione che per il normale
telefono.

14
singolo sistema collegato alla rete

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 45


Con connessioni Internet "sempre
attive", come quelle a banda larga
quali ADSL e modem via cavo, il
computer può essere violato senza
averne consapevolezza.
Se da una parte le connessioni a
banda larga semplificano la
navigazione in Internet e la rendono
estremamente veloce, dall’altra
facilitano notevolmente le possibilità

t
di accesso non autorizzato al sistema.

r.i
Mentre in una connessione a Internet
tramite linea commutata l’indirizzo IP,
cioè il numero che identifica un

cn
http://www.improntageek.com/2008/11/il-vocabolario-dell- computer in una rete, viene
hacking/ assegnato dinamicamente ad ogni
collegamento, nella connessione a banda larga rimane sempre lo stesso, in quanto

@
cablato nella scheda di rete, e non viene mai disattivato, quindi gli hacker possono
tentare tranquillamente l’intrusione di un sistema disponendo di tutto il tempo per i
tentativi necessari.
ro
1.4 ICT nella vita di ogni giorno
ie

1.4.1 Il mondo elettronico


lb

Da quando, agli inizi degli anni ’40 dello scorso secolo, fu realizzato il primo
.a

“calcolatore elettronico” sono stati fatti enormi progressi tecnologici che,


sviluppando di pari passo le potenzialità e la miniaturizzazione del mezzo, hanno
permesso un uso sempre più diffuso - oserei dire invasivo - del computer. Ormai
to

quasi tutte le attività dell’attuale società umana sono supportate (in molti casi
completamente) dallo strumento informatico: ovviamente tutte le attività che
r

richiedono complicati calcoli matematici (come per l'astronomia, in tutte le forme


be

d’ingegneria o architettura, in campo finanziario, ecc.), oppure in quelle dov'è


necessario effettuare operazioni ripetitive e su grandi quantità di dati, ed ancora, a
livello personale, è impensabile scrivere un documento senza l’ausilio di un
programma di videoscrittura, effettuare un acquisto tramite la rete internet e, quindi,
ro

pagarlo on-line senza muoversi da casa. In un futuro, più o meno prossimo, con lo
sviluppo approfondito di “reti neurali”15 e di quella che attualmente è definita
“Intelligenza Artificiale”, anche attività specificatamente umane, ovvero dove
contano la creatività, la fantasia, la valutazione di strategie e la capacità di prendere
decisioni equilibrate saranno svolte dai computer.

15
una rete di neuroni artificiali, che cerca di simulare il funzionamento dei neuroni all'interno di un sistema informatico. Può
essere composta sia da programmi che da hardware dedicato. Spesso viene utilizzata in congiunzione alla logica fuzzy
(approssimativo) che estende la logica booleana (ove sono considerati solo i valori 1 - vero e 0 - falso), introducendo il concetto
di grado di verità cioè una proprietà può essere oltre che vera (1) o falsa (0) anche di valori intermedi a cui si possono attribuire
gradi di verità compresi tra 0 e 1.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


46
1.4.1.1 Comprendere il termine “Tecnologie della Comunicazione e
dell’Informazione (ICT)”.

L’ICT (Information and Communication Technology), è l'insieme delle tecnologie che


consentono di elaborare e comunicare l'informazione attraverso mezzi digitali.
Rientrano in quest'ambito lo studio, la progettazione, lo sviluppo, la realizzazione, il
supporto e la gestione dei sistemi informativi e di telecomunicazione
computerizzati, anche con attenzione alle applicazioni software e ai componenti
hardware che le ospitano.
Quindi possiamo dire che la ICT ha finito con il legare sempre più la componente

t
Information Technology (IT) con quella relativa alla Communication Technology (CT)

r.i
Il fine ultimo dell'ICT è la manipolazione dei dati tramite conversione,
immagazzinamento, protezione, trasmissione e recupero sicuro delle informazioni.

cn
1.4.1.2 Conoscere i diversi servizi Internet dedicati ai consumatori.

I sistemi di prenotazione telematica (booking)

@
nascono negli anni ‘60 per iniziativa delle grandi
compagnie aeree americane ed erano accessibili,
ro tramite codice d’identificazione, dalle agenzie di
viaggio. Attualmente il concetto si è espanso
consentono all’interessato di collegarsi ai siti
ie
WEB specifici per verificare la disponibilità e
prenotare in tempo reale i voli, gli alberghi, le
lb

auto a noleggio, i traghetti ed i treni pagando on-


line il fornitore del servizio.
.a

I servizi bancari online (e-banking)


to

la crescente diffusione dell’utilizzo del


PC e dell’interesse dell’utenza per le
notizie finanziarie, i prodotti, le
r

informazioni sulla propria situazione


be

finanziaria ha stimolato la forte


domanda di servizi bancari e finanziari
online. Le banche, quindi, stanno
ro

diversificando l’offerta con nuovi


servizi che aumentano il valore
aggiunto dei collegamenti informatici;
questo ha portato in particolare alla
disponibilità di una vasta gamma di
servizi personalizzati, come la
consultazione delle informazioni del
conto corrente, la possibilità di
effettuare bonifici, il pagamento delle utenze, l’esecuzione di operazioni di Borsa,
ecc., fruibili grazie a una semplice connessione Internet.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 47


Le elaborazioni di richiesta di assicurazioni
come per gli istituti bancari, anche le
compagnie assicurative hanno iniziato ad
offrire prodotti online, in modo da
concludere i contratti essenzialmente via
telefono o appunto via Internet. Al
momento, questa forma di servizio ha
ancora una diffusione contenuta ed è
effettuata sopratutto nei settori RC auto e

t
r.i
tutela legale. L’utenza sta sviluppando un
crescente interesse in quanto stipulare una polizza assicurativa direttamente,
senza la mediazione di un’agenzia, è di solito più conveniente per il consumatore

cn
in quanto le compagnie non devono riconoscere percentuali per la mediazione,
sicché anche i premi assicurativi possono essere ridotti. Il cliente può,
direttamente dalle proprie mura domestiche chiedere e confrontare preventivi,

@
sottoscrivere il contratto più rispondente alle proprie necessità e, in caso di
sinistro, può richiedere tramite il collegamento, tutte le azioni necessarie per la
liquidazione del risarcimento.
ro
La pubblica amministrazione (E-Government)
la diffusione dei computer sta
ie
modificando profondamente
la modalità di erogazione dei
servizi rivolti ai cittadini da
lb

parte delle Pubbliche


Amministrazioni. Nel giugno
.a

del 2002 sono state


pubblicate le “linee guida del
Governo per lo sviluppo della
to

Società dell’informazione” che


definiscono le politiche sull’e-Government del Ministro per l’Innovazione e le
r

Tecnologie per l'utilizzo delle nuove tecnologie dell'informazione e della


be

comunicazione (ICT) atte a rendere la Pubblica Amministrazione sempre più


veloce, efficiente e vicina al cittadino. Queste linee guida sanciscono i nuovi
diritti del cittadino:
ro

Diritto all’uso delle tecnologie. I cittadini e le imprese hanno diritto di usare


le moderne tecnologie informatiche per tutti i rapporti con qualsiasi
amministrazione dello Stato. Non sarà più possibile quindi per
un’amministrazione o per un gestore di pubblico servizio obbligare i cittadini a
recarsi agli sportelli per presentare documenti cartacei, per firmare
fisicamente domande o istanze, per fornire chiarimenti: per tutto questo deve
essere sempre e dovunque disponibile un canale digitale sicuro, certificato e
con piena validità giuridica che permetta di dialogare con la PA dal proprio
computer.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


48
Diritto all’accesso e all’invio di documenti digitali. In particolare i cittadini e
le imprese hanno diritto di accedere agli atti che li riguardano e di partecipare
ai procedimenti in cui sono coinvolti tramite le moderne tecnologie
informatiche e telematiche. Tutte le amministrazioni devono quindi
organizzarsi per rendere disponibili agli interessati documenti, atti e
procedimenti, in modo sicuro e trasparente, in formato digitale.
Diritto ad effettuare qualsiasi pagamento in forma digitale. Dal 1° gennaio
2006 i cittadini e le imprese avranno il diritto di effettuare in modo sicuro
qualsiasi pagamento verso le Pubbliche amministrazioni centrali attraverso le
tecnologie informatiche e telematiche. Non sarà quindi più necessario alcun

t
passaggio materiale di denaro né tanto meno fare file in banca o alla posta.

r.i
Diritto a ricevere qualsiasi comunicazione pubblica per e-mail. I cittadini e le
imprese che ne fanno richiesta hanno diritto a ricevere ed inviare le

cn
comunicazioni dalle e verso le Pubbliche amministrazioni via e-mail
all’indirizzo che hanno dichiarato. La posta elettronica proveniente dalla PA
sarà certificata, ossia sarà certa la data e l’ora della spedizione, della sua

@
ricezione e provenienza. Le comunicazioni e i documenti ricevuti in questo
modo avranno piena validità giuridica anche verso altre persone o aziende.
Diritto alla qualità del servizio e alla misura della soddisfazione. I cittadini e
ro
le imprese hanno diritto a servizi pubblici di qualità e che rispondono alle loro
reali esigenze. Le Pubbliche amministrazioni devono organizzare i servizi in
modo da controllarne periodicamente la qualità e la soddisfazione dell’utenza.
ie
Diritto alla partecipazione. I cittadini hanno diritto di partecipare al processo
democratico e di esercitare i diritti politici usufruendo delle possibilità offerte
lb

dalle nuove tecnologie (voto elettronico).


Diritto a trovare on-line i moduli e i formulari validi e aggiornati. Entro due
.a

anni i cittadini e le imprese avranno diritto a trovare in rete i moduli, i


formulari e i documenti rilevanti per qualsiasi pratica verso le Pubbliche
to

amministrazioni. I moduli, i formulari e i documenti che non fossero


disponibili in via telematica non saranno più giudicati validi, o almeno non
saranno più necessari.
r
be

Nella PA digitale questi diritti sono garantiti dalla disponibilità dei seguenti
strumenti innovativi cui il Codice dà piena validità giuridica:
La posta elettronica certificata Si tratta di una e -mail che garantisce ora e data
di spedizione e di ricezione, provenienza (con una firma elettronica) e integrità
ro

del contenuto. D’ora in poi vale quanto una raccomandata con ricevuta di
ritorno, costituisce una prova certa, costa molto
meno e si può fare da casa.
La firma digitale È una firma elettronica che
garantisce con sicurezza l’identificazione di chi firma
e la sua volontà di firmare. Questa firma può
sostituire per sempre sigilli, punzoni, timbri e dà
validità giuridica a qualsiasi attestazione nei rapporti
tra privati, tra privati e Pubbliche ammini-strazioni e
tra le amministrazioni. Per rendere più sicura la

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 49


firma elettronica questa deve essere certificata da un ente certificatore che
risponde ai requisiti di legge e che si faccia garante dell’affidabilità della firma. Il
codice regola tale certificazione in modo da conferire massima sicurezza alla
firma elettronica, meglio di quanto ora avviene con la firma autografa.
I documenti informatici Un documento informatico, sottoscritto con una firma
elettronica certificata, ha sempre e dovunque la stessa identica validità del
documento cartaceo ad ogni effetto di legge e deve essere accettato da qualsiasi
soggetto pubblico o privato. È possibile quindi sostituire i documenti cartacei con
documenti informatici, con considerevoli vantaggi in termini di tempo. Anche
tutti i documenti contabili che la legge impone di conservare possono essere

t
sostituiti da documenti informatici secondo le regole prescritte dal Codice e

r.i
possono quindi essere conservati in forma digitale. Le Pubbliche amministrazioni
possono raccogliere tutti i documenti relativi ad un procedimento in un fascicolo

cn
elettronico e devono comunicare ai cittadini interessati come accedervi, secondo
quanto prescrive la legge sulla trasparenza (legge n. 241/90). Il Codice obbliga
tutte le amministrazioni a gestire i documenti con sistemi informatici mediante il
protocollo elettronico (certo e non modificabile, a garanzia di equità e di

@
trasparenza, scoraggia malcostumi e forme di corruzione) e l’archiviazione
elettronica che consente enormi risparmi di spazio e soprattutto di rintracciare
velocemente qualsiasi documento tra i miliardi di documenti conservati dalle
ro
Pubbliche amministrazioni.
I siti Internet delle PA Quasi tutte le Pubbliche amministrazioni hanno già i loro
ie
siti Internet, ma il codice ne rende obbligatorie alcune caratteristiche
fondamentali: i siti pubblici devono essere accessibili da tutti, anche dai disabili,
lb

reperibili, facilmente usabili, chiari nel linguaggio, affidabili, semplici, omogenei


tra loro. I siti Internet diventano la “porta” privilegiata per entrare nelle
Pubbliche amministrazioni e sono tenuti quindi a riportare alcuni dati necessari
.a

per orientarsi: l’organigramma per sapere chi fa cosa, gli indirizzi e-mail cui
rivolgersi per ciascuna necessità, l’elenco dei servizi forniti in rete, l’elenco di
to

tutti i bandi di gara, l’elenco dei procedimenti svolti da ciascun ufficio con la loro
durata e il nome del responsabile. Dopo 15 anni la legge sulla trasparenza
diventa quindi concreta. Non bisogna fare più domande per vedere lo stato di
r

una pratica, sapere chi ne è il responsabile e quanto deve durare il


be

procedimento: queste notizie devono essere a disposizione sul sito della PA


interessata.
Le carte elettroniche 
ro

La carta di identità
elettronica e la carta
nazionale dei servizi
diventano lo
strumento chiave per
razionalizzare e semplificare l’azione amministrativa e sono regolate dal Codice
per essere uno strumento di autenticazione e di accesso ai servizi in rete della PA
che risulta valido in tutta Italia, ma allo stesso tempo che contenga quei servizi e
quelle utilità che ciascuna amministrazione territoriale giudichi utile per i propri
cittadini.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


50

La sanità. I computer sono usati


in ogni ramo della medicina,
dalla diagnosi al monitoraggio
delle operazioni. Il loro impiego è
fondamentale per effettuare
molti tipi di accertamento:
dall’analisi del sangue alle
coronorografie, dalle tomografie
(TAC, TEP) alle risonanze (RMN) -

t
tramite le quali è possibile

r.i
ottenere un’immagine dell’intero
organismo del paziente. Alcuni computer miniaturizzati possono essere inseriti
dentro a protesi per rimediare a deficit molto gravi (per es.: i pacemaker).

cn
Lo sviluppo tecnologico ha reso possibile
la nascita della telemedicina che
rappresenta la possibilità, per un

@
paziente, di usufruire di infrastrutture
medico-sanitarie specializzate utilizzando
la rete telematica ed avere dei consulti a
ro
distanza inviando, in tempo reale, i dati
di una radiografia o di un
elettrocardiogramma da una città ad
ie
un’altra. Ovviamente nelle realtà locali
possiamo riscontrare la gestione
lb

informatica delle prenotazioni, delle degenze, dei turni ospedalieri, delle cartelle
cliniche ecc..
.a

Queste realtà, anche se singolarmente possono rappresentare dei punti di


eccellenza, essendo connesse solo in
parte (o non connesse affatto) tra di
to

loro a livello nazionale, non possono


fornire il livello qualitativo
auspicabile. Questo è dovuto anche
r

a carenze e/o vincoli di ordine


be

medico-legale (pensiamo alla


gestione in “rete” di una cartella
clinica elettronica): tutti i sistemi
ro

informatici che trattano dati inerenti


la salute dell'individuo pongono
problemi circa la riservatezza e la privacy.
E-commerce o commercio elettronico, che definisce l’acquisto di beni e servizi in
Internet, ha introdotto una nuova forma di compravendita. Tramite internet è
possibile acquistare un televisore, un’auto o sottoscrivere un contratto
assicurativo, prenotare un viaggio, un albergo o un’intera vacanza comodamente
da casa, con notevole risparmio di tempo e, molto spesso, scegliendo l’offerta
più vantaggiosa. Sempre grazie ad Internet è possibile effettuare operazioni in
borsa o eseguire transazioni bancarie.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 51


t
r.i
cn
@
ro
Il pagamento elettronico prevede che l'utente, dopo aver scelto il prodotto da
acquistare, inserisca i propri dati personali in modo tale da poter essere
ie
identificato ed immetta il numero della propria carta di credito al fine di
completare il pagamento.
Il commercio elettronico si sta rapidamente diffondendo in quanto si possono
lb

acquistare quasi tutte le tipologie di merce 24 ore su 24, in negozi virtuali


presenti in tutto il mondo, e pagare stando comodamente seduti a casa. Per
.a

questa tipologia d’acquisti è necessario fare molta attenzione nella scelta dei
fornitori on-line. Dato che la comunicazione dei dati della propria carta di
credito può costituire un rischio, come può esserci il rischio di non ottenere la
to

merce richiesta, è necessario che il sito scelto prescelto garantisca la sicurezza


della transazione e la riservatezza dei dati personali.
r
be
ro

La formazione. Anche nel settore


della formazione, l’utilizzo dei
computer ha facilitato e
velocizzato tutte le attività di tipo
amministrativo, come ad esempio
le operazioni relative alle iscrizioni,
alla gestione dei percorsi scolastici
degli studenti ecc..

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


52
Soprattutto nelle università sono state sfruttate le opportunità offerte dal
Web, creando sistemi online che, accessibili ovunque e in qualunque
momento, permettono allo studente di risolvere le proprie esigenze in modo
autonomo. In questo modo gli studenti possono scegliere i corsi, controllare le
disponibilità di posti, iscriversi ed effettuare i pagamenti online, evitando code
chilometriche e, quindi, perdite di tempo sia per lo studente che per il
personale di facoltà.
In ambito didattico l’utilizzo dei
computer ha portato dei
cambiamenti evolutivi in

t
sincrono con lo sviluppo

r.i
tecnologico. Trent’anni fa furono
realizzate le prime “aule
informatizzate” (che altro non

cn
erano che dei personal computer
collegati in rete locale) e iniziò la
“istruzione online” che significa,

@
semplicemente, imparare sfruttando le risorse disponibili sul computer.
Nella lezione online il computer fornisce il materiale richiesto dallo studente o
quello più adatto in base alle risposte date. In base alla loro complessità i corsi
ro
on-line possono racchiudere livelli differenti di interattività: dagli hiper-
collegamenti alle simulazioni di situazioni reali (ad esempio i simulatori di
volo).
ie
I sistemi didattici in linea più sofisticati, possono offrire corsi che schedulano
seminari tramite video-conferenza in internet, pagine WEB che indirizzino ad
lb

una serie di materiali didattici supplementari, comprese le registrazioni di


interventi precedenti, discussioni tra i partecipanti tramite posta elettronica
e/o chat-line, prove in linea i cui risultati sono registrati automaticamente sul
.a

record dello studente.


I corsi on-line più semplici sono quelli definiti CBT (formazione basata
to

sull’utilizzo del computer), che rappresentano gli albori di questo tipo


d’apprendimento, in cui non esistono collegamenti con risorse esterne al
corso stesso.
r

La formazione basata sul WEB (o


be

formazione a distanza – FAD) è una


evoluzione del CBT, fa riferimento a corsi
disponibili su internet o intranet; quando
ro

sono collegati a risorse formative esterne


al corso stesso quali rimandi, posta
elettronica, gruppi di discussione e
videoconferenze (introducendo un tipo di
apprendimento di tipo collaborativo).
L’utilizzo della rete internet e della
distribuzione online di moduli didattici
multimediali è definito come e-learning.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 53


Il Telelavoro. Rappresenta la modalità di lavoro più flessibile ed efficiente che,
grazie alle moderne tecnologie dei mezzi di comunicazione, permette di
progettare, organizzare e svolgere la propria attività in un luogo diverso da
quello del datore di lavoro o del posto di lavoro tradizionale. Grazie all’utilizzo
di un computer, che condivide le risorse aziendali attraverso un collegamento
a Internet, è possibile rendere flessibile il lavoro che può essere organizzato e
distribuito nel tempo senza più i vincoli degli orari e delle distanze,
adeguandolo al proprio ritmo di vita. Questo comporta dei benefici ma,
inevitabilmente, anche svantaggi sia per il lavoratore che per il datore di
lavoro:

t
LAVORATORE DATORE DI LAVORO

r.i
VANTAGGI SVANTAGGI VANTAGGI SVANTAGGI
Flessibilità spaziale

cn
e temporale nello Difficoltà nella
Minore visibilità e Maggiore
svolgimento del gestione dei
carriera produttività
lavoro in base ai lavoratori distanti
propri bioritmi

@
Riduzione dei costi Isolamento, Riorganizzazione
Maggiore flessibilità
e dei tempi di riduzione della vita dei processi
organizzativa
spostamento relazionale esterna aziendali
Maggiori spese per
ro
Rafforzamento dei
Minore guida e Diminuzione dei apparati di
legami con la
aiuto nel lavoro costi aziendali comunicazione e
comunità locale
formazione
ie
Incremento delle
Più tempo da Minori spese per il
spese domestiche Conflittualità con i
dedicare alla turn-over ed affitti
per i lavoratori a capi intermedi
lb

famiglia per gli immobili


domicilio
Minore tutela della Maggiore Diversa tipologia di
Libertà di trasferirsi
salute del motivazione dei contratti di lavoro
.a

ovunque
lavoratore dipendenti da gestire
Riduzione del ruolo
Maggiore Minori tutele Riorganizzazione
e del numero dei
to

motivazione sindacali aziendale


capi intermedi
Perdita delle forme diminuzione del
tradizionali di senso di
r

apprendimento in appartenenza
be

azienda aziendale

In generale la società ne può trarre beneficio in quanto, con il telelavoro, si


può ottenere la diffusione delle nuove tecnologie e delle competenze
ro

necessarie al loro utilizzo, dare un contributo allo sviluppo economico di


regioni lontane e/o di zone geografiche che altrimenti avrebbero scarsa
rilevanza.
Nel nostro paese, il telelavoro, non ha finora avuto lo sviluppo che ci si poteva
attendere in considerazione della versatilità e alternanza delle soluzioni che
offre; verosimilmente si può imputare questa stagnazione a tre fattori
principali. Il primo è da ricondursi a motivazioni di tipo culturale ovvero, da
parte del datore di lavoro c’è il timore che la scelta del telelavoro faccia
perdere il controllo su chi lavora, ma anche nel lavoratore c’è il timore di
perdere le protezioni di cui gode colui che lavora in ufficio.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


54
Il secondo è relativo agli investimenti nelle Information and Communication
Technology (ICT), che i quali continuano a restare notevolmente al di sotto di
quelli effettuati negli altri paesi. L’ultimo fattore può essere imputato ai costi
telefonici della linea digitale, che risultano i più alti d'Europa, ed al
conseguente basso livello di utilizzo della rete (negli ultimi tempi quest’ultimo
fattore sta cambiando in modo positivo e, probabilmente, in poco tempo
potrebbe non essere più un impedimento).

1.4.2 Comunicazione

t
1.4.2.1 Comprendere il termine”posta elettronica” (email).

r.i
E-mail (electronic mail). La

cn
posta elettronica è il
servizio di Internet più
utilizzato e consente di
scambiare messaggi, e

@
qualsiasi tipo di dato
(multimedialità) in
formato elettronico, tra
ro
persone anche molto
distanti tra loro.
ie
Per utilizzare la posta
elettronica è necessario
che il mittente ed il
lb

destinatario siano entrambi collegati ad internet mediante rete locale o modem e


che posseggano un software per la gestione dell’e-mail.
.a

Il funzionamento della posta elettronica è relativamente semplice: il provider (colui


che gestisce il servizio di accesso ad Internet) fornisce all’utente una casella di posta
elettronica personale (mail box), dalla quale è possibile inviare e/o ricevere dei
to

messaggi. Ogni casella di posta ha un indirizzo specifico il cui formato è:


[email protected] dove il carattere @ (at), definito comunemente chiocciola,
r

separa il nome dell’utente da quello del provider; i caratteri dopo il punto,


be

identificano il paese d’origine (in questo esempio it identifica l’Italia).

1.4.2.2 Comprendere il termine “messaggistica istantanea” (IM).


ro

La messaggistica istantanea è uno strumento per comunicare che consente di


inviare messaggi a chiunque tramite Internet. I messaggi vengono consegnati in
tempo reale quindi tra la digitazione e la ricezione degli stessi non c’è alcun ritardo
aggiuntivo.

1.4.2.3 Comprendere il termine “VoIP” (Voice over Internet Protocol).

Voice over IP (Voce tramite protocollo Internet), è una tecnologia che rende
possibile effettuare una conversazione telefonica sfruttando una connessione
Internet o un'altra rete dedicata che utilizza il protocollo IP.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 55


Numerosi provider VoIP permettono di effettuare telefonate anche verso la rete
telefonica tradizionale.
Fra gli altri vantaggi rispetto alla telefonia tradizionale si annoverano:
minore costo per chiamata, specialmente su lunghe distanze;
minori costi delle infrastrutture: quando si è resa disponibile una rete IP
nessun'altra infrastruttura è richiesta;
nuove funzionalità avanzate;
l'implementazione di future opzioni non richiederà la sostituzione
dell'hardware.
1.4.2.4 Comprendere il termine “feed RSS” (Really Simple Syndication feed).

t
r.i
RSS (distribuzione realmente semplice), stabilisce lo standard dei
formati per la distribuzione di contenuti Web. Rappresenta un modo

cn
semplice di raccolta di notizie, sempre nello stesso formato anche se
provenienti da diverse fonti sul web, e facilitando l’acquisizione degli
aggiornamenti dei siti preferiti senza doverli visitare ogni volta
singolarmente: con gli RSS si ha la notifica dell'arrivo di nuovi materiali che possono

@
interessare.

1.4.2.5 Comprendere il termine “blog”.


ro
Blog è l’ abbreviazione del termine “weblog”, dall'unione delle parole inglesi “web”
(rete) e “log” (registro). Il gestore di un blog, di conseguenza, è definito “blogger”.
ie
Un blog è uno spazio sul web dove, come in un diario, si raccontano storie,
esperienze e pensieri da condividere con il mondo intero. In esso possono
lb

esprimersi anche i lettori, commentando liberamente gli articoli pubblicati che


possono riguardare qualsiasi argomento. Questo trasforma il blog in un luogo di
aggregazione di persone con interessi comuni che vogliono comunicare tra loro.
.a

1.4.2.6 Comprendere il termine “podcast”.


to

Il termine deriva dall’unione di due termini: iPod e Broadcasting. Il primo, ormai di


uso comune, è il nome dato da Apple ai suoi lettori MP3 portatili; il secondo è un
r

termine tecnico che identifica la diffusione di trasmissioni radio e tv.


be

Un podcast è un contenuto (programma) audio o video che, registrato in formato


digitale, viene reso disponibile su Internet per poterlo scaricare, tramite un apposito
software definito aggregatore, per riprodurlo sul lettore MP3. Come per le news in
ro

formato feed RSS, anche per i podcast ci si può abbonare ai servizi che li pubblicano,
per scaricarli e, soprattutto, per essere aggiornati ogni volta che vengono aggiunti
nuovi contenuti dagli autori.

1.4.3 Comunità virtuali

Una comunità virtuale è un insieme di persone, che colloquiano tra loro attraverso
una rete telematica, in merito ad un determinato argomento d’interesse comune o di
affinità, costituendo, di fatto, una rete sociale con caratteristiche peculiari.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


56
1.4.3.1 Comprendere il concetto di comunità virtuale di rete. Saperne elencare
alcuni esempi quali: siti di reti sociali (social networking), forum Internet,
chat room, giochi informatici in rete.

Trattandosi di una “comunità virtuale”, non è necessariamente vincolata ad un


determinato luogo di appartenenza e, di conseguenza, chiunque può partecipare
accedendo, tramite internet, ai siti d’interesse lasciando messaggi su forum16,
partecipando a Newsgroups17, o attraverso le chat room18 o i programmi di Instant
messaging19.
In questo modo la rete soddisfa la necessità umana di comunicare e stabilire

t
relazioni tra le persone tramite il concetto di social network che identifica un

r.i
comune denominatore tra i membri di un gruppo di comunicazione. Anche il gioco
può essere un fattore di aggregazione che si realizza con la creazione di comunità
virtuali specializzate quali punto di riferimento e coordinamento per i giocatori che,

cn
in questo modo, condividono la stessa passione.
Una comunità virtuale può rimanere unicamente tale, oppure estendersi nel mondo
fisico, permettendo l'incontro dei suoi appartenenti.

@
Un esempio di social network sono:
Myspace tratta argomenti della sfera musicale, ma c’è ampio spazio per i blog
personali.
ro
Facebook permette la creazione di profili con foto e liste di interessi personali, lo
scambio di messaggi privati o pubblici e l’inserimento di gruppi di
ie
amici.
YouTube consente la pubblicazione dei video per la condivisione con gli altri
utenti.
lb

Wikipedia il cui obiettivo è di creare un'enciclopedia libera ed "universale",


permette a più utenti di pubblicare contenuti, includendo le modifiche
.a

apportate da più persone.


1.4.3.2 Sapere in quale modo gli utenti possono pubblicare e condividere materiale
to

su Internet: blog, podcast, foto, clip video e clip audio.

Il blog permette a chiunque, tramite un programma di pubblicazione guidata, di


r

creare facilmente un sito in cui pubblicare storie, informazioni e opinioni in


be

completa autonomia. Ogni articolo è generalmente legato ad un argomento, in cui i


lettori possono scrivere i loro commenti e lasciare messaggi all'autore.
Il podcast, tramite un software gratuito (es.: iTunes), scarica automaticamente, nel
ro

computer degli abbonati, i nuovi file ogni volta che ne trova.

16
una sorta di bacheca pubblica, su determinati argomenti, dove è possibile inserire messaggi, domande o risposte. Un diffuso
utilizzo dei forum avviene, ad esempio, per coagulare conoscenze ed aiutare gli utenti su argomenti tecnologici o informatici,
oppure per raccogliere le opinioni su argomenti letterari, musicali, politici.
17
sono delle caselle postali dove lasciare i messaggi, rivolti ad una comunità di persone, che vi rimangono per un certo periodo
di tempo e sono consultabili da chiunque voglia leggerli.
18
sono stanze tematiche, dedicate ai più disparati argomenti, in cui gli utilizzatori possono comunicare in tempo reale. A
differenza del forum, dove la discussione è asincrona, nella Chat domanda e risposta si susseguono in tempi brevissimi come in
una comune discussione tra amici al bar o per telefono.
19
una forma di comunicazione in tempo reale tra due o più persone basata su messaggi di testo; differiscono dalle email
tradizionali per il fatto che le comunicazioni vengono inviate e ricevute in maniera istantanea.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 57


Per foto e clip, i vari social network specializzati (es.: Facebook e YouTube), previo
iscrizione, è il sito stesso che guida passo, passo nell’inserimento di foto e clip.
1.4.3.3 Conoscere l’importanza di prendere precauzioni durante l’accesso alle
comunità virtuali.

Considerando che ai social network si partecipa registrandosi e compilando un


profilo più o meno dettagliato mentre è, invece, quasi sempre possibile visionare i
profili degli utenti iscritti anche se non si è registrati, il Garante per la privacy ha
deciso di mettere a punto una breve guida per aiutare chi intende relazionarsi con
un social network.

t
L’obiettivo è anche quello di offrire spunti di riflessione e, soprattutto, consigli per

r.i
tutelare, anche nel “mondo virtuale”, uno dei beni più preziosi che abbiamo: la
nostra identità, i nostri dati personali. Di seguito viene riportato un estratto della
guida, la cui lettura integrale è possibile tramite il sito del Garante della privacy:

cn
http://www.garanteprivacy.it/garante/navig/jsp/index.jsp

La forma di tutela più efficace è comunque sempre l’autotutela, cioè la gestione

@
attenta dei propri dati personali.
A volte, accettando di entrare in un social network, concedi all’impresa che gestisce
il servizio la licenza di usare senza limiti di tempo il materiale che inserisci on-line: i
ro
tuoi dati personali, le tue foto, le tue chat, i tuoi scritti, i tuoi pensieri.
Se decidi di uscire da un sito di social network spesso ti è permesso solo di
ie
“disattivare” il tuo profilo, non di “cancellarlo”. Leggi bene cosa prevedono le
condizioni d'uso e le garanzie di privacy offerte nel contratto che accetti quando ti
lb

iscrivi.
La maggior parte dei siti di social network ha sede all’estero, e così i loro server. In
.a

caso di disputa legale o di problemi insorti per violazione della privacy, non sempre
si è tutelati dalle leggi italiane ed europee.
to

Il miglior difensore della tua privacy sei tu.


Rifletti bene prima di inserire on-line dati che non vuoi vengano diffusi o che
possano essere usati a tuo danno. Segnala al Garante le eventuali violazioni affinché
r

possa intervenire a tua tutela.


be

Attenti alle informazioni che rendete disponibili on-line. La data e il luogo di nascita
bastano per ricavare il vostro codice fiscale. Altre informazioni potrebbero aiutare
un malintenzionato a risalire al vostro conto in banca o addirittura al vostro nome
ro

utente e alla password.


Prima di caricare/postare la “foto ridicola” di un amico, ti sei chiesto se a te farebbe
piacere trovarti nella stessa situazione?
Sei sicuro che mostreresti “quella” foto anche al tuo nuovo ragazzo/a?
Hai violato il diritto alla riservatezza di qualcuno pubblicando “quel” materiale?
Pensa bene prima di pubblicare tuoi dati personali (soprattutto nome, indirizzo,
numero di telefono) in un profilo-utente, o di accettare con disinvoltura le proposte
di amicizia.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


58
Ricorda che immagini e informazioni possono riemergere, complici i motori di
ricerca, a distanza di anni.
Astieniti dal pubblicare informazioni personali e foto relative ad altri senza il loro
consenso. Potresti rischiare anche sanzioni penali.
Usa login e password diversi da quelli utilizzati su altri siti web, sulla posta
elettronica e per la gestione del conto corrente bancario on-line.
Se possibile crea pseudonimi differenti in ciascuna rete cui partecipi.
Non mettere la data di nascita o altre informazioni personali nel nickname.
1.4.4 Tutela della salute

t
r.i
È essenziale che tutti coloro che lavorano
con un PC sappiano che una postura

cn
scorretta, associata alla mancanza di pause
nel lavoro, può condurre a disturbi
dell'apparato muscoloscheletrico.

@
La postazione di lavoro deve rispondere a
determinate caratteristiche, come definito
nell’allegato VII del Decreto legislativo 19
ro settembre 1994 n. 626, al fine di non
influire negativamente sulla salute del
lavoratore.
ie
Poiché le persone hanno caratteristiche
fisiche diverse, le soluzioni ai problemi di
lb

ergonomia variano in base alle linee guida


da seguire, per ogni singolo componente la
postazione di lavoro, esposte di seguito.
.a

La sedia. La migliore scelta, dal punto di


to

vista ergonomico, è una seduta regolabile


per poter adattare al meglio la postura.
http://www.consumerinsight.it/ Oltre a stare seduti in posizione eretta o
r

leggermente inclinata all'indietro, è necessario che la parte inferiore della schiena sia
be

completamente a contatto dello schienale che deve sostenerla. I piedi devono


poggiare completamente sul pavimento o su una pedana.
Le spalle devono essere diritte, le braccia distese, vicino al corpo, con i gomiti flessi
ro

ad angolo retto o leggermente più aperti. Gli avambracci e le mani, naturalmente


rilassate, devono essere paralleli al piano di lavoro.

La tastiera. Dovrebbe avere un’inclinazione


di 5-10° e, come per il mouse, deve
permettere alle mani e ai polsi di muoversi
senza sforzi o torsioni. Coloro che utilizzano
la tastiera con i polsi piegati in alto od in
basso, troppo distesi come troppo
contratti, rischiano di andare incontro a
disturbi articolari. http://www.maltron.com/maltron-kbd-dual.html

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 59


La linea centrale dei tasti e l'altezza dei gomiti devono, grosso modo, corrispondere.
Esistono tastiere caratterizzate da un doppio piano digradante dal centro verso le
estremità, garantiscono ai polsi il mantenimento di una posizione neutra.
Il mouse. Si dovrebbe scegliere, tra le varietà di forme e dimensioni in commercio,
quello più adatto alla dimensione della nostra mano, che possa essere tenuto
comodamente nel palmo in posizione rilassata. La parte finale della mano deve
appena toccare il mouse, mentre l’attaccatura tra polso e mano deve poggiare sul
piano di lavoro.
Il monitor. Se posizionato in modo
scorretto, il monitor del PC può causare

t
dolori al collo, alle spalle e affaticamento

r.i
della vista a causa dei riflessi.
Il monitor, leggermente inclinato verso
l'alto, deve essere posizionato di fronte

cn
all'utente. La distanza degli occhi dallo
schermo varia dai 35 ai 75 cm, in base alle
dimensioni di quest’ultimo (n° pollici

@
schermo x 4 = distanza in cm) e ad eventuali
problemi visivi. Il collo deve essere diritto,
http://www.tomshw.it/display.php?guide=20061113&p non inclinato in avanti. La parte superiore
age=benq_FP241w-03
ro
dello schermo deve trovarsi allo stesso
livello degli occhi. Un posizionamento inappropriato rispetto a finestre (che
dovrebbero essere poste lateralmente al video e con possibilità di schermatura) o
ie
altre fonti luminose (possibilmente collocate sul soffitto, parallelamente alle finestre,
di lato alla postazione di lavoro e meno luminose rispetto al monitor), possono
lb

produrre affaticamento della vista e mal di testa. Il testo


da guardare deve essere collocato il più vicino possibile
allo schermo in modo da evitare troppi movimenti di
.a

testa e collo e ridurre la frequenza dei cambiamenti di


messa a fuoco da parte degli occhi. Da evitare la visione
to

continuata del monitor distogliendo lo sguardo per


diversi secondi, mettendo a fuoco un punto lontano,
circa ogni 20 minuti di utilizzo del computer.
r

http://www.oftal.it/videoterminali.htm
be

Si è osservato che la mancanza di ergonomia20 della


postazione di lavoro l’assunzione di posture scorrette
assieme a lunghi periodi di digitazione e condizioni di
lavoro stressanti o problemi di salute personali possono
ro

essere collegati all'insorgere di diverse patologie. Tali


patologie possono includere la sindrome del tunnel
carpale, tendinite, tenosinovite e altre affezioni
muscolo-scheletriche e possibili complicazioni a carico
della vista. I sintomi di tali patologie possono
presentarsi alle mani, ai polsi, alle braccia, alle spalle, al
collo o alla schiena ed agli occhi.
20
Dal greco ergos = lavoro e nomos = controllo. Disciplina scientifica che si occupa dei problemi relativi al lavoro umano e
che, assommando, elaborando e integrando le ricerche e le soluzioni offerte da varie discipline (medicina generale, medicina del
lavoro, fisiologia, psicologia, sociologia, fisica, tecnologia), tende a realizzare un adattamento ottimale del sistema uomo-
macchina-ambiente di lavoro alle capacità e ai limiti psico-fisiologici dell’uomo.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


60
Se dovessero essere avvertiti sintomi o dolori ricorrenti riconducibili all'utilizzo del
computer, è opportuno consultare il più presto possibile un medico qualificato. Più è
precoce la diagnosi (e cura) di una patologia, minore è la probabilità di esiti
disabilitanti.
Per un corretto utilizzo del personal computer, per salvaguardare la sua funzionalità
nonché l’integrità dei dati ivi contenuti ma, soprattutto, per la propria sicurezza fisica
e quella del luogo in cui il computer è installato, è necessario seguire precise norme
ed adottare delle semplici precauzioni:
L’impianto elettrico dovrà avere un buon impianto di
messa a terra ed essere munito di salvavita.

t
r.i
Le prese elettriche dovranno posizionate in modo da
evitare l’utilizzo di pericolose prolunghe.

cn
Evitare l’uso di spine multiple per prevenire pericolosi sovraccarichi e possibili
principi d’incendio.
Raccogliere e legare i vari cavi (alimentazione elettrica

@
e collegamento alle periferiche), che escono dal retro
del computer, per non creare intralcio.
Disporre le apparecchiature lontano da fonti di calore
ro
e umidità.
Controllare il corretto collegamento dei cavi ed il completo inserimento dei
ie
connettori.
1.4.5 Ambiente
lb

Adottando semplici accorgimenti è possibile


ottenere un doppio risultato, risparmiare sia sulla
.a

bolletta elettrica che sui costi del materiale di


consumo e cercare di limitare l’inquinamento
to

ambientale evitando di sprecare risorse naturali:


Utilizzare il più possibile la documentazione
r

asus-ecobook.jpg
elettronica (è preferibile inviare un’e-mail che
be

spedire una lettera) ma, se fosse necessario stampare un documento, è


preferibile utilizzare carta riciclata e, se stampiamo prove od appunti,
ricordiamoci che un foglio già stampato su di un lato ha ancora un lato
utilizzabile.
ro

Secondo il tipo di stampante in dotazione, utilizzare cartucce ricaricabili e


smaltire in modo appropriato quelle non riutilizzabili.
Adottare configurazioni di sistema con modalità a basso consumo in modo che,
dopo un prolungato periodo d’inoperatività. Il monitor si spenga ed i dischi
smettano di girare; se il pc non è usato durante la notte o quando si va in
vacanza, è preferibile, come per ogni apparecchiatura elettrica, spengere il
computer dall’interruttore posto sul retro evitando lo stato di stand-by (di
solito indicato con un led acceso), che comporta comunque un continuo,
seppur basso, consumo di energia elettrica.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 61


1.5 Sicurezza
E’ facile che in informatica, con il termine “sicurezza”, si confondano due concetti
distinti: la sicurezza dei dati e quello di privacy che ne è una componente.
Il responsabile della sicurezza informatica ha il compito di fornire un adeguato grado
di protezione dei dati, riducendo i fattori di rischio.
Proteggere i dati significa garantirne:
La riservatezza, ovvero la protezione agli accessi non autorizzati ai dati memorizzati.
L’integrità, ovvero la protezione da modifiche non autorizzate dei dati memorizzati.

t
r.i
La disponibilità, ovvero la capacità di garantire l'accesso ai dati ogni volta sia
necessario.

cn
L’uso improprio, ovvero l’accesso ai dati non può avvenire per fini illegittimi e da
parte di soggetti non autorizzati.

@
1.5.1 Identità e autenticazione

L’autenticazione è uno degli elementi della sicurezza attuata tramite meccanismi di


ro
verifica dell’identità dell’utilizzatore del computer o dell’accesso in rete.

1.5.1.1 Comprendere che per motivi di sicurezza è necessario che un utente che
ie
deve usare un computer fornisca un nome utente (ID) e una password per
identificarsi.
lb

L’accesso ai dati contenuti nel computer personale, o dei servizi messi a


disposizione dal Web, deve essere possibile solo a chi ha provato, in modo
.a

inequivocabile, la propria identità. Pensiamo, ad esempio, all’utilizzo di un servizio


di banking online: certamente è importante che i dati in transito siano protetti dalla
lettura da parte di terzi ma è necessario avere la certezza che l’utente sia
to

effettivamente chi dice di essere. In caso contrario, chiunque potrebbe effettuare


transazioni bancarie prosciugando il conto corrente del malcapitato.
r

L’autenticazione può essere effettuata verificando che la controparte possieda un


be

identificativo utente, o Userid, e di una password che solo l’utente può conoscere
in quanto scelta da egli stesso.

1.5.1.2 Conoscere alcune delle politiche corrette per la scelta delle password, quali:
ro

evitare di condividere le password, cambiarle regolarmente, sceglierle di


lunghezza adeguata, e fare in modo che contengano una combinazione
adeguata di lettere e numeri.

Normalmente, lo userid viene assegnato dal sistema all’atto della registrazione


mentre la password è sempre scelta, o comunque modificabile, dall’utente.
Per la sicurezza dell’autenticazione, la scelta della password è un elemento
fondamentale dato che, generalmente, lo userid non è un’informazione riservata
così, chi si vuole spacciare per qualcun altro può, perseverando nei tentativi,
tentare di “indovinare” la password.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


62
Più la password è lunga più è oneroso il tentativo della sua
ricerca; tuttavia una lunghezza elevata da sola non basta, è
necessario evitare l’utilizzo di caratteri omogenei (ad
esempio tutti numeri romani), in questo modo si moltiplica
esponenzialmente il numero di tentativi da effettuare.
Si sconsiglia l’utilizzo di parole comuni o comunque di senso
compiuto per evitare qui meccanismi che basandosi sui
http://www.ibasblog.it/news/scoprir
e-la-password-amministratore-con-
“dizionari” individuano la parole chiavi con un numero
ophcrack.html
limitato di tentativi. In generale, è buona norma utilizzare
password composte con almeno 8 caratteri misti tra alfabeto, numeri e segni

t
d’interpunzione oltre ad utilizzare sia caratteri maiuscoli che minuscoli nella stessa

r.i
parola chiave. Nella composizione della password si dovrebbe evitare di utilizzare
parti dello Userid, riferimenti diretti o indiretti al servizio tramite la quale si accede,
date importanti per l’utente o nomi propri.

cn
Un ultimo consiglio è quello di sostituire con una certa frequenza la password per
evitare individuazione tramite tentativi reiterati e limitare i danni di una possibile
intercettazione durante un collegamento in rete.

1.5. Sicurezza dei dati


@
ro
1.5.2.1 Comprendere l’importanza di avere una copia di sicurezza remota dei dati.
ie
L’esecuzione periodica (giornaliera o
settimanale) di copie dei dati su altre
lb

memorie ausiliarie quali dischi mobili


(floppy, zip, CD) o su nastri (data
.a

cartridge), denominata backup,


previene la perdita dei dati dovuti a una
possibile rottura o smagnetizzazione
to

dell’hard disk o degli altri dispositivi di


memoria o dalla cancellazione
r

involontaria di file o cartelle.


be

http://www.mondotechblog.com/tag/sistema+di+backup

Anche a livello personale, considerando i laptop, i pda o i telefonini, che possono


contenere informazioni riservate confidenziali o comunque di grande importanza
ro

per il proprietario, i dati possono essere distrutti accidentalmente o per atto


deliberato o per furto dell’apparato.
Possono essere eseguiti tre tipi backup:
o completo copia tutti i file nella loro integrità,
o incrementale copia solo i file che hanno subito modifiche dall’ultimo backup
completo o incrementale,
o differenziale copia tutti i file modificati dall’ultimo back up completo,
conservando solo la versione più recente del file.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 63


1.5.2.2 Comprendere cosa è un firewall.

I firewall (muro di fuoco) possono essere costituiti da solo


software o da apparati hardware e software, il cui
compito è quello di difendere i nostri dati riservati.
La loro funzione principale è quella di agire da filtro
controllando tutto il traffico proveniente dall’esterno e
quello generato all’interno della nostra rete e/o del
nostro computer, permettendo il passaggio soltanto al
traffico autorizzato, agendo sui pacchetti in transito da e
per la zona interna potendo eseguire su di essi operazioni

t
r.i
di:
controllo
modifica

cn
monitoraggio
Un'altra funzione che alcuni firewall prevedono è la possibilità di filtrare ciò che

@
arriva da internet, consentendo per esempio di vietare la visualizzazione di alcuni
siti internet contenenti pagine con un contenuto non adatto ai minori, nella maggior
parte dei casi però l'attivazione di questa funzionalità è demandata a software
ro
aggiuntivi appartenenti alla categoria dell'URL filtering (filtro degli indirizzi).
Il firewall è solo uno dei componenti di una strategia di sicurezza informatica, e non
può in generale essere considerato sufficiente:
ie
la sua configurazione è un compromesso tra usabilità della rete, sicurezza e
risorse disponibili per la manutenzione della configurazione stessa (le esigenze
lb

di una rete cambiano rapidamente)


una quota rilevante delle minacce alla sicurezza informatica proviene dalla
.a

rete interna (portatili, virus, connessioni abusive alla rete, dipendenti, accessi,
reti wireless non adeguatamente protette)
to

1.5.3 Virus
r

Un virus è un programma che, se eseguito, è in grado di replicarsi più e più volte


be

all’interno dei file infettandoli, in genere in modo invisibile all’utente, causando danni
al software ed alcune volte anche all’hardware (ad esempio generando un comando
per fermare la ventola di raffreddamento). In effetti, un virus è solo uno dei vari tipi
di software contaminanti che costituiscono la più generale categoria dei malware
ro

(contrazione dei termini inglesi malicious = maligno e software) che letteralmente si


può tradurre in “programma maligno”.
1.5.3.1 Sapere come i virus possono penetrare in un computer.

La categoria dei malware è, data la continua e rapida evoluzione, in costante crescita


e, al momento, è costituita da:
Virus. Parti di codice che si ripetono all'interno di altri file e/o
programmi, sono eseguiti automaticamente quando si apre un file
infetto. Sono diffusi su altri computer tramite lo spostamento di file
infetti ad opera degli utenti.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


64
Trojan horse (cavallo di Troia). È un codice annidato all’interno di
un programma apparentemente utile. È l’utente stesso che
installando ed eseguendo un determinato programma, installa ed
esegue anche il dannoso codice contenuto. Sono spesso utilizzati
per installare delle backdoor, inviare messaggi di spam o
intercettare informazioni quali i numeri delle carte di credito
utilizzate per effettuare i pagamenti in rete.
Backdoor (porta sul retro o di servizio). Nate per permettere una gestione remota

t
ed una manutenzione più agevole da parte

r.i
dell’amministratore del sistema, consentono di
superare le procedure di sicurezza di un sistema
informatico permettendo ad un utente esterno di

cn
controllare il computer senza il consenso del
proprietario. Sono installate in abbinamento ad un
trojan o ad un worm.

@
Worm (verme). Modifica il sistema operativo della macchina infettata in modo da
essere eseguito ogni volta viene accesa e rimane
attivo finché non viene terminato il processo
ro
associato o non viene spento il computer. La sua
propagazione, in genere, avviene tramite allegati
ie
(attachment) alle e-mail inviate automaticamente
agli indirizzi di posta elettronica memorizzati nel computer ospite.
lb

Spyware (da spy = spia e software). Sono usati per raccogliere informazioni sulle
attività online di un utente (siti visitati, acquisti
eseguiti in rete ecc) a sua insaputa,
.a

trasmettendole in rete a chi le utilizzerà per trarne


profitto (ad esempio pubblicità mirata). Simili ai
to

trojan, si diffondono sfruttando altri software che


li ospitano; spesso i programmi diffusi
“gratuitamente” sono gli “untori” di questo tipo di
r

epidemia. In alcuni casi, la stessa applicazione che promette di liberare dagli


be

spyware ha in realtà installato spyware o è essa stessa uno spyware.


Dialer (compositore telefonico). Sono programmi che creano una connessione
telefonica ad internet modificando il numero
ro

telefonico predefinito con uno a tariffazione


speciale. Per diffondersi sfruttano gli errori
presenti nel software (bug = insetto) del browser e
dei programmi di posta elettronica. Per la
particolarità della connessione, gli utenti che
utilizzano una linea ADSL non sono soggetti alla minaccia dei dialer.
Hijacker (dirottatore). Prendono il controllo di un browser per
modificarne la pagina iniziale o farlo accedere automaticamente a
siti indesiderati.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 65


Rootkit: Sono usati per nascondere delle backdoor e rendere più difficile
l’individuazione, da parte dei programmi tipo
antivirus, la presenza di particolari spyware e
trojan.

Rabbit (coniglio). Non infettano i file come accade per i virus,


ma si duplicano a grande velocità su disco, o attivano in
continuazione nuovi processi in esecuzione, esaurendo in
breve le risorse del sistema.
Hoax (beffa/burla). Si tratta solitamente di un messaggio di

t
posta che viene distribuito per "catena di

r.i
sant'Antonio" e che descrive un improbabile
tipo di virus dagli effetti devastanti. L'hoax è

cn
riconoscibile dall'assenza di allegati e-mail,
dalla mancanza di riferimenti ad una terza
parte in grado di convalidare la tesi sostenuta

@
e dal tono generale del messaggio.
1.5.3.2 Sapere come proteggersi contro i virus e comprendere l’importanza di
aggiornare regolarmente il software antivirus.
ro
Per cercare di limitare l’aggressione dei malware è necessario utilizzare dei
software, detti antivirus, atti a rilevare ed eliminare virus, trojan, worm e dialer.
ie
Dato che l’antivirus è in grado di rilevare solo i virus riconosciuti, ovvero quelli
compresi nel suo “elenco delle minacce”, è fondamentale eseguire un
lb

aggiornamento di questo elenco con cadenza giornaliera o, per lo meno, ogni volta
che si accende il computer in modo di avere la più ampia protezione possibile.
Altro limite di questo software è il fatto che il virus è rilevato solo, quando questi è
.a

già penetrato nel computer ed aver infettato un file o la memoria; solo dopo il
programma cerca di eliminare il virus e, se questo non fosse possibile, il file infetto è
to

messo in quarantena per un suo eventuale recupero futuro, o successiva


eliminazione.
Considerando che l’antivirus, da solo, non è in grado di garantire la sicurezza del
r

sistema è necessario ricorrere ad un’ulteriore protezione chiamata firewall (muro


be

tagliafuoco). Questi apparati di rete hardware o software, che si frappongono alla


rete esterna, filtrano tutti i dati entranti ed uscenti ad una rete od un computer
applicando le regole impostate dall’utente per permetterne o negarne il transito.
ro

Per cercare di limitare la possibilità di essere “infettati” è bene seguire alcune


semplici regole:
- usare un programma antivirus che riconosca in tempo reale un virus e lo
elimini. L’antivirus deve essere costantemente aggiornato per riconoscere
anche i nuovi virus che giornalmente appaiono sulla rete;
- usare un programma che controlli gli accessi non desiderati (firewall). Il sistema
operativo Windows XP già contiene un firewall;
- non eseguire né installare mai sul proprio PC programmi e software di
provenienza sconosciuta;

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


66
- non eseguire allegati di e-mail di provenienza non sicura. Se l’allegato è di tipo
.exe, .vbs o .com non eseguirlo a meno di non essere assolutamente certi che
non contenga virus;
- non aprire messaggi di posta elettronica di mittenti sconosciuti.

1.6 Aspetti giuridici


1.6.1 Diritti di riproduzione(copyright).

Questo simbolo rappresenta il termine inglese copyright (diritto di

t
copia) che, nel mondo anglosassone, è il sinonimo del diritto

r.i
d'autore vigente in Italia. Gli autori di programmi software sono
garantiti dalla medesima legge che tutela gli autori di opere
letterarie. Solo coloro ai quali è attribuito il copyright (diritto

cn
d’autore) possono autorizzare la diffusione di copie del software. Riprodurre,
acquistare od utilizzare copie non autorizzate di programmi, file, testi, video, audio,
foto e grafici distribuiti in internet o come supporti removibili tipo CD, floppy disk,

@
ecc. è un reato perseguibile per legge.
Normalmente i software non sono venduti (questo atto trasmette la proprietà
all’acquirente che ne acquisisce pieni diritti), ma concessi in licenza d’uso. La licenza
ro
d’uso è il contratto che definisce le modalità con cui l'utente può usare il software,
garantendo i diritti al proprietario ed imponendo precisi obblighi all’utilizzatore.
ie
la legge sanziona pesantemente tutti coloro che, anche non a scopo di lucro,
copia un software, un brano musicale, un film per trarne un “profitto” (ovvero il
profitto ottenuto non comprando il CD o il programma da installare nel computer
lb

di casa), che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da €
2.582,00 a € 15.493,00 (art. 171 ter, lett. d, legge n. 633/1941).
.a

1.6.1.2 Sapere come riconoscere software regolarmente licenziato: controllando il


codice del prodotto, il numero di registrazione del prodotto e visualizzando
to

la licenza del software.


r

Il software originale viene venduto provvisto di una licenza (talvolta consultabile on-
be

line), che ne certifica i diritti d’uso e garantisce l’assistenza completa del produttore,
quali aggiornamenti e miglioramenti, in modo da garantire le massime prestazioni
del PC.
ro

L'attivazione è l’inserimento, durante la fase


d’installazione (o alla fine del periodo di prova
gratuito), di un
codice alfa-
numerico di sicurezza chiamato "Product Key"
(Certificato di autenticità), generalmente apposto
sulla confezione del software, sul computer o sul
laptop) che viene associato alla chiave hardware
del computer, affinché non sia possibile utilizzare il
codice "Product Key" su un altro computer.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 67


Il processo di convalida consente di verificare che il software utilizzato sia originale.
Alcuni produttori, come Microsoft, chiedono agli utenti di convalidare il proprio
software quando richiedono un aggiornamento.

1.6.1.3 Comprendere il termine “EULA” (End-User License Agreement) o “Contratto


con l’utente finale”.

End User Licence Agreement, ovvero il contratto di licenza tra Microsoft e l’utente
finale. In essa sono definiti i termini della concessione di licenza con le limitazioni
d'uso di garanzia e della responsabilità.
Caratteristica della EULA è che l'acquisto del programma software precede la

t
eventuale lettura del contratto e la sua accettazione da parte dell'utente.

r.i
Il contratto è presentato all'utente o in forma di foglio all'interno della confezione
con cui il programma è distribuito, od in forma elettronica durante le fasi di

cn
installazione del programma. In caso di EULA su foglio l'accettazione dei suoi
termini è in genere prevista alla presa visione, a meno della restituzione del
prodotto entro un certo lasso di tempo definito dal contratto stesso. In caso di EULA

@
in forma elettronica l'accettazione avviene cliccando il relativo pulsante, a cui segue
l'installazione del programma. La non accettazione implica l'impossibilità di
installare il programma.
ro
1.6.1.4 Comprendere i termini shareware, freeware, software libero.
ie
L’accordo di licenza d’uso con l’utente finale (EULA) viene utilizzato anche per
definire i termini per l’utilizzo del software libero (non soggetto ad alcun
lb

pagamento per la sua fruizione), in questo caso è possibile:


eseguire il software per qualsiasi scopo;
accedere al codice sorgente con cui è stato realizzato, per studiarlo, modificarlo
.a

e/o migliorarlo;
copiare e/o distribuire liberamente il software.
to

Freeware: distribuito gratuitamente, è liberamente duplicabile e distribuibile con


pochissime eccezioni.
Shareware: liberamente distribuito e utilizzato per un periodo di tempo di prova
r

variabile (generalmente 30 giorni. La versione di prova, normalmente, contiene


be

delle limitazioni rispetto a quella acquistata:


Ogni volta che si avvia il programma, è possibile incappare in una maschera che
avvisa l'utente della necessità di registrarne l'utilizzo.
ro

Le funzioni di salvataggio dei file, quelle di stampa, ecc. possono essere


disabilitate.
Trascorso un certo periodo di tempo il programma può sospendere
automaticamente il funzionamento.
Adware (dall’inglese advertising-supported software, ovvero software
sovvenzionato dalla pubblicità) indica la possibilità di utilizzare il software, a fronte
di un prezzo ridotto o nullo, gravato dalla continua presenza di messaggi pubblicitari
durante l'uso. In alcuni casi questo software può contenere spyware.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


68
1.6.2 Protezione dei dati personali

Le informazioni e i dati di carattere personale dei


cittadini vengono trattati in molti ambiti della vita
quotidiana, ad esempio per l'apertura di un conto
bancario, per l'iscrizione alla palestra, per prenotare un
volo, per l'emissione di una carta di credito, per
ottenere una tessera punti di un negozio ecc.
Per “dati personali" si intendono tutte le informazioni
che vi riguardano e permettono di identificarvi,

t
direttamente o indirettamente, come il nome, il numero

r.i
di telefono, l’indirizzo e-mail, la data e il luogo di nascita
ecc.

cn
1.6.2.1 Conoscere le motivazioni principali della legislazione internazionale sulla
protezione dei dati personali (privacy), quali: proteggere i diritti dei
soggetti dei dati, definire le responsabilità di chi controlla i dati.

@
Dall'1/1/2004 è in vigore il D.Lgs. 30 Giugno 2003 n. 196 "Codice in materia di
protezione dei dati personali", detto anche “Testo Unico sulla Privacy” che
ro
sostituisce, innovandola, la precedente normativa di cui alla Legge 675/96 derivata
dall’acquisizione della direttiva 95/46/CE della Comunità Europea del 24 ottobre
1995 per la tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati
ie
personali, nonché alla libera circolazione dei dati.
La normativa impone ad enti ed imprese una serie di nuovi obblighi cui sono
lb

soggetti tutti coloro che trattano dati di persone fisiche persone giuridiche, enti,
associazioni identificate o identificabili per:
.a

garantire che il trattamento dei dati personali sia effettuato nel rispetto dei
diritti, della libertà e della dignità delle persone fisiche, con particolare riguardo
alla riservatezza e all’identità personale;
to

assicurarsi che tutti coloro che detengono o gestiscono dati personali abbiano
l’autorizzazione della persona interessata, proteggano i dati riservati e
r

comunichino il motivo per cui i dati sono stati raccolti.


be

Un classico utilizzo, tra l’altro illecito ed estremamente


fastidioso, dei dati “sensibili” oggetto del decreto
legislativo 196/03 è il cosiddetto spamming, termine con
ro

il quale sono identificate le comunicazioni effettuate a


scopi promozionali, ed in cui l'identità del mittente è
camuffata o celata e/o non è fornito un recapito presso il
quale esercitare i diritti di cui all'art. 7. Questo tipo di
comunicazione vietata è soggetta alla sanzione prevista
dall'art. 167 per il trattamento illecito dei dati. In generale
l'utilizzo della posta elettronica per l'invio di materiale
pubblicitario o di vendita diretta, in mancanza del
consenso espresso del destinatario è vietato dall'art. 130
del D.lgs. n.196/03.

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 69


1.6.2.2 Conoscere i principali diritti dei soggetti dei dati secondo la legislazione
sulla protezione dei dati personali in Italia.

Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196


CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
……… omissis ………
Titolo II - Diritti dell’interessato
……… omissis ………
Art. 7. Diritto di accesso ai dati personali ed altri diritti
1. L'interessato ha diritto di ottenere la conferma dell'esistenza o meno di dati

t
r.i
personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro
comunicazione in forma intelligibile.
2. L'interessato ha diritto di ottenere l'indicazione:

cn
a) dell'origine dei dati personali;
b) delle finalità e modalità del trattamento;

@
c) della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l'ausilio di
strumenti elettronici;
d) degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del
ro
rappresentante designato ai sensi dell'articolo 5, comma 2;
e) dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono
ie
essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di
rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o
incaricati.
lb

3. L'interessato ha diritto di ottenere:


.a

a) l'aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse,


l'integrazione dei dati;
b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati
to

trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la


conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o
r

successivamente trattati;
be

c) l'attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate


a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai
quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale
ro

adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi


manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato.
4. L'interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:
a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano,
ancorché pertinenti allo scopo della raccolta;
b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di
materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche
di mercato o di comunicazione commerciale.
……… omissis ………

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


70
1.6.2.3 Conoscere le principali responsabilità di chi detiene i dati secondo la
legislazione sulla protezione dei dati personali in Italia.

Titolo III - Regole generali per il trattamento dei dati


Capo I - Regole per tutti i trattamenti
Art. 11. Modalità del trattamento e requisiti dei dati
1. I dati personali oggetto di trattamento sono:
a) trattati in modo lecito e secondo correttezza;
b) raccolti e registrati per scopi determinati, espliciti e legittimi, ed utilizzati in

t
altre operazioni del trattamento in termini compatibili con tali scopi;

r.i
c) esatti e, se necessario, aggiornati;
d) pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono

cn
raccolti o successivamente trattati;
e) conservati in una forma che consenta l'identificazione dell'interessato per

@
un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali
essi sono stati raccolti o successivamente trattati.
2. I dati personali trattati in violazione della disciplina rilevante in materia di
ro
trattamento dei dati personali non possono essere utilizzati.
……… omissis ………
ie
Dato che le categorie interessate al possesso e trattamento dei dati personali sono
più d’una, la legge definisce appositi codici deontologici e di buona condotta:
lb

……… omissis ………


Art. 12. Codici di deontologia e di buona condotta
.a

1. Il Garante promuove nell'ambito delle categorie interessate, nell'osservanza del


principio di rappresentatività e tenendo conto dei criteri direttivi delle
to

raccomandazioni del Consiglio d'Europa sul trattamento di dati personali, la


sottoscrizione di codici di deontologia e di buona condotta per determinati
settori, ne verifica la conformità alle leggi e ai regolamenti anche attraverso
r

l'esame di osservazioni di soggetti interessati e contribuisce a garantirne la


be

diffusione e il rispetto.
2. I codici sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana a cura
del Garante e, con decreto del Ministro della giustizia, sono riportati
ro

nell'allegato A) del presente codice.


3. Il rispetto delle disposizioni contenute nei codici di cui al comma 1 costituisce
condizione essenziale per la liceità e correttezza del trattamento dei dati
personali effettuato da soggetti privati e pubblici.
4. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche al codice di deontologia
per i trattamenti di dati per finalità giornalistiche promosso dal Garante nei
modi di cui al comma 1 e all’articolo 139.
……… omissis ………

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC 71


Ulteriori regole sono specificate a seconda dello status di chi detiene i “dati
sensibili” (Soggetti Pubblici o Privati ed Enti Pubblici Economici).
Nel caso di Soggetti Pubblici i punti salienti sono:
Trattamento dei dati consentito soltanto per lo svolgimento delle funzioni
istituzionali.
Tranne che per la sfera sanitaria non devono richiedere il consenso
dell’interessato.
Divieto di comunicazione e diffusione dei dati tranne che per le forze di polizia,
autorità giudiziaria ed organismi di informazione e sicurezza, per finalità di

t
r.i
difesa o di sicurezza dello Stato o di prevenzione, accertamento o repressione
di reati.
Nel caso di Privati ed Enti Pubblici Economici i punti salienti sono:

cn
Il trattamento di dati personali da parte di privati o di enti pubblici economici è
ammesso solo con il consenso, liberamente espresso, in forma scritta

@
dell'interessato e può riguardare l'intero trattamento ovvero una o più
operazioni dello stesso.
Divieto di comunicazione e diffusione dei dati oltre che in caso di divieto
ro
disposto dal Garante o dall'autorità giudiziaria anche quando viene ordinata la
cancellazione e ovvero quando è decorso il periodo di tempo stabilito
ie
Utilizzo dei dati personali per finalità diverse da quelle indicate nella
notificazione del trattamento, ove prescritta.
lb

Per ulteriori approfondimenti si rimanda al sito del Garante:


.a

http://www.garanteprivacy.it/garante/navig/jsp/index.jsp
r to
be
ro

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


72
MODULO 1 CONCETTI DI BASE DELL’ICT ....................................................................................... 1
1.0 FONDAMENTI ....................................................................................................................... 2

1.0.1 ALGORITMI ............................................................................................................. 2


1.0.1.1 Definizione di “algoritmo”. .......................................................................................................... 2
1.0.1.2 Descrivere in forma algoritmica la procedura risolutiva di semplici problemi. ........................... 3
1.0.1.3 Rappresentare algoritmi mediante diagrammi. .......................................................................... 4
1.0.2 RAPPRESENTAZIONE DEI DATI ...................................................................................... 7
1.0.2.1 Effettuare correlazioni fra i sistemi di numerazione decimale e binario, convertire numeri
dall’uno all’altro sistema. ............................................................................................................ 7
1.0.2.2 Rappresentare i caratteri in forma binaria. Definire le nozioni di bit e di byte. .......................... 7
1.0.2.3 Descrivere le caratteristiche di una immagine digitale. ............................................................ 10

t
1.0.3 LINGUAGGI ........................................................................................................... 13

r.i
1.0.3.1 Definire la differenza tra linguaggio naturale e linguaggi di programmazione. ....................... 14
1.0.3.2 Distinguere il ruolo dei connettivi logici (NOT, AND, OR) nell'informatica. ............................... 14
1.0.3.3 Distinguere fra linguaggio macchina e linguaggi procedurali................................................... 15

cn
1.0.3.4 Scrivere un semplice programma con l’uso di pseudo linguaggi. .............................................. 17
1.1 HARDWARE..........................................................................................................................19

1.1.1 CONCETTI ............................................................................................................. 19

@
1.1.1.1 Comprendere cosa è un personal computer. Distinguere tra desktop, laptop (portatile), tablet
PC dal punto di vista degli utenti tipici. ..................................................................................... 19
1.1.1.2 Identificare i più comuni dispositivi portatili, quali: palmari (PDA), telefoni cellulari,
smartphone, lettori multimediali e conoscerne le principali caratteristiche. ............................ 20
ro
1.1.1.3 Conoscere le parti principali che compongono un personal computer. .................................... 21
1.1.1.4 Identificare le più comuni porte di input/output, quali: seriale, parallela, USB, di rete, FireWire.
.................................................................................................................................................. 22
ie
1.1.2 PRESTAZIONI DI UN COMPUTER ................................................................................. 24
1.1.3 DISPOSITIVI DI MEMORIZZAZIONE .............................................................................. 26
1.1.3.1 Conoscere i diversi tipi di memoria centrale presenti nel computer, quali: RAM (random-access
lb

memory), ROM (read-only memory) ed essere in grado di distinguerle anche rispetto alla loro
funzione. .................................................................................................................................... 26
.a

1.1.3.2 Sapere come viene misurata la memoria di un computer: bit, byte, KB, MB, GB, TB. ............... 27
1.1.3.3 Conoscere i principali tipi di dispositivi di memorizzazione. ...................................................... 28
1.1.4 PERIFERICHE DI INPUT E OUTPUT ............................................................................... 30
to

1.1.4.1 Saper identificare alcune delle principali periferiche di input di un computer. ......................... 30
1.1.4.2 Saper identificare alcune delle principali periferiche di output di un computer. ....................... 32
1.1.4.3 Sapere che alcune periferiche possono essere sia di input che di output. ................................. 34
r

1.2 SOFTWARE.............................................................................................................................................35
be

1.2.1 CONCETTI ............................................................................................................. 35


1.2.1.1 Comprendere il termine “software”. ......................................................................................... 35
1.2.1.2 Saper distinguere tra software di sistema e software applicativo. ........................................... 35
ro

1.2.1.3 Comprendere cosa è un sistema operativo ed essere in grado di citare alcuni comuni sistemi
operativi. ................................................................................................................................... 35
1.2.1.4 Identificare alcuni programmi applicativi più comuni ed il loro uso.......................................... 37
1.2.1.5 Conoscere alcune delle possibilità disponibili per migliorare l’accessibilità del computer, quali:
software di riconoscimento vocale, screen reader, zoom, tastiera su schermo. ....................... 40
1.3 RETI .......................................................................................................................................................41

1.3.1 TIPI DI RETI ........................................................................................................... 41


1.3.1.1 Comprendere il termine “client/server”. ................................................................................... 41
1.3.1.2 Comprendere cosa è Internet e sapere quali sono i suoi principali impieghi............................. 42
1.3.1.4 Comprendere cosa è una intranet, una extranet e il WWW. .................................................... 43
1.3.2 TRASFERIMENTO DI DATI ......................................................................................... 43
1.3.2.1 Conoscere quali sono i diversi servizi per la connessione a Internet: su linea telefonica, a banda
larga. ......................................................................................................................................... 44

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC I


1.3.2.2 Conoscere quali sono le diverse possibilità di connettersi a Internet, quali: linea telefonica,
telefono cellulare, cavo, wireless, satellite. ............................................................................... 45
1.3.2.3 Comprendere quali sono alcune caratteristiche della banda larga, quali: sempre attiva,
tipicamente a tariffa fissa, alta velocità, rischio maggiore di intrusioni. .................................. 45
1.4 ICT NELLA VITA DI OGNI GIORNO .......................................................................................................... 46

1.4.1 IL MONDO ELETTRONICO ......................................................................................... 46


1.4.1.1 Comprendere il termine “Tecnologie della Comunicazione e dell’Informazione (ICT)”. ............ 47
1.4.1.2 Conoscere i diversi servizi Internet dedicati ai consumatori. ..................................................... 47
1.4.2 COMUNICAZIONE .................................................................................................. 55
1.4.2.1 Comprendere il termine”posta elettronica” (email). ................................................................. 55
1.4.2.2 Comprendere il termine “messaggistica istantanea” (IM). ....................................................... 55

t
1.4.2.3 Comprendere il termine “VoIP” (Voice over Internet Protocol). ................................................ 55

r.i
1.4.2.4 Comprendere il termine “feed RSS” (Really Simple Syndication feed). ...................................... 56
1.4.2.5 Comprendere il termine “blog”. ................................................................................................. 56
1.4.2.6 Comprendere il termine “podcast”. ........................................................................................... 56

cn
1.4.3 COMUNITÀ VIRTUALI .............................................................................................. 56
1.4.3.1 Comprendere il concetto di comunità virtuale di rete. Saperne elencare alcuni esempi quali: siti
di reti sociali (social networking), forum Internet, chat room, giochi informatici in rete. ......... 57
1.4.3.2 Sapere in quale modo gli utenti possono pubblicare e condividere materiale su Internet: blog,

@
podcast, foto, clip video e clip audio. ......................................................................................... 57
1.4.3.3 Conoscere l’importanza di prendere precauzioni durante l’accesso alle comunità virtuali. ...... 58
1.4.4 TUTELA DELLA SALUTE ............................................................................................ 59
1.4.5
ro
AMBIENTE ........................................................................................................... 61
1.5 SICUREZZA ............................................................................................................................................. 62
ie
1.5.1 IDENTITÀ E AUTENTICAZIONE.................................................................................... 62
1.5.1.1 Comprendere che per motivi di sicurezza è necessario che un utente che deve usare un
computer fornisca un nome utente (ID) e una password per identificarsi. ................................ 62
lb

1.5.1.2 Conoscere alcune delle politiche corrette per la scelta delle password, quali: evitare di
condividere le password, cambiarle regolarmente, sceglierle di lunghezza adeguata, e fare in
modo che contengano una combinazione adeguata di lettere e numeri. ................................. 62
.a

1.5. SICUREZZA DEI DATI ......................................................................................................................... 63


1.5.2.1 Comprendere l’importanza di avere una copia di sicurezza remota dei dati. ............................ 63
to

1.5.2.2 Comprendere cosa è un firewall. ............................................................................................... 64


1.5.3 VIRUS ................................................................................................................. 64
1.5.3.1 Sapere come i virus possono penetrare in un computer. ........................................................... 64
r

1.5.3.2 Sapere come proteggersi contro i virus e comprendere l’importanza di aggiornare


be

regolarmente il software antivirus. ........................................................................................... 66


1.6 ASPETTI GIURIDICI ................................................................................................................................. 67

1.6.1 DIRITTI DI RIPRODUZIONE(COPYRIGHT). ..................................................................... 67


ro

1.6.1.2 Sapere come riconoscere software regolarmente licenziato: controllando il codice del
prodotto, il numero di registrazione del prodotto e visualizzando la licenza del software. ...... 67
1.6.1.3 Comprendere il termine “EULA” (End-User License Agreement) o “Contratto con l’utente
finale”. ....................................................................................................................................... 68
1.6.1.4 Comprendere i termini shareware, freeware, software libero. ................................................. 68
1.6.2 PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI .............................................................................. 69
1.6.2.1 Conoscere le motivazioni principali della legislazione internazionale sulla protezione dei dati
personali (privacy), quali: proteggere i diritti dei soggetti dei dati, definire le responsabilità di
chi controlla i dati. ..................................................................................................................... 69
1.6.2.2 Conoscere i principali diritti dei soggetti dei dati secondo la legislazione sulla protezione dei
dati personali in Italia. ............................................................................................................ 70
1.6.2.3 Conoscere le principali responsabilità di chi detiene i dati secondo la legislazione sulla
protezione dei dati personali in Italia. ....................................................................................... 71

ECDL - Modulo 1 – Concetti base dell’ITC


II
t
r.i
cn
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er
ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file
(Windows XP)
i
lb

Syllabus 5.0
.a
rto
be
ro

Roberto Albiero
ro
be
rto
.a
lb
ier
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t
Mod ulo 2 - Uso del computer e gestione dei file

Questo modulo permetterà al discente di entrare in possesso della competenza necessaria


nell’uso delle normali funzioni di un personal computer, quindi, sarà in grado di:
 Utilizzare le funzioni principali del sistema operativo, incluse la modifica delle
impostazioni principali e l’utilizzo delle funzionalità di Guida in linea.
 Operare efficacemente nell’ambiente di desktop e utilizzare un ambiente grafico.

t
r.i
 Conoscere i concetti principali della gestione dei file ed essere in grado di organizzare in
modo efficace i file e le cartelle in modo che siano semplici da identificare e trovare.
 Utilizzare programmi per comprimere ed estrarre file di grandi dimensioni e utilizzare un

cn
software antivirus per proteggere il computer dai virus.
 Dimostrare la capacità di utilizzare dei semplici strumenti di elaborazione testi e di
gestione stampe disponibili nel sistema operativo.

o@
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lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 1


2.1 Sistema operativo
Come già spiegato nel corso “Concetti di base delle tecnologie ICT”, l’hardware, da solo,
non è altro che un aggregato di schede e circuiti elettronici perfettamente inutili se non
gestiti dal software che, identificato con il termine Sistema Operativo, è in grado di
coordinare le varie componenti circuitali e relazionarle con l’operatore umano ed il
restante software applicativo (programmi), in modo da realizzare un sistema informatico
operante ed in grado di svolgere l’attività lavorativa richiesta.

t
Tra le varie tipologie e versioni di sistemi operativi, la presente dispensa si basa

r.i
sull’utilizzo di uno dei Sistemi Operativi, al momento, più diffuso nel settore informatico:

cn
Windows XP è un'evoluzione di Windows 2000. Di esso mantiene le seguenti
caratteristiche:

o@
Active Directory –è un insieme di strumenti utilizzati per gestire ed amministrare reti
di computer in modo centralizzato tramite server. L'active directory è definibile come
una struttura gerarchica in cui l’interazione tra i vari oggetti che la compongono, sono
regolate dalle impostazioni di sicurezza, dalle regole d’accesso e dalle modalità di
condivisione delle risorse, definite dall’amministratore.
er
File system – utilizzato dal sistema operativo per la memorizzazione dei dati su dischi
ed altri tipi di memoria di massa. I file system si diversificano a seconda dei vari
sistemi operativi ma, fondamentalmente, servono per organizzare il contenuto dei
i
dischi in File e Cartelle.
lb

Plug and Play – tecnologia che facilita l’installazione delle unità periferiche, in quanto
sia il BIOS che il Sistema Operativo si fanno carico di assegnare le risorse necessarie
.a

alla configurazione dell'hardware.


Supporto energetico – grazie alle funzioni APM (attivazione automatica della
sospensione del sistema), consente un risparmio energetico estendendo la durata
rto

delle batterie dei sistemi portatili.


USB – Universal Serial Bus rappresenta uno standard di collegamento seriale delle le
periferiche permettendone l'hot plug (collegamento e/o scollegamento di un
be

dispositivo anche a computer avviato).


Multimedialità – che supporta DirectX, i nuovi driver WDM - Windows Driver Model
(definisce lo standard dei driver per i sistemi operativi Windows) e le periferiche
multimediali.
ro

Di seguito saranno spiegate le funzionalità di Windows Xp che ci permettono di gestire sia


le applicazioni che vogliamo eseguire e le informazioni che ci necessitano, che l’hardware
da utilizzare per avvalersi dei risultati ottenuti. Per fare questo è necessario, prima di
tutto, conoscere alcune funzioni di base quali: l’accensione e la chiusura del computer,
l’eventuale riavvio (senza passare dalla fase di spegnimento fisico) e la chiusura di
un’applicazione che non risponde.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


2
2.1.1 Primi passi col computer
2.1.1.1 Avviare il computer e collegarsi in modo sicuro utilizzando un nome utente e
una password.

Per accendere il computer si agisce sul pulsante di accensione


posto, di norma, nella parte frontale del personal computer.
Sul monitor appaiono delle schermate in DOS che riepilogano
le caratteristiche del sistema ed i passi della sequenza di

t
caricamento del BIOS e dei file di configurazione.

r.i
Successivamente viene visua-

cn
lizzata la finestra di carica-
mento del sistema operativo Windows XP che si con-
cluderà con la richiesta di selezione dell’account con
cui lavorare1 e la richiesta di digitazione della

o@
er password d’accesso:
i
lb
.a
rto
be

Alla fine del caricamento delle


impostazioni utente viene visualizzato il
“desktop” in cui, tramite il pulsante
ro

“start”, si sceglie l’attività che si vuole


avviare.

1
Si ricorda che il S.O. Windows XP è un sistema multiutente ovvero, sullo stesso computer, possono essere configurati diversi utenti
(account utente), ognuno dei quali può avere accesso solo ai file ed alle risorse a lui assegnate.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 3


2.1.1.2 Spegnere il computer impiegando la procedura corretta.

Per spegnere correttamente il computer si


suggerisce, per primo, di chiudere tutte le
applicazioni attive (in esecuzione nella memoria
RAM), quindi cliccare, con il tasto sinistro del
mouse, sul pulsante “start” (1) presente nella
barra delle applicazioni. Si apre il menù di avvio

t
dove è presente il tasto “Spegni computer” (2)

r.i
che, attivato con mouse, provoca la
visualizzazione della casella di riepilogo “Spegni
computer”. In questa casella sono possibili tre

cn
funzioni.

Scegliendo il pulsante “Spegni” (3) sono


o@
er
visualizzate le schermate di segnalazione
dello scollegamento e della chiusura del
sistema; alla fine, a seconda dell’hardware utilizzato, il computer si spenge
i
automaticamente.
lb

2.1.1.3 Riavviare il computer impiegando la procedura corretta.


.a

Valgono gli stessi passi effettuati per la chiusura del computer fino alla casella di
riepilogo “Spegni computer” in cui si deve cliccare sul pulsante “Riavvia”. Come per la
chiusura sono visualizzate le schermate di segnalazione dello scollegamento e della
rto

chiusura del sistema; alla fine non avviene lo spegnimento


dell’hardware, ma è eseguito il caricamento del sistema operativo,
tralasciando i test iniziali perché molte verifiche essenziali, quali
controllo processore, controllo RAM ecc., sono state già verificate nel
be

primo avvio.
ro

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


4
2.1.1.3 Chiudere un’applicazione che non risponde.

Può capitare che un’applicazione rimane bloccata e, accanto al nome, appare la scritta
“(Non risponde)” (1). Per ripristinare una situazione corretta, il rilascio delle risorse
impegnate e, eventualmente, far ripartire l’applicazione bloccata, è necessario
intervenire con la sua chiusura.

t
r.i
cn
o@
Se un’applicazione rimane bloccata per qualche motivo, si può chiuderla agendo da
Task Manager (un’utility che fornisce informazioni sui programmi ed i processi in
esecuzione nel computer; con essa è possibile interrompere o eseguire applicazioni e
terminare i processi). Per aprire la finestra di
colloquio di Task Manager, si devono premere,
contemporaneamente, i tasti Ctrl, Alt e Canc, …
i er
lb
.a
rto

… si seleziona il processo che si vuole interrompere cliccandoci sopra (2) con il mouse,
be
ro

quindi si clicca sul tasto (3) che interrompe immediatamente


l’esecuzione della applicazione.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 5


2.1.1.5 Utilizzare le funzioni di Guida in linea (help) disponibili.

La “Guida in linea e supporto tecnico” è un sistema di risorse


integrate da consultare per ricevere assistenza e ottenere
informazioni sull'uso e sulla configurazione del computer, delle
periferiche hardware, del software installato e su come risolvere
eventuali problemi. La guida presenta funzionalità di ricerca
estese, tra cui la possibilità di cercare nell'intero testo e in più siti
remoti oltre che nei file presenti sul disco rigido. È possibile

t
stampare un intero capitolo della guida con un singolo comando di stampa. Gli utenti

r.i
possono inoltrare commenti e suggerimenti direttamente a Microsoft al fine di
migliorare la qualità delle informazioni incluse nella documentazione. È contenuta la
funzionalità "Preferiti" in modo da trovare rapidamente gli argomenti di consultazione

cn
frequente.

o@
Per aprire la Guida in linea e
supporto tecnico, fare clic sul
pulsante Start (1), quindi
scegliere “Guida in linea e
supporto tecnico” (2).
er
Dalla pagina iniziale è
possibile avviare una ricerca
i
(3) o selezionare un argomento (4) per accedere ad argomenti contenenti informazioni
lb

e procedure relative all'uso del computer.


.a
rto
be
ro

Esistono diverse modalità di consultazione della guida in linea.


Cliccando sull’icona relativa alla ricerca dell’argomento per indice si
visualizza la finestra di scorrimento (5) con l’elenco, in ordine alfabetico
crescente, delle voci di Indice.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


6
Si può scorrere l’elenco tramite la barra di
scorrimento o digitando i primi caratteri del
testo cercato. In questo modo l’elenco si
posiziona automaticamente sugli argomenti
il cui nome inizia con quei caratteri (6). Gli
argomenti, spesso, sono indicati sotto più
voci di indice.

t
r.i
cn
o@
Fare doppio clic su una voce di indice per
visualizzare l'argomento corrispondente.
Per cercare una parola o una frase,
selezionare la scheda Cerca, digitare la
parola o la frase e quindi fare clic su
er
che avvia la ricerca e visualizza l’elenco dei
risultati. Fare doppio clic su una voce dei
risultati della ricerca per visualizzare
i
l'argomento corrispondente.
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 7


La terza modalità di consultazione è quella di selezionare l’argomento e procedere tra i
sottomenù successivamente proposti:

t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


8
t
r.i
cn
o@
Qualsiasi dei tre
percorsi sia stato
scelto, alla fine, si
ottiene l’informazio-
ne cercata:
i er
lb

2.1.2 Impostazioni
.a

Vediamo ora in quale modo è possibile ottenere informazioni sul sistema utilizzato,
attuare modifiche sulle sue impostazioni ed eseguire semplici attività di gestione.
rto

2.1.2.1 Verificare le informazioni di base del computer: sistema operativo e versione,


quantità di RAM (random access memory) installata.
be

Per visualizzare le informazioni,


ro

relative alle proprietà del sistema che


si sta utilizzando, si deve cliccare con
il tasto sinistro del mouse sul pulsante
“start”(1) presente nella barra delle
applicazioni. Si apre il menù di avvio
dove è presente l’icona “Pannello di
controllo”(2).

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 9


Facendo clic su questo pulsante, è visualizzata la finestra relativa al menù di scelta
degli strumenti, suddivisi per categorie, che ci permettono di verificare e
personalizzare il computer.

t
r.i
cn
o@
er
Chi preferisce una visualizzazione classica del
pannello di controllo può cliccare nell’apposito
riquadro ottenendo la sottostante rap-
i
lb

presentazione grafica:
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


10
Tra le varie icone, ognuna delle quali rappresenta una specifica azione
atta ad ottenere informazioni e/o modificare configurazioni o gestire
applicazioni o hardware, si deve scegliere quella denominata
“Sistema”.

Ritornando alla visualizzazione della versione XP di


Windows, si sceglie la categoria “Prestazioni e
manutenzione” cliccandoci sopra.

t
r.i
Nell’immagine a sinistra è
riportato il menù di scelta
che viene visualizzato e

cn
dove, nella sezione
“Pannello di controllo” è
presente il tasto
“Sistema” (1) da attivare.

o@
er
L’attivazione di questo tasto
permette la visualizzazione della
finestra “Proprietà del sistema”,
i
raffigurata qui a lato, in cui sono
lb

presenti diverse schede selezionabili


in base alle informazioni da
.a

ottenere o modifiche da effettuare.

Dalla scheda “Generale” si


rto

ottengono informazioni sul tipo di


sistema operativo, il numero di
licenza, le caratteristiche della CPU
utilizzata e la quantità di memoria
be

RAM installata nel computer.

2.1.2.2 Modificare la configurazione del desktop del computer: opzioni di


ro

visualizzazione del desktop, volume audio, data e ora.

Cliccare con il tasto sinistro del mouse sul pulsante presente nella barra
delle applicazioni.
Si apre il menù di avvio dove è presente l’icona “Pannello di controllo” (A).
Facendo clic su questo pulsante, è visualizzata la finestra relativa al menù di scelta
degli strumenti suddivisi per categorie, dove si seleziona la categoria “Aspetto e
temi”…

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 11


t
r.i
cn
… che apre la finestra del menù di scelta relativo ad Aspetto e temi in cui è possibile

o@
scegliere direttamente una delle quattro operazioni (1) o accedere ad una delle tre
icone del Pannello di controllo.
i er
lb
.a
rto
be

Cliccando sull’icona “Schermo”(2) si


ro

visualizza la stessa finestra “Proprietà


– Schermo” che si apre selezionando
una delle quattro operazioni possibili:

In questa finestra sono presenti le


schede “Temi”, “Desktop”, “Screen
saver”, “Aspetto” ed “Impostazioni”
per la gestione di argomenti specifici
della visualizzazione sul monitor.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


12
La scheda “Temi”, visualizzata cliccando su “cambiare il tema del computer”,
permette di cambiare l’insieme sfondo, suoni ed icone.

La scheda ”Desktop”, visualizzata


cliccando su “Cambiare lo sfondo del
desktop”, permette di modificare od
eliminare l’immagine utilizzata come
sfondo del desktop.

t
r.i
cn
o@ La scheda ”Screen saver”, visualizzata
cliccando su “Scegliere uno screen saver”,
permette d’inserire il salvaschermo e
er
regolare le impostazioni di risparmio
energetico.
i
lb

La scheda ”Impostazioni”, visualizzata


cliccando su “Cambiare la risoluzione
dello schermo”, permette di modificare
.a

la gamma dei colori e la risoluzione dello


schermo.
rto

Una diversa modalità per visualizzare la


finestra “Proprietà – Schermo” è quella
di posizionarsi con il puntatore del mouse
in una parte qualsiasi dello sfondo del
be

desktop e cliccare con il tasto destro del


mouse; viene visualizzato un menù di
scelta rapida ove si seleziona la voce
“Proprietà”:
ro

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 13


Per modificare le impostazioni
relative al suono, dalla finestra
“Pannello di controllo” si
seleziona l’icona “Suoni, voce
e periferiche audio” …

t
r.i
… che provoca la visualizza-
zione dell’omonimo menù in
cui è possibile scegliere tra le

cn
voci “Regolare il volume di sistema”, “Cambiare le combinazioni di suoni” e
“Cambiare le impostazioni degli altoparlanti”:

o@
i er
lb
.a

La selezione di una delle voci: “Regolare


rto

il volume di sistema”, “Cambiare le


impostazioni degli altoparlanti” o la
selezione della sottostante icona …
be

… provocano l’apertura della finestra


ro

“Proprietà – Suoni e periferiche audio”


direttamente sulla scheda “Volume”
che è la prima delle cinque schede di cui
è composta.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


14
La selezione del bottone “Cambiare le
combinazioni di suoni”:

… visualizza la scheda ”Suoni” della


finestra delle proprietà da dove è
possibile assegnare una combinazione di
suoni o musiche ad ogni evento di

t
r.i
Windows.

Per impostare la data, l’ora o

cn
l’impostazione della lingua, dalla finestra
“Pannello di controllo” si seleziona
l’icona “Data, ora, lingua e opzioni
internazionali”…

o@
… che apre la finestra del menù di scelta relativo
a Data, ora, lingua e opzioni internazionali in
cui è possibile scegliere una delle tre operazioni
od accedere ad una delle due icone del Pannello di controllo.
i er
lb
.a
rto
be

La selezione dell’operazione “Modifi-


ro

care data e ora” o dell’icona “Data e


ora” provocano, entrambe, l’apertura
della finestra “Proprietà – Data e ora”
in cui sono presenti tre etichette
rappresentanti altrettanti schede i cui
campi permettono l’impostazione dalla
data, dell’ora e del fuso orario.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 15


La selezione dell’operazione
“Modificare il formato di numeri,
data e ora” o dell’icona “Opzioni
internazionali e della lingua …

t
r.i
… permette la visualizzazione della
finestra “Opzioni internazionali e

cn
della lingua” che, tramite le tre
schede “Opzioni internazionali”,
“Lingue” e “Avanzate”, che la
costituiscono, agisce sulle impo-

o@
stazioni locali di data, ora, numeri,
valuta, lingua e loro formato.

2.1.2.3 Impostare, aggiungere una lingua della tastiera.


er
L’ultima operazione delle tre presenti nella finestra del menù di scelta relativo a Data,
ora, lingua e opzioni internazionali, , visualizza la scheda
“Lingue” della finestra
i
“Opzioni internazionali e
lb

della lingua” tramite la quale


è possibile visualizzare o
.a

modificare le lingue e i
metodi che si possono
utilizzare per l’immissione
rto

del testo od aggiungere


ulteriori lingue.

A questa scheda si arriva


anche cliccando sull’icona
be
ro

Nella sezione Servizi di testo


e lingue di input è presente il
pulsante che,
se attivato, determina la
visualizzazione della scheda
“Impostazioni” presente
nella finestra “Servizi di testo
e lingue di input”:

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


16
Nella sezione Lingua di input
predefinita è possibile cambiare la
lingua, utilizzata dal sistema all’atto
dell’inizializzazione, tramite la
selezione operata dal menù a tendina
in esso presente:

t
r.i
cn
N.B. il passaggio alla lingua selezionata
sarà applicato dopo la ripartenza del
computer.

o@
Se, invece, si vuole modificare solo
temporaneamente (o per la sessione in
corso o solo per la durata della
esecuzione di un determinato lavoro) si può agire direttamente dall’icona presente
nella barra delle applicazioni:
er
Cliccando su di essa si apre il menù di scelta (qui a
destra), in cui selezionare la lingua utilizzata in input,
dalla tastiera, e che sarà attiva, al massimo, fino alla
i
lb

chiusura del computer.

Da questa finestra, volendo aggiungere un’ulteriore lingua di input, si clicca sull’icona


.a

che provoca l’apertura della finestra di colloquio “Aggiungi lingua di


input”.
rto

Nell'elenco a tendina, della


sezione Lingua di input, si
seleziona la lingua che si
desidera aggiungere.
be
ro

Quando si aggiunge una nuova


lingua, è necessario selezionare
almeno un servizio di testo, ad
esempio layout di tastiera.

Aggiungere soltanto le lingue che verranno utilizzate. Ogni lingua aggiunta viene
caricata in memoria all'avvio del computer, con conseguenti effetti sulle prestazioni.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 17


2.1.2.4 Installare, disinstallare un’applicazione.

Per gestire le applicazioni e i componenti nel computer in uso, esiste la funzione


“Installazione applicazioni” che Consente di aggiungere applicazioni, ad esempio
Microsoft Excel o Word, da CD-ROM o rete oppure di aggiungere aggiornamenti e
nuove funzioni di Windows da Internet.
Cliccare sul pulsante “start”
presente nella barra delle

t
applicazioni.

r.i
Si apre il menù di avvio dove è
presente l’icona “Pannello di

cn
controllo”.
Cliccando su questo pulsante,
viene visualizzata la finestra
relativa al menù di scelta degli

o@
strumenti in cui è presente la
categoria “Installazione appli-
cazioni”.
er
La funzione “Instal-
lazione applicazioni”
consente, inoltre, di
i
aggiungere o rimuo-
lb

vere componenti di
Windows non inclusi
nell'installazione ori-
.a

ginale.
Con questa funzione è
possibile installare solo
rto

applicazioni sviluppate
per i sistemi operativi
Windows.
be

Cliccando su di essa, viene visualizzata la finestra “Installazione applicazioni” nella


modalità “Cambia/Rimuovi programmi”(1) con l’elenco dei programmi installati.

Il primo elemento dell’elenco è già evidenziato; la selezione fornisce informazioni sul


ro

programma quali dimensioni e frequenza d’utilizzo.

Ovviamente si scorre l’elenco fino a trovare e selezionare il programma


che si ha intenzione di rimuovere e si clicca sul bottone “Rimuovi” che
ne provocherà la disinstallazione.

Il pulsante “Cambia” avvia la specifica procedura d’installazione ove è


possibile procedere con la modifica dell’attuale configurazione del
programma o la disinstallazione.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


18
t
r.i
cn
o@
N.B. Se l’applicazione è stata installata da CD, è bene averlo a portata di mano per
soddisfare l’eventuale richiesta d’inserimento per poter procedere (anche
selezionando “Installazione componenti di Windows”.

Normalmente i programmi da installare, forniti su CD, sono autoinstallanti ovvero


basta inserire il disco nel lettore perché inizi, automaticamente, la
er
routine d’installazione.
Nel caso la nuova applicazione non sia autoinstallante, è necessario
selezionare la funzione “Aggiungi nuovi programmi” che aprirà la
i
lb

sottostante finestra di colloquio:


.a
rto
be
ro

In questa finestra è presente la funzione di aggiornamento del sistema operativo, che


si attiva cliccando su , aprendo il collegamento con il sito della Microsoft
per la ricerca e lo scarico di nuovi aggiornamenti. Una seconda possibilità permette
l’installazione di un’applicazione da CD o da floppy, cliccando sul pulsante
seguendo, poi, le istruzioni delle successive finestre:

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 19


t
r.i
cn
o@
2.1.2.5 Utilizzare la funzione di stampa schermo da tastiera per catturare l’intero
er
schermo, la finestra attiva.

È possibile creare la copia di una finestra attiva nel desktop o dell’intero schermo per
inserirla, successivamente, all’interno di un documento.
i
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


20
Per copiare la finestra attiva è necessario premere,
contemporaneamente, i tasti “Alt” e “Print” della tastiera:

t
r.i
cn
L’immagine catturata è memorizzata, in un’area di appoggio temporaneo, a
disposizione per essere inserita in una qualsiasi applicazione Microsoft. Per inserirla
all’interno di un documento è necessario cliccare sulla voce “Incolla” contenuta nel
menù “Modifica” presente nella barra dei menù dell’applicazione in uso. Nell’esempio

o@
sotto riportato è utilizzato un documento Word:
er
i
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 21


Se si vuole copiare l’intero schermo del monitor, è sufficiente premere il tasto “Print”
della tastiera e procedere come precedentemente spiegato per inserire
l’immagine catturata nel documento:

Un altro modo per inserire in un documento


un oggetto, precedentemente “catturato” o

t
“copiato”, è quello di posizionarsi con il

r.i
puntatore del mouse sul documento
ricevente, cliccare il tasto destro del mouse
e selezionare “Incolla” dal menù di scelta

cn
che viene visualizzato:

o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


22
2.1.3 Uso delle icone
Un'icona è un'immagine (di solito un disegno stilizzato) di dimensioni ridotte che
rappresenta un programma, un'azione o un tipo di file. Più in generale si può affermare
che permette la comunicazione dell’informazione in forma immediatamente
comprensibile grazie a ciò che, de facto, è un codice visivo che supera le barriere
linguistiche. Nei moderni sistemi operativi viene associata un'icona alle applicazioni e
l'interazione con tale icona (ad esempio un doppio click) è il metodo standard per l’avvio

t
delle applicazioni.

r.i
cn
Dal desktop si possono eseguire quasi tutte le operazioni:
l’avvio dei programmi, la copia dei file, la connessione ad

o@
Internet, la lettura della posta elettronica e così via.
L’aspetto del desktop varia in base alle impostazioni
selezionate.

In esso sono presenti vari tipi d’icona, ognuna delle quali


rappresenta un diverso tipo d’oggetto.
er
In basso, nella finestra del desktop, c’è una barra in cui
troviamo altre icone, alcune delle quali sempre presenti.
i
lb

Essa è chiamata “barra delle applicazioni”


.a
rto

2.1.3.1 Riconoscere le più comuni icone, quali quelle che rappresentano: file, cartelle,
applicazioni, stampanti, unità, cestino dei rifiuti.
be

Riportiamo di seguito alcuni tipi di icone che possono essere presenti nel desktop:

Icone che rappresentano cartelle.


ro

Le cartelle sono dei raccoglitori contenenti i file od altre cartelle


“annidate”. Utilizzando le cartelle si possono organizzare le
informazioni in modo ordinato gerarchicamente.

La cartella si apre, per visualizzarne il contenuto, cliccandoci sopra con


il mouse.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 23


Un file è un contenitore di informazioni codificate ed organizzate in sequenza.
In genere è identificato con nome.estensione; l’estensione identifica la tipologia di file,
ovvero il tipo di programma con cui è stato realizzato e che lo può gestire. In Windows
i file sono rappresentati da icone diverse in base all’estensione; tutti i file con la stessa
estensione (creati con lo stesso programma) hanno la stessa icona.

File di testo: .doc = Microsoft Word


.RTF = WordPad

t
.txt = Blocco note

r.i
.pdf = Acrobat Reader

File grafici: .bmp = bitmap2

cn
.JPG = JPEG3
.GIF = Graphics Interchange Format4

o@
Ambiente Microsoft Office:

File di testo: .doc = Word

Fogli elettronici .xls = EXCEL


er
Data base relazionali .mdb = ACCESS
i
Presentazioni multimediali .pps = PowerPoint
lb
.a

File compressi .zip WinZip è un’applicazione che permette di


rto

comprimere i file in modo da risparmiare spazio sui supporti


d’archiviazione. L'algoritmo di compressione non influisce
sull’integrità dei dati perciò l’informazione, dopo la
decompressione, è identica all’originale.
be

Ambiente Internet: Internet Explorer è il browser5 internet


prodotto da Microsoft ed è, anche, il più usato.
ro

2
Bitmap è un formato dati utilizzato per la rappresentazione di immagini aster (costituito da punti o pixel) sui sistemi operativi
Microsoft Windows e OS/2.
3
JPEG (Joint Photographic Experts Group) è lo standard di compressione delle immagini fotografiche più utilizzato.
4
GIF (Graphics Interchange Format) è un formato per immagini di tipo bitmap molto diffuso nel World Wide Web in quanto, grazie
all’algoritmo di compressione utilizzato, anche immagini di una certa dimensione possono essere scaricate in un tempo
ragionevole mediante una connessione a bassa velocità.
5
Un web browser (detto navigatore) è un programma in grado di interpretare il codice HTML (e più recentemente XHTML) e
visualizzarlo in forma di ipertesto.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


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Ipertesti .htm o .html = documenti, disponibili nel WEB,
realizzati con l’apposito linguaggio HTML.
Ambiente audiovisivo: Real Player e Windows Media Player
sono software della famiglia dei media player, ovvero
programmi che eseguono file multimediali sia audio che video.
JPEG (file di immagini compressi) o in formato MPEG (file video e/o audio compressi).

Icona rappresentante il Cestino in cui vengono archiviati i file eliminati. È


possibile recuperare i file eliminati per errore oppure svuotare il Cestino

t
per liberare spazio su disco.

r.i
Selezionare un’icona, ovvero cliccarci sopra con il tasto sinistro del mouse (l’icona

cn
cambia tonalità di colore), significa comunicare al sistema operativo che si vuole
interagire con essa.
Se si vuole aprire un file, una cartella od attivare un’applicazione presente nel desktop,
è necessario cliccare due volte, in rapida successione, sull’icona che rappresenta

o@
l’oggetto interessato.

2.1.3.2 Creare, eliminare dal desktop un’icona di collegamento o un alias di menù.

Quando nell’icona è raffigurato un quadratino contenente una freccia


er
inclinata ( ), questo significa che l’icona è solo un collegamento, un
puntatore all’oggetto da essa rappresentato che, fisicamente presente
altrove nel computer, è immediatamente accessibile con un doppio clic
i
sul collegamento.
lb

Per creare un nuovo


collegamento cliccare,
.a

con il tasto destro del


mouse, in un punto
libero del desktop in
rto

modo da visualizzare il
menù di scelta rapida, in
cui selezionare “Nuovo”
quindi, dal sottomenù
be

che si apre, cliccare la


voce “Collegamento”:
ro

Nel desktop si visualizza


un’icona generica nominata
“Nuovo collegamento”…

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 25


… e si apre la finestra di colloquio “Crea collegamento”, relativa alla procedura guidata
per la creazione dei colle-
gamenti dove, cliccando il
pulsante “Sfoglia”, si pro-
voca l’apertura dell’elenco
degli oggetti a cui è possibile
legare l’accesso rapido.

t
r.i
cn
o@
Il passo successivo è quello di soddisfare la
richiesta di nominare il nuovo
collegamento, magari confermando ciò che
viene proposto in automatico:
i er
lb

Per terminare la procedura


.a

di creazione del collega-


mento si clicca sul tasto
.
rto
be
ro

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


26
Per creare un collegamento sul desktop si può anche cliccare, con il tasto sinistro del
mouse, sul pulsante “start” presente nella barra delle applicazioni.

Dal menù di Avvio che si apre,


si clicca sull’icona “Risorse del
computer”.

t
r.i
cn
È visualizzata la finestra
“Risorse del computer”
o@
in cui sono presenti le icone che rappresentano le unità di archiviazione.
Cliccando doppiamente su un'unità o una cartella, si apre la relativa finestra in cui sono
er
visualizzati gli oggetti contenuti.
i
lb
.a
rto
be
ro

Si clicca sull'oggetto desiderato e,


dal menù “File”, si seleziona la voce
“Crea collegamento”…

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 27


… in modo da creare l’icona di collegamento all’oggetto selezionato:

t
r.i
cn
o@
Infine, si seleziona il nuovo collegamento, cliccandoci sopra con il mouse, e lo si
trascina sul desktop mantenendo premuto il tasto sinistro del mouse.

In alternativa si può selezionare


l’oggetto interessato, cliccare sul
er
menù “File” per aprire l’elenco
delle possibili azioni, quindi
posizionarsi sulla voce “Invia a”
in modo che sia visualizzato il
i
lb

sottomenù con le alternative. Tra


esse sceglieremo il tasto:
.a
rto
be

È possibile creare un collegamento anche cliccando con il


pulsante destro del mouse sull'oggetto (ad esempio
un’applicazione del menù di Avvio), trascinandolo sulla
ro

scrivania, tenendo sempre premuto il tasto, quindi scegliendo “Crea collegamento” dal
menù di scelta rapida, che appare rilasciando il tasto del mouse.

Per eliminare un collegamento è sufficiente selezionarlo e, mantenendo premuto il


pulsante sinistro del mouse, lo si trascina sull’icona del cestino.

N.B. Quando si elimina il collegamento ad un oggetto, l'oggetto originale non è


eliminato, ma è ancora presente nel computer nella posizione originale.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


28
2.1.4 Uso delle finestre
L’utilizzo da parte degli attuali sistemi operativi di un’interfaccia uomo/macchina di tipo
grafico ha permesso all’utente di un sistema informatico, d’interagire con il computer
senza essere obbligato ad imparare una serie di comandi da impartire con la tastiera.
L’interfaccia grafica (graphical user interface, abbreviato GUI) utilizza dei simboli grafici
(il cui significato dovrebbe risultare intuitivamente comprensibile), che rappresentano
azioni, comandi, programmi o dati e che sono definiti con il nome di icone. Secondo il

t
contesto di riferimento, dette icone sono raggruppate in un insieme chiamato finestra.

r.i
2.1.4.1 Identificare le diverse parti di una finestra: barra del titolo, barra dei menu,
barra degli strumenti o barra multifunzione, barra di stato, barra di

cn
scorrimento.

Il sistema operativo Windows (finestra in inglese) è gestito tramite le “finestre di


colloquio” la cui organizzazione è la seguente:

o@
er
ESEMPIO DI “FINESTRA”
i
lb
.a
rto

Barra del titolo. In essa sono presenti: a sinistra il nome della finestra, a destra tre
icone di cui due relative al suo dimensionamento e la terza per la
be

chiusura della stessa.

Lascia in esecuzione l’applicazione, ma la riduce ad un’icona nella


barra delle applicazioni (minimizzare).
ro

Riduce le dimensioni della finestra dell’applicazione.

Provoca il ritorno alle dimensioni iniziali della finestra


dell’applicazione precedentemente ridotta.

Chiude l’applicazione.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 29


Barra dei menù. In essa sono presenti i nomi dei menù contenenti le azioni e/o
comandi eseguibili nell’ambito specificato dal nome del menù
stesso. In essa è presente il supporto per l’aiuto (? = help).

Barra degli strumenti standard. In essa sono presenti icone relative a funzioni o

t
comandi particolari e di utilizzo frequente. Questi pulsanti

r.i
possono essere aggiunti o eliminati dall’utente che può
personalizzare la barra.

cn
Barra degli indirizzi. È una delle tante “barre degli strumenti” presenti nei vari
ambienti di Windows. Tramite essa è possibile posizionarsi

o@
rapidamente su di una risorsa utilizzando il pulsante (che apre
un menù a tendina in cui si possono scorrere le risorse presenti
nel sistema), o digitandovi il percorso di dov’è situata o,
eventualmente, l’indirizzo WEB.
er
Barra di stato. In essa sono presenti informazioni relative all’oggetto corrente. La
barra di stato è generalmente situata nella parte inferiore di una
i
finestra. Non tutte le finestre dispongono di una barra di stato.
lb

Quando gli oggetti presenti (hardware, cartelle, applicativi, ecc.) sono tanti, e
soprattutto se la “finestra” è stata ridimensionata, sono visualizzate due barre:
.a

una per lo scorrimento verticale ed una per lo scorrimento orizzontale del


contenuto della finestra stessa in modo di averne la completa visualizzazione del
contenuto.
rto

N.B. tra le varie “barre” a supporto del sistema operativo Windows una, presente nella
be

parte inferiore del desktop (se necessario può essere nascosta o spostata in altra
posizione), fornisce informazioni sulle applicazioni attive nel computer, sia se avviate
dall’utente che eseguite automaticamente in fase d’inizializzazione del sistema, il suo
nome è barra delle applicazioni. In essa possiamo trovare:
ro

Lingua Ora del


Applicazioni avviate dall’utente Utilizzata sistema

barra di avvio veloce di applicazioni Programmi in esecuzione automatica


di uso frequente (se attivata) all’avvio del sistema

Pulsante start con cui è possibile gestire il sistema ed avviare tutte le applicazioni ed utilità

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


30
Volendo ridimensionare la finestra attiva, per adattarla alle esigenze del momento, si
può agire spostando il puntatore del mouse su uno dei lati della stessa. Quando il
cursore cambia aspetto, ovvero si trasforma in una freccia a punte contrapposte :
se posizionato sul bordo di un lato orizzontale,
se posizionato sul bordo di un lato verticale,
se posizionato sugli angoli in basso a sinistra o in alto a destra,
se posizionato sugli angoli in basso a destra o in alto a sinistra,

t
r.i
cn
o@
Si clicca il pulsante del mouse e, mantenendolo
cliccato, si trascina il bordo (o l’angolo),
aumentando o riducendo le dimensioni per quanto
er
necessario. Il trascinamento avviene nel verso
indicato dalla freccia: se verticale, la finestra si allunga od accorcia, se orizzontale si
allarga o restringe ed infine, se obliqua, la finestra aumenta o diminuisce in modo
i
vettoriale.
lb

2.1.4.2 Passare da una finestra ad un’altra.


.a

Nell’ipotesi che nel desktop siano attive diverse finestre di programmi, esse saranno
sovrapposte e risulterà visibile, in primo piano, solo l’ultima aperta (quella su cui si sta
lavorando). Volendo portare in primo piano un’altra finestra, ovvero, se si vuole
rto

passare ad un’altra applicazione attiva, il metodo più semplice è quello di cliccare


sull’icona dell’applicazione, su cui si vuole passare, presente nella barra delle
applicazioni.
be

Un’altra possibilità è quella di premere, contemporaneamente, i tasti Alt e Tab della


tastiera. Questo provoca la visualizzazione di una finestra contenente le icone relative
ro

alle applicazioni aperte con l’evidenziazione


tramite una cornice blu di quella in uso.
Mantenendo premuto il
tasto Alt e premendo,
ripetutamente, il tasto Tab
sono evidenziate di volta in volta le varie
applicazioni, ovvero si passa all’applicazione che
sarà portata in primo piano quando verranno
rilasciati i tasti.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 31


2.2 Gestione dei file
Il sistema operativo agisce sulla gestione dei dati (organizzazione e memorizzazione sui
dispositivi di archiviazione), tramite il “File System”, che li organizza in File e Cartelle.
2.2.1 Concetti fondamentali
Un file (archivio) è un insieme di informazioni, codificate ed organizzate come una
sequenza di byte, immagazzinate come un singolo elemento, in una memoria di massa

t
come dischi fissi e removibili, floppy-disk, DVD/CD-ROM, nastri magnetici, pendrive e

r.i
unità di rete. Dalla precedente definizione s’intuisce che i file contengono dati omogenei
al loro interno, ma possono avere caratteristiche diverse tra loro in quanto, secondo il
tipo di dato contenuto, possono essere programmi eseguibili, documenti di testo, file

cn
musicali, file d’immagini, filmati, pagine web o qualunque altra cosa.

Dato che nelle memorie di massa di un pc possono essere presenti un numero


considerevole di file, se non fosse adottato alcun criterio di gestione, risulterebbe molto

o@
difficile rintracciare il file che interessa. Per questo motivo il file system permette di
creare dei contenitori definiti con il termine di cartelle, in cui raggruppare i file in base a
regole logiche soggettive.

Per intenderci, se i documenti sono delle fatture, queste possono essere suddivise tra
fatture ricevute e fatture emesse, organizzate (per data e/o per numero) all’interno di
er
una directory (direttorio), o più semplicemente cartella, cui assegnare un nome
identificativo (ad esempio “fatture in ingresso” e “fatture in uscita”). A loro volta queste
cartelle possono essere collocate all’interno di altre cartelle rappresentanti, ad esempio,
i
l’anno di riferimento, e così via.
lb

Questo tipo di organizzazione rappresenta una


struttura gerarchica definita ad “albero”.
.a

In quest’albero la radice è l’unità di memoria di


massa (ad esempio il disco fisso C:\)
rto

contenente i dati, , i rami sono rappresentati


dalle cartelle, mentre le foglie sono i file.

Per raggiungere un determinato file è


be

necessario definire il percorso da seguire,


partendo dalla radice.

Nell’esempio a lato vediamo come il sistema


ro

operativo Windows XP visualizza la struttura


gerarchica rappresentante i documenti e le
cartelle, contenute in una cartella memorizzata
all’interno del disco locale C:.

Quindi, riferendosi al documento word


chiamato Concetti di base delle tecnologie ICT, Il percorso, espresso come riga di
comando, risulta:
C:\manuali ECDL\Concetti di base delle tecnologie ICT

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


32
Mentre con il normale metodo di navigazione attraverso le icone,
per raggiungere (aprire) il documento “Concetti di base delle
tecnologie ICT”, è necessario cliccare nell’ordine, sul tasto START,
sull’icona Risorse del computer, sull’icona Disco locale (C:), sulla
cartella manuali ECDL e, infine, sull’icona rappresentante il
documento desiderato.

t
r.i
In questa fase non è necessario addentrarci nel dettaglio di come opera il file system ma
è importante sapere che ogni file, o cartella, deve possedere un nome che lo distingua

cn
dagli altri. In molti sistemi operativi il nome del file comprende un’estensione, separata
da un punto, che ne definisce il tipo. Due oggetti con lo stesso nome (estensione
compresa) non possono trovarsi allo stesso livello, ma possono invece esistere in due

o@
cartelle diverse, anche se annidate una dentro l'altra.
Ogni disco (unità di memorizzazione di massa) contiene l’indice di tutti i file, in cui sono
memorizzati il nome, la posizione fisica nel disco, le dimensioni in byte, la data di
creazione o modifica, la cartella in cui è contenuto e altre informazioni.

2.2.1.1 Sapere come vengono misurati i file e le cartelle: KB, MB, GB.
er
A seconda del tipo, la dimensione di un file può variare notevolmente riflettendosi, di
conseguenza, sulle dimensioni dell’eventuale cartella che lo contiene. Essa può essere
i
di poche migliaia di byte (Kbyte), per un file di testo, fino a milioni di byte (Mbyte), per
lb

un’immagine, o miliardi di byte (Gbyte) per le banche dati di grandi dimensioni e/o
delle cartelle che contengo più di questi oggetti.
.a

2.2.1.2 Comprendere per quale motivo è importante effettuare delle copie di backup di
file su un supporto di memoria rimovibile da conservare in un luogo separato.
rto

Eseguire la copia periodica dei dati oggettivamente importanti, permette una


continuità e tranquillità lavorativa, proteggendo il sistema da una loro perdita.

Normalmente è abitudine eseguire delle copie di file masterizzandoli su cd-rom, o


be

registrandoli all’interno di un pendrive.

Per quanto riguarda la creazione di una copia dei dati su un supporto fisso o rimovibile
si procede come spiegato nel paragrafo “2.2.4 Duplicare, spostare”, in merito alla
ro

procedura operativa. Salvando in questo modo gli oggetti, essi sono immediatamente
disponibili all’utilizzo ma, normalmente, questo sistema è utilizzato per duplicare solo
alcuni dati e non tutto il contenuto del disco fisso; per operare in tal senso è preferibile
utilizzare un’apposita procedura definita di backup.

L'utilità backup, fornita dal sistema operativo Windows, permette di creare una copia
dei file e delle impostazioni del computer in uso. Nel caso che i dati presenti sul disco
rigido, per un guasto dello stesso, diventino inaccessibili o, per errore, siano cancellati
o soprascritti, è possibile utilizzare la copia per ripristinare i dati danneggiati o persi.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 33


Tramite la procedura di backup (o di ripristino) dei dati, che si avvia cliccando in
successione, sul pulsante start (dalla barra delle applicazioni), Accessori (dall’elenco
dei programmi), Utilità di sistema (dal sottomenù di Accessori) e Backup (dal
sottomenù di Utilità di sistema):

t
r.i
cn
o@
è possibile eseguire cinque diversi tipi di backup:

Backup normale: copia tutti i file selezionati e li contrassegna come file di cui è stato
er
eseguito il backup. Con i backup normali sarà sufficiente la copia più recente del file di
backup per ripristinare tutti i file. Il backup normale è generalmente eseguito la prima
volta che si crea un set di backup.
i
lb

Backup copia: copia tutti i file selezionati senza tuttavia contrassegnarli come file di
backup (rimane selezionato l'attributo “archivio”).
.a

Backup incrementale: copia soltanto i file creati o modificati dopo l'ultimo backup
normale o incrementale. Tali file sono contrassegnati come file di backup.

Se utilizzati in combinazione con il backup normale (nella creazione di un set di


rto

backup), per il ripristino dei dati sarà necessario disporre dell'ultimo backup normale e
di tutti i set di backup incrementali eseguiti da quel momento alla data di ripristino.

Backup differenziale: copia i file creati o modificati dall'ultimo backup normale o


be

incrementale. Tali file non sono contrassegnati come file di backup Se utilizzati in
combinazione con il backup normale (nella creazione di un set di backup), per il
ripristino dei dati sarà necessario disporre dell'ultimo backup normale e dell'ultimo
backup differenziale.
ro

Backup giornaliero: copia tutti i file selezionati che sono stati modificati il giorno in cui
è eseguito il backup giornaliero. Tali file non sono contrassegnati come file di backup.

Per questioni di sicurezza, ovvero per limitare la possibilità della perdita dei dati è
opportuno che le copie di backup (ovviamente eseguite su supporti removibili), siano
conservate in locali diversi da quelli ove sono posizionati i computer e riposte in
appositi contenitori protetti contro eventuali furti, incendi, crolli, ecc..

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


34
2.2.1.3 Comprendere i vantaggi del salvataggio dei file su unità online: maggiori
possibilità di accesso e di condivisione.

Tramite internet è possibile usufruire di una


nuova modalità di salvataggio dei dati: molti
siti offrono un servizio di archiviazione dei file
online.

Questo servizio consiste nel mettere a

t
disposizione dell’utente uno spazio, di

r.i
dimensioni variabili a seconda del sito, in cui
salvare, archiviare, organizzare e condividere
file rendendoli accessibili ovunque.

cn
La possibilità di utilizzare questi servizi,
normalmente, avviene tramite una
registrazione dell’utente per l’assegnazione di

o@
uno username (identificativo) e di una password per l’accesso.

È necessario sapere che tutti i file così salvati sono resi pubblici in automatico, cioè
condivisi con chiunque (ovviamente questo avviene per quei siti che offrono il servizio
in modo gratuito). Si suggerisce di verificare la possibilità di rendere “privato” il file
er
tramite l’associazione di una password di protezione cosicché, pur accedendo
all’indirizzo URL6 di condivisione, senza l’inserimento della password impostata, non
sarà possibile procedere con il download (scarico) del file sul computer richiedente.
i
lb

2.2.2 File e cartelle


2.2.2.1 Creare una cartella e un’ulteriore sottocartella.
.a

La creazione di una cartella avviene partendo dall’individuazione del supporto


destinata a contenerla. Come già accennato la cartella può essere collocata all’interno
rto

di un supporto magnetico/ottico di memorizzazione, come un hard disk, un floppy disk


un CD-ROM, ecc. o annidata all’interno di altre cartelle in modo da soddisfare la logica
d’archiviazione adottata.
Nel presente esempio si vuole creare una cartella all’interno di quella chiamata
be

“Documenti”.
Cliccare, con il tasto sinistro del mouse, sul pulsante “start” presente nella barra delle
applicazioni. Dal menù di avvio che si apre, si clicca sull’icona “Risorse del computer”
ro

provocando la visualizzazione della finestra “Risorse del computer”; si clicca sull’icona


“Documenti” in modo da aprirne la relativa finestra. Dal riquadro “Operazioni file e
cartella” fare clic su “Crea nuova cartella” che genera, appunto, una cartella nominata
“Nuova cartella”. Questa etichetta, generata automaticamente, è già in modalità
“Rinomina” (la scritta, bordata, è evidenziata in azzurro); si digita, direttamente, il
nome che si vuole attribuire e premere su “INVIO”.

6
Uniform Resource Locator è una sequenza di caratteri che identifica univocamente l'indirizzo di una risorsa in internet.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 35


t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

Per la creazione di ulteriori sottocartelle, ovvero cartelle contenute all’interno di altre


cartelle, il modo di procedere è lo stesso: si clicca sulla cartella principale in modo da
“aprirla”, quindi, sempre dal riquadro “Operazioni file e cartella”, si fa clic su “Crea
nuova cartella”, si digita il nome da assegnare al nuovo elemento e si clicca su “INVIO”.
Una ulteriore modalità per creare una cartella è quella di cliccare con il pulsante destro
del mouse“ su un'area vuota della finestra della cartella o del desktop; dal menù di
scelta che è visualizzato, si clicca sul comando “Nuovo“ provocando l’apertura di un
ulteriore sottomenù contenente l’elenco degli oggetti che possono essere creati.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


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t
r.i
cn
o@ In ultimo si clicca sulla voce
“Cartella“ che esegue la
er
creazione dell’icona della
nuova cartella pronta per
essere rinominata digitando il
i
lb

nome che gli si vuole


attribuire. Si conferma tramite
il tasto “INVIO”.
.a

2.2.2.2 Trovare, rinominare, riordinare i file e/o le cartelle e modificarne il tipo di


rto

visualizzazione.

È possibile che sia necessario cambiare il nome ad un file o ad una cartella. Il primo
passo è quello di individuare l’oggetto da rinominare.
be

Windows consente di cercare file e cartelle in diversi modi.


Ricerca guidata (spiegata più avanti), rappresenta il metodo più diretto per eseguire la
ricerca di file. Utilizzare Ricerca guidata per cercare tipi di file comuni, se si ricorda
ro

integralmente o in parte il nome del file o della cartella che si desidera cercare oppure
se si conosce la data dell'ultima modifica del file. Conoscendo solo una parte del nome,
è possibile utilizzare i
caratteri jolly per
individuare tutti i file o
tutte le cartelle che
contengono quella parte di
nome.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 37


Esplora risorse consente di vedere rapidamente tutti i file e le cartelle presenti nel
sistema; può essere utilizzato efficacemente per copiare o spostare i file da una
cartella all'altra. Da usare se si conosce il percorso del file o della cartella.

t
r.i
Risorse del computer
visualizza le cartelle

cn
presenti nel computer in
modo meno dettagliato.
Si utilizza Risorse del
computer per operare su

o@
diversi file in una cartella o
riorganizzare il contenuto di una cartella creando o rinominando sottocartelle.

Risorse di rete offre una


visualizzazione di tutti i
er
computer, i file, le cartelle,
le stampanti e altre risorse
condivisi in rete e a cui il
computer è connesso.
i
lb

In risorse di rete viene fornita una visualizzazione della rete simile a quella, fornita da
Esplora risorse, delle risorse del computer. Si utilizza quando si desidera vedere tutte le
risorse disponibili nella rete, quando si conosce la posizione della risorsa o quando si
.a

desidera copiare file e cartelle da un percorso della rete a un altro.

Nel presente esempio ipotizziamo di non ricordare dove è memorizzato i file.


rto

Tramite il comando “Cerca” otteniamo una lista di file tra cui quello che ci interessa; lo
selezioniamo cliccando sopra la sua icona:
be
ro

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


38
Dopo aver evidenziato il file
da rinominare, dal menù
“File” si sceglie il comando
”Rinomina” che permette
l’inserimento del nuovo
nome. Si preme il tasto
INVIO per confermare la
variazione.

t
r.i
cn
o@
N.B. I nomi di file non possono
contenere i seguenti caratteri:
\ / :* ? " < > |.

È possibile rinominare un oggetto


anche cliccandoci sopra con il
er
tasto destro del mouse aprendo,
in tal modo, un menù di scelta con le sole azioni o comandi possibili, in quel momento,
sull’oggetto stesso. Tra le voci elencate è presente anche “Rinomina”.
i
lb

Si prosegue come già visto.


Per comodità di archiviazione e quindi per rendere più facile il reperimento di un file o
di una cartella, può essere necessario organizzare i suddetti oggetti all’interno del
.a

contesto (cartella o desktop) in cui sono memorizzati.


La disposizione degli oggetti contenuti
rto

all’interno di una cartella avviene


tramite il menù “Visualizza” ove,
cliccando sulla voce “Disponi icone per”
si apre un sottomenù con le modalità di
be

disposizione tra cui scegliere.


Le opzioni dell’elenco sono spiegate
nella tabella successiva tranne:
ro

Visualizza in gruppi. L'opzione consente


di raggruppare i file in base a qualsiasi
dettaglio del file, ad esempio per nome,
dimensione, tipo o data dell'ultima
modifica. Se si raggruppano ad esempio
i file per tipo di file, i file di immagine
saranno visualizzati in un gruppo, quelli
di Microsoft Word in un altro e quelli di Excel in un terzo gruppo.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 39


Per disporre le icone del desktop si posiziona il cursore del mouse su un punto libero
da icone o altro dello schermo, quindi si clicca con il tasto destro del mouse.

t
r.i
cn
o@
er
Si apre un menù di scelta contenente la voce “Disponi icone per”, su cui si clicca per
i
lb

visualizzare un sottomenù contenente le modalità di disposizione, dove effettuare la


scelta in base a quanto descritto nella sottostante tabella:
.a

Fare clic su Per

Nome Disporre le icone in ordine alfabetico in base al nome.


rto

Disporre le icone in base alla dimensione del file. Se l'icona


Dimensione rappresenta un collegamento a un programma, la dimensione cui
si fa riferimento è quella del collegamento.
be

Disporre le icone in base al tipo. Ad esempio, se nel desktop sono


Tipo presenti collegamenti a varie presentazioni di PowerPoint, queste
saranno disposte l'una accanto all'altra.
Disporre le icone in base alla data dell'ultima modifica al
Ultima modifica
ro

collegamento.
Disposizione
Disporre le icone in colonne sul lato sinistro dello schermo.
automatica

Disporre le icone sullo schermo nelle posizioni definite da una


Allinea alla griglia
griglia invisibile. La griglia consente di allineare le icone tra loro.

Mostra icone del Nascondere o visualizzare le icone del desktop. Quando questo
desktop comando è selezionato le icone sono visualizzate sul desktop.
Tabella delle opzioni del comando “Disponi icone per” relativo al desktop.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


40
Si è accennato, pre-
cedentemente, a
come può essere vi-
sualizzato un file o
una cartella in base
alla scelta fatta tra-
mite il menù “Visua-
lizza” presente nella

t
barra dei menù della

r.i
finestra relativa alla
cartella che li con-
tiene.

cn
Dall’elenco di voci
presenti in questo
menù vediamo quelle

o@
relative al tipo di vi-
sualizzazione degli
oggetti ed il loro si-
gnificato.
er
Anteprima:
In visualizzazione Anteprima le immagini contenute in una cartella sono visualizzate
nell'icona della cartella per consentire una più rapida identificazione del contenuto
i
della stessa. Se si archiviano immagini in numerose cartelle, in visualizzazione
lb

Anteprima è possibile identificare immediatamente la cartella che contiene l'immagine


desiderata. Sullo sfondo di una cartella sono visualizzate per impostazione predefinita
fino a quattro immagini. Per identificare una cartella in visualizzazione Anteprima è
.a

tuttavia possibile scegliere di visualizzare una sola immagine. Il nome completo della
cartella è visualizzato sotto l’icona.
rto

Titoli:
In questo tipo di visualizzazione i file e le cartelle sono visualizzati come icone. Le icone
sono più grandi di quelle della visualizzazione Icone e le informazioni di ordinamento
selezionate sono visualizzate di lato, sotto al nome del file o della cartella. Se si
be

ordinano ad esempio i file per tipo, sotto al nome di un documento di Microsoft Word
viene visualizzato "Documento Microsoft Word".
Icone:
ro

In visualizzazione Icone i file e le cartelle sono visualizzati come icone. Il nome del file è
visualizzato sotto alla rispettiva icona. Le informazioni di ordinamento non sono invece
visualizzate. In questa visualizzazione è possibile visualizzare file e cartelle in gruppi.
Elenco:
In visualizzazione Elenco il contenuto di una cartella è visualizzato sotto forma di
elenco di nomi di file o di cartelle preceduto da piccole icone. Questa visualizzazione è
utile se la cartella contiene molti file e si desidera scorrere l'elenco per cercare un
nome di file. In questa visualizzazione è possibile ordinare file e cartelle, ma non è
consentito visualizzare i file in gruppi.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 41


Dettagli:
In visualizzazione Dettagli sono visualizzati il contenuto della cartella aperta e
informazioni dettagliate sui relativi file, incluso nome, tipo, dimensione e data
dell'ultima modifica ed è, inoltre, possibile visualizzare i file in gruppi.
Con questo tipo di visualizzazione è possibile riordinare file(e/o cartelle), in modalità
crescente o decrescente, in base al nome, alla dimensione, al tipo o alla data
dell’ultima modifica. Per eseguire il riordino, ci si posiziona con il cursore sul campo
contenente l’intestazione della colonna (nell’esempio il campo Nome), che cambia di

t
colore per evidenziare la sua selezione, e si clicca. La selezione avverrà nel senso

r.i
indicato dalla punta della freccia presente accanto alla definizione del campo. Eseguito
il comando, la freccia invertirà il suo orientamento per indicare il verso di ordinamento
dei dati.

cn
2.2.3 Operare con i file
o@
er
2.2.3.1 Riconoscere i file di tipo più comune: file di elaboratore testi, file di foglio
elettronico, file di database, file di presentazioni, file di tipo PDF, file di
i
immagini, file audio, file video, file compressi, file temporanei, file eseguibili.
lb

Precedentemente sono state visualizzate alcune icone che raffigurano alcuni dei tipi di
file utilizzati più frequentemente. Questo tipo di rappresentazione grafica è legata al
.a

tipo di sistema operativo utilizzato e quindi il simbolo utilizzato può differire anche
molto, pur rappresentando lo stesso tipo di file, tra i diversi tipi di sistemi operativi.
Solo l’estensione
rto

del nome del file (i NSSIIO


EESSTTEEN ONNEE TTIIPPO
O DDII FFIILLEE
caratteri espressi .txt file di testo semplice
dopo il punto che .rtf file di testo in formato “Rich Text Format”
segue il nome), .doc .docx file di testo Microsoft Word
be

identifica univo- .xls fogli di calcolo Microsoft Excel


camente il tipo di .ppt presentazioni Micosoft Power Point
file ed il pro- .htm, .html, pagine web statiche
gramma che l’ha .mp3, .wav
ro

file contenenti tracce sonore


creato (un file di .pdf documenti di tipo PDF
testo avrà esten-
.png, .bmp, gif, .jpg, .jpeg file contenenti immagini
sioni diverse a se-
.zip, .rar file compressi
conda del pro-
.avi, .mpeg, .wmv, .mp4, .3gp file video
gramma di editor
.dwg, .dxf programmi di disegno CAD
utilizzato).
.exe, .com, .bat e .cmd programmi e script eseguibili in Windows

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


42
2.2.3.2 Proprietà dei file e delle cartelle

I file e le cartelle dispongono di alcune finestre delle proprietà in cui sono visualizzate
informazioni, quali la dimensione, il percorso e la data di creazione. Quando si
visualizzano le proprietà di un file o di una cartella, è inoltre possibile ottenere
informazioni su:
gli attributi7 del file o della cartella
il tipo di file

t
il nome del programma che apre il file

r.i
il numero di file e di sottocartelle contenuti nella cartella
la data dell'ultima modifica o dell'ultimo accesso al file
In base al tipo di file o di cartella selezionata è inoltre possibile visualizzare ulteriori

cn
informazioni, contenute nelle schede che compongono le varie finestre di colloquio
“Proprietà”, che verranno visualizzate.

Vediamo alcuni esempi in base alla tipologia di file o cartella.

o@
PROPRIETÀ CARTELLA
Per visualizzare la finestra “Proprietà” di
una cartella, si clicca sull’omonima voce
presente nel menù di scelta rapida, che
viene visualizzato, cliccando con il tasto
er
destro del mouse, sull’icona che
rappresenta la cartella in oggetto.
La finestra di colloquio è composta da
i
tre schede:
lb

Generale
In questa scheda sono indicati il tipo, la
.a

posizione e dimensione, il contenuto, la


data di creazione e se la cartella è
nascosta o di sola lettura.
rto

Cliccando il tasto …
be
ro

… si visualizza la finestra “Attributi


avanzati” ove è possibile indicizzare la
cartella, comprimerne o crittografarne il
contenuto per risparmiare spazio fisico su disco o proteggere i dati.

7
Informazioni che indicano se il file è di sola lettura, nascosto, di backup, compresso o crittografato e se il suo contenuto deve
essere indicizzato per consentire la ricerca rapida.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 43


Condivisione
Questa scheda consente di
condividere la cartella con altri utenti
e di impostare le autorizzazioni di
accesso ai file che contiene.

t
r.i
cn
o@
er
Personalizza
Questa scheda consente di cambiare
l'immagine visualizzata su una cartella
i
lb

in visualizzazione Anteprima, l'icona


della cartella e di scegliere un nuovo
modello per la cartella. I modelli di
.a

cartella contengono collegamenti a


informazioni e operazioni relativi a file
specializzati, quali immagini o file
rto

musicali.
be
ro

Cliccando sul tasto , viene


aperta la finestra “Cambia icona per la
cartella modell…”, ove è possibile selezionare
una ulteriore immagine che rappresenti la
cartella selezionata.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


44
Se la cartella selezionata è solo un
collegamento, la finestra delle
proprietà è composta da sole due
schede: Generale, che differisce
dalla precedente in quanto contiene
anche le date dell’ultima modifica e
dell’ultimo accesso effettuati.
Collegamento: In questa scheda

t
sono riepilogati il nome del

r.i
collegamento, le informazioni di
destinazione e il tasto di scelta
rapida.

cn
Consente di scegliere la modalità di
o@
er
visualizzazione dell'elemento quando
si apre il collegamento: in una finestra
standard, a schermo intero
i
(ingrandito) o come pulsante sulla
lb

barra delle applicazioni (ridotto a


icona). Consente inoltre di visualizzare
la destinazione del collegamento,
.a

cambiare l'icona del collegamento e


aprire un collegamento con un altro
nome utente.
rto

PROPRIETÀ FILE
Per visualizzare la finestra “Proprietà” di
un file, si posiziona il puntatore del mouse
be

sull’icona che lo rappresenta, si clicca con il


tasto destro e, dal menù di scelta rapida
che viene visualizzato, si clicca sulla voce
ro

“Proprietà”.

Nella finestra che viene visualizzata sono presenti tre schede:


Generale in cui sono indicati il tipo, la posizione e dimensione, il contenuto, le date
relative alla creazione, all’ultima modifica e dell’ultimo accesso oltre alla
possibilità di rendere il file nascosto o di sola lettura.
Anche in essa, tramite il tasto è possibile aprire la
finestra “Attributi avanzati” per indicizzare, archiviare, comprimere o
crittografare il file.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 45


Impostare lo stato di sola lettura di
un file consente di proteggerlo
dall'eliminazione e dalle modifiche
accidentali al contenuto. Se un file è
impostato su sola lettura, non sarà
possibile salvare le modifiche a
meno che non venga disattivato lo
stato di sola lettura del file.

t
r.i
Personalizza
Questa scheda consente di creare

cn
nuove proprietà per fornire
informazioni aggiuntive su un file.
Per creare una nuova proprietà ad
un file, utilizzando la scheda

o@
Personalizza, selezionare o digitare
il nome della proprietà nella casella
Nome.
Nella casella Tipo selezionare un
tipo di proprietà, ad esempio Testo oppure Data.
er
Nella casella Valore digitare un
valore per la proprietà.
i
lb

È possibile, ad esempio, selezionare


Reparto nella casella Nome, Testo
nella casella Tipo e digitare “Arredi”
.a

nella casella Valore.


rto
be

Riepilogo
ro

In questa scheda sono riepilogate le


informazioni relative al file, incluso il
titolo, l'argomento, la categoria e
l'autore.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


46
2.2.3.3 Attivare un programma di editing di testo. Inserire del testo in un file,
assegnare un nome al file e salvarlo all’interno di una unità disco.

Windows include due programmi di elaborazione testi, ovvero Blocco note e WordPad.
Entrambi forniscono le funzioni di base per la creazione e la modifica di testi, anche se
per alcune operazioni un programma può risultare più appropriato dell'altro.
Blocco note è un editor di testo di base che può essere utilizzato per documenti
semplici o per creare pagine Web. Se invece si desidera creare o modificare dei file che

t
richiedono una formattazione o della grafica, è necessario utilizzare WordPad.

r.i
Prima di scegliere l'applicazione, è necessario determinare quali dei seguenti requisiti
saranno necessari per la stesura del documento.

cn
Formattazione del testo
Blocco note supporta solo le funzioni di formattazione più semplici. È possibile
specificare un tipo di carattere e inserire tabulazioni. Il tipo di carattere non viene

o@
applicato a singoli paragrafi o parole ma all'intero documento e non viene salvato con
il file. Se il file viene aperto in un computer diverso, il tipo di carattere visualizzato sarà
quello correntemente disponibile.
i er
lb

WordPad consente di creare documenti più complessi e mette a disposizione la


maggior parte delle funzionalità di un programma di elaborazione testi. È possibile
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 47


Grafica
Il Blocco note non supporta funzionalità di grafica.
Impostazione della pagina
Le opzioni di base per l'impostazione della pagina quali margini, intestazioni e piè di
pagina e l'orientamento per la stampa, sono disponibili sia in Blocco note che in
WordPad.
Dimensione del documento
Quanto più un documento è elaborato, tanto maggiore sarà il tempo richiesto per

t
aprirlo e modificarlo. Blocco note e WordPad sono entrambi programmi compatti e ad

r.i
avvio rapido, particolarmente adatti per file di piccole dimensioni.
Supporto di sistemi operativi diversi
Blocco note è un editor di solo testo che crea file con estensione txt compatibili con

cn
sistemi operativi diversi, ad esempio Macintosh o UNIX. WordPad consente anche il
salvataggio come documenti di Word.
Utilizzo di più lingue

o@
WordPad e Blocco note consentono di salvare i file in formati diversi, ad esempio
Unicode, offrendo così una maggiore flessibilità per l'utilizzo di documenti con set di
caratteri diversi o creati con altri programmi.
Linguaggio HTML e pagine Web
Chi utilizza il linguaggio HTML per la creazione di pagine Web, spesso adotta Blocco
er
note come editor HTML in quanto, supportando solo elementi di formattazione molto
semplici, non è possibile salvare inavvertitamente attributi di formattazione speciali in
documenti che è importante rimangano in formato di solo testo.
i
lb

Per avviare uno dei due programmi di editor presenti nel sistema operativo Windows
XP, si clicca sul tasto “Start”, della barra delle applicazioni, quindi sulla voce “Tutti i
programmi” e, dal menù elenco che si apre cliccando su “Accessori”, scegliere l’editor
.a

più appropriato.
rto
be
ro

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


48
Il salvataggio dei documenti creati, per
entrambi i programmi, si effettua
scegliendo tra i comandi “Salva con
nome…” o “Salva” presenti nel menù di
scelta che si apre cliccando sul menù “File”.

t
r.i
cn
o@
er
Si può notare che l’editor Blocco note
permette un formato ANSI ed Unicode,
mentre il WordPad permette anche un
salvataggio nel formato “Documento di testo”(Microsoft Word).
i
lb

2.2.3.4 Individuare buoni esempi nell’attribuzione di nomi a cartelle, file: utilizzare


nomi significativi per cartelle e file per renderne più semplice il recupero e
.a

l’organizzazione.

È bene usare il buon senso quando si assegna il nome ad un nuovo file, in questo modo
rto

sarà più semplice ritrovarlo per usi successivi.


Il nome non deve essere generico: più è attinente al contenuto del file è più facile è la
sua ricerca.
Un esempio può essere rappresentato da una fattura.
be

È probabile che i file utilizzati siano molti e di vario tipo. Se fossero disposti in modo
disorganizzato potrebbe risultare difficile trovare in breve tempo la fattura che
interessa.
Un suggerimento è quello di creare delle cartelle in cui inserire i documenti in base al
ro

loro contenuto, o alla loro tipologia.


Così si crea la cartella “FATTURE” in cui inserire tutte le fatture.
Oltre ai file, le cartelle possono contenere anche altre cartelle denominate
sottocartelle. È possibile creare un numero illimitato di sottocartelle, ognuna
contenente un numero illimitato di file e sottocartelle.
Così, all’interno della cartella FATTURE creiamo due sottocartelle: “FATTURE IN ENTRATA” e
“FATTURE IN USCITA” (oppure delle sottocartelle per cliente o per fornitore e così via).
Poniamo che la fattura in questione sia una fattura da noi emessa per il cliente “PINCO”.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 49


Dato che, nel tempo, la sottocartella FATTURE IN USCITA potrebbe contenere altre fatture
per il cliente PINCO, è necessario che esse contengano nel nome un’ulteriore
informazione distintiva, ad esempio la data e quant’altro ci possa facilitare la ricerca
(ad esempio: Fattura Pinco n2 del 12_10_2009).
N.B. Windows generalmente limita i nomi di file a 260 caratteri. In realtà, però, il
nome del file deve essere più breve, poiché nel numero di caratteri viene
incluso il percorso completo, ad esempio C:\Programmi\nomefile.txt. Per
questo motivo può talvolta verificarsi un errore durante la copia di un file con

t
un nome molto lungo in un percorso più lungo del percorso corrente.

r.i
In un nome di file non è possibile utilizzare i caratteri seguenti: \ / ? : * " > < |

cn
2.2.4 Duplicare, spostare
Talvolta può sorgere l'esigenza di cambiare la posizione di archiviazione dei file nel
computer, spostandoli ad esempio in una cartella diversa o copiandoli su supporti

o@
rimovibili, quali CD o schede di memoria, per condividerli con altri utenti. Di seguito
sono esposte le varie modalità con cui effettuare le suddette azioni.

Un modo sbrigativo per copiare e spostare un file o una cartella è rappresentato dal
posizionamento sul desktop delle due finestre risultanti dall’apertura sia della cartella
er
contenente il file o la cartella da copiare o spostare, sia della cartella destinataria. In
questo modo è visibile il contenuto di entrambe; si seleziona l’elemento da duplicare o
spostare quindi, utilizzando il metodo chiamato trascinamento della selezione si
i
trascina la selezione dalla prima alla seconda cartella.
lb
.a
rto
be

http://res1.windows.microsoft.com/resbox/it/Windows%20Vista/Main/9/a/9a12f3f6-ebc4-4d1f-9e18-
ro

A seconda delle rispettive localizzazioni fisiche delle due cartelle (origine e


destinazione), utilizzando il metodo di trascinamento della selezione, l'elemento
selezionato viene o copiato o spostato.
La differenza è dovuta al fatto che se le due cartelle si trovano sullo stesso disco rigido,
per evitare che sullo stesso disco rigido vengano create due copie dello stesso file o
della stessa cartella, l'elemento selezionato viene spostato.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


50
2.2.4.1 Selezionare file, cartelle singolarmente o come gruppo di file, cartelle
adiacenti, non adiacenti.

Per selezionare più file e/o cartelle è necessario, per primo, aprire la cartella che li
contiene e quindi procedere con una delle modalità sotto elencate secondo le
necessità.

Per selezionare più file o cartelle adiacenti, fare clic sul primo oggetto,

t
quindi fare clic sull'ultimo oggetto tenendo premuto contempo-

r.i
raneamente il tasto MAIUSC.

Per selezionare più file o cartelle non adiacenti, tenere premuto il tasto

cn
CTRL mentre si selezionano i singoli oggetti.

Per selezionare tutte le cartelle o i file visualizzati nella finestra, scegliere Seleziona
tutto dal menu Modifica nella barra dei menù della finestra aperta.

o@
N. B. Se sono stati selezionati tutti i file o tutte le cartelle e si desidera annullare la
selezione, fare clic su un'area vuota della finestra della cartella.

2.2.4.2 Duplicare e spostare file, cartelle tra cartelle e tra unità.


er
Per copiare un file o una cartella è necessario, per primo, aprire la cartella che li
contiene.
i
lb
.a
rto
be
ro

Se non si riesce a trovare il file o


la cartella da copiare, utilizzare il
comando Cerca per individuarlo
(fare clic sul pulsante Start e
quindi fare clic su Cerca).

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 51


Selezionare il file o la cartella da
copiare; in Operazioni file e cartella
fare clic su Copia il file o Copia la
cartella.

t
r.i
cn
Le due finestre dell’esempio
rappresentano la stessa finestra

o@
(Disco rimovibile G:); la differenza è
nelle voci selezionate nel riquadro
Operazioni file e cartella che cambiano in base all’oggetto da copiare.

Si visualizza la finestra “Copia elementi” dove,


una volta selezionata l'unità o la cartella di
er
destinazione in cui inserire il duplicato, si clicca
il pulsante per eseguire,
effettivamente, la copia dell’elemento
i
lb

selezionato.

È possibile creare una nuova cartella in cui


.a

inserire gli elementi copiati.

Per spostare un file o una cartella si procede


esattamente come è stato eseguito per la copia
rto

di un file o di una cartella.


be

La differenza è nel selezionare il comando


Sposta cartella o Sposta file nel riquadro
ro

Operazioni file e cartella al posto dei comandi


di copia.
La finestra Sposta elementi, analogamente alla
copia, invita a selezionare la posizione in cui
spostare l’elemento selezionato ed effettuare
l’operazione cliccando il tasto .

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


52
N.B. Se si trascina un programma in un'altra posizione, sarà creato un collegamento
al programma. Per spostare un programma, fare clic con il pulsante destro del
mouse e trascinare il programma nella nuova posizione. Per spostare un
programma è necessario essere connessi come amministratore.

2.2.5 Eliminare, ripristinare


2.2.5.1 Eliminare file, cartelle collocandoli nel cestino.

t
Quando un file o una cartella non sono più necessari, è possibile

r.i
rimuoverli dal disco rigido del computer per recuperare spazio e
impedire che rimangano presenti oggetti inutilizzati.
Quando si elimina un oggetto, questo viene temporaneamente

cn
archiviato nel Cestino (quindi è ancora presente nel disco), una
sorta di cartella di sicurezza che consente di recuperare file e
cartelle eliminati accidentalmente. È opportuno, con una certa frequenza, svuotare il

o@
cestino dopo averne controllato il contenuto, in modo da recuperare tutto lo spazio sul
disco rigido occupato dagli oggetti inutilizzati.
N.B. Gli elementi eliminati da un disco floppy o da un’unità di rete sono rimossi in
modo permanente e non sono salvati nel Cestino.
Per eliminare uno di questi oggetti è necessario individuare la sua posizione e
er
selezionarlo, quindi procedere con una delle seguenti alternative:
i
lb
.a
rto
be
ro

in Operazioni file e cartella fare clic su Elimina il file o Elimina la cartella (a


seconda dei casi);
premere il tasto Canc;

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 53


selezionare Elimina presente nel menù File della barra dei menù (1);
cliccarci sopra con il tasto destro del mouse e selezionare il comando Elimina
presente nel menù di contesto (2);
mantenendo premuto il tasto sinistro del mouse, trascinarlo
direttamente nel Cestino.

t
r.i
cn
Tranne che per
trascinamento diretto nel
il o@
er
Cestino, negli altri casi
apparirà una finestra di
richiesta di conferma della
i
volontà di eliminare
lb

l’oggetto selezionato.
.a

2.2.5.2 Ripristinare file, cartelle presenti nel cestino.


rto

Per recuperare un
elemento eliminato, fare
doppio clic sull'icona
Cestino sul desktop.
be
ro

Si apre la finestra
Cestino dove si seleziona
l’elemento da ripristi-
nare; dal riquadro
Operazioni cestino, sce-
gliere la voce Ripristina
elemento.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


54
2.2.5.3 Svuotare il cestino.

Come già accennato, lo spostamento di un oggetto all’interno del Cestino, non ne


provoca la reale rimozione dal computer, in questo modo è possibile recuperarlo nel
caso di un ripensamento o di un errore.

Per eliminare solo un determinato oggetto in modo definitivo è


necessario:

t
- fare doppio clic sull'icona Cestino per aprire la finestra di

r.i
colloquio Cestino,
- selezionare l’elemento con il tasto destro del mouse,
- scegliere la voce Elimina dal menù di contesto che viene

cn
visualizzato.

Per svuotare il Cestino è necessario cliccarci sopra due volte in modo da aprire la
relativa finestra, quindi eseguire una delle, due, seguenti alternative

o@
1) dal riquadro Operazioni cestino, scegliere la voce Svuota cestino
2) dal menù File scegliere Svuota cestino
er
i
lb

Un’altra possibilità è quella di cliccare con il tasto


destro del mouse sull’icona del cestino e, dal menù di
contesto che viene visualizzato, cliccare sul comando
.a

Svuota cestino, quindi rispondere affermativamente


alla finestra Conferma eliminazione file.
rto
be

2.2.6 Ricerca
Può succedere di non ricordare dove un determinato file o cartella sono stati
ro

memorizzati; può capitare che l’oggetto che stiamo cercando sia stato inserito in una
cartella che a sua volta è annidata all’interno di altre cartelle contenute, anche loro,
all’interno di ulteriori cartelle (proprio come delle “matrioske”). Se poi non è stato
adottato alcun metodo di archiviazione che ci permetta, in modo logico, di trovare il
percorso, diventa oltremodo difficile rintracciare ciò che cerchiamo.
Per aiutarci il sistema operativo ci fornisce un’utilità
chiamata “Cerca” ed attivabile tramite l’icona presente
nel menù di avvio.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 55


2.2.6.1 Utilizzare il comando di ricerca per trovare un file, cartella.

Cliccando su “Cerca” viene visualizzata la finestra chiamata “Risultati della ricerca” in


cui, nel riquadro “Scegliere un oggetto da cercare:”, sono presenti le quattro tipologie
di ricerca.

t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a
rto

Pensiamo di cercare un documento il cui nome contiene la parola “corso”.


be
ro

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


56
Il sistema cercherà e visualizzerà nel formato scelto tramite il menù “Visualizza”, tutti i
tipi di documenti, ovunque siano stati memorizzati, che contengono nel titolo la parola
“corso”.
Può capitare di non ricordarsi il nome esatto dell’elemento che si vuole cercare; se non
conosciamo altre discriminanti per affinare la ricerca, possiamo inserire una parte del
nome ed utilizzare i “caratteri jolly” come completamento della chiave di ricerca.
I caratteri jolly sono l’asterisco (*) ed il punto interrogativo (?) e sono così utilizzati:

t
Carattere jolly Utilizzo

r.i
Asterisco (*) Utilizzare l'asterisco in sostituzione di zero o più
caratteri. Se si sta cercando un file che inizia con "gloss",
ma di cui non si ricorda il resto del nome, digitare quanto

cn
segue:
gloss*
In tal modo verranno individuati tutti i file di qualsiasi

o@
tipo che iniziano con "gloss", inclusi Glossario.doc,
Glossario.txt e Glossari.doc. Per limitare la ricerca a un
determinato tipo di file, digitare:
gloss*.doc
er
In tal modo verranno individuati tutti i file che iniziano
con "gloss" ma che hanno estensione doc, ad esempio
Glossario.doc e Glossari.doc.
i
Punto interrogativo (?) Utilizzare il punto interrogativo in sostituzione di un
lb

singolo carattere in un nome. Se ad esempio si digita


glossar?.doc, verrà individuato il file Glossari.doc o
Glossar1.doc, ma non Glossario.doc.
.a

Per ricercare un file di tipo immagine, filmato o


rto

musicale, oltre al nome (o parte di esso), si clicca sulla


relativa casella, presente nella finestra specifica per
questo tipo di ricerca.
be
ro

Possiamo anche, tramite


l’apposito tipo di ricerca,
ricercare un file di cui, pur
non conoscendo il nome
esatto, sappiamo che
l’ultima modifica effettuata su di esso risale ad un certo
periodo di tempo, precedente la ricerca, specificato
selezionandolo tra le alternative proposte nella finestra
di ricerca in base alla data di modifica.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 57


Per effettuare ricerche basate su altri criteri è possibile
selezionare la finestra in cui:

← inserire una parola od una frase contenute nel testo


del documento da cercare,

t
← specificare l’unità che contiene il file,

r.i
← utilizzare ulteriori opzioni di ricerca.

cn
o@
er
Le tre finestre di ricerca
i
relative alla Data di
lb

modifica (ma anche di


creazione o dell’ultimo
accesso), Dimensioni del
.a

file e Altre opzioni


avanzate si spiegano da
rto

sole ma è bene
verificare che nell’ultima
sia spuntata la casella
relativa alla riCerca nelle
sottocartelle in modo che la ricerca del file sia completa.
be

2.2.6.5 Visualizzare un elenco di file usati di recente.


ro

1) Fare clic con il pulsante destro del mouse su Start e quindi scegliere Proprietà.
2) Nel gruppo di opzioni Menù di avvio della scheda Menù di avvio fare clic su
Personalizza.
3) Nella scheda Avanzate selezionare la casella di controllo Elenca i documenti aperti
più di recente.

Al successivo utilizzo di Start la cartella Documenti recenti sarà inclusa nel menù di
avvio. Questa cartella include i documenti e i file aperti più di recente.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


58
t
r.i
cn
o@
er
N.B. Nella scheda Avanzate fare
clic su Cancella elenco per
i
svuotare la cartella Documenti
lb

recenti. I documenti non verranno


eliminati dal computer.
.a
rto

2.3 Utilità
be

2.3.1 Compressione di file


La compressione è una tecnica preposta alla riduzione del numero di byte necessari
per memorizzare un'informazione. Generalmente applicate per ridurre le dimensioni di
ro

un file. Le tecniche di compressione si dividono in due grandi categorie:


LOSSY: comprimono i dati con un processo che comporta una percentuale di perdita
della qualità Decomprimendo un file così compresso, la copia ottenuta sarà peggiore
dell'originale, ma in genere abbastanza simile da non comportare sostanziale perdita di
informazione. Ciò è possibile, poiché questi metodi di compressione, in genere,
tendono a scartare le informazioni inutili, archiviando solo quelle essenziali: per
esempio comprimendo un brano audio secondo la codifica dell'MP3 non sono
memorizzati i suoni non udibili, consentendo di ridurre le dimensioni dei file senza
compromettere in modo sostanziale la qualità dell'informazione.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 59


LOSSLESS: comprimono i dati attraverso un processo che non comporta perdita
d'informazione consentendo, quindi, di recuperare tutta l'informazione ricostruendo
esattamente i dati originali partendo dai dati compressi. Un esempio di questo tipo di
compressione è dato da tutti i tipi di formati ZIP ed i formati RAR. Nei file in cui non è
accettabile una perdita di informazione, come i testi o i programmi, viene utilizzato
questo metodo.
Per le immagini fotografiche generalmente non si usano algoritmi di compressione in
quanto il file compresso potrebbe essere, addirittura, più grande dell’originale ma, per

t
le immagini che contengono schemi o disegni realizzati al PC, spesso la compressione è

r.i
conveniente (GIF, PNG, MNG, TIFF).
Windows comprende, al suo interno, le funzioni per eseguire due tipi di compressione:
 la compressione di un’unità NTFS (unità di archiviazione ad es.: hard-disk)

cn
 la compressione delle Cartelle.
Attraverso la compressione è possibile ridurre la dimensione di file, cartelle e
programmi e pertanto lo spazio su disco che questi occupano nelle unità o nelle

o@
periferiche con archivi rimovibili. La compressione dell'unità riduce lo spazio su disco
utilizzato da tutti i file e le cartelle memorizzate in quella unità.

2.3.1.1 Compressione NTFS.


er
Con la compressione NTFS (disponibile solo se l’unità è stata formattata con il File
System NTFS), è possibile:
comprimere singoli file e cartelle, nonché intere unità di archiviazione formattate
i
con file System NTFS.
lb

comprimere una cartella senza comprimerne il contenuto.


utilizzare file compressi NTFS senza bisogno di estrarli (decomprimerli).
visualizzare con un altro colore i nomi dei file e delle cartelle compressi NTFS per
.a

facilitarne l'identificazione.
Quando si utilizzano file compressi NTFS potrebbe verificarsi un calo delle prestazioni.
rto

Quando si utilizza un file compresso, Windows lo estrae automaticamente e, alla sua


chiusura, lo ricomprime, questo comporta una certa riduzione delle prestazioni del
computer.
be

Per comprimere un’unità


formattata NTFS, è necessario
ro

essere connessi come


amministratore quindi si clicca
su start, presente nella barra
delle applicazioni, e, dal menù
di avvio si clicca su Risorse del
computer.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


60
Si visualizza la finestra
Risorse del computer in
cui si seleziona l’unità di
tipo NTFS, cliccandoci
sopra con il tasto destro
del mouse.

Questo provoca l’aper-


tura della finestra di

t
r.i
contesto in si seleziona
la voce Proprietà per
visualizzare l’omonima

cn
finestra composta da
cinque schede.

Nella prima scheda,

o@
chiamata Generale, è
riportato il tipo di file
system (che deve essere
NTFS per poterlo com-
primere).
er
Si seleziona la casella di Comprimi unità
i
per risparmiare spazio su disco e si
lb

conferma cliccando sul tasto OK.


Viene visualizzata la finestra Conferma
cambiamenti attributi, in cui specificare
.a

fino a quale livello applicare la


compressione, si conferma tramite OK.
rto
be
ro

Ha inizio la compressione, segnalata


da un’apposita finestra (rappresentata
al lato) con visualizzazione dello stato
d’avanzamento della funzione in
corso.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 61


2.3.1.2 Cartelle Compresse.

Partendo dal menù start, si


seleziona la voce Risorse del
computer.
Fare doppio clic su un’unità o
una cartella per aprirla.

t
r.i
cn
o@
i er
Trovare il file o la
lb

cartella da comprimere
e cliccarci sopra con il
pulsante destro del
.a

mouse; dal menù di


contesto scegliere la
voce Proprietà.
rto
be
ro

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


62
Nella scheda Generale, della finestra
delle proprietà, fare clic sul pulsante
Avanzate.
Si visualizza la finestra di colloquio
Attributi avanzati dove si seleziona la
casella di controllo Comprimi
contenuto per risparmiare spazio su
disco e quindi si conferma cliccando sul

t
pulsante su OK.:

r.i
cn
o@
er
Si ritorna nella finestra di dialogo Proprietà dove, anche qui, si conferma cliccando sul
pulsante su OK.
i
N.B. Se si sposta o si copia un file in una cartella compressa, il file verrà compresso
lb

automaticamente. Analogamente, se si sposta un file da un'unità NTFS diversa


in una cartella compressa, il file verrà compresso. Se tuttavia un file viene
.a

spostato in una cartella compressa all'interno della stessa unità NTFS, rimarrà
compresso o non compresso a seconda dello stato originale.
I file e le cartelle compressi tramite Cartelle compresse mantengono il loro stato in
rto

entrambi i tipi di unità, FAT e NTFS.


È possibile aprire file direttamente dalle cartelle compresse che sono
identificate dall'icona con il simbolo della cerniera lampo.
be

La compressione di cartelle con la funzionalità Cartelle compresse non


riduce le prestazioni del computer.

2.3.1.3 Estrarre file compressi da un archivio su una unità.


ro

La prima cosa da fare è rintracciare la cartella compressa


contenente i file o le cartelle che si desidera estrarre ed
in genere si parte da Risorse del computer.

Dopo l’individuazione, se si vuole estrarre un file o una


cartella, si clicca due volte sulla cartella compressa per aprirla.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 63


Selezionata la cartella, o
il file, si mantiene
premuto il tasto del
mouse e si trascina, fuori
dalla cartella compressa,
in una nuova posizione.
Nell’esempio a lato, sul
desktop:

t
r.i
cn
o@
i er
lb

Per estrarre l'intero contenuto della cartella


compressa, fare clic con il pulsante destro del mouse
sulla cartella, scegliere Estrai tutto e quindi seguire le
.a

istruzioni:
rto
be
ro

Cliccare il tasto Avanti.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


64
t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

N.B. Se si aggiungono file crittografati a una cartella compressa, al momento


dell'estrazione tali file verranno decrittografati, provocando la divulgazione
accidentale di informazioni personali o riservate. Per tale motivo è consigliabile
evitare di comprimere file crittografati.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 65


2.3.2 Antivirus
2.3.2.1 Sapere cosa è un virus e quali sono le modalità con cui un virus può essere
trasmesso ad un computer.

Un virus è un programma che, se eseguito, è in grado di


replicarsi più e più volte all’interno dei file infettandoli, in
genere in modo invisibile all’utente, causando danni al
software ed alcune volte anche all’hardware (ad esempio

t
generando un comando per fermare la ventola di

r.i
raffreddamento).
In effetti, un virus è solo uno dei vari tipi di software

cn
contaminanti che costituiscono la più generale categoria
dei malware (contrazione dei termini inglesi malicious =
maligno e software) che letteralmente si può tradurre in
“programma maligno”.


 File infector
o@
La maggior parte dei virus è divisa in quattro importanti classificazioni:
Boot sector 8
er
 Multi-partite
 Macro viruses
i
Boom Sector Viruses. Fino alla metà degli anni 90 era il tipo di virus più diffuso, che si
lb

espandeva principalmente tramite floppy disk. I virus da boot sector infettano il boot
sector di un floppy disk, quando questo viene utilizzato, si espandono sul disco fisso.
Sono caricati in memoria durante il processo di bootstrap (inizializzazione del sistema),
.a

prima che il sistema operativo sia caricato in memoria centrale, ciò permette loro di
avere il pieno controllo delle interruzioni DOS e di conseguenza diffondersi e causare
rto

danni.
File Infecting Viruses. I virus che infettano i files, noti anche come virus parassiti,
operano in memoria e di solito contaminano i file eseguibili con le seguenti estensioni:
*.COM, *.EXE, *.DRV, *.DLL, *.BIN, *.OVL, *.SYS. Essi si attivano ogni qualvolta che un
be

file infetto è eseguito autoreplicandosi in altri file.


Multi-Partite Viruses. I virus multi-partizioni hanno le caratteristiche sia dei virus da
boot sector che dei virus che infettano i file.
ro

Macro Viruses. I Macro Virus sono i virus che si diffondono più velocemente;
diversamente da altri tipi di virus, i macro virus non attaccano un sistema operativo
specifico e si diffondono con facilità tramite allegati di posta elettronica, floppy disk,
scaricamenti da Web, trasferimenti di file e applicazioni cooperative.

8
Il boot sector (settore di caricamento del sistema) è il primo settore di un qualsiasi dispositivo di memoria di massa (floppy disk,
hard disk), da cui il computer legge le prime istruzioni da eseguire, successivamente all’esecuzione quelle presenti nella memoria
BIOS (inserite dalla casa costruttrice della scheda madre e non modificabili). Nel caso dell' hard-disk questo settore viene
chiamato Master Boot Record, invece di boot sector, in quanto un disco fisso può avere diverse partizioni e il nome di boot sector
viene dato al primo settore di ogni partizione.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


66
La categoria dei malware è, data la continua e rapida evoluzione, in costante crescita
e, al momento, è costituita da:
Virus. Parti di codice che si ripetono all'interno di altri file e/o
programmi, sono eseguiti automaticamente quando si apre un file
infetto. Sono diffusi su altri computer tramite lo spostamento di file
infetti ad opera degli utenti.
Trojan horse (cavallo di Troia). È un codice annidato all’interno
di un programma apparentemente utile. È l’utente stesso che

t
installando ed eseguendo un determinato programma, installa

r.i
ed esegue anche il dannoso codice contenuto. Sono spesso
utilizzati per installare delle backdoor, inviare messaggi di spam

cn
o intercettare informazioni quali i numeri delle carte di credito
utilizzate per effettuare i pagamenti in rete.
Backdoor (porta sul retro o di servizio). Nate per permettere una
gestione remota ed una manutenzione più agevole da parte

o@
dell’amministratore del sistema, consentono di superare le
procedure di sicurezza di un sistema informatico permettendo ad
un utente esterno di controllare il computer senza il consenso del
proprietario. Sono installate in abbinamento ad un trojan o ad un
worm.
er
Worm (verme). Modifica il sistema operativo della macchina
infettata in modo da essere eseguito ogni volta viene accesa e
rimane attivo finché non viene terminato il processo associato
i
o non viene spento il computer. La sua propagazione, in
lb

genere, avviene tramite allegati (attachment) alle e-mail


inviate automaticamente agli indirizzi di posta elettronica
.a

memorizzati nel computer ospite.


Spyware (da spy = spia e software). Sono usati per raccogliere informazioni sulle
attività online di un utente (siti visitati, acquisti eseguiti in rete ecc) a sua insaputa,
rto

trasmettendole in rete a chi le utilizzerà per trarne profitto (ad


esempio pubblicità mirata). Simili ai trojan, si diffondono
sfruttando altri software che li ospitano; spesso i programmi
diffusi “gratuitamente” sono gli “untori” di questo tipo di
be

epidemia. In alcuni casi, la stessa applicazione che promette di


liberare dagli spyware ha in realtà installato spyware o è essa
stessa uno spyware.
ro

Dialer (compositore telefonico). Sono programmi che creano


una connessione telefonica ad internet modificando il numero
telefonico predefinito con uno a tariffazione speciale. Per
diffondersi sfruttano gli errori presenti nel software (bug =
insetto) del browser e dei programmi di posta elettronica. Per
la particolarità della connessione, gli utenti che utilizzano una
linea ADSL non sono soggetti alla minaccia dei dialer.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 67


Hijacker (dirottatore). Prendono il controllo di un browser per
modificarne la pagina iniziale o farlo accedere automaticamente a siti
indesiderati.

Rootkit: Sono usati per nascondere delle backdoor e rendere


più difficile l’individuazione, da parte dei programmi tipo
antivirus, la presenza di particolari spyware e trojan.

Rabbit (coniglio). Non infettano i file come accade per i virus,

t
ma si duplicano a grande velocità su disco, o attivano in

r.i
continuazione nuovi processi in esecuzione, esaurendo in breve
le risorse del sistema.

cn
Hoax (beffa/burla). Si tratta solitamente di un
messaggio di posta che viene distribuito per "catena di
sant'Antonio" e che descrive un improbabile tipo di
virus dagli effetti devastanti. L'hoax è riconoscibile

o@
dall'assenza di allegati e-mail, dalla mancanza di
riferimenti ad una terza parte in grado di convalidare la
tesi sostenuta e dal tono generale del messaggio.

2.3.2.2 Utilizzare un’applicazione antivirus per controllare unità, cartelle e file


er
specificati.

Dopo l’attivazione di un nuovo virus, esso viene rilevato, isolato ed inviato


i
all’International Computer Security Association, per essere documentato e distribuito
lb

ai produttori di antivirus che modificano il loro software in modo da rilevare il nuovo


virus.
Un limite del software antivirus è dato dal fatto che il virus è rilevato solo, quando
.a

questi è già penetrato nel computer ed ha infettato un file o la memoria. Solo dopo il
programma cerca di eliminare il virus e, se questo non fosse possibile, il file infetto è
rto

messo in quarantena per un suo eventuale recupero futuro, o successiva eliminazione.


Considerando che l’antivirus, da solo, non è in grado di garantire la
sicurezza del sistema è necessario ricorrere ad un’ulteriore
protezione chiamata firewall (muro di fuoco). Questi apparati di rete
be

hardware o software, che si frappongono alla rete esterna, filtrano


tutti i dati entranti ed uscenti ad una rete od un computer
applicando le regole impostate dall’utente per permetterne o
negarne il transito.
ro

È, tuttavia, preferibile evitare una possibile infezione eseguendo la scansione9 di un


allegato e-mail dubbio, un file od una cartella sospetti, il contenuto di un floppy-disk o
di una pen-drive usati per trasferire dati. Scansione è la funzione del programma
antivirus installato, che permette di scegliere il file o lo specifico oggetto da verificare e
“disinfettare”. Se il file contenete il virus non può essere riparato, viene messo in
quarantena, per successivi tentativi di ripristino ma, se di scarsa importanza, è
preferibile eliminarlo definitivamente dal computer.

9
In informatica è il termine con cui si definisce l’attività di controllo rilevamento ed eliminazione dei virus

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


68
2.3.2.3 Comprendere per quale motivo è necessario aggiornare regolarmente il
software antivirus.

t
r.i
cn
o@
Dato che l’antivirus è in grado di rilevare solo i virus riconosciuti, ovvero quelli
er
compresi nel suo “elenco delle minacce”, è fondamentale eseguire un aggiornamento
di questo elenco con cadenza giornaliera o, per lo meno, ogni volta che si accende il
computer in modo di avere la più ampia protezione possibile.
i
Se la maggior parte degli utenti mantenessero aggiornati i software di protezione
lb

antivirus, qualsiasi virus può essere spazzato via.


2.4 Gestione stampe
.a

Le operazioni di stampa in Windows iniziano con l'attivazione di una connessione a una


stampante. Dopo la connessione è possibile procedere alla stampa di file, tenere traccia
rto

dello stato di avanzamento dei processi di stampa, nonché annullare o riavviare i


processi di stampa.
2.4.1 Impostazioni
be

2.4.1.1 Modificare la stampante predefinita con un’altra contenuta nell’elenco delle


stampanti installate.

Per modificare la stampante di


ro

default con un’altra contenuta


nell’elenco delle stampanti
installate, si procede selezio-
nando l’icona Stampanti e fax,
presente nella finestra di avvio,
che si apre cliccando su Start
nella barra delle applicazioni.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 69


Viene visualizzata la
finestra Stampanti e
fax dove, evidenziata
da un segno di spunta,
troviamo la stampante
che viene utilizzata
automaticamente per

t
eseguire le stampe

r.i
(predefinita) (1).
Individuata la nuova

cn
stampante da impo-
stare come predefi-
nita, la si seleziona,
cliccandoci sopra.

o@
Dal menù File si clicca
sul comando Imposta
come stampante
predefinita.
i er
lb

Un’altra modalità, per modificare la stampante


predefinita, è quella di cliccare sopra l’icona della
.a

stampante, da sostituire, con il tasto destro del


mouse in modo da far apparire il menù di
contesto dove selezionare il comando Imposta
rto

come stampante predefinita.

2.4.1.2 Installare una nuova stampante sul computer.


be

L’installazione di una stampante, come per tutte le periferiche, si compone di tre passi
fondamentali:
ro

1. collegamento al computer,
2. caricamento dei driver di periferica appropriati,
3. configurazione delle proprietà e delle impostazioni della periferica.

In genere è consigliabile seguire le istruzioni fornite dal costruttore che provvede,


anche, a fornire il software (driver) necessario per il controllo e la gestione di quel
particolare tipo di stampante.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


70
È possibile eseguire un’istal-
lazione selezionando l’icona
Stampanti e fax, presente
nella finestra di avvio, che si
apre cliccando su Start nella
barra delle applicazioni.

t
r.i
Si apre la finestra Stampanti

cn
e fax, relativa alla gestione
delle stampanti dove, nel
riquadro Operazioni stam-

o@
pante, presente sulla destra
della stessa, si clicca sulla
voce Aggiungi stampante in
modo da far avviare la pro-
cedura installazione guidata
stampante.
er
La prima schermata
della procedura contie-
i
ne un avviso su come
lb

procedere in base al
tipo di stampante ed al
.a

suo collegamento al
computer.
rto
be
ro

La successiva finestra
chiede di specificare
dove è collegata la
stampante da instal-
lare e, se è collegata
direttamente al nos-
tro computer, attiva-
re la funzione di
riconoscimento ed
installazione automatica nel caso fosse di tipo plug and play.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 71


Dopo aver confermato
cliccando sul pulsante
Avanti, inizia la ricerca
della stampante colle-
gata.

Rilevata, viene configu-


rata dal sistema

t
operativo che chiede

r.i
se si vuole stampare la
pagina di prova.

cn
o@ Confermando
scelta, prima
procedere con la
la
di
er
stampa della pagina
di prova, viene
visualizzata la finestra
con il riepilogo dei
i
lb

dati relativi alla


configurazione effet-
tuata.
.a
rto
be
ro

Si conclude la
procedura cliccando
sul tasto Fine.

Nel caso la stampante da collegare non sia di tipo plug and play, nella seconda finestra
della procedura d’installazione guidata stampante, non deve essere selezionato il
rilevamento ed installazione automatici di questo tipo di stampante.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


72
Nel caso fosse stato già
installato un software
specifico per la nuova
stampante, si consiglia
di mantenere quello
esistente.

t
r.i
La successiva finestra

cn
propone in modo
automatico un nome
da assegnare alla
stampante; esso può

o@
essere modificato se
necessario.
Nella stessa finestra la
possiamo impostare
come stampante pre-
er
definita.
i
Il passo successivo
lb

chiede se la stampante
può essere resa
.a

disponibile ad altri
computer, collegati in
rete e, in caso positivo,
rto

l’assegnazione di un
nome di condivisione.
be

Si prosegue, come già


visto, con la finestra di riepilogo delle impostazioni definite e di richiesta di stampa
della pagina di prova.
ro

2.4.2 Stampare
La modalità normale per stampare un file è quella di farlo tramite il programma
utilizzato per creare il file stesso; questo significa che per stampare un documento di
tipo .doc lo si fa tramite l’applicativo word, un foglio di calcolo di tipo .exe tramite excel
e così via.
Essendo la procedura di stampa uguale per tutta la suite di office, viene preso come
esempio la stampa di un documento word.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


74
2.4.2.1 Stampare un documento a partire da un’applicazione di elaborazione testi.

Dalla barra dei menù si clicca sul menù File e, dall’elenco che viene visualizzato si
seleziona il comando Stampa.

t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a
rto
be

La finestra Stampa, che viene visualizzata, è divisa in varie parti.


Nel riquadro Stampante è proposta la stampante predefinita, che può essere cambiata
con un’altra, presente in un elenco visibile cliccando sull’indicatore di scorrimento (1);
ro

Il tasto Proprietà visualizza una finestra che permette di variare le caratteristiche


impostate della stampante.
Questa finestra, e le voci in essa contenute, varia da modello a modello di
stampante.
Nel riquadro Pagine da stampare è possibile stabilire cosa si vuole stampare, nel
riquadro Copie il numero di copie per pagina e loro fascicolazione.
Nel riquadro Zoom si può decidere quante pagine stampare in un foglio o adattare le
dimensioni della stampa al foglio utilizzato.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file 75


2.4.2.2 Visualizzare l’avanzamento di un processo di stampa in coda attraverso un
gestore di stampe sul desktop.

Durante l’esecuzione della stampa di un documento sarà


visualizzata un'icona a forma di stampante nell'area di
notifica. Cliccando su di essa viene visualizzata la finestra
della coda di stampa tramite la quale è possibile visualizzare lo stato di avanzamento di
un processo di stampa.

t
r.i
cn
Nella coda di stampa sono visualizzate informazioni relative a un documento, quali lo

o@
stato della stampa, il proprietario e il numero di pagine stampate e da stampare.

2.4.2.3 Interrompere, riavviare, eliminare un processo di stampa attraverso un


gestore di stampe sul desktop.
er
Dalla coda di stampa è possibile annullare o sospendere la stampa di qualsiasi
documento inviato alla stampante. Per procedere alle operazioni di sospensione,
ripresa e/o annullamento di una coda di stampa si può procedere in due modi:
1° cliccare sul documento, per selezionarlo, quindi dal menù Documento scegliere
i
lb

il comando interessato.
2° cliccare due volte, rapidamente, sul documento interessato e, dal menù di
contesto che viene visualizzato, si sceglie l’azione da eseguire.
.a
rto



be

Per annullare la stampa di più documenti, è


possibile tenere premuto il tasto CTRL e fare clic
su ogni documento che si desidera annullare.
Dopo aver selezionato tutti i documenti, fare clic
ro

con il pulsante destro del mouse su uno di essi e


scegliere Annulla.

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


76
M ODULO 2 USO DEL COMPUTER E GESTIONE DEI FILE ............................................................... 1
2.1 SISTEMA OPERATIVO ............................................................................................................ 2

2.1.1 PRIMI PASSI COL COMPUTER................................................................................ 3


2.1.1.1 Avviare il computer e collegarsi in modo sicuro utilizzando un nome utente e una password. .. 3
2.1.1.2 Spegnere il computer impiegando la procedura corretta. .......................................................... 4
2.1.1.3 Riavviare il computer impiegando la procedura corretta. .......................................................... 4
2.1.1.3 Chiudere un’applicazione che non risponde. ............................................................................... 5
2.1.1.5 Utilizzare le funzioni di Guida in linea (help) disponibili. ............................................................. 6
2.1.2 IMPOSTAZIONI ................................................................................................ 9

t
2.1.2.1 Verificare le informazioni di base del computer: sistema operativo e versione, quantità di RAM

r.i
(random access memory) installata. ........................................................................................... 9
2.1.2.2 Modificare la configurazione del desktop del computer: opzioni di visualizzazione del desktop,
volume audio, data e ora. ......................................................................................................... 11

cn
2.1.2.3 Impostare, aggiungere una lingua della tastiera. ..................................................................... 16
2.1.2.4 Installare, disinstallare un’applicazione. ................................................................................... 18
2.1.2.5 Utilizzare la funzione di stampa schermo da tastiera per catturare l’intero schermo, la finestra
attiva. ........................................................................................................................................ 20

o@
2.1.3 USO DELLE ICONE ........................................................................................... 23
2.1.3.1 Riconoscere le più comuni icone, quali quelle che rappresentano: file, cartelle, applicazioni,
stampanti, unità, cestino dei rifiuti. .......................................................................................... 23
2.1.3.2 Creare, eliminare dal desktop un’icona di collegamento o un alias di menù. ........................... 25
2.1.4 USO DELLE FINESTRE ....................................................................................... 29
2.1.4.1 Identificare le diverse parti di una finestra: barra del titolo, barra dei menu, barra degli
strumenti o barra multifunzione, barra di stato, barra di scorrimento. .................................... 29
er
2.1.4.2 Passare da una finestra ad un’altra. ......................................................................................... 31
2.2 GESTIONE DEI FILE ...............................................................................................................32
i
2.2.1 CONCETTI FONDAMENTALI ................................................................................ 32
lb

2.2.1.1 Sapere come vengono misurati i file e le cartelle: KB, MB, GB. ................................................ 33
2.2.1.2 Comprendere per quale motivo è importante effettuare delle copie di backup di file su un
supporto di memoria rimovibile da conservare in un luogo separato. ...................................... 33
.a

2.2.1.3 Comprendere i vantaggi del salvataggio dei file su unità online: maggiori possibilità di accesso
e di condivisione. ....................................................................................................................... 35
2.2.2 FILE E CARTELLE ............................................................................................. 35
2.2.2.1 Creare una cartella e un’ulteriore sottocartella. ....................................................................... 35
rto

2.2.2.2 Trovare, rinominare, riordinare i file e/o le cartelle e modificarne il tipo di visualizzazione. ... 37
2.2.3 OPERARE CON I FILE ........................................................................................ 42
2.2.3.1 Riconoscere i file di tipo più comune: file di elaboratore testi, file di foglio elettronico, file di
database, file di presentazioni, file di tipo PDF, file di immagini, file audio, file video, file
be

compressi, file temporanei, file eseguibili. ................................................................................ 42


2.2.3.2 Proprietà dei file e delle cartelle ............................................................................................... 43
2.2.3.3 Attivare un programma di editing di testo. Inserire del testo in un file, assegnare un nome al
file e salvarlo all’interno di una unità disco. .............................................................................. 47
2.2.3.4 Individuare buoni esempi nell’attribuzione di nomi a cartelle, file: utilizzare nomi significativi
ro

per cartelle e file per renderne più semplice il recupero e l’organizzazione. ............................. 49
2.2.4 DUPLICARE, SPOSTARE..................................................................................... 50
2.2.4.1 Selezionare file, cartelle singolarmente o come gruppo di file, cartelle adiacenti, non adiacenti.
.................................................................................................................................................. 51
2.2.4.2 Duplicare e spostare file, cartelle tra cartelle e tra unità.......................................................... 51
2.2.5 ELIMINARE, RIPRISTINARE ................................................................................. 53
2.2.5.1 Eliminare file, cartelle collocandoli nel cestino. ........................................................................ 53
2.2.5.2 Ripristinare file, cartelle presenti nel cestino. ........................................................................... 54
2.2.5.3 Svuotare il cestino. .................................................................................................................... 55
2.2.6 RICERCA ...................................................................................................... 55
2.2.6.1 Utilizzare il comando di ricerca per trovare un file, cartella. .................................................... 56

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file I


2.2.6.5 Visualizzare un elenco di file usati di recente. ........................................................................... 58
2.3 UTILITÀ ....................................................................................................... 59
2.3.1 COMPRESSIONE DI FILE .................................................................................... 59
2.3.1.1 Compressione NTFS. .................................................................................................................. 60
2.3.1.2 Cartelle Compresse. ................................................................................................................... 62
2.3.1.3 Estrarre file compressi da un archivio su una unità. ................................................................. 63
2.3.2 ANTIVIRUS ................................................................................................... 66
2.3.2.1 Sapere cosa è un virus e quali sono le modalità con cui un virus può essere trasmesso ad un
computer. .................................................................................................................................. 66
2.3.2.2 Utilizzare un’applicazione antivirus per controllare unità, cartelle e file specificati. ................ 68

t
2.3.2.3 Comprendere per quale motivo è necessario aggiornare regolarmente il software antivirus. . 69

r.i
2.4 GESTIONE STAMPE ......................................................................................... 69
2.4.1 IMPOSTAZIONI .............................................................................................. 69
2.4.1.1 Modificare la stampante predefinita con un’altra contenuta nell’elenco delle stampanti

cn
installate. ................................................................................................................................... 69
2.4.1.2 Installare una nuova stampante sul computer. ........................................................................ 70
2.4.2 STAMPARE ................................................................................................... 74
2.4.2.1 Stampare un documento a partire da un’applicazione di elaborazione testi............................ 75

o@
2.4.2.2 Visualizzare l’avanzamento di un processo di stampa in coda attraverso un gestore di stampe
sul desktop. ............................................................................................................................... 76
2.4.2.3 Interrompere, riavviare, eliminare un processo di stampa attraverso un gestore di stampe sul
desktop. ..................................................................................................................................... 76
i er
lb
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rto
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ro

ECDL - Modulo 2 – Uso del computer e gestione dei file


II
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ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi
(Word processing)
i
lb

Syllabus 5.0
.a
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Roberto Albiero
ro
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Modulo 3 Elaborazione testi

L’apprendimento di questo modulo permetterà al discente di acquisire la capacità di usare


un programma di elaborazione testi per creare lettere e documenti, quindi, di essere in
grado di:
 Lavorare con i documenti e salvarli in diversi formati.
 Scegliere le funzionalità disponibili per migliorare la produttività, quali la Guida in

t
linea.

r.i
 Creare e modificare documenti di piccole dimensioni in modo che siano pronti per la
condivisione e la distribuzione.

cn
 Applicare formattazioni diverse ai documenti per migliorarne l’aspetto prima della
distribuzione e individuare buoni esempi nella scelta delle opzioni di formattazione
più adeguate (es. sottolineato, neretto, corsivo, lo stile ecc.). La formattazione
consente anche di aggiungere al testo caratteri speciali, come ad esempio i numeri di

o@
pagina, specificare la larghezza dei margini di sinistra e di destra ecc.
 Inserire tabelle, immagini e oggetti grafici nei documenti.
 Preparare i documenti per le operazioni di stampa unione.
 Modificare le impostazioni di pagina dei documenti e controllare e correggere errori
er
di ortografia prima della stampa finale.

Un elaboratore testi (dall'inglese word processor) è un software che permette di creare e


i
modificare documenti di testo. Si differenzia da un editor (software per la gestione di testi in
lb

formato digitale) perché permette l'uso di formattazione (grassetto, corsivo, sottolineato),


caratteri di dimensioni diverse e l’uso di font (tipo di caratteri tipografici).
.a

Con modificare testi si intendono le attività di stesura, memorizzazione e successiva


revisione di un documento di testo.
rto
be
ro

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 1


3.1 Utilizzo dell’applicazione
Microsoft Word è un software di elaborazione testi (word processing) che fa parte della suite
di Office prodotto da Microsoft. È disponibile per i sistemi operativi Windows e
Apple/Macintosh. È attualmente il word processor più utilizzato nel mondo.
Le principali attività che si possono effettuare utilizzando Word sono:
o Eliminare con facilità qualunque errore tipografico prima di stampare.

t
o Spostarsi con facilità attraverso periodi, paragrafi, pagine, andare all’inizio o alla fine

r.i
del documento.
o Inserire un nuovo testo, cancellare dei caratteri, delle parole, dei periodi, dei
paragrafi o brani di qualunque lunghezza.

cn
o Copiare e spostare il testo da una posizione ad un’altra con facilità.
o Recuperare un testo cancellato per errore.
o Eseguire un controllo ortografico per eliminare eventuali errori o ripetizioni.

o@
o Cercare nel documento una particolare parola o un brano.
o Sostituire un testo, od uno specifico carattere, in tutto il documento.
o Modificare i margini, tabulazioni, e altre scelte riguardanti l’aspetto del documento.
o Cambiare lo stile del testo.
o Controllare il documento in anteprima di stampa, per effettuare delle eventuali
er
modifiche.
3.1.1 Lavorare con i documenti
i
lb

3.1.1.1 Aprire, chiudere un programma di elaborazione testi. Aprire, chiudere dei


documenti.
.a

Aprire un programma di elaborazione testi.


L’apertura di un programma d’elaborazione testi può essere eseguita cliccando, con
il tasto sinistro del mouse, sul pulsante “start” (1) presente nella barra delle
rto

applicazioni. Si apre il menù d’avvio dove si seleziona, con il mouse, la voce “Tutti i
programmi” (2) che permette la visualizzazione dell’elenco dei programmi installati
nel computer. S’individua il programma d’interesse, nel nostro caso Microsoft Word
(3) e lo si attiva cliccandoci sopra.
be
ro

Un’altra possibilità d’apertura di un programma di elaborazione testi è


quella di cliccare direttamente sull’icona specifica, eventualmente
presente sul desktop.

2 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


L’attivazione del programma determina la visualizzazione della finestra principale di
Word, di seguito riportata, in cui viene generato un documento vuoto nominato
Documento1 dove un trattino verticale (il cursore), indica il punto d’inserimento del
testo:
A
B
C
D
E

t
G

r.i
cn
F

o@
er
H
i
La finestra principale di word comprende:
lb

A la Barra del titolo;


B la Barra dei menù;
.a

C La Barra degli strumenti Standard;


D La Barra degli strumenti di Formattazione;
rto

E il Righello;
F l’Area del documento;
G il Riquadro delle attività;
be

H la Barra di stato.
Barra del titolo
ro

Menù di controllo: offre comandi per gestire la finestra corrente.


Barra del titolo: riporta il nome della
applicazione e del documento.
Riduci a icona: consente di ridurre a icona la finestra.
Ripristina la finestra. Dopo aver rimpiccolito la finestra il pulsante si attiva
come Ingrandisci, cliccando sopra si ritorna alla dimensione originale.
Chiudi: consente di chiudere la finestra.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 3


Barra dei menù

Contiene tutti i comandi di Word suddivisi per categorie.


Per aprire un menù si clicca, con il mouse, sul nome del menù oppure, da tastiera,
premere il tasto + la lettera sottolineata.
Una volta selezionata una qualunque funzione, si visualizza un “menù a tendina”
che contiene la lista dei comandi; se un comando è seguito dai puntini di

t
sospensione (...) ciò provoca la comparsa di una ulteriore finestra di dialogo in cui è

r.i
possibile effettuare altre scelte od impostazioni.

cn
Barra degli strumenti Standard

o@
La barra degli strumenti standard contiene pulsanti che consentono di accedere
rapidamente ai comandi utilizzati con maggior frequenza.
Posizionando il puntatore del mouse sopra ai vari pulsanti, e tenendolo fermo sopra
di essi, si visualizza una breve descrizione della funzione associata al pulsante.
er
Nuovo documento basato sul modello standard predefinito.
Apre un documento già esistente.
i
Salva su disco le modifiche apportate al documento corrente.
lb

Stampa il documento corrente.


Visualizza l’anteprima di stampa.
.a

Controlla l'ortografia dell'intero documento o di una parte selezionata.


Taglia testo e/o grafica selezionati e li archivia negli appunti Windows.
rto

Copia testo e grafica selezionati e li archivia negli appunti Windows.


Inserisce il contenuto degli Appunti in corrispondenza del cursore.
be

Copia il solo formato, della selezione effettuata, nel testo che


evidenzieremo.
Annulla l’ultima operazione fatta. Per annullarne altre a ritroso cliccare
ro

sulla freccia laterale e scegliere l’operazione a cui si vuole tornare.


Ripristina l’ultima operazione annullata. Per ripristinare più operazioni fare
click sulla freccia verticale e scegliere l’operazione da ripristinare.
Inserisce un collegamento ipertestuale
Visualizza la barra degli strumenti atti a disegnare una tabella.
Visualizza la mappa del documento.

4 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Inserisce una tabella. Scegliere il numero di righe e colonne.
Inserisce nel proprio documento un oggetto di tipo Excel se
(disponibile).
Formatta (dispone) ad una o più colonne la sezione corrente del
documento.
Evidenzia la barra degli strumenti di Microsoft Draw (disegno).
Visualizza o nasconde caratteri non stampabili tipo ritorni di carrello,

t
tabulatori, ecc..

r.i
Permette di ingrandire o rimpicciolire la visualizzazione di un
documento.
Visualizza il riquadro attività “Guida in linea di Word” per avere

cn
suggerimenti ed informazioni sulle possibilità di word e sul documento
in lavorazione.

Barra degli strumenti di Formattazione

o@
Visualizza il riquadro attività “Stili e Formattazione”per modificare e/o
applicare nuovi stili al testo selezionato.
Stile: imposta lo stile del paragrafo, cioè tutte le caratteristiche di
er
formattazione che saranno applicate al singolo paragrafo.
Tipo di carattere: consente di scegliere il font desiderato.
Dimensioni: consente di scegliere la dimensione del carattere misurate in
i
lb

punti.
Applica al testo selezionato lo stile grassetto ( + ).
.a

Applica al testo selezionato lo stile corsivo ( + ).


Applica al testo selezionato lo stile sottolineato ( + ).
rto

Allinea a sinistra il paragrafo selezionato ( + ).


Centra il paragrafo selezionato tra i margini ( + ).
Allinea a destra il paragrafo selezionato ( + ).
be

Giustifica nei margini il paragrafo selezionato inserendo


eventuali spazi bianchi ( + ).
Applica un valore di spaziatura tra le righe.
ro

Crea un elenco numerato dei paragrafi selezionati.


Crea un elenco puntato dei paragrafi selezionati.
Sposta a sinistra un paragrafo selezionato.
Sposta a destra un paragrafo selezionato
Mostra o nasconde la barra degli strumenti per creare dei "Bordi". Serve
per incorniciare o contornare con linee un testo o un oggetto selezionato.
Evidenzia il testo selezionato o attiva l’evidenziazione del testo digitato.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 5


Applica un determinato colore al testo selezionato e/o a quello digitato.
Aumenta il valore della dimensione del carattere del testo selezionato.
Aumenta il valore della dimensione del carattere del testo selezionato.
Applica al testo selezionato la formattazione di tipo “Apice”.
Applica al testo selezionato la formattazione di tipo “Pedice”.

t
Seleziona la lingua da utilizzare comprese le opzioni specifiche.

r.i
Righello.
Con il righello è possibile regolare i rientri dei paragrafi, i margini e la larghezza delle

cn
colonne nelle tabelle tutto in maniera veloce.

o@
Indicatore di rientro sinistro della prima riga di un paragrafo.
Indicatore di rientro sinistro di un paragrafo
Indicatore completo. Per spostare contemporaneamente gli
indicatori sinistro e di prima riga trascinare il quadratino in
er
basso.
Indicatore di rientro destro di un paragrafo.
i
Per visualizzare/nascondere il Righello: posizionarsi su
lb

Righello dal menù Visualizza.

Word mette a disposizione anche un righello verticale


.a

nel lato sinistro dello schermo.


Si attiva automaticamente quando è in modalità di
"Anteprima di Stampa".
rto

Area del documento.


Rappresenta lo spazio disponibile per l’inserimento del testo e/o degli oggetti.
Normalmente, in visualizzazione layout di stampa, risultano direttamente accessibili
be

anche le parti riservate alle intestazioni e piè di pagina (anche se non valorizzate).

Riquadro delle attività.


ro

I riquadri attività in Microsoft Office 2003 semplificano le operazioni in quanto


rendono disponibili gli strumenti necessari affiancandoli al documento su cui si sta
intervenendo. I riquadri attività vengono aperti automaticamente quando si
eseguono determinate attività, ad esempio l'apertura di un nuovo documento, la
richiesta di informazioni della Guida o l'immissione di ClipArt. Tuttavia, è possibile
che in alcuni casi si desideri aprire un riquadro attività direttamente, in questo caso,
dal menù Visualizza, si clicca su .

6 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


1) Per spostare il riquadro attività,
trascinare la barra di
spostamento nella nuova
posizione.
2) Per selezionare un altro riquadro
attività, fare clic sulla freccia a
destra che corrisponde a un
elenco a discesa quindi

t
selezionare il riquadro

r.i
desiderato.
3) Per spostarsi al riquadro
successivo o precedente nella

cn
sequenza di riquadri utilizzati,
fare clic su Avanti o Indietro.
4) Se il programma di Office in uso

o@
include il riquadro attività
Riquadro attività iniziale fare clic
su Pagina iniziale per aprirlo.
5) Per chiudere il riquadro attività, fare clic su Chiudi. Per riaprire il riquadro
attività, scegliere Riquadro attività dal menù Visualizza.
er
Barra di stato.
i
lb

Fornisce le informazioni sulle operazioni in corso del documento attivo:


.a

Pg.15 Il numero di pagina in cui si trova il testo visualizzato sullo schermo.


Sez. 1 Il testo visualizzato si trova nella sezione 1.
rto

15/16 Il numero di pagina del testo visualizzato/il numero totale di pagine del
documento.
A 2,4cm Distanza verticale fra il punto di inserimento e il bordo superiore della
pagina.
be

Ri 1 Il numero di righe dall'inizio della pagina fino al punto d’inserimento.


Col. 15 Indica il numero di caratteri presenti dal margine sinistro al punto
d’inserimento, inclusi gli spazi e le tabulazioni.
ro

NUM BLOCNUM attivo da tastiera


Attiva certe funzioni tipo: Registrazione (Macro), Revisione,
Annotazioni-Estensione di selezione (pagina per pagina),
Modalità di sovrascrittura.

Inoltre sulla barra di stato possono comparire dei messaggi riguardanti le operazioni
di volta in volta compiute.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 7


Chiudere un programma di elaborazione testi.
La chiusura del programma
d’elaborazione testi può essere
compiuta dal menù “File”, cliccando
sulla funzione “Chiudi” (4).

Più semplicemente si clicca sull’icona di chiusura dell’applicazione


(5) presente nella barra del titolo.

t
r.i
Aprire un documento.
L’apertura di un documento di testo può avvenire con le seguenti modalità:

cn
Dopo aver aperto il programma
“Word”, dal menù “File”si clicca sulla
voce “Apri…” (1);

o@
Viene visualizzata la finestra di colloquio “Apri”, qui sotto riportata, dove si
seleziona una delle icone riportate sul lato sinistro della cartella:
er
Cliccando su una di esse il nome viene riportato nella casella di riepilogo “Cerca in:”
e, nella finestra, appare l’elenco dei file e delle cartelle in essa contenute.
i
lb
.a
rto
be
ro

Si seleziona il file che si desidera aprire (o più file premendo, contemporaneamente


e mantenendolo premuto, il tasto ), quindi si fa doppio clic su di esso (2) o si
clicca sul tasto .

8 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


3.1.1.2 Creare un nuovo documento basato sul modello predefinito, altri modelli
del programma, quali: memo, fax, agenda.

Nella barra degli strumenti standard, selezionare “Nuovo documento


vuoto” in questo caso viene creato un documento basato sulla struttura
predefinita del modello standard che, in genere è un foglio bianco in cui
sono impostati solo i margini.

t
Volendo creare un nuovo documento basato su un modello diverso da quello

r.i
standard come, ad esempio, un foglio già impostato (scegliendolo tra diversi formati
predefiniti) per raccogliere i dati destinati ad essere utilizzati per un curriculum, o
per creare una copertina per i fax, ecc. si deve procedere come di seguito riportato.

cn
Scegliere “Nuovo” dal menù “File”, in
moda da visualizzare il riquadro

o@
attività “Nuovo documento” …

… oppure, se il riquadro attività “Nuovo documento” è


er
già aperto …
i
… cliccare la voce “Modelli generali…”.nella sezione
lb

“Nuovo da Modello” in modo da visualizzare la finestra


di colloquio “Modelli” …
.a

… scegliere la scheda corrispondente al tipo di


rto

documento che si desidera creare, quindi fare doppio


clic sull'icona del modello o della creazione guidata.
be
ro

10 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


3.1.1.3 Salvare un documento all’interno di un’unità disco. Salvare un documento
con un altro nome all’interno di un’unità disco.

Esistono diversi metodi per salvare i documenti in Microsoft Word.


È possibile salvare il documento in uso, sia nuovo che preesistente, salvare
contemporaneamente tutti i documenti aperti o salvare una copia del documento
attivo con un altro nome o in una posizione diversa.

t
Per salvare rapidamente un documento già esistente, fare clic sull’icona

r.i
Salva presente nella barra degli strumenti Standard. Il documento viene
salvato nella posizione originaria.

cn
In caso di documento nuovo o di
documento da salvare, come copia in
altra posizione o con un altro nome, si
opera come segue:

Scegliere “Salva con nome” dal menù


“File”.
o@
Scegliere la posizione in cui salvare il documento, tramite la casella di scelta “Salva
er
in:”
i
lb
.a
rto

Nella casella “Nome file”


digitare il nuovo nome da
assegnare al file. Fare clic su Salva.
be
ro

È possibile salvare in modo automatico, il file,


durante il lavoro:

… Scegliere “Opzioni” dal menù “Strumenti”…

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 11


… quindi fare clic sulla
scheda “Salva”.

Selezionare la casella di
controllo “Salva automa-
ticamente ogni:”.

Nella casella “minuti”


immettere l'intervallo di

t
tempo desiderato per il

r.i
salvataggio automatico
dei file.

cn
Più frequentemente un
file è salvato, maggiori
informazioni saranno
recuperate qualora avven-

o@
ga un'interruzione di
corrente o un altro
problema mentre il file è
aperto.

N.B. La funzione di salvataggio automatico non esclude la necessità di salvare


er
regolarmente i propri file.

3.1.1.4 Salvare un documento in un altro formato, quale: file di testo, RTF,


i
lb

modello, formato specifico del tipo di software o della versione.

Nel caso in cui un documento contenga un particolare testo, o una formattazione,


.a

che si desidera riutilizzare anche in altri documenti, è possibile salvarlo


selezionando dalla casella “Tipo file:” la voce “Modello di documento” (1).
rto
be

Dovendo condividere un documento con utenti che utilizzano altri programmi


ro

d’elaborazione testo o una versione di Word con un formato di file diverso, ad


esempio Word 6.0/95 o Word per Macintosh, è possibile salvare il documento in un
altro formato selezionandolo
dall’elenco proposto clic-
cando sulla freccia a destra
della casella “Tipo file:”.

12 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


3.1.1.5 Spostarsi tra documenti aperti.

In Word è possibile aprire più documenti contemporaneamente; il passaggio tra


questi documenti attivi può avvenire in due differenti modalità.
La prima, e più immediata, è quella di cliccare direttamente, nella barra delle
applicazioni, sull’icona del documento in cui spostarci (1). L’icona evidenziata
rappresenta il documento su cui ci troviamo (2):

t
r.i
La seconda modalità è tramite il menù
“Finestra” in cui sono elencati tutti i

cn
documenti aperti; tra questi, quello con il
segno di spunta rappresenta il documento
su cui si è posizionati al momento.

o@
Lo spostamento avviene cliccando sul
nome del documento ed inserendo, così, il
segno di spunta nella casella:
i er
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 13


3.1.2 Migliorare la produttività.

L’efficacia di un applicativo è relativa alla sua rispondenza alle nostre esigenze, la


conoscenza delle sue possibilità ed alla facoltà di personalizzarlo.
La disponibilità di determinate funzioni, possono aiutarci a migliorare la qualità del
lavoro eseguito e, conseguentemente, la nostra produttività.
3.1.2.1 Impostare le opzioni di base del programma: nome dell’utente, cartelle
predefinite per aprire o salvare documenti.

t
r.i
È possibile specificare le impostazioni per diverse caratteristiche di Microsoft Word
nella finestra di dialogo Opzioni. Le opzioni disponibili nella finestra dipendono dalle
lingue installate e attivate.

cn
Dal menù “Strumenti” si clicca sulla voce
“Opzioni…”.
Si visualizza la finestra “Opzioni” composta da

o@
11 schede.
Ognuna di queste schede permette
d’impostare i parametri del programma di
video-scrittura e dei documenti in base alle
esigenze.
er
Elenchiamo, di seguito dette schede:
i
lb
.a
rto
be
ro

Permette di visualizzare/modificare le directory


predefinite, da dove aprire e dove salvare i documenti, i modelli ed altri elementi
creati ed utilizzati in Word.

14 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Permette d’inserire/modificare il nome e le iniziali che
saranno visibili agli altri utenti.
Il nome viene utilizzato nelle
lettere e sulle buste, e per le
revisioni e i commenti inseriti
nei documenti.
Le iniziali vengono utilizzate per
i commenti e per diversi
elementi incorporati di lettere e

t
r.i
memo.
L'indirizzo verrà utilizzato come
indirizzo predefinito di buste e

cn
lettere.
Permette di selezionare un tipo di carattere da utilizzare
o di visualizzazione per la compatibilità con versioni precedenti o diversi applicativi.

o@
Permette di variare le opzioni relative alla modifica di un
testo/paragrafo selezionato, della funzione Taglia e incolla e di formattazione.

Permette di variare le impostazioni per l’esecuzione dei


controlli ortografico e grammaticale e del funzionamento degli strumenti di
correzione.
er
Permette d’inserire delle password per l’apertura di un
documento e per la sua modifica; la possibilità di nascondere le informazioni
i
personali e di determinare il livello di protezione verso eventuali virus macro.
lb

Permette d’impostare i formati ed i colori utilizzati per


evidenziare i testi inseriti e quelli eliminati, i commenti inseriti e la loro posizione e
.a

dimensione nel documento oltre all’orientamento dello stesso per la stampa con le
revisioni ed i commenti visibili.
rto

Imposta le caratteristiche del salvataggio del documento in


esecuzione, la frequenza di quello automatico ed il formato predefinito per il
salvataggio.
be

Permette di variare le impostazioni di stampa: opzioni, oggetti


da includere, opzioni per il solo documento corrente, la stampa fronte/retro.

Imposta le opzioni di visualizzazione del documento e suoi,


ro

eventuali, collegamenti, l’unità di misura utilizzata, gli eventuali servizi a


disposizione, le opzioni per il Web e la posta elettronica.

Imposta ciò che viene visualizzato, non solo nel documento ma


anche come barre e strumenti di gestione del documento; inoltre permette la
definizione di cosa verrà compreso nella stampa e/o nel web.

Si suggerisce di visionare tutte le schede della finestra “Opzioni” in modo da


adattare il programma di Word alle proprie necessità.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 15


3.1.2.2 Usare la funzione di Guida in linea (help) del programma.

In caso di inesperienza nell’utilizzo di un prodotto software o di uso saltuario di


determinate peculiarità, è necessario uno strumento che fornisca le necessarie
istruzioni su come affrontare e superare il momentaneo impasse cognitivo.

Il sistema operativo mette a disposizione dell’utente una sorta d’aiuto o guida che

t
viene attivata con diverse modalità.

r.i
Per accedere rapidamente alla Guida, si può utilizzare la
casella “Digitare una domanda” presente nella barra dei

cn
menù.

Premendo il tasto F1 della tastiera

o@
o cliccando sul comando “Guida
in linea Microsoft Office Word”
(1), dal menù di aiuto “?”, sarà possibile
accedere alla “Guida in linea di Word”
attraverso l'apposito riquadro attività,
er
raffigurata qui sotto:
i
lb
.a
rto

In essa, nella casella


“Cerca:”, è possibile
digitare una o più
parole riguardante il
be

problema da risolve-
re.

Se, genericamente, si
ro

cercano informazioni
su un argomento, ad
esempio “Stampa”, si
clicca sulla voce
“Sommario” per
visualizzare la lista
degli argomenti.

16 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Sempre dal riquadro attività “Guida in linea di Word” (oltre che dalla funzione
“Microsoft Office online” presente nel menù di aiuto “?”), è possibile accedere
direttamente al sito Microsoft Office Online tramite la sezione Office Online.

Nel sito Microsoft Office Online sono disponibili i seguenti servizi:

Informazioni aggiornate sotto forma di articoli pratici, argomenti


concettuali, rubriche e suggerimenti che consentono di trovare una
risposta a qualsiasi domanda sull'utilizzo dei programmi di Office XP.

t
r.i
Corsi di formazione per un utilizzo ottimale delle applicazioni di
Office XP. I corsi riguardano varie caratteristiche e operazioni di
Office e consentono di scoprire nuove funzionalità e di imparare le

cn
procedure migliori per l'utilizzo dei prodotti.
È un forum in linea in cui è possibile interagire con altri utenti di
Office, ottenere risposte alle proprie domande, condividere idee e
acquisire nuove informazioni su diversi prodotti e tecnologie Office.

o@
Aggiornamenti di prodotti, componenti aggiuntivi, convertitori e
visualizzatori da scaricare per i programmi di Office XP.

Se si preferisce, per ottenere informazioni e


er
suggerimenti sulle operazioni eseguite, utilizzare
“l’Assistente di Office” (soprannominato Clippy) è
necessario attivarne la funzionalità..
i
lb

Esso sarà sempre presente nel desktop fintanto che è


usato il programma Word o non è nascosto o
disattivato con gli appositi comandi.
.a

Il “fumetto” che appare, quando vi clicchiamo sopra,


ci invita a digitare la domanda concernente la
rto

funzionalità di cui vogliamo delucidazioni.

L’attivazione dell’Assistente di Office


avviene tramite selezione del comando
be

“Mostra l’Assistente di Office” che appare


nell’elenco del menù di aiuto (2).

Per modificarne le funzionalità e/o


ro

l’immagine grafica, vi si clicca sopra, con il


tasto destro del mouse per visionare
l’elenco funzioni relativo (3).

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 17


Al lato è riportata la finestra
“Guida in linea di Microsoft
Office Word” che otteniamo in
risposta ad una interrogazione.

La barra degli strumenti


permette di
(partendo da sinistra):

t
r.i
affiancare automaticamente la
finestra del documento e quella
della Guida,

cn
tornare indietro od andare
avanti nella visualizzazione delle

o@
spiegazioni,

stampare la schermata con il


supporto fornito.

3.1.2.3 Usare gli strumenti di ingrandimento/zoom.


er
Per migliorare la leggibilità del documento ed adattarlo alle necessità
dell’utilizzatore, è possibile ingrandirne o ridurne la visualizzazione.
i
Il modo più veloce è quello di agire sulla casella “Zoom” della barra degli strumenti
lb

standard:
.a
rto
be
ro

18 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Un’altra possibilità è cliccare su “Zoom…” presente nel menù “Visualizza”; si
visualizza la finestra di scelta in cui possiamo impostare varie possibilità di
ridimensionamento del documento, vedendo il risultato nel riquadro Anteprima
prima di rendere definitiva la scelta fatta:

t
r.i
cn
o@
3.1.2.4 Mostrare, nascondere le barre degli strumenti.
er
Le barre degli strumenti contengono pulsanti e scelte da utilizzare per eseguire i
comandi.
i
Per visualizzare una barra degli
lb

strumenti è necessario selezionare la


voce “Barre degli strumenti” dal
.a

menù “Visualizza” e cliccare sul


nome della barra che vogliamo
mostrare, dall’elenco che è visu-
rto

alizzato, in modo da far apparire il


segno di “spunta”.

Si agisce analogamente se si vuole


be

nascondere una particolare barra


degli strumenti.
Un modo più rapido
per far apparire In questo caso, si clicca sul nome
ro

l’elenco dei nomi della barra per eliminare il segno di


delle barre degli “spunta”.
strumenti, è quello di
cliccare, con il tasto L’ultima voce presente nell’elenco:
destro del mouse su “Personalizza…”, apre l’omonima
una qualsiasi delle finestra in cui si definiscono le barre
barre già visualizzate. degli strumenti che devono essere
visibili all’apertura di Word e con
quali modalità e funzioni.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 19


3.2 Creazione di un documento
In questo capitolo sono trattate le principali operazioni che possono essere eseguite
con Word per inserire e gestire i dati in un documento.
3.2.1 Inserire testo

Lo scopo di un programma di word processing è quello di creare lettere, relazioni,


libri e, quindi, tutti quei documenti che contengono testo, ma anche immagini e/o

t
tabelle. Fondamentale, per la creazione dei documenti, è l’inserimento del testo.

r.i
Questo avviene utilizzando la tastiera che permette di digitare, direttamente, la
maggior parte dei caratteri d’uso comune.
3.2.1.1 Cambiare la visualizzazione di una pagina.

cn
In Microsoft Word sono disponibili diversi metodi
che garantiscono la migliore visualizzazione dei

o@
propri documenti a seconda del tipo di lavoro in
esecuzione.

Tramite il menù “Visualizza” è possibile scegliere il,


tipo di visualizzazione del documento.
er
Normale.
i
In questa visualizzazione viene mostrata
lb

la formattazione del testo, ma il layout


della pagina è semplificato così da
.a

consentire di digitare e modificare


rapidamente del testo.
rto

Nella visualizzazione Normale non


vengono visualizzati i limiti della pagina,
le intestazione e le immagini a cui non è
associato lo stile In linea con il testo.
be

Layout web.
ro

Nella visualizzazione Layout Web


vengono visualizzati gli sfondi, il testo
viene disposto automaticamente per
adattarlo alla finestra e gli elementi
grafici vengono posizionati come in un
browser.

20 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Layout di stampa.
Questa visualizzazione è utile per
modificare le intestazioni e i piè di
pagina, per regolare i margini e per
utilizzare le colonne e i disegni.
Se si desidera immettere o
modificare del testo in questa
visualizzazione, è possibile

t
aumentare l'area disponibile dello

r.i
schermo nascondendo lo spazio
vuoto nella parte superiore e
inferiore della pagina.

cn
Layout di lettura.

o@
i er
lb

Questa visualizzazione è stata appositamente ideata per una migliore leggibilità dei
documenti su schermo. In questa modalità, tutti gli elementi che possono
.a

distogliere l'attenzione dal documento, quali barre degli strumenti inutili, vengono
automaticamente rimossi.
Nella visualizzazione Layout lettura il documento non ha la stessa formattazione di
rto

quando viene stampato e le interruzioni di pagina potrebbero non corrispondere


alle interruzioni tra le pagine stampate.
Per passare alla visualizzazione Layout lettura, scegliere Lettura , per
be

disattivarla scegliere Chiudi , sulla barra degli strumenti Standard.

Struttura.
ro

Si utilizza questa modalità per vedere la


struttura di un documento e per spostare,
copiare e riorganizzare il testo trascinando i
titoli.
In questa visualizzazione è possibile
comprimere un documento per vedere solo i
titoli principali oppure espanderlo per vedere
tutti i titoli e anche il corpo del testo.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 21


Nella visualizzazione Struttura non vengono visualizzati i limiti della pagina, le
intestazioni e i piè di pagina, gli elementi grafici e gli sfondi.

3.2.1.2 Inserire del testo in un documento.

L’inserimento del testo in un documento avviene utilizzando la tastiera che


permette di digitare la maggior parte dei caratteri d’uso comune.
Il carattere digitato è inserito dove lampeggia il cursore, il trattino verticale (1) che,

t
in un documento vuoto si trova in alto a sinistra, ad una certa distanza dai bordi del

r.i
foglio virtuale. Per inserire il carattere in un altro punto del foglio vuoto, basta
cliccare doppiamente con il tasto sinistro del mouse ed il programma,
automaticamente, inserirà i caratteri di formattazione necessari a posizionare il

cn
cursore dove vogliamo (2).

o@
i er
lb
.a
rto

N.B. Il programma porterà automaticamente il cursore all’inizio della riga successiva,


appena questi avrà raggiunto la fine della riga in uso.
be

3.2.1.3 Inserire caratteri speciali e simboli, quali: ©, ®,™.

Come è stato detto nel precedente paragrafo, tramite tastiera è possibile


scrivere la maggior parte dei caratteri utilizzati ma alcuni caratteri speciali, ad
ro

esempio ®, §, ¶, ∞, ecc., non essendo presenti nella tastiera, devono essere


inseriti in un altro modo.

Dal menù “Inserisci” si clicca sulla voce


“Simbolo…”.

Questo provoca la visualizzazione della


finestra “Simbolo”.

22 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Questa finestra è suddivisa in due schede: “Simboli” e “Caratteri speciali”. Il loro
contenuto viene inserito nel documento cliccandoci sopra due volte o, dopo averlo
selezionato con il mouse, cliccando sul tasto “Inserisci”.

t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a
rto

In entrambe le schede sono


presenti due tasti:
be
ro

Il primo apre una finestra di


colloquio in cui è possibile inserire,
o modificare, l’insieme di caratteri
da tastiera che, automatica-mente,
sono trasformati in simbolo.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 23


Il secondo apre una finestra di colloquio, tramite
la quale è possibile definire combinazioni di tasti
che rappresentano un simbolo.

t
r.i
3.2.2 Selezionare, modificare

cn
Durante la realizzazione di un documento può rendersi necessario evidenziare, o
spostare, una parola, una frase, un paragrafo o intere pagine.
Per poter eseguire queste funzioni è necessario, prima, selezionare i dati su cui

o@
operare.
3.2.2.1 Mostrare e nascondere i caratteri non stampabili, quali: spazi bianchi,
segni di fine paragrafo, segni di interruzione di riga, caratteri di
tabulazione.
er
Cliccare sull’icona presente nella barra degli strumenti standard. La sua
attivazione, visualizza i caratteri della formattazione: spazio, a capo, tabulazione
ecc.
i
lb
.a
rto
be
ro

24 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


3.2.2.2 Selezionare caratteri, parole, righe, frasi, paragrafi o interi testi.

Come già accennato, per modificare un documento, è necessario, prima di


eseguire la funzione più opportuna, selezionare i dati su cui operare.

Per operare la selezione di testo e grafica, inclusi elementi non contigui, è


possibile utilizzare il mouse o la tastiera.

Selezione tramite MOUSE

t
r.i
PER SELEZIONARE OPERAZIONE DA ESEGUIRE

Trascinare il puntatore del mouse sul testo che


Una quantità qualsiasi di testo

cn
si desidera selezionare.

Una parola Fare doppio clic sulla parola.


Spostare il puntatore del mouse a sinistra

o@
Una riga di testo della riga finché non si trasforma in una
freccia rivolta a destra, quindi fare clic.

Tenere premuto CTRL, quindi fare clic in un


Una frase
punto qualsiasi della frase.

Spostare il puntatore del mouse a sinistra del


er
paragrafo finché non si trasforma in una
Un paragrafo freccia rivolta a destra, quindi fare doppio clic.
In alternativa, fare triplo clic in un punto
qualsiasi del paragrafo.
i
lb

Spostare il puntatore del mouse a sinistra dei


paragrafi finché non si trasforma in una freccia
Più paragrafi
rivolta a destra, fare doppio clic, quindi
trascinare verso l'alto o verso il basso.
.a

Fare clic all'inizio della selezione, scorrere fino


Un blocco di testo alla fine della selezione, quindi tenendo
rto

premuto MAIUSC fare clic.

Spostare il puntatore del mouse a sinistra del


testo del documento in un punto qualsiasi
Un intero documento
finché non si trasforma in una freccia rivolta a
be

destra, quindi fare triplo clic.

Selezione tramite TASTIERA


ro

Selezionare il testo tenendo premuto il tasto MAIUSC e utilizzando i tasti di


direzione:

+ O O O

Per selezionare più aree non contigue, selezionare il primo


elemento, tenere premuto il tasto CTRL e selezionare gli altri
elementi desiderati.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 25


PER ESTENDERE LA SELEZIONE:

- di un carattere verso destra +

- di un carattere verso sinistra +

t
r.i
- alla fine di una parola + +

cn
- all'inizio di una parola + +

o@
- alla fine di una riga +

- all'inizio di una riga +


er
- alla riga successiva +
i
lb

- alla riga precedente +


.a

- alla fine di un paragrafo + +


rto

- all'inizio di un paragrafo ..+ +


be

- alla schermata successiva +

- alla schermata precedente +


ro

- all’inizio di un documento ..+ +

- alla fine di un documento ..+ +

26 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


SELEZIONE DI ELEMENTI NON CONTIGUI.

1. Selezionare il primo elemento desiderato

2. Tenere premuto il tasto

3. Selezionare gli altri elementi desiderati.


3.2.2.3 Modificare il contenuto inserendo caratteri e parole all’interno di un testo
esistente, o sovrascrivendo per sostituirlo.

t
r.i
Il testo digitato può essere modificato inserendo, eliminando o sostituendo il
singolo carattere, le singole parole, intere frasi, ecc.

cn
L’inserimento si effettua cliccando, per posizionare il cursore nel punto in cui si
vuole iniziare l’inserimento, e digitando il nuovo testo.

La sostituzione si effettua evidenziando il contesto, su cui agire, tramite i comandi

o@
visti nel precedente paragrafo e, semplicemente, digitando i nuovi caratteri.
3.2.2.4 Usare un semplice comando di ricerca per trovare una parola o una frase
specifica.

Ricerca del testo


er
È possibile cercare velocemente qualsiasi occorrenza di
una parola o una frase specifica.
i
Scegliere “Trova…” dal menù “Modifica” o
lb

cliccare sull’apposita icona presente nella barra


degli strumenti.
.a

Si visualizzata la finestra “Trova e sostituisci” composta


da tre schede.
rto

Nella scheda
“Trova” digitare il
testo da ricercare,
nella casella speci-
be

fica.

Fare clic sul pul-


sante “Trova suc-
ro

cessivo”, per posi-


zionarsi sulla suc-
cessiva ripetizione.

Utilizzare il carattere jolly asterisco (*) per cercare una stringa di caratteri. Per
esempio digitare "f*e" per trovare le parole che iniziano per “f” e finiscono per “e”,
indipendente dalla loro lunghezza e significato.

Il carattere jolly punto interrogativo (?) rappresenta un singolo carattere nell’esatta


posizione nella parola in cui è inserito.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 27


3.2.2.5 Usare un semplice comando di sostituzione per modificare una parola o
una frase specifica.

Sostituzione del testo


Scegliendo “Sostituisci…” dal menù “Modifica”…

… si visualizza la
finestra “Trova e

t
sostituisci” già

r.i
aperta sulla
scheda “Sostitu-
isci”, in cui sono

cn
presenti due
caselle di testo:

Nella casella “Trova” si digita il testo che si desidera sostituire.

o@
Nella casella “Sostituisci con:” si digita il testo con il quale sostituirlo.

Fare clic sui pulsanti , se si vuole sostituire l’occorrenza


successiva, oppure su per cambiare tutte le ricorrenze nel
documento.
i er
lb

Il pulsante
permette di affinare
ulteriormente la ricer-ca,
.a

e la sostituzione, in base
ad ulteriori opzioni:
rto
be

3.2.2.6 Copiare, spostare del testo all’interno di un documento o tra documenti


aperti.
ro

In precedenza si è visto come selezionare un


testo. La selezione si rende necessaria, quando si
vuole copiare (o spostare), il testo selezionato, in
un altro punto del documento o in un altro
documento aperto.

Dopo aver selezionato il testo, si avvia


l’operazione da compiere dal menù “Modifica” (1), o cliccando direttamente sulle
specifiche icone presenti nella barra degli strumenti (2):

28 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Taglia (elimina da quella posizione)

Copia (mantieni in quella posizione)

Incolla (trasferisci nella posizione)

Quindi si clicca con il mouse nella posizione in cui si vuole trasferire o copiare il
testo, nello stesso documento o in altro documento attivo, quindi cliccare sul
comando Incolla.

t
r.i
Un’ulteriore possibilità è quella di
cliccare, con il tasto destro del mouse,
direttamente sulla selezione effettuata;

cn
si apre il menù di scelta rapida in cui
selezionare il comando che interessa
(3).

o@
3.2.2.7 Cancellare del testo.

La cancellazione può essere effettuata premendo il tasto “Canc”, dopo


aver evidenziato ciò che si vuole eliminare oppure dopo essersi
posizionati con il cursore davanti ai caratteri da cancellare.
er
Posizionandosi, con il cursore, a destra dei caratteri da cancellare,
premendo il tasto “backspace”.
i
3.2.2.8 Usare i comandi “Annulla” e “Ripristina”.
lb

Alcune volte può essere necessario eliminare le modifiche apportate, annullare


caratteri o comandi che sono stati appena digitati od eseguiti.
.a

Altre volte può essere necessario ripristinare la situazione antecedente alla scelta
del comando “Annulla”.
rto

Per annullare o ripristinare


un’azione appena compiuta, si può
agire tramite il menù “Modifica” o
cliccando sulle specifiche icone
be

nella barra degli strumenti (1). In questo caso si annulla, o ripristina, solo l’ultima
operazione eseguita.
Se si vogliono annullare, o ripristinare, più operazioni contemporaneamente, è
necessario utilizzare le icone della barra degli strumenti.
ro

Si posiziona il mouse sull’icona che apre l’elenco delle


operazioni (2), si scorrono con il mouse evidenziandole,
quindi si clicca per eseguire
l’annullamento (3), o il
ripristino, delle azioni
evidenziate.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 29


3.3 Formattazione
La formattazione consiste nell’impostazione grafica del testo in base ad una precisa
impostazione delle diverse parti di un documento (carattere, paragrafo, interlinea,
etc.), nonché alle caratteristiche del layout quali l'impaginazione, l'insieme delle
caratteristiche grafiche: disposizione degli elementi, sfondo, colori, caratteri.

In sintesi, la formattazione serve a rendere più gradevole

t
l’aspetto, e quindi la lettura di un documento.

r.i
Per modificare la formattazione di un testo, sia esso una
singola parola o tutto il documento, dopo la sua selezione,

cn
si agisce scegliendo la voce specifica dal menù “Formato”:

Oppure, cliccando, con il tasto destro del mouse sulla se-


lezione, si sceglie la voce specifica dal menù di scelta

o@
rapida che viene visualizzato: er
i
lb

Normalmente, la modalità più utilizzata è


quella di cliccare sull’icona, relativa alla
.a

modifica grafica da applicare, presente


nella barra degli strumenti di
formattazione:
rto
be

3.3.1 Formattare un testo

In questo paragrafo sono trattate le modifiche grafiche che si possono apportare ad


un insieme di caratteri.
ro

Tutte le modifiche che si possono apportare ai caratteri che compongono un testo


sono comprese nella finestra specifica che viene visualizzata scegliendo la voce
“Carattere…” dal menù “Formato”:

Questa finestra è composta di tre schede: “Tipo”, “Spaziatura e posizione”, “Effetti


di testo”.

30 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Ogni finestra permette di apportare
specifiche modifiche grafiche.

t
r.i
cn
o@ Volendo apportare una sola delle
possibili variazioni, rimane più
er
immediata la selezione, dal menù
degli strumenti di formattazione,
dell’icona specifica della modifica
i
desiderata.
lb

3.3.1.1 Cambiare l’aspetto del testo: il tipo e le dimensioni dei caratteri, applicare
.a

il grassetto, il corsivo, la sottolineatura.

Dal menù “Formato” o dal menù di scelta rapida:


rto

Cliccare sulla voce


“Carattere…” e, dalla
scheda “Tipo” presente
nella finestra “Carat-
be

tere”, scegliere tra le


opzioni contenute nei
riquadri:

 Tipo di carattere:
ro

 Stile:
 Dimensione:
 Stile sottolineatura:

Prima di rendere effettive


le modifiche, è possibile
osservare il risultato nel
riquadro Anteprima.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 31


Dalla barra degli strumenti di formattazione:

Queste tre icone, cliccandoci sopra, agiscono sul testo evidenziato


applicando (da sinistra a destra), il GRASSETTO, il CORSIVO e la
SOTTOLINEATURA.

La casella “Tipo di carattere” (1)


permette di scegliere tra vari tipi di

t
Font tipografici.

r.i
La casella “Dimensione carattere”

cn
(2) permette di impostare differenti
grandezze del carattere, in base al
tipo selezionato.

o@
3.3.1.2 Inserire apici e pedici ed applicare colori diversi al testo.

Dal menù “Formato” o dal menù di scelta rapida:


er
Cliccare sulla voce
“Carattere…” e, dalla
i
scheda “Tipo” presente nella
lb

finestra “Carattere”,
scegliere tra le opzioni
contenute nei riquadri
Colore carattere…
.a
rto
be

…ed Effetti (in questo riquadro si clicca


sulle caselle interessate in modo da
inserirci il segno di spunta):
ro

Dalla barra degli strumenti di formattazione:

Dopo la selezione, cliccando sull’icona “Colore carattere” si


applica il colore evidenziato nell’immagine dell’icona stessa.

Per selezionare un altro colore si clicca sulla freccia, presente


nell’icona, per visualizzare la tavolozza dei colori.

32 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Cliccando sulle icone che, a prima vista, sembrano due simboli
matematici (un’incognita elevata al quadrato ed un’incognita a base
due), si ottiene, rispettivamente, la scrittura ad APICE e la scrittura a PEDICE del
testo selezionato.
3.3.1.3 Applicare la modifica di maiuscole/minuscole al testo.

Dal menù “Formato” si clicca sulla voce


“Maiuscole/minuscole…” provocando l’apertu-
ra della finestra sottostante in cui, cliccandoci
sopra, si seleziona il tipo di modifica da

t
effettuare:

r.i
cn
o@
3.3.1.3 Inserire, eliminare le interruzioni di riga.
er
Un'interruzione di riga interrompe la scrittura sulla riga corrente e consente al testo
di proseguire sulla riga successiva:
i
lb
.a

Supponiamo, ad esempio, che lo “stile paragrafo” sia impostato con uno spazio, che
viene inserito tra riga e riga, prima di ciascun paragrafo:
rto
be
ro

Per omettere tale spazio aggiuntivo senza modificare lo “stile paragrafo”, ad


esempio in un elenco di nomi, si può inserire un'interruzione di riga manuale al
termine di ogni riga anziché premere il tasto “INVIO”:

√ √

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 33


Si posiziona il cursore nel punto in cui si desidera interrompere
una riga di testo, quindi si premono contemporaneamente i
tasti”MAIUSC” e “INVIO”.

t
r.i
Le interruzioni di riga manuali sono segni di formattazione in genere non visualizzati
nel documento. Se si desidera visualizzare le interruzioni, attivare la visualizzazione

cn
dei segni di formattazione facendo clic su Mostra/Nascondi dalla barra degli
strumenti Standard.
Il carattere indica un'interruzione di riga manuale.

o@
Per eliminare le interruzioni di riga:
Si attiva la visualizzazione dei segni di formattazione ,

si posiziona il cursore davanti all’interruzione e si digita il tasto


er
o si posiziona il cursore dietro l’interruzione e si digita il tasto
i
lb

3.3.1.4 Allineare un testo a sinistra, al centro, a destra o giustificarlo.

Selezionare il testo da allineare.


.a

Dalla barra degli strumenti Formattazione cliccare sull’icone:

per allineare a sinistra,


rto

per allineare al centro,


per allineare a destra,
per giustificare il testo.
be

3.3.1.5 Applicare un rientro ai paragrafi: a sinistra, a destra, riga iniziale.


ro

Selezionare il paragrafo a cui si desidera applicare il rientro:

34 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Se il righello orizzontale non è visualizzato,
scegliere “Righello” dal menù “Visualizza”:

Sul righello orizzontale trascinare l'indicatore di


Rientro prima riga nella posizione dove si desidera
che il testo abbia inizio:

ottenendo il risultato sottostante:

t
r.i
cn
N.B. Le impostazioni standard sul formato del Paragrafo devono essere definite,

o@
inizialmente, tramite la finestra “Paragrafo” che viene visualizzata scegliendo la
voce “Paragrafo…” dal menù “Formato”.

Per impostare in modo


standard il “rientro prima
er
riga”, è possibile utilizzare le
opzioni fornite nella scheda
“Rientri e spaziatura”,
visualizzata scegliendo
i
lb

“Paragrafo…” dal menù


“Formato”.
.a

Selezionare “Prima riga” nella


sezione Rientri della casella di
rto

riepilogo “Speciale:”, e
impostare il valore del rientro
nella casella di riepilogo
“Rientra di:”
be

3.3.1.6 Aumento o riduzione del rientro di un intero paragrafo.


ro

Selezionare i paragrafi che si desidera modificare:

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 35


Sulla barra degli strumenti Formattazione fare clic su

Aumenta rientro:

t
r.i
Oppure cliccare su

cn
Riduci rientro:

o@
er
Il rientro sarà aumentato, o diminuito, di un punto di tabulazione. Se si desidera
modificare la posizione del rientro è necessario impostare un punto di tabulazione
diverso.
i
lb

Un modo più veloce per aumentare, o diminuire, il rientro sinistro di un paragrafo


selezionato è quello di trascinare, dal “Righello orizzontale”, l’indicatore “Rientro
.a

sinistro”:

3.3.1.7 Modifica del rientro destro di un intero paragrafo.


rto

Selezionare i paragrafi che si desidera modificare.


be
ro

Sul righello orizzontale trascinare l'indicatore “Rientro destro” nella


posizione dove si desidera che il testo abbia fine.

36 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


3.3.1.8 Creazione di un rientro sporgente.

Selezionare il paragrafo in cui si desidera creare un rientro sporgente.

t
Nel righello orizzontale trascinare l'indicatore “Rientro sporgente” nella

r.i
posizione iniziale del rientro.

cn
o@
Per impostare misure più esatte per il rientro sporgente, scegliere la voce
“Paragrafo…” dal menù “Formato” visualizzando la scheda “Rientri e spaziatura”.

Nella sezione Rientri, selezionare “Sporgente” dalla casella di riepilogo “Speciale:”.


er
Nella casella “Rientra di:” impostare la quantità di spazio desiderata per il rientro
sporgente:
i
lb
.a
rto

3.3.1.9 Impostare, eliminare e usare le tabulazioni: a sinistra, al centro, a destra,


decimale.
be

Per inserire parti di testo in specifiche posizioni, si utilizzano le tabulazioni. Esse


appaiono nel righello orizzontale ed agiscono a livello di formattazione del
paragrafo.
L’inserimento delle tabulazioni avviene tramite il pulsante delle tabulazioni che
ro

appare all'estrema sinistra del righello orizzontale:

Si clicca su di esso finché non viene visualizzato il tipo di tabulazione desiderato:

SINISTRA Allinea il testo alla sinistra del punto in cui è stato inserito.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 37


DESTRA Allinea il testo alla destra del punto in cui è stato inserito.

CENTRATA Allinea il testo alla destra ed alla sinistra del punto in cui è
stato inserito.

DECIMALE Allinea la virgola decimale di un numero, al punto in cui è


stato inserito.

t
r.i
A BARRE Crea una linea verticale di incolonnamento sulla quale si
posiziona il cursore di una nuova linea di testo.

cn
Quindi si clicca sul righello orizzontale nel punto in cui si desidera impostare un
punto di tabulazione:

Suggerimento
o@
Per impostare misure più esatte, scegliere “Tabulazioni…” dal menù “Formato”
(1), immettere le misure desiderate nella casella “Posizione tabulazioni:” (2),
quindi cliccare su Imposta (3).
i er
lb
.a

Per eliminare un punto di tabulazione,


rto

trascinare il relativo indicatore all'esterno del


righello orizzontale.

Per spostare un punto di tabulazione,


be

trascinare l'indicatore a destra o a sinistra sul


righello orizzontale.

3.3.1.10 Applicare una spaziatura sopra, sotto i paragrafi.


ro

Selezionare i paragrafi in cui si desidera modificare la spaziatura:

38 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Scegliere la voce “Paragrafo…”
dal menù “Formato” quindi, dalla
scheda Rientri e spaziatura,
immettere la spaziatura deside-
rata nelle caselle “Prima:” e
“Dopo:” presenti nel riquadro
Spaziatura:

t
r.i
cn
3.3.1.11 Applicare un’interlinea singola, da 1,5, doppia ai paragrafi.

o@
L'interlinea determina la quantità di spazio verticale tra le linee del testo di un
paragrafo. L'impostazione predefinita è di un solo spazio, ovvero vi è spazio per il
carattere più grande della riga più una piccola quantità di spazio aggiuntivo.

In caso che, nella riga di testo, siano presenti elementi grafici o formule di
er
dimensioni maggiori rispetto al testo normale, l'interlinea di tale riga sarà
aumentata automaticamente.
i
Selezionare il testo che si desidera modificare:
lb
.a
rto

Nella barra degli strumenti formattazione fare clic sull’icona


interlinea per impostare lo spazio predefinito (Interlinea 1).
be

Per applicare una nuova impostazione, cliccare sulla freccia, quindi


selezionare il numero desiderato:
ro

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 39


Per impostare misure più precise, dopo aver cliccato sulla freccia, scegliere
“Altro…”; si apre la finestra “Paragrafo” dove, nel riquadro Spaziatura, si
selezionano le scelte preferite nella casella “Interlinea:”.

Per impostare una interlinea


uguale per tutte le righe,
utilizzare l'opzione di inter-
linea “Esatta” e specificare un
valore adatto al carattere o

t
r.i
all'elemento grafico più
grande. Se gli elementi
risultano troncati, selezionare

cn
un valore maggiore.

3.3.1.12 Inserire, eliminare punti e numeri da un elenco di un solo livello.


Modificare lo stile dei punti e dei numeri di un elenco di un solo livello

o@
scegliendo tra le opzioni predefinite.

Durante la digitazione

1. Digitare 1. per iniziare un elenco numerato o * (asterisco) per iniziare un elenco


er
puntato, quindi premere BARRA SPAZIATRICE o TAB:
i
lb
.a

2. Digitare il testo desiderato:


rto
be

3. Premere INVIO per aggiungere la successiva voce dell'elenco.


ro

Sarà automaticamente inserito il numero o il punto elenco successivo.

Per terminare l'elenco, premere due volte INVIO o premere


BACKSPACE per cancellare l'ultimo punto elenco o l'ultimo
numero dell'elenco.

40 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Aggiunta di punti elenco o numeri a testo esistente:
1. Selezionare le voci a cui si desidera aggiungere i punti elenco o la numerazione:

t
r.i
2. Nella barra degli strumenti formattazione fare clic su:

Elenchi puntati

cn
oppure su

Elenchi numerati

o@
Per spostare l'intero elenco verso sinistra o verso destra, fare clic sul primo
numero dell'elenco e trascinarlo nella posizione desiderata. L'intero elenco sarà
spostato durante il trascinamento, senza modificare i livelli di numerazione
dell'elenco.
er
Rimozione dei punti elenco.
1. Selezionare il testo da cui si desidera rimuovere i punti elenco o i numeri:
i
lb
.a
rto

2. Nella barra degli strumenti formattazione, in base al tipo di elenco, cliccare su:

Elenchi puntati

oppure su
be

Elenchi numerati

3. La sequenza dei punti o dei numeri è eliminata:


ro

Per rimuovere un singolo punto elenco o un numero, fare clic su di


esso e premere BACKSPACE.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 41


Modificare lo stile dei punti e dei numeri in un elenco di un solo livello scegliendo
tra le opzioni predefinite.
1. Selezionare il testo contenente i punti elenco o i numeri che si desidera
modificare:

t
r.i
cn
2. Dal menù “Formato” cliccare sulla
voce “Elenchi puntati e numerati…”:

o@
3. Dalla specifica finestra visualizzata scegliere, tra le schede “Punti elenco” e
“Numeri o lettere” quella contenente il riquadro con lo stile prescelto
ciccandoci sopra.
i er
lb
.a
rto

Qui sotto sono visualizzate anche le altre due schede presenti nella finestra “Elenchi
puntati e numerati” relative alla creazione di un elenco strutturato od applicare
uno stile (per garantire un aspetto uniforme a numeri o punti elenco, tipo di
allineamento e tipi di carattere negli elenchi), tra quelli proposti dal software o
be

creati dall’utente.
ro

42 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


3.3.1.13 Aggiungere ad un paragrafo il contorno e un colore di
ombreggiatura/sfondo.

A volte può essere necessario dare risalto ad un paragrafo in modo che attragga
l’attenzione del lettore o, più semplicemente, per migliorare graficamente l’aspetto
del documento, inserendo dei bordi o colorando lo sfondo del paragrafo da
enfatizzare.

t
r.i
Si inizia selezionando il paragrafo su cui apportare le modifiche:

cn
o@
Quindi, dal menù “Formato”, si seleziona la
voce “Bordi e sfondo…”:
er
è visualizzata la relativa finestra che comprende tre schede.
La scheda “Bordi” permette di applicare il tipo di bordura con le caratteristiche di
stile e colore preferiti:
i
lb
.a
rto
be
ro

Si confermano le scelte effettuate cliccando su ottenendo il seguente


risultato:

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 43


Volendo limitarsi ad inserire due linee, una sopra ed un’altra
sotto il paragrafo, si clicca sull’icona “Personalizzato”: …

…quindi si clicca, nel riquadro dell’anteprima, nella


posizione in cui si vuole inserire una linea (o sui
pulsanti presenti).

Nel caso sia stato selezionato solo una parte del


paragrafo, si sceglie “Testo” nella casella “Applica

t
r.i
a:”

cn
Dopo aver confermato con si ottiene il seguente risultato:

o@
er
Se, per dare maggior risalto al paragrafo, oltre al bordo, se ne vuole colorare lo
sfondo, si seleziona la specifica scheda da cui scegliere il colore più appropriato:
i
lb
.a
rto
be
ro

44 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


3.3.2 Utilizzare gli stili

Uno stile è un insieme di tipologie di formattazione da applicare al testo, alle tabelle


e agli elenchi di un documento per modificarne rapidamente l'aspetto.
L'applicazione di uno stile consente, con una singola operazione, di applicare
contemporaneamente diverse formattazioni; se, ad esempio, si desidera applicare ad
un titolo il carattere Cambria, 13 punti di dimensione e centrato nella posizione,

t
anziché eseguire tre operazioni è possibile ottenere lo stesso risultato in un solo

r.i
passaggio applicando lo stile Titolo.

Di seguito sono riportati i tipi di stile che è possibile creare e applicare:

cn
 Gli stili paragrafo consentono di controllare tutte le caratteristiche che
influiscono sull'aspetto di un paragrafo, ad esempio l'allineamento del testo, le
tabulazioni, l'interlinea, i bordi e anche la formattazione dei caratteri.

o@
Gli stili carattere influiscono su alcune caratteristiche del testo selezionato in un
paragrafo, quali il carattere e la dimensione o i formati grassetto e corsivo.
 Gli stili tabella consentono di conferire un aspetto omogeneo a bordi,
ombreggiatura, allineamento e tipi di carattere nelle tabelle.
 Gli stili elenco consentono di conferire un aspetto omogeneo a numeri o
er
caratteri punti elenco, allineamento e tipi di carattere negli elenchi.
È possibile creare, visualizzare e applicare gli stili dal riquadro attività Stili e
formattazione. In questo riquadro viene memorizzata anche la formattazione
i
applicata direttamente al testo.
lb

3.3.2.1 Applicare uno stile esistente ad una parola, una riga o un paragrafo.
.a
rto

Dopo aver selezionato


il testo su cui si vuole
applicare uno stile
be

esistente, si può
cliccare sulla freccia
della casella “Stile”
nella barra degli
ro

strumenti di format-
tazione che apre
l’elenco degli stili
esistenti da cui sele-
zionare il prescelto:

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 45


t
r.i
L’altra possibilità è quella di selezionare, dal menù

cn
“Formato”, la voce “Stili e formattazione…” che
visualizza il relativo riquadro attività che rimarrà
sempre attivo, al lato del desktop, per applicare lo

o@
stile preferito.

La disattivazione di questo riquadro avviene tramite


l’icona chiudi
er
Questa seconda alternativa è utilizzata, di norma,
quando si revisiona l’intero documento per apportare
i
lb

più modifiche di stili.

3.3.2.2 Copiare le caratteristiche di formattazione da un testo ad un altro.


.a

Dopo aver selezionato il testo, di cui interessano le caratteristiche di


formattazione, si clicca sull’icona “Copia formato” dalla barra degli
rto

strumenti standard.

Si posiziona il cursore, che ha assunto l’aspetto di un pennello, all’inizio del


testo da modificare, si clicca con il tasto sinistro del mouse e si trascina; alla
be

fine si rilascia il tasto del mouse in modo da applicare la formattazione


copiata.

3.4 Oggetti
ro

Gli oggetti, in ambiente word, sono entità, diverse da un testo, dotate di una propria
identità: ad esempio un oggetto può essere un’immagine, un file musicale, un
programma, una tabella, ecc.

L’oggetto può essere un elemento a se stante oppure collegato ad un altro oggetto o


prodotto da un diverso oggetto.

Vediamo, quindi, quali sono gli oggetti che più frequentemente sono utilizzati in
ambiente word.

46 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


3.4.1 Tabelle

Una tabella è costituita da righe e colonne di celle che è possibile riempire con testo e
immagini. Normalmente sono utilizzate per visualizzare le informazioni in modo
organizzato.

t
r.i
cn
Le tabelle possono anche essere utilizzate per creare composizioni di pagina o per
inserire testo, grafica e tabelle nidificate (una tabella inserita in una cella di un’altra
tabella).

o@
3.4.1.1 Creare una tabella per inserire dei dati.

Per creare una tabella, in Microsoft Word sono disponibili diversi metodi e la scelta
di quello da utilizzare dipende dalle proprie preferenze e dalla complessità della
tabella da creare.
er
1. Dalla barra degli strumenti Standard.
 Cliccare nel punto in cui si desidera creare una tabella.
 Nella barra degli strumenti standard cliccare sull’icona .
i
lb

 Trascinare il puntatore del mouse per selezionare il


numero di righe e colonne desiderato ed ottenere il
.a

risultato sottostante:
rto
be

2. Dal comando “Inserisci” del menù “Tabella” in modo da scegliere le dimensioni e


il formato della tabella prima che questa sia inserita in un documento.
 Cliccare nel punto in cui si desidera creare una tabella.
ro

 Scegliere “Inserisci” dal menù “Tabella”, quindi “Tabella”.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 47


 Viene visualizzata la finestra
“Inserisci Tabella” in cui, nella
casella di gruppo Dimensioni
tabella (1) si seleziona il
numero di colonne e di righe
desiderato.
 Nella casella di gruppo Opzioni
di adattamento automatico

t
(2) si selezionano le opzioni

r.i
desiderate per ridimensionare
la tabella.
 Per utilizzare un formato di

cn
tabella esistente, cliccare sul
pulsante Formattazione
automatica (3).

o@
 Confermando con OK (4) si ottiene il risultato sottostante:
er
3.4.1.2 Inserire e modificare dati in una tabella.
i
Al termine della creazione della tabella, si clicca direttamente all’interno di una
lb

delle celle che la compongono e si digita il testo da inserire.


.a

Anche per la modifica di un testo si clicca direttamente nella cella che lo contiene.

Alcune parti di una tabella possono essere visualizzate solo se è mostrata tutta la
rto

formattazione cliccando sull’icona Mostra/Nascondi presente nella barra degli


strumenti standard.
be
ro

48 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


3.4.1.3 Selezionare righe, colonne, celle e l’intera tabella.

 righe:
Per selezionare una riga si posiziona il cursore a sinistra, o a destra, della stessa
e si clicca …

t
… evidenziandola:

r.i
cn
Per selezionare più righe consecutive si tiene cliccato il tasto sinistro del mouse,
mentre si trascina il cursore:

 colonne: o@
Per selezionare una colonna si pone il cursore sopra la stessa e, quando assume
er
l’aspetto di una piccola freccia nera rivolta in basso, si clicca …
i
lb

… evidenziandola:
.a

Per selezionare più colonne consecutive si tiene cliccato il tasto sinistro del
rto

mouse, mentre si trascina il cursore:


be

 celle:
Per selezionare una cella si pone il cursore sopra la stessa (a sinistra del simbolo
di fine cella) e, quando assume l’aspetto di una piccola freccia nera obliqua
rivolta in alto, si clicca …
ro

… evidenziandola:

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 49


Per selezionare più celle consecutive si tiene cliccato il tasto sinistro del mouse,
mentre si trascina il cursore:

L’alternativa al “trascinamento” del cursore del mouse, nel caso di


selezioni estese, è quello di cliccare sulla prima cella, riga o colonna

t
desiderata, premere il tasto CTRL quindi cliccare sulle celle, righe o

r.i
colonne, successive, desiderate.

 tabella:

cn
Per selezionare una tabella si pone il cursore sopra il quadratino di
spostamento della stessa ( ) e, quando cambia il proprio aspetto (come
raffigurato nell’esempio), si clicca …

o@
… evidenziandola:
er
3.4.1.4 Inserire ed eliminare righe e colonne.
i
lb

Dopo la selezione della singola cella, riga, colonna o di una selezione di più
elementi o dell’intera tabella, si apre il menù “Tabella” da cui selezionare il
comando “Inserisci” (1) o “Elimina” (2) in base alle necessità.
.a
rto
be
ro

Entrambe le voci
visualizzano dei sot-
tomenù tra cui
scegliere la posizione
dell’elemento che va
inserito o eliminato.

50 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


In alternativa, restando con il cursore all’interno della selezione,
si può cliccare con il tasto destro del mouse che produrrà
l’apertura di menù specifici in base alla selezione effettuata:

COLONNE RIGHE
CELLE

t
r.i
cn
o@
Nel caso si voglia eliminare una o più celle, sia la
er
procedura tramite la barra dei menù che l’utilizzo
del menù di scelta rapida (tasto destro del mouse),
provocano la visualizzazione di una finestra di
i
lb

colloquio in cui selezionare il tipo di eliminazione e


la sua ripercussione sulle celle a destra o sottostanti
quelle da eliminare.
.a

3.4.1.5 Modificare la larghezza delle colonne e l’altezza delle righe.


rto

Si posiziona il cursore sul bordo destro della colonna che si vuole modificare.
Appena questi assume l’aspetto raffigurato nell’esempio, ed appare una linea
tratteggiata, si clicca e trascina per allargare o restringere la colonna; rilasciando il
be

tasto del mouse si ottiene:


ro

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 51


Per modificare l’altezza di una riga si posiziona il cursore sul bordo inferiore della
riga stessa. Appena questi assume l’aspetto raffigurato nell’esempio, ed appare una
linea tratteggiata, si clicca e trascina per aumentare o diminuire l’altezza della riga;
rilasciando il tasto del mouse si ottiene:

t
r.i
cn
3.4.1.6 Modificare lo spessore, lo stile e il colore del bordo ed applicare sfondi alle
celle.

o@
er
Dopo la selezione della/e cella/e, si apre il menù
“Formato” da cui selezionare la voce “Bordi e
sfondo…”.
i
lb

Anche dal menù di scelta rapida (attivato


.a

dal tasto destro del mouse) si può


selezionare la voce “Bordi e sfondo…”:
rto

In entrambi i casi si visualizza la finestra omonima che


comprende le schede Bordi (1) e Sfondo (2) in cui
apportare le modifiche del caso.
be
ro

52 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


t
r.i
cn
Una terza possibilità di modifica delle caratteristiche delle tabelle word, ci viene

o@
data dalla barra degli strumenti “Tabelle e Bordi” a cui si accede tramite il comando
“Barre degli strumenti” presente nel menù “Visualizza”.

In essa sono presenti tutte le


possibilità di manipolazione
er
grafica delle tabelle e dei loro
contenuti.
i
Tramite le intuitive icone ed i menù di scelta presenti è possibile modificare
lb

rapidamente le caratteristiche d’intere tabelle o di singole celle fino all’inserimento


di semplici formule matematiche (si seleziona la cella e dal menù “Tabella” si clicca
su “Formula…”).
.a

Indipendentemente
dalla modalità scelta, si
rto

otterrà un risultato
analogo all’esempio:
be

3.4.3 Oggetti grafici

Gli oggetti grafici consentono di arricchire e migliorare i documenti di Microsoft


ro

Word; includono forme (rappresentate da serie di oggetti prestabiliti che raffigurano


diverse forme di base come, ad esempio, frecce componenti di diagrammi di flusso,
poligoni, decorazioni, ecc.), diagrammi, curve, linee e oggetti WordArt (sorta di testo
decorativo), grafici ed immagini.

L’inserimento degli oggetti, di seguito spiegati, può avvenire anche cliccando sulle
relative icone presenti nella barra degli strumenti Disegno.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 53


La lettura, e l’interpretazione, dei dati numerici riportati in una tabella presente in un
documento Word può essere molto complessa e di non immediata interpretazione
mentre la loro trasposizione in forma grafica genera un impatto visivo che consente
di interpretare facilmente il confronto tra i dati, gli schemi e le tendenze da essi
generati.
Anziché dover analizzare le cifre riportate in diverse colonne della tabella, è ad
esempio possibile controllare in modo immediato l’andamento di un’attività.

t
3.4.3.1 Inserire un oggetto grafico.

r.i
L’inserimento di un

cn
elemento di abbelli-
mento, o completamen-
to, di un documento
Word avviene, dopo

o@
aver posizionato il
cursore nella riga
interessata, tramite
l’utilizzo del menù
“Inserisci” in cui si
er
seleziona la voce
“Immagine”.
i
Questo fa aprire un
lb

menù con l’elenco della


tipologia di elementi che
possono essere inseriti:
.a

Inserimento di una ClipArt.


rto

Cliccando su questa voce, a destra del desktop, si apre il


riquadro attività Inserisci ClipArt in cui, nella casella
Cerca, si digita la parola o la frase che descrive l'oggetto
be

ClipArt desiderato ovvero, si digita tutto o parte del


relativo nome file.

Per limitare la ricerca si


ro

effettuano una o entrambe le


seguenti operazioni:

Volendo limitare i risultati della ricerca ad una specifica


raccolta di ClipArt, fare clic sulla freccia nella casella “Cerca
in:” e selezionare le raccolte in cui si desidera effettuare la
ricerca.

54 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Per limitare i risultati della ricerca ad un tipo specifico di file
multimediale, fare clic sulla freccia della casella “Tipo di
documento:” ed effettuare le selezioni.

t
r.i
Al termine della ricerca, avviata cliccando sul tasto
Cerca, si ottiene un elenco di risultati:

cn
Selezionando l’immagine prescelta si visualizza una
casella di controllo che apre un menù di scelta rapida in

o@
cui cliccare sulla voce “Inserisci”:
er
i
lb

L’inserimento si può effettuare anche con doppio clic del mouse sull’immagine
scelta nell’elenco.
.a

Inserimento da file.
Si procede come spiegato nel precedente punto 3.4.3.1 Inserire un oggetto grafico
rto

cliccando sulla voce “Da file…”.

Si apre la finestra
“Inserisci imma-
be

gine” dove, nella


casella “Cerca
in:”, si indica il
percorso della
ro

cartella conte-
nente il file
immagine che si
vuole inserire:

Individuata l'immagine da inserire si fa doppio clic su di essa.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 55


Inserimento da scanner o fotocamera digitale
Dopo aver verificato il collegamento al computer della periferica di acquisizione
d’immagini, averne controllato la compatibilità TWAIN o WIA (software di
comunicazione tra computer e periferiche di acquisizione immagini) ed essersi
assicurati dell’avvenuta installazione del software di periferica per il supporto di
TWAIN o WIA (di norma fornito assieme all’apparato), si procede come segue.
1. Inserire l'immagine nel dispositivo di scansione (se si utilizza lo scanner).

t
2. Si procede come spiegato nel precedente punto 3.4.3.1 Inserire un oggetto

r.i
grafico cliccando sulla voce. “Da scanner o fotocamera digitale...”

Se al computer è collegata più di una periferica, dalla casella Periferica selezionare

cn
quella che si desidera utilizzare (1).

Se la periferica selezionata è uno

o@
scanner e se il documento (con
l’immagine) verrà inserito nel web,
selezionare Qualità Web (2), o
Qualità stampa se il documento
verrà stampato (3), quindi fare clic
su Inserisci per sottoporre a
er
scansione l'immagine.
i
Se la periferica selezionata non è uno scanner, ma ad esempio una macchina
lb

fotografica digitale, o si desidera personalizzare le impostazioni prima di eseguire la


scansione dell'immagine, fare clic su “Personalizza inserimento” (4) e seguire le
.a

istruzioni allegate alla periferica:


rto
be
ro

56 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Inserire un organigramma

Con questa funzione è possibile creare un organigramma in cui descrivere le


relazioni gerarchiche.
Quando si aggiunge o si modifica un organigramma, questo viene visualizzato
circondato da uno spazio, delineato da un bordo non stampabile e da trattini di
ridimensionamento; viene visualizzata anche la specifica barra degli strumenti:

t
r.i
1

1) Barra degli stru-

cn
menti Organigramma
2
2) Organigramma

o@
3) Bordo del dise-
gno
4) Trattini di ridi-
3 4 mensionamento del di-
segno
er
Tramite i comandi selezionabili dalla barra degli strumenti è possibile applicare
i
lb

all'intero organigramma gli stili predefiniti oppure applicare un nuovo formato


(anche solo ad alcune aree). Aggiungere quindi colore e testo, modificare lo
spessore delle linee e lo stile, aggiungere riempimenti, motivi e sfondi. Aggiungere
.a

le forme, ad esempio manager (Superiore), dipendente (Subordinata), assistente o


collaboratore, oppure modificare le opzioni di layout secondarie.
rto

1 Forma Superiore
be

2 Forma Assistente

3 Forme Subordinata (assistente e


dipendente di forma superiore)
ro

4 Forme Collaboratore (anche un


subalterno di forma superiore)

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 57


Inserire un nuovo disegno.
Quando si crea un disegno in Microsoft Word, intorno a esso viene posizionata
un'area di disegno che facilita la disposizione e il ridimensionamento degli oggetti
presenti nel disegno.

Area di disegno: Area in cui è possibile disegnare

t
numerose forme. Quando le forme sono contenute

r.i
nell'area di disegno, possono essere spostate e
ridimensionate come se fossero un'unica unità.

cn
Dopo aver cliccato nel punto del documento in cui si desidera creare il disegno, si

o@
procede come spiegato nel precedente punto 3.4.3.1 Inserire un oggetto grafico
cliccando sulla voce. “Nuovo disegno”.

Nel documento sarà inserita un'area di disegno in cui aggiungere qualsiasi forma o
immagine desiderata utilizzando la barra degli strumenti Disegno.
er
Inserire forme.
Le forme sono delle serie di oggetti prestabiliti che includono forme basilari, quali
i
rettangoli e cerchi oltre a numerosi tipi di linee, connettori, frecce, simboli relativi a
lb

diagrammi di flusso, stelle, decorazioni e callout.


.a

Esse possono essere ridimensionate, ruotate, invertite, colorate e combinate per


formarne di più complesse.
rto

Dal menù “Inserisci” si seleziona la voce “Immagine” e, dal


menù di scelta che si apre, si clicca su “Forme”
visualizzando l’omonima barra degli strumenti da cui
selezionare la tipologia di forma da inserire.
be

L’inserimento di forme può essere eseguito anche dalla barra degli strumenti
Disegno.
ro

In questo caso si apre un menù con l’elenco delle


tipologie di forme; ogni tipologia apre una
finestra con le varie forme tra cui scegliere:

È possibile aggiungere testo alle forme. Il testo


aggiunto diviene parte della forma; se essa è
ruotata o invertita, anche il testo ruota od è
invertito.

58 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Inserire WordArt
Sono oggetti di testo creati con effetti preimpostati a cui è possibile applicare
ulteriori opzioni di formattazione.

Dal menù “Inserisci” si seleziona la voce


“Immagine” e, dal sottomenù di scelta, si

t
clicca sulla voce “WordArt…” provocando

r.i
la visualizzazione della finestra “Raccolta
WordArt” in cui selezionare il tipo di
scrittura artistica che si vuole adottare.

cn
o@
Nella finestra di dialogo “Modifica testo WordArt”, si digita il testo desiderato.

È possibile impostare:
A il tipo di carattere dalla casella “Tipo di carattere:”;
B la dimensione di un carattere dalla casella “Dimensione:”;
er
C rendere grassetto il testo;
D rendere corsivo il testo.
i
lb
.a

A
B C D
rto
be
ro

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 59


Inserire un grafico.
Utilizzando questa opzione si crea un grafico, generato dai dati contenuti in una
tabella, selezionata, presente nel documento, con caratteristiche predefinite:

t
r.i
cn
o@
Non essendoci collegamenti tra tabella e grafico se, dopo l’inserimento dello
stesso, i contenuti della tabella vengono variati, questa variazione non influisce
er
sul grafico.
i
lb

3.4.3.2 Selezionare duplicare, spostare, modificare le dimensioni e cancellare un disegno,


un’immagine o un grafico in un documento.
.a

Selezionare un oggetto grafico.


L’oggetto grafico, sia esso un disegno, un’immagine od un grafico, si seleziona
rto

cliccandoci sopra con il tasto sinistro del mouse.


La selezione è evidenziata dalla visualizzazione, intorno all’oggetto selezionato, di
un bordo (diverso, nel tratto, in base al tipo di oggetto) in cui compaiono quadratini,
pallini o trattini utilizzati per il ridimensionamento dell’oggetto stesso:
be
ro

Cancellare un oggetto grafico.


Dopo aver selezionato l’oggetto grafico si clicca sul tasto

60 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Spostare /copiare (duplicare) un oggetto grafico.
Dopo aver selezionato l’oggetto grafico si utilizza il menù “Modifica” o il menù di
scelta rapida (che si apre cliccando con il tasto destro del mouse, rimanendo con il
la freccia del puntatore all’interno della selezione) dove, nell’elenco di opzioni
possibili, si selezionano i comandi “Taglia”(per spostare) o “Copia” (per copiare). Si
procede cliccando nella posizione in cui trasferire o copiare l’oggetto grafico e,
sempre dal menù “Modifica” o dal menù di scelta rapida, si clicca sull’opzione
“Incolla”.

t
Per lo spostamento à possibile utilizzare il metodo “drag & drop”: si seleziona

r.i
l’oggetto come già spiegato e, mantenendo premuto il tasto sinistro del mouse, lo si
trascina fino alla posizione desiderata, quindi si rilascia il tasto del mouse.

cn
Alcuni tipi di oggetti grafici non possono essere inseriti nel punto desiderato; in
questo caso è necessario incorniciarli con una casella di testo (si seleziona
l’immagine e, dal menù “Inserisci” si clicca su “Casella di testo”).

o@
Volendo utilizzare la tastiera utilizzare le combinazioni di tasti:

TAGLIA COPIA INCOLLA


er
Modificare le dimensioni di un oggetto grafico.
Si seleziona l’oggetto grafico, quindi si posiziona il cursore sui vari punti, quadratini
i
o trattini di ridimensionamento; quando il puntatore del mouse cambia aspetto,
lb

assumendo quello di una doppia freccia o del trattino, si clicca con il tasto sinistro
del mouse e, continuando a tenere premuto il tasto, si trascina nelle direzioni della
freccia, variando le dimensioni assiali dell’oggetto grafico:
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 61


3.4.3.3 Inserimento oggetti prodotti da altri programmi.

Alcune volte può essere necessario inserire nel documento un oggetto prodotto da
un programma diverso da Microsoft Word come, ad esempio, un documento in
formato PDF, una diapositiva (o un’intera presentazione) in PowerPoint, persino
una sequenza MIDI od un Video clip.
Nell’esempio, di seguito riportato, è trattato l’inserimento di foglio di calcolo Excel.

t
Nel precedente paragrafo 3.4.1 si è parlato delle tabelle in ambiente word; esse

r.i
servono, quasi esclusivamente, a migliorare l’aspetto grafico del documento
avendo notevoli limitazioni di calcolo.

cn
In una rendicontazione può essere importante inserire una tabella contenente i
dati di un andamento statistico i cui valori, espressi nelle celle, sono il risultato di
calcoli più o meno complessi (svolti dalle funzioni matematiche contenute nelle
celle stesse).

o@
In questo caso il tipo di tabella che risponde a dette caratteristiche è il classico
foglio di lavoro Excel.

Si posiziona il cursore nel punto in cui si vuole


er
inserire il foglio di calcolo e, dal menù
“Inserisci”, si clicca sull’opzione “Oggetto…”.
i
lb
.a
rto

Si visualizza la finestra di
colloquio “Inserisci ogget-
to”, contenente le schede:
be

“Crea nuovo oggetto”

“Crea da file”.
ro

Crea un nuovo oggetto


Selezionando il tipo di oggetto da inserire dall’elenco riportato nelle prima scheda
“Foglio di lavoro di Microsoft Excel” (1), viene inserita una finestra contenente un
foglio di calcolo in cui inserire tutti i dati e le formule necessarie.

62 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Quando si lavora all’interno di questa finestra si è, a tutti gli effetti, all’interno
dell’ambiente excel (2).

t
r.i
cn
o@
Una volta concluso l’inserimento dei dati e delle formule, si clicca fuori della
finestra di lavoro per chiuderla ed ottenere il sottostante risultato:
i er
lb
.a
rto

La tabella excel creata, esiste solo all’interno del documento word in cui è stata
inserita; per modificarne i dati è necessario cliccarci sopra per entrare in
ambiente excel.
be
ro

Se, nella finestra “Inserisci oggetto”, viene selezionata la casella “Visualizza come
icona” si apre una finestra nell’ambiente applicativo Excel contenente il foglio di
lavoro in cui inserire dati e formule:

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 63


t
r.i
cn
o@
Il foglio Excel, nel documento, è rappresentato tramite un’icona
che è riportata anche nella stampa del documento stesso.
Per vedere i dati in esso contenuti, come per modificarli, è
necessario “aprire” il foglio di calcolo cliccando sopra l’icona che
er
lo rappresenta.
i
Inserisci un file esistente
lb

Immaginiamo che il documento, in cui vogliamo inserire questo tipo di oggetto,


rappresenti un resoconto mensile in cui sia il testo, che la struttura, rimangono
.a

costanti con la sola eccezione dei valori contenuti nella tabella.


Immaginiamo, anche, che sia l’ufficio vendite a detenere ed aggiornare la tabella, i
cui dati rappresentano l’andamento delle vendite.
rto

In questo caso, tramite la


scheda “Crea da file”, nella
casella “Nome file” (3)
be

s’inserisce il nome ed il
percorso di memo-
rizzazione del file excel, o
lo si cerca tramite il
ro

pulsante “Sfoglia…”.

Si inserisce il segno di
spunta nella casella
“Collega al file” (4). E si
conferma con il tasto
.

64 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Questo permette d’inserire nel documento una tabella creata ed aggiornata da altri.
Ogni volta che il documento viene aperto, tramite il collegamento effettuato, i dati
contenuti nel foglio di calcolo (compresi i grafici da essi derivati), sono
automaticamente aggiornati.
3.5 Stampa unione
La funzione “Stampa unione” permette di gestire i dati concernenti gli indirizzi
creando, se non esistesse, una rubrica (origine dati1), modificabile nella struttura e nei

t
dati contenuti; essa rappresenta la base dei dati che, nell’unione con un documento

r.i
(documento principale2), ci permette di ottenere dei documenti personalizzati, tramite
i campi unione3, pronti per essere stampati.
Immaginate di dover realizzare una circolare da inviare a tutti i dipendenti di un

cn
determinato settore aziendale.
In una banca dati (elenco) sono presenti i nominativi di tutti i dipendenti e le
informazioni dell’ufficio d’appartenenza.
Tramite questa funzione è possibile estrarre dall’elenco solo i nominativi degli impiegati di

o@
un determinato settore (o in base ad altri tipi di selezione), e realizzare una lettera tipo da
cui derivare, automaticamente tante copie, per quanti sono i dipendenti estrapolati; ognuna
di queste lettere contiene un solo nominativo ed indirizzo di destinazione (unione tra elenco
e lettera). Sempre con lo stesso elenco di nominativi selezionati vengono create le etichette,
o stampati i destinatari sulle buste, per l’inoltro delle circolari.
er
È possibile utilizzare la stampa unione per creare non solo elenchi d’indirizzi ma
qualsiasi tipo di documento che associ i campi a determinati dati. Se, ad esempio,
sono stati riportati in un foglio elettronico tutti titoli di una raccolta di CD, sarà
i
lb

possibile utilizzare l'opzione Etichette per creare un'etichetta per ciascun CD.
3.5.1 Preparazione
.a

Per realizzare una stampa unione, dopo aver aperto un nuovo documento, si parte
dal menù “Strumenti” dove, cliccando sulla voce “Lettere e indirizzi”, si apre un
sottomenù dal quale selezionare l’opzione “Creazione guidata Stampa unione”:
rto
be
ro

1
Origine dati: File contenente informazioni da riunire in un documento. Ad esempio, l'elenco di nomi e indirizzi
da utilizzare in una stampa unione. È necessario essere connessi all'origine dati per poter utilizzare le
informazioni in essa contenute.
2
Documento principale: In una operazione di stampa unione in Word, il documento contenente il testo e gli
elementi grafici in comune tra le diverse versioni dei documenti uniti, ad esempio l'indirizzo del mittente o i
saluti in una lettera tipo.
3
Campo unione: Segnaposto inserito nel documento principale. Ad esempio, è possibile inserire il campo unione
«Città» per inserire automaticamente un nome di città, come ''Parigi'', memorizzato nel campo dati Città.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 65


3.5.1.1 Creare una lettera tipo.

Passaggio 1 di 6

Nel lato destro del desktop viene visualizzato il


riquadro delle attività relativo alla stampa unione, già
posizionato sul primo dei sei passaggi che
compongono questa funzione: Selezione del tipo di

t
documento.

r.i
In esso sono elencati i tipi di documenti, che possono
essere creati, con la prima voce già selezionata:

cn
Lettere (1).

Si clicca, in basso nel riquadro, sulla freccia rivolta a


destra (o sul testo collegato, per proseguire con il

o@
passaggio successivo (2).

Passaggio 2 di 6

In questo passaggio si
definisce il documen-
er
to iniziale da cui
derivare la lettera che
si vuole realizzare.
i
lb

La scelta predefinita è
quella di utilizzare il
documento corrente
.a

(3) (partiamo da un
nuovo documento
vuoto).
rto

In alternativa si può
selezionare l’opzione
Inizia da un modello
be

in cui, cliccando sulla


icona Seleziona modello (4), si apre la finestra dei
modelli tra cui effettuare la scelta.
ro

L’ultima opportunità è di partire da un documento


esistente selezionandolo, se non presente nella lista
visualizzata, tramite il pulsante “Apri…” (5).

Dopo aver definito il documento, o il modello, che


deve essere utilizzato si passa al successivo punto
“Selezione destinatari” ovvero la creazione, o la
scelta, dell’elenco contenente i dati da inserire nelle
lettere prodotte.

66 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Passaggio 3 di 6

Permette di definire l’origine dati. Si può utilizzare


un elenco esistente che è definito tramite l’icona
“Sfoglia…” o selezionare i dati dalla rubrica di
Outlook, se esistente:

t
r.i
cn
o@
Oppure creare una nuova origine dati (ovvero un file contenente i dati variabili di
ciascuna copia di un documento d’unione).

Selezionando l’icona “Crea…” (6), si apre la maschera


d’inserimento “Nuovo elenco indirizzi” in cui inserire
er
i dati, personalizzare le informazioni richieste, filtrare,
ordinare, trovare, modificare ed eliminare i dati
inseriti.
i
lb
.a
rto
be

Alla fine dell’inserimento


ro

dei dati, cliccando sul


pulsante “Chiudi” (7), si
apre la finestra di collo-
quio “Salva elenco
indirizzi” ove inserire il
nome del nuovo elenco
(nuova origine dati) ed il
percorso di memorizza-
zione.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 67


L’origine dati può essere considerata come una semplice tabella. Ciascuna colonna
nell'origine dati corrisponde ad una categoria di informazioni, ovvero ad un campo
di dati, quale nome, cognome, indirizzo e codice postale:

RECORD DI
INTESTAZIONE NOME COGNOME INDIRIZZO C.A.P.
Fabrizio Bentivoglio P.le Aldo Moro, 7 00185
RECORD DI DATI Roberto Antuori P.le Aldo Moro, 7 00185
Filippo Crea P.le Aldo Moro, 7 00185

t
Enrico Diotallevi P.le Aldo Moro, 7 00185

r.i
Emilio Empoli Via del policlinico, 137 00161
Antonio Fanfulli Via del policlinico, 137 00161

Il nome di ciascun campo di dati è elencato nella prima riga di celle, denominata

cn
record d’intestazione.
Ciascuna delle righe successive contiene un record di dati, in altre parole un insieme
completo d’informazioni correlate, quali il nome e l'indirizzo di un singolo
destinatario.

Dopo aver salvato il


nuovo elenco si
o@
Al termine dell'unione, le singole informazioni del destinatario sono associate ai
campi inclusi nel documento principale.
er
visualizza la maschera
d’inserimento e/o ag-
giornamento dei dati
i
lb

inseriti.

Alla fine si conferma


.a

con OK.
rto

Passaggio 4 di 6
be

In questo passo procedurale, se il documento


corrente è vuoto, vi si digita il testo, si inseriscono le
immagini od i diagrammi e quant’altro necessario per
la composizione della lettera.
ro

Finita la composizione si pone il cursore nel punto in


cui si vuole inserire il destinatario quindi si seleziona
uno dei quattro elementi elencati nel riquadro delle
attività (8).

68 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Selezionando l’opzione blocco degli
indirizzi, si apre l’omonima finestra in
cui decidere gli elementi dell’indirizzo
ed il loro formato.

t
Confermando le selezioni effettuate

r.i
cliccando sul pulsante , nella
lettera è inserito il campo unione come
riportato nell’esempio riportato di

cn
seguito.

o@
i er
lb

Con questa scelta non si


compone un blocco indirizzi
.a

destinatario, ma una formula


d’apertura composta dalla
parola, o frase, d’esordio (ad es.:
rto

"Per " anziché "Egr."), dal


formato del nome, scegliendolo
dall’elenco visualizzato cliccando
sulla freccia della casella
be

nominativo (9), e dalla punteggiatura.

Sempre nella finestra “Formula di apertura”, si


definisce cosa dovrà essere visualizzato al posto del
ro

nome del destinatario nel caso in cui questo non sia


interpretato, ad esempio se l'origine dati non contiene il
nome o il cognome di un destinatario ma solo un nome
di società.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 69


Nel campo Anteprima si può osservare il risultato ottenibile:

In caso di soddisfazione si conferma

t
cliccando su ottenendo il

r.i
risultato riportato al lato:

cn
Nelle varie finestre che si aprono, quando si sceglie tra le
possibilità del passaggio 4: Composizione lettera, è
presente il pulsante Corrispondenza campi… .

o@
Cliccando su di esso, è visualizzata la finestra in cui cambiare, se necessario,
l’assegnazione del campo della banca dati che deve corrispondere ad ogni voce del
campo indirizzo:
i er
lb
.a
rto
be
ro

Per usare questa funzione è necessario installare un software per l’affrancatura


elettronica, reperibile nel WWW:

70 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


t
r.i
cn
o@
er
Questa funzione permette di personalizzare ulteriormente ciascun documento
tramite campi unione aggiuntivi selezionabili dalle finestre di scelta relative ai campi
del database in uso o dai campi indirizzo.
i
lb
.a
rto
be
ro

Supponiamo, ad esempio, di dover creare


una lettera da inviare ad alcune società per
invitarle a partecipare ad una gara per la
fornitura di materiali. Anziché digitare
manualmente il nome di ogni singola
società nel corpo della lettera, si inserirà
un campo relativo al nome della società:
“«Nome_Società» è invitata a partecipare
alla gara d’appalto...”

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 71


Il nome esatto della società sarà inserito automaticamente in ciascuna lettera al
termine dell'unione

Passaggio 5 di 6

In questo passaggio procedurale è visualizzato il risultato che si otterrà con le scelte


selezionate fino a questo punto.

Se necessario è possibile apportare modifiche o tramite apposito riquadro, o

t
tornando ai passaggi precedenti.

r.i
cn
o@
i er
lb

Si procede al completamento della procedura.

Passaggio 6 di 6
.a

Con questo passaggio termina il processo di


rto

creazione di lettere tipo.


Nel riquadro “Unione” sono presenti le icone
concernenti la stampa o la modifica delle singole
lettere.
be

Cliccando su è visualizzata
la finestra:
ro

dove selezionare i record da unire.

72 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Selezionando si ottiene la
visualizzazione della finestra in cui selezionare i
record da unire e, di conseguenza, le lettere che
saranno stampate.

t
r.i
Di seguito è riportato l’esempio del risultato ottenibile:

cn
o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 73


3.5.1.2 Creare messaggi di posta elettronica.

Dato che la maggior parte dei passaggi necessari alla creazione dei vari tipi di
documenti sono comuni in stampa unione, ed essendo stati già trattati nel
precedente paragrafo, i successivi passaggi sono semplicemente elencati.

Passaggio 1 di 6 Passaggio 2 di 6

t
r.i
cn
o@
i er
Passaggio 4 di 6
lb

Passaggio 3 di 6
.a
rto
be
ro

74 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Passaggio 5 di 6
Fin’ora è stato creato, solo, il testo del
documento tipo che, diversificato nella formula
d’apertura o nell’indirizzo, dovrà essere
inoltrato a più destinatari.

Nel successivo passaggio si completa l’unione


tra documento ed opzioni per l’invio dei

t
messaggi tramite l’icona

r.i
Passaggio 6 di 6

cn
o@
er
Con la finestra di colloquio “Unisci a messaggio di posta elettronica” è possibile
i
inserire i dati nel campo destinatario (nell’esempio è l’indirizzo di posta elettronica),
lb

l’oggetto del messaggio, il formato dello stesso e quanti devono essere i messaggi
da creare, in modo da procedere nella realizzazione e spedizione.
.a
rto
be
ro

3.5.1.3 Creare buste.


In Word è possibile
creare sia buste sia
etichette, tramite l’omo-
nimo comando, dal menù
“Strumenti”:

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 75


Questa funzione visualizza una finestra di colloquio composta di due schede
concernente il tipo di documento che si vuole ottenere:

Nelle schede “Buste” ed


“Etichette” è presente l’icona
che visualizza la rubrica

t
di Outlook.

r.i
Il pulsante “Opzioni” apre le
omonime finestre che

cn
saranno spiegate, più avanti,
nella procedura relativa alla
stampa unione.

La limitazione di questo
comando è che si può
produrre una sola busta alla
volta, o più buste con gli
o@
er
stessi dati, oppure una singola
etichetta, o più etichette
identiche.
i
lb

Per creare buste intestate a


diversi indirizzi, o etichette
diverse, è necessario ricorrere
.a

alla stampa unione.


rto

Passaggio 1 di 6 Passaggio 2 di 6
be

In questa finestra si
clicca sull’icona
per
ro

determinare le carat-
teristiche delle buste
e il loro inserimento
nella stampante, co-
me mostrato nelle
immagini successive.

76 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


t
r.i
cn
Passaggio 3 di 6
o@
Dato che, nel precedente passaggio, era selezionata la casella relativa alla modifica
del layout del documento, da questa fase vediamo che ha assunto l’aspetto della
er
parte anteriore di una busta con evidenziati i punti in cui inserire i dati del mittente
ed i campi unione relativi ai destinatari (1).
i
lb
.a
rto
be
ro

Passaggio 4 di 6
In questa fase s’inseriscono, manualmente, i dati del mittente quali nominativo,
indirizzo loghi e quant’altro necessario.
Queste informazioni sono visibili e identici per tutte le buste che saranno prodotte
(il numero dipenderà dalle informazioni selezionate nel database).

Nella casella di testo (si evidenzia quando si clicca sul cursore già posizionato) che
determina l’area destinatario, vanno inseriti i campi unione che conterranno i dati
dei destinatari.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 77


I campi inseriti variano in base alla selezione di una delle quattro possibilità presenti
nella finestra delle attività come già spiegato, nell’analogo passaggio, nel
precedente paragrafo 3.5.1.1 Creare una lettera tipo.

t
r.i
cn
Passaggio 5 di 6 o@
I passaggi 5 e 6 sono solamente raffigurati in
quanto, in precedenza, già spiegati.
er
Passaggio 6 di 6
i
lb
.a
rto
be
ro

Cliccando sull’opzione si visualizza


la finestra in cui determinare quante buste
stampare:

78 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Dopo aver confermato con il
tasto OK, si visualizza la
finestra relativa alla stampa,
in cui si seleziona la
stampante, il numero di
copie e tutte le altre opzioni
necessarie.

t
r.i
Il risultato dell’unione con i
dati selezionati è riportato

cn
nell’immagine sottostante.

o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

3.5.1.4 Creare etichette.

Spesso risulta più comodo


stampare i nomi e gli indirizzi
dei destinatari sopra delle
etichette, piuttosto che inserire
decine di buste, una alla volta,
nella stampante a disposizione.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 79


Come già accennato nel precedente paragrafo, tramite il menù “Strumenti”, è
possibile selezionare il comando “Buste ed Etichette…” che ha il limite di realizzare
una o più etichette, tutte identiche tra loro.
Vediamo, quindi, l’iter di creazione delle etichette tramite stampa unione.

Passaggio 1 di 6
Passaggio 2 di 6

t
r.i
cn
o@
i er
Cliccando su (1), si visualizza l’omonima finestra in cui
lb

selezionare sia il tipo di stampante utilizzata che, soprattutto, il tipo di etichetta le


cui caratteristiche sono riportate, sommariamente, nel riquadro Informazioni
etichetta (2) e, in modo completo, cliccando sul pulsante Dettagli…(3).
.a
rto
be
ro

Se nell’elenco non è elencato il tipo di etichette a disposizione, oppure si hanno dei


fogli etichette non identificati, si clicca su Nuova etichetta…(4).

80 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Si apre la finestra sottostante in cui inserire le misure rilevate, con l’ausilio di un
righello, dal foglio etichette in nostro possesso. Man mano che sono inseriti i dati,
questi interagiscono con l’immagine, riportata nel riquadro anteprima,
modificandola: se le misure inserite sono esatte, l’anteprima mostrata sarà identica
al foglio etichette in oggetto.

Prima di confermare con il tasto , è necessario inserire, nell’apposita


casella, il nome da attribuire alla nuova etichetta (5).

t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a

Passaggio 3 di 6
In questa fase si seleziona l’elenco che contiene i
rto

dati da inserire nelle etichette.

Si può notare che il foglio ha assunto l’aspetto


delle realizzande etichette:
be
ro

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 81


Passaggio 4 di 6
Qui si definisce il tipo di campi unione devono
essere inseriti nelle etichette.

Nell’esempio si è deciso per il Blocco di indirizzi


che sono inserito solo nella prima etichetta.

t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a

Per riportare il blocco indirizzo in tutte le altre etichette, è necessario cliccare


sull’icona :
rto
be
ro

82 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Passaggio 5 di 6

In questo passaggio avviene l’unione tra i campi


presenti nelle etichette ed i dati contenuti nel
database selezionato.

t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a
rto

Passaggio 6 di 6
be

Ora si può selezionare la stampa delle etichette che


sono inserite in un nuovo documento chiamato,
genericamente, “Etichette1” e che è possibile salvare,
per un utilizzo futuro, in modo da non dover ripetere la
ro

procedura.

Nella successiva immagine è rappresentato il nuovo


documento ottenuto.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 83


t
r.i
cn
3.5.1.5 Creare elenchi.
o@
er
È possibile unire dei dati in un unico documento, quale un elenco di soci, un
catalogo o una lista d’elementi.
i
lb

Dopo aver selezionato la scelta “Creazione guidata Stampa unione”, si procede


come di seguito illustrato.

Passaggio 1 di 6 Nei primi due passaggi procedurali si specifica il


.a

tipo di documento che si vuole realizzare e quello


su cui operare.
rto

Passaggio 2 di 6
be
ro

84 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Passaggio 3 di 6
In questa fase si indica la banca dati da utilizzare e, se quella selezionata non
contiene le informazioni necessarie o selezionate in modo appropriato, è possibile
indicare un elenco alternativo o modificare quello in uso.

t
r.i
cn
o@
er
Passaggio 4 di 6
i
lb

Si definisce il tipo di campi unione che devono


essere inseriti nell’elenco.
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 85


Passaggio 5 di 6
Si uniscono i dati contenuti nel database
selezionato ai campi unione inseriti nel documento.

t
r.i
cn
Passaggio 6 di 6
Con il sesto pas-

o@
saggio si com-
pleta la realizza-
zione dell’elenco
che viene inserito
in un nuovo do-
cumento chia-
er
mato, generica-
mente, Direc-
toryn.
i
lb
.a
rto
be
ro

86 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


3.5.1.6 La Barra degli strumenti di Stampa Unione.

Utenti più esperti possono utilizzare le scelte della barra degli strumenti di Stampa
unione:

t
r.i
Impostazioni documento principale.

Apri origine dati.

cn
Destinatari Stampa unione.

Inserisci blocco di indirizzi.

Inserisci formula di apertura.

Inserisci campo unione. o@


Inserisce un segnaposto il cui testo contenuto è definito dal
er
codice di comando della funzione specifica.
Visualizza i dati uniti (inseriti nei campi unione).
i
lb

Evidenzia i campi unione.

Visualizza la finestra per definire la corrispondenza campi.


.a

Diffondi etichette (inserisce i campi unione in tutte le etichette del foglio).


rto

Permette di posizionarsi sui record del database.

Trova un determinato termine nella banca dati.


be

Segnala eventuali errori.

Unisci in un nuovo documento.


ro

Unisci alla stampante.

Unisci a messaggio di posta elettronica.

Unisci a fax.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 87


3.6.1 Impostazione

3.6.1.1 Modificare l’orientamento di un documento: orizzontale, verticale.


Modificare le dimensioni della pagina.

Per cambiare l'orientamento della pagina, si


sceglie “Imposta pagina…” dal menù “File”.

t
r.i
Si apre l’omonima finestra ove clicchiamo sulla
scheda “Margini”.

cn
o@ Nella sezione Orientamento si
er
sceglierà “Verticale” oppure
“Orizzontale” (1).

Volendo cambiare l’orientamento di


i
lb

più pagine all’interno del docu-


mento, dopo aver selezionato le pa-
gine che si desiderano modificare, si
.a

procede come già detto poi, nella


sezione Anteprima, dalla casella
“Applica a:” si seleziona la voce “Te-
rto

sto selezionato” (2), quindi si con-


ferma con .
be

Saranno inserite automaticamente interruzioni di sezione prima e dopo il testo a


cui sono stati applicati nuovi margini.

In caso di documento contenente più sezioni, è possibile cliccare all'interno di una


ro

sezione oppure selezionarne diverse, quindi modificare i margini.

Per selezionare il formato della carta, si sceglie “Imposta pagina…” dal menù “File”
e, dalla finestra che si visualizza, selezioniamo la scheda “Carta”.

88 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Nella sezione “Formato” si
seleziona, dal menù di scelta, il
formato del foglio da applicare:

t
r.i
Per modificare le dimensioni solo di
alcuni fogli che compongono il

cn
documento, selezionare le pagine
interessate e seguire la normale
procedura di modifica delle

o@
dimensioni del foglio.

Nella casella “Applica a:”, presente nella sezione


Anteprima, cliccare su “Testo selezionato”.
er
Saranno inserite in modo automatico le interruzioni di sezione prima e dopo le
pagine in cui sono state modificate le dimensioni del foglio.
i
lb

In caso che il documento contenga più sezioni, è possibile cliccare in una sezione
oppure selezionarne più di una e modificare quindi le dimensioni del foglio.
.a

3.6.1.2 Modificare i margini di un intero documento: superiore, inferiore, destro,


sinistro.
rto

La modifica dei margini di un documento avviene cliccando su “Imposta pagina…”


dal menù “File” e, nella finestra che si visualizza si seleziona la scheda “Margini”.
Nella sezione margini si clicca sulle freccette a lato delle caselle relative al
posizionamento del margine, per aumentare o diminuire il valore standard:
be
ro

Si può cliccare direttamente all’interno della casella (selezionando il contenuto), e


digitare direttamente il valore.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 89


3.6.1.3 Inserire e cancellare un’interruzione di pagina.

Fare clic, con il tasto sinistro del mouse, nel punto in cui si desidera inserire
un'interruzione di pagina.

t
r.i
Scegliere “Interruzione…” dal menù
“Inserisci”.

cn
Si visualizza l’omonima finestra con già selezionata
la scelta “Di pagina” (1); confermare cliccando su

o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

Per eliminare un'interruzione di pagina si seleziona l'interruzione che si desidera


eliminare…
Se la visualizzazione Layout di stampa o la visualizzazione Struttura sono
attive ma l'interruzione di sezione non viene visualizzata, visualizzare il testo
nascosto facendo clic su Mostra/Nascondi presente nella barra degli
strumenti standard.

…premere il tasto CANC.

90 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


3.6.1.4 Inserire e modificare testi in intestazioni e piè di pagina.

t
r.i
Intestazioni e piè di pagina sono aree presenti rispettivamente nel margine
superiore e inferiore di ciascuna pagina di un documento.

cn
Le intestazioni ed i piè di pagina possono contenere sia testo che grafica (i numeri di
pagina, il logo di una società, il titolo del documento, ecc.). Essi sono stampati
rispettivamente nel margine superiore o inferiore di ciascuna pagina di un

o@
documento. er
Per immettersi nell'area dell'intestazione o del piè
i
di pagina, scegliere la voce “Intestazione e piè di
lb

pagina” dal menù “Visualizza”.


.a

Per creare un'intestazione, immettere il testo od


inserire l'elemento grafico desiderato nell'area
dell'intestazione.
rto

Per creare un piè di pagina, fare clic sull’icona “Alterna intestazione/piè


di pagina” presente nella barra degli strumenti Intestazione e piè di
pagina per passare all'area del piè di pagina, quindi immettere il testo o
be

l'elemento grafico desiderato.


ro

Se si desidera formattare il testo, utilizzare i pulsanti sulla barra degli strumenti


Formattazione.

Al termine degli inserimenti, o delle modifiche, cliccare sulla voce “Chiudi”


presente, in ultima posizione, nella barra degli strumenti Intestazione e piè di
pagina.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 91


3.6.1.5 Inserire in intestazioni e piè di pagina: data, numero di pagina,
identificativo del file, autore, ecc..

Nelle aree d’intestazione e piè di pagina possono essere inserite varie informazioni
come supporto per una migliore gestione del documento. Il loro inserimento può
avvenire con diverse modalità.

Inserisci numeri pagina

t
Utile, se il documento è composto da molti fogli, può risultare la numerazione delle

r.i
pagine.

L’inserimento di tale dato può essere effettuato, senza

cn
aprire le aree d’intestazione e piè di pagina, cliccando
sulla voce “Numeri di pagina…” presente nel menù
“Inserisci”…

o@ … è visualizzata la relativa finestra


in cui specificare la posizione,
l’allineamento ed il formato della
numerazione che si vuole inse-
er
rire:
i
lb
.a
rto
be

Oppure, dalla barra degli strumenti Intestazione e piè di pagina …


ro

… che appare selezionando la voce “Intestazione e piè di pagina” dal menù


“Visualizza”, cliccando sulle icone:

Inserisci Inserisci Formato


numero di numero di numeri
pagina pagine pagina

92 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Vediamo un esempio d’inserimento di numero pagina:

t
r.i
cn
Inserisci data e ora.
o@
Anche in questo caso è possibile inserire i dati con
er
diverse modalità.

Dopo aver selezionando la voce “Intestazione e piè


i
di pagina” dal menù “Visualizza”, per aprire le
lb

rispettive aree, ci si posiziona nel punto in cui


inserire la data, l’ora, od entrambe.
.a

A questo punto la via più immediata è quella di utilizzare la barra degli strumenti
Intestazione e piè di pagina, dove si clicca
rto

o sull’icona “Inserisci data”, ottenendo il seguente risultato:


be
ro

Oppure sull’icona “Inserisci ora”, ottenendo il seguente risultato:

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 93


In alternativa si clicca sulla voce “Data e ora…” presente
nel menù “Inserisci”

In questo caso è visualizzata la


finestra “Data e ora” in cui è

t
possibile selezionare il formato

r.i
più adatto e l’eventuale
aggiornamento automatico del
dato (la data e l’ora riportate

cn
nel documento si modificano, in
base ai valori del momento,
ogni volta che il documento

o@
viene aperto).

Un’ultima possibilità è quella di cliccare sulla voce


“Campo…” presente nel menù “Inserisci”.
Si apre la finestra “Campo”da cui è possibile selezionare,
er
dalla categoria Data e ora, il campo relativo al tipo
d’informazione da inserire (nell’esempio CreateDate –
data di creazione) ed il formato di visualizzazione:
i
lb
.a
rto
be
ro

Inserisci voci di glossario.


Il glossario è un’area in cui è possibile memorizzare il testo e la grafica che si
desidera utilizzare nuovamente, ad esempio una clausola contrattuale standard o
una lista di distribuzione. Ciascuna selezione di testo o grafica è registrata come
voce di glossario e ad ogni voce viene assegnato un nome univoco.

94 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


L’elenco standard delle voci di glossario è costituito da codici di campo che
permettono l’inserimento semplificato delle informazioni inerenti al documento.

Dopo aver selezionando la voce “Intestazione e piè di pagina” dal menù


“Visualizza”, per aprire le rispettive aree, ci si posiziona nel punto del documento in
cui inserire la voce di glossario.

t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a

A questo punto si può percorrere la strada della voce “Glossario”(1), presente nel
menù “Inserisci”, scegliendo dall’elenco delle voci visualizzato,
rto

oppure,
cliccando sulla freccia accanto alla voce “Inserisci voce di glossario”, presente nella
barra degli strumenti Intestazione e piè di pagina (2), per visualizzate l’elenco a
tendina.
be
ro

Qualsiasi è la strada percorsa, il risultato che si otterrà cliccando sulle singole voci
è quello, di seguito, riportato:

–PAGINA-

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 95


Autore

Autore ultimo salvataggio

t
r.i
Autore, n. pagina, data

cn
Data di creazione

Data ultima stampa


o@
i er
lb

Nome file
.a

Nome file e percorso


rto
be

Pagina X di Y
ro

Riservato, pagina #, data

96 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


3.6.2 Controllo e stampa

La stampa è, di solito, l’atto conclusivo della creazione di un documento; il prodotto


di questa funzione è rappresentativo della qualità del nostro lavoro e, se il
documento cartaceo è ordinato, bilanciato nell’estetica e non contiene errori
d’ortografia, è accettato e considerato positivamente. Per questo motivo, sia durante
la fase di stesura che prima di stamparlo, è necessario curare i particolari così da non
apportare continue modifiche e produrre innumerevoli stampe, evitando perdite di

t
tempo e spreco di carta.

r.i
Durante la stesura del nostro documento, si è visto come impostare la pagina,
formattare il testo (nella sua totalità o nelle singole parti), sillabare le parole ecc..

cn
Prima di procedere con la stampa, è bene controllare se, dal punto di vista estetico, il
documento si presenta omogeneo e, dal punto di vista grammaticale, non vi siano
errori ortografici o grammaticali.

o@
3.6.2.1 Usare gli strumenti di controllo ortografico ed eseguire le modifiche, quali
correggere gli errori, cancellare le ripetizioni.

È possibile controllare la validità della forma grammaticale utilizzata nella stesura


del testo procedendo come sotto descritto.
er
Dal menù “Strumenti” si seleziona la
funzione di controllo dell’ortografia e
grammatica:
i
lb

Si apre la finestra al
lato in cui è riportato
.a

il testo da correggere
(1), e la regola
grammaticale violata
rto

con il suggerimento
della correzione da
apportare (2).
be

Per accettare la
correzione si clicca su:
ro

Cliccando sugli altri pulsanti si:


Si mantiene il testo com’è ma, un’altra ripetizione, viene
segnalata come errore.

La regola grammaticale è ignorata per tutto il documento.

Si passa alla successiva segnalazione.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 97


3.6.2.2 Aggiungere nuove parole al dizionario interno al programma utilizzando
uno strumento di controllo ortografico.

Durante la digitazione del testo può accadere che alcune parole sono evidenziate
tramite una sottolineatura, sinusoidale, di colore rosso:

Questa segnalazione avverte che la parola

t
potrebbe essere sbagliata ovvero non è stata

r.i
riconosciuta tra quelle contenute nel
dizionario interno di Word.

cn
Quando la parola è corretta, in pratica è solamente assente nel dizionario, ci si
colloca sopra con il cursore quindi, dal menù “Strumenti” si seleziona la funzione di
controllo dell’ortografia e grammatica:

o@
Dalla specifica finestra, che si apre, si clicca
su Aggiungi al dizionario (1) eliminando la
segnalazione.
i er
lb
.a
rto
be

Se, invece, la parola digitata è effettivamente errata si seleziona, dall’elenco


mostrato nel riquadro “Suggerimenti:”, la voce corretta e quindi si può cliccare sul
ro

pulsante”Cambia” o sul pulsante “Cambia tutto” (2).


Il primo si limita a correggere solo la parola su cui è posizionato il cursore; il
secondo corregge tutte le occorrenze contenute nel documento.

In alternativa, dopo essersi posti con il cursore sulla parola evidenziata, si


può cliccare con il tasto destro del mouse in modo da aprire il menù di
scelta rapida:

98 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


In questo caso possiamo
aggiungere la parola in oggetto,
tra quelle contenute nel
dizionario, cliccando su
“Aggiungi” (3) o modificarla (solo
lei) cliccando su “Correzione
automatica” e selezionando la
correzione migliore (4).

t
r.i
cn
o@
3.6.2.3 Visualizzare l’anteprima di un documento.

Per ottenere un documento rispondente a quanto detto, è necessario avere una


visione di quello che si otterrà stampandolo e, in questa rappresentazione,
er
verificare se risulta, ancora, qualche modifica da apportare.

Dal menù “File” si clicca sulla funzione


i
“Anteprima di stampa”.
lb

In alternativa si può cliccare sull’icona


.a

presente nella barra degli


strumenti standard.
rto

Qualsiasi è la modalità scelta, si ottiene il sottostante risultato:

Dal menù “File” si clicca sulla


be

funzione “Anteprima di
stampa”.

In alternativa si può cliccare


sull’icona presente nella
ro

barra degli strumenti


standard.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 99


Per agire sul testo, in anteprima di stampa, si utilizzano i pulsanti della relativa barra
degli strumenti:

Stampa: procede con la stampa immediata del documento.

Lente d’ingrandimento: ingrandisce la visione del foglio su cui si

t
r.i
trova il cursore, in modo di apportare le modifiche.

Una pagina: visualizza l’anteprima di una pagina alla volta.

cn
Pagine multiple: visualizza fino a sei pagine alla volta.

Zoom: aumenta, o diminuisce, le dimensioni della visualizzazione.

Mostra righello

o@
Riduci di una pagina: Per documenti brevi, con poco testo nell’ultima
pagina; riduce le dimensioni dei tipi di carattere utilizzati nel
documento.
er
Schermo intero: Visualizza a tutto schermo.
i
lb

Chiudi anteprima
.a
rto

3.6.2.4 Stampare un documento su una stampante predefinita utilizzando


funzioni quali: stampa documento completo, pagine specifiche, numero di
copie.
be

Per stampare un documento, si seleziona


la funzione “Stampa…” dal menù “File”:
ro

Si visualizza la finestra di stampa in cui


sono presenti diversi riquadri riguardanti
le possibili opzioni da selezionare.

100 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


t
r.i
cn
o@
Scelta della stampante.
Nel riquadro Stampante è possibile selezionare la stampante da utilizzare (nel caso
fossero installate più di una stampante sul computer in uso) e/o stampare su
entrambi i lati del foglio (se la stampante lo permette).
i er
lb
.a

Dato che i vari tipi di


stampante hanno carat-
teristiche diverse, per
rto

verificare ed impostare le
opzioni disponibili, è
necessario cliccare su
be

per aprire la finestra


delle proprietà della
ro

stampante selezionata.

Questa finestra varia


nell’aspetto e nei
contenuti in base alla
stampante a cui si
riferisce.

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 101


Definire quante pagine stampare.

Dal riquadro Pagine da stampare,


s’inserisce il segno di spunta sulla
voce più idonea.

t
Tutte : Stampa l’intero documento.

r.i
Pagina corrente : Stampa la pagina su cui è posizionato il cursore.

cn
Selezione : Stampa solo il testo che è stato selezionato.

Pagine : Nella casella vanno inseriti, separati da virgole, i numeri delle


pagine da stampare, e/o l’intervallo di pagine definito dai

o@
numeri della prima e dell’ultima pagina da stampare, separati
da un trattino.

Definire il numero di copie.


Nel riquadro Copie, si seleziona il numero di copie tramite le frecce di selezione o
er
digitando, direttamente nella casella, il numero.
Spuntando, o no, la casella di fascicolazione si ottiene la stampa di più documenti
completi e successivi o di gruppi di tutte pagine 1, tutte pagine 2, ecc. come
i
mostrato nelle immagini sottostanti.
lb
.a
rto
be

Numero di pagine per foglio o adattare la stampa alle dimensioni del foglio
in uso.
ro

Dal riquadro Zoom, utilizzando le


frecce di selezione, si selezionano le
possibilità dalle liste che sono
visualizzate.

102 ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


Definire le pagine da stampare.
Selezionare la voce interessata dal menù di scelta che viene visualizzato cliccando
sulla freccia della casella “Stampa:”.

t
r.i
Stampa diretta su stampante di predefinita.

cn
Quando non si hanno particolari necessità d’impostazione, è possibile avviare
immediatamente la stampa del documento cliccando sull’icona , presente nella

o@
barra degli strumenti standard.
In questo caso è utilizzata la stampante assegnata come predefinita con le
impostazioni standard.
i er
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi 103


ro
be
rto
.a
lb
ier
o@
cn
r.i
t
MODULO 3 ELABORAZIONE TESTI ........................................................................................ 1
3.1 UTILIZZO DELL’APPLICAZIONE ..................................................... 2
3.1.1 LAVORARE CON I DOCUMENTI .............................................................................. 2
3.1.1.1 Aprire, chiudere un programma di elaborazione testi. Aprire, chiudere dei documenti. ............ 2
Aprire un programma di elaborazione testi. ................................................................................................2
Barra del titolo .............................................................................................................................................3
Barra dei menù ............................................................................................................................................4
Barra degli strumenti Standard ....................................................................................................................4
Barra degli strumenti di Formattazione .......................................................................................................5

t
Righello. .......................................................................................................................................................6

r.i
Area del documento. ...................................................................................................................................6
Riquadro delle attività..................................................................................................................................6
Barra di stato................................................................................................................................................7
Chiudere un programma di elaborazione testi. ...........................................................................................8

cn
Aprire un documento. ..................................................................................................................................8
Chiudere un documento. .............................................................................................................................9
3.1.1.2 Creare un nuovo documento basato sul modello predefinito, altri modelli del programma,
quali: memo, fax, agenda. ......................................................................................................... 10
3.1.1.3 Salvare un documento all’interno di un’unità disco. Salvare un documento con un altro nome

o@
all’interno di un’unità disco. ...................................................................................................... 11
3.1.1.4 Salvare un documento in un altro formato, quale: file di testo, RTF, modello, formato specifico
del tipo di software o della versione.......................................................................................... 12
3.1.1.5 Spostarsi tra documenti aperti. ................................................................................................. 13
3.1.2 MIGLIORARE LA PRODUTTIVITÀ. ......................................................................... 14
3.1.2.1 Impostare le opzioni di base del programma: nome dell’utente, cartelle predefinite per aprire o
er
salvare documenti. .................................................................................................................... 14
3.1.2.2 Usare la funzione di Guida in linea (help) del programma. ....................................................... 16
3.1.2.3 Usare gli strumenti di ingrandimento/zoom. ............................................................................ 18
3.1.2.4 Mostrare, nascondere le barre degli strumenti. ........................................................................ 19
i
lb

3.2 CREAZIONE DI UN DOCUMENTO ............................................... 20


3.2.1 INSERIRE TESTO ............................................................................................. 20
.a

3.2.1.1 Cambiare la visualizzazione di una pagina. ............................................................................... 20


Normale. ....................................................................................................................................................20
Layout web.................................................................................................................................................20
Layout di stampa. .......................................................................................................................................21
rto

Layout di lettura. ........................................................................................................................................21


Struttura.....................................................................................................................................................21
3.2.1.2 Inserire del testo in un documento. ........................................................................................... 22
3.2.1.3 Inserire caratteri speciali e simboli, quali: ©, ®,™. .................................................................... 22
3.2.2 SELEZIONARE, MODIFICARE ............................................................................... 24
be

3.2.2.1 Mostrare e nascondere i caratteri non stampabili, quali: spazi bianchi, segni di fine paragrafo,
segni di interruzione di riga, caratteri di tabulazione................................................................ 24
3.2.2.2 Selezionare caratteri, parole, righe, frasi, paragrafi o interi testi. ............................................ 25
Selezione tramite MOUSE ..........................................................................................................................25
Selezione tramite TASTIERA .......................................................................................................................25
ro

3.2.2.3 Modificare il contenuto inserendo caratteri e parole all’interno di un testo esistente, o


sovrascrivendo per sostituirlo. ................................................................................................... 27
3.2.2.4 Usare un semplice comando di ricerca per trovare una parola o una frase specifica. .............. 27
Ricerca del testo.........................................................................................................................................27
3.2.2.5 Usare un semplice comando di sostituzione per modificare una parola o una frase specifica. 28
Sostituzione del testo ................................................................................................................................28
3.2.2.6 Copiare, spostare del testo all’interno di un documento o tra documenti aperti. .................... 28
3.2.2.7 Cancellare del testo. .................................................................................................................. 29
3.2.2.8 Usare i comandi “Annulla” e “Ripristina”. ................................................................................. 29

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi I


3.3 FORMATTAZIONE....................................................................... 30
3.3.1 FORMATTARE UN TESTO................................................................................... 30
3.3.1.1 Cambiare l’aspetto del testo: il tipo e le dimensioni dei caratteri, applicare il grassetto, il
corsivo, la sottolineatura. .......................................................................................................... 31
3.3.1.2 Inserire apici e pedici ed applicare colori diversi al testo. .......................................................... 32
3.3.1.3 Applicare la modifica di maiuscole/minuscole al testo.............................................................. 33
3.3.1.3 Inserire, eliminare le interruzioni di riga. ................................................................................... 33
3.3.1.4 Allineare un testo a sinistra, al centro, a destra o giustificarlo. ................................................ 34
3.3.1.5 Applicare un rientro ai paragrafi: a sinistra, a destra, riga iniziale. .......................................... 34

t
3.3.1.6 Aumento o riduzione del rientro di un intero paragrafo. ........................................................... 35

r.i
3.3.1.7 Modifica del rientro destro di un intero paragrafo. ................................................................... 36
3.3.1.8 Creazione di un rientro sporgente. ............................................................................................ 37
3.3.1.9 Impostare, eliminare e usare le tabulazioni: a sinistra, al centro, a destra, decimale. ............. 37
3.3.1.10 Applicare una spaziatura sopra, sotto i paragrafi. .................................................................... 38

cn
3.3.1.11 Applicare un’interlinea singola, da 1,5, doppia ai paragrafi. .................................................... 39
3.3.1.12 Inserire, eliminare punti e numeri da un elenco di un solo livello. Modificare lo stile dei punti e
dei numeri di un elenco di un solo livello scegliendo tra le opzioni predefinite. ........................ 40
3.3.1.13 Aggiungere ad un paragrafo il contorno e un colore di ombreggiatura/sfondo. ...................... 43

o@
3.3.2 UTILIZZARE GLI STILI ........................................................................................ 45
3.3.2.1 Applicare uno stile esistente ad una parola, una riga o un paragrafo. ..................................... 45
3.3.2.2 Copiare le caratteristiche di formattazione da un testo ad un altro. ........................................ 46

3.4 OGGETTI .................................................................................... 46


3.4.1 TABELLE ...................................................................................................... 47
er
3.4.1.1 Creare una tabella per inserire dei dati. .................................................................................... 47
3.4.1.2 Inserire e modificare dati in una tabella. ................................................................................... 48
3.4.1.3 Selezionare righe, colonne, celle e l’intera tabella..................................................................... 49
3.4.1.4 Inserire ed eliminare righe e colonne. ........................................................................................ 50
i
lb

3.4.1.5 Modificare la larghezza delle colonne e l’altezza delle righe. .................................................... 51


3.4.1.6 Modificare lo spessore, lo stile e il colore del bordo ed applicare sfondi alle celle. ................... 52
3.4.3 OGGETTI GRAFICI ........................................................................................... 53
3.4.3.1 Inserire un oggetto grafico. ....................................................................................................... 54
.a

Inserimento di una ClipArt. ....................................................................................................................... 54


Inserimento da file. ................................................................................................................................... 55
Inserimento da scanner o fotocamera digitale .......................................................................................... 56
rto

Inserire un organigramma ......................................................................................................................... 57


Inserire un nuovo disegno. ........................................................................................................................ 58
Inserire forme. ........................................................................................................................................... 58
Inserire WordArt ....................................................................................................................................... 59
Inserire un grafico. .................................................................................................................................... 60
3.4.3.2 Selezionare duplicare, spostare, modificare le dimensioni e cancellare un disegno,
be

un’immagine o un grafico in un documento. ............................................................................. 60


Selezionare un oggetto grafico. ................................................................................................................. 60
Cancellare un oggetto grafico.................................................................................................................... 60
Spostare /copiare (duplicare) un oggetto grafico. ..................................................................................... 61
Modificare le dimensioni di un oggetto grafico. ........................................................................................ 61
ro

3.4.3.3 Inserimento oggetti prodotti da altri programmi. ..................................................................... 62


Crea un nuovo oggetto .............................................................................................................................. 62
Inserisci un file esistente ........................................................................................................................... 64

3.5 STAMPA UNIONE ....................................................................... 65


3.5.1 PREPARAZIONE ............................................................................................. 65
3.5.1.1 Creare una lettera tipo. ............................................................................................................. 66
3.5.1.2 Creare messaggi di posta elettronica. ....................................................................................... 74
3.5.1.3 Creare buste............................................................................................................................... 75
3.5.1.4 Creare etichette. ........................................................................................................................ 79

II ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi


3.5.1.5 Creare elenchi. ........................................................................................................................... 84
3.5.1.6 La Barra degli strumenti di Stampa Unione. ............................................................................. 87
3.6.1 IMPOSTAZIONE .............................................................................................. 88
3.6.1.1 Modificare l’orientamento di un documento: orizzontale, verticale. Modificare le dimensioni
della pagina. .............................................................................................................................. 88
3.6.1.2 Modificare i margini di un intero documento: superiore, inferiore, destro, sinistro. ................ 89
3.6.1.3 Inserire e cancellare un’interruzione di pagina. ........................................................................ 90
3.6.1.4 Inserire e modificare testi in intestazioni e piè di pagina. ......................................................... 91
3.6.1.5 Inserire in intestazioni e piè di pagina: data, numero di pagina, identificativo del file, autore,
ecc.. ........................................................................................................................................... 92

t
Inserisci numeri pagina ..............................................................................................................................92

r.i
Inserisci data e ora. ....................................................................................................................................93
Inserisci voci di glossario. ...........................................................................................................................94
3.6.2 CONTROLLO E STAMPA .................................................................................... 97
3.6.2.1 Usare gli strumenti di controllo ortografico ed eseguire le modifiche, quali correggere gli

cn
errori, cancellare le ripetizioni. .................................................................................................. 97
3.6.2.2 Aggiungere nuove parole al dizionario interno al programma utilizzando uno strumento di
controllo ortografico. ................................................................................................................ 98
3.6.2.3 Visualizzare l’anteprima di un documento. ............................................................................... 99

o@
3.6.2.4 Stampare un documento su una stampante predefinita utilizzando funzioni quali: stampa
documento completo, pagine specifiche, numero di copie. .................................................... 100
Scelta della stampante. ............................................................................................................................101
Definire quante pagine stampare. ...........................................................................................................102
Definire il numero di copie.......................................................................................................................102
Numero di pagine per foglio o adattare la stampa alle dimensioni del foglio in uso. ..............................102
Definire le pagine da stampare. ...............................................................................................................103
er
Stampa diretta su stampante di predefinita. ...........................................................................................103
i
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 3 – Elaborazione testi III


t
r.i
cn
o@
er
ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico
(Spreadsheets)
i
lb

Syllabus 5.0
.a
rto
be
ro

Roberto Albiero
ro
be
rto
.a
lb
ier
o@
cn
r.i
t
Modulo 4 Foglio elettronico

Questo modulo permetterà al discente di comprendere il concetto di foglio elettronico e di


entrare in possesso della necessaria competenza nell’utilizzo del programma di foglio
elettronico per produrre dei risultati accurati, quindi, essere in grado di:
 Lavorare con i fogli elettronici e salvarli in diversi formati.
 Scegliere le funzionalità disponibili per migliorare la produttività, quali la Guida in

t
linea.

r.i
 Inserire dati nelle celle e applicare modalità appropriate per creare elenchi.
Selezionare, riordinare e copiare, spostare ed eliminare i dati.

cn
 Modificare righe e colonne in un foglio elettronico. Copiare, spostare, eliminare e
cambiare nome ai fogli di calcolo in modo appropriato.
 Creare formule matematiche e logiche utilizzando funzioni standard del programma.

o@
Applicare modalità appropriate per la creazione delle formule ed essere in grado di
riconoscere i codici di errore nelle formule.
 Formattare numeri e contenuto testuale in un foglio di calcolo.
 Scegliere, creare e formattare grafici per trasmettere informazioni in modo
significativo.
er
 Modificare le impostazioni di pagina di un foglio di calcolo e controllare e correggere
errori nel contenuto prima della stampa finale.
i
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 1


4.1 Utilizzo dell’applicazione
Il foglio elettronico, chiamato anche foglio di calcolo o spreadsheet, è un software che
permette d’inserire dati all’interno di celle disposte in una griglia bidimensionale di
righe e colonne:

t
r.i
cn
o@
er
Normalmente le colonne sono contraddistinte dalle lettere dell'alfabeto e le righe dai
numeri. La cella evidenziata nella figura si identifica come D5, quella adiacente alla sua
i
lb

destra E5, e così via. Le celle della riga successiva avranno coordinate D6, E6 e così via.
In ciascuna cella possono essere inseriti dati numerici o testuali, oppure possono
essere immesse formule che possono usare come parametri il contenuto di altre celle.
.a

In questa dispensa viene trattato il programma di foglio elettronico EXCEL della


Microsoft, nella versione XP.
rto

4.1.1 Lavorare con il foglio elettronico

Il foglio di elettronico permette di manipolare in modo rapido i valori numerici (ma


non solo), così da ottenere dei risultati che, grazie agli operatori di calcolo, alle
be

formule ed agli strumenti grafici di cui è corredato, ci permette di ottenere dei


risultati immediati sull’evoluzione di una determinata attività (qualsiasi essa sia). La
possibilità di intervenire sui dati, cambiando dinamicamente i soggetti del calcolo,
permette, assieme a quanto già detto, di poter decidere eventuali interventi
ro

correttivi o, comunque valutare una specifica tendenza.

Questo è possibile grazie ad alcune caratteristiche di Excel quali:


l’immissione di semplici formule nei fogli di lavoro ed impostare
l’aggiornamento automatico dei risultati;
la creazione di elenchi per ordinare e filtrare i dati, oltre a sommare valori,
condividendoli con altri utenti;

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


2
l’utilizzo di formule e funzioni per realizzare infinite applicazioni, dalle più
semplici (controllo di un testo o conteggio dei giorni ad una determinata
scadenza), a quelle più complicate (analisi statistiche);
la creazione di grafici per la sintesi dei dati in modo da rappresentare un
confronto, o una tendenza, a colpo d’occhio;
la creazioni di rapporti di tabella pivot per un'analisi interattiva dei dati, e
dove è possibile modificarne le visualizzazioni, mostrare livelli diversi di
dettaglio o riorganizzare il layout del grafico trascinando i campi e

t
visualizzando o nascondendo gli elementi nei campi.

r.i
4.1.1.1 Aprire, chiudere Excel.

cn
L’apertura, o avvio, del programma Excel avviene cliccando sul pulsante Start (1)
che visualizza il menù “Avvio” dove è presente la voce “Tutti i programmi” (2).
Cliccando su di essa si apre l’elenco dei programmi installati nel computer; tra essi è

o@
presente “Microsoft Excel” che viene eseguito cliccandoci sopra (3):
i er
lb
.a
rto

Sul video si aprirà il desktop di excel dove è presente una nuova cartella1 di lavoro, a
be

cui è assegnato il nome provvisorio di Cartel1 (4), contenente i tre fogli di calcolo (5)
(impostazione standard).
ro

1
In Windows il termine “Cartella” (o directory) indica un’entità del file system (che è un meccanismo di
organizzazione e registrazione dei file sul supporto hardware di archiviazione) che può contenere uno o più file
ma anche altre directory. In excel la “Cartella” di lavoro rappresenta il contenitore in cui sono memorizzati i
fogli di calcolo, in altre parole identifica un file composto da record costituiti dai fogli di calcolo.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 3


4.1.1.2 Aprire e chiudere delle cartelle di lavoro.

Per aprire una cartella excel si procede come di seguito descritto.

Aprire la cartella di lavoro che si desidera


visualizzare selezionando la voce “Apri…”
dal menù “File”…

t
r.i
(o cliccando sull’icona presente nella barra degli strumenti)

cn
… ed indicandone la
posizione nella fine-

o@
stra “Apri”, quindi si
conferma l’apertura
cliccando sull’appo-
sito pulsante (1).
i er
Viene aperta la cartella prescelta, visualizzando il primo dei fogli di lavoro che la
lb

compongono.
.a
rto
be
ro

Per visualizzare più fogli della cartella di lavoro


attiva scegliere “Nuova finestra” dal menù
“Finestra”.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


4
t
r.i
cn
o@
Passare nella nuova finestra e cliccare sull’etichetta del foglio da visualizzare.

Ripetere questi passaggi per ciascun foglio che si desidera visualizzare.

Scegliere “Disponi…” dal menù “Finestra”…


er
… si apre la finestra di scelta “Disponi finestre” da cui
i
selezionare l'opzione desiderata.
lb

Per visualizzare solo i fogli della cartella di lavoro


.a

attiva, selezionare la casella di controllo “Finestre della


cartella di lavoro attiva” (2).
rto

Effettuata e confermata la scelta si ottiene un risultato simile al sottostante:


be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 5


Possono venire aperte anche altre cartelle, oltre ai fogli di lavoro di una stessa
cartella, ed il risultato ottenuto in questo caso sarebbe analogo alla sottostante
immagine:

t
r.i
cn
o@
er
Per chiudere una cartella excel aperta e selezionata, ovvero quella in primo piano
nel desktop, si clicca sul comando “Chiudi” presente nel menù “File”…
i
lb
.a
rto

… oppure sull’icona “chiudi finestra” localizzata in alto, a


destra della barra dei menù.
be

Se si utilizzasse il comando di chiusura senza aver salvato una cartella di lavoro a


cui sono state apportate delle modifiche, il programma propone una finestra per
confermare il salvataggio di tali modifiche.
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


6
4.1.1.3 Creare un nuova cartella di lavoro

Scegliere “Nuovo…” dal menù “File”, quindi “Cartella


di lavoro vuota” (A) nella sezione Nuovo del

t
riquadro delle attività “Nuova cartella di lavoro”.

r.i
cn
o@
Da un modello predefinito.

Scegliere “Nuovo…” dal menù “File”:


er
Selezionare “Modelli generali…” (1) nella sezione
i
Nuovo da modello del riquadro delle attività
lb

“Nuova cartella di lavoro”.

Viene visualizzata la finestra “Modelli”in cui sono


.a

presenti due schede.


rto

Nella scheda “Generale”


be

(2) è presente il modello


standard di una nuova
cartella di lavoro vuota.
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 7


Nella scheda “Soluzioni
foglio di calcolo” (3)
sono contenuti dei
modelli di spreadsheet
predeterminati.

t
Fare doppio clic sul

r.i
modello del tipo di
cartella di lavoro da
creare.

cn
4.1.1.4 Salvare una cartella di lavoro.

Come per qualsiasi altro tipo di file,


il salvataggio della cartella di lavoro,
o foglio di calcolo, avviene tramite
o@
er
la selezione del comando “Salva”
dal menù “File”, o cliccando
i
sull’icona presente nella barra
lb

degli strumenti standard.

Nel caso di una cartella di lavoro nuova è da definire sia il nome con cui la si vuole
.a

salvare, sia dove la si vuole memorizzare, in questo caso si visualizza la finestra


“Salva con nome…” e si procede come spiegato nel seguente paragrafo.
rto

Salva una cartella excel con un altro nome.

Se si vuole salvare la cartella con un


altro nome, su un altro supporto
be

fisico oppure ne vogliamo cambiare


il tipo, non più Excel ma come
modello piuttosto che un file di
ro

testo od altro, si seleziona il


comando “Salva con nome…” dal
menù “File”.

Viene visualizzata la finestra “Salva con nome” in cui, nella casella “Nome file:” si
digita il nuovo nome da assegnare alla cartella di lavoro (1).

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


8
Salva il foglio di calcolo in altra posizione o modificandone il tipo di file.

t
r.i
cn
o@
er
Cliccando sulla freccia al lato della casella “Salva in:” sono visualizzate tutte le
i
lb

alternative di archiviazione (2), in modo da definire l’esatta posizione in cui


memorizzare la cartella di lavoro.
.a

Cliccando sulla freccia al lato della casella “Tipo file:”, si visualizza la lista per
selezionare la tipologia di file di destinazione (3).
Oltre che nel formato standard, è possibile salvare il documento in versioni
rto

precedenti di excel, in vari tipi file di testo, di file elenco, di pagine web, come
modello ed in versioni di software di gestione di fogli di calcolo di altri produttori.

4.1.1.5 Spostarsi tra cartelle di lavoro aperte.


be

Quando si sta visualizzando un foglio di lavoro nella modalità


estesa (a tutto schermo), per passare ad un altro foglio di
ro

lavoro aperto, tramite il menù “Finestra” si seleziona (segno di


spunta) il nome della cartella di lavoro che ci interessa (3),
oppure si clicca direttamente sulla specifica icona presente
nella barra delle applicazioni (4).

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 9


4.1.2 Migliorare la produttività

L’efficacia di un programma è direttamente proporzionale alla sua rispondenza alle


nostre esigenze, al grado di conoscenza delle sue possibilità ed alla facoltà di
personalizzarlo.
La disponibilità di determinate funzioni, possono aiutarci a migliorare la qualità del
lavoro eseguito e, conseguentemente, la nostra produttività.

t
4.1.2.1 Impostare le opzioni di base del programma: nome dell’utente, cartelle

r.i
predefinite per aprire o salvare cartelle di lavoro.

cn
Le impostazioni standard del software di gestione del foglio di calcolo, Excel, sono
impostate per soddisfare le esigenze della maggior parte degli utenti ma, per
particolari necessità, è possibile apportare loro delle modifiche.
Per impostare delle regole personali è necessario cliccare su “Opzioni…” dal menù

o@
“Strumenti”.

Si visualizza la finestra “Opzioni” che è composta da tredici schede ognuna delle quali
permette la modifica delle impostazioni relative ad un determinato argomento.

Di seguito vengono raffigurate tutte le schede in modo di avere presente cosa si può
er
variare e dove; in fase d’apprendimento può risultare utile provare a modificare le
impostazioni e verificarne le conseguenze.
i
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


10
Scheda Visualizza:

t
r.i
cn
o@
er
Sezione Mostra
i
lb

Barra della formula Consente di visualizzare la barra della formula nella parte
superiore del foglio di lavoro.
.a

Riquadro attività iniziale La selezione di questa casella permette di visualizzare il


riquadro attività all'avvio di Microsoft Excel
Icone sulla barra delle applicazioni Selezionare questa casella di controllo per
rto

visualizzare più cartelle di lavoro sulla barra delle applicazioni di Windows.


Barra di stato Consente di visualizzare la barra di stato, che riporta le informazioni
relative al comando o all'opzione selezionati.
be

Sezione Commenti
Nessuno Consente di nascondere i commenti e i relativi indicatori nelle celle a cui
ro

sono associati i commenti.


Solo indicatore commenti Consente di visualizzare un piccolo triangolo rosso
nell'angolo superiore destro di una cella a cui è associato un commento.
Indicatore e commento Consente di visualizzare il commento e il relativo
indicatore, quando esiste un commento associato alla cella.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 11


Sezione Oggetti
Mostra tutto Consente di visualizzare tutti gli oggetti grafici, i pulsanti, le caselle di
testo, gli oggetti disegnati e le immagini.
Mostra segnaposti Visualizza le immagini e i grafici come rettangoli grigi
aumentando in modo significativo la velocità di scorrimento in un foglio.
Nascondi tutto Consente di nascondere tutti gli oggetti grafici, i pulsanti, le caselle
di testo, gli oggetti disegnati e le immagini. Gli oggetti nascosti non vengono

t
stampati.

r.i
Sezione Opzioni della finestra

cn
Interruzioni pagina autom. Consente di visualizzare le interruzioni di pagina
impostate automaticamente.
Formule Visualizza le formule presenti nelle celle anziché i valori generati dalle

o@
formule.
Griglia Visualizza la griglia delle celle.
Intestazioni riga e colonna Consente di visualizzare i numeri di riga nel lato sinistro
del foglio e le lettere di colonna nella parte superiore del foglio.
er
Simboli di struttura Consente di visualizzare i simboli di struttura. Questi vengono
visualizzati solo se il foglio di lavoro contiene una struttura creata in
precedenza.
i
Zeri Consente di visualizzare uno zero nelle celle che contengono questo valore.
lb

Barra di scorrimento orizzontale Consente di visualizzare la barra di scorrimento


orizzontale nella parte inferiore del foglio.
.a

Barra di scorrimento verticale Consente di visualizzare la barra di scorrimento


verticale lungo il lato destro del foglio.
rto

Schede Consente di visualizzare le schede dei fogli in modo che sia possibile
spostarsi dall'una all'altra e selezionare i fogli della cartella di lavoro
Colore griglie Consente di impostare il colore delle griglie.
be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


12
Scheda Calcolo:

t
r.i
cn
o@
er
Sezione Calcolo
i
lb

Automatico Aggiorna tutte le formule dipendenti ogni volta che si apporta una
modifica a un valore, a una formula o a un nome.
.a

Automatico escluso tabelle come sopra ad eccezione delle tabelle di dati. Per
calcolare tali tabelle, fare clic su Calcola (F9) nella scheda Calcolo.
Manuale Consente di eseguire calcoli nelle cartelle di lavoro aperte solo quando si
rto

fa clic su Calcola (F9). Quando si seleziona Manuale, viene selezionata


automaticamente la casella di controllo Ricalcola prima di salvare.
Ricalcola prima di salvare Consente di calcolare nuovamente i dati prima di salvare
be

la cartella di lavoro.
Calcola (F9) esegue calcoli in tutti fogli di lavoro aperti, incluse le tabelle di dati, e di
aggiornare tutti i fogli grafico aperti.
ro

Calc. documento Consente di eseguire calcoli nel foglio di lavoro attivo, nonché nei
grafici e nei fogli grafico associati al foglio di lavoro.
Iterazioni Consente di limitare l'iterazione per la ricerca di obiettivi o la risoluzione
di riferimenti circolari. È possibile limitare l'iterazione modificando il numero
specificato nella casella Numero massimo, nella casella Scarto consentito o in
entrambe.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 13


Sezione Opzioni della cartella di lavoro
Aggiorna i riferimenti remoti calcola e aggiorna le formule che includono
riferimenti ad altre applicazioni.
Approssimazione come visualizzata Modifica in modo permanente i valori
memorizzati nelle celle nel formato visualizzato, incluse le posizioni decimali.
Sistema data 1904 Consente di modificare la data in base alla quale inizia il
conteggio per calcolare tutte le date successive:
compatibilità con altri fogli di calcolo: impostazione predefinita 1/1/1900

t
r.i
(valore seriale 1), in questo modo, ad es., il 5/7/1998 è il valore seriale 35981;
compatibilità Macintosh: l’impostazione iniziale è all’1/1/1904 che diventa il
numero seriale 1 ed il 5/7/1998 diventa il numero seriale 34519.

cn
Salva i valori dei collegamenti esterni Consente di salvare le copie dei valori
contenuti in un documento esterno collegato a un foglio di lavoro di Excel.
Accetta etichette nelle formule Consente di utilizzare nomi di etichetta nelle
formule se gli intervalli nel foglio di lavoro includono etichette di riga o di

o@
colonna.

Scheda Modifica:
i er
lb
.a
rto
be
ro

Sezione Impostazioni
Modifica direttamente nella cella Permette di apportare modifiche all'interno di
una cella facendo doppio clic su di essa, anziché modificandone il contenuto
solo nella barra della formula.
Trascina cella Permette di spostare e copiare le celle e i dati mediante l'operazione
di trascinamento.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


14
Avvisa prima di sovrascrivere le celle Consente di visualizzare un messaggio se si
trascinano le celle su altre celle che contengono dati.
Sposta la selezione dopo Invio Consente di trasformare una cella adiacente nella
successiva cella attiva dopo aver premuto INVIO nella cella attiva corrente.
Direzione Indica la cella adiacente da trasformare in cella attiva.
Decimali fissi Permette d’immettere il numero di posizioni decimali nella casella
Taglia, copia ed ordina oggetti con le celle Consente di mantenere oggetti grafici,

t
pulsanti, caselle di testo, oggetti disegnati e immagini insieme alle celle

r.i
associate ogni volta che vengono tagliati, copiati, filtrati o ordinati in un foglio
di lavoro.

cn
Richiesta di aggiornamento dei collegamenti automatici Visualizza un messaggio di
richiesta di conferma prima che vengano aggiornati gli elementi collegati.
Associa animazioni agli eventi Consente di visualizzare lo spostamento del foglio di
lavoro e le modifiche quando si inseriscono o si eliminano celle, righe o

o@
colonne.
Abilita completamento automatico dei valori della cella Se le prime lettere digitate
corrispondono a un'immissione esistente, nella colonna che comprende la
cella, la parte di testo rimanente verrà completata automaticamente.
er
Estendi formati e formule degli intervalli dati Fa si che i nuovi elementi aggiunti alla
fine (riga o colonna che sia) abbiano lo stesso formato del resto dell'elenco.
Vengono copiate anche le formule ripetute in ogni riga.
i
Attiva voce percentuale automatica Se questa casella viene deselezionata, tutti i
lb

numeri immessi nelle celle con il formato Percentuale, inclusi i numeri uguali
o maggiori a 1, sono moltiplicati per 100.
.a

Mostra pulsanti per la funzione Incolla Selezionare questa casella di controllo per
visualizzare automaticamente una finestra di dialogo con opzioni speciali
durante l'utilizzo della funzione Incolla.
rto

Mostra pulsanti per la funzione Inserisci Selezionare questa casella di controllo per
visualizzare automaticamente una finestra di dialogo con opzioni speciali
durante l'inserimento di celle, righe o colonne.
be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 15


Scheda Generale:

t
r.i
cn
o@
er
Sezione Impostazioni
i
lb

Stile di riferimento R1C1 modifica lo stile di riferimento delle intestazioni di riga e


di colonna rappresentandole entrambe con numeri.
Ignora altre applicazioni Impedisce lo scambio di dati con altre applicazioni.
.a

Descrizione funzioni Consente di visualizzare brevi descrizioni per i nomi dei


pulsanti e delle caselle di testo
rto

Elenco ultimi file usati Consente di visualizzare un elenco degli ultimi file utilizzati
nella parte inferiore del menù File, in modo da velocizzare l'apertura dei file.
Nella casella delle voci immettere il numero di file da visualizzare.
be

Richiedi proprietà cartella di lavoro Viene richiesto all'utente di immettere


informazioni di riepilogo quali il titolo, l'oggetto, l'autore, le parole chiave e i
commenti per ogni nuova cartella di lavoro durante il salvataggio.
Associa suoni agli eventi Consente di riprodurre suoni associati a eventi delle
ro

applicazioni di Microsoft Office, quali l'apertura, il salvataggio e la stampa di


file e la visualizzazione dei messaggi di errore.
Ingrandisci con IntelliMouse Se si dispone della periferica di puntamento Microsoft
IntelliMouse, consente di impostare il pulsante rotellina per ingrandire il foglio
di lavoro o il foglio grafico anziché scorrerlo.
Opzioni Web Consente di impostare le opzioni relative alla formattazione e alle
azioni di risposta per i dati di Microsoft Excel visualizzati in un browser.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


16
Opzioni servizi Consente di impostare le opzioni relative ai suggerimenti dei clienti,
al contenuto in linea e all'area di lavoro condivisa.
Fogli nella nuova cartella Consente di impostare il numero di fogli di lavoro
desiderati durante la creazione di una nuova cartella di lavoro.
Carattere standard Selezionare il tipo di carattere predefinito per nuovi fogli e
cartelle di lavoro.
Posizione file predefinito Definisce dove viene memorizzata, in modo automatico,

t
la cartella di lavoro.

r.i
All'avvio, apri tutti i file in All'avvio di Excel, i file della cartella specificata verranno
aperti automaticamente.

cn
Nome utente Contiene il nome utente predefinito.

Scheda Passaggio:

o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

Salva file di Excel come Consente di impostare il tipo di file predefinito quando si
salvano le cartelle di lavoro.
Sezione Impostazioni
Consente di specificare le impostazioni di visualizzazione e di apertura per la
cartella di lavoro.
Tasto per menù di Microsoft Excel Definisce il tasto da premere per attivare la
barra dei menù di Excel (in caso di utilizzo della sola tastiera).

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 17


Tasti alternativi per il trasferimento Consente di attivare un insieme alternativo di
tasti per lo spostamento nel foglio di lavoro, l'immissione di formule e di
etichette e altre operazioni.
Sezione Opzioni del foglio
Valutazione alternativa delle espressioni Consente di aprire e valutare i file di Lotus
1-2-3 senza perdere o modificare le informazioni.
Immissione alternativa delle formule Consente di convertire le formule immesse

t
con la sintassi di Lotus 1-2-3 versione 2.2, nella sintassi di Excel.

r.i
Scheda Elenchi:

cn
o@
i er
lb
.a
rto

Elenchi personalizzati Per creare un nuovo elenco, selezionare un elenco che si


be

desidera modificare o selezionare NUOVO ELENCO.


Voci di elenco digitare le voci che comporranno il nuovo elenco. Non è possibile
specificare un numero come primo carattere. Premere INVIO per separare
ro

ogni voce.
Aggiungi Consente di salvare un elenco personalizzato nella casella Voci di elenco.
Elimina Consente di eliminare l'elenco personalizzato selezionato.
Importa elenco dalle celle Permette di selezionare un’area del foglio di lavoro.
Importa Permette l’acquisizione dell’intervallo di celle, precedentemente
selezionato, per creare un elenco personalizzato da elementi esistenti in
un’area del foglio di lavoro.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


18
Scheda Grafico:

t
r.i
cn
Sezione Grafico corrente o@
Nessun tracciato (ignora distanze) Crea discontinuità nella rappresentazione di un
er
grafico per le celle vuote del foglio di lavoro in una serie di dati.
Zero Considera le celle vuote come contenenti il valore zero, in modo che la linea
i
scenda sullo zero per coordinate corrispondenti.
lb

Interpolata Consente di interpolare le coordinate che rappresentano celle vuote e


di riempire le distanze con linee di connessione.
.a

Traccia solo le celle visibili Consente di aggiornare automaticamente il grafico in


modo che rifletta solo i valori nelle celle visibili del foglio di lavoro.
Deselezionare questa casella di controllo se si desidera che vengano tracciate
rto

anche le celle nascoste.


Ridimensiona il grafico con la finestra Consente di ridimensionare i fogli grafico
insieme alla finestra il modo che il grafico la riempia sempre.
be

Sezione Suggerimenti sui grafici


Mostra nomi Consente di visualizzare il nome di un elemento del grafico quando si
ro

posiziona il puntatore su di esso.


Mostra valori Consente di visualizzare il valore di un indicatore di dati quando si
posiziona il puntatore su di esso.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 19


Scheda Colore:

t
r.i
cn
o@
er
Colori standard Consente di visualizzare i colori correnti.
i
lb

Area del tracciato I primi otto colori utilizzati in Microsoft Excel per l'area del
tracciato. È inoltre possibile utilizzare questi colori per formattare qualsiasi
elemento a cui è consentito applicare il colore.
.a

Linee del grafico I primi otto colori utilizzati in Excel per le linee del grafico. È inoltre
possibile utilizzare questi colori per formattare qualsiasi elemento a cui è
rto

consentito applicare il colore.


Modifica Consente di visualizzare la finestra di dialogo “Colori”. È possibile
modificare uno qualsiasi dei 56 colori originali disponibili nella tavolozza per
creare colori personalizzati.
be

Ripristina Ripristina i 56 colori originali nella tavolozza.


Copia colori da Consente di copiare una tavolozza dei colori nella cartella di lavoro
attiva da un'altra cartella di lavoro aperta. Selezionare il nome dell'altra
ro

cartella di lavoro nella casella Copia colori da.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


20
Scheda Internazionale:

t
r.i
cn
o@
er
Sezione Gestione numero
i
Separatore decimale Permette di scegliere il separatore decimale predefinito.
lb

Separatore delle migliaia Permette di scegliere il separatore delle migliaia


predefinito.
.a

Utilizza separatori di sistema Selezionando questa casella di controllo si utilizzano i


separatori decimali e delle migliaia predefiniti.
rto

Sezione Stampa
Conversione automatica Lettera US/A4 Selezionando questa casella di controllo si
modificano automaticamente le dimensioni standard del foglio, dal formato
be

Lettera al formato A4. Questa opzione ha effetto solo sulla stampa, non sulla
formattazione del documento.
ro

Sezione Da destra a sinistra


Da destra a sinistra Consente di impostare la direzione predefinita dei fogli di lavoro
sulla direzione da destra a sinistra, con la cella A1 nell'angolo superiore destro
della finestra del foglio di lavoro.
Da sinistra a destra Consente di impostare la direzione predefinita dei fogli di lavoro
sulla direzione da sinistra a destra, con la cella A1 nell'angolo superiore
sinistro della finestra del foglio di lavoro.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 21


Logico Determina la modalità di spostamento del cursore nel testo bidirezionale.
Visivo Consente di impostare il movimento del cursore in modo da procedere nel
testo bidirezionale spostandosi sul carattere adiacente successivo a livello
visivo.
Visualizza foglio corrente da destra a sinistra Consente di impostare la
visualizzazione del foglio di lavoro corrente su una direzione da destra a
sinistra tipica delle lingue con questo tipo di orientamento. Per gli altri fogli
della cartella di lavoro verrà mantenuta la direzione da sinistra a destra.

t
r.i
Mostra caratteri controllo Consente di visualizzare o nascondere i caratteri di
controllo bidirezionali.

cn
Scheda Salva:

o@
i er
lb
.a
rto

Sezione Impostazioni
Salva automaticamente ogni Crea automaticamente un file di ripristino della
cartella di lavoro in uso dopo l'intervallo specificato nella casella minuti. Se il
be

computer si blocca, al successivo avvio di Microsoft Excel verrà aperto il file di


Salvataggio automatico.
ro

Il salvataggio automatico non sostituisce il comando Salva ed è pertanto


necessario salvare comunque la cartella di lavoro.

Percorso Salvataggio automatico Consente di definire dove memorizzare il file di


Salvataggio automatico predefinito.
Sezione Opzioni della cartella di lavoro
Disabilita Salvataggio automatico Si spiega da se.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


22
Scheda Controllo errori:

t
r.i
cn
o@
er
Sezione Impostazioni
i
Abilita controllo degli errori in background Permette il controllo automatico delle
lb

celle per rilevare gli errori quando sono inattive. Se viene rilevato un errore in
una cella, questa viene contrassegnata con un indicatore verde nell'angolo
superiore sinistro.
.a

Colore indicatore errore Imposta il colore utilizzato per indicare gli errori. Se si
seleziona Automatico, viene impostato il colore verde.
rto

Ripristina errori ignorati Permette di contrassegnare gli errori nel foglio di calcolo e
rilevarli durante il controllo degli errori anche se sono stati già rilevati e
ignorati.
be

Sezione Regole
Fornisci valore di errore come risultato Segnala come errore le celle contenenti
formule che restituiscono un errore come risultato, visualizzando un avviso.
ro

Data formato testo con anni di due cifre Segnala come errore le formule
contenenti celle, in formato testo, con gli anni rappresentati da due cifre,
visualizzando un avviso durante il controllo degli errori.
Numero memorizzato come testo Segnala come errore i numeri in formato testo, o
preceduti da un apostrofo, visualizzando un avviso.
Formula non coerente nella regione Considera come errore una formula diversa
dalle altre formule della stessa area del foglio di lavoro, visualizzando un
avviso.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 23


La formula omette celle nella regione Segnala come errore le formule che
omettono determinate celle in una area di lavoro, visualizzando un avviso.
Cella non bloccata contenente formula Considera come errore una cella non
bloccata contenente una formula, visualizzando un avviso durante il controllo
degli errori.
Formula con riferimenti a celle vuote Segnala come errore le formule con
riferimenti a celle vuote, visualizzando un avviso.

t
Errore di convalida dati elenco Permette la visualizzazione degli errori di convalida

r.i
negli elenchi.

cn
Scheda Controllo ortografia:

o@
i er
lb
.a
rto
be

Lingua dizionario Selezionare il dizionario che si desidera utilizzare durante il


controllo ortografico dei documenti.
Aggiungi parole a Consente di aggiungere al dizionario personalizzato selezionato la
ro

parola non presente nel dizionario principale. Durante il controllo ortografico,


il dizionario personalizzato selezionato viene utilizzato in aggiunta al
dizionario principale.
Suggerisci solo dai dizionari principali Consente di visualizzare le correzioni
ortografiche provenienti solo dal dizionario principale ignorando quelle di altri
dizionari personalizzati.
Ignora parole MAIUSCOLE Consente di ignorare le parole in lettere maiuscole
durante un controllo ortografico.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


24
Ignora parole con numeri Consente di ignorare le parole contenenti numeri durante
un controllo ortografico.
Ignora indirizzi Internet e percorsi di file Selezionare questa casella di controllo se
si desidera che Microsoft Word ignori automaticamente gli indirizzi Internet, i
nomi dei file e gli indirizzi di posta elettronica durante un controllo
ortografico.
Opzioni correzione automatica Consente di impostare le opzioni utilizzate per
correggere automaticamente il testo durante la digitazione o per memorizzare

t
e riutilizzare testo o altri elementi utilizzati frequentemente.

r.i
Sezione Impostazioni specifiche per le lingue

cn
Tedesco: usa nuove regole ortografiche Per testo in lingua tedesca, consente di
utilizzare automaticamente le nuove regole ortografiche durante il controllo
grammaticale.

o@
Coreano: combina verbi ausiliari/agg. Per testo in lingua coreana, consente agli
strumenti di correzione di suggerire combinazioni di verbi ausiliari e aggettivi.
Coreano: controlla espressioni alternative Per testo in lingua coreana, consente
agli strumenti di correzione di suggerire le correzioni in base all'elenco delle
modifiche automatiche.
er
Coreano: elabora nomi composti Per testo in lingua coreana, consente agli
strumenti di correzione di elaborare i nomi composti.
i
Regole scrittura testo ebraico Consente di impostare le regole ortografiche per
lb

parole in lingua ebraica.


Regole scrittura testo arabo Consente di impostare le regole ortografiche per
.a

parole in lingua araba che iniziano con un carattere alef hamza o terminano
con un carattere yaa.
rto
be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 25


Scheda Protezione:

t
r.i
cn
o@
i er
lb

Password di apertura L’inserimento di una password in questa casella impedisce ad


altri utenti, che non la conoscano, di aprire una cartella di lavoro. Per le
password viene fatta distinzione tra maiuscole e minuscole e la lunghezza
.a

massima consentita è di 15 caratteri, inclusi lettere, numeri e simboli. Se si


perde la password, non è possibile aprire la cartella di lavoro.
rto

Avanzate Visualizza ulteriori opzioni per le impostazioni di crittografia.

Sezione Impostazioni condivisione file della cartella di lavoro


be

Password di modifica L’inserimento di una password in questa casella ad altri


utenti di aprire, modificare e salvare la cartella di lavoro senza conoscere
questa password. Se un altro utente modifica una cartella di lavoro aperta in
sola lettura, dovrà salvarla con un nome diverso
ro

Consigliata sola lettura Consente di consigliare agli altri utenti di aprire una cartella
di lavoro in sola lettura. Se un altro utente apre la cartella di lavoro in sola
lettura e la modifica, dovrà salvarla con un nome diverso.
Firme digitali Visualizza un elenco di utenti possessori di firma digitale; permette di
aggiungere ulteriori firme.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


26
Sezione Opzioni riservatezza
Rimuovi informazioni personali dalle proprietà del file al salvataggio Limita le
informazioni assegnate alla scheda Riepilogo della finestra Proprietà del
documento al momento del salvataggio.

Sezione Protezione macro


Protezione macro Permette di apportare modifiche al livello di protezione macro e

t
di specificare le fonti attendibili.

r.i
4.1.2.2 Usare la funzione di Guida in linea (help) del programma.

cn
In tutti gli applicativi che compongono la “suite” di Microsoft Office, è disponibile
una guida in linea che supporta l’utilizzatore del prodotto; essa viene attivata con
diverse modalità.

o@
Se è stata attivata la visualizzazione dell’Assistente di Office tramite
il comando “Mostra l’As-
sistente di Office” pre-
sente nell’elenco del menù
er
di aiuto, nel desktop sarà
sempre visibile “Clippy” (così chiamato per via della
sua forma).
i
lb

Esso sarà mostrato fintanto che si usa il programma


Excel oppure lo si nasconda, o lo si disattivi, con gli
appositi comandi del menù di aiuto o della lista che
.a

si attiva cliccandoci sopra con il tasto destro del


mouse.
rto

Quando vi clicchiamo sopra, nel “fumetto” che


appare, si digita la domanda relativa alla funzionalità
di cui vogliamo delucidazioni.
be

Un altro accesso rapido alla Guida è l’utilizzo del


riquadro Ricerca libera presente a destra della barra
dei menù. In questa casella è possibile digitare le domande riguardanti il problema
di cui vogliamo informazioni.
ro

Un’altra possibilità d’attivazione della funzione d’aiuto è il tasto funzione


F1 della tastiera.

Infine si attiva la guida anche cliccando sul


comando Guida in linea Microsoft Excel dal
menù di aiuto.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 27


Qualsiasi sia la modalità scelta, viene visualizzato
il riquadro attività Guida in linea Excel.

Nel caso della digitazione della domanda nel


riquadro Ricerca libera o nel “fumetto” di
Clippy, il riquadro sarà quello relativo ai Risultati
ricerca, spiegato più avanti.

t
In questo riquadro troviamo:

r.i
ove, cliccando
sulla freccia a destra, si visualizza l’elenco dei

cn
vari riquadri attività disponibili.

Che ci permette di ritornare al riquadro


attività precedente.

o@
Che ci permette di andare al riquadro
attività successivo, se c’è.

Che ci permette di andare al Riquadro


attività iniziale.
er
Nella sezione Risorse troviamo:

Casella cerca spie-


i
gata più avanti.
lb

Questo collegamento ci permette, in mancanza di una domanda


specifica, di accedere ad un elenco di argomenti, in cui navigare, per
.a

individuare quello di nostro interesse.


rto
be
ro

Segue pagina
successiva
ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico
28
Scelto l’argomento, si visualizza la finestra “Guida in linea di Microsoft Excel” in cui
è possibile ottenere la specifica informazione.

t
r.i
cn
o@
er
In questa finestra sono presenti le
i
lb

seguenti icone:

affianca la finestra a quella del foglio di calcolo


.a

torna alla finestra precedente, se c’è


rto

andiamo alla finestra successiva, se esiste

stampiamo il contenuto della finestra (la spiegazione dell’argomento


richiesto).
be

Nella sezione Office Online troviamo:


ro

Che apre la relativa pagina web, nel sito Microsoft, per


effettuare le ricerche su tutto Office Online.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 29


Che apre la pagina web di Microsoft Office, per
avere informazioni sulle nuove funzionalità.

Che apre la relativa pagina web, per avere accesso ai


corsi Microsoft su vari argomenti.

t
r.i
Che apre la relativa pagina web, per avere informazioni sulla procedura

cn
da eseguire per un determinato argomento.

o@
Che apre la relativa pagina web, per avere accesso ai corsi Microsoft
su vari argomenti.
i er
lb

Che apre la relativa pagina web, per entrare nei gruppi di


.a

discussione.
rto
be
ro

Che apre la relativa pagina web, per scaricare nel proprio computer,
prodotti e/o aggiornamenti.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


30
Nella sezione Vedere anche troviamo:

Apre la finestra Guida in linea


di Microsoft Excel con l’elenco
di tutte le novità, della versione, su cui
ottenere informazioni.

Apre la finestra Guida in

t
linea di Microsoft Excel con

r.i
le modalità di consultazione del servizio di
supporto ai clienti della Microsoft.

cn
o@ Apre la
er
finestra
Guida in linea di Microsoft Excel con
l’elenco delle funzioni di accesso
i
facilitato e loro modalità d’uso.
lb
.a
rto

Apre la
finestra Opzioni servizi che permette
l’impostazione di alcuni servizi in linea.
be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 31


Se la domanda viene digitata nella casella Ricerca libera

o nel “fumetto” di Clippy

t
o nella casella cerca del riquadro attività Guida

r.i
in linea di Excel, …

cn
… si otterrà la visualizzazione del riquadro
attività Risultati ricerca, in cui scegliere,tra le
voci riportate quella di cui si vuole avere
informazioni.

o@
Selezionandola, cliccandoci sopra, si ottiene
l’apertura della finestra Guida in linea di
Microsoft Excel con tutte le spiegazioni e gli
esempi inerenti la funzione ricercata.
i er
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


32
4.1.2.3 Usare gli strumenti di ingrandimento/zoom.

Per adattare la visualizzazione alle dimensioni dello schermo utilizzato, o


per ottenere una migliore leggibilità, si seleziona la dimensione
desiderata dalla casella Zoom o vi si digita, direttamente, un numero
compreso tra 10 e 400.
Per ingrandire l'area selezionata in modo che riempia la finestra, cliccare
su Selezione.

t
r.i
Altra possibilità è di accedere al comando “Zoom…” dal
menù “Visualizza”, provocando l’apertura di una finestra
di scelta della percentuale d’ingrandimento.

cn
o@
4.1.2.4 Mostrare, nascondere le barre degli strumenti. Minimizzare, ripristinare
er
la barra multifunzione.
i
lb

Le barre degli strumenti


possono essere mostrate o
nascoste selezionando (o
.a

meno), il segno di spunta


accanto al nome della barra
presente nell’elenco visualizza-
rto

to quando si clicca su “Barre


degli strumenti” dal menù
“Visualizza” (1).
be

Le barre degli strumenti rappresentano una raccolta di


comandi e funzioni specializzate, specifiche per svolgere
determinate attività quali inserire disegni, immagini o
ro

forme, creare e/o modificare grafici, ecc., aiutando


l’utente nel lavoro.

È possibile personalizzare le barre degli strumenti


aggiungendo nuovi pulsanti, o creare nuove barre
contenenti i pulsanti delle funzioni che si usano più
spesso.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 33


Per aprire la finestra di colloquio
“Personalizza” si accede tramite il
menù Visualizza ed il sottomenù Barre
degli strumenti (2), o clicca sulla
freccia in giù, posta all’estremità destra
di una qualsiasi barra degli strumenti.

Questa finestra è composta da tre

t
schede.

r.i
Nella prima, Barre degli
strumenti, è visibile l’elenco di

cn
tutte le barre degli strumenti.
Spuntare la casella accanto ad
un nome significa rendere
visibile la relativa barra sul

o@
desktop.

Cliccando sul pulsante “Nuova..”


(3) si visualizza la finestra in cui
viene proposto il nome da
assegnare alla barra in via di
er
creazione.
i
lb
.a

La nuova barra si aggiunge all’elenco nella scheda “Barre degli strumenti” in cui
selezionare la relativa casella così da visualizzarla sul desktop assieme alle altre
rto

barre degli strumenti.

A questo punto è necessario


inserire, nella nuova barra degli
strumenti, i pulsanti relativi alle
be

funzioni utilizzate più frequente-


mente, agendo nella scheda
“Comandi”.
ro

Si seleziona la categoria (4) e, nella


sezione Comandi, si clicca
sull’icona del comando che si
vuole inserire.

Mantenendo cliccato il pulsante


del mouse, si trascina l’icona
dentro la nuova barra.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


34
La barra può essere visualizzata in qualsiasi parte del desktop.

La scheda, “Opzioni”, permette di


visualizzare le barre degli
strumenti su una o più righe,
mostrare subito i menù completi o
dopo pochi istanti di permanenza

t
r.i
del cursore, utilizzare icone più
grandi, mostrare la descrizione dei
comandi.

cn
4.2 Celle
o@
Come accennato all’inizio, il termine “cella” indica una casella, visualizzata come uno
er
spazio rettangolare, risultante dall'intersezione tra una riga e una colonna in un foglio
di calcolo. Dato che, sia le righe che le colonne, sono contrassegnate univocamente,
anche la singola cella, a sua volta, è identificata in modo esclusivo dalle coordinate che
i
contraddistinguono l’intersezione di quella specifica colonna con quella specifica riga.
lb

Ogni cella può contenere del testo, un valore numerico o una formula.
Un’area composta da più celle adiacenti, sia in orizzontale che in verticale, costituisce
una tabella.
.a

4.2.1 Inserire, selezionare


rto

È buona norma che una cella contenga un solo dato omogeneo: una formula, una
data, un valore numerico, un singolo dato alfabetico. Questo significa che, nel
realizzare una tabella, è necessario definire tutti i campi (celle), che determineranno
be

un valore composito come, ad esempio, un indirizzo: una cella che conterrà il dato
via, viale, piazza, ecc., una cella che conterrà il nome dell’ubicazione, una cella per il
numero civico, una per la città, ecc. , ovvero vanno inserite le descrizioni dei campi
realizzando una riga di titoli che specifichi il tipo d’informazione inserita nelle celle
ro

costituenti una determinata colonna.


In questo modo è più semplice eseguire delle ricerche, selezioni o ordinamenti
utilizzando più “chiavi”, in base alla necessità.
Ovviamente, per evitare risultati falsati o disattesi, è opportuno che un elenco non
contenga al suo interno ne righe o colonne vuote, ne celle prive di dati, soprattutto
se si tratta di campi utilizzati come chiavi.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 35


4.2.1.1 Inserire nuove celle.

Si seleziona un intervallo di celle in cui inserire nuove celle vuote

t
r.i
Si seleziona la voce “Celle…” dal menù “Inserisci”(1) o dal menù di scelta rapida che

cn
si apre cliccando, sulla selezione, con il tasto destro del mouse.

o@
er
Viene visualizzata la finestra di dialogo “Inserisci celle” in
cui, in base alla scelta effettuata si otterranno i seguenti
risultati:
i
lb

Sposta celle a destra


.a
rto

Sposta celle in basso (default)


be

Riga intera
ro

Colonna intera

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


36
4.2.1.2 Inserire un numero, una data o del testo in una cella.

Per inserire un dato è necessario selezionare la cella in cui si desidera immetterlo


quindi, dopo aver digitato i dati, si preme il tasto INVIO o il tasto TAB.

La cella selezionata è detta cella attiva e viene evidenziata da un bordo spesso con
un quadratino nell’angola basso a destra.

t
Con TAB ci si sposta nella cella successiva (a destra), di

r.i
quella appena scritta mentre, con INVIO ci si posiziona
nella cella sottostante.

cn
Se il tasto INVIO viene premuto dopo un certo numero di celle, di una stessa riga, in
cui abbiamo appena inserito dei dati, il cursore si sposta nella cella sottostante (riga
successiva) la prima cella riempita:

o@
Per inserire delle date è necessario utilizzare una barra o uno spazio per separarne
er
le parti (ad esempio 05/09/2002 o 5 settembre 2002).
Per immettere la data corrente, premere CTRL + ; (punto e virgola).
Per inserire delle Ore è necessario utilizzare i due punti per separare le parti di
i
lb

un'ora (ad esempio 9:00).


Per immettere l'ora corrente, premere CTRL + MAIUSC + : (due punti).
.a

4.2.1.3 Selezionare una cella, un insieme di celle adiacenti, un insieme di celle non
adiacenti, un intero foglio di lavoro.
rto

Per selezionare una singola cella:

cliccare sulla cella oppure spostarsi su quella desiderata utilizzando i tasti di


direzione.
be

Per selezionare un intervallo di celle:


ro

cliccare sulla prima cella dell'intervallo, mantenendo cliccato il tasto del mouse,
trascinare la selezione fino all'ultima cella.

Per selezionare un intervallo di celle esteso:

cliccare sulla prima cella dell'intervallo, quindi sull'ultima tenendo premuto


il tasto MAIUSC.
Per visualizzare l'ultima cella è possibile scorrere il foglio.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 37


Per selezionare tutte le celle di un foglio di lavoro:

Fare clic sul pulsante Seleziona tutto:

t
r.i
Per Selezionare celle non adiacenti o intervalli di celle:

selezionare la prima cella o il primo intervallo di celle, quindi selezionare le

cn
altre celle o gli altri intervalli tenendo premuto CTRL.

NOTA: Per annullare una selezione di celle cliccare su una cella qualsiasi del
foglio di lavoro.

4.2.2 Modificare, ordinare

o@
4.2.2.1 Modificare il contenuto di una cella, sostituire i dati esistenti.
er
Per aggiungere dati all’interno di una cella vuota, o sostituire quelli già presenti, è
necessario selezionare la cella da modificare ciccandoci sopra, una volta, con il
mouse.
i
Nella barra delle formule viene
lb

visualizzato il contenuto; posizionandoci


il cursore è possibile inserire un nuovo
valore, se la cella è vuota, oppure
.a

modificare il dato contenuto.

Cliccando due volte sulla cella, se l’opzione “Modifica


rto

direttamente nella cella” è attivata, il cursore viene


visualizzato, all’interno della cella stessa, in modo
intermittente permettendo l’inserimento diretto del nuovo dato o la modifica di
quello esistente.
be

4.2.2.2 Usare i comandi “Annulla” e “Ripristina”.

Durante il lavoro può capitare che ci si renda immediatamente conto di aver


ro

compiuto una azione errata come, ad esempio, la cancellazione di uno o più dati o,
dopo aver annullato una determinata azione, la necessità di ripristinare lo stato
precedente.

Per eseguire queste funzioni è possibile


utilizzare i comandi Annulla e Ripristina
che sono presenti, come icone, nella barra
degli strumenti standard o come
specifiche voci del menù “Modifica”.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


38
Per annullare le ultime operazioni, fare clic su Annulla

Per annullare più operazioni contemporaneamente, fare clic


sulla freccia posta accanto al pulsante Annulla e selezionare
le operazioni da annullare dall'elenco. Verranno annullate
sia l'operazione selezionata che tutte quelle indicate al di
sopra di questa.

t
Per eliminare un'immissione in una cella, o nella barra della formula, premere il

r.i
tasto prima di confermarla con il tasto .

cn
Per ripristinare l'azione, fare clic su Ripristina o sulla freccia accanto a
Ripristina e selezionare una voce dall'elenco.

o@
4.2.2.3 Usare il comando di ricerca per trovare dati specifici in un foglio di lavoro.

È possibile cercare velocemente qualsiasi occorrenza di una parola o una frase


specifica.

Scegliendo “Trova…”, dal menù “Modifica”, si


er
ottiene l’apertura della finestra “Trova e
sostituisci” dove, nella casella Trova:, si digita il
testo da ricercare.
i
lb

Cliccando sul pulsante “Opzioni>>” sono visualizzate le variabili di ricerca.


.a
rto
be
ro

In: Cerca: Cerca in:

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 39


Cliccando sul tasto , viene evidenziata la cella contenente la prima
occorrenza:

Cliccando su , viene evidenziata la cella contenente la prima occorrenza

t
e, nella parte inferiore della finestra “Trova e sostituisci” viene visualizzato l’elenco

r.i
di tutte le celle contenenti il dato ricercato:

cn
o@
Per annullare una ricerca in corso, premere il tasto .
er
4.2.2.4 Usare il comando di sostituzione per trovare dati specifici in un foglio di
lavoro.
i
lb

È possibile sostituire automaticamente del testo, ad esempio "mela" con "arancia".

Scegliendo “Trova…”, dal menù “Modifica”, si


.a

ottiene l’apertura della finestra “Trova e


sostituisci” dove si clicca sulla scheda
“Sostituisci”.
rto
be
ro

Nella casella Trova: si digita il testo da trovare mentre, nella casella Sostituisci con:,
si digita il testo che lo sostituirà.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


40
Cliccando sul pulsante “Opzioni>>” sono visualizzate le variabili di ricerca.

Il funzionamento dei pulsanti e è stato già spiegato.


Con viene effettuata la sostituzione della prima occorrenza del dato; con
sono effettuate, contemporaneamente, tutte le sostituzioni e, alla
fine viene visualizzata una finestra con la comunicazione del numero di sostituzioni
effettuate.
Per le informazioni della Guida su un'opzione, fare clic su , quindi sull'opzione.

t
r.i
È possibile utilizzare i caratteri jolly asterisco (*) e punto interrogativo (?) per
cercare una stringa di caratteri. Ad esempio si digita “f*e” per trovare le occorrenze
di tutti i dati che iniziano per “f” e finiscono per “e” indipendentemente dalla

cn
lunghezza (fe, festa, ferriere, ecc.); il punto interrogativo stabilisce un solo carattere
per cui digitando “t?a” si trovano tutte le parole che contengono t ed a separati da
un terzo valore.

o@
Per ricercare un carattere definito come carattere jolly, digitare una barra
rovesciata (\) prima del carattere desiderato. Ad esempio, per ricercare un punto
interrogativo, digitare “\?”
er
4.2.2.5 Ordinare un insieme di celle applicando un solo criterio in ordine
numerico crescente o decrescente, e in ordine alfabetico crescente o
decrescente.
i
lb

Per l'ordinamento crescente, vengono utilizzate le seguenti modalità:


Numeri
I numeri vengono ordinati a partire dal più piccolo numero negativo al più grande
.a

numero positivo.
Ordinamento alfanumerico
Quando si ordina un testo alfanumerico, questo viene disposto da sinistra verso
rto

destra e carattere per carattere. Una cella contenente il testo A100 ad esempio
verrà posta dopo una cella contenente la voce A1, ma prima di una cella contenente
la voce A11.
Il testo e le combinazioni di testo e numeri vengono ordinati nel modo seguente:
be

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 (spazio) ! " # $ % & ( ) * , . / : ; ? @ [ \ ] ^ _ ` { | } ~ + < = > A B C D


EFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ
Gli apostrofi (') e i trattini (-) vengono ignorati. Nel caso in cui l'unica differenza tra
due stringhe di testo è determinata dalla presenza del trattino, il testo che lo
ro

include viene ordinato per ultimo.


Valori logici
Il valore logico FALSO viene posto prima del valore logico VERO.
Valori di errore
Tutti i valori di errore hanno la stessa priorità di ordinamento.
Celle vuote
Le celle vuote vengono sempre poste alla fine.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 41


Selezionare l’intervallo di celle da
selezionare quindi cliccare sul comando
“Ordina…” dal menù “Dati”

Dalla finestra “Ordina” che viene


aperta, è possibile scegliere la modalità
(crescente o decrescente) fino ad un

t
massimo di tre colonne (anche non

r.i
consecutive.

cn
Più sbrigativamente, se si desidera
ordinare in base ad una colonna, si
clicca su una cella della colonna quindi

o@
si clicca su Ordinamento crescente
o Ordinamento decrescente , in base al tipo di ordinamento che si desidera
effettuare.

4.2.3 Copiare, spostare, cancellare


er
4.2.3.1 Cancellare il contenuto di una cella.
i
lb

Per cancellare il contenuto di una casella, o


più caselle (sia contigue che non), dopo aver
eseguito la selezione si può cliccare il tasto
.a

“Canc” della tastiera …


rto

… oppure si seleziona il
comando “Cancella” dal
be

menù “Modifica” e, dal


sottomenù di scelta che
viene visualizzato, si clicca
sul tipo di cancellazione che
ro

si vuole effettuare.

4.2.3.2 Copiare il contenuto di una cella o di un insieme di celle all’interno di un


foglio di lavoro, tra fogli di lavoro diversi e tra fogli elettronici aperti.

Quando si copia una cella trascinandola o facendo clic sui pulsanti Taglia o Copia, e
successivamente Incolla, della barra degli strumenti o dagli specifici comandi
contenuti nel menù Modifica”, verrà copiata l'intera cella, inclusi i formati, la
formula con il relativo risultato e le note.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


42
Se l'area di copia selezionata include delle celle nascoste, verranno copiate anche
quest’ultime.

Copia o sposta all’interno di un foglio di lavoro.

Con il trascinamento, eseguibile quando il cursore assume una forma di croce


nell’angolo in basso a destra della cella, si ottiene la copia del contenuto di una o
più celle all’interno di celle contigue orizzontali o verticali:

t
r.i
cn
Quando il cursore, all’interno di una selezione di celle, assume l’aspetto di una

o@
quadruplice freccia è possibile, tramite trascinamento, spostare il contenuto della
selezione in un’altra posizione del foglio di lavoro:
er
Copia o sposta tra fogli di lavoro, o cartelle diverse.
i
Dopo aver selezionato la cella, o un intervallo di
lb

celle più o meno esteso, si può cliccare su “Taglia”


(per spostare) o “Copia” (per copiare), dal menù
“Modifica” oppure sulle rispettive icone presenti
.a

nella barra degli strumenti standard:


rto

(Taglia) (Copia) quindi…

… per fogli di lavoro diversi


cliccare sulla scheda del nuovo foglio di lavoro, quindi
be

selezionare la cella in alto a sinistra dell'area in cui


s’intendono inserire i dati...

...per cartella di lavoro diversa


ro

passare all'altra cartella di lavoro, selezionandola dal menù “Finestra” (1) o


cliccando sulla sua icona presente nella barra delle applicazioni (2):

…quindi selezionare la cella in alto a sinistra dell'area in cui s’intendono inserire i


dati...

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 43


… infine s’inseriscono i dati, nella nuova posizione, cliccando sul comando “Incolla”
(3) nel menù “Finestra”, o sull’icona presente nella barra degli strumenti (4) o, più
semplicemente, cliccando sulla funzione “Incolla” (5) del menù di scelta rapida che
si attiva cliccando il tasto destro del mouse.

t
r.i
4.2.3.3 Usare lo strumento di riempimento automatico per copiare o
incrementare dati.

cn
Talvolta può essere necessario creare degli elenchi che ci permettano di numerare
una serie di dati o per intestare righe e colonne di una tabella.
Per realizzare queste liste senza dover digitare i dati incrementati cella per cella, si

o@
utilizza il “quadratino di riempimento” che viene attivato se è stata selezionata
la casella “Trascina cella” della scheda Modifica della finestra “Opzioni…” presente
nel menù “Strumenti”.

Vediamo un esempio di come creare un elenco per la


er
numerazione dei dati presenti nella colonna B della figura a
lato.
i
lb

Nella cella A1 digitiamo 1, quindi la trasciniamo fino ad A4.


Accanto al cursore a forma di croce (indicante la funzione di
.a

copia in atto) appare, in basso a destra, un quadratino con il


dato che verrà copiato nell’ultima cella della selezione.
rto

Rilasciando il pulsante del mouse si vedrà il numero 1 riportato in


tutte le celle della selezione; in basso a destra, viene visualizzato
il “quadratino di riempimento”.
be

Cliccando sul quadratino di riempimento è


visualizzato un menù di scelta con la voce
ro

“Copia celle”selezionata in automatico.

Si spunta la funzione “Ricopia serie” per


permettere l’incremento automatico della
numerazione che è stata appena inserita.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


44
Eseguita la scelta, il contenuto delle celle
copiate cambia in modo da creare una
numerazione crescente.

Analogamente si può agire a livello di riga ed utilizzare serie già definite quali, i
giorni della settimana, i mesi dell’anno, la date. Altre serie personalizzate possono
essere create su di un foglio di lavoro e, dopo averle selezionate, si inseriscono nella

t
scheda Elenchi, cliccando sul pulsante

r.i
A seconda degli elenchi utilizzati (mesi, date, giorni) il menù di scelta del
“quadratino di riempimento” conterrà possibilità diverse.

cn
Con i giorni della settimana

o@
i er
lb
.a

Con le date
rto
be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 45


4.2.4 Eliminare celle.

Selezionare le celle da eliminare, quindi:

Si clicca su “Elimina…” dal menù “Modifica” o dal


menù di scelta rapida
che viene visualizzato
cliccando con il tasto

t
destro del mouse

r.i
all’interno della sele-
zione.

cn
Se si sta eliminando un intervallo di celle, scegliere tra:



Sposta le celle a sinistra,
Sposta le celle in alto,

dalla finestra di dialogo “Elimina”.


o@
er
Partendo dalla tabella qui a lato in
i
cui è selezionata la cella B2,
lb

verifichiamo il risultato ottenuto


applicando i primi due comandi
presenti nella finestra di dialogo
.a

“Elimina”:
Sposta le celle a sinistra
rto
be

Sposta le celle in alto


ro

Nota: I riferimenti alle celle spostate vengono aggiornati automaticamente in


modo da considerare la nuova posizione ed aggiornare le formule. Tuttavia
le formule del foglio di lavoro contenenti un riferimento a una cella
eliminata visualizzeranno il valore di errore #RIF!.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


46
4.3 Gestione di fogli di lavoro
4.3.1 Righe e colonne

4.3.1.1 Selezionare una riga o una colonna.

Per selezionare una intera riga o colonna:

selezionare l'intestazione della riga o della colonna:

t
COLONNA

r.i
RIGA

cn
Per selezionare righe o colonne adiacenti:

o@
trascinare il puntatore sulle intestazioni di riga o di colonna oppure
selezionare la prima riga o la prima colonna, quindi selezionare l'ultima riga
o l'ultima colonna tenendo premuto MAIUSC.
Per selezionare righe o colonne non adiacenti:
er
Selezionare la prima riga o la prima colonna, quindi selezionare le altre
righe o le altre colonne tenendo premuto CTRL.
i
Per annullare una selezione di celle cliccare su una cella qualsiasi del foglio di
lb

lavoro.
.a

4.3.1.3 Inserire, eliminare righe e colonne.

Inserire una singola riga.


rto

Cliccare su una cella nella riga immediatamente al di sotto della posizione in cui si
desidera aggiungere la nuova riga; quindi selezionare la voce “Righe” dal menù
“Inserisci”
be

Per inserire, ad esempio, una nuova riga al di sopra della riga 3, fare clic su una cella
della riga 3.
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 47


Inserire più righe.

Selezionare le righe immediatamente al di sotto della posizione in cui si desidera


aggiungere le nuove righe.
Selezionare un numero di righe esattamente corrispondente al numero di righe da
inserire quindi cliccare sulla voce “Righe” nel menù “Inserisci”

Inserire una singola colonna.

t
r.i
Cliccare su una cella nella colonna imme-diatamente a destra della posizione in cui
si desidera aggiungere la nuova colonna , quindi selezionare la voce “Colonne” dal
menù “Inserisci”.

cn
Per inserire, ad esempio, una nuova colonna a sinistra della colonna B, fare clic su
una cella della colonna B.

Inserire più colonne.


o@
er
Selezionare le colonne immediatamente a destra della posizione in cui si desidera
aggiungere le nuove colonne.
Selezionare un numero di colonne esattamente corrispondente al numero di
i
colonne da inserire quindi cliccare sulla voce “Colonne” nel menù “Inserisci”.
lb

Eliminare righe o colonne.


.a

Selezionare le righe o le colonne da eliminare, quindi:


rto

Si clicca su “Elimina…” dal menù “Modifica” o dal


menù di scelta rapida che viene visualizzato cliccando
con il tasto destro del mouse all’interno della sele-
zione.
be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


48
A seconda di cosa si sta eliminando, scegliere tra le voci

 Riga intera
 Colonna intera

Contenute nella finestra di dialogo “Elimina”.

t
r.i
cn
Partendo dalle selezioni,
rappresentate qui a lato,
verifichiamo il risultato ottenuto
applicando i rispettivi comandi,

o@
presenti nella finestra di dialogo
“Elimina”:
i er
lb
.a
rto
be

4.3.1.4 Modificare la larghezza delle colonne, l’altezza delle righe portandole ad


un valore specificato, alla larghezza e all’altezza ottimali.

Ridimensionare una singola colonna.


ro

Trascinare il bordo destro dell'intestazione di colonna fino ad assegnare alla colonna


la larghezza desiderata.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 49


Ridimensionare più colonne.

Selezionare le colonne da modificare, quindi trascinare un bordo a destra


dell'intestazione di una colonna selezionata.

Per eseguire la stessa operazione per tutte le colonne del foglio di lavoro, fare clic
sul pulsante Seleziona tutto, quindi trascinare il bordo di una intestazione di
colonna qualsiasi.

t
r.i
Seleziona tutto

cn
o@
Ridimensionare una o più colonne ad una larghezza specifica.

Selezionare la/e colonna/e, scegliere “Colonna” dal menù “Formato”, quindi


“Larghezza…” e infine digitare un numero.
i er
lb
.a
rto

Per adattare la larghezza al contenuto.

Fare doppio clic sul bordo a destra dell'intestazione della colonna.


be

Per eseguire la stessa operazione per tutte le colonne del foglio di lavoro, cliccare
sul pulsante Seleziona tutto, quindi fare doppio clic su un bordo a destra di una
delle intestazioni di colonna.
ro

Doppio clic

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


50
Ridimensionare una singola riga.

Trascinare il bordo inferiore dell'intestazione di riga fino ad assegnare alla riga


l'altezza desiderata.

Trascinare per ridimensionare

t
r.i
Ridimensionare più righe.

Selezionare le righe da modificare, quindi trascinare il bordo inferiore

cn
dell'intestazione della riga selezionata.
Per modificare l'altezza di tutte le righe del foglio di lavoro, fare clic sul pulsante
Seleziona tutto e trascinare il bordo inferiore di una delle intestazioni di riga.

o@ Trascinare per ridimensionare


er
Per adattare l’altezza al contenuto.
i
Fare doppio clic sul bordo inferiore dell'intestazione di riga.
lb
.a
rto

Ridimensionare una o più righe ad un’altezza specifica.

Selezionare la/e riga/e, scegliere “Riga” dal menù “Formato”, quindi “Altezza…” e
infine digitare un numero.
be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 51


4.3.1.5 Bloccare, sbloccare titoli di righe e/o colonne.

Un foglio di lavoro excel, in genere, contiene dati in forma tabellare che sono
identificati dalle descrizioni poste nella prima riga …

t
r.i
cn
o@
… e, a seconda del tipo di tabella, anche da quelle poste nella prima colonna …
i er
lb
.a

Lo schermo utilizzato è la finestra attraverso la quale è possibile osservare i valori


rto

presenti nelle celle; detta finestra è limitata dalle dimensioni del monitor e dalla
risoluzione adottata. Spesso, comunque, le tabelle sono molto grandi quindi, per
poter visionare tutti i dati, si rende necessario scorrere le colonne in senso
orizzontale e le righe in senso verticale tramite le apposite barre di scorrimento.
be

Per evitare di confondere la tipologia, e/o i


riferimenti dei dati che si vogliono visionare, è
ro

necessario bloccare le intestazioni durante tale


scorrimento.

Per bloccare le intestazioni che compaiono sulla


prima riga, si seleziona la prima cella della riga
successiva a quella che desidera bloccare (ad
esempio la cella A2) e, dal menù “Finestra”, si
clicca su “Blocca riquadri”.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


52
In modo da ottenere uno scorrimento verticale bloccando la riga dei titoli:

Analogamente si procede per bloccare le intestazioni della prima colonna; in questo


caso si posiziona il cursore nella prima cella della colonna successiva a quella che
s’intende bloccare (ad esempio la cella B1) …

t
r.i
cn
Per bloccare contemporaneamente le intestazioni della prima riga e della prima

o@
colonna, ci si posiziona sulla cella B2 e quindi si procede come già detto …
i er
lb
.a

Per sbloccare si segue lo stesso procedimento


scegliendo “Sblocca riquadri” dal menù
“Finestra”.
rto
be

4.3.2 Fogli di lavoro

Se con i termini “foglio elettronico”, “foglio di calcolo” o “spreadsheet”, s’intende un


ro

software che permette l'immissione di dati in una griglia bidimensionale di celle


(tabella), con il termine foglio di lavoro s’intende, effettivamente, il foglio (virtuale)
su cui inserire i nostri dati e compiere i nostri calcoli. La cartella di lavoro Excel
contiene, quando viene creata, tre fogli di lavoro che possono essere aumentati,
spostati, rinominati, ovvero gestiti a seconda delle necessità.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 53


4.3.2.1 Spostarsi tra diversi fogli di lavoro.

È sufficiente cliccare sull’etichetta del foglio su cui si vuole passare (il foglio attivo è
quello la cui etichetta è evidenziata rispetto alle altre).

t
r.i
cn
4.3.2.2 Inserire un nuovo foglio di lavoro, eliminare un foglio di lavoro.

Aggiungere un solo foglio di lavoro:

o@
Scegliere “Foglio di lavoro” dal menù “Inserisci”
i er
lb

Aggiungere più fogli di lavoro:

È necessario determinare prima il numero di fogli di lavoro da aggiungere; questo


.a

viene effettuato, tenendo premuto il tasto , cliccando su un foglio di quelli


esistenti che, partendo da quello attivo, rappresenti la quantità di fogli da
rto

aggiungere .

Nell’esempio sottostante, per aggiungere tre nuovi fogli di lavoro, si selezionano


tutti e tre i fogli di lavoro esistenti (apparentemente, la selezione, non viene
be

evidenziata).

+
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


54
Eliminare un foglio di lavoro.

Selezionare i fogli che si desidera eliminare:

Un singolo foglio: Fare clic sull’etichetta del foglio.

Se l’etichetta desiderata non è visualizzata,


utilizzare i pulsanti di scorrimento per

t
visualizzarla, quindi fare clic su di essa.

r.i
Due o più fogli adiacenti: Fare clic sulla scheda del primo foglio, quindi fare clic sulla

cn
scheda dell'ultimo foglio tenendo premuto

Due o più fogli non adiacenti: Fare clic sulla scheda del primo foglio, quindi sulle

o@
schede degli altri fogli tenendo premuto .

Tutti i fogli di una cartella di lavoro: Fare clic con


il pulsante destro del
mouse sulla scheda di un
foglio, quindi scegliere
er
Seleziona tutti i fogli dal
menu di scelta rapida.
i
lb

Scegliere “Elimina foglio” dal menù “Modifica”.


.a

4.3.2.3 Copiare, spostare, un foglio di lavoro all’interno di un foglio elettronico.


rto

Occorre prestare attenzione quando si spostano o si copiano fogli: è possibile che


calcoli o grafici basati su dati appartenenti a un foglio di lavoro diventino imprecisi
se il foglio di lavoro viene spostato.
be

Per spostare o copiare fogli da una cartella di lavoro ad un’altra, entrambe devono
essere aperte.
ro

1) Passare alla cartella di lavoro contenente i fogli che si desidera spostare o


copiare, quindi selezionare i fogli.

2) Scegliere “Sposta o copia foglio…” dal menù


“Modifica”.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 55


Si visualizza la finestra di colloquio “Sposta o copia”.

3) Dalla casella “Alla cartella:” selezionare la


cartella di lavoro che riceverà i fogli.

Per spostare o copiare i fogli selezionati in una nuova


cartella di lavoro, scegliere nuova cartella.

t
r.i
4) Nella casella “Prima del foglio:” selezionare il
foglio prima del quale si desidera inserire i fogli

cn
spostati o copiati.

o@
5) Per copiare i fogli anziché spostarli, selezionare la
casella di controllo “Crea una copia”.

Per spostare dei fogli all'interno della cartella di lavoro corrente è possibile
er
trascinare i fogli selezionati, cliccando sulla loro etichetta e mantenendo premuto
il tasto del mouse, lungo la riga delle etichette dei fogli.
i
lb
.a
rto
be

4.3.2.4 Rinominare un foglio di lavoro.

Per rinominare il foglio


ro

attivo, scegliere “Foglio”


dal menù “Formato”,
quindi “Rinomina”….

…oppure, fare doppio clic sul nome della


etichetta del foglio da rinominare…

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


56
…o cliccare, con il tasto destro del mouse, sulla
etichetta del foglio da rinominare selezionando,
dal menù di scelta, il comando “Rinomina”

Digitare il nuovo nome sul nome corrente.

t
r.i
cn
4.4 Formule e funzioni
Le formule sono equazioni che eseguono calcoli sui valori contenuti nel foglio di lavoro;

o@
eseguono operazioni come l'addizione, la moltiplicazione, il confronto tra valori del
foglio di lavoro e anche l'unione di valori.
4.4.1 Formule aritmetiche

Molto spesso Excel viene utilizzato come calcolatrice per eseguire semplici operazioni
er
matematiche come l’addizione (+), la sottrazione (-), la moltiplicazione (*) e la
divisione (/).
Per eseguire un calcolo in Excel, è sufficiente digitare una semplice formula nelle
i
celle. Le formule di Excel iniziano sempre con un segno di uguale (=).
lb

Le formule possono fare riferimento ad altre celle dello stesso foglio di lavoro, a celle
.a

di altri fogli della stessa cartella di lavoro oppure a celle appartenenti a fogli di altre
cartelle di lavoro.
rto

Nel seguente esempio è riportata l'addizione del valore contenuto nella cella B4 e del
valore 25, il cui risultato viene diviso per la somma dei valori contenuti nelle celle D5,
E5 e F5
be

Riferimento di cella

Costante numerica

Funzione del foglio di lavoro


ro

=(B4+25)/SOMMA(D5:F5)
Riferimento di intervallo

Operatore di divisione
Operazione di addizione

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 57


Sintassi delle formule

Nella scrittura dei valori specificati in una formula viene seguito un certo ordine,
indicato con il nome di sintassi. Essa descrive il processo di calcolo.

Le formule di Microsoft Excel cominciano con il segno di uguale (=) e sono impostate
da operatori matematici "+, -, /, * " e dalle parentesi tonde aperte e chiuse " ( ) " che
definiscono l’espressione che si desidera calcolare.

t
r.i
La seguente formula ad esempio effettua la sottrazione tra 5 e 1. Il risultato della
formula viene quindi visualizzato nella cella in cui scriviamo la formula stessa.
=5-1

cn
La casella “nome” contiene le coordinate della
cella selezionata che conterrà la formula.

o@
La formula può essere digitata sia nella cella che
nella “Barra della formula”.
Nella casella “nome” è visualizzato il nome della
funzione usata (nell’esempio: SOMMA).

Confermata l’immissione della formula, nella


er
cella verrà visualizzato solo il risultato mentre,
l’effettivo contenuto, la formula è visualizzata
nella “Barra della formula”.
i
lb

Fino ad ora si è fatto riferimento ad operazioni matematiche ma l'applicabilità di


regole è valida anche per le formule che permettono di gestire stringhe
alfanumeriche, statistiche, ecc...
.a

4.4.1.1 Creare di formule: facendo riferimento alle celle invece di inserire dei
numeri nelle formule.
rto

In ogni caso, nella realizzazione di formule è buona norma non scrivere


direttamente dei valori numerici (a meno che non sia indispensabile per il tipo di
formula usata), ma inserire le coordinate delle celle che contengono i valori da
be

utilizzare nella funzione.

Una volta posizionatici nella cella in


cui inserire la formula (nell’esempio
ro

C1), si comincia a digitare la formula …

… inseriamo il segno =, quindi si


seleziona la cella contenete il primo
operando, cliccandoci sopra con il
mouse …

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


58
… si prosegue digitando l’operatore (-)
dell’operazione , sottrazione, che
vogliamo eseguire …

… si seleziona la cella contenete il


secondo operando, cliccandoci sopra
con il mouse, quindi si conferma
cliccando il tasto “Invio”.

t
r.i
cn
o@
Realizzando la formula in questo modo otterremo sempre, come risultato, la
differenza tra il contenuto della cella A1 con quello della cella B1, qualsiasi essi
siano.

4.4.1.2 Creare formule usando i riferimenti di cella.


er
Un riferimento identifica una cella o un intervallo di celle su un foglio di lavoro; esso
consente l'individuazione di valori o dati che si desiderano utilizzare in una formula.
i
Tramite i riferimenti è possibile utilizzare in una formula dati contenuti in diversi
lb

punti di un foglio di lavoro oppure utilizzare il valore di una cella in più formule.
.a

Per fare riferimento a una cella, immettere la lettera della colonna seguita dal
numero della riga.
rto

Il nome D5 ad esempio fa riferimento alla cella posta all'intersezione della colonna D


con la riga 5.
be
ro

Per fare riferimento a un intervallo di celle, immettere il riferimento alla cella posta
nell'angolo superiore sinistro dell'intervallo, un segno di due punti (:) e il riferimento
alla cella posta nell'angolo inferiore destro dell'intervallo

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 59


t
A seconda dell'attività che si desidera eseguire, sarà possibile utilizzare:

r.i
 riferimenti di cella relativi vale a dire riferimenti a celle relativi alla posizione
della formula

cn
 riferimenti assoluti, vale a dire riferimenti fissi a celle site in una certa
posizione

o@
4.4.1.3 Comprendere e usare nelle formule i riferimenti relativi e assoluti.

Riferimento relativo.

Quando si crea una formula, i riferimenti alle celle od agli intervalli si baseranno, di
solito, sulla posizione di questi rispetto alla cella contenente la formula.
er
Nell'esempio seguente, la cella B6 contiene la formula =A5 che dovrebbe significare:
il contenuto della cella contenente la formula sarà uguale al contenuto della cella A5.
i
In effetti il valore da inserire viene ricercato nella cella posta immediatamente al di
lb

sopra e a sinistra della cella contenente la formula (posizione di A5 rispetto a B6).


Questo tipo di riferimento è denominato riferimento relativo.
.a
rto

Quando si copia una formula che utilizza riferimenti relativi, i riferimenti della
formula incollata verranno modificati per adeguarsi alla nuova posizione della
formula.
be

Nell'esempio seguente, la formula contenuta nella cella B6 è stata copiata nella cella
B7 modificandosi, di conseguenza, in =A6. Il riferimento alla posizione della cella
ro

contenente il valore da ricopiare rispetto alla cella contenente la formula (la cella
posta immediatamente al di sopra e a sinistra della cella B7), rimane invariato ma,
ovviamente, il risultato cambia in base al valore contenuto nella nuova cella di
riferimento:

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


60
Riferimento assoluto.

Se si desidera che i riferimenti non vengano modificati durante la copia di una


formula in una cella differente, utilizzare un riferimento assoluto.

Se ad esempio scriviamo la formula somma il contenuto della cella A1 con il


contenuto della cella B1 (=A1+B1), e la formula viene copiata in un'altra cella,
verranno modificati entrambi i riferimenti.

t
r.i
cn
o@
Nel caso che, pur spostando o copiando la formula, il riferimento al contenuto di
er
quella specifica cella rimanga sempre lo stesso, è possibile creare un riferimento
assoluto alla cella B1 anteponendo il simbolo di dollaro ($) alle parti del riferimento
che si desidera lasciare inalterate.
i
lb

Per creare ad esempio un riferimento assoluto alla cella B1, aggiungere il simbolo di
dollaro alla formula nel modo seguente:
.a

=A1+$B$1
rto
be

Riferimento misto.
ro

Il riferimento misto, come si intuisce facilmente, consiste in un ibrido degli indirizzi


relativi ed assoluti (es.:$D9;D$9).

Le coordinate si aggiornano solo nella colonna o nella riga dove il simbolo "$" non è
stato collocato.

In conclusione, per quanto riguarda i riferimenti assoluti e misti, possiamo dire che il
"segno di dollaro" inibisce l'aggiornamento delle coordinate dei riferimenti di cella le
celle vengono copiate in altre aree del foglio elettronico.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 61


4.4.1.4 Riconoscere e capire i valori di errore più comuni associati all’uso delle
formule: #NOME?, #DIV/0!, #RIF!.

#####: La larghezza della colonna non è sufficiente per visualizzare il


contenuto della cella in questo caso aumentare le dimensioni della
colonna o diminuire quelle dei caratteri utilizzati nella cella.

#VALORE! : La formula contiene un operatore non valido, ad esempio viene

t
immesso un testo quando la formula richiede un numero o un valore

r.i
logico come VERO o FALSO

# DIV/0 ! : Viene visualizzato quando il divisore di una formula è uguale a 0

cn
(zero); modificare il riferimento di cella oppure immettere un valore
diverso da zero nella cella utilizzata come divisore

o@
#NUM! : Viene visualizzato quando si verifica un problema con un numero
contenuto in una formula o in una funzione, ad esempio viene
utilizzato un argomento2 non consentito in una funzione che richiede
un argomento numerico.

# NOME ! : Viene visualizzato quando il testo (indicante un nome3) contenuto in


er
una formula non viene riconosciuto

# N/D : Viene visualizzato quando il valore necessario ad una funzione o ad


i
una formula non è disponibile. Se certe celle del foglio di lavoro sono
lb

destinate a contenere dati non ancora disponibili, immettere il


valore #N/D in queste celle. In tal modo le formule che fanno
.a

riferimento a esse non calcoleranno alcun valore e restituiranno


semplicemente il valore #N/D.
rto

# RIF ! : Viene visualizzato quando un riferimento di cella non è valido, ad


esempio viene fatto riferimento ad una cella eliminata.

# NULLO : Viene visualizzato quando si specifica un'intersezione di due aree


be

che non si intersecano ovvero è stato utilizzato un operatore di


intervallo non corretto od un riferimento di cella errato.

Riferimenti circolari: Viene visualizzato quando una formula fa riferimento


ro

direttamente o indirettamente alla cella contenente la formula


stessa.

2
Argomenti comunemente utilizzati nelle funzioni includono valori numerici, valori di testo, riferimenti di celle,
intervalli di celle, nomi, etichette e funzioni nidificate.
3
Un nome è una parola od una stringa di caratteri che rappresenta una cella, un intervallo di celle, una formula
o un valore costante.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


62
4.4.2 Funzioni

Le funzioni sono formule predefinite che eseguono calcoli utilizzando valori specifici,
denominati argomenti, in un particolare ordine, denominato sintassi.
Le funzioni possono essere utilizzate per eseguire calcoli semplici e complessi.
La funzione SOMMA ad esempio somma valori o intervalli di celle e la funzione RATA
calcola l'estinzione di prestiti in base ad un tasso di interesse, la durata del prestito e
l'ammontare iniziale del prestito stesso.

t
Gli argomenti possono essere numeri, testo, valori logici come VERO o FALSO,

r.i
matrici, valori di errore quale #N/D oppure riferimenti di cella, ma anche costanti,
formule o altre funzioni (in questo ultimo caso ci si riferisce a funzioni nidificate) .

cn
La sintassi di una funzione inizia con il nome della funzione, seguito da una parentesi
aperta, dagli argomenti della funzione separati da punto e virgola e da una parentesi
chiusa. Se una formula inizia con una funzione, digitare un segno di uguale (=) prima
del nome della funzione. Durante la creazione di una formula contenente una

o@
funzione, verrà visualizzata la Finestra della formula.
Segno di uguale (se la funzione è all’inizio di una formula)
Nome della funzione
Argomenti
er
=SOMMA(A10;B5:B10;50;37)
Un punto e virgola separa
ciascun argomento
i
Le parentesi racchiudono gli argomenti
lb

Per un elenco di funzioni disponibili, fare


clic su una cella e cliccare sulla voce
.a

“Funzione…” presente nel menù


“Inserisci” o cliccare
rto

sul pulsante “Inserisci


funzione” presente
sulla barra della formula
nella parte
superiore del foglio di lavoro.
be

Digitare una breve


descrizione dell'operazione
che si desidera eseguire nella
ro

casella “Cerca una funzione”


e fare clic su “Vai”.

È anche possibile selezionare


una categoria di funzione
nella casella “Oppure
selezionare una categoria”.
Verrà visualizzato un elenco
di funzioni tra cui scegliere.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 63


Nella casella “Selezionare una funzione:”, presente nella finestra “Inserisci
funzione”, è possibile scorrere l’elenco, in ordine alfabetico, delle funzioni a
disposizione e tra cui scegliere quella che ci necessita.
Per ogni funzione è riportata la sintassi di scrittura con gli argomenti che la
compongono, nonché una descrizione di cosa fa .

t
r.i
cn
Cliccando su , in basso a sinistra nella finestra “Inserisci

o@
funzione”, si ottengono tutte le informazioni inerenti:
er
i
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


64
Funzioni nidificate

In alcuni casi può essere necessario utilizzare una funzione come uno degli
argomenti di un'altra funzione. La formula che segue utilizza ad esempio una
funzione MEDIA nidificata.
Funzioni nidificate

t
r.i
=SE(MEDIA(F2:F5)>50,SOMMA(G2:G5),0)

Funzione

cn
Funzioni di II° livello
di I°
livello

Il significato di questa formula è che nella cella in cui è stata scritta, sarà inserito il

o@
risultato della somma del contenuto delle celle G2, G3, G4 e G5, oppure “0”, a
seconda se la media dei valori contenuti nelle celle da F2 ad F5 è MAGGIORE di 50 o
no.

Una formula può contenere fino a sette livelli di funzioni nidificate.


er
Validità dei valori restituiti.
Quando si utilizza una funzione come argomento, è necessario che questa
restituisca lo stesso tipo di valore utilizzato dall'argomento. Se ad esempio
i
l'argomento restituisce un valore VERO o FALSO, la funzione nidificata deve
lb

restituire VERO o FALSO.


In caso contrario, verrà visualizzato un valore di errore #VALORE!.
.a

4.4.2.1 Usare le funzioni di somma, media, minimo, massimo, conteggio,


arrotondamento.
rto

SOMMA(num1;num2; ...)

Somma tutti i numeri presenti in un intervallo di celle.


be

Num1; num2;... sono gli argomenti (max 30) di cui si desidera conoscere il valore
totale o somma.
ro

I numeri, i valori logici e la rappresentazioni di numeri in formato testo digitati


direttamente nell'elenco degli argomenti vengono inclusi nel calcolo.

=SOMMA(3; 2) Somma i valori 3 e 2 restituendo 5 come risultato.

=SOMMA("5"; 15; VERO) Somma 5, 15 e 1 in quanto i valori in formato testo


vengono convertiti in numeri e il valore logico VERO
viene considerato uguale a 1 restituendo 21 come
risultato.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 65


Se un argomento è costituito da una
matrice o da un riferimento, verranno
utilizzati solo i numeri presenti nella
matrice o nel riferimento, mentre le
celle vuote, i valori logici, il testo o i
valori di errore verranno ignorati.

t
=SOMMA(A2:A4) Somma i primi tre numeri della colonna restituendo 40

r.i
come risultato.

=SOMMA(A2:A4; 15) Somma il contenuto delle celle A2, A3, A4 ed il valore 15

cn
restituendo 55 come risultato.

=SOMMA(A5;A6; 2) Somma i valori contenuti nelle celle A5 ed A6 a 2. I valori


non numerici non vengono convertiti, quindi verranno

o@
ignorati, di conseguenza il risultato restituito è 2.

MEDIA(num1;num2;...)
er
Restituisce la media aritmetica degli argomenti.

Num1; num2;... sono gli argomenti numerici (max 30) di cui si desidera calcolare il
i
valore mediano.
lb

Gli argomenti devono essere numeri oppure nomi, matrici o riferimenti che
contengano numeri.
.a

Se una matrice o un riferimento contiene testo, valori logici o celle vuote, tali valori
verranno ignorati. Le celle contenenti il valore zero verranno invece incluse nel
rto

calcolo.

=MEDIA(A2:A6) Esegue la media dei numeri contenuti nelle


celle da A2 ad A6 restituendo il valore 11.
be
ro

=MEDIA(A2:A6; 5) Esegue la media dei numeri contenuti nelle


celle A2, A3, A4, A5, A6 e 5 restituendo il
valore 10.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


66
MIN(num1;num2;...)

Restituisce il numero più piccolo di un insieme di valori.

Num1; num2;... sono gli argomenti numerici (max 30) di cui si desidera
individuare il valore minimo.

Gli argomenti devono essere numeri, celle vuote, valori logici o rappresentazioni di
numeri in formato testo. Gli argomenti rappresentati da valori di errore o da testo

t
(non convertibile in numeri) generano degli errori.

r.i
Se un argomento è costituito da una matrice o da un riferimento, verranno utilizzati

cn
solo i numeri presenti nella matrice o nel riferimento, mentre le celle vuote, i valori
logici o il testo verranno ignorati.
Se non si desidera che i valori logici e il testo vengano ignorati, utilizzare la funzione
MIN.VALORI.

=MIN(A2:A6)
o@
Individua il numero più piccolo tra quelli
indicati restituendo il valore 2.
i er
lb

=MIN(A2:A6;0) Individua il numero più piccolo tra quelli


indicati e 0, restituendo il valore 0.
.a

MAX(num1;num2;...)
rto

Restituisce il valore maggiore di un insieme di valori.

Num1; num2;... sono gli argomenti numerici (max 30) tra cui si desidera
individuare il valore massimo.
be

Gli argomenti devono essere numeri, celle vuote, valori logici o rappresentazioni di
numeri in formato testo. Gli argomenti rappresentati da valori di errore o da testo
non convertibile in numeri generano degli errori.
ro

Se un argomento è costituito da una matrice o da un riferimento, verranno utilizzati


soltanto i numeri presenti nella matrice o nel riferimento, mentre le celle vuote, i
valori logici o il testo verranno ignorati.
Se non si desidera che i valori logici e il testo vengano ignorati, utilizzare la funzione
MAX.VALORI al posto di questa funzione.

Se gli argomenti non contengono numeri, MAX restituirà 0 (zero).

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 67


=MAX(A2:A6) Individua il numero più grande tra quelli
indicati restituendo il valore 27.

=MAX(A2:A6; 30) Individua il numero più grande tra quelli

t
indicati e 30 restituendo il valore 30.

r.i
cn
CONTA.NUMERI(val1;val2;...)

Conta il numero di celle contenenti numeri e i numeri presenti nell'elenco degli


argomenti. Utilizzare la funzione CONTA.NUMERI per determinare il numero di

o@
voci in un campo numerico di un intervallo o di una matrice di numeri.

Val1; val2; ... sono gli argomenti (max 30) che possono contenere o riferirsi a più
dati di diverso tipo, di cui vengono contati soltanto i numeri.

Nel conteggio vengono inclusi argomenti rappresentati da numeri, date oppure


er
rappresentazioni di numeri in formato testo. Non verranno invece considerati gli
argomenti rappresentati da valori di errore o da testo che non può essere
convertito in numeri.
i
lb

Se un argomento è una matrice o un


riferimento, verranno contati soltanto i numeri
.a

di tale matrice o riferimento. Le celle vuote, i


valori logici, il testo o i valori di errore della
matrice o del riferimento verranno ignorati.
rto

Se è necessario contare valori logici, testo o


valori di errore, utilizzare la funzione
CONTA.VALORI.
be

=CONTA.NUMERI(A2:A8) Conta il numero di celle che


contengono numeri nell'elenco
restituendo il valore 3.
ro

=CONTA.NUMERI(A5:A8) Conta il numero di celle che


contengono numeri nelle ultime 4
righe (A5, A6, A7, A8) dell'elenco
restituendo il valore 2.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


68
=CONTA.NUMERI(A2:A8;2) Conta il numero di celle che
contengono numeri nell'interval-
lo specificato e il valore 2
restituendo il valore 4.

t
r.i
ARROTONDA(num;num_cifre)

cn
Arrotonda un numero a un numero specificato di cifre.

Num è il numero che si desidera arrotondare.


Num_cifre specifica il numero di cifre a cui si desidera arrotondare num.

decimali specificato.
o@
Se num_cifre è maggiore di 0 (zero), num verrà arrotondato al numero di

Se num_cifre è uguale a 0, num verrà arrotondato all'intero più vicino.


Se num_cifre è minore di 0, num verrà arrotondato a sinistra della virgola.
er
=ARROTONDA(A1; 1) Arrotonda 2,15 a una cifra decimale
=ARROTONDA(A2; 1) Arrotonda 2,149 a una cifra decimale
i
=ARROTONDA(A3; 2) Arrotonda -1,475 a due cifre decimali
lb

=ARROTONDA(A4; -1) Arrotonda 21,5 a una cifra decimale


alla sinistra del separatore
.a

4.4.2.2 Usare la funzione logica SE (che restituisce uno dei due valori specificati)
rto

con l’operatore di confronto: =, >, <.

Usata nella costruzione di formule contenenti funzioni nidificate (vd pag. 43)
definisce la più semplice forma di alternativa. Il suo significato può essere
be

interpretato come: "se esiste la condizione X, esegui Y". La forma più completa è se-
allora-altrimenti (if-then-else) che può essere tradotta come: "se esiste la
condizione X, esegui Y altrimenti esegui Z”.
ro

SE(test; se_vero; se_falso)

Test rappresenta un'espressione qualsiasi che può dare come risultato VERO o
FALSO. Ad esempio, A10=100 è un'espressione logica; se il valore contenuto
nella cella A10 è uguale a 100, l'espressione darà come risultato VERO. In caso
contrario, l'espressione darà come risultato FALSO.

Se_vero rappresenta il valore restituito da test in caso positivo. Può essere il valore
numerico 1, il valore logico VERO oppure una funzione o una formula.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 69


Se_falso rappresenta il valore restituito da test in caso negativo. Può essere il valore
numerico 0, il valore logico FALSO oppure una funzione o una formula.

È possibile nidificare fino a sette funzioni SE come argomenti se_vero e se_falso in


modo da creare test più elaborati.

Quando se_vero e se_falso vengono calcolati, la funzione SE fornisce il valore


restituito da questi argomenti.

t
r.i
Se un qualsiasi argomento di SE è una matrice, eseguendo l'istruzione SE verrà
calcolato ogni elemento della matrice.

cn
Microsoft Excel fornisce funzioni aggiuntive utilizzabili per analizzare i dati basati su
una condizione. Ad esempio, per contare il numero di occorrenze di una stringa di
testo o di un numero in un intervallo di celle, utilizzare la funzione del foglio di
lavoro CONTA.SE.

o@
Per calcolare una somma basata su una stringa di testo o su un numero in un
intervallo, utilizzare la funzione del foglio di lavoro SOMMA.SE.

ESEMPI:
er
=SE(A2<=100;"Nel budget";"Fuori budget")
i
lb

Se il numero contenuto nella cella A2 è inferiore o uguale a 100, la formula


visualizza la scritta Nel budget; in caso contrario, verrà visualizzato Fuori budget. In
questo esempio il risultato restituito è Nel budget.
.a
rto

=SE(A2=100;SOMMA(B5:B15);"")
Se il numero contenuto nella cella A2 è maggiore di 100, verranno sommati i valori
be

presenti nell’intervallo di celle da B5 a B15; in caso contrario, verrà restituita una


stringa di testo vuota ("").In questo esempio il risultato restituito è una stringa di
testo vuota ("")
ro

=SE(A2>B2;"Fuori budget";"OK")

Controlla se le spese effettive, della riga


2, sono superiori a quelle previste. In
questo esempio il risultato restituito è Fuori budget.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


70
=SE(A3>B3;"Fuori budget";"OK")

Controlla se le spese effettive, della riga 3, sono superiori a quelle previste. In questo

t
esempio il risultato restituito è OK.

r.i
cn
=SE(A2>89;"A";SE(A2>79;"B";SE(A2>69;"C";SE(A2>59;"D";"F"))))

Visualizza una lettera tra A ed F in base al risultato del


raffronto tra il contenuto della cella A2 ed il numero di

o@
riferimento. In questo esempio il risultato restituito è F.
er
=SE(A3>89;"A";SE(A3>79;"B";SE(A3>69;"C";SE(A3>59;"D";"F"))))

Visualizza una lettera tra A ed F in base al risultato del


raffronto tra il contenuto della cella A3 ed il numero di riferimento. In questo
i
lb

esempio il risultato restituito è A.


.a
rto

=SE(A4>89;"A";SE(A4>79;"B";SE(A4>69;"C";SE(A4>59;"D";"F"))))

Visualizza una lettera tra A ed F in base al risultato del raffronto tra il contenuto della
cella A4 ed il numero di riferimento. In questo esempio il risultato restituito è C.
be

Nell'esempio precedente, la seconda istruzione SE è anche l'argomento se_falso


della prima istruzione SE.
ro

=SE(A4>89;"A";SE(A4…
test Se_falso
Se_vero

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 71


Analogamente, la terza istruzione SE è l'argomento se_falso della seconda
istruzione SE.
;SE(A4>79;"B";SE(A4…

test Se_falso
Se_vero
Se il primo test è FALSO, verrà calcolata la seconda istruzione SE e così via.
Le lettere vengono assegnate ai numeri secondo il seguente codice:

t
Risultato

r.i
Se il punteggio è
restituito
Maggiore di 89 A

cn
Compreso tra 80 e 89 B
Compreso tra 70 e 79 C

o@
Compreso tra 60 e 69 D
Minore di 60 F

4.5 Formattazione
er
4.5.1 Carattere.

Per primo si selezionano le celle o le righe o le colonne che si desidera formattare,


quindi si clicca su “Celle…” presente nel menù
i
lb

“Formato”. Viene visualizzata la finestra “Formato


celle”.
.a

In questa finestra sono presenti sei schede specifiche per tipo di formattazione
trattata.
rto

Per definire la
formattazione delle celle
in base al tipo di dato in
esse contenuto, la scheda
be

da selezionare è quella
denominata “Numero”.

In questa scheda è
ro

presente l’elenco riferito


alle categorie di dati che
possono essere presenti
nelle celle; nella sezione
“Esempio” è riportata
una breve spiegazione,
specifica per ogni voce.

Si seleziona la categoria interessata.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


72
Selezionando la categoria
Numero è possibile definire la
quantità delle eventuali cifre
decimali.

Spuntando l’apposita casella si


può visualizzare il punto
separatore delle migliaia.

t
È possibile scegliere il formato

r.i
di visualizzazione delle cifre
negative.

cn
Esempio:

o@
Dopo aver selezionato la cella o un insieme di celle, la
riga o, come nel nostro esempio, una colonna,
procediamo tramite il menù “Formato”, come
spiegato nel precedente paragrafo o, più
semplicemente, cliccando all’interno della selezione
er
con il tasto destro del mouse.

Qualsiasi sia la strada scelta, si seleziona la voce


i
“Formato celle…”, in modo da visualizzare la finestra
lb

omonima in cui, dalla scheda “Numero”, nella


sezione “Categoria:”clicchiamo su “Numero”:
.a

Nella sezione Esempio sono


presenti sia la casella
“Posizioni decimali:” in cui, o
rto

tramite le frecce a destra della


stessa, o digitando dirett-
amente il valore, stabiliamo a
due i decimali da visualizzare
be

dopo la virgola.

Cliccando sulla casella di


spunta “Usa separatore delle
ro

migliaia (.)” otteniamo il


sottostante risultato:

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 73


Con la categoria Valuta si
possono definire sia le even-
tuali posizioni decimali che il
formato delle cifre negative,
ma anche il simbolo della

t
valuta di riferimento.

r.i
cn
o@ La categoria Contabilità
permette di definire eventuali
er
posizioni decimali ed il simbolo
della valuta di riferimento.
i
lb
.a
rto

La categoria Data permette di


definire il formato in cui saranno
trasformate le cifre inserite
be

(anche se immesse senza zeri


iniziali e separate da trattini o
barre).
ro

Esempio:
Il formato standard di una data è quello riportato a sinistra; volendo
modificarlo si procede con la selezione dell’area interessata dal
cambiamento e quindi si visualizza la finestra “Formato celle” tramite il
menù “Formato” o con il tasto destro del mouse….

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


74
… dalla scheda “Numero”,
nella casella “Categoria:”,
si seleziona “Data” e nella
sezione Esempio si sceglie
il tipo di formato che
vogliamo.
Nel nostro esempio è stato
scelto un formato più

t
r.i
grande della dimensione
attuale della cella.
Per renderlo visibile si

cn
deve aumentare la
dimensione della cella, ovvero di tutta la colonna.
Ci si posiziona con il cursore del mouse sul bordo della casella con il nome della
colonna da ridimensionare, quando il cursore cambia spetto si clicca e trascina per

o@
quanto necessario: er
Si può selezionare il tipo di formato in base alla lingua ed agli standard utilizzati in un
determinato paese tramite la casella “Impostazioni internazionali (percorso):”.
i
lb
.a
rto
be
ro

La categoria Ora permette di


definire il formato in cui
saranno trasformate le cifre
inserite, anche se immesse
separate da “.” o “:”.

Si può selezionare il tipo di


formato in base alla lingua ed
agli standard utilizzati in un
determinato paese.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 75


Con Percentuale è necessario
fare attenzione ai numeri già
presenti prima di eseguire
questo tipo di formattazione
perché saranno moltiplicati per
100. Se, ad esempio, è presente
il valore 10, esso sarà trasfor-
mato in 1000,00%.

t
I nuovi inserimenti, se superiori

r.i
ad 1 vengono automaticamente
immessi come percentuali
mentre i numeri inferiori a 1

cn
vengono convertiti in
percentuali moltiplicandoli per
100. Ad esempio 1 viene
convertito in 100% e 0,1 in 10%.

Esempio:

o@
Dopo aver selezionato la colonna da riformattare, vi
si clicca sopra con il tasto destro del mouse, in modo
da aprire il menù di scelta rapida, dove scegliere la
er
voce “Formato celle…” che visualizza l’omonima
finestra dove, nella scheda “Numero”, cliccheremo
su Percentuale.
Volendo far apparire nelle celle della colonna solo
i
lb

valori interi di percentuale, si portano a zero le


posizioni decimali, agendo sulle frecce a destra
dell’omonima finestra.
.a
rto
be

Dopo aver confermato vedremo i valori già presenti trasformati in valori


percentuali aumentati di cento volte (l’1 è diventato 100% ed il 10 è
diventato 1000%).
ro

I numeri inseriti successivamente non


saranno moltiplicati per cento ma
rappresenteranno direttamente una percentuale.

Ricordiamoci che, avendo azzerato i decimali, le


cifre inserite saranno arrotondate all’unità
superiore per decimali uguali a 5 o superiori.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


76
La categoria Frazione per-
mette di scegliere il tipo di
frazione in cui saranno
visualizzati i numeri.

t
r.i
Con Scientifico si definiscono le

cn
posizioni decimali e si visualizza
il numero con anno-tazione
scientifica ovvero:

o@
10 diventa 1,00E+01
100 diventa 1,00E+02
1234 diventa 1,23E+03
ecc.
er
La categoria Testo trasforma il
dato inserito, anche se si tratta
i
di un numero, in testo.
lb

Il numero così modificato


viene allineato a sinistra ed
evidenziato da un triangolino
.a

nell’angolo sinistro, in alto,


della cella:
rto

La categoria Speciale trasforma


il dato immesso in base alla
be

tipologia scelta per cui, ad


esempio, se viene selezionato il
tipo C.A.P., gli zeri iniziali sono
mantenuti visibili:
ro

Si può impostare il tipo di


formato in base alla lingua ed
agli standard utilizzati in un
determinato paese.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 77


La categoria Personalizzato
permette di scegliere uno tra i
formati specificati nella casella
elenco e tramite la casella
Tipo: modificarlo o di crearne
uno nuovo, in base alle proprie

t
esigenze.

r.i
cn
4.5.2 Allineamento.

Dalla finestra “Formato celle” si

o@
seleziona la scheda
“Allineamento” dove sono
presenti le sezioni relative alla
disposizione del testo all’interno
delle celle.
er
Nella sezione Allineamento testo
troviamo:
i
lb

La casella di riepilogo Orizzontale


per modificare l'allineamento
orizzontale del contenuto delle
.a

celle.
rto

Per impostazione predefinita (Standard), Microsoft Excel


allinea il testo a sinistra, i numeri a destra e i valori logici e
di errore al centro. La modifica dell'allineamento dei dati
be

non influisce sul tipo di dati.

Se ci necessita solamente l’allineamento orizzontale del testo, è sufficiente cliccare


su una delle seguenti icone, presenti nella barra degli strumenti di formattazione:
ro

Allinea a sinistra Allinea al centro Allinea a destra

La casella di riepilogo Verticale per modificare l'allineamento


verticale del contenuto delle celle. Per impostazione
predefinita, Microsoft Excel allinea il testo verticalmente nella
parte inferiore di una cella. L'allineamento verticale
predefinito è In basso.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


78
La casella Rientro per applicare il rientro del contenuto della cella rispetto a qualsiasi
bordo della cella, in base all'impostazione specificata nelle caselle Orizzontale e
Verticale. Ogni incremento nella casella Rientro equivale a un carattere.

Nella sezione Orientamento è possibile:

Selezionare un'opzione in Orientamento per modificare


l'orientamento del testo nelle celle selezionate. Le opzioni di
rotazione potrebbero non essere disponibili se sono state

t
r.i
selezionate altre opzioni di allineamento

cn
Nella casella gradi, impostare il valore della rotazione del testo nella
cella selezionata.

Nella sezione Controllo testo sono presenti tre caselle che, in base ad una lunghezza

o@
dei dati superiore alla larghezza della/e cella/e, ne modificano l’aspetto:

√ Testo a capo Consente di attivare il testo a capo in più righe di una cella. Il
numero di righe con testo a capo dipende dalla larghezza della
colonna e dalla lunghezza del contenuto della cella.
i er
lb

√ Riduci e adatta Consente di ridurre la dimensione apparente dei caratteri in


modo che tutti i dati di una cella selezionata vengano adattati
alla colonna. La dimensione apparente del carattere viene
.a

adattata automaticamente se si modifica la larghezza della


colonna. La dimensione del carattere applicata non viene
modificata
rto

√ Unione celle Consente di unire due o più celle selezionate in una


singola cella.
Il riferimento di cella, per una cella unita, è il contenuto
be

della cella superiore sinistra nell'intervallo selezionato.

Nella sezione Da destra a sinistra è possibile selezionare un'opzione per specificare


l'ordine di lettura e l'allineamento.
ro

L'italiano e la maggior parte delle lingue europee sono lingue


con direzione da sinistra a destra.

Si sceglie Contesto per impostare l'ordine di lettura della lingua


associata al primo carattere immesso.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 79


Anche dalla barra degli strumenti di formattazione è
possibile impostare l’ordine di lettura del testo, cliccando
sulla relativa icona:

4.5.3 Carattere.

t
Tramite la scheda “Carattere”è

r.i
possibile scegliere:
Il tipo di carattere in uso, dalla
casella di scelta “Tipo di

cn
carattere:”.

o@ Lo stile del carattere (gras-


er
setto, corsivo, ecc.), dalla
casella “Stile:” (2).
i
lb
.a

La grandezza del carattere, dalla casella


“Dimensione:”.
rto

Il tipo di sottolineatura, se necessaria, dalla casella


“Sottolineatura:”.
be
ro

Il colore del carattere dalla casella “Colore:”; cliccando


sulla freccia della casella viene visualizzata la tavolozza dei
colori.

Gli effetti da assegnare al carattere,


selezionando la specifica casella del riquadro
“Effetti”, quali BARRATO, APICE, PEDICE.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


80
Nel riquadro “Anteprima” si vede il risultato delle
scelte effettuate .

Inserendo il segno di spunta nella casella “Car. Standard” si


selezionano le caratteristiche di base impostate come standard.

Un modo più rapido per modificare gli attributi del contenuto delle celle è di

t
r.i
utilizzare la barra degli strumenti Formattazione.

Dopo aver selezionato la singola cella, un’area, un’intera riga o colonna, in base alle

cn
esigenze, si clicca sulle seguenti icone della barra degli strumenti di formattazione
per:

Scegliere il tipo di carattere dall’elenco visibile cliccando sulla

o@
freccia al lato della casella.

Selezionare il colore del carattere dalla tavolozza che viene visualizzata


cliccando sulla freccia al lato della casella.

Impostare la dimensione del carattere dall’elenco visibile


er
cliccando sulla freccia al lato della casella o ingrandirlo, o
diminuirlo, di un punto alla volta.
i
lb

Risaltare il carattere impostando il neretto, il corsivo o il


sottolineato.
.a

4.5.4 Bordo.

Per inserire, o modificare, la


rto

bordatura di una cella, od un


gruppo di celle, dalla finestra
“Formato celle” si seleziona la
scheda “Bordo” dove sono
be

presenti le sezioni relative alle


caratteristiche del bordo.

Nella sezione Predefinito sono


ro

presenti tre pulsanti che, cliccati,


eliminano la bordatura,
inseriscono il bordo, o inseriscono
bordi interni alle celle selezionate.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 81


Nella sezione Personalizzato sono presenti
dei pulsanti che permettono l’inserimento di
una determinata linea di bordura in una
specifica posizione. Si ottiene il medesimo
risultato cliccando direttamente nell’area
Testo che visualizza un’anteprima delle linee
che possono essere inserite.

t
r.i
Nella sezione linea è presente la casella

cn
Stile, dove selezionare un'opzione per
specificare la dimensione della linea e lo
stile per un bordo.

o@
Dalla casella Colore si seleziona il colore
del bordo che sarà inserito o modificato

È necessario selezionare prima lo stile, lo spessore ed il


er
colore del bordo affinché, queste scelte, siano applicate
quando si clicca sui pulsanti delle sezioni Predefinito e
Personalizzato.
i
lb

Anche dalla barra degli strumenti di formattazione è possibile


inserire, o modificare, una bordura ad una cella, od a un gruppo di
.a

celle, cliccando sulla icona rappresentata qui a lato.


rto

4.5.5 Motivo.

Per inserire, o modificare, il colore


be

di fondo di una cella, od un gruppo


di celle, dalla finestra “Formato
celle” si seleziona la scheda
“Motivo” dov’è presente la sezione
ro

Ombreggiatura cella in cui, dalla


casella Colore si seleziona il colore
dello sfondo e …

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


82
… dalla casella “Motivo”, si sceglie la trama
(e relativo colore) da inserire nello sfondo.

È possibile impostare una colorazione di


fondo anche dalla barra degli strumenti di
formattazione, cliccando sulla relativa

t
r.i
icona:

cn
4.5.5 Copia formattazione. o@
er
Selezionare una cella o un intervallo
i
con la formattazione che si desidera
lb

copiare.
.a

Se si vuole copiare la formattazione in una


cella o in un intervallo, fare clic su Copia
formato sulla barra degli strumenti Standard,
rto

quindi ci si posiziona sulla prima cella su cui si vuole


riportare la formattazione e si clicca..

Per copiare la formattazione nella cella, o dell'intervallo selezionato, in


be

posizioni diverse, fare doppio clic sul pulsante Copia formato. Una volta
terminata la copia, il cursore di copia
formato rimane attivo per ulteriori
copie, spostarsi in un’altra posizione e
ro

cliccare nuovamente sul pulsante.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 83


Per copiare la larghezza delle colonne, selezionare l'intestazione della colonna di cui
si desidera copiare la larghezza, fare clic sul pulsante Copia formato, quindi
sull'intestazione della colonna in cui si desidera copiare la larghezza.

t
r.i
cn
4.6 Grafici
o@
La caratteristica principale dei grafici è l'impatto visivo che
consente di interpretare facilmente il confronto tra dati.
er
Anziché dover analizzare le cifre riportate in diverse colonne del
foglio di lavoro è, ad esempio, possibile controllare in modo
i
immediato se le vendite subiscono un calo o un incremento
lb

nell'arco di un trimestre oppure esaminare il confronto tra le


vendite effettive e quelle preventivate.
.a

4.6.1 Creare un grafico.


rto

È possibile creare un grafico su un foglio grafico (a se stante), o come oggetto


incorporato in un foglio di lavoro, nonché pubblicare un grafico su una pagina Web.
Per creare un grafico, occorre immettere prima i dati nel foglio di lavoro, quindi
selezionarli e utilizzare la “Creazione Guidata Grafico” che consentirà di scegliere il
be

tipo di grafico e le relative opzioni.

Creazione guidata Grafico


ro

Per creare un grafico con i dati contenuti in una tabella dobbiamo, per prima cosa,
selezionare l’area tabellare (insieme di righe e colonne, o solo righe o solo colonne)
con i dati da convertire.

Se, come nell’esempio sottostante, vogliamo prendere in considerazione solo alcune

colonne, ricordiamoci di tenere premuto il tasto , mentre si clicca e trascina il


mouse solo su quelle che vogliamo trattare.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


84
t
r.i
cn
Dopo la selezione è possibile percorrere due strade diverse. Una
alternativa è di selezionare la voce “Grafico…” dal menù
“Inserisci” .

o@
La seconda possibilità è di cliccare sull’icona (Creazione
guidata Grafico) presente nella barra degli strumenti Standard.

In entrambi i casi si apre la finestra “Creazione guidata Grafico”, che ci guida


attraverso i quattro passaggi necessari per la creazione del grafico.
er
Passaggio 1 di 4
i
Nel primo passaggio si sceglie il tipo di grafico che più si adatta a rappresentare la
lb

tipologia di dati.
.a

Nella scheda “Tipi


standard” si hanno,
rto

nella casella di destra


vari tipi di grafici
standard; nella casella di
destra sono rappre-
be

sentate le variazioni a
disposizione per il tipo
di grafico selezionato.
Sempre a destra, in
ro

basso, viene visualiz-


zata una sintetica
descrizione del grafico
selezionato ed è pre-
sente il pulsante

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 85


Cliccando su questo pulsante, e tenendo premuto il tasto
del mouse, viene visualizzato un esempio di come sarà il
grafico basato sui dati selezionati:

La scheda “Tipi personalizzati” propone, a sinistra un


elenco di tipi di grafici, personalizzati, incorporati nel
programma o creati dall’utente.

t
r.i
cn
Nella casella di destra
viene, automaticamen-
te, riportato l’esempio

o@
basato sulla selezione di
dati effettuata.

È visualizzata una breve


spiegazione del tipo di
er
grafico selezionato.
i
Eseguita la scelta, si prosegue cliccando sul pulsante
lb

Passaggio 2 di 4
.a

In questo passaggio si
interviene sulla serie di
dati che sono stati selezio-
rto

nati per realizzare il


grafico.

Se l’aspetto grafico della


be

anteprima è soddisfa-
cente, l’intervallo dei dati
è corretto.
ro

La selezione della casella


Colonne, o della casella
Righe, specifica che le
serie di dati sono conte-
nute nelle righe, o nelle
colonne, del foglio di lavo-
ro. A seconda della sele-
zione si otterranno grafici
diversi.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


86
Se i dati, utilizzati per la
creazione del grafico, sono stati
selezionati prima di avviare la
Creazione guidata Grafico, la
casella “Intervallo dati:”
visualizza l’intervallo prescelto.
Se è necessario modificare tale
intervallo, si clicca sul pulsante

t
comprimi finestra , situato a

r.i
destra nella casella, provocando
la riduzione della finestra di
dialogo, in modo da rendere

cn
visibile l’intervallo selezionato e permetterne la modifica.

o@
Dopo la variazione si
ripristinano le dimensioni
della finestra di dialogo,
cliccando nuovamente sul
pulsante .
i er
lb

Cliccando sulla scheda


“Serie” si visualizzano diverse
caselle, la cui modifica
.a

influisce sulla rappresen-


tazione del grafico come
riportato nell’anteprima.
rto

La casella Serie elenca i nomi


delle serie di dati esistenti. È
possibile aggiungere o
be

rimuovere la serie di dati,


modificando solo il grafico
senza influenzare i dati del
foglio di lavoro.
ro

La casella Nome (1) visualizza


il riferimento di cella
contenente l’etichetta della
serie di dati selezionata nella
casella Serie.
È possibile inserire un nuovo
nome, della serie, direttamente nella casella Nome senza modificarlo nel foglio di
lavoro.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 87


Il nome immesso verrà visualizzato nella leggenda relativa all’area selezionata e non
sarà più collegato ad una cella del foglio di lavoro.

La casella Valori (2) visualizza il riferimento delle celle contenenti i dati relativi alla serie
selezionata nella casella Serie.

Per modificare la serie, cliccare sul pulsante nella casella Valori e selezionare un
intervallo del foglio di lavoro, oppure digitare i nuovi valori direttamente nella casella;

t
in questo caso i dati non verranno aggiunti al foglio di lavoro.

r.i
La casella Etichetta asse categorie (3) specifica l’intervallo di celle da utilizzare per le
etichette di categoria; nel nostro esempio sono i dati della colonna cognome(4).

cn
Cliccando su si passa alla successiva scheda in cui si definiscono le opzioni
del grafico.

o@ Scheda “Titoli”
er
Cliccare in una casella e
digitare il testo deside-
rato per il titolo del
i
grafico o di un asse.
lb
.a
rto

Per inserire un'inter-


be

ruzione di riga nel titolo


del grafico o di un asse, si
clicca sul testo nel grafico,
ro

quindi si clicca nel punto


in cui si desidera inserire
l'interruzione di riga,
quindi premere INVIO.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


88
Scheda “Assi”

Visualizza gli assi delle


categorie (X) o dei valori
(Y) in base alle scelte
effettuate.

Scegliendo Automatico
o Categoria, si visua-

t
lizza l'asse delle

r.i
categorie (X) prede-
finito, anche se i dati
relativi sono formattati
come data.

cn
Scheda “Griglia”

o@
Visualizza la griglia in
corrispondenza degli in-
tervalli principali e/o
secondari, sull’asse delle
categorie (X) o delle
er
serie (Y) od entrambi.
i
lb
.a
rto
be

Scheda “Legenda”
ro

Dispone la legenda dei dati


nella posizione desiderata,
ridimensionando
opportunamente l'area del
tracciato.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 89


Scheda “Etichette dati”

Visualizza l'etichetta di
categoria assegnata ad
ogni dato.

La spunta della casella


Nome categoria è

t
indicata per i grafici a

r.i
bolle ed a dispersione:

cn
Selezionando la casella valore, si visualizza il valore dei dati

o@
rappresentati nel grafico.

La spunta della casella


chiave legenda, visua-
er
lizza il quadratino con il
colore della serie,
accanto al tipo di
etichetta selezionata:
i
lb
.a
rto

Scheda “Tabella dati”


be
ro

Visualizza i valori di
ciascuna serie di dati in
una griglia al di sotto
del grafico.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


90
Questa opzione non
è disponibile per
grafici a torta, a
dispersione (XY), ad
anello, a cerchi, a
radar o a superficie.

t
r.i
Dopo aver selezionato tutte le opzioni necessarie, si clicca sul pulsante
per passare alla finestra di colloquio in cui definire la posizione in cui inserire il nuovo

cn
grafico.

o@
er
La casella Come oggetto in: è già selezionata in automatico come il nome del foglio
i
(quello che contiene i dati selezionati), in cui incorporare il grafico; è possibile
lb

selezionare un altro foglio, scegliendolo dall’elenco che si apre cliccando sulla freccia
(9).
.a

Confermando questa scelta tramite il pulsante si ottiene un risultato


simile a quello della figura sottostante:
rto
be
ro

Con il mouse si trascina il grafico risultante nella posizione che si desidera.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 91


La selezione della casella Crea nuovo foglio: inserisce il risultato finale in un foglio
grafico a cui, per default, il sistema attribuisce il nome “Grafico1”.

Dopo aver accettato, o


modificato, il nome del
foglio di destinazione, si
prosegue cliccando su
ottenendo un

t
risultato simile all’esempio,

r.i
sottostante.

cn
o@
i er
lb
.a

4.6.2 Modificare o eliminare un grafico.


rto

Eliminazione

L’eliminazione di un grafico o di una sua componente si esegue, dopo aver cliccato


sull’elemento da cancellare, premendo il tasto Canc della tastiera o
selezionando il comando “Cancella” dal menù di scelta rapida che viene
be

visualizzato premendo il tasto destro del mouse.

Per modificare, un grafico od un suo elemento si può procedere in vari modi:


ro

Modifica tramite il menù “Grafico”.

Cliccare all’interno dell’area del grafico.

Dal menù “Grafico” scegliere la voce relativa alla


variazione che si vuole eseguire:

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


92
Tipo di grafico…

visualizza l’omonima finestra, qui a


lato riportata, già spiegata nella
creazione guidata grafico.

t
r.i
cn
o@ Dati di origine…

visualizza l’omonima finestra, qui a


lato riportata, già spiegata nella
er
creazione guidata grafico.
i
lb
.a

Opzioni grafico…
rto

visualizza l’omonima finestra, qui a


lato riportata, già spiegata nella
creazione guidata grafico.
be
ro

Posizione…

visualizza la finestra “Posizione


grafico”, qui a lato riportata, già
spiegata nella creazione guidata
grafico.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 93


Aggiungi dati…

visualizza la finestra “Nuovi dati” tramite la quale


possono essere selezionati i nuovi dati da
aggiungere al grafico

Se si desidera visualizzare nel grafico l’etichetta di riga, o di colonna dei nuovi dati,

t
includere nella selezione la cella che contiene l’etichetta.

r.i
Aggiungi linea di tendenza…

cn
Le linee di tendenza vengono utilizzate
per visualizzare graficamente le
tendenze dei dati e per analizzare
problemi di previsione. Questo tipo di

o@
analisi è anche noto come analisi di
regressione (L'analisi della regressione
stima i rapporti tra le variabili in modo
che sia possibile valutare l'andamento
di una determinata variabile in
er
funzione delle altre).

Utilizzando l'analisi di regressione, per


ottenere una previsione dei valori
i
lb

futuri è possibile estendere una linea


di tendenza in un grafico oltre i dati
effettivi.
.a

In alternativa è possibile utilizzare la barra degli strumenti Grafico, attivabile


rto

cliccando, dal menù “Visualizza”, sulla voce “Barre degli strumenti” ed effettuando la
scelta dall’elenco visualizzato.

Barra degli strumenti Grafico


be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


94
Oggetti grafici. Seleziona l'elemento del grafico che si
desidera modificare.

Formatta l'elemento del grafico selezionato. Il nome del comando e le opzioni


di formattazione disponibili variano a seconda dell'elemento del grafico
selezionato.

Seleziona il tipo di grafico da visualizzare.

t
r.i
Aggiunge una legenda a destra dell'area del tracciato e ridimensiona l'area del
tracciato per includere la legenda.

cn
Tabella dati. Visualizza i valori di ogni serie di dati in una griglia sotto il grafico.

Traccia la serie di dati del grafico in base alle righe dei dati.

o@
Traccia la serie di dati del grafico in base alle colonne dei dati.

Ruota in basso di 45 gradi il testo selezionato in modo che sia possibile


leggerlo dall'angolo in alto a sinistra all'angolo in basso a destra.
er
Ruota in alto di 45 gradi il testo selezionato in modo che sia possibile leggerlo
dall'angolo in basso a sinistra all'angolo in alto a destra.
i
lb

Modifica tramite il tasto destro del mouse.


.a

Cliccare, con il tasto destro del mouse, sull’elemento del grafico che si vuole variare e
selezionare la voce relativa al tipo di azione che si vuole eseguire.
rto

Cliccando all’interno del bordo che


delimita gli elementi che compongono
il grafico, si seleziona “l’area del
grafico” (evidenziata dai quadratini
be

neri di ridimensionamento).

Cliccando con il tasto destro del


mouse, all’interno della selezione,
ro

viene visualizzato il menù di scelta


rapido in cui selezionare il tipo di
modifica da effettuare.

Dato che le altre voci presenti i elenco


sono già state trattate preceden-
temente, ci limitiamo a “Formato area
grafico…” che visualizza l’omonima finestra composta da tre schede:

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 95


scheda “Motivo”

t
r.i
cn
scheda “Carattere”

Queste prime due schede


o@
er
permettono di aggiungere
bordi e colori, nonché
modificare gli attributi dei
caratteri utilizzati, in modo
i
lb

da migliorare l’estetica
complessiva.
.a

scheda “Proprietà”
rto

Questa terza scheda


permette di collocare il
be

grafico, ed eventualmente
ridimensionarlo, all’interno
di un foglio di lavoro,
legandolo, o meno, alle celle
ro

sottostanti.

Permette la stampa
dell’oggetto grafico selezio-
nato assieme al foglio di la-
voro e ne permette il
blocco.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


96
Selezionando uno degli assi del grafico e cliccandoci sopra con il
tasto destro del mouse si visualizza il menù di scelta rapida in
cui è presente la voce “Formato asse…” che visualizza
l’omonima finestra in cui, cinque schede, permettono di definire
le caratteristiche estetiche degli assi: lo stile grafico, la scala di
suddivisione degli assi, le caratteristiche del carattere, il tipo di
dato e l’orientamento (delle scritte) utilizzati.

t
r.i
cn
All’interno del grafico,

o@
ponendo il cursore su
una linea che compone
la griglia di suddivisione
dell’asse dei valori
(nell’esempio è riporta-
ta la griglia dell’asse Y) e
er
cliccando con il tasto
destro del mouse si apre
il menù di scelta in cui
i
lb

selezionare la voce “Formato griglia…” per aprire l’omonimo


menù in cui definire il motivo grafico e la scala utilizzata per
rappresentare la griglia dell’asse dei valori selezionato.
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 97


Selezionando il riquadro della leggenda e cliccando il tasto
destro del mouse si apre il menù di scelta rapida in cui è
presente la voce “Formato legenda…” tramite la quale si
può visualizzare la finestra contenenti tre schede: Motivo,
Carattere e Posizione, con cui modificare gli attributi di una
bordatura, del font di caratteri utilizzato e della posizione,
all’interno del grafico, relativi alla legenda.

t
r.i
Le schede Motivo e Carattere,

cn
già raffigurate precedente-
mente in “Formato area gra-
fico”, sono presenti anche in
altre finestre di modifica degli

o@
elementi di un grafico. er
Posizionandoci all’interno dell’area del tracciato, e
i
lb

selezionandola (il bordo assume un motivo tratteggiato e


compaiono i quadratini neri del ridimensionamento),
cliccandoci sopra con il tasto destro del mouse, viene
.a

visualizzato il menù di scelta rapido che contiene un


elenco di voci tra cui scegliere il tipo di modifica da
effettuare.
rto
be

Tra le voci presenti si seleziona


“Formato area del tracciato…”
ro

che visualizza l’omonima


finestra contenente la scheda
Motivo:

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


98
Cliccando, con il tasto destro del mouse,
sulla rappresentazione (in base al tipo di
grafico scelto) di un valore di una serie di
dati, si apre il menù di scelta rapida in cui
selezionare la voce “Formato serie dati…”
(le altre voci sono state commentate
precedentemente).

t
r.i
Si visualizza la specifica finestra composta
da sei schede, di seguito elencate.

cn
La scheda Motivo permette

o@
di modificare il tipo di
bordo, che contorna la
rappresentazione del dato,
ed il tipo di riempimento
dell’area bordata.
er
Tramite il pulsante
“Riempimento…” si
i
lb

visualizza una finestra che,


tramite quattro schede,
imposta gli effetti di
.a

riempimento.
rto
be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 99


t
r.i
cn
o@ La scheda Asse permette di
rappresentare le serie dei
dati con diverse prospettive.
i er
lb
.a
rto

Le Barre di errore Y rappresentano


graficamente l'intervallo di errore
be

potenziale relativo a ciascun


indicatore di dati di una serie di
dati. Si potrebbe ad esempio
rappresentare un intervallo di
ro

errore potenziale positivo e


negativo del 5% relativo ai risultati
di un esperimento scientifico:

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


100
È possibile aggiungere le barre di errore alle serie di dati di istogrammi, grafici ad
area, a barre, a linee, a bolle e a dispersione (XY) 2D. Nei grafici a bolle e a
dispersione (XY) è possibile visualizzare le barre di errore per i valori x, y o
entrambi.

La scheda Etichette dati


permette di visualizzare,
sopra l’indicatore dei dati,
il nome della serie e/o

t
r.i
della categoria e/o il
valore (come nell’esempio
sottostante).

cn
o@
er
La scheda Ordine delle serie permette di riorganizzare
i
lb

l’ordine di rappresentazione delle serie di dati:


.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 101


L’ultima scheda, Opzioni,
della finestra di modifica
del formato delle serie
dati, permette di definire
un’eventuale percentuale
di sovrapposizione tra le
barre degli indicatori dei

t
dati e la distanza tra le

r.i
stesse.

cn
o@
Le opportunità di modifica di un grafico variano in base
al tipo di grafico scelto: un istogramma od un grafico a
dispersione, ad anello o a bolle, visualizzeranno finestre
er
ed opzioni diverse tra loro.

4.7 Rapporti di tabella pivot


i
lb

Un rapporto di tabella pivot è una tabella interattiva che combina e confronta


rapidamente grandi quantità di dati. È possibile scambiare le righe con le colonne per
visualizzare riepiloghi diversi dei dati di origine ed è possibile visualizzare i dettagli
.a

delle aree di interesse.

Una tabella pivot può essere utilizzata quando è necessario sommare un lungo elenco
rto

di cifre e si desidera confrontare diversi elementi di ciascuna cifra.

Dati di origine
be

Valori di origine per il riepilogo


Golf 3° trimestre

Rapporto di tabella pivot


ro

Riepilogo dei valori di origine in


C2 e C8

Nel rapporto qui illustrato, si possono


facilmente confrontare le vendite (4)
relative al golf durante il terzo trimestre
con le vendite relative ad altri sport o ad
altri trimestri oppure alle vendite totali.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


102
4.7.1 Creazione di un rapporto di tabella pivot.

Per creare un rapporto di tabella pivot, si esegue la Creazione guidata Tabella pivot e
grafico pivot che viene attivata tramite il menù “Dati”.

Nella procedura guidata, si selezionano i dati di origine desiderati da un elenco del


foglio di lavoro o da un database esterno o da più intervalli del foglio di lavoro di
Microsoft Excel.

t
r.i
cn
o@
Si può decidere di creare la
tabella o il grafico pivot
er
Nel caso di elenco o database, viene
richiesto di definire l’area contenente
i
i dati da confrontare o misurare.
lb

Cliccando su la finestra della


.a

creazione guidata viene ridimen-


sionata per permette la defini-
zione dell’intervallo dei dati com-
rto

prensivo della riga d’intestazione;


se si vuole utilizzare l’intera ta-
bella o elenco, fare clic su una
cella contenuta in essa.
be

Il terzo, ed ultimo passaggio, chiede di definire la posizione in cui collocare il rapporto


di tabella pivot (od il grafico pivot).
ro

Sempre in questa fine-


stra è da selezionare il
pulsante
per visualizzare una
area di foglio di lavoro
per il rapporto e un
elenco dei campi
disponibili.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 103


Mentre si trascinano i campi dalla finestra dell'elenco alle aree strutturate, il
rapporto viene riepilogato e calcolato automaticamente.

Trascinare
nell'area PAGINA
i campi da
utilizzare come
campi pagina.

t
r.i
Trascinare i campi
contenenti i dati
che si desidera

cn
riepilogare
nell'area DATI.

Una volta creato il rapporto di tabella pivot, è

o@
possibile personalizzarlo per concentrarsi sui dati
desiderati.

È possibile modificare il layout, il formato o


approfondire il livello di dettaglio per visualizzare più dati.
er
Per ridisporre i campi, trascinarli da un'area all'altra. Alcuni campi possono essere
utilizzati solo in determinate aree; se si rilascia un campo in un'area dove non può
essere utilizzato, non verrà visualizzato.
i
lb

Per rimuovere un campo, trascinarlo fuori dal diagramma.


4.8 Preparazione della stampa
.a

Qualsiasi documento stampato, indipendentemente dal suo contenuto, viene accolto


più o meno favorevolmente in base alla sua veste grafica. Questo può incidere sulla
valutazione del nostro impegno, e della qualità del nostro lavoro, che sono giudicati
rto

non sempre in base alla nostra effettiva competenza ma, spesso, dal documento
finale che esprime il risultato dei nostri sforzi.
Per questo motivo è necessario che siano curati gli elementi grafici, tramite i quali è
possibile produrre un documento, curato nell’estetica, che sia ordinato e bilanciato
be

nella realizzazione delle pagine che lo compongono.


4.8.1 Impostazione
ro

Per definire le impostazioni


relative al formato dei fogli
utilizzati, l’orientamento, i
margini da lasciare, le eventuali
intestazioni, il contenuto dei
fogli di calcolo da stampare e
con quali modalità, e necessario
cliccare sul comando “Imposta
pagina…”, contenuto nel menù “File”.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


104
Si visualizza la finestra “Imposta pagina” che comprende quattro schede:
Pagina, Margini, Intestaz./Piè di pag. e Foglio.
In ognuna di esse sono presenti tre pulsanti:
1. “Stampa…” che avvia il processo di stampa con le selezioni in essere,
2. “Anteprima di stampa” che apre una finestra di visualizzazione della stampa che
sarà prodotta in base alle scelte eseguite,
3. “Opzioni…” che apre la finestra delle opzioni specifiche della stampante
selezionata.

t
4.8.1.1 Scheda Pagina.

r.i
Permette di definire
l’orientamento, oriz-

cn
zontale o verticale,
del foglio.

Nella sezione Orien-

o@
tamento è possibile
selezionare l’impo-
stazione verticale o
orizzontale del fo-
glio.
er
Nel riquadro Pro-
porzioni è possibile
i
ingrandire o ridurre
lb

le dimensioni dei
dati contenuti nella area di stampa selezionata, per adattarli alle dimensioni del
supporto cartaceo utilizzato.
.a

Spuntando la voce “Imposta al:” ed inserendo un valore compreso tra 10 e 400, si


definisce la percentuale di riduzione, o d’ingrandimento, della stampa sul foglio.
rto

Selezionando la casella di controllo “Adatta a:” è possibile, lasciando il valore 1 nella


prima casella di selezione (pag. di largh. per) ed eliminando il valore della seconda
casella di selezione (di alt.), stampare un foglio di lavoro adattandolo alla
larghezza carta:
be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 105


Per stampare un foglio di lavoro su un numero di pagine specificato immettere il
numero di pagine su cui stampare il documento nelle caselle accanto a “Adatta a:”:

Quando si utilizza l'opzione “Adatta a:”, le interruzioni di pagina manuali vengono


ignorate.

t
r.i
cn
o@
er
In effetti il numero impostato non sempre viene rispettato; in base alle dimensioni
del foglio di lavoro ed ai valori inseriti in entrambe le caselle di controllo, il numero
di pagine stampate può variare rispetto ai valori inseriti.
i
lb

Nella parte bassa della scheda Pagina è possibile definire il “Formato” del foglio di
carta da utilizzare, scegliendolo
.a

dall’elenco (variabile in base al tipo


di stampante selezionata),
visualizzato cliccando sulla freccia a
rto

destra della casella di controllo.

La “Qualità di stampa” viene


definita cliccando sulla
be

risoluzione desiderata. Nelle


stampanti che supportano la
stampa ad alta risoluzione, una risoluzione superiore consente una migliore qualità
di stampa.
ro

Lasciando la voce Automatica nella casella “Numero prima pagina:” s’inizia la


numerazione delle pagine da "1", altrimenti inserire un numero per specificare un
numero di pagina iniziale diverso da "1".

4.8.1.2 Scheda Margini.

Con la scheda Margini si stabiliscono le distanze in centimetri dai bordi dell’area del
foglio su cui sarà effettivamente effettuata la stampa.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


106
Nelle caselle “Inte-
stazione:” e “Piè
di pagina:” si sta-
biliscono, rispetti-
vamente, la di-
stanza dal bordo
superiore del fo-
glio per iniziare
l’inserimento della

t
r.i
intestazione e la
distanza dal bordo
inferiore, dove

cn
terminare la scrit-
tura del piè di pa-
gina.

o@
Nelle caselle “Superiore:”, “Inferiore:”, “Sinistro:” e “Destro:”
possiamo inserire dei valori (in cm.) che stabiliscono le distanze dai
vari bordi determinando l’area del foglio utilizzabile per
l’inserimento del testo.
er
Nella sezione Centra nella pagina troviamo le caselle da selezionare per
determinare se, e come si vuole (orizzontalmente piuttosto che verticalmente),
i
centrare nel foglio ciò che è stato selezionato per la stampa.
lb

4.8.1.3 Scheda Intestaz./Piè di pag.


.a

Se il documento stampato è composto da molti fogli su cui inserire un numero di


pagina o lo si vuole personalizzare aggiungendo delle intestazioni od altro, si
rto

utilizzerà la scheda Intestaz./Piè di pag.


be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 107


È possibile usare delle intestazioni, o dei piè di pagina, tra quelli standard
selezionabili cliccando sulle frecce a destra delle rispettive caselle:

t
Nel caso della personalizzazione, in base alle esigenze, si clicca su uno dei due

r.i
pulsanti o , provocando l’apertura della
finestra di colloquio, di seguito raffigurata, per l’inserimento dei dati necessari.

cn
o@
er
N.B. la finestra di colloquio per il piè di pagina è identica.
i
lb

Dopo essersi posizionati, con il cursore, nella casella più appropriata tra le tre, si
può digitare direttamente un testo e/o cliccare su uno dei pulsanti di seguito
spiegati.
.a

Pulsante carattere: apre la finestra di formattazione dei caratteri.

Pulsante numero pagina: inserisce il numero di pagina.


rto

Pulsante numero pagine: inserisce il numero di pagine totali.

Pulsante data: inserisce la data corrente.


be

Pulsante ora: inserisce l’ora corrente.

Pulsante percorso del file: indica la posizione della cartella di lavoro.


ro

Pulsante file: inserisce il nome della cartella di lavoro.

Pulsante scheda: inserisce il nome del foglio di lavoro.

Pulsante inserisci immagine: permette l’inserimento di una immagine

Pulsante formattazione immagine.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


108
4.8.1.4 Scheda Foglio.

Le ultime imposta-
zioni riguardano le
caratteristiche de-

t
finibili tramite la

r.i
scheda Foglio
composta da quat-
tro sezioni:

cn
1. Area di stampa
o@
Fare clic sulla casella Area di stampa per selezionare la porzione del foglio di
lavoro che si vuole stampare, quindi trascinarlo nelle area del foglio di lavoro che
er
si desidera stampare.
Il pulsante Comprimi finestra , all'estremità destra della casella, consente di
ridimensionare e spostare, temporaneamente, la finestra di dialogo per
i
specificare l'intervallo selezionando le celle nel foglio di lavoro.
lb

Al termine, si clicca nuovamente sul pulsante per ripristinare la finestra di


dialogo.
.a

2. Stampa titoli
In questa sezione si selezionala casella “Righe da ripetere in alto:” se si desidera
utilizzare righe specifiche come titolo orizzontale da inserire in ogni pagina,
rto

oppure selezionare la
casella “Colonne da
ripetere a sinistra:” se si
desiderano titoli verticali in
be

ogni pagina.
Quindi selezionare, nel
foglio di lavoro, una o più
celle nelle colonne o righe
ro

del titolo desiderate


tramite il pulsante
Comprimi finestra alla
estremità destra delle
specifiche caselle.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 109


t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


110
Analogamente si procede per le colonne da ripetere in tutti i fogli stampati.
3. Stampa
Consente di specificare gli elementi del foglio di lavoro da stampare (la griglia e le
intestazioni di riga e colonna), se la stampa è a colori o in bianco e nero, la qualità
di stampa e l’inserimento di eventuali commenti alla fine di ogni foglio.
4. Ordine di pagina
Selezionare “Priorità verticale” o “Priorità orizzontale” per controllare l'ordine in
cui vengono numerati e stampati i dati quando non rientrano in una singola

t
pagina. Nell'immagine di esempio viene visualizzata l'anteprima della direzione di

r.i
stampa del documento quando si sceglie una di queste opzioni.

cn
4.9 Anteprima di stampa

o@
Anche se, precedentemente, sono stati impostati tutti i parametri per definire le
caratteristiche del documento cartaceo che verrà prodotto, prima di procedere con la
er
stampa vera e propria, è bene controllare sullo schermo che i dati inseriti siano
corretti, i risultati (o meglio le formule matematiche utilizzate) siano coerenti con il
contesto in cui sono inseriti e che le tabelle e/o i grafici contengano effettivamente i
i
dati o i valori attesi.
lb

L’aspetto accattivante di un documento aumenta sicuramente la valutazione positiva


nei confronti di chi lo ha prodotto, ma un’informazione erronea od un risultato
.a

sbagliato (magari causato dalla troppa fretta, piuttosto che da superficialità od


imperizia), possono compromettere in un attimo un’immagine di professionalità ed
affidabilità , nonché portare a decisioni sbagliate che possono incidere, negativamente,
rto

sul’attività futura nostra e di altre persone.

Indipendentemente dal grado di importanza


del nostro lavoro, la verifica dell’anteprima
be

ciò che sarà stampato può, comunque,


permettere un risparmio di tempo e di
carta.
ro

Per controllare il risultato della futura


stampa, ovvero per aprire l’anteprima di
stampa, si seleziona l’omonimo comando
dal menù “File”, oppure si clicca
direttamente sull’icona presente nella
barra degli strumenti.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 111


Si apre la finestra dell’anteprima di stampa, di seguito raffigurata:

t
r.i
cn
o@
i er
lb

I pulsanti “Succ.” e “Precedente” saranno attivi in presenza di più pagine


da stampare
.a

“Zoom” aumenta le dimensioni del foglio per una migliore visione

“Stampa” avvia la stampa su carta


rto

“Imposta…” apre la finestra “Imposta pagina”

“Margini” visualizza tutti i margini presenti nel foglio; questi margini possono
be

essere variati cliccandoci sopra e trascinandoli per aumentarli o, viceversa,


diminuirli

“Anteprima interruzioni di pagina” visualizza, in un’unica


ro

schermata, il foglio excel con i tratteggi che delimitano le varie


pagine di stampa che lo compongono, identificate con la
scritta “Pagina 1”, ecc..

“ ? ” visualizza la guida in linea di Microsoft

Chiude la finestra di anteprima di stampa.

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


112
t
r.i
cn
4.10 Stampa

o@
Per avviare direttamente la stampa di una copia del foglio di lavoro in uso,
utilizzando le impostazioni standard si clicca sull’icona raffigurata a destra,
presente nella barra degli strumenti.

Volendo selezionare particolari opzioni, ad


er
esempio il numero di copie, si seleziona la
voce “Stampa…” presente nel menù “File”,
provocando l’apertura della sottostante
i
finestra di colloquio.
lb
.a
rto
be
ro

Nella sezione Stampante, se sono state


configurate più stampanti, è possibile
selezionare l’unità da utilizzare e le opzioni
specifiche (ad esempio la stampa
fronte/retro).

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico 113


t
r.i
cn
In Intervallo si decide se stampare tutto il
documento ovvero definire l’intervallo di
pagine.

o@
In Stampa è possibile indicare se si vuole
stampare solo le celle e gli oggetti
selezionati nel foglio di lavoro, tutti i fogli
della cartella attiva che contengono dati
er
(se un foglio include un'area di stampa,
viene stampata solo tale area) o solo i fogli
selezionati.
i
lb

In Copie è possibile specificare il numero di copie


da stampare e ci consente di organizzare le
pagine numerate quando si stampano più copie
.a

di un documento.
Spuntando la casella fascicola, si esegue una
copia completa del documento prima di avviare
rto

la stampa della prima pagina della copia


successiva.

Il pulsante Anteprima consente di visualizzare l'aspetto del documento


be

dopo l'applicazione delle opzioni selezionate.


ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


114
MODULO 4 FOGLIO ELETTRONICO ........................................................................... 1
4.1 UTILIZZO DELL’APPLICAZIONE ..................................................... 2
4.1.1 LAVORARE CON IL FOGLIO ELETTRONICO ................................................................. 2
4.1.1.1 Aprire, chiudere Excel. ................................................................................................................. 3
4.1.1.2 Aprire e chiudere delle cartelle di lavoro. .................................................................................... 4
4.1.1.3 Creare un nuova cartella di lavoro .............................................................................................. 7
Da un modello predefinito. ..........................................................................................................................7
4.1.1.4 Salvare una cartella di lavoro. ..................................................................................................... 8

t
Salva una cartella excel con un altro nome..................................................................................................8

r.i
Salva il foglio di calcolo in altra posizione o modificandone il tipo di file. ...................................................9
4.1.1.5 Spostarsi tra cartelle di lavoro aperte. ........................................................................................ 9
4.1.2 MIGLIORARE LA PRODUTTIVITÀ .......................................................................... 10
4.1.2.1 Impostare le opzioni di base del programma: nome dell’utente, cartelle predefinite per aprire o

cn
salvare cartelle di lavoro. .......................................................................................................... 10
4.1.2.2 Usare la funzione di Guida in linea (help) del programma. ....................................................... 27
4.1.2.3 Usare gli strumenti di ingrandimento/zoom. ............................................................................ 33
4.1.2.4 Mostrare, nascondere le barre degli strumenti. Minimizzare, ripristinare la barra

o@
multifunzione............................................................................................................................. 33

4.2 CELLE ......................................................................................... 35


4.2.1 INSERIRE, SELEZIONARE .................................................................................... 35
4.2.1.1 Inserire nuove celle. ................................................................................................................... 36
4.2.1.2 Inserire un numero, una data o del testo in una cella. .............................................................. 37
er
4.2.1.3 Selezionare una cella, un insieme di celle adiacenti, un insieme di celle non adiacenti, un intero
foglio di lavoro........................................................................................................................... 37
Per selezionare una singola cella: ..............................................................................................................37
Per selezionare un intervallo di celle: ........................................................................................................37
i
Per selezionare un intervallo di celle esteso: .............................................................................................37
lb

Per selezionare tutte le celle di un foglio di lavoro: ...................................................................................38


Per Selezionare celle non adiacenti o intervalli di celle: ............................................................................38
4.2.2 MODIFICARE, ORDINARE .................................................................................. 38
.a

4.2.2.1 Modificare il contenuto di una cella, sostituire i dati esistenti. ................................................. 38


4.2.2.2 Usare i comandi “Annulla” e “Ripristina”. ................................................................................. 38
4.2.2.3 Usare il comando di ricerca per trovare dati specifici in un foglio di lavoro.............................. 39
4.2.2.4 Usare il comando di sostituzione per trovare dati specifici in un foglio di lavoro. .................... 40
rto

4.2.2.5 Ordinare un insieme di celle applicando un solo criterio in ordine numerico crescente o
decrescente, e in ordine alfabetico crescente o decrescente. ................................................... 41
4.2.3 COPIARE, SPOSTARE, CANCELLARE ...................................................................... 42
4.2.3.1 Cancellare il contenuto di una cella. .......................................................................................... 42
be

4.2.3.2 Copiare il contenuto di una cella o di un insieme di celle all’interno di un foglio di lavoro, tra
fogli di lavoro diversi e tra fogli elettronici aperti. .................................................................... 42
Copia o sposta all’interno di un foglio di lavoro. ........................................................................................43
Copia o sposta tra fogli di lavoro, o cartelle diverse. .................................................................................43
4.2.3.3 Usare lo strumento di riempimento automatico per copiare o incrementare dati. .................. 44
ro

4.2.4 ELIMINARE CELLE............................................................................................ 46


4.3 GESTIONE DI FOGLI DI LAVORO ................................................. 47
4.3.1 RIGHE E COLONNE .......................................................................................... 47
4.3.1.1 Selezionare una riga o una colonna. ......................................................................................... 47
Per selezionare una intera riga o colonna: .................................................................................................47
Per selezionare righe o colonne adiacenti: ................................................................................................47
Per selezionare righe o colonne non adiacenti: .........................................................................................47
4.3.1.3 Inserire, eliminare righe e colonne. ........................................................................................... 47
Inserire una singola riga. ............................................................................................................................47

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico I


Inserire più righe. ...................................................................................................................................... 48
Inserire una singola colonna. ..................................................................................................................... 48
Inserire più colonne. .................................................................................................................................. 48
Eliminare righe o colonne. ......................................................................................................................... 48
4.3.1.4 Modificare la larghezza delle colonne, l’altezza delle righe portandole ad un valore specificato,
alla larghezza e all’altezza ottimali. .......................................................................................... 49
Ridimensionare una singola colonna. ........................................................................................................ 49
Ridimensionare più colonne. ..................................................................................................................... 50
Ridimensionare una o più colonne ad una larghezza specifica. ................................................................ 50
Per adattare la larghezza al contenuto. ..................................................................................................... 50
Ridimensionare una singola riga................................................................................................................ 51

t
Ridimensionare più righe........................................................................................................................... 51

r.i
Per adattare l’altezza al contenuto. .......................................................................................................... 51
Ridimensionare una o più righe ad un’altezza specifica. ........................................................................... 51
4.3.1.5 Bloccare, sbloccare titoli di righe e/o colonne. .......................................................................... 52
4.3.2 FOGLI DI LAVORO ........................................................................................... 53

cn
4.3.2.1 Spostarsi tra diversi fogli di lavoro. ........................................................................................... 54
4.3.2.2 Inserire un nuovo foglio di lavoro, eliminare un foglio di lavoro. .............................................. 54
Aggiungere un solo foglio di lavoro: .......................................................................................................... 54
Aggiungere più fogli di lavoro: ................................................................................................................... 54

o@
Eliminare un foglio di lavoro. ..................................................................................................................... 55
4.3.2.3 Copiare, spostare, un foglio di lavoro all’interno di un foglio elettronico. ................................ 55
4.3.2.4 Rinominare un foglio di lavoro. ................................................................................................. 56

4.4 FORMULE E FUNZIONI................................................................ 57


4.4.1 FORMULE ARITMETICHE ................................................................................... 57
er
Sintassi delle formule ................................................................................................................................ 58
4.4.1.1 Creare di formule: facendo riferimento alle celle invece di inserire dei numeri nelle formule. . 58
4.4.1.2 Creare formule usando i riferimenti di cella. ............................................................................. 59
4.4.1.3 Comprendere e usare nelle formule i riferimenti relativi e assoluti. .......................................... 60
i
Riferimento relativo. ................................................................................................................................. 60
lb

Riferimento assoluto. ................................................................................................................................ 61


Riferimento misto. ..................................................................................................................................... 61
4.4.1.4 Riconoscere e capire i valori di errore più comuni associati all’uso delle formule: #NOME?,
#DIV/0!, #RIF!. ........................................................................................................................... 62
.a

4.4.2 FUNZIONI .................................................................................................... 63


Funzioni nidificate ..................................................................................................................................... 65
4.4.2.1 Usare le funzioni di somma, media, minimo, massimo, conteggio, arrotondamento. .............. 65
rto

SOMMA(num1;num2; ...) .......................................................................................................................... 65


MEDIA(num1;num2;...) ............................................................................................................................. 66
MIN(num1;num2;...).................................................................................................................................. 67
MAX(num1;num2;...) ................................................................................................................................. 67
CONTA.NUMERI(val1;val2;...) .................................................................................................................... 68
be

ARROTONDA(num;num_cifre) .................................................................................................................. 69
4.4.2.2 Usare la funzione logica SE (che restituisce uno dei due valori specificati) con l’operatore di
confronto: =, >, <. ...................................................................................................................... 69

4.5 FORMATTAZIONE....................................................................... 72
ro

4.5.1 CARATTERE. ................................................................................................. 72


4.5.2 ALLINEAMENTO. ............................................................................................ 78
4.5.3 CARATTERE. ................................................................................................. 80
4.5.4 BORDO. ...................................................................................................... 81
4.5.5 MOTIVO. ..................................................................................................... 82
4.5.5 COPIA FORMATTAZIONE................................................................................... 83
4.6 GRAFICI ...................................................................................... 84

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico


II
4.6.1 CREARE UN GRAFICO. ...................................................................................... 84
Creazione guidata Grafico ..........................................................................................................................84
4.6.2 MODIFICARE O ELIMINARE UN GRAFICO. ............................................................... 92
Eliminazione ...............................................................................................................................................92
Modifica tramite il menù “Grafico”. ..........................................................................................................92
Modifica tramite il tasto destro del mouse. ...............................................................................................95

4.7 RAPPORTI DI TABELLA PIVOT................................................... 102


4.7.1 CREAZIONE DI UN RAPPORTO DI TABELLA PIVOT. ................................................... 103

t
4.8 PREPARAZIONE DELLA STAMPA .............................................. 104

r.i
4.8.1 IMPOSTAZIONE ............................................................................................ 104
4.8.1.1 Scheda Pagina. ........................................................................................................................ 105
4.8.1.2 Scheda Margini........................................................................................................................ 106

cn
4.8.1.3 Scheda Intestaz./Piè di pag. .................................................................................................... 107
4.8.1.4 Scheda Foglio. ......................................................................................................................... 109

4.9 ANTEPRIMA DI STAMPA .......................................................... 111

o@
4.10 STAMPA ................................................................................. 113
er
i
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 4 – Foglio elettronico III


t
r.i
cn
o@
ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati
i er
lb

Syllabus 5.0
.a
rto
be
ro

Roberto Albiero
ro
be
rto
.a
lb
ier
o@
cn
r.i
t
Modulo 5 – Uso delle basi di dati

Questo modulo permetterà al discente di comprendere il concetto di base dati (database) e di


entrare in possesso della necessaria competenza nel suo utilizzo, quindi, essere in grado di:
 Comprendere cosa è un database, come è organizzato e come opera.
 Creare un semplice database e visualizzarne il contenuto in modi diversi.
 Creare una tabella, definire e modificare campi e loro proprietà; inserire e modificare

t
dati in una tabella.

r.i
 Ordinare e filtrare una tabella o una maschera; creare, modificare ed eseguire delle
query per ottenere informazioni specifiche da un database.

cn
 Comprendere cosa è una maschera e crearne una per inserire, modificare ed eliminare
 record e dati contenuti nei record.
 Creare dei report semplici e preparare delle stampe pronte per la distribuzione.

o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


ro
be
rto
.a
lb
ier
o@
cn
r.i
t
5.1 Comprendere i database
5.1.1 Concetti fondamentali
Quotidianamente, nel nostro lavoro, abbiamo la
necessità di trovare, manipolare e gestire dei dati.
Essi dovranno essere ritrovati, aggregati con altri e
riorganizzati per ottenere le informazioni necessarie

t
allo svolgimento della nostra attività.

r.i
Questo significa dover creare e gestire degli archivi
destinati a contenere queste informazioni, in altre
parole realizzare delle banche di dati (i database).

cn
5.1.1.1 Sapere cosa è un database.

Un database è uno strumento per la raccolta strutturata d’informazioni.

o@
Strutturata perché i dati sono organizzati secondo criteri logici che facilitano sia
l’utilizzo che la loro gestione (l'inserimento, la ricerca, la cancellazione ed il loro
aggiornamento).

5.1.1.2 Conoscere la differenza tra dati e informazioni.


er
Nel precedente paragrafo sono stati enunciati due termini: dati e informazioni.
Il primo, il dato, rappresenta una descrizione elementare di una singola cosa;
l’insieme di dati diversi rappresentano l’informazione. Per meglio intendere il
i
concetto possiamo definire come dati un numero di telefono, un indirizzo, un
lb

nominativo; l’insieme di questi tre dati raffigurano un’informazione (in questo caso
una voce di una rubrica).
.a

5.1.1.3 Sapere l’organizzazione di un database in termini di tabelle, record e campi.

Un database è costituito da Record1 ed ogni record è costituito da campi.


rto

Immaginiamo una tabella in cui i dati disposti in modo orizzontale, per righe,
contengono un insieme di valori le cui specifiche proprietà (attributi) sono definite
a livello di colonna:
be

ALTEZZA PESO
COGNOME NOME OCCUPAZIONE
(in cm) (in kg)
Rossi Mario 1,80 85 Dirigente
Bianchi Giulio 1,55 48 Fantino
… … … … …
ro

La riga Rossi Mario 1,80 85 Dirigente costituisce uno dei record.


Ogni record è costituito da campi che, nell’esempio, sono:

ALTEZZA PESO
COGNOME NOME OCCUPAZIONE
(in cm) (in kg)

1
Un record è un oggetto di una banca di dati strutturati contenente un insieme di campi o elementi, ciascuno dei
quali possiede nome e tipo propri.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 1


quindi “Rossi” è il contenuto del campo COGNOME
“Mario” è il contenuto del campo NOME
“1,80” è il contenuto del campo ALTEZZA (in cm)
“85” è il contenuto del campo PESO (in kg)
“Dirigente” è il contenuto del campo OCCUPAZIONE

Il termine tecnico per definire correttamente il record di un database è tupla.


Quindi si può definire la tupla come la riga di una matrice bidimensionale (tabella)
composta dall’insieme delle relazioni di un database ovvero dell’insieme degli

t
r.i
attributi (campi).

5.1.1.4 Conoscere alcuni degli utilizzi più comuni di database di grandi dimensioni,

cn
quali: sistemi di prenotazione aerea, dati della Pubblica Amministrazione,
dati di conti correnti, dettagli di pazienti in ospedale.

Il Global Distribution System (GDS) è il sistema

o@
informatico di gestione della prenotazione e l’acquisto di
biglietti aerei, prenotazione di hotel, auto in affitto etc..
Inizialmente implementati per gli operatori delle
compagnie aeree, il loro utilizzo si è esteso, anche
all’introduzione di nuovi prodotti per la prenotazione
alberghiera e noleggio auto, crociere, in tutto il settore
er
del turismo, trasformandosi nel principale strumento prenotazione (booking)
telematica delle agenzie di viaggio.
i
L’ e-government, traducibile in amministrazione elet-
lb

tronica, rappresenta l'insieme delle attività ammi-


nistrative svolte con i supporti informatici e l’ausilio dei
collegamenti Internet al fine di migliorare l’efficienza e
.a

l’economicità aumentando la trasparenza e l’accessibilità


dei servizi pubblici. Per il cittadino si traduce nella
possibilità di utilizzare uno sportello telematico per
rto

compilare la modulistica necessaria ad evadere le esigenze amministrative, senza


doversi recare agli sportelli tradizionali, ottenendo una ricevuta corredata da un
protocollo per il controllo dello stato di avanzamento della pratica.
be

Con il termine e-banking sono definite le operazioni bancarie


effettuate dai clienti di un istituto di credito, utilizzando una
connessione internet. Il cliente, ovunque si trovi, ed a
qualsiasi ora, tramite un computer ed un collegamento
ro

telefonico, può visionare il proprio estratto conto, effettuare


bonifici e pagamenti on-line od altri tipi di transazioni.
L’utilizzo di questo tipo di relazione ha esteso il tempo di
fruizione dei servizi delle banche che, risparmiando sul costo
delle infrastrutture e del personale necessario per un contatto diretto, potrebbero
riconoscere condizioni d’interesse migliori e/o riduzioni dei costi di gestione del
conto corrente. Un esempio di quanto appena detto sono le cosiddette banche on-
line per le quali le operazioni bancarie possono essere effettuate esclusivamente
tramite internet: tali istituti di credito non possiedono sportelli aperti al pubblico.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


2
La telemedicina è, in sostanza, la trasmissione delle
informazioni mediche tra il personale medico ed il
cittadino, o tra addetti ai lavori, utilizzando sistemi di
comunicazione informatici e telematici. Oltre ad una
utilità nel campo clinico/didattico, può contribuire
all’ottimizzazione della gestione del sistema sanitario,
ottenendo informazioni sulla disponibilità dei posti letto,
sull’accesso alle liste di prenotazione, sulla gestione delle cartelle cliniche, etc. . Il

t
potenziamento e la diffusione della telemedicina, porterà ad un miglioramento

r.i
della qualità dei servizi per il cittadino e delle condizioni di lavoro del personale,
contribuendo, altresì, ad un contenimento della spesa sanitaria.
5.1.2 Organizzazione di un database

cn
Le tabelle sono l’elemento base del database necessarie per l’immagazzinamento dei
dati. Esse sono un complesso di righe e colonne, rispettivamente utilizzate come

o@
campo (colonne) e record (righe).
Ogni campo rappresenta una singola categoria di informazioni, ed è concepito in
modo da poter contenere dati specifici, come un dato numerico, di tipo testo,
piuttosto che in formato data o altre modalità necessarie per definirne gli attributi
specifici (ad esempio un campo destinato a contenere un CAP, in cui gli zeri iniziali
sono significativi).
er
L’insieme di tutti campi di una riga è definito record e rappresenta l’informazione
completa nelle sue parti, dell’espressione logica del database (ad esempio tutti i dati
necessari a definire l’informazione di una riga di rubrica telefonica: nome, cognome,
i
telefono casa, cellulare, ecc.).
lb

Più tabelle di un database possono essere messe in relazione tra loro definendo i
campi, i cui valori contenuti devono essere messi a confronto per identificare i record
(contenuti in tabelle differenti) che si riferiscono ad una unica entità comune.
.a

Se i valori sono uguali, si genera un nuovo blocco di tuple (una nuova tabella),
formato dall'unione dei dati delle due tabelle iniziali.
rto

Quanto sopra esposto sta a significare che, in fase di progettazione di una banca dati
relazionale, è essenziale prevedere varie tabelle elementari, suddivise per
argomento, composte dalle sole informazioni primarie non derivabili altrimenti.
Per raggiungere questo obiettivo, i dati che vengono trattati in qualsiasi tipo di
attività, devono essere sottoposti ad un processo di “normalizzazione”2 necessario
be

per eliminare la ridondanza (dati ripetuti) dalle relazioni e quindi dal database.
Questo è un procedimento di tipo graduale che, scomponendo le relazioni complesse
in concetti elementari, permette di eliminare quei dati che possono essere derivati da
ro

altre relazioni elementari. Per chiarire meglio il concetto immaginiamo un record


anagrafico contenente nome, cognome, matricola, data di assunzione, indirizzo e
numero di telefono degli impiegati di una azienda, ed un altro record, retributivo,
che è formato dai campi nome, cognome, matricola, livello e le retribuzione oraria,
relativi agli stessi impiegati della stessa azienda; nel secondo record, i campi nome e
cognome sono ridondanti in quanto già presenti nel record anagrafico, quindi, da
esso derivabili.
2
La normalizzazione è un procedimento volto all'eliminazione della ridondanza e del rischio di inconsistenza
dal database.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 3


Non sempre è possibile “normalizzare” tutte le tabelle; certe volte, questo, potrebbe
comportare una perdita d'informazioni causando una inconsistenza del database.
Da quanto sopra esposto possiamo asserire che:
Un database deve essere composto da tabelle relative ad argomenti specifici ed
essenziali ovvero, un medesimo dato non deve essere presente in più tabelle
(per quanto possibile).
Una tabella deve essere composta da più campi contenenti dati (logici) primari;

t
è preferibile utilizzare due campi elementari, ad esempio un campo nome ed

r.i
un campo cognome, piuttosto che un unico campo contenente
un’informazione composita, come può essere nome e cognome (o cognome e
nome).

cn
Un campo deve essere definito con gli attributi più adatti al tipo di dato che
dovrà contenere. Se, ad esempio, un campo è definito come numerico, un
eventuale numero telefonico, comprensivo di prefisso, risulterà mancante degli

o@
zeri iniziali perché considerati non significativi.
Quando sono stati definiti i dati e le loro relazioni, è facile individuare il processo, e
quindi la struttura che lo esegue, preposto al loro inserimento e gestione, limitando
al massimo il rischio della creazione di dati duplicati (spesso aggiornati
diversamente), causando l’inaffidabilità della banca dati (inconsistenza).
er
5.1.2.1 Sapere cosa è una chiave primaria.
i
Precedentemente è stato scritto che “Più tabelle di un database possono essere
lb

messe in relazione tra loro definendo i campi, i cui valori contenuti devono essere
messi a confronto”. Questi campi rappresentano le “chiavi di relazione” che si
.a

distinguono in chiavi primarie e chiavi esterne.


La chiave primaria è un determinato campo della tupla il cui valore identifica in
modo univoco il record all’interno della tabella; conseguentemente la colonna che
rto

lo contiene identifica il campo chiave di tutti i record contenuti nella tabella.


Per chiarire con un esempio il concetto di chiave univoca, pensiamo ad una tabella
contenente i dati dei dipendenti di un’azienda.
be

La colonna “cognome” non può rappresentare la chiave primaria, in quanto


possono essere iscritti a ruolo più dipendenti con “Rossi” come cognome.
Anche se considerassimo, come chiave, l’unione di due colonne (questo introduce il
concetto che una chiave può essere costituita da uno o più campi di un record),
ro

come il cognome ed il nome, possono esistere casi di omonimia. Anche aggiungere i


campi della data e del luogo di nascita possono non soddisfare il criterio di
univocità.
Qualcuno potrebbe osservare:”perché non utilizzare, come chiave, il codice
fiscale?”, ebbene, per esperienza personale, posso assicurare che il caso di due
persone, pur con nome e cognome diversi ma con gli altri dati uguali, con identico
codice fiscale non è così infrequente.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


4
Per avere una identificazione certa avremmo bisogno di tutti i gli attributi fin’ora
elencati creando, così, una chiave molto complessa, lunga ed improponibile per
gestire le relazioni tra una tabella e tutte le altre.
La soluzione migliore è quella di aggiungere un
campo “matricola”di dimensioni adeguate a
contenere, ad esempio un numero incrementale,
che identifichi i dipendenti.

t
Questo identificativo può essere presente in una

r.i
colonna di un’altra tabella (relativa ad altro
argomento), come in una tabella di rilevamento
presenze, nella quale è definito come “chiave

cn
esterna”, permettendo la relazione tra le due tabelle per la creazione di una terza
tabella (cedolini stipendi), anch’essa in relazione con le prime due tramite la stessa
od altra chiave esterna.

ai dati.
o@
5.1.2.2 Sapere cosa è un indice. Capire come permette di accedere più rapidamente

Un indice è una struttura in cui vengono ordinati i valori di una o più colonne di una
er
tabella di database. Se si cerca un determinato dipendente in base al cognome,
l'indice agevola la ricerca e la rende più rapida rispetto a una ricerca in tutte le righe
della tabella.
i
L'indice fornisce puntatori ai dati archiviati in colonne specifiche della tabella e
lb

quindi li ordina in base al tipo di ordinamento specificato.


Il database utilizza l'indice in modo analogo all'indice di un libro: vi cerca un
.a

determinato valore e quindi segue il puntatore alla riga che contiene tale valore.
È possibile creare un indice in base a una sola colonna o a più colonne di una tabella
rto

di database.
Gli indici a più colonne risultano utili se si eseguono ricerche o si impostano
ordinamenti frequenti su due o più colonne contemporaneamente come, ad
esempio, ordinare la tabella in modo crescente (o decrescente), in base al campo
be

cognome e, in questo ambito, in base al campo nome.


Esistono tre tipi di indici:
l’indice univoco che è un indice in cui non sono consentite righe con lo stesso
valore di indice (es.: campo cognome come indice univoco = un solo sig. Rossi),
ro

l’indice di chiave primaria che rappresenta un tipo particolare di indice


univoco. Il valore di una colonna, o combinazione di colonne, identificano in
modo univoco ogni riga della tabella,
l’indice cluster (raggruppamento), in cui l'ordine fisico delle righe nella tabella
corrisponde all'ordine logico indicizzato dei valori della chiave. Ogni tabella può
includere un solo indice cluster.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 5


5.1.3 Relazioni
Dopo avere impostato le tabelle, normalizzandole per ogni argomento del database,
è necessario indicare il modo in cui ricollegare le informazioni ovvero definire le
relazioni tra le tabelle.
A questo punto è possibile creare istruzioni
per interrogare il database (query), creare
maschere a video e report di stampa in cui

t
visualizzare le informazioni delle diverse

r.i
tabelle contemporaneamente.

Nella maschera, dell’esempio al lato, sono

cn
incluse le informazioni di quattro tabelle:
Tabella Clienti
Tabella Ordini

o@
Tabella Prodotti
Tabella Dettagli ordini

Le relazioni tra le tabelle possono essere di tre tipi:


er
uno-a-molti (1:n),
molti-a-molti (n:n),
uno-a-uno (1:1).
i
lb

5.1.3.1 Relazione uno-a-molti


.a

Una relazione uno-a-molti è il tipo più comune di relazione.


rto

In una relazione uno-a-molti un record della tabella A può avere molti record
corrispondenti nella tabella B, ma un record della tabella B non ha più di un record
corrispondente nella tabella A.
be

Un fornitore...

... può fornire più di un


ro

prodotto...

... ma ogni prodotto è fornito


da un solo fornitore.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


6
5.1.3.2 Relazione molti-a-molti

In una relazione molti-a-molti un record della tabella A può avere molti record
corrispondenti nella tabella B e viceversa.
Questo tipo di relazione è possibile solo definendo una terza tabella, chiamata
tabella di congiunzione, la cui chiave primaria consiste di due campi, vale a dire le
chiavi esterne di entrambe le tabelle A e B.
Una relazione molti-a-molti è in realtà composta da due relazioni uno-a-molti con

t
una terza tabella.

r.i
La tabella Ordini e la tabella Prodotti ad esempio hanno una relazione molti-a-molti
definita creando due relazioni uno-a-molti per la tabella Dettagli ordini.

cn
Un ordine può includere molti prodotti e
ciascun prodotto può apparire in molti
ordini.

o@ Chiave
Ordini
primaria

Chiave primaria
Prodotti
nella

nella
tabella

tabella
er
Un ordine può includere molti
prodotti...

... e ogni prodotto può apparire in


i
molti ordini.
lb

5.1.3.3 Relazione uno-a-uno


.a

In una relazione uno-a-uno ogni record della tabella A può avere solo un record
corrispondente nella tabella B e viceversa.
rto

Questo tipo di relazione non è comune, in quanto la maggior parte delle


informazioni correlate viene inclusa in una tabella.
È possibile utilizzare una relazione uno-a-uno per dividere una tabella con molte
colonne, per isolare parte di una tabella per ragioni di protezione o per
be

memorizzare le informazioni valide solo per un sottoinsieme della tabella principale.


È possibile ad esempio che si desideri creare una
tabella per tenere traccia degli impiegati che
ro

prendono parte a una partita di calcio di


beneficenza. Ogni giocatore della tabella Giocatori
calcio ha un record corrispondente nella tabella
Impiegati.
Per ogni giocatore esiste un record
corrispondente nella tabella Impiegati.
Questo set di valori è un sottoinsieme del
campo ID_Impiegato e della tabella
Impiegati.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 7


5.1.3.4 Assicurare l’integrità delle relazioni tra tabelle.

Per assicurare l'integrità referenziale, ovvero garantire che le relazioni tra i record
delle tabelle correlate siano valide e che non vengano eliminati o modificati per
errore i dati correlati, si utilizza un sistema di regole per soddisfare tutte le seguenti
condizioni:
Il campo corrispondente della tabella primaria è una chiave primaria o dispone
di un indice univoco.

t
I campi correlati contengono lo stesso tipo di dati.

r.i
Entrambe le tabelle appartengono allo stesso database. Non è possibile avere
l'integrità referenziale tra tabelle appartenenti a database con formati diversi.

cn
Non è possibile immettere un valore nel campo chiave esterna della tabella
correlata che non esiste nella chiave primaria della tabella primaria.
Non è possibile eliminare un record da una tabella primaria, se esistono record

o@
corrispondenti in una tabella correlata. Non è possibile ad esempio eliminare
un record relativo a un impiegato della tabella Impiegati se ci sono ordini
assegnati a quell'impiegato nella tabella Ordini.
Non è possibile modificare un valore chiave primaria nella tabella primaria, se
quel record dispone di record correlati. Non è possibile ad esempio modificare
er
la matricola di un impiegato nella tabella Impiegati se ci sono ordini assegnati a
quell'impiegato nella tabella Ordini.
i
lb

5.1.4 Operatività
Come già detto, con il termine database s'indicano un insieme di archivi di dati
.a

creati su criteri di efficienza, ovvero la possibilità di ritrovare facilmente le


informazioni desiderate, attraverso criteri di ricerca diversi.
La consistenza degli archivi deve essere garantita evitando che i dati contenuti nei
rto

database siano manomessi, danneggiati o perduti (causati anche di eventi


accidentali). È necessario garantire che operazioni, effettuate da altri utenti
autorizzati, non provochino una perdita di consistenza ai dati.
Gli amministratori del database, tramite appositi applicativi chiamati DBMS (Data
be

Base Management System), si occupano della progettazione e della manutenzione


degli archivi. Sono dei professionisti che, all'interno di un'azienda o ente, hanno il
compito di:
concepire, installare e amministrare i sistemi Client e Server in Rete;
ro

configurare gli accessi al database;


realizzare il monitoraggio dei sistemi stessi;
gestire la sicurezza degli accessi interni ed esterni al database;
configurare e svolgere il backup dei dati ed il loro ripristino in caso di perdita di
consistenza degli stessi.

Gli utenti finali del database sono coloro che, autorizzati, utilizzano le informazioni
contenute negli archivi inserendole, rintracciandole e modificandole o eliminandole.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


8
5.2 Utilizzo dell’applicazione
5.2.1 Lavorare con i database
L’utente finale è colui che utilizza il database per inserirne i dati, reperirli, modificarli
o eliminarli; esegue dette operazioni utilizzando, generalmente, uno dei vari
applicativi di gestione delle banche dati presenti sul mercato. Tra questi figura
Microsoft Access come uno dei più diffusi. Nei passi successivi vedremo come

t
utilizzare questo programma.

r.i
5.2.1.1 Aprire, chiudere Microsoft Access.

Come per tutti i programmi di Microsoft Office, l’apertura, di Access avviene

cn
cliccando sul pulsante Start in modo da visualizzare il menù di avvio dove è presente
la voce “Tutti i programmi” che, selezionata, permette la visualizzazione dell’elenco
dei programmi instal-
lati nel computer.

o@
Tra essi è presente
“Microsoft Excel” su
cui cliccare.
er
In alternativa si può cliccare con il mouse sull’icona di collegamento, se
presente nel desktop.
i
Si apre la finestra Microsoft Access con il riquadro delle attività visualizzato, se
lb

selezionata la casella Visualizza all’avvio:


.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 9


Il riquadro delle attività è diviso in quattro sezioni:
Apri file,
in cui sono elencati gli ultimi file di database
utilizzati e la voce “Altri file…” per l’indicazione
del file, già esistente, da aprire;
Nuovo,
tramite la quale è possibile aprire un database
vuoto, una pagina di accesso ai dati vuota3, un

t
nuovo progetto4 con dati esistenti o con nuovi

r.i
dati.
Nuovo da file esistente,

cn
permette di creare un nuovo database partendo
da uno già esistente.
Nuovo da modello,

o@
permette di creare un nuovo database partendo
da un modello esistente nel programma o nel sito
Web di Microsoft.

In fondo c’è una quinta sezione, non intitolata, tramite la quale è possibile utilizzare
cartelle condivise su siti Web, aprire la guida in linea di Microsoft Access e la casella
er
per la visualizzazione, o meno, del riquadro delle attività all’apertura di Access.

La chiusura del programma Microsoft Access


i
avviene cliccando su “Esci”, presente nel menù
lb

“File”.

Il comando “Chiudi” è relativo alla chiusura di un


.a

database aperto ed è attivato solo in questa


evenienza..
rto

In alternativa è possibile uscire da Access


cliccando sull’icona presente, in alto a destra,
nella barra del titolo della finestra del
programma.
be

Nella versione 2003 di Access, la schermata iniziale è caratterizzata dal “Riquadro


attività iniziale”, visibile quando selezionato tramite il menù “Visualizza”. Con
esso, nella sezione “Apri”, è possibile aprire un database tra quelli utilizzati di
ro

recente o specificandone nome e posizione con il comando “Altro…”, oppure


creare un nuovo file con l’apposito comando.

3
Pagina Web, pubblicata da Access, che dispone di una connessione a un database. In una pagina di accesso ai
dati è possibile visualizzare i dati memorizzati nel database, aggiungere altri dati o modificare e manipolare
quelli esistenti. Una pagina di accesso ai dati può anche includere dati provenienti da altre fonti, quali Excel.
4
Un progetto di Microsoft Access (adp), è un file dati di Access che consente di accedere in modo efficiente e
nativo ad un database di Microsoft SQL Server, mediante l’architettura dei componenti OLE DB, che consente
un accesso efficiente alle reti Internet per molti tipi di origini dati, inclusi quelli relazionali, file di posta e fogli
elettronici.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


10
t
r.i
cn
o@
er
Nella sezione “Office Online” è presente la casella “Cerca:”, in cui è possibile
i
digitare parole o frasi specifiche per ottenere un elenco di possibili risposte in
lb

ordine di importanza, con le risposte più probabili all'inizio dell'elenco.

Essa rappresenta una modalità di fruizione dell’aiuto in linea (help online).


.a
rto

5.2.1.2 Aprire, chiudere un database.

È possibile aprire un database, od un progetto, esistente in diversi modi:


be

Scegliere “Apri…” dal menù “File”

Cliccare sulla specifica icona presente nella barra degli strumenti


ro

Nella finestra delle attività “Nuovo File”, gruppo “Apri


file”, si può scegliere tra i nomi degli ultimi database,
o progetti, precedentemente aperti oppure cliccare
sulla voce “Altri file…”

Qualsiasi sia la strada scelta, viene visualizzata la finestra di dialogo “Apri” in cui
procedere con la definizione del percorso per accedere al file interessato.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 11


Nella parte sinistra
della finestra di dialogo
sono presenti le icone
per l’accesso diretto a
determinate risorse o
cartelle (ad esempio la
cartella Documenti);

si può selezionare la

t
risorsa o la cartella

r.i
contenente il database
desiderato tramite la

cn
casella “Cerca in:” e si
clicca sull’elemento o
sotto-cartella fino a selezionare l’elemento da aprire, con un doppio clic su di esso o
cliccando su .

o@
Se non si riesce a individuare il progetto di Access
desiderato, fare clic sulla casella “Strumenti”,
nell'angolo in alto a destra della finestra di
dialogo “Apri”, e quindi fare clic su
er
“Cerca…”.

Nella finestra di dialogo “Cerca file” si


i
devono specificare i criteri di ricerca.
lb
.a
rto

La chiusura di un database avviene cliccando su


“Chiudi”, presente nel menù “File”.

5.2.1.3 Creare un nuovo database e salvarlo all’interno di un’unità disco.


be

Il metodo più semplice per iniziare a creare un database di Access è quello di


utilizzare la Creazione guidata Database in modo da creare con un'unica operazione
le tabelle, le maschere e i report richiesti per il tipo di database selezionato.
ro

In alternativa, è possibile creare un database vuoto e quindi aggiungervi


successivamente le tabelle, le maschere, i report e altri oggetti.
Questo è il metodo più flessibile, ma richiede che ogni elemento del database venga
definito separatamente.

Fare clic sulla voce “Nuovo…”, presente nel


menù “File” o sull’icona dalla barra
degli strumenti.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


12
In alternativa, nel riquadro delle attività
“Nuovo File” fare clic su “Database vuoto…”
nel gruppo “Nuovo”.

Nello stesso gruppo è possibile scegliere di


creare una nuova pagina di accesso ai dati o
un nuovo progetto (utilizzando sia dati
esistenti che nuovi); tramite la voce “Da file
esistente…” è possibile creare un duplicato di

t
r.i
un database esistente.

Nella finestra di dialogo “Salva nuovo

cn
database” che viene visualizzata, si deve
specificare un nome (per default è assegnato
db1) e una posizione in cui collocare il nuovo
database, quindi si clicca sul pulsante per confermare.

o@
i er
lb
.a
rto

Viene visualizzata la
be

finestra del data-base5


dalla quale è possibile
creare gli oggetti6 che si
ro

desidera includere nel


database.

5
Finestra del database: è la finestra che viene visualizzata quando si apre un database o un progetto di Access.
Contiene scelte rapide per creare nuovi oggetti di database e aprire gli oggetti esistenti.
6
Gli oggetti del database sono: tabelle, query, maschere, report, pagine, macro e moduli.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 13


5.2.1.4 Mostrare, nascondere le barre degli strumenti.

Cliccare con il pulsante destro del mouse su una barra


degli strumenti o su quella dei menù quindi, se nel
menù di scelta rapida che viene visualizzato non è
presente il nome della barra degli strumenti
desiderata, cliccare su “Personalizza…”

t
si visualizza l’omonima

r.i
finestra di colloquio ove
“spuntare” le barre degli
strumenti che si vogliono

cn
visualizzare.

Per nascondere una barra

o@
degli strumenti, cliccare con
il pulsante destro del mouse
su di essa e, dal menù di
scelta rapida che viene
visualizzato, deselezionare
la casella di controllo a
er
sinistra della barra stessa.
i
lb

5.2.1.5 Usare la funzione di Guida in linea (help) del programma.


.a

Per visualizzare la Guida mentre si lavora, è possibile utilizzare una delle seguenti
risorse:
rto

Riquadro ricerca libera


Per accedere rapidamente alla Guida, utilizzare il riquadro
Ricerca libera presente sulla barra dei menù.
In questa casella si digitano le domande per trovare le risposte desiderate.
be

Assistente di office
Se attivata la funzionalità (tramite selezione del comando
“Mostra l’Assistente di Office” che appare nell’elenco del menù
di aiuto), viene visualizzato “l’Assistente di Office”
ro

soprannominato Clippy .
Clippy, quando vi clicchiamo sopra, c’invita a digitare la domanda
relativa alla funzionalità di cui vogliamo delucidazioni, quindi
visualizza una finestra di riepilogo con l’elenco degli argomenti
pertinenti alla domanda effettuata. Cliccando su un argomento si
apre la finestra “Guida in linea di Microsoft Access”.
Esso sarà sempre presente nel desktop fintanto che si usa il programma Access
oppure lo si nasconda, o disattivi, con gli appositi comandi.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


14
Guida in linea di Microsoft Access
Cliccando sulla voce “Guida in linea di Microsoft
Access” presente nel menù “?”, viene visualizzata
la finestra “Guida in linea di Microsoft Access”.

Un’altra possibilità d’attivazione della


funzione d’aiuto è il tasto funzione F1.

t
r.i
La finestra della guida è composta da tre parti:

1) La barra degli strumenti permette, partendo da

cn
sinistra di:
o Affiancare automaticamente la finestra del documento e quella della
Guida.

o@
o Nascondere o mostrare, nella finestra della Guida, le schede Sommario,
Ricerca libera e Indice.
o Tornare indietro od andare avanti nella visualizzazione delle spiegazioni.
o Stampare la schermata con il supporto fornito.
o L’ultima icona, (Opzioni), contiene anche le precedenti funzioni.
er
2) La sezione schede tramite le quali è possibile:
o Visualizzare il Sommario.
o Digitare nella Ricerca libera una domanda relativa al programma di
i
Microsoft Office in uso.
lb

o Cercare parole o gruppi di parole specifici, oppure selezionare la parola


chiave desiderata dall'apposito elenco dell'Indice.
.a

3) La sezione esplicativa, a destra nella finestra, in cui sono riportate le


spiegazioni relative alle richieste eseguite nella sezione schede.
rto
be
ro

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 15


t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a
rto

Descrizione comandi
Se non si è sicuri dell'azione di un determinato comando o pulsante oppure si
desidera ottenere ulteriori informazioni sull'opzione di una finestra di dialogo, è
possibile visualizzare la Guida attraverso le descrizioni comandi. Le descrizioni
be

comandi visualizzano le informazioni relative ai diversi elementi dello schermo.

È possibile accedere alle descrizioni comandi in tre modi:


Per visualizzare la descrizione di informazioni su un comando di menù, un
ro

pulsante della barra degli strumenti o un'area dello schermo, scegliere


“Guida rapida” dal menù di aiuto “?” quindi fare clic sull'area per cui si
desidera visualizzare la Guida.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


16
Per visualizzare la descrizione
di una opzione di una finestra
di dialogo, fare clic sull’icona
nella finestra di dialogo,
quindi sull’opzione.

t
r.i
Per visualizzare il nome di un pulsante della barra degli

cn
strumenti, mantenere posizionato il puntatore del mouse
sul pulsante desiderato fino a visualizzarne il nome.

Access 2003

o@
Nella successiva versione di Access, la
2003, cliccando sulla voce “Guida in linea
di Microsoft Access” presente nel menù
“?”, o premendo il tasto F1 della tastiera,
viene visualizzato il riquadro attività
“Guida in linea Access”.
er
Nella casella Cerca è possibile digitare
parole o frasi specifiche per ottenere un
i
elenco di possibili risposte in ordine di
lb

importanza, con le risposte più probabili


all'inizio dell'elenco.
.a

In alternativa, è possibile fare clic sul


collegamento Sommario per cercare le
informazioni desiderate.
rto

Microsoft Office Online


Da questo riquadro si accede direttamente al sito Microsoft Office Online.
Nel sito Microsoft Office Online sono disponibili anche i seguenti servizi:
be

Risorse Informazioni aggiornate sotto forma di articoli pratici, argomenti


concettuali, rubriche e suggerimenti che consentono di trovare una
risposta a qualsiasi domanda sull'utilizzo dei programmi di Office 2003.
ro

Formazione Corsi di formazione per un utilizzo ottimale delle applicazioni di Office


2003. I corsi riguardano varie caratteristiche e operazioni di Office e
consentono di scoprire nuove funzionalità e di imparare le procedure
migliori per l'utilizzo dei prodotti.
Comunità Nei gruppi di discussione Microsoft si possono porre domande,
condividere informazioni e scambiare idee con altri utenti, compresi
esperti di ogni parte del mondo.
Download Aggiornamenti di prodotti, componenti aggiuntivi, convertitori e
visualizzatori da scaricare per i programmi di Office 2003.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 17


5.2.2 Operazioni comuni.
Un database creato da Access è costituito da vari elementi, necessari alla gestione
delle informazioni in esso contenute. Come già sappiamo, l’elemento base è la tabella
adibita a contenere i dati che, per il loro inserimento, selezione, elaborazione e
stampa, necessitano dell’azione di altri oggetti, anch’essi presenti all’interno del
database.
Alcune funzioni necessarie alla loro gestione sono le stesse indipendentemente che si

t
tratti di una maschera di inserimento o di ricerca, di una tabella piuttosto che di un

r.i
report di stampa.
5.2.2.1 Aprire scegliendo il tipo di visualizzazione, salvare e chiudere una tabella,
una query, una maschera, un report.

cn
Scegliere dall'elenco Oggetti, nella finestra del database, , il tipo
di elemento che si desidera aprire.

o@
Fare clic sull’oggetto da aprire e procedere con la scelta del tipo di
visualizzazione proposta, diversa in base al genere di oggetto:
Tabelle
Per aprire la tabella
in visualizzazione
Struttura, cliccare
er
sull’icona
nella barra degli
i
strumenti della fine-
lb

stra del database.


Per aprire la tabella in visualizzazione Foglio dati, fare clic sul pulsante nella
.a

barra degli strumenti della finestra del database.


Query
Per aprire la query in visualizzazione
rto

Struttura, cliccare sul pulsante


nella barra degli strumenti
della finestra del database.
be

Per aprire la query in visualizzazione


Foglio dati, fare clic sul pulsante
sulla barra degli strumenti della finestra del database.
ro

Maschere
Per aprire la maschera in
visualizzazione Struttura, fare clic sul
pulsante nella barra degli
strumenti della finestra del database.

Per aprire la maschera in


visualizzazione Maschera, fare clic sul
pulsante nella barra degli strumenti della finestra del database

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


18
Report
Per aprire il report in visualizzazione
Struttura, fare clic sul pulsante
nella barra degli strumenti
della finestra del database.
Per aprire il report in anteprima di
stampa, fare clic sul pulsante
nella barra degli strumenti

t
della finestra del database.

r.i
Salvataggio e chiusura.

cn
Gli oggetti del database possono essere salvati
cliccando sui comandi “Salva” o “Salva con
nome…” ” presenti nel menù “File” oppure,

o@
cliccando sull’icona , presente nella barra
degli strumenti.
er
Nel caso di un nuovo oggetto, o
della scelta del comando “Salva
con nome…”, si apre l’omonima
i
finestra di colloquio, rappresen-
lb

tata qui a sinistra, in cui la parola


oggetto sarà sostituita con il tipo
.a

specifico ed “xxxxxx” con il nome


attuale o quello assegnato automaticamente dal programma, che può essere
modificato; la tipologia viene assegnata automaticamente ma può essere ridefinita
rto

selezionandola dall’elenco proposto.

N.B. Non è necessario salvare i nuovi record. In Access le modifiche apportate ai


dati vengono salvate automaticamente ogni volta che si esce dal programma.
be

Tuttavia se, dopo l'ultimo salvataggio sono state apportate modifiche alla
struttura di un oggetto di database qualsiasi, verrà richiesto se si desidera
salvare queste modifiche prima di uscire dal programma.
ro

Per chiudere un oggetto è necessario


selezionarlo e scegliere il comando “Chiudi” dal
menù “File”, oppure fare clic sul pulsante Chiudi
presente in alto a destra nella finestra
dell'oggetto.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 19


5.2.2.2 Eliminare una tabella, una query, una maschera, un report.

Per poter procedere con l’eliminazione di un oggetto del database è necessario, per
primo, chiuderlo. In un ambiente multiutente assicurarsi che tutti gli utenti abbiano
chiuso l'oggetto di database.

Nella finestra del database scegliere nell'elenco Oggetti il tipo di


oggetto di database che si desidera eliminare.

t
r.i
Nell'elenco Oggetti
cliccare sull'oggetto
desiderato (ad es. la

cn
tabella “Categorie”)
e quindi premere il

tasto della

o@
tastiera o sull’icona
presente nella barra degli
strumenti della finestra del
database.
er
In alternativa si può cliccare sul comando “Elimina”
presente nel menù “Modifica”.
i
lb

5.2.2.3 Navigare tra i record di una tabella, di una query, di una maschera.
.a

I pulsanti di spostamento presenti nella barra degli strumenti di spostamento tra


record, posizionata in basso a sinistra del foglio dati o della maschera, consentono
rto

di spostarsi rapidamente tra i record:


be

Primo record

Record precedente
ro

Record successivo

Ultimo record

Nuovo record

Record specifico

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


20
5.2.2.4 Ordinare i record di una tabella, modulo, risultato di una query in ordine
numerico crescente o decrescente, e in ordine alfabetico crescente o
decrescente.

È possibile eseguire due tipi di ordinamento, ovvero l'ordinamento semplice e


l'ordinamento complesso.
Ordinamento semplice: in visualizzazione Maschera, Foglio dati o Pagina viene
eseguito l'ordinamento semplice, ovvero è possibile disporre tutti i record in ordine
crescente o decrescente, ma non è possibile utilizzare entrambi i criteri di

t
ordinamento 7in più campi.

r.i
L’ordinamento avviene, dopo aver selezionato la colonna o la casella relativi ai dati

cn
da riordinare, tramite le icone presenti nella barra degli strumenti.

Ordinamento complesso: In visualizzazione Struttura delle query, nella finestra


Ordinamento/filtro avanzato, è possibile eseguire ordinamenti complessi. Ciò

o@
significa che è possibile disporre i record in ordine crescente in base ad alcuni campi
e in ordine decrescente in base ad altri.

5.3 Tabelle
er
5.3.1 Record
5.3.1.1 Inserire, eliminare record in una tabella.
i
lb

Per inserire un record su una tabella aperta, si può cliccare sul pulsante
presente nella barra degli strumenti di spostamento tra record, localizzata in basso
nella finestra della tabella.
.a
rto
be

Il cursore viene posizionato all’interno del primo campo per l’inserimento dei dati.
ro

7
Criterio di ordinamento: metodo di organizzazione dei dati in base al valore o al tipo di dato. È possibile
ordinare i dati alfabeticamente, numericamente o per data. I tipi di ordinamento utilizzano un ordine crescente
(da 1 a 100, da A a Z) o decrescente (da 9 a 0, da Z a A).

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 21


Anche nel caso si usasse una maschera d’inserimento dati si clicca sul pulsante di
nuovo record per posizionarsi alla fine del foglio dati ed immettere un nuovo
record.

t
r.i
È comunque possibile, in visualizzazione foglio di calcolo, posizionarsi direttamente
con il cursore alla fine del foglio dati e digitare i valori da inserire; a sinistra viene

cn
visualizzato il selettore di record indicante che il record è in corso di modifica e
le modifiche non sono ancora state salvate.

o@
Per eliminare un record è necessario posizionarsi con il cursore nella colonna del
selettore di record per evidenziare tutti i campi (l’intera riga), quindi cliccare …
i er
lb

… sulla voce “Elimina record” presente nel menù


“Modifica”, o sull’icona , presente nella
.a

barra degli strumenti.

In alternativa, dopo aver selezionato il record si


rto

clicca su di esso con il tasto destro del mouse


per visualizzare la finestra di scelta rapida e
cliccare su “Elimina record”.
be
ro

Un’ultima finestra chiede conferma della volontà di eliminare definitivamente il


record:

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


22
5.3.2 Progettazione
5.3.2.1 Creare e assegnare un nome a una tabella e specificarne i campi con i
relativi tipi di dati, quali: testo, numero, data/ora, sì/no.

Nella finestra del


database si seleziona
“Tabelle” dall’elenco
Oggetti, quindi si

t
clicca sul comando

r.i
“Nuovo” presente
nella barra degli
strumenti.

cn
Si apre la finestra di
colloquio “Nuova
tabella”.

o@
In essa sono presenti tutte le modalità, di seguito spiegate, previste per la creazione
di una tabella.
er
CREARE UNA TABELLA IMMETTENDO I DATI IN UN FOGLIO DATI

Fare doppio clic su “Visualizzazione Foglio dati” della finestra di colloquio


i
“Nuova tabella”. viene visualizzato un foglio dati vuoto.
lb

I nomi di colonna
predefiniti sono Campo1,
Campo2 e così via.
.a

Per rinominarla si clicca


doppiamente sul nome
della colonna e si digita un
rto

nuovo nome, quindi si


preme INVIO.

È possibile inserire altre colonne in qualsiasi


be

momento cliccando sulla colonna a sinistra della


quale si desidera inserire una nuova colonna
quindi, dal menù “Inserisci”, scegliere la voce
“Colonna”. Rinominare la nuova colonna.
ro

Immettere i dati nel foglio dati inserendoli nella relativa colonna in base al
tipo; se, ad esempio, si stanno immettendo nomi e cognomi, immettere il
nome nella colonna “Nome” ed il cognome nella corrispondente colonna.
Se si immettono date, ore o numeri è consigliabile immetterli in un formato
uniforme in modo da consentire la creazione di un tipo di dati e di un formato di
visualizzazione appropriati per la colonna. Tutte le colonne lasciate vuote saranno
eliminate quando si salva il foglio dati.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 23


Dopo aver aggiunto i dati a tutte le colonne che si desidera utilizzare, fare clic

sul pulsante Salva , nella barra degli strumenti per salvare il foglio dati.

Viene visualizzata la richiesta dell’eventuale creazione di una chiave primaria8.

t
r.i
Se non sono stati immessi dati che possono essere utilizzati per identificare in
modo univoco ogni riga della tabella, è consigliabile scegliere Sì. In caso
contrario fare clic su No quindi, successivamente, in visualizzazione Struttura

cn
definire il campo che contiene tali dati come chiave primaria.

Ad ogni campo (colonna) verranno assegnati i tipi di dati in base al dato

o@
inserito. Se si desidera personalizzare ulteriormente la definizione di un campo
per modificarne, ad esempio, il tipo di dati oppure definire una regola di
convalida9 utilizzare la visualizzazione Struttura .

CREARE UNA TABELLA IN VISUALIZZAZIONE STRUTTURA


er
Fare doppio clic su
“Visualizzazione Strut-
tura” della finestra di
i
lb

colloquio “Nuova tabella”.


.a

Definire ogni
campo della
rto

nuova tabella.
be

Definire un
campo chiave
primaria prima di
ro

salvare la tabella.

Per salvare la cartella, fare clic su Salva , nella barra degli strumenti, e
quindi digitare un nome univoco per la tabella.

8
Uno o più campi (colonne) il cui valore o i cui valori identificano in modo univoco ogni record di una tabella.
Una chiave primaria non può ammettere valori Null e deve sempre avere un indice univoco. Viene usata per
collegare una tabella a chiavi secondarie dell'altra tabella.
9
Proprietà che definisce i valori di immissione validi per un campo o record in una tabella o per un controllo in
una maschera. Quando la regola non viene rispettata, viene visualizzato il messaggio specificato nella proprietà
MessaggioErrore.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


24
Attributi di un campo: Tipi di dati

Per la corretta funzionalità del database, tutti i campi devono essere definiti
correttamente, ovvero devono essere dichiarate le tipologie e le caratteristiche dei
dati che vi saranno contenuti.

Di seguito sono riepilogati tutti i tipi di dati dei campi di Microsoft Access con
l'indicazione dell'ambito di utilizzo e delle capacità di memorizzazione supportate.

t
Testo Da utilizzare per il testo o le combinazioni di testo e numeri, ad esempio gli

r.i
indirizzi, o per numeri che non richiedono calcoli. Memorizza fino a 255
caratteri.

cn
Memo Da utilizzare per testo lungo e numeri, ad esempio note o descrizioni.
Memorizza fino a 65.536 caratteri.

Numerico Da utilizzare per i dati numerici da inserire in calcoli matematici, ad

o@
eccezione dei calcoli con valuta. In tal caso, utilizzare il tipo di dati Valuta.

Data/Ora Da utilizzare per la data e l'ora.

Valuta Da utilizzare per i valori di valuta e per evitare gli arrotondamenti per
er
difetto nei calcoli.

Contatore Da utilizzare per i numeri univoci sequenziali (con incremento di una


unità alla volta) o per i numeri assegnati in modo casuale inseriti
i
lb

automaticamente quando si aggiunge un record.

Sì/No Da utilizzare per i dati ai quali può essere assegnato solo uno di due valori,
.a

ad esempio Sì/No, Vero/Falso, On/Off. I valori Null non sono consentiti.

Oggetto OLE Da utilizzare per gli oggetti OLE, ad esempio documenti di Microsoft
rto

Word, fogli di calcolo di Microsoft Excel, immagini, effetti sonori o altri dati
binari creati in altri programmi tramite il protocollo OLE.

Collegamento ipertestuale Da utilizzare per i collegamenti ipertestuali. Un


collegamento ipertestuale può essere un percorso UNC10 o un URL11.
be

Ricerca guidata Da utilizzare per creare un campo che consente di scegliere un


valore da un'altra tabella o da un altro elenco di valori tramite una casella
combinata. Se si sceglie questa opzione nell'elenco dei tipi di dati, verrà
ro

avviata una procedura guidata.

10
UNC (Universal Naming Convention): Convenzione per l'attribuzione dei nomi ai file che mette a
disposizione uno strumento per la localizzazione dei file indipendente dalla macchina. Invece di specificare
una lettera di unità e un percorso, un nome UNC utilizza la sintassi \\server\condivisione\percorso\nomefile.
11
URL (Uniform Resource Locator): Indirizzo che specifica un protocollo, ad esempio HTTP o FTP, ed il
percorso di un oggetto, documento, pagina Web o altra destinazione su Internet o su una Intranet, ad esempio
http://www.microsoft.com/.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 25


CREARE UNA TABELLA IN CREAZIONE GUIDATA TABELLA

Fare doppio clic su “Creazione


guidata Tabella” della finestra
di colloquio “Nuova tabella” e
seguire le indicazioni nelle
finestre di dialogo “Creazione

t
guidata Tabella”.

r.i
Di seguito viene riportato un
esempio sulla sequenza di passi
necessari alla realizzazione di

cn
una tabella scelta da un elenco
di modelli predefiniti.
La prima finestra di colloquio chiede di definire se la nuova tabella sarà usata in

o@
ambito professionale o privato: er
i
lb
.a
rto

In base alla scelta cambia l’elenco dei modelli di tabella proposti nella sezione
“Tabelle di esempio”; la sezione “Campi di esempio” mostra l’elenco dei campi
predefiniti tra cui scegliere quelli da utilizzare selezionandoli, per trasferirli nella
be

sezione “Campi in nuova tabella”, cliccando sull’icona .


Volendo trasferire tutti i campi si
clicca sull’icona .
ro

Una volta trasferiti i campi è


possibile rinominarli cliccando
su
Nella seconda finestra, in cui
viene richiesta l’assegnazione di
un nome alla nuova tabella, è già
selezionata l’impostazione auto-
matica della chiave primaria.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


26
Scegliendo di volere definire una chiave di nostro gradimento, si seleziona l’apposita
casella , ottenendo la visualizzazione della finestra
relativa alla specifiche della chiave primaria.

Si seleziona il campo
destinato a contene-
re la chiave, quindi
si sceglie il tipo di

t
dati che verranno

r.i
inseriti.

cn
Dopo la scelta della
chiave si arriva alla
finestra finale in cui
viene chiesto se si

o@
vuole:

1) modificare la strut-
tura della tabella
er
appena creata,
2) aprire la tabella per 1
immetterci i dati, 2
i
3
lb

3) creare, in modo
automatico, una
maschera per inse-
.a

rire i dati.
rto
be

Cliccando su si
conclude la realizzazione della
tabella in base alle scelte
eseguite.
ro

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 27


CREARE UNA TABELLA IMPORTANDOLA

Fare doppio clic su “Importa Tabella”


della finestra di colloquio “Nuova
tabella” e rispondere alle richieste
fatte nelle finestre di dialogo.

t
r.i
cn
o@
Nella finestra “Importa” si
chiedono le coordinate della
posizione e la tipologia della
tabella da importare.
Se scegliessimo una
tabella Access (tipo-
er
logia proposta in
automatico), verrebbe
visualizzata la finestra
i
“Importa oggetti”,
lb

relativa al file di
database corrispon-
.a

dente alle coordinate


immesse.
In essa sono elencati,
rto

per tipologia, tutti gli oggetti che lo compongono e su cui eseguire la scelta.

Nel presente esempio si


prosegue con l’importa-
be

zione di una tabella


excel.

La prima richiesta è
ro

quella di selezionare il
foglio di lavoro del file
excel prescelto.

Nella parte inferiore è


proposta un’anteprima
dei dati del foglio di
lavoro selezionato.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


28
Si prosegue con la
comunicazione che la
prima riga del foglio di
lavoro contiene le
intestazioni delle colon-
ne della tabella

t
r.i
cn
o@
Successivamente viene
chiesto se si vuole salvare
i dati in una nuova tabella,
o in una esistente.
er
La successiva finestra
i
lb

chiede di selezionare le
varie colonne, tramite i
tasti di scorrimento, e
.a

decidere se renderle
indicizzate o, eventual-
mente, saltarne l’im-
rto

portazione.
be

Segue la finestra di
ro

definizione di una
eventuale una chiave
primaria.

N.B. Può essere conve-


niente definire la chiave
primaria in un secondo
momento.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 29


L’ultima finestra di
colloquio chiede l’inse-
rimento del nome con
cui chiamare la nuova
tabella, dopo aver
importato i dati.

t
r.i
L’iter si conclude con la

cn
visualizzazione della
finestra di comunicazio-
ne sottostante.

o@
er
CREARE UNA TABELLA TRAMITE COLLEGAMENTO
i
lb

Fare doppio clic su “Creazione


.a

guidata Tabella” della finestra di


colloquio “Nuova tabella” e seguire le
indicazioni nelle finestre di dialogo
rto

“Collega Tabelle”.
be

Viene visualizzata la finestra


“Collega” in cui vengono richieste
le coordinate del database che
ro

contiene la tabella che si vuole


collegare.

Scelto il database si clicca sul pulsante

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


30
Viene visualizzata la
lista delle tabelle
che sono contenute
nel database.

Si seleziona la
tabella (o le tabelle)
da importare e si
clicca sul pulsante

t
r.i
cn
Nella finestra del database, una freccia
accanto al simbolo della tabella, indica che
essa è stata collegata quindi, se la tabella
origine viene in qualche modo modificata

o@
(ad esempio il nome o la localizzazione), è
necessario eliminare il collegamento in atto
e ricrearlo.

5.3.2.2 Applicare le proprietà dei campi, quali: dimensioni del campo, formato
er
numerico, formato data/ora, valore predefinito.

In alcuni casi può essere necessario modificare il tipo di dati dei campi che
contengono già informazioni.
i
lb

Può accadere, ad esempio, che per i dati importati non sia stato impostato il tipo di
dati desiderato o che il tipo di dati precedentemente impostato per un campo non
sia più valido.
.a

Prima di convertire un tipo di dati in un altro, è necessario considerare le


conseguenze delle modifiche sull'intero database. Se vi sono query, maschere e
rto

report che utilizzano il campo che viene convertito, potrebbe essere necessario
modificare le espressioni12 che dipendono dal campo modificato.

La modifica viene effettuata in visualizzazione


be

struttura, posizionandosi sul Nome campo da


modificare e cliccando nella casella Tipo dati
in modo da visualizzare la freccia che apre
l’elenco delle possibili tipologie
ro

Nella scheda “Generale” della sezione “Pro-


prietà campo” è possibile variare il formato in
base al tipo di dato: Data/ora, Valuta, ecc. ,
nonché le dimensioni.

12
Espressione: Combinazione di operatori matematici o logici, costanti, funzioni, nomi di campo, controlli e
proprietà che restituisce un valore unico. Le espressioni possono eseguire un calcolo, modificare caratteri o
eseguire dei test su dati.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 31


t
r.i
cn
Il seguente elenco riporta i risultati di una eventuale modifica:
Da tutti i tipi di dati a Contatore

o@
Non consentita in Microsoft Access.
Da Testo a Numerico, Valuta, Data/ora o Sì/No
Converte il testo nei valori appropriati. Assicurarsi che i valori siano adatti al
nuovo tipo di dati. I valori inadatti verranno eliminati.
Da Memo a Testo
er
Conversione semplice. I dati con lunghezza maggiore dell'impostazione della
proprietà Dimensione campo verranno troncati.
i
Da Numerico a Testo
lb

Converte i valori in testo. I numeri adottano il formato Numerico generico.


Da Numerico a Valuta
.a

Converte i numeri in valuta. Assicurarsi che i valori siano adatti al nuovo tipo
di dati. I valori inadatti verranno eliminati.
Da Data/ora a Testo
rto

Converte i valori in testo. I valori di data o di ora adottano il formato Data


generico.
Da Valuta a Testo
be

Converte i valori in testo. Il testo non include i simboli di valuta, ad esempio €.


Da Valuta a Numerico
Conversione semplice. Assicurarsi che i valori siano adatti al nuovo tipo di dati.
I valori inadatti verranno eliminati.
ro

Da Contatore a Testo
Converte i valori in testo. I valori possono essere troncati in base
all'impostazione della proprietà Dimensione campo
Da Contatore a Numerico
Conversione semplice. Assicurarsi che i valori siano adatti al nuovo tipo di dati.
I valori inadatti verranno eliminati.
Da Sì/No a Testo
Converte i valori in testo.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


32
5.3.2.3 Creare una regola di validazione per numeri, data/ora, valuta.

In Microsoft Access è possibile limitare i dati che possono essere immessi in un


campo definendo una regola di convalida per quel campo.
Se i dati immessi non sono conformi alla regola, verrà visualizzato un messaggio
d’errore che indica il tipo di immissioni consentite.

La regola di convalida è la proprietà che definisce i valori di immissione validi per un

t
campo o record in una tabella o per un controllo in una maschera. Quando la regola

r.i
non viene rispettata, viene visualizzato il messaggio specificato nella proprietà
MessaggioErrore.

cn
Una regola di convalida dei campi consente di verificare il valore immesso in un
campo quando l'utente lo lascia.

Esempio di creazione di una regola di convalida.

o@
Aprire una tabella in visualizzazione
Struttura.
Nella parte superiore della tabella
fare clic sul campo per il quale si
desidera definire la regola di
er
convalida.
Nella scheda “Generale” della
sezione “Proprietà campo” fare
clic sulla casella della proprietà
i
lb

“Valido se” e quindi digitare la


regola di convalida oppure fare
clic sul pulsante dei generatori
.a

per creare la regola di


convalida utilizzando il
13
Generatore di espressioni .
rto
be

Dalla finestra del


generatore di espres-
sioni clicchiamo sulla
ro

cartella “Operatori”
affinché, nella sezione
di destra, sia visibile
l’elenco degli operatori
tra cui scegliere quello
necessario.

13
Generatore di espressioni: Strumento di Access che può essere utilizzato per creare un'espressione.
Comprende un elenco di espressioni comuni che è possibile selezionare.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 33


Cliccandoci sopra due
volte, nella sezione
superiore, appare la
formula già impostata
che modificheremo
secondo necessità.

Ritornando alla visua-


lizzazione struttura,

t
r.i
nella casella “Mes-
saggio errore”, pre-
sente nella sezione

cn
“Proprietà campo”,
digiteremo il messaggio che, in fase di inserimento dei dati, verrà visualizzato, nel
momento in cui si passa al campo successivo, se il dato inserito non rientra nei
parametri prestabiliti.

o@
i er
lb

Se viene impostata una regola di convalida su una tabella contenente dei dati,
quando si salva la tabella verrà richiesto l’eventuale applicazione della nuova
regola ai dati esistenti. Se si conferma, in caso i dati esistenti violassero la regola
.a

di convalida, viene visualizzato un avviso.

Esempi di regole di convalida riferite a campi di tipo:


rto

data/ora Between #01/01/1999# And #31/12/2005# tra due date


numerico o valuta >12999 un valore maggiore di
testo >="N" testi che iniziano con le lettere da N a Z
be

5.3.2.4 Definire un campo come chiave primaria.

Una tabella di database include spesso una colonna (o una combinazione di


colonne), il cui valore identifica in modo univoco ogni riga della tabella.
ro

Questa colonna viene definita chiave primaria della tabella.


Per definire un campo come chiave primaria si procede come, di seguito, descritto.

Aprire una tabella in visualizzazione Struttura.

Selezionare il campo o i campi che si


desidera definire come chiave primaria.
Per selezionare un campo, fare clic sul
selettore di righe del campo desiderato.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


34
Per selezionare più campi, tenere premuto il tasto , quindi fare clic sul
selettore di righe di ciascun campo.

Fare clic sul pulsante Chiave primaria presente nella barra degli strumenti.

5.3.2.5 Indicizzare un campo con e senza duplicati.

t
Un indice è una struttura in cui vengono ordinati i valori di una o più colonne di una

r.i
tabella di database. Utilizzando gli indici è possibile trovare e ordinare i record più
rapidamente.
L'indice fornisce puntatori ai dati archiviati in colonne specifiche della tabella e

cn
quindi li ordina in base al tipo di ordinamento specificato.
Il database utilizza l'indice in modo analogo all'indice di un libro: vi cerca un
determinato valore e quindi segue il puntatore alla riga che contiene tale valore.

o@
Campi da indicizzare.
In genere, si indicizzano i campi in cui vengono effettuate le ricerche più di
frequente, i campi ordinati o quelli collegati mediante join14 a campi di altre tabelle
nelle query15.
Per indicizzare un determinato campo è necessario aprire la tabella in
er
visualizzazione Struttura.
Nella parte superiore della finestra fare clic sul campo per il quale si desidera creare
l'indice.
i
lb
.a
rto
be
ro

Nella sezione “Proprietà campo” fare clic sulla casella della proprietà Indicizzato,
quindi fare clic su Sì (Duplicati ammessi) oppure Sì (Duplicati non ammessi).

14
Join: collegamento fra un campo di una tabella o di una query e un campo con lo stesso tipo di dati in un'altra
tabella o query. Un join indica al programma la relazione esistente tra i dati. I record privi di corrispondenza
possono essere inclusi o esclusi, a seconda del tipo di join.
15
query: Interrogazione eseguita sui dati memorizzati nelle tabelle o richiesta di esecuzione di un'azione sui dati.
Una query può riunire dati da più tabelle che fungono da origine dati per una maschera, report o pagina di
accesso ai dati.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 35


5.3.2.6 Inserire un campo in una tabella esistente.

Aggiungere un campo a una tabella in visualizzazione Struttura.


Aprire la tabella in visualizzazione Struttura .

Per inserire il campo all'interno


della tabella, fare clic sulla riga al
di sotto della quale si desidera

t
aggiungere il campo.

r.i
Fare clic sul pulsante Inserisci
righe sulla barra degli

cn
strumenti.

o@
Per aggiungere il campo alla fine della
tabella, fare clic sulla prima riga
vuota.

Fare clic nella colonna Nome campo e


digitare un nome univoco per il campo.
er
Nella colonna Tipo dati, lasciare il tipo
di dati predefinito (Testo) oppure fare
clic sulla freccia, a destra della colonna
i
Tipo dati, e selezionare il tipo di dati
lb

desiderato.
Nella colonna Descrizione, digitare una
.a

descrizione delle informazioni che


saranno contenute nel campo. Tale
descrizione verrà visualizzata sulla barra
rto

di stato quando saranno aggiunti i dati


al campo e verrà inclusa nella
Definizione oggetto della tabella.
Tale descrizione è opzionale.
be

Aggiungere un campo (colonna) a una tabella in visualizzazione Foglio dati.


Aprire la tabella in visualizzazione Foglio dati.
ro

Fare clic sulla colonna a sinistra della quale si

desidera inserire una nuova


colonna, quindi scegliere Colon-
na dal menù Inserisci.
Fare doppio clic sull’intestazione
del nuovo inserimento e digitare
un nome univoco per la colonna.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


36
Dato che la nuova colonna
viene inserita sempre a sinistra
di quella selezionata, se la si
vuole in ultima posizione è
necessario spostarla trascinan-
dovela.

Nell’esempio si sposta la
colonna Cognome cliccandoci

t
r.i
sopra e, appena il cursore
assume l’aspetto dell’esempio,
si trascina fino alla nuova

cn
posizione che si conferma
rilasciando il tasto del mouse
che si era mantenuto premuto.

Se si desidera personalizzare
ulteriormente la definizione di un o@
campo, per modificarne ad esempio il tipo di dati oppure definire una regola di
er
convalida, utilizzare la visualizzazione Struttura della tabella.

5.3.2.7 Modificare l’ampiezza delle colonne, o delle righe, di una tabella.


i
lb

Aprire una tabella in visualizzazione foglio dati quindi:


Per impostare una larghezza specifica per una colonna, posizionare il puntatore sul
.a

bordo destro della colonna da ridimensionare, come illustrato nella figura, e


trascinare fino a ottenere la larghezza desiderata.
Per adattare la larghezza della colonna ai dati in essa contenuti, fare doppio clic sul
rto

bordo destro della relativa intestazione.


Trascinare il cursore per cambiare la
larghezza della colonna.
be

Fare doppio clic sul margine destro di


una intestazione di colonna per
cambiare la dimensione della colonna
ed adattarla ai dati in essa contenuti
ro

Per ridimensionare le righe, posizionare il


puntatore tra due selettori di record
qualsiasi sul lato sinistro del foglio dati,
come illustrato nella figura, e trascinare
fino a ottenere le dimensioni di riga
desiderate.
Trascinare qui per cambiare l’altezza delle
righe, per tutte le righe.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 37


5.4 Cercare informazioni
5.4.1 Operazioni fondamentali
5.4.1.1 Usare il comando di ricerca per trovare una parola, un numero, una data
specificati in un campo.

In visualizzazione Maschera o in visualizzazione Foglio dati selezionare il campo


(colonna) in cui si desidera effettuare la ricerca, …

t
r.i
cn
1. Cliccare sul pulsante Trova
o@
… quindi effettuare una delle seguenti operazioni:

Trovare occorrenze specifiche di un valore in un campo.


presente nella barra degli strumenti di
er
Visualizzazione Maschera o Visualizzazione Foglio dati.
2. Nella casella Trova digitare il valore che si desidera trovare.
i
lb
.a
rto

3. Impostare le eventuali altre opzioni desiderate nella finestra di dialogo


Trova e sostituisci. Per ulteriori informazioni su un'opzione, fare clic sul
be

pulsante e quindi sull'opzione desiderata


4. Cliccare sul pulsante .

Cercare campi vuoti o stringhe a lunghezza zero in un database di Access.


ro

Dopo aver selezionato il


campo (colonna) in cui si
desidera effettuare la
ricerca (nell’esempio si è
utilizzata la visualizza-
zione Maschera) si clicca
sul pulsante Trova
presente nella barra degli
strumenti, …

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


38
… quindi si effettua una delle seguenti operazioni:
Se i campi vuoti sono formattati in modo da visualizzare una stringa, ad
esempio "Sconosciuto", digitare la stringa formattata nella casella Trova e
assicurarsi che la casella di controllo Cerca in campi come formattati sia
selezionata.
Per trovare campi vuoti non formattati, nella casella Trova digitare Null o
Is Null e assicurarsi che la casella di controllo Cerca in campi come
formattati non sia selezionata.

t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a

Per trovare stringhe a lunghezza zero16 in un database di Microsoft


Access, digitare le virgolette doppie ("") nella casella Trova senza
rto

interporvi degli spazi e assicurarsi che la casella di controllo Cerca in


campi come formattati non sia selezionata.
Per cercare una o più occorrenze di un campo vuoto, scegliere il pulsante Trova
be

successivo .
5.4.1.2 Applicare un filtro ad una tabella, maschera.

Esistono quattro metodi per filtrare i record in una maschera o in un foglio dati:
ro

Filtro in base a selezione .


Filtro in base a maschera .
Filtro per <definizione>.
Ordinamento/filtro avanzato

16
Stringa a lunghezza zero: stringa che non contiene caratteri e può essere usata per indicare che non è
disponibile alcun valore per un campo. Per immettere una stringa a lunghezza zero, si digitano due segni di
virgolette separati da uno spazio (" ").

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 39


È inoltre possibile
filtrare i record in una
pagina di accesso ai
dati.
Le modalità di filtrag-
gio possono essere
selezionate sia dalla
barra degli strumenti che dal menù “Record”.

t
r.i
FILTRARE I RECORD SELEZIONANDO VALORI IN UNA MASCHERA O IN UN FOGLIO DATI (FILTRO IN BASE A
SELEZIONE).

cn
All’interno di un campo di una maschera (o sottomaschera), di un foglio
dati (o foglio dati secondario), individuare un'occorrenza del valore in base
al quale estrapolare i record che lo contengono.
Per selezionare un intero campo o una parte del valore contenuto, in relazione al

o@
tipo di risultato che si vuole ottenere, si procede come di seguito spiegato.
Per trovare i record nei quali l'intero contenuto del campo specificato corrisponde
alla selezione:
Selezionare l'intero contenuto di un campo o posizionare il punto di inserimento in
un campo senza eseguire alcuna selezione.
er
Ad esempio, selezionare il valore "Roma" nel campo “CITTA’” per restituire tutti i
record per cui Roma è stata impostata come città.
i
lb
.a
rto
be

Per trovare i record per i quali il valore del campo specificato inizia con gli stessi
caratteri selezionati:
Selezionare parte di un valore che inizia con il primo carattere in un campo.
Ad esempio, selezionare solo "Is" nel campo “NOMINATIVO” per restituire tutti i
ro

record che contengono un nominativo che inizia con "Is", ad esempio "Istituto …" e
"ISMAR …".

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


40
Per trovare tutti i record nei quali tutto il valore di tale campo o parte di esso

t
r.i
contiene gli stessi caratteri selezionati:
Selezionare parte di un valore che inizia dopo il primo carattere in un campo
Selezionare le lettere "om" nel campo “NOMINATIVO” per restituire tutti i record

cn
che includono le lettere "om" in qualsiasi parte del campo “NOMINATIVO”, ad
esempio "Biomolecolare", "Biomedica" e "Combustione".

o@
i er
lb

FILTRARE
.a

I RECORD DIGITANDO I VALORI IN UNA VISUALIZZAZIONE VUOTA DELLA MASCHERA O DEL


FOGLIO DATI (FILTRO IN BASE A MASCHERA).

Aprire una maschera in visualizzazione Maschera oppure una tabella o una


rto

query in visualizzazione Foglio dati. Cliccare il pulsante Filtro in base a


maschera, presente nella barra degli strumenti, per passare alla finestra
Filtro in base a maschera.
Scegliere il campo in cui si desidera specificare i criteri che i record devono
be

soddisfare per essere inclusi nella selezione risultante. Il criterio sarà scelto tra i
valori visualizzati nell’elenco del campo o sarà digitato nel campo stesso.
ro

Si sceglie un valore tra quelli elencati o

si seleziona Is Null o Is Not Null per trovare i


record nei quali un campo specifico è vuoto o
non è vuoto.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 41


Si può scrivere un’espressione
o uno specifico valore.

Dopo aver impostato i criteri si clicca su per applicare il filtro:

t
r.i
cn
Si clicca sempre su per rimuovere il filtro.

Nel caso di maschere è


o@
er
possibile inserire nel campo
un’espressione creata tramite
il generatore di espressioni,
i
selezionabile dal menù di
lb

scelta rapida, che si apre


cliccando con il tasto destro
del mouse sul campo.
.a

FILTRARE I RECORD SPECIFICANDO I CRITERI IN UNA MASCHERA O IN UN FOGLIO DATI (FILTRO PER
rto

<DEFINIZIONE>).

Aprire una maschera in visualizzazione Maschera oppure una tabella o una query in
visualizzazione Foglio dati e cliccare con il tasto destro del mouse nel campo della
be

maschera o del foglio dati che si desidera filtrare e, dal menù di scelta rapida che
viene visualizzato, digitare nella casella “Filtro per:”
il valore esatto del campo che si desidera sia contenuto nei record filtrati
(per trovare, ad esempio, tutti i record che contengono la parola "Londra" nel
ro

campo “Città”, digitare Londra nella casella “Filtro per:”

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


42
criteri più avanzati digitando l’espressione composta da identificatori,

t
operatori, caratteri jolly e valori che consentono di ottenere il risultato

r.i
desiderato.
Ad esempio, per trovare tutti i record, della tabella “Clienti” in cui il contenuto
del campo “Posizione” include il termine "Marketing", cliccare con il pulsante

cn
destro del mouse sul campo “Contatto”, quindi digitare *Marketing* nella
casella “Filtro per:” e, infine, cliccare il tasto Invio:

o@
er
Risultato della selezione:
i
lb
.a
rto

Oppure, per visualizzare dalla tabella “Ordini” solo i record relativi agli ordini
spediti oltre 15 giorni dalla data di richiesta, digitare nella casella “Filtro per:”,
be

l’espressione: [DataSpedizione]-[DataRichiesta]>15 e cliccare il tasto Invio:


ro

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 43


t
r.i
FILTRARE I RECORD UTILIZZANDO LA FINESTRA DELL'ORDINAMENTO/FILTRO AVANZATO.

Aprire una maschera in visualizzazione Maschera oppure una tabella o una query in

cn
visualizzazione foglio dati.:

o@
er
Cliccare nella maschera, nella
sottomaschera, nel foglio dati o
i
lb

nel foglio dati secondario che si


desidera filtrare e, dal menù
”Record” scegliere “Filtro”,
.a

quindi fare clic sul comando


“Ordinamento/filtro avanzato…”:
Viene visualizzata la griglia di struttura a cui aggiungere i campi necessari per
rto

specificare i valori, o gli altri criteri utilizzati dal filtro, per trovare i record:
be
ro

Per specificare un criterio di ordinamento, fare clic nella cella Ordinamento di un


campo, fare clic sulla freccia e selezionare un criterio di ordinamento.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


44
In Microsoft Access l'ordinamento inizia dal campo posizionato più a sinistra nella
griglia di struttura, quindi si procede con il campo subito a destra e così via.

Nella cella Criteri si inserisce il valore da cercare o


un'espressione comprendente i campi precedente-
mente inclusi. Applicare il filtro scegliendo il
pulsante Applica filtro sulla barra degli
strumenti.

t
5.4.1.3 Eliminare l’applicazione di un filtro da una tabella, maschera.

r.i
Un filtro può essere eliminato in modo permanente oppure semplicemente
rimosso. La rimozione permette di visualizzare tutti i record esistenti prima

cn
dell'applicazione del filtro stesso. Se un filtro viene semplicemente rimosso, è
possibile applicarlo nuovamente.

Eliminare un filtro in una tabella o in una maschera.

o@
Utilizzare questa routine per eliminare qualsiasi tipo di filtro, indipendentemente
dal metodo utilizzato per crearlo.
1. Fare clic nella maschera, sottomaschera, foglio dati o foglio dati secondario in
cui si desidera eliminare il filtro.
er
2. Passare alla finestra
dell'ordinamento/filtro
avanzato.
i
lb
.a
rto

3. Scegliere Cancella griglia


dal menù Modifica.
be

4. Fare clic sul pulsante


Applica filtro sulla
ro

barra degli strumenti.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 45


Rimuovere un filtro.
Per rimuovere un filtro e
visualizzare nuovamente i
record precedentemente
inclusi nella tabella, nella
query o nella maschera, fare
clic sul pulsante Rimuovi
filtro sulla barra degli

t
strumenti in visualizzazione

r.i
Maschera o in visualiz-
zazione foglio dati.

cn
o@
Rimuovere un filtro non significa eliminarlo. È possibile applicare nuovamente il
filtro facendo clic sul pulsante Applica filtro sulla barra degli strumenti.
Quando si rimuove un filtro da un foglio dati, vengono rimossi automaticamente
anche i filtri applicati a qualsiasi foglio dati secondario al suo interno.
er
5.5 Query
Le query consentono di visualizzare, modificare e analizzare i dati, contenuti nel
i
lb

database, in modi diversi. È possibile utilizzarle anche come origini record per
maschere, report e pagine di accesso ai dati.
In Microsoft Access sono disponibili numerosi tipi di query:
.a

Query di selezione - recupera i dati provenienti da una o più tabelle e visualizza i


risultati in un foglio dati nel quale, con alcune limitazioni, è possibile aggiornare i
record. Una query di selezione consente inoltre di raggruppare dei record e
rto

calcolare somme, medie, conteggi e altri tipi di totali.


Query con parametri - durante l’esecuzione visualizza una finestra di dialogo che
richiede informazioni, ad esempio richiede di specificare i criteri per il recupero
be

di record o di immettere il valore da inserire in un campo.


Query a campi incrociati - consentono di calcolare e di ristrutturare i dati per
semplificarne l'analisi; consente di eseguire una somma, una media, un
conteggio o qualsiasi altro tipo di totale sui dati raggruppati in base a due tipi di
ro

informazioni.
Query di comando - consente di apportare modifiche o di spostare molti record
con una sola operazione. Sono disponibili quattro tipi di query di comando:
Query di eliminazione che elimina un gruppo di record da una o più
tabelle;
Query di aggiornamento che apporta modifiche globali a un gruppo di
record di una o più tabelle;

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


46
Query di accodamento che aggiunge un gruppo di record di una o più
tabelle alla fine di una o più tabelle;
Query di creazione tabella che crea una nuova tabella in base a tutti i
dati o parte dei dati contenuti in una o più tabelle.
Query SQL - viene creata tramite un'istruzione SQL17 Il linguaggio SQL
(Structured Query Language) consente di eseguire ricerche, aggiornare e gestire
database relazionali, quali i database di Access.

t
r.i
5.5.1 Creare una query.

Nella finestra del database cliccare dall'elenco degli Oggetti, quindi

cn
cliccare il pulsante , presente nella barra degli strumenti.

o@
i er
lb
.a
rto

Si visualizza la finestra “Nuova query” dove si seleziona il tipo creazione query che
s’intende utilizzare tra quelle in elenco:

Visualizzazione struttura
be

Creazione guidata Query semplice


Creazione guidata Query a campi incrociati
ro

Creazione guidata Query ricerca duplicati


Creazione guidata Query ricerca dati non corrispondenti

17
Stringa/istruzione SQL: Espressione che definisce un comando SQL, come SELECT, UPDATE o DELETE e
include classi come WHERE e ORDER BY. Le stringhe/istruzioni SQL vengono usate tipicamente nelle
query e nelle funzioni di aggregazione.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 47


5.5.1.1 Creazione guidata Query semplice utilizzando una tabella.

Nella finestra di dialogo “Nuova query” si seleziona la voce “Creazione guidata


Query semplice”, confermando la scelta cliccando sul pulsante .

t
r.i
cn
Viene visualizzata la finestra “Creazione guidata Query semplice” in cui troviamo la

o@
casella “Tabelle/query” dove, tramite la freccia di scorrimento al lato, si seleziona la
tabella o la query da
utilizzare tra quelle
presenti nel database.
Nella metà inferiore
er
della finestra sono
presenti la casella
“Campi disponibili:”
i
dove si visualizza
lb

l’elenco dei campi che


compongono l’ele-
mento (tabella o
.a

query), da noi selezio-


nato. Tramite i tasti di
rto

trasferimento portia-
mo nella casella di
destra, “Campi
selezionati:”, i campi che costituiranno la struttura del risultato.
be

Una segnalazione nella finestra, ci avvisa che è possibile utilizzare più di una
tabella o query (o soluzioni miste), in modo da ottenere come risultato una terza
tabella, o query, costituita da campi selezionati da uno, due o più elementi di
partenza.
ro

Si prosegue cliccando sul pulsante .


Nella successiva ed ultima finestra si è invitati a digitare nome da assegnare alla
nuova query al posto di quello assegnato automaticamente dall’applicazione.
Per concludere si deve scegliere tra l’apertura della query come foglio dati, per la
visualizzazione delle informazioni e la visualizzazione della struttura per la sua
modifica.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


48
Si termina cliccando

sull’icona .

Viene visualizzata la
struttura della query
appena creata in cui
è possibile variare i

t
campi e la loro posi-

r.i
zione, dare un ordi-
namento, o inserire i
criteri di selezione.

cn
Nel presente esem-
pio viene inserito
“Buenos Aires” nel
campo “Città”.

o@
i er
lb
.a

Cliccando sul pulsante “Esegui” , nella barra degli strumenti, si esegue la query
in base ai parametri inseriti ottenendo il sottostante risultato in cui sono riportati gli
rto

unici tre clienti residenti a Buenos Aires:


be
ro

5.5.1.2 Creazione guidata Query semplice utilizzando due tabelle.

Se fosse necessario utilizzare due tabelle perché, ad esempio, si vuole realizzare una
query che restituisca un elenco di ordini del primo trimestre (in questo caso
necessitano sia la tabella Clienti che la tabella Ordini), s’interviene nella finestra
“Creazione guidata Query semplice” dove si selezionano sia le tabelle che i campi
che dovranno essere utilizzati nella query stessa.
Dalla tabella “Clienti” selezioniamo i campi “IDCliente”, “NomeSocietà”, “Città” e
“Paese” mentre, della tabella “Ordini”, utilizziamo il campo “DataOrdine”.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 49


Dopo aver selezionato
i campi della prima
tabella, si passa alla
successiva cliccando
sulla freccia a destra
della casella “Tabelle/
query”, per visualiz-
zare l’elenco delle
tabelle, e/o query, da

t
r.i
scorrere per effet-
tuare la nuova selezio-
ne.

cn
o@
er
Una volta selezionati
tutti i campi utilizzati
dalla nuova query, si
procede cliccando su
i
lb

.
La successiva finestra
.a

chiede se la nuova
query dovrà essere di
dettaglio o di riepi-
rto

logo.

Selezionando la casel-
la “Riepilogo" si attiva
be

il pulsante delle rela-


tive opzioni
ro

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


50
Cliccando su si visualizza la finestra delle opzioni ove decidere il
tipo di funzione matematica da utilizzare sui campi elencati (quelli selezionati nella
creazione della query e che sono di tipo numerici o valuta).

t
r.i
cn
Nel presente esempio
si prosegue con la
creazione di una
query di dettaglio

o@
quindi, nella succes-
siva finestra, viene
chiesto d’inserire un
nome da assegnare al
posto di quello propo-
er
sto automaticamente.
i
Dovendo assegnare i
lb

criteri di selezione, si
spunta la casella
“Modificare la strut-
.a

tura della query” e si clicca sul pulsante .


rto

Viene visualizzata
la finestra della
be

struttura della
query dove, nella
parte superione,
sono riportate le
ro

tabelle utilizzate
e la linea di
unione che ne
rappresenta la
relazione.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 51


Per evitare risultati non rispon-
denti alle aspettative, è neces-
sario verificare le proprietà
della relazione cliccando su di
essa con il tasto destro del
mouse e selezionando “Pro-
prietà join” causando l’apertura
dell’omonima finestra:

t
r.i
In essa sono riportati i
nomi delle due tabelle

cn
ed il campo che le rela-
ziona, in basso sono
elencate le possibili so-
luzioni ottenibili.

o@
Volendo conoscere per
ogni cliente tutti gli or-
dini fatti nel primo tri-
mestre dell’anno, si sele-
zionerà la terza solu-
zione.
er
Dopo la conferma si modifica la linea che rappresenta il “Join”.
Dato che ci interessano gli ordini del primo trimestre di un determinato anno, nella
i
casella Criteri del campo “Data Ordine” scriveremo:
lb

Between #01/01/1997# And #31/03/1997#


.a
rto
be

5.5.1.3 Creazione di una Query a campi incrociati.

Le query a campi incrociati consentono di calcolare e riorganizzare i dati per


semplificarne l'analisi. Le query a campi incrociati vengono utilizzate per eseguire
ro

una somma, una media, un conteggio o qualsiasi altro tipo di totale sui dati
raggruppati.

La query di selezione raggruppa solo i totali


in verticale per impiegato e per categoria.
Ne consegue la creazione di più record che
rende più difficile il confronto tra i totali di
impiegati diversi.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


52
La query a campi incrociati
visualizza le stesse informazioni, ma
le raggruppa sia in orizzontale che in
verticale in modo che il foglio dati sia più sintetico e facile da analizzare.
È possibile creare una query a campi incrociati, da zero, in visualizzazione Struttura
oppure utilizzando una procedura guidata. Nella griglia di struttura, specificare i
valori dei campi che costituiranno le intestazioni di colonna, quelli che costituiranno
le intestazioni di riga e quelli di cui calcolare la somma, la media, il conteggio o altri

t
totali.

r.i
cn
o@
Le impostazioni nelle righe della griglia di struttura determinano le modalità
er
di visualizzazione dei dati.
Questa impostazione visualizza i valori del campo come intestazione di riga.
i
Questa impostazione visualizza i valori del campo come intestazione di
lb

colonna.
Queste impostazioni visualizzano il totale degli specifici ordini.
.a

Vediamo ora come sia possibile


rto

riorganizzare i dati della tabella


Vendite, riportata qui a lato, per
mettere a confronto le vendite
effettuate per categoria di prodotto.
be

1. Nella finestra del database


cliccare su
dall'elenco degli Oggetti.
ro

2. Cliccare sul pulsante


nella barra degli strumenti della
finestra del database per
visualizzare la finestra di dialogo
”Nuova query” in cui si
seleziona la voce “Creazione
guidata Query a campi
incrociati”e si conferma cliccando su .

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 53


t
r.i
cn
3 Seguire le istruzioni delle successive finestre che guidano nella creazione di
questo tipo di query:

Per prima cosa viene


chiesto di selezionare
la tabella o la query che
contiene i campi da
utilizzare.
o@
er
Volendo includere cam-
pi appartenenti a più
i
tabelle e/o query, è
lb

necessario creare, pre-


cedentemente, una
.a

query che li includa o


utilizzare la procedura
“Visualizzazione Strut-
rto

tura”.

Quindi si procede
be

selezionando il campo i
cui valori, in esso
contenuti, saranno le
intestazioni delle ri-
ro

ghe. Nel nostro esem-


pio è il campo Cogno-
me, in quanto vogliamo
che ogni riga identifichi
un venditore.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


54
Il passo successivo è
quello di definire il
campo i cui valori
contenuti costitui-
ranno le intestazioni
delle colonne.

t
Scegliendo il campo

r.i
NomeCategoria,ai
ogni colonna rap-
presenterà una di-

cn
versa categoria mer-
ceologica.

L’ultima scelta è rela-


tiva al campo i cui
contenuti, elaborati
da una determinata
o@
er
funzione, scelta da
un elenco di possibi-
lità, rappresente-
i
ranno il valore
lb

espresso all’incrocio
tra righe e colonne:
.a
rto
be

La creazione si
conclude con l’as-
ro

segnazione del no-


me da assegnare alla
neonata query.

Cliccando
si visualizza il
seguente risultato:

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 55


Se la query risultante non soddisfa le aspettative, è possibile eseguire di nuovo la

t
r.i
creazione guidata oppure modificare la query in visualizzazione Struttura.

Le query a campi incrociati sono identificate dall’icona .

cn
5.5.1.4 Creazione Query ricerca duplicati.

Tramite la Creazione guidata Query ricerca duplicati è possibile creare una query di

o@
selezione per stabilire se esistono record duplicati in una tabella. Ad esempio, è
possibile eseguire la ricerca in un campo di Access per individuare eventuali valori
duplicati relativi allo stesso fornitore oppure in un campo Città per verificare se
nella stessa città sono presenti diversi fornitori.

1. Nella finestra del database scegliere Query nell'elenco degli


er
Oggetti.
2. Cliccare sul pulsante nella barra degli strumenti della finestra del data-
i
base per visualizzare la finestra di dialogo ”Nuova query” in cui si seleziona la
lb

voce “Creazione guidata Query ricerca duplicati”e quindi fare clic su


.a
rto
be
ro

3. Seguire le indicazioni nelle finestre di dialogo della creazione guidata:

Il primo passo è indicare su quale tabella, o query, si vogliono cercare i valori


duplicati.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


56
t
r.i
cn
Si prosegue sele-
zionando i campi
che devono essere
messi a confronto
o@
i er
lb

Nella penultima fi-


nestra di dialogo
viene chiesto di sele-
.a

zionare eventuali,
ulteriori, campi per
meglio definire il
rto

risultato che si andrà


ad ottenere.
be

Nell'ultima finestra di
ro

dialogo, oltre all’inse-


rimento del nome da
assegnare alla query,
è possibile scegliere
di eseguire la query
oppure di visualiz-
zarne la struttura.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 57


N.B. Il campo Zona della tabella Clienti del database di esempio Northwind
(di Microsoft Office) è stato modificato con i valori duplicati.

t
r.i
cn
5.5.1.5 Creazione guidata Query di ricerca dati non corrispondenti.

o@
1. Nella finestra del database clicca-re nell'elenco degli Oggetti.
2. Cliccare dalla barra degli strumenti della finestra del database per
visualizzare la finestra di dialogo ”Nuova query” in cui si seleziona la voce
“Creazione guidata Query ricerca dati non corrispondenti”e quindi fare clic su
i er
lb
.a
rto
be

3. Seguire le indi-
cazioni nelle fi-
nestre di dialogo
della creazione
ro

guidata:

Nel presente esem-


pio vogliamo trova-
re quei clienti che
non hanno emesso
ordini d’acquisto.

Il primo passo, quindi, è di selezionare la tabella da


controllare, in questo caso la tabella Clienti.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


58
Ora si deve selezio-
nare l’elemento ove
è presente il campo
contenente i valori
che dovrebbero cor-
rispondere a quelli
contenuti nella ta-
bella Clienti.

t
r.i
Clicchiamo sulla ta-
bella Ordini e poi su

cn
.

La successiva finestra

o@
di colloquio chiede di
specificare i campi
che contengono i
dati, che devono cor-
rispondere, in en-
er
trambe le tabelle se-
lezionate.
i
In questo esempio il
lb

campo IDCliente,
identifica sia i clienti
presenti nell’anagra-
.a

fica sia quelli che


hanno emesso ordini
d’acquisto.
rto

Nella penultima fi-


nestra di dialogo
viene chiesto di se-
be

lezionare eventuali,
ulteriori, campi per
meglio definire il ri-
sultato che si andrà
ro

ad ottenere.

Ad esempio, si vo-
gliono conoscere
anche i nominativi, e
le loro posizioni
aziendali, dei contatti
nelle società selezio-
nate.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 59


Nell'ultima finestra di dialogo, oltre all’inserimento del nome da assegnare alla
query, è possibile scegliere di eseguire la query oppure di visualizzarne la struttura.

t
r.i
cn
o@
er
5.5.1.6 Creazione Query in visualizzazione struttura.
i
Fare doppio clic su , presente come prima voce
lb

nell’elenco della finestra “Nuova query”, che si visualizza dopo aver selezionato
l’oggetto e cliccato sull’icona :
.a
rto
be
ro

Si apre una finestra di creazione di una query generica di selezione, in cui inserire le
tabelle (o le query) e le relazioni che le uniscono, specificare i campi da utilizzare,
definire i criteri di selezione o di filtro e le funzioni o le espressioni/istruzioni sql, in
modo da ottenere i risultati desiderati.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


60
Sovrapposta alla finestra della struttura, è visualizzata la finestra “Mostra tabella”,
in cui sono presenti gli elenchi delle tabelle e delle query, tra cui selezionare
(facendo doppio clic su di esse) quelle da utilizzare.
Nel presente esempio vogliamo creare una query idonea a verificare l’andamento
trimestrale delle vendite, per prodotto nell’anno 1998.

t
r.i
cn
Selezioniamo, quindi le tabelle:
o@
Categorie (per visualizzare la categoria di appartenenza)
er
Prodotti (per visualizzare la denominazione dei prodotti)
Ordini (per individuare i prodotti venduti in un determinato anno).
i
N.B. Ogni Tabella (o Query) selezionata viene inserita nella finestra di creazione
lb

della nuova query tramite il pulsante ; alla fine si prosegue


.a

cliccando su .
Per come è stato realizzato il database, non esiste un collegamento diretto tra la
tabella Ordini e la tabella Prodotti quindi è necessario creare un collegamento, tra
rto

le due tabelle, utilizzando una terza tabella: Dettagli ordini.


Essa contiene sia il campo IDOrdine, presente anche nella tabella Ordini, che il
campo IDProdotto, presente anche nella tabella Prodotti:
be
ro

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 61


In caso di sua chiusura, per riaprire la finestra
“Mostra tabella” in modo da selezionare l’ultima
tabella, si clicca sulla voce “Mostra tabella …”
presente nel menù “Query” o sull’icona ,
presente nella barra degli strumenti.
Ora è necessario valorizzare la sezione inferiore della finestra di creazione della
query inserendo i campi delle specifiche tabelle, o query, che devono essere
utilizzati; decidere se mostrarli nel risultato finale, con il loro nome ovvero

t
assegnandone un altro; scrivere le espressioni18, utilizzando il generatore di

r.i
espressioni tramite l’icona , necessarie a realizzare il risultato prefissato.
L’inserimento dei campi avviene tramite la funzione “drag & drop”, ovvero

cn
trascinarli nella posizione voluta.
Automaticamente viene inserito nel campo “Tabella:” il nome della tabella di
provenienza del campo stesso.

o@
i er
lb
.a

Se, alla fine degli inserimenti, ci si rende conto che è necessario spostare i campi,
magari per inserirne di nuovi, oppure crearne di nuovi che, prodotti da espressioni,
rto

non sono presenti nelle tabelle selezionate, ovvero si vuole ordinare i dati risultanti,
mostrare o nascondere alcuni campi ed inserire o modificare i criteri di selezione, si
procede con le modalità riportate nei successivi paragrafi.
Dette funzioni sono utilizzate anche in fase di modifica di query esistenti.
be

5.5.2 Modificare una query.


5.5.2.1 Eliminare, spostare, nascondere, mostrare campi.
ro

In visualizzazione struttura si selezionano una, o più, colonne tramite la


barra orizzontale posta sul lato superiore della colonna, chiamata selettore di
colonna; per selezionare più colonne adiacenti, trascinare il puntatore del mouse
sui relativi selettori:

18
Espressione: combinazione di operatori matematici o logici, costanti, funzioni, nomi di campo, controlli e
proprietà che restituisce un valore unico. Le espressioni possono eseguire un calcolo, modificare caratteri o
eseguire dei test su dati.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


62
Selettore di colonna

Colonna selezionata Puntatore trascinato


nella nuova posizione

Dopo aver trascinato il puntatore sulla nuova posizione si rilascia il tasto del mouse
per completare lo spostamento.

t
Per cancellare i campi selezionati si preme il tasto .

r.i
Per nascondere, o mostrare, un campo dal risultato di una query si seleziona (segno
di spunta) o meno la casella di controllo Mostra:

cn
o@
5.5.2.2 Modificare una query inserendo, eliminando criteri.

Per eliminare una riga dei criteri, fare clic in qualsiasi punto della riga, quindi
scegliere “Elimina righe” dal menù “Modifica”.
er
Righe
i
lb

criteri
.a

Per inserire una riga dei criteri, fare clic sulla riga al di sotto della posizione in cui si
desidera visualizzare la nuova riga e quindi scegliere “Righe” dal menù “Inserisci”.
rto

Verrà inserita una nuova riga al di sopra della riga selezionata.


be
ro

Nuova riga criteri

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 63


I criteri sono delle condizioni poste in una query per
identificare specifici record. Ad esempio, invece di
visualizzare tutte le categorie dei prodotti
commercializzati, è possibile visualizzare soltanto le
Bevande. Per ottenere tale risultato è necessario
inserire “Bevande”nel campo criteri della colonna “NomeCategoria”.

Nell’esempio che si sta utilizzando si vuole verificare


l’andamento delle vendite, per prodotto, dell’anno

t
1998; in questo caso è necessario inserire nella cella

r.i
criteri un’espressione che delimiti l’anno di riferimento:
Between #01/01/1998# And #31/12/1998#

cn
5.5.2.3 Criteri di selezione e combinazioni d’espressioni.

È possibile utilizzare le espressioni per creare i criteri di filtro e di query.

o@
Il modo più semplice per creare un'espressione consiste, in genere, nel trovare un
esempio di espressione simile a quella che si desidera creare, quindi modificarlo a
seconda delle esigenze.
Tra gli operatori di selezione più utilizzati vi sono quelli che si riferiscono ad
intervalli di valori o a valori non corrispondenti:
er
Si cercano i record contenenti, nello specifico
= Uguale a
campo, un preciso valore.
i
Si cercano i record contenenti, in un
> Maggiore di
lb

determinato campo, un valore superiore a.


Si cercano i record contenenti, in un
>= Maggiore o uguale a determinato campo, un valore uguale o
.a

superiore a.
Si cercano i record contenenti, in un
< Minore di
rto

determinato campo, un valore inferiore a.


Si cercano i record contenenti, in un
<= Minore o uguale a determinato campo, un valore uguale od
inferiore a.
be

Si cercano i record che, in un determinato


<> o Not Diverso da campo, non sia presente uno specifico valore.

Quando si digitano delle espressioni in più celle Criteri, in Microsoft Access queste
ro

vengono combinate tra loro con l'operatore And oppure Or. Se le espressioni si
trovano in celle diverse nella stessa riga, viene utilizzato l'operatore And, il che
significa che verranno restituiti solo i record che soddisfano i criteri in tutte le celle.
Se le espressioni si trovano in righe diverse della griglia di struttura, viene utilizzato
l'operatore Or, il che significa che verranno restituiti i record che soddisfano i criteri
di alcune celle.

Gli esempi seguenti illustrano modi diversi di combinare i criteri con l'operatore And
o con l'operatore Or.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


64
Operatore OR utilizzato in un campo:

Il paese è SP o RJ.

Access visualizza tutti i nomi di società che


soddisfano uno dei criteri.

t
r.i
Operatore OR utilizzato tra due campi:

cn
Il nome di una società inizia con H o il paese è RJ.

o@
Access visualizza tutti i nomi di società che
soddisfano i criteri per il primo o per il secondo
campo.
er
Operatore AND utilizzato in un campo:

Il nome di una società inizia con l’articolo (the) e


i
comprenda la parola “box” (scatola).
lb

Access visualizza tutti i nomi di società che


.a

soddisfano entrambi i criteri.

Operatore AND utilizzato tra due campi:


rto

Il nome di una società inizia con H e il paese è RJ.


be

Access visualizza tutti i nomi di società che


soddisfano i criteri per il primo o per il secondo
campo.
ro

Tre campi utilizzano l’operatore Or e l’operatore AND:

Il nome di una società inizia con H e il paese è


RJ, oppure il paese è SP e la città inizia con C.

Access visualizza tutti i nomi di società che


soddisfano i criteri per la prima o per la seconda
riga della griglia di struttura.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 65


5.5.2.4 Modificare il nome di un campo, in una query, o creare un campo calcolato.

La modifica del nome di un campo nella griglia di struttura della query, si riflette
anche su tutti gli oggetti derivanti dalla query (foglio dati della query, una nuova
maschera, un nuovo report o una nuova pagina d’accesso ai dati).

È possibile rinominare un campo di una query per descrivere i dati in modo più
preciso. Ciò risulta particolarmente utile quando si definisce un nuovo campo
calcolato19 oppure si calcola una somma, un conteggio o un altro tipo di formula in

t
un campo esistente.

r.i
Per rinominare un campo la query deve essere in
visualizzazione struttura.

cn
o@
Volendo cambiare il nome del campo
“VenditeProdotto”,…

… si posiziona il cursore a sinistra della prima


lettera del nome del campo nella griglia di
er
struttura e si digita il nuovo nome,
“VenditeCategoria”, nome seguito dai due
punti (:).
i
lb

Volendo creare ex-novo un


campo calcolato, si posiziona il
cursore nella casella Campo:
.a

della posizione in cui si vuole


inserire l’espressione, si digita il
nuovo nome seguito dai due
rto

punti e s’inserisce la formula.


Dato che la casella è troppo piccola per visualizzare tutta l’espressione,
cliccandoci sopra con il tasto destro del mouse si visualizza il menù di
be

scelta ove si clicca sull’icona per aprire l’omonima


finestra in cui è possibile visualizzare l’intera espressione.
Nell’esempio utilizzato, l’espressione serve a impostare nel campo il prefisso
ro

“Trim.” seguito dal numero del trimestre (espresso dall’argomento “q”), rilevato
dalla funzione DatePart, in base alla data presente nel campo DataSpedizione.

5.5.2.5 Campi di struttura “Formula:” e “Ordinamento:”.

È possibile aggiungere i valori in un campo o eseguire altri calcoli sui dati


specificando il tipo di calcolo desiderato.

19
Campo calcolato: campo, definito in una query, che visualizza il risultato di un'espressione invece dei dati
memorizzati. Il valore viene ricalcolato ogni volta che viene modificato un valore nell'espressione.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


66
Cliccando sull’icona Totali , presente nella barra
degli strumenti, si visualizza il campo “Formula:”
Si utilizzano funzioni di aggregazione (utilizzate per
calcolare i totali), quale Somma o Media, per
eseguire il calcolo su tutti i record contenuti in ogni
campo della griglia di struttura.
Si utilizza la funzione Raggruppamento per calcolare

t
valori distinti per gruppi di record in un campo.

r.i
È possibile ordinare i risultati della query specificando un tipo di ordinamento nella
griglia della struttura:

cn
Se viene specificato un criterio di ordinamento per più campi, Microsoft Access
esegue l'ordinamento in base al campo più a sinistra, in modo da consentire la
disposizione dei campi che si desidera ordinare da sinistra verso destra nella griglia
di struttura.

o@
er
Ordinamento crescente o decrescente o rimozione di un ordinamento.

A questo punto si hanno tutti gli elementi base per concludere la realizzazione della
i
nostra query iniziale (verificare l’andamento trimestrale delle vendite, per prodotto
lb

nell’anno 1998) che risulterà come sotto riportato:


.a
rto
be
ro

5.5.2.6 Definire il tipo di query.

In fase di creazione di una query, o aprendone una


esistente in visualizzazione struttura , in base
alle funzioni che dovranno essere eseguite, è
possibile determinare il tipo query tra le opzioni che
vengono proposte cliccando sull’icona Tipo di query
presente nella barra degli strumenti.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 67


Query di eliminazione: questo tipo di query elimina un gruppo di record da una
o più tabelle. È possibile, ad esempio, utilizzare una query di eliminazione per
rimuovere i prodotti di cui è stata interrotta la produzione o per i quali non
esistono ordini.
Query di aggiornamento: questo tipo di query apporta modifiche globali a un
gruppo di record di una o più tabelle. È possibile, ad esempio, aumentare i
prezzi del 10% per tutti i prodotti caseari o aumentare gli stipendi del 5% per le
persone appartenenti a una determinata categoria lavorativa.

t
Query di accodamento: Questo tipo di query aggiunge un gruppo di record di

r.i
una o più tabelle alla fine di una o più tabelle. Si supponga, ad esempio, che
vengano acquisiti nuovi clienti e un database contenente una tabella di
informazioni relative a tali clienti. Anziché digitare nuovamente tutte le

cn
informazioni, è possibile accodarle alla propria tabella Clienti.
Query di creazione tabella Questo tipo di query crea una nuova tabella in base
a tutti i dati o parte dei dati contenuti in una o più tabelle.

5.5.3 Eseguire una query.


o@
Quando si apre una query di selezione o una query a campi incrociati, esse sono
eseguite automaticamente ed i risultati vengono visualizzati in visualizzazione Foglio
er
dati.
Nella finestra del database scegliere nell'elenco Oggetti e, dall’elenco
visualizzato, fare doppio clic sulla query che si desidera aprire o, dopo averla
i
lb

selezionata, cliccare sull’icona nella barra degli strumenti della finestra del
database:
.a
rto
be
ro

A differenza di quanto accade per le query di selezione e per le query a campi


incrociati, non è possibile visualizzare i risultati di una query di comando aprendola in
visualizzazione Foglio dati. È tuttavia possibile visualizzare in anteprima i dati che
saranno interessati dall'esecuzione della query di comando.
Per visualizzare in anteprima i record interessati in visualizzazione Foglio dati, dopo
aver aperto la query in visualizzazione struttura, si clicca sul pulsante Visualizza
nella barra degli strumenti.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


68
Per ogni tipo di query di comando verranno visualizzate le seguenti informazioni:

Tipo query Visualizzati nel foglio dati


Aggiornamento I campi da aggiornare
Elimina record I record da eliminare
Creazione tabella I campi da includere nella nuova tabella

t
Accodamento I record da aggiungere a un'altra tabella

r.i
Per tornare alla visualizzazione Struttura della query, fare nuovamente clic sul

cn
pulsante Visualizza nella barra degli strumenti per, eventualmente, apportare
le modifiche necessarie.
Cliccare sul pulsante Esegui nella barra degli strumenti per eseguire la query.

o@
È consigliabile eseguire una copia dei dati che verranno modificati o spostati dalla
query di comando, qualora fosse necessario ripristinarli dopo l'esecuzione della
query.

5.6 Maschere
er
Una maschera è un tipo di oggetto di database utilizzato principalmente per:
Aggiungere o eliminare dei record nelle tabelle.
i
lb

Modificare i valori dei campi nelle tabelle.


Ordinare i record nelle tabelle e nelle query.
.a

Ricercare alcuni record con determinati valori nei campi in tabelle e query.
Effettuare calcoli con i dati delle Tabelle.
rto

Visualizzare in un formato opportuno le tabelle o le query e in particolare per


visualizzare ogni singolo record.

5.6.1 Operare con le maschere.


be

La maggior parte delle maschere è associata a una tabella e/o una o più query20 del
database. L'origine record21 di una maschera fa riferimento ai campi della tabella e
della query ad essa collegata. Non è necessario che una maschera contenga tutti i
ro

campi della tabella o query a cui è collegata

20
Query: Interrogazione condotta sui dati memorizzati nelle tabelle o richiesta di esecuzione di un'azione sui
dati. Una query può riunire dati da più tabelle che servono come origine dati per una maschera, report o
pagina di accesso ai dati.
21
Origine record: Origine dei dati collegati ad una maschera, report o pagina di accesso ai dati. In un database
di Access, potrebbe essere una tabella, una query o un'istruzione SQL. In un progetto di Access, potrebbe
essere una tabella, una visualizzazione, un'istruzione SQL o una stored procedure.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 69


Una maschera associata memorizza
o recupera i dati dall'origine record
collegata.

Le altre informazioni della maschera,


quali il titolo, la data e il numero di
pagina, sono memorizzate nella

t
struttura della maschera.

r.i
cn
Gli elementi grafici quali le linee ed i rettangoli sono memorizzati nella struttura
della maschera.

I dati derivano dai campi dell’origine record sottostante (collegato).

o@
I calcoli derivano da un’espressione memorizzata nella struttura della maschera.

Il testo descrittivo è memorizzato nella struttura della maschera.


er
Per creare un collegamento tra una maschera e la relativa origine record, è possibile
utilizzare oggetti grafici denominati controlli22. Il tipo di controllo più comune per la
visualizzazione e l'inserimento dei dati è la casella di testo.
i
lb
.a
rto
be

Le etichette visualizzano testi descrittivi.


ro

Le caselle di testo visualizzano i dati provenienti ed i dati inseriti nella tabella


Prodotti.

Una casella di testo utilizza un’espressione per calcolare un totale.

22
Controllo: Oggetto dell'interfaccia grafica utente, ad esempio una casella di testo, una barra di scorrimento o
un pulsante di comando, che consente di controllare il programma. È possibile utilizzare i controlli per
visualizzare dati o scelte, eseguire un'azione o facilitare la lettura dell'interfaccia utente.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


70
5.6.2 Creare una maschera.
Esistono tre modi per creare una maschera:
In base a una tabella o query utilizzando la Maschera standard
Basata su una tabella o query con la procedura guidata.
Manualmente in visualizzazione Struttura

t
5.6.2.1 Creare una maschera in base a una tabella, o query, utilizzando la Maschera

r.i
standard.

La Maschera standard consente di creare una maschera che visualizza tutti i campi

cn
ed i record della tabella o della query sottostanti (origine o destinazione dei dati
transitanti nella maschera). Se l'origine record selezionata contiene la tabella o
query correlate, la maschera includerà anche tutti i campi e i record di tali origini
record.

o@
1. Nella finestra del database scegliere Maschere nell'elenco degli
Oggetti.
2. Cliccare sul pulsante
nella barra degli strumenti della
er
finestra del database per
visualizzare la finestra di dialogo
”Nuova maschera”, in cui
i
selezionare una delle seguenti
lb

creazioni guidate:
Maschera standard: a
.a

colonne. Ciascun campo


viene visualizzato su una
riga distinta con una
rto

etichetta a sinistra.
Maschera standard:
tabulare. I campi di ciascun record vengono visualizzati su una riga, con
le etichette visualizzate una sola volta nella parte superiore della
be

maschera.
Maschera standard: foglio dati. I campi di ciascun record vengono
visualizzati nel formato di righe e colonne, con un record in ogni riga e
ro

un campo in ogni colonna. I nomi di campo vengono visualizzati nella


parte superiore di ogni colonna.
Maschera standard: tabella pivot. La maschera viene aperta in
visualizzazione Tabella pivot e per aggiungere campi è possibile
trascinarli dall'elenco dei campi nelle diverse aree della visualizzazione.
Maschera standard: grafico pivot. La maschera viene aperta in
visualizzazione Grafico pivot e per aggiungere campi è possibile
trascinarli dall'elenco dei campi nelle diverse aree della visualizzazione.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 71


3. Fare clic sulla tabella o sulla query che include i dati sui quali si desidera basare
la maschera.

4. Scegliere .
Maschera tabulare

Maschera a colonne

t
r.i
cn
Maschera foglio dati

o@
i er
lb

Maschera tabella pivot


.a

Maschera grafico pivot


rto
be
ro

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


72
5.6.2.2 Creare una maschera basata su una o più tabelle o query con la procedura
guidata.

Quando si utilizza la procedura guidata, vengono richieste informazioni dettagliate


sulle origini record, i campi, il layout e il formato desiderato e viene creata una
maschera in base alle risposte fornite.

1. Nella finestra del database scegliere Maschere nell'elenco degli


Oggetti.

t
r.i
2. Cliccare sul pulsante
nella barra degli strumenti della
finestra del database per

cn
visualizzare la finestra di dialogo
”Nuova maschera” in cui
selezionare la voce “Creazione

o@
guidata Maschera”.
3. Cliccare sul nome della tabella o
di una query che include i dati su
cui si desidera sia basata la
maschera.
er
4. Cliccare su .
i
5. Seguire le istruzioni riportate nella procedura guidata:
lb

La prima finestra della crea-


zione guidata invita a sce-
.a

gliere i campi, proposti nella


casella “Campi disponibili:”
(1) e, tramite i tasti freccia,
rto

spostarli nella casella di quelli


selezionati (2).
Se si desidera includere i
campi di più tabelle o query
be
ro

nella maschera, prima di


procedere con la schermata
successiva, si seleziona, nella
casella “Tabelle/query” (3) una
ulteriore origine dati e si ripete
il passaggio relativo alla
selezione dei campi.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 73


Nell’esempio si è lasciato
quello a colonne.

Il secondo passaggio invita a


scegliere il tipo di maschera
che si vuole realizzare.

La successiva finestra chiede


di scegliere lo stile grafico

t
r.i
con cui deve essere visualiz-
zata la nuova maschera.

cn
L’ultima finestra invita ad
inserire il nome per la nuova

o@
maschera (4) (automatica-
mente viene proposto lo
stesso nome dell’origine dati
scelto).
er
Se si volessero apportare
delle modifiche si spunta la
casella appropriata oppure si
procede, cliccando sul tasto
i
lb

, in modo da aprire
la maschera per visualizzare o inserire le informazioni (che è la scelta di default) (5).
.a
rto
be

5.6.2.3 Creare una maschera manualmente in visualizzazione Struttura.


ro

È possibile creare una maschera semplice e personalizzarla in visualizzazione


Struttura in base alle specifiche esigenze.
1. Nella finestra del database scegliere Maschere nell'elenco degli
Oggetti.
2. Cliccare sul pulsante nella barra degli strumenti della finestra del
database per visualizzare la finestra di dialogo ”Nuova maschera” in cui
selezionare la voce “Visualizzazione Struttura”.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


74
3. Cliccare sul nome della tabella
o di una query che include i
dati su cui si desidera sia
basata la maschera.

4. Cliccare su .

5. Viene visualizzata la finestra

t
della maschera in visualiz-

r.i
zazione struttura con, accanto,
l’elenco dei campi dell’origine
dati selezionata

cn
Si procede sele-
zionando i campi

o@
che si vogliono
utilizzare nella
maschera e, te-
nendo premuto il
tasto del mouse,
er
trascinarli dove si
vuole siano inse-
riti.
i
lb

I campi trasferiti
hanno l’aspetto di
.a

caselle di testo
identificate da una
etichetta conte-
rto

nente, in auto-
matico, il nome del
campo.
be

Chiudendo la maschera
ro

con , viene visualiz-


zata la finestra di
richiesta di salvataggio:

A cui segue la richiesta di un


nome da attribuire alla nuova
maschera.
In automatico viene proposto
“Maschera1”.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 75


5.6.3 Utilizzare una maschera per inserire, modificare, cancellare record e
spostarsi tra i record.
Prendiamo ad esempio la tabella “DESTINATARI”, di seguito rappresentata, su cui
operare tramite la maschera “PROVA MASCHERA”…

t
r.i
cn
Come si può notare,

o@
dato l’utilizzo di una
tabella contenente già
dei record, la maschera
visualizza i dati del
primo.
er
Per variarli ci si posiziona all’interno della casella di testo su cui agire (1) e si digita la
i
nuova informazione (2). Appena si passa ad altro record, la banca dati viene
lb

aggiornata (3).
.a
rto
be

Primo record
ro

I pulsanti di navigazione presenti nella barra


Record precedente
degli strumenti di spostamento tra record,
posizionata in basso a sinistra della Record successivo
maschera, consentono di spostarsi
rapidamente tra i record: Ultimo record

Nuovo record

Record specifico

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


76
5.6.4 Inserire, modificare testo nell’intestazione, piè di pagina di una
maschera.
Ogni maschera è composta da tre sezioni base:
Intestazione.
Corpo.
Piè di pagina.

t
r.i
Mentre il Corpo della maschera ha lo scopo principale di contenere i valori della
tabella, o generati dalla query, alla quale la maschera è associata all’interno di campi
o controlli23, le sezioni intestazione e piè di pagina servono per contenere le

cn
informazioni comuni a tutti i record.

Per visualizzare l'intestazione e il piè di pagina di una maschera, si clicca sull’apposita


voce, contenuta nel menù “Visualizza”:

o@
i er
lb
.a

Posizionandosi all’in-
rto

terno della sezione


che si vuole modi-
ficare e, grazie alla
“casella degli stru-
be

menti” che si può


visualizzare cliccando
sull’icona (presen-
te nella barra degli
ro

strumenti), si inseri-
scono gli oggetti
necessari a comple-
tare la maschera.

23
controllo: Oggetto dell'interfaccia grafica utente, ad esempio una casella di testo, una barra di scorrimento o un
pulsante di comando, che consente di controllare il programma. È possibile utilizzare i controlli per visualizzare
dati o scelte, eseguire un'azione o facilitare la lettura dell'interfaccia utente.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 77


5.7 Casella degli strumenti.
La casella degli strumenti è un’insieme di
strumenti disponibili in visualizzazione
Struttura per aggiungere controlli a una
maschera, un report o una pagina di accesso
ai dati. L'insieme di strumenti disponibili per
le pagine è diverso da quello delle maschere e

t
dei report.

r.i
Gli strumenti in essa contenuti sono:

Le etichette che sono utilizzate in una maschera, in un report o in una pagina

cn
di accesso ai dati per visualizzare testo descrittivo come titoli, didascalie o
brevi istruzioni. Se l’etichetta è associata a un altro controllo, ad esempio una
casella di testo, essa conterrà una definizione che è quella utilizzata come

o@
intestazione di colonna in visualizzazione Foglio dati di una maschera.

Quando si crea un'etichetta utilizzando lo strumento , essa è autonoma,


ovvero non è associata ad alcun controllo. Le etichette autonome non
appaiono in visualizzazione Foglio dati.
er
Etichetta autonoma

Etichette associate a caselle di testo


i
lb

Le caselle di testo vengono utilizzate in una maschera, in un report o in una


.a

pagina di accesso ai dati per visualizzare i dati da un'origine record. Questo


tipo di casella di testo viene definita casella di testo associata poiché è
associata ai dati di un campo. Le caselle di testo possono anche non essere
rto

associate. È possibile tramite lo strumento creare, ad esempio, una casella


di testo non associata per visualizzare i risultati di un calcolo o per accettare
l'input di un utente. I dati di una casella di testo non associata non vengono
memorizzati.
be

Queste caselle associate visualiz-


zano i dati dei campi NomeProdotto
e PrezzoUnitario di una tabella.
ro

Questa casella non associata visua-


lizza il risultato di un calcolo.

Le caselle di riepilogo contengono elenchi costituiti da righe di dati. Una


casella di riepilogo di una maschera può avere una o più colonne che possono
essere visualizzate con o senza intestazione. Se una casella di riepilogo a più
colonne è associata, vengono memorizzati i valori di una delle colonne. In una
pagina di accesso ai dati una casella di riepilogo ha una sola colonna senza
intestazione.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


78
Quando si clicca su un valore in una casella di
riepilogo …

… se la casella è associata il valore selezionato


viene inserito nel campo associato.

Origine record sottostante alla quale è


associata la maschera.

t
r.i
La casella combinata riunisce le caratteristiche di una casella di testo e di una
casella di riepilogo. In essa è possibile sia digitare nuovi valori che selezionare i

cn
valori dall'elenco. L'elenco di una casella combinata è costituito da righe di
dati, suddivise in una o più colonne con o senza intestazione.
Quando si immette del testo o si seleziona un valore in una casella combinata

o@
associata, il valore immesso o selezionato viene inserito nel campo a cui è
associata la casella.

Digitare il testo direttamente nella casella


combinata…
er
… o cliccare sulla freccia …

… per visualizzare un elenco di valori.


i
lb

Il pulsante di comando viene utilizzato in una maschera, o in una pagina di


.a

accesso ai dati, per avviare un'azione o un set di azioni da eseguire in risposta


al clic su di esso. È possibile ad esempio creare un pulsante di comando che
apre un'altra maschera. Per fare in modo che un pulsante di comando esegua
rto

un'azione su una maschera è necessario scrivere una macro24 o una routine


evento25 e allegarla alla proprietà Su clic del pulsante.
Utilizzando la “Creazione guidata Pulsante di comando”, che viene
visualizzata quando viene creato un pulsante di comando in una maschera o
be

report, viene creata automaticamente una routine evento che viene allegata
al pulsante.
ro

La casella di controllo è utilizzata in una maschera, in un report o in una


pagina di accesso ai dati come controllo autonomo per visualizzare un valore
Sì/No da una tabella, una query o un'istruzione SQL sottostante.
Nell’esempio la casella di controllo è associata al campo “Sospeso” di una
tabella. Il tipo di dati del campo è Sì/No.

24
macro: Azione o gruppo di azioni che è possibile utilizzare per automatizzare le attività.
25
routine evento: Routine eseguita automaticamente in risposta a un evento iniziato dall'utente o dal codice del
programma oppure attivato dal sistema.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 79


Se la casella presenta un segno di spunta, il valore è Sì, in caso contrario è No.

Casella di controllo, autonoma, associata al campo


“Sospeso”.

Il pulsante di opzione in una maschera, in un report o in una pagina di accesso


ai dati è utilizzato come controllo autonomo per visualizzare un valore di tipo

t
Sì/No di un' origine record sottostante. Nell’esempio sottostante, il pulsante

r.i
di opzione è associato al campo “Sospeso” di una tabella di un database. Il
tipo di dati contenuto nel campo “Sospeso” è Sì/No. Se il pulsante di opzione
è selezionato, il valore è Sì, in caso contrario è No.

cn
Il valore del campo “Sospeso”, associato, al
pulsante di opzione è Si.

o@
Un gruppo di opzioni è utilizzato in una maschera, in un report o in una
pagina di accesso ai dati per visualizzare un set limitato di alternative.
er
In un gruppo di opzioni è possibile selezionare una sola opzione alla volta. Se
si desidera presentare un maggior numero di opzioni è necessario utilizzare
una casella di riepilogo o una casella combinata.
i
lb

Etichetta
Il gruppo di opzioni è la cornice che
.a

racchiude i controlli.
Pulsanti di opzione
rto

In un gruppo di opzioni è possibile


selezionare una sola opzione alla
volta.
be

Un interruttore è utilizzato in una maschera come controllo autonomo per


visualizzare un valore Sì/No da un'origine record sottostante.
Nel seguente esempio l'interruttore è associato al campo “Sospeso” di una
ro

tabella di un database. Il tipo di dati del campo “Sospeso” è Sì/No. Quando il


pulsante è premuto, il valore nella tabella è Sì. Quando il pulsante non è
premuto, il valore nella tabella è No.

Questo interruttore, associato al campo “Sospeso”,


essendo premuto, attribuisce il valore Sì a detto
campo.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


80
Un controllo Struttura a schede viene utilizzato per raggruppare diverse
pagine di informazioni in un'unica serie. Ciò risulta particolarmente utile
quando si lavora con molti controlli ordinabili in due o più categorie. È
possibile ad esempio utilizzare un controllo Struttura a schede in una
maschera Impiegati per separare le informazioni relative alla carriera
professionale da quelle personali.

Le informazioni relative alla carriera

t
professionale vengono visualizzate in

r.i
questa pagina.

Le informazioni personali, quali

cn
indirizzo e telefono abitazione, sono
visualizzate in questa pagina.

una maschera o su un report.


o@
Immagine: utilizzata per inserire un’immagine statica, non modificabile, su

Cornice oggetto non associato: utilizzato per visualizzare un oggetto OLE non
er
associato, ad esempio un foglio di calcolo Excel, su una maschera o su un
report. Nello spostamento tra record, l’oggetto rimane costante.
i
lb

Cornice oggetto associato: consente di visualizzare in una maschera o in un


report oggetto OLE, ad esempio una serie d’immagini. Questo controllo viene
utilizzato per oggetti memorizzati in un campo dell’origine record sottostante
.a

la maschera od il report. Nello spostamento tra record, vengono visualizzati


oggetti diversi.
rto

Interruzione pagina: è utilizzato per creare un nuovo schermo in una


maschera, una nuova pagina in una maschera stampata o una nuova pagina in
un report.
be

Sottomaschera/sottoreport. Una sottomaschera è una maschera inserita


all'interno di un'altra maschera. Le sottomaschere sono particolarmente utili
per visualizzare i dati di tabelle o query26 caratterizzate dalla relazione uno-a-
ro

molti. È possibile, ad esempio, creare una maschera con una sottomaschera


per visualizzare i dati delle tabelle “Categorie” (rappresentano il lato "uno"
della relazione) e “Prodotti” (che rappresentano il lato "molti" poiché, per
ogni categoria, possono esistere più prodotti).

26
Query: interrogazione condotta sui dati memorizzati nelle tabelle o richiesta di esecuzione di un'azione sui
dati. Una query può riunire dati da più tabelle che servono come origine dati per una maschera, report o pagina
di accesso ai dati.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 81


La maschera principale mostra i dati del lato
“uno” della relazione.

La sottomaschera mostra i dati del lato


“molti” della relazione.
La maschera principale e la sottomaschera sono collegate in modo da
visualizzare nella sottomaschera solo i record correlati al record corrente della
maschera principale. Se, ad esempio, nella maschera principale è visualizzata

t
la categoria Bevande, nella sottomaschera appaiono solo i prodotti di tale

r.i
categoria.

cn
Linea: da utilizzare su una maschera, report o pagina di accesso ai dati per
evidenziare, ad esempio, informazioni correlate o particolarmente importanti
o per suddividere una maschera o pagina in sezioni differenti.

o@
Rettangolo: utilizzato per produrre effetti grafici, ad esempio il
raggruppamento di un set di controlli correlati o per evidenziare dati
importanti su una maschera, report o pagina di accesso ai dati.
Altri controlli: apre l’elenco di tutti i controlli disponibili.
er
5.8 Stampe
i
lb

5.8.1 Report, esportazione di dati


Il report rappresenta un metodo efficace per stampare i dati. La possibilità di
.a

controllare le dimensioni e l'aspetto di ogni elemento di un report consente di


mostrare le informazioni nel modo desiderato.
rto

Creare etichette postali.

Visualizzare i totali in un grafico.


be

Raggruppare i record in categorie.

Calcolare i totali
ro

La maggior parte dei report è associata a tabelle e/o query del database. L'origine
record di un report fa riferimento ai campi delle tabelle e delle query sottostanti
(collegate).

Un record associato ottiene i dati dall'origine record sottostante. Altre informazioni


relative alla maschera, quali titolo, data e numero di pagina, sono memorizzate nella
struttura del report.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


82
Il titolo del report e le intestazioni di colonna sono
memorizzati nella struttura del report.
La data proviene da un’espressione memorizzata nella
struttura del report.
I dati provengono dai campi della tabella, della query
o dell’istruzione SQL sottostante.
I totali provengono da espressioni memorizzate nella

t
struttura del report.

r.i
Per creare il collegamento tra un report e la relativa origine record, utilizzare oggetti
grafici denominati controlli27. I controlli possono essere caselle di testo che

cn
visualizzano nomi e numeri, etichette che visualizzano i titoli o linee decorative che
organizzano graficamente i dati e migliorano l'aspetto del report.

o@
i er
lb
.a
rto

5.8.2 Creare e salvare un un report basato su una tabella, query.


È possibile creare rapidamente diversi tipi di report utilizzando le procedure guidate.
be

Utilizzare la Creazione guidata Etichetta per creare le etichette postali, la Creazione


guidata Grafico per creare i grafici o la Creazione guidata Report per creare un report
standard. Quando si utilizza questa procedura guidata, vengono richieste delle
informazioni e viene creato un report in base alle risposte fornite.
ro

La realizzazione di un report inizia selezionando, nell'elenco degli Oggetti della finestra del
database, l’icona e cliccando sul pulsante nella barra degli
strumenti della finestra del database; in questo modo viene visualizzata la finestra
di dialogo ”Nuovo report” in cui scegliere il tipo di creazione tra quelle elencate.

27
Controllo: oggetto dell'interfaccia grafica utente, ad esempio una casella di testo, una barra di scorrimento o
un pulsante di comando, che consente di controllare il programma. È possibile utilizzare i controlli per
visualizzare dati o scelte, eseguire un'azione o facilitare la lettura dell'interfaccia utente.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 83


5.8.2.1 Creazione guidata Report.
Si seleziona, dalla finestra di dialogo
”Nuovo report”, la voce “Creazione
guidata Report”.

Volendo realizzare un catalogo dei


prodotti commercializzati, abbiamo
la necessità di utilizzare entrambe le
tabelle “Categorie” e “Prodotti”.

t
r.i
Si seleziona dall’elenco delle tabelle
e query presenti nel database la
prima delle due tabelle (Categoria) e

cn
si prosegue con la successiva finestra
di colloquio “Creazione guidata
Report” cliccando su .

o@
Una volta individuati,
tra quelli disponibili, i
campi da utilizzare ed
averli trasferiti nella
casella “Campi sele-
er
zionati, cliccando su
o , si
seleziona la seconda
i
tabella per procedere
lb

con la scelta degli altri


campi necessari per
.a

completare il report.

Si prosegue cliccando
rto

su .
be

Viene visualizzata una


ro

anteprima del report


con i dati raggruppati
in base ai campi della
prima tabella.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


84
Cliccando sul nome della seconda tabella si
visualizza un raggruppamento dei dati in base ad
essa.
Cliccando sul pulsante si apre la
finestra dei Suggerimenti che fornisce ulteriori
informazioni sui raggruppamenti automatici

t
r.i
cn
In essa, cliccando su
è
possibile aprire le

o@
finestre Esempi che
propongono diversi
report creati in base a
diverse modalità di
raggruppamento dei
dati come di seguito
er
mostrato.
i
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 85


t
r.i
cn
o@
er
Proseguendo con la
i
lb

creazione guidata, la
successiva finestra
viene chiesto se si
.a

vogliono definire i sot-


togruppi e/o cambiare
le priorità (livello) ai
rto

campi elencati.
be

Nel riquadro a destra


nella finestra, viene
riportata un’anteprima
ro

in base alle scelte


effettuate.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


86
Di seguito viene
chiesto di definire un
ordinamento dei re-
cord, che saranno
presenti nel report,
in base ad un
massimo di quattro
campi.

t
r.i
Con “Opzioni di rie-
pilogo” si chiede di …

cn
o@
… definire quale funzione
di riepilogo assegnare,
eventualmente, ai campi
elencati.
i er
lb
.a

La finestra successiva
(a destra), chiede di
scegliere l’aspetto
rto

grafico del report e


l’orientamento della
stampa sul foglio
cartaceo.
be

Il passo successivo è
quello di scegliere lo
ro

stile da utilizzare per i


caratteri le linee ed i
colori.

Cliccando sulle varie


voci è possibile veder-
ne un’anteprima nella
apposita finestra.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 87


L’ultima finestra
propone automatica-
mente un nome da
assegnare al report.
Lo si può variare
oppure si conferma
cliccando direttamen-
te sul pulsante

t
.

r.i
cn
o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


88
Se il risultato non risulta soddisfacente, è possibile variarne le caratteristiche in
visualizzazione struttura:

t
r.i
cn
o@
i er
lb

5.8.2.2 Report standard a colonne e report standard tabulare.


.a

Si seleziona, dalla finestra di dialogo ”Nuovo report”, la voce “Report standard:


colonne” o “Report standard: tabulare”:
rto
be
ro

Si seleziona la tabella, o la query, in base a cui creare il report e si conferma


cliccando su .

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 89


REPORT STANDARD A COLONNE

Ogni campo viene visualizzato su una riga distinta con un'etichetta a sinistra.

t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

Per le modifiche si passa alla visualizzazione struttura.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


90
t
r.i
cn
o@
er
REPORT STANDARD TABULARE
i
lb

I campi contenuti in ogni record vengono visualizzati su un'unica riga e le etichette


vengono stampate una sola volta nella parte superiore di ogni pagina.
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 91


Visualizzazione struttura:

t
r.i
cn
5.8.2.3 Creazione report in Visualizzazione struttura.

o@
er
Volendo realizzare un report che
utilizza i dati di più tabelle, basiamo il
i
lb

report su di una query.


In questo esempio viene utilizzata la
query “Prodotti per categoria”.
.a

Nella finestra “Nuovo Report” …


rto
be

… cliccare su “Visualiz-
ro

zazione Struttura” e sele-


zionare il nome della query
da utilizzare.
Confermare con .
Viene visualizzata la fine-
stra di struttura assieme
alla finestra dei campi della
query da utilizzare.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


92
Da questo punto i passi da effettuare sono identici a quelli utilizzati per modificare
un report che in anteprima di stampa risulta non soddisfare le aspettative.

5.8.3 Modificare la collocazione dei campi di dati e le intestazioni


all’interno di un report.

La collocazione dei

t
campi all’interno

r.i
del report avviene
tramite la loro se-
lezione, dalle fine-

cn
stre che li elen-
cano, e trascinan-
doli all’interno del-

o@
la struttura nella
posizione prescelta
e rilasciando, quin-
di, il pulsante del
mouse (drag &
drop).
i er
Per spostare la casella dall’etichetta, o viceversa, si posiziona il puntatore del mouse,
lb

che assume l’aspetto di una mano con l’indice


puntato ( ), sul relativo quadratino nero
dell’oggetto da spostare e si trascina nella nuova
.a

posizione, all’interno della stessa sezione.

Se, invece, si vogliono spostare sia la casella di testo


rto

che l’etichetta contemporaneamente, le si


trascinano, quando il puntatore del mouse assume
l’aspetto di una mano aperta ( ), nella nuova
posizione che può essere anche in un’altra sezione
be

della struttura.

Volendo aumentare o diminuire le dimensioni della casella di


ro

testo o dell’etichetta, ci si posiziona con il cursore del mouse su


uno dei quadratini neri e, quando il puntatore cambia aspetto:
doppia freccia verticale, orizzontale od obliqua, si trascina nel
senso della freccia.

Per cambiare il testo contenuto nell’etichetta, si clicca due volte


su di essa affinché il cursore non appaia come un trattino nero
verticale, all’interno di essa permettendo di cambiarne il testo
contenuto.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 93


Un’altra possibilità è quella di
selezionare l’etichetta, cliccare
sull’icona Proprietà , presente
nella barra degli strumenti e, nella
finestra delle proprietà dell’etichetta
selezionata, posizionarsi con il cursore
nel campo Etichetta per variarne il
contenuto.

t
r.i
La visualizzazione, o meno, delle intestazioni e
piè di pagina, sia della report che della pagina,
dipendono dalla selezione delle relative voci

cn
presenti nel menù “Visualizza”.

Una volta resi visibili possono esservi inseriti e/o


modificati i campi, gli oggetti ed i controlli.

report in ordine crescente, decrescente.


o@
5.8.4 Raggruppare i dati sotto un’intestazione specifica (campo) di un

Le informazioni di un report possono essere divise in sezioni. Tutti i report hanno una
sezione Corpo, ma un report può comprendere anche sezioni per l'intestazione del
er
report, l'intestazione della pagina, il piè di pagina della pagina e il piè di pagina del
report. Ogni sezione ha una funzione specifica e viene stampata nel report secondo
un ordine prestabilito.
i
lb

Intestazione del report


Intestazione della pagina
.a

Corpo (dati delle tabelle)


Piè di pagina della pagina
rto

Piè di pagina del report

In visualizzazione Struttura le
be

sezioni vengono rappresen-


tate come bande orizzontali e
ciascuna sezione, contenuta
nel report, è rappresentata
ro

una volta sola. Nella stampa


del report, alcune sezioni
possono essere ripetute più
volte.
Collocando opportunamente i
controlli, ad esempio etichet-
te e caselle di testo, è pos-
sibile determinare la posi-
zione in cui vengono visualizzate le informazioni in ogni sezione.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


94
L'intestazione del report viene visualizzata una sola volta all'inizio del report. È
possibile utilizzarla per elementi quali un logo, il titolo del report o la data di
stampa. L'intestazione del report viene stampata prima dell'intestazione di
pagina nella prima pagina del report.
L'intestazione di pagina viene visualizzata nella parte superiore di ogni pagina
del report e viene utilizzata per visualizzare elementi quali le intestazioni di
colonna.
La sezione Corpo contiene i dati di un report. Questa sezione viene ripetuta

t
per ogni record dell'origine record sottostante (collegata).

r.i
Il piè di pagina della pagina viene visualizzato nella parte inferiore di ogni
pagina del report e viene utilizzato per visualizzare elementi quali, ad

cn
esempio, i numeri di pagina.
Il piè di pagina del report viene visualizzato una sola volta alla fine del report e
viene utilizzato per visualizzare elementi quali i totali del report.

o@
È possibile aggiungere un'intestazione e un piè di pagina per ogni gruppo di un
report. In questi report, ad esempio, i prodotti sono raggruppati per categoria.
L'intestazione visualizza il dato in base al quale i record sono raggruppati e il piè di
pagina visualizza il numero dei prodotti del gruppo.
i er
lb
.a
rto
be

Un'intestazione di gruppo viene visualizzata all'inizio di un nuovo gruppo di


ro

record. Utilizzarla per visualizzare informazioni valide per l'intero gruppo, ad


esempio il nome del gruppo.

Un piè di pagina di gruppo viene visualizzato alla fine di un gruppo di record.


Utilizzarlo per visualizzare elementi quali i totali di gruppo.

In base a quanto sopra accennato, si è visto che, in un report, è possibile raggruppare


i record in base ai valori di uno o più campi, ed ordinarli (ad esempio) su base
alfabetica. È inoltre possibile calcolare i totali e altri valori per ogni gruppo.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 95


5.8.4.1 Livelli di raggruppamento

In un report è possibile eseguire il raggruppamento in base a un massimo di 10


campi o espressioni. Quando si esegue il raggruppamento in base a più campi o
espressioni, i gruppi verranno nidificati in conformità al relativo livello di gruppo.

Un'intestazione di un livello di gruppo ...

t
r.i
... viene abbinata a un piè di pagina dello stesso

cn
livello.

5.8.4.2 Impostazione delle proprietà dei gruppi.

o@
Per creare i gruppi è necessario impostare le
relative proprietà nella finestra di dialogo
“Ordinamento e raggruppamento” che viene
er
visualizzata selezionando la voce “Ordinamento
e raggruppamento” contenuta nel menù
“Visualizza” o, in alternativa, cliccando sull’icona
i
lb

presente nella barra degli strumenti.


È possibile impostare la
visualizzazione di un'intesta-
.a

zione e di un piè di pagina per i


gruppi.
rto

Nella prima riga della colonna


Campo o espressione selezionare il
campo o digitare l'espressione in
base alla quale si desidera
be

raggruppare i report (nell’esempio


NomeCategoria).

Il campo o l'espressione nella prima riga


ro

rappresenta il primo livello di


raggruppamento, vale a dire il set più
grande. La seconda riga rappresenta il
secondo livello di raggruppamento, e
così via.

Impostare le proprietà Intestazio-


ne (gruppo) e/o Piè di pagina
(gruppo) su Sì per creare il livello di
gruppo.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


96
Impostare una o più delle proprietà di gruppo seguenti:

Raggruppa secondo: specificare la modalità di raggruppamento dei valori. Le opzioni


disponibili variano a seconda del tipo di dati del campo in base al quale si
esegue il raggruppamento. Se si esegue il raggruppamento in base a
un'espressione, saranno visibili tutte le opzioni per tutti i tipi di dati.
Intervallo raggruppamento: specificare un intervallo valido per i valori del campo o

t
per l'espressione in base alla quale si esegue il raggruppamento.

r.i
Stampa sezione unita: specificare se un gruppo verrà stampato su una pagina
interamente o solo in parte.

cn
5.8.5 Presentare campi specifici in un report raggruppati per somma,
minimo, massimo, media, conteggio, con punti di interruzione
adeguati.

o@
In un report può essere necessario mostrare il valore dei record raggruppati in modo
da fornire valori complessivi, minimi, massimi di media o di conteggio per questo, in
visualizzazione Struttura si aggiunge una casella di testo calcolata a una o più sezioni
tra quelle elencate di seguito:
er
Per calcolare il totale o la media di un gruppo di record, la casella di testo
viene aggiunta all'intestazione di gruppo o al piè di pagina di gruppo.
Per calcolare il totale complessivo o la media di tutti i record di un report, la
i
casella di testo viene aggiunta all'intestazione di report o al piè di pagina di
lb

report.
Nella casella della proprietà “Origine controllo” digitare un'espressione che
.a

utilizzi la funzione Somma per calcolare il totale o la funzione Media per


calcolare la media.
rto

Per visualizzare la finestra delle


“proprietà”, verificare che la casella di
testo sia selezionata, quindi fare clic sul
be

pulsante “Proprietà” nella barra degli


strumenti.
ro

Casella per il calcolo di un totale del


gruppo nella sezione Piè di pagina
gruppo.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 97


5.8.6 Generatore d’espressioni.
Per creare un’espressione si può utilizzare il Generatore d’espressioni che viene
attivato cliccando sul pulsante ,
che appare selezionando la casella in
cui inserire l’espressione, o cliccando
sull’icona Genera , presente nella
barra degli strumenti, per scegliere il
tipo di generatore.

t
r.i
La finestra del Generatore di espressioni è suddivisa nelle tre sezioni descritte di
seguito:

cn
o@
i er
lb
.a

Casella dell'espressione. Nella sezione superiore del generatore viene


rto

visualizzata un'apposita casella nella quale è possibile generare


l'espressione.

Pulsanti degli operatori. Nella


sezione centrale del generatore
be

sono disponibili i pulsanti per gli


operatori più comuni. Per
ottenere un elenco completo
ro

degli operatori utilizzabili nelle


espressioni, selezionare la
cartella Operatori nella casella inferiore sinistra e la categoria di operatori
appropriata nella casella centrale. Nella casella di destra è disponibile un
elenco di tutti gli operatori della categoria selezionata.

Elementi dell'espressione. Nella sezione inferiore del generatore sono


presenti tre caselle:

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


98
La casella di sinistra contiene le cartelle che forniscono un elenco degli oggetti
di database relativi a tabelle, query, maschere e report, delle funzioni
incorporate e definite dall'utente, delle costanti, degli operatori e delle
espressioni comuni.
La casella centrale fornisce un elenco di elementi specifici o di categorie di
elementi per la cartella selezionata nella casella di sinistra. Se nella casella di
sinistra si sceglie Funzioni ad esempio, la casella centrale fornisce un elenco
delle categorie delle funzioni di Microsoft Access.

t
La casella di destra fornisce un elenco di valori, qualora ve ne siano, per gli

r.i
elementi selezionati nella casella centrale e di sinistra. Se ad esempio nella
casella di sinistra si sceglie Funzioni e nella casella centrale una categoria di
funzioni, la casella di destra visualizza un elenco di tutte le funzioni

cn
incorporate nella categoria selezionata.adiartc4(eg)9(l35(raver)-2(e)8(n23.53 -1l-114t3(ase

o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 99


Il formato dei dati esportati è sempre di tipo tabellare anche all’interno dei programmi
destinatari dei suddetti dati. Di conseguenza le procedure di esportazione sono molto
simili tra loro, differenziandosi solo in alcune caratteristiche tipiche del programma
ricevente.

5.9.1 Esportare una tabella o il risultato di una query in formato foglio di


calcolo.

t
Nella finestra del

r.i
database fare clic sul
nome dell'oggetto che

cn
si desidera salvare.

Per salvare parte di un


foglio dati, aprire il

o@
foglio dati e selezionare
la parte desiderata
prima di continuare.

Scegliere Esporta dal


menù File.
i er
lb

Le finestre di collo-
.a

quio relative alla


esportazione si dif-
feriscono nel titolo in
rto

cui è specificato se
l’oggetto origine dei
dati è una tabella od
una query.
be

Nella casella “Tipo


file:”, si clicca sulla
voce Microsoft Excel
ro

97-2003, dall’elenco
che viene visualizzato
cliccando sulla freccia
a destra della casella stessa.
Nella casella “Salva in:” si seleziona l'unità o la cartella in cui salvare.
Nella casella “Nome file:” si specifica un nome per il file o si conferma il nome
suggerito.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


100
Si prosegue selezionando la casella di controllo Salva
formattato.
Effettuare una delle seguenti operazioni:
 Se l’oggetto selezionato è una tabella, si clicca su
“Esporta tutto” per l’esportazione di tutti i dati in essa
contenuti oppure, se precedentemente era stata
effettuata una selezione di alcuni di essi, si clicca su

t
“Salva selezione”.

r.i
 Per tutti gli altri oggetti di database fare clic su Esporta.

cn
5.9.2 Esportare una tabella o il risultato di una query in formato Testo.
Si procede come nel precedente
paragrafo fino alla scelta del tipo di file.

o@
A destra è riportato l’intero elenco dei tipi
di file in cui è possibile esportare il
contenuto di una tabella o il risultato di
una query.
er
Possiamo notare la possibilità di
esportazione nel formato file di testo
(.txt), per l’esportazione del testo senza
i
informazioni sulla formattazione,
lb

direttamente leggibile senza utilizzare


uno specifico programma, o il formato
Rich Text Format (.rtf), che mantiene le
.a

informazioni sulla formattazione ed è


interpretabile dalla maggior parte dei
word processor.
rto

La selezione del formato RTF, dopo aver definito nome e posizione di registrazione,
conclude l’iter cliccando su senza altri passaggi.
be

Nel caso della scelta del formato TXT, si


attiva la casella che, se
selezionata, visualizza la finestra di
colloquio relativa alla selezione del tipo
ro

di codifica da utilizzare per il salvataggio


dei dati esportati. La scelta di default
produce il sottostante risultato:

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 101


Se la casella non viene selezionata si susseguono una serie di finestre
di colloquio per la determinazione del formato finale del documento esportato:

La prima scelta da
eseguire è relativa alla
specifica del tipo di
delimitazione da utiliz-
zare tra i vari campi.

t
Nella finestra è possibile

r.i
visualizzare l’anteprima
del risultato che si
otterrà in base alla

cn
scelta.

o@
i er
Cliccando l’icona si visualizza la finestra di colloquio per definire
lb

dettagliatamente le specifiche di esportazione:


.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


102
t
r.i
cn
Si prosegue con l’espor-
tazione guidata conclu-
dendo con . o@
i er
lb
.a
rto
be

5.9.3 Esportare una tabella o il risultato di una query in formato XML.


ro

L’XML (eXtensible Markup Language) rappresenta un meta-linguaggio di markup.


È un insieme standard di regole sintattiche per modellare la struttura di documenti e
dati, ovvero, permette di definire nuovi linguaggi per rappresentare ambiti applicativi
differenti.

In Microsoft Access è possibile trasferire dati in formato XML esportandoli in un


documento XML. È inoltre possibile esportare uno schema per specificare la struttura
di tale documento e un foglio di stile per descrivere la presentazione dei dati.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 103


Si procede come per i due precedenti paragrafi fino alla scelta del tipo di file ove si
seleziona .

Nella finestra di dialogo Esporta


XML scegliere di esportare almeno
uno degli elementi seguenti:
i dati
lo schema

t
il foglio di stile di presenta-

r.i
zione.

Scegliere Altre opzioni per impostare ulteriori opzioni per l'esportazione di dati

cn
statici o dinamici, dello schema e del foglio di stile di presentazione.

o@
i er
lb
.a

5.8.2 Stampa
rto

5.8.2.1 Visualizzare in anteprima di stampa una tabella, maschera, report.

Dopo aver selezionato l’oggetto che si


be

vuole controllare in anteprima di stampa, si


clicca su , presente nella barra
degli strumenti della finestra del database,
o sull’apposito comando nel menù “File” ottenendo i seguenti risultati:
ro

Anteprima
di stampa di
una Tabella

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


104
Anteprima di
stampa di un
Report.

t
r.i
cn
Anteprima di

o@
stampa di una
Maschera.

5.8.2.2 Modificare l’orientamento del report. Cambiare le dimensioni della carta.


er
Dopo aver selezionato il report si clicca
sul comando “Imposta pagina…”
presente nel menù “File” oppure, in fase
i
lb

di anteprima di stampa, si clicca sulla


icona , presente nella barra
degli strumenti dell’anteprima.
.a

Viene visualizzata la finestra “Imposta


rto

pagina” composta da tre schede.


be
ro

Nella scheda “Margini” s’impostano


i margini di stampa mentre, nella
scheda “Pagina” è possibile definire
l’orientamento del foglio, la sua
dimensione e la stampante da
utilizzare.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 105


Con la terza scheda, “Colonne”, è
possibile modificare le impostazioni
della griglia quando si stampano
report o etichette a colonne multiple.

t
r.i
cn
o@
5.8.3 Opzioni di stampa.
Per procedere con la stampa si può, dopo aver
selezionato o aperto l’oggetto da stampare,
cliccare sull’icona presente nella barra degli
er
strumenti della finestra del database e nella
barra degli strumenti dell’anteprima di stampa.
Questa scelta fa partire immediatamente la stampa sulla stampante di default con le
i
impostazioni standard di sistema.
lb

Per personalizzare la stampa è


preferibile selezionare il comando
.a

“Stampa …” dal menù “File”.


Viene visualizzata la finestra
“Stampa” in cui definire le
rto

particolari modalità di stampa.


Spuntando la casella Stampa su
File si esegue una stampa virtuale
be

che crea un file che può essere


inviato alla stampante in un
secondo momento.
ro

5.8.3.1 Stampare una pagina, record selezionato/selezionati, tabella completa.

Dopo aver aperto la tabella in foglio dati e selezionato i record che si vogliono
stampare, si spunta la casella “Record selezionato/i” e si
clicca su OK.
Se si vogliono stampare solo alcune pagine del documento, si seleziona la casella
“Pagine” e si specificano, nelle caselle “Da:” e “A:” il numero di pagina di inizio
stampa e quello di fine stampa:

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


106
Tramite questa finestra è possibile
selezionare la stampante da utilizzare (se dal
computer sono accessibili più stampanti), …

… il numero di copie da produrre ed eventuale


fascicolazione …

t
r.i
cn
… e, tramite il pulsante se o
cambiare le impostazioni dei margini.

o@
er
5.8.2.2 Stampare tutti i record, o pagine specificate, usando la visualizzazione
maschera.
i
lb
.a

In visualizzazione maschere si procede in


modo analogo a quello spiegato nel
precedente paragrafo. Il pulsante
rto

permette di impostare, oltre ai


margini, anche il numero e le dimensioni
delle colonne quando si stampano report
o etichette a colonne multiple.
be
ro

5.8.2.3 Stampare il risultato di una query.

L’iter per procedere alla stampa di una le query è lo stesso dei paragrafi precedenti.
Ovviamente le opzioni di stampa agiscono sui dati estrapolati dall’esecuzione delle
query stesse.

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati 107


ro
be
rto
.a
lb
ier
o@
cn
r.i
t
MODULO 5 – USO DELLE BASI DI DATI ........................................................................ 1
5.1 COMPRENDERE I DATABASE .................................................................... 1
5.1.1 CONCETTI FONDAMENTALI ........................................................................................... 1
5.1.1.1 Sapere cosa è un database. ........................................................................................................ 1
5.1.1.2 Conoscere la differenza tra dati e informazioni. ......................................................................... 1
5.1.1.3 Sapere l’organizzazione di un database in termini di tabelle, record e campi. ........................... 1
5.1.1.4 Conoscere alcuni degli utilizzi più comuni di database di grandi dimensioni, quali: sistemi
di prenotazione aerea, dati della Pubblica Amministrazione, dati di conti correnti,

t
dettagli di pazienti in ospedale. .................................................................................................. 2

r.i
5.1.2 ORGANIZZAZIONE DI UN DATABASE ................................................................................ 3
5.1.2.1 Sapere cosa è una chiave primaria. ............................................................................................ 4
5.1.2.2 Sapere cosa è un indice. Capire come permette di accedere più rapidamente ai dati................ 5

cn
5.1.3 RELAZIONI ............................................................................................................... 6
5.1.3.1 Relazione uno-a-molti ................................................................................................................. 6
5.1.3.2 Relazione molti-a-molti ............................................................................................................... 7
5.1.3.3 Relazione uno-a-uno ................................................................................................................... 7
5.1.3.4 Assicurare l’integrità delle relazioni tra tabelle. ......................................................................... 8

o@
5.1.4 OPERATIVITÀ ........................................................................................................... 8
5.2 UTILIZZO DELL’APPLICAZIONE .................................................................. 9
5.2.1 LAVORARE CON I DATABASE ......................................................................................... 9
5.2.1.1 Aprire, chiudere Microsoft Access. .............................................................................................. 9
er
5.2.1.2 Aprire, chiudere un database. ................................................................................................... 11
5.2.1.3 Creare un nuovo database e salvarlo all’interno di un’unità disco. .......................................... 12
5.2.1.4 Mostrare, nascondere le barre degli strumenti. ....................................................................... 14
5.2.1.5 Usare la funzione di Guida in linea (help) del programma. ...................................................... 14
i
5.2.2 OPERAZIONI COMUNI. .............................................................................................. 18
lb

5.2.2.1 Aprire scegliendo il tipo di visualizzazione, salvare e chiudere una tabella, una query, una
maschera, un report. ................................................................................................................. 18
5.2.2.2 Eliminare una tabella, una query, una maschera, un report. ................................................... 20
.a

5.2.2.3 Navigare tra i record di una tabella, di una query, di una maschera. ....................................... 20
5.2.2.4 Ordinare i record di una tabella, modulo, risultato di una query in ordine numerico
crescente o decrescente, e in ordine alfabetico crescente o decrescente. ................................ 21
rto

5.3 TABELLE ..................................................................................................21


5.3.1 RECORD................................................................................................................ 21
5.3.1.1 Inserire, eliminare record in una tabella. .................................................................................. 21
5.3.2 PROGETTAZIONE ..................................................................................................... 23
be

5.3.2.1 Creare e assegnare un nome a una tabella e specificarne i campi con i relativi tipi di dati,
quali: testo, numero, data/ora, sì/no. ....................................................................................... 23
Creare una tabella immettendo i dati in un foglio dati .................................................................................... 23
Creare una tabella in visualizzazione struttura ................................................................................................ 24
ro

Creare una tabella in Creazione guidata Tabella .............................................................................................. 26


Creare una tabella importandola ..................................................................................................................... 28
Creare una tabella tramite collegamento ........................................................................................................ 30
5.3.2.2 Applicare le proprietà dei campi, quali: dimensioni del campo, formato numerico,
formato data/ora, valore predefinito. ....................................................................................... 31
5.3.2.3 Creare una regola di validazione per numeri, data/ora, valuta. ............................................... 33
5.3.2.4 Definire un campo come chiave primaria. ................................................................................ 34
5.3.2.5 Indicizzare un campo con, senza duplicati. ............................................................................... 35
5.3.2.6 Inserire un campo in una tabella esistente. .............................................................................. 36
5.3.2.7 Modificare l’ampiezza delle colonne, o delle righe, di una tabella. .......................................... 37

5.4 CERCARE INFORMAZIONI ........................................................................38

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati I


5.4.1 OPERAZIONI FONDAMENTALI ..................................................................................... 38
5.4.1.1 Usare il comando di ricerca per trovare una parola, un numero, una data specificati in un
campo. ....................................................................................................................................... 38
5.4.1.2 Applicare un filtro ad una tabella, maschera. ........................................................................... 39
Filtrare i record selezionando valori in una maschera o in un foglio dati (Filtro in base a selezione).............. 40
Filtrare i record digitando i valori in una visualizzazione vuota della maschera o del foglio dati (Filtro in
base a maschera). ............................................................................................................................................ 41
Filtrare i record specificando i criteri in una maschera o in un foglio dati (Filtro per <definizione>). ............. 42
Filtrare i record utilizzando la finestra dell'ordinamento/filtro avanzato........................................................ 44
5.4.1.3 Eliminare l’applicazione di un filtro da una tabella, maschera. ................................................ 45

t
5.5 QUERY .................................................................................................... 46

r.i
5.5.1 CREARE UNA QUERY................................................................................................. 47
5.5.1.1 Creazione guidata Query semplice utilizzando una tabella. ..................................................... 48

cn
5.5.1.2 Creazione guidata Query semplice utilizzando due tabelle. ...................................................... 49
5.5.1.3 Creazione di una Query a campi incrociati. ............................................................................... 52
5.5.1.4 Creazione Query ricerca duplicati.............................................................................................. 56
5.5.1.5 Creazione guidata Query di ricerca dati non corrispondenti. .................................................... 58
5.5.1.6 Creazione Query in visualizzazione struttura. ........................................................................... 60

o@
5.5.2 MODIFICARE UNA QUERY. ......................................................................................... 62
5.5.2.1 Eliminare, spostare, nascondere, mostrare campi. ................................................................... 62
5.5.2.2 Modificare una query inserendo, eliminando criteri. ................................................................ 63
5.5.2.3 Criteri di selezione e combinazioni d’espressioni....................................................................... 64
5.5.2.4 Modificare il nome di un campo, in una query, o creare un campo calcolato........................... 66
5.5.2.5 Campi di struttura “Formula:” e “Ordinamento:”. .................................................................... 66
er
5.5.2.6 Definire il tipo di query. ............................................................................................................. 67
5.5.3 ESEGUIRE UNA QUERY. ............................................................................................. 68
5.6 MASCHERE ............................................................................................. 69
i
lb

5.6.1 OPERARE CON LE MASCHERE. ..................................................................................... 69


5.6.2 CREARE UNA MASCHERA. .......................................................................................... 71
5.6.2.1 Creare una maschera in base a una tabella, o query, utilizzando la Maschera standard. ........ 71
.a

5.6.2.2 Creare una maschera basata su una o più tabelle o query con la procedura guidata. ............. 73
5.6.2.3 Creare una maschera manualmente in visualizzazione Struttura. ............................................ 74
5.6.3 UTILIZZARE UNA MASCHERA PER INSERIRE, MODIFICARE, CANCELLARE RECORD E SPOSTARSI TRA
rto

I RECORD. ............................................................................................................. 76
5.6.4 INSERIRE, MODIFICARE TESTO NELL’INTESTAZIONE, PIÈ DI PAGINA DI UNA MASCHERA. ............... 77
5.7 CASELLA DEGLI STRUMENTI. ................................................................... 78
be

5.8 STAMPE .................................................................................................. 82


5.8.1 REPORT, ESPORTAZIONE DI DATI.................................................................................. 82
5.8.2 CREARE E SALVARE UN UN REPORT BASATO SU UNA TABELLA, QUERY..................................... 83
5.8.2.1 Creazione guidata Report.......................................................................................................... 84
ro

5.8.2.2 Report standard a colonne e report standard tabulare. ........................................................... 89


5.8.2.3 Creazione report in Visualizzazione struttura. .......................................................................... 92
5.8.3 MODIFICARE LA COLLOCAZIONE DEI CAMPI DI DATI E LE INTESTAZIONI ALL’INTERNO DI UN
REPORT. ............................................................................................................... 93
5.8.4 RAGGRUPPARE I DATI SOTTO UN’INTESTAZIONE SPECIFICA (CAMPO) DI UN REPORT IN ORDINE
CRESCENTE, DECRESCENTE. ........................................................................................ 94
5.8.4.1 Livelli di raggruppamento ......................................................................................................... 96
5.8.4.2 Impostazione delle proprietà dei gruppi. .................................................................................. 96
5.8.5 PRESENTARE CAMPI SPECIFICI IN UN REPORT RAGGRUPPATI PER SOMMA, MINIMO, MASSIMO,
MEDIA, CONTEGGIO, CON PUNTI DI INTERRUZIONE ADEGUATI. ............................................. 97

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati


II
5.8.6 GENERATORE D’ESPRESSIONI. ..................................................................................... 98
5.9 ESPORTARE UNA TABELLA, IL RISULTATO DI UNA QUERY IN
FORMATO FOGLIO DI CALCOLO, TESTO (.TXT, .CSV), XML
ALL’INTERNO DI UN’UNITÀ DISCO. .........................................................99
5.9.1 ESPORTARE UNA TABELLA O IL RISULTATO DI UNA QUERY IN FORMATO FOGLIO DI CALCOLO........ 100
5.9.2 ESPORTARE UNA TABELLA O IL RISULTATO DI UNA QUERY IN FORMATO TESTO. ....................... 101
5.9.3 ESPORTARE UNA TABELLA O IL RISULTATO DI UNA QUERY IN FORMATO XML. ........................ 103

t
5.8.2 STAMPA ............................................................................................................. 104

r.i
5.8.2.1 Visualizzare in anteprima di stampa una tabella, maschera, report. ..................................... 104
5.8.2.2 Modificare l’orientamento del report. Cambiare le dimensioni della carta. ........................... 105
5.8.3 OPZIONI DI STAMPA. .............................................................................................. 106

cn
5.8.3.1 Stampare una pagina, record selezionato/selezionati, tabella completa............................... 106
5.8.2.2 Stampare tutti i record, o pagine specificate, usando la visualizzazione maschera. .............. 107
5.8.2.3 Stampare il risultato di una query........................................................................................... 107

o@
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ro

ECDL - Modulo 5 – Uso delle basi di dati III


t
r.i
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ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione
i
lb

Syllabus 5.0
.a
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ro

Roberto Albiero
ro
be
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lb
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o@
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t
Modulo 6 – Strumenti di presentazione

Questo modulo permetterà al discente di acquisire competenza nell’utilizzo del software di


presentazione, quindi dovrà essere in grado di:
Lavorare con le presentazioni e salvarle in formati di file diversi.
 Scegliere le funzionalità disponibili per migliorare la produttività, quali la Guida in
linea.

t
 Comprendere i diversi tipi di viste per le presentazioni e quando utilizzarli, scegliere

r.i
diversi layout e disegni e modificare le diapositive.
 Inserire, modificare e formattare il testo nelle presentazioni. Riconoscere le
metodologie corrette assegnando titoli univoci alle diapositive.

cn
 Scegliere, creare e formattare grafici per trasmettere informazioni in modo
significativo.

o@
Inserire e modificare figure, immagini e disegni.
 Applicare effetti di animazione e transizioni alle presentazioni; controllare e
correggere il contenuto di una presentazione prima della stampa finale e della
presentazione al pubblico.
i er
lb
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rto
be
ro

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 1


ro
be
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lb
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r.i
t
6.1 Utilizzo dell’applicazione
Gli strumenti di presentazione servono a creare presentazioni informatiche multimediali
tramite la realizzazione di diapositive visualizzabili in sequenze su qualsiasi computer che sia
dotato dello specifico software. Le presentazioni, suddivise in slide (diapositive), possono
contenere per esempio fotografie, testi, animazioni, suoni, link (collegamenti) ad altre
diapositive o a siti web esterni.
6.1.1 Lavorare con le presentazioni

t
r.i
6.1.1.1 Aprire, chiudere un programma di presentazione. Aprire, chiudere delle
presentazioni.
L’apertura di un pro-

cn
gramma di presen-
tazione può essere
eseguita cliccando,

o@
con il tasto sinistro del
mouse, sul pulsante
presente
nella barra delle
applicazioni. Si apre il menù d’avvio dove si selezionala voce “Tutti i programmi”;
dall’elenco dei programmi installati si clicca su “Microsoft PowerPoint”.
er
Un’altra possibilità è quella di cliccare direttamente sull’icona specifica,
eventualmente presente sul desktop.
i
lb

Finestra di Microsoft PowerPoint:


.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 1


La chiusura del un programma di presentazione si esegue cliccando direttamente
sull’icona , presente nell’angolo alto a destra della finestra dell’applicazione.
Quando viene aperto il programma di creazione
delle presentazioni, si apre la finestra di
Microsoft PowerPoint, in cui è visibile il
riquadro delle attività “Nuova presentazione”
(se questa funzionalità è stata selezionata dal
menù “Visualizza”) in cui sono presenti quattro

t
sezioni.

r.i
La prima, Apri presentazione, contiene l’elenco
delle ultime presentazioni aperte ed il comando

cn
“Altre presentazioni …”, che visualizza la
finestra “Apri” ove indicare il nome e la
posizione in cui si trova la presentazione da
aprire. Si apre la presentazione (o le

o@
presentazioni in quanto è possibile aprire
diversi documenti contemporaneamente),
cliccandoci sopra, se presente nell’elenco, o
definendola nella finestra “Apri”.
er
Se il riquadro delle attività non è stato attivato si
procede nel modo classico, ovvero tramite il menù
“File”, cliccando sul comando “Apri …” e specificare
i
il nome del file e il percorso di memorizzazione
lb

nella finestra di colloquio, o direttamente sul nome


della presentazione se presente nell’elenco di
quelle utilizzate di recente.
.a

La chiusura di un’applicazione aperta, e selezionata,


avviene cliccando sul comando “Chiudi” presente nel menù “File”, o direttamente
rto

sull’icona presente, a destra nella barra dei menù, dopo la casella Ricerca libera

6.1.1.2 Creare una nuova presentazione basata sul modello predefinito.


Una volta avviato il programma PowerPoint, se non è visibile il riquadro delle
be

attività “Nuova presentazione”, si clicca su “Nuovo …”


dal menù “File” che ne provoca l’apertura.

Nella sezione Nuovo da


modello, si clicca sulla
ro

voce “Modelli generali


…”(B) per visualizzare la
finestra “Modelli”.

2 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


La finestra “Modelli” è composta da tre schede:
Generale, per la creazione di presentazioni o completamente libere o guidate
passo passo (raffigurata nella pagina precedente).
Modelli struttura, per la scelta dello sfondo da applicare alla nuova
presentazione.
Presentazioni, per scegliere tra vari tipi di presentazioni predefinite
nell’argomento, stile ed opzioni inclusi suggerimenti di testo per la diapositiva.

t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 3


Selezionando, dalla scheda Presentazioni una delle presentazioni predefinite e
confermando con il pulsante OK si ottiene, ad esempio, il sottostante risultato:

t
r.i
cn
o@
i er
lb

6.1.1.3 Salvare una presentazione all’interno di un’unità disco. Salvare una


.a

presentazione con un altro nome.


rto
be

Dopo aver creato la presentazione si clicca sul comando


“Salva”, presente nel menù “File” o sull’icona , presente
ro

nella barra degli strumenti. Si apre la finestra “Salva con


nome” in cui specificare sia il nome che il percorso della
posizione in cui salvare la presentazione.

4 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


Se la presentazione da salvare è già esistente e, quindi, la stiamo salvando dopo
aver apportato delle modifiche alla diapositive e senza la necessità di dover
cambiarne il nome o la posizione in cui archiviarla, il comando “Salva” espleta
immediatamente la funzione senza altra comunicazione se non una segnalazione
nella barra di stato dell’applicativo:

SEGNALAZIONE

t
6.1.1.4 Salvare una presentazione con un altro formato: file RTF, modello,

r.i
dimostrazione, immagine, formato specifico della versione del software.
Volendo cambiare nome o formato ad una

cn
presentazione esistente, dopo averla aperta, si
clicca sul comando “Salva con nome…” dal menù
“File” in modo da visualizzare la finestra di
colloquio ”Salva con nome” dove, nella casella

o@
“Nome file”, si può digitare un eventuale nuovo
nome:
er
… mentre, nella casella di
riepilogo “Tipo file:”, si
i
seleziona il formato con cui
lb

si ha intenzione di salvare il
file.
.a

Alla fine si conferma


cliccando su
rto

6.1.1.5 Spostarsi tra presentazioni aperte.


be

Il passaggio da una presentazione ad un’altra


(portarla in primo piano sullo schermo), avviene
tramite il menù “Finestra” in cui sono elencate le
ro

presentazioni aperte. Il segno di spunta, che viene


inserito cliccando sul nome, ne indica l’utilizzo.

Un’altra possibilità è quella di cliccare direttamente sull’icona della presentazione


che ci interessa, tra quelle visualizzate nella barra delle applicazioni. Il colore più
intenso ne indica l’utilizzo:

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 5


6.1.2 Migliorare la produttività

6.1.2.1 Impostare le opzioni di base del programma: nome dell’utente, cartelle


predefinite per aprire o salvare file.
Per modificare le impostazioni standard di
PowerPoint, o impostarne di nuove, si seleziona la
voce “Opzioni…” dal menù “Strumenti”.

t
Si visualizza, così, la finestra “Opzioni” composta da

r.i
sette schede, ognuna delle quali permette
d’impostare specifiche opzioni.
La scheda “Salva” definisce

cn
le modalità di salvataggio
del file:
tipo di file (1), posizione del
salvataggio (2).

o@ La scheda “Protezione“
permette l’inserimento di
una password a protezione
dell’apertura e/o modifica
er
della presentazione.
i
lb
.a

Nella scheda “Generale”


sono presenti le informazio-
rto

ni utilizzate nella finestra di


dialogo delle Proprietà del
menù “File“ per registrare le
modifiche e contrassegnare i
be
ro

commenti inseriti in una


presentazione.
Le rimanenti schede:
“Ortografia e stile”
“Visualizzazione”
“Modifica”
“Stampa”

6 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


contengono opzioni specifiche.
Si suggerisce di visualizzare tali opzioni ricordando che, per visualizzare le
spiegazioni di ogni voce, è bene utilizzare la “Guida rapida” ( ) del menù “?”.

6.1.2.2 Usare le funzioni di Guida in linea (help) del programma.


L’utilizzo della funzione di aiuto è identica per tutte le applicazioni della Suite di
Microsoft Office e quindi, essendo già stata spiegata nei precedenti manuali (uno
per tutti “Elaborazione testi”), di seguito ne viene riportata una breve sintesi.

t
r.i
A destra, nella barra dei menù, compare la casella di testo Ricerca libera :

cn
o@
…ove digitare la domanda sull’argomento di cui si vogliono
delucidazioni. Si visualizza un elenco di possibili argomenti,
relativi alla domanda posta, tra cui scegliere.
Dal menù “?” (aiuto) si clicca su “Guida in linea Microsoft
er
PowerPoint” (o si preme il tasto
funzione “F1”.
i
Dalla barra degli strumenti si clicca su .
lb

Dal menù “?” (aiuto) si seleziona “Mostra l’Assistente di Office”


per digitare la domanda nella
casella del fumetto.
.a
rto

Indipendentemente
dal percorso intra-
preso, il risultato è
be

la visualizzazione
della finestra “Gui-
da in linea Micro-
ro

soft Power Point”,


composta dalle
schede Sommario
(da sfogliare come
un libro), Ricerca
libera (in cui digita-
re una parola chia-
ve) e Indice (argo-
menti in ordine
alfabetico).

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 7


Diversamente, cliccando la voce “Guida
rapida” del menù “?” (aiuto), mantenendo
cliccato, trascinando e rilasciando il cursore
nel contesto interessato, si ottiene il
supporto desiderato.

6.1.2.3 Usare gli strumenti di ingrandimento/zoom.

t
Volendo modificare le dimensioni del documento attivo (le diapositive che

r.i
compongono la presentazione), per gestire in modo ottimale eventuali modifiche, si
clicca sull'area di cui si vuole ingrandire o ridurre la visualizzazione, ad esempio:
la scheda Struttura

cn
la scheda Diapositive
la diapositiva visualizzata
quindi, o si clicca sul

o@
comando “Zoom…” dal
menù “Visualizza”, pro-
vocando l’apertura della
finestra “Zoom” in cui
definire la percentuale
d’ingrandimento o ridu-
er
zione, oppure si sceglie
dall’elenco o si digita
direttamente, nella casella Zoom, la percentuale d’ingrandimento:
i
lb
.a
rto

6.1.2.4 Mostrare e nascondere le barre degli strumenti. Minimizzare, ripristinare


be

la barra multifunzione.
ro

Dal menù “Visualizza” si clicca sulla voce “Barre degli strumenti”;


dall’elenco che viene visualizzato si clicca, per inserire il segno di
spunta (visualizza) o eliminarlo (nascondi), sul nome della barra
degli strumenti specifica.

Questa sequenza di passi deve essere ripetuta per ogni singola


barra che si voglia visualizzare o nascondere.

8 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


6.2 Sviluppare una presentazione
6.2.1 Visualizzare le presentazioni

In Microsoft PowerPoint sono disponibili vari tipi di visualizzazioni che semplificano la


creazione di una diapositiva.
Le due "viste" principali di PowerPoint sono la
visualizzazione Normale e la visualizzazione

t
Sequenza diapositive.

r.i
I vari tipi di visualizzazione vengono selezionati
dal menù “Visualizza”:

cn
6.2.1.1 Comprendere l’uso delle diverse modalità di visualizzazione delle
presentazioni e della opportunità dell’utilizzo di un titolo diverso per
ciascuna diapositiva in modo da distinguerle nelle viste.

o@
Nei successivi paragrafi sono spiegate le varie tipologie di visualizzazione delle
diapositive, a cosa servono e, quindi, quando è necessario utilizzare una vista
piuttosto che un’altra. È bene ricordarsi che lo scopo di base è quello di creare una
presentazione chiara, interessante e che centri l’obbiettivo per cui è stata realizzata.
Fondamentale è che i suoi componenti: le diapositive, siano realizzate secondo
er
determinati criteri e posizionate nella giusta sequenza. Per ottenere un buon
risultato è necessario che siano identificabili tramite nomi (o titoli) come riportato
nei successivi esempi.
i
lb

Visualizzazione normale.
La visualizzazione normale è quella principale di modifica, utilizzata per scrivere e
creare la presentazione. La visualizzazione è suddivisa in tre aree di lavoro: alla
.a

sinistra, le schede che visualizzano alternativamente la struttura del testo della


diapositiva (scheda Struttura) e le anteprime della diapositive (scheda Diapositive);
a destra il riquadro diapositive, che visualizza un ingrandimento della diapositiva
rto

corrente; nella parte inferiore, il riquadro note.


be
ro

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 9


Visualizzazione sequenza diapositive.
La visualizzazione sequenza diapositive visualizza esclusivamente le diapositive
sotto forma di anteprime.
Quando si è finito di creare e modificare la presentazione, la visualizzazione
sequenza diapositive ne offre una visione globale, permettendo così di riordinare,
aggiungere o eliminare delle diapositive, come anche di visualizzare in anteprima gli
effetti di transizione ed animazione.

t
r.i
cn
o@
i er
Visualizzazione presentazione.
lb

La visualizzazione presentazione occupa l'intero schermo, come una presentazione


reale. In questa visualizzazione a schermo intero, la presentazione viene visualizzata
come apparirà al pubblico. In questo modo è possibile verificare l'aspetto degli
.a

oggetti grafici, degli intervalli, dei filmati, degli elementi animati1 e degli effetti di
transizione nella presentazione effettiva.
rto
be
ro

1
Animare: applicare un effetto visivo o sonoro speciale al testo o a un oggetto. È, ad esempio, possibile far
comparire da sinistra i punti elenco di un testo, una parola alla volta, oppure far sì che venga riprodotto il
suono di un applauso quando compare un'immagine.

10 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


Visualizzazione pagina note.
Visualizza la pagina delle note per la diapositiva selezionata, in cui è possibile creare
le note del relatore.

t
r.i
cn
o@
er
6.2.1.2 Cambiare modalità di visualizzazione della presentazione: vista normale,
vista sequenza diapositive, vista presentazione.
Una volta che la presentazione è aperta, per passare con facilità da
i
lb

una visualizzazione all'altra, fare clic sui pulsanti nell'angolo inferiore


sinistro della finestra di PowerPoint.
.a

6.2.2 Diapositive

6.2.2.1 Scegliere un layout predefinito diverso per una diapositiva.


rto

Volendo modificare il layout di una diapositiva si


procede, dopo essersi posizionati su quella da
modificare, cliccando sulla voce “Layout
be

dispositiva…” presente nel menù “Formato”.


Dal riquadro attività Layout diapositiva, che viene
aperto automaticamente, cliccare sul nuovo layout
da applicare.
ro

Per modificare testo, immagini od altri oggetti presenti nella diapositiva, è


necessario tenere a mente che PowerPoint li inserisce in “rettangoli”, simili alle
caselle di testo, chiamati “segnaposto”2.
Si seleziona il segnaposto da modificare cliccando al suo interno per agire sul testo
contenuto esattamente come in word.

2
Segnaposti: caselle con bordi punteggiati o tratteggiati che fanno parte della maggior parte dei layout di
diapositive. Tali caselle contengono il titolo e il corpo del testo o oggetti quali grafici, tabelle e immagini.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 11


t
r.i
cn
o@
Se è da eliminare tutto il “rettangolo”, lo si seleziona cliccando sul bordo
dello stesso quindi si preme il tasto Canc della tastiera.

6.2.2.2 Applicare un modello di struttura disponibile ad una presentazione.


Microsoft PowerPoint mette a disposizione dei modelli struttura che possono
er
essere applicati ad una presentazione per ottenere un aspetto professionale e
completo.
Utilizzando il riquadro attività Struttura diapositiva, è possibile visualizzare in
i
anteprima e applicare un modello struttura
lb

alla presentazione. Il modello può essere


applicato a tutte le diapositive o a quelle
.a

selezionate, ed è possibile applicare più di un


tipo di modello struttura in una singola
presentazione.
rto

Quando si applica un modello struttura, alla


presentazione viene aggiunto uno schema
diapositiva3 per quel modello.
be

Dopo aver selezionato la o le diapositive, dal menù


“Formato” si sceglie la voce “Struttura diapositiva…”
oppure, dalla barra degli strumenti formattazione, si
clicca sull’icona .
ro

Se il riquadro Struttura diapositiva è già aperto e posizionato su Combinazioni


colori4 o su Combinazioni animazioni5, fare clic su Modelli struttura ed effettuare
una delle seguenti operazioni:

3
Schema diapositiva: Diapositiva che memorizza le informazioni relative al modello di struttura applicato,
compresi stili di carattere, dimensioni e posizioni dei segnaposti, struttura di sfondo e combinazioni di colori.
4
Combinazioni colori: Insieme di otto colori armonizzati che è possibile applicare alle diapositive, alle pagine
di note e agli stampati per il pubblico. Una combinazione di colori comprende un colore di sfondo, un colore per
le linee e il testo e altri sei colori selezionati per facilitare la lettura delle diapositive.

12 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


Per applicare un modello struttura a tutte le
diapositive (e allo schema diapositiva), fare clic sul
modello desiderato.
Per applicare un modello a una singola diapositiva,
selezionare l'anteprima
sulla scheda Diapositive;
nel riquadro attività ,
scegliere il modello e fare clic sulla freccia, quindi
fare clic su “Applica a diapositive selezionate”.

t
r.i
cn
o@
Per applicare un modello a più diapositive selezionate, selezionare le anteprime
sulla scheda Diapositive, quindi fare clic sul modello nel riquadro attività.
i er
lb
.a
rto
be
ro

5
Combinazioni animazioni: Aggiunge al testo delle diapositive effetti visivi preimpostati. Ciascuno schema
inserisce generalmente un effetto per il titolo della diapositiva e un effetto che verrà applicato ai punti elenco o
ai paragrafi.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 13


6.2.2.3 Modificare il colore dello sfondo di specifiche diapositive, di tutte le
diapositive.
Cambiare lo sfondo può servire per evidenziare sezioni specifiche di una
presentazione. Inoltre, cambiando il colore è possibile aggiungere sfumature,
motivi, trame o immagini.
Quando si modifica lo sfondo di una diapositiva, è possibile applicare la modifica
alla diapositiva corrente oppure a tutte.

t
Si selezionano , in visualizzazione Diapositive, quelle a cui apportare la modifica; se

r.i
la diapositiva viene selezionata in visualizzazione struttura, la modifica viene
applicata a tutte le diapositive che seguono lo stesso modello di struttura.
Scegliere “Sfondo…” dal menù “Formato”.

cn
Viene visualizzata la finestra “Sfondo” dove, nella
sezione Riempimento sfondo, appare una
anteprima della diapositiva ed una casella con

o@
l’attuale selezione.
Cliccare sulla freccia a destra della casella che
mostra la selezione in corso, per visualizzare la
tavolozza dei colori di base.
er
Oltre i colori propo-
sti, sono possibili due
alternative:
i
lb
.a

Altri colori…

Effetti di riempimento…
rto

Effetti di riempimento:
be
ro

14 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


t
r.i
cn
o@
Dopo la scelta di un’altro colore o di un effetto di riempimento, se si desidera
applicare lo sfondo solo alle diapositive selezionate, fare clic sul pulsante Applica
altrimenti fare clic sul pulsante Applica a tutte .

6.2.2.4 Aggiungere una nuova diapositiva con un layout specifico, quale:


er
diapositiva titolo, grafico e testo, elenchi puntati, tabella/foglio di calcolo.
Per inserire una nuova diapositiva vuota,
i
dopo essersi posizionati nel punto
lb

d'inserimento (sulla scheda Struttura o


Diapositive) selezionare “Nuova diapositiva” dal menù “Inserisci” o cliccare
.a

sull’icona presente nella barra degli strumenti Formattazione,


quindi premere Invio.
Nel riquadro attività Layout diapositiva, che viene aperto automaticamente, fare
rto

clic sul layout desiderato:


be
ro

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 15


6.2.2.5 Copiare, spostare diapositive all’interno di una presentazione, tra
presentazioni aperte.
Se si stanno copiando, o spostando, le diapositive tra presentazioni, aprire
entrambe le presentazioni, quindi scegliere Disponi tutto dal menù Finestra:

t
r.i
cn
o@
er
Selezionare le diapositive che si desidera copiare dalla scheda Diapositive in
visualizzazione normale.
i
lb

Selezione singola diapositiva: Cliccare sulla diapositiva.


Selezione diapositive in sequenza: Mantenere premuto il tasto
MAIUSC mentre si clicca sulle
.a

diapositive.
Selezione diapositive non in sequenza: Mantenere premuto il tasto CTRL
rto

mentre si clicca sulle diapositive.

Cliccare, sulla selezione, con il tasto destro del


mouse e dal menù di contesto cliccare su
be

, oppure cliccare sul


comando “Copia” dal menù “Modifica”.

Oppure, per spostare la selezione si clicca su


ro

Sulla scheda Diapositive della presentazione in cui si vuole inserire la selezione,


cliccare col tasto destro del mouse sulla diapositiva che precederà l’inserimento,
quindi cliccare, dal menù di scelta rapida, su
“Incolla” , oppure
cliccare sul comando “Incolla” dal menù
“Modifica”.

16 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


In alternativa si può, dopo aver
effettuato la selezione, trascinarla in
un’altra posizione, nella scheda
Diapositive, per la copia o lo
spostamento. Man mano che
trasciniamo tenendo premuto il tasto
del mouse, una linea orizzontale si
sposta nella sequenza delle

t
diapositive. Essa indica la posizione

r.i
(diapositiva), sotto la quale avrà luogo
l’inserimento, quando rilasciamo il
tasto del mouse.

cn
Se il trascinamento avviene utilizzando il tasto destro del mouse,
quando lo si rilascia, viene visualizzato un menù tramite il quale
specificare se si vuole inserire una copia oppure effettuare uno

o@
spostamento.

6.2.2.6 Eliminare una o più diapositive.


Selezionare le diapositive che si desidera eliminare dalla scheda
Diapositive o dalla scheda Struttura in visualizzazione normale.
er
Selezione singola diapositiva: Cliccare sulla diapositiva.
Selezione diapositive in sequenza:
i
Mantenere premuto il tasto MAIUSC mentre si clicca
lb

sulle diapositive.
Selezione diapositive non in sequenza:
.a

Mantenere premuto il tasto CTRL mentre si clicca sulle


diaposi
rto

Scegliere tra:
“Elimina diapositiva” dal menù Modifica.
“Elimina diapositiva” dal menù di contesto
be

che si apre cliccando la selezione con il tasto


destro del mouse.
Premere il tasto CANC.
ro

6.2.3 Schemi diapositiva

Lo schema diapositiva è un elemento del modello struttura6 che conserva le


informazioni relative agli stili dei tipi di carattere, le dimensioni e le posizioni dei
segnaposti, la struttura dello sfondo e le combinazioni di colori.

6
Modello di struttura: file contenente gli stili di una presentazione, compresi il tipo e la dimensione dei punti
elenco e dei caratteri, le dimensioni e le posizioni dei segnaposti, la struttura e il riempimento di sfondo, le
combinazioni di colori, uno schema diapositiva e opzionalmente uno schema titolo.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 17


Scegliere “Schema” dal menù
“Visualizza”, quindi “Diapositiva”.

Nelle anteprime fare clic sullo schema


diapositiva o sullo schema titolo
desiderato:

STRUTTURA SCHEMA DIAPOSITIVA

t
r.i
Per aggiungere l'immagine sullo schema
diapositiva o sullo schema titolo fare clic nel STRUTTURA SCHEMA TITOLO
punto in cui si desidera inserire l'immagine:

cn
Cliccare su “Immagine”, dal menù
“Inserisci”, e selezionare il tipo
d’oggetto da inserire.

o@
Nel presente esempio è una im-
magine “Da file…”
i er
lb
.a

In alternativa si può cliccare sull’icona Inserisci immagine da file dalla barra degli
strumenti Disegno:
rto
be

Indipendentemente dalla strada


scelta, viene visualizzata la
finestra “Inserisci immagine”
dove inserire le informazioni
ro

atte a trovare l'immagine che si


desidera inserire, quindi fare
doppio clic sul file della
immagine.

A questo punto l’immagine viene riportata sull’intera area della diapositiva. Se


necessario ridimensionarla e posizionarla.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 19


Per tornare alla visualizzazione normale, fare clic su “Chiudi visualizzazione
schema” sulla barra degli strumenti Visualizzazione schema diapositiva.

t
r.i
cn
o@
er
Utilizzare lo stesso metodo sopra descritto per aggiungere altri elementi desiderati
a ogni diapositiva o a più diapositive, incluse le Forme, i WordArt, le tabelle, i grafici,
i
lb

le ClipArt ed i diagrammi (per ognuno di essi sarà visualizzata la finestra di colloquio


o il riquadro attività specifico).
La rimozione di un oggetto inserito in uno schema diapositiva (o titolo),
.a

deve essere sempre fatta in visualizzazione schema diapositiva (o titolo),


selezionando l’oggetto e cliccando il tasto Canc della tastiera.
rto

6.2.3.2 Inserire nel piè di pagina di alcune o di tutte le diapositive di una


presentazione del testo, la numerazione automatica, una data aggiornata
automaticamente o una data fissa.
Le intestazioni e i piè di pagina sono costituiti dal testo, dal numero di pagina o di
be

diapositiva e dalla data che si desidera appaia nelle intestazioni (o nei piè di pagina)
nella parte superiore (od inferiore) delle diapositive, delle note e degli stampati.
ro

Quando si desidera modificare lo stile del tipo di carattere per le intestazioni e piè di
pagina, oppure la posizione, la dimensione o la formattazione dei segnaposti che
contengono le intestazioni ed i piè di pagina, deve essere utilizzata la visualizzazione
dello schema diapositiva.

L’intestazione e piè di pagina, può essere


inserito indipendentemente dal tipo di
visualizzazione si stia utilizzando per la
diapositiva.

20 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


Dal menù “Visualizza”, si clicca sulla voce “Intestazione e piè di pagina…” in modo
da visualizzare la relativa finestra di colloquio in cui, nella scheda “Diapositiva”,
sono presenti le caselle da spuntare, o digitare, per inserire delle informazioni,
come visibile nella casella Anteprima (1). Nella figura sottostante, in base alle
caselle spuntate, è possibile visualizzare una data fissa piuttosto che aggiornata
automaticamente ad ogni apertura della presentazione (2), il numero della
diapositiva in visione (3) ed un testo nel piè di pagina (4).

t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a

N.B. nella diapositiva si può inserire solo il piè di pagina, l’intestazione è inseribile
solo in Note e stampati.
rto

Se si eliminano inavvertitamente dallo schema i


segnaposti delle intestazioni e piè di pagina, è
possibile riapplicarli, sempre in visualizzazione
schema, dal menù “Formato” cliccando su “Layout
be

Schema diapositiva…”.

Nell’elenco dei Segnaposti, presente nella finestra


ro

“Layout Schema diapositiva” che viene


visualizzata, selezionare la casella di controllo
corrispondente al segnaposto eliminato.

Il termine “Layout” si riferisce al modo in cui gli


elementi sono disposti su una diapositiva.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 21


6.3 Testi
6.3.1 Gestione dei testi

Ad una diapositiva si possono aggiungere quattro tipi di testo:

t
testo nel segna-

r.i
posto
testo in una

cn
Forma
testo in una
casella di testo

o@
testo WordArt
er
Il testo digitato nei segnaposti, ad esempio titoli ed elenchi puntati, può essere
modificato nella diapositiva o nella scheda “Struttura” e può essere esportato dalla
i
scheda “Struttura”a Microsoft Word.
lb

Il testo in un oggetto, ad esempio una casella di testo o una Forma ed il testo


WordArt non vengono visualizzati nella scheda “Struttura”e devono essere
.a

modificati sulla diapositiva.


Segnaposti
I layout di diapositiva contengono segnaposti di testo e di oggetti, in diverse
rto

combinazioni. Nei segnaposti di testo si possono digitare titoli, sottotitoli e testo del
corpo per le diapositive. I segnaposti possono essere ridimensionati, spostati e
formattati con bordi e colori.
Forme
be

Le forme, ad esempio i fumetti callout e le frecce, si prestano ad essere utilizzate per


messaggi di testo. Quando si digita del testo in una Forma, il testo viene collegato alla
forma e si sposta e ruota con essa.
ro

Caselle di testo
Utilizzare le caselle di testo per posizionare del testo ovunque in una diapositiva, ad
esempio all'esterno di un segnaposto di testo. Per esempio, è possibile aggiungere
una didascalia ad un'immagine creando una casella di testo e posizionandola accanto
all'immagine. Inoltre, le caselle di testo sono utili per aggiungere del testo ad una
Forma senza collegarlo ad essa. Una casella di testo può avere un bordo, un
riempimento, un'ombreggiatura o un effetto tridimensionale (3-D) ed è possibile
modificarne la forma.

22 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


WordArt
Utilizzare WordArt per effetti di testo particolari. WordArt consente di allungare,
inclinare, curvare e ruotare il testo, oppure di renderlo 3-D o verticale.
Per aggiungere testo in un segnaposto: cliccare all'interno del segnaposto di testo e
digitare o incollare il testo.
Per aggiungere del testo ad una Forma:
Se si vuole che diventi parte della forma e si sposti con essa, si seleziona la

t
forma dall’elenco contenuto in , nella barra degli strumenti Disegno,

r.i
cliccare sulla diapositiva nella posizione in cui inserire la forma, digitare il
testo e ridimensionare la forma secondo le esigenze.
Per aggiungere testo non dipendente dalla forma, ovvero che rimanga

cn
posizionato quando viene spostata la forma, aggiungere una casella di testo.
Per aggiungere del testo ad una casella di testo: cliccare sul pulsante Casella di testo

o@
, nella barra degli strumenti Disegno, cliccare sulla diapositiva nella posizione in
cui inserire la casella di testo, digitare o incollare il testo e ridimensionare la casella di
testo secondo le esigenze.

Per aggiungere WordArt: cliccare sul pulsante Inserisci WordArt , nella barra
degli strumenti Disegno. Dalla finestra “Raccolta WordArt” scegliere l’effetto
er
desiderato e scegliere OK. Viene visualizzata la finestra di dialogo “Modifica testo
WordArt” in cui digitare il testo desiderato e, se necessario, modificarne il tipo e le
dimensioni.
i
lb
.a
rto
be

6.3.1.1 Inserire del testo in una presentazione in visualizzazione normale o


struttura.
È possibile inserire nella scheda Struttura del testo creato in altre applicazioni, formattando
ro

automaticamente sia il testo dei titoli che quello del corpo. È possibile utilizzare in questo
modo i documenti di Microsoft Word (.doc), quelli in formato RTF (.rtf)7 e testo normale
(.txt). Un documento in formato HTML8 può essere inserito nella presentazione,
mantenendo la sua struttura dei titoli, inserendolo in una casella di testo.

7
RTF (Rich Text Format): tipo di file utilizzato per trasferire documenti di testo formattato tra le applicazioni,
comprese quelle eseguite su piattaforme diverse, quali IBM e Macintosh.
8
HTML: Acronimo di HyperText Markup Language. Linguaggio utilizzato per i documenti sul World Wide
Web. Il linguaggio HTML utilizza i tag per indicare la modalità di visualizzazione nei browser Web degli
elementi di pagina quale testo e oggetti grafici e la risposta alle azioni degli utenti.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 23


Anziché copiare e incollare, è possibile utilizzare dei comandi di menù di Microsoft
PowerPoint per inserire del testo, o basare una presentazione sulla struttura di un
altro documento.
Testo in formato Word o RTF
Quando si inserisce un documento in formato Word o RTF, PowerPoint modifica la
struttura della presentazione basandosi sugli stili dei titoli del documento:
un Titolo 1 nel documento d'origine diventa un titolo di diapositiva in PowerPoint,
un Titolo 2 diventa il primo livello di testo del corpo sulla diapositiva,

t
un Titolo 3 diventa il secondo livello di testo nella diapositiva e così via.

r.i
Se il documento originale non contiene stili di titoli, PowerPoint crea una struttura
basata sui paragrafi; i paragrafi scritti con testo di stile Normale verranno
trasformati da PowerPoint in diapositive (una per paragrafo).

cn
Testo in HTML
Quando si inserisce una struttura HTML nella presentazione, viene mantenuta la
struttura titoli originaria. Il testo contenuto nel file viene inserito in una casella di

o@
testo all'interno della diapositiva modificabile solo in visualizzazione diapositiva ma
non nella scheda Struttura.
Testo normale
Quando si inserisce del testo proveniente da un file di testo normale (.txt), la
struttura viene definita dalle tabulazioni presenti all'inizio dei paragrafi:
er
 il testo senza tabulazioni diventa un titolo di diapositiva;
 il testo con un rientro di tabulazione diventa testo del corpo di primo livello
sulla diapositiva;
i
lb

 il testo con due rientri diventa testo del corpo di secondo livello e così via.
Essendo il testo normale privo di stile, il testo inserito assume lo stile della
.a

presentazione corrente.

6.3.1.2 Copiare, spostare del testo all’interno di una presentazione e tra


presentazioni aperte, cancellare del testo.
rto

Se si sta copiando, o spostando, del testo tra


presentazioni, aprire entrambe le presentazioni, quindi
scegliere Disponi tutto dal menù Finestra.
be

Selezionare, nella diapositiva,il testo che si desidera


copiare o spostare quindi scegliere tra:
cliccare, sulla selezione, con il tasto destro del mouse e dal menù di
ro

contesto cliccare su ;
cliccare sul comando “Copia” dal menù “Modifica”;

cliccare sull’icona presente nella barra degli strumenti standard.

Per SPOSTARE si clicca su nel menù


“Modifica”o su presente nel menù di contesto
(tasto destro del mouse), sull’icona nella barra degli strumenti standard.

24 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


Si visualizza la diapositiva in cui inserire la selezione, dove si clicca in corrispondenza
della posizione in cui si desidera effettuare la copia o il trasferimento quindi
scegliere tra:
 cliccare su “Incolla”dal menù “Modifica”

 cliccare, nel punto d’inserimento, con il


tasto destro del mouse e dal menù di

t
contesto cliccare su

r.i
 cliccare sull’icona presente nella barra degli strumenti standard.

cn
Sulla scheda Diapositive della presentazione in cui si vuole inserire la selezione,
cliccare col tasto destro del mouse sulla diapositiva che precederà l’inserimento,
quindi cliccare, dal menù di scelta rapida, su “Incolla” , oppure cliccare sul comando
“Incolla” dal menù “Modifica”.

o@
6.3.1.3 Usare i comandi “Annulla” e “Ripristina”.
Per annullare un qualsiasi tipo di azione, effettuata sull’intera presentazione
piuttosto che sulla singola diapositiva, esiste il
comando “Annulla” selezionabile tramite il
er
menù “Modifica”, che effettua l’annullamento
solo dell’ultima azione eseguita; in alternativa
è possibile cliccare sull’icona presente nella barra
i
degli strumenti standard dove, cliccando sulla freccia
lb

posta alla destra, viene visualizzato un elenco contenente


tutte le azioni eseguite nella sessione. Cliccando e
.a

trascinando (sulle voci presenti) è possibile selezionare


tutte le azioni che si vogliono annullare contemporaneamente.
Nella stessa sessione di lavoro, per ripristinare azioni in precedenza annullate si
rto

clicca su dal menù “Modifica”, oppure sulla


icona nella barra degli strumenti standard.
be

6.3.2 Formattazione

6.3.2.1 Cambiare la formattazione del testo: tipo e dimensioni dei caratteri.


ro

Dopo aver selezionato il testo che si desidera modificare, per cambiare il tipo di
carattere, dalla barra degli strumenti Formattazione, si clicca sulla freccia della
casella Tipo di carattere per aprire il menù di scelta ed
effettuare la selezione del nuovo carattere.
Per ingrandire o ridurre il testo, fare clic su Aumenta dimensione carattere o
Riduci dimensione carattere .
Per impostare numericamente la dimensione di un tipo di carattere, fare clic sulla
dimensione desiderate nella casella Dimensione carattere .

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 25


In alternativa e/o per applicare, al testo selezionato,
anche effetti grafici e colori diversi, dopo la selezione,
si clicca su “Carattere…” dal menù “Formato” in
modo da visualizzare la finestra di colloquio “Carattere”, qui sotto rappresentata,
tramite la quale variare la font, lo stile, la dimensione, il colore ed applicare effetti al
testo selezionato.

t
r.i
cn
o@
6.3.2.2 Applicare formattazioni al testo: grassetto, corsivo, sottolineatura,
ombreggiatura.
er
Oltre a cliccare sulla voce “Carattere…” dal menù
“Formato”, in modo da visualizzare la finestra di
colloquio “Carattere”, dopo aver selezionato il
i
lb

testo che si desidera modificare, dalla barra degli strumenti Formattazione, cliccare
su Grassetto , Corsivo , Sottolineato od Ombreggiato ,in base al tipo
di formattazione che si vuole applicare.
.a

6.3.2.3 Applicare colori diversi al testo.


Dopo aver selezionato il testo che si desidera
rto

modificare, in alternativa alla finestra di colloquio


“Carattere”, cliccare sulla freccia di selezione della
casella di riepilogo Colore carattere presente sia
be

nella barra degli strumenti Disegno che nella barra


degli strumenti Formattazione.
Effettuare una delle seguenti operazioni:
Per ripristinare il colore predefinito del testo,
ro

scegliere il pulsante Automatico.


Per applicare un colore presente nella combinazione
di colori, selezionare uno degli otto colori al di sotto del pulsante Automatico.
Per applicare un colore non presente nella combinazione di colori, scegliere
Altri colori. Scegliere il colore desiderato sulla scheda Standard, oppure fare
clic sulla scheda Personalizzati per combinare i colori a piacere, quindi fare clic
su OK.

26 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


6.3.2.4 Applicare la modifica di maiuscole/minuscole al testo.
Dopo aver selezionato il testo che si desidera modificare, scegliere
“Maiuscole/minuscole…” dal menù “Formato” quindi, dalla finestra di colloquio,
selezionare l’opzione desiderata.

t
r.i
cn
6.3.2.5 Allineare un testo a sinistra, al centro, a destra in una cornice di testo.
Sulla diapositiva, selezionare i paragrafi9 che si desidera allineare, centrare o
giustificare:

o@
Per selezionare un singolo paragrafo, fare clic sul paragrafo.
Per selezionare tutti i paragrafi di un elenco, trascinare il puntatore per
selezionare tutto il testo, oppure selezionare il segnaposto facendo clic sul testo
al suo interno, quindi sul bordo.
er
Quindi effettuare una delle seguenti operazioni:
Per allineare o centrare un paragrafo, dalla barra degli strumenti Formattazione,
scegliere Allinea a sinistra
i
, Allinea a destra o Centra , oppure tramite il
lb

menù “Formato” (vedi immagine sottostante).

Per giustificare un
.a

paragrafo scegliere
“Allineamento” dal
menù “Formato”,
rto

quindi “Giustifica”:

6.3.3 Elenchi
be

6.3.3.1 Indentare un elenco puntato. Eliminare l’indentazione da un elenco


puntato.
ro

1. Se il righello non è visualizzato, scegliere


Righello dal menù Visualizza.
2. Cliccare, nella diapositiva, sull'elenco puntato o
numerato che si desidera cambiare.
Se il testo contiene più di un livello di voci puntate o numerate, sul righello saranno
visualizzati degli indicatori di rientro per ciascun livello.
9
Paragrafo: testo che termina con un ritorno a capo, ossia con la pressione di INVIO. Ciascun elemento di un
elenco puntato o numerato è un paragrafo. Anche un titolo o un sottotitolo sono dei paragrafi.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 27


Indicatore di rientro della prima riga, che mostra il rientro del punto o
del numero.

Indicatore di rientro a sinistra, che mostra il rientro del testo


nell'elenco.
3. Effettuare una delle seguenti operazioni:

t
Per cambiare la posizione dei punti o dei numeri, trascinare l'indicatore di

r.i
rientro della prima riga.

cn
o@
Per cambiare la posizione del testo, trascinare l'indicatore di rientro a sinistra.
Trascinare solo la parte superiore appuntita dell'indicatore (trascinando il
rettangolo inferiore, si spostano entrambi i rientri).
i er
lb
.a

Per spostare i rientri come un unico insieme mantenendo immutato il


rapporto tra il punto o il numero ed il rientro del testo a sinistra, trascinare la
parte rettangolare inferiore dell'indicatore di rientro a sinistra.
rto
be

4. Ripetere il passaggio 3 per ogni livello di punti o numeri ed ogni livello di testo
ro

che si desidera cambiare.

6.3.3.2 Adattare l’interlinea prima o dopo gli elementi di elenchi puntati e


numerati.
1. Sulla diapositiva, selezionare i paragrafi dei quali si desidera modificare
l'interlinea:
Per selezionare un singolo paragrafo, fare clic sul paragrafo (ogni punto o
numero dell’elenco rappresenta un paragrafo).

28 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


Per selezionare un elenco completo, trascinare il puntatore del mouse per
selezionare tutto il testo, oppure selezionare il segnaposto cliccando,
prima, sul testo al suo interno, poi sul bordo.

t
r.i
cn
o@
Come si può notare nelle figure sopra riportate, quando viene selezionato il
segnaposto, il cursore cambia aspetto ed anche il tratteggio del segnaposto è
diverso.
2. Scegliere “Interlinea…” dal menù “Formato” in
er
modo da visualizzare la finestra di colloquio
“Interlinea”:
3. Effettuare una o più delle seguenti operazioni:
i
lb

Per modificare l'interlinea sopra e


all'interno di un paragrafo, nella
finestra “Interlinea”, digitare o
.a

selezionare per modificare il numero.


Per modificare l'interlinea sopra un
rto

paragrafo, in Prima del paragrafo,


digitare, o selezionare, per modificare
il numero.
Per modificare l'interlinea sotto un
be

paragrafo, in Dopo il paragrafo,


digitare o fare clic sulle frecce di selezione per modificare il numero

Per modificare l'interlinea di un'intera presentazione, modificare l'interlinea nello


ro

schema diapositive.
Per vedere lo schema
diapositiva, dal menù
“Visualizza”, si clicca sulla
voce “Schema” e,
dall’elenco visualizzato, si
seleziona “Diapositiva

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 29


6.3.3.3 Modificare lo stile dei punti e dei numeri in un elenco scegliendo tra le
opzioni previste.
Volendo modificare lo stile del punto per un singolo
elenco si seleziona il testo o l'elenco per cui si
desidera modificare lo stile dei punti elenco…

…altrimenti, se si vuole modificare lo stile del punto

t
elenco in tutta la presentazione, si visualizza lo

r.i
schema diapositiva (come riportato nel precedente
paragrafo),in cui selezionare i livelli di testo del corpo,
a cui si desidera applicare lo stile dei punti elenco, in

cn
modo che la modifica si rifletta nell'intera presentazione.

Quindi si procede nel

o@
seguente modo:
Si sceglie “Elenchi puntati e
numerati…” dal menù
“Formato”…
i er
lb

… o si apre il menù di scelta rapida, cliccandoci


sopra con il tasto destro del mouse, e si seleziona
la voce “Elenchi puntati e numerati…”.
.a

Viene visualizzata la finestra “Elenchi puntati e numerati”.


rto

In essa sono presenti due


schede:

Punti elenco
be

tramite la quale è possibile


modificare il carattere del
punto elenco selezionando-
lo tra quelli della gamma
ro

proposta o, cliccando sul


pulsante , tra le
immagini elencate nella
finestra “Punto elenco
immagine” (1), o definita
nel percorso di archiviazio-
ne.

30 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


Tramite il pulsante , invece, si può
scegliere tra i simboli, per tipo di carattere, della
finestra “Simbolo” o inserendone il codice
esadecimale.

t
r.i
cn
o@
Infine è possibile modificare le dimensioni del punto elenco (2) ed il colore (3).

Numeri o lettere
per tramutare in elenco
er
numerato, scegliendo tipo di
numerazione e determinando il
valore iniziale dell’elenco.
i
lb
.a
rto

6.3.4 Tabelle

In PowerPoint è possibile creare tabelle direttamente, oppure aggiungere una tabella


be

da una altro programma (ad esempio word, excel o access) come oggetto incorporato
o collegato.
Il testo delle tabelle non viene visualizzato nel riquadro Struttura
ro

6.3.4.1 Creare una tabella.


1) Selezionare la diapositiva sulla quale creare la tabella.
2) Effettuare una delle seguenti operazioni:
Inserire una tabella base
Cliccare su Inserisci tabella sulla barra degli strumenti
Standard e, trascinando il cursore determinare il numero di
righe e colonne.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 31


Oppure cliccare sulla voce “Tabella…”
presente nel menù “Inserisci” e, nella
finestra di colloquio che viene
visualizzata, inserire il numero di righe
e colonne della nuova tabella.

Disegnare una tabella più complessa


Se la barra degli strumenti Tabelle e bordi non è

t
r.i
visualizzata, fare clic sul pulsante Tabelle e bordi
sulla barra degli strumenti Standard.
Fare clic su Disegna tabella .

cn
Il puntatore verrà trasformato in una matita.
Per definire i bordi esterni della tabella, trascinare diagonalmente fino
alla dimensione desiderata.

o@
Quindi trascinare per creare i bordi delle colonne e delle righe.

E così via…
Per cancellare una linea, fare clic sul pulsante Gomma , quindi
fare clic sulla linea.
er
In Microsoft PowerPoint sono disponibili alcuni layout di diapositiva che includono
dei segnaposti per tabelle. Per creare una nuova diapositiva utilizzando uno di
i
questi layout, scegliere Nuova diapositiva dal menù Inserisci, quindi selezionare
lb

uno dei layout contenente un segnaposto per una tabella.


.a

Creare una tabella incorporata di Word


Scegliere Oggetto dal menù Inserisci.
Fare clic su “Crea nuovo oggetto” nella finestra di dialogo Inserisci oggetto.
rto

Fare clic su Documento di Microsoft Word nella casella “Tipo oggetto”, quindi
fare clic su OK.
be
ro

Creare la tabella desiderata con i comandi del menù Tabella.


Fare clic all'esterno della tabella per tornare a Microsoft PowerPoint.

32 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


Quando si utilizza una tabella di Microsoft Word, vengono visualizzati il menù e i
pulsanti di Word integrati con i menù di Microsoft PowerPoint, per consentire di
modificare la tabella.

6.3.4.2 modificare del testo in una diapositiva con tabella.


Effettuare una delle seguenti operazioni:
Selezionare il testo o l’elemento (segnaposto o casella di testo) contenente il
testo da modificare

t
r.i
Cliccare sul comando “Seleziona tutto”
presente nel menù “Modifica”
Procedere con le modifiche.

cn
6.3.4.2 Selezionare righe, colonne, intera tabella.
Effettuare una delle seguenti operazioni:

o@
Per selezionare una cella, fare clic nella cella.

Per selezionare la cella successiva, premere TAB.

Per selezionare la cella precedente, premere MAIUSC+TAB. +


er
Per selezionare una colonna, fare clic all'esterno del bordo
superiore della colonna, quando il puntatore è una freccia
rivolta verso il basso.
i
lb

Per selezionare più righe, più colonne o l'intera tabella,


trascinare il cursore sulle righe, sulle colonne o l'intera tabella.
.a

6.3.4.3 Inserire, eliminare righe e colonne.


1) Selezionare le righe o le colonne che si desidera eliminare.
rto

Per selezionare righe, colonne o l'intera tabella, trascinare il cursore sulle


righe, le colonne o l'intera tabella.
Per selezionare una colonna, fare clic all'esterno del bordo superiore della
be

colonna, quando il puntatore è una freccia rivolta verso il basso.


2) Fare clic con il pulsante destro del mouse, quindi scegliere Elimina righe o
Elimina colonne dal menu di scelta rapida.
ro

6.3.4.4 Modificare l’ampiezza di una colonna, l’altezza di una riga.

1) Posizionare il puntatore sul bordo della colonna o della riga che si desidera
modificare.

Il puntatore si trasforma in o in .

2) Trascinare il bordo della colonna o della riga fino al raggiungimento della


dimensione voluta.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 33


6.4 Grafici
In Microsoft PowerPoint è possibile creare un grafico completamente nuovo, oppure
importare un foglio di lavoro o un grafico di Microsoft Excel.
6.4.1 Usare i grafici

Il programma predefinito per la creazioni di grafici è Microsoft Graph, che viene


installato automaticamente con PowerPoint.

t
Quando si crea un nuovo grafico in PowerPoint, Microsoft Graph si apre

r.i
visualizzando un grafico e i dati associati in una tabella denominata foglio dati.
È possibile immettere i dati nel foglio dati, importarli da un file di testo o da un file
di Lotus 1-2-3, importare o inserire un foglio di lavoro o un grafico di Microsoft

cn
Excel, oppure incollare dati da un altro programma.

6.4.1.1 Creare un grafico.

o@
Scegliere “Grafico…” dal menù “Inserisci”.
Nella diapositiva viene inserito un grafico di
esempio con il relativo foglio dati

Per sostituire i dati di esempio,


cliccare su una cella del foglio
er
dati, quindi digitare i dati
desiderati.
Per tornare alla diapositiva,
i
lb

cliccare all'esterno del grafico.


In Microsoft PowerPoint sono
disponibili alcuni layout di
.a

diapositiva che includono dei


segnaposti per grafici.
Per creare una nuova diapositiva
rto

utilizzando uno di questi layout,


scegliere “Nuova diapositiva”
dal menù “Inserisci”, quindi
selezionare uno dei layout contenente un
segnaposto per un grafico.
be
ro

34 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


6.4.1.2 Importare un grafico di Microsoft Excel
Scegliere “Grafico…” dal menù “Inserisci”.
Passare al foglio dati. Se il foglio dati non è
visualizzato, fare clic sul pulsante Visualizza
foglio dati per visualizzarlo.
Scegliere “Importa file…” dal

t
menù “Modifica”.

r.i
cn
Nella casella Cerca in, della
finestra “Importa file”, selezio-

o@
nare l'unità, la cartella o il
percorso Internet in cui si trova il
file.
Fare doppio clic sul file che si
desidera importare.
er
Nella finestra di
dialogo “Opzioni di
importazione dati”,
i
selezionare il foglio
lb

che si desidera
importare.
È possibile importare
.a

un solo foglio.
Per importare tutti i
rto

dati del foglio di


lavoro, nella casella
Importa selezionare
Foglio intero.
be
ro

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 35


Per importare parte dei dati, selezionare Intervallo, quindi digitare l'intervallo di
dati desiderato. Ad esempio, per importare l'intervallo di celle compreso tra A1 e
B5, digitare A1:B5 nella casella Intervallo.

6.4.1.3 Inserire dati per creare i vari tipi di grafici disponibili in una
presentazione: colonne, barre, linee, torta.
Cliccare sul grafico che si desidera modificare. Passare al foglio dati; se non è
visualizzato, fare clic su Visualizza foglio dati e proseguire con una delle

t
seguenti operazioni:

r.i
Per immettere i dati
Fare clic su una cella, quindi digitare il testo o i numeri desiderati.

cn
Per tornare alla diapositiva, fare clic all'esterno del grafico.
Per importare i dati da excel
Cliccare sulla cella da cui partire con

o@
l’inserimento dei dati importati (in
automatico viene proposta quella
dell’angolo superiore sinistro del foglio
dati).
Scegliere il comando “Importa file…” dal
er
menù “Modifica” e, dalla finestra di colloquio
“Importa file” che viene visualizzata, fare
doppio clic sul file che si desidera importare.
i
Nella finestra di dialogo Opzioni di importazione dati, selezionare il foglio
lb

che si desidera importare. È possibile importare un solo foglio.


.a
rto
be
ro

Effettuare una delle seguenti


operazioni:
Per importare tutti i dati del
foglio di lavoro, nella casella
Importa selezionare Foglio
intero.

36 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


Per importare parte dei dati,
selezionare “Intervallo:”,
quindi digitare l'intervallo di
dati desiderato.
Ad esempio, per importare
l'intervallo di celle compreso
tra A1 e B5, digitare A1:B5
nella casella Intervallo. Se è

t
stato assegnato un nome

r.i
all'intervallo, sarà possibile
digitare il nome anziché il
riferimento dell'intervallo.

cn
Se in precedenza si è selezionata una cella, deselezionare la casella di
controllo Sovrascrivi celle esistenti.

6.4.1.4 Selezionare un grafico.

o@
Un grafico viene selezionato cliccandoci sopra. La selezione è evidenziata da punti
bianchi per il ridimensionamento dell’area del grafico.
i er
lb
.a
rto

6.4.1.5 Cambiare il tipo di grafico.


Per la maggior parte dei grafici 2D è possibile modificare il tipo di grafico di una
serie di dati oppure dell'intero grafico.
Per i grafici a bolle è possibile modificare solo il tipo dell'intero grafico.
be

Per la maggior parte dei grafici 3D, la modifica del tipo di grafico influenzerà l'intero
grafico.
Per i grafici a barre 3D e per gli
ro

istogrammi, sarà possibile modificare una


serie di dati in un tipo di grafico a cono, a
cilindro o a piramide. Selezionare,
facendo doppio clic, il grafico che si
desidera modificare quindi, scegliere
“Tipo di grafico…” dal menù “Grafico”:

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 37


Si apre la finestra di colloquio “Tipo di grafico” in cui selezionare il tipo di grafico
desiderato dalla scheda “Tipi standard” o “Tipi personalizzati”.
Cliccando sul pulsante di visualizzazione del grafico selezionato è possibile ottenere
un’anteprima dei risultati ottenibili.

t
r.i
cn
o@
Effettuata la scelta si conferma cliccando su OK.
i er
lb
.a
rto

Per tornare alla diapositiva, fare clic all'esterno della diapositiva.

6.4.1.6 Inserire, eliminare, modificare il titolo di un grafico.


be

Cliccare due volte sul grafico al quale si desidera aggiungere un titolo.


ro

Scegliere “Opzioni grafico” dal menù “Grafico”, quindi fare clic sulla scheda
Intestazioni.

38 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


Effettuare una o entrambe le
seguenti operazioni:
Per aggiungere un titolo al
grafico, fare clic nella casella

t
“Titolo del grafico”, quindi

r.i
digitare il testo desiderato.
Per aggiungere uno o più titoli
agli assi, fare clic nella

cn
casella appropriata
per ciascun titolo,
quindi digitare il testo

o@
desiderato.

Per tornare alla diaposi-


tiva, fare clic all'esterno
del grafico.
er
Per eliminare o modificare
un titolo (grafico e/o assi),
si clicca sul titolo in modo
i
da evidenziarne il bordo:
lb

quindi, per eliminarlo


si clicca sul tasto Canc,
.a

per modificarne il testo si clicca


all’interno per attivare il
cursore, selezionare e modifica-
rto

re il testo.
be

6.4.1.7 Inserire etichette per i dati di un grafico: valori/numeri, percentuali.


Selezionare il grafico interessato e,
ro

dal menù “Grafico”, scegliere


“Opzioni grafico” quindi fare clic
sulla scheda Etichette dati.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 39


Spuntando la o le caselle
appropriate, otterremo la
valorizzazione delle etichette
con i valori specifici e, nella
sezione anteprima, si
visualizza il risultato che si
otterrà.

Alcune caselle si attiveranno

t
r.i
in base al tipo di grafico
selezionato; così, la casella
Percentuale sarà attiva per

cn
un grafico a torta, ecc.

o@
i er
lb
.a

6.4.1.8 Modificare i colori di un grafico.


rto

Utilizzare la seguente procedura per modificare il colore, la trama o lo stile per gli
indicatori di dati10, l'area del grafico11, l'area del tracciato12, le linee della griglia13,
gli assi 14e i segni di graduazione15 nei grafici.
be

10
Indicatore di dati: barra, area, punto, sezione o altro simbolo di un grafico che rappresenta una sola
coordinata o un solo valore derivato da una cella di un foglio di lavoro. Gli indicatori di dati relativi in un
grafico costituiscono una serie di dati.
11
ro

Area del grafico: l'intero grafico e tutti gli elementi che lo compongono.
12
Area del tracciato: nei grafici 2D, è l'area delimitata dagli assi che include tutte le serie di dati. In un grafico
3D, è l'area limitata dagli assi che comprende tutte le serie di dati, i nomi delle categorie, le etichette di
graduazione e i titoli degli assi.
13
Griglie dei grafici: linee che è possibile aggiungere a un grafico per semplificare la lettura e la valutazione dei
dati. Le griglie si estendono dai segni di graduazione presenti su un asse attraverso l'area del tracciato.
14
Asse: linea di contorno dell'area del tracciato di un grafico. Costituisce un riferimento per la misurazione.
L'asse Y è generalmente l'asse verticale e contiene i dati, mentre l'asse X è generalmente l'asse orizzontale e
contiene le categorie.
15
Segni di graduazione e etichette di graduazione: i segni di graduazione sono piccole linee di misurazione,
simili alle tacche di un righello, che intersecano un asse. Le etichette di graduazione identificano le categorie,
i valori o le serie del grafico.

40 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


Fare doppio clic sul grafico quindi:
Selezionare l’elemento a cui si vuole modificare il
colore, quindi cliccare sul’icona Colore riempimento e
selezionare il colore.
Oppure
Fare doppio clic sull'elemento del grafico che si
desidera modificare ed utilizzare le relative finestre di

t
colloquio che sono visualizzate.

r.i
In tutte le specifiche finestre, una per ogni elemento -
precedentemente elencato - componente il grafico,
compare sempre la scheda “Motivo” in cui:

cn
Per modificare i colori, i motivi o le linee, selezionare
le opzioni desiderate.
Per specificare un effetto di riempimento, fare clic sul pulsante

o@
“Riempimento…”, quindi
selezionare le opzioni
desiderate sulle schede
“Sfumature”, “Trama”,
“Motivo” o “Immagine”.
i er
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 41


t
r.i
cn
o@
Per tornare alla diapositiva, fare clic all'esterno del grafico.

6.4.2 Organigrammi
er
È possibile utilizzare lo strumento di creazione dei diagrammi, , sulla barra degli
strumenti Disegno per creare un organigramma e illustrare relazioni gerarchiche, ad
i
lb

esempio i direttori e i dipendenti di un reparto in una società.


.a
rto

1. Barra degli strumenti Organigramma


2. Organigramma
3. Bordo del disegno
be

4. Trattini di ridimensionamento del


disegno
ro

Quando si aggiunge o si cambia un organigramma, esso viene visualizzato circondato


da un'area di disegno, definita da un bordo e da trattini di ridimensionamento, non
stampabili. È possibile definire le dimensioni dell'organigramma utilizzando i comandi
di ridimensionamento per ingrandire l'area di disegno e avere più spazio a
disposizione per lavorare oppure per eliminare lo spazio in eccesso ravvicinando il
bordo al diagramma.

42 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


t
r.i
cn
1. Forma Superiore: in un organigramma, è una forma che viene inserita al di sopra
di un'altra forma.
2. Forma Assistente: è una forma che viene inserita al di sotto di un'altra forma e

o@
collegata ad essa tramite un connettore a gomito. Tale forma viene posizionata
al di sopra di eventuali forme subordinate.
3. Forme Subordinato: è una forma posizionata al di sotto e collegata a una forma
superiore. (assistenti e dipendenti della forma superiore)
4. Forme Collaboratore: è una forma posta accanto a un'altra forma connessa alla
er
stessa forma superiore. (altre subordinate alla forma superiore)

6.4.2.1 Creare un organigramma con etichette disposte in ordine gerarchico,


utilizzando una funzione integrata per la creazione di organigrammi.
i
lb

Nel menù “Inserisci” cliccare sulla voce Immagine quindi, dal sottomenù
visualizzato, selezionare “Organigramma”.
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 43


Un’altra via per la creazione di un organigramma
è quella di cliccare su Diagramma sulla barra
degli strumenti Disegno o cliccare su
“Diagramma” nel menù “Inserisci”.
Viene visualizzata la finestra di colloquio
“Raccolta diagrammi” in cui cliccare sul
diagramma Organigramma e, quindi, su OK.

t
r.i
cn
o@
6.4.2.2 Modificare la struttura gerarchica di un organigramma.
er
Selezionare la forma di livello superiore, ad esempio
il manager più in alto nel gruppo a cui si desidera
i
applicare un nuovo layout.
lb

Nella barra degli strumenti, fare clic su Layout,


quindi su:
Standard, Sporgente a entrambi i lati, Sporgente a
.a

sinistra o Sporgente a destra.


rto
be
ro

Il risultato è riportato
alla pagina seguente

44 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


t
r.i
cn
o@
6.4.2.3 Aggiungere, eliminare collaboratori, dipendenti in un organigramma.
i er
Sempre nella barra degli strumenti dell’organigramma, sono
lb

disponibili i pulsanti per aggiungere nuove caselle


all’organigramma. Seleziona la cella a cui vuoi attaccare il
nuovo elemento e fai clic sul pulsante desiderato. Puoi
.a

inserire un nuovo elemento con un grado preciso rispetto


alla cella attiva: Subordinato, Collaboratore, Assistente.
Ogni pulsante rappresenta il grado di dipendenza della casella che viene generata.
rto
be
ro

Il risultato è riportato
alla pagina seguente

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 45


t
r.i
cn
6.5 Oggetti grafici

o@
Una presentazione risulta migliore ed interessante se, i concetti in essa riportati, sono
rappresentati o enfatizzati tramite l’aggiunta di elementi grafici.
Questi oggetti possono essere linee o forme, immagini o disegni.
6.5.1 Inserire, manipolare
er
L’inserimento degli oggetti grafici avviene tramite la barra degli strumenti Disegno:
i
lb

o scegliendoli tra
le tipologie pre-
.a

senti nel sotto-


menù che si apre
cliccando la voce
rto

“Immagine” dal
menù “Inserisci”:
be

6.5.1.1 Inserire un oggetto grafico (figura, immagine, disegno) in una diapositiva.


Inserire un'immagine
ro

Cliccare nel punto in cui si desidera inserire l'immagine.


Sulla barra degli strumenti Disegno fare clic sul pulsante Inserisci immagine
.
In alternativa, da menù “Inserisci” “Immagine”
In entrambi i casi viene visualizzata la finestra di colloquio “Inserisci immagine”,
tramite la quale individuare la cartella contenente l'immagine che si desidera
inserire, quindi fare clic sul file dell'immagine.

46 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


Inserire un’immagine di ClipArt
Selezionare la diapositiva in cui inserire l’immagine di ClipArt.

Sulla barra degli strumenti Disegno fare clic sul pulsante Inserisci immagine .

In alternativa, da menù “Inserisci” “Immagine”


In entrambi i casi viene visualizzato il riquadro delle
attività ClipArt dove, nelle apposite caselle di testo,

t
si digita la tipologia della clipart da inserire, dove è

r.i
archiviata e, eventualmente, specificare se il tipo di
file da inserire possa avere diverse caratteristiche (ad
esempio un file musicale).

cn
Nel riquadro di scelta sono mostrati i risultati
ottenuti dove, se presente, si clicca doppiamente
sull’immagine per inserirla nella slide (diapositiva).

o@
i er
lb
.a

Inserire WordArt

Sulla barra degli strumenti Disegno fare clic sul pulsante Inserisci WordArt .
rto

In alternativa, da menù “Inserisci” “Immagine”


Dalla finestra “Raccolta WordArt”,
selezionare l’effetto desiderato.
be

Si apre la finestra “Modifica testo


WordArt” dove si digita il testo voluto
ro

e, eventualmente, si modifica il
formato.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 47


t
r.i
cn
6.5.1.2 Selezionare un oggetto grafico.
La selezione è indicata dai quadratini di ridimensionamento attorno all'oggetto o al
gruppo di oggetti.

o@
Selezionare un oggetto
Cliccare sull’oggetto.
Per selezionare un oggetto facente parte di un gruppo, selezionare prima il
gruppo, quindi fare clic sull'oggetto desiderato.
er
Selezionare più oggetti
Eseguire una delle seguenti operazioni:
i
Per selezionare più di un oggetto alla volta, tenere premuto il tasto
lb

MAIUSC mentre si fa clic su ogni oggetto.


Per selezionare oggetti vicini uno all'altro, nella barra degli
.a

strumenti Disegno, fare clic su Seleziona oggetto e trascinare la casella


punteggiata sugli oggetti.
rto

Per selezionare oggetti che sono parte di un gruppo, selezionare il gruppo,


quindi tenere premuto il tasto MAIUSC mentre viene fatto clic sugli oggetti
desiderati.

6.5.1.3 Copiare, spostare oggetti, grafici all’interno di una presentazione o tra le


be

presentazioni aperte.
Si seleziona l’oggetto (o gli oggetti) da copiare o spostare e si prosegue con una
delle seguenti operazioni:
ro

si clicca sul menù “Modifica”

si clicca con il tasto destro del mouse,


rimanendo con il cursore sulla selezione, per
visualizzare il menù di scelta rapida

48 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


Per copiare si clicca su altrimenti, per spostare l’elemento selezionato su
un’altra diapositiva si clicca su .
Se lo spostamento avviene all’interno della stessa diapositiva, si trascina la
selezione con il mouse.
Se lo spostamento avviene in una diapositiva di un’altra presentazione è necessario
aprire entrambe le presentazioni disponendole sul desktop tramite il comando
“Disponi tutto” dal menù “Finestra”:

t
r.i
cn
o@
i er
Dopo aver posizionato il cursore nel posto in cui trasferire la selezione, si clicca sul
lb

comando dal menù “Modifica” o dalla barra degli strumenti Standard.

6.5.1.4 Ridimensionare, eliminare oggetti, grafici in una presentazione.


.a

Si seleziona l’oggetto grafico per far apparire i pallini o quadratini (in base al tipo
d’oggetto) di ridimensionamento.
rto

Quello verde serve per la traslazione radiale (rotazione) dell’immagine.


Posizionando il cursore sui pallini agli angoli, questi diventa una doppia freccia
inclinata (in base all’angolo) mentre nelle altre posizioni diventa una doppia
be

freccia verticale o orizzontale . Trascinando il cursore nel senso della freccia,


aumentiamo o diminuiamo le dimensioni dell’immagine.
Nell’esempio si è partiti dall’angolo alto a destra trascinando verso l’interno, per
diminuire le dimensioni dell’immagine senza modificarne le proporzioni.
ro

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 49


6.5.1.5 Ruotare, traslare un oggetto grafico.
Selezionare la Forma, l'immagine, o la WordArt che si desidera ruotare.
Eseguire una delle seguenti operazioni:
Rotazione manuale
Cliccare e trascinare il pallino di rotazione
(quello verde) dell'oggetto nella direzione
in cui si desidera ruotare l'oggetto. Fare

t
clic al di fuori dell'oggetto per fissare la

r.i
rotazione.
Rotazione per gradi

cn
Sulla barra degli strumenti
Disegno, scegliere Ruota o
capovolgi, quindi fare clic sul
tipo di rotazione, o

o@
capovolgimento, da appli-
care all’oggetto.

6.5.1.6 Allineare un oggetto grafico rispetto alla diapositiva: a sinistra, al centro, a


destra, in alto o in basso.
Selezionare gli oggetti che si
er
desidera allineare.
i
Sulla barra degli strumenti
lb

Disegno, fare clic su


“Disegno” quindi cliccare
sulla freccia alla destra della
.a

voce “Allinea o distribuisci”.


Si visualizza un elenco di
rto

comandi tra cui scegliere


quello più appropriato.
6.5.2 Disegnare oggetti
be

6.5.2.1 Inserire oggetti di diversi tipi in una diapositiva: linee, frecce, frecce a
blocchi, rettangoli, quadrati, cerchi, ovali, caselle di testo.
ro

Inserire una forma


1. Nella barra degli strumenti Disegno fare clic su Forme,
selezionare una categoria (tramite le frecce a destra delle
voci) e quindi cliccare sulla forma desiderata.
2. Cliccare nel punto in cui si desidera inserire la Forma,
trascinare diagonalmente fino al raggiungimento delle
dimensioni volute e rilasciare il pulsante del mouse.

50 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


t
r.i
cn
6.5.2.2 Inserire del testo in una casella di testo, freccia a blocchi, rettangolo,
quadrato, ovale, cerchio.

o@
Per la casella di testo, la digitazione viene richiesta direttamente
all’atto della sua creazione tramite il posizionamento del cursore
all’interno della stessa.
er
Per le altre forme ci si posiziona sopra con il cursore , che assumerà l’aspetto di una

doppia croce , quindi si clicca direttamente con il tasto destro del mouse in
modo da visualizzare il menù di contesto in cui selezionare la voce specifica in base
i
lb

alla tipologia dell’oggetto:


.a

Oggetti tipo casella di testo


rto

Altri oggetti
be

6.5.2.3 Modificare il colore di sfondo dell’oggetto, il colore, lo spessore e lo stile


delle linee.
Forme
ro

Selezionare la forma che si desidera modificare.


Fare clic sulla freccia accanto a Colore riempimento
sulla barra degli strumenti Disegno quindi:
Per applicare un altro colore della combinazione colori,
fare clic su uno dei colori sotto Automatico.
Automatico pristina il colore di riempimento predefinito.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 51


Per aggiungere o modificare un effetto di riempimento scegliere “Effetti di
riempimento…”, quindi cliccare sulla scheda Sfumature, Trama, Immagine o
Motivo e selezionare le opzioni desiderate.
Linee o connettori
Selezionare la linea o il connettore che si desidera
modificare, quindi:
Per modificare il colore, cliccare sulla freccia accanto a

t
Colore linea sulla barra degli strumenti Disegno, poi:

r.i
Per applicare un altro colore della combinazione colori,
fare clic su uno dei colori sotto Automatico.

cn
Automatico pristina il colore predefinito.

Per modificare lo stile di una linea, o di un connettore, cliccare

o@
su Stile linea sulla barra degli strumenti Disegno.
Fare clic sullo stile desiderato oppure scegliere Altre linee,
quindi fare clic su uno stile.
er
Le altre icone si riferiscono allo stile tratteggio ed allo stile
freccia e sono utilizzate allo stesso modo dello stile linea.
i
lb

6.5.2.4 Modificare lo stile del punto di inizio e di arrivo delle frecce.


.a

Per eseguire queste modifiche si seleziona


l’elemento interessato cliccandoci sopra.
rto

Dalla barra degli strumenti


Disegno si clicca sull’icona dello
stile freccia ; viene
visualizzato un menù di scelta di
be

tutti gli stili applicabili con,


evidenziato, quello applicato.
Si seleziona, cliccandoci sopra, il
ro

nuovo stile che viene applicato


all’elemento evidenziato.

In alternativa, una volta


selezionata la forma, dal menù
“Formato” si clicca sulla voce “Forme…”. Viene
visualizzata la finestra di colloquio “Formato
forme” dove, nella cartella Colori e linee, è
possibile definire i colori, le linee e loro spessori, gli stili e le dimensioni delle frecce.

52 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


t
r.i
cn
o@
6.5.2.5 Applicare un’ombreggiatura o un effetto 3D a un oggetto.
Dopo aver selezionato l’oggetto a cui
applicare l’effetto desiderato si clicca,
dalla barra degli strumenti Disegno, sopra
er
l’icona relativa all’ombreggiatura (1) o
all’effetto 3D (2) in modo da visualizzare
l’elenco di tutte le possibilità tra cui
scegliere.
i
lb
.a
rto
be

6.5.2.6 Raggruppare, separare oggetti disegnati in una diapositiva.


ro

Gli oggetti vengono raggruppati, in modo che sia possibile lavorarvi come se fossero
un singolo oggetto.
È possibile invertire, ruotare, ridimensionare e modificare la scala di tutti gli oggetti
in un gruppo come se si trattasse di un solo oggetto.
È inoltre possibile modificare gli attributi di tutti gli oggetti in un gruppo con una
sola operazione, ad esempio, è possibile modificare il colore di riempimento o
aggiungere un'ombreggiatura a tutti gli oggetti di un gruppo.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 53


È possibile separare un gruppo di oggetti in qualunque momento e raggrupparli di
nuovo in seguito.
Dalla barra degli strumenti Disegno, cliccare su Seleziona più oggetti:

Cliccare e trascinare fino a


racchiudere, in una area
tratteggiata, gli oggetti da
raggruppare.

t
Rilasciando il mouse, gli oggetti

r.i
selezionati sono evidenziato dai
pallini o quadratini di ridimensio-
namento.

cn
Cliccando su Disegno,
dalla barra degli strumenti
Disegno, e poi su

o@
Raggruppa, si ottiene il
raggruppamento in un
unico oggetto.
In alternativa si può
utilizzare il tasto destro
er
del mouse per far apparire il menù di contesto
ove, tramite la voce Gruppo, si può selezionare il
comando più appropriato, ad esempio Separa.
i
lb
.a

Dopo aver raggruppato oggetti, è ancora possibile selezionare un singolo oggetto


all'interno del gruppo selezionando prima il gruppo. Quindi, fare clic sull'oggetto da
rto

selezionare.

6.5.2.7 Portare un oggetto disegnato avanti e indietro di un livello, in primo


piano, sullo sfondo rispetto ad altri oggetti disegnati.
be

Selezionare l'oggetto che si desidera spostare di livello.


Se l'oggetto è nascosto, selezionare un qualsiasi oggetto, quindi premere TAB o
MAIUSC+TAB fino a quando non viene selezionato l'oggetto desiderato.
ro

Sulla barra degli strumenti


Disegno, fare clic su “Disegno”
quindi cliccare sulla freccia alla
destra della voce “Ordine”. Si
visualizza un elenco di comandi
tra cui scegliere quello più
appropriato.

54 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


t
r.i
In alternativa si può utilizzare il tasto destro del

cn
mouse per far apparire il menù di contesto ove,
tramite la voce Ordine, si può selezionare il
comando più appropriato.

o@
er
6.6 Preparazione alla presentazione
6.6.1 Preparazione
i
lb

Una visione statica di una serie di diapositive può risultare pesante, poco incisiva e, al
limite, rendere noioso un lavoro realizzato per promuovere un’attività od ottenere un
finanziamento. Grazie ad una gamma di effetti visivi (e sonori), che “animano” il
.a

contenuto delle diapositive e ravvivano il passaggio tra le stesse, PowerPoint


permette di aumentare l’interesse e l’attrattiva della comunicazione esposta.
rto

6.6.1.1 Inserire, eliminare effetti di transizione tra le diapositive.


La transizione è l’effetto applicato alla visualizzazione delle diapositive al passaggio
tra una e l’altra.
be

Aggiungere la stessa transizione a tutte le diapositive in una presentazione


Scegliere “Transizione diapositiva…” dal
menù “Presentazione”.
Si visualizza il riquadro attività “Transizione
ro

diapositiva” in cui scegliere l'effetto di transi-


zione desiderato dall'elenco (1).
Cliccare sul pulsante Applica a tutte le diapositive (2).
Aggiungere transizioni diverse tra le diapositive
Ripetere la seguente procedura per ogni diapositiva alla quale si desidera
aggiungere una diversa transizione.

Dalla scheda Diapositive in visualizzazione normale,


selezionare le diapositive a cui si desidera aggiungere una transizione.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 55


Scegliere “Transizione diapositiva…” dal menù “Presentazione” e dal riquadro
attività “Transizione diapositiva” scegliere l'effetto di transizione desiderato
dall'elenco visualizzato (1).

Elenca le transizioni delle diapositive

t
che è possibile applicare alla

r.i
presentazione. La transizione delle
diapositive viene applicata alla
diapositiva corrente o a tutte le

cn
diapositive selezionate.

o@
Imposta la velocità di transizione della
diapositiva.
i er
Elenca i suoni che si possono utilizzare
lb

in associazione alla transizione della


diapositiva.
.a
rto

La presentazione passerà alla diapositiva successiva quando si fa clic con il


mouse.
be

Se è selezionata anche l’opzione Automaticamente dopo, la presentazione


passerà alla diapositiva successiva quando si fa clic con il mouse oppure dopo il
numero di secondi specificato nella casella.
ro

Esegue l’anteprima della diapositiva corrente comprese le


animazioni e le transizioni.
Avvia la presentazione dalla diapositiva corrente.

Imposta la visualizzazione dell’anteprima automatica di


effetti di animazione e transizione delle diapositive
quando viene aggiunto o modificato un effetto.
Per eliminare la transizione della diapositiva
selezionata, cliccare su “Nessuna transizione”.

56 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


6.6.1.2 Inserire, eliminare effetti di animazione predefiniti sui diversi elementi di
una diapositiva.
È possibile animare16 testo, immagini, diagrammi, grafici e altri oggetti nelle
diapositive, in modo da evidenziare punti importanti, controllare il flusso delle
informazioni e rendere la presentazione più interessante.
Per semplificare la creazione con animazioni, applicare uno schema di animazione17
predefinito agli elementi di tutte le diapositive, di quelle selezionate oppure ad

t
alcuni elementi sullo schema diapositiva. Oppure è possibile controllare come e

r.i
quando si desidera che un elemento appaia su una diapositiva durante la
presentazione, ad esempio con l'entrata veloce nella diapositiva da sinistra quando
si fa clic sul mouse, utilizzando il riquadro attività “Animazione personalizzata”.

cn
Le animazioni personalizzate possono essere applicate agli elementi di una
diapositiva, in un segnaposto o a un paragrafo.
Ad esempio, è possibile applicare l'entrata veloce a tutti gli elementi di una

o@
diapositiva oppure a un singolo paragrafo in un elenco puntato.
Utilizzare le opzioni di entrata, d’evidenziazione o d’uscita in aggiunta ai percorsi
d'animazione18 predefiniti o personalizzati. Inoltre, è possibile applicare più di
un'animazione a un elemento; è quindi possibile applicare all'elemento l'entrata o
l'uscita veloce.
er
La maggioranza delle opzioni di animazione comprende una scelta di effetti
associati. È possibile includere le opzioni per riprodurre un suono con l'animazione e
l'animazione del testo consente di solito di applicare l'effetto per lettera, parola o
i
lb

paragrafo (ad esempio, applicando a un titolo l'effetto di entrata veloce nella


diapositiva una parola per volta, anziché tutto in una volta).
È possibile visualizzare in anteprima l'animazione del testo e degli oggetti per una
.a

diapositiva o per l'intera presentazione.


Aggiungere animazioni ai testi o alle immagini.
rto

Aprire la presentazione alla quale si desidera aggiungere un’animazione, quindi


effettuare una o entrambe le seguenti operazioni:
Applicare una combinazione di animazioni preimpostate.
Se si desidera applicare uno schema di animazione solo a poche diapositive,
be

fare clic sulla scheda Diapositive , quindi selezionare le


diapositive desiderate.
Scegliere “Combinazioni animazioni…” dal
ro

menù “Presentazione”.

16
Animare: applicare un effetto visivo o sonoro speciale al testo o a un oggetto. È ad esempio possibile far
comparire da sinistra i punti elenco di un testo, una parola alla volta, oppure far sì che venga riprodotto il
suono di un applauso quando compare un'immagine.
17
Schema di animazione: aggiunge al testo delle diapositive effetti visivi preimpostati. Ciascuno schema
inserisce generalmente un effetto per il titolo della diapositiva e un effetto che verrà applicato ai punti elenco
o ai paragrafi.
18
Percorso animazione: percorso che un oggetto o un testo specificati seguiranno come parte di una sequenza di
animazione di una diapositiva.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 57


Nel riquadro attività “Struttura diapositiva”, nella sezione Applica a diapositive
selezionate, fare clic su una combinazione di animazioni dell'elenco
visualizzato.

t
r.i
cn
o@
er
Se si desidera applicare la combinazione a tutte le diapositive, fare clic sul
i
lb

pulsante “Applica a tutte le diapositive”.


Applicare un'animazione personalizzata.
In visualizzazione normale, visualizzare la diapositiva contenente il testo o gli
.a

oggetti che si desidera animare.


Selezionare l'oggetto che si desidera animare.
Scegliere “Animazione personalizzata…” dal menù “Presentazione”.
rto
be

Si visualizza il riquadro attività


“Animazione personalizzata”, dove
ro

si clicca su per
aprire il menù degli effetti:

58 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


Per ognuna delle quattro tipologie di effetti è possibile scegliere il quello più
appropriato per l’oggetto selezionato. Ad esempio, a tutto l’elenco (o per ogni
singola voce), possiamo assegnare una modalità di apparizione (Entrata), un
particolare modo di evidenziare l’oggetto (Enfasi) e come lo si vuole fare uscire
di “scena” (Uscita).

t
r.i
cn
o@
er
Gli effetti vengono visualizzati nell'elenco Animazioni personalizzate dall'alto in
basso, nell'ordine in cui vengono applicati (1). Gli elementi animati vengono
annotati sulla diapositiva tramite una tag numerata non stampabile (2),
i
correlata agli effetti nell'elenco. Questa tag non viene visualizzata nella
lb

visualizzazione presentazione diapositive.


.a
rto
be
ro

Come si è potuto notare, gli effetti, tra quelli in elenco e quelli aggiuntivi, sono
molti e, ad essi, vanno aggiunti i Percorsi animazione, ovvero il percorso che un
oggetto (o un testo) seguirà come parte di una sequenza di animazione di una
diapositiva. Per questo motivo si consiglia, almeno una volta, di cliccarli tutti
per verificare, grazie all’anteprima automatica (3), il risultato ottenuto e
decidere quello migliore da applicare.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 59


L’effetto, durante e/o dopo il
suo inserimento, può essere
modificato nel tipo e nelle
modalità di esecuzione tramite i
pulsanti presenti nel riquadro
attività “Animazione perso-
nalizzata”:

t
r.i
Seleziona un effetto di anima-
zione diverso per l’elemento
selezionato.

cn
Rimuove gli effetti di animazione
dall’elemento selezionato.

o@
Imposta il momento di avvio dell’effetto
applicato ad un elemento; al clic del mouse,
contemporaneamente alla animazione
dell’elemento precedente o al termine
er
dell’animazione dell’elemento precedente.
Imposta una proprietà all’effetto; ad esempio la
i
direzione d’inserimento o il tipo di carattere
lb

utilizzato per un effetto di modifica del carattere.


L’elenco delle proprietà varia secondo il tipo
d’effetto.
.a

Imposta la velocità o la durata dell’effetto


selezionato.
rto

Elenca gli effetti d’animazione


applicati alla diapositiva. Cliccare
sulla freccia per modificare le
impostazioni di un effetto. Quando
be

viene visualizzata la cronologia, è


possibile definire impostazioni
complesse per i tempi degli effetti.
Sposta in alto o in basso l’animazione selezionata in base
ro

all’ordine di occorrenza.
Esegue l’anteprima della diapositiva corrente o delle diapositive
selezionate con tutte le animazioni e transizioni applicate.
Avvia la presentazione dalla diapositiva corrente.

Imposta la visualizzazione dell’anteprima automatica di


effetti di animazione e transizione delle diapositive quando
viene aggiunto o modificato un effetto.

60 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


6.6.1.3 Inserire delle note di presentazione alle diapositive.
Utilizzare il riquadro
delle note19 in visualiz-
zazione normale per
digitare note relative
alle diapositive.
Per spostarsi tra le

t
diapositive mentre si

r.i
aggiungono note al
riquadro delle note,
cliccare sulle anteprime

cn
di diapositiva sulla
scheda Diapositive oppure sulle icone nella scheda Struttura.
Per ingrandire il riquadro delle note, posizionare il puntatore del mouse sul bordo

o@
superiore del riquadro. Quando il puntatore assume la forma di una freccia a due
punte , trascinare il bordo.
Digitare e formattare le note quando si lavora in visualizzazione normale.
È possibile stampare le note come pagine di note ed utilizzarle come appunti
personali consegnando la presentazione, oppure, se si tratta di note destinate al
er
pubblico, consegnarle per accompagnare la presentazione delle diapositive.
i
Visualizzazione pagina note
lb

Ogni pagina note mostra una versione ridotta della diapositiva, insieme alle note
che l'accompagnano. Nella visualizzazione pagina note è possibile abbellire le note
.a

con grafici, immagini, tabelle, o altre illustrazioni.

1. Le Pagine note includono tutte le note ed


rto

ogni diapositiva della presentazione.


2. Ogni diapositiva viene stampata su una
pagine note.
3. Le note accompagnano la diapositiva.
be

4. È possibile aggiungere alle pagine note


dei dati, ad esempio grafici ed immagini.
ro

Un'immagine od un oggetto aggiunto alla


visualizzazione pagina note appare sulla
pagina note stampata, ma non in
visualizzazione normale.

19
Riquadro delle note: riquadro in visualizzazione normale in cui è possibile digitare le note di
accompagnamento a una diapositiva. Le note potranno essere stampate come pagine di note o visualizzate
quando si salva una presentazione come pagina Web.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 61


Aggiungere un'immagine o un oggetto alle note
Scegliere “Pagina note”
dal menù “Visualizza”.
Aggiungere l'immagine o
l'oggetto.
Se si desidera aggiungere un oggetto disegno, fare
prima clic sull'area della diapositiva per selezionarla,

t
oppure fare clic sull'area delle note per attivare il

r.i
segnaposto.
Per tornare alla visualizzazione normale dalla

cn
visualizzazione pagina delle note, fare clic su
Visualizzazione normale nell'angolo inferiore
sinistro della finestra di Microsoft PowerPoint.

o@
6.6.1.4 Selezionare il corretto formato della presentazione, quale: lavagna
luminosa, volantino, presentazione su schermo.
Una volta sviluppate, le presentazioni, dovranno essere rese disponibili agli
spettatori. Questi potranno visualizzarle utilizzando il supporto, a loro, più consono;
per questo motivo è possibile scegliere il corretto formato in cui produrre la stampa
er
delle diapositive: dall’utilizzo del foglio cartaceo, al lucido fino alla tradizionale
proiezione a schermo.
Selezionando “Imposta pagina…” dal menù
i
File, si apre la finestra “Imposta pagina” nella
lb

quale è possibile selezionare i formati


appropriati per le diapositive e per le pagine
nota dall’elenco apposito.
.a
rto
be
ro

È possibile impostare dei valori particolari nelle


misure del layout (1) e decidere l’orientamento sia
delle diapositive, sia degli stampati (2).

62 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


6.6.1.5 Nascondere, mostrare diapositive.
Nascondere una diapositiva
Selezionare la diapositiva che si desidera nascondere dalla
scheda Diapositive in visualizzazione normale.

Scegliere “Nascondi diapositiva” dal menù Presentazione.


La diapositiva nascosta

t
viene evidenziata ed il

r.i
numero che la contrad-
distingue appare barrato.

cn
La diapositiva resta nel file, anche se è nascosta quando si esegue la presentazione.
Ripristinare la visualizzazione di una diapositiva nascosta in una presentazione
Selezionare la diapositiva nascosta che si desidera visualizzare

o@
nuovamente dalla scheda Diapositive in visualizzazione normale.
Scegliere “Nascondi diapositiva” dal
menù Presentazione o dal menù di
contesto cliccando sulla selezione con il tasto destro del mouse.
Visualizzare una diapositiva nascosta durante una presentazione
er
Durante una presentazione, fare clic con il pulsante destro del mouse su qualsiasi
diapositiva e scegliere “Vai a diapositiva”.
i
I numeri tra parentesi indicano le diapositive nascoste.
lb
.a
rto
be
ro

Fare clic sulla diapositiva che si desidera visualizzare.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 63


6.6.2 Controllo ortografico e rilascio

Una volta terminato lo sviluppo della presentazione, prima del suo utilizzo o
distribuzione, è necessario ricontrollare la rispondenza alle caratteristiche di stile e
formattazione stabilite in fase progettuale e, soprattutto, verificare la presenza di
eventuali errori contenuti nei testi.
Spesso l’errore di digitazione o ortografico non viene rilevato dall’autore ma, quasi
per magia, attira l’attenzione dello spettatore distraendolo dalla comprensione del

t
messaggio che gli si vuole trasmettere.

r.i
Nelle diapositive i lemmi contenenti errori ortografici sono
sottolineati da una riga ondulata rossa.

cn
6.6.2.1 Usare gli strumenti di controllo ortografico ed eseguire le modifiche,
quali: correggere gli errori, cancellare le ripetizioni.
Dato che Microsoft PowerPoint non esegue il controllo ortografico nei grafici

o@
incorporati, nell’uso di testo tipo WordArt, o negli oggetti inseriti quali i documenti
di Microsoft Word, si può eseguire il controllo ortografico dell’intera presentazione.
Scegliere tra:
Cliccare sul pulsante Controllo ortografia presente nella barra degli
strumenti Standard.
er
Cliccare sul comando “Controllo ortografia…”
presente nel menù “Strumenti”.
i
Indipendentemente dalla scelta fatta, viene visualizzata la finestra “Controllo
lb

ortografia” in cui selezionare l'opzione desiderata, in base anche al suggerimento


proposto, per ogni parola sulla quale si blocca il controllo ortografico.
.a
rto
be
ro

Se il punto d'inserimento è nel riquadro delle note o nel riquadro delle diapositive, il
controllo ortografico alterna il controllo tra i due. Se il punto d'inserimento è nella
scheda Struttura, vengono controllate prima tutte le diapositive, quindi tutte le
note.
Effettuata la selezione, si conferma con il tasto appropriato ottenendo la correzione
della parola ed, eventualmente, il posizionamento sul successivo errore.

64 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


t
r.i
cn
o@
Tramite la finestra “Controllo ortografia” è possibile:
er
ignorare, solo per quella ricorrenza, l’errore;
i
ignorare lo specifico lemma, come errore, per tutte le
lb

ripetizioni nella presentazione;


cambiare, con il suggerimento scelto, solo quella ricorrenza;
.a

cambiare, con il suggerimento scelto, tutte le ripetizioni nella


presentazione;
rto

aggiungere, la parola evidenziata, nel dizionario di


riferimento;
proporre un elenco di suggerimenti per eventuali correzioni.
be

6.6.2.2 Modificare l’orientamento della diapositiva: in orizzontale o in verticale.


Cambiare le dimensioni della carta.
ro

La modifica dell’orientamento della


diapositiva avviene tramite il comando
“Imposta pagina…”, presente nel menù
“File”.

Viene visualizzata la finestra di colloquio “Imposta pagina” in cui, nella parte sinistra
è possibile impostare il tipo di supporto cartaceo utilizzato per la stampa e/o,
comunque, definire le dimensioni della diapositiva stampata (larghezza e altezza),
nel foglio.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 65


t
r.i
cn
Nella parte destra, Orientamento, si definisce proprio l’orientamento del foglio
stampato e, quindi, del suo contenuto: diapositive o altro.

Le scelte qui effettuate sono applicate all’intera presentazione.

o@
6.6.2.3 Stampare un’intera presentazione, diapositive specifiche, volantini,
pagine di note, visualizzazione in sequenza delle diapositive, più copie di
una presentazione.
Per stampare si deve selezionare il comando
“Stampa …” dal menù “File” e, quindi, eseguire
er
le opportune scelte dalla finestra di colloquio
“Stampa”, che si visualizza.
i
Questa finestra con-
lb

tiene la sezione
Stampante (1) in cui
specificare la stam-
.a

pante da utilizzare o,
se non se ne ha una a
disposizione, permet-
rto

te di creare un file di
stampa.
La sezione Intervallo
be

di stampa (2) per-


mette di indicare le
diapositive da stam-
pare: tutto, la diaposi-
ro

tiva in uso, una sele-


zione o le diapositive
indicate.
La sezione Copie (3)
permette di definire il
numero di copie e l’eventuale fascicolazione.
Nella casella Stampa di: (4) si determina cosa si vuole
stampare.

66 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


Nel caso si selezioni “Stampati” (5) viene attivata la sezione relativa in cui
specificare il numero di diapositive per pagina e l’orientamento.
Nella casella Colori/gradazioni di grigio:, in base al tipo di
stampa da eseguire, si decide l’utilizzo dei colori o
gradazioni di grigio.

Cliccando sul pulsante si può visualizzare sullo schermo ciò che sarà

t
prodotto come documento cartaceo.

r.i
6.6.2.4 Avviare una presentazione dalla prima diapositiva, dalla diapositiva
corrente.

cn
Per eseguire una presentazione è necessario avviarla e procedere tra le diapositive
in modo automatico, quindi senza un intervento umano, o utilizzando la tastiera o il
mouse per tempificare la visione in base alla nostra volontà.
Aprire la presentazione, che si desidera visualizzare come presentazione di

o@
diapositive, individuandola tramite Risorse del computer e cliccandoci sopra.
Cliccare sul pulsante Presentazione diapositive
nell'angolo inferiore sinistro della finestra di
PowerPoint.
er
In questo caso la presentazione viene avviata partendo dalla diapositiva su cui si è
posizionati.
Per essere sicuri d’iniziare la presentazione
i
partendo dalla prima diapositiva, o si sceglie il
lb

comando “Visualizza presentazione” dal menù “Presentazione” o si


preme il tasto funzione F5 della tastiera.
.a

6.6.2.5 Spostarsi sulla diapositiva successiva, sulla diapositiva precedente, su una


rto

diapositiva specifica durante una presentazione.


Per ogni tipo di spostamento, sono disponibili diversi metodi:

Passare alla diapositiva successiva


be

Fare clic con il mouse.


Premere la BARRA SPAZIATRICE oppure INVIO.
ro

Fare clic con il pulsante destro del mouse, quindi scegliere


Successiva dal menù di scelta rapida.

Passare alla diapositiva precedente


Premere BACKSPACE.
Fare clic con il pulsante destro del mouse, quindi scegliere
Precedente dal menù di scelta rapida.

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione 67


Passare a una diapositiva specifica
Digitare il numero della diapositiva e premere
INVIO.

Fare clic con il pulsante destro del mouse, scegliere Vai a diapositiva dal menù
di scelta rapida, quindi selezionare la diapositiva desiderata.

t
r.i
Mostrare le diapositive visualizzate in precedenza

cn
Fare clic con il pulsante destro del mouse e scegliere Ultima diapositiva visualizzata
dal menù di scelta rapida.

o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

68 ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


MODULO 6 – STRUMENTI DI PRESENTAZIONE ...................................................................................... 1
6.1 UTILIZZO DELL’APPLICAZIONE ................................................................................................................. 1
6.1.1 LAVORARE CON LE PRESENTAZIONI ........................................................................................ 1
6.1.1.1 Aprire, chiudere un programma di presentazione. Aprire, chiudere delle presentazioni. ........... 1
6.1.1.2 Creare una nuova presentazione basata sul modello predefinito. ............................................. 2
6.1.1.3 Salvare una presentazione all’interno di un’unità disco. Salvare una presentazione con un altro
nome............................................................................................................................................ 4
6.1.1.4 Salvare una presentazione con un altro formato: file RTF, modello, dimostrazione, immagine,
formato specifico della versione del software. ............................................................................ 5

t
6.1.1.5 Spostarsi tra presentazioni aperte. ............................................................................................. 5

r.i
6.1.2 MIGLIORARE LA PRODUTTIVITÀ ............................................................................................ 6
6.1.2.1 Impostare le opzioni di base del programma: nome dell’utente, cartelle predefinite per aprire o
salvare file. .................................................................................................................................. 6

cn
6.1.2.2 Usare le funzioni di Guida in linea (help) del programma. .......................................................... 7
6.1.2.3 Usare gli strumenti di ingrandimento/zoom............................................................................... 8
6.1.2.4 Mostrare e nascondere le barre degli strumenti. Minimizzare, ripristinare la barra
multifunzione............................................................................................................................... 8

o@
6.2 SVILUPPARE UNA PRESENTAZIONE ......................................................................................................... 9
6.2.1 VISUALIZZARE LE PRESENTAZIONI .......................................................................................... 9
6.2.1.1 Comprendere l’uso delle diverse modalità di visualizzazione delle presentazioni e della
opportunità dell’utilizzo di un titolo diverso per ciascuna diapositiva in modo da distinguerle
nelle viste. .................................................................................................................................... 9
6.2.1.2 Cambiare modalità di visualizzazione della presentazione: vista normale, vista sequenza
er
diapositive, vista presentazione. ............................................................................................... 11
6.2.2 DIAPOSITIVE .................................................................................................................. 11
6.2.2.1 Scegliere un layout predefinito diverso per una diapositiva. .................................................... 11
6.2.2.2 Applicare un modello di struttura disponibile ad una presentazione. ...................................... 12
i
6.2.2.3 Modificare il colore dello sfondo di specifiche diapositive, di tutte le diapositive. ................... 14
lb

6.2.2.4 Aggiungere una nuova diapositiva con un layout specifico, quale: diapositiva titolo, grafico e
testo, elenchi puntati, tabella/foglio di calcolo. ........................................................................ 15
6.2.2.5 Copiare, spostare diapositive all’interno di una presentazione, tra presentazioni aperte........ 16
.a

6.2.2.6 Eliminare una o più diapositive. ................................................................................................ 17


6.2.3 SCHEMI DIAPOSITIVA ....................................................................................................... 17
6.2.3.1 Inserire, o rimuovere, un oggetto grafico (fotografia, immagine, disegno) in uno schema
diapositiva ................................................................................................................................. 18
rto

6.2.3.2 Inserire nel piè di pagina di alcune o di tutte le diapositive di una presentazione del testo, la
numerazione automatica, una data aggiornata automaticamente o una data fissa. .............. 20
6.3 TESTI ......................................................................................................................................................22
be

6.3.1 GESTIONE DEI TESTI ......................................................................................................... 22


6.3.1.1 Inserire del testo in una presentazione in visualizzazione normale o struttura. ....................... 23
6.3.1.2 Copiare, spostare del testo all’interno di una presentazione e tra presentazioni aperte,
cancellare del testo. .................................................................................................................. 24
6.3.1.3 Usare i comandi “Annulla” e “Ripristina”. ................................................................................ 25
ro

6.3.2 FORMATTAZIONE ............................................................................................................ 25


6.3.2.1 Cambiare la formattazione del testo: tipo e dimensioni dei caratteri. ..................................... 25
6.3.2.2 Applicare formattazioni al testo: grassetto, corsivo, sottolineatura, ombreggiatura. ............. 26
6.3.2.3 Applicare colori diversi al testo. ................................................................................................ 26
6.3.2.4 Applicare la modifica di maiuscole/minuscole al testo. ............................................................ 27
6.3.2.5 Allineare un testo a sinistra, al centro, a destra in una cornice di testo. .................................. 27
6.3.3 ELENCHI ....................................................................................................................... 27
6.3.3.1 Indentare un elenco puntato. Eliminare l’indentazione da un elenco puntato. ........................ 27
6.3.3.2 Adattare l’interlinea prima o dopo gli elementi di elenchi puntati e numerati......................... 28
6.3.3.3 Modificare lo stile dei punti e dei numeri in un elenco scegliendo tra le opzioni previste. ....... 30
6.3.4 TABELLE ....................................................................................................................... 31

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione I


6.3.4.1 Creare una tabella. .................................................................................................................... 31
6.3.4.2 modificare del testo in una diapositiva con tabella. ................................................................. 33
6.3.4.2 Selezionare righe, colonne, intera tabella. ................................................................................ 33
6.3.4.3 Inserire, eliminare righe e colonne. ........................................................................................... 33
6.3.4.4 Modificare l’ampiezza di una colonna, l’altezza di una riga. .................................................... 33
6.4 GRAFICI ................................................................................................................................................. 34
6.4.1 USARE I GRAFICI .............................................................................................................. 34
6.4.1.1 Creare un grafico. ...................................................................................................................... 34
6.4.1.2 Importare un grafico di Microsoft Excel .................................................................................... 35

t
6.4.1.3 Inserire dati per creare i vari tipi di grafici disponibili in una presentazione: colonne, barre,

r.i
linee, torta. ................................................................................................................................ 36
6.4.1.4 Selezionare un grafico. .............................................................................................................. 37
6.4.1.5 Cambiare il tipo di grafico. ........................................................................................................ 37
6.4.1.6 Inserire, eliminare, modificare il titolo di un grafico. ................................................................ 38

cn
6.4.1.7 Inserire etichette per i dati di un grafico: valori/numeri, percentuali. ...................................... 39
6.4.1.8 Modificare i colori di un grafico. ............................................................................................... 40
6.4.2 ORGANIGRAMMI............................................................................................................. 42
6.4.2.1 Creare un organigramma con etichette disposte in ordine gerarchico, utilizzando una funzione

o@
integrata per la creazione di organigrammi. ............................................................................. 43
6.4.2.2 Modificare la struttura gerarchica di un organigramma. ......................................................... 44
6.4.2.3 Aggiungere, eliminare collaboratori, dipendenti in un organigramma. ................................... 45
6.5 OGGETTI GRAFICI................................................................................................................................... 46
6.5.1 INSERIRE, MANIPOLARE .................................................................................................... 46
er
6.5.1.1 Inserire un oggetto grafico (figura, immagine, disegno) in una diapositiva. ............................ 46
Inserire un'immagine................................................................................................................................. 46
Inserire un’immagine di ClipArt ................................................................................................................. 47
Inserire WordArt ....................................................................................................................................... 47
i
6.5.1.2 Selezionare un oggetto grafico. ................................................................................................ 48
lb

Selezionare un oggetto .............................................................................................................................. 48


Selezionare più oggetti .............................................................................................................................. 48
6.5.1.3 Copiare, spostare oggetti, grafici all’interno di una presentazione o tra le presentazioni aperte.
.................................................................................................................................................. 48
.a

6.5.1.4 Ridimensionare, eliminare oggetti, grafici in una presentazione. ............................................. 49


6.5.1.5 Ruotare, traslare un oggetto grafico......................................................................................... 50
6.5.1.6 Allineare un oggetto grafico rispetto alla diapositiva: a sinistra, al centro, a destra, in alto o in
rto

basso. ......................................................................................................................................... 50
6.5.2 DISEGNARE OGGETTI ........................................................................................................ 50
6.5.2.1 Inserire oggetti di diversi tipi in una diapositiva: linee, frecce, frecce a blocchi, rettangoli,
quadrati, cerchi, ovali, caselle di testo. ...................................................................................... 50
Inserire una forma ..................................................................................................................................... 50
be

6.5.2.2 Inserire del testo in una casella di testo, freccia a blocchi, rettangolo, quadrato, ovale, cerchio.
.................................................................................................................................................. 51
6.5.2.3 Modificare il colore di sfondo dell’oggetto, il colore, lo spessore e lo stile delle linee. ............. 51
6.5.2.4 Modificare lo stile del punto di inizio e di arrivo delle frecce. ................................................... 52
6.5.2.5 Applicare un’ombreggiatura o un effetto 3D a un oggetto. ..................................................... 53
ro

6.5.2.6 Raggruppare, separare oggetti disegnati in una diapositiva. ................................................... 53


6.5.2.7 Portare un oggetto disegnato avanti e indietro di un livello, in primo piano, sullo sfondo
rispetto ad altri oggetti disegnati. ............................................................................................. 54
6.6 PREPARAZIONE ALLA PRESENTAZIONE .................................................................................................. 55
6.6.1 PREPARAZIONE ............................................................................................................... 55
6.6.1.1 Inserire, eliminare effetti di transizione tra le diapositive. ........................................................ 55
6.6.1.2 Inserire, eliminare effetti di animazione predefiniti sui diversi elementi di una diapositiva. .... 57
Aggiungere animazioni ai testi o alle immagini. ........................................................................................ 57
6.6.1.3 Inserire delle note di presentazione alle diapositive. ................................................................ 61
Visualizzazione pagina note ....................................................................................................................... 61

II ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione


Aggiungere un'immagine o un oggetto alle note .......................................................................................62
6.6.1.4 Selezionare il corretto formato della presentazione, quale: lavagna luminosa, volantino,
presentazione su schermo. ........................................................................................................ 62
6.6.1.5 Nascondere, mostrare diapositive. ........................................................................................... 63
Nascondere una diapositiva .......................................................................................................................63
Ripristinare la visualizzazione di una diapositiva nascosta in una presentazione ......................................63
Visualizzare una diapositiva nascosta durante una presentazione ............................................................63
6.6.2 CONTROLLO ORTOGRAFICO E RILASCIO ................................................................................. 64
6.6.2.1 Usare gli strumenti di controllo ortografico ed eseguire le modifiche, quali: correggere gli
errori, cancellare le ripetizioni. .................................................................................................. 64

t
6.6.2.2 Modificare l’orientamento della diapositiva: in orizzontale o in verticale. Cambiare le
dimensioni della carta. .............................................................................................................. 65

r.i
6.6.2.3 Stampare un’intera presentazione, diapositive specifiche, volantini, pagine di note,
visualizzazione in sequenza delle diapositive, più copie di una presentazione. ......................... 66
6.6.2.4 Avviare una presentazione dalla prima diapositiva, dalla diapositiva corrente. ...................... 67

cn
6.6.2.5 Spostarsi sulla diapositiva successiva, sulla diapositiva precedente, su una diapositiva specifica
durante una presentazione. ...................................................................................................... 67

o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 6 – Strumenti di presentazione III


t
r.i
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ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione
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Syllabus 5.0
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Roberto Albiero
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Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione

Navigazione web e comunicazione, è diviso in due sezioni.


La prima sezione, Navigazione web, permetterà al discente di entrare in possesso di
conoscenze relative a Internet ed impari ad utilizzare un browser web, in modo di essere in
grado di:
Comprendere cosa è Internet e quali sono i principali termini ad essa associati. Essere

t
consapevole di alcune considerazioni di sicurezza durante l’utilizzo di Internet.

r.i
Eseguire comuni operazioni di navigazione sul web, incluse eventuali modifiche alle
impostazioni del browser.
Completare e inviare schede basate su pagine web e ricerche di informazioni.

cn
Salvare pagine web e scaricare file dalla rete. Copiare il contenuto di pagine web in un
documento.
La seconda sezione, Comunicazione, permetterà al discente di comprendere alcuni dei
concetti legati alla posta elettronica (e-mail), conoscere altre opzioni di comunicazione e fare

o@
proprie alcune considerazioni legate alla sicurezza nell’uso della posta elettronica, ovvero
sarà in grado di:
Comprendere cosa è la posta elettronica e conoscere alcuni vantaggi e svantaggi derivanti
dal suo utilizzo. Essere a conoscenza di altre possibilità di comunicazione.
Essere consapevole della netiquette e delle considerazioni di sicurezza da tenere presenti
er
quando si utilizza la posta elettronica.
Creare, effettuare un controllo ortografico e inviare dei messaggi di posta elettronica.
Rispondere e inoltrare messaggi, gestire file allegati e stampare un messaggio di posta
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elettronica.
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Conoscere i metodi che consentono di migliorare la produttività utilizzando dei programmi di


posta elettronica. Organizzare e gestire i messaggi di posta elettronica.
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ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 1


7.1 Internet
Internet è il nome con cui viene indicata una estesa rete di calcolatori o, meglio, un
insieme di molteplici reti di elaboratori collegate tra loro che, con l’ausilio di particolari
protocolli di comunicazione, permettono ai diversi computer collegati, di scambiare tra
loro informazioni di vario tipo.

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Figura 1 Rappresentazione grafica di una piccola sezione di Internet

7.1.1 Concetti e termini


rto

7.1.1.1 Capire cosa è Internet.


Internet può essere vista come una rete logica di enorme complessità. Costituita da
be

strutture fisiche e collegamenti tra i più vari (dal comune doppino telefonico ai
collegamenti satellitari, dai collegamenti a radiofrequenza a quelli su raggi laser o
alle onde convogliate, magari su condotte idrauliche), che interconnette qualsiasi
tipo di computer o elaboratore elettronico.
ro

Sostanzialmente, Internet è un insieme di "vie di comunicazione”, collegate tra


loro, per il transito delle informazioni in formato digitale.
Utilizzare Internet significa, allora, servirsi di queste vie di comunicazione per
stabilire una connessione tra il nostro computer ed un altro computer presente
nella rete. Il programma di connessione, tramite i protocolli di rete1 permette al
1
Protocolli di rete: norme indicanti i formati e le regole che devono essere adottate da due o più computer
affinché sia garantito lo scambio delle informazioni tra due software, anche se diversamente realizzati, in
esecuzione su diverse macchine.

2 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


nostro computer di collegarsi ad un altro hardware su cui, un altro programma
provvede ad eseguire le richieste da noi inviategli tramite Internet, e restituirci i dati
richiesti (un ipertesto, un'immagine, ecc.).
In sintesi:
Internet è semplicemente un insieme di connessioni fisiche che collegano tra loro
un numero variante di elaboratori di vario tipo e varie dimensioni.
Intranet è composta da una o più reti locali, utilizzata all’interno di una
organizzazione, per facilitare la comunicazione e la condivisione delle risorse

t
disponibili nelle varie sedi (anche molto distanti tra loro). Usa gli stessi protocolli e

r.i
gli stessi programmi usati nella rete pubblica, Internet, ma spesso è ad accesso
ristretto.

cn
7.1.1.2 Capire cosa è il World Wide Web (WWW).
World Wide Web (ragnatela mondiale) è il nome con il quale viene designato,
comunemente, l'insieme di iperoggetti (hypermedia2) collegati tra loro in parole

o@
semplici:
Il World Wide Web è un insieme di oggetti virtuali (ossia, non fisicamente
esistenti) che, sfruttando le connessioni di Internet, permette di collegare questi
oggetti tra loro.
Per comprendere meglio la differenza che c’è tra Internet ed il WWW, immaginiamo
er
Internet come la rete urbana di una città ed il WWW come la rete dei suoi autobus
pubblici:
la prima è l’insieme delle vie di comunicazione che permette il passaggio di
i
qualsiasi tipo di veicoli;
lb

la seconda utilizza una parte di questo insieme di strade per collegare tra loro
alcuni punti della città (rete), come i quartieri dove, tramite specifici mezzi di
trasporto (protocolli di comunicazione), ad esempio gli autobus, vi conducono i
.a

passeggeri (informazioni digitali).


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2
Il termine hypermedia è usato come estensione logica del termine ipertesto nel quale grafica, audio, video,
testo e collegamenti ipertestuali si fondono creando un mezzo d’informazioni non-lineare, contrapposto al
termine multimedia, più generico, che ha carattere lineare e non-interattivo.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 3


7.1.1.3 Saper definire e comprendere i termini: Internet Service Provider (ISP), URL
(Uniform Resource Locator), collegamento ipertestuale (hyperlink).

Internet Service Provider


Un Internet Service Provider (ISP) è una struttura che fornisce l'accesso ad Internet;
per effettuare un collegamento a un provider è necessario stipulare un
abbonamento a pagamento o gratuito. Il Provider offre spesso anche servizi come
chat, gruppi di discussione, caselle di posta elettronica ed anche registrazione di

t
dominio, hosting3, accesso dial-up4, etc.

r.i
Gli ISP formano i nodi nella struttura a ragnatela di Internet.

Uniform Resource Locator

cn
L’URL (Uniform Resource Locator ossia Localizzatore Uniforme di Risorse) è il modo
standard per indicare la localizzazione di una risorsa nel World Wide Web.

o@
Hyperlink
Con il termine collegamento ipertestuale (in inglese hyperlink), si definisce il rinvio
da un’unità informativa (documenti, immagini, ecc.), su supporto digitale, ad
un’altra. Detti collegamenti sono contenuti all’interno di oggetti informatici, di
qualsiasi tipo e contenenti anche informazioni proprie, chiamati "iperoggetti" che,
er
quindi, permettono il collegamento (in inglese link), verso altri iperoggetti fruibili in
modo estremamente semplice (basta un “clic”, con il mouse, sull’icona, o sul testo,
che rappresenta il collegamento ipertestuale):
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Collegamento ipertestuale:
.a
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Collegamento ipertestuale:
be

Collegamento ipertestuale:
http://www.cnr.it/sitocnr/Iservizi/Pubblicazioni/Monografie/IngArch_MatFis/IngegneriaArchitettura/Certosa_intro.html

7.1.1.4 Capire come è strutturato l’indirizzo di un sito web.


ro

Per poter accedere ad un qualsiasi oggetto posto in rete è necessario conoscere:


dove è situato (ossia il nome del computer, il nome del file ed il percorso nel disco
che lo contiene) e con quale protocollo può essere recuperato.

3
Hosting (dall'inglese to host, ospitare)è un servizio che consiste nell’ospitare in un server web le pagine di un
sito web, rendendolo accessibile dalla rete internet.
4
È il collegamento via modem tra due computer effettuato componendo un determinato numero telefonico per
l’attivazione della linea.

4 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


Per definire tutte queste informazioni in modo univoco è stata creata una sintassi
particolare per scrivere questo tipo di indirizzo che ha il seguente formato:
Tipo di protocollo://nomemacchina/nomeoggetto dove:
il tipo di protocollo di accesso alla risorsa, spesso identificato come tipo server. Può
essere http, ftp, Telnet, ecc.;
il nomemacchina è il nome simbolico (o fisico) del computer su cui si trova
l'oggetto, specificando anche il “dominio” di appartenenza;

t
il nomeoggetto è il nome completo (percorso e nome del file) dell'oggetto da

r.i
reperire.
per es:
http://www.microsoft.com/italy/default.aspx

cn
o
http://150.146.41.250:8119/dea00.dll
N.B. Il nomeoggetto và scritto esattamente come è stato creato (caratteri

o@
maiuscoli o minuscoli).
Dato un indirizzo, il browser ricava dalle sue varie parti il nome e la posizione del
computer sul quale è posto l'oggetto, il nome del file che lo contiene, la sua
posizione sul disco del computer stesso, e tramite quale protocollo di
comunicazione, il browser può chiedere al computer di fornirgli l'oggetto richiesto
er
in modo che esso lo possa visualizzare.

7.1.1.5 Capire cosa è un browser e saper indicare il nome di diversi browser.


i
Un browser o navigatore è un programma che consente di visualizzare i contenuti
lb

delle pagine dei siti web e di interagire con essi, permettendo così all'utente di
navigare in internet. Il browser è infatti in grado di interpretare l'HTML - il codice
.a

con il quale sono scritte la maggior parte delle pagine web - e di visualizzarlo in
forma di ipertesto.

Tra i browser più diffusi troviamo:


rto
be

Google Chrome Internet Explorer Firefox Safari Opera

7.1.1.6 Sapere cosa è un motore di ricerca.


ro

Il grosso problema di un qualsiasi sistema che contenga


troppe informazioni è quello di renderle recuperabili.
Su Internet, questo problema aumenta ogni minuto che
passa dato l’elevato numero d’informazioni, su qualsiasi
argomento, che vengono continuamente rese accessibili
in rete.
Per cercare di ovviare a questo inconveniente si
utilizzano i “motori di ricerca”.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 5


Il primo motore di ricerca a comparire è YAHOO5 ed, assieme a GOOGLE6,
anche il più popolare. In effetti Yahoo! non è un vero e proprio motore di ricerca,
bensì un elenco di siti web (e quindi non di singole pagine) suddiviso per tipologia in
modo che gli utenti possono selezionare solo i siti che trattano uno specifico
argomento d’interesse. Inoltre, a differenza dei motori di ricerca veri e propri,
Yahoo! classifica solo i siti a lui segnalati manualmente attraverso una specifica
funzione sul sito.

t
Gli altri motori di ricerca classificano i siti Web in base alla frequenza delle parole

r.i
contenute nelle pagine del sito, presumendo che la ripetitività rappresenti
l'argomento principale della pagina stessa.
Anche loro inseriscono i siti segnalati dagli utenti, ma analizzano continuamente il

cn
Word Wide Web tramite particolari software acquisendo tutte le pagine non ancora
presenti nei loro archivi. Tra i primi motori di ricerca ad utilizzare questa tecnica
troviamo Lycos, Excite e HotBot oltre al già menzionato Google.

o@
7.1.1.7 Comprendere cosa si intende con feed RSS. Comprendere lo scopo di
sottoscrivere un feed RSS.
RSS (distribuzione realmente semplice), stabilisce lo standard dei
formati per la distribuzione di contenuti Web.
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Rappresentano un modo semplice per ricevere gli aggiornamenti dai
blog, dai siti di notizie online e da altri rich media7 nello stesso
momento della loro pubblicazione su web. Piuttosto che visitare i siti preferiti più
i
volte per controllare gli aggiornamenti, l’utilizzo degli RSS permette la notifica
lb

diretta del contenuto in tempo reale.


In sintesi:
.a

Un feed RSS è utilizzato dagli utenti per essere informati in tempo reale sugli
aggiornamenti di un sito web.
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Per accedere a questo servizio è necessario sottoscrivere una sorta d’abbonamento


che offre dei vantaggi rispetto alle classiche e-mail:
Nell'iscrizione ad un feed, gli utenti non rivelano il loro indirizzo di posta
elettronica. In questo modo non si espongono alle minacce tipiche dell'email: lo
be

spam, i virus, il phishing, ed il furto di identità.


Se gli utenti vogliono interrompere la ricezione di notizie, non devono inviare
richieste del tipo "annulla la sottoscrizione"; basta che rimuovano il feed dal
loro aggregatore.
ro

5
YAHOO è un marchio di Yahoo! Inc.
6
GOOGLE è un marchio di Google Inc.
7
Il termine si riferisce ad una forma di advertising online, che utilizza un messaggio costruito con una tecnologia
avanzata che comprende straming video, l'utilizzo di applet(programmi) che permettono l'interazione tra
l'utente ed il ads, che cambia quando il mouse dell'utente passa sopra esso. Per esempio: un annuncio per un
film che include come effetto un video campione di una scena, oppure un'immagine che cambi dimensione o
colore al assaggio del mouse dell'utente, o a richiesta dell'utente stesso.

6 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


7.1.1.8 Comprendere il termine “podcast”. Comprendere lo scopo di sottoscrivere un
podcast.
Il termine deriva dall’unione di due termini: iPod e Broadcasting. Il
primo, ormai di uso comune, è il nome dato da Apple ai suoi lettori
MP3 portatili; il secondo è un termine tecnico che identifica la
diffusione di trasmissioni radio e tv.
Un podcast è un contenuto (programma) audio o video che,

t
registrato in formato digitale, viene reso disponibile su Internet per poterlo

r.i
scaricare, tramite un apposito software definito aggregatore, per riprodurlo sul
lettore MP3. Come per le news in formato feed RSS, anche per i podcast ci si può
abbonare ai servizi che li pubblicano, per scaricarli e, soprattutto, per essere

cn
aggiornati ogni volta che vengono aggiunti nuovi contenuti dagli autori.

7.1.2 Considerazioni sulla sicurezza

o@
La sicurezza, nell’universo del WEB, risulta essere un problema sempre più
complicato da gestire ogni giorno che passa. La difesa da virus, programmi “malevoli”
ed intrusioni a vario titolo, costringono ad utilizzare più di un programma specifico
per la difesa da questo tipo di attacchi.
Oltre a questo è necessario difendersi dalla ricezione di innumerevoli messaggi di
er
posta elettronica a scopo pubblicitario (SPAM) o dalle intrusioni di chi viola la nostra
“privacy” con intenti, spesso, disonesti.
Infine per poter sfruttare, in piena tranquillità, della comodità dell’e-commerce e
i
dell’ e-banking, è necessario accedere a siti protetti che garantiscano, con il
lb

riconoscimento tramite nome utente e parola chiave, un accesso sicuro ed un certo


livello di garanzia della riservatezza dei dati riservati: pensiamo a cosa succederebbe
.a

al nostro conto corrente se qualche male intenzionato potesse intercettare gli


estremi della nostra carta di credito o le chiavi di accesso al nostro conto bancario.
rto
be
ro

Vediamo ora alcuni accorgimenti utilizzati per evitare o limitare il più possibile
eventuali danni.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 7


7.1.2.1 Sapere come identificare un sito protetto: https, simbolo del lucchetto.
Quando si utilizza il protocollo https (Secure HyperText Transfer Protocol), la
trasmissione dei dati avviene in modalità criptata e quindi non intercettabile da
terzi.
Di solito l’https viene utilizzato dove la trasmissione dei dati sensibili deve essere
garantita come nei casi di banche o negozi online.

t
L’HTTPS impiega, oltre ad i protocolli TCP e HTTP, un ulteriore livello che si occupa

r.i
della crittografia ed autenticazione dei dati trasmessi, chiamato SSL (Secure Sockets
Layer); in questo modo solamente il client e il server sono in grado di conoscere il
contenuto della comunicazione.

cn
Il collegamento ad un sito protetto, oltre che dalla radice HTTPS espressa nella
casella dell’indirizzo è evidenziato anche dall’immagine di un lucchetto, riportato
accanto alla barra degli indirizzi.

o@
i er
lb
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7.1.2.2 Sapere cosa è un certificato digitale associato ad un sito web.


L'autenticazione, per la protezione delle comunicazioni, è un fattore di estrema
importanza. Chi vuole comunicare deve identificarsi a coloro con cui entra in
be

contatto così come deve poter verificare l'identità di chi voglia contattarlo.
L'autenticazione dell'identità nella rete è un processo complesso in quanto,
trattandosi di una comunicazione “elettronica” (senza un riscontro fisico indubbio
dei partecipanti), potrebbe permettere l’intercettazione delle comunicazioni e lo
ro

scambio d’identità da parte di malintenzionati.


La verifica dell’identità e, quindi, l’autenticazione avviene tramite l’adozione del
“certificato digitale”.
Un certificato digitale è l'equivalente elettronico di un documento d’identificazione
quale il passaporto o la carta d'identità. Esso viene erogato al proprietario di un sito
e porta all’identificazione univoca di una persona o del sito stesso. I certificati,
contenenti la firma digitale dell’Autorità di certificazione emittente, possono essere
emessi per un utente, un computer o un servizio.

8 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


Una firma digitale valida consente all'utente di conoscere il nome dell'autore del file
e garantisce che il file non sia stato manomesso dopo la firma8.
Il certificato digitale crea un canale di sicurezza (per esempio tra banca e cliente),
all’interno del quale transitano i dati che sono criptati attraverso il dispositivo,
difficilmente attaccabile, della doppia chiave, quella
pubblica e quella privata. Questo limita la possibilità di
intercettazione, alterazione o contraffazione dei
messaggi da parte di eventuali persone malintenzionate
ed ostacola la possibilità di assumere l'identità di

t
r.i
un'altra persona o entità.
Come accennato, i dati contenuti in un certificato
includono la chiave pubblica di crittografia derivata

cn
dalla coppia di chiavi, pubblica e privata, assegnate al
proprietario del certificato stesso. Se un messaggio è
stato firmato dal mittente con la propria chiave privata,
il destinatario può verificarne l'autenticità utilizzando la

o@
corrispondente chiave pubblica.

7.1.2.3 Comprendere il termine “crittografia”.


Per garantire la riservatezza di un documento
informatico che deve essere trasmesso in
er
Internet è necessario criptarlo9 tramite un
processo di codifica ed uno di decodifica.
Per codificare un messaggio viene utilizzato
i
un algoritmo a chiave pubblica, per
lb

decodificarlo occorre invece un algoritmo a


chiave privata; così, con la chiave pubblica si
rende illeggibile il messaggio inviato, mentre
.a

con quella privata il destinatario lo decodifica


e dunque lo rende leggibile.
Le chiavi pubbliche vengono distribuite in
rto

rete, mentre quelle private sono note


soltanto ai destinatari.
Per capire, con un esempio, il funzionamento
della doppia chiave crittografata, prendiamo
be

Macchina Enigma
in considerazione un acquisto in Internet.
Il negozio on-line fornisce ai suoi clienti la stessa chiave pubblica con cui viene
crittografato il numero della carta di credito. A questo punto, il messaggio criptato
può essere decodificato solo dal negoziante depositario la chiave privata. In questo
ro

modo se un malintenzionato riuscisse ad accedere al file che contiene i numeri


criptati delle carte di credito, non potrebbe utilizzarli in quanto non possiede la
chiave privata necessaria per la decodifica.

8
La firma digitale non è in grado di garantire che un file non danneggerà il computer. Per questo motivo, prima
dell'apertura di alcuni tipi di file pervenuti con la posta elettronica, viene chiesta la conferma all'utente, anche
in presenza di una firma digitale valida.
9
crittografia (dal greco cripto: nascondere e graphein: scrivere) è una scienza matematica che serve a cifrare
un testo rendendolo incomprensibile a tutti, fuorché al suo destinatario.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 9


7.1.2.4 Conoscere le minacce alla sicurezza provenienti da siti web, quali: virus,
worm, cavalli di Troia, spyware. Comprendere il termine “malware”.
Un virus è un programma che, se eseguito, è in grado di replicarsi più e più volte
all’interno dei file infettandoli, in genere in modo invisibile all’utente, causando
danni al software ed alcune volte anche all’hardware (ad esempio generando un
comando per fermare la ventola di raffreddamento). In effetti, un virus è solo uno
dei vari tipi di software contaminanti che costituiscono la più generale categoria dei

t
malware (contrazione dei termini inglesi malicious = maligno e software) che

r.i
letteralmente si può tradurre in “programma maligno”.
La categoria dei malware è, data la continua e rapida evoluzione, in costante
crescita e, al momento, è costituita da:

cn
 Virus. Parti di codice che si ripetono all'interno di altri file e/o
programmi, sono eseguiti automaticamente quando si apre un file
infetto. Sono diffusi su altri computer tramite lo spostamento di file

o@
infetti ad opera degli utenti.
 Trojan horse (cavallo di Troia). È un codice annidato all’interno di
un programma apparentemente utile. È l’utente stesso che
installando ed eseguendo un determinato programma, installa ed
esegue anche il dannoso codice contenuto. Sono spesso utilizzati
per installare delle backdoor, inviare messaggi di spam o
er
intercettare informazioni quali i numeri delle carte di credito
utilizzate per effettuare i pagamenti in rete.
i
 Backdoor (porta sul retro o di servizio). Nate per permettere una
lb

gestione remota ed una manutenzione più agevole da parte


dell’amministratore del sistema, consentono di superare le
procedure di sicurezza di un sistema informatico permettendo ad
.a

un utente esterno di controllare il computer senza il consenso del


proprietario. Sono installate in abbinamento ad un trojan o ad un
worm.
rto

 Worm (verme). Modifica il sistema operativo della


macchina infettata in modo da essere eseguito ogni volta
viene accesa e rimane attivo finché non viene terminato il
be

processo associato o non viene spento il computer. La sua


propagazione, in genere, avviene tramite allegati
(attachment) alle e-mail inviate automaticamente agli indirizzi di posta
elettronica memorizzati nel computer ospite.
ro

 Spyware (da spy = spia e software). Sono usati per


raccogliere informazioni sulle attività online di un utente
(siti visitati, acquisti eseguiti in rete ecc) a sua insaputa,
trasmettendole in rete a chi le utilizzerà per trarne profitto
(ad esempio pubblicità mirata). Simili ai trojan, si
diffondono sfruttando altri software che li ospitano; spesso
i programmi diffusi “gratuitamente” sono gli “untori” di questo tipo di
epidemia. In alcuni casi, la stessa applicazione che promette di liberare dagli
spyware ha in realtà installato spyware o è essa stessa uno spyware.

10 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


 Dialer (compositore telefonico). Sono programmi che
creano una connessione telefonica ad internet
modificando il numero telefonico predefinito con uno a
tariffazione speciale. Per diffondersi sfruttano gli errori
presenti nel software (bug = insetto) del browser e dei
programmi di posta elettronica. Per la particolarità della
connessione, gli utenti che utilizzano una linea ADSL non
sono soggetti alla minaccia dei dialer.

t
 Hijacker (dirottatore). Prendono il controllo di un browser per

r.i
modificarne la pagina iniziale o farlo accedere automaticamente a
siti indesiderati.
 Rootkit: Sono usati per nascondere delle backdoor e rendere

cn
più difficile l’individuazione, da parte dei programmi tipo
antivirus, la presenza di particolari spyware e trojan.

o@
 Rabbit (coniglio). Non infettano i file come accade per i virus,
ma si duplicano a grande velocità su disco, o attivano in
continuazione nuovi processi in esecuzione, esaurendo in breve
le risorse del sistema.
 Hoax (beffa/burla). Si tratta solitamente di un messaggio di posta che viene
er
distribuito per "catena di sant'Antonio" e
che descrive un improbabile tipo di virus
dagli effetti devastanti. L'hoax è
i
riconoscibile dall'assenza di allegati e-mail,
lb

dalla mancanza di riferimenti ad una terza


parte in grado di convalidare la tesi
sostenuta e dal tono generale del messaggio.
.a

7.1.2.5 Comprendere che il software antivirus regolarmente aggiornato aiuta a


rto

proteggere il computer contro le minacce alla sicurezza.


Per cercare di limitare l’aggressione dei malware è necessario utilizzare dei
software, detti antivirus, atti a rilevare ed eliminare virus, trojan, worm e dialer.
be

Dato che l’antivirus è in grado di rilevare solo i virus riconosciuti, ovvero quelli
compresi nel suo “elenco delle minacce”, è fondamentale eseguire un
aggiornamento di questo elenco con cadenza giornaliera o, per lo meno, ogni volta
che si accende il computer in modo di avere la più ampia protezione possibile.
ro

Altro limite di questo software è il fatto che il virus è rilevato solo, quando questi è
già penetrato nel computer ed aver infettato un file o la memoria; solo dopo il
programma cerca di eliminare il virus e, se questo non fosse possibile, il file infetto è
messo in quarantena per un suo eventuale recupero futuro, o successiva
eliminazione.
Considerando che l’antivirus, da solo, non è in grado di garantire la sicurezza del
sistema è necessario ricorrere ad un’ulteriore protezione chiamata firewall.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 11


7.1.2.6 Comprendere che un firewall aiuta a proteggere il computer dalle
intrusioni.
I firewall (muro di fuoco) possono essere costituiti da
solo software o da apparati hardware e software, il cui
compito è quello di difendere i nostri dati riservati.
La loro funzione principale è quella di agire da filtro
controllando tutto il traffico proveniente dall’esterno e

t
quello generato all’interno della nostra rete e/o del

r.i
nostro computer, permettendo il passaggio soltanto al
traffico autorizzato, agendo sui pacchetti in transito da
e per la zona interna potendo eseguire su di essi

cn
operazioni di:
controllo
modifica

o@
monitoraggio
Un'altra funzione che alcuni firewall prevedono è la possibilità di filtrare ciò che
arriva da internet, consentendo per esempio di vietare la visualizzazione di alcuni
siti internet contenenti pagine con un contenuto non adatto ai minori, nella maggior
parte dei casi però l'attivazione di questa funzionalità è demandata a software
er
aggiuntivi appartenenti alla categoria dell'URL filtering (filtro degli indirizzi).
Il firewall è solo uno dei componenti di una strategia di sicurezza informatica, e non
può in generale essere considerato sufficiente:
i
lb

la sua configurazione è un compromesso tra usabilità della rete, sicurezza e


risorse disponibili per la manutenzione della configurazione stessa (le esigenze
di una rete cambiano rapidamente)
.a

una quota rilevante delle minacce alla sicurezza informatica proviene dalla rete
interna (portatili, virus, connessioni abusive alla rete, dipendenti, accessi, reti
rto

wireless non adeguatamente protette)

7.1.2.7 Sapere che le reti devono essere messe in sicurezza utilizzando nomi utenti e
password.
be

Nel momento in cui si hanno più computer connessi tra loro, nasce il problema della
sicurezza delle reti. Ogni computer che sia collegato ad una rete può essere
sfruttato come un ingresso, utilizzato da terzi, per intromettersi nel sistema ed
intercettarne i dati. Considerando che Internet nasce come rete didattica in
ro

ambiente universitario, non prevede metodi di sicurezza insiti nella propria


struttura di conseguenza, le difese delle informazioni devono essere approntate
sugli stessi computer (come visto in precedenza) o creando metodi di verifica ed
autorizzazione degli accessi alla rete, soprattutto quando si tratta di reti locali (LAN)
e/o aziendali (intranet) che, sempre più spesso sono accessibili in modalità Wi-Fi10.
10
Wi-Fi, abbreviazione di Wireless Fidelity, è un termine che indica dispositivi che possono collegarsi a reti
locali senza fili sono infrastrutture relativamente economiche e di veloce attivazione e permettono di realizzare
sistemi flessibili per la trasmissione di dati usando frequenze radio, estendendo o collegando reti esistenti
ovvero creandone di nuove.

12 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


Per questo motivo l’accesso ai dati avviene tramite il riconoscimento dell’utente
attraverso l’inserimento di un identificativo dell’utente o user ID (che determina i
permessi assegnati) e di una password fornendo, in questo modo, le credenziali di
accesso.

7.1.2.8 Identificare alcuni rischi associati all’attivit{ sulla rete, quali: diffusione
non intenzionale di informazioni personali, prepotenze o molestie, utenti
presi a bersaglio da parte di profittatori.

t
Le minacce su internet sono molteplici: oltre al numero di malware che cresce, si
espande il furto mirato di identità. I phisher (coloro che effettuano il phishing11)

r.i
muovono attacchi sempre più insidiosi servendosi di un approccio strategico mirato
a soggetti scelti in base all'età, alla posizione sociale e alla condizione economica.

cn
Anche le social network rappresentano un ricettacolo di rischi in quanto, oltre a
essere vulnerabili come tutti gli altri siti Web, offrendo la possibilità di creare pagine
Web, permettono a chiunque di pubblicare contenuti, anche nocivi, e di immediata
diffusione in quanto tutti gli utenti sono collegati tra loro.

o@
Con il diffondersi delle Botnet12 aumenta il rischio che i loro gestori utilizzino le
informazioni relative al comportamento delle vittime per promuovere attività di
marketing mirato basate sul loro profilo demografico.
In base alle attuali stime, milioni di Pc domestici potrebbero già essere sotto
controllo di reti Bot.
er
Le botnet possono trasformarsi in un sistema per ottenere soldi in modo illegale
infatti i botmaster, ovvero i cracker che assumono il controllo della rete, vendono i
servizi della botnet a clienti che vogliono compiere azioni illegali quali:
i
lb

Denial of service: attacco massivo contro qualcuno per paralizzare siti web e
renderli inaccessibili agli utenti, spesso impedendo le attività di e-commerce.
.a

Spamming: campagne di spam con lo scopo di vendere prodotti (spesso illegali)


evitando, o riducendo al massimo, la possibilità di risalire agli autori dello
spamming.
rto

Phishing: gli autori di phishing utilizzano i bot per identificare le potenziali


vittime e inviare e-mail fraudolente (spam), che sembrano provenire da
organizzazioni legittime quali la banca dell'utente in modo da carpire credenziali
a scopo di furto. I bot sono utilizzati anche per ospitare siti web contraffatti che,
be

oltre ad essere usati per sottrarre agli utenti le informazioni personali, servono
come punti di raccolta dei dati rubati.
Furto d’identità: tramite i bot il computer zombie invia al botmaster tutte le
ro

informazioni personali, in esso contenute, del suo ignaro proprietario.

11
Nel campo della sicurezza informatica, il termine phishing definisce il tentativo doloso di acquisire
informazioni riservate come informazioni finanziarie e password, facendosi passare per un soggetto degno di
fiducia in una comunicazione elettronica. Il phishing è in genere effettuato via e-mail ed invita agli utenti ad
inserire i propri dati in un sito Web contraffatto il cui aspetto grafico è quasi identico a quella legittimo.
12
Una botnet è una rete di computer infettati da bot, un tipo di malware simili ai worm e ai trojan che
consentono all'aggressore (il cracker) di assumere il controllo del computer colpito trasformandolo in
“zombie” che, non più controllato dal proprietario esegue gli ordini di qualcuno che si nasconde, al sicuro, da
qualche parte nella rete.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 13


Estorsione: l’attacco di tipo denial-of-service (letteralmente negazione del servizio), in
questo caso, viene preceduto da un preavviso a scopo di estorsione. Se nel tempo
definito non si soddisfano le richieste estorsive, può essere paralizzato il sito web o il
servizio online di un'azienda in un orario di punta, in modo da causare il massimo
danno possibile.

7.1.2.9 Identificare le possibilità di controllo da parte dei genitori, quali:


supervisione, limitazioni alla navigazione sul web, limitazioni sui
videogiochi, limitazioni al tempo di uso del computer.

t
r.i
È fondamentale, per proteggere i minori dalle minacce della rete, che i genitori,
oltre ad “educare” i propri figli nell’utilizzo di internet, esercitino un controllo sugli
accessi ed i limiti della navigazione del computer in uso.

cn
Per cercare di realizzare detta protezione si può agire intervenendo su:
 Limitare o impedire l’accesso a determinati siti.
In base al browser utilizzato è possibile modificare le opzioni di internet per

o@
limitare o impedire il tipo di contenuti Internet a cui può accedere il computer
In Internet Explorer
scegliere Opzioni
Internet dal menù
Strumenti.
er
Dalla finestra
“Opzioni Internet”
si seleziona la
i
scheda Contenuto
lb

e quindi si clicca su
“Attiva…” nella
sezione Contenuto
.a

verificato.
Si seleziona una
rto

categoria presente
nell'elenco e si
sposta il dispositivo
di scorrimento per
be

impostare i limiti
desiderati.
Si ripete il
procedimento per
ro

ogni categoria da limitare e si conferma con . Si conclude digitando


la password di supervisore, viene richiesto anche di digitare un suggerimento
per aiutare a ricordarla, e si clicca su .
 Aumentare protezione e privacy.
È opportuno creare, per i ragazzi, degli account utente contenenti restrizioni
(non possono modificare le impostazioni di sistema o installare nuovo hardware
o software), mentre l’account con attributi da amministratore, dovrebbe essere
riservato ai genitori.

14 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


Per configurare un account utente con limitazioni è necessario accedere come
amministratore ed eseguire i seguenti passi

Cliccare su e scegliere .

Fare clic su “Account utente” quindi, dalla finestra “Account


utente”, cliccare sul comando “Crea nuovo account“ in
Scegliere un'operazione… .

t
r.i
Nelle schermate
successive si è
invitati a digitare

cn
il nome del nuovo
account e, poi, a
selezionare il tipo
di account.

o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

Si conclude cliccando su Crea account

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 15


Configurare il browser Web con i livelli di protezione e privacy:
Per accedere alle impostazioni di protezione di Internet Explorer
In Internet Explorer
scegliere Opzioni
Internet dal menù
Strumenti.
Cliccare sulla scheda Protezione e selezionare l’area di cui si vogliono

t
impostare i parametri di protezione.

r.i
La prima è l’area Internet
in cui, cliccando e trascinando

cn
il disegno del cursore, si
modifica il livello di protezione
della stessa.

o@
La seconda area si riferisce alla
rete Intranet locale, ovvero la
protezione da applicare ai siti
Web e ai contenuti memoriz-
zati all'interno di una rete
aziendale.
i er
lb
.a
rto
be

La terza area, Siti attendibili, …


ro

… è relativa al livello di protezione


da applicare ai siti indicati
dall'utente come siti inoffensivi
per il computer ed alle
informazione archiviate, creando
una lista di siti web

16 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


In quest’ultima area
s’imposta il livello di
protezione che viene
applicato ai siti poten-
zialmente in grado di

t
danneggiare il compu-

r.i
ter o le informazioni
archiviate.
In effetti possiamo

cn
creare una “lista nera”
in cui inserire tutti quei
siti a cui bloccare

o@
l’accesso da o per il
nostro computer.

Le impostazioni relative alla privacy e ai cookie possono essere


modificate tramite la scheda Privacy della finestra “Opzioni internet”.
i er
lb
.a
rto

Anche in questa finestra è


possibile cliccare, con il mouse,
sul disegno del cursore e
be

trascinarlo per la modifica del


livello di privacy che si vuole
avere.
ro

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 17


 Controllare i siti Web visitati dai figli e spiegare loro di non fornire
informazioni online agli estranei.
Nell’impossibilità di assistere i propri figli mentre “navigano” nel web, tramite
l’elenco della cronologia, presente tra i comandi forniti dai browser, è possibile
conoscere i siti visitati.

Per visualizzare la cronologia di


Internet è sufficiente scegliere il

t
r.i
pulsante Cronologia nella barra degli
strumenti del browser.

cn
Per espandere una cartella e
visualizzare le singole pagine visitate
di un determinato sito, è sufficiente

o@
fare cliccare su di essa.

Le chat e la messaggistica immediata permettono ai ragazzi di colloquiare tra di


loro, esprimere i loro interessi, contattare nuovi, possibili, amici. Il problema di
questo tipo di relazioni è che, grazie all'anonimato garantito da Internet,
er
potrebbero entrare in contatto con impostori e pedofili.
Per questo è necessario insegnare loro alcune precauzioni:
i
Utilizzare un nome di fantasia per identificarsi.
lb

Non rivelare mai indirizzo o numero di telefono.


Non divulgare mai fotografie di se stessi.
.a

Non recarsi ad incontri con persone con cui si è entrati in contatto tramite
Internet senza controlli da parte dei genitori e, soprattutto a loro insaputa.
rto

È possibile configurare il software in modo che, utilizzando i programmi di


messaggistica immediata, sia possibile bloccare contatti sconosciuti.
be

In Windows Messenger si procede nel seguente modo:

Cliccare sul menù Strumenti.


ro

Selezionare Opzioni

18 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


Viene visualizzata la
finestra Opzioni dove
selezionare la scheda
Privacy.

In Elenco Consenti fai clic


su Altri utenti di .NET

t
Messenger Service, quindi

r.i
su Blocca.

cn
7.2 Utilizzo del browser o@
er
Nei successivi paragrafi vedremo come utilizzare il programma di visualizzazione ed
interazione con il contenuti delle pagine dei siti web, ovvero come utilizzare il browser
per navigare in internet.
i
lb

7.2.1 Navigazione di base


Tra i vari browser utilizzabili, Internet Explorer è quello scelto per proseguire con la
.a

spiegazione dei vari passi operativi.

7.2.1.1 Aprire, chiudere un programma di navigazione in rete (browser).


rto

Per aprire un browser,


come per qualsiasi altro
programma, si clicca sul
pulsante Start, nella
be

barra delle applicazioni,


quindi si seleziona
“Tutti i programmi”, in
modo da visualizzare
ro

l’elenco dei programmi


dove cliccare la voce
Internet Explorer.

Altra possibilità è quella


di cliccare direttamente
sull’icona di collega-
mento che viene creata,

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 19


automaticamente, nel desktop in fase di installazione del Sistema
Operativo Windows.

Per la chiusura si procede come per


qualsiasi altro programma:
dal menù File si clicca sulla voce Esci o si
clicca, direttamente, sul tasto X presente

t
in alto a destra della barra del titolo.

r.i
cn
Un’ulteriore possibilità, per chiudere il programma di
navigazione, è data dalla combinazione dei tasti ALT+F4.

o@
7.2.1.2 Inserire una URL nella barra degli indirizzi e raggiungerla.
Per accedere ad una determinata pagina Web è necessario comporre l’indirizzo URL
o Uniform Resource Locator nell’apposita casella della barra degli indirizzi e
premere il tasto INVIO o cliccare sull’icona VAI a destra della casella:
er
7.2.1.3 Visualizzare una pagina web in una nuova finestra, scheda.
i
Normalmente, durante la navigazione, ci si sposta tra le varie pagine web cliccando
lb

sopra il collegamento ipertestuale. Questo comporta la sostituzione, nella finestra


in uso, della pagina del browser (o quella in cui eravamo posizionati), con quella del
.a

collegamento richiamato dal nostro clic, sostituendo l’indirizzo contenuto nella


barra degli indirizzi. Ciò può causare qualche fastidio quando, volendo verificare un
percorso di cui non si conosce la destinazione esatta del link, si è costretti a
rto

ritornare sui propri passi, anche di parecchi passaggi.


Per evitare il fastidio, si apre la pagina, a cui si vuole accedere temporaneamente,
in:
una nuova finestra, posizionando il puntatore del mouse sul collegamento
be

ipertestuale e, tenendo premuto il tasto SHIFT della tastiera, si clicca il tasto


sinistro del mouse;
una nuova scheda, all’interno della medesima finestra, procedendo come per il
precedente punto ma tenendo premuto il tasto CTRL.
ro

Contemporaneamente…

20 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


Nuova finestra
(tasto SHIFT)

t
r.i
cn
Nuova scheda
(tasto CTRL)

o@
i er
lb
.a

In alternativa si clicca, sul collegamento ipertestuale, con il tasto destro del mouse
rto

e, dal menù di scelta rapida (o di contesto), si seleziona la voce appropriata:


be
ro

7.2.1.4 Interrompere il caricamento di una pagina web.


Se l'apertura di una pagina che si desidera visualizzare richiede una quantità di
tempo eccessiva, fare clic sul pulsante Termina sul lato destro della
barra degli indirizzi, oppure premere il tasto ESC da tastiera.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 21


7.2.1.5 Aggiornare una pagina web.
Se il caricamento della pagina è stato interrotto, è possibile riprovare
facendo clic sul pulsante Aggiorna sul lato destro della barra degli
indirizzi, oppure premere il tasto F5 da tastiera.

7.2.1.6 Usare le funzioni di Guida in linea (help) del programma.


Ogni browser ha molteplici funzionalità che permettono all’utente di configurarli

t
secondo le proprie esigenze e poter navigare, attraverso la rete, in modo agevole e

r.i
sicuro (per quanto possibile) in modo da trasmettere o ricevere le informazioni.
Molto spesso non si conoscono tutte le potenzialità a disposizione o le procedure

cn
necessarie per il loro utilizzo. In nostro aiuto esiste, in ogni browser utilizzato, un
software che ci guida nel superare questo tipo di difficoltà: l’HELP ovvero la nostra
guida.

o@
L’attivazione di questa guida si ottiene
cliccando sull’apposita icona presente nella
barra dei menù, provocando l’apertura di
un sottomenù a tendina in cui si sceglie,
cliccandoci sopra, la voce Guida di
Internet Explorer.
er
Si apre la sottostante finestra:
i
lb
.a
rto
be
ro

In essa sono presenti quattro schede:


1) Sommario dove, come in un libro, è possibile scegliere il paragrafo che spiega
l’argomento che ci interessa conoscere.
2) Indice dove, nell’apposita casella, si digita la parola, o il testo, che identifica
l’argomento di cui si vogliono spiegazioni.

22 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


3) Cerca dove, nell’apposita casella, si digita la parola, o il testo, che identifica
l’argomento di cui si vogliono spiegazioni.
4) Preferiti dove è possibile inserire argomenti di spiegazione preferiti, per una
consultazione frequente di determinati argomenti.

t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a

7.2.2 Impostazioni
In questo paragrafo vedremo le azioni necessarie per impostare il browser che
utilizziamo, in base alle nostre preferenze, alla nostra sicurezza e riservatezza.
rto

7.2.2.1 Cambiare la pagina iniziale/home page di un browser.


All’atto dell’istallazione del programma di navigazione, viene impostato
be

automaticamente un determinato Provider che può non soddisfare le nostre


necessità o preferenze.
Per impostare una diversa pa-gina si procede come segue:
Avviare Internet
ro

Explorer e posi-
zionarsi nella
pagina che si
desidera utiliz-
zare come pagina
iniziale.
Scegliere Opzioni
Internet dal me-
nù Strumenti.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 23


Si apre la finestra Opzioni Internet,
in cui cliccare sulla scheda
Generale

Nella sezione Pagina iniziale


cliccare sul pulsante Pagina

t
corrente

r.i
cn
Nota: Per ripristinare la pagina
iniziale originale, fare clic sul
pulsante Pagina predefinita

o@
presente nel riquadro Pagina
iniziale della scheda Generale.

7.2.2.2 Cancellare parte o tutta la cronologia.


er
Per cancellare il contenuto della cartella Cronologia, in Internet Explorer scegliere
Opzioni Internet dal menù Strumenti.
i
lb
.a
rto

Nella finestra Opzioni


Internet, che viene aperta,
be

sono presenti diverse schede;


fare clic sulla scheda Generale.
ro

Nella sezione Cronologia fare


clic su Cancella Cronologia.

Per impostare una cancel-


lazione automatica dopo un
certo numero di giorni, nella
apposita casella della sezione Cronologia, si digita il numero desiderato, oppure 0 se
non si desidera mantenere una cronologia delle pagine Web.
Fare clic su OK due volte.

24 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


7.2.2.3 Consentire, disattivare i popup.
Un popup è una finestra, in genere di dimensioni ridotte, che il browser visualizza in
primo piano nel sito Web visitato ed ha, in genere, scopi pubblicitari.
È possibile impostare il blocco totale delle finestre popup oppure consentire la sola
visualizzazione di determinati popup. Se il blocco popup è attivato, sulla Barra
informazioni è visualizzato il messaggio "Popup bloccato. Per visualizzare questo
popup o altre opzioni, fare clic qui...."

t
r.i
In Internet Explorer Il blocco popup è impostato in modo predefinito.
Per attivare o disattivare blocco popup si sceglie Blocco popup nel menù Strumenti
e quindi, dipendentemente dalla scelta:

cn
 cliccare su Attiva Blocco popup, oppure
 cliccare su Disattiva Blocco popup, per riattivare la visione dei popup,
precedentemente disattivata.

o@
i er
lb

Un’altra possibilità, per


.a

impostare il Blocco popup, è


quella di selezionare, sempre
dal menù Strumenti, la voce
rto

Opzioni Internet.

Viene visualizzata la relativa


be

finestra, dove clicchiamo nella


scheda Privacy.
ro

In essa è presente la sezione


Blocco popup dove spuntiamo
l’apposita casella per attivare il
blocco.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 25


7.2.2.4 Consentire, bloccare i cookie.
Un cookie (dall’inglese “biscotto”) è un'informazione che viene memorizzata nel
nostro computer da un sito web che si sta visitando. Essi possono memorizzare
varie informazioni relative al computer ospitante, compresi i dati identificativi
dell’utente, e sono automaticamente rinviati allo stesso sito alla successiva visita.
Tra le informazioni che i cookie possono memorizzare troviamo i dati identificativi
dell'utente ovvero, quei dati che possono essere utilizzati per identificare o

t
contattare l'utente, come il nome, l'indirizzo e-mail, l'indirizzo di casa o il numero di

r.i
telefono. Ulteriori tipi di informazioni memorizzate e ritrasmesse dai cookie
possono essere le preferenze dei siti visitati, il tipo di acquisti on-line. Nati per
migliorare il servizio offerto agli utenti dai siti web, possono essere utilizzati per fini

cn
non leciti.
Il blocco dei cookie può contribuire a proteggere la privacy, ma potrebbe limitare
l'esperienza di utilizzo di alcuni siti Web. È consigliabile consentire i cookie solo in

o@
siti selezionati. Per iniziare, è possibile bloccare tutti i cookie e quindi consentirli a
seconda delle necessità nei siti Web ritenuti attendibili.
Nel paragrafo 7.1.2.9 - Identificare le possibilità di controllo da parte dei genitori…
-pag. 17, è stato già accennato a come impostare il livello di privacy, in pratica il
livello di blocco dei cookie.
er
Dal menù Stru-
menti si sceglie
Opzioni Internet
i
che visualizza la
lb

specifica finestra
dove si seleziona
la scheda Privacy
.a

in cui spostare il
dispositivo di scor-
rimento sul livello
rto

di privacy deside-
rato:
be
ro

26 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


t
r.i
cn
o@
i er
Tramite il pulsante è
lb

possibile richiamare la finestra


delle impostazioni avanzate in cui
.a

possiamo specificare la gestione


dei cookie.
rto

7.2.2.5 Cancellare i file Internet temporanei/cache.


be

Quando si visita una pagina Web, le immagini e i file associati alla pagina vengono
memorizzati nella cartella File temporanei Internet del computer (Temporary
Internet Files o cache), nel disco rigido.
ro

Ciò consente di velocizzare la visualizzazione delle pagine a cui si accede di


frequente o comunque già visitate, poiché tali pagine verranno aperte direttamente
dal computer anziché dal Web.
Aumentando lo spazio su disco assegnato a questa cartella è possibile visualizzare
più rapidamente le pagine già visitate, a scapito tuttavia della quantità di spazio
disponibile nel computer per gli altri file.
Per eliminare i file temporanei di Internet si può procedere cliccando sulla voce
Opzioni Internet dal menù Strumenti nella barra dei menù di Internet Explorer…

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 27


A

… oppure, più correttamente, con Internet Explorer chiuso, cliccando su


e quindi su Pannello di controllo, per proseguire in base al tipo di visualizzazione
utilizzata (classica o per categorie):

t
r.i
Visualizzazione
per categorie

cn
Visualiz.

o@
Classica
i er
lb

A
A
.a

Indipendentemente dal
percorso intrapreso, viene
visualizzata la finestra
rto

Opzioni Internet dove si


seleziona la scheda
Generale.
be

Nella sezione Cronologia


esplorazioni, si clicca sul
pulsante Elimina… in modo
da procedere con la
ro

rimozione sia dei file


temporanei che delle altre
informazioni elencate nella
sezione.

28 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


7.2.2.6 Mostrare e nascondere le barre degli strumenti.
Per poter cambiare l’aspetto della finestra del browser, in modo di adattarla alle
esigenze dell’utilizzatore, visualizzando o nascondendo le varie barre degli
strumenti si procede selezionando dal menù Visualizza, la voce Barre degli
strumenti.

Si apre l’elenco delle barre degli

t
strumenti selezionabili, per la

r.i
visualizzazione, tramite segno di
spunta applicabile cliccando sulle
specifiche voci.

cn
Selezionando l’ultima
voce: Personalizza, si
apre la finestra a
o@
er
destra con cui è
possibile aggiungere o
eliminare i pulsanti,
i
presenti nella barra degli strumenti, e cambiandone le caratteristiche.
lb

Un’altra possibilità è quella di


.a

posizionare il puntatore del mouse


sulla barra degli strumenti e cliccare
con il pulsante destro.
rto

Si apre l’elenco delle barre degli


strumenti selezionabili come nelle
figura qui a destra.
be

7.2.3 Navigazione

7.2.3.1 Attivare un collegamento ipertestuale.


ro

È possibile accedere alle pagine Web anche tramite i links ipertestuali; questi sono
dei rimandi automatici ad altre pagine Web. Un collegamento ipertestuale
normalmente può essere distinto dal resto del documento per qualche sua
peculiarità grafica; la più tipica è una sottolineatura (Istituto di biofisica) ma anche
quando il cursore, passando sopra una determinata area, assumerà
la forma di una mano chiusa con l’indice puntato, viene identificato
un collegamento ipertestuale.
L'attivazione del collegamento viene effettuata attraverso un clic del mouse.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 29


7.2.3.2 Spostarsi indietro e avanti tra le pagine web già visitate.
Per visualizzare gli indirizzi delle pagine
e dei siti web già visitati si clicca
sull’icona Cronologia contenuta nella
barra degli strumenti.

t
Viene visualizza la barra Cronologia, in

r.i
cui sono contenuti i collegamenti relativi
alle pagine e ai siti Web visitati
nell’attuale giornata di lavoro,negli ultimi

cn
giorni e settimane.

Durante la navigazione si può tornare

o@
indietro, alle pagine già visitate, o
ritornare ad una pagina successiva a
quella su cui ci si è spostati, cliccando le
frecce nella barra degli strumenti:
er
Pagina precedente Pagina successiva

7.2.3.3 Portarsi sulla home page.


i
lb

In qualsiasi momento, durante la navigazione in internet, si vuole ritornale


alla home-page iniziale, quella che è stata definita come pagina d’apertura
che il browser visualizza quando viene avviato, è sufficiente cliccare
.a

sull’icona con l’immagine di una casetta.


Cliccando sulla freccia a destra dell’icona,
rto

sono visualizzati i comandi necessari alla


rimozione dell’home-page iniziale o alla
sua sostituzione.
be

7.2.3.4 Visualizzare gli indirizzi già visitati usando la barra degli indirizzi del
browser, cronologia.
Cliccare sulla freccia a destra della casella
ro

degli indirizzi per visualizzare l’elenco


degli ultimi indirizzi visitati; tramite la
barra di scorrimento, visualizzata a destra
dell’elenco, è possibile verificarne il
contenuto.

30 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


7.2.4 Segnalibri
Spesso può essere utile avere un elenco di indirizzi di siti internet a cui poter
accedere, successivamente nel tempo, senza doverseli tenere a mente o ricercare
ogni volta che ci necessitano.
Internet Explorer ci permette
di inserire questi indirizzi in
un elenco di “Preferiti”. Per

t
accedere a questa lista, in

r.i
modo da richiamare una
pagina Web, si clicca sul
menù Preferiti, dalla barra
dei menù o sulla specifica

cn
icona presente nella barra
degli strumenti:

o@
7.2.4.1 Assegnare un segnalibro a una pagina web. Cancellare un segnalibro.
Dopo essersi posizionati nella pagina Web che si desidera aggiungere all'elenco
Preferiti, fare clic sul pulsante Preferiti o cliccare sul menù Preferiti, quindi scegliere
il comando Aggiungi a Preferiti.
i er
lb
.a
rto
be
ro

Si visualizza la finestra
Aggiunta di una pagina
ai Preferiti ove si digita
un nuovo nome per la
pagina, quindi fare
cliccare sul pulsante
Aggiungi.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 31


La rimozione di un segnalibro avviene
posizionandosi sopra allo stesso, partendo
indifferentemente dal pulsante o dal menù
Preferiti, quindi si clicca con il pulsante destro
del mouse per visualizzare il menù di contesto,
ove si seleziona la voce Elimina.

t
r.i
cn
o@
7.2.4.2 Visualizzare una pagina web a partire da un segnalibro.
Per aprire una delle pagine preferite, fare clic sul pulsante Preferiti o cliccare sul
menù Preferiti, andare sul collegamento, o alla cartella che lo contiene, quindi fare
clic sulla pagina che si desidera aprire.
i er
lb
.a
rto
be

7.2.4.3 Creare, eliminare una cartella di segnalibri.


Si procede come per il precedente punto 7.2.4.1 Assegnare un segnalibro a una
pagina web… fino alla visualizzazione della finestra Aggiunta di una pagina ai
Preferiti, ove si clicca il pulsante
ro

, in modo da visualizzare
la finestra Crea Cartella dove si digita
il nome da assegnare e si specifica
dove crearla. Si conferma con il tasto
.

Per eliminare una cartella di segnalibri, vi si clicca sopra con il tasto destro del
mouse e, dal menù di scelta rapida, si seleziona il comando Elimina, si conferma la
successiva richiesta di cestinare la cartella.

32 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


7.2.4.4 Inserire pagine web in una cartella di segnalibri.
Si procede come per il precedente punto 7.2.4.1 Assegnare un segnalibro a una
pagina web… fino alla visualizzazione della finestra Aggiunta di una pagina ai
Preferiti ove, dopo aver
digitato il nome con cui si
vuole salvare il collega-
mento, si clicca la freccia a

t
destra della casella Crea in:,

r.i
per aprire la lista delle
cartelle e cliccare su quella
in cui inserire la pagina web.

cn
7.3 Utilizzo del web

o@
7.3.1 Moduli per raccolta dati
Un modulo (o questionario), comunemente identificato con il termine inglese form,
rappresenta l’interfaccia tra l’utente informatico ed un’applicazione; grazie ad esso,
l’utente è in grado di inserire ed inviare dati all’applicazione.
er
7.3.1.1 Compilare un modulo utilizzando: caselle di testo, menù contestuali, elenchi
a discesa, caselle di controllo, pulsanti di opzione.
Generalmente,
i
con il termine
lb

form si identi-
ficano le ca-
selle di testo, i
.a

menù a ten-
dina, i pulsanti
rto

di cancella-
zione, invio o
ripristino che,
contenuti in
be

una pagina
web, sotto for-
ma di scheda
da compilare,
ro

permettono,
ad esempio, di
inserire i propri
dati per regi-
strarsi ad un
servizio di
acquisti on-
line.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 33


La compilazione di detti moduli avviene:

t
digitando il dato richiesto all’interno delle specifiche caselle di testo;

r.i
cn
digitando il dato richiesto o selezionandolo da un elenco
proposto cliccando sulla freccia a destra di una casella di
riepilogo (elenchi a discesa);

o@
selezionando, cliccandoci sopra, un
pulsante di opzione;

selezionando, cliccandoci sopra, una


casella di controllo;
er
7.3.1.2 Inviare, svuotare un modulo.
i
Una volta compilati tutti i campi richiesti è possibile, tramite appositi pulsanti:
lb

cancellare le informazioni inserite (svuotare il modulo);


inviare le informazioni inserite al richiedente.
.a

7.3.2 Ricerca
rto

Nel precedente paragrafo 7.1.1.6 Sapere cosa è un motore di ricerca, si è già


discusso di cosa sono i “motori di ricerca” e come sono di aiuto per poter
localizzare, nei meandri della rete e nella miriade d’informazioni in essa contenute,
l’unico dato di nostro interesse.
be

Con Internet Explorer la ricerca avviene digitando l’oggetto della ricerca


nell’apposita casella presente a destra della casella degli indirizzi, ed avviando la
ricerca cliccando sull’icona rappresentante una lente d’ingrandimento:
ro

7.3.2.1 Selezionare un motore di ricerca specifico.


Non esiste un motore di ricerca migliore degli altri, quindi scegliete quelli che vi
sembrano più validi. Caratteristiche importanti sono la velocità di accesso e
l'interfaccia più funzionale e gradevole.

34 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


Per selezionare un motore di ricerca specifico si apre il relativo sito Web, che può
essere inserito tra i “Preferiti”.
Internet explorer permette la
selezione tra alcuni motori di
ricerca preimpostati (è sufficiente
selezionarli dall’elenco, visualizzato
cliccando sulla freccia a destra della
casella di ricerca, cliccandoci sopra).

t
Dallo stesso menù è possibile

r.i
cercare nel web ulteriori, e più
specifici, motori di ricerca cliccando
sul comando Trova altri provider…,

cn
che visualizza una serie di pagine
contenenti vari provider di ricerca.

o@
Nella parte sinistra, della finestra, è visibile un elenco di categorie settoriali.
er
i
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 35


t
r.i
cn
7.3.2.2 Cercare informazioni specifiche mediante parola chiave, frase.

o@
Qualsiasi sia il motore di ricerca utilizzato, nell’apposita casella si digita la parola da
usare come chiave di ricerca. Nell’esempio, sotto riportato, è stata digitata la parola
“motori” e, di conseguenza, sono visualizzati tutti i siti contenenti che la
contengono, con precedenza ai siti che trattano i motori “meccanici”:
i er
lb
.a
rto

Volendo trovare i siti relativi ai “motori di ricerca”, è necessario digitare la frase:


be
ro

36 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


7.3.2.3 Utilizzare funzioni di ricerca avanzate per affinare una ricerca: per frase
esatta, escludendo parole, per data, per formato di file.
Per selezionare e ridurre il numero di risultati ottenuti, molti motori di ricerca
offrono la possibilità di utilizzare criteri di ricerca selettivi in modo da ottenere
risultati solo dai siti che, pur contenendo da qualche parte al loro interno le parole o
la frase ricercata, hanno anche attinenza logica con le stesse.
Questi criteri vengono resi disponibili tramite la selezione della “Ricerca avanzata”

t
che permette l’utilizzo degli operatori booleani quali:

r.i
AND tutte le parole ricercate devono essere presenti nel sito;
OR una o più parole ricercate devono essere presenti nel sito;

cn
NOT il sito non deve contenere nessuna delle parole inserite come criterio;
“” l’esatta frase compresa tra virgolette deve essere presente nel sito;
NEAR funziona come l’And ma i termini ricercati non devono essere distanti,
tra loro, più di dieci parole.

o@
Il carattere * è un jolly che trasforma le lettere che lo precedono nella radice base di
tutte le parole esistenti che iniziano con essa.
Per esempio ROM* può ritornare, come risultato, tutti i siti (di tutto il mondo e in
tutte le lingue) che contengono il termine ROM, ROMA, ROMANTICISMO, ROMEO,
CD-ROM, ecc. .
er
Altri criteri di affinamento della ricerca sono dati dalla possibilità di selezionare la
lingua utilizzata nella scrittura delle pagine Web o il paese (o il dominio) in cui sono
state realizzate, la data di pubblicazione od il tipo di formato di realizzazione o la
i
relazione con altre pagine similari.
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 37


7.3.2.4 Ricercare in una enciclopedia online, dizionario online.
Nella rete è possibile trovare qualsiasi tipo d’informazione sia in forma libera che
organizzata. L’organizzazione delle informazione ha permesso la realizzazione di
vere e proprie enciclopedie e dizionari in linea. Tra queste cito Wikipedia che si può
definire come la più famosa tra le enciclopedie a contenuto libero che può essere
letta e modificata da tutti.

t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a

Come ogni enciclopedia la si può consultare accedendo alle varie categorie, oppure
rto

digitando una particolare parola o frase (in base alle regole già citate per la ricerca).
La particolarità di Wikipedia è la possibilità di consultazione nelle versioni in lingue
diverse, realizzate nei vari paesi del mondo.
be
ro

Sempre Wikimedia, fondazione senza fini di lucro, ha realizzato altri “wiki progetti”
dal contenuto aperto ( ovvero non solo accessibile a tutti ma anche incrementabile
e migliorabile da parte dell’utenza), e multilingue.

38 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


Tra questi “wiki progetti” troviamo il Wikidizionario, facilmente consultabile on-line.

t
r.i
cn
o@
i er
7.4 Estrazione di materiale dal web
lb

Le pagine Web visualizzate contengono informazioni che possono essere stampate o


.a

salvate in base alle necessità. È possibile salvare l'intera pagina Web o una qualsiasi
parte di essa come, ad esempio, il testo, le immagini i suoni, i collegamenti od il
formato HTLM.
rto

7.4.1 Salvataggio di file

7.4.1.1 Salvare una pagina web all’interno di un’unit{ disco.


be

Una volta posizionati sulla pagina


web che si desidera salvare, si
sceglie Salva con nome dal menù
ro

File.

Viene visualizzata la finestra


Salvataggio pagina Web dove si fa
doppio clic sulla cartella in cui si
desidera salvare la pagina o,
comunque si definisce il percorso
di memorizzazione.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 39


t
r.i
cn
Nella casella
Nome file si
digita il nome

o@
con cui sal-
vare la pagi-
na.

Nella casella Salva come selezionare un tipo di file:


er
Pagina Web completa per salvare tutti i file necessari alla visualizzazione
della pagina corrente, compresi i frame, le immagini e i fogli di stile;
consente di salvare ogni file nel proprio formato originale.
i
Archivio Web, file unico per salvare tutte le informazioni necessarie per
lb

visualizzare la pagina corrente in un unico file con codifica MIME 13. È


disponibile solo se è stato installato Outlook Express 5 o versione successiva.
Pagina Web, solo HTML consente di salvare le informazioni nella pagina
.a

Web ma non le immagini, i suoni o qualsiasi altro file.


File di testo per salvare soltanto il testo della pagina Web corrente in
formato testo normale.
rto

Con le opzioni Pagina Web, completa e Archivio Web, è possibile visualizzare


l'intera pagina Web in modalità non in linea, senza che sia necessario aggiungere
la pagina all'elenco Preferiti o contrassegnarla per la visualizzazione in modalità
non in linea.
be

7.4.1.2 Scaricare file da una pagina web all’interno di un’unit{ disco.


Nel web , come più volte detto, troviamo di tutto e, quindi, è nella rete che
cerchiamo i documenti, i programmi, i multimedia o quant’altro ci necessiti. Spesso i
ro

siti che contengono l’oggetto della nostra ricerca, ci permettono di scaricare nel
nostro computer il suddetto elemento, tramite una funzione chiamata download

13
Multipurpose Internet Mail Extensions (MIME) è uno standard di Internet che definisce il formato delle e-
mail. Una buona parte delle email che circolano su Internet sono spedite via SMTP in formato MIME.
Questo standard specifica i formati conosciuti per rappresentare le intestazioni e il corpo delle email, come
anche le regole attinenti l'utilizzo delle intestazioni quali "A:", "Oggetto", "Da" e "Data"; inoltre definisce un
insieme di intestazioni per inserire attributi aggiuntivi in un messaggio, come ad esempio il tipo del
contenuto.

40 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


(scaricare). In questo modo è possiamo salvare il file scaricato all’interno del nostro
hard-disk.

Individuato il file da scaricare, si clicca sul comando


che, in genere, è rappresentato dalla parola
italiana“scarica” o inglese “download”.
Viene visualizzata la finestra del download in cui
viene chiesto se eseguire o salvare il file da

t
scaricare.

r.i
cn
o@
er
Cliccando sul pulsante
il file viene
scaricato nel computer
i
ricevente e si apre una finestra
lb

di colloquio in cui si chiede


conferma dell’avvio dell’esecu-
.a

zione del software.


Cliccando sul pulsante
si apre la
rto

finestra Salva con nome,


be
ro

ove inserire il
percorso di me-
morizzazione del
file scaricato.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 41


7.4.1.3 Copiare testi, immagini, URL da una pagina web a un documento.
Selezionare le informazioni da copiare posizionandosi con il cursore sulla prima
lettera del testo da copiare e, mantenendo premuto il tasto sinistro del mouse,
“trascinare” il cursore fino all’ultimo carattere che compone il testo (evidenziato) da
copiare, quindi scegliere Copia dal menù Modifica.

t
r.i
cn
o@
In alternativa, mantenendo il cursore sul testo selezionato, si può cliccare con il
tasto destro del mouse in modo da visualizzare il menù di scelta rapida:
i er
lb
.a
rto

Effettuata la copia, si apre il documento in cui si vuole inserire il testo selezionato e


lo si incolla, posizionandosi con il cursore nel punto desiderato, selezionando la
voce Incolla dal menù Modifica:
be
ro

42 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


Volendo copiare un’immagine o l’indirizzo della pagina web all’interno di un
documento di testo, si utilizza il comando Copia presente nel menù di contesto che
si visualizza cliccando con il tasto destro del mouse, dopo aver selezionato o essersi
posizionati sull’elemento da copiare. Successivamente, dopo essersi posizionati nel
documento, si seleziona il comando Incolla, dal menù di contesto (tasto destro del
mouse) o dal menù Modifica (dell’applicativo Microsoft Word).

t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 43


7.4.2 Preparazione e stampa

7.4.2.1 Preparare una pagina web per la stampa: modificare l’orientamento della
pagina stampata, le dimensioni della pagina, i margini della pagina
stampata.
Per effettuare la stampa di una pagina Web è necessario impostare i valori riferiti a:
tipo di fogli di carta che verranno utilizzati (formato o dimensioni),

t
dimensioni dei margini che s’intendono lasciare,

r.i
intestazioni, piè di pagina in cui inserire titoli, date, numeri di pagina, ecc.,
orientamento della stampa, tipo di stampante da utilizzare.

cn
I valori standard impostati sono, normalmente, rispondenti alle normali esigenze
ma è possibile modificarli come riportato di seguito.

o@ Dal menù File si clicca sulla voce


Imposta pagina… in modo che
venga visualizzata la omonima
finestra di colloquio composta
er
da quattro sezioni:
i
lb
.a
rto
be
ro

Nella sezione Foglio possiamo impostare il tipo e le


dimensioni della carta che verrà utilizzata per la
stampa.
Nella sezione Intestazioni e piè di pagina è possibile inserire, digitando nei rispettivi
campi, quello che si desidera appaia in ogni foglio stampato.

44 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


Normalmente sono impostati
in intestazione il titolo della
pagina Web ed il numero di
pagina, mentre nel piè di
pagina ci sono l’URL e la
data.

Nel campo Orientamento si può decidere se il foglio deve essere


stampato in verticale o in orizzontale.

t
r.i
In Margini (millimetri), è possibile
variare i margini laterali e superiore o
inferiore del foglio influendo sull’area di

cn
stampa; eventualmente si varieranno i
valori impostati in base alle dimensioni
della pagina Web ed a quello che verrà
inserito come intestazione e/o piè di pagina.

o@
Nel caso si volesse cambiare la stampante da utilizzare (avendo più stampanti
collegate al computer) basta cliccare sul pulsante che produrrà
l’apertura della finestra di scelta della stampante che permette la selezione
oppure, tramite il pulsante Proprietà… le impostazioni specifiche della
stampante.
er
7.4.2.2 Visualizzare l’anteprima di stampa di una pagina web.
i
lb

Dal menù File si seleziona la voce


.a

Anteprima di stampa… in modo da


visualizzare la relativa finestra in cui viene
proposto il risultato che verrà ottenuto
rto

eseguendo la stampa.
be

In questa finestra è possibile:


sapere quante pagine compongono la stampa,
ro

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 45


scorrere tra le pagine ,
eseguire la stampa effettiva ,
variare le dimensioni della vista dell’anteprima ,
chiudere la finestra dell’anteprima .

7.4.2.3 Scegliere le opzioni di stampa quali: intera pagina web, pagina (o pagine)
specifiche, testo selezionato, numero di copie, e stampare.

t
Una volta posizionatici su di una pagina Web che ci interessa, può essere necessario

r.i
produrre una o più copie cartacee del documento o parte di esso.
Se ci limitassimo a cliccare sull’icona di stampa, presente nella barra dei

cn
pulsanti standard, verrebbe avviato il processo di stampa in base alle
impostazioni automatiche d’installazione, ovvero l’utilizzo della stampante
predefinita per produrre una copia dell’intero documento.

o@
Per variare queste impostazioni è
necessario selezionare il comando
Stampa… dal menù File.
i er
lb
.a

Viene visualizzata la
rto

finestra Stampa conte-


nente due schede:
Generale e Opzioni.
be

La prima scheda,
Generale, è composta da
tre sezioni:
ro

1) Seleziona stampante in cui è possibile selezionare la stampante da utilizzare.


2) Pagine da stampare in cui è possibile decidere (selezionando l’apposita casella)
se stampare tutte la pagine del documento, solo la selezione evidenziata o la
pagina visualizzata sullo schermo, oppure solo le pagine che saranno elencate
nell’apposita casella.
3) La terza sezione, senza intestazione, permette di definire il numero di copie da
produrre e se, in caso di più copie, fascicolarle.

46 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


7.5 Comunicazione elettronica
7.5.1 Concetti e termini

7.5.1.1 Comprendere il termine “e-mail” e conoscere i suoi impieghi principali.


La posta elettronica o, in inglese, E-Mail (Electronic Mail) è un servizio internet
grazie al quale ogni utente può inviare o ricevere dei messaggi, da tutto il mondo, al
costo del solo tempo di collegamento. A differenza della posta tradizionale, il tempo

t
r.i
di trasmissione dal mittente al destinatario è normalmente di pochi secondi/minuti.
Ogni utente può avere una o più caselle di posta (il cui indirizzo viene assegnato dal
Provider), in cui vengono depositati e conservati i messaggi a lui destinati. L’accesso

cn
alla casella di posta elettronica, per la lettura, composizione, trasmissione e
gestione dei messaggi, è normalmente controllato da una password o da altre
forme di autenticazione. Il mittente può richiedere una “conferma di consegna” o di
lettura dei messaggi inviati, ma il destinatario può decidere se inviare o meno tale

o@
conferma. È possibile usare la posta elettronica da qualsiasi computer, purché
connesso ad Internet, in qualsiasi parte del mondo.

7.5.1.2 Capire come è strutturato un indirizzo di posta elettronica.


Ciascuna casella è identificata dall’indirizzo di e-mail.
er
Il formato dell’indirizzo e-mail è: nomeutente@dominio, dove nomeutente è
un nome scelto dall'utente o dall'amministratore del server, che identifica in
maniera univoca un utente (o un gruppo di utenti), e dominio è un nome DNS14
(Domain Name System).
i
lb

L'indirizzo e-mail può contenere qualsiasi carattere alfabetico e numerico


(escluse le lettere accentate) e alcuni simboli come l'underscore (_) ed il punto.
La chiocciolina (pronunciata in inglese “AT”), è il carattere utilizzato
.a

come separatore tra il nomeutente ed il dominio.


Esso è ormai assunto a simbolo della posta elettronica.
rto

7.5.1.3 Comprendere il termine “SMS” (Short Message Service).

L’ SMS, o servizio di messaggi brevi, indica un breve messaggio di testo (160


caratteri) trasmesso, generalmente, tra apparati utilizzanti la rete mobile (telefonia
be

cellulare). È possibile inviare SMS ad un telefono cellulare anche da un computer,


tramite Internet, e dal telefono di rete fissa.

7.5.1.4 Comprendere il termine “VoIP” (Voice Over Internet Protocol) e conoscerne i


ro

principali vantaggi.
Il VoIP è una tecnologia che rende possibile effettuare, gratuitamente, una
conversazione telefonica sfruttando una connessione Internet o un'altra rete
dedicata che utilizza il protocollo IP.

14
Domain Name System (spesso indicato con DNS) è un servizio utilizzato per la traduzione di nomi di
computer in indirizzi IP. Questo servizio è alla base della diffusione di internet. In pratica un nome di
computer o un indirizzo internet vengono tradotti in un indirizzo numerico in base al protocollo internet (IP).
Il servizio permette così di utilizzare i nomi e le parole di uso comune per ricercare ad esempio un sito
internet.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 47


7.5.1.5 Comprendere i principali vantaggi dei messaggi istantanei (IM) quali:
comunicazione in tempo reale, sapere quali contatti sono in linea,
economicità, possibilità di trasferire file.
Il sistema di messaggistica istantanea (in inglese instant messaging) è un sistema di
comunicazione che consente, tramite l’utilizzo di un apposito software di
messaggistica, lo scambio di brevi testi in tempo reale, fra utenti di due o più
computer connessi in rete.

t
Differentemente dalle chat, dove l’accesso è aperto a chiunque, la messaggistica

r.i
istantanea avviene tra due persone che si conoscono.
I programmi di messaggistica sono scaricabili gratuitamente dalla rete e offrono
servizi di gestione dei contatti come la verifica dell’accesso in rete di un contatto, la

cn
sua disponibilità, la possibilità di fruire anche della connessione vocale e/o video, la
possibilità di trasferire piccoli file.

7.5.1.6 Comprendere il concetto di comunità virtuale di rete. Fornirne esempi,

o@
quali: siti di reti sociali, forum Internet, spazi di discussione (chat room),
giochi in rete.
La comunità virtuale di rete è rappresentata da un insieme di persone che,
interessate ad un determinato argomento, entrano in relazione tra loro grazie,
soprattutto, al collegamento ad una rete telematica (internet).
er
La relazione, non essendo limitata dalla distanza o dagli orari (comunità “on-line”), è
aperta a tutti coloro che, per affinità, ne vogliano far parte. Da qualsiasi parte del
mondo, tramite un accesso in rete, è possibile partecipare a chat-room, a gruppi di
i
discussione (newsgroups) ed alla messaggistica istantanea (ad esempio MSN
lb

Messenger).
Una comunità virtuale è anche quella composta da giocatori di giochi per computer
.a

on-line. In questo caso le comunità si creano per tipologie di gioco e assumono il


nome di Gilde e Clan.
 Una gilda è fondata da un giocatore che ne diventa il capo e può delegare la
rto

maggior parte dei compiti a persone di fiducia che vengono dette i delegati. In
una gilda le persone, legate assieme, possono realizzare da un obbiettivo
comune, in modo da stabilire nel gioco obbiettivi personali. Le Gilde si sfidano
in una serie di giochi quali “Guild Wars”.
be
ro

 Un Clan o un’alleanza e’ un insieme di giocatori che si identificano sotto una


stessa maglia definita dal TAG, cioè un identificativo che generalmente viene
messo prima del nickname. Un esempio di un clan di gioco on-line è il
“Fantacalcio”.

48 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


t
r.i
cn
7.5.2 Considerazioni sulla sicurezza
Prima di procedere con la descrizione delle modalità di gestione dei messaggi è
necessario essere coscienti di possibili problemi o pericoli legati alla posta

o@
elettronica.

7.5.2.1 Essere consapevoli della possibilità di ricevere messaggi fraudolenti o non


richiesti.
Spam è il nome di un particolare tipo di carne di
er
maiale in scatola prodotta in Austin nel
Minnesota. Il suo uso nel gergo Internet, risale
ad uno sketch del celebre Monty Python’s Flying
i
Circus (una fortunata serie comica trasmessa
lb

dalla BBC dal 1969 al 1974), ambientato in una


locanda nella quale ogni pietanza proposta dalla
cameriera era a base di Spam. Man mano che lo
.a

sketch avanza, l’insistenza della cameriera nel


proporre i vari piatti a base di “spam si
contrapponeva alla riluttanza del cliente per
rto

questo alimento; intorno a loro un gruppo di Vichinghi, in coro ed in un continuo


crescendo, intonavano “spam, spam, spam”. Questo coro, alla fine, copriva come
una marea l’altra conversazione; da allora, per analogia, il termine spam fu adottato
in riferimento alla posta indesiderata che, come una marea, sommerge ed affoga la
be

normale conversazione in Internet.


Sempre più frequentemente arrivano messaggi indesiderati e non richiesti nella
propria casella di posta saturandola. I mittenti di tali messaggi sono definiti
ro

diversamente in base allo scopo della spedizione:


Junk Mailers: inviano annunci commerciali non richiesti.
Mailbombers: inviano una infinita quantità di messaggi, costringendo gli utenti
a sprecare un tempo enorme nel tentativo di eliminarla.
Forgers: inviano messaggi utilizzando il nome ed indirizzo e-mail, altrui,
all’interno.
Nuisances: coloro che, intenzionalmente, disturbano con ragione o senza
ragione.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 49


Per evitare questi messaggi è possibile creare filtri con le apposite utility contenute
nel programma di posta elettronica. In ogni caso se non si conosce il nome
dell’utente oppure il messaggio ha non ha nulla nel campo oggetto, ovvero contiene
una strana definizione, e sono presenti allegati (spesso file .exe), è bene non aprire
ma eliminare subito tali messaggi.

7.5.2.2 Comprendere il termine “phishing”. Saper riconoscere un tentativo di


phishing.

t
Nel campo della sicurezza informatica, il termine phishing definisce il tentativo

r.i
doloso di acquisire informazioni riservate come numeri di carte di credito,
password, informazioni su account personali.
Attuato generalmente tramite e-mail si basa sull’invio, da parte di un utente

cn
malevolo, di e-mail che sembrano provenire da organizzazioni autentiche (in genere
istituti di credito), che invitando il destinatario ad accedere, tramite link, al sito web
istituzionale dove inserire i propri dati mentre, invece, si viene re-indirizzati in un

o@
sito Web contraffatto, il cui aspetto grafico è quasi identico a quello legittimo.
Per evitare spiacevoli conseguenze è bene non fornire dati personali tramite e-mail:
aziende serie ed importanti non vi chiederanno mai di fornire loro le vostre
password o numeri di carta di credito tramite e-mail.
Essere sospettosi e cauti, ovvero diffidenti, è sempre la migliore difesa.
er
7.5.2.3 Conoscere il pericolo di infettare il computer con virus aprendo messaggi
sconosciuti o allegati presenti nei messaggi.
I virus, oltre ad essere trasmessi con i download di software illegale o cliccando sui
i
banner presenti in una pagina web, si diffondono tramite gli allegati nei messaggi e-
lb

mail o di messaggistica immediata, di conseguenza è fondamentale non aprire mai


allegati inviati da mittenti sconosciuti o senza una definizione coerente dell’oggetto
.a

del messaggio. I virus si possono nascondere in allegati contenenti immagini


divertenti, biglietti di auguri o file audio e video.
Per proteggere al meglio il sistema dai virus, è consigliabile:
rto

Utilizzare un firewall Internet.


Mantenere aggiornato il sistema operativo.
Utilizzare e mantenere aggiornato un software antivirus.
be

Non aprire mai un allegato di posta elettronica inviato da mittenti sconosciuti.


Non aprire un allegato di posta elettronica inviato da persone conosciute ma
con definizioni strane o inaspettate dell’oggetto della e-mail; il mittente
ro

potrebbe essere stato a sua volta infettato ed il messaggio è stato inviato, dal
virus, a sua insaputa a tutti gli indirizzi della sua rubrica.
Dato che nessun metodo garantisce la totale protezione, è importante eseguire
regolarmente il salvataggio dei file per tutelarsi in caso di infezione o di altri
problemi.

7.5.2.4 Sapere cosa è una firma digitale.


Chi vuole comunicare deve identificarsi a coloro con cui entra in contatto così come
deve poter verificare l'identità di chi voglia contattarlo.

50 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


L'autenticazione dell'identità nella rete è un processo
complesso in quanto, trattandosi di una comunicazione
“elettronica” (senza un riscontro fisico indubbio dei
partecipanti), potrebbe permettere l’intercettazione delle
comunicazioni e lo scambio d’identità da parte di
malintenzionati.
La verifica dell’identità e, quindi, l’autenticazione avviene
tramite l’adozione del “certificato digitale”.

t
Un certificato digitale è l'equivalente elettronico di un

r.i
www.governo.it/.../firma_digitale.gif
documento d’identificazione quale il passaporto o la carta
d'identità. Esso viene erogato al proprietario di un sito e porta all’identificazione
univoca di una persona o del sito stesso. I certificati, contenenti la firma digitale

cn
dell’Autorità di certificazione emittente, possono essere emessi per un utente, un
computer o un servizio.
Una firma digitale valida consente all'utente di conoscere il nome dell'autore del file

o@
e garantisce che il file non sia stato manomesso dopo la firma15.
Il certificato digitale crea un canale di sicurezza (per esempio tra banca e cliente),
all’interno del quale transitano i dati che sono criptati attraverso il dispositivo,
difficilmente attaccabile, della doppia chiave, quella pubblica e quella privata.
Questo limita la possibilità di intercettazione, alterazione o contraffazione dei
er
messaggi da parte di eventuali persone malintenzionate ed ostacola la possibilità di
assumere l'identità di un'altra persona o entità.
Come accennato, i dati contenuti in un certificato includono la chiave pubblica di
i
lb

crittografia derivata dalla coppia di chiavi, pubblica e privata, assegnate al


proprietario del certificato stesso. Se un messaggio è stato firmato dal mittente con
la propria chiave privata, il destinatario può verificarne l'autenticità utilizzando la
.a

corrispondente chiave pubblica.


Per avere la firma digitale occorre rivolgersi ad enti "certificatori", ovvero soggetti
con particolari requisiti di onorabilità, accreditati presso il Centro Nazionale per
rto

l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA), che tengono registri delle


chiavi pubbliche, presso i quali è possibile verificare la titolarità del firmatario di un
documento elettronico.
be

7.5.3 Teoria della posta elettronica

7.5.3.1 Comprendere i vantaggi della posta elettronica, quali: rapidità di consegna,


economicità, possibilità di usare la posta elettronica in luoghi diversi
ro

attraverso account basati su siti web.


Attualmente la posta elettronica rappresenta il mezzo di comunicazione più veloce
ed economico che c’è e non necessita di particolari conoscenze tecniche per essere
utilizzata.

15
La firma digitale non è in grado di garantire che un file non danneggerà il computer. Per questo motivo, prima
dell'apertura di alcuni tipi di file pervenuti con la posta elettronica, viene chiesta la conferma all'utente, anche
in presenza di una firma digitale valida.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 51


Potete usarla su internet, tramite il vostro browser, senza la necessità di installare
niente e con il vantaggio di poterci accedere da qualsiasi postazione (in qualsiasi
parte del mondo) connessa alla rete, anche un telefonino.
Il suo utilizzo non comporta spese postali, al massimo il costo del collegamento ad
internet.
È sufficiente premere il tasto invio per trasmettere il messaggio che viene recapitato
in brevissimo tempo: pochi secondi e la comunicazione raggiungerà qualsiasi

t
destinazione nel mondo.

r.i
Tramite e-mail è possibile inviare messaggi, con allegati file di testo, musicali o
immagini a più persone contemporaneamente.

cn
7.5.3.2 Comprendere l’importanza della netiquette (galateo della rete): descrizione
accurata dell’oggetto dei messaggi di posta elettronica, concisione nelle
risposte, controllo ortografico della posta in uscita.

o@
er
La Netiquette, parola derivata dalla contrazione del vocabolo inglese net (rete) e
quello di lingua francese étiquette (buona educazione), è un insieme di regole che
disciplinano il comportamento di un utente di Internet nel rapportarsi agli altri
i
utenti attraverso risorse quali newsgroup16, mailing list17, forum18 o e-mail in
lb

genere.
Entrando in Internet si accede ad una massa enorme di dati, spesso, messi a
.a

disposizione gratuitamente da altri utenti.


rto

16
Un newsgroup è una casella postale dove lasciare messaggi rivolti ad una comunità di persone. Inviare un
messaggio ad un newsgroup è come scrivere un messaggio di posta elettronica. I messaggi inviati non
vengono però ricevuti da nessuna persona in particolare, ma rimangono nella casella postale per un certo
periodo di tempo (generalmente un mese) e sono consultabili da chiunque voglia leggerli. I newsgroup
be

possono essere utilizzati per porre domande o scambiare informazioni con una comunità di persone che
hanno degli interessi comuni.
17
La Mailing-list (letteralmente, lista per corrispondenza) è un sistema organizzato per la partecipazione di più
persone in una discussione tramite e-mail. Per inviare un messaggio a tutti gli iscritti, è normalmente
sufficiente inviarlo ad uno speciale indirizzo e-mail, e il servizio provvede a diffonderlo a tutti i membri della
ro

lista. L'iscrizione alla lista può essere libera (una lista pubblica e aperta a tutti e a cui ci si può iscrivere senza
verifiche), controllata dal moderatore (l'utente chiede di essere iscritto, il moderatore valuta la richiesta), o
bloccata (solo il moderatore può iscrivere nuovi membri, e dovete sapere come contattarlo per altre vie per
essere iscritti).
18
Con il termine Forum ci si riferisce all'intera struttura informatica contenente discussioni e messaggi scritti
dagli utenti o ad una sua sottosezione. Spesso, intorno ai forum che hanno utenti abituali, si sviluppano
comunità virtuali specializzate per argomenti quali la tecnologia, i videogiochi, la politica, l'attualità lo sport
ecc.; in effetti ma ci sono forum per un enorme numero di argomenti differenti.Ci si riferisce comunemente ai
forum anche con termini come board, message board, bulletin board, gruppi di discussione, bacheche e
simili. Molti forum richiedono la registrazione dell'utente prima di poter inviare messaggi ed in alcuni casi
anche per poterli leggere

52 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


Pertanto è doveroso portare rispetto verso quanti si sono adoperati
spontaneamente, e continuano a farlo, per consentire a tutti di accedere a dati ed
informazioni che altrimenti sarebbero patrimonio di pochi se non di singoli.
In Internet regna una sorta di anarchia ordinata non esistendo né una autorità
centrale, che regolamenti cosa si può fare e cosa no, né esistono organi di vigilanza.
E' infatti demandato alla responsabilità individuale il buon funzionamento delle
cose.

t
Decalogo del galateo di rete

r.i
1) Quando si arriva in un nuovo newsgroup o in una nuova lista di distribuzione
via posta elettronica, è bene leggere i messaggi che vi circolano per almeno
due settimane prima di inviare propri messaggi in giro per il mondo: in tale

cn
modo ci si rende conto dell'argomento e del metodo con cui lo si tratta in
tale comunità.
2) Se si manda un messaggio, è bene che esso sia sintetico e descriva in modo
chiaro e diretto il problema.

o@
3) Non usare i caratteri tutti in maiuscolo nel titolo o nel testo dei tuoi
messaggi, nella rete questo comportamento equivale ad "urlare" ed è
altamente disdicevole.
4) Non divagare rispetto all'argomento del newsgroup o della lista di
distribuzione; anche se talvolta questo comportamento è accettato o almeno
tollerato aggiungendo il tag [OT] (cioè Off Topic che significa "fuori
er
argomento") nell'oggetto del proprio messaggio.
5) Se si risponde ad un messaggio, evidenziare i passaggi rilevanti del
messaggio originario, allo scopo di facilitare la comprensione da parte di
i
coloro che non lo hanno letto, ma non riportare mai sistematicamente
lb

l'intero messaggio originale.


6) Non condurre "guerre di opinione" sulla rete a colpi di messaggi e
contromessaggi: se ci sono diatribe personali, è meglio risolverle via posta
.a

elettronica in corrispondenza privata tra gli interessati.


7) Non pubblicare mai, senza l'esplicito permesso dell'autore, il contenuto di
messaggi di posta elettronica.
rto

8) Non pubblicare messaggi stupidi o che semplicemente prendono le parti


dell'uno o dell'altro fra i contendenti in una discussione. Leggere sempre le
FAQ (Frequently Asked Questions) relative all'argomento trattato prima di
inviare nuove domande.
be

9) Non inviare tramite posta elettronica messaggi pubblicitari o comunicazioni


che non siano stati sollecitati in modo esplicito.
10) Non essere intolleranti con chi commette errori sintattici o grammaticali. Chi
scrive, è comunque tenuto a migliorare il proprio linguaggio in modo da
ro

risultare comprensibile alla collettività.


I comandamenti del galateo per l’E-Mail
Includere sempre l’argomento del messaggio in modo chiaro e specifico.
Citare il testo, a cui si risponde, il più brevemente possibile.
Se viene chiesta la ricevuta di ritorno dal mittente, non bloccarne l'invio.
Leggere il messaggio almeno tre volte prima di inviarlo.
Riflettere bene su come il destinatario possa reagire al messaggio.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 53


Controllare l’ortografia e la grammatica del messaggio.
Non maledire, insultare, inviare spam o SCRIVERE A LETTERE MAIUSCOLE.
Non diffondere alcun messaggio a catena.
Non usare l’E-Mail per alcun proposito illegale o non etico.
Non inviare messaggi privati dal luogo di lavoro (possono essere letti da altri).
Se si è in dubbio se mandare o non mandare un certo messaggio, è preferibile

t
rinviare al giorno dopo la sua rilettura.

r.i
La regola d’oro dell’E-Mail è: non inviare ad altri ciò che troveresti tu stesso
sgradevole ricevere.

7.5.3.3 durante l’invio di file allegati, quali: limiti alle dimensioni del file,

cn
limitazioni sui tipi di file (ad esempio, file eseguibili).
La posta elettronica, come sappiamo, permette di allegare file al messaggio inviato;
il messaggio, di per sé non occupa molto spazio ma gli allegati possono aumentarne,

o@
notevolmente, le dimensioni. Il limite delle dimensioni complessive (messaggio più
allegati), di ogni e-mail che inviamo o riceviamo, è dato dal gestore di posta che
utilizziamo. Esso, all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento al servizio e-mail,
riserva un determinato spazio per la nostra nuova casella di posta elettronica sul
server.
er
Inizialmente era considerato scorretto inviare messaggi di grandi dimensioni ma,
con l’aumentare delle capacità dei server utilizzati, molti provider offrono spazi
gratuiti sempre più grandi: in media 2 gigabyte, e punte di 5 gigabyte ed oltre.
i
Legato al problema della sicurezza è il limite posto da alcuni provider al tipo di file
lb

che può essere allegato al messaggio di posta elettronica: un file eseguibile(.exe)


può non essere trasmesso. Per superare questi limiti è possibile comprimere detti
file in formati ZIP o RAR.
.a

Anche file creati con software proprietari, ad esempio Microsoft Word (nelle varie
versioni, soprattutto le più recenti), possono creare problemi, se non di
trasmissione, sicuramente di lettura.
rto

7.5.3.4 Comprendere la differenza tra i campi “A”, “Copia conoscenza” (Cc), “Copia
nascosta” (Ccn).
Tutti i programmi di gestione di posta elettronica prevedono tre tipi di caselle dove
be

inserire l’indirizzo dei mittenti:


A: Mittente principale.
Cc: Copia per conoscenza; una copia del messaggio verrà inviata anche a quel
ro

destinatario, il cui nome potrà essere visto dalle altre persone alle quali il
messaggio è indirizzato.
CCn: Copia per conoscenza nascosta; una copia del messaggio verrà inviata anche
a quel destinatario, il cui nome non potrà essere visto dalle altre persone
alle quali il messaggio è indirizzato.

54 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


7.6 Uso della posta elettronica
I vari programmi di gestione della posta elettronica sono abbastanza simili tra loro
nelle funzioni di base. Nei paragrafi successivi vedremo come gestire i messaggi; gli
esempi sono basati su Outlook Express.

7.6.1 Invio di un messaggio

t
7.6.1.1 Aprire, chiudere un programma di posta elettronica. Aprire, chiudere un

r.i
messaggio.
Per aprire Outlook Express, fare clic su
Start, scegliere Tutti i programmi e

cn
quindi fare clic su Outlook Express.

o@
i er
lb
.a
rto

La chiusura del programma può essere effettuata:


selezionando la voce Esci dal menù
be

File;
o
cliccando sull’icona in alto a destra
nella barra del titolo della finestra di
ro

Outlook Express.

Dopo aver aperto Outlook Express, si seleziona la cartella dove è contenuto il


messaggio che si vuole aprire.
Nell’esempio si clicca sulla cartella Posta in arrivo provocando l’apertura
dell’omonima finestra contenente l’eventuale elenco dei messaggi pervenuti (sia
letti che da leggere).
Quando viene selezionato un messaggio dall’elenco, il suo contenuto viene
visualizzato nella parte inferiore (anteprima) della finestra della posta in arrivo:

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 55


Finestra Posta in arrivo

t
r.i
Anteprima del messaggio

cn
Un doppio clic sul messaggio comporta la vera e propria apertura, in una nuova
finestra, del messaggio selezionato e la possibilità di una sua completa gestione:

o@
i er
lb
.a
rto

La chiusura del messaggio può essere effettuata:


be

selezionando la voce Esci dal menù


File della finestra del messaggio;
o
cliccando sull’icona in alto a
ro

destra nella barra del titolo della


finestra del messaggio.

7.6.1.2 Creare un nuovo messaggio.


Per creare un nuovo messaggio cliccare sull’icona Crea messaggio
presente nella barra degli strumenti oppure, dal menù File, cliccare
su Nuovo e quindi su Messaggio di posta:

56 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


Viene visualizzata la finestra per la creazione del nuovo messaggio:

t
r.i
cn
(Cc), “Copia nascosta” (Ccn).
o@
7.6.1.3 Inserire un indirizzo di posta elettronica nei campi “A”, “Copia conoscenza”

Nelle caselle A o Cc si digitano i nomi di posta elettronica dei destinatari, separati da


er
una virgola (,) o da un punto e virgola (;).
Per aggiungere i nomi di posta elettronica dalla Rubrica, nella finestra Nuovo
messaggio fare clic sull'icona a forma di libro accanto alle caselle A, Cc e Bcc, quindi
i
selezionare i nomi dei destinatari .
lb

Per utilizzare la casella Ccn, scegliere Tutte le intestazioni dal menù Visualizza.
.a
rto
be

7.6.1.4 Inserire un titolo nel campo “Oggetto”.


Nella casella Oggetto digitare il titolo del messaggio o “incollarci” un testo
precedentemente copiato.
ro

7.6.1.5 Copiare testo da un’altra fonte in un messaggio.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 57


Nel corpo del testo del messaggio è possibile digitare
il testo del messaggio, incollare un testo od un
oggetto precedentemente copiato o, dal menù
Inserisci, cliccare, ad esempio, Testo da file… (file .txt
o .html).

7.6.1.6 Allegare un file a un messaggio. Togliere un allegato da un messaggio.


1. Fare clic in un punto qualsiasi nella finestra del messaggio.

t
2. Scegliere Allegato dal menù Inserisci, o cliccare sull’icona allega presente nella

r.i
barra degli strumenti, quindi
ricercare il file da inserire come
allegato.

cn
3. Selezionare il file,
quindi fare clic su
Allega.

Il file verrà visualizzato nella


o@
er
casella Allega nella
intestazione del messaggio:
i
lb

7.6.1.7 Salvare una bozza di un messaggio.


.a

Per salvare una bozza del messaggio in modo da poterlo modificare


successivamente, scegliere Salva dal menù File; se abilitata verrà visualizzata una
finestra di conferma dell’avvenuto salvataggio nella cartella Bozze.
rto
be
ro

58 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


7.6.1.8 Usare uno strumento di controllo ortografico e correggere gli errori di
ortografia.
In Outlook Express viene utilizzato lo strumento per la correzione ortografica fornito
con Microsoft Word, Microsoft Excel e Microsoft PowerPoint. Se nessuno di questi
programmi è installato, il comando Controllo ortografia non sarà disponibile.
Nella finestra Nuovo messaggio fare clic sull’icona Controllo ortografia presente
nella barra degli strumenti oppure scegliere Controllo ortografia dal menù

t
Strumenti.

r.i
cn
o@
7.6.1.9 Inviare un messaggio, inviare un messaggio con alta/bassa priorità.
Al momento dell'invio, è possibile associare un livello di priorità ai nuovi messaggi o
alle risposte ai messaggi ricevuti.
er
Una priorità alta indica al destinatario che il messaggio deve essere letto
immediatamente, mentre una priorità bassa indica che il messaggio non è urgente.
Accanto ai messaggi ad alta priorità viene visualizzato un punto esclamativo.
i
I messaggi a bassa priorità sono contrassegnati invece da una freccia rivolta verso il
lb

basso.
Nella finestra Nuovo messaggio fare clic su priorità sulla barra
.a

degli strumenti, quindi selezionare la priorità desiderata. In


alternativa scegliere Imposta priorità dal menu Messaggio,
quindi selezionare l'opzione desiderata.
rto

N.B.: La priorità impostata è valida solo per il messaggio corrente.

76.2 Ricevere un messaggio


be

All’atto dell’apertura il programma di gestione della posta elettronica esegue un


controllo, della presenza di nuova corrispondenza, nel server del gestore utilizzato. In
ogni caso, per effettuare un controllo della presenza di nuove e-mail si può utilizzare
il menù Strumenti o l’apposita icona.
ro

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 59


7.6.2.1 Usare le funzioni “Rispondi” e “Rispondi a tutti”.
Nel caso si voglia replicare ad un messaggio
che è arrivato, si può scegliere di rispondere
solo all’autore oppure a tutti coloro che
hanno ricevuto il messaggio originale (copia
per conoscenza Cc). Dalla barra degli
strumenti si clicca sul’icona Rispondi o

t
sull’icona Rispondi a tutti , secondo i casi.

r.i
cn
Ovviamente si può procedere partendo dal
menù Messaggio e selezionando il comando
più appropriato tra quelli elencati nell’elenco proposto.

7.6.2.2 Inoltrare un messaggio.

o@
Data la particolarità del messaggio ricevuto, potremmo ritenere
importante trasmetterlo ad una terza persona che riteniamo debba essere
resa partecipe. Per inoltrare il messaggio o si parte dal menù Messaggio o,
er
dalla barra degli strumenti, si clicca sull’icona Inoltra.
Di seguito sono riportate le finestre relative al tipo di risposta:
1) finestra Re: oggetto del messaggio se selezioniamo Rispondi al mittente (Re è
i
lb

l’abbreviazione di replay: rispondi)


2) finestra Re: oggetto del messaggio se selezioniamo Rispondi a tutti (qui è
riempito anche il campo per conoscenza – Cc:)
.a

3) finestra Fw: oggetto del messaggio se selezioniamo Inoltra (Fw è


l’abbreviazione di forward: muovi in avanti o, meglio, inoltra)
rto
be
ro

60 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


7.6.2.3 Salvare un allegato su un’unit{ disco e aprire il file.
Si può aprire un allegato facendo doppio clic su
di esso oppure cliccandoci con il tasto destro
del mouse e, nel menù di scelta rapida che
appare, si sceglie l'opzione Apri

t
r.i
Lo si può salvare facendo un clic su di esso
con il tasto destro del mouse e scegliendo
Salva con nome dal menù di scelta rapida e,

cn
nella finestra di colloquio che viene
visualizzata, inserire il nome e definire dove lo
si vuole salvare

o@
i er
lb
.a
rto
be

7.6.2.4 Visualizzare l’anteprima di stampa di un messaggio, stamparlo usando le


opzioni di stampa disponibili.
Per stampare un messaggio è necessario che esso sia visualizzato nel riquadro di
ro

anteprima, o che sia stato aperto.

Per attivare o disattivare la finestra di


anteprima , dal menù Visualizza, si clicca
sulla voce Layout per visualizzare la finestra
Proprietà – Layout, ove selezionare le
proprie preferenze.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 61


Una volta che il messaggio
selezionato appare in anteprima,
oppure viene aperto, sarà
possibile procedere con la sua
riproduzione selezionando il
comando Stampa… dal menù File:

t
r.i
cn
o@
o cliccando sull’apposita icona presente nella barra degli strumenti.

Viene visualizzata la finestra Stampa, tramite la quale è possibile:


er
selezionare la stampante da utilizzare (riquadro Seleziona stampante);
definire se stampare tutte le pagine che compongono il messaggio, una
i
selezione o la pagina su cui ci si trova, oppure determinate pagine
lb

(selezionando la casella di spunta nel riquadro Pagine da stampare);


definire il numero di copie da stampare e se fascicolarle.
.a
rto
be

Altre opzioni di
stampa sono dispo-
nibili in base al tipo
ro

di stampanti confi-
gurate.

62 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


7.6.3 Migliorare la produttività

7.6.3.1 Inserire, eliminare intestazioni visualizzate dalla posta in entrata, quali:


mittente, oggetto, data.
In base alle proprie preferenze, o esigenze, è
possibile modificare le informazioni, relative ai
messaggi, che vengono visualizzate nella casella

t
di posta cliccando la voce Colonne dal menù

r.i
Visualizza:

cn
In questo modo viene visualizzata la

o@
finestra di scelta Colonne, in cui
appare una lista d’informazioni, che
saranno visualizzabili selezionando
la relativa casella di spunta.
i er
lb

Nell’esempio, vengono selezionate le


.a

colonne relative alle dimensioni dei


messaggi e della data del loro invio; in
questo modo si ottiene la visualizzazione
rto

delle informazioni, relative ai messaggi,


come riportato nell’immagine sottostante.
be
ro

7.6.3.2 Impostare una opzione per rispondere con, senza l’inserimento del
messaggio originale.
Quando si risponde ad un messaggio utilizzando le funzioni
Rispondi e Rispondi a tutti, in automatico, nel corpo del
messaggio di risposta, viene inserito il messaggio ricevuto.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 63


Per evitare questa “precompilazione”
del messaggio di risposta, è necessario
intervenire selezionando la voce
Opzioni… dal menù Strumenti:

t
r.i
Viene visualizzata
la finestra Opzioni
dove, nella scheda

cn
Invio…

… si deseleziona la

o@
casella di spunta
davanti alla voce
Includi messaggio
nelle risposte.
i er
lb
.a

7.6.3.3 Marcare un messaggio di posta elettronica. Smarcare un messaggio di posta


elettronica.
Se il messaggio risulta avere particolare interesse, può essere utile, in futuro,
rto

individuarlo facilmente (sopratutto se l’elenco dei messaggi è molto lungo).

Per contrassegnare un messaggio si seleziona


be

l’omonima voce dal menù Messaggio; in


questo modo viene raffigurata una
bandierina davanti al nome del mittente,
nell’elenco dei messaggi:
ro

64 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


7.6.2.4 Identificare un messaggio come letto, non letto. Marcare un messaggio come
non letto, già letto.
Se, invece, vogliamo cambiare lo stato
del messaggio da letto (busta aperta)
a non ancora letto (busta chiusa)

t
r.i
si clicca, con il tasto destro del mouse,
sul messaggio e si seleziona la voce
Segna come da leggere.

cn
Per l’operazione contraria si clicca su:

o@
7.6.2.5 Mostrare, nascondere le barre degli strumenti ed altre barre funzionali.
Dal menù Visualizza, si seleziona la voce Layout… in
modo da visualizzare la finestra Proprietà – Layout:
i er
lb

Nella sezione Generale della scheda


Layout, è possibile selezionare o
.a

deselezionare la caselle di spunta


relative alle varie barre funzionali
che si intendono visualizzare o
rto

nascondere.

7.6.2.6 Usare le funzioni di Guida in linea (help) del programma.


be

Può succedere che non si conosca, o ricordi, l’esatta procedura per ottenere una
determinata funzionalità.
Outlook Express è dotato di una guida di
ro

supporto che viene attivata cliccando


sull’icona presente nella barra dei
menù; questo dal sottomenù a tendina
che viene visualizzato, si clicca sulla voce
Sommario e indice
Si apre la finestra di supporto di Outlook Express dove a sinistra, sono presenti le tre
schede: Sommario, Indice e Cerca che rappresentano le tre modalità di fornitura
del supporto.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 65


La scheda Sommario permette di scorrere la Guida in linea come fosse
un’enciclopedia, aprendo il libro di un contesto e selezionando il capitolo relativo
all’argomento d’interesse.

t
r.i
cn
Tramite la scheda Indice è possibile
accedere all’argomento interessato
o@
er
digitando una parola chiave.

Il posizionamento sull’elenco in
i
ordine alfabetico avviene per
lb

approssimazione (sono sufficienti


pochi caratteri per evidenziare il
primo argomento della lista che inizia
.a

con quei caratteri).


rto

Tramite la scheda Cerca è possibile accedere all’argomento interessato digitando


una parola chiave.
be
ro

66 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


Nell’area di visualizzazione delle informazioni, verranno visualizzate tutte le
spiegazioni e/o procedure operative, in relazione alla richiesta di supporto
formulata.
Nella parte superiore della finestra di aiuto, possiamo osservare la barra degli
strumenti di navigazione:

t
r.i
C
on gli strumenti di navigazione è possibile:

cn
nascondere l’area schede, visualizzando solo le spiegazioni;

tornare indietro (od avanzare) su pagine di supporto già visualizzate.

o@
L’icona Opzioni comprende gli stessi comandi già visti a
cui si aggiungono alcune possibilità tra cui quella di aprire
la finestra di gestione delle opzioni internet e la stampa
er
della scheda di supporto selezionata.

Cliccando su questa icona è possibile


i
collegarsi direttamente con il sito del
lb

Servizio Supporto Tecnico Clienti in linea


della Microsoft in caso i file della Guida in linea di Internet
Explorer non contengono risposte ai propri quesiti:
.a
rto
be

Cliccando sul link Supporto in linea, si apre il collegamento Internet con il sito del
supporto Tecnico Microsoft.
ro

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 67


7.7 Gestione dei messaggi

7.7.1 Organizzazione
Lasciare i messaggi indifferenziati nella cartella della posta in arrivo può andare
bene finché il loro numero rimane abbastanza esiguo ma, per vari motivi, è
necessario reperire, in modo certo e rapido, una e-mail che risulta determinante per
una decisione da prendere o per dimostrare un determinato evento.

t
Per questo motivo è necessario saper gestire i messaggi che ci pervengono,ovvero,

r.i
ordinarli in base ad uno specifico campo descrittivo, cancellare i messaggi non più
validi e/o ripristinarli se cancellati erroneamente. Inoltre, se le e-mail che
pervengono si riferiscono ad argomenti diversi, è consigliabile smistare le missive in

cn
arrivo direttamente in cartelle di posta diversificate per argomento, in modo da
facilitare il reperimento di un determinato messaggio.
Di seguito vengono spiegate le diverse modalità di questo tipo di gestione dei

o@
messaggi.

7.7.1.1 Cercare un messaggio per mittente, oggetto, contenuto.


Per ricercare messaggi di posta elettronica nelle cartelle:
1. Scegliere Trova dal menù Modifica, quindi fare clic su Messaggio.
i er
lb
.a

2. Immettere i criteri nei campi di ricerca.


rto
be
ro

N.B.: Per impostazione predefinita, la ricerca viene eseguita nella cartella


correntemente selezionata. Per eseguire la ricerca in un'altra cartella, fare
clic su Sfoglia, quindi selezionare la cartella desiderata.

68 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


7.7.1.2 Ordinare i messaggi per nome, per data, per dimensione.
Nel seguente esempio vediamo come riordinare i messaggi pervenuti in base ad una
specifico campo descrittivo; per primo li riordiniamo in base al campo Oggetto
(titolo del messaggio), poi in base al campo Ricevuto (data di arrivo del messaggio).

t
r.i
cn
o@
er
Nella cartella della posta in arrivo, si clicca sul campo in modo da
riordinare i messaggi in base al contenuto di questo campo:
i
lb
.a
rto

Procediamo allo stesso modo utilizzando, ora, il campo :


be
ro

Ogni volta che ci clicca sull’intestazione di un campo, si riordinano i messaggi in


modo contrario a quello in cui si trovano: se sono ordinati in modo crescente
risulteranno, poi, ordinati in modo decrescente e viceversa.
I messaggi possono essere riordinati in base a qualsiasi campo.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 69


7.7.1.3 Creare, eliminare una cartella di posta.
Come già accennato, se le e-mail che riceviamo sono molte e relative ad argomenti
diversi, per una gestione ottimale della posta, è necessario che essa, in base a
determinati parametri, all’atto del ricevimento, venga smistata automaticamente
nella cartella più adatta.

La creazione di una nuova cartella di posta può essere realizzata partendo dal
menù File, in cui si può scegliere tra due alternative:

t
r.i
1) Scegliere Cartella dal menù File, quindi fare clic su Nuova…

cn
o@
er
2) Selezionare la voce Nuovo e cliccare, dal menù di scelta, su Cartella…
i
lb
.a
rto

Indipendentemente dal percorso,


viene visualizzata la finestra di
colloquio Creazione nuova cartella
be

dove digitare il nome nella casella


di testo Nome cartella:, quindi
scegliere la posizione della nuova
cartella…
ro

…si conferma cliccando sul tasto

70 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


C‘è anche una terza possibilità ed è
quella di cliccare con il tasto destro
del mouse su Cartelle locali e, dal
menù di scelta rapida si clicca sulla
voce Nuova cartella…

t
r.i
cn
Per eliminare una cartella, selezionarla nell'elenco
delle cartelle. Scegliere Cartella dal menù File,
quindi fare clic su Elimina.

o@
i er
lb

In alternativa si può cliccare, sulla cartella in


.a

oggetto, con il tasto destro del mouse e, dal menù


di contesto, si clicca su Elimina.
rto

Il metodo più immediato è quello di


premere il tasto Canc, dopo aver
selezionato la cartella da eliminare.
be
ro

Si visualizza la finestra di colloquio in cui viene


chiesta la conferma dell’eliminazione.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 71


N.B.: Non è possibile eliminare o rinominare le cartelle Posta in arrivo, Posta in
uscita, Posta inviata, Posta eliminata e Bozze.

7.7.1.4 Spostare messaggi in una cartella.


Nell'elenco dei messaggi selezionare il messaggio da spostare.
Scegliere Sposta nella cartella dal menù Modifica, quindi selezionare la cartella di
destinazione.

t
r.i
cn
Per spostare un messaggio, è
inoltre possibile selezionarlo
nell'elenco dei messaggi e
o@
er
trascinarlo nella cartella di
destinazione.
i
7.7.1.5 Eliminare un messaggio.
lb

Selezionare il messaggio dall'elenco dei messaggi.


Sulla barra degli strumenti fare clic su Elimina.
.a

Per ripristinare un messaggio eliminato, aprire la cartella Posta eliminata, quindi


rto

trascinare il messaggio nella cartella Posta in arrivo o in un'altra cartella.


Se si desidera che i messaggi eliminati non vengano archiviati automaticamente
nella cartella Posta eliminata, scegliere Opzioni dal menù Strumenti. Nella scheda
Manutenzione selezionare la casella di controllo Svuota la cartella Posta eliminata
be

all'uscita.

7.7.1.6 Recuperare un messaggio dal cestino.


ro

Per ripristinare un messaggio eliminato, aprire la cartella , quindi


trascinare il messaggio nella cartella o in un'altra cartella.

7.7.1.7 Svuotare il cestino.


Per rimuovere tutti i messaggi
eliminati, selezionare la cartella Posta
eliminata. Scegliere Svuota cartella
Posta eliminata dal menù Modifica.

72 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


7.7.2 Rubrica
La Rubrica contiene le informazioni, organizzate, sui contatti. in essa è possibile
archiviare indirizzi di posta elettronica, indirizzi dell'abitazione e dell'ufficio, numeri di
telefono e di fax, ID digitali, informazioni per discussioni, indirizzi di messaggi
immediati e informazioni personali quali date di compleanno o anniversari.
È possibile creare gruppi di contatti per semplificare l'invio della posta elettronica a
più persone, ad esempio colleghi, parenti o amici. Ogni volta che si desidera inviare

t
un messaggio di posta elettronica a tutti i componenti di un gruppo, sarà sufficiente

r.i
utilizzare il nome del gruppo anziché specificare i nomi delle singole persone.
In Outlook Express è possibile importare le rubriche dai principali programmi di posta

cn
elettronica, quali Microsoft Exchange, Eudora, Netscape Comunicator, oltre che da
qualsiasi programma che consenta l'esportazione di file in formato csv19.
È inoltre possibile utilizzare i file della Rubrica con qualsiasi programma che consenta
di importare file in formato csv.

contatto da una rubrica.


o@
7.7.2.1 Aggiungere dettagli di un contatto ad una rubrica. Eliminare dettagli di un

La rubrica di Outlook Express permette di inserire diverse informazioni, riferite ai


contatti, che ci permettono di dettagliare i profili dei nominativi in essa contenuti.
er
Outlook Express utilizza la Rubrica standard di Windows, accessibile dal menù
Accessori selezionabile cliccando il tasto start e successivamente su tutti i
programmi. Se la rubrica di Windows è già stata utilizzata, i dettagli dei contatti
i
lb

saranno disponibili in Outlook Express.


.a
rto

Per aggiungere, modificare o


eliminare dettagli ad un contatto
be

della rubrica, si fa doppio clic sul


contatto per aprirne la finestra
delle proprietà…
ro

19
CSV (Comma Separated Values = Valori separati da virgola) è un formato per un file solo testo, utilizzato per
memorizzare dati nei fogli elettronici e nei database. In questo tipo di file, i dati sono contenuti in campi
separati da una virgola. Se un campo contiene già una virgola al suo interno, questo deve essere preceduto e
seguito da doppie virgolette:
Marco, Ruffi, 10/07/1963, "via dei banchi vecchi, 14 (RM)"
Francesco, Brancati, 21/12/1953, "via Foscolo, 2 (TO)"
Certe versioni localizzate di alcuni programmi (ad esempio Excel 2003 in italiano) usano il punto e virgola
come separatore al posto della virgola.

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 73


La finestra di colloquio Proprietà è composta da sette schede diverse per tipo
d’informazioni in esse contenute.

t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a
rto
be
ro

74 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


t
r.i
cn
o@
i er
lb
.a

7.7.2.2 Aggiornare una rubrica a partire dalla posta in arrivo.


È possibile aggiungere alla Rubrica il nome del destinatario o del mittente ogni volta
rto

che si invia o si riceve un messaggio con Outlook Express.

In un messaggio che si sta leggendo o a cui si sta rispondendo fare clic con il
pulsante destro del mouse sul nome della persona, quindi scegliere Aggiungi alla
be

Rubrica.
ro

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 75


Nell'elenco dei messaggi della Posta in arrivo o di un'altra cartella della posta
cliccare con il pulsante destro del mouse su un messaggio, quindi scegliere Aggiungi
il mittente alla Rubrica.

t
r.i
7.7.2.3 Creare, aggiornare una lista di distribuzione.
È possibile creare una lista di distribuzione da utilizzare per inviare lo stesso

cn
messaggio contemporaneamente a più contatti, semplicemente creando un nome
di gruppo e aggiungervi i singoli contatti.
Per utilizzare la lista se ne digita il nome nella casella A: quando si inviano i
messaggi.

o@
Nella Rubrica selezionare la cartella in cui si desidera creare
un gruppo. Cliccare sull’icona Nuovo nella barra degli
strumenti e quindi su Nuovo gruppo.

Si può procedere anche


er
dal menù File:
i
lb

Viene visualizzata la finestra


di dialogo Proprietà. Nella
.a

casella Nome gruppo si


inserisce il nome del gruppo.
rto

Per aggiungere utenti a un


gruppo è possibile procedere
be

in diversi modi:

Per aggiungere direttamente


ro

una persona al gruppo


senza aggiungere il nome
alla Rubrica, digitare il
nome e l'indirizzo di
posta elettronica nella
parte inferiore della
finestra di dialogo
Proprietà e quindi fare
clic su Aggiungi.

76 ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


Per aggiungere un
contatto dall'elenco
della Rubrica, fare
clic su Seleziona,
quindi fare clic su un
nome nell'elenco
della Rubrica.

t
r.i
cn
Per aggiungere una
persona sia
gruppo che alla
al o@
er
Rubrica, fare clic su
e
inserire le informa-
i
zioni necessarie.
lb
.a
rto

Ripetere la procedura per ogni indirizzo da aggiungere.


be
ro

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione 77


ro
be
rto
.a
lb
ier
o@
cn
r.i
t
MODULO 7 – NAVIGAZIONE WEB E COMUNICAZIONE ............................................................................ 1
7.1 INTERNET ................................................................................................................................................ 2
7.1.1 CONCETTI E TERMINI .......................................................................................................... 2
7.1.1.1 Capire cosa è Internet. ................................................................................................................ 2
7.1.1.2 Capire cosa è il World Wide Web (WWW). ................................................................................. 3
7.1.1.3 Saper definire e comprendere i termini: Internet Service Provider (ISP), URL (Uniform Resource
Locator), collegamento ipertestuale (hyperlink). ........................................................................ 4
Internet Service Provider ............................................................................................................................................4
Uniform Resource Locator ..........................................................................................................................................4

t
Hyperlink .....................................................................................................................................................................4

r.i
7.1.1.4 Capire come è strutturato l’indirizzo di un sito web. .................................................................. 4
7.1.1.5 Capire cosa è un browser e saper indicare il nome di diversi browser. ....................................... 5
7.1.1.6 Sapere cosa è un motore di ricerca. ............................................................................................ 5
7.1.1.7 Comprendere cosa si intende con feed RSS. Comprendere lo scopo di sottoscrivere un feed RSS.

cn
.................................................................................................................................................... 6
7.1.1.8 Comprendere il termine “podcast”. Comprendere lo scopo di sottoscrivere un podcast............ 7
7.1.2 CONSIDERAZIONI SULLA SICUREZZA ....................................................................................... 7
7.1.2.1 Sapere come identificare un sito protetto: https, simbolo del lucchetto. ................................... 8

o@
7.1.2.2 Sapere cosa è un certificato digitale associato ad un sito web. .................................................. 8
7.1.2.3 Comprendere il termine “crittografia”. ....................................................................................... 9
7.1.2.4 Conoscere le minacce alla sicurezza provenienti da siti web, quali: virus, worm, cavalli di Troia,
spyware. Comprendere il termine “malware”. ......................................................................... 10
7.1.2.5 Comprendere che il software antivirus regolarmente aggiornato aiuta a proteggere il
computer contro le minacce alla sicurezza. .............................................................................. 11
7.1.2.6 Comprendere che un firewall aiuta a proteggere il computer dalle intrusioni. ........................ 12
er
7.1.2.7 Sapere che le reti devono essere messe in sicurezza utilizzando nomi utenti e password. ....... 12
7.1.2.8 Identificare alcuni rischi associati all’attività sulla rete, quali: diffusione non intenzionale di
informazioni personali, prepotenze o molestie, utenti presi a bersaglio da parte di profittatori.
i
.................................................................................................................................................. 13
lb

7.1.2.9 Identificare le possibilità di controllo da parte dei genitori, quali: supervisione, limitazioni alla
navigazione sul web, limitazioni sui videogiochi, limitazioni al tempo di uso del computer. ... 14
7.2 UTILIZZO DEL BROWSER ........................................................................................................................19
.a

7.2.1 NAVIGAZIONE DI BASE ..................................................................................................... 19


7.2.1.1 Aprire, chiudere un programma di navigazione in rete (browser). ........................................... 19
7.2.1.2 Inserire una URL nella barra degli indirizzi e raggiungerla. ...................................................... 20
rto

7.2.1.3 Visualizzare una pagina web in una nuova finestra, scheda. ................................................... 20
7.2.1.4 Interrompere il caricamento di una pagina web. ...................................................................... 21
7.2.1.5 Aggiornare una pagina web. .................................................................................................... 22
7.2.1.6 Usare le funzioni di Guida in linea (help) del programma. ........................................................ 22
7.2.2 IMPOSTAZIONI ............................................................................................................... 23
be

7.2.2.1 Cambiare la pagina iniziale/home page di un browser. ........................................................... 23


7.2.2.2 Cancellare parte o tutta la cronologia. ..................................................................................... 24
7.2.2.3 Consentire, disattivare i popup. ................................................................................................ 25
7.2.2.4 Consentire, bloccare i cookie..................................................................................................... 26
ro

7.2.2.5 Cancellare i file Internet temporanei/cache. ............................................................................. 27


7.2.2.6 Mostrare e nascondere le barre degli strumenti. ..................................................................... 29
7.2.3 NAVIGAZIONE ................................................................................................................ 29
7.2.3.1 Attivare un collegamento ipertestuale. .................................................................................... 29
7.2.3.2 Spostarsi indietro e avanti tra le pagine web già visitate. ........................................................ 30
7.2.3.3 Portarsi sulla home page. ......................................................................................................... 30
7.2.3.4 Visualizzare gli indirizzi già visitati usando la barra degli indirizzi del browser, cronologia. .... 30
7.2.4 SEGNALIBRI ................................................................................................................... 31
7.2.4.1 Assegnare un segnalibro a una pagina web. Cancellare un segnalibro. ................................... 31
7.2.4.2 Visualizzare una pagina web a partire da un segnalibro. ......................................................... 32
7.2.4.3 Creare, eliminare una cartella di segnalibri. ............................................................................. 32
7.2.4.4 Inserire pagine web in una cartella di segnalibri. ..................................................................... 33

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione I


7.3 UTILIZZO DEL WEB ................................................................................................................................. 33
7.3.1 MODULI PER RACCOLTA DATI ............................................................................................. 33
7.3.1.1 Compilare un modulo utilizzando: caselle di testo, menù contestuali, elenchi a discesa, caselle
di controllo, pulsanti di opzione. ............................................................................................... 33
7.3.1.2 Inviare, svuotare un modulo. .................................................................................................... 34
7.3.2 RICERCA........................................................................................................................ 34
7.3.2.1 Selezionare un motore di ricerca specifico. ............................................................................... 34
7.3.2.2 Cercare informazioni specifiche mediante parola chiave, frase. ............................................... 36
7.3.2.3 Utilizzare funzioni di ricerca avanzate per affinare una ricerca: per frase esatta, escludendo

t
parole, per data, per formato di file. ......................................................................................... 37
7.3.2.4 Ricercare in una enciclopedia online, dizionario online............................................................. 38

r.i
7.4 ESTRAZIONE DI MATERIALE DAL WEB .................................................................................................... 39
7.4.1 SALVATAGGIO DI FILE ....................................................................................................... 39

cn
7.4.1.1 Salvare una pagina web all’interno di un’unità disco. .............................................................. 39
7.4.1.2 Scaricare file da una pagina web all’interno di un’unità disco. ................................................. 40
7.4.1.3 Copiare testi, immagini, URL da una pagina web a un documento. ......................................... 42
7.4.2 PREPARAZIONE E STAMPA ................................................................................................. 44

o@
7.4.2.1 Preparare una pagina web per la stampa: modificare l’orientamento della pagina stampata,
le dimensioni della pagina, i margini della pagina stampata. .................................................. 44
7.4.2.2 Visualizzare l’anteprima di stampa di una pagina web. ........................................................... 45
7.4.2.3 Scegliere le opzioni di stampa quali: intera pagina web, pagina (o pagine) specifiche, testo
selezionato, numero di copie, e stampare. ............................................................................... 46
7.5 COMUNICAZIONE ELETTRONICA ............................................................................................................ 47
er
7.5.1 CONCETTI E TERMINI ........................................................................................................ 47
7.5.1.1 Comprendere il termine “e-mail” e conoscere i suoi impieghi principali. .................................. 47
7.5.1.2 Capire come è strutturato un indirizzo di posta elettronica. ..................................................... 47
i
7.5.1.3 Comprendere il termine “SMS” (Short Message Service). ......................................................... 47
lb

7.5.1.4 Comprendere il termine “VoIP” (Voice Over Internet Protocol) e conoscerne i principali
vantaggi. ................................................................................................................................... 47
7.5.1.5 Comprendere i principali vantaggi dei messaggi istantanei (IM) quali: comunicazione in tempo
reale, sapere quali contatti sono in linea, economicità, possibilità di trasferire file. ................ 48
.a

7.5.1.6 Comprendere il concetto di comunità virtuale di rete. Fornirne esempi, quali: siti di reti sociali,
forum Internet, spazi di discussione (chat room), giochi in rete. .............................................. 48
7.5.2 CONSIDERAZIONI SULLA SICUREZZA ...................................................................................... 49
rto

7.5.2.1 Essere consapevoli della possibilità di ricevere messaggi fraudolenti o non richiesti. .............. 49
7.5.2.2 Comprendere il termine “phishing”. Saper riconoscere un tentativo di phishing. ..................... 50
7.5.2.3 Conoscere il pericolo di infettare il computer con virus aprendo messaggi sconosciuti o allegati
presenti nei messaggi................................................................................................................ 50
7.5.2.4 Sapere cosa è una firma digitale. .............................................................................................. 50
be

7.5.3 TEORIA DELLA POSTA ELETTRONICA ...................................................................................... 51


7.5.3.1 Comprendere i vantaggi della posta elettronica, quali: rapidità di consegna, economicità,
possibilità di usare la posta elettronica in luoghi diversi attraverso account basati su siti web.
.................................................................................................................................................. 51
ro

7.5.3.2 Comprendere l’importanza della netiquette (galateo della rete): descrizione accurata
dell’oggetto dei messaggi di posta elettronica, concisione nelle risposte, controllo ortografico
della posta in uscita. ................................................................................................................. 52
7.5.3.3 durante l’invio di file allegati, quali: limiti alle dimensioni del file, limitazioni sui tipi di file (ad
esempio, file eseguibili). ............................................................................................................ 54
7.5.3.4 Comprendere la differenza tra i campi “A”, “Copia conoscenza” (Cc), “Copia nascosta” (Ccn).
.................................................................................................................................................. 54
7.6 USO DELLA POSTA ELETTRONICA ........................................................................................................... 55
7.6.1 INVIO DI UN MESSAGGIO ................................................................................................... 55
7.6.1.1 Aprire, chiudere un programma di posta elettronica. Aprire, chiudere un messaggio. ............ 55
7.6.1.2 Creare un nuovo messaggio. ..................................................................................................... 56

II ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione


7.6.1.3 Inserire un indirizzo di posta elettronica nei campi “A”, “Copia conoscenza” (Cc), “Copia
nascosta” (Ccn). ........................................................................................................................ 57
7.6.1.4 Inserire un titolo nel campo “Oggetto”. .................................................................................... 57
7.6.1.5 Copiare testo da un’altra fonte in un messaggio. ..................................................................... 57
7.6.1.6 Allegare un file a un messaggio. Togliere un allegato da un messaggio. ................................. 58
7.6.1.7 Salvare una bozza di un messaggio. ......................................................................................... 58
7.6.1.8 Usare uno strumento di controllo ortografico e correggere gli errori di ortografia. ................ 59
7.6.1.9 Inviare un messaggio, inviare un messaggio con alta/bassa priorità. ...................................... 59
76.2 RICEVERE UN MESSAGGIO ................................................................................................. 59
7.6.2.1 Usare le funzioni “Rispondi” e “Rispondi a tutti”. ..................................................................... 60

t
7.6.2.2 Inoltrare un messaggio. ............................................................................................................ 60

r.i
7.6.2.3 Salvare un allegato su un’unità disco e aprire il file. ................................................................. 61
7.6.2.4 Visualizzare l’anteprima di stampa di un messaggio, stamparlo usando le opzioni di stampa
disponibili. ................................................................................................................................. 61
7.6.3 MIGLIORARE LA PRODUTTIVITÀ .......................................................................................... 63

cn
7.6.3.1 Inserire, eliminare intestazioni visualizzate dalla posta in entrata, quali: mittente, oggetto,
data........................................................................................................................................... 63
7.6.3.2 Impostare una opzione per rispondere con, senza l’inserimento del messaggio originale. ...... 63
7.6.3.3 Marcare un messaggio di posta elettronica. Smarcare un messaggio di posta elettronica. .... 64

o@
7.6.2.4 Identificare un messaggio come letto, non letto. Marcare un messaggio come non letto, già
letto........................................................................................................................................... 65
7.6.2.5 Mostrare, nascondere le barre degli strumenti ed altre barre funzionali. ................................ 65
7.6.2.6 Usare le funzioni di Guida in linea (help) del programma. ........................................................ 65
7.7 GESTIONE DEI MESSAGGI .................................................................................................. 68
7.7.1 ORGANIZZAZIONE ........................................................................................................... 68
er
7.7.1.1 Cercare un messaggio per mittente, oggetto, contenuto. ........................................................ 68
7.7.1.2 Ordinare i messaggi per nome, per data, per dimensione. ....................................................... 69
7.7.1.3 Creare, eliminare una cartella di posta. .................................................................................... 70
7.7.1.4 Spostare messaggi in una cartella. ........................................................................................... 72
i
7.7.1.5 Eliminare un messaggio. ........................................................................................................... 72
lb

7.7.1.6 Recuperare un messaggio dal cestino. ...................................................................................... 72


7.7.1.7 Svuotare il cestino. .................................................................................................................... 72
7.7.2 RUBRICA....................................................................................................................... 73
.a

7.7.2.1 Aggiungere dettagli di un contatto ad una rubrica. Eliminare dettagli di un contatto da una
rubrica. ...................................................................................................................................... 73
7.7.2.2 Aggiornare una rubrica a partire dalla posta in arrivo. ............................................................ 75
7.7.2.3 Creare, aggiornare una lista di distribuzione. ........................................................................... 76
rto
be
ro

ECDL - Modulo 7 – Navigazione web e comunicazione III

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