Il 0% ha trovato utile questo documento (0 voti)
6 visualizzazioni

MOTIVAZIONE

Caricato da

sterniferdi
Copyright
© © All Rights Reserved
Formati disponibili
Scarica in formato DOCX, PDF, TXT o leggi online su Scribd
Il 0% ha trovato utile questo documento (0 voti)
6 visualizzazioni

MOTIVAZIONE

Caricato da

sterniferdi
Copyright
© © All Rights Reserved
Formati disponibili
Scarica in formato DOCX, PDF, TXT o leggi online su Scribd
Sei sulla pagina 1/ 6

MOTIVAZIONE cap 6

Separazione tra piacere e volere


Incentivi (Bindra e Toastes): stimoli incondizionati o segnali pavloviani appresi, sono piacevoli e allo
stesso tempo voluti.
Target: un oggetto o situazione da cui sappiamo che possiamo trarre piacere o
gratificazione.
Consapevolezza di provare piacere: elemento essenziale per un’esperienza di ricompensa.
Le ricerche suggeriscono che è possibile separare piacere e volontà: implica la
possibilità che ci possa piacere qualcosa che non vogliamo e possiamo volere
qualcosa che non ci piace.
La mancanza di motivazione viene ottenuta tramite un danno ai sistemi neurali in
cui il neurotrasmetttore della dopamina ha un ruolo centrale.

Separazione tra apprendimento e motivazione: il caso dell’impotenza appresa.


Seligman: studia come eventi incontrollabili possano creare forme di apprendimento che
impattano sul nostro comportamento e sul nostro vissuto psicologico in modo discordante rispetto
alla direzione in cui singolo le nostre motivazioni.
Comportamento dell’impotenza appresa: interferenza degli eventi incontrollabili sulle
risposte adattive. La probabilità di emettere la risposta di fuga era diminuita nei cani
condizionati a subire passivamente la punizione, i cani avevamo imparato che
qualunque cosa facessero gli avrebbe risparmiato sofferenza.
Seligman concluse che l’esperienza con eventi traumatici sui quali impariamo a non
avere alcun
controllo porta a tre effetti principali:
-
gli animali diventano passivi quando subiscono un trauma
-
L’apprendimento di risposte per controllare il trauma è fortemente rallentato in questi
animali
-
Questi animali manifestano maggiore stress quando sono sottoposti al trauma che
non
possono controllare.

Locus di controllo e impotenza appresa


Locus di controllo (Rotter): costrutto sviluppato nel campo della psicologia sociale che
si riferisce al grado in cui un individuo percepisce gli eventi esterni come contingenti
alle proprie azioni.
Locus di controllo interno: posto da individui che sentono di avere un controllo sugli
avvenimenti
Locus si controllo esterno: posto da coloro che non sentono di avere controllo sugli
avvenimenti.
Impotenza appresa: il fallimento nel produrre una risposta apatica a eventi traumatici sono
indipendenti dalle proprie azioni cioè aver imparato che non possiamo farci nulla.
Individui con locus di controllo esterno manifestano maggior impotenza
appresa rispetto a individui con focus di controllo interno.
Quando la motivazione diventa patologica: le dipendenze
Il piacere che da il vizio preferito riduce costantemente mentre non riduce il desiderio
compulsivo del vizio.

Cos’è la dipendenza
Disordine celebrale cronico e recidivo, caratterizzato da una ricerca e un consumo
compulsivo di sostanze nonostante la negatività delle conseguenze di tali attività sia
manifesta.
Le dipendenze sono caratterizzate da:
-
aumento progressivo del consumo e del desiderio verso la droga, fino ad arrivare a
un livello di
smania (stati du agitazione psicofisica) compulsiva.
-
Ricorrente presenza di picchi di desiderio eliminati dalla percezione di stimoli legati alla
droga
che possono portare ricadute anche dopo la cessazione del consumo della sostanza.
-
Dissociazione tra il piacere derivato dalla droga (rimane stabile) e la necessità di
assumere
compulsivamente la droga (aumenta).

Teoria allostatica della tossicodipendenza


Le persone ricadono nell’uso di sostanze per regolare i segnali bisnonno e riequilibrare
l’omeostasi (equilibrio).

Teoria allostatica (Hull):


Alleostasi: processo fisiologico o comportamentale che tende al raggiungimento di un
equilibrio.

La incentive sensitization theory of addiction


Di berridge e ribinson: spiega tutte e tre le caratteristiche fondamentali delle dipendenze. Meccanismo
di base: uso ripetuto di droga causa la sensibilizzazione del sistema mesolimbico in cui agisce il
neurotrasmettitore della dopamina, ritenuto responsabile del wanting che che causa i sintomi delle
dipendenze.
La sensibilizzazione è il risultato di cambiamenti neurologici causati dalla droga
che porta l’individuo a reagire con wanting esagerati ogni volta che entra a
contatto con uno stimolo condizionato.
Il wanting cresce ma il Liking rimane costante-> tolleranza.

Perche alcune sostanze diventano droghe e altre no?


Sistema dopaminergico: principale regolatore del wanting.
Tutte le comuni sostanze hanno il potere di aumentare il rilascio di dopamina nel
nucleos accumbens e in altri nuclei che generano il desiderio viscerale.

Dipendenze comportamentali o drug free.


Gioco d’azzardo: dipendenza comportamentale. Incapacità di smettere
nonostante le conseguenze avverse. Presenta di incertezza che gioca un ruolo
fondamentale.
Schemi di rinforzo a rapporto variabile (Skinner): il ruolo dell’incertezza nella relazione stimolo
condizionato-stimolo incondizionato è critico nel far si che lo s condizionato sviluppi salienza attentiva.
Nel gioco d’azzardo sembra emergere la tipica dissociazione del desiderio, piacere e
razionalità, perché si osserva un’incapacità di smettere anche se si perde.
Anatomia funzionale della motivazione
Comportamento motivato: serie di azioni che un organismo compie come
obiettivo determinante per la sua sopravvivenza o per quella della sua
specie in generale:
1. Azioni legate all’ingestione di cibi e bevande
2. Azioni dirette alla termoregolazione
3. Azioni di difesa
4. Comportamenti riproduttivi

1 e 2 sono processi fisiologici che mantengono l’omeostasi.

3 e 4 classi di comportamenti che contribuiscono rispettivamente alla sicurezza individuale e alla

sopravvivenza della specie.

Intensità della motivazione


Il livello di intensità della pulsione (drive) varia momento per momento dipendendo
dall’integrazione di quattro categorie di input.
Comportamento motivato: Quando una di queste categorie prevale.

Categorie di input:
1. Ritmo circadiano: segnali anticipatori dal nostro orologio biologico
2. Informazione endosensoriale: stati interni dell’organismo
3. Informazione esosensoriale: considera tutti gli input sensoriali provenienti dall’esterno
4. Rilascio di ormoni

Successione temporale dei comportamenti motivanti


1. Ricerca di ottenimento: potere degli incentivi derivanti dall’apprendimento e dalla
memoria
2. Consumo: funzione in cui l’organismo interagisce con l’oggetto
3. Cessazione: quando le Info raggiungono il cervello vengono aggiornate
modulando il comportamento attuale fino a raggiungere la cessazione.
Teoria di Hull: il comportamento è messo in atto dall’organismo per ridurne il drive e
ripristinare l’omeostasi.
I segnali di feedback determinano la durata del comportamento motivato.

Criteri che delineano le azioni dirette ad uno scopo


Comportamento motivato: azione diretta a uno scopo che soddisfa due criteri
1. Criterio strumentale: esiste una conoscenza della contingenza tra il
comportamento e lo scopo, il primo consente di ottenere il secondo. Tale
conoscenza è maturata attraverso un apprendimento.
2. Criterio dell’obiettivo: è necessario per definire un comportamento come azione
diretta a uno scopo e tale azione deve essere svolto con il chiaro obiettivo di
raggiungere tale scopo.

CHE COS'È LA MOTIVAZIONE?

- ci spinge a fare qualcosa la motivazione


- situazioni che ci spingono verso il raggiungimento di un obiettivo, eventi
- la ragione che ci spinge a fare qualcosa
- es andare a cercare cibo, es cercare cibo perché abbiamo fame ->motivazione innata che diventa
una motivazione fisiologica.
Siamo mossi solo da motivazioni fisiologiche? Possiamo essere spinti anche da nostre emozioni es
da ansia che ci spinge a fare meglio qualcosa, ci aiuta a migliorare nei nostri comportamenti o paura
evitare di sporgenti da un grattacielo, provare dei Brividi come affacciarci da questo grattacielo.
-interpretazione che viene data rispetto alle nostre aspettative.
-stimolo può essere sia positivo che negativo
COS’E’ LA MOTIVAZIONE

La motivazione è la spinta a compiere una certa attività al fine di realizzare un dato scopo in relazione ai
vincoli e alle opportunità ambientali. Io sono spinto a mettere in atto un determinato comportamento nel
momento che si crea la situazione per poterlo fare.

La motivazione è composta da tre componenti:

le pulsioni sono stati interni che insorgono in risposta a bisogni fisiologici. La pulsione è accompagnata a
quelli che sono dei bisogni fisiologici, stati interni che si modificano, e quindi nasce questa risposta a bisogni
fisiologici con una spinta a mettere in atto un determinato comportamento. Es: sento che in una stampa è
cambiata la temperatura, ho “una spinta” a coprirmi in maniera più pesante.

gli incentivi sono stimoli esterni o premi che sono legati a bisogni fisiologici. Sono stimoli esterni o premi
che non sono necessariamente collegati a bisogni fisiologici. Es: voler completare un percorso di studio in 3
anni può essere un incentivo, a cercare di studiare e superare tutti gli esami, non è un bisogno fisiologico,
possiamo vivere anche senza. Gli incentivi sono relativi e non assoluti, dipendono dalla nostra
interpretazione.

gli istinti sono sequenze congenite, fisse e stereotipate di comportamenti specie-specifici su base genetica
in relazione a determinate sollecitazioni ambientali. Sono dei comportamenti indipendenti

Esistono diverse forme di motivazione che incitano e influenzano il comportamento. In assenza di


motivazione non c’è modificata del comportamento corrente: il gatto non si muoverà dal suo giaciglio per
venirci in contro se non ha ragione di farlo e il nostro richiamo potrebbe non essere un motivo adeguato.
Viceversa, se il gatto è affamato, la vista del cibo è probabilmente in gradi di scatenare nell’animale la
spinta sufficiente per farlo alzare e venire verso di noi

La domanda su come la motivazione guidi e influenzi il comportamento dell’uomo e degli altri animali è
una questione centrale in psicologia. Lo sviluppo di nuove tecnologie e tecniche d’indagine nel campo
neuropsicologico ha messo in luce evidenze sperimentali che sembrano disegnare un quadro dei
meccanismi motivazionali che è più complesso di quando sembrasse in passato

I PRIMI AD OCCUPARSENE

I primi ad occuparsene sono:

Thorndike: Legge dell’effetto

Era il gatto con la leva, che era nella scatola ed un certo punto gatto impiega sempre di meno a trovare
leva. Il gatto metto in atto quel comportamento che non è assolutamente un comportamento innato.
Aspetto innato è il fatto di doversi procurare del cibo quando si ha fame, raggiungere quel obbiettivo. In
quel caso non è più un comportamento stereotipato. Se lo fosse il gatto messo dentro nella gabbia
uscirebbe direttamente, ma ci arriva per prove d’errore, fa vari tentativi puoi alla fine scopre che
abbassando la leva, riesco ad uscire. La motivazione è data dal fatto, ok sono uscito una volta, e quel
comportamento che permette di raggiungere il premio è quello che viene messo in atto con semprpe
maggiore possibilità. Perhcè ho un esito positivo, e la motivaziona a metterla in metto, non è una
motivazione che funziona immediatamente, ma via via porta a mettere in atto quel comportamento
sempre più in maniera autonomatica, in quella situazione. Motivazione a mettere in qtto quel
comportamento deriva dagli effetti della sua relazione.
Darwin: l’istinto

Tutte quelle risposte che risultano essere innate, quelle risposte che risultano essere presenti sin dalla
nascita.

Es impritng: qualcosa che non deriva una motivazione che ho mostrato, è un comportamento innato

Skinner: rinforzo

Skinner: condizionamento operante

Condizionamento operante vs classico differente

Pavlov (condizionamento classico) animale è passivo

Skinner animale è attivo, da motivazione a raggiungere scopo. Comportamento non istintivo. Nel momento
in cui preme leva la preme per ottenere rinforzo, non è leva in se il premio, il premio lo ottiene premendo
leva. Animale impara che deve fare collegamento tra un suono o leva

Visione altamente meccanicista: quasi che in qualche ci fosse una visione quasi fisica legata a quelle che
possono essere le cause e gli effetti di determinati comportamenti.

PRIMI A PROPORRE UNA TEORIA SULLA MOTIVAZIONI È HALL, diceva che le nostre risposte derivano da
una tendenza verso l’omeostasi (omeostasi= sistuazione in cui si mantiene un equilibrio. Omeostasi: nel
momento in cui sono affamato o ho freddo, in quel momento non sono in uno stato di omeostati, perché
ho una situazione che non è perfettamente in equilibrio. Perché es fame: ho consumato energie, risorse e
ho necessità di mettere in atto altri comportamenti.

Secondo questa teoria stimoli funzionano come incentivo, pechè riducono un bisogno.ed è un bisogno che
nascie dal fatto che i nostri sistemi fisiologici creano bisogno quando non sono in uno stato di equilibrio.
Quando ci si discosta da questo stato di equilibrio si generano pulsioni, per tornare all’equilibrio. E quindi
l’idea è un idea che si basa sul fatto che questo stato di equilibrio ha necessità di essere presente. Quando
noi non siamo più in equilibrio, c’è una serie di risposte che mettiamo in atto per arrivare a situazione di
equilibrio.

Stimoli funzionano come incentivo, in grado di ridurre un bisogno

Non spiegare perché ogni bisogno corrisponde una risposta diversa

Potrebbero piacerti anche