Visualizza wikitesto di Mozzagrogna

{{Divisione amministrativa
|Nome = Mozzagrogna
|Panorama = Mozzagrogna_-_Veduta_da_Lu_Vallone.jpg
|Didascalia = 
|Bandiera = Mozzagrogna-Gonfalone.png
|Voce bandiera = 
|Stemma = Mozzagrogna-Stemma.png
|Voce stemma = 
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Abruzzo
|Divisione amm grado 2 = Chieti
|Amministratore locale = Domenico Cianfrone
|Partito = [[lista civica]] Viviamo il territorio
|Data elezione = 10-6-2024
|Data istituzione = 
|Altitudine = 
|Superficie = 13.71
|Note superficie = 
|Abitanti = 2392
|Note abitanti = {{Istat|069|56|2022}}
|Aggiornamento abitanti = 31-12-2022
|Sottodivisioni = Castel di Sette, Castelli, Cavezza, Colle Ruzzo, Cornice, Cuna Re di Coppe, Fonte della Noce, Lucianetti, Ponticelli, Rosciavizza, Villa Romagnoli
|Divisioni confinanti = [[Fossacesia]], [[Lanciano]], [[Paglieta]], [[Santa Maria Imbaro]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 1575
|Nome abitanti = mozzagrognesi
|Patrono = [[san Rocco]]
|Festivo = 16 agosto
|PIL = 
|PIL procapite = 
|Mappa = Map of comune of Mozzagrogna (province of Chieti, region Abruzzo, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Mozzagrogna all'interno della provincia di Chieti
}}

'''Mozzagrogna''' (''Li Scavùne'' nel dialetto locale<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=433 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/433 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:2392}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Chieti]] in [[Abruzzo]], alla periferia est di [[Lanciano]].

Il paese, che sorge su una collina rivolta verso la [[Val di Sangro]], si divide nei tre centri abitati di Mozzagrogna, Villa Romagnoli e Lucianetti; la popolazione è sparsa fra i tre centri e il rimanente territorio, prevalentemente coltivato a vigna e uliveti.

== Storia ==
Scarse sono le notizie storiche del paese anticamente chiamato "Villa Schiavone" in quanto fondato da una colonia di [[Schiavoni]] (popolazioni provenienti dai [[Penisola balcanica|Balcani]] fuggite dai [[turchi ottomani|Turchi]] ed insediatesi in molte aree di campagna tra le Marche e la Puglia) stanziati in questo luogo nel [[XVI secolo]]<ref name = "storia">{{cita web
|url= http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Mozzagrogna/
|titolo= Mozzagrogna e la sua storia
|accesso= 13 dicembre 2009
|editore= Sangroaventino
|data= 2004
|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20071208081529/http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Mozzagrogna/
|urlmorto= sì
}}</ref>. Essi nel secolo precedente si stanziarono a [[Lanciano]] e, tempo dopo, scacciati da Lanciano stessa, furono costretti a porre rifugio nei paesi limitrofi di [[Santa Maria Imbaro]], Santa Vittoria e Pietra Costantina. In seguito, questi tre paesi si staccarono da Lanciano e nel [[1807]] furono riuniti in un solo comune detto il comune delle Ville (Villa Mozzagrogna, Treglio, Villa Pietra Costantina e Villa Santa Maria Imbaro).<ref name = "Archivio storico">{{cita web
|url= http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Mozzagrogna/pagine.asp?idn=2885
|titolo= Archivio storico
|accesso= 13 dicembre 2009
|sito= Sangroaventino
|data= 2004
|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160306025329/http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Mozzagrogna/pagine.asp?idn=2885
|urlmorto= sì
}}</ref>

Il nome attuale deriva da una famiglia di Lanciano che ebbe il paese in feudo.<ref name = "storia"/> Nel [[1816]] i due paesi di Santa Maria Imbaro e Mozzagrogna si staccarono mentre Pietra Costantina fu inglobato nel nascente comune di Mozzagrogna.<ref name = "Archivio storico"/> Il paese fu quasi del tutto distrutto durante la [[seconda guerra mondiale]].<ref>{{cita web
|url= http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Mozzagrogna/pagine.asp?idn=3061
|titolo= Mozzagrogna e la sua storia (2ª parte)
|accesso= 13 novembre 2009
|sito= Sangroaventino
|data= 2004
|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160307043237/http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Mozzagrogna/pagine.asp?idn=3061
|urlmorto= sì
}}</ref>

Per la lunga permanenza dei tedeschi a Mozzagrogna la quasi totalità degli edifici del paese furono rasi al suolo e svaligiati.<ref name = "Archivio storico"/>

=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 4 ottobre 1971.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?2309|titolo=Mozzagrogna|accesso=2024-03-07|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
Nello stemma è rappresentato un ramoscello verde in campo d'argento, accostato dalle lettere V e M. Il gonfalone è un drappo troncato di verde e di bianco.

===Onorificenze===
{{Onorificenze
|immagine= Merito civile silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'argento al merito civile
|collegamento_onorificenza= Merito_civile
|motivazione = Centro strategicamente importante, situato sulla linea Gustav, durante l'ultimo conflitto mondiale fu teatro di ripetuti e devastanti bombardamenti e di efferate azioni di guerra da parte degli opposti schieramenti, che provocarono cinquanta vittime civili e la quasi totale distruzione dell'abitato. La popolazione tutta, seppure provata dagli stenti e dalle sofferenze, intraprendeva poi la difficile opera di ricostruzione. Mozzagrogna (CH), 1943.
|data= 26 marzo 2003<ref>{{Cita web|url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/97839|titolo=Comune di Mozzagrogna, Medaglia d'argento al merito civile|accesso=2024-03-07}}</ref> }}

[[File:Mozzagrogna_-_Municipio.jpg|thumb|Palazzo del Municipio]]

==Monumenti e luoghi d'interesse==
;Chiesa di San Rocco
È sita in Viale Frentano. La chiesa odierna risale, come si può appurare dall'epigrafe dentro la chiesa, al [[1950]], ricostruita sopra l'edificio settecentesco che era una cappella privata in origine, assurta poi a parrocchia del paese, danneggiato pesantemente nella seconda guerra mondiale; mentre risalgono al [[1990]] i lavori di ammodernamento.<ref name = "San Rocco">{{cita web
|autore= Autori Vari
|url= http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Mozzagrogna/pagine.asp?idn=1568
|titolo= Chiesa di San Rocco
|accesso= 13 novembre 2009
|editore= Sangroaventino
|data= [[2004]]
|urlmorto= sì
}}</ref>

[[File:Mozzagrogna_-_Chiesa_di_San_Rocco.jpg|thumb|Chiesa di San Rocco]]
La facciata è suddivisa in due corpi con [[timpano (architettura)|timpano]]. Le cornici dei timpani e delle aperture sono in pietra, il resto della facciata è ricoperto di intonaco e rifinito con una vernice giallastra. Alla sinistra della facciata è posto il [[campanile]] composto da una torre in mattoni su cinque piani scanditi all'esterno da altrettanti [[cornice marcapiano|cornici marcapiano]]. Le pareti laterali intonacate presentano delle finestre con chiusura ad arco. L'interno è a [[navata]] unica suddivisa in quattro [[campata|campate]] i soffitti sono coperti da [[volta a botte]]. Nell'ultima campata a sinistra, sull'arcone, si apre una barconata con un parapetto ligneo. Le pareti sono dipinte di giallo.<ref name = "San Rocco"/>
;Chiesa di Maria Santissima della Vittoria.
È sita in piazza della Vittoria in contrada Villa Romagnoli. La costruzione, come riportato da una targa posta all'interno, venne iniziata nel [[1855]] e venne lasciata a metà. La costruzione riprese nel [[1889]] e conclusa nel giro di qualche anno. Fu danneggiata nella seconda guerra mondiale e venne restaurata solamente nel [[1952]].<ref name = "Santa Maria">{{cita web
|autore= Autori Vari
|url= http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Mozzagrogna/pagine.asp?idn=1567
|titolo= Chiesa di Santa Maria SS. della Vittoria
|accesso= 13 novembre 2009
|editore= Sangroaventino
|data= [[2004]]
|dataarchivio= 5 marzo 2016
|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160305185419/http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Mozzagrogna/pagine.asp?idn=1567
|urlmorto= sì
}}</ref>

La facciata è sormontata da un timpano ed è suddivisa in tre parti mediante quattro [[lesena|lesene]]. Il portale principale è sormontato da una [[lunetta]]. Sulle campate laterali vi sono altrettanti portoni secondari. Alla destra della chiesa vi è il campanile suddiviso in tre piani. ai fianchi vi sono delle lesene con [[trabeazione]] che funge da marcapiano. L'interno è ad aula unica suddivisa da sei campate mediante [[pilastro|pilastri]] Le campate presentano copertura a botte. La volta a botte dell'ultima campata presenta delle lunette. All'ingresso vi è un [[ambone]] o [[endonartece]] sostenuto da due coppie di piccoli pilastri a base quadrati in [[ordine dorico]] che sostengono tre arcate a sesto ribassato.<ref name = "Santa Maria"/>
;Castello di Septe
Fu fondato dai [[Longobardi]] sul termine dell'[[VIII secolo]]<ref name="castello">{{cita web
 |autore = Autori Vari
 |url = http://www.sangroaventinoturismo.it/sezioni/Mozzagrogna/pagine.asp?idn=163
 |titolo = Castello di Septe
 |accesso = 18 novembre 2009
 |editore = Sangroaventinoturismo
 |data = [[2004]]
 |urlmorto = sì
 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160308002114/http://www.sangroaventinoturismo.it/sezioni/Mozzagrogna/pagine.asp?idn=163
 |dataarchivio = 8 marzo 2016
}}</ref>, mentre altre fonti lo vogliono costruito tra il [[IX secolo|IX]] ed il [[X secolo]]<ref>{{cita web
|autore= Autori Vari
|url= http://www.mondimedievali.net/Castelli/Abruzzo/chieti/sette.htm 
|titolo= Provincia di Chieti - Mozzagrogna - Castel di Septe
|accesso=18 novembre 2009
|editore= mondimedievali
|data= 
}}</ref>; successivamente fu feudo dei [[conte|conti]] di [[Chieti]] fino alla conquista da parte dei [[Normanni]] nell'[[XI secolo]]. Nel [[1095]] il Conte dei Conti normanni, [[Roberto I di Loritello|Roberto di Loritello]], lo concede in perpetuo al vescovo di [[Chieti]] Rainolfo<ref>{{Cita libro|autore=A. L. Antinori|titolo=Annali degli Abruzzi|anno=1971|editore=Forni Editore|città=Bologna|pp=sub anno 1095 sub voce "Chieti"|volume=VI}}</ref>. Nel [[1259]], [[Manfredi di Svevia|re Manfredi]] donò il castello con il suo feudo alla città di Lanciano. Nel [[1268]] vi soggiornò il conte [[Filippo di Fiandra]] insieme a tutta la sua famiglia. Nel [[1308]] il conte venne cacciato per arroganza, indi il castello seguì un periodo di decadenza. Nel [[1625]] il feudo del castello venne venduto a privati, dapprima agli Anfosso e poi ai Procaccino. Nel [[1721]] la [[barone]]ssa [[Chiara de Osses]] rimanendo senza eredi, donò il castello ad [[Antonio Genoino]], famiglia di cui il castello rimase di proprietà fino alla metà del [[XX secolo|1900]] quando l'ultimo erede della famiglia scomparve misteriosamente durante la [[seconda guerra mondiale]].<ref name = "castello"/>

[[File:Mozzagrogna_-_Palazzo_Marcantonio.jpg|thumb|Palazzo Marcantonio]]
;Villa Marcantonio.
È sita in piazza San Rocco. Il progetto del palazzo viene attribuito a [[Gino Coppedè]] ipotesi avvalorata dalla somiglianza del palazzo con i [[palazzo Pastorino|Palazzi Pastorino]] a [[Genova]] e [[Palazzo Romagnoli|Romagnoli]] a [[Firenze]]. La sua realizzazione risale tra l'[[XIX secolo|Ottocento]] ed il [[XX secolo|Novecento]]. Il palazzo è in stile [[liberty]]. Attualmente versa in uno stato di abbandono.<ref name = "Villa">{{cita web
|autore= Autori Vari
|url= http://www.sangroaventino.it/sezioni/-Mozzagrogna/pagine.asp?idn=1570
|titolo= Villa Marcantonio
|accesso= 13 novembre 2009
|editore= Sangroaventino
|data= [[2004]]
|urlmorto= sì
}}</ref>

Nella facciata principale vi è una serie di avancorpi serviti da una scala monumentale. Il palazzo è suddiviso in tre piani. Sotto il cornicione vi sono delle teste di leone. Completano la facciata principale ed il prospetto nord delle colonne in [[ordine ionico]] e delle [[lesena|lesene]] in stile [[bugnato]]. Il portale del prospetto nord è a tutto sesto, sulla scala che lo precede vi sono due state raffiguranti due leoni. L'unica [[balaustra]] del balcone è in pietra.<ref name = "Villa"/>

;Villa Romagnoli.
È la contrada più popolosa del paese, conformata come agglomerato urbano autonomo anche se a diretto contatto con il centro cittadino. Attualmente è una interessante zona residenziale che registra un sensibile aumento di residenti. E' stata oggetto di alcuni importanti interventi di restyling urbano come il rifacimento della villetta comunale a cura dell'architetto Egisto Rossetti.

==Società==
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Mozzagrogna}}

=== Tradizioni e folclore ===
[[File:Mozzagrogna_-_Loc._Villa_Romagnoli_-_P.zza_della_Vittoria.jpg|thumb|Località Villa Romagnoli, chiesa di Santa Maria della Vittoria]]
*20 gennaio: processione della statua di [[San Sebastiano]] e vendita in piazza di crispelle dolci di patate.
*aprile: la statuina della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]], che si trova sulla piazzetta di contrada Lucianetti, viene trasferita dal parroco presso una famiglia che la ospita. La statuina, a turno, gira nelle case di chi la richiede e vi rimane un giorno.
*Venerdì Santo: processione.
*Prima domenica di agosto: festa in onore di Santa [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] della Vittoria a Villa Romagnoli.
*8 dicembre: processione della statua della Madonna. Lungo il tragitto sui balconi delle case vengono stese lenzuola bianche finemente decorate. Qualcuno ricopre il manto stradale di petali di rose. Tornata in piazza, prima della messa, la statua è messa sulla soglia della chiesa girata verso la piazza affollata come per vedere gli spari pirotecnici in suo onore. Nei campi vengono accesi dei falò.

=== Altro ===
* Mozzagrogna è il paese d'origine di Domenico D'Intino, uno dei poliziotti della Questura di Aosta ai comandi di Rocco Schiavone nella serie di romanzi scritti da [[Antonio Manzini]] incentrati sulla figura del vicequestore romano.

== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|||Luigi De Filippis||[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|||Fileno Cianfrone||[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|||Pasquale Luciani||[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1994]]|[[2004]]|Filippo Manci|Lista civica di Centro-Destra|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2004]]|[[2009]]|Giuseppe Bussolo|Lista civica di Centro-Destra|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2009]]|[[2014]]|Tommaso Schips|Uniti per crescere [[Centro-sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2014]]|[[2019]]|Tommaso Schips|Uniti per crescere [[Centro-sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2019]]|[[2024]]|Tommaso Schips|Uniti per crescere [[Centro-sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|10 giugno [[2024]]|in carica|Domenico Cianfrone|[[Lista civica]] Viviamo il territorio|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}{{ComuniAmminPrecFine}}

=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|stato = Francia|città = Pelousey|anno = 2006}}

== Note ==
<references/>

== Bibliografia ==
*Nicola Fosco. ''Mozzagrogna, dalla selce alla Sevel''. PU.MA, 2002

== Altri progetti ==
{{interprogetto}}

== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|url=https://maps.google.it/maps?f=q&hl=it&geocode=&q=mozzagrogna&sll=41.442726,12.392578&sspn=14.288492,29.619141&ie=UTF8&ll=42.208494,14.450026&spn=0.027592,0.05785&t=h&z=14|titolo=Google Maps}}
*[https://web.archive.org/web/20180901093614/http://www.parrocchiadimozzagrogna.it/ Parrocchia di Mozzagrogna]
{{Comuni della provincia di Chieti}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Abruzzo}}

[[Categoria:Comuni della provincia di Chieti]]