Visualizza wikitesto di Plausibilità scientifica di Gravity

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Gli eventi narrati nel film ''[[Gravity (film)|Gravity]]'' sono stati analizzati tecnicamente da molti esperti di [[astrofisica]], nonché da veri [[astronauta|astronauti]]; tutti, pur apprezzando la bellezza estetica del film, hanno messo in evidenza come vari aspetti della trama siano del tutto irrealistici.

Una ricca analisi, ad esempio, fu offerta online dall'italiana [[Samantha Cristoforetti]], che, giudicando positivamente aspetti quali gli effetti visivi e le musiche, e mettendo in risalto come elementi quali il [[telescopio spaziale Hubble]], la [[Stazione spaziale internazionale]] e il [[veicolo spaziale Sojuz]] siano stati per lo più fedelmente riprodotti nei più piccoli particolari, evidenziò come numerosi eventi della trama non potrebbero accadere nella realtà.

Il presidente dell'[[istituto nazionale di astrofisica]] italiano, [[Giovanni Bignami]], in proposito ha scritto su ''[[La Stampa]]'': «''Gravity'' è da vedere, ma con giudizio. Nel senso che vuole essere simile alla tecno(fanta)scienza di ''[[Apollo 13 (film)|Apollo 13]]'' o di ''[[Uomini veri]]'', ma non ci riesce del tutto, anzi. Il segreto per vedere fino in fondo ''Gravity'' di Cuaròn senza ridere o senza andarsene è munirsi di [[sospensione dell'incredulità]]. Cioè quella cosa per cui lo spettatore deve far finta di crederci».<ref name="bignami">{{cita news|autore=Giovanni Bignami|url=http://www.lastampa.it/2013/10/03/societa/gravity-che-bello-far-finta-di-crederci-422zcEZtpcQe7f44kjsQ0I/pagina.html|titolo=Gravity, che bello far finta di crederci|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=3 ottobre 2013}}</ref>

== Imprecisioni e aspetti irrealistici ==
Segue una serie di aspetti analizzati da [[Samantha Cristoforetti]] e da [[Scott Parazynski]], quest'ultimo appositamente intervistato per ''Vulture'', blog della rivista ''[[New York (rivista)|New York]]''.<ref name=L420>Samantha Cristoforetti. [https://plus.google.com/+SamanthaCristoforetti/posts/eLfr3ND1iid L-420: Logbook], plus.google.com, 7 ottobre 2013.</ref><ref name=L418>Samantha Cristoforetti. [https://plus.google.com/112628950566484266163/posts/KJ6n9HojWiL L-418: Logbook], plus.google.com, 9 ottobre 2013.</ref><ref name=L417>Samantha Cristoforetti. [https://plus.google.com/+SamanthaCristoforetti/posts/YK8FZJb3hjQ L-417: Logbook], plus.google.com, 11 ottobre 2013.</ref><ref name=Watkins>Gwynne Watkins. ''[http://www.vulture.com/2013/10/astronaut-fact-checks-gravity.html An Astronaut Fact-checks Gravity]'', ''Vulture'', 7 ottobre 2013.</ref>

=== Operazioni di riparazione del telescopio ===
[[File:Hubble Space Telescope (27946391011).jpg|thumb|right|Il telescopio ''[[Telescopio spaziale Hubble|Hubble]]'']]
Rispetto al modo con cui gli astronauti compiono le operazioni di riparazione del telescopio nel film, è stato fatto notare come nella realtà ci si muova più lentamente. Per spostarsi non viene utilizzato il jet pack sulla schiena degli astronauti, ovvero il [[Manned Maneuvering Unit]], il cui uso è previsto solo in casi di emergenza per tornare rapidamente verso la stazione. Le tute, molto rigide e munite di snodi metallici, limitano i movimenti. Anche il campo visivo dall'interno del casco è limitato.<ref name=L418/><ref name=Watkins/>

Anche fosse possibile circolare con rapidità, comunque, un astronauta non imiterebbe mai il comportamento mostrato da Kowalski nel film nelle vicinanze del telescopio; anche un piccolo urto, infatti, danneggerebbe la struttura, a partire dai pannelli solari che la ricoprono.<ref name=Watkins/>

Durante una [[Attività extraveicolare|passeggiata spaziale]], inoltre, i membri dell'equipaggio sono collegati alla struttura da un cavo aggiuntivo, mentre nessun attrezzo viene fatto fluttuare senza essere legato con un cavo.<ref name=L420/>

=== Satelliti e detriti ===
I satelliti per le comunicazioni, chiamati [[Tracking and Data Relay Satellite|TDRS]], si trovano ad un'altitudine di circa 36.000 chilometri, non possono quindi essere danneggiati da detriti provenienti da un'orbita terrestre molto più bassa, come quella del satellite distrutto dai russi nel film.<ref name=L420/>

Se degli astronauti fossero davvero investiti da detriti, considerate le velocità in gioco, non avrebbero nemmeno il tempo di rendersene conto.<ref name=Watkins/> Quelli colpiti direttamente soffrirebbero di processi di combustione, mentre quelli comunque sottoposti ad urti, come i protagonisti del film, soffrirebbero di ferite molto gravi.<ref name=callaghan>Jonathan O'Callaghan. ''[http://www.spaceanswers.com/space-exploration/16-things-gravity-got-wrong-and-some-things-it-got-right-too/ 16 things Gravity got wrong (and some things it got right, too)]'', spaceanswers.com, 12 novembre 2013</ref> La possibilità che dei detriti finiscano nella stessa orbita della Stazione Spaziale Internazionale esiste anche nella realtà, ma tali detriti sono costantemente monitorati e, se necessario, basta cambiare di poco l'orbita della stazione per evitarli. Altri esperti hanno sottolineato, comunque, come sia un'esagerazione la rapida formazione dell'ammasso di detriti: nella realtà ci vorrebbero settimane, se non mesi o anni.<ref name=margot/>

=== Il trasferimento da Hubble alla stazione spaziale ===
[[File:Comparison ISS HST orbits globe centered in Cape Verde.svg|miniatura|destra|Le differenze di altitudine e inclinazioni orbitali tra il [[Telescopio spaziale Hubble|telescopio spaziale ''Hubble'']] e la [[Stazione spaziale internazionale]]]]
Nella realtà il trasferimento dal telescopio ''[[telescopio spaziale Hubble|Hubble]]'' alla [[Stazione spaziale internazionale]] non potrebbe avvenire come proposto nel film, innanzi tutto perché si trovano in [[orbita|orbite]] completamente diverse: ''Hubble'' ad un'[[altitudine]] di circa 559 chilometri con un'[[inclinazione orbitale]] di 28,5 gradi, mentre la [[Stazione spaziale internazionale]] si trova ad un'altitudine di circa 420 chilometri con un'inclinazione orbitale di 51,65 gradi. Con tali significative differenze nei parametri orbitali, nella realtà sarebbe quindi impossibile viaggiare tra loro senza un'adeguata preparazione e pianificazione, e senza il supporto di tecnologie appropriate e una grande quantità di carburante, sicuramente più di quella che potrebbe contenere il [[Manned Maneuvering Unit|jet pack]] di cui è munito il protagonista del film.<ref name=L420/><ref name=margot/>

=== Il momento in cui il comandante si sgancia dalla collega ===
Nella realtà, ammesso che abbia un motivo valido per farlo, se un astronauta sganciasse il moschettone o un altro dispositivo che lo lega alla stazione o ad un altro veicolo, non andrebbe alla deriva nello spazio, almeno non senza l'intervento di altre forze, rimanendo a fluttuare sul posto.<ref name=L420/>

=== Le stazioni spaziali e le navicelle abbandonate ===
Anche ammettendo che stazioni spaziali abbandonate finiscano nella stessa orbita di un astronauta, queste non sono munite di maniglie esterne e i portelli si aprono, per offrire una sicurezza maggiore, verso l'interno e non verso l'esterno. La pressione interna degli [[airlock]] infatti esercita una spinta verso l'esterno. Per tale motivo, inoltre, è impossibile aprire un portello senza prima depressurizzare l'airlock.<ref name=L418/>

[[File:ISS-32 Akihiko Hoshide near the airlock in the Kibo lab.jpg|thumb|left|Un airlock della ISS]]
La Stazione Spaziale Internazionale è tipicamente munita di due navicelle [[Veicolo spaziale Sojuz|Sojuz]]; se è stata abbandonata da un intero equipaggio, tipicamente composto da sei persone, è probabile che siano state utilizzate entrambe, in quanto una, in grado di contenere al massimo tre persone, non sarebbe sufficiente.<ref name=L420/> La messa in funzione di una navicella Sojuz richiede più tempo di quello mostrato nel film, in modo da avviare tutti i vari sistemi di stabilizzazione oltre che di sopravvivenza a bordo. Non è possibile aggirare alcuni sistemi automatici di atterraggio come fatto dalla protagonista nel tentativo di avvicinarsi alla ''[[Tiangong 1]]''; i razzi, ad esempio, si attivano automaticamente secondo i dati registrati da un [[radioaltimetro]].<ref name=L417/>

Navicelle come le Sojuz, al contrario di quello che si vede nel film, non sono predisposte per fare passeggiate spaziali; l'operazione di sgancio del paracadute in fase di atterraggio, così come il rilascio di funi, si effettua dall'interno. In fase di rientro è anche fondamentale calibrare adeguatamente il sistema di decelerazione, cosa che nel film non avviene. Anche se navicelle come la Sojuz e la cinese Shenzhou non sono primariamente progettate per atterrare in mare, hanno sistemi di sicurezza per rallentare l'affondamento.<ref name=L418/><ref name=Watkins/>

=== L'uso dell'estintore ===
L'utilizzo di un estintore per spostarsi sarebbe del tutto inutile a meno di calcolare un perfetto posizionamento e orientamento che consentano di spostarsi verso la destinazione desiderata. Nello spazio non è infatti possibile spostarsi attraverso un semplice orientamento visivo.<ref name=L417/>

=== Abbigliamento ===
[[File:Bruce McCandless on mid-deck - GPN-2006-000013.jpg|thumb|Come appare un astronauta sotto la tuta; nella foto [[Bruce McCandless]]]]
Quando la dottoressa Stone si toglie la [[tuta spaziale]], appare in normale biancheria intima. In realtà gli astronauti usano biancheria più coprente e protettiva, sotto una speciale maglia con circa cento metri di tubicini; questi contengono dell'acqua in circolo che serve a raccogliere ed espellere all'esterno, attraverso un apposito sublimatore, il calore corporeo. Oltre a tale indumento, chiamato [[Liquid Cooling and Ventilation Garment]], nel film si nota l'assenza anche del [[Maximum Absorbency Garment]].<ref name=L418/><ref name=Watkins/>

Di conseguenza togliersi la tuta nella realtà richiede molto più tempo di quello proposto nel film; in proposito [[Luca Parmitano]] ha dichiarato che ci si impiega circa mezz'ora.<ref>{{cita web|autore=Gabriele Niola|url=http://www.badtaste.it/articoli/luca-parmitano-racconta-6-similitudini-tra-la-sua-esperienza-nello-spazio-e-gravity|titolo=Luca Parmitano oracconta 6 similitudini tra la sua esperienza nello Spazio e Gravity|editore=badtaste.it|data=25 febbraio 2014|}}</ref>

=== Altre imprecisioni ===
* È stato giudicato del tutto irrealistico l'atteggiamento poco professionale tenuto dal personaggio di George Clooney nella prima parte del film, inoltre è anche poco plausibile che stessi membri dell'equipaggio, dopo aver passato molti mesi insieme ad addestrarsi, non si conoscano bene a vicenda prima di partire per una missione.<ref name=callaghan/>
* La dottoressa Stone dice di essersi sottoposta ad un addestramento di sei mesi prima della missione, tale periodo di tempo è stato giudicato troppo breve rispetto a quello a cui si sottopongono i veri astronauti, soprattutto se devono affrontare missioni impegnative; Samantha Cristoforetti prima di mettere piede nella stazione spaziale internazionale si sottopose ad un addestramento di oltre due anni.<ref name=L418/>
* In caso di pianto, le lacrime non si staccano dal viso per via della tensione superficiale.<ref name=Watkins/><ref name=degrasse/>
* In merito all'esaurimento dell'ossigeno, si esaurirebbe prima l'unità di purificazione dell'anidride carbonica, soffrendo quindi prima di intossicazione che di mancanza di ossigeno.<ref name=L420/>
* L'astrofisico [[Neil deGrasse Tyson]] ha fatto notare come nel film i detriti dei satelliti vengono fatti orbitare verso ovest, mentre nella realtà la quasi totalità dei satelliti terrestri orbitano nella direzione opposta.<ref name=degrasse>Alessandro Martorana . ''[http://it.ibtimes.com/articles/57265/20131009/gravity-film-bullock-clooney-errori-inesattezze-scienza-degrasse-tyson-nasa.htm Gravity: le (giustificate) inesattezze tecniche del film-evento del 2013] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140518012348/http://it.ibtimes.com/articles/57265/20131009/gravity-film-bullock-clooney-errori-inesattezze-scienza-degrasse-tyson-nasa.htm |data=18 maggio 2014 }}'',ibtimes.com, 9 ottobre 2013.</ref>
* Neil deGrasse Tyson ha anche messo in evidenza come, in assenza di gravità, i capelli della protagonista avrebbero dovuto galleggiare sopra la sua testa.<ref name=degrasse/>

== La risposta del regista ==
In occasione dell'uscita in [[home video]] del film, il regista ha avuto occasione di rispondere alle critiche sulla plausibilità scientifica dell'opera dichiarando:<ref>{{cita web|autore=Andrea Francesco Berni|url=http://www.badtaste.it/articoli/alfonso-cuar-n-ruota-libera-su-gravity-il-cinema-digitale-e-her|titolo=Alfonso Cuarón a ruota libera su Gravity, il cinema digitale e... Her|editore=badtaste.it|data=15 febbraio 2014}}</ref>
{{Citazione|Sono molto felice che degli scienziati abbiano occupato del tempo ad attaccare o difendere ''Gravity''. Abbiamo cercato di essere più plausibili possibile all'interno del contesto della nostra storia di finzione, e abbiamo lavorato duramente per riprodurre fedelmente il comportamento di corpi nella micro-gravità, senza resistenza. Ma è un film e quella [[Sandra Bullock]] non è mica un'astronauta nella realtà!|[[Alfonso Cuarón]]}}

== Aspetti realistici del film ==
Tra gli aspetti realistici del film invece figurano:<ref name=margot>Jean-Luc Margot. ''[http://mel.ess.ucla.edu/jlm/epo/gravity.html How realistic is 'Gravity'?]'', mel.ess.ucla.edu, 28 settembre 2013.</ref>
* l'esistenza di una missione di riparazione del telescopio: prima del film ce ne sono state cinque;
* la distruzione artificiale di un satellite con conseguente generazione di detriti, anche questo evento già verificatosi;
* la Stazione Spaziale Internazionale, il telescopio ''Hubble'' e le navicelle Sojuz sono state per lo più riprodotte con accuratezza nei minimi particolari; anche gli attrezzi usati dai protagonisti sono molto simili a quelli usati nella realtà. A tal proposito [[Michael Massimino]] ha dichiarato: «Niente era fuori posto, e non mancava niente. In una delle mie passeggiate spaziali ho utilizzato una pinza tagliacavi unica nel suo genere, e nel film avevano quella pinza. E Hubble sembrava il vero Hubble. Penso che si siano presi alcune libertà perché il modo in cui va una vera passeggiata spaziale non avrebbe molto di cinematografico. Sarebbe piuttosto noiosa»;<ref name=degrasse/> anche [[Samantha Cristoforetti]] ha apprezzato la ricostruzione grafica, descrivendola come "perfetta: guardando il film era come essere sulla Stazione Spaziale;<ref>{{cita web|url=https://movieplayer.it/news/samantha-cristoforetti-the-martian-gravity-quanto-sono-realistici_95513/|titolo=SAMANTHA CRISTOFORETTI SUL REALISMO DI THE MARTIAN E GRAVITY: "HO RISO COME UNA PAZZA"|sito=[[Movieplayer.it]]|autore=Patrizia Monaco|data=22 marzo 2021|accesso=22 marzo 2021}}</ref>
* il suono non si propaga nello spazio anche nella realtà;
* la conservazione del [[quantità di moto|momento]] è riprodotta in modo plausibile;
* le panoramiche della [[Terra]] viste dallo spazio sono verosimili;
* gli effetti di riflessione, rifrazione ed assorbimento della luce sono accurati.

== Note ==
<references/>

== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.ilpost.it/amedeobalbi/2013/10/07/cosa-non-va-con-gravity/|titolo=Cosa non va con Gravity|pubblicazione=[[il Post]]|autore=[[Amedeo Balbi]]|data=7 ottobre 2013}}

{{portale|astronautica|cinema|fantascienza|scienza e tecnica}}

[[Categoria:Gravity (film)]]