Stanley Smith Stevens: differenze tra le versioni

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}} Forse il più grande teorico della misurazione di questo secolo anche aldilà dell'ambito strettamente psicologico.Diede origine, nel 1957, a una nuova [[psicofisica]] da lui definita [[psicofisica soggettiva]].Introducendo la [[stima di grandezza]] o Stevens' pwer law.
Stevens osservo e verificò che i soggetti sonoin grado di valutare direttametne l'intensità di una sensazione associandola ad un numero.
Egli osservò che i metodi della psicofisica classica non sono in grado di giungere direttamente al giudizio sensoriale dell'individuo.Facendo ricorso al metodo da della [[stima di grandezza]], Stevens verificò che i soggetti sono capaci di valutare direttamente l'intensità di una sensazione associandola semplicemente a un numero. In conformità a queste ricerche stevens scoprì che la funzione che descirve in maniera più efficace la relazione fra il giudizio sensoriale del soggetto (Y) e l'intensità dello stimolo (I) è una funzione di potenza:


== Biografia ==
Stevens svolse la maggior parte della sua attività alla [[Harvard University]]. Diede origine, nel 1957, a una nuova [[psicofisica|teoria psicofisica]] da lui definita "psicofisica soggettiva". Egli riteneva che i metodi della psicofisica classica non fossero in grado di giungere direttamente al giudizio sensoriale dell'individuo. Introdusse in psicologia il concetto di "stima di grandezza", noto anche come "Stevens' power law", per mezzo del quale verificò che i soggetti sono capaci di valutare direttamente l'intensità di una sensazione associandola a un numero. In conformità a queste ricerche Stevens scoprì che la funzione che descrive in maniera più efficace la relazione fra il giudizio sensoriale del soggetto (Y) e l'intensità dello stimolo (I) è una funzione di potenza:
::<math>\psi(I) = k I ^a , </math>


dove <math>I</math> è l'intensità dello stimolo fisico, <math>\psi(I)</math> è la funzione psicofisica legata all'intensità soggettiva della sensazione evocata dallo stimolo, <math>a</math> è un esponente che dipende dal tipo di stimolo e <math>k</math> è una costante che dipende dalla natura dello stimolo e dalle unità usate.
Y = kI^n


Oltre ad aver sviluppato la teoria psicofisica soggettiva, Stevens ha dato importanti contributi anche comprensione della [[udito|percezione uditiva]].
Secondo Stevens la grandezza soggettiva della sensazione (Y) è proporzionale all'intensità dello stimolo (I) elevata a una certa potenza.


== Scritti ==
Ha trascorso la maggior parte della sua carriera alla [[Harvard University]], oltre ad aver sviluppato la [[psicofisica soggettiva]] ha dato importanti contributi anche sulla comprensione dello studio sulla percezione auditiva.Le curve relative alle varie sensazioni variano dunque al variare di n.
* Stanley S. Stevens (ed.), ''Handbook of experimental psychology'', New York: J. Wiley & sons, 1951
* Stanley Smith Stevens and Hallowell Davis, ''Hearing: its psychology and physiology''. New York: Wiley & sons, 1954
* Stanley Smith Stevens, ''La medicion y el hombre'', Mexico: Universidad Nacional de Mexico, 1959
* Stanley S. Stevens, Fred Warshofsky et al., ''Il suono e l'udito'', Milano: A. Mondadori, 1967
* Stanley Smith Stevens, ''Psychophysics: introduction to its perceptual, neural, and social prospects'', New York etc. : John Wiley & Sons, 1975
* Hal Harold Pashler (ed.), ''Stevens<nowiki>'</nowiki> handbook of experimental psychology'', New York: Wiley & sons, 2002

== Bibliografia ==
* Miller, George A. (1975). «Stanley Smith Stevens», ''Biographical Memoirs'', '''47''', Washington, D.C.: The National Academies Press, p. 524. ISBN 978-0-309-02245-3 ([http://books.nap.edu/openbook.php?record_id=570&page=424 on-line])
* «Stanley Smith Stevens», obituary, ''American Journal of Psychology'', 1974, Vol. 87, Issue Nom. 1-2, pp. 279-288


==Voci correlate==
==Voci correlate==
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*[[Psicologia sperimentale]]
*[[Psicologia sperimentale]]


== Collegamenti esterni ==
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Stanley Smith Stevens (Ogden, 4 novembre 1906Vail, 18 gennaio 1973) è stato uno psicologo statunitense, noto per i suoi contributi alla teoria delle misure.

Stevens svolse la maggior parte della sua attività alla Harvard University. Diede origine, nel 1957, a una nuova teoria psicofisica da lui definita "psicofisica soggettiva". Egli riteneva che i metodi della psicofisica classica non fossero in grado di giungere direttamente al giudizio sensoriale dell'individuo. Introdusse in psicologia il concetto di "stima di grandezza", noto anche come "Stevens' power law", per mezzo del quale verificò che i soggetti sono capaci di valutare direttamente l'intensità di una sensazione associandola a un numero. In conformità a queste ricerche Stevens scoprì che la funzione che descrive in maniera più efficace la relazione fra il giudizio sensoriale del soggetto (Y) e l'intensità dello stimolo (I) è una funzione di potenza:

dove è l'intensità dello stimolo fisico, è la funzione psicofisica legata all'intensità soggettiva della sensazione evocata dallo stimolo, è un esponente che dipende dal tipo di stimolo e è una costante che dipende dalla natura dello stimolo e dalle unità usate.

Oltre ad aver sviluppato la teoria psicofisica soggettiva, Stevens ha dato importanti contributi anche comprensione della percezione uditiva.

  • Stanley S. Stevens (ed.), Handbook of experimental psychology, New York: J. Wiley & sons, 1951
  • Stanley Smith Stevens and Hallowell Davis, Hearing: its psychology and physiology. New York: Wiley & sons, 1954
  • Stanley Smith Stevens, La medicion y el hombre, Mexico: Universidad Nacional de Mexico, 1959
  • Stanley S. Stevens, Fred Warshofsky et al., Il suono e l'udito, Milano: A. Mondadori, 1967
  • Stanley Smith Stevens, Psychophysics: introduction to its perceptual, neural, and social prospects, New York etc. : John Wiley & Sons, 1975
  • Hal Harold Pashler (ed.), Stevens' handbook of experimental psychology, New York: Wiley & sons, 2002
  • Miller, George A. (1975). «Stanley Smith Stevens», Biographical Memoirs, 47, Washington, D.C.: The National Academies Press, p. 524. ISBN 978-0-309-02245-3 (on-line)
  • «Stanley Smith Stevens», obituary, American Journal of Psychology, 1974, Vol. 87, Issue Nom. 1-2, pp. 279-288

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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