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Zoot suit: differenze tra le versioni

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Lo '''zoot suit''' (a volte chiamato '''zuit suit''') è un [[abbigliamento]] da uomo consistente in una lunga giacca a spalle molto larghe e pantaloni a vita altissima. Tale stile di abbigliamento divenne molto popolare nelle comunità [[Afroamericano|afroamericane]], [[Chicano|chicane]] e [[Italoamericani|italoamericane]] intorno agli anni quaranta.<ref>Walker, John. (1992) [http://www.artdesigncafe.com/Zoot-suits-1992 "Zoot suits"]. ''Glossary of Art, Architecture & Design since 1945'', 3rd. ed. Retrieved 19 January 2012.</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?f=/c/a/2007/04/29/LVGUJPE1AP1.DTL |pubblicazione=The San Francisco Chronicle |titolo=Zooting up / Brighten prom night with flash, dash - and panache |nome=Heather |cognome=Maddan |data=29 aprile 2007}}</ref>
Lo '''zoot suit''' (a volte chiamato '''zuit suit''') è un [[abbigliamento]] da uomo consistente in una lunga giacca a spalle molto larghe e pantaloni a vita altissima. Tale stile di abbigliamento divenne molto popolare nelle comunità [[Afroamericano|afroamericane]], [[Chicano|chicane]] e [[Italoamericani|italoamericane]] intorno agli anni quaranta.<ref>Walker, John. (1992) [http://www.artdesigncafe.com/Zoot-suits-1992 "Zoot suits"]. ''Glossary of Art, Architecture & Design since 1945'', 3rd. ed. Retrieved 19 January 2012.</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?f=/c/a/2007/04/29/LVGUJPE1AP1.DTL |pubblicazione=The San Francisco Chronicle |titolo=Zooting up / Brighten prom night with flash, dash - and panache |nome=Heather |cognome=Maddan |data=29 aprile 2007}}</ref>


Gli zoot suit sono spesso accompagnati da un capello [[Borsalino (cappello)|borsalino]] coordinato con il colore del vestito (occasionalmente decorato con un lungo [[piumaggio]]) e da scarpe in stile [[Francia|francese]]. Altra caratteristica è la presenza di un [[orologio|orologio a taschino]] nella tasca laterale, penzolante dalla cintura fino al ginocchio.
Gli zoot suit sono spesso accompagnati da un cappello [[Borsalino (cappello)|borsalino]] coordinato con il colore del vestito (occasionalmente decorato con un lungo [[piumaggio]]) e da scarpe in stile [[Francia|francese]]. Altra caratteristica è la presenza di un [[orologio|orologio a taschino]] nella tasca laterale, penzolante dalla cintura fino al ginocchio.


Gli zoot suit presentano una leggera somiglianza, nella lunghezza della giacca, con gli abiti dai colori vivaci con risvolti in [[velluto]] tipici della cultura [[Teddy Boy]] in [[Gran Bretagna]].<ref>http://www.mensusa.com/Zoot_Suit_USA/zoot_suit_usa.htm</ref>
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== Storia ==
== Storia ==
[[File:Cabsuit.jpg|thumb|right|Zoot suit indossato da [[Cab Calloway]], esposto al Baltimora City Hall]]
[[File:Cabsuit.jpg|thumb|Zoot suit indossato da [[Cab Calloway]], esposto al Baltimora City Hall]]

Lo zoot suit fu originariamente associato ai musicisti afroamericani e alla loro sub-cultura. Secondo l'''[[Oxford English Dictionary]]'', la parola ''zoot'' verrebbe da una [[reduplicazione]] di ''suit''. La creazione e la denominazione di ''zoot suit'' sono state variamente attribuite a Harold C. Fox, commerciante di [[Chicago]] e [[trombettista]] in un'[[orchestra jazz]];<ref>{{Cita news|url=http://www.nytimes.com/1996/08/01/arts/harold-fox-who-took-credit-for-the-zoot-suit-dies-at-86.html |titolo=Harold Fox, Who Took Credit For the Zoot Suit, Dies at 86 |pubblicazione=[[New York Times]] |data=1º agosto 1996 |accesso=11 settembre 2012 |nome1=Robert |cognome1=McG. Thomas}}</ref> Louis Lettes, un sarto di [[Memphis]];<ref>{{Cita libro|url=http://books.google.com/books?id=ub99o7hy08QC |nome1=Christiane |cognome1=Bird |titolo=The Da Capo Jazz And Blues Lover's Guide To The U.S. |anno=2001 |isbn=978-0-306-81034-3 |editore=Da Capo Press}}{{page needed|date=September 2012}}</ref> e Nathan (Toddy) Elkus, un rivenditore di [[Detroit]].<ref>{{Cita news|url=http://www.highbeam.com/doc/1G1-11744525.html |titolo=Nathan Elkus, 89, Detroit retailer |pubblicazione=Daily News Record |data=2 gennaio 1992 |accesso=11 settembre 2012}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.nytimes.com/1996/08/04/opinion/zoot-suit-required-cutting-and-cajoling.html |titolo=Zoot Suit Required Cutting and Cajoling |pubblicazione=[[New York Times]] |data=4 agosto 1996 |accesso=11 settembre 2012 |nome=Philip L. |cognome=Elkus}}</ref>
Lo zoot suit fu originariamente associato ai musicisti afroamericani e alla loro [[subcultura]]. Secondo l'''[[Oxford English Dictionary]]'', la parola ''zoot'' verrebbe da una [[reduplicazione]] di ''suit''. La creazione e la denominazione di ''zoot suit'' sono state variamente attribuite a Harold C. Fox, commerciante di [[Chicago]] e [[trombettista]] in un'[[orchestra jazz]];<ref>{{Cita news|url=https://www.nytimes.com/1996/08/01/arts/harold-fox-who-took-credit-for-the-zoot-suit-dies-at-86.html |titolo=Harold Fox, Who Took Credit For the Zoot Suit, Dies at 86 |pubblicazione=[[New York Times]] |data=1º agosto 1996 |accesso=11 settembre 2012 |nome1=Robert |cognome1=McG. Thomas}}</ref> Louis Lettes, un sarto di [[Memphis]];<ref>{{Cita libro |url=http://books.google.com/books?id=ub99o7hy08QC |nome1=Christiane |cognome1=Bird |titolo=The Da Capo Jazz And Blues Lover's Guide To The U.S. |anno=2001 |isbn=978-0-306-81034-3 |editore=Da Capo Press |urlmorto= }}</ref> e Nathan (Toddy) Elkus, un rivenditore di [[Detroit]].<ref>{{Cita news |url=http://www.highbeam.com/doc/1G1-11744525.html |titolo=Nathan Elkus, 89, Detroit retailer |pubblicazione=Daily News Record |data=2 gennaio 1992 |accesso=11 settembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140611111046/http://www.highbeam.com/doc/1G1-11744525.html |dataarchivio=11 giugno 2014 |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.nytimes.com/1996/08/04/opinion/zoot-suit-required-cutting-and-cajoling.html |titolo=Zoot Suit Required Cutting and Cajoling |pubblicazione=[[New York Times]] |data=4 agosto 1996 |accesso=11 settembre 2012 |nome=Philip L. |cognome=Elkus}}</ref>


I tumulti giovanili anti-messicani avvenuti a [[Los Angeles]] durante la [[Seconda Guerra Mondiale]] sono conosciuti come ''Zoot Suit Riots'' (''le rivolte dello zoot suit''). Nel frattempo, era stato vietato l'uso dello zoot suit per tutta la durata della guerra,<ref>[http://www.pbs.org/wgbh/amex/zoot/eng_peopleevents/e_riots.html People & Events: The Zoot Suit Riots of 1943], American Experience; accessed 2013.06.03.</ref> apparentemente perché usava troppa stoffa.<ref>
I tumulti giovanili anti-messicani avvenuti a [[Los Angeles]] durante la [[Seconda Guerra Mondiale]] sono conosciuti come ''Zoot Suit Riots'' (''le rivolte dello zoot suit''). Nel frattempo, era stato vietato l'uso dello zoot suit per tutta la durata della guerra,<ref>[http://www.pbs.org/wgbh/amex/zoot/eng_peopleevents/e_riots.html People & Events: The Zoot Suit Riots of 1943], American Experience; accessed 2013.06.03.</ref> apparentemente perché usava troppa stoffa.<ref>
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==Nella cultura popolare==
==Nella cultura di massa==
* Un giovane [[Malcolm X]] ebbe molto da ridire e criticò la moda degli zoot suit, definendoli come "capotti assassini con forma a drappo, e pieghe e spalle imbottite come la cella di un pazzo".<ref name="Lennard">{{Cita libro|cognome= Lennard |nome= John |wkautore= John Lennard |titolo= Walter Mosley: "Devil in a Blue Dress"|url= http://books.google.com/books?id=uPAtDNqe5XwC&pg=PA45&dq=%22reet+pleats+and+shoulders+padded+like+a+lunatic%27s+cell%22#PPA46,M1 |formato= [[e-book]] |accesso= 22 aprile 2009 |anno= 2007 |editore= Humanities-Ebooks | isbn = 978-1-84760-042-4 |p= 45}}</ref>
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* Il cortometraggio ''[[L'abito fa il monaco]]'' della serie ''[[Tom & Jerry]]'' (1944) è una parodia sugli zoot suit e alcuni tratti obsoleti della cultura popolare di quegli anni.
* Il cortometraggio ''[[L'abito fa il monaco]]'' della serie ''[[Tom & Jerry]]'' (1944) è una parodia sugli zoot suit e alcuni tratti obsoleti della cultura popolare di quegli anni.
* Il primo singolo dei [[The Who]] ''[[Zoot Suit (singolo)|Zoot Suit]]'' (1964) fa riferimento proprio al popolare capo.
* Il film ''[[Zoot Suit (film)|Zoot Suit]]'' (1981) tratta delle ''Zoot Suit Riots'' degli anni quaranta e dei ragazzi di origine latino-americana che vennero ingiustamente accusati di un omicidio nei pressi di Los Angeles.
* Il film ''[[Zoot Suit (film)|Zoot Suit]]'' (1981) tratta delle ''Zoot Suit Riots'' degli anni quaranta e dei ragazzi di origine latino-americana che vennero ingiustamente accusati di un omicidio nei pressi di Los Angeles.
* [[The Mask (fumetto)|The Mask]] indossa un distintivo zoot suit di colore giallo acceso


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Disambiguazione – Se stai cercando il film, vedi Zoot Suit (film).
Cinque uomini con indosso zoot suit moderni

Lo zoot suit (a volte chiamato zuit suit) è un abbigliamento da uomo consistente in una lunga giacca a spalle molto larghe e pantaloni a vita altissima. Tale stile di abbigliamento divenne molto popolare nelle comunità afroamericane, chicane e italoamericane intorno agli anni quaranta.[1][2]

Gli zoot suit sono spesso accompagnati da un cappello borsalino coordinato con il colore del vestito (occasionalmente decorato con un lungo piumaggio) e da scarpe in stile francese. Altra caratteristica è la presenza di un orologio a taschino nella tasca laterale, penzolante dalla cintura fino al ginocchio.

Gli zoot suit presentano una leggera somiglianza, nella lunghezza della giacca, con gli abiti dai colori vivaci con risvolti in velluto tipici della cultura Teddy Boy in Gran Bretagna.[senza fonte]

Zoot suit indossato da Cab Calloway, esposto al Baltimora City Hall

Lo zoot suit fu originariamente associato ai musicisti afroamericani e alla loro subcultura. Secondo l'Oxford English Dictionary, la parola zoot verrebbe da una reduplicazione di suit. La creazione e la denominazione di zoot suit sono state variamente attribuite a Harold C. Fox, commerciante di Chicago e trombettista in un'orchestra jazz;[3] Louis Lettes, un sarto di Memphis;[4] e Nathan (Toddy) Elkus, un rivenditore di Detroit.[5][6]

I tumulti giovanili anti-messicani avvenuti a Los Angeles durante la Seconda Guerra Mondiale sono conosciuti come Zoot Suit Riots (le rivolte dello zoot suit). Nel frattempo, era stato vietato l'uso dello zoot suit per tutta la durata della guerra,[7] apparentemente perché usava troppa stoffa.[8]

Nella cultura di massa

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  • Un giovane Malcolm X ebbe molto da ridire e criticò la moda degli zoot suit, definendoli come "cappotti assassini con forma a drappo, e pieghe e spalle imbottite come la cella di un pazzo".[9]
  • Il cortometraggio L'abito fa il monaco della serie Tom & Jerry (1944) è una parodia sugli zoot suit e alcuni tratti obsoleti della cultura popolare di quegli anni.
  • Il primo singolo dei The Who Zoot Suit (1964) fa riferimento proprio al popolare capo.
  • Il film Zoot Suit (1981) tratta delle Zoot Suit Riots degli anni quaranta e dei ragazzi di origine latino-americana che vennero ingiustamente accusati di un omicidio nei pressi di Los Angeles.
  • The Mask indossa un distintivo zoot suit di colore giallo acceso
  1. ^ Walker, John. (1992) "Zoot suits". Glossary of Art, Architecture & Design since 1945, 3rd. ed. Retrieved 19 January 2012.
  2. ^ Heather Maddan, Zooting up / Brighten prom night with flash, dash - and panache, in The San Francisco Chronicle, 29 aprile 2007.
  3. ^ Robert McG. Thomas, Harold Fox, Who Took Credit For the Zoot Suit, Dies at 86, in New York Times, 1º agosto 1996. URL consultato l'11 settembre 2012.
  4. ^ Christiane Bird, The Da Capo Jazz And Blues Lover's Guide To The U.S.[collegamento interrotto], Da Capo Press, 2001, ISBN 978-0-306-81034-3.
  5. ^ Nathan Elkus, 89, Detroit retailer, in Daily News Record, 2 gennaio 1992. URL consultato l'11 settembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2014).
  6. ^ Philip L. Elkus, Zoot Suit Required Cutting and Cajoling, in New York Times, 4 agosto 1996. URL consultato l'11 settembre 2012.
  7. ^ People & Events: The Zoot Suit Riots of 1943, American Experience; accessed 2013.06.03.
  8. ^ War, Politics & Suits: The Zoot Suit, su duchessclothier.com. URL consultato il 9 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2012).
  9. ^ John Lennard, Walter Mosley: "Devil in a Blue Dress", Humanities-Ebooks, 2007, p. 45, ISBN 978-1-84760-042-4. URL consultato il 22 aprile 2009.

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