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Talha dourada: differenze tra le versioni

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{{T|portoghese|arte|luglio 2019}}
[[File:Tibaes Church Interior.JPG|thumb|upright|''Talha dourada'' nel [[monastero di Tibães]], riferimento del [[rococò]] portoghese, opera dell'architetto [[André Soares]], 1757-1760, [[Braga]]]]
[[File:Tibaes Church Interior.JPG|thumb|upright|''Talha dourada'' nel [[monastero di Tibães]], riferimento del [[rococò]] portoghese, opera dell'architetto [[André Soares]], 1757-1760, [[Braga]]]]
La '''talha dourada''' è una tecnica [[scultura|scultorea]] in cui il [[legno]] è scolpito (''talhado'' in [[lingua portoghese|portoghese]]) e successivamente [[doratura|dorato]], o sia, rivestito da una pellicola d'[[oro]]. Questa tecnica, principalmente associata all'[[architettura]], ebbe un periodo di grande diffusione nella [[Penisola iberica]] e nelle sue colonie durante l'epoca [[barocco|barocca]] in cui si dà risalto al gioco di volumi. Diventò una delle principali caratteristiche del barocco del Nord del [[Portogallo]], insieme con l'[[azulejo]], nei secoli [[XVII secolo|XVII]] e [[XVIII secolo|XVIII]], specialmente nell'interno di [[chiesa (edificio)|chiese]] e [[cappella|cappelle]], e soprattutto per gli [[altare|altari]]. Per una commessa di ''talha dourada'' era necessario il lavoro di vari [[artigiano|artigiani]] sotto la guida di un maestro.
La '''talha dourada''' è una tecnica [[scultura|scultorea]] in cui il [[legno]] è scolpito (''talhado'' in [[lingua portoghese|portoghese]]) e successivamente [[doratura|dorato]], o sia, rivestito da una pellicola d'[[oro]]. Questa tecnica, principalmente associata all'[[architettura]], ebbe un periodo di grande diffusione nella [[Penisola iberica]] e nelle sue colonie durante l'epoca [[barocco|barocca]] in cui si dà risalto al gioco di volumi. Diventò una delle principali caratteristiche del barocco del Nord del [[Portogallo]], insieme con l'[[azulejo]], nei secoli [[XVII secolo|XVII]] e [[XVIII secolo|XVIII]], specialmente nell'interno di [[chiesa (edificio)|chiese]] e [[cappella|cappelle]], e soprattutto per gli [[altare|altari]]. Per una commessa di ''talha dourada'' era necessario il lavoro di vari [[artigiano|artigiani]] sotto la guida di un maestro.
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La ''talha'' in Portogallo è una delle espressioni artistiche, insieme con l'[[azulejo]], di carattere più originale e abbondante. È normalmente legata alla decorazione interna di chiese e cattedrali, ma entra a far parte anche della decorazione di saloni nobili in palazzi e grandi edifici pubblici. La ''talha dourada'' si distingue principalmente per gli impressionanti complessi scultorei degli altari nella maggior parte delle chiese portoghesi. Si sviluppa a partire dall'epoca gotica, assumendo caratteristiche nazionali durante il [[XVII secolo]] ed ebbe il suo massimo splendore durante il regno di [[Giovanni V del Portogallo|Giovanni V]]. Nel [[XIX secolo]] andò perdendo importanza, limitandosi a copiare modelli del passato, e finisce per sparire con la fine del neogotico.
La ''talha'' in Portogallo è una delle espressioni artistiche, insieme con l'[[azulejo]], di carattere più originale e abbondante. È normalmente legata alla decorazione interna di chiese e cattedrali, ma entra a far parte anche della decorazione di saloni nobili in palazzi e grandi edifici pubblici. La ''talha dourada'' si distingue principalmente per gli impressionanti complessi scultorei degli altari nella maggior parte delle chiese portoghesi. Si sviluppa a partire dall'epoca gotica, assumendo caratteristiche nazionali durante il [[XVII secolo]] ed ebbe il suo massimo splendore durante il regno di [[Giovanni V del Portogallo|Giovanni V]]. Nel [[XIX secolo]] andò perdendo importanza, limitandosi a copiare modelli del passato, e finisce per sparire con la fine del neogotico.


La ''talha dourada'' è un modo molto impressionante e relativamente semplici di trasformare uno spazio in un luogo di lusso e ostentazione, in quanto il legno è facile da scolpire e da ricoprire con foglia d'oro. Il risultato si adatta al gusto dell'epoca, è più economico e più impressionante di altri tipi di decorazione, tecnicamente più esigenti, come la scultura in pietra o la pittura. I costi della struttura decorativa sono infatti inferiori al costo necessario per lo stesso lavoro su un altro supporto (eccetto l'azulejo), perché la quantità di oro richiesta è relativamente piccola. Non è necessario che gli artisti posseggano la formazione specifica di uno scultore o di un pittore, e così si ottiene un risultato finale sorprendentemente buono ed economico. Le forme decorative sono tratte dall'architettura e dai trattati che circolano in tutt'Europa e annunciano le novità nell'arte, ma durante il XVII secolo sviluppano un vocabolario tipicamente portoghese. Quando questa tecnica viene esportata nelle colonie dell'[[Impero coloniale portoghese|impero]], si adatta alle forme e agli artisti locali, come si può vedere in [[Brasile]] o in [[Oriente]].
La ''talha dourada'' è un modo molto impressionante e relativamente semplici di trasformare uno spazio in un luogo di lusso e ostentazione, in quanto il legno è facile da scolpire e da ricoprire con foglia d'oro. Il risultato si adatta al gusto dell'epoca, è più economico e più impressionante di altri tipi di decorazione, tecnicamente più esigenti, come la scultura in pietra o la pittura. I costi della struttura decorativa sono infatti inferiori al costo necessario per lo stesso lavoro su un altro supporto (eccetto l'azulejo), perché la quantità di oro richiesta è relativamente piccola. Non è necessario che gli artisti posseggano la formazione specifica di uno scultore o di un pittore, e così si ottiene un risultato finale sorprendentemente buono ed economico. Le forme decorative sono tratte dall'architettura e dai trattati che circolano in tutta Europa e annunciano le novità nell'arte, ma durante il XVII secolo sviluppano un vocabolario tipicamente portoghese. Quando questa tecnica viene esportata nelle colonie dell'[[Impero coloniale portoghese|impero]], si adatta alle forme e agli artisti locali, come si può vedere in [[Brasile]] o in [[Oriente (regione geografica)|Oriente]].


È molto usuale per l'artista intagliatore rispondere a commesse regionali che garantiscono l'attività del suo laboratorio, a volte facendo diverse opere vicine in una certa area geografica. Ci sono stati esempi davvero notevoli, che confermano il prestigio dei creatori di magnifiche "macchine" d'altare dal Nord al Sud del Portogallo. Sebbene all'epoca non fossero considerati veri scultori, il risultato finale spesso contraddice questa idea. Esistono anche esempi policromi, bianchi o nel colore naturale del legno, ma senza l'impatto visivo della ''talha dourada''. La loro associazione con la pittura o l'azulejo rende i programmi decorativi più complessi, aumentando o diminuendo il prezzo dell'opera.
È molto usuale per l'artista intagliatore rispondere a commesse regionali che garantiscono l'attività del suo laboratorio, a volte facendo diverse opere vicine in una certa area geografica. Ci sono stati esempi davvero notevoli, che confermano il prestigio dei creatori di magnifiche "macchine" d'altare dal Nord al Sud del Portogallo. Sebbene all'epoca non fossero considerati veri scultori, il risultato finale spesso contraddice questa idea. Esistono anche esempi policromi, bianchi o nel colore naturale del legno, ma senza l'impatto visivo della ''talha dourada''. La loro associazione con la pittura o l'azulejo rende i programmi decorativi più complessi, aumentando o diminuendo il prezzo dell'opera.
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L'evoluzione della ''talha dourada'' in Portogallo ha un percorso molto interessante. S'inizia durante il [[arte gotica|periodo gotico]] seguendo modelli architettonici, così come la scultura e l'[[oreficeria]], e ricorre al vocabolario decorativo dello stile. [[Arco ogivale|Archi ogivali]], [[guglia|guglie]], colonne, ecc. sono associati con la scultura, a volte con la pittura, senza compartimentare i generi come verrà fatto in seguito. Sono strutture policrome, con l'oro riservato principalmente per la parte architettonica. Benché poche opere siano pervenute ai nostri giorni, poiché la stragrande maggioranza è stata sostituita durante il periodo barocco, è noto che ha seguito il gusto internazionale, fra cui si distingue l'altare maggiore della [[Cattedrale vecchia di Coimbra]].
L'evoluzione della ''talha dourada'' in Portogallo ha un percorso molto interessante. S'inizia durante il [[arte gotica|periodo gotico]] seguendo modelli architettonici, così come la scultura e l'[[oreficeria]], e ricorre al vocabolario decorativo dello stile. [[Arco ogivale|Archi ogivali]], [[guglia|guglie]], colonne, ecc. sono associati con la scultura, a volte con la pittura, senza compartimentare i generi come verrà fatto in seguito. Sono strutture policrome, con l'oro riservato principalmente per la parte architettonica. Benché poche opere siano pervenute ai nostri giorni, poiché la stragrande maggioranza è stata sostituita durante il periodo barocco, è noto che ha seguito il gusto internazionale, fra cui si distingue l'altare maggiore della [[Cattedrale vecchia di Coimbra]].


Il [[stile manuelino|periodo manuelino]] segue anche l'architettura usando il vocabolario presente principalmente nei portali, dando molta importanza all'[[araldica]], alla [[sfera armillare]], alla croce di Cristo, agli elementi naturalistici e ad alcune sculture. Gli esempi principali sono il [[Convento dell'Ordine di Cristo]] a [[Tomar]] e il [[Monastero di Alcobaça]], sono scomparsi, ma resta ancora il [[Coro (mobilio)|coro]] monumentale del [[Monastero di Santa Cruz]] a [[Coimbra]]. La ''talha dourada'' è associato alle superficie in legno, seguendo ancora il gusto del Nord Europa, fatto che non sorprende sapendo che il suo autore è il maestro fiammingo [[Machim]].
Il [[stile manuelino|periodo manuelino]] segue anche l'architettura usando il vocabolario presente principalmente nei portali, dando molta importanza all'[[araldica]], alla [[sfera armillare]], alla croce di Cristo, agli elementi naturalistici e ad alcune sculture. Gli esempi principali sono il [[Convento dell'Ordine di Cristo]] a [[Tomar]] e il [[Monastero di Alcobaça]], sono scomparsi, ma resta ancora il [[Coro (mobilio)|coro]] monumentale del [[Monastero della Santa Croce (Coimbra)|Monastero della Santa Croce]] a [[Coimbra]]. La ''talha dourada'' è associato alle superficie in legno, seguendo ancora il gusto del Nord Europa, fatto che non sorprende sapendo che il suo autore è il maestro fiammingo [[Machim]].


Il [[Rinascimento]] continua a seguire la decorazione architettonica, non facendo questione di mettere l'oro nella ''talha'', associando pittura e scultura, ma seguendo l'immaginario classico, ampiamente divulgato dai trattati dell'epoca. Ancora una volta, la decorazione in legno scolpito è molto vicina alle forme destinate alla pietra, visibile nei portali, nelle tombe o nell'oreficeria. L'esistenza di grandi altari di pietra o di grandi ''retablos'' dipinti non permisero lo sviluppo della ''talha'' come forma di espressione autonoma, relegandola al rango di un'arte decorativa ancillare rispetto a espressioni più erudite. È necessario attendere il [[Manierismo]] perché sorgano le condizioni necessarie per lo sviluppo della ''talha dourada''.
Il [[Rinascimento]] continua a seguire la decorazione architettonica, non facendo questione di mettere l'oro nella ''talha'', associando pittura e scultura, ma seguendo l'immaginario classico, ampiamente divulgato dai trattati dell'epoca. Ancora una volta, la decorazione in legno scolpito è molto vicina alle forme destinate alla pietra, visibile nei portali, nelle tombe o nell'oreficeria. L'esistenza di grandi altari di pietra o di grandi ''retablos'' dipinti non permisero lo sviluppo della ''talha'' come forma di espressione autonoma, relegandola al rango di un'arte decorativa ancillare rispetto a espressioni più erudite. È necessario attendere il [[Manierismo]] perché sorgano le condizioni necessarie per lo sviluppo della ''talha dourada''.


== Manierismo ==
== Manierismo ==
Una serie di fattori, soprattutto di ordine economico, porta all'espansione della ''talha dourada'' durante il periodo manierista. La crisi economica della fine del [[XVI secolo]], la crescente importanza dei [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]], la perdita del [[Rotta delle spezie|commercio delle spezie]] e, infine, la morte del re [[Sebastiano I del Portogallo|Sebastiano I]] a [[Ksar El Kebir]] causarono una graduale diminuzione delle fonti di reddito e, quindi, la riduzione dei grandi programmi di pittura o scultura, cari per essere considerati la grande arte, e più controllati per obbedire alle regole imposte dal [[Concilio di Trento]]. La ''talha'' è la forma decorativa ideale per un tempo che oscilla tra la crisi economica e la crisi dei valori, risultante dalla [[Riforma protestante|rottura tra cattolici e protestanti]]. Oltre ad essere più economica, è abbagliante - dando l'idea di ricchezza - e si adatta perfettamente a tutti gli orientamenti della [[Chiesa cattolica]], esplorando essenzialmente la forma architettonica. L'altare diventa un complesso di natura architettonica, spesso disegnato da architetti e successivamente adattato dall'artigiano alla sua (maggiore o minore) tecnica personale, dorato e dipinto o scolpito, ma sicuramente meno di quanto sarebbe necessario, senza l'intaglio; copre completamente il muro a cui è destinato e funge, sul fondo, da lussuosa cornice. È, tuttavia, in questo momento che la ''talha'' diventa autonoma e abbandona la funzione di semplice incorniciatura di opere d'arte. Queste, collocate in nicchie, assumono una grande importanza. Il complesso è strutturato in piani, come negli edifici, con una gamma di soluzioni diverse. Sono possibili impostazioni di archi di trionfo, con un tabernacolo scolpito, di solito in un presbiterio profondo, che consente di vedere lo spazio dietro all'altare, spazio in genere molto decorato. In questo tipologia si distinguono gli importantissimi altari maggiori monumentali della chiesa di San Domenico di Benfica e la chiesa della Luce di Carnide, a [[Lisbona]]. Se l'altare di Benfica è di grande erudizione, con forme classiche eleganti e poca pittura, mantenendo la ''talha'' come elemento centrale del complesso, a Carnide è protagonista lo splendore della pittura, eseguita da [[Francisco Venegas]] con la collaborazione di [[Diogo Teixeira]], senza nulla togliere al valore artistico del legno. L'altare maggiore della [[Chiesa di San Rocco (Lisbona)|chiesa di San Rocco]] a Lisbona appartiene ad un altro gruppo, tipico delle chiese dei gesuiti (San Rocco a Lisbona è la principale chiesa della Compagnia per l'intero impero portoghese), caratterizzato da decorazioni di alta qualità, ben strutturato, con chiaro riferimento classico, diversi piani, colonne e spazi ben compartimentati. Lo schema sarà molto ripetuto nelle chiese dei gesuiti. Nella [[cattedrale di Portalegre]] si trova una variante di questo schema. La [[pala d'altare]] è incorniciata da un insieme elegantemente classico di colonne, fregi, rilievi e sculture, che provocano un effetto opposto a tutto il resto. Sono sparsi in tutto il Portogallo (principalmente), in [[Brasile]] e a [[Goa]] innumerevoli altari degni di riferimento.
Una serie di fattori, soprattutto di ordine economico, porta all'espansione della ''talha dourada'' durante il periodo manierista. La crisi economica della fine del [[XVI secolo]], la crescente importanza dei [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]], la perdita del [[Rotta delle spezie|commercio delle spezie]] e, infine, la morte del re [[Sebastiano I del Portogallo|Sebastiano I]] a [[Ksar El Kebir]] causarono una graduale diminuzione delle fonti di reddito e, quindi, la riduzione dei grandi programmi di pittura o scultura, cari per essere considerati la grande arte, e più controllati per obbedire alle regole imposte dal [[Concilio di Trento]]. La ''talha'' è la forma decorativa ideale per un tempo che oscilla tra la crisi economica e la crisi dei valori, risultante dalla [[Riforma protestante|rottura tra cattolici e protestanti]]. Oltre ad essere più economica, è abbagliante - dando l'idea di ricchezza - e si adatta perfettamente a tutti gli orientamenti della [[Chiesa cattolica]], esplorando essenzialmente la forma architettonica. L'altare diventa un complesso di natura architettonica, spesso disegnato da architetti e successivamente adattato dall'artigiano alla sua (maggiore o minore) tecnica personale, dorato e dipinto o scolpito, ma sicuramente meno di quanto sarebbe necessario, senza l'intaglio; copre completamente il muro a cui è destinato e funge, sul fondo, da lussuosa cornice. È, tuttavia, in questo momento che la ''talha'' diventa autonoma e abbandona la funzione di semplice incorniciatura di opere d'arte. Queste, collocate in nicchie, assumono una grande importanza. Il complesso è strutturato in piani, come negli edifici, con una gamma di soluzioni diverse. Sono possibili impostazioni di archi di trionfo, con un tabernacolo scolpito, di solito in un presbiterio profondo, che consente di vedere lo spazio dietro all'altare, spazio in genere molto decorato. In questo tipologia si distinguono gli importantissimi altari maggiori monumentali della chiesa di San Domenico di Benfica e la chiesa della Luce di Carnide, a [[Lisbona]]. Se l'altare di Benfica è di grande erudizione, con forme classiche eleganti e poca pittura, mantenendo la ''talha'' come elemento centrale del complesso, a Carnide è protagonista lo splendore della pittura, eseguita da [[Francisco Venegas (pittore)|Francisco Venegas]] con la collaborazione di [[Diogo Teixeira]], senza nulla togliere al valore artistico del legno. L'altare maggiore della [[Chiesa di San Rocco (Lisbona)|chiesa di San Rocco]] a Lisbona appartiene ad un altro gruppo, tipico delle chiese dei gesuiti (San Rocco a Lisbona è la principale chiesa della Compagnia per l'intero impero portoghese), caratterizzato da decorazioni di alta qualità, ben strutturato, con chiaro riferimento classico, diversi piani, colonne e spazi ben compartimentati. Lo schema sarà molto ripetuto nelle chiese dei gesuiti. Nella [[cattedrale di Portalegre]] si trova una variante di questo schema. La [[pala d'altare]] è incorniciata da un insieme elegantemente classico di colonne, fregi, rilievi e sculture, che provocano un effetto opposto a tutto il resto. Sono sparsi in tutto il Portogallo (principalmente), in [[Brasile]] e a [[Goa]] innumerevoli altari degni di riferimento.


== Il barocco ==
== Il barocco ==
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È la fase più monumentale per la ''talha'' in [[Portogallo]] e in [[Brasile]]. Gli esempi sono numerosi e di grande qualità su entrambe le sponde dell'Atlantico.
È la fase più monumentale per la ''talha'' in [[Portogallo]] e in [[Brasile]]. Gli esempi sono numerosi e di grande qualità su entrambe le sponde dell'Atlantico.


Con la fine dei sessant'anni di [[Unione iberica]], in cui regnarono [[Filippo II di Spagna|Filippo II]], [[Filippo III di Spagna|Filippo III]] e [[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]], e la restaurazione dell'indipendenza, nel 1640, e la conseguente guerra, la ''talha'' in Portogallo si affranca dai modelli barocchi [[castiglia]]ni. In una congiuntura economica difficile, la ''talha'' guadagna importanza, mentre la scultura e la pittura negli altari è drasticamente ridotta. Abbandona i modelli di ispirazione classica, divulgati dai trattati, e quelli internazionali (soprattutto spagnoli), tentando di sviluppare forme nazionali. Si volge alla tradizione artistica portoghese ed esprime il cosiddetto [[stile nazionale portoghese|stile nazionale]]. L'ispirazione è chiaramente derivata dai portali [[Architettura romanica|romanici]] e [[Stile manuelino|manuelini]]. Il sistema di archi ricorda i primi, mentre la decorazione ha molto in comune con il [[naturalismo]] manuelino.
Con la fine dei sessant'anni di [[Unione iberica]], in cui regnarono [[Filippo II di Spagna|Filippo II]], [[Filippo III di Spagna|Filippo III]] e [[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]], e la restaurazione dell'indipendenza, nel 1640, e la conseguente guerra, la ''talha'' in Portogallo si affranca dai modelli barocchi [[castiglia]]ni. In una congiuntura economica difficile, la ''talha'' guadagna importanza, mentre la scultura e la pittura negli altari è drasticamente ridotta. Abbandona i modelli di ispirazione classica, divulgati dai trattati, e quelli internazionali (soprattutto spagnoli), tentando di sviluppare forme nazionali. Si volge alla tradizione artistica portoghese ed esprime il cosiddetto [[stile nazionale portoghese|stile nazionale]]. L'ispirazione è chiaramente derivata dai portali [[Architettura romanica|romanici]] e [[Stile manuelino|manuelini]]. Il sistema di archi ricorda i primi, mentre la decorazione ha molto in comune con il [[Naturalismo (arte)|naturalismo]] manuelino. Sono "macchine" d'altare poderose, composte da archi concentrici, [[colonna tortile|colonne tortili]] sormontate da [[capitello|capitelli]] classici, [[tribuna]] e [[trono]]. La decorazione fa ampio uso di motivi vegetali, basata principalmente su figlie di [[vitis vinifera|vite]] e di [[acanto]] che ricoprono tutto l'insieme, in perfetta armonia con angeli e uccelli. L'altare è indubbiamente barocco, ma con caratteristiche chiaramente opposte ai modelli spagnoli. Di nuovo, in un momento di difficoltà economica, la'' talha dourada'' dà un'immagine di splendore a fronte di un costo ridotto, contribuendo ad affermare la causa portoghese.
Sono "macchine" d'altare poderose, composte da archi concentrici, [[colonna tortile|colonne tortili]] sormontate da [[capitello|capitelli]] classici, [[tribuna]] e [[trono]]. La decorazione fa ampio uso di motivi vegetali, basata principalmente su figlie di [[vite]] e di [[acanto]] che ricoprono tutto l'insieme, in perfetta armonia con angeli e uccelli. L'altare è indubbiamente barocco, ma con caratteristiche chiaramente opposte ai modelli spagnoli. Di nuovo, in un momento di difficoltà economica, la'' talha dourada'' dà un'immagine di splendore a fronte di un costo ridotto, contribuendo ad affermare la causa portoghese.


Non per nulla [[Giovanni V del Portogallo|Giovanni V]] fu chiamato il magnifico. La pace iberica, combinata con la scoperta dell'oro e dei diamanti brasiliani, rende il Portogallo improvvisamente il paese più ricco d'Europa, consentendo il pieno sviluppo del barocco internazionale in tutte le forme artistiche. La ''talha'' non fa eccezione. Durante il regno di Giovanni V il gusto portoghese si adatta ai modelli internazionali e prende il nome di [[stile giovannino]]. Trasforma gli archivolti in finiture rifinite, incorpora gli angeli, quasi scultorei, in insiemi pieni di ghirlande, forme vegetali, uccelli ed elementi architettonici. Mantiene le colonne tortili, la tribuna e il trono. La decorazione suggerisce di più la scultura e si diffonde per tutta la chiesa, giungendo all'estremo di coprire letteralmente l'intera superficie disponibile - volte, pareti, colonne, archi e [[pulpito|pulpiti]]. Ci sono esempi notevoli disseminati dal Nord al Sud del Portogallo, ma quelli principali sono senza dubbio la [[chiesa di San Francesco (Porto)|chiesa di San Francesco]] e la [[chiesa di Santa Chiara (Porto)|chiesa di Santa Chiara]], entrambe a [[Porto (Portogallo)|Porto]]. Le due chiese sono ricoperte da un'eccellente ''talha dourada'' barocca, con un effetto globale stupefacente. Benché Santa Chiara sia più elegante, San Francesco, che è un edificio gotico, sorprende per l'eccellente uso dello spazio. Bisogna anche notare che l'enorme patrimonio artistico di Porto ha un gran numero di esempi, assolutamente notevoli, nelle chiese della città.
Non per nulla [[Giovanni V del Portogallo|Giovanni V]] fu chiamato il magnifico. La pace iberica, combinata con la scoperta dell'oro e dei diamanti brasiliani, rende il Portogallo improvvisamente il paese più ricco d'Europa, consentendo il pieno sviluppo del barocco internazionale in tutte le forme artistiche. La ''talha'' non fa eccezione. Durante il regno di Giovanni V il gusto portoghese si adatta ai modelli internazionali e prende il nome di [[stile giovannino]]. Trasforma gli archivolti in finiture rifinite, incorpora gli angeli, quasi scultorei, in insiemi pieni di ghirlande, forme vegetali, uccelli ed elementi architettonici. Mantiene le colonne tortili, la tribuna e il trono. La decorazione suggerisce di più la scultura e si diffonde per tutta la chiesa, giungendo all'estremo di coprire letteralmente l'intera superficie disponibile - volte, pareti, colonne, archi e [[pulpito|pulpiti]]. Ci sono esempi notevoli disseminati dal Nord al Sud del Portogallo, ma quelli principali sono senza dubbio la [[chiesa di San Francesco (Porto)|chiesa di San Francesco]] e la [[chiesa di Santa Chiara (Porto)|chiesa di Santa Chiara]], entrambe a [[Porto (Portogallo)|Porto]]. Le due chiese sono ricoperte da un'eccellente ''talha dourada'' barocca, con un effetto globale stupefacente. Benché Santa Chiara sia più elegante, San Francesco, che è un edificio gotico, sorprende per l'eccellente uso dello spazio. Bisogna anche notare che l'enorme patrimonio artistico di Porto ha un gran numero di esempi, assolutamente notevoli, nelle chiese della città. Per la loro importanza e qualità sono da ricordare:
Per la loro importanza e qualità sono da ricordare:


* il [[monastero di Arouca]];
* il [[monastero di Arouca]];
* il sacrario del [[monastero di Alcobaça]];
* il sacrario del [[monastero di Alcobaça]];
* la [[chiesa della Pena (Lisbona)|chiesa della Pena]] di [[Lisbona]] – l'altare maggiore;
* la [[chiesa della Pena (Lisbona)|chiesa della Pena]] di [[Lisbona]] – l'altare maggiore;
* la [[chiesa di Santa Catarina (Lisbona)|chiesa di Santa Catarina]] di Lisbona – l'altare maggiore;
* la [[chiesa di Santa Caterina (Lisbona)|chiesa di Santa Caterina]] di Lisbona – l'altare maggiore;
* la [[chiesa del convento di Nostra Signora della Concezione di Marvila]] a Lisbona;
* la [[chiesa del convento di Nostra Signora della Concezione di Marvila]] a Lisbona;
* il [[convento della Madre di Dio (Lisbona)|convento della Madre di Dio]] – chiesa, coro alto e basso;
* il [[convento della Madre di Dio (Lisbona)|convento della Madre di Dio]] di Lisbona – chiesa, coro alto e basso;
* la [[cattedrale di Porto]] – l'altare maggiore;
* la [[cattedrale di Porto]] – l'altare maggiore;
* la [[chiesa di Sant'Ildefonso (Porto)|chiesa di Sant'Ildefonso]] a [[Porto (Portogallo)|Porto]] – l'altare maggiore;
* la [[chiesa di Sant'Ildefonso (Porto)|chiesa di Sant'Ildefonso]] a [[Porto (Portogallo)|Porto]] – l'altare maggiore;
* la chiesa del [[monastero di San Benedetto della Vittoria]] a Porto – l'altare maggiore;
* la chiesa del [[monastero di San Benedetto della Vittoria]] a Porto – l'altare maggiore;
* la [[cattedrale di Braga]] – gli organi monumentali;
* la [[cattedrale di Braga]] – gli organi monumentali;
* il [[monastero di Gesù]] ad [[Aveiro]];
* il [[monastero di Gesù]] ad [[Aveiro (Portogallo)|Aveiro]];
* la [[chiesa di Sant'Antonio (Lagos)|chiesa di Sant'Antonio]] a [[Lagos (Portogallo)|Lagos]] – il presbiterio;
* la [[chiesa di Sant'Antonio (Lagos)|chiesa di Sant'Antonio]] a [[Lagos (Portogallo)|Lagos]] – il presbiterio;
* la [[cappella di Nostra Signora della Speranza (São Miguel de Vila Boa)|cappella di Nostra Signora della Speranza]], a [[São Miguel de Vila Boa]].
* la [[cappella di Nostra Signora della Speranza (São Miguel de Vila Boa)|cappella di Nostra Signora della Speranza]], a [[São Miguel de Vila Boa]].


È fondamentale la ''talha'' delle [[carrozza|carrozze]] da parata dell'epoca giovannina. Spiccano le tre carrozze dell'ambasciata di [[Giovanni V del Portogallo|Giovanni V]] al papa, attualmente al [[Museu Nacional dos Coches]] di Lisbona.
È fondamentale la ''talha'' delle [[carrozza|carrozze]] da parata dell'epoca giovannina. Spiccano le tre carrozze dell'ambasciata di [[Giovanni V del Portogallo|Giovanni V]] al papa, attualmente al [[Museo delle carrozze (Lisbona)|Museu Nacional dos Coches]] di Lisbona.
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== O rococó ==
A sucessão de D. João V é assegurada pelo seu filho [[José I de Portugal|D.&nbsp;José]]. A abundância de recursos mantém a política de esplendor e ostentação, graças aos diamantes e metais preciosos do [[Brasil]], permitindo uma arquitectura de luxo, bem como programas decorativos modernos, seguindo o gosto da época.
Apesar de ser uma época de esplendor, o [[rococó]] em Portugal é marcado pela pior catástrofe natural do país e uma das piores acontecida na [[Europa]] – o [[Sismo de Lisboa de 1755|terramoto de 1755]].


== Il rococò ==
A talha rococó subdivide-se em várias correntes ou estilos paralelos e regionais, o que lhe permite manter uma grande variedade e originalidade, de norte a sul de Portugal.
A [[Giovanni V del Portogallo|Giovanni V]] succedette il figlio [[Giuseppe I del Portogallo|Giuseppe I]]. L'abbondanza di risorse economiche mantiene una politica di splendore e ostentazione, grazie ai diamanti e ai metalli preziosi del [[Brasile]] e permette un'architettura di lusso e moderni programmi decorativi, che seguono il gusto del tempo. Sebbene sia un periodo di splendore, il rococò in Portogallo è segnato dalla peggiore catastrofe naturale del paese e uno dei peggiori in Europa - il [[Terremoto di Lisbona del 1755|terremoto del 1755]].
É difícil classificar todas estas variações, porque todas são claramente rococó, sendo no entanto possível, definir as principais tendências, baseadas em alguns elementos estilísticos mais utilizados. Concheados, anjos, volutas, folhas de acanto, puti, colunas, colunas pseudossalomónicas, materiais fingidos e dourados são o vocabulário formal presente.
Assim encontram-se duas grandes tendências na zona de Lisboa. Algumas obras, de claro sabor palaciano, giram em torno da casa real, caracterizadas pela elegância e qualidade dos motivos decorativos. Nota-se, ainda, influências da talha joanina, mas com o vocabulário rococó, e da famosa capela de São João Baptista na [[Igreja de São Roque]] em Lisboa, repleta de pedras semipreciosas.
Destacam-se várias obras da abundante produção, nomeadamente as seguintes:


La ''talha'' rococò si suddivide in diverse correnti parallele e regionali, che le conferiscono una grande varietà e originalità, dal Nord al Sud del Portogallo. È difficile classificare tutte queste variazioni, perché tutte sono chiaramente rococò, ma è possibile definire le tendenze principali, basate su alcuni degli elementi stilistici più usati. Conchiglie, angeli, volute, foglie d'acanto, putti, colonne, colonne pseudotortili, materiali finti e dorati sono il vocabolario formale presente. Nella zona di Lisbona si riscontrano due principali tendenze. Alcune opere, di chiaro sapore palatino, ruotano attorno alla casa reale, caratterizzate dall'eleganza e dalla qualità dei motivi decorativi. Si notano anche influenze della ''talha'' [[stile giovannino|giovannina]], ma con il vocabolario rococò e della famosa cappella di San Giovanni Battista nella [[Chiesa di San Rocco (Lisbona)|chiesa di San Rocco]] a Lisbona, ricolma di pietre semipreziose.
* Capela do [[Palácio Nacional de Queluz]] – Com materiais fingidos simulando mármores coloridos, alguma talha dourada, muito elegante e de sabor clássico. É um conjunto muito colorido.
* Altar principal do [[Convento da Madre de Deus]] em Lisboa – De influência joanina, mantém tribuna e trono, possui o vocabulário típico do rococó, colunas de sabor clássico, menos pesado que o [[barroco]], elegante e requintado. É completamente dourado e está muito bem integrado no conjunto absolutamente notável de talha dourada e [[azulejo]] do {{séc|XVIII}}.


Si distinguono diverse opere di abbondante produzione, soprattutto le seguenti:
Em simultâneo, ainda em Lisboa, as igrejas pombalinas desenvolvem outra tipologia diferente das anteriores. Seguem o espírito da reconstrução pós terramoto, sendo constituídas por materiais prefabricados, fora da cidade, e montados no local da obra. São edifícios com decoração interna seguindo as formas do rococó, materiais fingidos em madeira e estuque, mantendo tribuna e trono no altar principal, colunas, formas arquitectónicas, poucos dourados, alguma pintura (destacam-se as obras de [[Pedro Alexandrino de Carvalho]]) e escultura. Os espaços são agradáveis, suaves, luminosos e, apesar da construção pré-fabricada, bem ao gosto rococó. Destacam-se as seguintes edificações: [[Igreja de Santo António de Lisboa]] (no local onde nasceu [[Santo António de Lisboa|Santo António]]), [[Igreja da Encarnação]], [[Igreja da Madalena]] , [[Basílica de Nossa Senhora dos Mártires]] e muitas outras. Mantendo o vocabulário estético e elementos decorativos pré-fabricados houve a preocupação de as individualizar. Em edifícios menos destruídos tentou-se harmonizar as formas pombalinas com a decoração existente.
* la cappella del [[Palazzo Nazionale di Queluz]] – Con materiali finti che simulano marmi colorati, la ''talha dourada'' è molto elegante e di sapore classico, in un contesto molto colorato.
* l'altare maggiore del [[convento della Madre di Dio (Lisbona)|convento della Madre di Dio]] di Lisbona – Di influenza giovannina, mantiene la tribuna e il trono, ma possiede il vocabolario tipico del rococò, colonne di gusto classico, meno pesante del [[barocco]]. È completamente dorato ed è molto ben integrato nel contesto assolutamente notevole di ''talha dourada'' e [[azulejo]] del XVIII secolo.


Contemporaneamente, sempre a Lisbona, le chiese [[stile pombalino|pombaline]] sviluppano una tipologia diversa dalle precedenti. Seguono lo spirito della ricostruzione post-terremoto, con il ricorso a materiali prefabbricati al di fuori della città e assemblati in loco. Sono edifici con una decorazione interna che segue le forme rococò, materiali finti in legno e stucco, mantenendo la tribuna e il trono nell'altare maggiore, colonne, forme architettoniche, poco dorate, alcune pitture (fra cui le opere di [[Pedro Alexandrino de Carvalho]]) e sculture. Gli spazi sono gradevoli, morbidi, luminosi e, nonostante la costruzione prefabbricata, hanno un gusto rococò. Sono degni di menzione i seguenti edifici: [[chiesa di Sant'Antonio (Lisbona)|chiesa di Sant'Antonio]] di Lisbona, [[chiesa dell'Incarnazione (Lisbona)|chiesa dell'Incarnazione]], [[chiesa della Maddalena (Lisbona)|chiesa della Maddalena]], [[basilica di Nostra Signora dei Martiri]] e molti altri. Mantenendo il vocabolario estetico e gli elementi decorativi prefabbricati nasce la preoccupazione di creare opere uniche. In edifici meno distrutti si è cercato di armonizzare le forme pombaline con la decorazione esistente.
A última corrente presente em Lisboa é de carácter profano e clara influência francesa. Caracteriza-se por sumptuosas decorações palacianas, em talha e estuques dourados ou simulando materiais, bem ao gosto da aristocracia, seguindo a moda francesa, de onde se destaca a sala do trono do [[Palácio Nacional de Queluz]].


L'ultima corrente presente a Lisbona è di carattere profano e chiara influenza francese. È caratterizzata da sontuose decorazioni palatina in ''talha'' e stucchi dorati o materiali finti: risponde al gusto dell'aristocrazia, che segue la moda francese. Spicca fra le sue opere la sala del trono del Palazzo Nazionale di Queluz.
Na zona de [[Coimbra]] existe uma escola regional iniciada com o retábulo principal da Igreja do [[Mosteiro de Santa Cruz]]. São estruturas, sem dúvida, rococó, com características originais próprias, onde a influência pombalina é evidente, nos marmoreados, colunas, tribuna e trono. Em simultâneo ainda fazem lembrar a talha “Joanina”, principalmente no remate superior, com frontões recortados e anjos de carácter escultórico.


Nella zona di [[Coimbra]] esiste una scuola regionale iniziata con l'altare principale della chiesa del [[Monastero della Santa Croce (Coimbra)|Monastero della Santa Croce]]. Sono indubbiamente strutture rococò, con caratteristiche originali proprie, dove l'influenza pombalina è evidente, nei marmi, nelle colonne, nella tribuna e nel trono. Allo stesso tempo, rimandano alla scultura giovannina, principalmente nel registro superiore, con frontoni in pietra tagliata e angeli scolpiti.
No norte de Portugal desenvolve-se um conjunto impressionante de retábulos rococó, mas de características diferentes dos acima referidos, por terem fundido este gosto com o esplendor “Joanino”, de grande qualidade e originalidade. Completamente dourados, associados a pintura ou escultura, construídos com todo o vocabulário do estilo, e sem as referências existentes na zona de Lisboa.
Na zona de [[Braga]], graças à obra de [[André Soares]] evidencia-se outra escola regional de grande qualidade e variedade. A cor e os dourados convivem, em conjuntos de grande elegância e qualidade. Por vezes já existem pequenas notas clássicas mostrando influências ou anunciando o [[Classicismo]] que se aproxima.
No norte de Portugal destacam-se, entre muitas outras, as seguintes obras:


Nel Nord del Portogallo si snoda una serie impressionante di altari rococò, ma con caratteristiche diverse da quelle sopra menzionate, perché hanno fuso questo gusto con lo splendore giovannino, di grande qualità e originalità. Completamente dorati, associati alla pittura o alla scultura, costruiti con tutto il vocabolario dello stile e senza i riferimenti esistenti nella zona di Lisbona. Nella zona di [[Braga]], grazie all'opera di [[André Soares]], si evidenzia un'altra scuola regionale di grande qualità e varietà. Colore e ori convivono in gruppi di grande eleganza e qualità. A volte sono già presenti piccole note classiche che mostrano influenze o che annunciano il [[Classicismo (arte)|classicismo]] che si avvicina. Nel nord del Portogallo, si distinguono tra molte altre le seguenti opere:
* Igreja do [[Mosteiro de Tibães]] – altar principal, arco de triunfo e órgão monumental.
* [[Igreja do Carmo (Porto)]] – capela mor.
* [[Igreja de Nossa Senhora da Vitória (Porto)]] – altar principal.
* [[Igreja de Santa Maria Madalena (Braga)]] – chamada Capela da Falperra – altar principal.


* la chiesa del [[monastero di Tibães]] – l'altare maggiore, l'arco trionfale e l'organo monumentale;
No sul de Portugal a talha é menos frequente devido ao facto de os mármores serem muito abundantes e, em consequência, não ser necessário desenvolver estruturas em madeira a imitá-los. No entanto existem exemplos notáveis no [[Alentejo]] e [[Algarve]], de características diferentes do restante país. Esta originalidade é visível nomeadamente em [[Évora]], destacando-se no sul os seguintes exemplos:
* la [[chiesa del Carmine (Porto)|chiesa del Carmine]] a [[Porto (Portogallo)|Porto]] – il presbiterio;
* la [[chiesa di Nostra Signora della Vittoria (Porto)|chiesa di Nostra Signora della Vittoria]] a Porto – l'altare maggiore;
* la [[chiesa di Santa Maria Maddalena (Braga)|chiesa di Santa Maria Maddalena]] a [[Braga]] – l'altare maggiore.


Al Sud del Portogallo la ''talha'' è meno frequente per il fatto che i marmi sono più abbondanti e, di conseguenza, non è necessario costruire strutture in legno per imitarli. Tuttavia esistono esempi notevoli in [[Alentejo]] e in [[Algarve]], con caratteristiche differenti dal resto del paese. Questa originalità è visibile soprattutto a [[Évora]]. Fra gli esempi più notevoli vi sono:
* [[Convento do Carmo (Évora)]]
* [[Convento dos Remédios (Évora)]] – conjunto absolutamente notável.
* [[Convento de São José (Évora)]]
* [[Igreja das Mercês (Évora)]]
* [[Igreja de São Francisco (Faro)]] – notável mistura entre talha e azulejo


* il [[Convento del Carmine (Évora)|convento del Carmine]] a [[Évora]];
É fundamental nova referência à talha dos coches de aparato desta época. O reinado de [[Maria I de Portugal|D.&nbsp;Maria&nbsp;I]] produz os últimos exemplares de coches de grande aparato, na tradição barroca mas seguindo o gosto rococó, actualmente no [[Museu Nacional dos Coches]] em Lisboa.
* il [[Convento dei Rimedi (Évora)|convento dei Rimedi]] a Évora;
* il [[Convento di San Giuseppe (Évora)|convento di San Giuseppe]] a Évora;
* la [[Chiesa della Mercede (Évora)|chiesa della Mercede]] a Évora;
* la [[Chiesa di San Francesco (Faro)|Chiesa di San Francesco]] a [[Faro (Portogallo)|Faro]].

Anche in quest'epoca è importante la presenza della ''talha'' sulle carrozze. Durante il regno di [[Maria I del Portogallo|Maria I]] si producono le ultime carrozze da grande parata, nella tradizione barocca, ma seguendo il gusto rococò. Attualmente sono conservate al [[Museo delle carrozze (Lisbona)|Museu Nacional dos Coches]] di Lisbona.


== Neoclassicismo ==
== Neoclassicismo ==
O [[neoclassicismo]] marca o fim da talha de grande qualidade em Portugal. Como o número de igrejas construídas é quase nulo nesta conturbada época, os exemplares são muito raros. Seguem os modelos clássicos romanos e, devido à necessidade de respeitar as ordens arquitectónicas clássicas perdem a originalidade. Mesmo assim existem alguns exemplos dignos de nota como a [[Igreja da Venerável Ordem Terceira de São Francisco|Igreja da Ordem Terceira de São Francisco]] e o altar da [[Igreja da Lapa (Porto)]], entre outros.
Il [[neoclassicismo]] segna la fine della ''talha'' di grande qualità in Portogallo. Poiché il numero di chiese costruite è quasi nullo in quest'epoca travagliata, gli esempi sono molto rari. Seguono i modelli classici romani e, per via della necessità di rispettare gli ordini architettonici classici perdono di originalità. Ciò nonostante esistono alcuni esempi degni di nota come la [[chiesa del Terz'ordine di San Francesco (Porto)|chiesa del Terz'ordine di San Francesco]] e l'altare della [[chiesa di Lapa (Porto)|chiesa di Lapa]], entrambe a [[Porto (Portogallo)|Porto]].
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== Bibliografia ==
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Talha dourada nel monastero di Tibães, riferimento del rococò portoghese, opera dell'architetto André Soares, 1757-1760, Braga

La talha dourada è una tecnica scultorea in cui il legno è scolpito (talhado in portoghese) e successivamente dorato, o sia, rivestito da una pellicola d'oro. Questa tecnica, principalmente associata all'architettura, ebbe un periodo di grande diffusione nella Penisola iberica e nelle sue colonie durante l'epoca barocca in cui si dà risalto al gioco di volumi. Diventò una delle principali caratteristiche del barocco del Nord del Portogallo, insieme con l'azulejo, nei secoli XVII e XVIII, specialmente nell'interno di chiese e cappelle, e soprattutto per gli altari. Per una commessa di talha dourada era necessario il lavoro di vari artigiani sotto la guida di un maestro.

Talha in Portogallo

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Altare in talha dourada all'interno della chiesa di Camarate.

La talha in Portogallo è una delle espressioni artistiche, insieme con l'azulejo, di carattere più originale e abbondante. È normalmente legata alla decorazione interna di chiese e cattedrali, ma entra a far parte anche della decorazione di saloni nobili in palazzi e grandi edifici pubblici. La talha dourada si distingue principalmente per gli impressionanti complessi scultorei degli altari nella maggior parte delle chiese portoghesi. Si sviluppa a partire dall'epoca gotica, assumendo caratteristiche nazionali durante il XVII secolo ed ebbe il suo massimo splendore durante il regno di Giovanni V. Nel XIX secolo andò perdendo importanza, limitandosi a copiare modelli del passato, e finisce per sparire con la fine del neogotico.

La talha dourada è un modo molto impressionante e relativamente semplici di trasformare uno spazio in un luogo di lusso e ostentazione, in quanto il legno è facile da scolpire e da ricoprire con foglia d'oro. Il risultato si adatta al gusto dell'epoca, è più economico e più impressionante di altri tipi di decorazione, tecnicamente più esigenti, come la scultura in pietra o la pittura. I costi della struttura decorativa sono infatti inferiori al costo necessario per lo stesso lavoro su un altro supporto (eccetto l'azulejo), perché la quantità di oro richiesta è relativamente piccola. Non è necessario che gli artisti posseggano la formazione specifica di uno scultore o di un pittore, e così si ottiene un risultato finale sorprendentemente buono ed economico. Le forme decorative sono tratte dall'architettura e dai trattati che circolano in tutta Europa e annunciano le novità nell'arte, ma durante il XVII secolo sviluppano un vocabolario tipicamente portoghese. Quando questa tecnica viene esportata nelle colonie dell'impero, si adatta alle forme e agli artisti locali, come si può vedere in Brasile o in Oriente.

È molto usuale per l'artista intagliatore rispondere a commesse regionali che garantiscono l'attività del suo laboratorio, a volte facendo diverse opere vicine in una certa area geografica. Ci sono stati esempi davvero notevoli, che confermano il prestigio dei creatori di magnifiche "macchine" d'altare dal Nord al Sud del Portogallo. Sebbene all'epoca non fossero considerati veri scultori, il risultato finale spesso contraddice questa idea. Esistono anche esempi policromi, bianchi o nel colore naturale del legno, ma senza l'impatto visivo della talha dourada. La loro associazione con la pittura o l'azulejo rende i programmi decorativi più complessi, aumentando o diminuendo il prezzo dell'opera.

Gotico, manuelino e rinascimento

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L'evoluzione della talha dourada in Portogallo ha un percorso molto interessante. S'inizia durante il periodo gotico seguendo modelli architettonici, così come la scultura e l'oreficeria, e ricorre al vocabolario decorativo dello stile. Archi ogivali, guglie, colonne, ecc. sono associati con la scultura, a volte con la pittura, senza compartimentare i generi come verrà fatto in seguito. Sono strutture policrome, con l'oro riservato principalmente per la parte architettonica. Benché poche opere siano pervenute ai nostri giorni, poiché la stragrande maggioranza è stata sostituita durante il periodo barocco, è noto che ha seguito il gusto internazionale, fra cui si distingue l'altare maggiore della Cattedrale vecchia di Coimbra.

Il periodo manuelino segue anche l'architettura usando il vocabolario presente principalmente nei portali, dando molta importanza all'araldica, alla sfera armillare, alla croce di Cristo, agli elementi naturalistici e ad alcune sculture. Gli esempi principali sono il Convento dell'Ordine di Cristo a Tomar e il Monastero di Alcobaça, sono scomparsi, ma resta ancora il coro monumentale del Monastero della Santa Croce a Coimbra. La talha dourada è associato alle superficie in legno, seguendo ancora il gusto del Nord Europa, fatto che non sorprende sapendo che il suo autore è il maestro fiammingo Machim.

Il Rinascimento continua a seguire la decorazione architettonica, non facendo questione di mettere l'oro nella talha, associando pittura e scultura, ma seguendo l'immaginario classico, ampiamente divulgato dai trattati dell'epoca. Ancora una volta, la decorazione in legno scolpito è molto vicina alle forme destinate alla pietra, visibile nei portali, nelle tombe o nell'oreficeria. L'esistenza di grandi altari di pietra o di grandi retablos dipinti non permisero lo sviluppo della talha come forma di espressione autonoma, relegandola al rango di un'arte decorativa ancillare rispetto a espressioni più erudite. È necessario attendere il Manierismo perché sorgano le condizioni necessarie per lo sviluppo della talha dourada.

Una serie di fattori, soprattutto di ordine economico, porta all'espansione della talha dourada durante il periodo manierista. La crisi economica della fine del XVI secolo, la crescente importanza dei Gesuiti, la perdita del commercio delle spezie e, infine, la morte del re Sebastiano I a Ksar El Kebir causarono una graduale diminuzione delle fonti di reddito e, quindi, la riduzione dei grandi programmi di pittura o scultura, cari per essere considerati la grande arte, e più controllati per obbedire alle regole imposte dal Concilio di Trento. La talha è la forma decorativa ideale per un tempo che oscilla tra la crisi economica e la crisi dei valori, risultante dalla rottura tra cattolici e protestanti. Oltre ad essere più economica, è abbagliante - dando l'idea di ricchezza - e si adatta perfettamente a tutti gli orientamenti della Chiesa cattolica, esplorando essenzialmente la forma architettonica. L'altare diventa un complesso di natura architettonica, spesso disegnato da architetti e successivamente adattato dall'artigiano alla sua (maggiore o minore) tecnica personale, dorato e dipinto o scolpito, ma sicuramente meno di quanto sarebbe necessario, senza l'intaglio; copre completamente il muro a cui è destinato e funge, sul fondo, da lussuosa cornice. È, tuttavia, in questo momento che la talha diventa autonoma e abbandona la funzione di semplice incorniciatura di opere d'arte. Queste, collocate in nicchie, assumono una grande importanza. Il complesso è strutturato in piani, come negli edifici, con una gamma di soluzioni diverse. Sono possibili impostazioni di archi di trionfo, con un tabernacolo scolpito, di solito in un presbiterio profondo, che consente di vedere lo spazio dietro all'altare, spazio in genere molto decorato. In questo tipologia si distinguono gli importantissimi altari maggiori monumentali della chiesa di San Domenico di Benfica e la chiesa della Luce di Carnide, a Lisbona. Se l'altare di Benfica è di grande erudizione, con forme classiche eleganti e poca pittura, mantenendo la talha come elemento centrale del complesso, a Carnide è protagonista lo splendore della pittura, eseguita da Francisco Venegas con la collaborazione di Diogo Teixeira, senza nulla togliere al valore artistico del legno. L'altare maggiore della chiesa di San Rocco a Lisbona appartiene ad un altro gruppo, tipico delle chiese dei gesuiti (San Rocco a Lisbona è la principale chiesa della Compagnia per l'intero impero portoghese), caratterizzato da decorazioni di alta qualità, ben strutturato, con chiaro riferimento classico, diversi piani, colonne e spazi ben compartimentati. Lo schema sarà molto ripetuto nelle chiese dei gesuiti. Nella cattedrale di Portalegre si trova una variante di questo schema. La pala d'altare è incorniciata da un insieme elegantemente classico di colonne, fregi, rilievi e sculture, che provocano un effetto opposto a tutto il resto. Sono sparsi in tutto il Portogallo (principalmente), in Brasile e a Goa innumerevoli altari degni di riferimento.

Talha dourada barocca, Chiesa e convento di San Francesco (Salvador) (1708-1752), Brasile

È la fase più monumentale per la talha in Portogallo e in Brasile. Gli esempi sono numerosi e di grande qualità su entrambe le sponde dell'Atlantico.

Con la fine dei sessant'anni di Unione iberica, in cui regnarono Filippo II, Filippo III e Filippo IV, e la restaurazione dell'indipendenza, nel 1640, e la conseguente guerra, la talha in Portogallo si affranca dai modelli barocchi castigliani. In una congiuntura economica difficile, la talha guadagna importanza, mentre la scultura e la pittura negli altari è drasticamente ridotta. Abbandona i modelli di ispirazione classica, divulgati dai trattati, e quelli internazionali (soprattutto spagnoli), tentando di sviluppare forme nazionali. Si volge alla tradizione artistica portoghese ed esprime il cosiddetto stile nazionale. L'ispirazione è chiaramente derivata dai portali romanici e manuelini. Il sistema di archi ricorda i primi, mentre la decorazione ha molto in comune con il naturalismo manuelino. Sono "macchine" d'altare poderose, composte da archi concentrici, colonne tortili sormontate da capitelli classici, tribuna e trono. La decorazione fa ampio uso di motivi vegetali, basata principalmente su figlie di vite e di acanto che ricoprono tutto l'insieme, in perfetta armonia con angeli e uccelli. L'altare è indubbiamente barocco, ma con caratteristiche chiaramente opposte ai modelli spagnoli. Di nuovo, in un momento di difficoltà economica, la talha dourada dà un'immagine di splendore a fronte di un costo ridotto, contribuendo ad affermare la causa portoghese.

Non per nulla Giovanni V fu chiamato il magnifico. La pace iberica, combinata con la scoperta dell'oro e dei diamanti brasiliani, rende il Portogallo improvvisamente il paese più ricco d'Europa, consentendo il pieno sviluppo del barocco internazionale in tutte le forme artistiche. La talha non fa eccezione. Durante il regno di Giovanni V il gusto portoghese si adatta ai modelli internazionali e prende il nome di stile giovannino. Trasforma gli archivolti in finiture rifinite, incorpora gli angeli, quasi scultorei, in insiemi pieni di ghirlande, forme vegetali, uccelli ed elementi architettonici. Mantiene le colonne tortili, la tribuna e il trono. La decorazione suggerisce di più la scultura e si diffonde per tutta la chiesa, giungendo all'estremo di coprire letteralmente l'intera superficie disponibile - volte, pareti, colonne, archi e pulpiti. Ci sono esempi notevoli disseminati dal Nord al Sud del Portogallo, ma quelli principali sono senza dubbio la chiesa di San Francesco e la chiesa di Santa Chiara, entrambe a Porto. Le due chiese sono ricoperte da un'eccellente talha dourada barocca, con un effetto globale stupefacente. Benché Santa Chiara sia più elegante, San Francesco, che è un edificio gotico, sorprende per l'eccellente uso dello spazio. Bisogna anche notare che l'enorme patrimonio artistico di Porto ha un gran numero di esempi, assolutamente notevoli, nelle chiese della città. Per la loro importanza e qualità sono da ricordare:

È fondamentale la talha delle carrozze da parata dell'epoca giovannina. Spiccano le tre carrozze dell'ambasciata di Giovanni V al papa, attualmente al Museu Nacional dos Coches di Lisbona.

A Giovanni V succedette il figlio Giuseppe I. L'abbondanza di risorse economiche mantiene una politica di splendore e ostentazione, grazie ai diamanti e ai metalli preziosi del Brasile e permette un'architettura di lusso e moderni programmi decorativi, che seguono il gusto del tempo. Sebbene sia un periodo di splendore, il rococò in Portogallo è segnato dalla peggiore catastrofe naturale del paese e uno dei peggiori in Europa - il terremoto del 1755.

La talha rococò si suddivide in diverse correnti parallele e regionali, che le conferiscono una grande varietà e originalità, dal Nord al Sud del Portogallo. È difficile classificare tutte queste variazioni, perché tutte sono chiaramente rococò, ma è possibile definire le tendenze principali, basate su alcuni degli elementi stilistici più usati. Conchiglie, angeli, volute, foglie d'acanto, putti, colonne, colonne pseudotortili, materiali finti e dorati sono il vocabolario formale presente. Nella zona di Lisbona si riscontrano due principali tendenze. Alcune opere, di chiaro sapore palatino, ruotano attorno alla casa reale, caratterizzate dall'eleganza e dalla qualità dei motivi decorativi. Si notano anche influenze della talha giovannina, ma con il vocabolario rococò e della famosa cappella di San Giovanni Battista nella chiesa di San Rocco a Lisbona, ricolma di pietre semipreziose.

Si distinguono diverse opere di abbondante produzione, soprattutto le seguenti:

  • la cappella del Palazzo Nazionale di Queluz – Con materiali finti che simulano marmi colorati, la talha dourada è molto elegante e di sapore classico, in un contesto molto colorato.
  • l'altare maggiore del convento della Madre di Dio di Lisbona – Di influenza giovannina, mantiene la tribuna e il trono, ma possiede il vocabolario tipico del rococò, colonne di gusto classico, meno pesante del barocco. È completamente dorato ed è molto ben integrato nel contesto assolutamente notevole di talha dourada e azulejo del XVIII secolo.

Contemporaneamente, sempre a Lisbona, le chiese pombaline sviluppano una tipologia diversa dalle precedenti. Seguono lo spirito della ricostruzione post-terremoto, con il ricorso a materiali prefabbricati al di fuori della città e assemblati in loco. Sono edifici con una decorazione interna che segue le forme rococò, materiali finti in legno e stucco, mantenendo la tribuna e il trono nell'altare maggiore, colonne, forme architettoniche, poco dorate, alcune pitture (fra cui le opere di Pedro Alexandrino de Carvalho) e sculture. Gli spazi sono gradevoli, morbidi, luminosi e, nonostante la costruzione prefabbricata, hanno un gusto rococò. Sono degni di menzione i seguenti edifici: chiesa di Sant'Antonio di Lisbona, chiesa dell'Incarnazione, chiesa della Maddalena, basilica di Nostra Signora dei Martiri e molti altri. Mantenendo il vocabolario estetico e gli elementi decorativi prefabbricati nasce la preoccupazione di creare opere uniche. In edifici meno distrutti si è cercato di armonizzare le forme pombaline con la decorazione esistente.

L'ultima corrente presente a Lisbona è di carattere profano e chiara influenza francese. È caratterizzata da sontuose decorazioni palatina in talha e stucchi dorati o materiali finti: risponde al gusto dell'aristocrazia, che segue la moda francese. Spicca fra le sue opere la sala del trono del Palazzo Nazionale di Queluz.

Nella zona di Coimbra esiste una scuola regionale iniziata con l'altare principale della chiesa del Monastero della Santa Croce. Sono indubbiamente strutture rococò, con caratteristiche originali proprie, dove l'influenza pombalina è evidente, nei marmi, nelle colonne, nella tribuna e nel trono. Allo stesso tempo, rimandano alla scultura giovannina, principalmente nel registro superiore, con frontoni in pietra tagliata e angeli scolpiti.

Nel Nord del Portogallo si snoda una serie impressionante di altari rococò, ma con caratteristiche diverse da quelle sopra menzionate, perché hanno fuso questo gusto con lo splendore giovannino, di grande qualità e originalità. Completamente dorati, associati alla pittura o alla scultura, costruiti con tutto il vocabolario dello stile e senza i riferimenti esistenti nella zona di Lisbona. Nella zona di Braga, grazie all'opera di André Soares, si evidenzia un'altra scuola regionale di grande qualità e varietà. Colore e ori convivono in gruppi di grande eleganza e qualità. A volte sono già presenti piccole note classiche che mostrano influenze o che annunciano il classicismo che si avvicina. Nel nord del Portogallo, si distinguono tra molte altre le seguenti opere:

Al Sud del Portogallo la talha è meno frequente per il fatto che i marmi sono più abbondanti e, di conseguenza, non è necessario costruire strutture in legno per imitarli. Tuttavia esistono esempi notevoli in Alentejo e in Algarve, con caratteristiche differenti dal resto del paese. Questa originalità è visibile soprattutto a Évora. Fra gli esempi più notevoli vi sono:

Anche in quest'epoca è importante la presenza della talha sulle carrozze. Durante il regno di Maria I si producono le ultime carrozze da grande parata, nella tradizione barocca, ma seguendo il gusto rococò. Attualmente sono conservate al Museu Nacional dos Coches di Lisbona.

Neoclassicismo

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Il neoclassicismo segna la fine della talha di grande qualità in Portogallo. Poiché il numero di chiese costruite è quasi nullo in quest'epoca travagliata, gli esempi sono molto rari. Seguono i modelli classici romani e, per via della necessità di rispettare gli ordini architettonici classici perdono di originalità. Ciò nonostante esistono alcuni esempi degni di nota come la chiesa del Terz'ordine di San Francesco e l'altare della chiesa di Lapa, entrambe a Porto.

  • Natália Marinho Ferreira Alves, A Arte da Talha no Porto na Época Barroca (Artistas e Clientela. Materiais e Técnica), 2 voll., Porto, Câmara Municipal do Porto, 1989.
  • Domingos de Pinho Brandão, Obra de Talha Dourada, Ensamblagem e Pintura na Cidade e na Diocese do Porto, Volumes 1 a 4, Porto, Diocese do Porto, 1984-1987

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