Capo Piccolo: differenze tra le versioni
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{{Capo geografico |
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Il sito di '''Capo Piccolo''', nel comune di [[Isola di Capo Rizzuto]], in provincia di [[Crotone]], è un promontorio naturalmente fortificato proteso sul [[mar Ionio]] nell'arco di costa compreso tra [[Capo Rizzuto]] e Le Castella. Geologicamente è una piattaforma di arenarie pleistoceniche poggianti su argille plioceniche. Nel 1977 uno sbancamento metteva in luce, nella fascia sud-orientale, materiali archeologici in situ. Numerosi vasi ad impasto vennero recuperati pressoché integri. Lo scopritore, l'archeologo [[Domenico Marino]], rinvenne pure un frammento di ceramica figulina tornita e dipinta e, inoltre, scorie di rame e un frammento di matrice litica per la fusione di manico e lama di pugnale. |
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{{Sito archeologico |
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'''Capo Piccolo''' è un [[sito archeologico]] nel comune di [[Isola di Capo Rizzuto]] ([[Provincia di Crotone|KR]]), in [[Italia]]. |
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== Geografia == |
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Tra le forme ceramiche si distinguono: tegami, scodelloni, "fruttiere", ciotole a corpo arrotondato, tazze, olle, dolii e un grande frammento di colatoio tronco-conico. Alcuni elementi (una "fruttiera" biansata, un frammento di ansa ad "orecchie equine" e un vaso globulare con ansa a nastro verti¬cale "pizzuta" sopraelevata) riportano a possibili influssi dalla facies siciliana di Rodì-Tindari-Vallelunga. |
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Il sito dà nome ad alcune ''[[facies]]'' dell'[[Età del Bronzo]] Antico e Medio e si trova su un promontorio naturalmente fortificato proteso sul [[mar Ionio]], lungo la costa tra [[Capo Rizzuto]] e [[Le Castella (Isola di Capo Rizzuto)|Le Castella]]. Geologicamente è una piattaforma di [[Arenaria|arenarie]] [[pleistoceniche]] poggianti su [[argille]] [[pliocene|plioceniche]]. |
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== Archeologia == |
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Il frammento di ceramica figulina tornita presenta un motivo dipinto a spirale piuttosto irregolare. Secondo L.Vagnetti è pertinente alla spalla di un vaso chiuso (brocca o giaretta) di medie dimensioni. I confronti riporterebbero alla produzione cretese insulare o a produzioni "minoicizzanti" del Peloponneso riferibili al TM I A o al TE I-II. |
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Nel [[1977]] uno sbancamento abusivo mise in luce, nella fascia sud-orientale, materiali archeologici ''[[in situ]]'', furono recuperati numerosi vasi ad impasto quasi del tutto integri. In seguito il promontorio fu interessato da diversi interventi edilizi abusivi che modificarono irreparabilmente l'ambiente originario. |
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Nel [[1986]] e nel [[1988]] furono condotti alcuni saggi archeologico nel settore centrale del sito, individuando strati del [[Bronzo Antico]] 2 e del [[Bronzo Medio]] 1-2 con evidenti influssi dal Protoappenninico B apulo-materano e dalle ''facies'' contemporanee della [[Sicilia]]. L'analisi della [[stratigrafia (archeologia)|stratigrafia]] e dei materiali ritrovati ha permesso di riconoscere una ''[[facies]]'' locale - chiamata Capo Piccolo 1 - collegata a quella di Cessaniti del Promontorio di Tropea. I livelli superiori del sito hanno restituito invece materiali riferibili ad un aspetto locale - ''facies'' di Capo Piccolo 2 - della ''facies'' di [[Rodì]]-[[Tindari]]-[[Vallelunga Pratameno|Vallelunga]], correlabile a quella di Torre Sant'Irene del Promontorio di Tropea: qui sono presenti importazioni egee attribuibili alle prime fasi del [[Elladico|Tardo Elladico]]. |
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Dopo il 1977 il promontorio di Capo Piccolo, in particolare la fascia occidentale, è stato interessato da svariati interventi edilizi abusivi che hanno modificato l'ambiente originario. |
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I reperti sono conservati ed in parte esposti presso il [[Museo Archeologico Nazionale di Crotone]]. |
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Nel 1986 e nel 1988 sono stati condotti una serie di saggi nella fascia centrale. I saggi del 1986 hanno permesso di individuare livelli residui di una facies del Bronzo antico 2 e del Bronzo medio 1-2 con evidenti influssi dal "protoappenninico B" apulo-materano e dalle contemporanee facies della Sicilia. Tra le ceramiche d'impasto vi sono ciotole carenate con anse a sopraelevazione asciforme. E' rilevante un frammento di ceramica figulina tornita con due bande di colore bruno, ulteriore conferma della presenza di materiali egei. |
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Nei saggi 4 A-B-C si poté individuare un lembo di una "struttura" costituita da pietre di arenaria e zolle di intonaco concotto. |
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* S. Bianco, D. Marino, "L'insediamento di Capo Piccolo di Isola di Capo Rizzuto (Catanzaro)", in ''Rassegna di Archeologia'' 10 (1991-1992), pp. 754–755. |
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Dalla campagna del 1988 vengono numerosi vasi, per lo più di forma chiusa, quasi interamente ricomponibili. Di particolare rilievo un largo focolare, posto entro una fossa nella roccia di base, con uno spesso riempimento carbonioso. Anche in questa campagna è stato rinvenuto un frammento di ceramica figulina relativo al piede di una forma skiphoide con tracce di una banda di colore bruno, collocabile, come i precedenti, nel periodo iniziale dei contatti tra mondo egeo e Italia meridionale. |
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⚫ | * D. Marino, "L'insediamento dell'Età del Bronzo di Capo Piccolo: antica metallurgia e primi contatti egeo-micenei nella Calabria ionica", in ''Sicilia Archeologica'' XXXIII, fasc. 98 (2000), pp. 145–158 ([https://www.gruppoarcheologicokr.it/biblioteca/domenico-marino-linsediamento-delleta-del-bronzo-di-capo-piccolo-2000/ Archivio-Biblioteca del Gruppo Archeologico Krotoniate]). |
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[[Categoria:Isola di Capo Rizzuto]] |
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[[Categoria:Siti archeologici della provincia di Crotone]] |
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Versione attuale delle 12:24, 27 dic 2023
Capo Piccolo | |
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Stato | Italia |
Regione | Calabria |
Provincia | Crotone |
Comune | Isola di Capo Rizzuto |
Massa d'acqua | Mar Ionio |
Coordinate | 38°54′43.66″N 17°04′30.72″E |
Mappa di localizzazione | |
Capo Piccolo | |
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Utilizzo | Area archeologica |
Epoca | Età del Bronzo |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Isola di Capo Rizzuto |
Mappa di localizzazione | |
Capo Piccolo è un sito archeologico nel comune di Isola di Capo Rizzuto (KR), in Italia.
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]Il sito dà nome ad alcune facies dell'Età del Bronzo Antico e Medio e si trova su un promontorio naturalmente fortificato proteso sul mar Ionio, lungo la costa tra Capo Rizzuto e Le Castella. Geologicamente è una piattaforma di arenarie pleistoceniche poggianti su argille plioceniche.
Archeologia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1977 uno sbancamento abusivo mise in luce, nella fascia sud-orientale, materiali archeologici in situ, furono recuperati numerosi vasi ad impasto quasi del tutto integri. In seguito il promontorio fu interessato da diversi interventi edilizi abusivi che modificarono irreparabilmente l'ambiente originario.
Nel 1986 e nel 1988 furono condotti alcuni saggi archeologico nel settore centrale del sito, individuando strati del Bronzo Antico 2 e del Bronzo Medio 1-2 con evidenti influssi dal Protoappenninico B apulo-materano e dalle facies contemporanee della Sicilia. L'analisi della stratigrafia e dei materiali ritrovati ha permesso di riconoscere una facies locale - chiamata Capo Piccolo 1 - collegata a quella di Cessaniti del Promontorio di Tropea. I livelli superiori del sito hanno restituito invece materiali riferibili ad un aspetto locale - facies di Capo Piccolo 2 - della facies di Rodì-Tindari-Vallelunga, correlabile a quella di Torre Sant'Irene del Promontorio di Tropea: qui sono presenti importazioni egee attribuibili alle prime fasi del Tardo Elladico.
I reperti sono conservati ed in parte esposti presso il Museo Archeologico Nazionale di Crotone.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- S. Bianco, D. Marino, "L'insediamento di Capo Piccolo di Isola di Capo Rizzuto (Catanzaro)", in Rassegna di Archeologia 10 (1991-1992), pp. 754–755.
- D. Marino, "L'insediamento dell'Età del Bronzo di Capo Piccolo: antica metallurgia e primi contatti egeo-micenei nella Calabria ionica", in Sicilia Archeologica XXXIII, fasc. 98 (2000), pp. 145–158 (Archivio-Biblioteca del Gruppo Archeologico Krotoniate).