Angela Carter: differenze tra le versioni
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|Nome = Angela |
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|Cognome = Carter |
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|PostCognomeVirgola = nata '''Angela Olive Stalker''' |
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|Sesso = F |
|Sesso = F |
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|LuogoNascita = Eastbourne |
|LuogoNascita = Eastbourne |
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|GiornoMeseMorte = 16 febbraio |
|GiornoMeseMorte = 16 febbraio |
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|AnnoMorte = 1992 |
|AnnoMorte = 1992 |
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|Epoca = 1900 |
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|Attività = scrittrice |
|Attività = scrittrice |
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|Attività2 = giornalista |
|Attività2 = giornalista |
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|Epoca = 1900 |
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|Nazionalità = britannica |
|Nazionalità = britannica |
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|PostNazionalità = , conosciuta per le sue opere [[femminismo|femministe]], di [[realismo magico]] e di [[fantascienza]]. La sua prosa concilia l'[[Letteratura horror|horror]]-[[fantasy]] più macabro con la [[commedia]] [[Erotismo|erotica]] |
|PostNazionalità = , conosciuta per le sue opere [[femminismo|femministe]], di [[realismo magico]] e di [[fantascienza]]. La sua prosa concilia l'[[Letteratura horror|horror]]-[[fantasy]] più macabro con la [[commedia]] [[Erotismo|erotica]] |
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Nata a [[Eastbourne]], Sussex, nel 1940, Angela Olive Stalker si trasferì sin da piccola con la nonna materna nello Yorkshire. L'adolescenza la vide combattere con l'[[anoressia nervosa]]. Seguendo le orme del padre, cominciò a lavorare come [[giornalista]] per il ''Croydon Advertiser''. Frequentò l'Università di Bristol dove studiò [[Letteratura inglese]]. |
Nata a [[Eastbourne]], Sussex, nel 1940, Angela Olive Stalker si trasferì sin da piccola con la nonna materna nello Yorkshire. L'adolescenza la vide combattere con l'[[anoressia nervosa]]. Seguendo le orme del padre, cominciò a lavorare come [[giornalista]] per il ''Croydon Advertiser''. Frequentò l'Università di Bristol dove studiò [[Letteratura inglese]]. |
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Nel 1960 sposò Paul Carter, da cui divorziò dodici anni dopo. Nel 1969 utilizzò il premio del [[Somerset Maugham Award]] per lasciare il marito e volare a [[Tokyo]], dove visse per due anni e dove, affermò, "imparai cosa significa essere donna e mi radicalizzai" (''Nothing Sacred'', 1982). Scrisse a proposito delle sue esperienze in Giappone in due articoli per ''[[New Society]]'' e in una raccolta di racconti, ''[[Fuochi d'artificio (antologia)|Fuochi d'artificio]]'' (1974). Stralci di quell'esperienza si ritrovano anche ne ''[[Le infernali macchine del desiderio del dottor Hoffman]]'' (1972). |
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Le opere di Carter sono reti intertestuali. Si può notare tale influenza nel romanzo ''[[Figlie sagge]]'', in cui si apprezzano i molti riferimenti [[Shakespeare|shakespeariani]]. L'interesse di Angela Carter si rivolse anche alle opere di autori di sesso maschile, come il [[marchese de Sade]] (si veda ''La donna sadiana'') e [[Charles Baudelaire]] (si veda il racconto ''Venere nera''), oltre ad altri padri letterari. Fu però maggiormente ispirata alla [[tradizione]] [[Matriarcato|matriarcale]] del [[racconto]] [[Tradizione orale|orale]]: riscrisse, infatti, molte [[Fiaba|fiabe]] nella sua raccolta dal titolo ''[[La camera di sangue]]'', tra cui ''[[Cappuccetto Rosso]]'', ''[[Barbablù]]'' e due rielaborazioni de ''[[La Bella e la Bestia (fiaba)|La Bella e la Bestia]]''. |
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Successivamente Carter esplorò gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], l'[[Asia]] e l'[[Europa]], agevolata dalla sua fluente conoscenza del francese e del tedesco. Passò buona parte del tempo tra la fine degli anni settanta e gli Ottanta come scrittrice ospite delle università (dove tenne anche corsi di scrittura creativa) tra cui si ricordano l'Università di Sheffield, la Brown University, l'Università di Adelaide e l'Università di East Anglia. Nel 1977 sposò in seconde nozze Mark Pearce. |
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Nel 1960 sposò Paul Carter, da cui divorziò dodici anni dopo. Nel 1969 utilizzò il premio del [[Somerset Maugham Award]] per lasciare il marito e volare a [[Tokyo]], dove visse per due anni e dove, affermò, "imparai cosa significa essere donna e mi radicalizzai" (''Nothing Sacred'', 1982). Scrisse a proposito delle sue esperienze in Giappone in due articoli per ''[[New Society]]'' e in una raccolta di racconti, ''[[Fuochi d'artificio (antologia)|Fuochi d'artificio]]'' (1974). Stralci di quell'esperienza si ritrovano anche ne ''[[Le infernali macchine del desiderio del dottor Hoffman]]'' (1972). Nello stesso periodo, si trovava in Giappone anche [[Roland Barthes]], che pubblicò le proprie esperienze in ''Empire of Signs'' (1970). |
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Fin dalla pubblicazione del suo primo romanzo, ''[[La danza delle ombre]]'' (1966), iniziò ad essere considerata una delle più originali scrittrici britanniche. Seguirono altri otto romanzi, tra cui ''[[La bottega dei giocattoli]]'' (1967), premiato con il [[John Llewellyn Rhys Prize]]<ref>{{cita web|url=https://www.foyles.co.uk/public/biblio/prizedetails.aspx?prizeid=1019|titolo=The John Llewellyn Rhys Prize|lingua=en|accesso=30 aprile 2020}}</ref>, ''[[Several Perceptions]]'' (1968), premiato con il Somerset Maugham Award<ref>{{cita web|url=https://www.societyofauthors.org/Prizes/Society-of-Authors-Awards/Somerset-Maugham/Past-winners|titolo=Albo d'oro|lingua=en|accesso=30 aprile 2020|dataarchivio=27 agosto 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210827214336/https://www.societyofauthors.org/Prizes/Society-of-Authors-Awards/Somerset-Maugham/Past-winners|urlmorto=sì}}</ref>, e ''[[Notti al circo]]'' (1984), premiato con il [[James Tait Black Memorial Prize]]<ref>{{cita web|url=https://www.ed.ac.uk/events/james-tait-black/winners/fiction|titolo=Fiction winners|lingua=en|accesso=30 aprile 2020}}</ref>. Un altro riconoscimento, il Cheltenham Festival of Literature Award, le fu conferito con la raccolta di racconti ''[[La camera di sangue]]''. |
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Successivamente Carter esplorò gli [[Stati Uniti]], l'[[Asia]] e l'[[Europa]], agevolata dalla sua fluente conoscenza del francese e del tedesco. Passò gran parte del tempo tra la fine degli anni settanta e gli Ottanta come scrittrice ospite delle università, dove tenne anche dei corsi di scrittura creativa, tra cui si ricordano l'Università di Sheffield, la Brown University, l'Università di Adelaide e l'Università di East Anglia. Nel 1977 sposò in seconde nozze Mark Pearce. |
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Le opere di Angela Carter sono reti intertestuali: molti i riferimenti a [[Shakespeare]] (per esempio nel romanzo ''[[Figlie sagge]]''), al [[marchese de Sade]] (si veda ''[[La donna sadiana]]''), a [[Charles Baudelaire]] (si veda il racconto ''[[Venere nera (raccolta di racconti)|Venere nera]]''). Fu però maggiormente ispirata dalla tradizione del racconto orale: riscrisse, infatti, molte [[Fiaba|fiabe]], tra cui ''[[Cappuccetto Rosso]]'', ''[[Barbablù]]'' e ''[[La Bella e la Bestia (fiaba)|La Bella e la Bestia]]''. |
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Già dopo la pubblicazione del suo primo romanzo, ''[[La danza delle ombre]]'' (1966), iniziò ad essere considerata una delle scrittrici britanniche più originali. Ne seguirono altri otto, tra cui ''[[La bottega dei giocattoli]]'' (1967), premiato con il John Llewellyn Rhys Prize, ''[[Several Perceptions]]'' (1968), premiato con il Somerset Maugham Award, e ''[[Notti al circo]]'' (1984), premiato con il [[James Tait Black Memorial Prize]]. Un altro riconoscimento, il Cheltenham Festival of Literature Award, le fu conferito con la raccolta di racconti ''[[La camera di sangue]]''. |
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Oltre a essere una prolifica scrittrice di fiction, redasse per ''[[The Guardian]]'', ''[[The Independent]]'' e ''[[New Statesman]]'' numerosi articoli, |
Oltre a essere una prolifica scrittrice di fiction, redasse per ''[[The Guardian]]'', ''[[The Independent]]'' e ''[[New Statesman]]'' numerosi articoli, inclusi nella raccolta ''Shaking a Leg''. Si occupò dell'adattamento radiofonico di alcuni dei suoi racconti e scrisse due drammi, sempre per la radio, per [[Richard Dadd]] e [[Ronald Firbank]]. Due dei suoi lavori, ''La compagnia di lupi'' e ''[[La bottega dei giocattoli]]'', videro, rispettivamente nel 1984 e nel 1987, la trasposizione cinematografica, alla cui lavorazione ella stessa partecipò attivamente. Le sue sceneggiature furono pubblicate nella raccolta di opere drammatiche ''[[The Curious Room]]'', insieme ad altri lavori, tra cui gli scritti radiofonici, un libretto per un'opera tratta da ''[[Orlando (romanzo)|Orlando]]'' di [[Virginia Woolf]] e una sceneggiatura inedita intitolata ''The Christchurch Murders'', mai prodotta e basata sulla stessa storia vera di ''[[Heavenly Creatures]]'' di [[Peter Jackson]]. Questi lavori, per lo più trascurati dalla critica, insieme al suo controverso documentario televisivo, ''[[The Holy Family Album]]'', furono discussi nel libro di Charlotte Crofts ''[[Anagrams of Desire]]'' (2003). |
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Poco prima di morire, Angela Carter aveva iniziato a scrivere un seguito del [[romanzo]] ''[[Jane Eyre (romanzo)|Jane Eyre]]'' di [[Charlotte Brontë]], basato sulla vita della figlia adottiva di Jane, Adèle Varens, di cui però è sopravvissuta solo una sinossi.<ref> |
Poco prima di morire, Angela Carter aveva iniziato a scrivere un seguito del [[romanzo]] ''[[Jane Eyre (romanzo)|Jane Eyre]]'' di [[Charlotte Brontë]], basato sulla vita della figlia adottiva di Jane, Adèle Varens, di cui però è sopravvissuta solo una sinossi.<ref>{{cita web|url=https://www.theguardian.com/stage/2006/jan/29/theatre.angelacarter?gusrc=rss&feed=books%20Theatre:%20Nights%20at%20the%20Circus|titolo=The greatest swinger in town|lingua=en|autore=Susannah Clapp|data=29 gennaio 2006|accesso=30 aprile 2020}}</ref> |
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Nel 1992 |
Nel 1992 Angela Carter morì di cancro ai polmoni a cinquantuno anni, nella sua casa di Londra. Un estratto del suo necrologio sul ''[[The Observer]]:'' |
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{{citazione|Era il contrario del provincialismo. Nulla, per lei, era indecente: voleva sapere di tutto e di tutti, e di ogni luogo e di ogni parola. Gustò enormemente la vita e il linguaggio, e si dilettò nel diverso||She was the opposite of parochial. Nothing, for her, was outside the pale: she wanted to know about everything and everyone, and every place and every word. She relished life and language hugely, and revelled in the diverse|lingua=en}} |
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== Opere == |
== Opere == |
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Per ogni testo si indica la prima edizione nell'originale inglese e, se presente, la prima traduzione in Italiano. |
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===Romanzi=== |
===Romanzi=== |
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*'' |
*''Honeybuzzard'' poi ''Shadow Dance'', [[Simon & Schuster]], [[1967]]. |
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*''[[La bottega dei giocattoli]]'' (''The Magic Toyshop''), [[William Heinemann]], [[1967]]. Trad. di Maria Baiocchi, [[Collezione Immaginario Solaria|Collezione Immaginario]] 7, [[Fanucci Editore]], [[2002]]; Fazi Editore, 2023. |
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*''Several Perceptions'', [[William Heinemann]], [[1968]]. |
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*''[[I buoni e i cattivi (romanzo)|I buoni e i cattivi]]'' (''Heroes and Villains''), [[William Heinemann]], [[1969]]. Trad. di Simona Fefè, [[Collezione Immaginario Solaria|Collezione Immaginario]] 9, [[Fanucci Editore]], [[2003]]. |
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*''[[Love (romanzo Angela Carter)|Love]]'' (''Love''), [[Hart-Davis]], [[1971]]. Trad. di Rossella Bernascone e Daniela Fargione, Piccola scala stranieri, [[Rizzoli]], [[1993]]. |
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*''[[Le infernali macchine del desiderio del dottor Hoffman]]'' (''The Infernal Desire Machines of Doctor Hoffman''), [[Hart-Davis]], [[1972]]. Trad. di Lidia Perria Milano, [[IperFICTION]], [[Interno Giallo]], [[1989]]. |
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*''[[La passione della nuova Eva]]'' (''The Passion of New Eve''), [[Victor Gollancz Ltd]], [[1977]]. Trad. di Barbara Lanati, I Narratori, [[Giangiacomo Feltrinelli Editore]], [[1984]]. |
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*''[[Notti al circo]]'' (''Nights at the Circus''), [[Chatto & Windus]], [[1984]]. Trad. di Maria Giulia Castagnone, I Narratori, [[Giangiacomo Feltrinelli Editore]], [[1985]]. |
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*''[[Figlie sagge]]'' (''Wise Children''), [[Chatto & Windus]], [[1991]]. Trad. di Rossella Bernascone e Cristina Juli, La Scala, [[Rizzoli]], [[1992]]. |
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=== Raccolte di racconti === |
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*''[[La bottega dei giocattoli]]'' (''The Magic Toyshop'', 1967) |
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*[[Fuochi d'artificio (antologia)|''Fuochi d'artificio'']] (''Fireworks: Nine Profane Pieces''), [[Quartet Books]], [[1974]]. Trad. di Sara Caraffini, Gli Alianti 17, [[Marcos y Marcos]], [[1993]]. |
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*''[[La camera di sangue]]'' (''The Bloody Chamber''), [[Victor Gollancz Ltd]], [[1979]]. Trad. di Barbara Lanati, I Narratori, [[Giangiacomo Feltrinelli Editore]], [[1984]]. |
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*[[Venere nera (raccolta di racconti)|''Venere nera'']] (''Black Venus''), [[Chatto & Windus]], [[1985]]. Trad. di Barbara Lanati, I Narratori, [[Giangiacomo Feltrinelli Editore]], [[1987]]. |
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*''[[Fantasmi americani]]'' (''American Ghosts and Old World Wonders''), Vintage, [[1993]]. Trad. di Maria Cristina Iuli e Angela Tranfo, [[Anabasi (editore)|Anabasi]], [[1994]]. |
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*''[[Nell'antro dell'alchimista|Nell'antro dell'alchimista. Tutti i racconti]]'' (''Burning Your Boats: Collected Short Stories''), [[Chatto & Windus]], [[1995]]. Trad. di Susanna Basso e Rossella Bernascone, 2 voll., La Scala, [[Rizzoli]], [[1997]] e [[1998]]. Anche in volume unico come ''Il vuoto attorno. Tutti i racconti,'' trad. vari, Scrittori di tutto il mondo, [[Corbaccio]], [[2005]]. |
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=== Libri illustrati per l'infanzia === |
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*''[[Several Perceptions]]'' (1968) |
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*''[[The Donkey Prince]]'' (1970) |
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*''[[Miss Z, the Dark Young Lady]]'' (1970) |
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*''[[Comic and Curious Cats]]'' (1979) |
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*''The Music People'' (1980) |
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*''Moonshadow'' (1982) |
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*''[[Gatto Marino e Re Drago]]'' (''Sea-Cat and Dragon King''), 1990. Trad. di Giulia Niccolai, illustrazioni di Simona Mulazzani, Mondadori, 2000. |
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=== Poesia lirica === |
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*''[[I buoni e i cattivi (romanzo)|I buoni e i cattivi]]'' (''Heroes and Villains'', 1969) |
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*''[[Love (Angela Carter)|Love]]'' (1971) |
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*''[[Le infernali macchine del desiderio del dottor Hoffman]]'' (''The Infernal Desire Machines of Doctor Hoffman'', 1972), noto anche come ''The War of Dreams'' |
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*''[[La passione della nuova Eva]]'' (''The Passion of New Eve'', 1977) |
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*''[[Notti al circo]]'' (''Nights at the Circus'', 1984) |
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*''[[Figlie sagge]]'' (''Wise Children'', 1991) |
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=== Racconti === |
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*''[[Fuochi d'artificio (antologia)|Fuochi d'artificio]]'' (''Fireworks: Nine Profane Pieces'', 1974), noto anche come ''Fireworks: Nine Stories in Various Disguises'' e '' Fireworks'' |
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*''[[La camera di sangue|La camera di sangue e altre storie]]'' (''The Bloody Chamber'', 1979) |
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*''The Bridegroom'' (1979), racconto fuori raccolta rappresentato in ''Il vuoto attorno'' (''Lands of Never'', 1983), edito da Maxim Jakubowi |
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*''[[Venre nera (romanzo)|Venere nera]]'' (''Black Venus'', 1985), noto anche come ''Saints and Strangers'' |
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*''[[American Ghosts and Old World Wonders]]'' (1993) |
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*''[[Il vuoto attorno]]'' (''Burning Your Boats: The Collected Short Stories'', 1995) |
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*''[[La Baba Yaga]]'' |
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=== Poesie === |
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*''Five Quiet Shouters'' (1966) |
*''Five Quiet Shouters'' (1966) |
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*''Unicorn'' (1966) |
*''Unicorn'' (1966) |
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=== Teatro e radiodrammi === |
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*''Venite su queste sabbie d'oro'' (''Come Unto These Yellow Sands: Four Radio Plays'', 1985 |
*''[[Venite su queste sabbie d'oro|Venite su queste sabbie d'oro. Quattro radiodrammi]]'' (''Come Unto These Yellow Sands: Four Radio Plays''), Bloodaxe Books, [[1985]]. Trad. di Guido Almansi e Claude Béguin, La Scala, [[Rizzoli]], [[1995]]. |
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*''[[The Curious Room: Plays, Film Scripts and an Opera]]'', [[1996]]. |
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*''[[The Curious Room: Plays, Film Scripts and an Opera]]'' (1966), include le sceneggiature per l'adattamento di ''La compagnia dei lupi'' e ''[[La bottega dei giocattoli]]'' e il contenuto di ''Venite su queste sabbie d'oro'' |
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*''[[The Holy Family Album]]'' (1991) |
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=== Libri per bambini === |
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*''[[The Donkey Prince]]'' (1970), illustrato da Eros Keith |
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*''[[Miss Z, the Dark Young Lady]]'' (1970), illustrato da Eros Keith |
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*''[[Comic and Curious Cats]]'' (1979), illustrato da Martin Leman |
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*''The Music People'' (1980), con Leslie Carter |
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*''Moonshadow'' (1982), illustrato da Justin Todd |
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*''Gatto marino e re drago'' (''Sea-Cat and Dragon King'', 2000), illustrato da Eva Tatcheva |
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=== Saggistica === |
=== Saggistica === |
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*''La donna sadiana'' (''The Sadeian Woman: An Exercise in Cultural History'', 1978 |
*''[[La donna sadiana]]'' (''The Sadeian Woman: An Exercise in Cultural History''), [[Pantheon Books]], [[1978]]. Trad. di Patrizia Carella, Le Idee, [[Giangiacomo Feltrinelli Editore]], [[1986]]. |
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*''Nothing Sacred: Selected Writings'', [[Time Warner Books]], [[1982]]. |
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*''[[La donna pomodoro: eros, cibo e letteratura]]'' (''Expletives Deleted: Selected Writings''), Vintage, [[1993]]. Traduzione e curatela di Valeria Viganò, [[Fazi Editore]], [[1997]]. |
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*''Shaking a Leg: Collected Journalism and Writing'', [[Chatto & Windus]], [[1997]]. |
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=== Soggetti audiovisivi === |
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*''Nothing Sacred: Selected Writings'' (1982) |
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*''[[The Holy Family Album]]'', regia di Jo Ann Kaplan, sceneggiatura e narrazione di Angela Carter, Large Door Productions, [[1991]]. Documentario trasmesso da [[Channel 4]]. |
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=== Curatele === |
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*''Expletives Deleted: Selected Writings'' (1992) |
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==== ''Angela Carter's Book of Fairy Tales'' ==== |
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*''Shaking a Leg: Collected Journalism and Writing'' (1997) |
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Una selezione in due volumi di fiabe e favole provenienti da tradizioni di tutto il mondo, riunita postuma nel tomo unico ''Angela Carter's Book of Fairy Tales'', Virago, [[2005]]. |
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#''Le fiabe delle donne. Raccolte dalla tradizione popolare di tutto il mondo da Angela Carter'' (''The Virago Book of Fairy Tales'')'','' Virago, [[1990]]. Trad. di Marisa Bulgheroni e Ennio Valentino, [[Serra & Riva]], [[1991]]. |
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===Edizioni curate=== |
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#''The Second Virago Book of Fairy Tales,'' Virago, [[1992]]. |
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*''Wayward Girls and Wicked Women: An Anthology of Subversive Stories'' (1986) |
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==== Volumi singoli ==== |
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*''Nell'antro dell'alchimista'', vol. I (''The Virago Book of Fairy Tales'', 1990), conosciuto anche come ''The Old Wives' Fairy Tale Book'' |
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* ''Sleeping Beauty & Other Favourite Fairy Tales'', [[Victor Gollancz Ltd]], [[1982]]. |
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* ''Wayward Girls and Wicked Women: An Anthology of Stories'', Virago, [[1986]]. |
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*''Nell'antro dell'alchimista'', vol. II (''The Second Virago Book of Fairy Tales'', 1992), conosciuto anche come ''Strange Things Still Sometimes Happen: Fairy Tales From Around the World'' (1993) |
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*''Angela Carter's Book of Fairy Tales'' (2005), raccoglie i due volumi di ''Nell'antro dell'alchimista'' |
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===Traduzioni=== |
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*''The Fairy Tales of Charles Perrault'' (1977) |
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*''Sleeping Beauty and Other Favourite Fairy Tales'' (1982), comprendenti le storie di Perrault e due di Madame Leprince de Beaumont |
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== Adattamenti cinematografici == |
== Adattamenti cinematografici == |
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*''[[In compagnia dei lupi]]'' (''The Company of Wolves'', 1984) di Neil Jordan, adattato dalla stessa Carter e tratto dal suo racconto ''La compagnia di lupi'' e da ''Lupo-Alice'' |
*''[[In compagnia dei lupi]]'' (''The Company of Wolves'', 1984) di Neil Jordan, adattato dalla stessa Carter e tratto dal suo racconto ''La compagnia di lupi'' e da ''Lupo-Alice'' |
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*''The Magic Toyshop'' (1987), adattato da Angela Carter e tratto dal romanzo omonimo |
*''The Magic Toyshop'' (1987), adattato da Angela Carter e tratto dal romanzo omonimo |
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== Note == |
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<references/> |
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== Bibliografia == |
== Bibliografia == |
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*Paola Altini, ''Eros, mito e linguaggio nella narrativa di Angela Carter'', Pisa, ETS, 1990 |
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*Mirella Billi, "La parodia della favola in Angela Carter", in Ead., ''Il testo riflesso. La parodia nel romanzo inglese'' , Napoli, Liguori, 1993 |
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*Serena Cenni - Alex R. Falzon (cur.), ''Angela Carter: Tradizioni-Innovazioni-Traduzioni'', Trento, Temi, 1997 |
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*Alex R. Falzon, ''L'effetto Arcimboldo: le traduzioni sovversive di Angela Carter'', Trento, Temi, 2002 |
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*Andrew Milne, ''The Bloody Chamber d'Angela Carter'', Paris, Le Manuscrit Université, 2006 |
*Andrew Milne, ''The Bloody Chamber d'Angela Carter'', Paris, Le Manuscrit Université, 2006 |
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*Andrew Milne, ''Angela Carter's The Bloody Chamber: A Reader's Guide'', Paris, Le Manuscrit Université, 2007 |
*Andrew Milne, ''Angela Carter's The Bloody Chamber: A Reader's Guide'', Paris, Le Manuscrit Université, 2007 |
||
*Nicoletta Pireddu, "CaRterbury Tales: Romances of Disenchantment in Geoffrey Chaucer and Angela Carter," ''The Comparatist'' 21, 1997: 117-48. |
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*Lorna Sage, ''Angela Carter'', Plymouth, Northcote House, 1994 |
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== Note == |
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*Lorna Sage (ed.), ''Flesh and the Mirror. Essays on the Art of Angela Carter'', London, Virago, 1994 |
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<references/> |
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*L.Tucker (ed.), ''Critical Essays on Angela Carter'', London, Prentice Hall International, 1998 |
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==Altri progetti== |
==Altri progetti== |
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== Collegamenti esterni == |
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* {{Collegamenti esterni}} |
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*{{en}}[http://www.angelacartersite.co.uk Sito ufficiale] |
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*{{cita web|1=http://www.angelacartersite.co.uk|2=Sito ufficiale|lingua=en|accesso=17 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180307101014/http://angelacartersite.co.uk/#|dataarchivio=7 marzo 2018|urlmorto=sì}} |
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*{{Catalogo SF|NILF=10868}} |
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*{{ |
*{{cita web|1=http://www1.uea.ac.uk/cm/home/schools/hum/lit/eventsnews/fairytale|2=2009 Conference on The Fairy Tale After Angela Carter|lingua=en|accesso=22 settembre 2008|dataarchivio=22 settembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080922182047/http://www1.uea.ac.uk/cm/home/schools/hum/lit/eventsnews/fairytale|urlmorto=sì}} |
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*{{en}}[https://web.archive.org/web/20060206220224/http://themodernword.com/scriptorium/carter.html The Scriptorium: Angela Carter], di [[Jeff VanderMeer]] |
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* {{Imdb|nome|0141462}} |
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*{{en}}[http://www.themodernword.com/scriptorium/carter.html The Scriptorium: Angela Carter], di [[Jeff VanderMeer]] |
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*{{en}}[http://www.nytimes.com/books/98/12/27/specials/carter-rushdie.html ''A Very Good Wizard, a Very Dear Friend''], commemorazione da parte di [[Salman Rushdie]] |
*{{en}}[http://www.nytimes.com/books/98/12/27/specials/carter-rushdie.html ''A Very Good Wizard, a Very Dear Friend''], commemorazione da parte di [[Salman Rushdie]] |
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*{{en}}[ |
*{{en}}[https://web.archive.org/web/20071011074252/http://kirjasto.sci.fi/acarter.htm Angela Carter] biografia e bibliografia scelta |
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*{{ |
*{{cita web|http://books.guardian.co.uk/authors/author/0,,96006,00.html|Angela Carter Timeline|lingua=en}} |
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{{Somerset Maugham Award}} |
{{Somerset Maugham Award}} |
Versione attuale delle 18:13, 18 apr 2024
Angela Carter, nata Angela Olive Stalker (Eastbourne, 7 maggio 1940 – Londra, 16 febbraio 1992), è stata una scrittrice e giornalista britannica, conosciuta per le sue opere femministe, di realismo magico e di fantascienza. La sua prosa concilia l'horror-fantasy più macabro con la commedia erotica.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nata a Eastbourne, Sussex, nel 1940, Angela Olive Stalker si trasferì sin da piccola con la nonna materna nello Yorkshire. L'adolescenza la vide combattere con l'anoressia nervosa. Seguendo le orme del padre, cominciò a lavorare come giornalista per il Croydon Advertiser. Frequentò l'Università di Bristol dove studiò Letteratura inglese.
Nel 1960 sposò Paul Carter, da cui divorziò dodici anni dopo. Nel 1969 utilizzò il premio del Somerset Maugham Award per lasciare il marito e volare a Tokyo, dove visse per due anni e dove, affermò, "imparai cosa significa essere donna e mi radicalizzai" (Nothing Sacred, 1982). Scrisse a proposito delle sue esperienze in Giappone in due articoli per New Society e in una raccolta di racconti, Fuochi d'artificio (1974). Stralci di quell'esperienza si ritrovano anche ne Le infernali macchine del desiderio del dottor Hoffman (1972).
Successivamente Carter esplorò gli Stati Uniti, l'Asia e l'Europa, agevolata dalla sua fluente conoscenza del francese e del tedesco. Passò buona parte del tempo tra la fine degli anni settanta e gli Ottanta come scrittrice ospite delle università (dove tenne anche corsi di scrittura creativa) tra cui si ricordano l'Università di Sheffield, la Brown University, l'Università di Adelaide e l'Università di East Anglia. Nel 1977 sposò in seconde nozze Mark Pearce.
Fin dalla pubblicazione del suo primo romanzo, La danza delle ombre (1966), iniziò ad essere considerata una delle più originali scrittrici britanniche. Seguirono altri otto romanzi, tra cui La bottega dei giocattoli (1967), premiato con il John Llewellyn Rhys Prize[1], Several Perceptions (1968), premiato con il Somerset Maugham Award[2], e Notti al circo (1984), premiato con il James Tait Black Memorial Prize[3]. Un altro riconoscimento, il Cheltenham Festival of Literature Award, le fu conferito con la raccolta di racconti La camera di sangue.
Le opere di Angela Carter sono reti intertestuali: molti i riferimenti a Shakespeare (per esempio nel romanzo Figlie sagge), al marchese de Sade (si veda La donna sadiana), a Charles Baudelaire (si veda il racconto Venere nera). Fu però maggiormente ispirata dalla tradizione del racconto orale: riscrisse, infatti, molte fiabe, tra cui Cappuccetto Rosso, Barbablù e La Bella e la Bestia.
Oltre a essere una prolifica scrittrice di fiction, redasse per The Guardian, The Independent e New Statesman numerosi articoli, inclusi nella raccolta Shaking a Leg. Si occupò dell'adattamento radiofonico di alcuni dei suoi racconti e scrisse due drammi, sempre per la radio, per Richard Dadd e Ronald Firbank. Due dei suoi lavori, La compagnia di lupi e La bottega dei giocattoli, videro, rispettivamente nel 1984 e nel 1987, la trasposizione cinematografica, alla cui lavorazione ella stessa partecipò attivamente. Le sue sceneggiature furono pubblicate nella raccolta di opere drammatiche The Curious Room, insieme ad altri lavori, tra cui gli scritti radiofonici, un libretto per un'opera tratta da Orlando di Virginia Woolf e una sceneggiatura inedita intitolata The Christchurch Murders, mai prodotta e basata sulla stessa storia vera di Heavenly Creatures di Peter Jackson. Questi lavori, per lo più trascurati dalla critica, insieme al suo controverso documentario televisivo, The Holy Family Album, furono discussi nel libro di Charlotte Crofts Anagrams of Desire (2003).
Poco prima di morire, Angela Carter aveva iniziato a scrivere un seguito del romanzo Jane Eyre di Charlotte Brontë, basato sulla vita della figlia adottiva di Jane, Adèle Varens, di cui però è sopravvissuta solo una sinossi.[4]
Nel 1992 Angela Carter morì di cancro ai polmoni a cinquantuno anni, nella sua casa di Londra. Un estratto del suo necrologio sul The Observer:
«She was the opposite of parochial. Nothing, for her, was outside the pale: she wanted to know about everything and everyone, and every place and every word. She relished life and language hugely, and revelled in the diverse»
«Era il contrario del provincialismo. Nulla, per lei, era indecente: voleva sapere di tutto e di tutti, e di ogni luogo e di ogni parola. Gustò enormemente la vita e il linguaggio, e si dilettò nel diverso»
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Per ogni testo si indica la prima edizione nell'originale inglese e, se presente, la prima traduzione in Italiano.
Romanzi
[modifica | modifica wikitesto]- Honeybuzzard poi Shadow Dance, Simon & Schuster, 1967.
- La bottega dei giocattoli (The Magic Toyshop), William Heinemann, 1967. Trad. di Maria Baiocchi, Collezione Immaginario 7, Fanucci Editore, 2002; Fazi Editore, 2023.
- Several Perceptions, William Heinemann, 1968.
- I buoni e i cattivi (Heroes and Villains), William Heinemann, 1969. Trad. di Simona Fefè, Collezione Immaginario 9, Fanucci Editore, 2003.
- Love (Love), Hart-Davis, 1971. Trad. di Rossella Bernascone e Daniela Fargione, Piccola scala stranieri, Rizzoli, 1993.
- Le infernali macchine del desiderio del dottor Hoffman (The Infernal Desire Machines of Doctor Hoffman), Hart-Davis, 1972. Trad. di Lidia Perria Milano, IperFICTION, Interno Giallo, 1989.
- La passione della nuova Eva (The Passion of New Eve), Victor Gollancz Ltd, 1977. Trad. di Barbara Lanati, I Narratori, Giangiacomo Feltrinelli Editore, 1984.
- Notti al circo (Nights at the Circus), Chatto & Windus, 1984. Trad. di Maria Giulia Castagnone, I Narratori, Giangiacomo Feltrinelli Editore, 1985.
- Figlie sagge (Wise Children), Chatto & Windus, 1991. Trad. di Rossella Bernascone e Cristina Juli, La Scala, Rizzoli, 1992.
Raccolte di racconti
[modifica | modifica wikitesto]- Fuochi d'artificio (Fireworks: Nine Profane Pieces), Quartet Books, 1974. Trad. di Sara Caraffini, Gli Alianti 17, Marcos y Marcos, 1993.
- La camera di sangue (The Bloody Chamber), Victor Gollancz Ltd, 1979. Trad. di Barbara Lanati, I Narratori, Giangiacomo Feltrinelli Editore, 1984.
- Venere nera (Black Venus), Chatto & Windus, 1985. Trad. di Barbara Lanati, I Narratori, Giangiacomo Feltrinelli Editore, 1987.
- Fantasmi americani (American Ghosts and Old World Wonders), Vintage, 1993. Trad. di Maria Cristina Iuli e Angela Tranfo, Anabasi, 1994.
- Nell'antro dell'alchimista. Tutti i racconti (Burning Your Boats: Collected Short Stories), Chatto & Windus, 1995. Trad. di Susanna Basso e Rossella Bernascone, 2 voll., La Scala, Rizzoli, 1997 e 1998. Anche in volume unico come Il vuoto attorno. Tutti i racconti, trad. vari, Scrittori di tutto il mondo, Corbaccio, 2005.
Libri illustrati per l'infanzia
[modifica | modifica wikitesto]- The Donkey Prince (1970)
- Miss Z, the Dark Young Lady (1970)
- Comic and Curious Cats (1979)
- The Music People (1980)
- Moonshadow (1982)
- Gatto Marino e Re Drago (Sea-Cat and Dragon King), 1990. Trad. di Giulia Niccolai, illustrazioni di Simona Mulazzani, Mondadori, 2000.
Poesia lirica
[modifica | modifica wikitesto]- Five Quiet Shouters (1966)
- Unicorn (1966)
Teatro e radiodrammi
[modifica | modifica wikitesto]- Venite su queste sabbie d'oro. Quattro radiodrammi (Come Unto These Yellow Sands: Four Radio Plays), Bloodaxe Books, 1985. Trad. di Guido Almansi e Claude Béguin, La Scala, Rizzoli, 1995.
- The Curious Room: Plays, Film Scripts and an Opera, 1996.
Saggistica
[modifica | modifica wikitesto]- La donna sadiana (The Sadeian Woman: An Exercise in Cultural History), Pantheon Books, 1978. Trad. di Patrizia Carella, Le Idee, Giangiacomo Feltrinelli Editore, 1986.
- Nothing Sacred: Selected Writings, Time Warner Books, 1982.
- La donna pomodoro: eros, cibo e letteratura (Expletives Deleted: Selected Writings), Vintage, 1993. Traduzione e curatela di Valeria Viganò, Fazi Editore, 1997.
- Shaking a Leg: Collected Journalism and Writing, Chatto & Windus, 1997.
Soggetti audiovisivi
[modifica | modifica wikitesto]- The Holy Family Album, regia di Jo Ann Kaplan, sceneggiatura e narrazione di Angela Carter, Large Door Productions, 1991. Documentario trasmesso da Channel 4.
Curatele
[modifica | modifica wikitesto]Angela Carter's Book of Fairy Tales
[modifica | modifica wikitesto]Una selezione in due volumi di fiabe e favole provenienti da tradizioni di tutto il mondo, riunita postuma nel tomo unico Angela Carter's Book of Fairy Tales, Virago, 2005.
- Le fiabe delle donne. Raccolte dalla tradizione popolare di tutto il mondo da Angela Carter (The Virago Book of Fairy Tales), Virago, 1990. Trad. di Marisa Bulgheroni e Ennio Valentino, Serra & Riva, 1991.
- The Second Virago Book of Fairy Tales, Virago, 1992.
Volumi singoli
[modifica | modifica wikitesto]- Sleeping Beauty & Other Favourite Fairy Tales, Victor Gollancz Ltd, 1982.
- Wayward Girls and Wicked Women: An Anthology of Stories, Virago, 1986.
Adattamenti cinematografici
[modifica | modifica wikitesto]- In compagnia dei lupi (The Company of Wolves, 1984) di Neil Jordan, adattato dalla stessa Carter e tratto dal suo racconto La compagnia di lupi e da Lupo-Alice
- The Magic Toyshop (1987), adattato da Angela Carter e tratto dal romanzo omonimo
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) The John Llewellyn Rhys Prize, su foyles.co.uk. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ (EN) Albo d'oro, su societyofauthors.org. URL consultato il 30 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2021).
- ^ (EN) Fiction winners, su ed.ac.uk. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ (EN) Susannah Clapp, The greatest swinger in town, su theguardian.com, 29 gennaio 2006. URL consultato il 30 aprile 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paola Altini, Eros, mito e linguaggio nella narrativa di Angela Carter, Pisa, ETS, 1990
- Mirella Billi, "La parodia della favola in Angela Carter", in Ead., Il testo riflesso. La parodia nel romanzo inglese , Napoli, Liguori, 1993
- Serena Cenni - Alex R. Falzon (cur.), Angela Carter: Tradizioni-Innovazioni-Traduzioni, Trento, Temi, 1997
- Alex R. Falzon, L'effetto Arcimboldo: le traduzioni sovversive di Angela Carter, Trento, Temi, 2002
- Andrew Milne, The Bloody Chamber d'Angela Carter, Paris, Le Manuscrit Université, 2006
- Andrew Milne, Angela Carter's The Bloody Chamber: A Reader's Guide, Paris, Le Manuscrit Université, 2007
- Nicoletta Pireddu, "CaRterbury Tales: Romances of Disenchantment in Geoffrey Chaucer and Angela Carter," The Comparatist 21, 1997: 117-48.
- Lorna Sage, Angela Carter, Plymouth, Northcote House, 1994
- Lorna Sage (ed.), Flesh and the Mirror. Essays on the Art of Angela Carter, London, Virago, 1994
- L.Tucker (ed.), Critical Essays on Angela Carter, London, Prentice Hall International, 1998
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Angela Carter
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Angela Carter
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su angelacarter.co.uk (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2019).
- Carter, Angela, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giuliana Scudder, Carter, Angela, in Enciclopedia Italiana, VI Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
- Carter, Angela, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Angela Carter, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Angela Carter, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- Angela Carter, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne.
- (EN) Opere di Angela Carter, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Angela Carter, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Angela Carter, su Goodreads.
- Bibliografia italiana di Angela Carter, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- (EN) Angela Carter, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Sito ufficiale, su angelacartersite.co.uk. URL consultato il 17 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2018).
- (EN) 2009 Conference on The Fairy Tale After Angela Carter, su www1.uea.ac.uk. URL consultato il 22 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2008).
- (EN) The Scriptorium: Angela Carter, di Jeff VanderMeer
- (EN) A Very Good Wizard, a Very Dear Friend, commemorazione da parte di Salman Rushdie
- (EN) Angela Carter biografia e bibliografia scelta
- (EN) Angela Carter Timeline, su books.guardian.co.uk.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 34454299 · ISNI (EN) 0000 0001 2127 2038 · SBN CFIV030309 · Europeana agent/base/63662 · LCCN (EN) n79088989 · GND (DE) 119058804 · BNE (ES) XX1038650 (data) · BNF (FR) cb118953566 (data) · J9U (EN, HE) 987007579465605171 · NDL (EN, JA) 00435420 · CONOR.SI (SL) 68123491 |
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