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Tomaso Zanoletti: differenze tra le versioni

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Già dirigente dell'[[Azione Cattolica]] e della [[Federazione Universitaria Cattolica Italiana]], dal [[1978]] al [[1982]] è sindaco effettivo dell'[[Istituto Mobiliare Italiano]], mentre dal [[1985]] al [[1994]] è membro del [[consiglio di amministrazione]] della [[Cassa di Risparmio di Asti]].
Già dirigente dell'[[Azione Cattolica]] e della [[Federazione Universitaria Cattolica Italiana]], dal [[1978]] al [[1982]] è sindaco effettivo dell'[[Istituto Mobiliare Italiano]], mentre dal [[1985]] al [[1994]] è membro del [[consiglio di amministrazione]] della [[Cassa di Risparmio di Asti]].


Esponente della [[Democrazia Cristiana]] (DC), è stato [[Sindaco (Italia)|sindaco]] del [[Comune (Italia)|comune]] di [[Alba (Italia)|Alba]] dal [[1977]] fino al [[1990]]<ref>[http://www.centrostudibeppefenoglio.it/StoriaLocale/sindaci.php?cat=5 Associazione Centro Studi di Letteratura, Storia, Arte e Cultura 'Beppe Fenoglio' o.n.l.u.s]</ref>, quando si dimette per assumere la carica di [[consiglio regionale (Italia)|consigliere regionale]] in [[Piemonte]], eletto alla [[Elezioni regionali in Piemonte del 1990|elezioni regionali in Piemonte di quel'anno]] nella circoscrizione di [[Provincia di Cuneo|Cuneo]].
Esponente della [[Democrazia Cristiana]] (DC), è stato [[Sindaco (Italia)|sindaco]] del [[Comune (Italia)|comune]] di [[Alba (Italia)|Alba]] dal [[1977]] fino al [[1990]]. In quel periodo fonda e presiede i Consorzi per la Depurazione delle Acque reflue, per la Metanizzazione, per la Raccolta e lo Smaltimento dei Rifiuti. <ref>[http://www.centrostudibeppefenoglio.it/StoriaLocale/sindaci.php?cat=5 Associazione Centro Studi di Letteratura, Storia, Arte e Cultura 'Beppe Fenoglio' o.n.l.u.s]</ref>. si dimette per assumere
Nel 1990 viene eletto [[consiglio regionale (Italia)|consigliere regionale]] alle [[Elezioni regionali in Piemonte del 1990|elezioni regionali in Piemonte]] nella circoscrizione di [[Provincia di Cuneo|Cuneo]], ottenendo 28.000 preferenze.


=== Elezione a senatore ===
=== Elezione a senatore ===
Nel [[1994]], con lo scioglimento della DC, aderisce alla rinascita del [[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]] (PPI) di [[Mino Martinazzoli]], dove alle [[Elezioni politiche in Italia del 1994|elezioni politiche del 27 marzo]] viene candidato al [[Senato della Repubblica]], ed eletto senatore tra le liste del [[Patto per l'Italia]] ([[Coalizione (politica)|coalizione]] che aderiva il [[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]]): ciononostante, il 18 maggio [[1994]] non prende parte al [[voto di fiducia]] al [[Primo Governo Berlusconi|primo governo Berlusconi]], assieme ai colleghi [[Luigi Grillo]], [[Nuccio Cusumano]] e [[Vittorio Cecchi Gori]], risultando determinante nella formazione del nuovo esecutivo.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1994/maggio/19/Popolari_cede_diga_anti_Berlusconi_co_0_9405196172.shtml Popolari, cede la diga anti Berlusconi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Nel [[1994]], con lo scioglimento della DC, aderisce alla rinascita del [[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]] (PPI) di [[Mino Martinazzoli]], dove alle [[Elezioni politiche in Italia del 1994|elezioni politiche del 27 marzo]] viene candidato al [[Senato della Repubblica]], ed eletto senatore tra le liste del [[Patto per l'Italia]] ([[Coalizione (politica)|coalizione]] che aderiva il [[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]]).
Il 18 maggio [[1994]] non prende parte al [[voto di fiducia]] al [[Primo Governo Berlusconi|primo governo Berlusconi]], assieme ai colleghi [[Luigi Grillo]], [[Nuccio Cusumano]] e [[Vittorio Cecchi Gori]], risultando determinante nella formazione del nuovo esecutivo.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1994/maggio/19/Popolari_cede_diga_anti_Berlusconi_co_0_9405196172.shtml Popolari, cede la diga anti Berlusconi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> <ref>[https://www.italiaoggi.it/archivio/berlusconi-passa-al-senato-225795|titolo=''Berlusconi passa al senato'']</ref>


==== CDU e UDR ====
==== CDU e UDR ====
Nel [[1995]] segue la scelta di [[Rocco Buttiglione]], favorevole ad un'alleanza con [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] di [[Silvio Berlusconi]], aderendo ai [[Cristiani Democratici Uniti]] (CDU), dove alle [[Elezioni politiche in Italia del 1996|politiche del 1996]] viene ricandidato a [[Palazzo Madama (Roma)|Palazzo Madama]], e rieletto all'interno del [[Polo per le Libertà]] con il ruolo di vice-[[Capogruppo (parlamento)|capogruppo]] vicario dei CDU al Senato.
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Nel [[1998]], in seguito alla decisione del CDU di avviare il progetto neo-[[Centrismo|centrista]] dell'[[Unione Democratica per la Repubblica]] (UDR) di [[Francesco Cossiga]], abbandona il partito, insieme ad altri esponenti CDU, e approda, attraverso i [[Cristiani Democratici per la Libertà]], al [[Centro Cristiano Democratico]] di [[Pier Ferdinando Casini]].
Nel [[1998]], in seguito alla decisione del CDU di avviare il progetto neo-[[Centrismo|centrista]] dell'[[Unione Democratica per la Repubblica]] (UDR) di [[Francesco Cossiga]], abbandona il partito, insieme ad altri esponenti CDU, e approda al [[Centro Cristiano Democratico]] di [[Pier Ferdinando Casini]].


=== Presidente della Commissione Lavoro ===
=== Presidente della Commissione Lavoro ===
Alle [[Elezioni politiche in Italia del 2001|elezioni politiche del 2001]] viene rieletto nella [[Casa delle Libertà]], e nel [[2002]] aderisce all'[[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro]], diventandone segretario della sezione piemontese.
Alle [[Elezioni politiche in Italia del 2001|elezioni politiche del 2001]] viene rieletto nella [[Casa delle Libertà]] e diventa Presidente della Commissione Lavorodel Senato della Repubblica.
Nel [[2002]] aderisce all'[[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro]], diventandone segretario della sezione piemontese.


È riconfermato al Senato nel [[2006]] come vice capogruppo vicario al Senato.
È riconfermato al Senato nel [[2006]] come vice capogruppo vicario al Senato.


=== Ritorno al senato col PdL ===
=== Ritorno al senato col PdL ===
Alle [[Elezioni politiche in Italia del 2008|politiche del 2008]] aderisce alla lista del [[Il Popolo della Libertà|Popolo della Libertà]] (lista che univa [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] e [[Alleanza Nazionale]]), dove viene ricandidato al Senato nella circoscrizione Piemonte, risultando il primo dei non eletti. Ma nel [[2009]] ritorna al Senato, subentrando a [[Ugo Martinat]], in seguito alla sua dipartita a causa di un [[Tumore del polmone|tumore ai polmoni]].
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== Onorificenze ==
== Onorificenze ==
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==Altre cariche e funzioni==
Da sempre Tomaso Zanoletti s'interessa alle problematiche connesse alla produzione dei vini e al turismo.
Nel 1987, in occasione della nascita dell'Associazione Nazionale Città del Vino, ne è stato eletto Presidente.

Dal 2000 al 2019 è stato Presidente dell'Enoteca regionale piemontese Cavour. In quella veste ha organizzato l'Asta Mondiale del Tartufo bianco d'Alba, che ha visto la partecipazione costante di alte personalità della politica, della cultura e dello spettacolo italiano e internazionale. <ref>{{Cita web |url=https://www.castellogrinzane.com/asta-mondiale-del-tartufo/dal-1999/ |titolo=Aste del Tartufo, dal 1999 al 2020.}}</ref> <ref>{{Cita web |url=https://www.ideawebtv.it/2018/11/11/tomaso-zanoletti-allasta-mondiale-del-tartufo-video |titolo=Video: ''Le parole del Senatore Tomaso Zanoletti sulla XIX edizione dell'Asta Mondiale del Tartufo''.}}</ref>

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Nel 2007 viene riconfermato Presidente dell'Unione Italiana Vini, dal quale si dimette dopo pochi mesi. Lo stesso anno fonda e presiede l'Osservatorio Nazionale sul Consumo consapevole del Vino <ref>{{Cita web|url=https://winenews.it/it/nasce-in-piemonte-l-osservatorio-nazionale-sul-consumo_296456/ |titolo=''Nasce in Piemonte l’Osservatorio Nazionale sul Consumo consapevole del Vino. La sede sarà il castello di Grinzane Cavour''.}}</ref>, sotto l'egida del quale viene pubblicato il testo scientifico ''La verità sul vino'', di Attilio Giacosa e Mariangela Rondanelli, e vengono organizzati convegni internazionali di altissimo livello. <ref>{{Cita web|url=https://winenews.it/it/la-verita-sul-nettare-di-bacco-si-scopre-al-castello_303782// |titolo=''La verità sul nettare di Bacco? Si scopre al castello di Grinzane Cavour''.}}</ref>

Dal 2022 è Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini di Alba <ref>{{Cita web|url=https://www.cavalierideltartufo.it/consiglio-reggitore/.}}</ref> <ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettadalba.it/2022/03/tomaso-zanoletti-nominato-gran-maestro-cavalieri-del-tartufo-e-dei-vini-dalba/|titolo=''Tomaso Zanoletti nominato Gran Maestro Cavalieri del Tartufo e dei Vini d’Alba.}}</ref>


==Bibliografia==
* ''Uno sguardo dalle torri. Alba 1936-2015'', L'Artigiana, Alba, 2015.

* ''Alba, una piccola grande città. Lineamenti della sua lunga storia'', L'Artigiana, Alba, 2024.





==Note==
==Note==

Versione delle 11:38, 29 mag 2024

Tomaso Zanoletti
Presidente della 11ª Commissione Lavoro del Senato della Repubblica
Durata mandato26 giugno 2001 –
27 aprile 2006
PredecessoreCarlo Smuraglia
SuccessoreTiziano Treu
Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato15 aprile 1994 –
28 aprile 2008
Durata mandato31 marzo 2009 –
14 marzo 2013
LegislaturaXII, XIII, XIV, XV, XVI
Gruppo
parlamentare		XII:
- PPI (fino al 04/07/1995)
- CDU (dal 04/07/1995)
XIII: CDU
XIV-XV: UdC
XVI: Popolo della Libertà
CoalizionePatto per l'Italia (XII)
Polo per le Libertà (XIII)
Casa delle Libertà (XIV, XV)
Centro-destra 2008 (XVI)
CircoscrizionePiemonte
CollegioXIII-XIV: Alba
Incarichi parlamentari
  • 9ª Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare
  • 11ª Commissione Lavoro, previdenza sociale (in sostituzione di Mario Mantovani)
Dati generali
Partito politicoDC (1965-1994)
PPI (1994-1995)
CDU (1995-1998)
CDL (1998-2001)
CCD (2001-2002)
UdC (2002-2008)
PdL (2008-2013)
ProfessioneImprenditore; Politico

Tomaso Zanoletti (Cortemilia, 4 febbraio 1944) è un politico italiano.

Biografia

Nato a Cortemilia, in provincia di Cuneo, dopo aver frequentato il Liceo salesiano Valsalice di Torino, si laurea prima in giurisprudenza e poi in scienze politiche presso l'Università di Torino. Consegue l'abilitazione alla professione forense e successivamente ottiene la cattedra per l'insegnamento di storia e filosofia negli istituti liceali.

Già dirigente dell'Azione Cattolica e della Federazione Universitaria Cattolica Italiana, dal 1978 al 1982 è sindaco effettivo dell'Istituto Mobiliare Italiano, mentre dal 1985 al 1994 è membro del consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di Asti.

Esponente della Democrazia Cristiana (DC), è stato sindaco del comune di Alba dal 1977 fino al 1990. In quel periodo fonda e presiede i Consorzi per la Depurazione delle Acque reflue, per la Metanizzazione, per la Raccolta e lo Smaltimento dei Rifiuti. [1]. si dimette per assumere Nel 1990 viene eletto consigliere regionale alle elezioni regionali in Piemonte nella circoscrizione di Cuneo, ottenendo 28.000 preferenze.

Elezione a senatore

Nel 1994, con lo scioglimento della DC, aderisce alla rinascita del Partito Popolare Italiano (PPI) di Mino Martinazzoli, dove alle elezioni politiche del 27 marzo viene candidato al Senato della Repubblica, ed eletto senatore tra le liste del Patto per l'Italia (coalizione che aderiva il PPI).

Il 18 maggio 1994 non prende parte al voto di fiducia al primo governo Berlusconi, assieme ai colleghi Luigi Grillo, Nuccio Cusumano e Vittorio Cecchi Gori, risultando determinante nella formazione del nuovo esecutivo.[2] [3]

CDU e UDR

Nel 1995 segue la scelta di Rocco Buttiglione, favorevole ad un'alleanza con Forza Italia di Silvio Berlusconi, aderendo ai Cristiani Democratici Uniti (CDU), dove alle politiche del 1996 viene ricandidato a Palazzo Madama, e rieletto all'interno del Polo per le Libertà con il ruolo di vice-capogruppo vicario dei CDU al Senato.

Nel 1998, in seguito alla decisione del CDU di avviare il progetto neo-centrista dell'Unione Democratica per la Repubblica (UDR) di Francesco Cossiga, abbandona il partito, insieme ad altri esponenti CDU, e approda al Centro Cristiano Democratico di Pier Ferdinando Casini.

Presidente della Commissione Lavoro

Alle elezioni politiche del 2001 viene rieletto nella Casa delle Libertà e diventa Presidente della Commissione Lavorodel Senato della Repubblica. Nel 2002 aderisce all'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro, diventandone segretario della sezione piemontese.

È riconfermato al Senato nel 2006 come vice capogruppo vicario al Senato.

Ritorno al senato col PdL

Alle politiche del 2008 aderisce ai Cattolici Liberali accolti nella lista del Popolo della Libertà (che univa Forza Italia e Alleanza Nazionale), dove viene ricandidato al Senato nella circoscrizione Piemonte, risultando il primo dei non eletti. Ma nel 2009 ritorna al Senato, subentrando a Ugo Martinat, in seguito alla sua dipartita a causa di un tumore ai polmoni; rimane in carica fino al 2013. [4] Molti suoi interventi al Senato di quest'ultimo periodo sono riportati sul sito web di Radio Radicale. [5]

Dal 2001 al 2006 è Presidente dell'Intergruppo Parlamentare per i Piccoli Comuni; dal 2006 al 2008 è Presidente dell'Associazione parlamentare di amicizia Italia - Cina; dal 2008 è presidente dell'associazione Parlamentare di amicizia Italia - Bangladesh.

Onorificenze

Ha ricevuto l'Ambrogino d'oro dalla città di Milano. Nel 1987 stato nominato cittadino onorario della città di Gassin in Francia e del Comune di Monteu Roero (Cuneo).[6]

Altre cariche e funzioni

Da sempre Tomaso Zanoletti s'interessa alle problematiche connesse alla produzione dei vini e al turismo. Nel 1987, in occasione della nascita dell'Associazione Nazionale Città del Vino, ne è stato eletto Presidente.

Dal 2000 al 2019 è stato Presidente dell'Enoteca regionale piemontese Cavour. In quella veste ha organizzato l'Asta Mondiale del Tartufo bianco d'Alba, che ha visto la partecipazione costante di alte personalità della politica, della cultura e dello spettacolo italiano e internazionale. [9] [10]

Dal 2002 al 2006 è Presidente del Comitato Nazionale per la Tutela e la Valorizzazione delle Denominazioni dei Vini, istituito nel 1992 dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.[11]

Nel 2007 viene riconfermato Presidente dell'Unione Italiana Vini, dal quale si dimette dopo pochi mesi. Lo stesso anno fonda e presiede l'Osservatorio Nazionale sul Consumo consapevole del Vino [12], sotto l'egida del quale viene pubblicato il testo scientifico La verità sul vino, di Attilio Giacosa e Mariangela Rondanelli, e vengono organizzati convegni internazionali di altissimo livello. [13]

Dal 2022 è Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini di Alba [14] [15]


Bibliografia

  • Uno sguardo dalle torri. Alba 1936-2015, L'Artigiana, Alba, 2015.
  • Alba, una piccola grande città. Lineamenti della sua lunga storia, L'Artigiana, Alba, 2024.



Note

  1. ^ Associazione Centro Studi di Letteratura, Storia, Arte e Cultura 'Beppe Fenoglio' o.n.l.u.s
  2. ^ Popolari, cede la diga anti Berlusconi
  3. ^ Berlusconi passa al senato
  4. ^ senato.it, https://www.senato.it/legislature/16/composizione/senatori/elenco-alfabetico/scheda-attivita..
  5. ^ radioradicale.it, https://www.radioradicale.it/soggetti/52499/tomaso-zanoletti..
  6. ^ Monteu nomina Zanoletti cittadino onorario., su gazzettadalba.it.
  7. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato., su quirinale.it. URL consultato il 18 luglio 2023.
  8. ^ [1]
  9. ^ Aste del Tartufo, dal 1999 al 2020., su castellogrinzane.com.
  10. ^ Video: Le parole del Senatore Tomaso Zanoletti sulla XIX edizione dell'Asta Mondiale del Tartufo., su ideawebtv.it.
  11. ^ Parere del Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini., su gazzettaufficiale.it.
  12. ^ Nasce in Piemonte l’Osservatorio Nazionale sul Consumo consapevole del Vino. La sede sarà il castello di Grinzane Cavour., su winenews.it.
  13. ^ La verità sul nettare di Bacco? Si scopre al castello di Grinzane Cavour., su winenews.it.
  14. ^ cavalierideltartufo.it, https://www.cavalierideltartufo.it/consiglio-reggitore/..
  15. ^ Tomaso Zanoletti nominato Gran Maestro Cavalieri del Tartufo e dei Vini d’Alba., su gazzettadalba.it.

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