Coordinate: 45°51′27″N 10°07′59″E

Rogno: differenze tra le versioni

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'''Rogno''' (<!--[[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|['baːri]}}, -->''Rógn'' in dialetto camuno<ref>{{cita libro | cognome= Ertani| nome= Lino | titolo= Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica| editore= Tipografia M. Quetti| città= Artogne | anno= 1980| pagine=156}}</ref>, ''Rògn'' in [[dialetto bergamasco]]<ref>Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di {{cita libro|curatore=Carmelo Francia, Emanuele Gambarini |titolo=Dizionario italiano-bergamasco |anno=2001 |editore=Grafital |città=Torre Boldone |isbn=88-87353-12-3 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:3900}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[val Camonica]] in [[provincia di Bergamo]], anche se anticamente legato a [[provincia di Brescia|quella di Brescia]], tanto da farne parte a livello [[diocesi di Brescia|di diocesi]].<ref>[http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/1002453/ Comune di Rogno]</ref>
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== Geografia fisica ==
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
=== Territorio ===
Il territorio, situato sulla destra orografica del fiume [[Oglio]] è prevalentemente formato da montagne. Il comune raggiunge il suo apice alla cima del [[monte Pora]].
Il territorio, situato sulla destra orografica del fiume [[Oglio]], in [[Val Camonica|Valle Camonica]], è prevalentemente formato da montagne. Il comune raggiunge il suo apice alla cima del [[monte Pora]].


=== Orografia ===
=== Orografia ===
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I primi insediamenti umani risalirebbero al [[Mesolitico]] (circa nel [[VI millennio a.C.]]), quando gruppi di cacciatori si insediarono in queste zone (famosi sono i resti rinvenuti poco distante del cosiddetto "uomo camuno"), in una località denominata ''Coren Pagà''. Qui sono stati rinvenuti importanti reperti ed incisioni rupestri di notevole fattura, risalenti anche al [[Neolitico]].
I primi insediamenti umani risalirebbero al [[Mesolitico]] (circa nel [[VI millennio a.C.]]), quando gruppi di cacciatori si insediarono in queste zone (famosi sono i resti rinvenuti poco distante del cosiddetto "uomo camuno"), in una località denominata ''Coren Pagà''. Qui sono stati rinvenuti importanti reperti ed incisioni rupestri di notevole fattura, risalenti anche al [[Neolitico]].


Anche le popolazioni che qui si stanziarono nei millenni successivi ebbero nel ''Coren Pagà'' un luogo di riferimento: incisioni di tribù di [[Galli Cenomani]] sono tuttora presenti in quello che era considerato un luogo sacro.<ref>{{cita web|url=http://www.voli.bs.it/itinera/05/05/preistorica/rogno/default.htm|titolo=Itinera, Rogno, Il coren paga (a cura di A. Priuli)|accesso=21 ottobre 2010}}</ref>
Anche le popolazioni che qui si stanziarono nei millenni successivi ebbero nel ''Coren Pagà'' un luogo di riferimento: incisioni di tribù di [[Galli Cenomani]] sono tuttora presenti in quello che era considerato un luogo sacro.<ref>{{cita web|url=http://www.voli.bs.it/itinera/05/05/preistorica/rogno/default.htm|titolo=Itinera, Rogno, Il coren paga (a cura di A. Priuli)|accesso=21 ottobre 2010|urlmorto=sì}}</ref>


La zona fu in seguito occupata dai [[Impero Romano|romani]], che fecero di Rogno la sede di un [[pagus]]. {{Citazione necessaria|Scavi archeologici e fotografie aeree hanno rilevato la presenza di un antico porto risalente a questo periodo.}}
La zona fu in seguito occupata dai [[Impero Romano|romani]], che fecero di Rogno la sede di un [[pagus]]. {{Citazione necessaria|Scavi archeologici e fotografie aeree hanno rilevato la presenza di un antico porto risalente a questo periodo.}}


Di tale periodo rimangono una lapide celebrativa dedicata a [[Druso minore|Druso]], il figlio dell'imperatore [[Tiberio]], e una pietra tombale dei coniugi ''Reae Trumiae'', sacerdote del culto di Cesare e ''Ennae Tresiae'' che si trova ora murata sulla sommità del campanile della [[Chiesa di Santo Stefano (Rogno)|pieve di Santo Stefano]].
Di tale periodo rimangono una lapide celebrativa dedicata a [[Druso minore|Druso]], il figlio dell'imperatore [[Tiberio]], e una pietra tombale dei coniugi ''Reae Trumiae'', sacerdote del culto di Cesare e ''Ennae Tresiae'' che si trova ora murata sulla sommità del campanile della [[Chiesa di Santo Stefano (Rogno)|pieve di Santo Stefano]].

Rogno, in [[Civiltà romana|epoca romana]], era attraversato da un'importante [[Strade romane|strada romana]] [[Strade consolari|consolare]] che metteva in comunicazione [[Brescia]] ([[Lingua latina|lat.]] ''[[Brixia (archeologia)|Brixia]]'') con la [[Val Camonica]] (lat. ''Vallis Camunnorum'') costeggiando il [[lago d'Iseo]] (lat. ''Sebinus lacus'': da cui il nome della strada) e terminando a ''Rognum'' (Rogno).


I secoli successivi videro il territorio passare ai [[Longobardi]] prima, ed al [[Sacro Romano Impero]] poi. Fu proprio [[Carlo Magno]] a cedere l'intera valle ai monaci dell'[[abbazia di Marmoutier]] di [[Tours]].
I secoli successivi videro il territorio passare ai [[Longobardi]] prima, ed al [[Sacro Romano Impero]] poi. Fu proprio [[Carlo Magno]] a cedere l'intera valle ai monaci dell'[[abbazia di Marmoutier]] di [[Tours]].
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Seguirono numerose lotte che portarono a comandare su Rogno i [[Visconti]], ed i loro alleati locali la famiglia ghibellina dei [[Federici (famiglia)|Federici]], il breve periodo di [[Pandolfo III Malatesta]], fino all'arrivo della [[Serenissima]] che di fatto pose termine alle dispute medievali tra [[guelfi e ghibellini]], assicurando pace sino al [[1797]].
Seguirono numerose lotte che portarono a comandare su Rogno i [[Visconti]], ed i loro alleati locali la famiglia ghibellina dei [[Federici (famiglia)|Federici]], il breve periodo di [[Pandolfo III Malatesta]], fino all'arrivo della [[Serenissima]] che di fatto pose termine alle dispute medievali tra [[guelfi e ghibellini]], assicurando pace sino al [[1797]].


In seguito, il comune di Rogno passò alla [[Repubblica bresciana]], alla [[Repubblica Cisalpina]] e al [[Regno d'Italia (1805-1814)|Napoleonico Regno d'Italia]]. Il comune fu poi soppresso nel 1809 e aggregato come frazione al comune di [[Darfo]]. Fu ricostituito nel [[1816]] durante la riorganizzazione del [[Regno Lombardo-Veneto]] ed insieme agli altri comuni della Valcamonica fu aggregato al ''distretto di Breno'' e alla [[Provincia di Bergamo (Lombardo-Veneto)|delegazione provinciale di Bergamo]].
In seguito, il comune di Rogno passò alla [[Repubblica Bresciana]], alla [[Repubblica Cisalpina]] e al [[Regno d'Italia (1805-1814)|Napoleonico Regno d'Italia]]. Il comune fu poi soppresso nel 1809 e aggregato come frazione al comune di [[Darfo]]. Fu ricostituito nel [[1816]] durante la riorganizzazione del [[Regno Lombardo-Veneto]] ed insieme agli altri comuni della Valcamonica (localizzati a est del fiume Oglio) fu aggregato al ''distretto di Breno'' e alla [[Provincia di Bergamo (Lombardo-Veneto)|delegazione provinciale di Bergamo]].


Nel 1838 Rogno fu separato d'autorità dal distretto di Breno e aggregato al ''distretto di [[Lovere]]''. Con la proclamazione del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], il distretto di Breno tornò in [[provincia di Brescia]], ma Rogno, essendo ormai aggregato a Lovere, rimase in [[provincia di Bergamo]], dov'è tuttora.
Nel 1838 Rogno fu separato d'autorità dal distretto di Breno e aggregato al ''distretto di [[Lovere]]''. Con la proclamazione del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], il distretto di Breno tornò in [[provincia di Brescia]], ma Rogno, essendo ormai aggregato a Lovere, rimase in [[provincia di Bergamo]], dov'è tuttora.
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[[File:Rogno municipio.jpg|thumb|Municipio]]
[[File:Rogno municipio.jpg|thumb|Municipio]]
[[File:Lapide romana sul campanile - Chiesa S. Stefano - Rogno (Foto Luca Giarelli).jpg|thumb|Campanile della [[Chiesa di Santo Stefano (Rogno)|pieve di Santo Stefano]], con lapide romana riutilizzata]]
[[File:Lapide romana sul campanile - Chiesa S. Stefano - Rogno (Foto Luca Giarelli).jpg|thumb|Campanile della [[Chiesa di Santo Stefano (Rogno)|pieve di Santo Stefano]], con lapide romana riutilizzata]]

=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone del Comune di Rogno sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 ottobre 1968.<ref>{{cita web |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?2586 |titolo= Rogno, decreto 1968-10-21 DPR, concessione di stemma e gonfalone |sito= Archivio centrale dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali |posizione= busta 294, fascicolo 4890.a |accesso= 4 settembre 2021 }}</ref>
{{citazione|Stemma d'azzurro, al [[Castello (araldica)|castello]] d'argento, su [[Terrazzo (araldica)|terrazzo]] di verde, torricellato di un pezzo centrale, merlato alla guelfa, murato di nero, aperto e finestrato del campo, sostenuto da due leoni affrontati, controrampanti, [[al naturale]]. Ornamenti esteriori da Comune.|D.P.R. 21 ottobre 1968}}

Lo stemma comunale riprende con qualche variante quello appartenuto alla [[Busi (famiglia)|famiglia Busi]] della Valle Brembana.<ref>{{cita web |url= https://www.stemmi.vallebrembana.org/busi.html |titolo= Busi |accesso= 4 settembre 2021 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20210816182640/https://www.stemmi.vallebrembana.org/busi.html |urlmorto= sì }}</ref><ref>{{cita web|url= https://www.stemmiprovinciabergamo.it/comune/rogno/ |titolo= Rogno |sito= Stemmi dei comuni bergamaschi |accesso= 4 settembre 2021 }}</ref>

Il gonfalone è un drappo troncato di azzurro e di bianco.


== Monumenti e luoghi d'interesse ==
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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== Amministrazione ==
== Amministrazione ==
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=== Gemellaggi ===
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Italia|Clavesana}}
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==Galleria d'immagini==
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== Note ==
== Note ==
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== Altri progetti ==
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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Versione attuale delle 11:55, 13 giu 2024

Rogno
comune
Rogno – Stemma
Rogno – Bandiera
Rogno – Veduta
Rogno – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Amministrazione
SindacoValerio Franzoni (lista civica Orizzonte Comune) dal 10-6-2024
Territorio
Coordinate45°51′27″N 10°07′59″E
Altitudine215 m s.l.m.
Superficie15,81 km²
Abitanti3 869[2] (30-9-2022)
Densità244,72 ab./km²
FrazioniBessimo Inferiore, Castelfranco, Monti, San Vigilio[1]
Comuni confinantiAngolo Terme (BS), Artogne (BS), Castione della Presolana, Costa Volpino, Darfo Boario Terme (BS), Pian Camuno (BS), Songavazzo
Altre informazioni
Cod. postale24060
Prefisso035
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT016182
Cod. catastaleH492
TargaBG
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 375 GG[4]
Nome abitantirognesi
Patronosanto Stefano Protomartire
Giorno festivo26 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Rogno
Rogno
Rogno – Mappa
Rogno – Mappa
Posizione del comune di Rogno nella provincia di Bergamo
Sito istituzionale

Rogno [ˈroɲ(ː)o] (Rógn [ˈɾoɲ] in dialetto camuno[5], Rògn [ˈɾɔɲ] in dialetto bergamasco[6]) è un comune italiano di 3 869 abitanti[2] in provincia di Bergamo, anche se anticamente legato a quella di Brescia, tanto da farne parte a livello di diocesi.[7]

Il territorio di Rogno in una cartina rappresentante Val Camonica e un pezzo di alto Sebino

Geografia fisica

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Il territorio, situato sulla destra orografica del fiume Oglio, in Valle Camonica, è prevalentemente formato da montagne. Il comune raggiunge il suo apice alla cima del monte Pora.

Lo stesso argomento in dettaglio: Monte Pora.
Fibula trovata a Rogno (Museo civico archeologico di Bergamo)

«Più oltre in amena pianura si incontra Rogno, Terra, benché non molto grande, però di cospicua fama per esser capo di una grande pieve e sede arcipresbiteriale...»

I primi insediamenti umani risalirebbero al Mesolitico (circa nel VI millennio a.C.), quando gruppi di cacciatori si insediarono in queste zone (famosi sono i resti rinvenuti poco distante del cosiddetto "uomo camuno"), in una località denominata Coren Pagà. Qui sono stati rinvenuti importanti reperti ed incisioni rupestri di notevole fattura, risalenti anche al Neolitico.

Anche le popolazioni che qui si stanziarono nei millenni successivi ebbero nel Coren Pagà un luogo di riferimento: incisioni di tribù di Galli Cenomani sono tuttora presenti in quello che era considerato un luogo sacro.[9]

La zona fu in seguito occupata dai romani, che fecero di Rogno la sede di un pagus. Scavi archeologici e fotografie aeree hanno rilevato la presenza di un antico porto risalente a questo periodo.[senza fonte]

Di tale periodo rimangono una lapide celebrativa dedicata a Druso, il figlio dell'imperatore Tiberio, e una pietra tombale dei coniugi Reae Trumiae, sacerdote del culto di Cesare e Ennae Tresiae che si trova ora murata sulla sommità del campanile della pieve di Santo Stefano.

I secoli successivi videro il territorio passare ai Longobardi prima, ed al Sacro Romano Impero poi. Fu proprio Carlo Magno a cedere l'intera valle ai monaci dell'abbazia di Marmoutier di Tours.

Rogno fu il capoluogo di una delle quattro circoscrizioni (pievatici) in cui era suddivisa la Comunità di Valle Camonica. Il pievatico di Rogno comprendeva i comuni di Rogno, Darfo, Gianico, Artogne, Erbanno, Gorzone, Sciano, Anfurro, Angolo.

Nel 1255 il comune di Brescia autorizza la costruzione di un'area franca presso la Corna Bianca: diverrà l'abitato di Castelfranco.[10]

Seguirono numerose lotte che portarono a comandare su Rogno i Visconti, ed i loro alleati locali la famiglia ghibellina dei Federici, il breve periodo di Pandolfo III Malatesta, fino all'arrivo della Serenissima che di fatto pose termine alle dispute medievali tra guelfi e ghibellini, assicurando pace sino al 1797.

In seguito, il comune di Rogno passò alla Repubblica Bresciana, alla Repubblica Cisalpina e al Napoleonico Regno d'Italia. Il comune fu poi soppresso nel 1809 e aggregato come frazione al comune di Darfo. Fu ricostituito nel 1816 durante la riorganizzazione del Regno Lombardo-Veneto ed insieme agli altri comuni della Valcamonica (localizzati a est del fiume Oglio) fu aggregato al distretto di Breno e alla delegazione provinciale di Bergamo.

Nel 1838 Rogno fu separato d'autorità dal distretto di Breno e aggregato al distretto di Lovere. Con la proclamazione del Regno d'Italia, il distretto di Breno tornò in provincia di Brescia, ma Rogno, essendo ormai aggregato a Lovere, rimase in provincia di Bergamo, dov'è tuttora.

In epoca austriaca (1816-1859) la Deputazione Comunale di Rogno si riuniva per consuetudine nella frazione di Castelfranco. Anche il primo ufficio municipale, dopo l'annessione al Regno d'Italia, ebbe sede a Castelfranco, pur restando Rogno il capoluogo. Ciò comportava, talvolta, notevoli disguidi e malintesi per i forestieri, e tensioni campanilistiche fra gli abitanti delle frazioni. Si annoverano ripetuti tentativi del consiglio comunale, tra il 1871 e il 1912, di modificare la denominazione dell'ente da "Comune di Rogno" in "Comune di Castelfranco di Rogno" oppure "Comune di Castelfranco Camuno", sempre falliti per diniego delle superiori autorità (prefettura, organi provinciali).

Il municipio fu poi trasferito a Rogno, in via definitiva, nel 1929.

Municipio
Campanile della pieve di Santo Stefano, con lapide romana riutilizzata

Lo stemma e il gonfalone del Comune di Rogno sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 ottobre 1968.[11]

«Stemma d'azzurro, al castello d'argento, su terrazzo di verde, torricellato di un pezzo centrale, merlato alla guelfa, murato di nero, aperto e finestrato del campo, sostenuto da due leoni affrontati, controrampanti, al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo stemma comunale riprende con qualche variante quello appartenuto alla famiglia Busi della Valle Brembana.[12][13]

Il gonfalone è un drappo troncato di azzurro e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Molto importante è la chiesa di Santo Stefano Protomartire, nota anche come pieve di Rogno. Riedificata ed ampliata più volte, conserva ancora la facciata originaria dell'edificio sacro risalente alla fine del VII secolo. Fra le opere degne di nota, all'interno è presente una pala ad olio su tela raffigurante il Martirio di Stefano, eseguita da Domenico Carpinoni, un grande olio su tela raffigurante il Discorso di Stefano di Pietro Corbellini, due oli su tela di scuola lombarda del XVII secolo raffiguranti lo Sposalizio di Maria e il Riposo durante la fuga in Egitto, una Via Crucis seicentesca in stile popolare, un grande olio su tela seicentesco raffigurante la Madonna Assunta con i santi Fermo, Rocco, Carlo e Antonio in stile popolare. I medaglioni della volta portano affreschi di Enrico Peci (1927) su temi della vita di santo Stefano. L'organo a canne è pregevole opera di Giovanni Tonoli (1875).

La chiesa parrocchiale di Castelfranco è dedicata ai santi Pietro e Paolo, e all'interno si possono ammirare sculture ed intarsi di scuola fantoniana. Della bottega dei Fantoni è un grande gruppo scultoreo raffigurante la crocifissione. Si può inoltre visitare, nella località Rondinera, la chiesa sussidiaria di santa Maria Ausiliatrice e san Francesco d'Assisi. In questa si può ammirare un mosaico raffigurante quest'ultimo santo.

Architetture militari

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Nella frazione Castelfranco si possono ammirare pochi resti delle mura medievali poste a protezione del borgo.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[14]

Le parrocchie di Rogno sono quattro e appartengono alla diocesi di Brescia:

  • Parrocchia di Santo Stefano Protomartire. Sorta per continuità dall'antica pieve altomedioevale, chiesa matrice della bassa Val Camonica, ha il titolo arcipresbiterale plebano.
  • Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo (Castelfranco, Piazze e località Rondinera). Già rettoria curata della pieve di Rogno, fu canonicamente eretta in parrocchia nel 1580, per decreto di San Carlo Borromeo.
  • Parrocchia di San Giuseppe Operaio (Bessimo Inferiore e Superiore). Già cappellania curata (curazia) della parrocchia di Rogno dal XVIII secolo, fu canonicamente eretta in rettoria nel 1948 e in parrocchia nel 1959 dal vescovo Giacinto Tredici. La chiesa parrocchiale si trova in Bessimo superiore, frazione di Darfo Boario Terme (BS).
  • Parrocchia dei Santi Vigilio e Gaudenzio (San Vigilio e Monti). Canonicamente erette nel 1685 (Monti) e nei primi anni del Settecento (San Vigilio). Nel 1986 furono unite in un'unica parrocchia dal vescovo Bruno Foresti.

Geografia antropica

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Il Comune di Rogno è composto dal capoluogo Rogno e quattro frazioni:

Sono inoltre presenti due località con nuclei urbani: la località Rondinera, di recente urbanizzazione (anni 70) che ha raggiunto un notevole sviluppo, e la località Piazze, molto antica quanto piccola.

Toponomastica

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Alcuni toponimi dell'area di Rogno, partendo da sud verso castelfranco, a ovest verso il monte Pora:[15]

La fermada, le Ai, Val Gola, Le Fontane, Crapél dei piòcc, Pià de la palò.

Toponimi da ovest a nord, verso Bessimo:[15]

Prat del Termen, Pradasole, Pracc de Rinàt, le Braöle, Al de Pidrì

Numerose sono le escursioni che si possono compiere sui monti circostanti, adatte ad ogni tipo di utenza, specialmente partendo dalle frazioni di San Vigilio e Monti (mete di turismo), da cui si possono ammirare le zone del fondovalle, con splendidi colpi d'occhio. Rogno è anche noto per le ripide pareti di Verrucano Lombardo che dominano il paese, molto popolari fra gli appassionati rocciatori.

Infrastrutture e trasporti

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Fra il 1901 e il 1917 la località disponeva di una fermata posta lungo la tranvia Lovere-Cividate Camuno.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1989 1994 Ferruccio Ducoli Lista civica (Democrazia Cristiana) Sindaco
1994 1999 Aldo Conti Lista civica (centro-sinistra) Sindaco
1999 14 giugno 2004 Aldo Conti Lista civica (centro-sinistra) Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Guerino Surini Lista civica Uniti per Rogno (centro-sinistra) Sindaco
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Dario Colossi Lista civica Rogno progetto in comune (centro-destra) Sindaco [16]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Dario Colossi Lista civica Rogno progetto in comune (centro-destra) Sindaco
27 maggio 2019 10 giugno 2024 Cristian Molinari Lista civica Rogno sogno comune (centro-destra) Sindaco
10 giugno 2024 in carica Valerio Franzoni Lista civica Orizzonte Comune Sindaco
  1. ^ Comune di Rogno - Statuto
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Lino Ertani, Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica, Artogne, Tipografia M. Quetti, 1980, p. 156.
  6. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
  7. ^ Comune di Rogno
  8. ^ Gregorio Brunelli, Curiosi trattenimenti contenenti ragguagli sacri e profani dei popoli camuni, a cura di Oliviero Franzoni, Breno, Tipografia Camuna, 1998 [1698], p. 18.
  9. ^ Itinera, Rogno, Il coren paga (a cura di A. Priuli) [collegamento interrotto], su voli.bs.it. URL consultato il 21 ottobre 2010.
  10. ^ a b c Giancarlo Merlotti, Rogno e le sue Terre - Vol I, Darfo Boario Terme, La Cittadina, 1990, p. 125.
  11. ^ Rogno, decreto 1968-10-21 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio centrale dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali, busta 294, fascicolo 4890.a. URL consultato il 4 settembre 2021.
  12. ^ Busi, su stemmi.vallebrembana.org. URL consultato il 4 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2021).
  13. ^ Rogno, su Stemmi dei comuni bergamaschi. URL consultato il 4 settembre 2021.
  14. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  15. ^ a b Giancarlo Merlotti, Rogno e le sue Terre - Vol I, Darfo Boario Terme, La Cittadina, 1990, Cartine aggregate.
  16. ^ Corriere della Sera - Speciale elezioni 2009, su corriere.it. URL consultato il 15 giugno 2009.
  • Giancarlo Merotti, Rogno e le sue Terre - Vol I, Darfo Boario Terme, La Cittadina, 1990.

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Collegamenti esterni

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