Giovanni Lami: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==
[[File:Novelle letterarie Firenze.jpg|thumb|Frontespizio delle «Novelle letterarie» (1740).]]
Nacque a [[Santa Croce sull'Arno]], oggi in [[provincia di Pisa]] e sempre a Pisa si laureò in legge nel [[1719]]. A Firenze proseguì i suoi studi in filosofia e greco. Dal [[1727]] a [[1728]] lavorò a [[Genova]] come bibliotecario nella biblioteca Pallavicini per poi trasferirsi a [[Vienna]] e a [[Parigi]]. Dopo l'esperienza parigina fece tutta una serie di viaggi che lo portarono anche in [[Olanda]] e in [[Svizzera]].
Nacque a [[Santa Croce sull'Arno]], oggi in [[provincia di Pisa]] e sempre a Pisa si laureò in legge nel [[1719]]. A Firenze proseguì i suoi studi in filosofia e greco. Dal [[1727]] a [[1728]] lavorò a [[Genova]] come bibliotecario nella biblioteca Pallavicini per poi trasferirsi a [[Vienna]] e a [[Parigi]]. Dopo l'esperienza parigina fece tutta una serie di viaggi che lo portarono anche nei [[Paesi Bassi]] e in [[Svizzera]].


Nel [[1732]] fece ritorno a Firenze e divenne il direttore della [[Biblioteca Riccardiana]]. Nel [[1733]] venne nominato professore di Storia Ecclesiastica presso l'università di Firenze. In seguito divenne anche il teologo consulente del [[Francesco I del Sacro Romano Impero|Granduca Francesco Stefano]].
Nel [[1732]] fece ritorno a Firenze e divenne il direttore della [[Biblioteca Riccardiana]]. Nel [[1733]] venne nominato professore di Storia Ecclesiastica presso l'[[Università degli Studi di Firenze|università di Firenze]]. In seguito divenne anche il teologo consulente del [[Francesco I di Lorena|Granduca Francesco Stefano]].

Fu tra i fondatori della [[rivista]] «[[Novelle letterarie]]», un settimanale di lettere e scienze pubblicato a Firenze dal [[1740]] al [[1792]]. Dalla fondazione fino al [[1769]] fu il redattore unico del giornale.

Fece parte della [[Massoneria]]<ref>[[Giulio Natali]], ''Il Settecento'', Milano, 1960, p. 417.</ref>.


Morì a [[Firenze]] nel [[1770]] e venne sepolto nella [[Basilica di Santa Croce|chiesa di Santa Croce]].
Morì a [[Firenze]] nel [[1770]] e venne sepolto nella [[Basilica di Santa Croce|chiesa di Santa Croce]].


== Le opere ==
== Opere ==


Le sue opere trattano prevalentemente di storia ecclesiastica e di teologia. Aderente seppur in maniera moderata al [[Giansenismo]] polemizzò spesso con i [[gesuiti]].
Le sue opere trattano prevalentemente di storia ecclesiastica e di teologia. Aderente seppur in maniera moderata al [[Giansenismo]] polemizzò spesso con i [[gesuiti]].
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* ''Deliciae eruditorum'', pubblicate a Firenze tra il 1736 e il 1769.
* ''Deliciae eruditorum'', pubblicate a Firenze tra il 1736 e il 1769.
* [http://books.google.pl/books?id=EFoUAAAAQAAJ&dq=&printsec=frontcover&source#v=onepage&q=&f=false ''De eruditione Apostolorum''], Florence 1738, p. 239.
* [http://books.google.pl/books?id=EFoUAAAAQAAJ&dq=&printsec=frontcover&source#v=onepage&q=&f=false ''De eruditione Apostolorum''], Florence 1738, p.&nbsp;239.
* ''Lezioni di antichità toscane'' , pubblicato a Firenze nel 1766.
* ''Lezioni di antichità toscane'' , pubblicato a Firenze nel 1766.


Curò la pubblicazione delle opere del filologo olandese [[Giovanni Meursio]]; fu tra i fondatori e collaboratori della [[rivista]] ''Novelle letterarie'', un periodico di lettere e scienze pubblicato a Firenze dal [[1740]] al [[1769]] sul quale il Lami cui condusse una vivace polemica contro i [[gesuiti]].
Curò la pubblicazione delle opere del filologo olandese [[Giovanni Meursio]].

== Note ==
<references/>


==Bibliografia==
==Bibliografia==
*E. Cochrane, ''Giovanni Lami e la storia ecclesiastica ai tempi di Benedetto XIV'', in «Archivio storico italiano» 123, 1965, pp. 48-73.
*E. Cochrane, ''Giovanni Lami e la storia ecclesiastica ai tempi di Benedetto XIV'', in «Archivio storico italiano» 123, 1965, pp.&nbsp;48–73.
*M.A. Morelli Timpanaro, ''Per una storia di Andrea Bonducci (Firenze, 1715-1766). Lo stampatore, gli amici, le loro esperienze culturali e massoniche'', Roma 1996, ''ad indicem''.
*M.A. Morelli Timpanaro, ''Per una storia di Andrea Bonducci (Firenze, 1715-1766). Lo stampatore, gli amici, le loro esperienze culturali e massoniche'', Roma 1996, ''ad indicem''.
*''Giovanni Lami e il Valdarno inferiore. I luoghi e la storia di un erudito del Settecento'', a cura di V. Bartoloni, introduzione di M. Rosa, Ospedaletto (Pisa), Pacini, 1997.
*''Giovanni Lami e il Valdarno inferiore. I luoghi e la storia di un erudito del Settecento'', a cura di V. Bartoloni, introduzione di M. Rosa, Ospedaletto (Pisa), Pacini, 1997.
*R. Pasta, ''Editoria e cultura nel Settecento'', Firenze 1997, ''ad indicem''.
*R. Pasta, ''Editoria e cultura nel Settecento'', Firenze 1997, ''ad indicem''.
*G. Nicoletti, ''Orientamenti di poetica e frequentazioni di letteratura contemporanea nelle "Novelle letterarie" di Giovanni Lami (1740-1769)'', in ''Periodici toscani del Settecento. Studi e ricerche'' (= «Studi italiani», 14, 2002, pp. 13-47 e ''passim'').
*G. Nicoletti, ''Orientamenti di poetica e frequentazioni di letteratura contemporanea nelle "Novelle letterarie" di Giovanni Lami (1740-1769)'', in ''Periodici toscani del Settecento. Studi e ricerche'' (= «Studi italiani», 14, 2002, pp.&nbsp;13–47 e ''passim'').
*J. Boutier, ''Giovanni Lami "accademico": échanges et réseaux intellectuels dans l'Italie du XVIIIe siècle'', in ''Religione, cultura e politica nell'Europa dell'età moderna. Studi offerti a Mario Rosa dagli amici'', a cura di C. Ossola - M. Verga - M.A. Visceglia, Firenze 2003, pp.&nbsp;547–558.
*''Caritone e Senofonte Efesio. Inediti di Giovanni Lami'', a cura di N. Bianchi, Bari, Edizioni di Pagina ("Ekdosis", 1), 2004.
*M.P. Paoli, s.v. ''Lami, Giovanni'', in ''Dizionario Biografico degli Italiani'', vol. 63, Roma 2004, pp.&nbsp;226–233.
*Nunzio Bianchi, ''Il codice del romanzo. Tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci'', Bari, Dedalo (“Paradosis”, 12), 2006, cap. IV.
*N. Bianchi, ''Caritone e Senofonte Efesio. Inediti di Giovanni Lami'', Bari 2004.
*N. Bianchi, ''Il codice del romanzo. Tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci'', Bari 2006, cap. IV.

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Ritratto di Giovanni Lami. Incisione di Johann Jacob Haid su disegno di Giovanni Domenico Ferretti

Giovanni Lami (Santa Croce sull'Arno, 8 novembre 1697Firenze, 6 febbraio 1770) è stato uno storico, bibliotecario e abate italiano.

Frontespizio delle «Novelle letterarie» (1740).

Nacque a Santa Croce sull'Arno, oggi in provincia di Pisa e sempre a Pisa si laureò in legge nel 1719. A Firenze proseguì i suoi studi in filosofia e greco. Dal 1727 a 1728 lavorò a Genova come bibliotecario nella biblioteca Pallavicini per poi trasferirsi a Vienna e a Parigi. Dopo l'esperienza parigina fece tutta una serie di viaggi che lo portarono anche nei Paesi Bassi e in Svizzera.

Nel 1732 fece ritorno a Firenze e divenne il direttore della Biblioteca Riccardiana. Nel 1733 venne nominato professore di Storia Ecclesiastica presso l'università di Firenze. In seguito divenne anche il teologo consulente del Granduca Francesco Stefano.

Fu tra i fondatori della rivista «Novelle letterarie», un settimanale di lettere e scienze pubblicato a Firenze dal 1740 al 1792. Dalla fondazione fino al 1769 fu il redattore unico del giornale.

Fece parte della Massoneria[1].

Morì a Firenze nel 1770 e venne sepolto nella chiesa di Santa Croce.

Le sue opere trattano prevalentemente di storia ecclesiastica e di teologia. Aderente seppur in maniera moderata al Giansenismo polemizzò spesso con i gesuiti. I suoi testi più importanti furono:

  • Deliciae eruditorum, pubblicate a Firenze tra il 1736 e il 1769.
  • De eruditione Apostolorum, Florence 1738, p. 239.
  • Lezioni di antichità toscane , pubblicato a Firenze nel 1766.

Curò la pubblicazione delle opere del filologo olandese Giovanni Meursio.

  1. ^ Giulio Natali, Il Settecento, Milano, 1960, p. 417.
  • E. Cochrane, Giovanni Lami e la storia ecclesiastica ai tempi di Benedetto XIV, in «Archivio storico italiano» 123, 1965, pp. 48–73.
  • M.A. Morelli Timpanaro, Per una storia di Andrea Bonducci (Firenze, 1715-1766). Lo stampatore, gli amici, le loro esperienze culturali e massoniche, Roma 1996, ad indicem.
  • Giovanni Lami e il Valdarno inferiore. I luoghi e la storia di un erudito del Settecento, a cura di V. Bartoloni, introduzione di M. Rosa, Ospedaletto (Pisa), Pacini, 1997.
  • R. Pasta, Editoria e cultura nel Settecento, Firenze 1997, ad indicem.
  • G. Nicoletti, Orientamenti di poetica e frequentazioni di letteratura contemporanea nelle "Novelle letterarie" di Giovanni Lami (1740-1769), in Periodici toscani del Settecento. Studi e ricerche (= «Studi italiani», 14, 2002, pp. 13–47 e passim).
  • J. Boutier, Giovanni Lami "accademico": échanges et réseaux intellectuels dans l'Italie du XVIIIe siècle, in Religione, cultura e politica nell'Europa dell'età moderna. Studi offerti a Mario Rosa dagli amici, a cura di C. Ossola - M. Verga - M.A. Visceglia, Firenze 2003, pp. 547–558.
  • M.P. Paoli, s.v. Lami, Giovanni, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 63, Roma 2004, pp. 226–233.
  • N. Bianchi, Caritone e Senofonte Efesio. Inediti di Giovanni Lami, Bari 2004.
  • N. Bianchi, Il codice del romanzo. Tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci, Bari 2006, cap. IV.

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