Chimera (mitologia): differenze tra le versioni

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La '''chimera''' ({{lang-grc|Χίμαιρα|Chímaira}}) è un [[mostro]] leggendario nella [[mitologia greca]], in quella [[mitologia romana|romana]] e in quella [[mitologia etrusca|etrusca]] formato con parti del corpo di animali diversi.
La '''chimera''' ({{lang-grc|Χίμαιρα|Chímaira}}) è un [[mostro]] leggendario nella [[mitologia greca]], in quella [[mitologia romana|romana]] e in quella [[mitologia etrusca|etrusca]] formato con parti del corpo di animali diversi.


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Le descrizioni del mostro variano a seconda degli autori dell'epoca e spesso il morso del serpente era velenoso e posto sulla coda. [[Esiodo]] scrive che avesse testa e corpo di [[Panthera leo|leone]] ma con una testa di [[Caprinae|capra]] sulla schiena ed una coda di [[Serpentes|serpente]]<ref>[[Esiodo]], ''[[Teogonia (Esiodo)|Teogonia]]'', 319-322</ref> mentre [[Omero]] scrive che avesse il corpo di capra, coda di [[drago]], testa di leone e che sputava fuoco dalle fauci<ref>[[Omero]], ''[[Iliade]]'' VI, 223-225.</ref>.
Le descrizioni del mostro variano a seconda degli autori dell'epoca e spesso il morso del serpente era velenoso e posto sulla coda. [[Esiodo]] scrive che avesse testa e corpo di [[Panthera leo|leone]] ma con una testa di [[Caprinae|capra]] sulla schiena ed una coda di [[Serpentes|serpente]]<ref>[[Esiodo]], ''[[Teogonia (Esiodo)|Teogonia]]'', 319-322</ref> mentre [[Omero]] scrive che avesse il corpo di capra, coda di [[drago]], testa di leone e che sputava fuoco dalle fauci<ref>[[Omero]], ''[[Iliade]]'' VI, 223-225.</ref>.


{{Citazione| [...] Era il mostro di origine divina,<br />leone la testa, il petto capra, e drago<br />la coda; e dalla bocca orrende vampe<br />vomitava di foco: e nondimeno,<br />col favor degli Dei, l'eroe la spense [...] |''[[Iliade]]'', VI, 180-184, trad. [[Vincenzo Monti|V. Monti]]}}
{{Citazione|Era il mostro di origine divina,<br />leone la testa, il petto capra, e drago<br />la coda; e dalla bocca orrende vampe<br />vomitava di foco: e nondimeno,<br />col favor degli Dei, l'eroe la spense.|''[[Iliade]]'', VI, 180-184, trad. [[Vincenzo Monti|V. Monti]]}}



== Genealogia ==
== Genealogia ==
Secondo il mito greco fa parte della progenie di [[Tifone (mitologia)|Tifone]] ed [[Echidna (mitologia)|Echidna]]<ref>[http://www.theoi.com/Text/HyginusFabulae4.html Igino ''Fabulae'' 151] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141105043622/http://www.theoi.com/Text/HyginusFabulae4.html |data=5 novembre 2014 }} (In inglese)</ref>, insieme all'[[Idra di Lerna]], [[Cerbero]]<ref>[https://archive.org/stream/falloftroy00quin#page/272/mode/2up Quinto Smirneo ''Postomerica'' 6.249 ff. pp. 272, 273] (In inglese)</ref> e [[Ortro]]<ref>[http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Hes.+Th. Esiodo ''Teogonia'' 306, 312] (In inglese)</ref><ref>[http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Apollod.+2.5.10 Pseudo Apollodoro ''Biblioteca'' 2.5.10] (In inglese)</ref>. Secondo [[Esiodo]] fu Chimera a partorire la [[Sfinge]] ed il [[Leone di Nemea]] avuti dal fratello [[Ortro]] e progenie che secondo altri autori apparterrebbe a sua madre Echidna oppure ad altre madri<ref>Esiodo, [[Teogonia (Esiodo)|Teogonia]] 327.</ref>.
Secondo il mito greco fa parte della progenie di [[Tifone (mitologia)|Tifone]] ed [[Echidna (mitologia)|Echidna]]<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.theoi.com/Text/HyginusFabulae4.html |titolo=Igino ''Fabulae'' 151|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141105043622/http://www.theoi.com/Text/HyginusFabulae4.html}}</ref>, insieme all'[[Idra di Lerna]], [[Cerbero]]<ref>[https://archive.org/stream/falloftroy00quin#page/272/mode/2up Quinto Smirneo ''Postomerica'' 6.249 ff. pp. 272, 273] (In inglese)</ref> e [[Ortro]]<ref>[http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Hes.+Th. Esiodo ''Teogonia'' 306, 312] (In inglese)</ref><ref>[http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Apollod.+2.5.10 Pseudo Apollodoro ''Biblioteca'' 2.5.10] (In inglese)</ref>. Secondo [[Esiodo]] fu Chimera a partorire la [[Sfinge]] ed il [[Leone di Nemea]] avuti dal fratello Ortro e progenie che secondo altri autori apparterrebbe a sua madre Echidna oppure ad altre madri<ref>Esiodo, [[Teogonia (Esiodo)|Teogonia]] 327.</ref>.


== Origine del mito ==
== Origine del mito ==
=== Autori greci e romani ===
=== Autori Greci e Romani ===
Vari autori ([[Plinio il Vecchio]], [[Servio Mario Onorato]], [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], [[Omero]]) parlano del luogo dove la chimera si trovava. [[Strabone]] riuscì a descrivere anche una montagna situata sulla costa della [[Licia]] e altri alti promontori che si trovano vicino a una città<ref>[[Strabone]], ''Geografia'' 14. 3. 5.</ref>. In quel luogo esiste il [[Monte Chimera]], situato nelle vicinanze di [[Adalia]], che in passato era citato dagli stessi autori per i suoi fuochi perenni<ref name="theoi.com">[https://www.theoi.com/Ther/Khimaira.html Chimera su Theoi.com] (In inglese)</ref>.
Vari autori ([[Plinio il Vecchio]], [[Servio Mario Onorato]], [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], [[Omero]]) parlano del luogo dove la chimera si trovava. [[Strabone]] riuscì a descrivere anche una montagna situata sulla costa della [[Licia]] e altri alti promontori che si trovano vicino a una città<ref>[[Strabone]], ''Geografia'' 14. 3. 5.</ref>. In quel luogo esiste il [[Monte Chimera]], situato nelle vicinanze di [[Adalia]], che in passato era citato dagli stessi autori per i suoi fuochi perenni<ref name="theoi.com">[https://www.theoi.com/Ther/Khimaira.html Chimera su Theoi.com] (In inglese)</ref>.


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[[File:Chimera Apulia Louvre K362.jpg|thumb|La Chimera, nell'interpretazione di un [[piatto (stoviglia)|piatto]] apulo a figure rosse, ca. 350-340 a.C., [[Parigi]], [[Musée du Louvre]].]]
[[File:Chimera Apulia Louvre K362.jpg|thumb|La Chimera, nell'interpretazione di un [[piatto (stoviglia)|piatto]] apulo a figure rosse, ca. 350-340 a.C., [[Parigi]], [[Musée du Louvre]].]]


Chimera fu uccisa da [[Bellerofonte]] su ordine del re di [[Licia]] [[Iobate]] stanco delle scorrerie della bestia sul suo territorio. Bellerofonte aveva la punta della sua lancia fatta di [[piombo]] e quando la scagliò fra le fauci aperte del mostro il calore delle fiamme che le uscivano dalla bocca sciolse quel metallo soffocandola<ref name="theoi.com" />. Nell'''[[Iliade]]'' Omero scrive anche che prima che Bellerofonte la uccidesse, la Chimera fu tenuta a bada dal licio [[Amisodaro]]<ref>[[Omero]], ''[[Iliade]]'' XVI, v. 328</ref>, che in seguito divenne padre dei giovani eroi [[Atimnio (licio)|Atimnio]] e [[Maride]].
Chimera fu uccisa da [[Bellerofonte]] su ordine del re di [[Licia]] [[Iobate]] stanco delle scorrerie della bestia sul suo territorio. Bellerofonte aveva la punta della sua lancia fatta di [[piombo]] e quando la scagliò fra le fauci aperte del mostro il calore delle fiamme che le uscivano dalla bocca sciolse quel metallo soffocandola<ref name="theoi.com" />. Nell'''[[Iliade]]'' Omero scrive anche che prima che Bellerofonte la uccidesse, la Chimera fu tenuta a bada dal licio [[Amisodaro]]<ref>[[Omero]], ''[[Iliade]]'' XVI, v. 328</ref>, che in seguito divenne padre dei giovani eroi [[Atimnio (licio)|Atimnio]] e [[Maride]]. Secondo altre fonti postume all'[[Iliade]], Chimera non è locata nella Licia, ma nell'[[Aspromonte]].

== Nella cultura di massa e multimediale ==
*La Chimera è un nemico ricorrente nella serie videoludica ''[[God of War]]''. Compare in due capitoli della serie: in ''[[God of War: Ascension]]'' ne compare solo una, che genera ghiaccio, mentre in ''[[God of War III]]'' ne compaiono diverse, tutte che generano fuoco.

* La Chimera è uno dei boss nel videogioco arcade ''[[Gauntlet Legends]]'' nella sua [[espansione (giochi)|espansione]] ''[[Gauntlet Dark Legacy]]''.

* Nel romanzo di [[Valerio Massimo Manfredi]] ''[[Chimaira (romanzo)|Chimaira]]'' si allude al mostro mitologico come responsabile di alcune morti misteriose avvenute negli ambienti dell'archeologia etrusca della [[Tuscia]].


== Note ==
== Note ==

Versione attuale delle 16:44, 22 set 2024

Chimera
La Chimera di Arezzo, un bronzo etrusco
Nome orig.Χίμαιρα
Autoresconosciuto

La chimera (in greco antico: Χίμαιρα?, Chímaira) è un mostro leggendario nella mitologia greca, in quella romana e in quella etrusca formato con parti del corpo di animali diversi.

Le descrizioni del mostro variano a seconda degli autori dell'epoca e spesso il morso del serpente era velenoso e posto sulla coda. Esiodo scrive che avesse testa e corpo di leone ma con una testa di capra sulla schiena ed una coda di serpente[1] mentre Omero scrive che avesse il corpo di capra, coda di drago, testa di leone e che sputava fuoco dalle fauci[2].

«Era il mostro di origine divina,
leone la testa, il petto capra, e drago
la coda; e dalla bocca orrende vampe
vomitava di foco: e nondimeno,
col favor degli Dei, l'eroe la spense.»

Secondo il mito greco fa parte della progenie di Tifone ed Echidna[3], insieme all'Idra di Lerna, Cerbero[4] e Ortro[5][6]. Secondo Esiodo fu Chimera a partorire la Sfinge ed il Leone di Nemea avuti dal fratello Ortro e progenie che secondo altri autori apparterrebbe a sua madre Echidna oppure ad altre madri[7].

Origine del mito

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Autori Greci e Romani

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Vari autori (Plinio il Vecchio, Servio Mario Onorato, Virgilio, Omero) parlano del luogo dove la chimera si trovava. Strabone riuscì a descrivere anche una montagna situata sulla costa della Licia e altri alti promontori che si trovano vicino a una città[8]. In quel luogo esiste il Monte Chimera, situato nelle vicinanze di Adalia, che in passato era citato dagli stessi autori per i suoi fuochi perenni[9].

Civiltà etrusca

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Nella civiltà etrusca, la Chimera appare già nel periodo orientalizzante e che precede l'arte arcaica etrusca ed appare nelle pitture murali etrusche del IV secolo a.C.

Antico Egitto

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Una leonessa sputafuoco era una delle più antiche divinità solari e di guerra dell'antico Egitto ed era rappresentata già 3000 anni prima del periodo greco e le influenze sono possibili. La leonessa rappresentava la dea della guerra e protettrice di entrambe le culture che si sarebbero unite come Antico Egitto.

Civiltà Neo-Ittita

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La Chimera neo-ittita di Karkemish, at the Museum of Anatolian Civilizations

La Chimera neo-ittita di Karkemish, datata tra l'850 e il 750 a.C. ed esposta nel Museum of Anatolian Civilizations è ritenuta una base per la leggenda greca. Si differenzia dalla versione greca in quanto la leonessa raffigurata ha anche una testa umana che sale dalle sue spalle ed è alata.

La Chimera, nell'interpretazione di un piatto apulo a figure rosse, ca. 350-340 a.C., Parigi, Musée du Louvre.

Chimera fu uccisa da Bellerofonte su ordine del re di Licia Iobate stanco delle scorrerie della bestia sul suo territorio. Bellerofonte aveva la punta della sua lancia fatta di piombo e quando la scagliò fra le fauci aperte del mostro il calore delle fiamme che le uscivano dalla bocca sciolse quel metallo soffocandola[9]. Nell'Iliade Omero scrive anche che prima che Bellerofonte la uccidesse, la Chimera fu tenuta a bada dal licio Amisodaro[10], che in seguito divenne padre dei giovani eroi Atimnio e Maride. Secondo altre fonti postume all'Iliade, Chimera non è locata nella Licia, ma nell'Aspromonte.

  1. ^ Esiodo, Teogonia, 319-322
  2. ^ Omero, Iliade VI, 223-225.
  3. ^ (EN) Igino Fabulae 151, su theoi.com (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2014).
  4. ^ Quinto Smirneo Postomerica 6.249 ff. pp. 272, 273 (In inglese)
  5. ^ Esiodo Teogonia 306, 312 (In inglese)
  6. ^ Pseudo Apollodoro Biblioteca 2.5.10 (In inglese)
  7. ^ Esiodo, Teogonia 327.
  8. ^ Strabone, Geografia 14. 3. 5.
  9. ^ a b Chimera su Theoi.com (In inglese)
  10. ^ Omero, Iliade XVI, v. 328
Fonti primarie
Fonti secondarie
  • Ugo Bardi, Il libro della Chimera: storia, rappresentazione e significato del mito, Firenze, Ed. Polistampa, 2008, ISBN 88-596-0365-X.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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