U-Boot: differenze tra le versioni
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[[File:U-boot by Ferrer-Dalmau.jpg|miniatura|destra|''U-Boot'', di [[Augusto Ferrer-Dalmau]]]] |
[[File:U-boot by Ferrer-Dalmau.jpg|miniatura|destra|''U-Boot'', di [[Augusto Ferrer-Dalmau]]]] |
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⚫ | '''''U-Boot''''' è il termine [[lingua tedesca|tedesco]] utilizzato per indicare genericamente i [[sommergibile|sommergibili]] nato dall'abbreviazione di '''''Unterseeboot''''', letteralmente "battello sottomarino"<ref>{{cita web| url= http://www.etymonline.com/index.php?term=U-boat&allowed_in_frame=0 |titolo=U-boat |editore= Online Etymolgy Dictionary |accesso=22 giugno 2012}}{{citazione|U-boat (n.): 1916 (said to have been in use from 1913), partial translation of German U-Boot, short for Unterseeboot, literally "undersea boat."|''[[Online Etymology Dictionary]]''}}</ref>. Il termine è utilizzato nelle altre lingue per indicare i sommergibili impiegati dalla marina militare tedesca ([[Kaiserliche Marine]] e [[Kriegsmarine]]) durante la [[prima guerra mondiale|prima]] e la [[seconda guerra mondiale]]. |
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⚫ | '''U-Boot''' è il termine [[lingua tedesca|tedesco]] per indicare genericamente [[sommergibile|sommergibili]] |
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== Storia == |
== Storia == |
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Gli obiettivi delle campagne degli U-Boot in entrambi i conflitti furono i [[convoglio navale|convogli]] che portavano rifornimenti dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e dal [[Canada]] in [[Europa]]. |
Gli obiettivi delle campagne degli U-Boot, armati di [[siluri ad aria compressa]], in entrambi i conflitti furono i [[convoglio navale|convogli]] che portavano rifornimenti dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e dal [[Canada]] in [[Europa]]. |
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Il termine U-Boot, seguito da un numero, esempio [[Unterseeboot 47|U-Boot 47]] indica uno specifico vascello, mentre [[U-Boot Tipo II]] una determinata classe. Gli unici U-Boot che possono essere considerati veri e propri [[sottomarino|sottomarini]], e non sommergibili, sono quelli che appartengono al [[U-Boot Tipo XXI|Tipo XXI]] e al [[U-Boot Tipo XXIII|Tipo XXIII]]. |
Il termine U-Boot, seguito da un numero, esempio [[Unterseeboot 47|U-Boot 47]] indica uno specifico vascello, mentre [[U-Boot Tipo II]] una determinata classe. Gli unici U-Boot che possono essere considerati veri e propri [[sottomarino|sottomarini]], e non sommergibili, sono quelli che appartengono al [[U-Boot Tipo XXI|Tipo XXI]] e al [[U-Boot Tipo XXIII|Tipo XXIII]]. |
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I sottomarini della [[Deutsche Marine]] del dopoguerra sono ''U-Boot'' e continuano ad avere la denominazione degli ''U-Boot'', ad esempio ''[[Classe U-212|U-Boot-Klasse 212 A]]''. |
I sottomarini della [[Deutsche Marine]] del dopoguerra sono ''U-Boot'' e continuano ad avere la denominazione degli ''U-Boot'', ad esempio ''[[Classe U-212|U-Boot-Klasse 212 A]]''. |
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16 sommergibili, catturati durante la [[seconda guerra mondiale]], furono poi in servizio nella ''[[Kriegsmarine]]'' come ''U-Boot''. |
16 sommergibili, catturati durante la [[seconda guerra mondiale]], furono poi in servizio nella ''[[Kriegsmarine]]'' come ''U-Boot''. |
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Diversi ''U-Boot'' tedeschi furono in servizio, nei primi anni seguenti la |
Diversi ''U-Boot'' tedeschi furono in servizio, nei primi anni seguenti la seconda guerra mondiale, in diverse marine a titolo di [[Indennità di guerra|riparazioni di guerra]]. |
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Il termine ''U-Boot'' può indicare nelle altre lingue, diverse dal tedesco, i seguenti tipi di sommergibili: |
Il termine ''U-Boot'' può indicare nelle altre lingue, diverse dal tedesco, i seguenti tipi di sommergibili: |
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* {{insegna navale|DEU (1903-1918)|dim=35}} i sommergibili tedeschi della ''[[Kaiserliche Marine]]'' della [[prima guerra mondiale]]; |
* {{insegna navale|DEU (1903-1918)|dim=35}} i sommergibili tedeschi della ''[[Kaiserliche Marine]]'' della [[prima guerra mondiale]]; |
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* {{insegna navale|AUT-HUN|dim=35}} i sommergibili austro-ungarici della ''[[k.u.k. Kriegsmarine]]'' della |
* {{insegna navale|AUT-HUN|dim=35}} i sommergibili austro-ungarici della ''[[k.u.k. Kriegsmarine]]'' della prima guerra mondiale; |
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* {{insegna navale|DEU (1935-1945)|dim=35}} i sommergibili tedeschi della ''[[Kriegsmarine]]'' della |
* {{insegna navale|DEU (1935-1945)|dim=35}} i sommergibili tedeschi della ''[[Kriegsmarine]]'' della seconda guerra mondiale; |
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* {{insegna navale|BRD|dim=35}} i sottomarini tedeschi della ''[[Bundesmarine]]'' del secondo [[dopoguerra]]; |
* {{insegna navale|BRD|dim=35}} i sottomarini tedeschi della ''[[Bundesmarine]]'' del secondo [[dopoguerra]]; |
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* {{insegna navale|DEU|dim=35}} i sottomarini tedeschi della ''[[Deutsche Marine]]'' dopo la [[riunificazione tedesca]]. |
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== Prima guerra mondiale == |
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Nel maggio del [[1915]], l'[[SM U-20 (Germania)|U-20]] ([[U-Boot Tipo U 19]]) tedesco affondò il [[transatlantico]] [[RMS Lusitania|RMS ''Lusitania'']]. Delle 1.345 vittime, 127 erano civili americani, tra i quali un noto produttore teatrale e un membro della [[Vanderbilt|famiglia Vanderbilt]]. L'evento fece rivolgere l'opinione pubblica americana contro la [[Germania]] e fu uno dei fattori principali dell'entrata in guerra degli Stati Uniti a fianco degli Alleati durante la prima guerra mondiale. |
Nel maggio del [[1915]], l'[[SM U-20 (Germania)|U-20]] ([[U-Boot Tipo U 19]]) tedesco affondò il [[transatlantico]] [[RMS Lusitania|RMS ''Lusitania'']]. Delle 1.345 vittime, 127 erano civili americani, tra i quali un noto produttore teatrale e un membro della [[Vanderbilt|famiglia Vanderbilt]]. L'evento fece rivolgere l'opinione pubblica americana contro la [[Germania]] e fu uno dei fattori principali dell'entrata in guerra degli Stati Uniti a fianco degli Alleati durante la prima guerra mondiale. |
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| ceduto dalla Germania nel 1915, precedentemente [[SM UB-1|SM ''UB-1'']]; danneggiato da mine il 9 luglio 1918, venne poi rottamato a Trieste nel 1918; |
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| U-Boot Tipo 43 |
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| U-Boot Tipo 43 |
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| ceduto dalla Germania nel 1917, precedentemente [[SM UB-47|SM ''UB-47'']]; rottamato nel 1920 |
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== Seconda guerra mondiale == |
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[[File:U-995 Marineehrenmal Laboe.jpg|miniatura|destra|L'U-Boot U-995]] |
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[[File:U-Boot Bunker Bordeaux.jpg|miniatura|destra|[[BETASOM]], una delle |
[[File:U-Boot Bunker Bordeaux.jpg|miniatura|destra|[[BETASOM]], una delle cinque basi di ''U-Boot'' in Francia durante la seconda guerra mondiale]] |
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Durante la [[seconda guerra mondiale]], gli attacchi degli U-Boot furono la componente principale della [[Battaglia dell'Atlantico (1939-1945)|battaglia dell'Atlantico]] Nord orientale, che durò fino al termine della guerra. Durante le prime fasi della guerra e subito dopo l'ingresso degli Stati Uniti, gli U-Boot furono estremamente efficaci nella distruzione dei mercantili alleati. Le migliorie nella tattica dei convogli, il [[sonar]], le [[bomba di profondità|bombe di profondità]], la decifrazione del [[Codice Enigma]] usato dai tedeschi e il raggio d'azione degli aerei di scorta servirono a volgere la sorte contro gli U-Boot. Alla fine la flotta degli U-Boot soffrì perdite estremamente pesanti, perdendo 789 unità (più 3 sommergibili inglesi catturati) su {{formatnum:1157}} (di cui 25 alleate catturate) e circa {{formatnum:30000}} marinai su un totale di {{formatnum:50000}}. Inoltre la Germania possedeva 700 piccolissimi sommergibili. Va ricordato l'aiuto dei sommergibili italiani, che aiutarono con 32 unità e 109 navi affondate l'alleato tedesco. Gli U-Boot tedeschi e i sommergibili giapponesi e italiani affondarono in tutto 2828 navi alleate, per un totale di circa 15 milioni di tonnellate. Tra il 1939 e il 1942 gli U-Boot affondarono pressoché indisturbati varie navi da carico transitanti lungo la costa orientale americana, causando ingenti danni. Quando gli inglesi trovarono il modo di decifrare [[Enigma (crittografia)|Enigma]] e gli alleati riuscirono a prevedere anche i movimenti degli U-Boot, i tedeschi non interruppero il loro impiego in Atlantico. |
Durante la [[seconda guerra mondiale]], gli attacchi degli U-Boot furono la componente principale della [[Battaglia dell'Atlantico (1939-1945)|battaglia dell'Atlantico]] Nord orientale, che durò fino al termine della guerra. Durante le prime fasi della guerra e subito dopo l'ingresso degli Stati Uniti, gli U-Boot furono estremamente efficaci nella distruzione dei mercantili alleati. Le migliorie nella tattica dei convogli, il [[sonar]], le [[bomba di profondità|bombe di profondità]], la decifrazione del [[Codice Enigma]] usato dai tedeschi e il raggio d'azione degli aerei di scorta servirono a volgere la sorte contro gli U-Boot. Alla fine la flotta degli U-Boot soffrì perdite estremamente pesanti, perdendo 789 unità (più 3 sommergibili inglesi catturati) su {{formatnum:1157}} (di cui 25 alleate catturate) e circa {{formatnum:30000}} marinai su un totale di {{formatnum:50000}}. Inoltre la Germania possedeva 700 piccolissimi sommergibili. Va ricordato l'aiuto dei sommergibili italiani, che aiutarono con 32 unità e 109 navi affondate l'alleato tedesco. Gli U-Boot tedeschi e i sommergibili giapponesi e italiani affondarono in tutto 2828 navi alleate, per un totale di circa 15 milioni di tonnellate. Tra il 1939 e il 1942 gli U-Boot affondarono pressoché indisturbati varie navi da carico transitanti lungo la costa orientale americana, causando ingenti danni. Quando gli inglesi trovarono il modo di decifrare [[Enigma (crittografia)|Enigma]] e gli alleati riuscirono a prevedere anche i movimenti degli U-Boot, i tedeschi non interruppero il loro impiego in Atlantico. |
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Durante la seconda guerra mondiale, la [[Kriegsmarine]] (la Marina Militare Tedesca) produsse diversi tipi di U-Boot, man mano che la tecnologia migliorava. |
Durante la seconda guerra mondiale, la [[Kriegsmarine]] (la Marina Militare Tedesca) produsse diversi tipi di U-Boot, man mano che la tecnologia migliorava. |
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=== Flottiglie di U-Boot tedeschi === |
=== Flottiglie di U-Boot tedeschi === |
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{{vedi anche|Flottiglie di U-Boot tedeschi}} |
{{vedi anche|Flottiglie di U-Boot tedeschi}} |
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|+ [[Flottiglia|Flottiglie]] di U-Boot della {{insegna navale|DEU (1935-1945)|icona}} della seconda guerra mondiale |
|+ [[Flottiglia|Flottiglie]] di U-Boot della {{insegna navale|DEU (1935-1945)|icona}} della seconda guerra mondiale |
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| [[1. Unterseebootsflottille]] |
| [[1. Unterseebootsflottille]] |
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| {{bandiera|FRA|icona}} [[Base sommergibili di Brest|Brest]] |
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| [[2. Unterseebootsflottille]] |
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| {{bandiera|FRA|icona}} [[Base sommergibili di Lorient|Lorient]] |
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| [[3. Unterseebootsflottille]] |
| [[3. Unterseebootsflottille]] |
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| {{bandiera|FRA|icona}} [[Base sommergibili di La Rochelle|La Rochelle]] |
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| [[4. Unterseebootsflottille]] |
| [[4. Unterseebootsflottille]] |
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| [[6. Unterseebootsflottille]] |
| [[6. Unterseebootsflottille]] |
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| {{bandiera|FRA|icona}} [[Base sommergibili di Saint-Nazaire|Saint-Nazaire]] |
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| [[7. Unterseebootsflottille]] |
| [[7. Unterseebootsflottille]] |
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| {{bandiera|FRA|icona}} [[Base sommergibili di Saint-Nazaire|Saint-Nazaire]] |
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| [[8. Unterseebootsflottille]] |
| [[8. Unterseebootsflottille]] |
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| [[9. Unterseebootsflottille]] |
| [[9. Unterseebootsflottille]] |
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| {{bandiera|FRA|icona}} [[Base sommergibili di Brest|Brest]] |
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| [[10. Unterseebootsflottille]] |
| [[10. Unterseebootsflottille]] |
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| {{bandiera|FRA|icona}} [[Base sommergibili di Lorient|Lorient]] |
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| [[11. Unterseebootsflottille]] |
| [[11. Unterseebootsflottille]] |
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[[File:2004-Bremerhaven_U-Boot-Museum-Sicherlich.jpg|miniatura|destra|L'U-Boot [[U-2540]]]] |
[[File:2004-Bremerhaven_U-Boot-Museum-Sicherlich.jpg|miniatura|destra|L'U-Boot [[U-2540]]]] |
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[[File:U11-Backbord-neu.jpg|miniatura|destra|L'U-Boot ''U-11'' (S190) della [[Classe U-205]]]] |
[[File:U11-Backbord-neu.jpg|miniatura|destra|L'U-Boot ''U-11'' (S190) della [[Classe U-205]]]] |
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[[File: |
[[File:Submarines S194 and S196.jpg|miniatura|destra|Gli U-Boot ''U-15'' (S194) e ''U-17'' (S196) della [[Classe U-206]]]] |
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[[File: |
[[File:U Boot 212 HDW 1.jpg|miniatura|destra|L'U-Boot ''U-31'' (S181) della [[Classe U-212]]]] |
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La [[Bundesmarine]], del [[dopoguerra]] (1956-1990), e la [[Deutsche Marine]], dopo la [[riunificazione tedesca]] (dal 1990), hanno continuato a usare la nomenclatura utilizzata in precedenza per gli ''U-Boot'', ma riprendendo la numerazione da capo e aggiungendo il [[pennant number]]. |
La [[Bundesmarine]], del [[dopoguerra]] (1956-1990), e la [[Deutsche Marine]], dopo la [[riunificazione tedesca]] (dal 1990), hanno continuato a usare la nomenclatura utilizzata in precedenza per gli ''U-Boot'', ma riprendendo la numerazione da capo e aggiungendo il [[pennant number]]. |
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== Bibliografia == |
== Bibliografia == |
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* 1930, Adolphe Laurens, ''Histoire de la guerre sous-marine allemande 1914-1918'' |
* 1930, Adolphe Laurens, ''Histoire de la guerre sous-marine allemande 1914-1918''. |
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* 1965, Frank Wolfgang, ''U-boote contre les marines alliées'', J'ai lu (N |
* 1965, Frank Wolfgang, ''U-boote contre les marines alliées'', J'ai lu (Nº A92/93 et A94/95), 1965. |
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* 1967, Geoffrey Jenkins, ''L'U-Boot scomparso'', Longanesi, 1967. |
* 1967, Geoffrey Jenkins, ''L'U-Boot scomparso'', Longanesi, 1967. |
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* 1970, Jean Noli, ''Les Loups de l'Amiral'', Fayard, Le Livre de Poche, 1970. |
* 1970, Jean Noli, ''Les Loups de l'Amiral'', Fayard, Le Livre de Poche, 1970. |
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* 1970, Le commandant Heinz Schaffer, ''U 977 L'odyssée d'un sous-marin allemand'', J'ai lu (N |
* 1970, Le commandant Heinz Schaffer, ''U 977 L'odyssée d'un sous-marin allemand'', J'ai lu (Nº A15), 1970. |
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* 1970, Peillard Léonce, ''Histoire générale de la guerre sous-marine 1939-1945'', Laffont, 1970 |
* 1970, Peillard Léonce, ''Histoire générale de la guerre sous-marine 1939-1945'', Laffont, 1970. |
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* 1973, Buchheim, Lothar-Günther, ''Das Boot'' (original German edition 1973, eventually translated into English and many other Western languages). Movie adaptation in 1981, directed by Wolfgang Petersen |
* 1973, Buchheim, Lothar-Günther, ''Das Boot'' (original German edition 1973, eventually translated into English and many other Western languages). Movie adaptation in 1981, directed by Wolfgang Petersen. |
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* 1977, Lothar-Günther Buchheim, ''Le Styx'' (titre original: ''Das Boot''), traduction B. Kreiss, Éditions Albin Michel, 1977, au Livre de Poche n |
* 1977, Lothar-Günther Buchheim, ''Le Styx'' (titre original: ''Das Boot''), traduction B. Kreiss, Éditions Albin Michel, 1977, au Livre de Poche nº 5429. |
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* 1979, Antony Preston, ''U-Boote: l'histoire des sous-marins allemands'', Nathan, 1979 |
* 1979, Antony Preston, ''U-Boote: l'histoire des sous-marins allemands'', Nathan, 1979. |
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* 1986, Jean-Paul Pallud, ''U-Boote |
* 1986, Jean-Paul Pallud, ''U-Boote! Les sous-marins allemands - tome 1'', Éditions Heimdal. |
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* 1986, Jean-Paul Pallud, ''U-Boote |
* 1986, Jean-Paul Pallud, ''U-Boote! Les sous-marins allemands: les Bases - tome 2'', Éditions Heimdal. |
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* 1986, Peter Padfield, ''Dönitz et la guerre des U-boote'', 1986, ISBN 2-85704-209-4 |
* 1986, Peter Padfield, ''Dönitz et la guerre des U-boote'', 1986, ISBN 2-85704-209-4. |
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* 1987, Terraine, John, ''Business in Great Waters'', (Londra 1987) Wordsworth Military Library. The best single-volume study of the U-Boat Campaigns, |
* 1987, Terraine, John, ''Business in Great Waters'', (Londra 1987) Wordsworth Military Library. The best single-volume study of the U-Boat Campaigns, 1917-1945. |
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* 1988, Van der Vat, Dan. ''The Atlantic Campaign''. Harper & Row, 1988. Connects submarine and antisubmarine operations between World War I and World War II, and suggests a continuous war. |
* 1988, Van der Vat, Dan. ''The Atlantic Campaign''. Harper & Row, 1988. Connects submarine and antisubmarine operations between World War I and World War II, and suggests a continuous war. |
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* 1990, Gannon, Michael (1990) ''Operation Drumbeat''. Naval Institute Press. ISBN 978-1-59114-302-4 |
* 1990, Gannon, Michael (1990) ''Operation Drumbeat''. Naval Institute Press. ISBN 978-1-59114-302-4. |
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* 1994, Gray, Edwyn A. ''The U-Boat War, |
* 1994, Gray, Edwyn A. ''The U-Boat War, 1914-1918'' (1994). |
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* 1996, Clay Blair, ''Hitler's U-Boat War: The Hunted 1942-1945'', Cassel & Co, 1996. ISBN 0-304-35261-6 |
* 1996, Clay Blair, ''Hitler's U-Boat War: The Hunted 1942-1945'', Cassel & Co, 1996. ISBN 0-304-35261-6. |
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* 1996, Clay Blair, ''Hitler's U-Boat War: The Hunters 1939-1942'', Cassel & Co, 1996. ISBN |
* 1996, Clay Blair, ''Hitler's U-Boat War: The Hunters 1939-1942'', Cassel & Co, 1996. ISBN 978-0679640325. |
||
* 1998, Gannon, Michael. 1998. ''Black May: The Epic Story of the Allies' Defeat of the German U-Boats in May 1943''. Dell. ISBN 0-440-23564-2 |
* 1998, Gannon, Michael. 1998. ''Black May: The Epic Story of the Allies' Defeat of the German U-Boats in May 1943''. Dell. ISBN 0-440-23564-2. |
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* 1999, Jean-Philippe Dallies-Labourdette, ''U-Boote: 1935-1945 l'histoire des sous-marins de la Kriegsmarine'', Éditions Histoire & Collections, ISBN 978-2-908182-41-5. |
* 1999, Jean-Philippe Dallies-Labourdette, ''U-Boote: 1935-1945 l'histoire des sous-marins de la Kriegsmarine'', Éditions Histoire & Collections, ISBN 978-2-908182-41-5. |
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* 1999, Stern, Robert C. (1999). ''Battle Beneath the Waves: U-boats at war''. Arms and Armor/Sterling Publishing. ISBN 1-85409-200-6. |
* 1999, Stern, Robert C. (1999). ''Battle Beneath the Waves: U-boats at war''. Arms and Armor/Sterling Publishing. ISBN 1-85409-200-6. |
||
* 2000, O'Connor, Jerome M. "Inside the Grey Wolves' Den." Naval History, June 2000. The US Naval Institute Author of the Year feature describes the building and operation of the German U-boat bases in France. |
* 2000, O'Connor, Jerome M. "Inside the Grey Wolves' Den." Naval History, June 2000. The US Naval Institute Author of the Year feature describes the building and operation of the German U-boat bases in France. |
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* 2002, Werner, Herbert. ''Iron Coffins: A Personal Account of the German U-Boat Battles of World War II'' ISBN 978-0-304-35330-9 |
* 2002, Werner, Herbert. ''Iron Coffins: A Personal Account of the German U-Boat Battles of World War II''. ISBN 978-0-304-35330-9. |
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* 2004, Kurson, Robert (2004). ''Shadow Divers: The True Adventure of Two Americans Who Risked Everything to Solve One of the Last Mysteries of World War II''. Random House Publishing. ISBN 0-375-50858-9 |
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* 2004, Patrick de Gmeline, ''Sous-marins allemands au combat 1939-1945'', Presses de la Cité, 2004, ISBN 2-258-06481-3. |
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* 2005, John Abbatiello. ''Anti-Submarine Warfare in World War I: British Naval Aviation and the Defeat of the U-Boats'' (2005) |
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* 2005, Preston, Anthony (2005). ''The World's Greatest Submarines''. |
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* 2005, Westwood, David. ''U-Boat War: Doenitz and the evolution of the German Submarine Service 1935–1945'' (2005) ISBN 1-932033-43-2 |
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* 2006, Möller, Eberhard and Werner Brack. ''The Encyclopedia of U-Boats: From 1904 to the Present'' (2006) ISBN 1-85367-623-3 |
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* 2006, Showell, Jak Mallmann. ''The U-boat Century: German Submarine Warfare, 1906–2006'' (2006) ISBN 1-59114-892-8 |
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* 2006, Von Scheck, Karl. ''U122: The Diary of a U-boat Commander''. Diggory Press ISBN 978-1-84685-049-3 |
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* 2007, Georg von Trapp and Elizabeth M. Campbell. ''To the Last Salute: Memories of an Austrian U-Boat Commander'' (2007) |
* 2007, Georg von Trapp and Elizabeth M. Campbell. ''To the Last Salute: Memories of an Austrian U-Boat Commander'' (2007). |
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* 2008, Chris Bishop, ''Les Sous-marins de la Kriegsmarine: 1939-1945'', 2008, ISBN 978-2-84690-327-1 |
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* 2008, Henri Ortholan, ''La Guerre sous-marine 1914-1918'', Bernard Giovanangeli éditeur, 2008, ISBN 978-2-7587-0022-7 |
* 2008, Henri Ortholan, ''La Guerre sous-marine 1914-1918'', Bernard Giovanangeli éditeur, 2008, ISBN 978-2-7587-0022-7. |
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* 2010, Hans Joachim Koerver. ''German Submarine Warfare |
* 2010, Hans Joachim Koerver. ''German Submarine Warfare 1914-1918 in the Eyes of British Intelligence'', LIS Reinisch 2010, ISBN 978-3-902433-79-4. |
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== Collegamenti esterni == |
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* [http://chronicle.augusta.com/stories/1999/05/18/met_261642.shtml German sub sank near U.S.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150928232623/http://chronicle.augusta.com/stories/1999/05/18/met_261642.shtml |date=28 settembre 2015 |
* [http://chronicle.augusta.com/stories/1999/05/18/met_261642.shtml German sub sank near U.S.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150928232623/http://chronicle.augusta.com/stories/1999/05/18/met_261642.shtml |date=28 settembre 2015}}, The Augusta Chronicle |
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* {{cita web|http://photoenligne.free.fr/LoireAtlantique/StNazaire/UBoot/Base.html|Base de U-Boot de Saint-Nazaire}} |
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* [http://www.historyarticles.com US Naval Institute] award-winning "Inside the U-boat Pens," describing the construction and operation of the five U-boat bases along the Bay of Biscay in France. Photos and diagrams, including a visit to Admiral Donitz's unknown command and control chateau in Lorient, France. |
* [http://www.historyarticles.com US Naval Institute] award-winning "Inside the U-boat Pens," describing the construction and operation of the five U-boat bases along the Bay of Biscay in France. Photos and diagrams, including a visit to Admiral Donitz's unknown command and control chateau in Lorient, France. |
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* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=wGeRDFImSeU|titolo=WWII German UBoats}} |
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U-Boot è il termine tedesco utilizzato per indicare genericamente i sommergibili nato dall'abbreviazione di Unterseeboot, letteralmente "battello sottomarino"[1]. Il termine è utilizzato nelle altre lingue per indicare i sommergibili impiegati dalla marina militare tedesca (Kaiserliche Marine e Kriegsmarine) durante la prima e la seconda guerra mondiale.
Talvolta in italiano è erroneamente utilizzata la forma anglicizzata U-Boat.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Gli obiettivi delle campagne degli U-Boot, armati di siluri ad aria compressa, in entrambi i conflitti furono i convogli che portavano rifornimenti dagli Stati Uniti e dal Canada in Europa.
Il termine U-Boot, seguito da un numero, esempio U-Boot 47 indica uno specifico vascello, mentre U-Boot Tipo II una determinata classe. Gli unici U-Boot che possono essere considerati veri e propri sottomarini, e non sommergibili, sono quelli che appartengono al Tipo XXI e al Tipo XXIII.
I sottomarini della Deutsche Marine del dopoguerra sono U-Boot e continuano ad avere la denominazione degli U-Boot, ad esempio U-Boot-Klasse 212 A. 16 sommergibili, catturati durante la seconda guerra mondiale, furono poi in servizio nella Kriegsmarine come U-Boot. Diversi U-Boot tedeschi furono in servizio, nei primi anni seguenti la seconda guerra mondiale, in diverse marine a titolo di riparazioni di guerra.
Il termine U-Boot può indicare nelle altre lingue, diverse dal tedesco, i seguenti tipi di sommergibili:
- i sommergibili tedeschi della Kaiserliche Marine della prima guerra mondiale;
- i sommergibili austro-ungarici della k.u.k. Kriegsmarine della prima guerra mondiale;
- i sommergibili tedeschi della Kriegsmarine della seconda guerra mondiale;
- i sottomarini tedeschi della Bundesmarine del secondo dopoguerra;
- i sottomarini tedeschi della Deutsche Marine dopo la riunificazione tedesca.
Prima guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Nel maggio del 1915, l'U-20 (U-Boot Tipo U 19) tedesco affondò il transatlantico RMS Lusitania. Delle 1.345 vittime, 127 erano civili americani, tra i quali un noto produttore teatrale e un membro della famiglia Vanderbilt. L'evento fece rivolgere l'opinione pubblica americana contro la Germania e fu uno dei fattori principali dell'entrata in guerra degli Stati Uniti a fianco degli Alleati durante la prima guerra mondiale.
Il 31 gennaio 1917 la Germania dichiarò che i suoi U-Boot si sarebbero impegnati in una guerra sottomarina indiscriminata.
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Seconda guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Durante la seconda guerra mondiale, gli attacchi degli U-Boot furono la componente principale della battaglia dell'Atlantico Nord orientale, che durò fino al termine della guerra. Durante le prime fasi della guerra e subito dopo l'ingresso degli Stati Uniti, gli U-Boot furono estremamente efficaci nella distruzione dei mercantili alleati. Le migliorie nella tattica dei convogli, il sonar, le bombe di profondità, la decifrazione del Codice Enigma usato dai tedeschi e il raggio d'azione degli aerei di scorta servirono a volgere la sorte contro gli U-Boot. Alla fine la flotta degli U-Boot soffrì perdite estremamente pesanti, perdendo 789 unità (più 3 sommergibili inglesi catturati) su 1 157 (di cui 25 alleate catturate) e circa 30 000 marinai su un totale di 50 000. Inoltre la Germania possedeva 700 piccolissimi sommergibili. Va ricordato l'aiuto dei sommergibili italiani, che aiutarono con 32 unità e 109 navi affondate l'alleato tedesco. Gli U-Boot tedeschi e i sommergibili giapponesi e italiani affondarono in tutto 2828 navi alleate, per un totale di circa 15 milioni di tonnellate. Tra il 1939 e il 1942 gli U-Boot affondarono pressoché indisturbati varie navi da carico transitanti lungo la costa orientale americana, causando ingenti danni. Quando gli inglesi trovarono il modo di decifrare Enigma e gli alleati riuscirono a prevedere anche i movimenti degli U-Boot, i tedeschi non interruppero il loro impiego in Atlantico. Durante la seconda guerra mondiale, la Kriegsmarine (la Marina Militare Tedesca) produsse diversi tipi di U-Boot, man mano che la tecnologia migliorava.
Classi di U-Boot tedeschi
[modifica | modifica wikitesto]Classe | Tipo | Anno | Numero | Note |
---|---|---|---|---|
U-Boot Tipo I | U-Boot Tipo IA | 1934 | 2 | |
U-Boot Tipo II | U-Boot Tipo IIA | 1935 | 6 | |
U-Boot Tipo IIB | 1934 | 20 | ||
U-Boot Tipo IIC | 1937 | 8 | ||
U-Boot Tipo IID | 1939 | 16 | ||
U-Boot Tipo V | U-Boot Tipo V | 1940 | 1 | Questo U-boot è anche conosciuto come V-80 (AIP). |
U-Boot Tipo VII | U-Boot Tipo VIIA | 1935 | 10 | |
U-Boot Tipo VIIB | 1936 | 24 | ||
U-Boot Tipo VIIC | 1938 | 568 | ||
U-Boot Tipo VIIC/41 | 1941 | 91 | ||
U-Boot Tipo VIIC/42 | 1942 | 0 | ||
U-Boot Tipo VIID | 1940 | 6 | Progettato per essere utilizzato come posamine. | |
U-Boot Tipo VIIF | 1941 | 4 | Progettato per essere utilizzato come trasporto siluro. | |
U-Boot Tipo IX | U-Boot Tipo IX | 1936 | 8 | |
U-Boot Tipo IXB | 1937 | 14 | ||
U-Boot Tipo IXC | 1939 | 54 | ||
U-Boot Tipo IXC/40 | 1940 | 87 | ||
U-Boot Tipo IXD1 | 1940 | 2[2] | Progettato per missioni a largo raggio. | |
U-Boot Tipo IXD2 | 1940 | 28 | ||
U-Boot Tipo IXD/42 | 1942 | 2[3] (+ 4 cancellati) | Non è mai entrato in servizio nella seconda guerra mondiale. | |
U-Boot Tipo X | U-Boot Tipo XB | 1939 | 8 | Progettato per essere utilizzato come posamine. |
U-Boot Tipo XI | U-Boot Tipo XI | 1937 | 0 | Non ordinato. |
U-Boot Tipo XIV | U-Boot Tipo XIV | 1940 | 10 | Concepito per risolvere il problema del rifornimento degli U-Boot in alto mare. |
U-Boot Tipo XVII | U-Boot Tipo XVIIA | 1942 | 4 | |
U-Boot Tipo XVIIB | 1943 | 3 | ||
U-Boot Tipo XVIII | U-Boot Tipo XVIII | 1943 | 0 | Prototipi; non divennero mai operativi. |
U-Boot Tipo XXI | U-Boot Tipo XXI | 1943 | 118 | |
U-Boot Tipo XXIII | U-Boot Tipo XXIII | 1943 | 61 |
- Marina imperiale giapponese
- Sommergibili della Kriegsmarine catturati dai giapponesi dopo la resa tedesca ed entrati in servizio nella Marina imperiale giapponese:
- U-Boot Tipo IX (2) ex U-511 ed ex U-862
- U-Boot Tipo X (1) ex U-219
Flottiglie di U-Boot tedeschi
[modifica | modifica wikitesto]Dopoguerra
[modifica | modifica wikitesto]Germania
[modifica | modifica wikitesto]La Bundesmarine, del dopoguerra (1956-1990), e la Deutsche Marine, dopo la riunificazione tedesca (dal 1990), hanno continuato a usare la nomenclatura utilizzata in precedenza per gli U-Boot, ma riprendendo la numerazione da capo e aggiungendo il pennant number.
Lista di U-Boot della Bundesmarine e Deutsche Marine :
- Classe 240 / U-Boot Tipo XXIII (2)
- Hai (S170) (ex U-2365)
- Hecht (S171) (ex U-2367)
- Classe 241 / U-Boot Tipo XXI (1)
- Classe U-201 (3)
- U-1 (S180) (ricostruito come classe U-205)
- U-2 (S181) (ricostruito come classe U-205)
- U-3 (S182)
- Classe U-202 (2)
- Hans Techel (S172) (mini sommergibile)
- Friedrich Schürer (S173) (mini sommergibile)
- Classe U-205 (11)
- U-1 (S180) (ricostruito dalla classe U-201)
- U-2 (S181) (ricostruito dalla classe U-201)
- U-4 (S183)
- U-5 (S184)
- U-6 (S185)
- U-7 (S186)
- U-8 (S187)
- U-9 (S188)
- U-10 (S189)
- U-11 (S190)
- U-12 (S191)
- Classe U-206 (18)
- U-13 (S192)
- U-14 (S193)
- U-15 (S194)
- U-16 (S195)
- U-17 (S196)
- U-18 (S197)
- U-19 (S198)
- U-20 (S199)
- U-21 (S170)
- U-22 (S171)
- U-23 (S172)
- U-24 (S173)
- U-25 (S174)
- U-25 (S175)
- U-27 (S176)
- U-28 (S177)
- U-29 (S178)
- U-30 (S179)
- Classe 740 / Narwal (1)
- Classe U-212 (6)
Altre nazioni
[modifica | modifica wikitesto]Sei nazioni ottennero degli U-Boot della Kriegsmarine a titolo di riparazioni di guerra:
- U-Boot Tipo VII (1)
- U-Boot Tipo VII (2)
- U-Boot Tipo IX (2)
- U-Boot Tipo XXI (1)
- U-Boot Tipo VII (1)
- U-Boot Tipo XVII (1)
- U-Boot Tipo XXI (1)
- U-Boot Tipo VII (3)
- U-Boot Tipo II (3)
- U-Boot Tipo VII (4)
- U-Boot Tipo IX (1)
- U-Boot Tipo XXI (4)
- U-Boot Tipo XVII (1)
- U-Boot Tipo XXI (2)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ U-boat, su etymonline.com, Online Etymolgy Dictionary. URL consultato il 22 giugno 2012.
«U-boat (n.): 1916 (said to have been in use from 1913), partial translation of German U-Boot, short for Unterseeboot, literally "undersea boat."»
- ^ U-180 and U-195 were boats of type IXD1.
- ^ U-883 and U-884 were boats of type IXD/42.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- 1930, Adolphe Laurens, Histoire de la guerre sous-marine allemande 1914-1918.
- 1965, Frank Wolfgang, U-boote contre les marines alliées, J'ai lu (Nº A92/93 et A94/95), 1965.
- 1967, Geoffrey Jenkins, L'U-Boot scomparso, Longanesi, 1967.
- 1970, Jean Noli, Les Loups de l'Amiral, Fayard, Le Livre de Poche, 1970.
- 1970, Le commandant Heinz Schaffer, U 977 L'odyssée d'un sous-marin allemand, J'ai lu (Nº A15), 1970.
- 1970, Peillard Léonce, Histoire générale de la guerre sous-marine 1939-1945, Laffont, 1970.
- 1973, Buchheim, Lothar-Günther, Das Boot (original German edition 1973, eventually translated into English and many other Western languages). Movie adaptation in 1981, directed by Wolfgang Petersen.
- 1977, Lothar-Günther Buchheim, Le Styx (titre original: Das Boot), traduction B. Kreiss, Éditions Albin Michel, 1977, au Livre de Poche nº 5429.
- 1979, Antony Preston, U-Boote: l'histoire des sous-marins allemands, Nathan, 1979.
- 1986, Jean-Paul Pallud, U-Boote! Les sous-marins allemands - tome 1, Éditions Heimdal.
- 1986, Jean-Paul Pallud, U-Boote! Les sous-marins allemands: les Bases - tome 2, Éditions Heimdal.
- 1986, Peter Padfield, Dönitz et la guerre des U-boote, 1986, ISBN 2-85704-209-4.
- 1987, Terraine, John, Business in Great Waters, (Londra 1987) Wordsworth Military Library. The best single-volume study of the U-Boat Campaigns, 1917-1945.
- 1988, Van der Vat, Dan. The Atlantic Campaign. Harper & Row, 1988. Connects submarine and antisubmarine operations between World War I and World War II, and suggests a continuous war.
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- 1998, Gannon, Michael. 1998. Black May: The Epic Story of the Allies' Defeat of the German U-Boats in May 1943. Dell. ISBN 0-440-23564-2.
- 1999, Jean-Philippe Dallies-Labourdette, U-Boote: 1935-1945 l'histoire des sous-marins de la Kriegsmarine, Éditions Histoire & Collections, ISBN 978-2-908182-41-5.
- 1999, Stern, Robert C. (1999). Battle Beneath the Waves: U-boats at war. Arms and Armor/Sterling Publishing. ISBN 1-85409-200-6.
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Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Battaglia dell'Atlantico (1914-1918)
- Battaglia dell'Atlantico (1939-1945)
- Battaglia del mar Mediterraneo (1914-1918)
- Battaglia del San Lorenzo
- Befehlshaber der U-Boote
- Enigma (crittografia)
- Karl Dönitz
- Lista degli assi di U-Boot
- Sommergibile
- Sommergibile tascabile
- Sottomarino
- U-96
- U-234
- U-534
- U-869
- U-Boot 96
- Sommergibile Peral
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su U-boat
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sottomarini della Germania
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- German sub sank near U.S. Archiviato il 28 settembre 2015 in Internet Archive., The Augusta Chronicle
- Base de U-Boot de Saint-Nazaire, su photoenligne.free.fr.
- US Naval Institute award-winning "Inside the U-boat Pens," describing the construction and operation of the five U-boat bases along the Bay of Biscay in France. Photos and diagrams, including a visit to Admiral Donitz's unknown command and control chateau in Lorient, France.
- TheSubPen The Sub "Pen," your home for submarine and U-boat history.
- Sommergibili italiani in Atlantico e Mediterraneo (It), su trentoincina.it.
- Les bases de U-boote et les différents U-Boote, su u-boote.fr.
- uboat-bases.com The German U-boat bases of the WW-II in France: Brest, Lorient, St-Nazaire, La Rochelle, Bordeaux.
- uboat.net Comprehensive reference source for WW I and WW II U-boat information.
- ubootwaffe.net Comprehensive reference source for WW II U-boat information.
- Sottomarino Vesikko - The prototype of U-boat Type IIA (En), su vesikko.fi.
- WWII German UBoats, su youtube.com.