Amalia Del Ponte: differenze tra le versioni

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Si tratta di un'artista,<ref name=raitre/><ref>{{Cita web|autore = Federico Florian|url = http://www.artslant.com/la/articles/show/40209|titolo = When art explores the fabric of matter. A studio visit with Amalia Del Ponte|accesso = |editore = artslant|data = luglio 2014}}</ref> legata soprattutto ad alcuni critici e storici dell'arte come [[Guido Ballo]], [[Bruno Munari]], [[Gillo Dorfles]], [[Arturo Schwarz]], [[Francesco Tedeschi]], [[Flaminio Gualdoni]] e [[Tommaso Trini]]. Iniziate con un brillante debutto internazionale negli [[anni 1970|anni settanta]]<ref name=raitre>{{YouTube|id=CFzai8v97TU|titolo=Video Rai3 su Amalia Del Ponte|accesso=3 dicembre 2013}}</ref>, vincendo il ''Primo Premio per la Scultura'' alla [[Biennale di San Paolo]], le attività di Amalia Del Ponte si articolano tra arte e scienza attraverso una ricerca che indaga i rapporti fra scultura, musica e nuove tecnologie<ref>{{cita web|url=http://www.undo.net/it/magazines/1157715187|titolo=Undomagazine: La forma dei suoni|accesso=4 dicembre 2013}}</ref>.
Si tratta di un'artista,<ref name=raitre/><ref>{{Cita web|autore = Federico Florian|url = http://www.artslant.com/la/articles/show/40209|titolo = When art explores the fabric of matter. A studio visit with Amalia Del Ponte|lingua = en|editore = artslant|data = luglio 2014|accesso = 22 luglio 2021|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20200809163704/https://www.artslant.com/la/articles/show/40209|dataarchivio = 9 agosto 2020|urlmorto = sì}}</ref> legata soprattutto ad alcuni critici e storici dell'arte come [[Guido Ballo]], [[Bruno Munari]], [[Gillo Dorfles]], [[Arturo Schwarz]], [[Francesco Tedeschi]], [[Flaminio Gualdoni]] e [[Tommaso Trini]]. Iniziate con un brillante debutto internazionale negli [[anni 1970|anni settanta]]<ref name=raitre>{{YouTube|id=CFzai8v97TU|titolo=Video Rai3 su Amalia Del Ponte|accesso=3 dicembre 2013}}</ref>, vincendo il ''Primo Premio per la Scultura'' alla [[Biennale di San Paolo]], le attività di Amalia Del Ponte si articolano tra arte e scienza attraverso una ricerca che indaga i rapporti fra scultura, musica e nuove tecnologie<ref>{{cita web|url=http://www.undo.net/it/magazines/1157715187|titolo=Undomagazine: La forma dei suoni|accesso=4 dicembre 2013}}</ref>.


== Biografia ==
== Biografia ==
Dopo il liceo artistico frequenta dal 1956 al 1961 il corso di scultura di [[Marino Marini (scultore)|Marino Marini]]<ref>{{cita web|url=http://farahzadart.com/080109.html|titolo=garahzadart.com: cenni biografici|accesso=4 dicembre 2013}}</ref> presso l'[[Accademia di Brera]] di [[Milano]] insieme ad [[Kengiro Azuma]], [[Mario Robaudi]] e [[Gianni Colombo (artista)|Gianni Colombo]].
Dopo il liceo artistico frequenta dal 1956 al 1961 il corso di scultura di [[Marino Marini (scultore)|Marino Marini]]<ref>{{cita web|url=http://farahzadart.com/080109.html|titolo=garahzadart.com: cenni biografici|accesso=4 dicembre 2013}}</ref> presso l'[[Accademia di Brera]] di [[Milano]] insieme ad [[Kengiro Azuma]], [[Mario Robaudi]] e [[Gianni Colombo (artista)|Gianni Colombo]].
Dagli anni Sessanta inizia la sua ricerca sui materiali, l'approccio quasi scientifico la conduce nel giro di pochi anni a creare forme sempre più semplici e pure.
Dagli anni Sessanta inizia la sua ricerca sui materiali, l'approccio quasi scientifico la conduce nel giro di pochi anni a creare forme sempre più semplici e pure.
L'attenzione nei confronti delle forme geometriche elementari la porta a realizzare le prime sculture in [[plexiglas]] battezzate, da [[Vittorio Fagone]], ''Tropi'' nel 1967 in occasione di una mostra personale alla ''Galleria Vismara'' di [[Milano]].<ref>{{cita web|url=http://www.amaliadelponte.org/AmaliaDelPonte/tropi.html|titolo=galleria vismara, tropi|accesso=4 dicembre 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/30/esperimenti_con_musica_co_0_9401306877.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/30/esperimenti_con_musica_co_0_9401306877.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|titolo=corriere.it "esperimenti con la musica"|accesso=4 dicembre 2013}}</ref>
L'attenzione nei confronti delle forme geometriche elementari la porta a realizzare le prime sculture in [[plexiglas]] battezzate, da [[Vittorio Fagone]], ''Tropi'' nel 1967 in occasione di una mostra personale alla ''Galleria Vismara'' di [[Milano]].<ref>{{cita web|url=http://www.amaliadelponte.org/AmaliaDelPonte/tropi.html|titolo=galleria vismara, tropi|accesso=4 dicembre 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/30/esperimenti_con_musica_co_0_9401306877.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/30/esperimenti_con_musica_co_0_9401306877.shtml|dataarchivio=1º gennaio 2016|titolo=corriere.it "esperimenti con la musica"|accesso=4 dicembre 2013}}</ref>
L'affermazione internazionale<ref name=actv/> avviene nel 1973 quando, invitata da [[Bruno Munari]] e [[Umbro Apollonio]], partecipa alla [[Biennale di San Paolo]] (a quel tempo una delle più rilevanti al mondo), dove presenta un'opera intitolata ''Area percettiva''<ref>{{pdf}}{{cita web|url=https://issuu.com/bienal/docs/namee1bdf4|titolo=issuu.com biennale di San Paolo, catalogo}}</ref>, per la quale le viene aggiudicato il ''Primo Premio per la Scultura''. Nel 1993 espone le proprie opere al [[Fort Asperen]], ad [[Asperen]], nei [[Paesi Bassi]].<ref>{{cita web|url=http://www.semarweb.com/biography.html|titolo=raccolta cenni biografici di vari artisti|accesso=4 dicembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140503044052/http://www.semarweb.com/biography.html|dataarchivio=3 maggio 2014}}</ref>
Negli anni Sessanta realizza gli interni del negozio ''Gulp!'' di Milano e quelli del primo negozio di [[Elio Fiorucci]] in Via Passerella, sempre a Milano.<ref>{{cita web|url=http://vimeo.com/40928930|titolo=2012 - Matteo Giacomelli, ''Intervista ad Amalia Del Ponte e Elio Fiorucci''|accesso=4 dicembre 2013}}</ref>
L'affermazione internazionale<ref name=actv/> avviene nel 1973 quando, invitata da [[Bruno Munari]] e [[Umbro Apollonio]], partecipa alla [[Biennale di San Paolo]] (a quel tempo una delle più rilevanti al mondo), dove presenta un'opera intitolata ''Area percettiva''<ref>{{pdf}}{{cita web|url=http://issuu.com/bienal/docs/namee1bdf4|titolo=issuu.com biennale di San Paolo, catalogo}}</ref>, per la quale le viene aggiudicato il ''Primo Premio per la Scultura''. Nel 1993 espone le proprie opere al [[Fort Asperen]], ad [[Asperen]], nei [[Paesi Bassi]].<ref>{{cita web|url=http://www.semarweb.com/biography.html|titolo=raccolta cenni biografici di vari artisti|accesso=4 dicembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140503044052/http://www.semarweb.com/biography.html|dataarchivio=3 maggio 2014}}</ref>
Nel 1995, chiamata da [[Gillo Dorfles]], partecipa alla [[Biennale di Venezia|XLVI Biennale Internazionale d’Arte]]; ad Amalia Del Ponte viene dedicata un'intera sala personale al ''Padiglione Italia''. Qui espone i ''[[Litofoni]]'', [[pietre sonore]] che mettono in evidenza le invisibili corrispondenze tra le forme geometriche, le scale musicali e quelle dei colori.<ref>{{cita web|url=http://www.fondazioneitaliani.it/index.php?option=com_content&task=view&id=698&Itemid=43|titolo=storia della Biennale di Venezia|accesso=4 dicembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140223010702/http://www.fondazioneitaliani.it/index.php?option=com_content&task=view&id=698&Itemid=43|dataarchivio=23 febbraio 2014}}</ref>
Nel 1995, chiamata da [[Gillo Dorfles]], partecipa alla [[Biennale di Venezia|XLVI Biennale Internazionale d’Arte]]; ad Amalia Del Ponte viene dedicata un'intera sala personale al ''Padiglione Italia''. Qui espone i ''[[Litofoni]]'', [[pietre sonore]] che mettono in evidenza le invisibili corrispondenze tra le forme geometriche, le scale musicali e quelle dei colori.<ref>{{cita web|url=http://www.fondazioneitaliani.it/index.php?option=com_content&task=view&id=698&Itemid=43|titolo=storia della Biennale di Venezia|accesso=4 dicembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140223010702/http://www.fondazioneitaliani.it/index.php?option=com_content&task=view&id=698&Itemid=43|dataarchivio=23 febbraio 2014}}</ref>
Nel 2010 realizza un progetto per l'[[Isola della Certosa]] nella [[Laguna di Venezia]]; si tratta di una serie di video installazioni allestite all'interno delle quattro ''Case Matte'' (ex polveriere austriache costruite a pochi metri dall'acqua). L'opera, intitolata ''Regno dei possibili, invisibili''<ref name=actv>{{cita web|url=http://www.actv.it/regnodeipossibiliinvisibilimostradiamaliadelponteinaugurazione26giugnofinoal26settembre0|titolo=actv.it inaugurazione mostra|accesso=4 dicembre 2013}}</ref>, è una riflessione su come arte e scienza rendano visibili realtà altrimenti invisibili.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/37531|titolo=comune.venezia.it inaugurazione della mostra "Regno dei possibili, invisibili" di Amalia del Ponte|accesso=4 dicembre 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.agendavenezia.org/en/evento-18651.htm|titolo=agendavenezia.org dettagli evento|accesso=4 dicembre 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.connessomagazine.it/amalia-del-ponte-regno-dei-possibili-invisibili|titolo=informazioni su Amalia del Ponte|accesso=4 dicembre 2013}}</ref><ref>{{cita video|url=http://vimeo.com/21114925|titolo=1995 - Mario Gamba, ''Notte Cultura. Amalia del Ponte'', Rai 3|accesso=4 dicembre 2013}}</ref> Negli ultimi anni è iniziato un processo di storicizzazione istituzionale della ricerca artistica di Amalia Del Ponte.<ref>{{Cita web|url=https://zero.eu/eventi/73710-amalia-del-ponte-onde-lunghe-e-brevissime,milano/|titolo=Angela Maderna, www.zero.eu, aprile 2017}}</ref>
Nel 2010 realizza un progetto per l'[[Isola della Certosa]] nella [[Laguna di Venezia]]; si tratta di una serie di video installazioni allestite all'interno delle quattro ''Case Matte'' (ex polveriere austriache costruite a pochi metri dall'acqua). L'opera, intitolata ''Regno dei possibili, invisibili''<ref name=actv>{{cita web|url=http://www.actv.it/regnodeipossibiliinvisibilimostradiamaliadelponteinaugurazione26giugnofinoal26settembre0|titolo=actv.it inaugurazione mostra|accesso=4 dicembre 2013}}</ref>, è una riflessione su come arte e scienza rendano visibili realtà altrimenti invisibili.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/37531|titolo=comune.venezia.it inaugurazione della mostra "Regno dei possibili, invisibili" di Amalia del Ponte|accesso=4 dicembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140223010702/http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/37531|dataarchivio=23 febbraio 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.agendavenezia.org/en/evento-18651.htm|titolo=agendavenezia.org dettagli evento|accesso=4 dicembre 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.connessomagazine.it/amalia-del-ponte-regno-dei-possibili-invisibili|titolo=informazioni su Amalia del Ponte|accesso=4 dicembre 2013}}</ref><ref>{{cita video|url=https://vimeo.com/21114925|titolo=1995 - Mario Gamba, ''Notte Cultura. Amalia del Ponte'', Rai 3|accesso=4 dicembre 2013}}</ref>

Negli ultimi anni è iniziato un processo di storicizzazione istituzionale della ricerca artistica di Amalia Del Ponte culminato con la doppia mostra milanese del 2017 al [[Museo del Novecento]] e al Museo Messina<ref>{{Cita web|url=https://zero.eu/eventi/73710-amalia-del-ponte-onde-lunghe-e-brevissime,milano/|titolo=Angela Maderna, www.zero.eu, aprile 2017}}</ref> e con il premio alla carriera conferitole nel 2023 dalla [[Biennale internazionale dell'arte contemporanea|Florence Biennale]].<ref>{{Cita web|url=https://www.florencebiennale.org/amalia-del-ponte|titolo=Amalia Del Ponte Ospite d'onore alla XIV Florence Biennale 2023}}</ref>

Accanto all'attività artistica più propriamente detta, a partire dalla fine degli anni Sessanta Amalia Del Ponte intraprende quella che si rivelerà una proficua attività da designer che tra il 1965 e il 1967 l'ha portata ha disegnare gli interni del negozio ''Gulp!'' in via Santo Spirito a Milano<ref>{{Cita web|url=https://moda.mam-e.it/gulp/|titolo=GULP, NEGOZIO PUNTO DI RIFERIMENTO PER GIOVANI E DIVE DEL CINEMA}}</ref> e soprattutto a collaborare con [[Elio Fiorucci]] per la nascita del primo negozio di [[Fiorucci (azienda)|Fiorucci]], aperto a Milano all'interno della Galleria Passarella.<ref>{{Cita web|url=https://vimeo.com/40928930|titolo=Intervista ad Elio Fiorucci e Amalia Del Ponte}}</ref> Per il negozio Fiorucci Amalia Del Ponte pensa ad uno spazio completamente bianco ed opaco, così da poterne fare una vetrina totale, mentre delle fessure nel pavimento, abbinate a degli specchi inclinati permettono di intravedere dall'esterno anche lo spazio del piano inferiore.<ref>{{Cita web|url=https://www.amaliadelponte.org/adp/1967-negozio-fiorucci-milano/|titolo=Il Negozio Fiorucci a Milano}}</ref>


== Principali mostre personali ==
== Principali mostre personali ==
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* 1993 - Galleria Valeria Belvedere, Milano (litofoni suonati da Maurizio Benomar, testo di Roberto Daolio)
* 1993 - Galleria Valeria Belvedere, Milano (litofoni suonati da Maurizio Benomar, testo di Roberto Daolio)
* 1995 - [[Villa Tiepolo Passi]], Treviso (litofoni suonati da Guido Facchin)
* 1995 - [[Villa Tiepolo Passi]], Treviso (litofoni suonati da Guido Facchin)
* 1994 - Casa del Mantegna, Mantova - ''Amalia a casa Mantegna ''(testi di Anne Marie Sauzeau Boetti, Eleonora Fiorani, Francesco Leonetti, Lea Vergine, litofoni suonati da Danilo Grassi)
* 1994 - [[Casa del Mantegna]], Mantova - ''Amalia a casa Mantegna ''(testi di Anne Marie Sauzeau Boetti, Eleonora Fiorani, Francesco Leonetti, Lea Vergine, litofoni suonati da Danilo Grassi)
* 1996 - Galleria Valeria Belvedere, Milano - ''Buttare via l'ego''
* 1996 - Galleria Valeria Belvedere, Milano - ''Buttare via l'ego''
* 2009 - Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano - ''Amalia Del Ponte. Presentazione dei video'' (testo di Tommaso Trini)
* 2009 - Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano - ''Amalia Del Ponte. Presentazione dei video'' (testo di Tommaso Trini)
* 2010 - Certosa, Venezia - ''Amalia Del Ponte. Progetto per un'isola ''(testo di Eleonora Fiorani)
* 2010 - Certosa, Venezia - ''Amalia Del Ponte. Progetto per un'isola ''(testo di Eleonora Fiorani)
* 2015 - Galleria Milano, Milano - ''La porta senza porta''<ref>{{Cita web|url=https://www.espoarte.net/arte/la-porta-senza-porta-di-amalia-del-ponte-alla-galleria-milano/|titolo=Cristina Casero, su "www.espoarte.net", 30 marzo 3015}}</ref>
* 2015 - Galleria Milano, Milano - ''La porta senza porta''<ref>{{Cita web|url=https://www.espoarte.net/arte/la-porta-senza-porta-di-amalia-del-ponte-alla-galleria-milano/|titolo=Cristina Casero, su "www.espoarte.net", 30 marzo 3015}}</ref>
* 2017 - Museo del Novecento e Studio Museo Francesco Messina, Milano - ''Amalia Del Ponte. Onde lunghe e brevissime'' (a cura di Iolanda Ratti e Eleonora Fiorani)<ref>{{Cita web|url=http://milano.repubblica.it/tempo-libero/arte-e-fotografia/evento/mostra_amalia_del_ponte_onde_lunghe_e_brevissime_al_museo_del_novecento_e_allo_studio_museo_francesco_messina-159357.html|titolo=Cristiana Campanini, in "La Repubblica", 25 aprile 2017}}</ref>
* 2017 - [[Museo del Novecento]] e [[Civico museo-studio Francesco Messina|Studio Museo Francesco Messina]], Milano - ''Amalia Del Ponte. Onde lunghe e brevissime'' (a cura di Iolanda Ratti e Eleonora Fiorani)<ref>{{Cita web|url=http://milano.repubblica.it/tempo-libero/arte-e-fotografia/evento/mostra_amalia_del_ponte_onde_lunghe_e_brevissime_al_museo_del_novecento_e_allo_studio_museo_francesco_messina-159357.html|titolo=Cristiana Campanini, in "La Repubblica", 25 aprile 2017|accesso=24 luglio 2017|dataarchivio=10 agosto 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200810055912/https://milano.repubblica.it/tempo-libero/arte-e-fotografia/evento/mostra_amalia_del_ponte_onde_lunghe_e_brevissime_al_museo_del_novecento_e_allo_studio_museo_francesco_messina-159357.html|urlmorto=sì}}</ref>
* 2022 - [[Fabbrica del Vapore]], Milano - Framed Stories. Folli e vittime (a cura di Maria Fratelli)<ref>{{Cita web|url=https://www.fabbricadelvapore.org/-/framed-stories.-folli-e-vittime-di-amalia-del-ponte|titolo=FRAMED STORIES DI AMALIA DEL PONTE}}</ref>


== Principali mostre collettive ==
== Principali mostre collettive ==
* 1961 - Galleria Spotorno, Milano (testo di Jaques Kermoal)
* 1961 - Galleria Spotorno, Milano (testo di Jaques Kermoal)
* 1965 - Palazzo dell'Arte, Milano - ''XIII Triennale''
* 1965 - Palazzo dell'Arte, Milano - ''XIII Triennale''
* 1966 - Scuola Grande di San Teodoro, Venezia - ''Salone Internazionale dei Giovani'' (testo di Guido Ballo)
* 1966 - [[Scuola Grande di San Teodoro]], Venezia - ''Salone Internazionale dei Giovani'' (testo di Guido Ballo)
* 1967 - Civica Galleria d'Arte Moderna, Milano - ''Salone Internazionale dei Giovani'' (testo di Guido Ballo)
* 1967 - Civica Galleria d'Arte Moderna, Milano - ''Salone Internazionale dei Giovani'' (testo di Guido Ballo)
* Salone Annunciata, Milano - ''Che fare'' (testo di Francesco Leonetti)
* 1973 - Grand Palais, Parigi - ''XIV Grands et Jeunes d'Aujourd'hui ''(testo di A.M. Hammacher)
* 1973 - Grand Palais, Parigi - ''XIV Grands et Jeunes d'Aujourd'hui ''(testo di A.M. Hammacher)
* 1973 - Palazzo dell'Arte, Milano - ''XV Triennale''
* Partecipazione al Concorso bandito da I.A.C.P. ''Idee per nuove tipologie edilizie'' (progetto segnalato)
* 1973 - San Paolo, Brasile - ''XII Biennale Internazionale d'Arte ''(testo di Umbro Apollonio) - 1º Premio Internazionale per la Scultura
* Palazzo dell'Arte, Milano - ''XV Triennale''
* San Paolo, Brasile - ''XII Biennale Internazionale d'Arte ''(testo di Umbro Apollonio) - 1º Premio Internazionale per la Scultura
* 1974 - Palazzo della Permanente, Milano - ''XXVIII Biennale Nazionale d'Arte'' (testo di Vittorio Fagone)
* 1974 - Palazzo della Permanente, Milano - ''XXVIII Biennale Nazionale d'Arte'' (testo di Vittorio Fagone)
* Studio Marconi, Milano - ''Pratica/Milano, oggetto e progetto''
* Palazzo Comunale, Erbusco (BS) - ''Coazione a mostrare'' (testo di Romana Loda)
* 1977 - Fiera del Levante, Bari - ''Ipotesi ‘80. Expoarte ''(testo di Lea Vergine)
* 1977 - Fiera del Levante, Bari - ''Ipotesi ‘80. Expoarte ''(testo di Lea Vergine)
* 1978 - Galleria La Salita, Roma - ''Pas de deux ''(testi di Anne Marie Sauzeau Boetti, Gian Battista Salerno)
* 1978 - Galleria La Salita, Roma - ''Pas de deux ''(testi di Anne Marie Sauzeau Boetti, Gian Battista Salerno)
* Galeter Centro Arte/Adro, Brescia – ''Scatola d'amore'' (testo di Romana Loda)
* 1979 - Roma - ''Quadriennale Nazionale d'Arte''
* 1979 - Roma - ''Quadriennale Nazionale d'Arte''
* Museo Civico agli Eremitani, Padova - ''XIII [[Biennale Internazionale del Bronzetto]]'' (testo di Lea Vergine)
* 1981 - Museo Civico agli Eremitani, Padova - ''XIII [[Biennale Internazionale del Bronzetto]]'' (testo di Lea Vergine)
* 1986 - Giardini di Castello, Venezia - ''XLII Biennale Internazionale d'Arte. Arte e Alchimia ''(testo di Arturo Schwarz)
* 1986 - Giardini di Castello, Venezia - ''XLII Biennale Internazionale d'Arte. Arte e Alchimia ''(testo di Arturo Schwarz)
* 1990 - Cantieri Ansaldo, Milano – ''Milano / Poesia'' (litofoni suonati da Gabin Dabiré)
* 1990 - Cantieri Ansaldo, Milano – ''Milano / Poesia'' (litofoni suonati da Gabin Dabiré)
* 1990 - Realcity Schiodome, Tokyo - ''Notes on the INvention and Construction of New Instruments and Sound Sculptures in Italy'' (testo di Davide Mosconi)
* 1990 - Realcity Schiodome, Tokyo - ''Notes on the INvention and Construction of New Instruments and Sound Sculptures in Italy'' (testo di Davide Mosconi)
* 1995 - Giardini di Castello, Venezia - ''XLVI Biennale Internazionale d'Arte - Sala personale ''(testo di Gillo Dorfles, litofoni suonati da Guido Facchin)
* 1995 - Giardini di Castello, Venezia - ''XLVI Biennale Internazionale d'Arte - Sala personale ''(testo di Gillo Dorfles, litofoni suonati da Guido Facchin)
* Fondazione Mudima, Milano - ''Il campo di esperienza. Tracciati ''(testo di Francesco Leonetti, litofoni suonati da Fayçal Zaouali)
* 1995 - Fondazione Mudima, Milano - ''Il campo di esperienza. Tracciati ''(testo di Francesco Leonetti, litofoni suonati da Fayçal Zaouali)
* 2003 - Polo Umanistico, Erice - ''Arte in Italia negli anni '70. Arte e ambiente 1974/1977'' (testo di Luciano Caramel)
* 2003 - Polo Umanistico, Erice - ''Arte in Italia negli anni '70. Arte e ambiente 1974/1977'' (testo di Luciano Caramel)
* 2005 - Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano – ''La Scultura Italiana del XX secolo ''(testo di Flaminio Gualdoni, litofoni suonati da David Barittoni e Joe Casagrande)
* 2005 - Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano – ''La Scultura Italiana del XX secolo ''(a cura di Flaminio Gualdoni, litofoni suonati da David Barittoni e Joe Casagrande)
* 2014 - [[Palazzo della Permanente]], Milano - ''Nati nei '30. Milano e la generazione di Piero Manzoni'' (a cura di Elena Pontiggia e Cristina Casero)
* 2016 - [[Museo d'arte contemporanea (Lissone)|MAC]], Lissone - ''La parola agli artisti. Arte e impegno a Milano negli anni Settanta'' (a cura di Cristina Casero ed Elena Di Raddo)
* 2018 - [[Galleria internazionale d'arte moderna (Venezia)|Ca' Pesaro]], Venezia - ''Epoca Fiorucci'' (a cura di Gabriella Belli e Aldo Colonnetti)
* 2022 - Building, Milano - ''Il Numinoso'' (a cura di Giorgio Verzotti)<ref>{{Cita web|url=https://building-gallery.com/exhibitions/il-numinoso/|titolo=Il Numinoso}}</ref>
* 2023 - [[Museo delle culture (Milano)|Mudec]], Milano - RAINBOW. Colori e meraviglie fremiti, arti e scienze (a cura di Katya Inozemtseva e Sara Rizzo)


;Scritti:
== Scritti e libri d'artista ==
* 1978 - Amalia Del Ponte, ''Atlante'', s.n., New York
* 1978 - Amalia Del Ponte, ''Atlante'', s.n., New York
* 1993 - Amalia Del Ponte, ''La forma del suono'', Semar, Roma. ISBN 88-7778-021-5
* 1993 - Amalia Del Ponte, ''La forma del suono'', Semar, Roma. ISBN 88-7778-021-5
* 2009 - Amalia Del Ponte, Il profumo di Simone Weil, libro d'artista.
* 2012 - Amalia Del Ponte, ''Risonanze orbitali'', et al. Edizioni, Milano. ISBN 88-6463-089-9
* 2012 - Amalia Del Ponte, ''Risonanze orbitali'', et al. Edizioni, Milano. ISBN 88-6463-089-9
* 2016 - Amalia Del Ponte, ''Frammenti di testamenti e altre storie noir'', libro d'artista in 50 esemplari.
* 2021 - Amalia Del Ponte, ''The Limerick up to date book 2021'', libro d'artista
* 2023 - Amalia Del Ponte, ''Né capo né coda'', Officina Libraria. ISBN 9788833672618


== Note ==
== Note ==
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* 1988 - Lea Vergine, ''L'arte in gioco'', Garzanti, Milano.
* 1988 - Lea Vergine, ''L'arte in gioco'', Garzanti, Milano.
* 1990 - Amalia Del Ponte, ''Milano / Poesia'', catalogo della mostra allo Studio Marconi, Milano.
* 1990 - Amalia Del Ponte, ''Milano / Poesia'', catalogo della mostra allo Studio Marconi, Milano.
* Ronimund von Bissing, ''Songs of the Heart'', Semar, 2003. ISBN 88-7778-083-5
* 2003, Ronimund von Bissing, ''Songs of the Heart'', Semar. ISBN 88-7778-083-5
* Ronimund von Bissing, ''Songs of the Journey'', Semar, 2003. ISBN 88-7778-084-3
* 2003, Ronimund von Bissing, ''Songs of the Journey'', Semar. ISBN 88-7778-084-3
* Sofia Gnoli, ''Fatto in Italia: la cultura del made in Italy (1960-2000)'', Meltemi Editore, 2005. ISBN 88-8353-428-X.
* 2005, Sofia Gnoli, ''Fatto in Italia: la cultura del made in Italy (1960-2000)'', Meltemi Editore. ISBN 88-8353-428-X.
* Paola Colaiacomo, ''Fatto in Italia: la cultura del made in Italy (1960-2000)'', Meltemi Editore, 2006. ISBN 88-8353-495-6.
* 2006, Paola Colaiacomo, ''Fatto in Italia: la cultura del made in Italy (1960-2000)'', Meltemi Editore. ISBN 88-8353-495-6.
* 2010 - Francesco Tedeschi e Paolo Bolpagni, ''Visioni musicali. Rapporti tra musica e arti visive nel Novecento'', Atti del convegno presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore (12 maggio 2016), Milano.
* 2010 - Francesco Tedeschi e Paolo Bolpagni, ''Visioni musicali. Rapporti tra musica e arti visive nel Novecento'', Atti del convegno presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore (12 maggio 2016), Milano.
* 2010 - Anne Marie Sauzeau Boetti, ''Quattro regni a fior d'acqua''
* 2010 - Anne Marie Sauzeau Boetti, ''Quattro regni a fior d'acqua''
* Gillo Dorfles, ''Inviato alla Biennale: Venezia, 1949-2009', Libri Scheiwiller, 2010. ISBN 88-7644-632-X''
* 2010 - Gillo Dorfles, ''Inviato alla Biennale: Venezia, 1949-2009','' Libri Scheiwiller''. ISBN 88-7644-632-X''
* 2017 - Eleonora Fiorani, Maria Fratelli, Anna Maria Montaldo e Iolanda Ratti, Amalia Del Ponte. Onde lunghe e brevissime, Editrice Quinlan. ISBN 9788899390129

* 2022 - Vincenzo Maria Corseri, ''Amalia Del Ponte. Antologia critica dal 1962 al 2021'', Silvana Editoriale. ISBN 9788836648917
;pubblicazioni su periodici:
;Pubblicazioni su periodici
* 1967 - Maria Pezzi, ''Fa scultura in trasparenza'', “Il Giorno”, Milano, 9 febbraio.
* 1967 - Maria Pezzi, ''Fa scultura in trasparenza'', “Il Giorno”, Milano, 9 febbraio.
* 1972 - Guido Ballo, ''Sculture nella strada'', “Ottagono”, Milano, nº 27, dicembre.
* 1972 - Guido Ballo, ''Sculture nella strada'', “Ottagono”, Milano, nº 27, dicembre.
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Amalia Del Ponte

Amalia Del Ponte (Milano, 15 gennaio 1936[1]) è un'artista, designer e scultrice italiana.

Si tratta di un'artista,[2][3] legata soprattutto ad alcuni critici e storici dell'arte come Guido Ballo, Bruno Munari, Gillo Dorfles, Arturo Schwarz, Francesco Tedeschi, Flaminio Gualdoni e Tommaso Trini. Iniziate con un brillante debutto internazionale negli anni settanta[2], vincendo il Primo Premio per la Scultura alla Biennale di San Paolo, le attività di Amalia Del Ponte si articolano tra arte e scienza attraverso una ricerca che indaga i rapporti fra scultura, musica e nuove tecnologie[4].

Dopo il liceo artistico frequenta dal 1956 al 1961 il corso di scultura di Marino Marini[5] presso l'Accademia di Brera di Milano insieme ad Kengiro Azuma, Mario Robaudi e Gianni Colombo. Dagli anni Sessanta inizia la sua ricerca sui materiali, l'approccio quasi scientifico la conduce nel giro di pochi anni a creare forme sempre più semplici e pure. L'attenzione nei confronti delle forme geometriche elementari la porta a realizzare le prime sculture in plexiglas battezzate, da Vittorio Fagone, Tropi nel 1967 in occasione di una mostra personale alla Galleria Vismara di Milano.[6][7] L'affermazione internazionale[8] avviene nel 1973 quando, invitata da Bruno Munari e Umbro Apollonio, partecipa alla Biennale di San Paolo (a quel tempo una delle più rilevanti al mondo), dove presenta un'opera intitolata Area percettiva[9], per la quale le viene aggiudicato il Primo Premio per la Scultura. Nel 1993 espone le proprie opere al Fort Asperen, ad Asperen, nei Paesi Bassi.[10] Nel 1995, chiamata da Gillo Dorfles, partecipa alla XLVI Biennale Internazionale d’Arte; ad Amalia Del Ponte viene dedicata un'intera sala personale al Padiglione Italia. Qui espone i Litofoni, pietre sonore che mettono in evidenza le invisibili corrispondenze tra le forme geometriche, le scale musicali e quelle dei colori.[11] Nel 2010 realizza un progetto per l'Isola della Certosa nella Laguna di Venezia; si tratta di una serie di video installazioni allestite all'interno delle quattro Case Matte (ex polveriere austriache costruite a pochi metri dall'acqua). L'opera, intitolata Regno dei possibili, invisibili[8], è una riflessione su come arte e scienza rendano visibili realtà altrimenti invisibili.[12][13][14][15]

Negli ultimi anni è iniziato un processo di storicizzazione istituzionale della ricerca artistica di Amalia Del Ponte culminato con la doppia mostra milanese del 2017 al Museo del Novecento e al Museo Messina[16] e con il premio alla carriera conferitole nel 2023 dalla Florence Biennale.[17]

Accanto all'attività artistica più propriamente detta, a partire dalla fine degli anni Sessanta Amalia Del Ponte intraprende quella che si rivelerà una proficua attività da designer che tra il 1965 e il 1967 l'ha portata ha disegnare gli interni del negozio Gulp! in via Santo Spirito a Milano[18] e soprattutto a collaborare con Elio Fiorucci per la nascita del primo negozio di Fiorucci, aperto a Milano all'interno della Galleria Passarella.[19] Per il negozio Fiorucci Amalia Del Ponte pensa ad uno spazio completamente bianco ed opaco, così da poterne fare una vetrina totale, mentre delle fessure nel pavimento, abbinate a degli specchi inclinati permettono di intravedere dall'esterno anche lo spazio del piano inferiore.[20]

Principali mostre personali

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  • 1965 - Galleria Adelphi, Padova - J. W. Goethe. Sulla teoria della natura
  • 1967 - Galleria Vismara, Milano - Tropi (testo di Vittorio Fagone)
  • 1968 - Galleria Annunciata, Milano (testo di Gillo Dorfles)
  • 1972 - Libreria Einaudi, Milano - Una scultura nella strada (testo di Guido Ballo)
  • 1974 - Galleria Toselli, Milano - Accrescimento di un cristallo
  • 1978 - C Space, New York, N.Y. - S/cultura & Arte/fatti
  • 1979 - Stefan Eins, New York, N.Y. - Through the gold
  • 1980 - C Space, New York, N.Y. - Musica da camera per sei strumenti (testo di Francesco Leonetti)
  • 1986 - Galleria Milano, Milano - Encantar
  • 1988 - Superstudio, Milano - Magnamater (litofoni suonati da Walter Maioli, testo di Eleonora Fiorani)
  • 1992 - Studio 51/A, Roma - La forma del suono (itofoni suonati da Gianluca Ruggeri, testo di Giovanna dalla Chiesa)
  • 1993 - Galleria Valeria Belvedere, Milano (litofoni suonati da Maurizio Benomar, testo di Roberto Daolio)
  • 1995 - Villa Tiepolo Passi, Treviso (litofoni suonati da Guido Facchin)
  • 1994 - Casa del Mantegna, Mantova - Amalia a casa Mantegna (testi di Anne Marie Sauzeau Boetti, Eleonora Fiorani, Francesco Leonetti, Lea Vergine, litofoni suonati da Danilo Grassi)
  • 1996 - Galleria Valeria Belvedere, Milano - Buttare via l'ego
  • 2009 - Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano - Amalia Del Ponte. Presentazione dei video (testo di Tommaso Trini)
  • 2010 - Certosa, Venezia - Amalia Del Ponte. Progetto per un'isola (testo di Eleonora Fiorani)
  • 2015 - Galleria Milano, Milano - La porta senza porta[21]
  • 2017 - Museo del Novecento e Studio Museo Francesco Messina, Milano - Amalia Del Ponte. Onde lunghe e brevissime (a cura di Iolanda Ratti e Eleonora Fiorani)[22]
  • 2022 - Fabbrica del Vapore, Milano - Framed Stories. Folli e vittime (a cura di Maria Fratelli)[23]

Principali mostre collettive

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  • 1961 - Galleria Spotorno, Milano (testo di Jaques Kermoal)
  • 1965 - Palazzo dell'Arte, Milano - XIII Triennale
  • 1966 - Scuola Grande di San Teodoro, Venezia - Salone Internazionale dei Giovani (testo di Guido Ballo)
  • 1967 - Civica Galleria d'Arte Moderna, Milano - Salone Internazionale dei Giovani (testo di Guido Ballo)
  • 1973 - Grand Palais, Parigi - XIV Grands et Jeunes d'Aujourd'hui (testo di A.M. Hammacher)
  • 1973 - Palazzo dell'Arte, Milano - XV Triennale
  • 1973 - San Paolo, Brasile - XII Biennale Internazionale d'Arte (testo di Umbro Apollonio) - 1º Premio Internazionale per la Scultura
  • 1974 - Palazzo della Permanente, Milano - XXVIII Biennale Nazionale d'Arte (testo di Vittorio Fagone)
  • 1977 - Fiera del Levante, Bari - Ipotesi ‘80. Expoarte (testo di Lea Vergine)
  • 1978 - Galleria La Salita, Roma - Pas de deux (testi di Anne Marie Sauzeau Boetti, Gian Battista Salerno)
  • 1979 - Roma - Quadriennale Nazionale d'Arte
  • 1981 - Museo Civico agli Eremitani, Padova - XIII Biennale Internazionale del Bronzetto (testo di Lea Vergine)
  • 1986 - Giardini di Castello, Venezia - XLII Biennale Internazionale d'Arte. Arte e Alchimia (testo di Arturo Schwarz)
  • 1990 - Cantieri Ansaldo, Milano – Milano / Poesia (litofoni suonati da Gabin Dabiré)
  • 1990 - Realcity Schiodome, Tokyo - Notes on the INvention and Construction of New Instruments and Sound Sculptures in Italy (testo di Davide Mosconi)
  • 1995 - Giardini di Castello, Venezia - XLVI Biennale Internazionale d'Arte - Sala personale (testo di Gillo Dorfles, litofoni suonati da Guido Facchin)
  • 1995 - Fondazione Mudima, Milano - Il campo di esperienza. Tracciati (testo di Francesco Leonetti, litofoni suonati da Fayçal Zaouali)
  • 2003 - Polo Umanistico, Erice - Arte in Italia negli anni '70. Arte e ambiente 1974/1977 (testo di Luciano Caramel)
  • 2005 - Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano – La Scultura Italiana del XX secolo (a cura di Flaminio Gualdoni, litofoni suonati da David Barittoni e Joe Casagrande)
  • 2014 - Palazzo della Permanente, Milano - Nati nei '30. Milano e la generazione di Piero Manzoni (a cura di Elena Pontiggia e Cristina Casero)
  • 2016 - MAC, Lissone - La parola agli artisti. Arte e impegno a Milano negli anni Settanta (a cura di Cristina Casero ed Elena Di Raddo)
  • 2018 - Ca' Pesaro, Venezia - Epoca Fiorucci (a cura di Gabriella Belli e Aldo Colonnetti)
  • 2022 - Building, Milano - Il Numinoso (a cura di Giorgio Verzotti)[24]
  • 2023 - Mudec, Milano - RAINBOW. Colori e meraviglie fremiti, arti e scienze (a cura di Katya Inozemtseva e Sara Rizzo)

Scritti e libri d'artista

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  • 1978 - Amalia Del Ponte, Atlante, s.n., New York
  • 1993 - Amalia Del Ponte, La forma del suono, Semar, Roma. ISBN 88-7778-021-5
  • 2009 - Amalia Del Ponte, Il profumo di Simone Weil, libro d'artista.
  • 2012 - Amalia Del Ponte, Risonanze orbitali, et al. Edizioni, Milano. ISBN 88-6463-089-9
  • 2016 - Amalia Del Ponte, Frammenti di testamenti e altre storie noir, libro d'artista in 50 esemplari.
  • 2021 - Amalia Del Ponte, The Limerick up to date book 2021, libro d'artista
  • 2023 - Amalia Del Ponte, Né capo né coda, Officina Libraria. ISBN 9788833672618
  1. ^ Arturo Schwarz, Arte e alchimia XLII Esposizione internazionale d'arte : la Biennale di Venezia, Venezia, La Biennale, 1986.
  2. ^ a b Filmato audio Video Rai3 su Amalia Del Ponte, su YouTube. URL consultato il 3 dicembre 2013.
  3. ^ (EN) Federico Florian, When art explores the fabric of matter. A studio visit with Amalia Del Ponte, su artslant.com, artslant, luglio 2014. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2020).
  4. ^ Undomagazine: La forma dei suoni, su undo.net. URL consultato il 4 dicembre 2013.
  5. ^ garahzadart.com: cenni biografici, su farahzadart.com. URL consultato il 4 dicembre 2013.
  6. ^ galleria vismara, tropi, su amaliadelponte.org. URL consultato il 4 dicembre 2013.
  7. ^ corriere.it "esperimenti con la musica", su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 4 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  8. ^ a b actv.it inaugurazione mostra, su actv.it. URL consultato il 4 dicembre 2013.
  9. ^ (PDF) issuu.com biennale di San Paolo, catalogo, su issuu.com.
  10. ^ raccolta cenni biografici di vari artisti, su semarweb.com. URL consultato il 4 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2014).
  11. ^ storia della Biennale di Venezia, su fondazioneitaliani.it. URL consultato il 4 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2014).
  12. ^ comune.venezia.it inaugurazione della mostra "Regno dei possibili, invisibili" di Amalia del Ponte, su comune.venezia.it. URL consultato il 4 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2014).
  13. ^ agendavenezia.org dettagli evento, su agendavenezia.org. URL consultato il 4 dicembre 2013.
  14. ^ informazioni su Amalia del Ponte, su connessomagazine.it. URL consultato il 4 dicembre 2013.
  15. ^ Filmato audio 1995 - Mario Gamba, Notte Cultura. Amalia del Ponte, Rai 3. URL consultato il 4 dicembre 2013.
  16. ^ Angela Maderna, www.zero.eu, aprile 2017, su zero.eu.
  17. ^ Amalia Del Ponte Ospite d'onore alla XIV Florence Biennale 2023, su florencebiennale.org.
  18. ^ GULP, NEGOZIO PUNTO DI RIFERIMENTO PER GIOVANI E DIVE DEL CINEMA, su moda.mam-e.it.
  19. ^ Intervista ad Elio Fiorucci e Amalia Del Ponte, su vimeo.com.
  20. ^ Il Negozio Fiorucci a Milano, su amaliadelponte.org.
  21. ^ Cristina Casero, su "www.espoarte.net", 30 marzo 3015, su espoarte.net.
  22. ^ Cristiana Campanini, in "La Repubblica", 25 aprile 2017, su milano.repubblica.it. URL consultato il 24 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2020).
  23. ^ FRAMED STORIES DI AMALIA DEL PONTE, su fabbricadelvapore.org.
  24. ^ Il Numinoso, su building-gallery.com.
  • 1968 - Amalia Del Ponte, Ipotesi per un grande “Tropi”, catalogo della mostra al Salone Annunciata, Milano.
  • 1988 - Lea Vergine, L'arte in gioco, Garzanti, Milano.
  • 1990 - Amalia Del Ponte, Milano / Poesia, catalogo della mostra allo Studio Marconi, Milano.
  • 2003, Ronimund von Bissing, Songs of the Heart, Semar. ISBN 88-7778-083-5
  • 2003, Ronimund von Bissing, Songs of the Journey, Semar. ISBN 88-7778-084-3
  • 2005, Sofia Gnoli, Fatto in Italia: la cultura del made in Italy (1960-2000), Meltemi Editore. ISBN 88-8353-428-X.
  • 2006, Paola Colaiacomo, Fatto in Italia: la cultura del made in Italy (1960-2000), Meltemi Editore. ISBN 88-8353-495-6.
  • 2010 - Francesco Tedeschi e Paolo Bolpagni, Visioni musicali. Rapporti tra musica e arti visive nel Novecento, Atti del convegno presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore (12 maggio 2016), Milano.
  • 2010 - Anne Marie Sauzeau Boetti, Quattro regni a fior d'acqua
  • 2010 - Gillo Dorfles, Inviato alla Biennale: Venezia, 1949-2009', Libri Scheiwiller. ISBN 88-7644-632-X
  • 2017 - Eleonora Fiorani, Maria Fratelli, Anna Maria Montaldo e Iolanda Ratti, Amalia Del Ponte. Onde lunghe e brevissime, Editrice Quinlan. ISBN 9788899390129
  • 2022 - Vincenzo Maria Corseri, Amalia Del Ponte. Antologia critica dal 1962 al 2021, Silvana Editoriale. ISBN 9788836648917
Pubblicazioni su periodici
  • 1967 - Maria Pezzi, Fa scultura in trasparenza, “Il Giorno”, Milano, 9 febbraio.
  • 1972 - Guido Ballo, Sculture nella strada, “Ottagono”, Milano, nº 27, dicembre.
  • 1973 - Tommaso Trini, Una clessidra in cui scorre lo spazio, “Domus”, Milano, nº 518, gennaio, p. 45
  • 1978 - Achille Bonito Oliva, L'arte è maschile o femminile?, “Corriere della sera”, Milano, 8 giugno 1978.
  • 1986 - Gillo Dorfles, Ma i veri alchimisti sono sempre rari..., “Corriere della Sera”, Milano, 2 luglio.
  • 1987 - Lea Vergine, Resterà pietra su pietra, “Panorama”, Milano, 1º marzo, p. 129.
  • 1987 - Massimo Dini, Ho un diavolo per scalpello, “Panorama”, Milano, 1º marzo, pp. 126–129.
  • 1988 - Tutto quello che avreste voluto sapere sul sasso, “La Repubblica”, Roma.
  • 1992 - Giovanna Dalla Chiesa, La forma del suono: un incontro con Amalia Del Ponte, “Next” anno VIII, Roma
  • 1992 - Giovanna Dalla Chiesa, Del Ponte. Suoni di pietra, “Trovaroma”, Roma, nº 248.
  • 1994 - Lea Vergine, Esperimenti con musica, “Corriere della Sera”, Milano, 30 gennaio.
  • 1995 – Tommaso Trini, Amalia Del Ponte, “Tema celeste”, MIlano, nº 53-54, autunno, p. 56.
  • 1996 - Annarosa Baratta, Amalia Del Ponte, “Non capovolgere”, Mantova, nº 9, febbraio.
  • 1996 - Annarosa Baratta, Amalia Del Ponte: ritmo e misura, “Lapis”, Milano, nº 30, giugno.
  • 2006 - Paolo Repetto, Il visibile e l'invisibile, in “Amadeus”, XVIII, dicembre (205), Milano, pp. 46–47.
  • 2006 - Cristina Casero, Amalia Del Ponte. La forma dei suoni, in “Titolo”, n.50, primavera/estate
  • 2012 - Paolo Bolpagni, Forme sonore. Per Harry Bertoia e Pinuccio Sciola, Amalia Del Ponte e Roberto Ciaccio la scultura è anche uno strumento musicale, in «Amadeus», XXIV, marzo (268), Milano, pp. 40–42.

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