Livio Paladin: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
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Professore di [[diritto costituzionale]] nell'[[Università di Trieste]] e in quella di [[Università di Padova|Padova]], nella quale è stato anche preside di [[facoltà universitaria|facoltà]]; ministro per gli affari regionali (VI Governo Fanfani) e ministro per il Coordinamento delle politiche comunitarie nel [[Governo Ciampi]].
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Laureatosi in [[Giurisprudenza]] con il massimo dei voti, fu allievo all'università di Trieste del costituzionalista [[Vezio Crisafulli]], nonché a Roma di [[Carlo Esposito]]. Nel [[1958]] pubblica una delle sue prime monografie: "La potestà legislativa regionale", che gli varrà a soli 26 anni l'abilitazione all'insegnamento universitario.
Laureatosi in [[giurisprudenza]] con il massimo dei voti, fu allievo all'università di Trieste del costituzionalista [[Vezio Crisafulli]], nonché a Roma di [[Carlo Esposito]]. Nel 1958 pubblica una delle sue prime [[Monografia|monografie]]: ''La potestà legislativa regionale'', che gli varrà a soli 26 anni l'abilitazione all'insegnamento universitario.


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Nel 1985 gli è stato conferito il premio [[San Giusto d'Oro]] dai cronisti del Friuli Venezia Giulia.
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È stato socio dell'[[Accademia Nazionale dei Lincei]] dal [[1999]].
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== Opere principali ==
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* ''Diritto costituzionale'' (1991)
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* ''Le fonti del diritto italiano'' (1996).
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* ''Per una storia costituzionale dell'Italia Repubblicna'' (2004)
* ''Per una storia costituzionale dell'Italia Repubblicana'' (2004)
* ''Saggi di storia costituzionale'' (2008)
* ''Saggi di storia costituzionale'' (2008)

== Bibliografia ==

Sergio Bartole, ''Introduzione a Livio Paladin, Saggi di storia costituzionale'', Il Mulino, Bologna, 2008.

Giovanni Bianco, ''Livio Paladin storico della Costituzione repubblica'', in ''www.dirittoestoria.it'', 2006, n.5.

Enzo Cheli, ''Introduzione a Livio Paladin, Per una storia costituzionle dell'Italia Repubblicana'', Il Mulino, Bologna, 2004.


== Onorificenze ==
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== Bibliografia ==
{{Presidenti della Corte costituzionale}}
*[[Sergio Bartole]], ''Introduzione a Livio Paladin, Saggi di storia costituzionale'', [[Il Mulino]], Bologna, 2008.
*[[Lorenza Carlassare]], ''Livio Paladin'', in ''[[Dizionario biografico degli italiani]]'', [[Istituto dell'Enciclopedia Italiana|Ed.Treccani]], Roma, 2014, vol.80.
*[[Enzo Cheli]], introduzione a Livio Paladin, ''Per una storia costituzionale dell'Italia Repubblicana'', Il Mulino, Bologna, 2004.
* ''Corte costituzionale e principio di eguaglianza. Atti del Convegno in ricordo di Livio Paladin'', Padova, 2 aprile 2001, [[CEDAM]], Padova 2002.

== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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Livio Paladin

Presidente della Corte costituzionale
Durata mandato3 luglio 1985 –
1º luglio 1986
PredecessoreLeopoldo Elia
SuccessoreAntonio La Pergola

Ministro per il coordinamento delle politiche comunitarie e gli affari regionali
Durata mandato5 maggio 1993 –
11 maggio 1994
Capo del governoCarlo Azeglio Ciampi
PredecessoreValdo Spini
SuccessoreDomenico Comino[1]
Giuliano Urbani[2]

Ministro per l'organizzazione della pubblica amministrazione e le Regioni
Durata mandato18 aprile 1987 –
29 luglio 1987
Capo del governoAmintore Fanfani
PredecessoreRemo Gaspari
SuccessoreGiorgio Santuz

Ministro per gli affari regionali
Durata mandato18 aprile 1987 –
29 luglio 1987
Capo del governoAmintore Fanfani
PredecessoreCarlo Vizzini
SuccessoreAristide Gunnella

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Trieste
ProfessioneProfessore universitario

Livio Paladin (Trieste, 30 novembre 1933Padova, 2 aprile 2000) è stato un giurista e politico italiano.

Professore di diritto costituzionale nell'Università di Trieste e in quella di Padova, nella quale è stato anche preside di facoltà; ministro per gli affari regionali (VI Governo Fanfani) e ministro per il Coordinamento delle politiche comunitarie nel Governo Ciampi.

Laureatosi in giurisprudenza con il massimo dei voti, fu allievo all'università di Trieste del costituzionalista Vezio Crisafulli, nonché a Roma di Carlo Esposito. Nel 1958 pubblica una delle sue prime monografie: La potestà legislativa regionale, che gli varrà a soli 26 anni l'abilitazione all'insegnamento universitario.

Nei suoi primi anni di insegnamento segue in particolare l'elaborazione dello statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia, con ben due edizioni di un noto e molto apprezzato commento allo stesso.[3]

Nominato giudice costituzionale dal Presidente della Repubblica Italiana il 23 giugno 1977, giura il 1º luglio 1977. È eletto presidente della Corte costituzionale il 3 luglio 1985 e cessa dalla carica il 1º luglio 1986.[4]

Nel 1985 gli è stato conferito il premio San Giusto d'Oro dai cronisti del Friuli Venezia Giulia.

È stato socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei dal 1999.

Opere principali

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  • Diritto regionale (1973)
  • Commentario breve della Costituzione (coordinato con Vezio Crisafulli) (1990)
  • Diritto costituzionale (1991)
  • Le fonti del diritto italiano (1996).
  • Per una storia costituzionale dell'Italia Repubblicana (2004)
  • Saggi di storia costituzionale (2008)
Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ Politiche comunitarie
  2. ^ Affari regionali
  3. ^ LIVIO PALADIN, su consiglio.regione.fvg.it, CONSIGLIO REGIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA. URL consultato il 18 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2016).
  4. ^ Copia archiviata, su cortecostituzionale.it. URL consultato il 26 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2010).
  5. ^ PALADIN Prof. Livio, su quirinale.it, Presidente della Repubblica Italiana, 8 luglio 1977. URL consultato il 18 ottobre 2019 (archiviato l'11 febbraio 2019).
  6. ^ Paladin Prof. Livio, su quirinale.it, Presidente della Repubblica Italiana, 2 giugno 1976. URL consultato il 18 ottobre 2019 (archiviato l'11 febbraio 2019).
    «Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana - Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
  7. ^ PALADIN Prof. Livio, su quirinale.it, Presidente della Repubblica Italiana, 2 giugno 1986. URL consultato il 18 ottobre 2019 (archiviato l'11 febbraio 2019).
    «Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte»

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Presidente della Corte costituzionale Successore
Leopoldo Elia 3 luglio 1985 – 1º luglio 1986 Antonio La Pergola
Controllo di autoritàVIAF (EN66537382 · ISNI (EN0000 0000 8145 9606 · SBN CFIV019475 · LCCN (ENn79084309 · GND (DE136603998 · BNF (FRcb123319725 (data)